Gala Mozart Belcanto - Speciale Streaming - Teatro San Carlo
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Sovrintendente e Direttore Artistico Stéphane Lissner Direttore Generale Emmanuela Spedaliere Direttore Musicale Juraj Valčuha
Soci Fondatori Pubblici Consiglio di Indirizzo Ministero per i Beni e le Attività Culturali Luigi de Magistris e per il Turismo Presidente Ministro Maria Luisa Faraone Mennella Dario Franceschini Consigliere Regione Campania Giuseppe Tesauro Presidente Consigliere Vincenzo De Luca Sergio De Felice Comune di Napoli Consigliere Sindaco Luigi de Magistris Mariano Bruno Consigliere Altri Soci Collegio dei Revisori dei Conti Città Metropolitana di Napoli Sindaco Carlo Greco Luigi de Magistris Presidente in rappresentanza della Corte dei Conti Michela Guarino Componente in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze Roberto Cappabianca Componente in rappresentanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Manuela Simonetti Componente in rappresentanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Maestro del Coro Direzione Generale con delega agli Affari Gea Garatti Ansini Istituzionali, Marketing e Educational Emmanuela Spedaliere Direttore del Balletto Giuseppe Picone Responsabile Scientifico Dipartimento di Ricerca, Editoria, Comunicazione, Archivio Direttore della Scuola di Ballo Storico e MeMus Stéphane Fournial Dinko Fabris Direttore del Coro di Voci Bianche Responsabile della Comunicazione Creativa Stefania Rinaldi e Strategica e Relazioni con la Stampa Consulente Area Artistica Rossana Russo Ilias Tzempetonidis Direttore Amministrativo Direttore Organizzazione Produzione Francesco Apicella Francesco Andolfi Direttore Risorse Umane Responsabile di Produzione Mariapia Gaeta Maya Dobromirova Dimova Direttore Immobili e Sicurezza Direttore degli Allestimenti Scenici e Salute sui Luoghi di Lavoro Pasqualino Marino Ciro Tammaro Responsabile della Sartoria Giusi Giustino
Opera in streaming / stagione d’opera e danza 2020 / 2021 Regione Lirica 2020 Evento programmato e finanziato Registrato dal vivo il 3 dicembre 2020 dalla Regione Campania Disponibile online dal 10.12.2020 at 20h00 CET Disponibile fino al 13.12.2020 at 20h00 CET Gala Mozart Belcanto Direttore Interpreti Vocali Giacomo Sagripanti Maria Agresta Ildar Abdrazakov Maestro del Coro Nadine Sierra Gea Garatti Ansini Francesco Demuro Pretty Yende Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Programma WOLFGANG AMADEUS MOZART WOLFGANG AMADEUS MOZART (Salisburgo 1756 - Vienna 1791) Le nozze di Figaro Le nozze di Figaro “Canzonetta sull’aria” | duettino - Atto III Ouverture La Contessa di Almaviva Pretty Yende Orchestra del Teatro di San Carlo Susanna Nadine Sierra Don Giovanni “Là ci darem la mano” | duettino - Atto I GAETANO DONIZETTI Don Giovanni Ildar Abdrazakov Roberto Devereux Zerlina Nadine Sierra “E Sara in questi orribili momenti... Vivi, ingrato, a lei d'accanto” | Atto III GIOACHINO ROSSINI Elisabetta Maria Agresta (Pesaro 1792 - Passy 1868) Il barbiere di Siviglia VINCENZO BELLINI “Una voce poco fa” | Atto I (Catania 1801 - Puteaux 1835) Rosina Pretty Yende Norma Ouverture GAETANO DONIZETTI Orchestra del Teatro di San Carlo (Bergamo 1797 - 1848) Norma La fille du régiment “Casta Diva” | Atto I “Ah! mes amis, quel jour de fête” | Atto I Norma Maria Agresta Tonio Francesco Demuro 06 I Teatro di San Carlo
WOLFGANG AMADEUS MOZART GIOACHINO ROSSINI Don Giovanni Il barbiere di Siviglia “Madamina, il catalogo è questo” | Atto I “La calunnia è un venticello” | Atto I Leporello Ildar Abdrazakov Don Basilio Ildar Abdrazakov VINCENZO BELLINI GAETANO DONIZETTI I puritani Lucia di Lammermoor “A te, o cara, amor talora” | Atto I “Ardon gl’incensi... Spargi d’amaro Arturo Francesco Demuro pianto” | scena della pazzia - Parte Elvira Pretty Yende Seconda Atto III I Capuleti e i Montecchi Lucia Nadine Sierra Sinfonia Orchestra del Teatro di San Carlo GAETANO DONIZETTI Don Pasquale “Che interminabile andirivieni” | coro - Atto III Coro del Teatro San Carlo L’elisir d’amore “Esulti pur la barbara” | duetto - Atto I Nemorino Francesco Demuro Adina Pretty Yende Teatro di San Carlo I 07
Dinko Fabris Il Belcanto: una breve introduzione La storia della vocalità in Occidente è scambio con gli interpreti: e tuttavia in quel fortemente condizionata dalla storia libro la parola Belcanto non compare dell’opera in musica, il tipo di spettacolo più esplicitamente se non nel glossario finale. Se complesso ed affascinante che sia stato si chiede che cosa sia il “Belcanto” a un concepito. Nonostante l’importanza delle voci “melomane”, ossia ad un appassionato che agiscono da protagoniste in questa viscerale di opera e canto fiero di restare un storia, gli studi sulla vocalità sono stati per “dilettante” competente ma autodidatta, molto tempo trascurati dalla musicologia, la risponderà con estrema sicurezza che si tratta disciplina accademica che da quasi due secoli di una tecnica di canto virtuosistico che studia tutti gli aspetti della musica, fino caratterizzò un preciso periodo storico, i almeno alla comparsa di una personalità primi decenni del secolo XIX ed alcuni autori come Philip Gossett, colui che ha condensato chiave dell’opera italiana, Rossini, Bellini e nel libro Dive e maestri la sua vita di studioso Donizetti e i loro meno noti contemporanei. Il impegnato sul campo dell’opera italiana nostro melomane - il termine è elogiativo e dell’Ottocento in continuo e fruttuoso gratificante per chi ne è fregiato - Teatro di San Carlo I 09
aggiungerà probabilmente delle note singola parola. Potremmo perfino andare più tecniche: in quel determinato repertorio i indietro nel tempo e nello spazio fino alla cantanti divennero celebri per l’esecuzione Napoli rinascimentale per trovare un analogo altamente virtuosistica di scale e passaggi sforzo di descrivere in un trattatello in forma rapidi ed omogenei, dalle note gravi alle più di lettera lo stile di canto elegante e reso acute, con una impressionante agilità difficile dalle complesse serie di nell’ornamentazione con abbellimenti, ornamentazioni che vi erano applicate, già fioriture e fraseggio (per riassumere questo utilizzato alla corte del principe di Salerno insieme di risorse tecniche ed espressive è Ferrante Sanseverino e pubblicato nel 1562 stato coniato il termine di “coloratura”), che da Camillo Maffei. Quello che risulta rendono le arie così eseguite un terreno dall’esame dei trattati e delle testimonianze impervio su cui costruire una solida tecnica. di chi ascoltava con meraviglia e stupore le Se però si consulta un “musicofilo” - altro acrobazie vocali dei cantanti - soprattutto termine gradito a chi ne è investito in quanto ma non esclusivamente italiani - già nel corso designa persone estremamente colte ed del Seicento e poi per tutto il Settecento, era attratte da compositori e repertori in passato la loro straordinaria capacità di “incantare” il poco popolari e da riscoprire, come per pubblico (una tipica metafora barocca che esempio la musica barocca o la cameristica - univa il canto alla magia dell’illusione si avrà una risposta sorprendente: le stesse teatrale) presentando un vasto campionario caratteristiche del “Belcanto” di primo di ornamentazioni e tecniche espressive Ottocento si ritrovano in tutti i compositori e improvvisate che colpivano gli “affetti” degli capolavori oggetto di riscoperta moderna del ascoltatori, ossia ne causavano l’ammirazione Settecento e addirittura del Seicento. commossa. I “segreti” di questa prodigiosa Si potrebbe dunque concludere che - fino tecnica esecutiva venivano in genere all’affermazione di un nuovo modo di cantare trasmessi da maestro ad allievo, ma a Napoli legato ad una diversa visione del dramma si crearono le prime scuole pubbliche di musicale, imposto dalla metà dell’Ottocento musica, i Conservatori, dove gli studenti di in poi soprattutto attraverso le opere di Verdi canto soprattutto evirati ricevevano una e di Wagner - tutta la storia dell’opera in meticolosa preparazione non solo vocale che musica europea coincida con l’età del consentiva loro di dominare la scena europea, Belcanto (qualche studioso, per distinguerla pur continuando la pratica di scuole private dal ristretto periodo più amato dai melomani, di eccellenza aperte da grandi maestri (per ha chiamato questa lunga epoca preparatoria esempio Porpora a Napoli). Il giovane “Early Belcanto”). Ed in effetti se volessimo Wolfgang Mozart, che aveva conosciuto bene trovare un capostipite di questo stile di canto la tecnica degli italiani (e di “napoletani”) ornato potremmo identificarlo addirittura in grazie anche ai suoi precoci viaggi in Italia, Giulio Caccini, uno dei creatori del nell’ultimo quarto del Settecento divenne melodramma a Firenze nei primi anni del una sorta di imbuto o collettore in cui si Seicento, che fu il primo a redigere una sorta riassumevano, con incredibile capacità di manuale tecnico per interpretare le arie del mimetica, tutte le possibilità offerte dalla suo tempo (Le nuove musiche) con lunga tradizione operistica italiana di quel abbellimenti estremamente virtuosistici che secolo. Se da una parte erano esasperate le dovevano sottolineare il significato di ogni caratteristiche virtuosistiche che avevano 10 I Teatro di San Carlo
reso i cantanti i protagonisti assoluti drammatico”, per esempio la raccolta Il Bel dell’opera prima della riforma di Gluck, con canto pubblicata col titolo in italiano a Mozart si avvia parallelamente un processo di Berlino nel 1887 fino al volume La crisi del codificazione formale che sarebbe poi stato Bel canto “memoria” storica di un insegnante compiuto da Rossini pochi decenni più tardi: nostalgico, Vittorio Ricci, apparsa a Firenze invece di lasciare agli interpreti la libertà di nel 1915. Nel frattempo, anche per la improvvisare gli abbellimenti della melodia straordinaria influenza del trattato di canto che preferivano, i compositori cominciarono di Manuel García, cominciava a radicarsi a scrivere per intero tutte le ornamentazioni l’idea che lo studio del repertorio del primo più virtuosistiche già nella partitura, Ottocento (cui si aggiunsero gradualmente le integrandole dunque nell’azione drammatica. opere di Mozart e pochi altri compositori I cantanti dovettero dunque affrontare quel settecenteschi) costituisse un bagaglio nuovo repertorio con una mutata attenzione didattico fondamentale per la preparazione per cui i loro virtuosismi canori dovevano tecnica dei cantanti che poi avrebbero risultare come parte della narrazione scenica, affrontato le ardue vocalità dell’opera verista un compito estremamente arduo ma che servì e protonovecentesca. a formare generazioni di interpreti ben presto È forse utile a questo punto fare un passo entrati nel mito. Per questo la maggior parte indietro nel tempo: per capire meglio come dei melomani considera come “l’età del erano utilizzate le voci al tempo di Mozart e Belcanto” esclusivamente la prima metà poi dei grandi compositori del Belcanto del dell’Ottocento, epoca dominata da primo Ottocento, dobbiamo ricordare che per compositori che ebbero peraltro ruoli di primo piano a Napoli, come Bellini, Rossini e Donizetti (il primo avendo studiato ed esordito come operista al Conservatorio napoletano, gli ultimi due operando a lungo come direttori del Teatro di San Carlo). Ma bisogna ricordare che i contemporanei non usarono mai questa definizione, che cominciò ad essere usata nella seconda metà dell’Ottocento da chi, in piena voga della nuova vocalità legata alla drammaturgia di Verdi e Wagner, rimpiangeva un’epoca di grazia e leggerezze canore ormai passata per sempre. Uno dei primi a utilizzare il termine in senso nostalgico fu proprio Rossini che avrebbe dichiarato: «l’Italia ha perso il suo bel canto» secondo la testimonianza raccolta nel 1858 nella sua casa di Passy da Edmond Michotte. Anche le prime raccolte di arie italiane della generazione passata apparse con quella definizione sembravano offerte per contrastare il dilagare del nuovo “canto Frontespizio del trattato di canto di Manuel García
tutta l’età barocca si erano avute delle dramma in cui il cantante poteva esprimere i continue oscillazioni di gusto derivanti da vere sentimenti più intimi e, ovviamente, la sua e proprie mode vocali: rispetto alle quattro bravura: esistevano per esempio arie di voci “naturali” della donna e dell’uomo, sortita, di bravura, di sdegno o ira, di soprano-contralto-tenore-basso (dalla più battaglia, e anche la loro forma si allargò a acuta alla più grave), il tenore, che al tempo di dismisura cominciando a prevedere, oltre al Caccini era una delle voci preferite, era quasi classico “da capo” (la ripetizione della prima scomparso in Italia dai ruoli protagonistici per parte di un’aria di solito bipartita, che riapparire sporadicamente solo dalla seconda consentiva di improvvisare ogni sorta di metà del Settecento per influenza dell’opera virtuosi abbellimenti), una più complessa francese. Al suo posto i ruoli degli eroi giovani struttura costituita da una introduzione (la o di natura non umana erano ricoperti dai scena, in recitativo) e varie evoluzioni interne castrati, voci non naturali di soprano e di (la cavatina, il cantabile, e nel finale la contralto che suonavano come voci infantili cabaletta), il tutto applicato sia a solisti che rese potenti e agili da studi ed esercizi nei frequenti duetti. Forme particolari di approfonditi che duravano anni e in casse scena, molto in voga dal Settecento e poi per toraciche poderose. Le voci femminili tutto il Romanticismo furono, per esempio, la restarono tuttavia sempre attive in quegli scena del Sonno, la scena di Prigione, oppure stessi registri, soprattutto in contesti scenici la scena di Follia (l’esempio più celebre di che richiedevano la componente femminile, quest’ultima è la Follia della Lucia di come le onnipresenti trame amorose. La voce Lammermoor di Donizetti). naturale maschile più grave, il basso, dopo Tantissimi cantanti divennero durante il uno sviluppo virtuosistico notevole nel periodo d’oro del Belcanto beniamini del Seicento, fu limitata a sottolineare la gravità pubblico creando le prime forme di divismo dei personaggi più nobili e anziani, anche se che poi caratterizzerà il mondo dell’opera negli anni di Mozart aveva ripreso uno spazio novecentesca, nomi che ancora oggi evocano notevole, come del resto ormai il tenore. atmosfere sognanti e magiche per i melomani L’Ottocento si apre con una graduale più colti: per citarne soltanto alcuni, basti sostituzione delle voci dei castrati (ancora ricordare Giuditta Pasta, Isabella Colbran, usate nelle prime opere serie da Rossini) con Maria Malibran, figlia insieme a Pauline gli analoghi femminili, che però usavano Viardot di quel Manuel García celebrato per il spesso il travestimento (donne che già ricordato trattato di canto, e voci maschili impersonavano uomini, come si diceva acclamate, come i napoletani Giovanni David “en-travesti”) in ossequio alla tradizione e Luigi Lablache, rispettivamente tenore e precedente. Furono molto più valorizzate basso. Come già era successo fin dalle origini inoltre le voci intermedie, individuate già del melodramma italiano, dobbiamo pensare secoli prima ma di uso occasionale: il che anche per questi e tanti altri virtuosi i mezzosoprano, a metà tra il soprano e il grandi compositori del primo Ottocento contralto, e il baritono, tra il tenore e il basso. scrivevano arie appositamente concepite per Il compositore, oltre a queste variegate la loro specifica vocalità, un rapporto soluzioni timbriche, aveva a disposizione una simbiotico tra pensiero e azione che giustifica smisurata tavolozza di possibilità diverse nel la mitizzazione di un’epoca aurea che comporre un’aria, ossia la parte lirica del sembrava sparita per sempre. 12 I Teatro di San Carlo
Isabella Colbran Maria Malibran Giovanni David Luigi Lablache
Invece intorno alla metà del Novecento successe qualcosa di inaspettato: nacque la cosiddetta “Belcanto Renaissance”, ossia cominciarono ad essere proposte sempre più coraggiosamente versioni “ripulite” delle opere del primo Ottocento che erano rimaste in repertorio ma a prezzo di una modernizzazione impietosa. Tra i pionieri che cominciarono a proporre con straordinario intuito interpretazioni più fedeli alla scrittura originale, allora giudicata quasi ineseguibile, si distinse presto Maria Callas (con Armida di Rossini a Firenze nel 1952), e poi Teresa Berganza che anticipò con un’incisione del 1964 quella riscoperta del Barbiere di Siviglia consacrata poi dall’edizione critica di Zedda interpretata da Abbado nel 1971 e divenuta il riferimento del Belcanto nel genere comico. Per il Rossini serio fu invece l’allestimento di Assedio di Corinto alla Scala nel 1969 a far scoprire i talenti belcantistici di Marilyn Horne che si unì ai nomi di Joan Sutherland, Beverly Sills, Leyla Gencer, Montserrat Caballé e tanti altri eccezionali interpreti, tra cui cominciarono a comparire anche adeguati tenori e bassi, indispensabili per la riproposizione “filologica” delle opere del passato. Dopo la “Rossini Renaissance” (stabilizzata con la creazione del Rossini Opera Festival e della Fondazione Rossini a Pesaro) si sviluppò a catena anche una “Donizetti Renaissance” che tuttora vede nel Festival Donizetti di Bergamo il suo polo di irradiazione principale, ed anche una riscoperta di Vincenzo Bellini con la Fondazione dedicata al musicista nella nativa Catania. Caratteristica di queste riscoperte dei massimi autori del Belcanto italiano della prima metà dell’Ottocento è l’aver associato, accanto alle riesecuzioni storiche di opere rimaste in repertorio e poi sempre più spesso di titoli sconosciuti o dimenticati, la Maria Callas in Armida creazione di centri di ricerca e studio
incaricati di preparare edizioni critiche best-seller negli Stati Uniti. La trama però attendibili. Il futuro del Belcanto, infatti, è non ha molto a che fare con la nostra storia: affidato sempre di più al dialogo tra una cantante lirica americana (Julianne interpreti in possesso di una preparazione Moore) invitata ad esibirsi per un ricco tecnica d’eccellenza, direttori musicali melomane giapponese in un paese sensibili e colti, e musicologi in grado di sudamericano governato da un dittatore, è condividere i risultati della ricerca catturata da un gruppo di guerriglieri specialistica internazionale su un repertorio antigovernativi e in questa trama - a parte la ormai considerato uno scrigno colmo di magnifica voce autentica della cantante gioielli ancora in parte da riscoprire e far Renée Fleming, peraltro amica della scrittrice brillare. del romanzo - non resta ovviamente molto Concludiamo con una curiosità: nel 2018 è spazio per un canto fiorito, ricco di grazie e stato prodotto il film Bel Canto del regista abbellimenti, che possa giustificare il titolo, Paul Weitz, tratto dall’omonimo romanzo almeno secondo quanto abbiamo raccontato pubblicato nel 2001 da Ann Patchett, in queste pagine. Nota bibliografica Oltre alle voci di enciclopedia “Belcanto” (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, a cura di Alberto Basso, Torino, Utet, 1983, Lessico, vol. I; The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Londra, MacMillan, 2001, vol. 3, p. 161, leggibile online), forniamo di seguito, in ordine cronologico, i titoli più importanti per il dibattito critico e per la storia del termine: Manuel García [Padre], Trattato completo dell’arte del canto, a cura di “Emanuele García Figlio”, Milano, Ricordi, 1842; Vittorio Ricci, La crisi del Bel Canto, Firenze, Galletti & Cocci, 1915; Id. Il Bel Canto, florilegio di pensieri, consigli e precetti sul canto tratti dalle opere di scrittori antichi e moderni, Milano, Hoepli, 1923; Herman Klein, The Bel Canto, with particular reference to the singing of Mozart, Londra, Oxford University Press, 1923; Andrea Della Corte, Canto e bel canto, Torino, Paravia, 1934; Armand Machabey, Le Bel Canto, Parigi, Larousse, 1948 (prima ed. Parigi, 1928); Philip A. Duey, Bel Canto in its golden age, New York, King’s Crown Press, 1951; Rachele Maragliano Mori, I maestri del bel canto, Roma, De Santis, 1953; Olivier Merlin, Le Bel Canto, Parigi, René Julliard, 1961; Mathilde Marchesi, Bel Canto: A Theoretical and Practical Vocal Method, New York, Dover, 1970; Erna Brand-Seltei, Belcanto; eine Kulturgeschichte der Gesangskunst, Wilhelmshaven, Heinrichshofen, 1972; Rodolfo Celletti, Storia del Belcanto, Fiesole, Discanto, 1983; Charles Osborne, The Bel Canto Operas of Rossini, Donizetti and Bellini, Londra, Amadeus Press, 1994; James A. Stark, Bel Canto. A History of Vocal Pedagogy, Toronto, University of Toronto Press, 1999; Antonio Juvarra, I segreti del belcanto. Storia delle tecniche e dei metodi vocali dal ’700 ai nostri giorni, Milano, Curci, 2006; Philip Gossett, Divas and Scholars, University of Chicago Press, 2006 (trad. it.: Dive e maestri. L’opera italiana messa in scena, Milano, Il Saggiatore, 2009); David Cowart, The Aim Was Song: Ann Patchett’s Bel Canto, in The Tribe of Pyn: Literary Generations in the Postmodern Period, Ann Arbor, University of Michigan Press, 2015, pp. 124-145. Naturalmente il contributo alla storia del Belcanto e della Belcanto Renaissance può essere seguito attraverso la sterminata bibliografia sui singoli compositori che abbiamo più volte ricordato, da Mozart al giovane Verdi, comprese le imprese editoriali delle fondazioni intitolate a Rossini, Donizetti e Bellini, ma anche attraverso biografie e studi su singoli cantanti: un caso per tutti, il capolavoro di Sergio Ragni, Isabella Colbran Rossini, Varese, Zecchini, 2012, 2 voll. Teatro di San Carlo I 15
Testi 16 I Teatro di San Carlo
”LÀ CI DAREM LA MANO” Duettino (Don Giovanni, Zerlina) da Wolfgang Amadeus Mozart, Il dissoluto punito, ossia il Don Giovanni, K. 527, Atto I, Sc. 9 Libretto di Lorenzo Da Ponte DON GIOVANNI Là ci darem la mano, Là mi dirai di sì; Vedi, non è lontano, Partiam, ben mio, da qui. ZERLINA Vorrei, e non vorrei, Mi trema un poco il cor; Felice, è ver, sarei, Ma può burlarmi ancor. DON GIOVANNI Vieni, mio bel diletto! ZERLINA Mi fa pietà Masetto. DON GIOVANNI Io cangierò tua sorte. ZERLINA Presto non son più forte. DON GIOVANNI Andiam, andiam!... ZERLINA Andiam!... ZERLINA e DON GIOVANNI Andiam, andiam, mio bene, A ristorar le pene D’un innocente amor. Teatro di San Carlo I 17
“UNA VOCE POCO FA” Cavatina (Rosina) da Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia ovvero La inutil precauzione, Atto I, Sc. 5 Libretto di Cesare Sterbini ROSINA Una voce poco fa Qui nel cor mi risuonò, Il mio cor ferito è già, E Lindor fu che il piagò. Sì, Lindoro mio sarà, Lo giurai, la vincerò. Il tutor ricuserà, Io l’ingegno aguzzerò. Alla fin s’accheterà E contenta io resterò. Sì, Lindoro mio sarà, Lo giurai, la vincerò. Io sono docile, Son rispettosa, Sono obbediente, Dolce, amorosa; Mi lascio reggere, Mi fo guidar. Ma se mi toccano Dov’è il mio debole, Sarò una vipera, E cento trappole Prima di cedere Farò giocar. 20 I Teatro di San Carlo
“AH! MES AMIS, QUEL JOUR DE FÊTE” Cavatina (Tonio) da Gaetano Donizetti, La fille du régiment, Atto I, Sc. 11 Libretto di Jean-François-Alfred Bayard e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges TONIO TONIO Ah! mes amis, quel jour de fête! Amici miei, che lieto giorno, Je vais marcher sous vos drapeaux. Combatterò di fianco a voi. L’amour, qui m’a tourné la tête. L’amore mi fa perdere la testa, Désormais me rend un héros, E mi sento già un eroe. Oui, celle pour qui je respire, Ah, sì, colei per cui respiro À mes voeux a daigné sourire Ai miei voti ha sorriso, Et ce doux espoir de bonheur E questa dolce speranza Trouble ma raison et mon coeur! Mi agita mente e cuore! (con gioia) Pour mon âme, quel destin! Ah, mio cuore qual destino! J’ai sa flamme, et j’ai sa main! Ho il suo amore e la sua mano! Jour prospère! Me voici Giorno lieto! Eccomi qui Militaire et mari! Militare e marito! J’en fais serment. Pour mon âme Ve lo giuro. Ah, mio cuore Quel destin! J’ai sa flamme! Qual destino! Ho il suo amore! Teatro di San Carlo I 21
“CANZONETTA SULL’ARIA” Duettino (La Contessa di Almaviva, Susanna) da Wolfgang Amadeus Mozart, Le nozze di Figaro, K. 492, Atto III, Sc. 10 Libretto di Lorenzo Da Ponte CONTESSA (dettando) Canzonetta sull’aria... SUSANNA (scrivendo) Sull’aria... CONTESSA (dettando) Che soave zeffiretto... SUSANNA (ripete le parole della Contessa) Zeffiretto... CONTESSA Questa sera spirerà... SUSANNA Questa sera spirerà... CONTESSA Sotto i pini del boschetto. SUSANNA (domandando) Sotto i pini? (scrivendo) Sotto i pini... del boschetto. CONTESSA Ei già il resto capirà. SUSANNA Certo, certo il capirà. (leggono insieme lo scritto) 22 I Teatro di San Carlo
“E SARA IN QUESTI ORRIBILI MOMENTI... VIVI, INGRATO, A LEI D'ACCANTO” Scena ed Aria finale (Elisabetta) da Gaetano Donizetti, Roberto Devereux, Atto III, Sc. 6 Libretto di Salvadore Cammarano ELISABETTA (E Sara in questi orribili momenti Poté lasciarmi? Al suo ducal palagio, Onde qui trarla s’affrettò Gualtiero, E ancor... (sorgendo agitatissima) De’ suoi conforti L’amistà mi sovvenga, io n’ho ben d’uopo... Io son donna alfine. Il foco è spento Del mio furor.) DAME (Stan nel turbato aspetto D’alto martir le impronte.) ELISABETTA (Oh Sara!) DAME (Più non le brilla in fronte L’usata maestà!...) ELISABETTA (Vana la speme Non fia... presso a morir, l’augusta gemma Ei recar mi farà. Pentito il veggo Alla presenza mia... Pur... fugge il tempo... Vorrei fermar gl’istanti. E se la morte Ond’esser fido alla rival scegliesse?... Oh truce idea funesta! Se già s’appressa al palco?... ahi crudo!... arresta!...) (Vivi, ingrato, a lei d’accanto, Il mio core a te perdona... Vivi, o crudo, e m’abbandona In eterno a sospirar. Ah! si celi questo pianto, Ah! non sia chi dica in terra: La regina d’Inghilterra Ho veduto lagrimar.) Teatro di San Carlo I 23
“CASTA DIVA” Cavatina (Norma) da Vincenzo Bellini, Norma, Atto I, Sc. 4 Libretto di Felice Romani [Preghiera] CORO Sei lento; sì, sei lento, NORMA e MINISTRE O giorno di vendetta; Casta Diva, che inargenti, Ma irato il Dio t’affretta Queste sacre antiche piante, Che il Tebro condannò. A noi volgi il bel sembiante Senza nube e senza vel. Tempra tu de’ cori ardenti, Tempra ancor lo zelo audace, Spargi in terra quella pace Che regnar tu fai nel ciel. TUTTI A noi volgi il ben sembiante Senza nube e senza vel. NORMA Fine al rito, e il sacro bosco Sia disgombro dai profani. Quando il Nume irato e fosco Chiegga il sangue dei Romani, Dal druïdico delubro La mia voce tuonerà. TUTTI Tuoni; e alcun del popol empio Non isfugga al giusto scempio, E primier da noi percosso Il Proconsole cadrà. NORMA Sì, cadrà... punirlo io posso... (Ma punirlo il cor non sa. Ah! bello a me ritorna Del fido amor primiero, E contro il mondo intiero Difesa a te sarò. Ah! bello a me ritorna Del raggio tuo sereno, E vita nel tuo seno, E patria e cielo avrò.) Teatro di San Carlo I 25
“MADAMINA, IL CATALOGO È QUESTO” Aria (Leporello) da Wolfgang Amadeus Mozart, Il dissoluto punito, ossia il Don Giovanni, K. 527, Atto I, Sc. 5 Libretto di Lorenzo Da Ponte LEPORELLO Madamina, il catalogo è questo Delle belle che amò il padron mio, Un catalogo egli è che ho fatt’io, Osservate, leggete con me. In Italia seicento e quaranta, In Almagna duecento e trent’una, Cento in Francia, in Turchia novant’una, Ma in Ispagna son già mille e tre. V’han fra queste contadine, Cameriere e cittadine, V’han contesse, baronesse, Marchesane, principesse, E v’han donne d’ogni grado, D’ogni forma, d’ogni età. Nella bionda egli ha l’usanza Di lodar la gentilezza, Nella bruna la costanza, Nella bianca la dolcezza. Vuol d’inverno la grassotta, Vuol d’estate la magrotta; È la grande maestosa, La piccina è ognor vezzosa... Delle vecchie fa conquista, Pel piacer di porle in lista; Sua passion predominante È la giovin principiante. Non si picca se sia ricca, Se sia brutta, se sia bella: Purché porti la gonnella, Voi sapete quel che fa. 26 I Teatro di San Carlo
“A TE, O CARA, AMOR TALORA” Cavatina (Arturo, Elvira) da Vincenzo Bellini, I puritani, Atto I, Sc. 5 Libretto di Carlo Pepoli ARTURO A te, o cara, amor talora Mi guidò furtivo e in pianto, Or mi guida a te d’accanto Tra le feste e l’esultar! GIORGIO e VALTON Senza occaso quest’aurora Mai nell’ombra, o duol vi dia: Santa in voi la fiamma sia, Pace ogn’or v’alliet’il cor. Ciel, benedici a tanto amor. CORO Cielo, arridi a voti miei, Benedici a tanto amor. ARTURO Al brillar di sì bell’ora, Se rammento il mio tormento, Si raddoppia il mio contento, M’è più caro palpitar! ELVIRA Oh contento! ARTURO Ah mio bene! ELVIRA Ah mio Arturo! ARTURO Ah Elvira mia! ELVIRA Or son tua... ARTURO Sì, mia tu sei!... ELVIRA, ARTURO, VALTON, GIORGIO, BRUNO, CORO Cielo arridi a' voti miei, benedici e fede e amor! Teatro di San Carlo I 27
“CHE INTERMINABILE ANDIRIVIENI” Coro (Servi e Cameriere) da Gaetano Donizetti, Don Pasquale, Atto III, Sc. 3 Libretto di Gaetano Donizetti e Giovanni Ruffini TUTTI Che interminabile andirivieni! Non posso reggere rotte ho le reni. Tin tin di qua, ton ton di là, In pace un attimo mai non si sta. Ma... casa buona, montata in grande, Si spende e spande, v'è da scialar. DONNE Finito il pranzo vi furon scene. UOMINI Comincian presto. Contate un po'. DONNE Dice il marito: «Restar conviene». Dice la sposa: «Sortire io vo'». Il vecchio sbuffa, segue baruffa. UOMINI Ma la sposina l'ha da spuntar. V'è un nipotino guastamestieri... DONNE Che tiene il vecchio sopra pensieri. UOMINI La padroncina è tutto foco. DONNE Par che il marito lo conti poco. TUTTI Zitto, prudenza, alcun qui viene; Si starà bene, v'è da scialar. 30 I Teatro di San Carlo
“ESULTI PUR LA BARBARA” Duetto (Nemorino, Adina) da Gaetano Donizetti, L’elisir d’amore, Atto I, Sc. 7 e 8 Libretto di Felice Romani [Recitativo] ADINA (Non mi guarda neppur! Com’è cambiato!) NEMORINO Caro Elisir! sei mio! NEMORINO Sì, tutto mio... Com’esser dêe possente Lallarallarà, la, la, la... La tua virtù, se, non bevuto ancora, Lallarallara... Di tanta gioia già mi colmi il petto! Ma perché mai l’affetto ADINA Non ne poss’io vedere (Non so se è finta o vera Prima che un giorno inter non sia trascorso? La sua giocondità.) Bevasi. (beve) NEMORINO Oh! buono! Oh! caro! un altro sorso. (Finora amor non sente.) (beve ancora) Lallarallarà... Oh! qual di vena in vena Dolce calor mi scorre!... Ah! fosse anch’essa... ADINA Forse la fiamma istessa (Vuol far l’indifferente.) Incomincia a sentir... Certo la sente... Me l’annunzia la gioia e l’appetito NEMORINO Che in me si risvegliò tutto in un tratto. (Finora amor non sente.) (ride) Ah! Ah! Ah! [Scena] [Duetto] NEMORINO (canta) NEMORINO Lallaralla... (Esulti pur la barbara (siede sulla panca dell’osteria: si cava di saccoc- Per poco alle mie pene! cia pane e frutti, e mangia cantando) Domani avranno termine, Domani m’amerà.) ADINA (Chi è mai quel matto? ADINA Traveggo? O è Nemorino? (Spezzar vorria lo stolido, Così allegro! e perché?) Gettar le sue catene; Ma gravi più del solito NEMORINO Pesar le sentirà.) La, la, la... (la vede) NEMORINO (Diamine! È dessa...) (Esulti pur, perfida! (si alza per correre a lei, poi) Domani m’amerà, (Ma no... non ci appressiam. De’ miei sospiri La perfida! Non si stanchi per or. Tant’è... domani Esulti pur la barbara ecc. Adorarmi dovrà quel cor spietato.) Lallaralala, la, la, la... Teatro di San Carlo I 31
ADINA (avvicinandosi a lui) Bravissimo! La lezion ti giova... NEMORINO È ver, la metto in opera Così per una prova. ADINA Dunque il soffrir primiero? NEMORINO Dimenticarlo io spero. ADINA Dunque l’antico foco?... NEMORINO Si estinguerà fra poco. Ancora un giorno solo, E il core guarirà. ADINA Davver? me ne consolo... Ma pure... Si vedrà. NEMORINO Un giorno solo. ADINA Si vedrà. NEMORINO (Esulti pur la barbara Per poco alle mie pene!) ADINA (Spezzar vorria lo stolido, Gettar le sue catene.) NEMORINO (Domani avranno termine, Domani mi amerà.) ADINA (Ma gravi più del solito Pesar le sentirà.) 32 I Teatro di San Carlo
“LA CALUNNIA È UN VENTICELLO” Cavatina (Don Basilio) da Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia, Atto I, Sc. 8 Libretto di Cesare Sterbini BASILIO La calunnia è un venticello, Un’auretta assai gentile Che insensibile, sottile, Leggermente, dolcemente, Incomincia a sussurar. Piano piano, terra terra, Sotto voce sibilando, Va scorrendo, va ronzando; Nelle orecchie della gente S’introduce destramente, E le teste ed i cervelli Fa stordire e fa gonfiar. Dalla bocca fuori uscendo Lo schiamazzo va crescendo; Prende forza a poco a poco, Scorre già di loco in loco, Sembra il tuono, la tempesta Che nel sen della foresta Va fischiando, brontolando E ti fa d’orror gelar. Alla fin trabocca e scoppia, Si propaga, si raddoppia E produce un’esplosione Come un colpo di cannone, Un tremuoto, un temporale, Un tumulto generale, Che fa l’aria rimbombar. E il meschino calunniato, Avvilito, calpestato, Sotto il pubblico flagello Per gran sorte va a crepar. Teatro di San Carlo I 33
“ARDON GL’INCENSI... SPARGI D’AMARO PIANTO” Scena della pazzia di Lucia da Gaetano Donizetti, Lucia di Lammermoor, Atto III, Sc. 5 e 6 Libretto di Salvadore Cammarano LUCIA Ardon gl’incensi... splendono Le sacre faci intorno!... Ecco il ministro! Porgimi La destra.... Oh lieto giorno! Alfin son tua, sei mio! A me ti dona un Dio... NORMANNO, RAIMONDO e CORO Abbi in sì crudo stato, Di lei, signor, pietà. (sporgendo le mani al cielo) LUCIA Ogni piacer più grato Mi fia con te diviso... Del ciel clemente un riso La vita a noi sarà! Spargi d’amaro pianto Il mio terrestre velo, Mentre lassù nel cielo Io pregherò per te... Al giunger tuo soltanto Fia bello il ciel per me! Ah! Spargi d’amaro pianto etc. Ah, ch’io spiri appresso a te! (resta quasi priva di vita, fra le braccia di Alisa) 34 I Teatro di San Carlo
Teatro di San Carlo I 35
I protagonisti
Giacomo Sagripanti
Maria Agresta
Ildar Abdrazakov
Nadine Sierra
Francesco Demuro
Pretty Yende
Orchestra del Teatro di San Carlo Violini primi Violoncelli Corni Gabriele Pieranunzi*, Cecilia Luca Signorini*°, Pierluigi Ricardo Serrano*, Francesco Laca*, Daniele Colombo, Sanarica*, Marco Vitali, Fabio Mattioli*, Simone Baroncini, Giuseppe Carotenuto, Centurione, Aurelio Bertucci, Salvatore Acierno, Pasquale Domenico Siano, Daniele Nicola Babini, Alida Dell’Acqua, Pierri, Marcello Bonechi, Baione, Filippo Dell’Arciprete, Leone Calza, Lorenzo Ceriani, Giacomo Bianchi° Gennaro Cappabianca, Gianfranco Manicardi, Silvano Pasquale Murino, Liliana Fusco Trombe Rotundi, Salvatore Lombardo, Giuseppe Cascone*, Fabrizio Giovanna Maggio, Erika Contrabbassi Fabrizi*, Claudio Gironacci, Gyarfas, Angelo Casoria, Loana Carmine Laino*, Ermanno Alessandro Modesti Stratulat, Quentin Capozzoli Calzolari*°, Giovanni Stocco, Alessandro Mariani, Fabio Tromboni Violini secondi Tempio, Giovanni Giugliano, Gianluca Camilli*, Sergio Luigi Buonomo*, Giuseppe Pasquale Maddaluno, Paolo Di Danini*, Stefan Buchberger, Navelli, Nicola Marino, Rachel Iorio Roberto Bianchi, Vittorio Constable, Alba Ovcinnicoff, Guarino Roberto Roggia, Flavia Flauti Salerno, Vincenzo Grimaldi, Bernard Labiausse*, Silvia Basso Tuba Alice Milan, Antonella Bellio*, Gianpiero Pannone, Federico Bruschi D’Andrea, Chiara Petrucci, Francesca Staderini (Ottavino) Anna Mechsheryakova°, Olga Timpani/Percussioni Kuzma° Oboi Barbara Bavecchi*, Davide Domenico Sarcina*, Hernan Tonetti*°, Pasquale Bardaro, Viole Garreffa*, Francesco Parisi, Marco Pezzenati, Franco Luca Improta*, Antonio Giuseppe Benedetto (Corno Cardaropoli°, Roberto Di Bossone*°, Eduardo Pitone, Inglese), Andrea Marotta° Marzo° Patrizio Rocchino, Massimo Mauriello, Loredana Guarnieri, Clarinetti Arpe Paolo Traversi, Angelo Iollo, Sisto Lino D’Onofrio*, Luca Antonella Valenti, Agnese Gennaro Lettieri, Roberta Sartori*, Mariano Lucci, Coco*° Zangirolami, Pietro Lopopolo, Stefano Bartoli Concetta Franciosa Responsabile Organizzativo Fagotti Orchestra Mauro Russo*, Maddalena Milo Mariani Gubert*, Giuseppe Settembrino, Addetto Servizi Orchestra Luca Incoronato Giuseppe Scarpato *Prime parti °Professori ospiti Teatro di San Carlo I 43
Coro del Teatro di San Carlo Soprani primi Contralti Baritoni Giuseppina Benincasa, Antonietta Bellone, Maria Giancarlo Amorelli, Francesco Margherita De Angelis, Olga Fabbricatore, Annarita Marchi, Esposito, Bruno Iacullo, De Maio, Luigia Gargiulo°, Emilia Napoleone, Clorinda Alessandro Lerro, Giuseppe Franca Iacovone, Mariana Vardaci, Deborah Volpe Scarico, Vittorio Termini, Mastroberardino°, Margherita Sergio Valentino Pucillo, Antonella Sdoia, Tenori primi Bernadette Siano, Gabriella Pasquale Bruno, Gaetano De Bassi Termini Rosa, Catello Di Maio, Luigi Antonio D’Alessandro, Antonio Giordano Orsini, Giovanni De Lisio, Carmine Durante, Soprani secondi Iaforte, Alessandro Lualdi, Luca Giacomo Mercaldo, Maurizio Valeria Attianese, Alessandra Lupoli, Vincenzo Miccio, Morello, Rosario Natale, Krogh°, Maria Antonella Michele Napoleone, Massimo Gianvito Ribba, Luigi Toma Navarra, Paola Tedesco, Maria Sirigu, Mario Rosario Thomas Zagaroli Ispettore Tenori secondi Luigi Di Scala Mezzosoprani Antonio Cutolo, Michele Linda Airoldi, Marianna Maddaloni, Carmine Mennella, Astarita, Paola D’Ambrosio, Luigi Strazzullo, Mario Todisco, Gloria Mazza, Annamaria Giuseppe Valentino Napolitano, Silvana Nardiello, Annamaria Sciarretta °Aggiunti 44 I Teatro di San Carlo
Direttore Musicale di Direttore degli Allestimenti Capo Costruttore Palcoscenico e Consulente Scenici Carlo Lucagnano Musicale alla Regia Video Pasqualino Marino Maurizio Agostini Capo Attrezzista Scenografo Capo Reparto Stefano Manfra Direttore di Scena Anna Nasone Paola Greco Responsabile Fonica Direttore di Palcoscenico Martino Battaglia Maestro di Sala Salvatore Giannini Roberto Moreschi Trucco Capo Macchinista Annamaria Sorrentino, Napoli Aiuto Maestro del Coro Carlo Del Prete Vincenzo Caruso Capo Elettricista Responsabile dell’Archivio Mario D’Angiò Musicale Virginio Giorgioni Teatro di San Carlo I 45
Teatro Fondazione / di San Carlo 46 I Teatro di San Carlo
SOVRINTENDENTE E DIRETTORE ARTISTICO Stéphane Lissner DIREZIONE direttore generale Emmanuela Spedaliere GENERALE / responsabile affari legali Maria Gabriella Grazioli marketing e promozione pubblico Francesca Pecoraro, Christian Iorio addetta promozione pubblico ed accoglienza (cral, scuole e associazioni) Francesca Tesauro° coordinamento delle attività promozionali marketing Carlo Morelli coordinatore di sala e responsabile biglietteria Gianluca Loreto visite guidate/shop Immacolata Chirichella, Giuseppina Capobianco, Giuseppe Racca AREA direttore amministrativo Francesco Apicella AMMINISTRATIVA / responsabile ufficio contabilità e rendicontazione Anna Camera addetti ufficio contabilità Antonino Aloe, Francesco Fontanella, Rosario Monetti, Maria Pia Borsa addetto al magazzino Antonio Cipolletta AREA direttore risorse umane Mariapia Gaeta RISORSE addetti ufficio del personale Liliana Nunnari, Daniela UMANE / Olivieri, Daniela Russo usciere sovrintendenza Salvatore Laganà DIPARTIMENTO responsabile scientifico dipartimento di ricerca, editoria, DI RICERCA, comunicazione, archivio storico e memus Dinko Fabris EDITORIA, responsabile della comunicazione creativa e strategica COMUNICAZIONE, e relazioni con la stampa Rossana Russo ARCHIVIO STORICO comunicazione e stampa Giulia Romito° E MEMUS / archivio storico e memus Giovanna Tinaro° consulente musicale Ivano Caiazza custode Gennaro Aletta Teatro di San Carlo I 47
AREA direttore artistico Stéphane Lissner ARTISTICA / consulente area artistica Ilias Tzempetonidis assistente direzione artistica Maria Roberta Abete assistente direzione artistica Daniela Capece maestro del coro Gea Garatti Ansini direttore del balletto Giuseppe Picone presidente onorario della scuola di ballo Anna Razzi direttore della scuola di ballo Stéphane Fournial vigilatrice scuola di ballo Annalisa D’Anetra° direttore del coro di voci bianche Stefania Rinaldi assistente alla direzione del coro di voci bianche Filomena Piccolo° assistente alla direzione del coro di voci bianche Luigi Del Prete° AREA direttore organizzazione produzione Francesco Andolfi PRODUZIONE / responsabile di produzione Maya Dobromirova Dimova° addetto ufficio di produzione Ivan Guarino coordinatore maestri collaboratori Roberto Moreschi maestri collaboratori Riccardo Fiorentino, Giacomo Serra, Vincenzo Caruso, Alexandra Brucher, Nicola Capano direttore musicale di palcoscenico Maurizio Agostini direttore di scena Paola Greco° responsabile organizzativo orchestra Milo Mariani addetto servizi orchestra Giuseppe Scarpato° ispettori masse artistiche Luigi Di Scala, Armando Esposito responsabile archivio musicale Virginio Giorgioni archivio musicale Andrea Guerrini capo squadra addetti orchestra Rosario De Martino addetti orchestra Salvatore Amendola, Salvatore Balestrieri addetto depositi e trasporti Leopoldo Passero 48 I Teatro di San Carlo
AREA direttore degli allestimenti scenici Pasqualino Marino ALLESTIMENTI assistente alla direzione allestimenti scenici Roberto SCENICI / Imparato direttore di palcoscenico Salvatore Giannini responsabile della sartoria Giuseppina Giustino sartoria Raffaella Strino, Mario Strino, Anna Gargiulo, Antonio Baldi, Anna Minino, Fortunata Galasso, Massimo Fucci responsabile falegnameria Carlo Lucagnano falegnameria Ciro Frasso, Paolo Troncone scenografia Gennaro Falanga, Igino Foglia, Anna Masone, Roberto Gentile, Pasquale Sito capo macchinisti Carlo Del Prete vice capo macchinisti Mario Alba macchinisti Massimiliano Alba, Mario Ambrosino, Ferdinando Basile, Massimo Calabrese, Salvatore Cerulli, Giuseppe Cimmino, Vincenzo De Rosa, Rosario Esposito, Giovanni Garzilli, Gennaro Giannini, Carmine Giustiniani, Luigi Grieco, Claudio Guarino, Alfonso Lafera, Vincenzo Lepre, Giorgio Mantice, Sabato Manzo, Giuseppe Nota, Antonio Richiello, Marco Riva, Alfonso Rubinacci, Alessandro Soriente, Paolo Trapanese, Raffaele Calabrò, Vatieri Vincenzo capo elettricista Mario D’Angiò elettricisti Gennaro Acanfora, Gaetano D’Angiò, Rosario De Dominicis, Giuseppe De Rosa, Alessio Ferrillo, Francesco Iaccarino, Salvatore Lerro, Marco Matania, Paolo Matania, Domenico Pacifico, Gaetano Perrella, Nunzio Perrella (1971), Nunzio Perrella (1972), Luigi Cenni, Mario Nappo, Augusto Piccolo capo attrezzista Stefano Manfra attrezzisti Antonio Castellano, Mario Cuofano, Stefano Falanga, Vincenzo Nitride, Giovanni Salamandra, Antonio Simonetti, Gennaro Amendola, Nicola Cipolletta responsabile fonica e settore audiovisivi Martino Battaglia fonico Umberto Guerrera AREA direttore immobili e sicurezza e salute nei luoghi di TECNICA lavoro Ciro Tammaro E SICUREZZA / assistente responsabile gestione addetti sicurezza Mario Gentile addetti prevenzione, protezione, sicurezza e manutenzione Bruno Azzarito, Domenico Buccino, Raffaele De Stasio Matafora, Giuseppe Netti, Mauro °personale aggiunto Sposito, Ernesto Trancone Teatro di San Carlo I 49
Affari Istituzionali, Marketing e Educational Fondazione Teatro di San Carlo direttore Emmanuela Spedaliere marketing e promozione pubblico Christian Iorio, Francesca Pecoraro cral, scuole ed associazioni Francesca Tesauro T. (+39) 081.7972.468 promozionepubblico@teatrosancarlo.it teatrosancarlo.it seguici su / follow us on media partner Dona il 5x1000 al Teatro di San Carlo codice fiscale 00299840637 50 I Teatro di San Carlo
Teatro di San Carlo Benemeriti e Sostenitori Donors Card San Carlo Carta dei Comuni Carta Oro 5xMille ed ArtBonus: Carta Oro Internazionale sostieni il Teatro di San Carlo Carta Platino Vantaggi fiscali Teatro di San Carlo I 51
Benemeriti e Sostenitori (Estratto dallo Statuto della Fondazione Teatro di San Carlo - Articolo 6). Sono Benemeriti del Teatro di San Carlo, ed assumono tale qualifica, i soggetti che versino contributi annuali di importo non inferiore a Centocinquantamila Euro destinati al fondo di gestione. Sono considerati Sostenitori del Teatro di San Carlo, ed assumono tale qualifica, i soggetti che versino contributi annuali di importo non inferiore a Quindicimila Euro destinati al fondo di gestione. Tali soggetti partecipano alla vita della Fondazione attraverso incontri da tenersi almeno una volta l’anno nei modi e nelle forme definiti dal Sovrintendente, anche in ragione della diversa entità delle contribuzioni. Card San Carlo Sostenere il Teatro di San Carlo vuol dire contribuire alla vita ed all’operatività di un’istituzione culturale tra le più importanti e prestigiose al Mondo. Un Teatro che da quasi 300 anni si dedica alla diffusione e alla promozione del patrimonio Lirico, Sinfonico e di Balletto, fatto di Arte e Tradizione, di cui è custode da secoli. Spettacoli, tournée internazionali, Orchestra, Coro e Balletto stabili, Maestranze Tecniche di alta formazione che si tramandano da generazioni un “sapere” fatto di esperienza e talento. La Scuola di Ballo più antica d’Italia, con 200 anni di storia, un Laboratorio Canoro per formazioni di giovani voci e la recente struttura dei Laboratori Artistici di Vigliena, le vivaci ed attive Officine del San Carlo. Questo, e molto di più, è il Teatro di San Carlo. Sottoscrivere una Card San Carlo significa riconoscersi in una specifica identità: una continuità di relazioni sociali, una memoria collettiva ed un mondo comune legato alla Cultura. Le Card vengono emesse esclusivamente dalla Direzione del Teatro di San Carlo, hanno validità annuale e sono rinnovabili. 52 I Teatro di San Carlo
Carta Oro Importo della sottoscrizione Euro 800,00 Inserimento del nome nei programmi di sala e sul sito web del Teatro. Riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti della Stagione d’Opera, Danza e Concerti. Diritto all’acquisto di due abbonamenti al prezzo ridotto per la Stagione d’Opera, Danza e Concerti 2020-2021. Riduzione di Euro 50,00 sulla quota annuale per l’accreditamento di nuovi Soci Carta Oro. Differimento di data gratuito per gli spettacoli della Stagione 2020-2021. Card 2 ingressi Euro 50,00 dedicata ai soci, con posto riservato a tutte le prove generali in caso di apertura al pubblico. Invito a mostre, presentazione di libri, incontri con gli artisti, conferenze stampa. Diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per Serate di Gala. Diritto all’acquisto di due biglietti al prezzo ridotto per tutte le Prime e le Serate di Gala e per le attività in decentramento (concerti stagione estiva). Sconto del 10% sull’acquisto del programma di sala. Sconto del 10% sull’acquisto di prodotti presso lo Shop del Teatro. Carta Oro Internazionale Importo della sottoscrizione Euro 3.000,00 Inserimento del nome nei programmi di sala e sul sito web del Teatro. Riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti della Stagione d’Opera, Danza e Concerti. Diritto all’acquisto di due abbonamenti al prezzo ridotto per la Stagione d’Opera, Danza e Concerti 2020-2021. Riduzione del 10% sulla quota annuale per l’accreditamento di nuovi soci Carta Oro Internazionale. Differimento di data gratuito per gli spettacoli della Stagione 2020-2021. Card 2 ingressi Euro 50,00 dedicata ai soci, con posto riservato a tutte le prove generali in caso di apertura al pubblico. Numero telefonico esclusivo per l’acquisto di biglietti. Invito a mostre, presentazione di libri e conferenze stampa. Diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per Serate di Gala. Diritto all’acquisto di due biglietti al prezzo ridotto per gli eventi, incluse la Prima e la stagione concertistica estiva. Invito a partecipare al Gala che si terrà in occasione dell’apertura della Stagione d’Opera. Sconto del 10% sull’acquisto del programma di sala. Sconto del 10% sull’acquisto di prodotti presso lo Shop del Teatro. Iscrizione alla Newsletter del Teatro di San Carlo. Servizio guardaroba gratis. Incontro con costumisti e truccatori. Visita guidata nel backstage del Teatro. Teatro di San Carlo I 53
Carta Platino Importo della sottoscrizione Euro 5.000,00 Inserimento del nome nei programmi di sala e sul sito web del Teatro. Riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti della Stagione d’Opera, Danza e Concerti. Diritto all’acquisto di due abbonamenti al prezzo ridotto per la Stagione d’Opera, Danza e Concerti 2020-2021. Riduzione del 10% sulla quota annuale per l’accreditamento di nuovi soci Carta Platino. Differimento di data gratuito per gli spettacoli della Stagione 2020-2021. Numero telefonico esclusivo per l’acquisto di biglietti. Card 2 ingressi Euro 50,00 dedicata ai soci, con posto riservato a tutte le prove generali in caso di apertura al pubblico. Invito a mostre, presentazione di libri e conferenze stampa. Diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per Serate di Gala. Diritto all’acquisto di due biglietti con una riduzione del 10% per gli eventi, incluse la Prima e la stagione concertistica estiva. Invito a partecipare al Gala che si terrà in occasione dell’apertura della Stagione d’Opera. Sconto del 10% sull’acquisto del programma di sala. Sconto del 10% sull’acquisto di prodotti presso lo Shop del Teatro. Iscrizione alla Newsletter del Teatro di San Carlo. Servizio guardaroba gratis. Incontro con costumisti e truccatori. Visita guidata nel backstage del Teatro. Incontro con gli artisti del Teatro di San Carlo. Incontro con gli artisti ospiti. Incontro con il regista e lo scenografo. Possibilità di interagire in teleconferenza via web (Skype). Vantaggi fiscali I privati che effettuano la donazione possono godere dell’agevolazione fiscale di cui all’Art. 15, comma 1 lettera I del T.U.I.R. 917/86 e in particolare della detrazione d’imposta del 19% dell’onere sostenuto fino al 2% del reddito complessivo dichiarato. Le imprese, trattandosi di erogazione di cui all’Art. 100 comma 2 lettera M del T.U.I.R. 917/86, possono dedurre integralmente l’importo dal reddito di impresa del donatore. Il bonifico va intestato a FONDAZIONE TEATRO DI SAN CARLO presso UNICREDIT S.p.A. - Via Verdi, 18d - 80133 Napoli Codice IBAN: IT 33 Z 02008 03443 000010229179 - BIC SWIFT: UNCRITM 1 S 99 Informazioni T. (+39) 081.7972.308 e.spedaliere@teatrosancarlo.it 54 I Teatro di San Carlo
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