PAPUA 2017 cronache ipogee - Jimdo
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cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 3/2018 PAPUA 2017 di Andrea Benassi e Ivan Vicenzi La Nuova Guinea, una volta che ti ha preso nel suo abbraccio, difficilmente ti lascia andare. Qualcuno nel secolo scorso coniò il termine di mal d'Africa per dare un nome a quella malinconica nostalgia per un luogo lontano, ma che riesce ad incarnarsi nell'animo di chi lo visita. Non sappiamo se si possa parlare di mal di Papua, ma è certo che anche se siamo tornati solo da poche settimane, la nostalgia c'è tutta Sicuramente que- sto lo sapevano bene anche Odoardo Beccari e Luigi Maria D'Albertis, i due esploratori e naturalisti italiani che per primi quasi 150 anni fa esplorarono quelle terra di meraviglie. Il 9 aprile 1872, D'Albertis appena sbarcato an- questa terra misteriosa: finalmente Da quel primo giorno, entrambe pas- nota raggiante sul suo diario: "Giorno saltando a terra stamane, potei escla- seranno quasi dieci anni viaggiando in memorabile! Finalmente l'ho calpestata mare: "Alla Nuova Guinea ci siamo!". quei luoghi. Quasi incapaci di stancarsi di sempre nuove scoperte e avventure. Molto tempo è passato, ma fortunata- mente per noi speleologi, buona parte delle grotte della Nuova Guinea è ancora avvolta nel medesimo mistero di allora. Dopo la survey realizzata al termine della spedizione Seram 2016, è stato chiaro fin da subito a tutti che si trattava solo di un arrivederci. Le meravigliose geometrie di acqua e di pietra che il fiume Aouk descriveva nel suo viaggio sotterraneo ci chiede- vano di tornare: per viverle, esplorarle e provare a raccontarle. C'è voluto più di un anno per mettere insieme squadra, materiali, informa- zioni e tecniche; alla fine non restava che partire e tirare i dadi della fortuna. Cosi tra il 17 dicembre 2017 ed il 23 gennaio 2018 si è svolta la seconda spedizione del gruppo Acheloos Geo Exploring in West Papua, parte indo- nesiana della Nuova Guinea. cronache ipogee 1
La spedizione ha avuto come obiettivo Una volta capito sulla nostra pelle Dieci chilometri a monte, vicino al gli enormi trafori fluvio-carsici creati questo concetto, passando da 60 a piccolo villaggio di Seya, presso le dal fiume Aouk nella penisola setten- 150 cubi in 5 ore, il resto è venuto sorgenti dell'Aouk, hanno preso forma trionale della Bird's Head. quasi da se. Cosi questa volta i giorni cosi il grande traforo di Aouf-Manawary Adesso che siamo tornati possiamo in foresta passano esplorando gallerie e il suo affluente Yarim. Tre chilometri dire che è stato tutto tempo ben spe- tra una piena e l'altra. Quando va di enormi gallerie quasi tutte navigabili so, e che difficilmente se ne sarebbe bene si gioca con trenta o quaranta con cui abbiamo festeggiato Natale e potuto fare a meno. Anche nell'epoca metri cubi d'acqua al secondo, quan- Capodanno. del web e degli aerei low cost, orga- do decide di piovere e va male... beh nizzare una Spedizione che si voglia in quel caso è meglio uscire molto dare obbiettivi seri, richiede lo stesso rapidamente. Giocare con così tanta tempo che era necessario un secolo acqua in grotta è strano. C'è un limite fa. Nonostante non poche difficoltà sottile che separa il molto divertente il fiume Aouk ha ricambiato il nostro dal molto pericoloso. Un limite fatto di impegno. Nonostante avessimo cerca- velocità dell'acqua, turbolenze, trappo- to di scegliere il periodo migliore dal le e tronchi. Una speleologia diversa punto di vista meteorologico, fin dal dal solito, dove è tutto un mischiare primo giorno è stato chiarissimo che tecniche e attrezzi. Cosi accanto a gli oltre sei metri di acqua che ogni caschi e bloccanti compaiono corde anno piovono sul plateau di Ajamaru, galleggianti, giubbetti di salvataggio, sono distribuiti in modo quasi uniforme moschettoni a sgancio rapido, arpioni, durante tutto l'anno. tagliasagole e perfino una variante delle piccozze da ghiaccio: costruita apposta per risalire controcorrente. Senza dimenticare gli immancabili Alpackraft per fare dell'ottimo kayak underground! Il tutto per provare a Il traforo principale non poteva però es- dimenticarci che il fiume e la sua voce sere abbandonato. Se la via risalendo fanno veramente paura. D'altronde il da valle ci aveva respinto, perché non luogo esige sicuramente rispetto. provare ad entrare da Waykut, l'ingres- so a monte? Waykut, il luogo delle eclissi, ovvero l'enorme portale dove Morale, per il fiume Aouk non esiste il fiume scompare, ma anche dove una stagione neanche lontanamente si avviano i morti: la madri e i padri secca. La sua portata risulta quindi che diventeranno antenati. Antenati quasi stabile: oscillando al più tra i dei Mey Mare, ovvero del popolo che 40 e i 70 metri cubi al secondo di abita da tempi immemorabili queste media. Questo ovviamente quando foreste. Con loro passiamo spesso non è soggetto ad un evento di piena. le notti al campo, ascoltando storie Il problema è che le piene da quelle senza tempo; da loro impariamo infatti parti avvengono in media ogni tre che l'Aouk è molto più di una grotta: giorni. Giusto il tempo per defluire. il ruggito dell'Aouk è la voce stessa degli antenati. Prima ancora dell'acqua nell'inghiottitoio a metterci pensiero è però la lunga calata di oltre 150 metri necessaria per raggiungere il fiume. Non è tanto l'altezza a metterci a di- sagio, quanto la roccia a cui dovremo attaccarci. Calcarenite del Miocene, ovvero un calcare corallino pieno di Lo scorso anno avevamo dedicato conchiglie e sabbia. l'enorme galleria attiva ad Amos, il Marc quando l'ha vista ha detto di demone delle acque. Un entità ca- non aver mai trovato una roccia peg- pricciosa e imprevedibile, protettore giore per fare armi e piantare chiodi. degli animali ma anche responsabile Abbiamo tutti concordato con la sua di punire gli uomini: scatenando contro di loro furiose inondazioni. Quest'anno, proseguendo controcorrente, il nuovo tratto esplorato, se possibile ancora più imponente, ha preso nella nostra topografia il nome di Galleria Beccari e D'Albertis, poi la corrente e le piene hanno preso il sopravvento e ci hanno convinto a cambiare tattica. 2 cronache ipogee
Abbiamo provato a immaginare la sua voce e abbiamo sperato di poterlo ve- dere questa volta. Cosi non è andata: ma l'appuntamento con la meraviglia è solo rinviato. Allo stato delle esplora- zioni il sistema fluvio-carsico dell'Aouk è composto da numerosi trafori idro- geologici e Tiankeng che si sviluppa attualmente su oltre 6 chilometri di percorsi sotterranei rilevati. Dal punto di vista della portata l'Aouk Underground River è quindi una delle osservazione. Ognuno che scende non più grandi River cave attualmente può evitare di guardare con una certa esplorate sul pianeta: nello stesso perplessità le grosse viti Multimonti da ordine di grandezza dello Xe Bang Fai 12mm di diametro che abbiamo fissato. in Laos e del sistema Gebihe in Cina, Thomas è stato più di mezz'ora appeso eppure non è ancora tutto. Dopo aver alla ricerca di un pezzo di roccia solida seguito il fiume Aouk quasi dalle sue in cui avvitarle. Il suo ultimo messaggio ci separano dall'estremità della galleria sorgenti, inseguendolo nella sua corsa via radio prima di scendere è stato un Beccari D'Albertis. Sotto quel tratto folle sopra e sotto terra: non potevamo laconico “Ok! Ne ho trovato un pez- ricoperto di foresta scorrono sinuosi gli certo lasciarlo arrivare a mare senza zetto solido grande come una mano. enormi meandri dell'Aouk e la via non fare una visita al suo scherzo migliore: Credo che tenga!”. Ci eravamo accorti è breve come sembra. Prima di con- il Kladuk-Ilgen Sinkhole. di questo piccolo problema lo scorso giungerci dovremo infatti sicuramente Qui il fiume è ormai veramente enor- anno. Fare delle prove a casa imma- passare sotto un grande Tiankeng che me: può infatti contare su oltre 2800 ginando come si possa comportare un abbiamo individuato dall'alto attraverso chilometri quadrati di bacino idrografi- tipo roccia distante 13.000 chilometri le riprese fatte con il drone, e quindi co, su cui piove praticamente sempre. è però un altra questione. Fix nean- incontrare le acque del fiume senza Un serpente quasi sempre marrone e che a pensarci, per un certo periodo nome che scende da nord. limaccioso che scorre tra due lati di parlammo di usare chiodi da ghiaccio, Abbiamo pensato molte volte a questa foresta. Questo è il nostro secondo poi ripiegammo su delle più ragionevoli misteriosa confluenza sotterranea che obbiettivo. Un traforo potenzialmente viti multimonti: ma quale diametro e deve esistere in un punto della grotta. assurdo, percorso da un fiume con lunghezza scegliere? Alla fine fu de- Abbiamo provato a immaginare un una portata stabile di 130-180 cumecs. ciso che quelle da 12 mm sarebbero posto del genere: un luogo dove un Le immagini satellitari ci mostrano state la nostra arma finale. Questa fiume di quaranta metri cubi si unisce chiaramente il punto dove il fiume calata con una libera da 120 metri con uno di dieci. scompare e quello dove ricompare in nel vuoto avrebbe decretato se ave- una enorme rapida di acque bianche. vamo scommesso bene sui materiali. Nel mezzo alcune grandi chiazze nere Alla fine con qualche bella stretta ad hanno tutta l'aria di enormi pozzi dove ogni passaggio la cosa si rivelò ab- provare a scendere. bastanza sicura, anche se svitarle fu Quando arriviamo davanti al grande molto più semplice del previsto. lago dove s'inghiotte, riconosciamo la Nonostante tutta la nostra buona foto fatta oltre un secolo fa dal tenente volontà alcuni giorni dopo Pacu, strin- Gustav Ilgen, mentre esplorava questa gendo in mano la fine dell'ultima corda parte della Nuova Guinea. Come allora a disposizione urlò: “Fine cordaaa….. una enorme catasta di legna ricopre ma continua enorme per almeno cento metri”! Dobbiamo accettare a malincuore che anche da questo lato il fiume per adesso è più forte di noi. È buffo essere in mezzo ad una galle- ria larga quasi quaranta metri, alta oltre settanta e che prosegue per oltre cento metri, e non poter proseguire. Andare avanti a nuoto o in Kayak, non sareb- be certo un problema. Ma in questo tratto, con le sponde completamente lisce, verticali e la fortissima corrente, senza un traverso di sicurezza non ci sarebbe modo di tornare indietro. Considerando le esplorazioni fatte sui due lati, il traforo principale è stato percorso per circa tre chilometri, ma sono ancora molti quelli che in teoria cronache ipogee 3
Wamena. La prima è una scommessa con la sorte, ovvero con le condizioni metereologiche. Basta immaginare un fiume intermittente di circa 20-30 metri cubi che decide di riversarsi in un inghiottitoio con un dislivello verticale accertato di circa 900 metri per capire di cosa si tratta. La grotta esiste, è grande e siccome è stata colorata da una spedizione geografica nel 1959 sappiamo dove escono le sue acqua: strada. Forse avendo più tempo, forse ovvero dieci chilometri in linea d'aria cercando meglio potremmo avere più da dove entrano e quasi un chilometro fortuna. Eppure, allo stesso tempo più in basso. Sappiamo anche che siamo contenti di aver vissuto questo l'acqua li dentro corre, visto che la luogo incredibile. fluorescina uscì nell'arco di circa 4-5 Pensandoci bene, sembra quasi ovvio ore! Solo una spedizione olandese nel e giusto che il fiume sotterraneo più 1992, riusci a incastrare tutti i tasselli grande del pianeta abbia deciso di necessari per tentare la sorte. Ne uscì conservare quasi intatto il suo buio fuori la seconda grotta per profondità come una lastra di ghiaccio lo spec- e il mistero. dell'Indonesia, ferma a -350 circa su chio d'acqua. Sembra di camminare su La Nuova Guinea è un essere com- galleria enorme. Il problema ovviamen- terreno solido, ma sotto di noi scorre posto di foreste e montagne. Per ora te fu la piena a cui scamparono con il fiume. Sul fondo la parete e una noi abbiamo vagato sicuramente tra le tanta fortuna. Come idea e progetto ci bocca larga e bassa. prime, ma non si può andarsene senza è sempre sembrato abbastanza folle Ci avviciniamo con circospezione, un aver almeno salutato le seconde. Ogni da essere seriamente preso in consi- grande antro prosegue all'interno fino spedizione dovrebbe terminare con derazione, e infatti è nella lista delle a quella che sembra una parete, un una survey capace di creare nuove cose da fare prossimamente. sifone. Qui non si può ne nuotare ne idee e nuovi progetti. La Nuova Guinea è un essere com- camminare e anche il resto serve a posto di foreste e montagne. Per poco, non ci rimane che tentare la ora noi abbiamo vagato sicuramente risorgente a valle. tra le prime, ma non si può andar- Se a monte il Kladuk scompariva quasi sene senza aver almeno salutato le silenzioso nel grande lago, qui dove seconde. Ogni spedizione dovrebbe esce ruggisce con tutta la sua forza. terminare con una survey capace di Più che rapide sono vere e proprie creare nuove idee e nuovi progetti. Più onde e anche se è praticamente in le idee sono folli e più c'è speranza magra saranno oltre cento i metri riescano. Durante i mesi di preparazio- cubi che sputa verso di noi. Purtroppo ne avevamo vagliato varie ipotesi sul anche da questo lato l'acqua esce Più le idee sono folli e più c'è spe- posto migliore dove andare a cercare sotto la parete e non ci resta che ranza riescano. Durante i mesi di grotte con grandi potenziali verticali contemplare la più grande risorgente preparazione avevamo vagliato varie e possibilmente anche enormi fiumi carsica del pianeta. ipotesi sul posto migliore dove andare interni. Ovvero, dopo il grande fiume Nel vicino villaggio di Saluk, conosco- a cercare grotte con grandi potenziali sotterraneo orizzontale, eravamo a no bene il loro fiume e la sua abitudine verticali e possibilmente anche enormi caccia del grande fiume sotterraneo a nascondersi nel sottosuolo. Cosi il fiumi interni. Ovvero, dopo il grande verticale. Dopo aver studiato i report loro Re ci accompagna presso una di fiume sotterraneo orizzontale, eravamo di tutte le precedenti spedizioni era quelle macchie scure a metà strada. a caccia del grande fiume sotterraneo apparso chiaro che nonostante la Dall'alto il ruggito è inconfondibile, verticale. Dopo aver studiato i report vastità delle catene montuose, con sotto questo Tiankeng scorre il Kla- di tutte le precedenti spedizioni era zone carsiche anche sopra i 4000 duk. Tra foresta e pareti, una lingua apparso chiaro che nonostante la metri, la cosa non era cosi facile. d'acqua torna a giorno per settanta vastità delle catene montuose, con Da una parte zone potenzialmente metri traversandolo da un lato all'altro. zone carsiche anche sopra i 4000 interessanti, ma con grossi problemi Lo spettacolo è grandioso. Purtroppo metri, la cosa non era cosi facile. logistici e di permessi da parte dei anche qui due sifoni ci sbarrano la Da una parte zone potenzialmente militari; dall'altra zone più accessibili interessanti, ma con grossi problemi logistici e di permessi da parte dei militari; dall'altra zone più accessibili ma dove il carsismo profondo sembra- va più una speranza che una realtà. Due eccezioni sembravano uscire da questo schema: la grotta di Sibil Buk nelle Star Mountain al confine con PNG, e i massicci senza nome a est di 4 cronache ipogee
fare una visita alla valle del fiume Ba- nare flussi compresi tra i 2 e i circa liem. Come al solito un poco di fortuna 20 cumecs di portata media. Sistemi non guasta e cosi i contatti con Robert che potrebbero svilupparsi su un di- Hewat speleologo australiano, ci per- slivello compreso tra i 1200 e i 1500 mettono di aggiungere alcuni tasselli metri nonché distanze di oltre dieci. che ci mancano al quadro generale. L'idea a questo punto è abbastanza Tra le numerose risorgenti della zona, folle da essere seriamente presa in esplorate dalle spedizioni Anglo-Au- considerazione! Non sappiamo anco- straliane negli anni '80-'90, una è rima- ra se riusciremo a coniugare questo ma dove il carsismo profondo sembra- sta praticamente dimenticata. Chiusa progetto esplorativo e l'Aouk nella va più una speranza che una realtà. nel cassetto degli esploratori e mai stessa spedizione. Più delle distanze Due eccezioni sembravano uscire da più ripresa. Si tratta del sistema del è il tipo di materiale necessario che questo schema: la grotta di Sibil Buk fiume Yumugi o Kutiulerek, per nostra rende complessa la situazione. Tanto nelle Star Mountain al confine con fortuna si tratta forse della grotta più è calda l'acqua dell'Aouk, quanto può PNG, e i massicci senza nome a est di importante della zona, sicuramente essere fredda l'acqua delle Highland. Wamena. La prima è una scommessa della più lunga di West Papua. Par- Da progressione acquatica in maglietta con la sorte, ovvero con le condizioni zialmente esplorata dalla spedizione si rischia di passare rapidamente a metereologiche. Basta immaginare un del 1996 guidata da Andy Eavis, non progressione acquatica con la muta fiume intermittente di circa 20-30 metri è presente in nessuna bibliografia e semistagna, per non parlare della logi- cubi che decide di riversarsi in un cosa ancora più importante ha ancora stica del campo e dell'abbigliamento da inghiottitoio con un dislivello verticale molto da svelarci. In una settimana alta montagna. Siamo ancora all'Equa- accertato di circa 900 metri per capire riusciamo cosi ad aggiungere altri tore, ma è molto facile dimenticarselo! di cosa si tratta. La grotta esiste, è chilometri alla grotta portandola ad Una cosa è certa, mancano solo nove grande e siccome è stata colorata da oltre 8 di sviluppo e cominciamo a mesi alla prossima partenza. Il tempo una spedizione geografica nel 1959 farci un idea della zona. stringe e sono ancora moltissime le sappiamo dove escono le sue acqua: A casa avevamo studiato bene le mon- cose da organizzare e sperimentare. ovvero dieci chilometri in linea d'aria tagne a est con i loro plateau a quasi Qual è il modo migliore per pilotare da dove entrano e quasi un chilometro tremila metri e le cime a quasi quattro- controcorrente un Alpackraft a motore più in basso. Sappiamo anche che mila. Oltre a molti pozzi, si vedevano in una galleria sotterranea? Quanti l'acqua li dentro corre, visto che la bene anche grandi torrenti scomparire nodi di corrente riusciremo a vincere? fluorescina uscì nell'arco di circa 4-5 inghiottiti a quasi tremila metri di quota. Già perché questa volta giocheremo ore! Solo una spedizione olandese nel Kutiulerek e le altre risorgenze erano anche in questo modo e non c'è molta 1992, riusci a incastrare tutti i tasselli il tassello che dovevamo verificare per bibliografia a riguardo. Ma il bello è necessari per tentare la sorte. Ne uscì capire quanto potesse essere realistico proprio questo: quando si organizza fuori la seconda grotta per profondità immaginare sistemi carsici profondi. Da una spedizione, l'esplorazione inizia dell'Indonesia, ferma a -350 circa su quello che abbiamo visto la zona si molto prima di partire e non sai mai galleria enorme. Il problema ovviamen- presta all'esistenza di almeno quattro dove ti porterà! te fu la piena a cui scamparono con grandi sistemi paralleli: capaci di dre- Un saluto da questo gruppo di Matti. tanta fortuna. Come idea e progetto ci è sempre sembrato abbastanza folle da essere seriamente preso in consi- derazione, e infatti è nella lista delle cose da fare prossimamente. L'altra possibilità erano i massicci montuosi nella valle del Baliem a est della città di Wamena. Stranamente dimenticati da ogni precedente spedizione, no- nostante le vistose risorgenze che proprio accanto alla città scaricavano le loro acque. Il tempo per questa survey è poco e nelle Star Mountain pare piovano circa dieci metri di acqua l'anno, e molta in inverno. Decidiamo quindi che Oksibil può aspettare e che è tempo di andare a Partecipanti alla spedizione Papua 2017: Ivan Vicenzi (Gruppo Speleologico Sacile), Thomas Pasquini (Gruppo Speleologico Piemontese); Katia Zampatti (Gruppo Speleologico Brescia), Andrea Benassi (Società Speleologica Saknussem); Riccardo Pozzo (Gruppo Speleologico Biellese); Tommaso Biondi, Marc Faverjon e Paolo Turrini. Un sentito ringraziamento agli sponsor che hanno creduto nel nostro progetto, aiutandoci con materiali e fiducia a renderlo possibile: Petzl; Rodcle Equipment; Korda’s; CT Climbing technology; Kikko Lamp; Repetto Sport; Enomad; AlpackaRaft; Società Geografica Italiana; Società Speleologica Italiana; Museo di Storia Naturale di Firenze; Museo di Storica Naturale di Verona; Gruppo Speleologico Sacile, Parco della Vena del Gesso, Parco delle Dolomiti Friulane, Unione dei Comune della Romagna Faentina. cronache ipogee 5
marzo 2018... LA VALLE MAIRA dal soffitto che avrebbero bagnato le (CUNEO - PIEMONTE) immacolate tovaglie…Grazie a Mauri, A GIOVEDIAMOCI 2018 dopo il “basta che brusi” del 2016 riferito al vino … anche il 2018 ha Veramente bella la serata “Giovedia- avuto la sua epica frase! moci” del primo marzo. La domenica, mentre io mi occupavo Sergio Dolce ha condotto l’attento pub- di tirare a lucido le vetrine e mensole blico, accorso sfidando il maltempo, illuminate nei corridoi, i maschietti alla scoperta della Valle Maira. assieme a Sandro, il vulcanico orga- Accompagnandosi con le belle foto nizzatore, rifinivano la collocazione sue e di Sara ci ha parlato di am- dei fari colorati lungo le gallerie, biente e cultura locale, escursionismo adattavano le prolunghe dell’elettricità in ambienti selvaggi, alpinismo sulle e assegnavano la location definitiva particolari formazioni rocciose di alle varie aziende. Rocca Provenzale, per finire con un Il tempo è letteralmente volato; alle 16 divertente filmato su cosa evitare: la sono giunti i produttori, gli enologi, i ferrata sportiva di Camoglieres, che cuochi, assieme ai loro carrelli pieni con la sua “overdose” metallica sna- di scatoloni, prodotti, bottiglie, pentole, tura la parete e finisce per lasciare vasetti di leccornie… insoddisfatto ogni vero amante della Alle 17,00 il pubblico brulicante iniziava Sergio Dolce, nel corso della serata di montagna. ad assieparsi all’ingresso e anche nella "Giovediamoci", mentre illustra la Valle Maira. Daniela Perhinek galleria tedesca per ascoltare incurio- (Daniela Perhinek) siti le spiegazioni storiche magistral- CALICI DI STORIA mente impartite da Maurizio e Dean. ALLA KLEINE BERLIN Alle 18,00 la Kleine Berlin era lette- ralmente invasa! Nel weekend dal 23 al 25 Un’allegria godereccia e spumeg- febbraio siamo rimasti “imprigionati” giante permeava nella nostra amata negli ambienti della Kleine Berlin in e tranquilla Kleine Berlin, come se si quanto fervevano i preparativi per fosse risvegliata da un lungo sonno… la serata/evento dei “Gusti di vini in testimone storica di eventi bellici ma cantina”, che per una sera si trasferi- per una sera invece fulcro di colori, vano appunto all’interno delle nostre profumi e sapori, allietati dal tintinnio gallerie antiaeree per “Calici di Storia dei calici da degustazione. alla Kleine Berlin”, una degustazione Oltre trenta aziende tra vitivinicole, bir- organizzata dagli amici di “Itinerari del rifici, liquorifici, ristoranti, agriturismo, Gusto” che diffondono la conoscenza produttori di dolci tipici, salumi, prodotti del territorio della regione Friuli Vene- agroalimentari e di olio hanno allestito zia Giulia mettendone in luce la cultura, con gusto e originalità gli spazi a loro la storia e l’enogastronomia. disposizione, con vari decori, alberetti Ci siamo occupati quindi dapprima di olivo, lanterne accese, abajour, dello spostamento e accatastamento candele e lucette varie. di tutte le sedie della sala audiovisivi, Il pubblico si assiepava alla degu- dell’apertura e collocazione dei tavoli stazione di frico caldo, ai vassoi di ...il pubblico brulicante iniziava ad assieparsi svariate tartine e finger food raffinati lungo le gallerie della parte tedesca, all’ingresso e anche nella galleria tedesca... (Francesca Mereu) della sistemazione “geometrica” delle e particolari, di gnocchi e ottimi salumi tovaglie (Dean con occhio clinico e affettati al momento… precisione millimetrica è stato il su- Attorno alle 20,00 quando abbiamo pervisore della piegatura simmetrica terminato di condurre a gruppi le delle tovaglie!) e della predisposizione persone a visitare la galleria italiana, dei bicchieri al banco della reception. anche noi ci siamo fatti trasportare L’aforisma leggendario della serata dei nel mondo degustativio attratti dai preparativi è stato immancabilmente profumi deliziosi provenienti dalle va- di Maurizio, ed è ben risuonato nella rie postazioni; cosi, tra una porzione galleria tedesca mentre si collocava- di gnocchi ripieni, una fettina (anzi no e spostavano di continuo i tavoli: due o tre) di mortadella e prosciutto “Qua no! Piovi!”, per intendere che in crudo e qualche ottimo calice di vino, Un gran lavoro ma tanto divertimento... taluni punti gocciolavano le stalattiti era giunto il momento di avvicinarsi 6 cronache ipogee
alla“zona dei digestivi”, con i molteplici Ora ci aspetta la traversata su como- liquori … alla cioccolata, alla camomilla da strada praticamente pianeggiante (ottima per riposare serenamente!!!) e che attraversa l'altopiano carsico fino al fantastico Gin olandese con timo, al bordo della depressione dove si rosmarino, lavanda ai gusti di limone o aprono le grotte di Beca e di Occisla. arancio, abbinato addirittura all’acqua Passiamo davanti agli ingressi del tonica sempre prodotta dalla medesi- Pozzo di Beca, della Grotta dell'Arco ma azienda del Gin! Naturale e poi ci fermiamo a vedere Attorno alle 21.30 la pacifica invasione lo spettacolare salto della Grotta della iniziava a lasciare le gallerie, lascian- Cascata. dole alla consueta calma di sempre… Per fortuna il tempo sta migliorando, così abbiamo iniziato a raccogliere ciononostante il sentiero ora si pre- ...praticamente allagata a causa delle piogge abbondanti dei giorni precedenti. (Sergio Dolce) almeno i vuoti delle bottiglie, le tovaglie senta molto scivoloso. e riporre i bicchieri negli scatoloni per Scendiamo davanti all'ingresso della il trasporto dell’indomani assieme ai grotta che comunica con la Voragine tavoli col furgone. di Occisla, ma evitiamo di visitarne Che dire? Un gran lavoro ma tanto l'interno. Sarà sufficiente l'osservazio- divertimento e molta soddisfazione ne di una cavalletta cavernicola sulle per i complimenti ricevuti sia per la pareti della soglia per parlare della location, organizzazione e gestione fauna cavernicola. dell’evento! Dopo essere passati presso il grande “Invitare qualcuno a pranzo vuol dire baratro che rappresenta l'ingresso incaricarsi della felicità di questa per- della Voragine di Occisla, risaliamo sona durante le ore che passa sotto il e riprendiamo quota sull'altopiano, Vostro tetto” (Anthelme Brillat Savarin). raggiungendo il paese e finalmente il Superato il ponte sul Rio Ospo finalmente possiamo dire addio al percorso fangoso... Francesca Mereu tanto sospirato Ostello. (Sergio Dolce) Lasciati gli scarponi infangati all'in- DALLE NOGHERE gresso, tutti si sistemano alla parola A OCCISLA CON LA I A d'ordine "doccia e poi letto" fino all'ora DELLA SCUOLA MEDIA di cena! N. SAURO DI MUGGIA Sergio Dolce (TRIESTE) Cielo grigio e nuvole minacciose ci SPELEOLOGI DI DIVENTA. accompagnano alla partenza dalla 38° CORSO zona industriale presso i laghetti delle DI INTRODUZIONE Noghere nella Valle dell'Ospo (Trieste). ALLA SPELEOLOGIA Comunque i ragazzi e le ragazze ...davanti all'ingresso della Grotta Sacra (Sveta della prima media Sauro di Muggia Vivere la montagna da “dentro”; un Jama) di S. Servolo. (Sergio Dolce) si dimostrano ottimisti e così pure i nuova entusiasmante proposta dell’U- loro insegnanti, pertanto, la partenza nione Speleologica Pordenonese CAI. avviene puntualissima alle 8.15. Rispetto alla comune frequentazione La piana alluvionale della Valle dell'O- escursionistica, la speleologia, avvolta slo si presenta piuttosto fangosa e com’è nel suo alone misto di mistero in certi punti praticamente allagata e curiosità da sempre l’accompagna, a causa delle piogge abbondanti dei offre una prospettiva insolita sulla giorni precedenti. montagna. Superato il ponte sul Rio Ospo final- Attraverso la metodologia della Scuola mente possiamo dire addio al percorso di Speleologia Pordenone CAI, e la Gli Istruttori della Scuola di Speleologia Pordenone CAI. fangoso: in compenso inizia la salita decennale esperienza dei suoi Istrutto- che con graduale pendenza ci accom- ri, dal 21 Marzo al 22 Aprile, sarà pos- pagnerà fino a S. Servolo. sibile acquisire passo dopo passo una Purtroppo comincia ad accompagnarci serie di conoscenze tecnico –culturali anche la pioggia che per fortuna non e di esperienze teorico –pratiche fina- è un diluvio e si manifesta con inter- lizzate ad una progressione in grotta mittenza. sicura ed autonoma indispensabili per A S. Servolo smette di piovere: ap- una corretta fruizione e conoscenza profittiamo della pausa per sostare e del magico mondo sotterraneo. consumare il pranzo al sacco davanti all'ingresso della Grotta di S. Servolo Per ogni informazione: (Sveta Jama). 3938432339 (Marco - Direttore Cor- Due parole sulla figura dell'eremita che so) - 3395888035 (Giorgio - Direttore vi abitò e poi si riprende verso Occisla. Scuola di Speleologia Pordenone CAI) Il magico mondo delle grotte. cronache ipogee 7
38° CORSO DI INTRODUZIONE ALLA SPELEOLOGIA PORDENONE DAL 21 MARZO AL 22 APRILE 2018 1° MODULO REQUISITI: - Età minima 15 ANNI - Certificato medico di attività non agonistica Mercoledì 21 Marzo, ore 21.00 Presentazione del corso Lezione teorica ( Sede CAI ) INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI Venerdì 23 Marzo, ore 18.00 info@cai.pordenone.it Lezione pratica in palestra di arrampicata Cell. MARCO 393 8432339 Direttore del Corso coperta Cell. LAURA 329 6086368 Domenica 25 Marzo Lezione pratica in grotta 2° MODULO Venerdì 13 Aprile, ore 21.00 Lezione teorica ( Sede USP ) Mercoledì 4 Aprile, ore 21.00 Lezione teorica ( Sede CAI ) Domenica 15 Aprile Lezione pratica in grotta Venerdì 6 Aprile, ore 18.00 Lezione pratica in palestra di arrampicata Venerdì 20 Aprile, ore 21.00 coperta Lezione teorica ( Sede USP ) Domenica 8 Aprile Domenica 22 Aprile Lezione pratica in grotta Lezione pratica in grotta UNIONE SPELEOLOGICA PORDENONESE CAI Sede USP Sede CAI Via Ungaresca (Area Protezione Civile) Piazza del Cristo n°5/a 33170 PORDENONE 33170 PORDENONE www.caipordenone.it Tel. 0434 522823 8 cronache ipogee
COMUNICATO STAMPA ALPI GIULIE CINEMA 2018 – Premio Hells Bells 2018 Si è tenuto martedì 27 febbraio 2018 al Teatro Miela di Trieste, nell’ambito della XXVIII edizione della Rassegna Internazionale di Cinema di Montagna ALPI GIULIE CINEMA organizzata da Monte Analogo, la serata dedicata al Premio Hells Bells. Il concorso che si tiene dal 2012, in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan, Società Alpina delle Giule, Sezione CAI di Trieste, è dedicato specificamente a documentari, reportages e fiction di speleologia: girati dunque nel complesso e molto poco conosciuto mondo ipogeo. Anche quest’anno a partire dalle ore 18,00 del pomeriggio e fino a sera tarda, un numeroso pubblico di appassionati ha potuto fruire di un’ampia carrellata di video riguardanti i più interessanti e coloriti aspetti della speleologia esplorativa e di ricerca, sia italiana che europea. Dodici produzioni, tra corti e documentari scelti, di cui 5 in concorso hanno dato una visione concreta e spettacolare sulle vicissitudini, anche dolorose, che caratterizzano gli uomini esploratori del sottosuolo. Sono intervenuti il noto Andrea Gobetti, spelelologo, alpinista, scrittore e giornalista, speleologi del C.N.S.A.S. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) regionale e una delegazione del Gruppo Speleologico Martinese che in questi giorni hanno visitato varie cavità anche nella vicina Slovenia. La giuria di Hells Bells 2018 presieduta da Fabio Pestotti, speleologo esperto, appassionato e produttore di video a tema speleologico; Valeri Gianmaria, speleologo già formato, laureato in medicina, partecipante al corso di perfezionamento tecnico di speleologia; Domagoj Korais, giovane speleologo, studente alla Facoltà di Fisica a Trieste, appassionato di fotografia dove insegue la luce tra il mare e gli altipiani del carso triestino; Marco Armocida, studente, frequenta il corso di Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e la Natura all' Università di Trieste, giovane e già esperto e appassionato speleologo, si è così espressa: MENZIONE SPECIALE Shpella Shtares Un filmato che riprende scene di esplorazione e quindi particolarmente prezioso. Le riprese, specie quelle esterne fatte con l’uso dei droni, sono montate con un buon ritmo, supportato da una equilibrata colonna sonora. In pochi minuti si riesce a dare una veloce panoramica del viaggio, della zona esterna, dell’avvicinamento alla grotta e dell’ambiente ipogeo. Autore: Orlando Lacarbonara G. S. Martinese (ITALIA) cronache ipogee 9
CAMPANA D’ARGENTO Grotta dei morti Trama interessante e ben sviluppata, capace di spiegare in poco tempo sia la complessità storica della grotta che le grandi difficoltà incontrate durante i lavori. Le interviste dal punto di vista contenutistico risultano estremamente interessanti e ben congegnate, frutto di un grande lavoro di ricerca bibliografica e documentazione storica raccontando molto bene la perseveranza degli speleologi triestini. Autore: Daniela Perhinek CAT (ITALIA) CAMPANA D’ORO SOS Baviera Una storia drammatica ma allo stesso tempo avvincente e raccontata magistralmente; il ritmo è incalzante ed il montaggio impeccabile. Emerge il sentimento di solidarietà e di cooperazione internazionale che rende bene l’idea della fratellanza esistente tra gli speleologi di ogni latitudine. Autori : Andrea Gobetti e Fulvio Mariani. CNSAS – ECRA – Iceberg Film (ITALIA) La rassegna dal 1° marzo si trasferirà al BarLibreria Knulp di Trieste, in via Madonna del Mare7/a, con alle ore 18.00 l’inaugurazione della Mostra fotografica di Carlo Tavagnutti Nell’incanto delle Alpi Giulie e la proiezione di Dolomiten Front e L’argonauta mentre alle ore 20.30 seguiranno Senza voce e Vergot. Successive date: 8, 15 e 22 marzo 2018. MONTE ANALOGO www.monteanalogo.net info@monteanalogo.net tel. (+39) 040 761683 mob. (+39) 335 5279319 10 cronache ipogee
LA GROTTA DEI MORTI catturata dalle curiose immagini girate SI PRESENTA AD nel pozzo, soprattutto durante le ope- “ALPI GIULIE CINEMA” razioni di puntellamento, accompagna- te dall’incalzante e turbinosa colonna Martedì 27 febbraio, per la rassegna sonora originale di sottofondo. Internazionale del Cinema di Mon- Terzo classificato il documentario di tagna organizzato dall’Associazione Alessandro Lacarbonese sulla grotta Culturale “Monte Analogo”, nella serata albanese “Shpella Shtares”, scoperta dedicata agli “HELLS BELLS SPELEO nel 2016, esplorata per oltre due chi- AWARD”, un numeroso pubblico si è lometri di sviluppo. radunato nel tempio principale della …IL MISTERO DELL’ABISSO DEI ”ALPI GIULIE CINEMA” ossia il teatro MORTI, TOMBA DI QUATTRO VA- Miela, alla kermesse che dalle 18 alle LENTI LAVORATORI DELLE GROT- 22.30 ha visto un susseguirsi di corti TE DELL’800 …È TUTT’ALTRO CHE e documentari riguardanti il pianeta RISOLTO…! sotterraneo, le scoperte, la fotografia Francesca Mereu di grotta ed i reportage ipogei. Patrocinato dal Comune di Trieste e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, la rassegna cinematografica ha raggiunto la ventottesima edizione e, dal 2012, una parte del concorso è espressa- mente dedicata anche ai documentari SPEDIZIONE SPELEOLOGICA di speleologia, in collaborazione anche «VIET NAM 2010»: con la Società Alpina delle Giulie SCOPERTE NUOVE SPECIE e la Commissione Grotte “Eugenio DI GASTEROPODA PULMONATA Boegan”. Daniela Perhinek ritira la Campana d'Argento. La premiazione svoltasi in serata ha Sono passati ormai otto anni ma la (Christian Giordani) visto trionfare l’incredibile video “SOS spedizione in Viet Nam fa ancora Baviera” di Andrea Gobetti e Fulvio parlare di sé. Mariani, riguardante il salvataggio con Nel 2014 gli studiosi del Dipartimento recupero, a meno mille metri e durato di biologia dell’Università del Montene- 12 giorni, di uno speleologo tedesco gro, avevano scoperto quattro nuove gravemente ferito nel 2014 nell’abis- specie di acaro (Acaro Hydrachnidia) so più profondo della Germania a dai campioni di acque sotterranee Berchtesgaden. raccolti all’interno delle grotte della Ospiti in sala e meritatamente applau- provincia di Ha Giang, durante la diti, una parte del gruppo degli Spe- nostra spedizione speleologica in Viet leologi del Corpo Nazionale Soccorso Nam, nel 2010. Alpino e Speleologico che sono stati L’articolo completo "Water mites from testimoni appunto in Baviera del recu- caves of the Ha Giang province, nor- pero più difficile di sempre; il gruppo thern Vietnam (Acari: Hydrachnidia); è costituito da tecnici d’eccellenza Vladimir Pešić & Reinhard Gerecke” preposti a fronteggiare numerose pubblicato dalla rivista di settore “Zoo- emergenze. taxa” lo si può trovare anche all’interno La “campana d’argento” è stata invece del report “Viet Nam 2010” edito dal il secondo premio consegnato alla Gruppo Grotte del Club Alpinistico nostra Daniela Perhinek, regista e Triestino, nel 2015. coordinatrice del video sulla “GROTTA Questa volta, invece, tocca ai ga- DEI MORTI”, già presentato a Trieste stropoda pulmonata, chiocciole per nell’ottobre scorso, a Finale Ligure per gli amici. l’evento “Finalmente Speleo” di no- Dopo anni di studi e determinazioni, vembre e recentemente proiettato sia gli specialisti dell’università giapponese in sede Cat che alla Trenta Ottobre.. di Matsumoto, del Museo di Storia Daniela è stata premiata da Louis Naturale e dell’Istituto di Ecologia ed Torelli della Commissione Grotte Evoluzione di Berna, sono riusciti a Boegan; visibilmente emozionata, riti- classificare e a scoprire tre nuove rando il premio, Daniela ha ringraziato specie per la scienza e un nuovo tutti gli speleologi che con lei hanno genere di Gastropoda pulmonata, nei collaborato alla fatica dell’impresa campioni di sedimento e limo prelevati ipogea triestina e a quelli che hanno nella grotta Cong Troi sempre nella Spedizione Speleologica "Viet Nam 2010". collaborato alla riuscita del suo film. provincia di Ha Giang. Gianfranco Tommasin mentre esegue la raccolta La platea silenziosa era concentrata e L’articolo completo “Three new species di campioni biologici. (Massimo Razzuoli) cronache ipogee 11
and a new genus of Hypselostomatidae SPELEODIDATTICA (gastropoda: pulmonata) from Cong L'ATTIVITÀ CONGIUNTA Troi cave, Northern Vietnam; Barna AXXXO - CAT Páll-Gergely, Adrienne Jochum, and NEL MESE DI MARZO Takahiro Asami“ è stato pubblicato, di recente, nella rivista “Acta Zoologica Domenica 18 marzo la Academiae Scientiarum Hungaricae”. Sezione di Alpinismo Gio- L’articolo si può reperire gratuitamente vanile della Associazione in internet. XXX Ottobre del CAI ha organizzato I campionamenti finalizzati alla raccolta con l'appoggio del Club Alpinistico di fauna acquicola prelevati durante Triestino una discesa alla Grotta Ercole la spedizione sono stati numerosi e il (Gabrovizza, Trieste). materiale, una volta rientrati in Italia, è Scivoli e pozzo sono stati attrezzati stato subito distribuito ai vari specialisti con corde, mentre sul salto finale è in giro per il mondo. stata sistemata una scaletta lunga Sono ricerche molto lunghe e la classi- 20 metri. ficazione tassonomica non è facile da Tutti si sono fatti onore raggiungendo portare a termine sia per le dimensioni il fondo della grotta. submillimetriche degli animali sia per Probabilmente non si aspettavano di i caratteri diagnostici che consistono trovare un piazzale così ampio e con Grotta Ercole. Prima esperienza con la discesa in particolari microscopici distinguibili il fondo piatto. in scaletta. (Sergio Dolce) solamente da chi ha una conoscen- E non si aspettavano nemmeno di za molto approfondita della materia trovare pronti, lì sul fondo, anche due mediante svariate comparazioni e palloni! misurazioni meticolose. Senza neanche pensarci due volte è Bisogna avere pazienza ma siamo scaturita una speleopartita di pallone certi che altre sorprese sono ancora per la gioia di tutti. in serbo. Meno gioiosa la risalita, anche perché Una curiosità: anche questa volta gli il dislivello totale di 112 metri si fa studiosi hanno voluto dedicare una sicuramente sentire, sia per grandi nuova specie, la Tonkinospira tomasini che meno grandi! sp. n., B a Gianfranco Tommasin che Grotta Ercole. ...è scaturita una speleopartita di si è occupato, con estrema profes- "Questa salita è lunghissima!", "Non pallone per la gioia di tutti. (Sergio Dolce) sionalità, della raccolta dei campioni arriveremo mai", "Arriveremo quando durante la spedizione e a Fabio Stoch, saremo vecchi!". la Angustopila stochi sp. n., D che si Questi i commenti degli alunni della è occupato della distribuzione ai vari IIIa elementare della Scuola Slataper, specialisti. mentre salivamo da Bagnoli alla Grotta Clarissa Brun di Crogole (Trieste). In ogni caso, nonostante la salita sia Acta Zool. Acad. Sci. Hung. 63, 2017. loro sembrata interminabile, hanno Fig. 1. Synoptic view of microsnails found in the Cong Troi Cave, Ha Giang Province, Northern Vietnam. A = Tonkinospira tomasini sp. n., B = Angustopila subelevata, C = Angustopila stochi sp. n., D = Dentisphaera maxema sp. n., E = Pupisoma (?) sp. 12 cronache ipogee
affrontato carrarecce e sentieri in fila si raccolse l’acqua piovana tramite indiana e, fatto incredibile, camminan- pozzi e cisterne. do tutti con la stessa andatura. Fino ad arrivare poi al 1749 quando Veloce merendina davanti alla grotta Maria Teresa, con un editto, ordinò la e poi, indossati i caschi con la luce costruzione di un acquedotto, inviando frontale, sono entrati per esplorare il degli esperti a vagliare il nostro territo- meraviglioso mondo sotterraneo. rio ricco di sorgenti e studiare i metodi Superati un paio di scivoli dove erano per imbrigliare l’acqua e aumentare state posizionate delle corde a guisa così la portata delle acque, visto che di corrimano, si sono tutti raggruppati la popolazione cresceva di continuo. in una zona interna della grotta, dove Nell’arco di circa tre anni (1751) Trieste è stato possibile ammirare splendide aveva il proprio acquedotto! concrezioni. Il Capofonte di San Giovanni presenta- Ben riuscito l'esperimento del "buio va delle canalette con ghiaia e sabbia assoluto", un po' meno riuscita invece Sergio Dolce, coordinatore della Sezione per filtrare l’acqua coperte da lastre di Montagna del Club Alpinistico Triestino. la prova del silenzio. pietra. L’acqua passava in tre vasche In ogni caso è stato affrontato l'argo- di Ternova con probabile discesa (di- di filtraggio consecutive, per una suc- mento riguardante la fauna cavernico- pende dal tempo) nella grotta "Grande cessiva captazione idrica, a sua volta la, anche osservando dal vivo alcuni Paradana", cavità nella quale si trova veniva convogliata nelle condutture esemplari di falene e di cavallette un deposito perenne di ghiaccio. che portavano in città, scendendo per troglofile. Nel frattempo attendiamo gli sviluppi il Viale (Acquedotto appunto), per arri- Sempre con l'aiuto delle corde tutti e, soprattutto, le proposte di attività. vare al Borgo Teresiano e terminando sono scesi nel piazzale di fondo della Le iniziative future verranno "postate" il percorso alle Fontane dello scultore cavità per una immancabile foto di sulla Home page del sito internet del bergamasco Giovanni Battista Mazzo- gruppo. CAT (www.cat.ts.it), oltre a essere leni ossia alla fontana del Giovannin Accompagnatori AXXXO: Guido Bottin inviate direttamente a tutti i soci. in Ponterosso, del Nettuno in Piazza e Fulvio Carboncini Per informazioni sulla escursione della Borsa ed in Piazza Grande alla Accompagnatori CAT: Luca Trevisan e contattare Sergio Dolce (sangiopa- fontana dei Quattro Continenti. Sergio Dolce pa@gmail.com) oppure scrivere alla Sergio ci ha spiegato che successive casella di posta elettronica sociale estati siccitose, nei secoli, portarono CLUB ALPINISTICO (cat@cat.ts.it). alla mancanza di acqua, si costruirono TRIESTINO quindi l’Acquedotto di Aurisina, poi LE ACQUE quello del Randaccio nel 1929, con- SEZIONE MONTAGNA SOTTERRANEE giunto a quello di Aurisina per captare DEL RIONE le acque di varie risorgive e potenziato Mercoledì 28 marzo, presso la sede DI S. GIOVANNI poi negli anni ’50 e ’70. del CAT, si sono riuniti i soci che L’ultimo acquedotto degli anni ’80 (TRIESTE) hanno aderito alla Sezione Montagna utilizza i pozzi di Pieris e San Pier per discutere e concordare le attività d’Isonzo. La storia della città di Trieste… è per l'anno in corso e per trovare delle Dopo una sfibrante ed impari lotta scritta sull’acqua! linee guida condivise sulla conduzione con le tecnologie in rivolta, tra cavi, Il nostro socio e amico Sergio Dolce e sui futuri obiettivi da sviluppare e proiettore, prese elettriche, schermo e non poteva che esordire così nella raggiungere. chiavetta Usb che remavano contro… propria conferenza tenutasi sabato I quattordici soci presenti all'incon- Sergio col prezioso aiuto di Guido 17 marzo al Circolo della Bocciofila tro hanno deliberato di ricostituire Bottin, è riuscito a far partire sia le di San Giovanni. il gruppo dirigente sezionale che si fotografie, storiche e più moderne, che La sala era gremita di appassionati incaricherà, principalmente, di orga- dei video, con immagini della Galleria e residenti che hanno sfidato le ge- nizzare gli eventi e di informare tutti i Stena con acqua limpidissima e le lide raffiche di bora per ascoltare le soci (ma anche i simpatizzanti) sulle volte con arco a tutto sesto; scopriamo spiegazioni sulle acque del rione e attività che, di volta in volta, verranno della nostra città; dopo un’iniziale in- calendarizzate in base alle proposte e troduzione ai fenomeni geologici della ai desideri degli stessi soci. zona carsica e sulla composizione del Questo primo incarico è stato affida- “flysch” ossia stratificazioni di marne e to a Sergio Dolce (coordinatore), a arenarie, Sergio ci ha spiegato l’evol- Francesca Mereu (vice-coordinatore) vere della storia delle acque e degli e a Franco Gherlizza (segreteria/ acquedotti, dai tempi dei Romani ai magazzino). giorni nostri. Il prossimo appuntamento è stato Partendo da un accenno all’acquedotto fissato per giovedì 19 aprile, alle ore della Val Rosandra, lungo 17 km, di 21.00 presso la sede sociale, per età romana, che portava l’acqua del un incontro propedeutico all'uscita di Rosandra fino all’antica Tergeste, e Sergio Dolce intrattiene il pubblico sulle acque domenica 22 aprile la quale avrà per che poi fu distrutto dai Longobardi. sotterranee del rione di San Giovanni, a Trieste obiettivo una escursione nella Selva Successivamente a Trieste, per secoli, (Daniela Perhinek) cronache ipogee 13
poi il Capofonte e l’apertura del Pozzo LA RISORGIVA BOKA di ispezione di alcuni metri. NEL’50 D.C. Passiamo poi alle immagini della fauna ESPLORAZIONI delle gallerie artificiali della città, con SPELEOSUBACQUEE le spiegazioni delle varie specie di Nyphargus, crostaceo degli Anfipodi, Alcuni anni fa, il Club Alpinistico Trie- simile al gamberetto, cieco, privo di stino organizzò una visita alla grotta di pigmenti e abituato alla vita al buio, Pod Lanisce, presso Taipana. che presenta il corpo curiosamente Volli scrivere due righe, per ricordare schiacciato lateralmente: questo gli la nostra esplorazione: Pod Lanisce: consente di muoversi di lato, sul fondo esplorazione nel 28 D.C. di laghetti concrezionati. Ciano, Ernesto e Savoia, 28 anni fa, In “anteprima assoluta” sui questi superavano lo stretto sifone di Pod schermi…(!!!) Sergio ha proiettato le Lanisce (nel mio titolo D.C. stava iro- fotografie e il breve video girato “di nicamente per: Dopo-Ciano). rapina” e inaspettatamente da me O bere fino in fondo, o non gustar e Dean a febbraio nelle vaschette nemmeno dalla fonte delle Muse. concrezionate della Galleria in sca- Quando si è i primi a esplorare una Claudio Bratos e la nuova grotta scoperta. vo naturale della Kleine Berlin, che grotta, non si dovrebbe dire: “tornere- riprendono la minuscola femmina di mo” e poi non farlo. Nyphargus con la bianchissima sac- ca delle uova, unitamente ad alcune Mai avrei creduto che, anni dopo Pod immagini della sanguisuga/predatore Lanisce, avrei scritto di aver svolto Trocheta il cui colore varia dal verde attività speleosubacquea nel ’50 D.C. al grigio-marrone. Ebbene, in un tiepido giorno di fine La conferenza ha abbracciato davvero marzo 2018, con Luciano Russo, un ventaglio di tematiche geologiche, Fabrizio Strazzolini e Sergio Stipcich, naturalistiche, storiche per approfon- (in qualità di aspirante sherpa), ci dire il tema idrico della nostra città! accingiamo a salire il ripido sentiero Francesca Mereu che porta alla risorgiva BOKA. La cascata del Boka. E si sale ... con gli zaini Quest’ultima è la più importante delle pesanti... (Fabrizio Strazzolini) risorgive, che si aprono sul versante sloveno del monte Canin. Si può dire che sia l’altra soluzione “scelta” dalle acque di questo impor- tante massiccio calcareo, che, anziché fluire verso la via del Fontanone di Go- riuda, in Italia, “preferiscono” dirigersi copiose verso l’uscita sul versante sud, per andare ad alimentare, dopo un breve percorso aereo, il fiume Isonzo. La sorgente, poco appariscente, sembra una L’acqua sgorga fra i massi, ritornan- pozza fra le altre. Sgorga tra massi bianchi e do alla luce su un piatto ballatoio di il verde dei muschi. (Fabrizio Strazzolini) ...la minuscola femmina di Nyphargus con la bianchissima sacca delle uova... NUOVA SCOPERTA NEI PRESSI DI FERNETTI IN SLOVENIA Dopo un breve scavo nelle vicinanze Sorgente e cascata di Boka del confine di Fernetti - Fernetiče (in È una delle più belle e più alte cascate della Slovenia che Slovenia), abbiamo scoperto una serie esce da una rigogliosa sorgente carsica sul versante sud di pozzi meandriformi. del Canin, dove forma prima delle rapide per 60 metri e poi Abbiamo raggiunto la profondità di precipita con un salto di 106 metri. 150 metri, il pozzo scende ancora per Prosegue quindi, per ancora 25 metri, in caduta obliqua. almeno una decina di metri. Questa impnente cascata ha una bocca di circa 30 metri. "Pian e ben"... La portata d'acqua dipende dalla quantità di precipitazioni Alla scoperta e all'esplorazione, hanno e dallo scioglimento della neve, per cui la forza dell'acqua partecipato i gruppi: JOSPDTrst, Ja- varia sensibilmente di volta in volta. marsko Društvo Sežana e SAS. La cascata Boka è ben visibile dalla strada Bovec–Žaga. Claudio Bratos" 14 cronache ipogee
roccia, quieta solo per una ventina di Con il REB o in circuito aperto? metri, precipitando poi con un salto Chi o come faremo il trasporto: elicot- spettacolare verso la valle dell’Isonzo, tero? Teletrasporto? formando una maestosa cascata che, Non sappiamo ancora “come” faremo nei periodi di piena, s’individua da questa esplorazione, ma sappiamo lontano: fragorosa quanto suggestiva. che la faremo! Duilio Cobol E si sale… con gli zaini pesanti, tra- sportando le zavorre che serviranno per le future immersioni. MARZO LUTTUOSO Siamo colti improvvisamente dall’“Ef- PER LA "BOEGAN" fetto Pluto”, che ci costringe a far at- tenzione a non inciampare nella nostra I primi di marzo ci ha la- lingua, che penzola abbondantemente. sciato, dopo lunga malattia, Edoardo Una breve sosta ci ridà la dignità che - Edi per gli amici - Brandi, capitano il nostro ruolo richiede e proseguia- marittimo classe 1937, attivo con la mo adeguando il passo al notevole Commissione Grotte dal gennaio 1956 La cascata del Boka (Slap Boka) in Slovenia. dislivello. e suo membro dall’anno successivo. (Franco Gherlizza) Il panorama è mozzafiato, stavolta non Ad una buona attività dei primi anni per la fatica, ma per la sorprendente ne era seguita una più saltuaria, con- bellezza della valle dell’Isonzo, che, centrata negli intervalli fra un imbarco raggiunto un punto panoramico, ci e l’altro. appare quasi all’improvviso sotto di noi, Fra le tante uscite possiamo ricordare con il suo decorso tortuoso, immerso la prima campagna di ricerche dei gio- nel verde e nell’azzurro del cielo. vani della Boegan sul monte Cavallo Il punto finale del percorso non è (luglio-agosto 1956) e la ricognizione da sottovalutare, risultando piuttosto - condotta assieme a Dario Marini “esposto”. - che ha portato alla riscoperta del Non è stata una cattiva idea quella fenomeno carsico del monte Alburno di premunirci e portare delle corde (luglio-agosto 1960), massiccio che ha Edi Brandi, a destra, a Borgo Grotta Gigante. di sicurezza, da fissare a perfezio- poi visto impegnata la Commissione (Archivio CGEB) namento della risicata ferrata, realiz- per più lustri. zata da qualche buon’anima in tempi Aveva ripreso in pieno l’attività, dopo immemorabili. il pensionamento, dedicandosi parti- Ciano ci assicura che era lì da prima colarmente ai lavori di ripristino delle del ’50 D.C. opere della prima guerra mondiale E al fin giungemmo a riveder …la del monte Ermada, diventando un Sorgente. elemento essenziale del Gruppo Poco appariscente, sembra una pozza Cavità Artificiali della Società Alpina fra le altre. delle Giulie. Sgorga tra massi bianchi e il verde Edi Brandi con Flavio Vidonis e Claudio Sgai, dei muschi. Pochi giorni dopo il funerale di Edi sul Monte Hermada. (Archivio CGEB) Solo Luciano ci fa sognare quello che viene a mancare Adriano Ragno. potremo vedere al suo interno. Entrato nella Commissione Grotte Ci trasmette quell’emozione che l’ha nel 1992 aveva svolto la sua attività ammaliato già cinquant’anni fa e che prevalentemente sul Canin, prendendo ancora fa sentire il suo richiamo. parte per un ventennio alle esplorazioni La sua storia racconta di come, dotato che la Boegan vi conduceva: sono una di apparecchio ad ossigeno e tanta quindicina i rilievi che ne testimoniano intraprendenza, abbia infilato la sua vo- l’operosità. glia di conoscenza, in quel passaggio. Naturalmente è stato anche presente Ci descrive minuziosamente le parti- sul Carso ove aveva contribuito agli Adriano Ragno, in Canin. (Archivio CGEB) colarità della parte sommersa, che si scavi in parecchie grotte. è rivelata finora solo a pochi mortali. Poi un brutto incidente con la moto gli A lui per primo. straziava una gamba mettendo fine alla Acque fresche e cristalline, ci atten- sua attività di campagna e condizio- dono. nandone la vita negli anni successivi. Privilegio di pochi. Anni caratterizzati da un calvario di interventi chirurgici che, comunque, Ci sono tante incognite per questa non erano riusciti a incidere sul suo punta esplorativa e, tutte, devono carattere aperto e gioviale e sulla sua diventare certezze assolute. voglia di vivere. Adriano Ragno, al campo sul Rombon. In che periodo andare? Pino Guidi (Archivio CGEB) cronache ipogee 15
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