Anno scolastico 2021/2022 - Casimiri
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Indice • L’Italia non rinuncia alla tradizione: Dante si festeggia! 2 • Uscita didattica a Roma 3 • Intervista ai ragazzi dell’indirizzo socio-sanitario e alla loro insegnante 4 • Lo sport ai tempi della pandemia 6 • Incontro con il sindaco 7 • Passaparola: la voce dei più giovani • Contro la mafia 8 • Poesie dedicate agli alberi 10 • Una giornata al Casimiri 12 • Glasgow e la COP 26 14 • Caro studente del 2071 15 • Lucca Comics: a riveder le stelle 16 • Fumetto 17 • Il successo di “strappare lungo i bordi” 18 • Finalmente “l’Italia s’è desta” 19 • Il topo di biblioteca 20 • Intrappolati in una gabbia di stereotipi 22 • Måneskin un successo dopo l’altro 23
L’Italia non rinuncia alla tradizione: Dante si festeggia! Nonostante l’emergenza Covid, l’Italia non rinuncia alle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante Alighieri. Articolo a cura di: Chiara Borzetta, 4L P er celebrare i 700 anni dal- la morte del poeta fioren- tino Dante Alighieri, si sono Casimiri 2010-2020 al teatro Talia. Sono state pubblicate anche nuove edizioni relative L’intera Commedia, incisa su foglio aureo, sarà affidata alla missione spaziale ISS-Expe- svolte in tutta Italia manifesta- alla “Divina Commedia”, come dition 66 del prossimo ottobre zioni e spettacoli di tipo artisti- ad esempio l’edizione specia- 2021, che la affiderà allo spa- co, musicale, letterario, rivolte le, in tre volumi, proposta dalle zio infinito ad eterna testimo- a tutta la popolazione, in modo Edizioni San Paolo, arricchita nianza dell’Umano Ingegno. particolare ai ragazzi nelle dal commento di Giuliano Vi- scuole, resi partecipi tramite gini, dalle illustrazioni in bian- documentari, video di youtube co e nero di Nino e Silvio Gre- e webinar. Da due anni viene gori. Di particolare rilevanza ormai celebrato il “Dantedì” la prima traduzione in lingua ogni 25 marzo, promosso dal cinese integrale e in versi del Ministero della Cultura in col- Poema dantesco del toscano laborazione con le principali Agostino Biagi (frate france- città dantesche, tra cui Firen- scano), donata alla Crusca. ze, Verona e Ravenna, alla ri- Chiudiamo con una particola- scoperta del genio del poeta. rità: l’intera Divina Commedia Anche l’Istituto Superiore “R. affidata allo Spazio aperto. Casimiri” ha partecipato alle L’associazione Scripta Ma- celebrazioni con i seguen- neant vuole materialmente ti eventi: “Noi con Dante –E affidare la custodia dell’opera uscimmo a riveder le stelle-”, all’Universo, come testimo- nei giorni 15 e 16 di settembre, nianza della Vita e della Cul- con il coinvolgimento degli tura del Pianeta Terra nella studenti, sia come attori impe- sua espressione più elevata. gnati nella recitazione di alcu- ni canti del Paradiso, sia come fruitori dello spettacolo e della visione delle stelle e dei pia- neti nello spazio, direttamente nell’osservatorio astronomico dell’Istituto, e la conferenza “Dante, gli Italiani e il nostro tempo”, che si svolgerà pros- simamente, con la partecipa- zione del Professore Gianni Paoletti e degli studenti Pietro Saveri e Valentina Titone, per la presentazione dell’Annuario 2
Uscita didattica a Roma Articolo a cura di: ratore è qui raffigurato in piedi con il braccio destro puntato in avanti e con indosso una lori- Chiocci Giada, Brunozzi Francesco Maria ca, ovvero una tipica armatura Carlotti Giacomo IV C romana, con dei bassorilievi che rappresentano il re dei Parti che, in atto di sottomis- sione, riconsegna ad Augusto I l 29 ottobre 2021 ci siamo re- cati insieme ai nostri compa- gni del 4°C a Roma per poter forma di parallelepipedo con- tornato da bassorilievi e rial- zato da una scalinata, in cima le insegne imperiali. Al Museo Archeologico Nazionale ab- biamo potuto ammirare, sta- vedere in carne ed ossa (anzi alla quale si trova l’altare vero volta l’originale, la statua di in marmo e bronzo!) ciò che e proprio. Le entrate sono po- Augusto Pontifex Maximus. fino a quel momento per noi ste sui lati più corti. Abbiamo Questa statua raffigura Otta- era solo un personaggio sui potuto vedere, anche se solo viano con la tunica tipica dei libri: l’imperatore Ottaviano da fuori, il Mausoleo di Augu- Pontefici Massimi e proprio la Augusto. Il progetto è stato sto, ideato come monumenta- tunica è scolpita con incredibi- proposto dalla prof.essa Titta- le sepolcro che avrebbe ospi- le accuratezza ed attenzione relli Nadia, la nostra insegnan- tato la salma dell’Imperatore. ai dettagli. Comunica la devo- te di letteratura latina, che ha È una costruzione di forma zione dell’imperatore per gli assegnato ad ognuno di noi circolare, con un diametro antichi culti e diffonde un’im- un monumento riguardante magine rassicurante del prin- il princeps. Protagonisti attivi ceps. Purtroppo non abbiamo della visita, abbiamo quindi potuto visitare, per le norma- illustrato ai nostri compagni, tive legate al Covid, il caveau direttamente sul posto, le ope- del Museo con la collezione di re a noi affidate. Per arricchire monete che l’imperatore fece ulteriormente l’esperienza, l’e- coniare per diffondere i sim- sposizione è avvenuta in lin- boli della sua propaganda. gua inglese, con la supervisio- Una piccola curiosità che ha ne della prof.ssa Scapeccia aggiunto interesse al nostro Oriana. Abbiamo visitato i mo- viaggio: ci siamo imbattuti per numenti dell’Età augustea ed caso in una delegazione su- il Museo Archeologico Roma- dcoreana presso la Chiesa di no. Tra questi abbiamo potu- Sant’Ignazio di Loyola e ab- to visitare l’Ara Pacis, vedere di ben 87 m. La struttura era biamo visto di persona il Pre- gli affreschi della casa di Livia stata pensata per essere so- sidente sudcoreano Moon Ja- Drusilla (moglie di Ottaviano vrapposta su più piani con un e-in, arrivato a Roma insieme Augusto), leggere le Res Ge- tumulo a ricoprire la struttura ad altri capi di Stato in occa- stae Divi Augusti che avevamo cilindrica, anche se oggi resta sione del G20. E’ stato molto tradotto in classe, osservare i poco del progetto originario. piacevole, dopo anni di didat- Fori Imperiali e le varie effigi Per quanto riguarda le scul- tica a distanza, fare questa dell’Imperatore. L’Ara Pacis è ture raffiguranti Ottaviano Au- uscita tutti insieme, prendere il un monumento posto all’inter- gusto, abbiamo potuto vedere treno, passeggiare per Roma no di un museo dedicato inte- la riproduzione dell’Augusto e condividere un’esperienza ramente a questo imponente di Prima Porta o Loricato, una non solo scolastica. Speriamo altare voluto dall’imperatore, statua il cui originale è conser- di poter partecipare presto ad costruito come un edificio a vato ai Musei Vaticani. L’Impe- altre simili iniziative! 3
Intervista Intervista di: Angelica Brunetti, 2A e Ting Ting Lin, 2 L ai ragazzi dell’indirizzo socio-sanitario e alla loro insegnante Da quest’anno scolastico, nell’Istituto Raffaele Casimiri, è stato introdotto un nuovo indirizzo: l’IP-Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale. Abbiamo voluto intervistare alcuni studenti della classe 1°AS e la professoressa Polticchia, insegnante di Metodologie operative, facendo loro delle domande riguardanti questo nuovo corso. La parola agli alunni: 1) Cosa ti ha spinto a iscriverti a questa scuola? D.M.: Principalmente le materie, che trovo molto interessanti, e gli sbocchi di lavoro che si pos- sono avere in futuro. V.C.: La possibilità di trovare un lavoro immediato. 2) Hai già idea di cosa fare in futuro? Come pensi possa aiutarti la scelta di questa scuola? D.A.: Personalmente ho in piano di fare prima l’Università e poi di diventare maestra d’asilo: la mia scelta mi aiuta quindi a prepararmi per questo lavoro e soprattutto a imparare a socializzare con le persone. V.B.: In futuro vorrei lavorare in ospedale e la scelta di questa scuola mi aiuta a raggiungere questo obiettivo, sempre più richiesto al giorno d’oggi anche a causa della pandemia da Co- vid-19, che ci ha fatto riflettere sull’importanza del lavoro del personale sanitario. 3) Come ti trovi con le nuove materie? S.A.: Molto bene, perché ho la possibilità di studiare ciò che mi piace. V.M.: Molto bene anche io, perché sono interessanti. 4) Quali di queste materie ti affascina di più? V.M.: Scienze umane, perché ci insegna a comunicare anche attraverso il corpo. A.B.: Anche la mia preferita è Scienze umane. 5) Indipendentemente dalle materie che insegnano, qual è il tuo rapporto con i professori? E con i compagni di classe? G.S.: Mi trovo benissimo con tutti, perché mi sento ascoltata sia dagli amici che dagli insegnanti. V.M.: Ho un buon rapporto sia con i miei professori che con i compagni di classe. 4
La voce della prof: 1) Quali sono le prospettive che si aprono per gli studenti che si diplomano in questo indirizzo? Gli ambiti lavorativi socio-sanitario ed educativo, in cui si proietta il loro futuro lavoro, è in con- tinua crescita, in quanto c’è sempre più richiesta di servizi socio-assistenziali e sanitari, dovuta ai cambiamenti di stili di vita della nostra società ed evidenziata dalla pandemia che stiamo vi- vendo. Ai nostri diplomati sarà richiesto di supportare minori, anziani, disabili, immigrati, soggetti con dipendenze e con altre fragilità e di promuoverne il benessere psico-fisico-sociale. Potran- no lavorare presso strutture private e pubbliche, dove è richiesto il sostegno alla persona, come centri diurni, asili nido, ludoteche, strutture ospedaliere, centri di recupero. I ragazzi devono essere in grado, attraverso progetti ed interventi assistenziali mirati, di aiutare l’utenza a cono- scere i servizi socio-sanitari del territorio, di indirizzare l’utenza al servizio giusto e di favorire la comunicazione con i diversi professionisti che operano in ambito socio-sanitario, di promuovere stili di vita sani mirati all’integrazione sociale di soggetti fragili. 2) Qual è la probabilità che i ragazzi trovino un lavoro immediato? E’ indispen- sabile frequentare l’Università o intraprendere studi più specializzati? Ci sono molte possibilità di lavoro immediato in strutture in cui è necessario organizzare progetti ed interventi a favore di persone svantaggiate, come dicevo prima, ad esempio in comunità per minori come operatore di supporto, nelle residenze sanitarie e nelle case di riposo. Io consiglio sempre di proseguire gli studi, di frequentare l'Università. Questo corso è prope- deutico per tutte le facoltà universitarie in Scienze umane, come Psicologia, Sociologia, Scien- ze della formazione, oppure le facoltà medico-infermieristiche, come Logopedia, Fisioterapia, Scienze infermieristiche, Tecnico della riabilitazione. 3) Quali sono le materie che, secondo Lei, affascinano di più gli studenti? Perché? Sicuramente Scienze umane e sociali, che nel triennio diventa Psicologia generale e applicata, perché è un insegnamento affascinante che cerca di spiegare come funziona il nostro cervello, la psiche umana! Nel triennio poi ci saranno altre materie più specifiche che toccano il settore sanitario: Igiene e cultura medico-sanitaria, Diritto e legislazione socio-sanitaria, tecnica am- ministrativa ed economia sociale, come dicevo prima Psicologia generale e applicata. La mia materia, Metodologie Operative, è presente con la nuova riforma in tutti e cinque gli anni, con molte ore nel biennio che si riducono nel triennio. Fino a qualche anno fa era presente solo nei primi tre anni. 4) Che cosa si intende per “Metodologie operative”, materia con la quale gli alunni si rapportano tutti e cinque gli anni? Per i ragazzi questa è una materia del tutto nuova, ancora da comprendere. E’una disciplina dove si applica la teoria di Scienze umane e sociali e di Psicologia e fa da raccordo a tutte le altre. Nei primi due anni si esaminano le tecniche socio-educative, come ad esempio rac- conto, drammatizzazione, attività di manipolazione e grafico-pittoriche, gioco, musico-terapia, clown-terapia, arte-terapia. Riguardo quest’ultima si è pianificato un progetto previsto da ottobre a maggio, che comprende vari compiti di realtà come prodotto finale. Si studiano i vari servizi ed interventi del Welfare state e del Terzo Settore, quali servizi sono presenti nel territorio, le varie tipologie di utenza e si progettano interventi socio-assistenziali, sanitari ed educativi. 5) E’ prevista, nell’arco dei cinque anni, l’alternanza scuola-lavoro? Sì, certo, anche se ora con la pandemia è problematico. Dal terzo anno si fa alternanza scuola-la- voro, chiamata ora PCTO. I ragazzi verranno a contatto con minori, in asili nido, in centri diurni ad esempio come aiuto compiti; potranno anche effettuare servizi presso la Caritas e in strut- ture per anziani e disabili. Ma ancora abbiamo due anni per strutturare bene questo percorso. 5
Lo sport ai tempi della pandemia Articolo a cura di: Maddalena Fugnanesi, Giulia Mascioni 3A I l Covid ha penalizzato molto la vita di noi giovani, costrin- gendoci a stare in casa e a percentuale è salita al 39%. Prima della pandemia le atti- vità maggiormente praticate benessere psico-fisico, dato che solo il 6,6% ha dichiarato di non averne risentito. Con il rinunciare alle nostre attività. erano il calcio, la palestra, la ritorno alla normalità, la situa- Un ambito che è stato molto danza, il nuoto e la pallavolo; zione risulta nettamente divisa penalizzato è senza dubbio solo pochi invece si dedicava- in due gruppi: coloro che han- lo sport, poiché molti di noi no al rugby, all’atletica, al ten- no ripreso la stessa attività e in quel periodo hanno dovuto nis e alla ginnastica artistica. coloro che l’hanno abbando- fare a meno delle loro passio- Il dato più significativo è che il nata per vari motivi, come la ni. Abbiamo quindi realizzato 54,8% ha dovuto interrompe- perdita di interesse o la man- un sondaggio tra gli studen- re lo sport in questi ultimi due canza di tempo. Comunque ti del Casimiri per verificare anni a causa del Covid; nono- questa difficile situazione è quanto realmente la pande- stante ciò, molti hanno conti- stata per alcuni ragazzi l’occa- mia abbia inciso sul benesse- nuato ad allenarsi costante- sione per comprendere l’im- re psico-fisico dei ragazzi. Tra mente in modo autonomo o portanza e sentire la necessi- i circa 150 alunni che hanno seguendo lezioni online, di- tà dello sport; infatti il 61% dei risposto alle nostre domande, mostrando che l’attività sporti- giovani attualmente pratica il 64.4% sono risultate ragaz- va gioca un ruolo fondamen- un’attività sportiva. ze tra i sedici e i diciotto anni. tale nella vita dei giovani. Solo Dai dati raccolti è emerso che il 14.4% ha potuto continuare ben il 17,8% dei giovani, an- la stessa attività sportiva, con che prima del lockdown, non società iscritte a tornei nazio- praticava alcuno sport, situa- nali. Abbiamo potuto constata- zione preoccupante che si è re che tutti sono consapevoli ulteriormente aggravata negli che la rinuncia allo sport ha ultimi tempi, dato che oggi la influito negativamente sul loro 6
Incontro con il Sindaco Quello che vorremmo dal nostro primo cittadino Articolo a cura di: Rebecca Sillani e Roberta Micheletti, 3 BG I l 15 novembre 2021, nell’I- stituto Raffaele Casimiri, le classi dell’indirizzo Tecnico sport e divertirci; speriamo che il nostro appello venga accolto da enti, associazioni e grafico 3AG e 3BG hanno privati che si adoperino per il avuto un incontro con il Sinda- Bene comune! co, per parlare delle funzioni Grazie per l’attenzione e la del Comune e dei compiti che comprensione. svolge il primo cittadino. Ci è stato permesso di fargli delle domande circa le motivazioni che lo hanno spinto a intra- prendere la via della politica o sui cambiamenti che ha ri- scontrato nella sua città nel corso dei due mandati. Ma la questione che ci ha interessa- to di più è stata quella relativa alla disponibilità di locali per i giovani. Quest’ultimo aspetto è stato molto discusso, poiché il Sindaco ha argomentato di- cendo che a Gualdo ci sono strutture sufficienti, anche se secondo noi la città è ogget- tivamente “spenta” dal punto di vista sociale. Infatti i ragazzi della nostra fascia d’età sono spesso costretti a spostarsi per cercare luoghi di svago più vari e frequentati. Quindi la nostra richiesta sarebbe di pensare anche ai giovani e a ciò di cui hanno attualmente bisogno, perché le esigenze degli adolescenti di oggi sono cambiate rispetto a quelle dei tempi passati, com’è norma- le che sia! Abbiamo bisogno di spazi di condivisione dove poter socializzare, praticare 7
Passaparola: la voce dei più giovani - Scuole Secondarie di primo grado del territorio Contro la mafia A cura di: Giacomo Anemone, Gioele Mariani, Alice Montani Lorenzo Sborzacchi, Gianfilippo Spogli, Chiara Toti della classe III B, Sec. I gr. Sigillo I l 26 novembre 2021, alle 21:00, noi alunni della classe III B della Scuola Secondaria di I gr. dell’IC Sigillo, abbiamo avuto la possibilità di partecipare a Sigillo ad un incontro sulla mafia e la criminalità, organizzato da Federica Fabbretti, co-fondatrice di “Agende Rosse”, Marco Ber- telli, del direttivo Movimento “Agende Rosse”, dott. Giovanni Spinosa, magistrato, ex Presidente del Tribunale di Ancona, e Stefano Mormile, fratello di Umberto Mormile, una vittima della mafia. In quella occasione, inoltre, è stato presentato il libro “La Repubblica delle stragi”, scritto da Sal- vatore Borsellino, Fabio Repici, Stefano Mormile, Nunzia Mormile, Giovanni Spinosa, Antonella Beccaria, Giuseppe Bianco e Federica Fabbretti. “La Repubblica delle stragi”, a cura di Salvato- re Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino, ucciso nel 1992 in un tremendo attentato mafioso a Palermo; è un’opera preziosissima, a metà strada fra la memoria e lo scavo fra gli archivi giudiziari e quelli giornalistici, per dissotterrare delle verità indicibili. Una contro-storia dell’Italia basata solo su fatti documentati e raccontati, per la prima volta, con uno sguardo d’in- sieme che fornisce un quadro della situazione veramente impressionante, in quanto, oltre alle stragi di mafia, rivela il collegamento che vi è stato a lungo tra la mafia e la politica. Durante l’in- contro è stato trattato principalmente ed in modo dettagliato il tragico evento della strage di Via D’Amelio e il suo andamento processuale nel corso degli anni. Il 19 luglio 1992, alle ore 16:59, Paolo Borsellino si trovava sotto casa di sua madre, che risiedeva in Via D’Amelio. In quell’i- stante, Borsellino scese dalla sua automobile blindata, scortata da cinque agenti di polizia. Arrivato davanti alla porta esterna del palazzo, in cui si trovava l’appartamento materno, suonò il campanello: al momento del suono, una macchina, imbottita di esplosivo, vicino all’ingresso di casa, esplose, uccidendo tutta la scorta ed il magistrato palermitano. All’interno dell’auto blindata di Borsellino si trovava la sua valigetta di cuoio, con dentro i suoi effetti personali, un costume da bagno, delle sigarette, una batteria di un telefono cellulare e una agenda rossa, dove il magistrato aveva elencato tutti i nomi dei mafiosi che facevano parte della “Cupola del- la Mafia”, i cosiddetti boss. Di essi faceva parte il più rinomato della mafia palermitana: Totò (cioè Salvatore) Riina. Nei minuti seguenti, un fotografo, che risiedeva nelle vicinanze di Via D’Amelio, si recò sul luogo dell’esplosione per scattare delle foto, che solo lui aveva e che poi ha rivelato alla polizia. In queste immagini si vede un uomo che preleva la borsa e si allontana dalla vettura con la cartella del magistrato in mano. Qualche tempo dopo, la polizia scientifica si recò presso l’auto blindata e vide la borsa di Paolo Borsellino intatta e senza segni di bruciatura e, durante il sopralluogo del veicolo, la polizia non trovò in essa la famosa agenda rossa nella borsa di Paolo Borsellino. Nel 2008, uno dei mandanti di questa strage, si pentì di quello che aveva fatto e confessò che le indagini che avevano condotto erano tutte una bugia e rivelò tutto quello che, finora, sappiamo. Dopo questo pentimento, si riaprì un nuovo processo, il Borsellino Quater, il quarto processo dopo l’accaduto del 19 luglio 1992. Dopo la morte del magistrato, grazie al fratello Salvatore, è stato fondato il Movimento Agende Rosse, che da anni fa opera di sensibilizzazione, specie tra i giovani, per far conoscere il fenomeno mafioso e combatterlo. Verso la fine dell’incontro, il fratello di Umberto Mormile, Stefano Mormile, ha raccontato l’ucci- sione del fratello. Umberto era un educatore carcerario che con i suoi insegnamenti dava molto fastidio alla mafia, in quanto cercava di far riflettere i carcerati e li esortava a non rispondere più 8
agli ordini dei boss. Umberto perciò è stato ucciso l’ 11 aprile 1990, mentre era di ritorno verso la sua abitazione. Durante il percorso, due moto si affiancarono alla sua auto e spararono alcuni colpi di pistola, uccidendolo. Noi ragazzi durante l’incontro siamo stati molto interessati. Anche se tutti gli aspetti non li abbiamo compresi, alcuni passaggi, però, ci hanno davvero colpito e in generale abbiamo imparato molto. Abbiamo compreso che è importante essere informati, riflet- tere e farsi sempre delle idee su quanto accade e su quanto ascoltiamo, vediamo e leggiamo sui mass-media. Pur essendo ancora molto giovani, dobbiamo iniziare ad avere una mentalità che ci faccia essere buoni cittadini che mettono in atto buone pratiche. Occorre, infine, che rico- nosciamo ed evitiamo quegli atteggiamenti quotidiani che in apparenza sembrano regolari, ma che di fatto rientrano nella mentalità mafiosa. 9
Passaparola: la voce dei più giovani - Scuole Secondarie di primo grado del territorio Poesie dedicate agli alberi A cura dei ragazzi della Classe III G della Scuola secondaria di primo grado “F. Storelli” di Gualdo Tadino I Ragazzi hanno provato a mettere in versi i loro sentimenti sugli alberi e sulla natu- ra in generale, lasciandosi trasportare per un po’ dalle emozioni e dalla loro imma- ginazione. L’occasione è stata loro fornita dalla Festa dell’Albero, lo scorso 19 no- vembre, giorno in cui gli alunni hanno partecipato alla piantumazione di un bel tiglio vicino alla nostra Scuola, all’unisono con tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo di Gualdo Ta- dino. Un’iniziativa semplice e diretta, per ricordarci che, insieme ai nostri amici alberi, fac- ciamo parte della trama sottile e preziosa di quell’inestimabile mistero che si chiama VITA. Agli alberi “Se non ci foste voi il mondo spoglio sarebbe, senza colore alcuno”… “Portatori d’ossigeno voi siete nelle foreste di solito in molti risiedete…” “Alberi potenti come fulmini, foglie verdi come prati immensi, vi vedo a volte vestiti, a volte spogli come una stanza vuota…” “Senza di voi ci mancherebbe il respiro, come sentendoci svenire di fronte alla persona amata, senza più forza…” “Sei così bella che per contemplarti mi serve più ossigeno degli alberi…” “L’autunno di colori rianimate, come farebbero le fate…” 10
Caro albero… “I tuoi colori ci illuminano gli occhi… Ti guardo e penso che siamo fortunati ad avere uno come te. Crei l’ossigeno che respiriamo, trattieni il terreno su cui camminiamo, sei casa per gli animali chea più amiamo, vivi per farci vivere ogni giorno” “Anche quando bruci nei nostri camini ci doni il calore della vita” “Da sempre ti vedo lì solo, come un ramo d’inverno quando è spoglio, o con le tue lunghe braccia profumate, che fioriscono ad ogni estate” “L’autunno dipinge i paesi con diversi colori accesi… L’inverno, gioia dei bambini, nemico degli adulti, freddo si sente, ma la calda cioccolata e lo spirito natalizio ci riscaldano i cuori…” “Le foglie, dopo un periodo buio, ritornano virili, spuntano piccole nelle estremità più lontane, man mano riprendono colore, ed io percepisco l’annuncio della stagione calda, l’estate” “Arrampicarsi su un albero è come la vita: più veloce lo fai, prima finisci… Lo sbruffone rimane a metà, ma il colmo della vita egli non vedrà Chi invece si arrampica un passo alla volta, la vita si godrà” “Albero caro, continua a fare ossigeno, se no nun la ricconto…” 11
Passaparola: la voce dei più giovani - Scuole Secondarie di primo grado del territorio Una giornata al Casimiri L’importanza di orientarsi A cura dei ragazzi della Classe 3E della Scuola secondaria di primo grado F. Storelli di Gualdo Tadino S abato 4 dicembre, noi ragazzi della III E siamo andati al Liceo Casimiri per “orientarci” su quale scuola scegliere dopo la terza media. Il termine “orientamento” indica la facoltà di riconoscere dove ci si trova e la direzione in cui andare. “Fare orientamento”, per noi, significa acquisire consapevolezza sulla scelta della scuola superiore adatta alle capacità e alle compe- tenze di ogni alunno. Questa prassi è importante per avere informazioni in più sul nostro futuro e sulle future professioni e perché la nostra decisione non sia condizionata dal sentito dire, ma si basi su un’esperienza personale, seppur breve. L’uscita è consistita nella visita del liceo e dei suoi laboratori, dove abbiamo svolto attività nuove e divertenti, che vogliamo raccontare. In- nanzitutto il Casimiri ha vari indirizzi: scientifico, scienze applicate, linguistico, tecnico-grafico e socio-sanitario. Noi li abbiamo esplorati tutti. La prima tappa è stata al Linguistico, dove ci hanno portato nell’aula di lingue e, con l’aiuto di un professore e di un madrelingua tedesco, abbiamo visto alcune somiglianze tra il tedesco e l’inglese, facili da trovare perché appartengono allo stesso ceppo, poi abbiamo fatto dei quiz sulla Germania. La seconda attività invece l’abbiamo svolta nel laboratorio di scienze, dove abbiamo approfondito l’argomento delle leve. Succes- sivamente all’Indirizzo Socio-Sanitario lavorando sulla comunicazione, abbiamo capito che è molto importante come ci approcciamo alle persone e che un messaggio può variare attraverso gesti, sguardi e toni della voce. Infine all’indirizzo Tecnico-Grafico siamo stati nel laboratorio di informatica, dove abbiamo usato alcuni programmi come Adobe Photoshop, per realizzare un robot personalizzato, che poi ci è stato consegnato come ricordo, da portare a casa, stampato su un calendario. E’ stata una bellissima esperienza e di essa ci hanno colpito molte cose: le aule spaziose e numerose, i banchi che non sono come i nostri, in alcune stanze per esempio ci sono grandi tavoli al centro, circondati da molte sedie. Le esperienze fatte sono state delle scoperte, oltre che per il tipo di lavoro eseguito, anche per come i professori ci hanno coinvolto. 12
Su questa giornata abbiamo poi riflettuto e ci siamo confrontati tra noi a scuola. Alcuni di noi hanno le idee già chiare: Giacomo: “vorrei andare all’università di medicina e specializzarmi in odontoiatria” Luca: “Io penso proprio che farò scienze applicate, anche perchè c’è l’informatica” Giovanni: “spero di entrare nella facoltà di ingegneria informatica” Gabriele: “ Io sono molto interessato alle materie scientifiche, quindi non avrò molte difficoltà nello scegliere la scuola giusta per me, ma capisco che molti miei coetanei sono indecisi” Altri invece ci stanno ancora pensando: Matilde: “Ancora non so che lavoro mi piacerebbe fare, nei prossimi cinque anni spero di chia- rirmi le idee”. C’è poi anche chi è molto determinato: Rebecca: “ non mi aspetto di passare tutte le scuole con facilità, sono a conoscenza del fatto che dovrò fare anche dei sacrifici, ma per raggiungere i miei obiettivi sono disposta a questo”. Anna, Marco, Michele, Matteo, Filippo, Samuel, Samuele, Nicolas, Guenda, Giulia, Ivan, Meg- gie, Niko, Karim, Martina, Luce, Paolo sono d’accordo nel dire che: “ per prendere la decisione giusta è bene seguire il consiglio di persone più grandi, come i familiari, gli amici e i professori, ma soprattutto lasciarsi guidare dalle proprie capacità e passioni. Se non si hanno obiettivi chiari per l’avvenire, guardare a ciò che ci piace fare nel presente e scegliere in autonomia”. Gli open- day aiutano a fare chiarezza, dando spunti e idee su cui riflettere, offrendo le testimonianze di insegnanti e studenti e rispondendo a timori, curiosità e speranze di chi è in cerca della giusta strada verso i propri sogni. 13
Passaparola: la voce dei più giovani - Scuole Secondarie di primo grado del territorio Glasgow e la COP 26 e delusioni tra speranze Scuola secondaria di primo grado Fossato di Vico, classe III A Lorenzo Bruschi, AdamHamami, Lucrezia Paciotti Haron Roy, Gioia Tassi G li eventi atmosferici estre- mi sono una delle tante sfaccettature del riscalda- zioni. Dalla conferenza di Rio nel 1992, a quella di Parigi nel 2015 (COP 21 - Conference passo indietro sui combustibili fossili; questo per non frenare il loro sviluppo. Con la COP mento globale che sta carat- of the Parties), passando per 26 si è definita la necessità terizzando il nostro pianeta. I Madrid 2019, non si è trovato di lavorare assieme “we need climatologi hanno individuato, un accordo sul tema del mer- to work together to” per sup- tra le principali cause del ri- cato del carbonio, fino ad ar- portare i Paesi che devono scaldamento globale, i “Gas rivare ad oggi, all’ultima con- affrontare questi cambiamen- Serra” - diossido di carbonio, ferenza svoltasi a Glasgow ti, mettendoli in condizione di ossido di azoto e gas fluorurati (COP 26) nell’ottobre scorso. proteggere e ripristinare gli aumentati a causa dell’uso di Questa conferenza a presi- ecosistemi e contestualmen- combustibili fossili, della de- denza britannica aveva l’o- te costruire difese, sistemi di forestazione, dell’allevamento biettivo, ambizioso, una vera allerta, infrastrutture e agricol- del bestiame, dei fertilizzanti e propria sfida, di prendere a ture più resilienti per contra- azotati - e il conseguente “Ef- livello globale l’impegno di az- stare la perdita di abitazioni, fetto Serra”, ossia l’aumento zerare le emissioni nette entro mezzi di sussistenza e persi- delle temperature del nostro il 2050 e puntare alla limitazio- no di vite umane. Se i leader pianeta, causato dall’impossi- ne dell’aumento della tempe- mondiali possono avere dub- bilità di fuoriuscita dall’atmo- ratura a 1.5°C; per far questo bi, dubbi non ne hanno Greta sfera delle radiazioni ad onda ogni Paese dovrebbe accele- Thunberg, Vanessa Nakate e lunga provenienti dal suolo. Il rare il processo di abbandono Mitzi Tan. Queste attiviste, in- riscaldamento globale ha del- del carbone, di riduzione della fatti, hanno lanciato un appel- le conseguenze sia a livello deforestazione, velocizzare lo urgente ai leader mondiali, ambientale sia a livello sociale la transizione verso i veicoli sostenendo che la situazio- e economico, tra cui la deser- elettrici e incoraggiare gli in- ne attuale è ben lontana da- tificazione, lo scioglimento dei vestimenti nelle rinnovabili; gli obiettivi prefissati e che la ghiacciai, l’innalzamento, il ri- purtroppo non sono stati visi- prospettiva di devastazione scaldamento e l’acidificazione bili azioni e impegni per il rag- del Pianeta non è un’ipotesi o degli oceani, la tropicalizza- giungimento di questi obiettivi, un’esercitazione… zione del Mediterraneo, i cam- tanto che di questo passo le ma REALTA’. biamenti nella circolazione emissioni aumenteranno inve- atmosferica e i fenomeni at- ce di diminuire. Infatti mentre mosferici estremi che tutti ben Paesi più ricchi come USA, conosciamo. Dai primi anni Gran Bretagna e Canada han- Novanta i Paesi più importan- no annunciato che aumen- ti del mondo hanno mosso i teranno gli sforzi per ridurre primi passi per affrontare il le emissioni, altri Paesi sono problema: si sono incontrati più restii, come Cina e India, per analizzare dati, situazio- che in cambio della loro firma ni e proporre obiettivi e solu- sul “patto” hanno chiesto un 14
Passaparola: la voce dei più giovani - Scuole Secondarie di primo grado del territorio Caro studente del 2071 A cura dei ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado di Scheggia anno scolastico 2021-2022 L’appuntamento è per il 23 novembre 2071. Nell’ambito dell’iniziativa #ioleggoperchè, noi ra- gazzi della scuola secondaria di Scheggia abbiamo deciso di scrivere una lettera ad uno stu- dente del futuro per raccontargli quello che stiamo vivendo, i nostri pensieri, le preoccupazioni e le speranze e per suggerirgli, al contempo, la lettura dei libri che per noi sono stati più signi- ficativi, perché i libri sono eterni e hanno il potere di parlare al cuore dell’uomo di ogni tempo. Abbiamo tradotto la lettera in inglese, francese e arabo e l’abbiamo racchiusa in una capsula del tempo, ora sepolta nel nuovo parco cittadino di Scheggia. Fra 50 anni verrà riaperta e sarà il nostro regalo per i giovani del futuro. L’appuntamento è per il 23 novembre 2071: e tu ci sarai? C aro Studente del 2071, siamo i ragazzi che, in quello che tu considererai il demia mondiale causata da un virus chiamato COVID-19 (forse l’avrai studiata nei libri stanza. Inizialmente eravamo molto preoccupati, soprattutto per i nostri familiari più anzia- lontano 2021, frequentavano di storia o te ne avrà parlato ni, per cui il contagio poteva la Scuola Secondaria di Pri- qualche vecchio professore). essere fatale. Soffrivamo del mo Grado “Davide Cenci” di Fino a che il virus non si è dif- fatto che, dall’oggi al domani, Scheggia. Siamo dei giovani fuso in Italia, vivevamo una tutto ciò che rendeva bella la ragazzi come te, che amano vita tranquilla e potevamo fare nostra vita ci venne tolto: gli giocare a calcio, uscire con gli ciò che più ci piaceva, senza amici, il calcio, la libertà. Do- amici e che si divertono con pensieri. Giorno dopo giorno, vemmo quindi essere molto poco. Quando tu leggerai que- però, i contagi aumentavano, responsabili e rispettare tut- sta lettera noi saremo anziani, la gente si ammalava grave- te queste restrizioni, ma non forse saremo quei vecchietti mente e gli ospedali erano al eravamo sereni: ogni tanto ci che vedi giocare a carte al bar, collasso. Per questo fu ema- assalivano tanti dubbi e pre- forse saremo molto lontani da nato un DPCM che proclamò occupazioni verso il futuro... Scheggia o forse non ci sa- un lockdown generale: tutti do- remo più. Ti starai chiedendo vevano restare chiusi a casa e perché abbiamo deciso di la- limitare al massimo gli sposta- testo completo: sciarti questa lettera. Ebbene, menti. Le attività commerciali questi ultimi anni sono stati non essenziali furono chiuse, molto difficili per noi e per il così come tutte le attività spor- mondo intero e abbiamo pen- tive. Non potevamo nemme- sato di lasciarti le nostre me- no andare a scuola e fummo morie, le nostre riflessioni ed costretti a seguire le lezioni i nostri consigli. Nel febbraio da casa, tramite il computer: del 2020 è scoppiata una pan- la chiamarono Didattica a Di- 15
Lucca comics: a riveder le stelle Articolo a cura di: Niccolo’ Vezzola 1A L ucca Comics & Games è una fiera internazionale incentrata sul fumetto, sull’animazione, sul gioco di ruolo fantasy e sul cosplay (parola inglese che indica i travestimenti da personaggi famosi). Lucca, durante i quattro giorni dedicati al festival (dal 29 ottobre al primo novembre), si trasforma nello scenario di una vera e propria caccia al tesoro. Ogni piazza, chiesa e palazzo diventano esposizioni o punti di ritrovo. E’ proprio questo a rendere l’atmosfera magica, arte e fantasy che si fondono. Passeggiando per i vicoli e le piazze della bellissima Lucca si incontra- no adulti e ragazzi che vestono i panni dei loro personaggi preferiti dei cartoni, film e fumetti. Questo fa sembrare tutto surreale e ovattato. Dopo un anno di chiusura dovuta al covid, si torna a riveder le stelle. E’ con questa citazione che il festival riapre le frontiere, con posti limitati del 30% e obbligo di green pass. La fiera, oltre ad essere una grande occasione per incontrare autori internazionali e amanti del mondo “nerd” e “otaku”, è anche un evento di grande impor- tanza per la città stessa.Tutti la condividono, tanto che in ogni vetrina del centro c’è un richiamo al tema del mondo dei fumetti. Dai bar alle botteghe artigianali... anche le borse in pelle fatte a mano vengono ricamate con personaggi immaginari famosi. Rispetto agli altri anni, il sold out dei biglietti è avvenuto in 48 ore, portando un numero di turisti pari a 140 mila (80000 paganti e 60000 visitatori). Questo fa perfettamente capire quanto, dopo il pesante lockdown dovuto alla pandemia, il desiderio di condivisione fosse forte. Per questo tutti gli autori più illustri del calibro di Frank Miller, Will Eisner, Walter Leoni si sono riuniti per realizzare delle illustrazioni sull’Italia in ognuna delle loro mostre. Importante la presenza di un fumettista italiano che, per la presen- tazione del suo nuovo progetto, ha avuto un enorme seguito: Zerocalcare, durante il quarto e ultimo giorno di festival, nel Teatro del Giglio, davanti a più di 1000 persone ha presentato la nuova serie animata distribuita da Netflix, “Strappare lungo i bordi”. Il vero tema del festival di quest’anno è inserito nel titolo, “A riveder le stelle”. Questa frase è tratta dall’ultimo verso dell’inferno della Divina Commedia di Dante. Il Poeta, dopo un lungo cammino nelle tenebre, si prepara a salire, attraverso il Purgatorio, verso il Paradiso, in un percorso che volge verso la speranza e la voglia di rivedere le stelle. Magari, Rinaldo Traini (fondatore del Lucca Comics) ha voluto utilizzare questa espressione dantesca per indicare la rinascita dell’Italia dopo due lunghi anni di pandemia e buio. 16
Calogero e le sue disavventure 17
Il successo dietro “Strappare lungo i bordi” (attenzione, spoiler!) Articolo a cura di: Niccolò Vezzola 1 A,Leonardo Gallenghi, Francesco Proietti, Eduardo Wolf 4 AG T utti in questo periodo par- lano di “Strappare lungo i bordi”, serie animata uscita il le sue caratteristiche fondamentali che rimarranno costanti in tutte le altre opere. Uno stile definito da lui hardcore emo-punk, dove si alternano momenti seri e romantici, in cui vengono lan- 17 novembre 2021, prodotta ciati messaggi anche importanti, a momenti comici, conditi dal da MOVIMENTI Productions e suo immancabile accento romano. Nei momenti più seri è Mi- completamente scritta da Ze- chele a narrare le vicende metaforicamente, mentre nelle parti rocalcare. In una settimana ha comiche è il suo fumetto a prendere la parola. Tutto questo è addirittura superato l’audience rappresentato benissimo nella sua serie animata dove con soli di “Squid game”, raggiungen- sei episodi, di una durata complessiva di 115 minuti, Zerocal- do gli 80 milioni di visioni in care tratta argomenti come il suicidio o scelte fondamentali del- tutta Italia. La serie è incentra- la vita, alternati alle sue solite battute in dialetto. In così poco ta su un viaggio verso Biella tempo riesce addirittura ad inserire la sua filosofia di vita, che del protagonista, il fumettista è anche il titolo del programma. Secondo Zerocalcare, infatti, stesso, insieme ai suoi due la vita è un continuo strappare la linea tratteggiata di un foglio migliori amici (Sarah e Sec- che rappresenta il percorso di tutti. Alcuni strappano ad occhi co). Prima di andare a parla- chiusi per paura di scoprire che quello che stanno facendo è un re della serie stessa, è meglio completo fallimento, mentre altri continuano a strappare il bor- soffermarsi sulla personalità e do con spensieratezza e fiducia, come Achille e la tartaruga. sullo stile singolare dell’auto- Il messaggio è chiaro, la vita è bella ma può succedere che re. Michele Rech, in arte Ze- dietro alle apparenze si nasconda un dolore indelebile come rocalcare, è un fumettista di una cicatrice. 37 anni che ha cominciato la sua carriera appena dopo la fine delle scuole superiori, riu- scendo sin da subito a trovare lavoro nel mondo della crea- zione di copertine di album o di brevi storie a fumetti, ne sono un esempio le vignette del dia- rio “Bastardidentro”. Il primo grande successo, però, lo ha avuto nel 2011 con l’uscita del suo primo libro completamen- te illustrato, campione d’incas- si in Italia e candidato finalista al Premio Strega, chiamato “La Profezia Dell’Armadillo”, pubblicato dalla BAO Publi- shing. Sin dal primo successo, l’autore ha sempre mantenuto 18
Finalmente “l’Italia s’è desta”! Articolo a cura di: Furman Maksimilian e Basili Myriam I A D opo due anni durissimi per la nostra nazione, sembra anche giusto che ci sia stata e di Roma, nel 1960. Emozioni a non finire: ultima esperienza olimpica per la Pellegrini, che Wimbledon, omaggiato dal presidente Mattarella. Per la prima volta l’Italia conquista una qualche rivincita, e non disputa la quinta finale nei 200 pure gli Europei di pallavolo solo in ambito economico e stile libero per la quinta vol- sia con la squadra maschile sociale. Il 2021 infatti, sotto ta consecutiva; trepidazione che femminile. Ciliegina sul- molti aspetti, ma soprattut- per il traguardo dei 100 metri la torta... dopo 53 anni l’Italia to dal punto di vista sportivo, di Lamont Marcell Jacobs e porta a casa la coppa, vinta sembra essere l’anno dell’Ita- commozione per il suggestivo 4-3 ai rigori, della finale degli lia. Le tanto agognate Olim- abbraccio tra Gianmarco Tam- Europei di calcio 2020, dispu- piadi di Tokyo 2020, superati beri e il qatariota Mutaz Essa tata a Wembley contro l’Inghil- gli spiacevoli intoppi che ne Barshim, che, condividendo terra. La nostra squadra esul- hanno posticipato lo svolgi- l’oro, con il gesto dello scam- ta con il tricolore sulle spalle mento fino all’anno successi- bio delle medaglie hanno con- e la coppa tra le mani, salu- vo, sono state un’opportunità quistato tutti per l’esempio tando le famiglie attraverso gli per i nostri abili atleti di mette- di sportività. Ma questo non schermi e tagliando la rete per re in risalto capacità fisiche e è solo un anno azzurro per i portarsi a casa un pezzo di mentali. L’Italia ha colleziona- cieli di Tokyo, grandi soddisfa- quella meritata partita. to ben 10 ori, 10 argenti e 20 zioni infatti ci sono state riser- È stata veramente non solo bronzi, battendo il record delle vate anche dal tennis, grazie una notte, ma un’intera estate 36 medaglie vinte alle Olim- a Matteo Berrettini, primo ita- “magica”! piadi di Los Angeles, nel 1932, liano ad arrivare alle finali di 19
Il topo di biblioteca Consigli di lettura Articolo a cura di: Francesco Maria Brunozzi 4 C Altro giro altra corsa! Con l’uscita dell’ultimo numero di Panta Rei ed il nuovo anno scolastico, ormai in pieno svolgimento, vorrei poter salutare tutti i lettori ed in particolare gli alunni del primo. Rispetto all’anno scorso è stata introdotta una novità: i libri che saranno trattati in ogni numero saliranno da tre a quattro, l’ultimo verrà proposto dagli stessi lettori che invieranno una e-mail a francescomaria. brunozzi@casimiri.edu.it, contenente il titolo dell’opera, il nome dell’autore, la trama, un commento per- sonale e le motivazioni per cui il testo dovrebbe essere letto (il tutto in circa 1000 battute spazi inclusi). Date queste brevi premesse, iniziamo: D i solito non consiglio mai delle collane di libri a qualcuno, mi sembra sempre di “costringere” l’altro a riempirsi di un quantitativo enorme di titoli, ma questa volta voglio aprire il nuovo numero con un’eccezione: “Guida galattica per gli au- tostoppisti” di Adams Douglas. Questa trilogia in cinque parti, pubblicata in un unico libro da Mondadori, tratta delle strane avventure dell’umano Arthur che, scampato alla distruzione del proprio pianeta natale, si ritrova a scorrazzare per il cosmo insieme ad un’insolita banda. La cosa che più mi piace della saga è senza dubbio la sua struttura interna, l’autore di fatto riesce a giocare in un modo unico con l’opera. Si passa da un capitolo dove è trattata la trama principale a quello successivo, nel quale Adams inizia una narrazione apparentemente aliena dal resto. Infine se amate ridere senza controllo, questi libri fanno assolutamente per voi. La comicità e l’umorismo dal gu- sto inglese della saga vi rapiranno in un batter d’occhio. Q uest’estate mi è capitato di imbattermi in una piccola perla letteraria, un classico in miniatura se vogliamo. “Il ballo”, scritto da Irène Némirovsky (edito da Adelphi), tratta in poche decine di pagine di una donna che emerge, dei suoi conflitti interiori e della lotta contro una figura materna crudele ed asfis- siante. Antoinette, la protagonista, è una ragazza di quattordici anni, intrappolata nel limbo tra l’infanzia e l’adolescenza, che vive con i propri genitori in un lussuosissimo appartamento pa- rigino. Non è sempre stato così, suo padre Kampf, infatti, lavo- ra in borsa e solo grazie ad una attentissima assenza di scru- poli riesce ad accumulare una fortuna. Lui e la moglie Rosine, fortificati dalla loro recente ricchezza, tentano di farsi accettare dall’alta società di Parigi, organizzando un sontuoso ballo. Può sembrare banale come trama, ma l’abilità con cui l’autrice ha strutturato tutto questo vasto mondo di pensieri e contraddizio- ni, comprimendolo in uno spazio così piccolo, è sconcertante. Di certo Il ballo è uno dei libri che più mi sento di consigliare a chiunque cerchi una protagonista combattiva e forte, una don- na pronta a tutto pur di brillare alle luci della rivalsa. 20
P er rimanere in tema “narrazioni al femminile”, vorrei propor- re a tutti coloro che gradiscono un leggero brivido lungo la schiena uno degli ultimi libri di Antonella Lattanzi: “Questo gior- no che incombe” (edito da HarperCollins). È la storia di France- sca, madre di due bambine piccole e moglie devota di Massi- mo, che, per motivi di lavoro, si trasferisce con tutta la famiglia a Roma. Francesca non ci pensa un momento ad abbandona- re il suo lavoro a Milano, così da stare con le sue figlie e co- ronare il sogno di scrivere un libro per bambini. Inizialmente le cose sembrano normali, i condomini del nuovo palazzo gentili, forse anche troppo. Un giorno però una ragazzina scompare, quell’equilibrio ermetico si infrange e tutto precipita nel caos. La salute mentale di Francesca collassa, esattamente come la sua famiglia. La peculiarità che più mi ha attratto di questo libro è senza dubbio la casa dove abita la protagonista, che, col passare dei capitoli, diviene un personaggio vero e proprio con cui Francesca dialoga. Se cercate un libro che vi faccia rimane- re col fiato sospeso fino all’ultima pagina o una storia familiare dai toni noir, ecco il libro che potrebbe fare al caso vostro! U ltimo consiglio che vorrei proporre per questo numero è un classico della letteratura italiana, "Il Gattopardo", scritto da Tomasi di Lampedusa (edito da Feltrinelli). In questo romanzo viene narrato il percorso di trasformazione avvenuto nella so- cietà e nelle vite di una nobile famiglia siciliana durante il Risor- gimento, dalla caduta dei Borboni alla nascita del Regno d’Ita- lia. Qui si vede quindi il processo inarrestabile di decadimento sociale, ma anche naturale delle tracce di una nobiltà ormai estinta. Per citare un passaggio dell'opera: "Il significato di un casato nobile è tutto nelle tradizioni, nei ricordi vitali; e lui [il principe Fabrizio] era l’ultimo a possedere dei ricordi incon- sueti, distinti da quelli delle altre famiglie". Il libro in questio- ne inizialmente presenta un ritmo piuttosto lento, ciò potrebbe mettere in difficoltà alcuni lettori, ma una volta superata questa barriera, a mio avviso, ne vale assolutamente la pena. Non esito a consigliare Il Gattopardo a tutti coloro cui non dispiace un po' di ironia pungente, in un mondo e un tempo ormai remo- ti, senza rinunciare però ad un retrogusto amaro che pervade tutto il romanzo. 21
Intrappolati in una gabbia di stereotipi Articolo a cura di: Elena Costantini, Greta Pascolini, Chiara Bartoccioni Classe 1 A O rmai da tempo è in corso la battaglia per la parità di genere, sia uomini che donne combattono a testa alta contro le ingiustizie e reagendo alle critiche e rilasciando varie testi- monianze contro il comportamento tenuto dal- la EHF. L’accaduto ha scatenato immediata- gli stereotipi che vengono loro imposti da seco- mente l’interesse dell’opinione pubblica e del li. La diversità non è accettata, non è ben visto web, ed in poco tempo nel resto del mondo l’uscire dagli schemi, e non è possibile ribellarsi si sono verificati altri comportamenti simili da senza essere vittime di disappunto, oggetto di parte di atleti di ogni sport. Ma cosa sareb- critiche e senza sentirsi dire che si è esagerati be successo in una situazione ribaltata? Se o fuori luogo. Nonostante attualmente il numero fossero stati degli uomini a chiedere una di- degli individui che si battono a livello mondia- visa più confortevole? Nel corso della storia, le per abolire questi canoni sia in continua cre- le donne hanno sempre dovuto ricoprire ruoli scita, gli ideali errati dell’uomo e della donna si di sottomissione, avendo di conseguenza po- riflettono ancora, ed in modo radicale, in ogni chi diritti, poche possibilità o opportunità. La ambito della società, persino in quello sportivo. situazione sta migliorando, ma resta ancora Quest’estate abbiamo assistito a due piccoli ge- molta strada da fare; intanto in ambito spor- sti che hanno cercato di infrangere gli stereotipi tivo arriva un primo successo: le atlete nor- di genere.Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 le ginna- vegesi hanno ottenuto le modifiche normative ste tedesche hanno rinunciato al body e si sono sull’abbigliamento del beach handball femmi- presentate in gara con la tuta lunga, con calza- nile, che ora prevedono che le atlete debbano maglia fino alla caviglia, per protestare contro indossare “pantaloncini corti aderenti” e non la “sessualizzazione” della ginnastica. Spinta più “slip del bikini con una vestibilità aderente dalle stesse motivazioni, la squadra femminile e tagliati con un angolo in alto verso la parte della Norvegia ha deciso di prendere posizio- superiore della gamba”, come recitava prece- ne nella lotta per l’uguaglianza e la possibilità di dentemente il regolamento. Al giorno d’oggi scelta, indossando i pantaloncini al posto della l’uomo è riuscito a raggiungere moltissimi dei divisa in bikini imposta dal regolamento. Un ge- suoi obiettivi, come nel campo medico, scien- sto apparentemente banale, che però ha susci- tifico o tecnico, accrescendo sempre di più la tato l’indignazione e la rabbia della commissio- sua ambizione ed ampliando i suoi orizzon- ne disciplinare della EHF (European Handball ti, eppure, nonostante siano passati millenni Federation), che ha risposto alla protesta con di storia, è assurdo che l’unica a non essersi minacce di squalifica e una multa di 1500 € ai evoluta sia proprio la sua mentalità. Siamo danni della squadra. Le giocatrici, nonostante quasi arrivati su Marte, eppure non siamo an- ciò, si sono dimostrate fiere della loro scelta, cora riusciti ad abbattere questi stereotipi. 22
Måneskin un successo dopo l’altro Articolo a cura di: Angelica Brunetti 2A e Ting Ting Lin 2L O rmai è inevitabile. Per i Måneskin un successo tira l’altro… Dopo la vittoria a Sanremo e all’Eurovision, ecco che i nostri ragazzi torna- no (se mai se ne fossero an- dati) sulla bocca di tutti grazie alla 28a edizione degli MTV Europe Music Awards (EMA o EMAs). Alla manifestazio- ne, tenutasi il 14 novembre al László Papp Budapest Spor- ts Arena, in Ungheria, i Mån- eskin hanno festeggiato dop- pia vittoria con il premio nella ta in molte delle loro canzoni. Stooges (I Wanna Be Your categoria Best Rock e come “Marlena è il corpo, la voce e Dog). Il gruppo, vestito a stel- primi artisti italiani a vincerlo. il volto del nostro messaggio” le e strisce, in omaggio alla Ma facciamo un passo indie- afferma il frontman e cantan- bandiera degli USA, è stato tro, perché il successo non te Damiano “volevamo trova- poi ringraziato da Mick Jagger cade dalle nuvole e anche per re un nome a tutte quelle che con un suo “thank you guys”. loro la strada non è sempre sono le anime del gruppo, le Poco prima erano stati anche stata tutta rose e fiori. La band anime di quattro teste pensan- ospiti del “Tonight Show”, con- è nata tra le strade di Roma, ti che si influenzano l’una con dotto dal comico statunitense per poi arrivare nel 2017 a X l’altra e creano questo gran- Jimmy Fallon, e dell’Ellen De- Factor. Nonostante la vittoria de miscuglio di idee”. Dopo Generes Show, dove, dopo le di Lorenzo Licitra, le giova- le tante vittorie, il 6 novembre diverse interviste, la band si nissime leggende non si sono di quest’anno i ragazzi sono era esibita in alcune delle can- date per vinte: con la loro can- anche stati l’opening act del zoni più famose. Ora non ci zone Chosen avevano acceso concerto dei Rolling Stones resta altro che aspettare l’ini- una scintilla che sarebbe poi a Las Vegas, data del No Fil- zio del 2022, anno molto ricco esplosa in un incendio. ter Tour 2021. Nell’Allegiant di eventi per i quattro ragazzi. Dopo il loro primo EP, con Stadium, davanti a migliaia di Infatti, saranno occupati in di- l’uscita del secondo album persone, si sono esibiti in al- versi festival in giro per il mon- Il ballo della vita, i Måneskin cune canzoni del loro ultimo do (il Rock am Ring, il Lolla- sono di nuovo piombati sulle disco (In nome del padre, Zitti Palooza, il Novarock...) e nel radio italiane con la canzone e Buoni, I Wanna Be Your Sla- tour europeo, ovvero il Loud Torna a casa. Nasce proprio ve), per poi passare alla loro Kids On Tour. nel 2018 la figura di Marlena, cover più famosa, Beggin’, E che dire, noi non vediamo il personaggio femminile che, sino all’ultimo singolo MAM- l’ora di andare ad uno dei loro come una musa, viene invoca- MAMIA! e a una cover dei The concerti! 23
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