LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 2019-2024 - Pd Sassuolo

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LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO
                           2019-2024

                              del
                     Candidato Sindaco
                      Claudio Pistoni
                               e
               delle Liste che lo sostengono
                    Partito Democratico
                      Sassuolo Futura
               Civica. Sassuolo Sostenibile
                       Sassuolo 2020

         Per le elezioni amministrative comunali
                    Comune di Sassuolo
                       26 Maggio 2019

Sassuolo, 25 aprile 2019                Il Candidato Sindaco
                                          Claudio Pistoni

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INDICE

Il debito (Sgp, il Comune, le Tasse)                          pag. 3

Sassuolo città Smart: bellezza, sostenibilità e innovazione   pag.5

Il cambiamento- la svolta digitale                            pag.11

Sviluppo, lavoro e formazione                                 pag.14

Sicurezza                                                     pag.15

Scuola ed educazione                                          pag.18

Salute, benessere e welfare                                   pag.23

Giovani, cultura e sport                                      pag.29

Associazionismo                                               pag.32

Marketing Territoriale, Commercio e Turismo                   pag.33

Benessere Animale                                             pag.38

                                                                       2
IL DEBITO (Sgp, il Comune, le Tasse)
DA DOVE SIAMO PARTITI – DOVE SIAMO ARRIVATI
Quando siamo arrivati, cinque anni fa, la città era in una situazione non
più sostenibile. 102 milioni di euro di debito, che a fine 2019 saranno
circa 62 milioni, un concordato di Sgp da approvare in pochi giorni e poi
da modificare per essere reso attuabile evitando il tracollo delle finanze
pubbliche e, quindi, dell’intera città. Manutenzioni totalmente ferme da
anni, dalle potature agli asfalti fino alla segnaletica, una struttura
comunale ingessata e priva di figure indispensabili. Abbiamo ereditato
debiti che, alla fine dei cinque anni, lasciamo in netta diminuzione
salvaguardando, anzi incrementando servizi indispensabili per le fasce più
deboli della città: anziani, minori, diversamente abili, le persone in
difficoltà e le scuole. Dopo i primi tre anni in cui le difficoltà di bilancio
ed organizzative ci hanno costretto a muoverci a rilento ed in maniera
graduale, nell’ultimo anno e mezzo stiamo rapidamente recuperando
terreno, trasformando la nostra Sassuolo in una città proiettata verso il
futuro.
Per capire dove vogliamo andare, infatti, ma soprattutto in che modo e
con quali risorse, è necessario ricordarsi da dove arriviamo, partendo da
un presupposto: Sgp contiene tutto il patrimonio del Comune (scuole,
verde, strade) quindi i costi di gestione ci sarebbero comunque, anche se
Sgp non esistesse). Siamo stati eletti alla guida di questa città nel 2014
quando il Comune di Sassuolo aveva 102 milioni di euro di debiti dei quali
18.800.000 € verso i fornitori, oltre 2 milioni ad una banca e 6 milioni al
Comune. Se si considera che il bilancio del Comune di Sassuolo ammonta
a circa 39 milioni di € ,esclusi gli investimenti, si ha un’idea dei margini di
manovra che avevamo a disposizione: praticamente nulli.

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Siamo subito intervenuti mettendo in sicurezza i conti di Sgp: abbiamo
sterilizzato 4 dei sei milioni dovuti al Comune, i bilanci oggi sono
controllati da una Società di Revisione esterna e la Società non può più
fare investimenti straordinari se prima non sono stati approvati e
finanziati dal Comune. Di quei quasi 26milioni che il Sgp doveva ad una
banca, al Comune, ma soprattutto ai fornitori, persone che hanno
lavorato per la città e non sono state pagate, a fine anno resteranno due
milioni da dare al Comune, 675.000 euro ai fornitori e 990.000 euro alla
banca. Quei 26 milioni, oggi, li stiamo pagando come se fossero un
mutuo: se non ci fossero stati avremmo avuto la stessa cifra a
disposizione per interventi sulla città, o per abbassare l’Imu o
l’addizionale Irpef; ma non li abbiamo e dobbiamo fare i conti con le
disponibilità economiche a nostra disposizione coinvolgendo, dove è
possibile, Enti, privati, la Regione e lo Stato per ottenere i finanziamenti
per la nostra città. Perché diversamente da chi, nel 2009, ha fatto una
campagna elettorale incentrata sulla chiusura di Sgp, salvo poi accollarle
ulteriori debiti, non mutui ma debiti verso fornitori, noi abbiamo voluto
affrontare il problema iniziando un percorso che non è ancora terminato,
che non è ancora in sicurezza, ma che è sulla buona strada. Nel 2009, al
momento dell’insediamento della Giunta precedente, l’ammontare totale
del debito era di circa 89 milioni di euro rappresentati da mutui bancari,
di cui 23 milioni del Comune e 66 milioni di Sgp ( che però vantava circa
10 milioni di credito d’imposta). Quando, a Giugno 2014, siamo stati eletti
ad amministrare la città il debito complessivo, come detto, superava i 102
milioni di euro.
Ovviamente la tassazione è legata al debito: con un indebitamento tanto
alto, col rischio del fallimento alle porte, per salvaguardare i servizi
essenziali ma anche per svolgere quelle manutenzioni indispensabili a
rendere quantomeno “decente” la nostra città, non si potevano diminuire
i tributi comunali, anche se in realtà la Tari è diminuita rispetto al
quinquennio precedente, così come la tassa sulle affissioni.

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In questa condizione drammatica, consci della situazione di difficoltà in
cui versava l’Amministrazione e tutta la città, come primo atto abbiamo
deciso di tagliarci il compenso del 20%. Considerando che il compenso
dell’Amministratore non prevede né la tredicesima né il TFR, si può
capire come la Giunta e il presidente del Consiglio si siano imposti questo
sacrificio per dare un segnale forte alla città, indicando la via di un
faticoso ma necessario risanamento dei conti.
Proseguendo sulla strada intrapresa di abbassamento del debito, con
l’uscita ormai prossima dal Concordato di Sgp prevista nel 2020,
lavoreremo per rendere il debito strutturale e, di conseguenza,
gradualmente abbassare le tasse partendo da quelle sui beni strumentali
delle aziende artigiane e dei commercianti e sugli affitti in garanzia e/o
addizionale Irpef. Il Comune e SGP hanno un patrimonio immobiliare
importante, che però non è semplice vendere, oltre che un patrimonio
mobiliare altrettanto significativo che, però, vorremmo salvaguardare, in
un’ottica futura. Nel caso sussistano le condizioni economiche e
giuridiche, infine, una volta terminato il concordato si potrà valutare
anche un’eventuale chiusura di Sgp.

SASSUOLO CITTA’ SMART: BELLEZZA, SOSTENIBILITA’, INNOVAZIONE

Progettare la città in un’ottica sempre più smart ed a misura d’uomo,
migliorando la qualità della vita attraverso una sempre maggiore
attenzione all’ambiente ed una riqualificazione e rigenerazione degli
spazi.
Per fare questo occorre intervenire sia dal punto di vista urbanistico che
attraverso la realizzazione di nuove opere. Partendo dal PUG, il Piano
Urbanistico Generale, che possa ridisegnare la città e progettare i
miglioramenti senza consumare ulteriore suolo vergine. Progettare la
città non è solamente un tema urbanistico ma occorre una progettazione
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relativa alle sue ciclabili, marciapiedi, illuminazione, luoghi di ritrovo,
servizi pubblici (scuole), verde pubblico: tutto questo deve essere fatto
zona per zona, quartiere per quartiere. Nel frattempo continueremo ad
investire per la loro manutenzione straordinaria. Questa nuova modalità
di progettare dovrà inglobare ed aggiornare il piano per le piste ciclabili
(SASSUOLO CICLABILE), I il piano per l’abbattimento delle barriere
architettoniche (SASSUOLO SENZA BARRIERE), il piano per la mobilità
sostenibile (PUMS), il piano del traffico (PGTU), la zonizzazione acustica.
Un ruolo particolare avrà il monitoraggio del fiume Secchia e del reticolo
minore anche se non di diretta competenza.
Un piano che dovrà necessariamente tenere conto dei progetti in corso. Il
Giardino Ducale e la facciata Sud di Palazzo Ducale, già finanziati, sono un
esempio concreto di come si possa ridisegnare completamente una delle
porte principali d’accesso al centro storico, ma anche la nuova piazza
Martiri Partigiani che, pur mantenendo uno spazio adibito a parcheggio,
sarà completamente riqualificata ed in grado di rappresentare il degno
anello di congiunzione tra piazzale Della Rosa (oggetto in questi anni di
un’opera di riqualificazione assieme a piazzale Avanzini) e piazza
Garibaldi. Un progetto che può contare su 1.700.000 € di finanziamenti
esterni: 1 milione di € dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e
altri 700.000 € dal Mibact, nell’ambito del progetto Ducato Estense. Con
la parrocchia di S. Giorgio stiamo progettando, nell’ambito del
rifacimento della piazza, anche di una sistemazione della facciata del
Duomo ed in futuro dovremo pensare ad incentivi per la riqualificazione
dei tanti edifici che vi si affacciano.
Senza dimenticare l’importante finanziamento ottenuto dal Ministero,
pari a 4 milioni di €, per la messa in sicurezza e la ristrutturazione di un
importante patrimonio quale il Castello di Montegibbio, che a lavori
ultimati puntiamo a riaprire almeno in alcune stanze, in modo da
aggiungerlo alle bellezze storico – artistiche visitabili della nostra città.

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Con l’arrivo del collegamento autostradale è necessario che vengano
realizzate due opere per le quali ci siamo battuti in questi 5 anni: il
raddoppio della Pedemontana, il cui costo, secondo accordi presi, sarà a
carico della Società Autobrennero o della Regione Emilia Romagna, e il
sottopasso ferroviario su via Pedemontana, il cui costo sarà a carico di
Ferrovie dello Stato, che superi il passaggio a livello eliminando in un sol
colpo i problemi di traffico e sicurezza.
Particolare attenzione dovrà poi essere rivolta alla sistemazione dell’area
dell’ex Cantina Sociale, confrontandoci con la città, nel corso della nuova
legislatura, così come alla razionalizzazione degli spazi adibiti ad Uffici
comunali, in modo che il cittadino non sia costretto a districarsi in
svariate zone della città per poter dialogare con l’Amministrazione.
Proseguiremo con la presa in carico delle due stazioni ferroviarie
elettrificate, abbiamo già messo in campo la realizzazione di nove nuove
colonnine di ricarica per auto elettriche, ed il progetto dovrà essere
ulteriormente sviluppato. Sono solamente alcuni degli esempi di ciò che
c’è e che dovrà essere ulteriormente incrementato nei prossimi cinque
anni, per disegnare una città nuova e moderna.
Un tassello fondamentale è la rigenerazione urbana: in questo quadro ci
impegniamo già da oggi ad abbattere o sostituire 3 edifici: comparto
stazione (ex Gegè), la stecca dei mini appartamenti di via Circonvallazione
189, e l’ex Don Magnani a Borgo Venezia. Se ogni sindaco che cambia si
concentrasse su alcuni obiettivi, la città si modificherebbe gradualmente
e sostanzialmente, altrimenti se si vuole fare tutto si rischia di non fare
nulla.
Abbiamo le carte in regola per poterci impegnare per il raggiungimento di
questi obiettivi perché nei cinque anni passati abbiamo iniziato la
demolizione/sostituzione e relativa bonifica di Cisa – Cerdisa,
l’abbattimento del cosiddetto Diamante ed è iniziato l’abbattimento del
Goya. Abbiamo inoltre realizzato il parcheggio dell’Unicredit , fermo dal
1989.
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SASSUOLO VERDE Il progetto della città del futuro dovrà comunque
contenere l’acquisizione e i progetti su aree verdi già avviati: 70.000 metri
quadri di verde dall’area della Cisa da rendere fruibile; 100.000 metri
quadri dall’area dell’ex Goya; 15.000 metri quadri nell’area del Collegio
Vecchio la cui realizzazione del parco è a carico di Emilceramica; circa
10.000 metri quadri nell’area di Via S.Lorenzo il cui progetto di
realizzazione di un parco è finanziato attraverso una convenzione con
Marca Corona.
In questi cinque anni abbiamo aggiunto alla dotazione di verde del
Comune di Sassuolo circa 200.000 metri quadrati e soprattutto abbiamo
reso finalmente funzionale il Parco W.
SASSUOLO CICLABILE Sassuolo deve avere l’ambizione di coprire la
maggior parte del territorio con piste ciclabili in modo che i cittadini siano
invogliati ad usare meno l’auto riscoprendo il piacere di girare in città,
riscoprendone le bellezze ed anche i negozi. Piste ciclabili, connesse fra
loro, che abbiano una separazione completa da percorso ciclabile e
strada.
Il progetto dovrà contenere la realizzazione di due piste ciclabili già
finanziate e progettate: una su via Regina Pacis e l’altra
sull’attraversamento della Circonvallazione.
Si prevede inoltre in collegamento ciclabile che connetta il sistema delle
ciclabili cittadine con la Ciclovia del Sole
Sarà nostro impegno facilitare e potenziare il TRASPORTO PUBBLICO,
anche con l’uso delle nuove tecnologie; istituire servizi di bike sharing e
scooter elettrici, un sistema di logistica di mezzi pesanti; incentivo alla
diffusione di auto elettriche anche attraverso l’istallazione di più
colonnine per la ricarica; incentivi al Car Sharing ed al Car Pooling;
migliorare la viabilità da e per il polo scolastico; verificare l’introduzione
del “reddito da pedalata”; implementazione di iniziative volte a spiegare
alla cittadinanza, in particolare alle scuole, la connessione esistente tra il

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nostro stile di vita e l’ambiente con il contributo delle organizzazioni di
volontariato.
Riteniamo che l’AMBIENTE si preservi innanzitutto rafforzando una
cultura, soprattutto nelle nuove generazioni, di tutela e di impegno nei
confronti della natura e più in generale della città: la comunità deve
essere incentivata a preservare il territorio ed educare i giovani in questo
senso.
Nel 2021 entreranno in vigore le nuove norme europee che metteranno
al bando alcuni oggetti usa e getta in plastica. Con SASSUOLO PLASTIC
FREE ci vogliamo preparare al 2021 promuovendo insieme alle
associazioni di categoria, Legambiente e le associazioni del territorio, un
progetto per sensibilizzare bar, ristoranti, esercizi commerciali, per
aiutarli a rinunciare a bicchieri, posate, piatti, sacchetti, contenitori di
plastica monouso. Contemporaneamente vogliamo aderire alle iniziative
del Ministero dell’Ambiente. Anche il Comune di Sassuolo dovrà
diventare plastic free eliminando le bottiglie di plastica, istallando
erogatori di acqua, distribuire borracce ai dipendenti, sostituire le
plastiche monouso con prodotti biodegradabili di carta, promuovere
iniziative di sensibilizzazione nei confronti delle scuole, dei cittadini e
delle associazioni.
PAIR 2020. Le regioni del nord Italia, da alcuni anni, introducono misure
comuni per rientrare negli standard sulla qualità dell’aria. I comuni con
popolazione sopra i 30.000 abitanti sono obbligati ad adempiere alle
misure concordate dalle quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed
Emilia Romagna). Queste iniziative in comune sono particolarmente
significative perché è un impegno fondamentale per la salute dei cittadini.
E’ convinzione diffusa che per rientrare nella qualità dell’aria sia
necessario agire su tutti i settori che contribuiscono all’inquinamento
atmosferico, oltre che al cambiamento climatico, e sviluppare politiche e
misure coordinate a vari livelli: di governo locale, regionale, nazionale e

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sul bacino padano. Le misure per migliorare gli obiettivi fissati sono 94,
noi cercheremo di arrivare a completarle tutte.
AGENDA ONU 2030. Proponiamo di aderire e di utilizzare l’agenda Onu
2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile come riferimento e
modalità di lavoro, poiché ognuno di noi, nel proprio piccolo, è chiamato
a contribuire e ad impegnarsi per definire una propria strategia di
sviluppo sostenibile.
1-   Porre fine alla povertà in tutte le sue forme;
2- Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la
nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile
3- Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti e a tutte le
età
4-    offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere
le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti
5- Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita
delle donne
6- Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e
condizioni igieniche per tutti
7- Assicurare l’accesso all’energia pulita a buon mercato e sostenibile
per tutti
8- Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e
sostenibile, la piena e produttiva occupazione ed un lavoro decoroso per
tutti
9- Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione
sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione
10- Riduzione delle disuguaglianze tra i paesi
11- Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e
sostenibili
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12- Garantire modelli di consumo e produzioni sostenibili
13- Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il
suo impatto
14- Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro
sviluppo sostenibile
E’ evidente che non tutti i 17 punti rientrano nell’attività di una comunità
locale ma ognuno di noi deve prenderli come punto di riferimento per le
proprie attività quotidiane.

IL CAMBIAMENTO- LA SVOLTA DIGITALE
Negli ultimi anni le tecnologie digitali hanno fatto enormi passi in avanti
garantendo maggiori e migliori opportunità per tutti e nuovi strumenti in
grado di rendere sempre più veloci le azioni quotidiane a partire da
un’informazione sempre disponibile ed aggiornata.
In questo contesto, il compito di un’Amministrazione comunale si articola
su alcuni punti: l’alfabetizzazione ai nuovi strumenti, estendendo il più
possibile le competenze e la modalità di un utilizzo consapevole;
estendere le infrastrutture esistenti in un territorio come il nostro già
coperto dalla rete in fibra ottica che, soprattutto nella zona artigianale e
industriale, rappresenta un valido strumento di lavoro per le aziende e
per i professionisti. Intendiamo sfruttare a pieno il percorso intrapreso
con l’Agenda Digitale per individuare gli obiettivi strategici di politiche
legate al digitale, per riconoscere gli impatti che potrà avere nel
trasformare l’economia del distretto, le condizioni sociali e la qualità della
vita delle persone, favorendo lo sviluppo territoriale della società
dell’informazione.
Se, infatti, l’alfabetizzazione all’utilizzo dei nuovi strumenti dovrà essere
massiva, aperta alla più amplia platea possibile di cittadini, d’altro canto
l’evoluzione delle nuove tecnologie è talmente rapida, soprattutto in

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alcuni settori, che occorrerà intervenire con azioni mirate soprattutto
sulle fasce economiche, produttive e commerciali, per consentire loro
non solo di rimanere al passo con una società in continua trasformazione
ma, al tempo stesso, di sfruttare a pieno tutte le opportunità che essa
concede loro.
Diverse sono le azioni che intendiamo mettere in campo partendo dal
progetto “Pane e Internet”, finalizzato allo sviluppo delle competenze
digitali dei cittadini e alla promozione della cultura digitale nel territorio.
Un progetto che fonda le sue radici nella programmazione regionale e che
parte dalla considerazione che non sia sufficiente estendere le
infrastrutture tecnologiche sul territorio o produrre nuovi servizi on line:
è necessario sostenere l'acquisizione di quelle conoscenze e competenze
necessarie per avere una piena cittadinanza digitale. Il progetto prevede
l’avvio di “Punti Pane e Internet” gestiti dall’Amministrazione comunale a
cui partecipano scuole, biblioteche, enti di formazione, associazioni di
volontariato, Università Popolare, centri di aggregazione ed imprese
locali. All’interno del “Punto pane e Internet” si svolgeranno corsi di
formazione per lo sviluppo di competenze digitali rivolti ai cittadini,
verranno erogati servizi di facilitazione digitale in biblioteca tra cui micro
– corsi per esempio sull’utilizzo dello smartphone, supporto individuale su
specifici servizi on line, supporto all’utilizzo di un servizio di utilità per il
cittadino.
La diffusione della cultura digitale avviene attraverso la realizzazione di un
programma di eventi su temi diversi a seconda dei bisogni evidenziati dai
cittadini. Promuovere la cultura digitale significa andare oltre l’uso
strumentale dei dispositivi e richiede una riflessione critica sull’uso delle
tecnologie e sulle opportunità che effettivamente offrono al cittadino
nella vita di tutti i giorni. Per questo il “Punto Pane e Internet” realizzerà
una serie di attività su temi quali la protezione della privacy e della
sicurezza, l’uso di internet in famiglia, le competenze digitali per i lavori
del futuro.

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Insieme alle associazioni imprenditoriali, così come si è fatto per il
commercio, si chiameranno degli esperti che cercheranno di illustrare le
opportunità che il digitale offrirà alle Pmi ed agli artigiani.
Per quanto riguarda l’incremento delle infrastrutture di supporto alle
nuove tecnologie, partendo dall’ampia copertura che la fibra ottica ha già
dato alla nostra città nei cinque anni precedenti, occorre implementare
ulteriormente i servizi Wi-Fi, che puntiamo ad estendere ad un punto ogni
1000 abitanti andando così a coprire ogni singolo quartiere, sfruttando la
banda ultra larga che dovrà essere ulteriormente ampliata su tutto il
territorio. Strumenti che nell’immediato futuro saranno indispensabili,
oltre che per il privato cittadino e per le stesse aziende del territorio,
anche per incrementare e rendere sempre più vivo il ricco tessuto
commerciale presente in città, soprattutto nel centro storico.
Il digital retail avanza, ma per le proprie specificità relazionali, il negozio
fisico non è affatto destinato a tramontare, bensì ad evolversi. E’ indubbio
che il commercio stia emergendo quale settore che più di altri segue lo
spirito del tempo, allineandosi alle ultime tendenze e alle novità
tecnologiche della propria epoca. I dati raccolti dai ricercatori del settore,
dimostrano infatti che nel “digital retail” (riqualificazione digitale del
punto vendita) il negozio ha ancora parecchie carte da giocare.
L’obiettivo è fare coesistere strategie offline e online, puntando su
un’innovazione sia tecnologica che di processo, a cui devono sommarsi
iniziative orientate al cliente. Il digitale, in questo senso, può e deve
essere un ottimo alleato.
Le soluzioni tecnologiche si basano su una molteplicità di strumenti quali
“Digital Signage”, gli strumenti di profilazione automatica del cliente,
piattaforme mobile: tutte soluzioni legate da un’unica strategia di
comunicazione. In questo modo un messaggio specifico può essere
inviato correttamente e con tempistiche appropriate al cliente con diversi
canali di comunicazione. Per il “retailer” risulta anche importante tutta la
fase di analisi della tipologia del cliente, sia all’ingresso che davanti alla
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vetrina: sesso, fascia d’età, etnia, ora di passaggio, tempo di permanenza,
sono tutti dati importanti per lo sviluppo e l’incremento dell’attività
commerciale.

SVILUPPO, LAVORO E FORMAZIONE

In questi anni ci siamo concentrati a costruire strutture e politiche che
avessero come priorità, anche a livello locale, il lavoro e lo sviluppo
economico, coinvolgendo associazioni e gruppi privati.
Oramai sappiamo che con l’avvento spinto del digitale, del 5G, i lavori del
futuro saranno in parte diversi da quelli offerti oggi, sia come lavoro
dipendente che autonomo; basti pensare al significato dell’industria 4.0,
dell’avvento dell’auto elettrica, che funzionerà senza conducente, che
sarà condivisa e digitale, o all’evoluzione dell’e-commerce con gli acquisti
on line, ed altro si potrebbe raccontare. L’impegno sarà comunque quello
di sostenere, sia per quanto riguarda la pianificazione territoriale che per
iniziative specifiche di promozione, le principali economie del settore
ceramico, meccanico ceramico e meccatronico oltre che l’artigianato ed il
commercio. Procederemo all’istituzione di uno Sportello Europa e a
promuovere la Green Economy.
Con Stars & Cows abbiamo costruito un percorso per i giovani e per le
imprese con la costituzione di un Coworking, un incubatore d’impresa e
una riorganizzazione con Cerform della formazione. Attraverso la loro
associazione di Manager, si è realizzato un sistema di trasferimento delle
conoscenze ai più giovani, quindi spazi per la formazione continua, per la
creatività ed anche un laboratorio di robotica, realizzato da Laek ma
coordinato con Stars&Cows, capace di insegnare direttamente ai più
giovani l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Per ampliare la gamma delle opportunità offerte, nel tempo più breve
possibile vorremmo, insieme alle associazioni di categoria, organizzare
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un’associazione di artigiani, sia avanzati che riferiti ai mestieri, che possa
trasferire le conoscenze ai più giovani, ma anche a coloro che perdono
l’occupazione, sia per il lavoro dipendente che per intraprendere.
In questo si potrà offrire la possibilità di imparare un mestiere, da una
parte, di avere una formazione continua dall’altra al numero
possibilmente più ampio di cittadini. Vorremmo continuare con
l’esperienza di Alternanza scuola-lavoro (ora “Percorsi per le competenze
trasversali e per l’orientamento” ) già in essere, e verificare la possibilità
della creazione di una scuola duale con aziende del territorio cercando di
mantenere un equilibrio tra insegnamento umanistico ed insegnamento
tecnico. La nuova istituzione di un Master Ceramico, da parte della
Facoltà d’Ingegneria dei Materiali va nella direzione giusta per mantenere
alto il livello di preparazione dei nostri giovani per la ceramica. Crediamo
anche sia giunto il momento di un corso specifico per la Laurea in
Ingegneria con indirizzo Ceramico; sappiamo che ci sono anche le risorse
per poterlo fare.
Riteniamo fondamentale anche sostenere il sistema degli Istituti Tecnici
Superiori, e il loro radicamento nel territorio locale. Tutti i giovani che li
frequentano ad oggi hanno trovato immediatamente lavoro. L’eccellenza
produttiva delle nostre aziende richiede una formazione tecnica di alto
livello, che può essere fornita dagli ITS.
Ci impegniamo a promuovere il nuovo Garanzia Giovani che ha permesso,
la volta scorsa, di raggiungere quasi 1000 giovani (dati regionali). In quegli
anni il 60% dei ragazzi che hanno partecipato al Progetto Garanzia
Giovani ha ottenuto un contratto di lavoro. La Formazione scolastica ed
extrascolastica risulta fondamentale in un processo di formazione
continua sempre più necessaria nella società di oggi.

SICUREZZA

                                                                            15
Polizia di Stato e Carabinieri sono quotidianamente impegnati nel
garantire la sicurezza alla nostra città perché è loro compito garantire
ordine pubblico e sicurezza; compito dell’Amministrazione Comunale è
supportare il loro lavoro e collaborare tramite la Polizia Municipale e con
ogni mezzo a disposizione.
Per questo motivo, in più occasioni, abbiamo chiesto e ribadiamo che
l’aumento d’organico promesso dal Ministero dell’Interno riguardi anche
la nostra città, in parte sotto organico ormai da anni.
In questi cinque anni abbiamo voluto supportare il lavoro delle Forze
dell’Ordine, effettuando interventi di controllo sul territorio con pattuglie
miste, garantendo nonostante le difficoltà economiche i turni serali della
Polizia Municipale ed effettuando anche turni straordinari notturni.
L’istallazione delle telecamere poste ai varchi d’accesso della città per
avere maggiori controlli: ad oggi non possono ancora segnalare le auto
rubate in transito, perché dal Ministero degli Interni non ha ancora
concesso la necessaria autorizzazione ma le Forze dell’ordine le giudicano
comunque indispensabili per le loro attività d’indagine ed utili anche per il
controllo delle assicurazioni e delle mancate revisioni.
Relativamente alle telecamere, l’Amministrazione comunale in questi
anni ha fatto importanti investimenti: erano 80 quelle attive nel 2011,
non tutte funzionanti; sono diventate 117 a fine dello scorso anno e,
attualmente sono 142 aumentate di 25 unità rispetto all'anno
precedente: sono state incrementate le aree di Parco Ducale - Parcheggio
Unicredit - Via Tricolore - Via decorati al valor Militare - Quattro ponti -
via Mazzini- Sassuolo 2. Ma non ci si ferma qui: in previsione di prossima
attivazione sono quelle in via Collegio Vecchio - Cimitero Nuovo - Parco
Ducale - Via Milano- Parcheggio fronte Oasi Ecologica - via Pedemontana
all’altezza del sovrappasso pedonale.
Iniziati in via sperimentale lo scorso anno, infine, hanno preso sempre più
piede i gruppi di Controllo di Vicinato: da un resoconto effettuato i gruppi

                                                                           16
presenti sul territorio sono in totale 35 gruppi con 63 referenti e 780
cittadini coinvolti. Sono stati istallati i cartelli lungo le strade presidiate da
questo importante servizio volontario per la collettività.
La convenzione fatta con una security privata ha iniziato un nuovo
servizio di controllo del territorio con un’auto con il compito di
controllare varie zone della città (centro storico, parchi) dove c’erano
segnalazioni specifiche fatte sia dai cittadini che dalle stesse Forze
dell’Ordine. Un supporto alle attività delle Forze dell’Ordine sfruttando le
possibilità offerte dal protocollo Mille Occhi sulla Città siglato con la
Prefettura ed al quale il nostro Comune ha aderito nel novembre scorso.
Questa sperimentazione ha avuto un esito particolarmente positivo ed è
per questo abbiamo intenzione di incrementarlo dividendo la città in
quattro zone ognuna delle quali sarà coperta da un’auto-pattuglia che
sarà in aggiunta a quelle di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia
Municipale.
Intervenire sugli spazi pubblici è un’operazione che punta a migliorare la
sicurezza in città togliendo spazi a chi ha intenzione di delinquere.
In quest’ottica vanno la riqualificazione del parcheggio Unicredit, che la
città aspettava dal 1989 e che, soprattutto di notte, rischiava di diventare
luogo adibito a spaccio; dotato di telecamere di sorveglianza ed
illuminato che ha riqualificato un’intera area in prossimità del centro
storico; ma anche una nuova illuminazione al Parco Ducale, oggi
accessibile anche in orario notturno. Un processo che proseguirà anche
nell’immediato futuro attraverso la convenzione che l’Amministrazione
sta ultimando con Ferrovie che porterà alla presa in carico da parte del
Comune di Sassuolo delle aree relative alle stazioni cittadine che verranno
riqualificate ed illuminate maggiormente con più controlli.

Lanceremo una campagna di sensibilizzazione volta al rispetto delle cose
comuni e delle regole di comune convivenza, i comportamenti non

                                                                                17
conformi saranno sempre più sanzionati. Individuare e monitorare
l’accattonaggio organizzato è un altro nostro obiettivo per arrivare a
connotarne effettivamente le caratteristiche
È sufficiente? Assolutamente no. Perché anche solamente un furto, uno
scippo è una cosa a cui tutti gli organi deputati, devono lavorare affinché
non si ripeta e noi continueremo a lavorare affinché questo avvenga.

SCUOLA E EDUCAZIONE

L’educazione 0-6 anni
La Legge 107/2015 e il successivo D.Lgs. 65/2017, che ne ha dato
attuazione, hanno individuato nel Sistema integrato di educazione e
istruzione dalla nascita ai sei anni lo strumento principale per l’attuazione
del diritto alla cura e all’educazione. Questa normativa introduce una
nuova visione di educazione che parte dalla nascita e accompagna in
forme diverse tutta la vita delle persone. Questo sistema integrato ha
come prima finalità quella di garantire alle bambine e ai bambini pari
opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando
disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali,
oltre alla conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, la
promozione della qualità dell’offerta educativa e della continuità tra i vari
servizi educativi e scolastici, la partecipazione delle famiglie.
In linea con questi principi vogliamo            avviare e accompagnare
sperimentazioni più ampie sull'integrazione 0/6 tra Servizi Comunali (0/3)
e Scuole Statali (3/6), sulla scorta di quanto già avviato nell’Unione con il
coordinamento pedagogico.
 Per andare incontro alle esigenze delle famiglie, a fronte di un orario
concordato col personale e sindacati di riferimento, e la disponibilità delle
                                                                              18
educatrici, ci proponiamo di far in modo che il servizio pubblico possa:
estendere l’orario di disponibilità dei servizi nidi che già i bambini
frequentano, anche nei mesi estivi affinché sia facilitata per le famiglie la
gestione familiare durante i mesi nei quali il genitore/lavoratore è
impegnato (senza cosi dover affrontare un nuovo inserimento – seppur
limitato nel tempo ); attraverso dei progetti concordati con i servizi,
estendere l’orario di disponibilità dei servizi nidi per permettere ai/al
genitore un inserimento nella vita sociale ricreativa nel caso in cui le
famiglie non possano avvalersi di aiuti incrementando così le occasioni di
conciliazione di tempi familiari, come già sperimentato nel 2017/2018 e
18/19; creare maggiore sinergia con le associazioni del territorio affinché
si possano estendere momenti ricreativi dedicati alle mamme
accompagnate dai propri figli andando così a incrementare il numero e la
qualità delle occasioni già programmato dal Centro per le Famiglie;
avendo consolidato la tipologia di servizi 0/3 (oltre al nido tradizionale e
part time) per accogliere le esigenze di flessibilità dei nuovi tipi di
contratto lavorativi delle famiglie, come lo Spazio Bambino, che è ancora
più flessibile e meno costoso del part time, e il Centro Bambini e Famiglie
(c/o san Carlo), sperimentare, ove possibile, altre forme di flessibilità
organizzativa a fronte di una approfondita ricognizione sui nuovi bisogni
educativi delle famiglie; ammodernare gli spazi in linea con le esigenze
educative; garantire per i 2 mesi estivi un centro estivo a gestione
pubblica (per la fascia 3-6) affinché sia facilitata per le famiglie la gestione
familiare durante i mesi nei quali il genitore/lavoratore è impegnato, a
costi calmierati, andando a incrementare la proposta già in essere offerta
dal privato sociale.
Il diritto alla cura e all’educazione 6-14. Per integrare l’offerta educativa
presente sul territorio si rende necessario garantire un servizio pubblico
per i 2 mesi estivi come Centro estivo a gestione pubblica che si aggiunga
all’offerta già in essere sul territorio, nella logica della sussidiarietà; e
affinché sia facilitata, per i genitori che lavorano, la gestione familiare; e

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sostenere i gestori di centri estivi che accolgono anche bambini di
famiglie in difficoltà
SCUOLA E TERRITORIO
Sono stati attivate, anche nel nostro territorio, grazie alla progettazione
condivisa tra istituzione scolastiche e amministrazione, esperienze di
SCUOLA APERTA che hanno come obbiettivo l’inclusione, il
potenziamento delle competenze, l’acquisizione della cittadinanza
digitale consapevole. Tramite la realizzazione di laboratori linguistico-
espressivi, scientifici e digitali, si è collaborato alla strutturazione e al
consolidamento di una pratica educativa e didattica attenta all’inclusione
attraverso l’acquisizione di strumenti linguistici e comunicativi efficaci, di
educazione civica digitale e per l’apertura delle scuole in orario
extrascolastico. Intendiamo proseguire su questa strada, collaborando, sia
in termini di progettazione che per quanto riguarda l’adeguamento
strutturale degli spazi, a queste importanti esperienze di innovazione
didattica.
In accordo con le dirigenze scolastiche, si cercherà di dare la possibilità ai
comitati genitori affinchè possano fruire di alcuni spazi in orari
pomeridiani concordati perché la scuola possa diventare un riferimento
della comunità nel quartiere dando la possibilità a tutti di accedervi. Lo
riteniamo uno strumento di Educazione alla Cittadinanza: aprirsi al
territorio e collaborare con le realtà che in esso operano, soprattutto con
la scuola contribuendo ad arricchire la sua offerta affinché i ragazzi si
sentano parte di una comunità, quella cittadina, significa includere e
superare i micro-gruppi di appartenenza.
Sassuolo ha aderito alla raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare
per l'introduzione dell'insegnamento di educazione alla cittadinanza come
materia con voto autonomo, nei curricula di ogni ordine e grado. È un
obiettivo che i sindaci e gli amministratori locali si sono posti, affinché si
recuperi l'importanza della materia, in quanto patrimonio di conoscenze
che ci rendono cittadini.
                                                                            20
In ragione di questi elementi ci si impegna a sostenere progetti di
educazione alla cittadinanza e a sostenere questo filone progettuale già
attivo, anche in collaborazione con le associazioni del territorio (come ad
esempio Municipio. La casa comune dei cittadini), affinché si possano
avvicinare i giovani ad una conoscenza diretta dei meccanismi di
funzionamento di uno dei maggiori organi deputato alle scelte politiche
che incidono sulla vita della Città e dei cittadini. Obiettivo è far conoscere
ai giovani le Istituzioni attraverso un’esperienza formativa e partecipativa
che concorra a stimolare le nuove generazioni ad una vita sociale attiva e
consapevole.
LA PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA
Nel corso del mandato amministrativo sarà necessaria una valutazione
approfondita e una razionalizzazione, anche alla luce del calo demografico
in atto, dell’edilizia scolastica, nella logica di una migliore distribuzione
territoriale e di una coerente risposta alle esigenze della popolazione, in
relazione alle mutate condizioni urbane e all’incremento del traffico
cittadino. Una parte consistente delle risorse economiche saranno
impegnate per la costruzione di due nuovi plessi; e per l’adeguamento
sismico.
Continuerà l’importante impegno dell’Amministrazione per le
manutenzioni straordinarie, in linea con quanto già previsto per il
prossimo anno: in particolare, i lavori alla copertura delle scuole Capuana,
i lavori per l’adeguamento antincendio in 3 plessi, l’avvio della
progettazione della nuova scuola primaria Vittorino da Feltre, in zona
Braida.
Per quanto riguarda gli istituti superiori, di competenza provinciale, si è
già dato parere favorevole, da parte dell’Amministrazione,
all’inserimento nella pianificazione provinciale del completamento della
sede del Liceo; a cui deve necessariamente accompagnarsi
l’individuazione di strategie che risolvano il già gravoso problema del
congestionamento del traffico nella zona del Polo scolastico
                                                                            21
DISPERSIONE E ORIENTAMENTO
L’Amministrazione ha un ruolo molto importante in questo ambito,
perché conosce la realtà sociale e produttiva del territorio e può
collaborare in modo fattivo con le scuole per sostenere una didattica
orientativa, che si dispieghi nell’intero corso di studi, e per allestire
iniziative specifiche , quali laboratori orientativi, saloni dell’orientamento,
ecc. Azioni che abbiamo attivato per primo nel nostro territorio e che
intendiamo implementare. Ricordiamo che le azioni di orientamento sono
la prima risposta al gravoso problema della dispersione e dell’abbandono
scolastico.
Per contenere la dispersione scolastica intendiamo sostenere i Gruppi
Educativi Territoriali, anche con nuove forme organizzative, e finalmente
aperti anche alla fascia del biennio delle superiori. Un’esperienza che,
attraverso il decisivo supporto dell’Amministrazione e il coinvolgimento
del volontariato, offre attività di doposcuola ma soprattutto l’esperienza
formativa dell’aggregazione, della socializzazione, dell’educazione al
senso di comunità.
Bisogna promuovere il benessere dei giovani: una delle necessità
emergenti è quella di combattere il crescente uso di alcool e sostanze
che emerge dai progetti “peer” di educazione alla salute.
Proponiamo una vigilanza più intensa e organizzata davanti alle scuole
negli orari di ingresso/uscita con particolare attenzione alle scuole medie
e superiori; e l’implementazione, sul modello di quanto attivato dai Piani
di Zona per la salute, di specifiche attività per combattere il gioco
d’azzardo.
INNOVAZIONE
Crediamo fortemente che sia necessario sostenere l’innovazione nei
processi e nei contenuti di apprendimento. Per quanto compete a un
‘amministrazione, intendiamo continuare a sostenere lo sviluppo della
cultura digitale, e la familiarizzazione alla lingua inglese; quest’ultima a
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partire dai nidi e poi estesa alle scuole dell’infanzia, con l’obiettivo di
estendere ulteriormente questa azione. Una società giusta dà a tutti più
opportunità di apprendimento. In questa direzione va anche il supporto ,
che intendiamo proseguire, al “Festival della cultura tecnica” per
promuovere e valorizzare la cultura tecnico-scientifica come strumento di
crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico. Una cultura
imprescindibile per la vocazione produttiva del nostro territorio
Riteniamo fondamentale anche sostenere il sistema degli Istituti Tecnici
Superiori, e il loro radicamento nel territorio locale. L’eccellenza
produttiva delle nostre aziende richiede una formazione tecnica di alto
livello, che può essere fornita dagli ITS.
SALUTE, BENESSERE, WELFARE
L’OSPEDALE
La qualità della vita urbana comprende anche la qualità di un’assistenza
sanitaria adeguata.
Il Nuovo Ospedale di Sassuolo rappresenta un punto di eccellenza per il
nostro territorio, nonché un
elemento integrante e fondamentale della rete ospedaliera provinciale.
Un ospedale che in questi cinque anni ha visto crescere il suo parco
tecnologico: tra cui ricordiamo una nuova risonanza magnetica, un nuovo
mammografo, la nuova colonna endoscopica ginecologica, la nuova TAC
in grado di raddoppiare la produzione di queste prestazioni, il
telecomandato di radiologia, le colonne laparoscopiche, il laser a Holmio,
finanziato in collaborazione con la fondazione dell’Ospedale di Sassuolo
ed il patrocinio del Comune, utile in ambito urologico per gli interventi di
asportazione di adenoma prostatico il cui impiego garantirà la riduzione
dei tempi di attesa per questi interventi e consentirà inoltre una tecnica
chirurgica meno invasiva e poi tantissime altre attrezzature acquistate
negli anni.

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Queste apparecchiature sono solo alcuni esempi che chiariscono come il
nostro Ospedale si una eccellenza della sanità modenese e non solo, una
realtà sempre più integrata nella rete ospedaliera modenese ed in grado
con le sue equipè di collaborare alla realizzazione di percorsi diagnostico
terapeutici di valenza provinciale.
Si lavorerà per la realizzazione, nell’area adiacente alla struttura
dell’Ospedale, di un CENTRO PER LA PROCREAZIONE ASSISTITA,
finanziato dalla Fondazione Ospedale: una risposta concreta al desiderio
di maternità, che non ha trovato finora, sul nostro territorio provinciale e
regionale, strutture adeguate.
HOSPICE
Accompagnare un malato terminale nell’ultima fase della sua vita è uno
dei compiti della comunità, che trova luogo in un Hospice, un centro
residenziale dove le persone malate terminali e le loro famiglie possano
trovare un sollievo per le loro sofferenze fisiche, psichiche e sociali. L’area
sud della Provincia di Modena (Sassuolo – Vignola e Pavullo) è priva di
una struttura simile. In questo senso occorre completare un progetto di
comunità per la costruzione di un Hospice che coinvolga, nell'ottica della
città-distretto, l'Unione dei Comuni, il volontariato, l'Azienda Sanitaria
Locale e gli altri soggetti pubblici e privati interessati.
NUOVO PIANO DI ZONA E CASA DELLA SALUTE
Il nuovo Piano di Zona dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico
traccia le linee programmatiche per un modello di welfare più
rispondente ai bisogni e alle necessità odierne, in un contesto socio-
economico profondamente mutato e in continua evoluzione
Il crescente calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, fino
agli effetti che la crisi economica ha prodotto sulle famiglie producono
nuovi bisogni a cui occorre dare nuove risposte
Tra gli interventi per far fronte a questa situazione emergente ci sono le
case della salute
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Una nuova Casa della Salute nel corso del 2019 ha visto la luce a Sassuolo
presso la sede del Distretto Sanitario nell’edificio dell’ex Villa Fiorita dove
confluiranno una serie di ambulatori.
La nuova casa della salute valorizzerà ulteriormente il sistema delle cure
territoriali favorendo l’integrazione tra i servizi socio sanitari, il
volontariato e soprattutto renderà più semplici i rapporti tra i servizi e la
comunità.
Tutti questi interventi, alcuni già in essere ed altri in via di esecuzione,
danno l’idea di una sanità “sassolese” robusta ed in pieno sviluppo
integrata nell’ambito provinciale e sempre più in grado di rispondere alle
diverse necessità dei cittadini.
DISABILITA’
Pensiamo alla nostra città come un città che fa dell’inclusione una delle
linee guida del suo operare, che valorizza le differenze e che le accoglie
nella convinzione che siano una risorsa culturale ed etica. I primi cittadini
a dover essere aiutati ad ogni costo sono le persone più fragili e quelle in
difficoltà economica e sociale.
Una città aperta, che considera la fragilità come una condizione
essenziale dell’essere umano, e perciò la mette al centro delle sue
politiche urbanistiche, sociali, educative, comunicative; perché la fragilità
è un punto di vista privilegiato da cui guardare la società, e da cui valutare
i suoi processi di innovazione. Un cambiamento completo di prospettiva:
la fragilità non deve essere considerata come una condizione eventuale e
minoritaria, ma come una condizione che può, in ogni momento,
diventare condizione di tutti.
Per questo Sassuolo vuole essere la città di tutti e per tutti: a partire dai
più piccoli e dai più fragili.
In linea con quanto già avviato con il precedente mandato, quando
abbiamo investito ingenti risorse per l’inclusione scolastica, risorse che
continueremo a investire, e abbiamo creato spazi e opportunità per
                                                                             25
l’aggregazione delle persone con disabilità, ci proponiamo di ampliare e
mettere a sistema un progetto di città inclusiva, che chiameremo
SASSUOLOPERTUTTI, che preveda diverse linee di azione:
-              Urbanistica: eliminazione delle barriere architettoniche;
costruzione di parchi inclusivi
-         Cultura e aggregazione: per favorire la partecipazione alla vita
cittadina
-     Formazione e progetto di vita/lavoro
-     Progettazione del DOPO DI NOI
-     Eventi di formazione/informazione per la cittadinanza
-       Comunicazione: il portale della disabilità, perché circolino più
rapidamente e in modo più efficace proposte, informazioni, ecc.
Ognuno di questi ambiti sarà oggetto di un percorso di ascolto dei
bisogni/ progettazione/azione/ verifica, attraverso modalità partecipative
perché siano i soggetti stessi a dettare le linee operative. Sul territorio ci
sono esperienze interessanti di gruppi che, guidati da educatori, stanno
acquisendo sempre maggiori autonomie sul territorio (per quanto
riguarda l’utilizzo dei mezzi di trasporto, la gestione della spesa
quotidiana, le piccole commissioni); proprio a questi gruppi potrebbe
essere presto rivolto un progetto di coabitazione. Si potranno incentivare
i progetti di tirocinio formativo e i laboratori per giovani disabili, cercando
di favorire l’impegno delle aziende del territorio a esternalizzare semplici
lavorazioni, che possono essere gestite da associazioni e cooperative
sociali.
Due sono gli obiettivi:
una nuova CASA FANTINI (centro diurno per disabili adulti): che grazie a
un’operazione urbanistica verrà collocata in una struttura recuperata
all’interno del Parco Ducale Sud, in un contesto ambientale decisamente
più gradevole e stimolante dell’attuale.
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Il DOPO DI NOI: pensiamo a progetti pilota di coabitazioni di disabili, che
rimasti privi di famiglia non vengano istituzionalizzati ma aiutati e
sostenuti in progetti di coabitazione in appartamenti.
Un impegno specifico sarà quello di aiutare le famiglie con bambini neo-
diagnosticati nello SPETTRO AUTISTICO. Queste famiglie allo stato attuale
vanno incontro a momenti molto difficili in cui si sentono abbandonate a
sé stesse (spesso per mesi o anni non si rivolgono neanche alle
associazioni). Pensiamo che si possa attivare una collaborazione più
stretta con la NPIA per dare un sostegno psicologico e di informazione
alle famiglie (come fare domanda per assegni di frequenza o di
accompagnamento, a quali associazioni rivolgersi, a quali centri
riabilitativi fare riferimento).
 A fronte di una ricognizione delle risorse disponibili, si può sperimentare
un tutoraggio per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento nelle
scuole superiori. Le difficoltà che affrontano questi alunni nel percorso
scolastico sono ancora molte; sarebbe di grande aiuto per ognuno di loro
avere anche solo un’ora a settimana di tutoraggio e sostegno al metodo
di studio.
FAMIGLIE
E’ necessario, a fronte delle crescenti difficoltà delle famiglie,
implementare le risorse a sostegno dei bambini di famiglie in crisi, con
percorsi specifici c/o CPF
Appare urgente, anche alla luce dell’andamento demografico, attivare
politiche di sostegno alla natalità. Una società che non fa figli è una
società che non guarda al futuro. Ma nelle condizioni attuali, le famiglie
con due o più figli sono gravate da notevoli spese per l’accesso ai servizi,
nonostante la scontistica già applicata. In accordo con Anci e con le
associazioni familiari (rappresentanze del Forum famiglie e
dell’Associazione famiglie numerose), la Regione Emilia Romagna ha
avviato un tavolo di lavoro, a cui l’Amministrazione ha partecipato, per

                                                                          27
valutare l’applicabilità in forma sperimentale del cosiddetto “fattore
famiglia” nell’accesso e pagamento di alcuni servizi comunali.
POVERTA’ VECCHIE E NUOVE
Esiste un progetto di lotta alla povertà, sia economica che relazionale, che
ha visto il realizzarsi di diverse azioni a sostegno dei bisogni delle famiglie
e dei singoli (quali, ad esempio, gli appartamenti per uomini soli); azioni
che si sono potute realizzare anche grazie alla collaborazione con il
volontariato sociale. Una strada che, nella logica della sussidiarietà,
intendiamo proseguire, sia nella fase di ascolto dei bisogni, che nella fase
di progettazione e realizzazione delle azioni.
Per quanto riguarda la casa, è importante sostenere le politiche già in
essere per far fronte al disagio abitativo; per far ciò, ci impegniamo a
mantenere e aumentare le risorse a disposizione per aiutare le famiglie in
difficoltà , con gli strumenti che sono già sperimentati

ANZIANI
La nuova Casa Serena è stata uno dei punti caldi del dibattito politico; su
di essa, per la delicatezza dell’argomento, si sono concentrate molte
energie, nel tentativo di dare una risposta di qualità che non incidesse
troppo gravosamente sul bilancio cittadino. Allo stato attuale, abbiamo
ricevuto la proposta di un promotore, che prevede il recupero e la
completa ristrutturazione della vecchia struttura, soluzione che ha
incontrato il completo gradimento degli ospiti e dei loro famigliari. La
nuova amministrazione dovrà lavorare per mettere a bando il progetto e
portare a termine i lavori.
Il numero dei malati di Alzheimer e di demenza senile è in costante
aumento. La famiglia è il cardine dell'assistenza alle persone colpite da
queste malattie e chi si prende cura degli anziani ha bisogno di maggiore
aiuto. Alcuni esempi di pratiche che vorremmo sperimentare:

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●   Forme di aiuto pratico e di sostegno emotivo; come gruppi di
supporto e linee telefoniche di aiuto.
●   Formazione in materia di assistenza ai familiari e agli operatori;
formazione dei caregiver, costruzione di un meeting center, ecc.
●     Implementazione di      servizi come "centri diurni" e assistenza di
"sollievo".
●    Servizi di assistenza sanitaria più dedicati e personalizzati
Per il mondo degli anziani ci proponiamo, poi, di studiare progetti di co-
housing per persone autosufficienti, o ancora in parte autosufficienti o
con lievi deficit: soluzione di reciprocità che consente autonomia e
sicurezza insieme, prima dell’eventuale aggravarsi delle condizioni.
In particolare, sono due i progetti che vorremmo sperimentare:
Progetto CITTA’ ACCOGLIENTE: un percorso che preveda una formazione
specifica per commercianti, vigili urbani, ecc. che permettano agli anziani
che stanno perdendo parte della loro autonomia di continuare a muoversi
da soli nel contesto cittadino, sapendo di poter trovare punti di
riferimento e assistenza presso la popolazione.
Progetto PAESEMIO: l’edificazione di un quartiere o micro paese (sul
modello di esperienze già attivate) in cui possano trovare collocazione gli
anziani soli, in cui trovino i servizi essenziali e possano continuare a
godere di una sostanziale autonomia, evitando l’istituzionalizzazione.
Una particolare attenzione sarà posta al disagio in particolare con un
focus su adolescenti, povertà, anziani e sistema educativo.
GIOVANI , CULTURA E SPORT
Ci si propone di rendere la città più moderna, aperta all’innovazione e ai
giovani, supportandoli e dando loro la possibilità di aprirsi al mondo,
anche attraverso le nuove tecnologie, proponendo spazi culturali e di
divertimento, in modo che le nuove generazioni possano coltivare,
attraverso nuovi stimoli, le loro passioni e le loro aspirazioni. Vogliamo
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