ANNUNCIARE LA PROVVIDENZA DI DIO - 7 giugno 2020 - Festa della Santissima Trinità Famiglia in tempo di Covid-19 - Kairòs news
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Periodico di Fede, Attualità e Cultura ANNO 11 - n°16| 6 giugno 2020 | 1 euro omaggio 7 giugno 2020 - Festa della Santissima Trinità Famiglia in tempo di Covid-19 ANNUNCIARE LA PROVVIDENZA DI DIO
2 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Primo Piano Abbiamo il dovere di annunciare Sul sentiero dei giorni la Provvidenza di un Dio, A CURA DI MONS. GIUSEPPE CENTORE onnipotente e buono, che non lascia soli i suoi figli nel tempo del Covid19 La testimonianza di una famiglia cristiana DI CLARA E FRANCO MARRAFFA se ce ne fosse stato ancora bisogno, la drammatica situazione che ab- le enormi disuguaglianze che crea biamo vissuto e che ancora vi- emergenza sanitaria, il nostro sistema economico, dove viamo ha dato, nonostante tutto, L’ che viviamo da qual- pochi vivono in una debordante un buon frutto. che mese, a causa del ricchezza e altri mancano del ne- Vorremmo concludere con qual- virus covid 19, ci ha cessario. In questo tempo il nu- che nota personale. Cosa è stato colto di sorpresa e ci mero delle persone e delle famiglie per noi questo lungo periodo? La poesia non è di chi la scrive, è di chi ha fatto vivere un’esperienza tanto in serie difficoltà economiche è Sposi in età ormai avanzata e con gli serve. drammatica, quanto inattesa. enormemente cresciuto. Anche figli già fuori casa abbiamo perso il Massimo Troisi Questo evento è stata l’occasione perciò l’esperienza del restare a quotidiano rapporto con i nipotini per renderci più consapevoli: noi casa ha assunto contorni molto di- e ci siamo trovati a tu per tu, senza L’aurora è un volo di uccelli del paradiso. siamo immersi in un mondo dive- versi. che richiami di voci giovani o in- Marino Piazzolla nuto enormemente complesso a A questo punto ci chiediamo: e le fantili ci distraessero continua- causa di catene di relazioni e colle- famiglie dei credenti, quelle a noi mente. Superato un certo senso di Per chi crede/l’ultimo miracolo/sarà gamenti difficili da controllare; e, più vicine e che conosciamo me- smarrimento iniziale abbiamo tra- maggiore del primo. se non bastasse, dobbiamo fare i glio, come hanno affrontato questo scorso più tempo insieme, uno ac- Dag Hammarskjold conti con la nostra assoluta fragi- lungo periodo così difficile sotto canto all’altra. Non sempre lità, che confligge con il “delirio di tanti aspetti? abbiamo parlato a lungo, ma il si- La preghiera è purificazione dei cuori e onnipotenza”, che ci fa spesso dire, Sappiamo che tanti hanno fatto lenzio che ci avvolgeva ci è parso dischiudersi della porta dei misteri. di fronte a situazioni dolorose…che spazio ad una solidarietà inaspet- carico di un’essenzialità che non Ibn Ata Allah non è possibile che nel 2020 acca- tata, forse ai loro stessi occhi; sap- aveva bisogno di parole. Un po’ dano ancora certe cose! piamo di un’ampia partecipazione alla volta si è fatto strada un senso Nessuno può sapere, se non dopo una Come tutti sappiamo, questa im- ai numerosi momenti di preghiera di gratitudine per i doni ricevuti notte di patimenti, quanto dolce e pre- prevista e grave situazione sanita- proposti da più parti per compen- nel corso della vita e per quella zioso al cuore e agli occhi possa essere il ria ha portato con sé una serie di sare la fame dovuta al digiuno eu- Presenza silenziosa che abita il no- mattino. importanti conseguenze economi- caristico. Formidabile l’uso dei stro matrimonio e che meglio pos- Bram Stoker che con le quali tutti, in maniera mezzi di comunicazione che in siamo percepire nei momenti più o meno seria, abbiamo fatto e qualche modo hanno tenuto vivo il dell’attesa e della quiete. L’amore dei libri è fonte di mille piaceri dovremo ancora fare i conti molto senso della comunità. Ci siamo così predisposti alla Pa- vivissimi. a lungo. Ci domandiamo, però: è rimasta squa e al suo tempo facendoci gui- Edmondo De Amicis In questo contesto le “famiglie” (le traccia in famiglia di questa in- dare oltre che dalla Parola del virgolette si riferiscono alle moda- tensa attività orante, ora che ab- giorno ascoltata nel corso della Spesso si giudica perché comprendere lità attuali di riferirsi a questo “ele- biamo ricominciato a frequentare i Messa in streaming, anche da richiede troppa fatica. mento” strutturale della società) nostri luoghi di culto? gemme preziose sparse nell’Amo- Il tuo zen hanno dovuto sopportare un lungo La vicinanza alla Parola ci è servita ris Laetitia. Lo scritto di Papa Fran- periodo di “reclusione” in casa. per comprendere che a quella cesco può coinvolgere tutti perché Il perdono non cambia il passato ma di Questa è stata l’unica “terapia” di- fonte si trova l’acqua fresca per gli è un invito ad una spiritualità in- certo amplia il futuro. sponibile, preventiva ed efficace, di sposi? carnata e concreta fatta di prepara- Paul Bausa antichissima origine. Le nostre nu- Ancora ci chiediamo: che espe- zione dei pasti, di rigoverno di merose e potenti “armi” moderne rienza è stata questo ritrovarsi in- cucina, di senso dell’umorismo e La distanza fra sogni e realtà? Si chiama appaiono tutte spuntarsi contro sieme forzatamente? É servita per di gesti d’affetto che raggiungono il azione. una sconosciuta novità. rinvigorire la relazione coniugale? corpo e parlano al cuore ed anche Terenzio Traisci Il termine famiglia ci racconta oggi O piuttosto ne ha evidenziato i li- di telefonate serali a figli e nipoti. di relazioni diverse e variegate. Si è miti? Ora l’emergenza sembra attenuata Dovremmo fidarci sempre di quel senti- svelato ai nostri occhi quante “dif- E ancora: questo lungo tempo tra- anche se non sappiamo ancora mento silenzioso e sottile che è l’intui- ferenze” abbiamo costruito nel no- scorso insieme ci ha fatto ritrovare cosa succederà, andiamo avanti zione. stro modo di vivere, magari con il le ragioni profonde del nostro es- verso la solennità della SS Trinità, Guido Gaeta segreto e improbabile desiderio di sere sposi nel Signore? (cfr 1Cor avendo nel cuore le difficoltà di dimostrarne l’assoluta equiva- 7,39) É servito per riconoscere che tanti, ma sentendo che oltre all’in- Bisogna sempre perdonare i propri ne- lenza. Immaginiamo così che, Gesù stesso, quando lo acco- dispensabile aiuto materiale da mici. Niente li infastidisce di più. l’esperienza del forzato isolamento gliamo, sostiene il nostro impegno porgere, abbiamo anche il dovere Oscar Wilde abbia dato luogo a vissuti molto di- ad amarci come Lui ci ama? di annunciare la Provvidenza di un versi tra loro. Anche le situazioni Tante altre domande si affacciano Dio, onnipotente e buono, che non Prendi la direzione opposta all’abitudine logistiche sono molto diversificate: alla mente e ciascuno può rispon- lascia soli i suoi figli nel tempo del e quasi sempre farai bene. case grandi, case piccole e soffo- dere per sé. È certo che se si è Covid19. Il tuo zen canti, ville con giardini e anche… aperta così, in questo periodo, una nessuna casa, ci hanno mostrato, riflessione sul nostro stato di vita,
Vita 3 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Domenica della Santissima Trinità L’eco della Parola Trinità, Famiglia e Chiesa DI DON GIANNI BRANCO A immagine di Dio Immagine somigliantissima Il racconto della creazione, nella doppia tradi- zione che ci è pervenuta nel Testo Sacro, ci pre- senta un Dio che impasta il fango del mondo per modellare il corpo e il volto di un uomo nel quale soffia il suo Spirito di Vita. L’Adamo che scaturisce da questo atto di amore personale è culmine dell’opera creatrice del Creatore che genera la creatura. Essa è “cosa molto buona”, che nel linguaggio biblico indica pienezza di bellezza, di verità e di bontà. Ma perché quella creatura sia “immagine somigliantissima” del Creatore deve ricevere un necessario comple- tamento: “non è bene che l’uomo sia solo” dice Dio Trinità immagine della vera umanità Dire Trinità significa dire Amore che salva. Cele- Dio che provvede a donare ad Adamo (primo Eppure proprio le famiglie mostrano il volto di una briamo, infatti, il dono che il Padre fa del Figlio e uomo) una Eva (madre dei viventi) perché il straordinaria fragilità: le relazioni tra i coniugi dello Spirito, inviato da entrambi nella vita del progetto d’amore sia completo: “essa è carne sono precarie e spesso segnate dal conflitto; l’edu- mondo. Una comunità di Amore che, amando, della mia carne”… cazione dei figli è compromessa da interventi a porta l’umanità ad amare. In questo tempo di iso- Siamo partiti da questa prima pagina del Libro gamba tesa di opinionisti e “professori” che diso- lamento forzato abbiamo sperimentato una con- della Genesi perché contiene in sé l’intera sto- rientano; la cura degli anziani e dei malati è de- dizione innaturale per l’uomo, per gli uomini. ria dell’umanità segnata dalla impronta inde- mandata a privati ed istituzioni impersonali. Chi Costretti a mantenere la distanza sociale anche in lebile di Dio. La somiglianza divina è data non salverà la famiglia? Da dove possiamo attingere questa ulteriore fase della pandemia, facciamo fa- dal volto o dal corpo, non dal cuore o dall’in- quelle risorse per donare speranza alle nostre fa- tica a riconoscere nell’altro il completamento ne- telletto del primo uomo solo ma dalla sua na- miglie? cessario alla vita di ciascuno, facciamo fatica a turale vocazione alla relazione tra pari. L’uomo Ecco che ci viene incontro la festa odierna: la vivere la naturale vocazione all’amore. Anche è creato “maschio e femmina”, è naturale reci- Chiesa celebra nella prima domenica dopo Pen- nelle nostre comunità gli sforzi nella relazione tro- procità, ed in questo mistero comunionale ri- tecoste la Solennità della Santissima Trinità. Ad vano nuovi ostacoli difficili da affrontare e supe- siede l’immagine che Dio ha impresso in lui. In una analisi superficiale sembrerebbe che siamo rare. Ma mai come in questo tempo abbiamo questo percorso “divino” la coppia feconda è chiamati alla contemplazione del mistero di Dio bisogno di restare uniti, saldi in un percorso di vera immagine del Dio Trinitario. Egli ha de- così com’è, inaccessibile alla ragione umana, ma fede che tocchi la vita, capaci di costruire ponti ciso di imprimere indelebilmente nella storia in realtà celebriamo la vita di Dio così come si ma- che aiutino a superare le distanze e creino nuovi della umanità e dei singoli uomini il suo pro- nifesta in ogni singola opera da Lui compiuta, ed contatti. In questa ottica va riletta la possibile via getto salvifico orientandoci alla comunione. in modo specialissimo proprio nella famiglia. Solo dell’amore così come manifestata da Dio stesso. Mai come oggi abbiamo sperimentato la forza Dio Trinità può salvare la famiglia: Egli si pone Egli ci insegna che amare non è confondersi ma della famiglia nelle sue articolazioni, mai ne come origine e meta di ogni percorso umano pie- valorizzarsi nelle reciproche differenze. Egli si abbiamo apprezzato come ora la responsabi- namente compiuto, è modello a cui ispirare ogni offre come modello straordinario di questo amore lità sociale e il contributo interpersonale. La fa- scelta personale e comunitaria, è sorgente inesau- che unisce senza annullare, che avvolge senza af- miglia è stata la vera grande risorsa in questo ribile e risorsa a cui attingere a piene mani nella fogare, che orienta senza obbligare. Imparare tempo di pandemia: in essa abbiamo trovato fatica del vivere. Una umanità senza Trinità sa- dalla Trinità la via per la perfetta umanità è la sfida chef stellati, docenti fantasiosi, infermieri de- rebbe impossibile da immaginare: non avrebbe aperta alla Chiesa che può partire dalle famiglie licati, medici competenti, psicologi attenti, ispirazione né attese, non avrebbe progetto né per sperimentare laboratori d’amore credibili da maestri dei giochi e del tempo libero… In una forza per realizzarlo e realizzarsi. utilizzare come modelli per le comunità ecclesiali. sola casa abbiamo sperimentato competenze Solo l’Amore è la via che porta alla pienezza della e passioni poliedriche che hanno tenuto in Solo l’Amore supera le distanze vita. piedi l’Italia e il mondo. La parola di Papa Francesco Angelus - 27 maggio 2018 I tuoi Vangeli La festa della Santissima Trinità ci fa contemplare il mistero di Dio che incessantemente crea, re- dime e santifica, sempre con amore e per amore, In quest’aria bruciata dall’attesa e ad ogni creatura che lo accoglie dona di riflettere D’una parola che decida dove un raggio della sua bellezza, bontà e verità. Egli da Rinverdiscano i giorni l’erba i sogni sempre ha scelto di camminare con l’umanità e Ormai soltanto l’ignoranza ignora forma un popolo che sia benedizione per tutte le Che i tuoi Vangeli ascendono orizzonti nazioni e per ogni persona, nessuna esclusa. Il cri- Senza peso, fioriscono futuri stiano non è una persona isolata, appartiene ad Dove anche i sassi muteranno in suono un popolo: questo popolo che forma Dio. Non si E la morte, fulmineo arcobaleno, sione di testimoniare al mondo, assetato di amore, può essere cristiano senza tale appartenenza e co- che il senso della vita è proprio l’amore infinito, Congederà nessuno senza amore. munione. Noi siamo popolo: il popolo di Dio. La Giuseppe Centore l’amore concreto del Padre, del Figlio e dello Spi- Vergine Maria ci aiuti a compiere con gioia la mis- rito Santo.
4 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Chiesa Quando Gesù diventa un tesoro La Santa Messa da custodire anche a costo della propria vita DI ANTONELLO GAUDINO n “tesoro” U prezioso custodito da un uomo nel cuore del deserto del Sahara. Una voce che gira tra la popolazione del posto creando do- mande e dubbi. Al- cuni predoni lo vengono a sapere e per rubarglielo lo uc- cidono. No, non è lo spunto per un ro- manzo, ma una storia vera. Avvenuta nel 1916 ai confini nella profonda Algeria. Ed è la storia dell’uccisione di Charles de Fou- cauld, il “fratello universale”, che Decreti autorizzati da Francesco presto sarà santo. Il Papa ha infatti autorizzato la Congregazione per Papa Francesco figurano anche i miracoli che por- teranno alla canonizzazione del le cause dei Santi a promulgare il decreto sul miracolo attribuito al autorizza i Decreti beato francese Cesare de Bus (1544-1607), fondatore della Con- beato Carlo di Gesù (questo il suo nome religioso) e questo svela de- che porteranno alla Chiesa gregazione dei Padri della Dot- trina Cristiana (Dottrinari), e della finitivamente qual era il “tesoro” che egli custodiva, al punto da tre nuovi Santi e numerosi Beati, beata italiana Maria Domenica Mantovani (1862-1934). Inoltre non temere nemmeno per la sua vita: Gesù Cristo nel tabernacolo. tra i quali alcuni martiri nel documento viene ricono- sciuto anche il miracolo che por- A partire da quella morte, la vi- terà agli altari il Venerabile Servo levato dal nonno materno, che gli sogno di essere dispensato dai cenda umana e religiosa di Char- di Dio statunitense Michele Mc lascia anche una cospicua eredità. voti e qualche anno dopo viene les de Foucauld ha affascinato e Givney (1852-1890), fondatore Il giovane Charles, molto libero esaudito. Nel 1897 l’abate gene- attratto generazioni su genera- dell’Ordine dei Cavalieri di Co- nel suo stile di vita, la dilapida tut- rale dei Trappisti lo lascia libero zioni. Al punto che quello che non lombo, e il miracolo attribuito al- tavia in poco tempo e nel 1876 di seguire la sua vocazione. Per un gli riuscì in vita si realizzò dopo la l’intercessione della Venerabile entra alla Scuola militare di Saint poco resta in Terra Santa, quindi sua nascita al Cielo. Nel corso Serva di Dio francese Paolina Cyr. Si distingue di più per le qua- tornato in Francia, nel 1901 viene degli anni, ben diciannove diffe- Maria Jaricot (1799-1862), fonda- lità di soldato che di studente. La- ordinato prete. Nello stesso anno renti famiglie di laici, sacerdoti, trice delle Opere del “Consiglio scia successivamente l’esercito si trasferisce in Africa e prende a religiosi e religiose sono scaturite della Propagazione della Fede” e per dedicarsi a spedizioni geogra- dimorare in un’oasi del deserto dalla sua spiritualità e dal suo del “Rosario Vivente”. Inoltre, i fiche in Marocco e si dedica a stu- del Sahara profondo. Indossa una modo di vivere il Vangelo (tra le Decreti promulgati dalla Congre- diare l’arabo e l’ebraico. Come tunica bianca sulla quale è cucito maggiori, le fraternità dei Piccoli gazione per le Cause dei Santi esploratore si dimostra validis- un cuore di stoffa rossa, sormon- fratelli e delle Piccole sorelle di porteranno alla beatificazione simo, al punto che nel 1885 riceve tato da una croce. Ospita chiun- Gesù). Un uomo “che ha dato una anche i martiri Servi di Dio Si- la medaglia d’oro dalla Società que passi da lui, cristiani, testimonianza che ha fatto bene meone Cardon e 5 Compagni, Re- francese di geografia. L’anno suc- musulmani, ebrei, pagani e tra- alla Chiesa”, ha affermato Papa ligiosi professi della cessivo torna in patria e la sua vita scorre altri 13 anni nel villaggio Francesco nella Messa in casa Congregazione Cistercense di Ca- ha la svolta decisiva, quando il fu- tuareg di Tamanrasset. Prega 11 Santa Marta del primo dicembre samari – uccisi a Casamari, in turo santo (che comunque da pic- ore al giorno, si immerge nel mi- 2016, nel centenario della morte. odio alla Fede, tra il 13 e 16 mag- colo era stato battezzato) sente il stero dell’Eucaristia, redige un E Benedetto XVI al momento gio 1799 – e il martire Servo di Dio bisogno di riavvicinarsi alla grande dizionario di lingua fran- della beatificazione, il 13 novem- Cosma Spessotto, italiano, (1923- Chiesa cattolica. È rimasta famosa cese-tuareg ancora oggi in uso in bre 2005, affermò che la sua vita è 1980), sacerdote professo dell’Or- la sua invocazione “Mio Dio, se quella zona. E naturalmente non “un invito ad aspirare alla frater- dine dei Frati Minori, ucciso a San esisti, fa’ che Ti conosca”. E così manca di impegnarsi nella difesa nità universale”. Sicuramente fu Juan Nonualco (El Salvador). In- avviene che Dio si lascia cono- delle popolazioni locali dagli as- un grande esploratore anche dal fine i Decreti riconoscono le virtù scere. Come dirà egli stesso un salti dei predoni. E sono proprio punto di vista geografico, dedicò eroiche del vescovo francese giorno: “Non appena ho creduto loro, il primo dicembre 1916, a in pratica il resto dei suoi anni a Servo di Dio Melchiorre Maria de che ci fosse un Dio, ho capito che prendere alla lettera la notizia del esplorare “l’immenso territorio del Marion Brésillac, già Vicario Apo- non potevo vivere che per lui”. La grande “tesoro” che custodisce e rapporto tra il Creatore e le crea- stolico di Coimbaore e Fondatore svolta diventa sempre più radi- di cui parla a tutti. Perciò, nel ten- ture”. Nato a Strasburgo il 15 set- della Società delle Missioni Afri- cale. Nel 1890 entra fra i trappisti tativo di impadronirsene (non sa- tembre 1858 da una famiglia cane, nato nel 1813 a Castelnau- in Francia, ma ben presto chiede pendo che in realtà si tratta delle nobile ed egli stesso insignito del dary (Francia) e morto a di ritirarsi in una trappa molto più particole consacrate durante la titolo di visconte di Pontbriand, Freetown (Sierra Leone) nel 1859. povera in Siria. Risale a questo pe- Messa), i predoni saccheggiano la trascorre la prima infanzia a Wis- riodo anche un primo progetto di sua povera dimora e uccidono sembourg, ma perde entrambi i congregazione religiosa. L’ormai “Carlo di Gesù”, come si fa chia- genitori all’età di 6 anni e viene al- trentaduenne Charles sente il bi- mare dagli abitanti del luogo. Nei
Chiesa 5 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Mons. Pietro Piccirillo Presenza di guida, di luce, di gioia, di arricchimento costante della Verità DI MONS. FILIPPO MELONE ramente amato. Caro Pierino, mentre scrivo davanti ai miei occhi passa un arcobaleno di on è facile pensarti morto. È una N immagini. Sono ricordi, che l’usura del grande sofferenza. Essa vibra, in tempo non ha scolorito. Riguardano gli anni maniera sottile, nella visione di passati nel Seminario di Benevento, dove ma- troppi ricordi, che hanno segnato turasti la strada della vocazione sacerdotale. il tempo della vita. Il respiro della Il giorno della tua ordinazione nell’anno 1967 morte, che aleggia sempre e ovunque, non il 26 aprile, ricevuta dalle mani di Mons. credevo che potesse sfiorare la tua persona. Tommaso Leonetti. La tua nomina a parroco Invece, lentamente ha sciupato tutte le difese della Chiesa di San Paolo in Santa Maria del tuo corpo. Ora ha calato definitivamente Capua Vetere, dove, con gioia e dedizione, il sipario, ponendo il sigillo su quel frat- lontano da ogni aspirazione, hai pensato solo tempo, che chi l’ha conosciuto non dimenti- a servire il popolo di Dio, senza mai dimenti- cherà mai. Perché? Caro Pierino sei stato un care l’insegnamento di Gesù:” Dopo che hai uomo speciale. Un sacerdote esemplare. fatto tutto ciò che dovevi fare, considerati un Nella vita nulla hai trascurato, pur di affer- servo inutile”. E tu tale ti sei sempre stimato, mare la tua umanità, nella quale tutti pote- convinto che la bellezza della vita non stava vano leggere quell’afflato di simpatia e nel rendere i giorni utili solo a se stesso, ma amicizia, che arricchiva il tuo essere sacer- soprattutto agli altri, sui quali hai profuso dote, fino a renderti motivo e testimone di se- senza risparmio il tuo apostolato. E che dire quela. Il sorriso era sempre presente sulle tue degli incarichi curiali, da te ricoperti nella labbra sia quando parlavi che quando tacevi. Diocesi? Per il loro espletamento la prosopo- E spesso e la parola e il silenzio rivelavano ri- pea era del tutto estranea alla semplicità sposte di cuore, che mai passavano inosser- della tua condotta. Il che sprigionava in chi ti vate. Quanti insegnamenti attingevano dal conosceva una stima veramente affettuosa. tuo modo di essere e di agire! Solo chi ti co- Oggi il Clero di Capua, guidato da Mons Sal- nosceva in profondità, riusciva a vederti pre- vatore Visco, che ha vissuto quotidianamente senza di guida, di luce, di gioia, di risposto con un tenue sorriso, che mi ha ri- e con sofferta partecipazione, le fasi salienti arricchimento costante della Verità. Adesso la cordato alcuni versi di un poeta pakistano; della malattia, sente la tua mancanza. La morte ha scritto per te l’ultima parola, però “Ti dirò il segno del credente: quando a lui mancanza di un amico fraterno mai assente e non ha vinto. Anzi, ti ha aperto il mistero di giunge la morte,nasce sulle sue labbra un di un sacerdote sempre attento e pronto, per una vita nuova, quella di vivere e di essere nel sorriso”. E il tuo era il sorriso che stava per na- chiunque, nel cercare e donare, con sempli- cuore di Dio. E questa vittoria l’ho constatato, scere dalla certezza di incontrare Dio, che hai cità, ogni riserva di amore e di carità. quando tu, da me accarezzato e chiamato, hai sempre cercato, gioiosamente servito, since-
6 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Attualità Prestigioso protagonista della cultura italiana Omaggio a Roberto Gervaso Gervaso nasce a Roma il 9 luglio 1937 e, dopo Michail Gorbaciov. Nella sua vita avrà anche modo DI FERNANDO GRECO un’infanzia trascorsa con la famiglia a Torino, si di incontrare, in più di una occasione, quel males- llievo di Indro Montanelli, Roberto laurea in Lettere discutendo una tesi sul filosofo sere fisico e interiore rappresentato dalla depres- A Gervaso condivideva con il “Principe del Giornalismo” la passione per la po- lemica, l’amore per le controversie e le provocazioni intelligenti. È scomparso a Milano all’età di 82 anni: ad annunciarlo è stata la figlia Veronica con un twitter che sintetizza mi- rabilmente le sue qualità “#robertogervaso sei Tommaso Campanella. Negli anni sessanta cono- sce Indro Montanelli, con cui scrive i primi sei vo- lumi della Storia d’Italia, per l’Editore Rizzoli, che riscuotono grande successo vincendo il Premio Bancarella. Vincerà ancora il prestigioso Premio, questa volta da solo, proponendo il suo genere let- terario preferito: le biografie storiche, dedicate a sione di cui lui stesso parla nel suo penultimo libro dal titolo “Ho ucciso il cane nero” (Mondadori edi- tore, 2014). Oltre che giornalista e scrittore, Ger- vaso è stato anche “commentatore televisivo” che il pubblico ha imparato subito a conoscere per il suo cravattino a farfalla (papillon) e soprattutto per l’eloquio sempre brillante e pungente. Ricordando stato il più grande, colto e ironico scrittore che personaggi come Cagliostro, Nerone, i Borgia, Ca- la sua figura, nel corso della trasmissione di Rai1 abbia mai conosciuto…”. Il Capo dello Stato, Ser- sanova, Claretta Petacci e dedicate anche a perso- “Io e Te” di qualche giorno fa, il conduttore televi- gio Mattarella, ha espresso il cordoglio con una naggi letterari come la Monaca di Monza. Nel sivo Pierluigi Diaco gli ha dedicato le seguenti toc- nota del Quirinale: “Uomo di finissima cultura e corso della sua attività giornalistica ottiene incontri canti parole: “…Caro Roberto, quando ieri ho protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e importanti con Arthur Miller, Andres Segovia, Ge- saputo che sei salito in cielo, ho pensato che fosse della vita culturale del nostro Paese”. Roberto orge Simenon, Salvador Dalì, David Rockfeller e l’ennesimo colpo di scena…l’ennesimo scherzo dell’Uomo più sottilmente ironico che abbia mai conosciuto. Purtroppo non è così! Tu non sei più con noi ma nello stesso tempo sei e sarai sempre con noi che Ti sti- miamo e Ti vogliamo un bene dell’anima. Nel luogo in cui Ti trovi adesso è dove si- curamente hai ritrovato i Filosofi, gli Sto- rici e gli Autori classici che Ti hanno sempre tenuto compagnia. Sicuramente ci osservi con il Tuo sguardo acuto e mediti di indirizzarci qualcuno dei Tuoi fulmi- nanti Aforismi. Ti abbracciamo con tanto affetto!”. Una delle sue più celebri mas- sime, declamata nel corso di una delle sue ultime apparizioni televisive, recita così: “La solitudine, se uno sa viverla, è la mi- gliore delle compagnie!”. Curiosità dalla quarantena Barbie reclusa causa Covid 19 DI ORSOLA TREPPICCIONE rigorosamente online, quindi tornano gli orari scolastici e i compiti da se- guire; per i più piccoli bisogna trovare sempre nuovi passatempi per in- ontinuano ad arrivare notizie dalla quarantena. Alcune serie, C gannare le lunghe giornate; si discute sempre più spesso sulla suddivisione altre parecchio eccentriche. Come quella sull’ex modella Tonya delle pulizie di casa. Per non parlare della chiusura di parrucchieri ed este- Ruiz, fan appassionata e collezionatrice della bambola più fa- tiste. Non è risparmiata neppure Barbie che della perfezione ha fatto il suo mosa al mondo, che ha dato vita a tutte le fasi del lockdown in marchio di fabbrica. Tonya ha creato la Home Salon Edition, ovvero il ten- formato Barbie. Dall’ottimismo dei primi giorni allo snerva- tativo di rendersi presentabile con il fai da te, dotandola di creme, tinte per mento degli ultimi. Un campionario iperrealistico di entusiasmi, osses- i capelli, smalti di ogni colore e cofanetti beauty. “Ho sempre voluto fare sioni, disabitudini nelle tante versioni in cui la quarantena ci ha costretto delle parodie delle Barbie. Così quando è iniziata la quarantena ho pensato con tanto di profilo Instagram creato appositamente. Che sicuramente di poter fare una Barbie come me, con i leggings, ma un po’ curvy e intenta hanno saputo ben fotografare lo stato d’animo di noi, persone vere, a giu- a mangiare spuntini, perché era esattamente ciò che stavo facendo”, ha dicare dalle migliaia di commenti che il profilo social ha ricevuto nel spiegato Tonya. Forse un modo bizzarro per sopravvivere a qualcosa di più tempo. Dunque, #Io resto a casa anche per la nostra Barbie. Non più gior- grande di tutti noi. nate frenetiche divise fra lavoro, bambini, casa e impegni vari, ma giorni di libertà inaspettata fatti per leggere il libro non finito, per telefonare a una amica, per trascorrere più tempo con i figli. Tanto la scuola è chiusa e al lavoro non si va. Uniche uscite, quelle per fare la spesa, portare il cane e buttare la spazzatura. Si comincia a cucinare i piatti della tradizione o a sperimentare nuove ricette, si rispolverano hobby abbandonati o se ne ten- tano di nuovi, ci si dedica alle maratone delle serie tv e ai film sulle piatta- forme; si riscoprono i giochi da tavolo. Si trascorre la giornata in tuta o pigiama, il divano diventa il migliore amico, si mettono su chili. Il tutto do- cumentato giornalmente sul profilo con le foto della bambola sistemata nei vari contesti mentre il suo fisico si va trasformando. Con corredo di gadgets, vestiti, accessori esattamente come è successo in ogni abitazione reale. Mano mano che la quarantena è proseguita, però, le giornate si sono fatte sempre più complicate e stressanti: la libertà iniziale lascia il posto alla stanchezza. Anche perché si ricomincia a lavorare da casa con lo smart working, sia lei che lui; i figli più grandi riprendono le lezioni, anche loro
Famiglia 7 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Il valore della santa Messa per gli sposi La fonte Restare del sacramento nuziale nella capanna Reazioni opposte al medesimo disagio DI ASSUNTA SCIALDONE più Egli ci avvicina ai fratelli trasformando il uccede che, dopo una sollecita- nostro quotidiano in storia salvifica. Si po- S zione, una famiglia si apra a una confidenza: hanno paura di par- tecipare alla celebrazione Euca- ristica per timore del contagio. È una giovane famiglia. Dialogando, emerge la vera motivazione: la prigione della pigri- zia. È, infatti, comodo partecipare alla ce- trebbe obiettare che non si ha tempo per stare davanti a Dio quotidianamente. A que- sta difficoltà, legata anche alla pigrizia, si può rispondere con una domanda: Dio che posto occupa nella mia vita? Il primo? L’Eucaristia non è solo un’esperienza gratificante, ma un vero e proprio ministero ecclesiale. Ci s’im- lebrazione domenicale da casa, mentre si merge nel mistero della redenzione per poter svolgono, contemporaneamente, anche le contribuire alla crescita spirituale della pro- attività domestiche. Emerge chiaramente pria comunità, domestica e non. Per gli sposi DI PIERO DEL BENE solo l’aspetto devozionale della partecipa- cristiani la partecipazione alla Divina Litur- zione alla santa Messa. Alimentare solo la gia è di vitale importanza, infatti, perché i fa un gran parlare drome della capanna” ed as- S devozione può generare un’ulteriore pri- “l’Eucaristia è la fonte stessa del matrimonio della Movida not- sicurano che essa sarà una gione che impedisce l’incontro vero con il cristiano”. Partecipare alla celebrazione Eu- turna dei ragazzi, delle emergenze della fase 2. Risorto. Emerge anche una sorta di volontà caristica significa vivificare la fonte stessa del dei rischi che com- Secondo le prime stime della di “mettere la coscienza a posto”. Parteci- sacramento del matrimonio. I coniugi pos- porterebbe per Società italiana di Psichiatria, pare alla santa Messa domenicale, per que- sono così riscoprire anche la dimensione un’ipotetica seconda ondata potrebbe arrivare a colpire sta famiglia, è un “dare a Dio ciò che è di verginale dell’essere cristiani ed intrecciare di pandemia. In molti hanno fino a trecentomila persone. Dio”, un “io do una cosa a te e tu ne darai ad essa quella coniugale. Gli sposi che si sfor- criticato questi assembra- Secondo Massimo di Gian- una a me”. Cosa appartiene a Dio? Cosa zano di partecipare al banchetto Eucaristico menti per ragioni più o meno nantonio, presidente della dobbiamo restituire a Dio? Solo la paren- pongono Dio al primo posto e questi dona condivise dagli esperti ma Società Italiana di Psichiatria tesi della santa Messa domenicale? Se Dio loro la capacità di guardare il proprio co- anche dalla gente comune. Al (SIP), quando gli si chiede è l’unico Signore, suo è tutto. Non a caso, niuge come dono esclusivo a cui donare momento in cui scrivo, i dati come si concili questo feno- all’inizio della celebrazione Eucaristica, la tutto il bene. Così facendo, il sacramento sembrerebbero lasciare spa- meno con quello ben più im- liturgia ci esorta a chiedere perdono per delle nozze si alimenta sempre di più ac- zio ad un certo cauto ottimi- ponente della movida, aver peccato in “pensieri, parole, opere ed canto alla crescita del cuore verginale degli smo sull’evoluzione dei risponde: “Possiamo dire che omissioni”, cioè tutto ciò che ci caratterizza. sposi che, credendo di sottrarre tempo alle contagi e, dunque, sembre- se la movida è rimozione e La fede non può essere confinata in un an- faccende del mondo e credendo di offrire rebbe che uscire in massa negazione del rischio pande- golo della vita, nei ritagli di tempo. Essa ab- qualcosa a Dio, si riscoprono invece benefi- non stia causando problemi mico, la sindrome della ca- braccia tutto l’uomo permettendo a Dio di ciari di tante grazie e, soprattutto, di mezzi ulteriori. Quello delle folle panna è una fobizzazione, entrare in ogni ambito della nostra esi- che li aiuteranno a vivere il matrimonio se- che escono di casa, tuttavia, una costruzione reattiva di stenza. Per poter contemplare il volto di condo il progetto di Dio. Ecco che trovano non è l’unico problema che ci tipo fobico, a dei rischi che in Dio e portarlo nella nostra quotidianità, senso le parole di san Giovanni Paolo II: lascia in eredità la pandemia. maniera sproporzionata ven- dobbiamo lasciarci condurre oltre la valle “Spalancate le porte a Cristo e alla sua divina Esistono anche problemi di gono vissuti come enormi, dei doveri quotidiani e fare l’esperienza del potestà” perché senza la contemplazione di tenore completamente oppo- pericolosi, incontrollabili”. La Tabor: allontanarci dal mondo per immer- Dio non potranno mai realizzarsi le parole sto. La notizia di cui si parla ragione, oltre che interna, sa- gerci in Dio. Questo non significa sottrarre del rito aggiornato del matrimonio: “Diven- poco è che “Dopo il lock- rebbe da cercare nei mes- tempo alla famiglia o al lavoro, ma è un tino Vangelo vivo”, Cristo vivo, 24 ore al down molte persone sono ri- saggi che arrivano alle portare i propri cari, gli amici, i fratelli a giorno, portando nel mondo “luce, pace e maste a casa …hanno persone: “Non bisogna man- Dio. Quanto più ci avviciniamo a Lui, tanto gioia”. difficoltà ad uscire di casa”. dare solo messaggi di paura. Gli psicologi, nella pratica, Bisogna mandare messaggi hanno rilevato questo pro- di speranza, con una infor- blema: c’è una difficoltà a tor- mazione corretta. Anziché nare a vivere. Stare rinchiusi spaventare le persone - per- dentro casa, in un quasi to- ché veda di fronte alla paura tale isolamento, soprattutto la gente o nega il problema e per le persone più sole, senza fa gli assembramenti, oppure un contorno familiare nume- si chiude in se stessa e stop - roso, in una condizione inna- bisogna informare con una turale per un periodo così speranza. E per fare questo lungo, ha potuto indebolire, l’informazione corretta è alla dal punto di vista psicologico, base di tutto”. Come aiutare le molte persone. Allora può persone che sembrano pre- succedere che si viva la ten- sentare questa tendenza? Bi- denza a non uscire di casa e sognerebbe cominciare a che questa non sempre sia le- piccoli passi, a rifare espe- gata al timore del contagio rienze diverse dalla chiusura, quanto, piuttosto, alla diffi- aprirsi un poco alla volta, co- coltà di tornare a vivere. Que- minciare a sperimentarsi. In sta problematica, che “non è poche parole, occorre una una malattia” bensì un nu- specie di riabilitazione alla cleo di aspetti “comporta- socialità. Anche questa sarà mentali e psicopatologici una sfida che ci lascia il legato a condizioni specifi- Covid-19. E anche questa ri- che”, potrebbe coinvolgere un cade sulle famiglie. gran numero di italiani. Gli psicologi la chiamano “Sin-
8 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Vita Consacrata Essere “Tempio di Dio”, “Casa della Trinità” DI SUOR MIRIAM BO I suoi scritti testimoniano uno spirito contem- plativo desideroso di andare sempre più in pro- pri la porta del tuo cuore. Apri la porta fondità, al cuore delle cose e sgorgano dalla sua A della tua casa. E vivi l’incontro! Il tuo esperienza quotidiana, una quotidianità carat- cuore, la tua casa. Non si tratta di en- terizzata dall’esperienza della Trinità, dalle sco- trare in due luoghi diversi, ma di perte a partire dalla Parola di Dio, da una aprire due porte diverse che danno fedeltà ad un’identità cristiana specifica, dal accesso ad uno stesso luogo che è la nostra vita. suo bisogno di condivisione, da una profonda Esistenza che non si costruisce in compartimenti capacità di empatia e di amicizia, dal suo modo e non si fonda su una ripartizione in cassetti. Non di concepire la sofferenza. è sufficiente ascoltare con il cuore o comprendere L’Elevazione alla Trinità, composta nel 1904 po- con la mente ma occorre concretizzare con la vo- trebbe essere considerata la sintesi e l’apice lontà. Le innumerevoli parole che ascoltiamo ne- della sua esperienza trinitaria, inserita in una cessitano del lento e non scontato passaggio alla costante dimensione cristologia e battesimale. concretezza della vita. Il bello, il vero, il giusto af- Non si può meditare questa preghiera, senza la- fascina da sempre il cuore dell’uomo ma se il fa- sciarsi attirare in un irresistibile vortice scino si riduce solo ad emozione, tanto intensa d’amore, senza aprire il cuore allo stupore ado- quanto effimera, la nostra vita non sarà mai tra- rante, senza sentir nascere nel profondo un de- sformata e sostenuta nella sua quotidiana realiz- di intimità e di reciprocità, di scambio di doni. siderio: “abitare la casa” di quel Dio-Trinità che zazione. abita dentro di noi, al centro di noi stessi. Il simbolo della casa ci parla sicuramente di un Vita concreta e vita spirituale sono sorelle che si contesto di riparo, di protezione, un luogo che ac- L’Elevazione alla Trinità di S. Elisabetta della tengono per mano e mai si separano nell’unità coglie, ma essa evoca anche una serie di riso- Trinità della nostra persona. E se siamo persona unifi- nanze che toccano le corde del cuore: calore, O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenti- cata, una, là nel centro del nostro essere, nel intimità, amicizia, relazione, sicurezza, ricordi, af- carmi interamente per stabilirmi in te, immobile e cuore della nostra esistenza, se abbiamo il corag- fetto. Parlare della casa significa pensare alla ne- quieta come se la mia anima fosse già nell’eternità. gio di aprire la porta che ci immette nella profon- cessità di fermarsi, di “stare”, di “rimanere” e allo Che nulla possa turbare la mia pace, né farmi dità di questa unità, allora sapremo cosa vuol dire stesso tempo si evoca anche il movimento conti- uscire da te, o mio Immutabile, ma che ogni mi- essere beati, cioè felici, non nel futuro, lontano o nuo: nella casa si entra e si esce, si parte e si ri- nuto mi porti più addentro nella profondità del vicino di ciascuno di noi, ma nel paradiso che è la torna, ma per tutti rimane il punto di riferimento, tuo Mistero. vita già su questa terra perché avremo trovato ciò, dove si è ancorati. Pacifica la mia anima, fanne il tuo cielo, la tua di- anzi chi, ci fa essere e ci fa uno nell’unità e unicità Parlare della casa in termini spirituali significa mora amata e il luogo del tuo riposo. Che non ti ci dell’Amore. evocare il mistero della Trinità, cioè del Dio uno e lasci mai solo, ma che sia là tutta intera, tutta trino che abita nel cuore della persona che è desta nella mia fede, tutta adorante, tutta abban- Quale simbolo migliore allora della casa? Sia essa “tempio di Dio”, “casa della Trinità”. donata alla tua Azione creatrice. un castello come quello che aveva descritto S. Te- O mio Cristo amato, crocifisso per amore, vorrei es- resa d’Avila, o sia essa una capanna, quella che ac- Ci viene incontro una donna, una carmelitana sere una sposa per il tuo Cuore vorrei coprirti di colse il Verbo di Dio fatto carne, o ancora sia la che fece di questo mistero il centro di tutta la sua gloria, vorrei amarti… fino a morire! Ma sento la nostra casa, quella dove spendiamo i nostri giorni vita: mia impotenza e ti chiedo di “rivestirmi di te vivendo le nostre attese, compiendo la nostra spe- S. Elisabetta della Trinità stesso”, d’identificare la mia anima a tutti i movi- ranza, o sia pure la nostra esistenza in cui si com- menti della tua anima, di sommergermi, di inva- pie ogni giorno il mistero dell’amore, sacro spazio Nata a Bourges in Francia il 18 luglio 1880. La ma- dermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita non lattia la condusse alla morte il 9 novembre 1906, sia che un’irradiazione della tua Vita. Vieni in me all’età di soli 26 anni. come Adoratore, come Riparatore e come Salva- tore. O Verbo eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarti, voglio farmi tutta am- maestrabile, per imparare tutto da te. Poi, attra- verso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissarti sempre e rimanere sotto la tua grande luce; o mio Astro amato, affascinami per- ché io non possa più uscire dalla tua irradiazione. O Fuoco consumante, Spirito d’amore, “scendi su di me”, affinché si faccia nella mia anima come un’incarnazione del Verbo: che io sia per Lui una umanità aggiunta nella quale Egli rinnovi tutto il suo Mistero. E tu, o Padre, chinati verso la tua povera piccola creatura, “coprila con la tua ombra”, non vedere in lei che il “Prediletto nel quale hai posto tutte le tue compiacenze.” O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, mi abban- dono a voi come una preda. Seppellitevi in me per- ché io mi seppellisca in voi, nell’attesa di venire a contemplare nella vostra luce l’abisso delle vostre grandezze.
Azione eventi Cattolica 9 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 L’AC Santa Maria della Vittoria - Casagiove FOTO PRECEDENTE AL DPCM DEL 9 MARZO 2020 «Siamo come bellissimi cristalli, fragili e preziosi DI BENEDETTA MASIELLO sognare, da custodire. Il tempo di cui di- ella prova che stiamo attraversando … con i nostri timori e i nostri dubbi, ci “N ventare protagonisti per renderlo un’occa- siamo ritrovati fragili. Abbiamo scoperto di essere come dei bellissimi cristalli, sione favorevole all’annuncio del Vangelo. fragili e preziosi al tempo stesso”. Con queste toccanti parole Papa Francesco, Il tema dell’anno è abitare: abitare per co- nel periodo di isolamento sociale, non ha mai smesso di far sentire al mondo struire relazioni, ascoltare e dialogare, per la sua voce ed ha sempre attualizzato le sue meditazioni parlando dell’ango- accogliere, per creare e lasciare spazio, per scia e del dolore provocati dalla pandemia. Sono accompagnare chi è fragile, per condivi- trascorsi più di due mesi da quando la nostra vita socie del settore Adulti, abbiamo ascoltato, dere vita e cuore. Il tempo di pandemia, ha subito il lockdown, un blocco durissimo alla tutte le mattine, le belle riflessioni di padre che stiamo vivendo, è diventato l’occasione nostra sfera personale e sociale, che ha avuto forti Giosuè; abbiamo pregato e ci siamo soste- propizia per declinare entrambe le dimen- ripercussioni anche nell’ambito della vita della nute a vicenda. Abbiamo condiviso anche sioni. Il tempo quotidiano è stato risco- comunità parrocchiale e negli incontri di Azione momenti di vita quotidiana con l’invio di foto perto e rivalutato; si è dilatato, lasciando Cattolica. Tutto si è fermato per paura. “All’im- dei manicaretti preparati in casa, per far tra- spazio alle persone, spesso trascurate per provviso tutto ciò che era per noi scontato ci è scorrere in modo più piacevole le nostre gior- la fretta. Il tempo si è liberato dall’affanno stato tolto. Ci siamo sentiti persi, senza una meta. nate”. Un ruolo più attivo è stato svolto dei molteplici impegni che spesso ci hanno Allora mi sono affidata a Dio e a Maria, nella pre- dall’ACR parrocchiale, guidata da Pina Min- allontanato persino da noi stessi. Il tempo ghiera costante del Santo Rosario”, ha affermato gione e Lorenzo Consolazio. I ragazzi hanno si è arricchito: il dialogo in famiglia è stato la vice responsabile Adulti, Anna de Micco. “La seguito le loro dirette Skype, sempre di sabato più disteso; i momenti di preghiera più fre- presenza di Gesù, in questo brutto periodo, è alla solita ora. Hanno pregato insieme e com- quenti; la meditazione personale e fami- stata costante, senza la sua forza non sarei riu- mentato il Vangelo domenicale. Nel periodo liare più condivisa. Il tempo per sé è scita ad andare avanti. Egli mi ha sostenuto per quaresimale, hanno partecipato alla Via Cru- divenuto un’esigenza insopprimibile, l’ap- tutto il periodo della quarantena e mi ha legata cis, leggendo ciascuno da casa propria le ri- puntamento con la Messa del Papa un’op- ancora di più a Lui”, queste le emozioni provate flessioni delle diverse stazioni. Hanno portunità da cogliere, i pensieri condivisi dalla responsabile Adulti, Teresa Della Valle. La realizzato anche un video per fare gli auguri sui gruppi un’occasione in più per riflet- nostra unica forza è stata, quindi, la fede, la no- pasquali a tutta la comunità parrocchiale. I tere. Questo tempo è stata una sfida per co- stra appartenenza a Cristo: essa ha fatto in modo ragazzi sono stati coinvolti anche in attività gliere la bellezza della riscoperta del che attraversassimo con coraggio cristiano que- divertenti: crucipuzzle, domande a quiz, rea- dialogo, delle abitudini ‘antiche’ perse nei sto brutto periodo. All’inizio eravamo chiuse lizzazione di oggetti con materiale di riciclo. tempi moderni, della pazienza di chi sa ri- come in un “bozzolo” che vuole preservare se Dopo la Pasqua, gli educatori hanno pensato manere al suo posto senza farsi travolgere stesso e la sua vita. Pian piano ci siamo aperte agli di sentire le esigenze del gruppo, per sapere dalla paura, della resilienza di chi coltiva la altri perché, come ha dichiarato papa Bergoglio quale tema i ragazzi volessero trattare, visto il speranza che tutto volgerà al meglio”. La “c’è un virus peggiore del Covid-19: l’egoismo in- periodo del Covid-19. I ragazzi hanno chiesto speranza è stata e sarà sempre la nostra àn- differente”. Perciò, dopo esserci confrontate sui di parlare dell’amicizia, in quanto hanno av- cora di salvezza, che fa scaturire un augurio nostri stati d’animo, siamo uscite fuori dal nostro vertito l’esigenza di essere più attivi e veri pro- per tutti gli aderenti all’AC diocesana: egoismo per andare incontro agli altri, per vedere tagonisti anche in questo momento difficile. “Siate sempre come bellissimi cristalli, fra- quali fossero le necessità più urgenti (una parola Questo a riprova che l’ACR rappresenta la gili e preziosi, che non si lasciano oscurare di conforto, una preghiera …). “Strumenti di linfa vitale di ogni parrocchia. Anche Anna- dalle ‘tenebre’ ma che emanano a tutti la grande e valido aiuto”, secondo la Presidente maria Gammella ha condiviso con l’AC una luce di Dio. Buona rinascita a tutti!”. parrocchiale Orsola Petremolo, “sono stati i so- sua riflessione: “Il testo adulti, quest’anno, è cial, soprattutto whatsapp, attraverso il quale, noi incentrato sul tempo, il tempo da vivere, da
10 Sabato 6 giugno 2020 - Anno 11 n°16 Foranie Santa Maria C V Diario di bordo parrocchia Sant’Erasmo È il momento di guardare avanti DI MARIA BENEDETTO emanate al fine di tutelare il popolo dal possibile contagio del Coronavirus. E non parliamo solo del La tempesta sembra passata: la “nave” della comu- materiale cartaceo, prodotto al fine di rendere più nità di S. Erasmo la guarda allontanarsi alle sue “chiare” le nuove norme, ma anche e soprattutto spalle. È il momento di guardare avanti, oltre l’oriz- di tutto ciò che è stato richiesto per mettere in si- zonte e ricordare solo cosa abbia connotato il mese curezza l’edificio sacro: dispenser con liquido di- di maggio da sempre dedicato al culto della Ver- sinfettante, nebulizzatore, guanti, mascherine, gine Maria. Ne abbiamo chiesto la protezione, ogni visiere, ecc. ecc. Questo riguarda l’aspetto, per così sera, incensando la Statua e pregando la Salve Re- dire, pratico; è stato ancora più difficile gestire la gina. Non è mancata una breve riflessione di don “dimensione umana” del momento. S’intende dire Mariano sul come poter modellare la vita sul- che, rispettando la distanza richiesta dalla legge, l’esempio di Maria, nostra madre, che indica agli nell’aula liturgica sono stati individuati 55 posti a erranti la strada per giungere al Figlio suo. Alla Ma- sedere, disposti “a scacchiera” e identificati da un donna è stata affidata anche la piccola Regina Va- cartello: questo ha “obbligato” i fedeli, dopo aver domande di senso sul nostro modo di vivere, di re- stano la quale, accompagnata dai genitori disinfettato le mani all’ingresso, a sistemarsi nei lazionarci, di fare scelte consapevoli. Altrimenti, Giuseppe e Raffaela oltre che dalla madrina As- banchi uno lontano dall’altro, indossando masche- quanto sarà triste dover confessare che tutto è ac- sunta Vastano, è stata condotta alle acque del Bat- rine che lasciano scoperti solo gli occhi che, il più caduto invano! Cosa possiamo scrivere a margine tesimo. delle volte, lanciano sguardi sospettosi. Insomma, di questa pagina come degna conclusione? Il pe- Con la Sua comprovata tenerezza la Vergine avrà, la comunità, anche se si è mostrata “prudente e ub- riodo “bollato” dalla pandemia è stato paragonato, sicuramente, aperto le porte del cielo ai nostri fra- bidiente” come ha invitato a fare il Papa, ha dovuto da don Mariano, al deserto dove, come suggerisce telli, defunti in questo mese: Michele Orlando, pur sempre modificare il comportamento abituale il profeta Osea, il Signore porta i suoi eletti per sve- Agnese Gilardo, Assunta De Gennaro. Nel nostro di relazione, di comunicazione, di incontro. Certo, lare la sua Parola e condurlo con amore verso la “Diario di bordo”, a carattere cubitali, abbiamo ri- tutto questo è storia, una storia che ha segnato in- meta della libertà. È vero: il Signore, in tanti e di- portato una data storica: il 18 maggio, giorno in cui delebilmente la vita delle persone nei vari ambiti versi modi, ha parlato alla coscienza di tutti e di sono state riaperte al culto, dopo circa 3 mesi, le della quotidianità. È stata - ed è - una situazione ciascuno. Forse vale la pena chiedersi: “Ma il mio porte della chiesa di S. Erasmo per consentire ai fe- che ha costretto tutti a sacrificarsi per sé e per gli cuore era, ed è, pronto ad ascoltare la voce di Si- deli di partecipare alle varie Celebrazioni liturgi- altri, sacrifici a cui nessuno era abituato. Solo in un gnore per vivere il deserto non alienandomi come che. Non è stato facile rimodulare la vita della futuro, più o meno prossimo, capiremo se il tempo fa il mondo, ma scorgendo negli accadimenti del Parrocchia per rispettare le indicazioni della C.E.I. segnato dal Coronavirus sia servito a farci porre tempo presente un chiaro invito alla conversione?” IL VANGELO DIPINTO Iconografia della Santissima Trinità Gv 3,16-18 DI DON FRANCESCO DUONNOLO e conservata nel Museo Tretjakov di Mosca. Il soggetto di tale rappresen- a raffigurazione di questo tema alle ori- L tazione è “l’ospitalità di Abramo” che gini è rara e legata a poche opere, tra troviamo nel capitolo diciottesimo l’altro di difficile interpretazione, que- della Genesi, che narra l’incontro sto dovuto a quel travaglio ecclesiale alla quercia di Mamre tra il caposti- nella formulazione del dogma trinita- pite del popolo eletto e tre pellegrini, rio, soprattutto nei suoi riflessi cristologici in che la Bibbia chiama angeli. A par- quel drammatico clima di tensione per la crisi tire dal IX secolo nei testi liturgici ariana. Esempio eloquente di questa difficoltà è orientali l’episodio viene considerato il celebre “sarcofago dogmatico” del Museo Pio come l’apparizione ad Abramo della Cristiano (IV secolo). All’inizio si tenta una ico- Santissima Trinità. Su questo incon- nografia della Trinità creatrice (spesso infatti tro Rublev tesse una sottile trama di presente anche Adamo ed Eva), come nel sar- evocazioni simboliche, che nel corso cofago di Arles, ritrovandola più tardi nei codici della storia hanno ricevuto varie in- miniati del XII secolo. terpretazioni. Le tre figure sono im- Altra immagine simbolica della Trinità è quella merse in un armonioso colloquio adombrata nella visione di Abramo alla quercia (cerchio di comunione), che si di Mamre, presente nei mosaici ravennati. esprime con sguardi e gesti che con- Anche l’immagine del battesimo di Gesù si ri- vergono sulla mensa, simbolo della vela mysterium Trinitatis nell’apparizione dal- eucarestia con agnello e coppa. Tutti l’alto della mano divina, che invia lo Spirito sono d’accordo nell’individuare nei sotto-forma di colomba, non dimenticando che tre angeli la Trinità di Dio, solo che proprio in questo evento evangelico per la alcuni ritengono il Padre al centro, il prima volta si rivela narrativamente la Trinità, Figlio alla destra, e lo Spirito Santo com’era quella purtroppo perduta che si trovava alla sinistra, altri invece inter cam- nell’Abside di una delle Basiliche di Cimitile (V biano destra e sinistra e altri ancora secolo), realizzata da San Paolino di Nola e de- vedono il Figlio al centro. La natura scritta nelle sue epistole. Talvolta in alcune divina dei tre è sottolineata dai volti giovanili e punto di mettersi in cammino per iniziare la sua chiese troviamo il simbolo del triangolo, re- identici, aureole uguali, colore azzurro (cielo), missione, manto verde segno di speranza, atteg- spinto però da S. Agostino perché proveniente scettro (autorità). Nonostante però la somi- giamento disponibile, ed entrambi rivolti al dalla cultura manichea. Anche nell’Abside cen- glianza i tre hanno identità diverse riferite alla Padre. trale della Basilica di S. Angelo in Formis vi pos- loro missione nel mondo. Questo si evince dai Il metropolita di Mosca Filarete in una omelia siamo leggere iconograficamente il mistero colori dell’abito, dalle posizioni dei corpi, dalla del 1816 in riferimento alla coppa posta sulla trinitario; in alto nel semicerchio l’occhio di Dio gestualità delle manie dalla testa. Al centro il mensa dice “In questa coppa si legge tutto il mi- Padre, Lo spirito Santo sotto – forma di co- Padre con tunica rosso – porpora segno del- stero trinitario; infatti vi si trova l’amore del lomba, e il Figlio nel Pantocratore seduto in l’amore fontale, quale fonte iniziale e principio. Padre che crocifigge, l’amore del Figlio croci- trono. Certamente però la rappresentazione tri- Il Figlio con due dita della mano destra appog- fisso e l’amore dello Spirito Santo che trionfa nitari più conosciuta è quella del russo oggi giate sulla mensa, rivelano le due nature umana con la forza della Croce” santo, canonizzato il 1988 dalla chiesa orto- e divina. L’altro, lo Spirito Santo sembra sul dossa, Andrej Rublev dipinta tra il 1422 e il 1427
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