LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 2019-2024 - Pd Sassuolo
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LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 2019-2024 del Candidato Sindaco Claudio Pistoni e delle Liste che lo sostengono Partito Democratico Sassuolo Futura Civica. Sassuolo Sostenibile Sassuolo 2020 Per le elezioni amministrative comunali Comune di Sassuolo 26 Maggio 2019 Sassuolo, 25 aprile 2019 Il Candidato Sindaco Claudio Pistoni 1
INDICE Il debito (Sgp, il Comune, le Tasse) pag. 3 Sassuolo città Smart: bellezza, sostenibilità e innovazione pag.5 Il cambiamento- la svolta digitale pag.11 Sviluppo, lavoro e formazione pag.14 Sicurezza pag.15 Scuola ed educazione pag.18 Salute, benessere e welfare pag.23 Giovani, cultura e sport pag.29 Associazionismo pag.32 Marketing Territoriale, Commercio e Turismo pag.33 Benessere Animale pag.38 2
IL DEBITO (Sgp, il Comune, le Tasse) DA DOVE SIAMO PARTITI – DOVE SIAMO ARRIVATI Quando siamo arrivati, cinque anni fa, la città era in una situazione non più sostenibile. 102 milioni di euro di debito, che a fine 2019 saranno circa 62 milioni, un concordato di Sgp da approvare in pochi giorni e poi da modificare per essere reso attuabile evitando il tracollo delle finanze pubbliche e, quindi, dell’intera città. Manutenzioni totalmente ferme da anni, dalle potature agli asfalti fino alla segnaletica, una struttura comunale ingessata e priva di figure indispensabili. Abbiamo ereditato debiti che, alla fine dei cinque anni, lasciamo in netta diminuzione salvaguardando, anzi incrementando servizi indispensabili per le fasce più deboli della città: anziani, minori, diversamente abili, le persone in difficoltà e le scuole. Dopo i primi tre anni in cui le difficoltà di bilancio ed organizzative ci hanno costretto a muoverci a rilento ed in maniera graduale, nell’ultimo anno e mezzo stiamo rapidamente recuperando terreno, trasformando la nostra Sassuolo in una città proiettata verso il futuro. Per capire dove vogliamo andare, infatti, ma soprattutto in che modo e con quali risorse, è necessario ricordarsi da dove arriviamo, partendo da un presupposto: Sgp contiene tutto il patrimonio del Comune (scuole, verde, strade) quindi i costi di gestione ci sarebbero comunque, anche se Sgp non esistesse). Siamo stati eletti alla guida di questa città nel 2014 quando il Comune di Sassuolo aveva 102 milioni di euro di debiti dei quali 18.800.000 € verso i fornitori, oltre 2 milioni ad una banca e 6 milioni al Comune. Se si considera che il bilancio del Comune di Sassuolo ammonta a circa 39 milioni di € ,esclusi gli investimenti, si ha un’idea dei margini di manovra che avevamo a disposizione: praticamente nulli. 3
Siamo subito intervenuti mettendo in sicurezza i conti di Sgp: abbiamo sterilizzato 4 dei sei milioni dovuti al Comune, i bilanci oggi sono controllati da una Società di Revisione esterna e la Società non può più fare investimenti straordinari se prima non sono stati approvati e finanziati dal Comune. Di quei quasi 26milioni che il Sgp doveva ad una banca, al Comune, ma soprattutto ai fornitori, persone che hanno lavorato per la città e non sono state pagate, a fine anno resteranno due milioni da dare al Comune, 675.000 euro ai fornitori e 990.000 euro alla banca. Quei 26 milioni, oggi, li stiamo pagando come se fossero un mutuo: se non ci fossero stati avremmo avuto la stessa cifra a disposizione per interventi sulla città, o per abbassare l’Imu o l’addizionale Irpef; ma non li abbiamo e dobbiamo fare i conti con le disponibilità economiche a nostra disposizione coinvolgendo, dove è possibile, Enti, privati, la Regione e lo Stato per ottenere i finanziamenti per la nostra città. Perché diversamente da chi, nel 2009, ha fatto una campagna elettorale incentrata sulla chiusura di Sgp, salvo poi accollarle ulteriori debiti, non mutui ma debiti verso fornitori, noi abbiamo voluto affrontare il problema iniziando un percorso che non è ancora terminato, che non è ancora in sicurezza, ma che è sulla buona strada. Nel 2009, al momento dell’insediamento della Giunta precedente, l’ammontare totale del debito era di circa 89 milioni di euro rappresentati da mutui bancari, di cui 23 milioni del Comune e 66 milioni di Sgp ( che però vantava circa 10 milioni di credito d’imposta). Quando, a Giugno 2014, siamo stati eletti ad amministrare la città il debito complessivo, come detto, superava i 102 milioni di euro. Ovviamente la tassazione è legata al debito: con un indebitamento tanto alto, col rischio del fallimento alle porte, per salvaguardare i servizi essenziali ma anche per svolgere quelle manutenzioni indispensabili a rendere quantomeno “decente” la nostra città, non si potevano diminuire i tributi comunali, anche se in realtà la Tari è diminuita rispetto al quinquennio precedente, così come la tassa sulle affissioni. 4
In questa condizione drammatica, consci della situazione di difficoltà in cui versava l’Amministrazione e tutta la città, come primo atto abbiamo deciso di tagliarci il compenso del 20%. Considerando che il compenso dell’Amministratore non prevede né la tredicesima né il TFR, si può capire come la Giunta e il presidente del Consiglio si siano imposti questo sacrificio per dare un segnale forte alla città, indicando la via di un faticoso ma necessario risanamento dei conti. Proseguendo sulla strada intrapresa di abbassamento del debito, con l’uscita ormai prossima dal Concordato di Sgp prevista nel 2020, lavoreremo per rendere il debito strutturale e, di conseguenza, gradualmente abbassare le tasse partendo da quelle sui beni strumentali delle aziende artigiane e dei commercianti e sugli affitti in garanzia e/o addizionale Irpef. Il Comune e SGP hanno un patrimonio immobiliare importante, che però non è semplice vendere, oltre che un patrimonio mobiliare altrettanto significativo che, però, vorremmo salvaguardare, in un’ottica futura. Nel caso sussistano le condizioni economiche e giuridiche, infine, una volta terminato il concordato si potrà valutare anche un’eventuale chiusura di Sgp. SASSUOLO CITTA’ SMART: BELLEZZA, SOSTENIBILITA’, INNOVAZIONE Progettare la città in un’ottica sempre più smart ed a misura d’uomo, migliorando la qualità della vita attraverso una sempre maggiore attenzione all’ambiente ed una riqualificazione e rigenerazione degli spazi. Per fare questo occorre intervenire sia dal punto di vista urbanistico che attraverso la realizzazione di nuove opere. Partendo dal PUG, il Piano Urbanistico Generale, che possa ridisegnare la città e progettare i miglioramenti senza consumare ulteriore suolo vergine. Progettare la città non è solamente un tema urbanistico ma occorre una progettazione 5
relativa alle sue ciclabili, marciapiedi, illuminazione, luoghi di ritrovo, servizi pubblici (scuole), verde pubblico: tutto questo deve essere fatto zona per zona, quartiere per quartiere. Nel frattempo continueremo ad investire per la loro manutenzione straordinaria. Questa nuova modalità di progettare dovrà inglobare ed aggiornare il piano per le piste ciclabili (SASSUOLO CICLABILE), I il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (SASSUOLO SENZA BARRIERE), il piano per la mobilità sostenibile (PUMS), il piano del traffico (PGTU), la zonizzazione acustica. Un ruolo particolare avrà il monitoraggio del fiume Secchia e del reticolo minore anche se non di diretta competenza. Un piano che dovrà necessariamente tenere conto dei progetti in corso. Il Giardino Ducale e la facciata Sud di Palazzo Ducale, già finanziati, sono un esempio concreto di come si possa ridisegnare completamente una delle porte principali d’accesso al centro storico, ma anche la nuova piazza Martiri Partigiani che, pur mantenendo uno spazio adibito a parcheggio, sarà completamente riqualificata ed in grado di rappresentare il degno anello di congiunzione tra piazzale Della Rosa (oggetto in questi anni di un’opera di riqualificazione assieme a piazzale Avanzini) e piazza Garibaldi. Un progetto che può contare su 1.700.000 € di finanziamenti esterni: 1 milione di € dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e altri 700.000 € dal Mibact, nell’ambito del progetto Ducato Estense. Con la parrocchia di S. Giorgio stiamo progettando, nell’ambito del rifacimento della piazza, anche di una sistemazione della facciata del Duomo ed in futuro dovremo pensare ad incentivi per la riqualificazione dei tanti edifici che vi si affacciano. Senza dimenticare l’importante finanziamento ottenuto dal Ministero, pari a 4 milioni di €, per la messa in sicurezza e la ristrutturazione di un importante patrimonio quale il Castello di Montegibbio, che a lavori ultimati puntiamo a riaprire almeno in alcune stanze, in modo da aggiungerlo alle bellezze storico – artistiche visitabili della nostra città. 6
Con l’arrivo del collegamento autostradale è necessario che vengano realizzate due opere per le quali ci siamo battuti in questi 5 anni: il raddoppio della Pedemontana, il cui costo, secondo accordi presi, sarà a carico della Società Autobrennero o della Regione Emilia Romagna, e il sottopasso ferroviario su via Pedemontana, il cui costo sarà a carico di Ferrovie dello Stato, che superi il passaggio a livello eliminando in un sol colpo i problemi di traffico e sicurezza. Particolare attenzione dovrà poi essere rivolta alla sistemazione dell’area dell’ex Cantina Sociale, confrontandoci con la città, nel corso della nuova legislatura, così come alla razionalizzazione degli spazi adibiti ad Uffici comunali, in modo che il cittadino non sia costretto a districarsi in svariate zone della città per poter dialogare con l’Amministrazione. Proseguiremo con la presa in carico delle due stazioni ferroviarie elettrificate, abbiamo già messo in campo la realizzazione di nove nuove colonnine di ricarica per auto elettriche, ed il progetto dovrà essere ulteriormente sviluppato. Sono solamente alcuni degli esempi di ciò che c’è e che dovrà essere ulteriormente incrementato nei prossimi cinque anni, per disegnare una città nuova e moderna. Un tassello fondamentale è la rigenerazione urbana: in questo quadro ci impegniamo già da oggi ad abbattere o sostituire 3 edifici: comparto stazione (ex Gegè), la stecca dei mini appartamenti di via Circonvallazione 189, e l’ex Don Magnani a Borgo Venezia. Se ogni sindaco che cambia si concentrasse su alcuni obiettivi, la città si modificherebbe gradualmente e sostanzialmente, altrimenti se si vuole fare tutto si rischia di non fare nulla. Abbiamo le carte in regola per poterci impegnare per il raggiungimento di questi obiettivi perché nei cinque anni passati abbiamo iniziato la demolizione/sostituzione e relativa bonifica di Cisa – Cerdisa, l’abbattimento del cosiddetto Diamante ed è iniziato l’abbattimento del Goya. Abbiamo inoltre realizzato il parcheggio dell’Unicredit , fermo dal 1989. 7
SASSUOLO VERDE Il progetto della città del futuro dovrà comunque contenere l’acquisizione e i progetti su aree verdi già avviati: 70.000 metri quadri di verde dall’area della Cisa da rendere fruibile; 100.000 metri quadri dall’area dell’ex Goya; 15.000 metri quadri nell’area del Collegio Vecchio la cui realizzazione del parco è a carico di Emilceramica; circa 10.000 metri quadri nell’area di Via S.Lorenzo il cui progetto di realizzazione di un parco è finanziato attraverso una convenzione con Marca Corona. In questi cinque anni abbiamo aggiunto alla dotazione di verde del Comune di Sassuolo circa 200.000 metri quadrati e soprattutto abbiamo reso finalmente funzionale il Parco W. SASSUOLO CICLABILE Sassuolo deve avere l’ambizione di coprire la maggior parte del territorio con piste ciclabili in modo che i cittadini siano invogliati ad usare meno l’auto riscoprendo il piacere di girare in città, riscoprendone le bellezze ed anche i negozi. Piste ciclabili, connesse fra loro, che abbiano una separazione completa da percorso ciclabile e strada. Il progetto dovrà contenere la realizzazione di due piste ciclabili già finanziate e progettate: una su via Regina Pacis e l’altra sull’attraversamento della Circonvallazione. Si prevede inoltre in collegamento ciclabile che connetta il sistema delle ciclabili cittadine con la Ciclovia del Sole Sarà nostro impegno facilitare e potenziare il TRASPORTO PUBBLICO, anche con l’uso delle nuove tecnologie; istituire servizi di bike sharing e scooter elettrici, un sistema di logistica di mezzi pesanti; incentivo alla diffusione di auto elettriche anche attraverso l’istallazione di più colonnine per la ricarica; incentivi al Car Sharing ed al Car Pooling; migliorare la viabilità da e per il polo scolastico; verificare l’introduzione del “reddito da pedalata”; implementazione di iniziative volte a spiegare alla cittadinanza, in particolare alle scuole, la connessione esistente tra il 8
nostro stile di vita e l’ambiente con il contributo delle organizzazioni di volontariato. Riteniamo che l’AMBIENTE si preservi innanzitutto rafforzando una cultura, soprattutto nelle nuove generazioni, di tutela e di impegno nei confronti della natura e più in generale della città: la comunità deve essere incentivata a preservare il territorio ed educare i giovani in questo senso. Nel 2021 entreranno in vigore le nuove norme europee che metteranno al bando alcuni oggetti usa e getta in plastica. Con SASSUOLO PLASTIC FREE ci vogliamo preparare al 2021 promuovendo insieme alle associazioni di categoria, Legambiente e le associazioni del territorio, un progetto per sensibilizzare bar, ristoranti, esercizi commerciali, per aiutarli a rinunciare a bicchieri, posate, piatti, sacchetti, contenitori di plastica monouso. Contemporaneamente vogliamo aderire alle iniziative del Ministero dell’Ambiente. Anche il Comune di Sassuolo dovrà diventare plastic free eliminando le bottiglie di plastica, istallando erogatori di acqua, distribuire borracce ai dipendenti, sostituire le plastiche monouso con prodotti biodegradabili di carta, promuovere iniziative di sensibilizzazione nei confronti delle scuole, dei cittadini e delle associazioni. PAIR 2020. Le regioni del nord Italia, da alcuni anni, introducono misure comuni per rientrare negli standard sulla qualità dell’aria. I comuni con popolazione sopra i 30.000 abitanti sono obbligati ad adempiere alle misure concordate dalle quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna). Queste iniziative in comune sono particolarmente significative perché è un impegno fondamentale per la salute dei cittadini. E’ convinzione diffusa che per rientrare nella qualità dell’aria sia necessario agire su tutti i settori che contribuiscono all’inquinamento atmosferico, oltre che al cambiamento climatico, e sviluppare politiche e misure coordinate a vari livelli: di governo locale, regionale, nazionale e 9
sul bacino padano. Le misure per migliorare gli obiettivi fissati sono 94, noi cercheremo di arrivare a completarle tutte. AGENDA ONU 2030. Proponiamo di aderire e di utilizzare l’agenda Onu 2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile come riferimento e modalità di lavoro, poiché ognuno di noi, nel proprio piccolo, è chiamato a contribuire e ad impegnarsi per definire una propria strategia di sviluppo sostenibile. 1- Porre fine alla povertà in tutte le sue forme; 2- Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile 3- Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti e a tutte le età 4- offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti 5- Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne 6- Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti 7- Assicurare l’accesso all’energia pulita a buon mercato e sostenibile per tutti 8- Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione ed un lavoro decoroso per tutti 9- Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione 10- Riduzione delle disuguaglianze tra i paesi 11- Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili 10
12- Garantire modelli di consumo e produzioni sostenibili 13- Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto 14- Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile E’ evidente che non tutti i 17 punti rientrano nell’attività di una comunità locale ma ognuno di noi deve prenderli come punto di riferimento per le proprie attività quotidiane. IL CAMBIAMENTO- LA SVOLTA DIGITALE Negli ultimi anni le tecnologie digitali hanno fatto enormi passi in avanti garantendo maggiori e migliori opportunità per tutti e nuovi strumenti in grado di rendere sempre più veloci le azioni quotidiane a partire da un’informazione sempre disponibile ed aggiornata. In questo contesto, il compito di un’Amministrazione comunale si articola su alcuni punti: l’alfabetizzazione ai nuovi strumenti, estendendo il più possibile le competenze e la modalità di un utilizzo consapevole; estendere le infrastrutture esistenti in un territorio come il nostro già coperto dalla rete in fibra ottica che, soprattutto nella zona artigianale e industriale, rappresenta un valido strumento di lavoro per le aziende e per i professionisti. Intendiamo sfruttare a pieno il percorso intrapreso con l’Agenda Digitale per individuare gli obiettivi strategici di politiche legate al digitale, per riconoscere gli impatti che potrà avere nel trasformare l’economia del distretto, le condizioni sociali e la qualità della vita delle persone, favorendo lo sviluppo territoriale della società dell’informazione. Se, infatti, l’alfabetizzazione all’utilizzo dei nuovi strumenti dovrà essere massiva, aperta alla più amplia platea possibile di cittadini, d’altro canto l’evoluzione delle nuove tecnologie è talmente rapida, soprattutto in 11
alcuni settori, che occorrerà intervenire con azioni mirate soprattutto sulle fasce economiche, produttive e commerciali, per consentire loro non solo di rimanere al passo con una società in continua trasformazione ma, al tempo stesso, di sfruttare a pieno tutte le opportunità che essa concede loro. Diverse sono le azioni che intendiamo mettere in campo partendo dal progetto “Pane e Internet”, finalizzato allo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini e alla promozione della cultura digitale nel territorio. Un progetto che fonda le sue radici nella programmazione regionale e che parte dalla considerazione che non sia sufficiente estendere le infrastrutture tecnologiche sul territorio o produrre nuovi servizi on line: è necessario sostenere l'acquisizione di quelle conoscenze e competenze necessarie per avere una piena cittadinanza digitale. Il progetto prevede l’avvio di “Punti Pane e Internet” gestiti dall’Amministrazione comunale a cui partecipano scuole, biblioteche, enti di formazione, associazioni di volontariato, Università Popolare, centri di aggregazione ed imprese locali. All’interno del “Punto pane e Internet” si svolgeranno corsi di formazione per lo sviluppo di competenze digitali rivolti ai cittadini, verranno erogati servizi di facilitazione digitale in biblioteca tra cui micro – corsi per esempio sull’utilizzo dello smartphone, supporto individuale su specifici servizi on line, supporto all’utilizzo di un servizio di utilità per il cittadino. La diffusione della cultura digitale avviene attraverso la realizzazione di un programma di eventi su temi diversi a seconda dei bisogni evidenziati dai cittadini. Promuovere la cultura digitale significa andare oltre l’uso strumentale dei dispositivi e richiede una riflessione critica sull’uso delle tecnologie e sulle opportunità che effettivamente offrono al cittadino nella vita di tutti i giorni. Per questo il “Punto Pane e Internet” realizzerà una serie di attività su temi quali la protezione della privacy e della sicurezza, l’uso di internet in famiglia, le competenze digitali per i lavori del futuro. 12
Insieme alle associazioni imprenditoriali, così come si è fatto per il commercio, si chiameranno degli esperti che cercheranno di illustrare le opportunità che il digitale offrirà alle Pmi ed agli artigiani. Per quanto riguarda l’incremento delle infrastrutture di supporto alle nuove tecnologie, partendo dall’ampia copertura che la fibra ottica ha già dato alla nostra città nei cinque anni precedenti, occorre implementare ulteriormente i servizi Wi-Fi, che puntiamo ad estendere ad un punto ogni 1000 abitanti andando così a coprire ogni singolo quartiere, sfruttando la banda ultra larga che dovrà essere ulteriormente ampliata su tutto il territorio. Strumenti che nell’immediato futuro saranno indispensabili, oltre che per il privato cittadino e per le stesse aziende del territorio, anche per incrementare e rendere sempre più vivo il ricco tessuto commerciale presente in città, soprattutto nel centro storico. Il digital retail avanza, ma per le proprie specificità relazionali, il negozio fisico non è affatto destinato a tramontare, bensì ad evolversi. E’ indubbio che il commercio stia emergendo quale settore che più di altri segue lo spirito del tempo, allineandosi alle ultime tendenze e alle novità tecnologiche della propria epoca. I dati raccolti dai ricercatori del settore, dimostrano infatti che nel “digital retail” (riqualificazione digitale del punto vendita) il negozio ha ancora parecchie carte da giocare. L’obiettivo è fare coesistere strategie offline e online, puntando su un’innovazione sia tecnologica che di processo, a cui devono sommarsi iniziative orientate al cliente. Il digitale, in questo senso, può e deve essere un ottimo alleato. Le soluzioni tecnologiche si basano su una molteplicità di strumenti quali “Digital Signage”, gli strumenti di profilazione automatica del cliente, piattaforme mobile: tutte soluzioni legate da un’unica strategia di comunicazione. In questo modo un messaggio specifico può essere inviato correttamente e con tempistiche appropriate al cliente con diversi canali di comunicazione. Per il “retailer” risulta anche importante tutta la fase di analisi della tipologia del cliente, sia all’ingresso che davanti alla 13
vetrina: sesso, fascia d’età, etnia, ora di passaggio, tempo di permanenza, sono tutti dati importanti per lo sviluppo e l’incremento dell’attività commerciale. SVILUPPO, LAVORO E FORMAZIONE In questi anni ci siamo concentrati a costruire strutture e politiche che avessero come priorità, anche a livello locale, il lavoro e lo sviluppo economico, coinvolgendo associazioni e gruppi privati. Oramai sappiamo che con l’avvento spinto del digitale, del 5G, i lavori del futuro saranno in parte diversi da quelli offerti oggi, sia come lavoro dipendente che autonomo; basti pensare al significato dell’industria 4.0, dell’avvento dell’auto elettrica, che funzionerà senza conducente, che sarà condivisa e digitale, o all’evoluzione dell’e-commerce con gli acquisti on line, ed altro si potrebbe raccontare. L’impegno sarà comunque quello di sostenere, sia per quanto riguarda la pianificazione territoriale che per iniziative specifiche di promozione, le principali economie del settore ceramico, meccanico ceramico e meccatronico oltre che l’artigianato ed il commercio. Procederemo all’istituzione di uno Sportello Europa e a promuovere la Green Economy. Con Stars & Cows abbiamo costruito un percorso per i giovani e per le imprese con la costituzione di un Coworking, un incubatore d’impresa e una riorganizzazione con Cerform della formazione. Attraverso la loro associazione di Manager, si è realizzato un sistema di trasferimento delle conoscenze ai più giovani, quindi spazi per la formazione continua, per la creatività ed anche un laboratorio di robotica, realizzato da Laek ma coordinato con Stars&Cows, capace di insegnare direttamente ai più giovani l’utilizzo delle nuove tecnologie. Per ampliare la gamma delle opportunità offerte, nel tempo più breve possibile vorremmo, insieme alle associazioni di categoria, organizzare 14
un’associazione di artigiani, sia avanzati che riferiti ai mestieri, che possa trasferire le conoscenze ai più giovani, ma anche a coloro che perdono l’occupazione, sia per il lavoro dipendente che per intraprendere. In questo si potrà offrire la possibilità di imparare un mestiere, da una parte, di avere una formazione continua dall’altra al numero possibilmente più ampio di cittadini. Vorremmo continuare con l’esperienza di Alternanza scuola-lavoro (ora “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” ) già in essere, e verificare la possibilità della creazione di una scuola duale con aziende del territorio cercando di mantenere un equilibrio tra insegnamento umanistico ed insegnamento tecnico. La nuova istituzione di un Master Ceramico, da parte della Facoltà d’Ingegneria dei Materiali va nella direzione giusta per mantenere alto il livello di preparazione dei nostri giovani per la ceramica. Crediamo anche sia giunto il momento di un corso specifico per la Laurea in Ingegneria con indirizzo Ceramico; sappiamo che ci sono anche le risorse per poterlo fare. Riteniamo fondamentale anche sostenere il sistema degli Istituti Tecnici Superiori, e il loro radicamento nel territorio locale. Tutti i giovani che li frequentano ad oggi hanno trovato immediatamente lavoro. L’eccellenza produttiva delle nostre aziende richiede una formazione tecnica di alto livello, che può essere fornita dagli ITS. Ci impegniamo a promuovere il nuovo Garanzia Giovani che ha permesso, la volta scorsa, di raggiungere quasi 1000 giovani (dati regionali). In quegli anni il 60% dei ragazzi che hanno partecipato al Progetto Garanzia Giovani ha ottenuto un contratto di lavoro. La Formazione scolastica ed extrascolastica risulta fondamentale in un processo di formazione continua sempre più necessaria nella società di oggi. SICUREZZA 15
Polizia di Stato e Carabinieri sono quotidianamente impegnati nel garantire la sicurezza alla nostra città perché è loro compito garantire ordine pubblico e sicurezza; compito dell’Amministrazione Comunale è supportare il loro lavoro e collaborare tramite la Polizia Municipale e con ogni mezzo a disposizione. Per questo motivo, in più occasioni, abbiamo chiesto e ribadiamo che l’aumento d’organico promesso dal Ministero dell’Interno riguardi anche la nostra città, in parte sotto organico ormai da anni. In questi cinque anni abbiamo voluto supportare il lavoro delle Forze dell’Ordine, effettuando interventi di controllo sul territorio con pattuglie miste, garantendo nonostante le difficoltà economiche i turni serali della Polizia Municipale ed effettuando anche turni straordinari notturni. L’istallazione delle telecamere poste ai varchi d’accesso della città per avere maggiori controlli: ad oggi non possono ancora segnalare le auto rubate in transito, perché dal Ministero degli Interni non ha ancora concesso la necessaria autorizzazione ma le Forze dell’ordine le giudicano comunque indispensabili per le loro attività d’indagine ed utili anche per il controllo delle assicurazioni e delle mancate revisioni. Relativamente alle telecamere, l’Amministrazione comunale in questi anni ha fatto importanti investimenti: erano 80 quelle attive nel 2011, non tutte funzionanti; sono diventate 117 a fine dello scorso anno e, attualmente sono 142 aumentate di 25 unità rispetto all'anno precedente: sono state incrementate le aree di Parco Ducale - Parcheggio Unicredit - Via Tricolore - Via decorati al valor Militare - Quattro ponti - via Mazzini- Sassuolo 2. Ma non ci si ferma qui: in previsione di prossima attivazione sono quelle in via Collegio Vecchio - Cimitero Nuovo - Parco Ducale - Via Milano- Parcheggio fronte Oasi Ecologica - via Pedemontana all’altezza del sovrappasso pedonale. Iniziati in via sperimentale lo scorso anno, infine, hanno preso sempre più piede i gruppi di Controllo di Vicinato: da un resoconto effettuato i gruppi 16
presenti sul territorio sono in totale 35 gruppi con 63 referenti e 780 cittadini coinvolti. Sono stati istallati i cartelli lungo le strade presidiate da questo importante servizio volontario per la collettività. La convenzione fatta con una security privata ha iniziato un nuovo servizio di controllo del territorio con un’auto con il compito di controllare varie zone della città (centro storico, parchi) dove c’erano segnalazioni specifiche fatte sia dai cittadini che dalle stesse Forze dell’Ordine. Un supporto alle attività delle Forze dell’Ordine sfruttando le possibilità offerte dal protocollo Mille Occhi sulla Città siglato con la Prefettura ed al quale il nostro Comune ha aderito nel novembre scorso. Questa sperimentazione ha avuto un esito particolarmente positivo ed è per questo abbiamo intenzione di incrementarlo dividendo la città in quattro zone ognuna delle quali sarà coperta da un’auto-pattuglia che sarà in aggiunta a quelle di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Municipale. Intervenire sugli spazi pubblici è un’operazione che punta a migliorare la sicurezza in città togliendo spazi a chi ha intenzione di delinquere. In quest’ottica vanno la riqualificazione del parcheggio Unicredit, che la città aspettava dal 1989 e che, soprattutto di notte, rischiava di diventare luogo adibito a spaccio; dotato di telecamere di sorveglianza ed illuminato che ha riqualificato un’intera area in prossimità del centro storico; ma anche una nuova illuminazione al Parco Ducale, oggi accessibile anche in orario notturno. Un processo che proseguirà anche nell’immediato futuro attraverso la convenzione che l’Amministrazione sta ultimando con Ferrovie che porterà alla presa in carico da parte del Comune di Sassuolo delle aree relative alle stazioni cittadine che verranno riqualificate ed illuminate maggiormente con più controlli. Lanceremo una campagna di sensibilizzazione volta al rispetto delle cose comuni e delle regole di comune convivenza, i comportamenti non 17
conformi saranno sempre più sanzionati. Individuare e monitorare l’accattonaggio organizzato è un altro nostro obiettivo per arrivare a connotarne effettivamente le caratteristiche È sufficiente? Assolutamente no. Perché anche solamente un furto, uno scippo è una cosa a cui tutti gli organi deputati, devono lavorare affinché non si ripeta e noi continueremo a lavorare affinché questo avvenga. SCUOLA E EDUCAZIONE L’educazione 0-6 anni La Legge 107/2015 e il successivo D.Lgs. 65/2017, che ne ha dato attuazione, hanno individuato nel Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni lo strumento principale per l’attuazione del diritto alla cura e all’educazione. Questa normativa introduce una nuova visione di educazione che parte dalla nascita e accompagna in forme diverse tutta la vita delle persone. Questo sistema integrato ha come prima finalità quella di garantire alle bambine e ai bambini pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, oltre alla conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, la promozione della qualità dell’offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici, la partecipazione delle famiglie. In linea con questi principi vogliamo avviare e accompagnare sperimentazioni più ampie sull'integrazione 0/6 tra Servizi Comunali (0/3) e Scuole Statali (3/6), sulla scorta di quanto già avviato nell’Unione con il coordinamento pedagogico. Per andare incontro alle esigenze delle famiglie, a fronte di un orario concordato col personale e sindacati di riferimento, e la disponibilità delle 18
educatrici, ci proponiamo di far in modo che il servizio pubblico possa: estendere l’orario di disponibilità dei servizi nidi che già i bambini frequentano, anche nei mesi estivi affinché sia facilitata per le famiglie la gestione familiare durante i mesi nei quali il genitore/lavoratore è impegnato (senza cosi dover affrontare un nuovo inserimento – seppur limitato nel tempo ); attraverso dei progetti concordati con i servizi, estendere l’orario di disponibilità dei servizi nidi per permettere ai/al genitore un inserimento nella vita sociale ricreativa nel caso in cui le famiglie non possano avvalersi di aiuti incrementando così le occasioni di conciliazione di tempi familiari, come già sperimentato nel 2017/2018 e 18/19; creare maggiore sinergia con le associazioni del territorio affinché si possano estendere momenti ricreativi dedicati alle mamme accompagnate dai propri figli andando così a incrementare il numero e la qualità delle occasioni già programmato dal Centro per le Famiglie; avendo consolidato la tipologia di servizi 0/3 (oltre al nido tradizionale e part time) per accogliere le esigenze di flessibilità dei nuovi tipi di contratto lavorativi delle famiglie, come lo Spazio Bambino, che è ancora più flessibile e meno costoso del part time, e il Centro Bambini e Famiglie (c/o san Carlo), sperimentare, ove possibile, altre forme di flessibilità organizzativa a fronte di una approfondita ricognizione sui nuovi bisogni educativi delle famiglie; ammodernare gli spazi in linea con le esigenze educative; garantire per i 2 mesi estivi un centro estivo a gestione pubblica (per la fascia 3-6) affinché sia facilitata per le famiglie la gestione familiare durante i mesi nei quali il genitore/lavoratore è impegnato, a costi calmierati, andando a incrementare la proposta già in essere offerta dal privato sociale. Il diritto alla cura e all’educazione 6-14. Per integrare l’offerta educativa presente sul territorio si rende necessario garantire un servizio pubblico per i 2 mesi estivi come Centro estivo a gestione pubblica che si aggiunga all’offerta già in essere sul territorio, nella logica della sussidiarietà; e affinché sia facilitata, per i genitori che lavorano, la gestione familiare; e 19
sostenere i gestori di centri estivi che accolgono anche bambini di famiglie in difficoltà SCUOLA E TERRITORIO Sono stati attivate, anche nel nostro territorio, grazie alla progettazione condivisa tra istituzione scolastiche e amministrazione, esperienze di SCUOLA APERTA che hanno come obbiettivo l’inclusione, il potenziamento delle competenze, l’acquisizione della cittadinanza digitale consapevole. Tramite la realizzazione di laboratori linguistico- espressivi, scientifici e digitali, si è collaborato alla strutturazione e al consolidamento di una pratica educativa e didattica attenta all’inclusione attraverso l’acquisizione di strumenti linguistici e comunicativi efficaci, di educazione civica digitale e per l’apertura delle scuole in orario extrascolastico. Intendiamo proseguire su questa strada, collaborando, sia in termini di progettazione che per quanto riguarda l’adeguamento strutturale degli spazi, a queste importanti esperienze di innovazione didattica. In accordo con le dirigenze scolastiche, si cercherà di dare la possibilità ai comitati genitori affinchè possano fruire di alcuni spazi in orari pomeridiani concordati perché la scuola possa diventare un riferimento della comunità nel quartiere dando la possibilità a tutti di accedervi. Lo riteniamo uno strumento di Educazione alla Cittadinanza: aprirsi al territorio e collaborare con le realtà che in esso operano, soprattutto con la scuola contribuendo ad arricchire la sua offerta affinché i ragazzi si sentano parte di una comunità, quella cittadina, significa includere e superare i micro-gruppi di appartenenza. Sassuolo ha aderito alla raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare per l'introduzione dell'insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia con voto autonomo, nei curricula di ogni ordine e grado. È un obiettivo che i sindaci e gli amministratori locali si sono posti, affinché si recuperi l'importanza della materia, in quanto patrimonio di conoscenze che ci rendono cittadini. 20
In ragione di questi elementi ci si impegna a sostenere progetti di educazione alla cittadinanza e a sostenere questo filone progettuale già attivo, anche in collaborazione con le associazioni del territorio (come ad esempio Municipio. La casa comune dei cittadini), affinché si possano avvicinare i giovani ad una conoscenza diretta dei meccanismi di funzionamento di uno dei maggiori organi deputato alle scelte politiche che incidono sulla vita della Città e dei cittadini. Obiettivo è far conoscere ai giovani le Istituzioni attraverso un’esperienza formativa e partecipativa che concorra a stimolare le nuove generazioni ad una vita sociale attiva e consapevole. LA PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA Nel corso del mandato amministrativo sarà necessaria una valutazione approfondita e una razionalizzazione, anche alla luce del calo demografico in atto, dell’edilizia scolastica, nella logica di una migliore distribuzione territoriale e di una coerente risposta alle esigenze della popolazione, in relazione alle mutate condizioni urbane e all’incremento del traffico cittadino. Una parte consistente delle risorse economiche saranno impegnate per la costruzione di due nuovi plessi; e per l’adeguamento sismico. Continuerà l’importante impegno dell’Amministrazione per le manutenzioni straordinarie, in linea con quanto già previsto per il prossimo anno: in particolare, i lavori alla copertura delle scuole Capuana, i lavori per l’adeguamento antincendio in 3 plessi, l’avvio della progettazione della nuova scuola primaria Vittorino da Feltre, in zona Braida. Per quanto riguarda gli istituti superiori, di competenza provinciale, si è già dato parere favorevole, da parte dell’Amministrazione, all’inserimento nella pianificazione provinciale del completamento della sede del Liceo; a cui deve necessariamente accompagnarsi l’individuazione di strategie che risolvano il già gravoso problema del congestionamento del traffico nella zona del Polo scolastico 21
DISPERSIONE E ORIENTAMENTO L’Amministrazione ha un ruolo molto importante in questo ambito, perché conosce la realtà sociale e produttiva del territorio e può collaborare in modo fattivo con le scuole per sostenere una didattica orientativa, che si dispieghi nell’intero corso di studi, e per allestire iniziative specifiche , quali laboratori orientativi, saloni dell’orientamento, ecc. Azioni che abbiamo attivato per primo nel nostro territorio e che intendiamo implementare. Ricordiamo che le azioni di orientamento sono la prima risposta al gravoso problema della dispersione e dell’abbandono scolastico. Per contenere la dispersione scolastica intendiamo sostenere i Gruppi Educativi Territoriali, anche con nuove forme organizzative, e finalmente aperti anche alla fascia del biennio delle superiori. Un’esperienza che, attraverso il decisivo supporto dell’Amministrazione e il coinvolgimento del volontariato, offre attività di doposcuola ma soprattutto l’esperienza formativa dell’aggregazione, della socializzazione, dell’educazione al senso di comunità. Bisogna promuovere il benessere dei giovani: una delle necessità emergenti è quella di combattere il crescente uso di alcool e sostanze che emerge dai progetti “peer” di educazione alla salute. Proponiamo una vigilanza più intensa e organizzata davanti alle scuole negli orari di ingresso/uscita con particolare attenzione alle scuole medie e superiori; e l’implementazione, sul modello di quanto attivato dai Piani di Zona per la salute, di specifiche attività per combattere il gioco d’azzardo. INNOVAZIONE Crediamo fortemente che sia necessario sostenere l’innovazione nei processi e nei contenuti di apprendimento. Per quanto compete a un ‘amministrazione, intendiamo continuare a sostenere lo sviluppo della cultura digitale, e la familiarizzazione alla lingua inglese; quest’ultima a 22
partire dai nidi e poi estesa alle scuole dell’infanzia, con l’obiettivo di estendere ulteriormente questa azione. Una società giusta dà a tutti più opportunità di apprendimento. In questa direzione va anche il supporto , che intendiamo proseguire, al “Festival della cultura tecnica” per promuovere e valorizzare la cultura tecnico-scientifica come strumento di crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico. Una cultura imprescindibile per la vocazione produttiva del nostro territorio Riteniamo fondamentale anche sostenere il sistema degli Istituti Tecnici Superiori, e il loro radicamento nel territorio locale. L’eccellenza produttiva delle nostre aziende richiede una formazione tecnica di alto livello, che può essere fornita dagli ITS. SALUTE, BENESSERE, WELFARE L’OSPEDALE La qualità della vita urbana comprende anche la qualità di un’assistenza sanitaria adeguata. Il Nuovo Ospedale di Sassuolo rappresenta un punto di eccellenza per il nostro territorio, nonché un elemento integrante e fondamentale della rete ospedaliera provinciale. Un ospedale che in questi cinque anni ha visto crescere il suo parco tecnologico: tra cui ricordiamo una nuova risonanza magnetica, un nuovo mammografo, la nuova colonna endoscopica ginecologica, la nuova TAC in grado di raddoppiare la produzione di queste prestazioni, il telecomandato di radiologia, le colonne laparoscopiche, il laser a Holmio, finanziato in collaborazione con la fondazione dell’Ospedale di Sassuolo ed il patrocinio del Comune, utile in ambito urologico per gli interventi di asportazione di adenoma prostatico il cui impiego garantirà la riduzione dei tempi di attesa per questi interventi e consentirà inoltre una tecnica chirurgica meno invasiva e poi tantissime altre attrezzature acquistate negli anni. 23
Queste apparecchiature sono solo alcuni esempi che chiariscono come il nostro Ospedale si una eccellenza della sanità modenese e non solo, una realtà sempre più integrata nella rete ospedaliera modenese ed in grado con le sue equipè di collaborare alla realizzazione di percorsi diagnostico terapeutici di valenza provinciale. Si lavorerà per la realizzazione, nell’area adiacente alla struttura dell’Ospedale, di un CENTRO PER LA PROCREAZIONE ASSISTITA, finanziato dalla Fondazione Ospedale: una risposta concreta al desiderio di maternità, che non ha trovato finora, sul nostro territorio provinciale e regionale, strutture adeguate. HOSPICE Accompagnare un malato terminale nell’ultima fase della sua vita è uno dei compiti della comunità, che trova luogo in un Hospice, un centro residenziale dove le persone malate terminali e le loro famiglie possano trovare un sollievo per le loro sofferenze fisiche, psichiche e sociali. L’area sud della Provincia di Modena (Sassuolo – Vignola e Pavullo) è priva di una struttura simile. In questo senso occorre completare un progetto di comunità per la costruzione di un Hospice che coinvolga, nell'ottica della città-distretto, l'Unione dei Comuni, il volontariato, l'Azienda Sanitaria Locale e gli altri soggetti pubblici e privati interessati. NUOVO PIANO DI ZONA E CASA DELLA SALUTE Il nuovo Piano di Zona dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico traccia le linee programmatiche per un modello di welfare più rispondente ai bisogni e alle necessità odierne, in un contesto socio- economico profondamente mutato e in continua evoluzione Il crescente calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, fino agli effetti che la crisi economica ha prodotto sulle famiglie producono nuovi bisogni a cui occorre dare nuove risposte Tra gli interventi per far fronte a questa situazione emergente ci sono le case della salute 24
Una nuova Casa della Salute nel corso del 2019 ha visto la luce a Sassuolo presso la sede del Distretto Sanitario nell’edificio dell’ex Villa Fiorita dove confluiranno una serie di ambulatori. La nuova casa della salute valorizzerà ulteriormente il sistema delle cure territoriali favorendo l’integrazione tra i servizi socio sanitari, il volontariato e soprattutto renderà più semplici i rapporti tra i servizi e la comunità. Tutti questi interventi, alcuni già in essere ed altri in via di esecuzione, danno l’idea di una sanità “sassolese” robusta ed in pieno sviluppo integrata nell’ambito provinciale e sempre più in grado di rispondere alle diverse necessità dei cittadini. DISABILITA’ Pensiamo alla nostra città come un città che fa dell’inclusione una delle linee guida del suo operare, che valorizza le differenze e che le accoglie nella convinzione che siano una risorsa culturale ed etica. I primi cittadini a dover essere aiutati ad ogni costo sono le persone più fragili e quelle in difficoltà economica e sociale. Una città aperta, che considera la fragilità come una condizione essenziale dell’essere umano, e perciò la mette al centro delle sue politiche urbanistiche, sociali, educative, comunicative; perché la fragilità è un punto di vista privilegiato da cui guardare la società, e da cui valutare i suoi processi di innovazione. Un cambiamento completo di prospettiva: la fragilità non deve essere considerata come una condizione eventuale e minoritaria, ma come una condizione che può, in ogni momento, diventare condizione di tutti. Per questo Sassuolo vuole essere la città di tutti e per tutti: a partire dai più piccoli e dai più fragili. In linea con quanto già avviato con il precedente mandato, quando abbiamo investito ingenti risorse per l’inclusione scolastica, risorse che continueremo a investire, e abbiamo creato spazi e opportunità per 25
l’aggregazione delle persone con disabilità, ci proponiamo di ampliare e mettere a sistema un progetto di città inclusiva, che chiameremo SASSUOLOPERTUTTI, che preveda diverse linee di azione: - Urbanistica: eliminazione delle barriere architettoniche; costruzione di parchi inclusivi - Cultura e aggregazione: per favorire la partecipazione alla vita cittadina - Formazione e progetto di vita/lavoro - Progettazione del DOPO DI NOI - Eventi di formazione/informazione per la cittadinanza - Comunicazione: il portale della disabilità, perché circolino più rapidamente e in modo più efficace proposte, informazioni, ecc. Ognuno di questi ambiti sarà oggetto di un percorso di ascolto dei bisogni/ progettazione/azione/ verifica, attraverso modalità partecipative perché siano i soggetti stessi a dettare le linee operative. Sul territorio ci sono esperienze interessanti di gruppi che, guidati da educatori, stanno acquisendo sempre maggiori autonomie sul territorio (per quanto riguarda l’utilizzo dei mezzi di trasporto, la gestione della spesa quotidiana, le piccole commissioni); proprio a questi gruppi potrebbe essere presto rivolto un progetto di coabitazione. Si potranno incentivare i progetti di tirocinio formativo e i laboratori per giovani disabili, cercando di favorire l’impegno delle aziende del territorio a esternalizzare semplici lavorazioni, che possono essere gestite da associazioni e cooperative sociali. Due sono gli obiettivi: una nuova CASA FANTINI (centro diurno per disabili adulti): che grazie a un’operazione urbanistica verrà collocata in una struttura recuperata all’interno del Parco Ducale Sud, in un contesto ambientale decisamente più gradevole e stimolante dell’attuale. 26
Il DOPO DI NOI: pensiamo a progetti pilota di coabitazioni di disabili, che rimasti privi di famiglia non vengano istituzionalizzati ma aiutati e sostenuti in progetti di coabitazione in appartamenti. Un impegno specifico sarà quello di aiutare le famiglie con bambini neo- diagnosticati nello SPETTRO AUTISTICO. Queste famiglie allo stato attuale vanno incontro a momenti molto difficili in cui si sentono abbandonate a sé stesse (spesso per mesi o anni non si rivolgono neanche alle associazioni). Pensiamo che si possa attivare una collaborazione più stretta con la NPIA per dare un sostegno psicologico e di informazione alle famiglie (come fare domanda per assegni di frequenza o di accompagnamento, a quali associazioni rivolgersi, a quali centri riabilitativi fare riferimento). A fronte di una ricognizione delle risorse disponibili, si può sperimentare un tutoraggio per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento nelle scuole superiori. Le difficoltà che affrontano questi alunni nel percorso scolastico sono ancora molte; sarebbe di grande aiuto per ognuno di loro avere anche solo un’ora a settimana di tutoraggio e sostegno al metodo di studio. FAMIGLIE E’ necessario, a fronte delle crescenti difficoltà delle famiglie, implementare le risorse a sostegno dei bambini di famiglie in crisi, con percorsi specifici c/o CPF Appare urgente, anche alla luce dell’andamento demografico, attivare politiche di sostegno alla natalità. Una società che non fa figli è una società che non guarda al futuro. Ma nelle condizioni attuali, le famiglie con due o più figli sono gravate da notevoli spese per l’accesso ai servizi, nonostante la scontistica già applicata. In accordo con Anci e con le associazioni familiari (rappresentanze del Forum famiglie e dell’Associazione famiglie numerose), la Regione Emilia Romagna ha avviato un tavolo di lavoro, a cui l’Amministrazione ha partecipato, per 27
valutare l’applicabilità in forma sperimentale del cosiddetto “fattore famiglia” nell’accesso e pagamento di alcuni servizi comunali. POVERTA’ VECCHIE E NUOVE Esiste un progetto di lotta alla povertà, sia economica che relazionale, che ha visto il realizzarsi di diverse azioni a sostegno dei bisogni delle famiglie e dei singoli (quali, ad esempio, gli appartamenti per uomini soli); azioni che si sono potute realizzare anche grazie alla collaborazione con il volontariato sociale. Una strada che, nella logica della sussidiarietà, intendiamo proseguire, sia nella fase di ascolto dei bisogni, che nella fase di progettazione e realizzazione delle azioni. Per quanto riguarda la casa, è importante sostenere le politiche già in essere per far fronte al disagio abitativo; per far ciò, ci impegniamo a mantenere e aumentare le risorse a disposizione per aiutare le famiglie in difficoltà , con gli strumenti che sono già sperimentati ANZIANI La nuova Casa Serena è stata uno dei punti caldi del dibattito politico; su di essa, per la delicatezza dell’argomento, si sono concentrate molte energie, nel tentativo di dare una risposta di qualità che non incidesse troppo gravosamente sul bilancio cittadino. Allo stato attuale, abbiamo ricevuto la proposta di un promotore, che prevede il recupero e la completa ristrutturazione della vecchia struttura, soluzione che ha incontrato il completo gradimento degli ospiti e dei loro famigliari. La nuova amministrazione dovrà lavorare per mettere a bando il progetto e portare a termine i lavori. Il numero dei malati di Alzheimer e di demenza senile è in costante aumento. La famiglia è il cardine dell'assistenza alle persone colpite da queste malattie e chi si prende cura degli anziani ha bisogno di maggiore aiuto. Alcuni esempi di pratiche che vorremmo sperimentare: 28
● Forme di aiuto pratico e di sostegno emotivo; come gruppi di supporto e linee telefoniche di aiuto. ● Formazione in materia di assistenza ai familiari e agli operatori; formazione dei caregiver, costruzione di un meeting center, ecc. ● Implementazione di servizi come "centri diurni" e assistenza di "sollievo". ● Servizi di assistenza sanitaria più dedicati e personalizzati Per il mondo degli anziani ci proponiamo, poi, di studiare progetti di co- housing per persone autosufficienti, o ancora in parte autosufficienti o con lievi deficit: soluzione di reciprocità che consente autonomia e sicurezza insieme, prima dell’eventuale aggravarsi delle condizioni. In particolare, sono due i progetti che vorremmo sperimentare: Progetto CITTA’ ACCOGLIENTE: un percorso che preveda una formazione specifica per commercianti, vigili urbani, ecc. che permettano agli anziani che stanno perdendo parte della loro autonomia di continuare a muoversi da soli nel contesto cittadino, sapendo di poter trovare punti di riferimento e assistenza presso la popolazione. Progetto PAESEMIO: l’edificazione di un quartiere o micro paese (sul modello di esperienze già attivate) in cui possano trovare collocazione gli anziani soli, in cui trovino i servizi essenziali e possano continuare a godere di una sostanziale autonomia, evitando l’istituzionalizzazione. Una particolare attenzione sarà posta al disagio in particolare con un focus su adolescenti, povertà, anziani e sistema educativo. GIOVANI , CULTURA E SPORT Ci si propone di rendere la città più moderna, aperta all’innovazione e ai giovani, supportandoli e dando loro la possibilità di aprirsi al mondo, anche attraverso le nuove tecnologie, proponendo spazi culturali e di divertimento, in modo che le nuove generazioni possano coltivare, attraverso nuovi stimoli, le loro passioni e le loro aspirazioni. Vogliamo 29
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