AMANDA AMARANDA - mtp concessionari associati
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“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it AMANDA AMARANDA (LETTICE AND LOVAGE) di PETER SHAFFER Traduzione di MTP CONCESSIONARI ASSOCIATI Registrato presso la SIAE. 1
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it PERSONAGGI MISS AMANDA DOUFFET MISS CHARLOTTE SCHOEN MR. BARDOLPH MISS FRAMER ALCUNI TURISTI 2
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it LE SCENE I° ATTO - I° QUADRO Il salone principale del castello Fustang, nel Wiltshire, Inghilterra. In giorni diversi. I° ATTO - II° QUADRO L'ufficio di Miss Schoen all'Associazione per la Conservazione del Patrimonio Culturale – Architrave Place - Londra Il giorno dopo la scena precedente, alle tre del pome- riggio. II° ATTO L'appartamento di Miss Douffet, un seminterrato a Earls Court, Londra. Alcune settimane dopo. Verso sera III° ATTO Stesso appartamento. Sei mesi dopo. Pomeriggio. Sera 3
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it PRIMO TEMPO PRIMO QUADRO Musica Elisabettiana: tetra. Il sipario si alza sul salone principale del castello Fustang: ambiente seicentesco, buio. Alle pareti, bui ritratti di famiglia. L'aspetto più interessante dell'ambiente è costitui- to da un'imponente scala in quercia stile Tudor che scende fino al centro del salone. Un cordone rosso steso orizzontalmente ai piedi della scala ne vieta l'accesso al pubblico. Accanto a questo cordone, vediamo Miss Amanda Douffet, guida turistica autorizzata della "Asso- ciazione per la conservazione del patrimonio culturale". Ha l'incarico di far visitare ai turisti l'antico deprimente castello. È una signora di mezza età. Al momento sta lottando strenuamente per domare la sua naturale esuberanza e per darsi tutta, con abnegazione, al testo, memorizzato, che s'è presa l'impegno di recitare. Attorno a lei, un variopinto gruppo di turisti - quanti se ne possono scritturare - quasi tutti con l'occhio spento, vinti dalla noia. È una grigia giornata di pioggia, il castello è gelido. AMANDA - Ed eccoci arrivati ora nel luogo più interessante del castello Fustang. Il Grande Scalone, costruito nel 1560, in stile Tudor. Consiste in quindici scalini, fatti con quindici tavole di quercia tagliate nelle segherie del paese. La balaustra propone motivi ogivali tipici dell'epoca. Il soffitto di stucco, in alto, è ingentilito da motivi a nodo d'amore, anch'essi tipici dell'epoca. (Tutti guardano verso l'alto, senza interesse. Un uomo sbadiglia. Una donna consulta l'orologio) Signori, notare, prego, gli stemmi disposti a intervallo attorno al cornicione. Essi recano il motto di famiglia in 4
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it latino: "Lapsu surgo", che vuol dire "Cadendo mi elevo". Tale motto si riferisce a un incidente avvenuto in questo salone il 2 febbraio del 1585. Era una notte di tempesta. Quella sera la Regina Elisabetta I, la regina vergine, aveva deciso di onorare con la sua presenza il mercante di fustagno John Fustang. Per festeggiare l'avvenimento, Fustang organizzò un banchetto in questo salone. Egli si trovava in cima alla scala, accanto alla Regina, per scor- tarla quando sarebbe discesa. Ma Sua Maestà, posando il piede sul primo scalino, inciampò nell'orlo del suo raffi- nato vestito, e sarebbe caduta a capofitto se il padrone di casa non l'avesse presa per un braccio e salvata. Trovan- dosi la Regina in ottima disposizione di spirito, chiese subito una spada e proclamò Fustang Cavaliere del Regno. E da allora lo scalone fu noto come lo "Scalone dell'Investitura". (L'uomo sbadiglia nuovamente, più forte, imitato dagli altri) E si conclude così il giro del Castello Fustang. A nome dell’Associazione per la Conservazione del patrimonio Culturale, auguro buon pomeriggio. TURISTI - (aria assonnata) Buon pomeriggio... (I turisti passano davanti ad Amanda con aria sfatta; Amanda li osserva avvilita. Le luci si abbassano. Torna la musica tetra. I turisti si aggirano per il palcoscenico togliendosi i primi indumenti, rivoltandoseli, o mettendone di nuovi) PRIMO QUADRO: B (Le luci si rialzano. Qualche giorno dopo: tempo un po' più luminoso. Amanda è nella posizione di prima, con un nuovo gruppo di turisti - le stesse persone con cappelli, sciarpe, occhiali diversi, ma tutte ugualmente annoiate. Tra loro un marito e una moglie, giovani; la moglie tiene un bambino appeso al collo con un marsupio. Anche Amanda 5
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it è annoiata e dice il suo testo con monotona meccanicità, più rapidamente di prima. AMANDA - Ed eccoci arrivati ora nel luogo più interessante del castello Fustang. Il Grande Scalone, costruito nel 1560, in stile Tudor. Consiste in quindici scalini, fatti con quindici tavole di quercia, tagliate nelle segherie del paese. La balaustra propone motivi ogivali tipici del- l'epoca. Il soffitto di stucco, in alto, è ingentilito da moti- vi a nodo d'amore, anch'essi tipici dell'epoca. (Tutti guardano in su, come prima, senza interes- se. Un uomo si gratta. Una donna tossisce. Amanda incalza disperatamente) AMANDA - Notare, prego, signori, gli stemmi disposti a intervalli attorno al cornicione. Essi recano il motto di famiglia in latino "Lapsu surgo", che vuol dire "Cadendo mi elevo". Tale motto si riferisce a un incidente avvenuto il 2 feb- braio 1585. Era una splendida notte stellata... (D'improvviso il bambino scoppia a piangere, la madre cerca di farlo star zitto. Tutti i turisti vanno attorno al bambino, interessati. Amanda è lasciata in disparte) AMANDA - (con decisione e calore improvvisi) Per favore! Atten- zione! Voi forse non vi rendete conto che state visitando un monumento unico nella storia d'Inghilterra! Dico, unico. E fra i più romantici... Questo scalone che vedete è noto come "Scalone dell'Arrampicata". Qualcuno lo sa perché si chiama così? (Tutti la guardano in silenzio. Uno o due scuotono la testa mormorando: no) Ve lo spiego io. Era il 2 febbraio 1585. John Fustang diede una gran festa in questo salone in onore della Re- gina Elisabetta. Non sappiamo esattamente cosa fu ser- vito in quel banchetto, però è certo che non mancavano i porcospini. (L'uomo che si grattava sussulta) L'UOMO - Come? 6
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it AMANDA - Sì. Porcospini. Il porcospino era considerato a quei tempi una ghiottoneria. E veniva servito indorato. Sapete che vuol dire "indorato"? (Mormorio dei turisti: no...) AMANDA - Simile all'oro, tutto indorato. Sapete di che cosa? Di rosso d'uovo mescolato col fiore di mimosa. Ricchi di fantasia, i nostri antenati a tavola. Lo studio del loro modo di cibarsi è una mia particolare passione. (A una donna) Lo sa che si mangiavano anche i puffini! LA DONNA - Che cosa sono? AMANDA - Uccellini che mangiano solo pesce. Per cui li facevano passare per pesci e se li potevano così pappare, anche di venerdì in barba alla Chiesa. Furbi, eh, gli antenati? Lo stesso dicasi per i pignetti. Sapete, no, cosa sono? LA DONNA - Piccole pigne di pino. AMANDA - No, erano una cosa prelibata. Scoiattolini strappati al seno materno, addirittura estirpati dal suo grembo prima di nascere. LA DONNA - Oh no! AMANDA - I Romani li chiamavano "làurices", un piatto delizioso. LA DONNA - Disgustoso! AMANDA - Non credo che noi oggi si abbia il diritto di definire "disgustoso" ciò che appartiene al passato... Ma ripren- diamo il racconto. Sua Maestà giunse dunque per il festino di John Fustang. Emerse dalle sue stanze in cima allo scalone. Indossava uno sfarzoso abito, sul cui orlo erano state applicate cento perle, dragate nell'Oceano Indiano, dono di un Sultano Turco!... Ahimé, tanto pesante era quell'orlo, che la sovrana inciampò sul primo scalino, e sarebbe certamente rotolata fin quaggiù a ca- pofitto, se il padrone di casa, che si trovava a metà scalinata, per la precisione sul settimo scalino dall'alto, lo vedete? - (Tutti guardano verso l'alto mormorando "Sì”. Sembrano piuttosto interessati) - non fosse accorso e non l'avesse sorretta, giusto in tempo. Ecco spiegato il motto "Cadendo mi elevo". La regina va giù, e io vado su. Per tal servigio la Regina 7
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it subito pretese una spada e proclamò John Fustian suo Cavaliere! Quindi strappò le sei perle più grandi dall'orlo insidioso e le offrì al neo cavaliere perché le incasto- nasse nell'impugnatura della spada che lo aveva testé reso nobile. (Pausa) Oggi avremmo potuto ammirare la famosa spada, una rara lama del più puro acciaio di Toledo temprata nelle acque del fiume Tago, là in quella teca, se non fosse stata rubata l'anno scorso. Interessante, vero? I TURISTI - (compiaciuti, annuendo) Oh sì!... Davvero! Davvero interessante! AMANDA - Grazie, grazie infinite. I TURISTI - Grazie a lei! AMANDA - E qui si conclude il giro del castello Fustang. Buonasera a tutti. I TURISTI - Buonasera, buonasera. (Amanda sorride felice ai turisti. Le luci si abbas- sano. Sale una vivace musica elisabettiana. E ancora i turisti si aggirano sul palcoscenico cam- biandosi d'abito) PRIMO QUADRO: C (Tornano le luci: la musica cala. Giorni dopo: giornata ancor più luminosa. Amanda, come sopra: tiene il suo discorsino a un altro gruppo di turisti, ma questa volta l'uditorio è visibilmente preso, incantato. Anche Amanda è piena di fiducia e felicemente intensa. Solo un uomo del gruppo sta in disparte - tipo scontroso in impermeabile e cappello - e si fa via via più sospettoso e distac- cato, man mano che Amanda prosegue nel racconto) AMANDA - Ed eccoci ora arrivati nel luogo più interessante del castello Fustang. Lo scalone più famoso d'Inghilterra! "Lo Scalone del Grande Balzo"... La notte del 2 febbraio 1585 - una ventosa notte di neve - John Fustang offrì al- 8
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it la sua Sovrana, esattamente in questo salone, un monu- mentale festino. I tavoli traboccavano di pile di porco- spini, di puffini e di pignetti. E poi ancora aironi, pavoni, cigni! Ognun d'essi aspettava di venir trinciato a suo mo- do. (ai turisti) Perché, lo sapete, vero, che si usava una parola diversa per ogni diverso modo di trinciare un uccello? (Mormorii di "no!") Eh sì! Si "sfettolava" un pavone, ma si "sminuzzava un cigno. Nulla superava in varietà e succulenza un festino elisabettiano; e la sera di cui parliamo, proprio in questo salone, un centinaio di cortigiani attendevano felici con l'acquolina in bocca. (Vieppiù eccitata dal racconto) Quand'ecco apparve lei, in persona, la Regina Vergine d'Inghilterra! In uno sfavillio di brillanti e di perle dragate nel fiume Volga, omaggio dello zar di tutte le Russie, Ivan il Terribile. Sorridendo, ella posò un piede sul primo gradino in alto, lassù! Ahimé, sì facendo, in quel preciso istante, perse l'equilibrio e sarebbe certamente precipitata a capofitto lungo tutti i quindici scalini di quercia, tirati a cera, se il padrone di casa - che si trovava esattamente dove mi trovo io ora, nel punto più basso - d'un sol balzo non fosse asceso per l'intero scalone, e non avesse salvato la sua Regina! (Sospiri di stupore tra gli astanti) AMANDA - Immaginate la scena! Tempo come sospeso. Gli invitati tutti in ghingheri, rigidi come temperini, al lume delle torce, le braccia protese in un gesto impotente, gli occhi spalancati dal terrore! Ma a un tratto Jhon Fustang scat- ta! Balza in alto, si libra come un uccello, quale Mercu- rio alato prende il volo e con un balzo irresistibile plana lassù sul primo gradino giusto in tempo per accogliere la Sovrana tra le sue braccia devote, sollevarla in alto sopra di sé, e col viso dalle gote rosate per il trionfo, le grida: "Adorata Maestà! Adorata e Indorata Maestà! Non temete! siete salva! I porcospini dorati vi attendono!". (Il racconto produce reazioni gioiose tra i pre- senti. Alcuni applaudono. L'uomo scontroso non 9
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it sembra invece impressionato, anzi prende a parlare con ostilità) LO SCONTROSO - Scusi. AMANDA - Sì, dica. LO SCONTROSO - Potrebbe favorirmi la fonte di questo aneddo- to? AMANDA - La cosa? LO SCONTROSO - Fonte. Si dà il caso che io sia uno studioso del periodo Elisabettiano. E le gesta riguardanti la Regina Vergine sono il mio hobby. Apprendo ora la nuova che Jhon Fustang sarebbe planato su quel gradino e avrebbe sollevato la Regina in alto pronunciando quella frase. AMANDA - Anche se l'apprende ora, è così. LO SCONTROSO - Non vedo come. AMANDA - Come dice? LO SCONTROSO - È assolutamente impossibile farsi le scale con un salto partendo da fermi. Sono quindici scalini. AMANDA - Lo racconta a me, quanti sono? L'ho detto io poco fa. LO SCONTROSO - E con ciò? AMANDA - Che vuoI dire "e con ciò"? LO SCONTROSO - E con ciò è impossibile. Francamente, la sua storia non sta in piedi. (Pausa) Torno a chiederle, per cortesia, la fonte (Pausa) AMANDA - Avverto dell'ostilità nella sua voce, quasi ad insinuare che io avrei detto cose inesatte, che la storia manca di veridicità. LO SCONTROSO - No, manca di possibilità. Non si può fare. Non si può fare un salto da fermi e planare sul quindicesimo scalino. Non ce la farebbe neppure un campione olimpico. AMANDA - (un po' turbata) Be'... che ci possa essere dell'esage- razione, glielo concedo. La "Historia" dice "con un sol balzo", ma potrebbe trattarsi di licenza poetica. Lei, come studioso del periodo elisabettiano, mi insegna che si faceva grande uso di iperboli nel linguaggio di corte del Sedicesimo secolo. "Un sol balzo", in effetti, potrebbero essere stati due, tre, anche quattro balzi. Ma l'eroismo dell'atto, l'esuberanza romantica del gesto, 10
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it balza su delle pagine della "Historia" proprio come se fosse lo stesso balzar su di John Fustang. LO SCONTROSO - (implacabile) Sì, ma cos'è, vorrei sapere. Cos'è, scusi? AMANDA - Cos'è cosa? LO SCONTROSO - Quella "Historia" cui fa riferimento. AMANDA - La "Historia Fustangarum", la storia della famiglia Fustang. LO SCONTROSO - E dove posso trovarla? AMANDA - Non può. LO SCONTROSO - Perché? AMANDA - Perché non è mai stata pubblicata. Giace nascosta in un Archivio privato. Al riparo da occhi indiscreti che forse la userebbero con propositi polemici. (Il gruppo mormora approvando. Voci di "senti! senti! giusto, ecc.". qualcuno guarda lo scontroso con astio) AMANDA - La visita è terminata. Prego, l'uscita è da quella parte. Noterete presso la porta, sopra un tavolino d'acero, un piattino. Porcellana Wedgwood, primissimo periodo: sorprendenti la delicatezza della forma e la nuance delle tinte. La vocazione del piattino è collezionare (accento affettato) pourboirs, nel caso voleste lasciarne. Se, come temo, qualcuno fosse debole in francese, tradurrò pourboirs in – LO SCONTROSO - Mance. AMANDA - Segni di apprezzamento. SORRIDE - Con dolcezza all'uomo che se ne va brusco. Gli altri ringraziano Amanda con effusione, dandole la mano, dicendole con calore grazie, mentre le luci si abbassano. PRIMO QUADRO: D Musica vivace. Il solito gruppo di turisti, in abiti decisamente più estivi. Su la luce. Giornata luminosa. (Stessa situazione di prima. Amanda parla, molto controllata, i turisti ascoltano attenti e coinvolti. 11
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it In disparte, con la guida in mano, Lotte Schoen: signora sulla cinquantina, dallo sguardo aggressi- vamente severo. Severi anche vestito e capelli) AMANDA - L'incidente che vi ho appena descritto, nel quale la Regina Vergine Elisabetta fu salvata da morte sicura da un'azione ardimentosa che sarebbe stata assolutamente irrealizzabile ai nostri giorni persino dal massimo cam- pione olimpico, non è che uno dei numerosi fatti di alta drammaticità avvenuti sullo scenario di questo storico scalone. (Pausa) E non tutti i fatti, ahimé, ebbero un epilogo altrettanto felice. Il secolo seguente, il Millesei, fu un secolo sotto ogni aspetto tenebroso, e i fatti che accaddero su questo scalone in quell'epoca, furono al- trettanto tenebrosi. Il più terribile di tutti gli eventi legati a questa casa accadde un mattino di mezza estate del 1689. (Tutti pendono dalle sue labbra. Amanda si infer- vora raccontando la sua favola) AMANDA - Quel giorno si dovevano celebrare le nozze di Lady Arabella Fustang con il giovane più bello e nobile della regione. La sposa era una vezzosa, radiosa e facoltosa fanciulla di diciotto anni, soprannominata "la preda della Contea". La mattina delle nozze, suo padre, sir Nicholas, si trovava esattamente dove mi trovo io ora, in attesa di accompagnare la sua unica figliola all'altare. La porta delle stanze si aprì là in alto (Indica: tutti guardano su) e ne uscì una divina creatura avvolta in un alone di bianchi sciàmiti - drappo vellutato in seta d'epoca - Non vi sarà difficile immaginare il padre che la guarda, le lacrime sgorganti dai suoi occhi vetusti. La figlia discendeva quelle scale per l'ultima volta pulzella. Ma ahi! d'im- provviso s'udì come un rullar di tamburi, un frenetico trapestio lungo la galleria di quercia, e, galoppando a gran velocità verso di lei, ecco apparve Poppy, il fedele mastino di famiglia, pazzo di eccitazione, forse per l'odore delle carni che stavano arrostendo nelle sotto- stanti cucine. Nella sua frenetica follia, l'animale urta la fanciulla di lato. Essa vacilla, annaspa nell'aria, allunga 12
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it la mano verso la balaustra, che ahimé è da lei troppo lungi - e rovina a testa in giù aggrovigliata all'animale! Il suo corpo adorabile rotola quale una nube per i quindici scalini di quercia che vedete, finché, con un ultimo spa- ventoso rimbalzo, viene a posarsi ai piedi del padre!... (Indica il punto, ai suoi piedi) Non era un alato Mercu- rio lui, ma anziano e pieno di artrosi. Si china per toccarla. Morta? No, non è morta, sia ringraziato il cielo! L'osso del collo non s'è spezzato. (Pausa) Allora, quasi nell'eco dell'antico gesto per cui il suo an- tenato aveva ottenuto il titolo nobiliare, prende la fan- ciulla fra le braccia, la solleva sul capo, e, tra le sbirciate del cane agonizzante, la porta su nella sua camera. Camera dalla quale la sventurata non sarebbe uscita mai più. Arabella riprese conoscenza, sì, ma le sue gambe - che avevano ballato la gavotta e il coranto come nes- sun'altra gamba li aveva ballati mai - erano ormai ine- stricabilmente annodate sotto di lei quasi a parodia bef- farda dei nodi d'amore che ornano il soffitto di stucco che potete ammirare sopra di voi. Regardez, s'il vous plaît. (Tutti guardano all'insu') AMANDA - La fanciulla si murò viva in quella stanza per il resto dei suoi giorni, non riceveva nessuno, ululando incessan- temente l'inno nuziale composto appositamente per lei da Henry Purcell! La "Historia Fustangarum" riporta come, di poi, i suoi servitori fossero tutti in qualche mo- do deformi. Citerò per voi dalla "Historia": "L'infelice nobildonna non assumeva qual servidore se non chi presentasse difformità agli arti, alle anche od altrove: donne attorte, gobbi, storpiati, e quant'altri mai avessero curvature o sgangheramento di membra". Stampelle di ogni foggia zampettavano su e giù ogni giorno per que- sto scalone, che da allora non fu più conosciuto come "La Scala del Grande Balzo", bensì come "Lo Scalone degli Sciancati e della Jattura". Tale nome è rimasto. 13
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it Sconsigliabile salirvi o scendervi. Per questo c'è il cordone. (Pausa. Lotte, incapace di contenersi, interviene) LOTTE - È intollerabile. AMANDA - Prego? LOTTE - Assolutamente intollerabile. AMANDA - Non capisco, scusi. LOTTE - Lei è Miss Douffet, vero? AMANDA - Sì, mi chiamo così. LOTTE - Bene, vorrei parlarle subito, in privato. AMANDA - Parlarmi di che? LOTTE - Ho detto in privato. AMANDA - Richiesta molto singolare. Non sono abituata a vedere i miei tours interrotti così bruscamente. LOTTE - (ai turisti) Vogliate scusare. Devo parlare a questa signora, da sola. Del resto penso che a questo punto la visita sia conclusa. AMANDA - Sì, ma di solito il saluto finale è un grazioso aurevoir, un adieu, non un brutale congedo. E sono io a darlo. LOTTE - Spiacente, sono costretta a insistere. (Ai turisti) È una questione importante e urgente che riguarda la signora. (Li squadra dura, sguardo intimidatorio) Prego. (I turisti, a disagio, si avviano) AMANDA - (ai turisti) Bene, pare proprio che dobbiamo lasciarci, purtoppo senza tante cerimonie. Non riesco a immagi- nare cosa vi possa essere di così urgente da far dimenti- care le buone maniere. Spero di non avervi annoiati. (Mormorii e assensi entusiastici: "Oh no!... grazie!...") L'uscita è di là. Troverete uscendo un piattino dove, se credete, potrete lasciare un segno di apprezzamento, come il vostro cuore vi suggerirà. Aurevoir, merci. TURISTI - Merci, arrivederci, arrivederci... Grazie... (I turisti escono, sorpresi, incuriositi. Si voltano a guardare le due donne. Uscito l'ultimo turista, il comportamento di Lotte diventa ancora più fred- do) LOTTE - Lei non è autorizzata a prendere mance. 14
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it AMANDA - Non sono mance. LOTTE - No? E cosa sono? AMANDA - Sono quello che ho appena detto. Segni di apprezza- mento. A questo mondo esistono anche persone che sanno apprezzare, sa. Che si entusiasmano agli aspetti inquietanti e romantici della Storia. LOTTE - E ne esistono altre invece che si appassionano alla precisione storica, Miss Douffet. E altre ancora - poche - che sono autorizzate ad accertare che quella precisione venga rispettata. AMANDA - Non capisco. LOTTE - Sono Miss Schoen e lavoro all'Associazione per la Conservazione del Patrimonio Culturale. Direzione del Personale. (Pausa) AMANDA - Ah ! LOTTE - Da qualche tempo arrivano all'Associazione con rego- larità rapporti circa singolari inesattezze che verrebbero dette qui durante il giro turistico da lei guidato. Grotte- sche divergenze tra fatti raccontati e verità storica. Oggi ho udito con le mie orecchie un generoso saggio di quello che lei racconta alla gente, e devo dire che i rapporti sono di gran lunga al di sotto di quello che lei dice in realtà. Temo proprio che oggi non abbia fornito una sola informazione esatta. AMANDA - Tanto per cominciare, le informazioni gastronomiche: tutte esatte. Devo farle notare che sono un'esperta di cucina elisabettiana. LOTTE - (accigliata) Non sto parlando delle informazioni ga- stronomiche - che comunque non figurano sulla nostra Guida. Oggi qui ho sentito un guazzabuglio di scioc- chezze. Tutta la storia del salto dello scalone di John Fustang, che si conclude con lui che con le sue dita infila in bocca alla Regina porcospini fritti. AMANDA - No, dorati. LOTTE - E così la storia di Arabella Fustang, praticamente inventata da capo a fondo. La ragazza rimase zoppa per una caduta, è vero, ma non si sa come sia caduta. Il 15
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it fidanzamento si ruppe, è vero, ma non si sa perché né da chi fu rotto. E benché sia rimasta chiusa per sempre nella sua stanza cantando, visse molto rispettata dai vicini. Il compositore Henry Purcell, per quello che ne so io, non fu coinvolto nella sua vita in alcun modo. (lunga pausa) Dunque? Cos'ha da dirmi? AMANDA - Vede, prima di tutto, sono spiacente ma io non riesco a giustificare il suo comportamento. LOTTE - Il mio? AMANDA - Sì, quello che ha fatto. LOTTE - Non capisco. AMANDA - Quello che ha fatto qui oggi, Miss Schoen. Non alludo solo alla villania con cui mi ha interrotta mentre stavo parlando: sgradevolissima. Voglio dire, venire qui come ha fatto, infiltrarsi fra i turisti. Je trouve qu'il est mise- rable. LOTTE - Prego? AMANDA - Miserabile. Disonesto e meschino. Comportamento da spia. LOTTE - È quello che sono. Ero venuta esattamente con questa intenzione. AMANDA - A spiare. LOTTE - No. Fare il mio dovere, è la parola giusta. AMANDA - Ah, il suo dovere è mettere in imbarazzo i suoi impie- gati? Scandagliare il paese con la guida in mano, fingen- do interesse, per poi piombare come un falco sulla preda. Lei concepisce così il suo dovere, umiliare gli impie- gati? LOTTE - Lei sta cambiando le carte in tavola. AMANDA - No. LOTTE - Sì, e lo sa benissimo. Qui non è in discussione il mio comportamento, ma il suo. È del suo che stiamo discu- tendo. È il suo che ha bisogno di una spiegazione... Mi relazionerà domani pomeriggio nel mio ufficio, a Lon- dra. Penso conosca l'indirizzo. Alle tre, se non le spiace. AMANDA - (allarmata) Relazionare? Ma che devo relazionare? Cosa relaziono. Non capisco. Cosa mi vuol dire? (pausa) 16
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it LOTTE - (fredda) Le suggerisco ora di occuparsi del nuovo gruppo di turisti che la sta aspettando. E di attenersi scrupolosamente alle informazioni storiche stampate sul- la guida ufficiale. A domani, alle tre. Buonasera. (Esce) AMANDA - (È sgomenta. Con panico crescente, grida dietro a Miss Schoen) Dovrò... dovrò essere processata? Giudi- cata?.. Trascinata in catene al giudizio? Condotta ai ferri? Gettata in una segreta? (Miss Schoen è scomparsa. Pausa) (accasciata) Oh, me misera! MUSICA SINISTRA LE LUCI SI ABBASSANO ATTO PRIMO SECONDO QUADRO (L'ufficio di Miss Schoen alla Associazione per la conservazione del patrimonio culturale a londra. Il pomeriggio del giorno seguente. Porta sul fondo al centro. Alle pareti, posters incorniciati di alcuni grandi castelli dei quali la associazione si occupa. Alcune sedie. Miss Schoen, con aria cupa, è seduta al suo tavolo davanti a una pila di lettere. C'è anche uno schedario. Un flebile bussare alla porta) LOTTE - (Brusca) Sì?... (Il flebile bussare continua: più brusca) Sì?! C'è qualcuno? (I colpi si fanno più forti) Sì. Avanti! (La porta si apre timidamente. Entra Miss Fra- mer: è una nervosa, ansiosa segretaria, spaventa- ta, angosciata, manierata) FRAMER - (in un sussurro) Sono io, Miss Schoen. LOTTE - Come? FRAMER - (più forte) Sono io, Miss Schoen. LOTTE - Miss Framer, quando imparerà a bussare alle porte senza grattare, annaspando come un roditore? 17
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it FRAMER - Mi scusi, Miss Schoen. (Lotte batte quattro bruschi colpi sul tavolo) LOTTE - Questo è bussare! Capito? FRAMER - Sì, Miss Schoen. LOTTE - Allora lo imiti. Me lo faccia capire che vuole entrare. FRAMER - Sì, Miss Schoen. LOTTE - Bene, allora, che c'è? FRAMER - (Sussurra) C'è Miss Douffet di là che vuole -vederla. LOTTE - Ah. FRAMER - Le ho detto di aspettare. LOTTE - Gesto intraprendente da parte sua. FRAMER - Grazie... LOTTE - Come le sembra? FRAMER - Stravagante, direi. LOTTE - Stravagante? FRAMER - Sì, anche il suo abito è stravagante. Certo più strava- gante del mio. LOTTE - Non ne dubito. Ha preso in ufficio informazioni su di lei? FRAMER - Oh sì, certo. LOTTE - Bene. Allora? FRAMER - Quando si presentò per la prima volta questa primave- ra, pensarono che potesse rappresentare un valido appor- to al nostro staff di Guide. Sembrava pazza per la storia. LOTTE - A giudicare da queste lettere, solo pazza. FRAMER - Oh poveri noi... LOTTE - Altre notizie? FRAMER - Per qualche tempo ha lavorato alla Torre di Londra, all'Armeria Reale. Reparto armi affilate. LOTTE - Ma che diavolo di lavoro faceva? FRAMER - La sentinella. Una specie di custode. Sa, quelli che de- vono sempre tenere d'occhio le spade e le scuri. È venuta via con delle scarse referenze. LOTTE - E questo è tutto quello che sappiamo? FRAMER - Ahimé, sì. Non è molto. LOTTE - Non è niente. E questa scheda è meno che niente. Ci dà solo l'indirizzo (consultandola). Ma poi, se abita a 18
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it Londra, cos'è andata a fare la guida nel castello Fustang a 80 chilometri da qui? FRAMER - Era l'unico posto a disposizione. Quel castello non interessa a nessuna delle nostre guide... E poi era solo per il periodo estivo. LOTTE - Ho capito... (Di colpo si prende la testa tra le mani) Oh Dio... FRAMER - (turbata) Che c'è? Cos'ha? LOTTE - Niente. FRAMER - Uno dei suoi mal di testa? LOTTE - (secca) No. FRAMER - Posso fare qualcosa? LOTTE - No, grazie. FRAMER - Un'aspirina? Vado a prenderle un'aspirina, Miss Schoen? LOTTE - Niente, grazie. La smetta di ronzarmi intorno come un moscone! Se vuole essere utile, mi porti una tazza di tè. Forte. FRAMER - Sì, certo. LOTTE - E ne porti una anche per la signora là fuori. Forte. Ne avrà bisogno. FRAMER - Sì, Miss Schoen. LOTTE - La faccia entrare. FRAMER - Sì... sì... Subito... Scusi. (Miss Framer esce. Lotte versa da un flacone di colonia alcune gocce su un fazzoletto che si preme sulle tempie. Un momento - e si sentono quattro forti colpi alla porta: Miss Framer introduce Amanda Douffet. Amanda indossa un mantello nero di teatro da abate medioevale e ha un basco in testa. Ha una borsa di pelle. Sembra molto a disagio) LOTTE - Ah! Miss Douffet, buonasera. Prego, si accomodi. (Amanda siede su una sedia di fronte a Lotte) Spero che il suo rientro a Londra sia stato piacevole. AMANDA - Domanda gentile ma inutile, visto che ero convocata a giudizio. LOTTE - Scusi? 19
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it AMANDA - Non sono sul banco degli accusati? LOTTE - In effetti dobbiamo rivedere la sua posizione. È inevitabile. Purtroppo non ha altra scelta, mi dispiace. AMANDA - Come il boia. LOTTE - Scusi? AMANDA - Il boia chiedeva sempre perdono a quelli che stava per decapitare. LOTTE - Le sarei grata se potessimo escludere analogie storiche dalla conversazione. AMANDA - Comme vous voulez. LOTTE - Qui si tratta solo del suo lavoro e del modo come lei lo svolge. Sappiamo tutt'e due benissimo di che cosa dob- biamo parlare. Come responsabile del Servizio che le offre questo lavoro non posso assolutamente ignorare ciò di cui sono stata testimone ieri pomeriggio. Sono cose che non capisco, sulle quali non posso passare sopra. Ha qualcosa da dire a sua discolpa? AMANDA - (dopo una pausa) Sì. Che la colpa non è mia. LOTTE - E di chi sarebbe? AMANDA - Io, illustrando la Storia, rispetto sempre la verità, quando la storia è commovente, entusiasmante. In tali casi non mi sogno di alterare il minimo particolare. LOTTE - Gentile da parte sua. AMANDA - Ma in altri casi, lo confesso, io sento il bisogno di dare una mano, di prendere in pugno la situazione. Bisogno che ho scoperto quest'estate, proprio al castello Fustang. È colpa di quel castello se mi sono abbandonata alla fantasia. LOTTE - Ah, è colpa del castello, se... AMANDA - Sì, esatto, proprio così. Sì, quel castello è un castello stupido. Non ha rivali nella categoria. È impossibile ren- derlo interessante. Vede, non è solo l'architettura depri- mente; è che lì, per ben quattrocento anni, non è mai accaduto nulla!... Una Regina, sì, quasi cadeva da una scala, ma non ce l'ha fatta. Una fanciulla è caduta, però è sopravvissuta rispettata dai vicini. Pensi che noia. Come faccio, da tutto questo, a cavar fuori qualcosa? 20
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it LOTTE - Ma lei non deve cavar fuori niente, Miss Douffet. Lei deve semplicemente far da guida ai turisti. AMANDA - Semplicemente da guida, no, io non sono d'accordo. Io sono lì per illuminarli. Questo prima di tutto. LOTTE - Illuminarli? AMANDA - Sì, "Ispirarli, Inebriarli, Illuminarli!". Mia madre le chiamava le tre grandi ''l''. Era una grande insegnante mia madre. LOTTE - In quale istituto? AMANDA - Il più antico e il più nobile. Il Teatro. (A Miss Schoen si rizzano i capelli in testa) Mia madre dirigeva una compagnia di attori girovaghi ai quali aveva insegnato a recitare in modo eccitante Shakespeare in francese. LOTTE - In francese? AMANDA - Sì. Dopo la guerra andò in Francia perché qui nel suo paese non trovava una scrittura degna del suo talento. Siamo andate a vivere in un paesino di contadini nella Loira. I quali per la verità non apprezzavano molto Shakespeare. LOTTE - S'è mai sentito dire infatti che i contadini francesi fos- sero degli accaniti shakespeariani. AMANDA . Se è per questo neanche gli intellettuali. Sa che Voltaire definiva Shakespeare "barbare", barbaro. Lo sa? LOTTE - No, ma non mi sorprende. I francesi pensano sempre di aver inventato loro la civiltà. AMANDA - Mia madre cercò di mitigare quell'illusione. A sfida, battezzò la sua compagnia "Les Barbares". Le barbare. Le ragazze venivano tutte addestrate a recitare senza errori di lingua. LOTTE - Perché, gli uomini no? AMANDA - Non c'erano uomini. LOTTE - Era una compagnia di sole donne? AMANDA - Sole donne. Mia madre aveva sposato qui a Londra un francese che si chiamava Douffet e che l'abbandonò dopo tre mesi di matrimonio. Da allora non volle più sentir parlare di uomini francesi. "Tutti incostanti", diceva. "Incostanti, impostori, subdoli e volubili". 21
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it LOTTE - Direi che è il modo esatto per definire la razza. AMANDA - Mi allevò lei. Eravamo quasi empre in giro. Recita- vamo per tutta la Loira, in fattorie, granai, dove ci volevano. Si recitava Shakespeare, soltanto i drammi storici, perché la storia era la passione di mia madre. Appena fui grandicella, anch'io comincia a recitare. E quando non recitavo, facevo di tutto, disegnavo costumi, costruivo oggetti per la scena: ma soprattutto organizza- vo le battaglie. Lei non ha idea di quanto fossero feroci quelle battaglie combattute da un'orda di ragazze galli- che chiuse nelle loro armature, quando si inferocivano a morte! Mia madre era famosa per la sua interpretazione di Riccardo III. Per simulare la gobba si infilava un cuscino dietro la schiena. L'effetto era superbo. Chi la sentì in quella tragedia mai dimenticò l'intensità della sua interpretazione, quel grido infinitamente disperato che lanciava sul campo di battaglia: "Un cheval! Un cheval! Mon royaume pour un cheval!"... (Lotte la guarda sbalordita) Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo. Anche le traduzioni erano sue. LOTTE - (secca) Una bella faticata. AMANDA - Non per lei. Le lingue erano l'altra sua passione. Man mano che crescevo dovevo leggere solo i grandi della prosa. E lei recitava per me tutte le sere fatti storici, im- prese sconvolgenti, avvenimenti terribili, che si inci- devano nella mia mente bambina come il segno del diamante sul vetro... Ecco, vede, allora, per me, i miei turisti, casuali signori in vacanza, che per venti minuti mi affidano la loro vita, per me sono come dei figli. Mio dovere è ispirarli. Ispirarli, Inebriarli, Illuminarli. Quan- do cominciai il lavoro al castello Fustang, mi attenevo ai fatti. Dicevo esattamente quello che era stampato sulla vostra guida nella sua prosa scintillante. Risultato? Alla fine tutti erano sfiniti dalla noia. E anch'io piombavo ogni giorno di più nella noia. Lo avevo capito subito che quel castello era infestato dai fantasmi. I Fantasmi del 22
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it Niente. Perché non è mai successo un accidente di niente, là dentro. Perciò ho dovuto difendermi. LOTTE - Con la menzogna. AMANDA - Con qualsiasi cosa... LOTTE - Con fantasie... AMANDA - La fantasia riempie ciò che i fatti lasciano vuoto. LOTTE - Altra massima di sua madre? AMANDA - No, questa è mia. (altera) Io sono la figlia di Alice Evans Douffet, che dedicò la sua vita a illuminare il mondo, non a coprirlo di polvere! La mia lingua non ce la faceva più a dire quella roba!... Sì, forse ho ecceduto. Non lo nego, mi sono lasciata trascinare sempre più in là, lontano dalla riva dei fatti, in là, in là, fino a scivolar via sul fiume della fantasia. Ma la colpa è del castello, non della fantasia che l'ha sfidato. LOTTE - Questa è la sua difesa? AMANDA - La gente che una volta usciva sbadigliando, ora esce meravigliata: uso la parola nel suo vecchio stretto senso, che significa "in stato di meraviglia". E non mi sembra sia una cattiva difesa. LOTTE - No, è solo irrilevante. AMANDA - Il mese scorso misi un piattino accanto all'uscita, non per cupidigia, anche se per la paga che mi date potrei essere giustificata. È che volevo una prova. In tutto il mondo la gente esprime gratitudine nello stesso modo: col danaro. (fiera) E il mio piattino è sempre colmo fino all'orlo. Ogni sera è traboccante di monete. Come i miei turisti, che, quando li guardo allontanarsi verso il par- cheggio, sono letteralmente traboccanti. LOTTE - (aspra) Davvero? Se dà un'occhiata a queste lettere, scoprirà che molti sono traboccanti sì, ma d'indigna- zione. (Amanda si avvicina al tavolo, esamina una lettera. Lotte è furiosa) Ventidue lettere! Ho ventidue lettere che la riguardano, Miss Douffet, e nessuna scritta in stato di meraviglia. 23
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it AMANDA - (altera) Ventidue lettere, che cosa sono? Ventidue? Io ne ho cinquanta!... Sessanta!... Guardi, qui, tenga, guardi! (Vuota la sua borsa sul tavolo. Una piccola valanga di buste) Vox populi! Voce di popolo! Avevo messo il mio indi- rizzo accanto al piattino, e questo è il risultato! LOTTE - (protestando) La prego, Miss Douffet!... È la mia scrivania... AMANDA - (scaldandosi) Legga! Legga. Ecco la mia difesa. Vox populi! Legga! LOTTE - (esplodendo) Non lo farò! Non lo farò! È un nonsen- so... Non hanno senso! Niente di questa storia ha senso. Sua madre, la sua infanzia, il parcheggio macchine. A me non interessa niente! (Pausa, cercando di riprendere il controllo) Io non sono nel mondo dello spettacolo, e nemmeno lei. Questo è il punto. Noi siamo custodi di una eredità. Non organizziamo un teatro. E questo è il punto. (Guarda negli occhi Amanda. Quattro violenti colpi alla porta) Sì?!... Che c'è? (Miss Framer entra nervosa, con un vassoio di te', biscotti, burro e miele) FRAMER - Il tè, Miss Schoen. LOTTE - (più calma) Vuole una tazza di tè? AMANDA - Molto gentile. LOTTE - Per me più forte che può, per favore, Miss Framer. FRAMER - Bene, Miss Schoen. AMANDA - (allegra, alla Framer) Così denso da poter far trottare sopra un topo, diceva mia madre. FRAMER - Ah, buona! Molto buona! "Far trottare sopra un topo!" Oh!... Ha sentito, Miss Schoen? Fantastico, divertente... (Lei e Amanda ridono insieme con aria compli- ce, fino a che Lotte lancia a Miss Framer un'occiata di ghiaccio) LOTTE - Miss Framer, per favore! 24
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it (La risata si spegne. Lotte prende una busta di Amanda e ne legge la lettera) FRAMER - (ad Amanda) Ci sono dei biscotti e del miele, se gradisce. AMANDA - Non ha della marmellata? FRAMER - No, mi spiace. AMANDA - Dovreste tenerne, in questo ufficio. La marmellata è una conserva molto storica, sa. Conosce l'origine della parola marmellata? FRAMER - Marmellata? Non mi pare. AMANDA - Lei la conosce di sicuro, Miss Schoen. LOTTE - Che cosa? AMANDA - L'origine della parola marmellata. LOTTE - Sfortunatamente, no. (ritorna a leggere) AMANDA - (alla Framer, senza scoraggiarsi) Maria Stuarda, Regi- na di Scozia, soffriva di mal di testa… (La Framer lancia un'occhiata a Lotte) e la si poteva capire, povera donna imprigionata da anni. Ogni volta che le veniva il mal di testa, chiedeva una speciale conserva di frutta. Le sue cameriere sussurra- vano fra loro in francese: “Porta la conserva! Maria è malata!” Marie est malade! Capito? Marie est malade - Marie est malade - marmalade - marmellata! FRAMER - Ahhh! Divertente! Forse dovrebbe prenderla anche lei, quando ha mal di testa, Miss Schoen. LOTTE - Grazie, Miss Framer: è tutto per ora. FRAMER - Sì, Miss Schoen (Esce in fretta dalla stanza) AMANDA - (bevendo il tè) Soffre il mal di testa? LOTTE - (leggendo) Ogni tanto. AMANDA - Mi spiace. LOTTE - Tutti abbiamo i nostri guai. AMANDA - Forse la sua segretaria ha ragione. Ciò che ha giovato a Maria Stuarda potrebbe giovare anche a lei. LOTTE - Forse. AMANDA - Che lettera è? Quella che dice che io illumino i mean- dri del passato come una torcia fiammeggiante? LOTTE - No, questa è la signora col maglione verde. AMANDA - Ah sì! 25
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it LOTTE - (legge a voce alta) "Gentile signorina, io sono la signo- ra col maglione verde, quella cui lei mercoledì pome- riggio ha illustrato il ritratto del ragazzo che aveva delle foglie tra i capelli. Da lei ho saputo la verità su quel qua- dro, una storia davvero affascinante. Se non glielo avessi chiesto, mai avrei saputo la terribile avventura corsa da quel giovane ereditiero, assassinato dallo zio con una ghirlanda di erbe velenose. Mai avrei supposto che si potesse uccidere qualcuno attraverso il cuoio capelluto. È molto brillante da parte sua avermi ricordato l'incre- dibile morte, nell"'Amleto", del vecchio re avvelenato attraverso le orecchie. Il che poi dimostra che Shakespeare aveva già inventato tutto". (Pausa. Guarda Amanda). AMANDA - Anche sulla guida c'è scritto che la morte dell'ereditiero fu misteriosa. LOTTE - È inutile andare avanti, così non va, non va. Una guida turistica non è una fantasista scritturata. Quindi il suo comportamento è banalmente disonesto. AMANDA - Non accetto "banalmente". Io non faccio nulla banal- mente. LOTTE - La menzogna è menzogna. E non trova avalli in questo ufficio. E ora facciamola finita. AMANDA - Legga un'altra lettera. Quella con la busta blu. È del direttore della Compagnia del Royal Shakespeare. Dice che ogni volta che io apro bocca, l'avventura è nell'aria. LOTTE - È questo il problema. AMANDA - Perché problema? LOTTE - La prego, la cosa è già abbastanza sgradevole. AMANDA - Ah, certo, capisco. Viviamo in un paese che chiede cose banali, piatte. Guide turistiche piatte. Gente piatta. Fatti banali, piatti. Ho capito benissimo. LOTTE - Miss Douffet, concludendo: non vedo come potrei giustificare il fatto che lei continui a lavorare da noi. (Lunga pausa) AMANDA - Cioè, sono condannata. LOTTE - No, lei è solo giudicata non idonea. AMANDA - Quando devo abbandonare? 26
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it LOTTE - Subito, penso sia meglio. AMANDA - Potrei - finire l'estate, ce n'è rimasta poca. LOTTE - Preferirei di no. AMANDA - Capisco. Bene. Benissimo. Certo, è il modo meno penoso, d'accordo con lei. Oblìo immediato. LOTTE - Per favore, Miss Douffet! AMANDA - No, no, lei è molto umana, pur nel suo brutale modo di comportarsi. Lei non lascia, come fanno i tiranni, langui- re la vittima nelle segrete, illudendola con false speran- ze. Ma, via subito, verso una morte certa e immediata. La ringrazio. LOTTE - (esasperata) Per l'amor del cielo! Possiamo fare a me- no di far teatro, per un momento? E poi troverà un altro lavoro. AMANDA - (ad un tratto dura) Crede? Alla mia età non è più così facile. (Lunga pausa) LOTTE - Cercherò di fare in modo di rilasciarle qualche refe- renza. AMANDA - Per favore, no. Non voglio che lei menta in mio favore. LOTTE - Non mentirò, Miss Douffet. Ma qualcosa posso inven- tare. AMANDA - Inventare cose non è il suo forte, Miss Schoen. In questo campo lei trasuda grigia integrità. Non rischi di contaminarla con del colore. LOTTE - (a denti stretti) Lei non è riconoscente! Non è per nulla riconoscente. AMANDA - (alzandosi) Sto già facendo la coda con i disoccupati e la riconoscenza non è la nostra prima qualità. (Lotte preme un cicalino. Suona) La voglio lasciare con una storia vera, riguardante il co- lore. Controlli sui libri, se crede, se ne accerti. Lei sa co- me Maria Stuarda si comportò al momento dell'esecu- zione? LOTTE - Senza colpi di teatro, spero. AMANDA - Quando salivano sul patibolo, si usava togliere alle vittime i vestiti perché non si insozzassero di sangue. (Miss Framer entra. Amanda la coinvolge nella 27
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it storia) AMANDA - Maria apparve in una veste di intensissimo nero. Ma quando le sue ancelle gliela levarono, cosa immagina avesse sotto? LOTTE - Non imagino. AMANDA - (a Miss Framer) E lei? (La segretaria scuote il capo disarmata: "Non so!". Amanda comincia a sciogliersi il mantello) Apparve una camicia lunga fino ai piedi. Del colore in uso tra le puttane, perché di questo era stata accusata! Ma era anche il colore del martirio e della sfida! Rosso sangue! AMANDA - (Emerge dal mantello mettendo in mostra una camicia da notte rosso fiamma lunga fino ai piedi, punteggata di piccole corone dorate. Miss Framer resta a bocca aperta) Sì, rimasero tutti a bocca aperta - per lo choc! Tutti guardarono in stato di meraviglia la fragile condannata, curva per la lunga prigionia, uscire dal buio di umiliazioni durate diciannove anni, e incamminarsi verso l'eternità, come una donna interamente redenta!... (A Lotte) Questa è storia, Miss Schoen, vera e documen- tata. A lei un addio. Senza fine. Adieu. (Raccoglie il mantello dal pavimento e si avvia trionfalmente fuori dall'ufficio. Lotte Schoen la guarda allontanarsi, stupita, affascinata. Miss Framer straluna gli occhi) SIPARIO FINE DEL PRIMO TEMPO 28
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it SECONDO TEMPO PRIMO QUADRO (L'abitazione di Amanda Douffet a Londra, un seminterrato in Earl Court, Alcune settimane dopo. Come in molte case vittoriane, l'ingresso è costituito da un portone comune a livello stradale, dal quale si scende, mediante una scala, nelle abitazioni del seminterrato. Quando la porta di Amanda è aperta, si intravvede questa scala, ricoperta di linoleum) (Attraverso una finestra che si allarga nella parete, appare un'inquadratura piuttosto ango- sciosa: un tratto di marciapiede, un lampione, i gradini che salgono al portone della casa, e le gambe - solo le gambe - della gente che cammina e che entra. Quando il sipario si alza, per meglio e subito precisare la situazione scenografica, attraverso la finestra si vedono le gambe di un uomo che passa all'esterno) (La stanza è arredata poveramente. Vi figurano però curiosi cimeli teatrali, una spada, due troni, uno di legno grezzo, l'altro dorato. Sopra un vecchio carrello di legno, dotato di vecchie rotelle di legno, è collocato un curioso tubo da stufa di bronzo nero con quattro alette di metallo intorno all'imboccatura e una piccola apertura all'altra estremità, da cui esce una corda. Evidentemente l'aggeggio deve aver avuto un tempo altra funzio- ne; attualmente funge da portafiori. Alla parete un vistoso poster annuncia: "La compagnie étonnante les barbares dans le drame le plus horrifique de Shakespeare: Richard III. avec le grande vedette anglaise Alice Evans Douffet dans le role prodigieux du roi assassin!". Tre porte. Una dà nella camera da letto, una nella cucina, e la principale, che si apre a rivelare gli 29
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it ultimi scalini che arrivano al seminterrato, di cui già si è detto. Accanto a questa porta un citofono. È il tardo pomeriggio. Amanda è seduta sul trono dorato, ha in grembo un gatto siamese) AMANDA - (parlando al gatto) Il mio nome è Nefertiti, Regina dei Lamenti. Ho concesso a questa umile ancella di tenermi in modo così confidenziale soltanto perché ella possa meglio ammirarmi. I miei occhi hanno il colore dell'ac- quamarina languente. Per amore dei miei occhi, prodi micioni si sono suicidati nel vecchio Nilo! Il mio fato è tragedia. Scaraventata fuori dal mio palazzo che sorgeva accanto alle travolgenti cateratte del fiume, venni brutalmente condotta in questa prigione sotterranea. Io, avvezza a nutrirmi di crostacei e mitili della Numidia, sono ora costretta a nutrirmi di squallidi preparati in scatola quali Frishes, Gourmet, Wiskas, Pussy Pussy, KiteKat e l'avvilente Miaooo Miaooo!... (Attraverso la finestra, si vedono in alto arrivare le gambe di Lotte Schoen, e salire i gradini del portone di casa) Non importa, sopporterò. ma quando i tempi saranno maturi, il mondo intero assisterà al mio trionfale ritorno sul trono. E allora, tutti quelli che mi avranno fatto dl male, morranno, e i loro occhi verranno sgraffiati fuori dalle loro orbite traditrici. (Forte ronzio di citofono. Amanda si blocca, allarmata) Chi sarà? (Di scatto si alza, sempre tenendo in braccio il gatto, e va a scrutare furtivamente le gambe che all'esterno salgono i gradini) (al gatto) Che ne dici? Gambe nervose, eh? Severe, di quelle che dànno pedate ai gatti. Io non mi fiderei, e tu? (Il citofono ronza ancora più, Amanda sussulta) Oh Dio! (Agitata si dirige verso il citofono, solleva la cornetta) 30
“AMANDA AMARANDA” di Peter SHAFFER MTP Concessionari Associati Srl – Via Palombarese km 15,100 – 00012 Guidonia Montecelio (RM) www.mtpconcessionariassociati.it (al citofono) Sì...? Chi è? (in teatro, mediante un amplificatore, si sentirà quello che Amanda sente al citofono) LOTTE - (vivace) Miss Douffet? AMANDA - (spenta) Sì... LOTTE - Sono Miss Schoen. AMANDA - Chi? LOTTE - Miss Schoen. Si ricorda? (Amanda è sconcertata) Pronto? Miss Douffett?.. È lì? AMANDA - (in un sussurro) Sì... LOTTE - Mi sente? (insistente) Miss Douffet, mi sente? AMANDA - (al gatto) È lei. Il Boia. (Il citofono ronza ancora più imperioso) (Al citofono, un po' più forte) Pronto? LOTTE - Mi apra, per favore. Devo parlarle. AMANDA - No...! (quasi sottovoce) Non voglio... non mi va... LOTTE - Come dice? Non la sento. AMANDA - (più forte) La prego, se ne vada. LOTTE - Ho assoluto bisogno di parlarle, Miss Douffet. Mi faccia entrare. (pausa) Mi sente? (Lotte si china e cerca di guardare giù attraverso la finestra. Con l'ombrello batte forte contro l'inferriata; Amanda si appiatta contro la parete. Scompare la faccia di Lotte, e il citofono riprende a ronzare, a ronzare, a ronzare) (dura, alzando il tono di voce) Miss Douffet! Mi apra, insomma! (lunghissimo ronzio del citofono) Miss Douffet, insisto! AMANDA - (vinta) Mi arrendo ai suoi voleri! (Preme un pulsante che apre la porta dell'appar- tamento) (gridando su per le scale) Se proprio ci tiene, scenda. Giù, nei sotterranei! (Amanda è in piedi, rigida. Si ode un rumore di passi che scendono, e appare Lotte) LOTTE - Buonasera. Molto gentile a volermi ricevere. (Vede il gatto in braccio ad Amanda) Ahhh! (terrorizzata scappa indietro, richiudendo a metà la porta) 31
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