ALPEEstate 2020 Alpe di Siusi Magazine - Dolomiti - Seiser Alm
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Estate 2020 ALPE Alpe di Siusi Magazine CASTELROTTO · SIUSI ALLO SCILIAR · FIÈ ALLO SCILIAR · ALPE DI SIUSI · TIRES AL CATINACCIO Dolomiti La vita in montagna Giardini Soddisfazioni e molto impegno Progetto artistico Il “Sasmujel” di Kostner
zallinger.com Editoriale & Sommario Ma qui il tempo si è fermato? Foto: Helmuth Rier Gentili ospiti, varietà, avventura e vita alpina rosi Michel e Romina. Saranno ALPE – il compagno del vostro Pagina 4 con escursioni, arrampicate, jog- lieti di svelarvi le motivazioni soggiorno nell’area vacanze Alpe Lo sciatore Peter Fill al termine della carriera ging, tour in bici, parapendio, che li hanno spinti a prendere di Siusi! Accanto alle principali Pagina 6 lunghe nuotate, degustazioni di in gestione il Rifugio Passo San- informazioni sui servizi locali, Dove tutto sboccia e fiorisce: i una merenda tipica o il relax in tner, a 3.000 m s.l.m., nel cuore contiene numerosi suggerimenti giardini contadini visti dall’alto un bagno di fieno: l’area vacanze della leggendaria regione del sui ristoranti migliori, i punti Pagina 14 Alpe di Siusi non pone limiti alla Catinaccio. d’incontro e le opportunità per Arte nelle Dolomiti: vostra idea di villeggiatura! In tema di sport Franz Hofer, lo shopping nelle località di il “Sasmujel” di Hubert Kostner professionista della moun- Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Pagina 18 Franz Hofer, professionista Pregustate già l’innumerevole tain-bike, ci racconta come ha Fiè allo Sciliar, l’Alpe di Siusi delle due ruote O SIAMO GIÀ OLTRE? varietà di appuntamenti entusia- trasformato la sua passione in e Tires al Catinaccio. Questo Pagina 24 smanti e sfaccettati: un lavoro, consentendoci di get- magazine, inoltre, comprende Due giovani gestori Dove tutto sboccia, cresce e tare lo sguardo nella sua vita di un dettagliato programma di di un rifugio sul Catinaccio fiorisce: esplorate per la prima atleta. eventi, appuntamenti estivi cul- Pagina 30 volta insieme a noi, dalla pro- turali e conviviali, oltre che una Coltivazione di zafferano a Siusi allo Sciliar spettiva “a volo d’uccello”, giar- Volete conoscere i segreti del breve panoramica della stagione Pagina 34 dini originali particolarmente “grembiule blu”? ALPE ve li invernale 2020/21. Il grembiule blu, simbolo curati che danno vita a un gioco svela, accompagnandovi in un dei laboriosi altoatesini di forme e colori davvero moz- viaggio nel mondo delle tradi- Vi auguriamo una meravigliosa Pagina 38 ZALLINGER zafiato, in grado di stupirvi. Sco- zioni e delle usanze vissute e e indimenticabile permanenza, L’artista Willy Valier nel ritratto di Arnold Tribus prite come due intraprendenti perpetuate. Cosa si cela dietro all’insegna del benessere e del VACANZA IN MONTAGNA E RISTORANTE sorelle di Siusi allo Sciliar hanno al “Sasmujel”, la roccia avvolta relax. Pagina 44 reso possibile la coltivazione da colorate corde da arrampi- Marmellata di pere MARKENFEE – Foto: Benno Prenn allo zafferano dello zafferano nella nostra area cata, che sorge ai piedi del Sas- Eduard Tröbinger Scherlin Pagina 46 vacanze. solungo? Hubert Kostner, artista Presidente per Alpe di Siusi Appuntamenti dell’estate 2020 di Castelrotto, v’invita a condi- Marketing e le Associazioni Pagina 48 “Sempre più in alto”, nel vero videre insieme a lui questo pro- Turistiche di Castelrotto, Anteprima dell’inverno 2020/21 senso della parola, è dove vo- getto emozionante e, al con- Siusi allo Sciliar, Fiè allo Sciliar, Pagina 50 gliono arrivare i giovani e ope- tempo, curioso. Alpe di Siusi e Tires al Catinaccio Visto & sentito Seggiovia Florian SENTIERO N. 9 (6 min.) COME CI ARRIVO? Saltria 74 Hotel Tirler – SENTIERO N. 9 (1¼ h) Estate | ALPE 3
Grazie, Peter! Un gigante dello sci ha la- sciato il circo bianco! A febbraio 2020, lo sciatore di Castelrotto Peter Fill ha disputato la sua ultima gara in Coppa del Mondo. Per l’universo sportivo egli ri- marrà un esempio e verrà sempre ricordato come un at- leta dalla grande modestia e umanità, che ha dato sempre il massimo per trasformare lo sci alpino, la sua passione, nella sua principale attività. Grazie, Peter Fill, per le grandi emozioni che ci hai regalato in questi anni! Lo scorso inverno, questo specialista della velocità e ambasciatore dell’Alpe di Siusi ha concluso la sua attivissima carriera sciistica. 4 ALPE | Estate Estate | ALPE 5
Il giardino contadino di Brigitte Kompatscher presso il Moarhof di Fiè allo Sciliar: qui la natura è in armonia con sé stessa. Dove tutto sboccia, cresce e fiorisce Il giardino, pur richiedendo molto tempo e dedizione, è fonte di gioia e regala ortaggi freschi, dolci frutti di bosco, fiori variopinti e, soprattutto, tante soddisfazioni. Per la prima volta, ALPE ha osservato i giardini da un’insolita prospettiva. C Chi in primavera, estate e autunno passeggia attra- verso i paesi e le frazioni dell’area vacanze Alpe di Siusi, non può fare a meno di rimanere sorpreso. Se in un giardino si ergono verso il cielo altissimi girasoli, davanti a un maso, piante di porro e strati di cipolle si aggrovigliano a fiori rosa, viola e gialli di astri, alchimille e iris. Solitamente il giardino è il regno di contadine o casalinghe. Questo fazzoletto di terra molto fertile è un must assoluto nella maggior parte dei masi e delle villette unifamiliari altoatesine. Ma non dob- Testo: Elisabeth Augustin biamo immaginare una sorta di prototipo, perché » Foto: Helmuth Rier 6 ALPE | Estate Estate | ALPE 7
La famiglia Malfertheiner di Oberpstosser a S. Valentino si prende cura del proprio giardino con grande passione e dedizione. ciascuno è diverso dall’altro per dimensioni, forma e colori, oltre che per posizione, scelta delle piante e scopo d’uso. Inoltre, in ogni giardino non man- cano gli abitanti volanti e brulicanti, spesso molto apprezzati, insieme a quelli che invece sono dan- Valentin Mayrl e Dana, nosi per ortaggi e spezie. il suo cane, trascorrono insieme numerosi momenti preziosi nell’orto di Telfen. I giardini amorevolmente curati sono fonti di pace ed energia. Possono essere testimoni di un ecce- il sentiero verso il Laghetto di Fiè, il giardino di zionale senso dell’ordine o un tripudio di specie Brigitte rallegra i pollici verdi fino all’autunno inol- selvatiche e autentica bellezza. A differenza delle trato. Accanto a erba cipollina, prezzemolo, sedano, colture più estese, nel giardino o nell’orto si cela l’altra! Gettando uno sguardo all’interno della re- cipolle, insalata, peperoni, fagioli, carote e pomo- una varietà di ortaggi, erbe, fiori e piante, usate cinzione, l’osservatore più attento può scoprire dori, crescono fragole e ribes. Coloratissimi, invece, spesso per il consumo personale. un’incredibile varietà di specie coltivate, tanto che risplendono i fiori seminati che, con lo Sciliar sullo vale la pena riflettere più a lungo su questo mi- sfondo, danno vita a una composizione inconfon- L’attuale tendenza punta alla riscoperta di antiche crocosmo. dibile: zinnie, astri, tagete, cosmee, girasoli e vecce specie. La crescente consapevolezza del loro va- rosa e lilla si arrampicano sul recinto. lore ha spinto le nuove generazioni dei masi a pre- Per il magazine ALPE, il fotografo Helmuth Rier ha ferire le piante locali, non solo a vantaggio di uomo messo in campo il suo drone, al fine di catturare i Nel cuore del verde infinito, sul versante meri- e natura, ma anche per accrescere il piacere di col- giardini più singolari dalla prospettiva “a volo d’uc- contadina del maso Moar a Fiè allo Sciliar, proprio dionale di S. Valentino, spicca un grande giardino tivare i propri alimenti. Tuttavia, anche le nuove cello”: dall’alto, infatti, si gode di una vista mozza- perché vi crescono sia fiori che ortaggi. Tale giar- nei pressi del maso Oberpstosser: “Qui crescono colture arricchiscono alcuni giardini tradizionali, fiato su forme e colori. dino viene solitamente delimitato da un recinto carote, cappucci, cavoli rossi, taccole, rape rosse, sebbene a prima vista non siano facilmente iden- fatto di pali di larice, il cosiddetto “Speltenzaun”, un cavolfiori, broccoli, cipolle, aglio, zucche, patate tificabili come commestibili o meramente deco- “Ma è ovvio che il nostro sia un tipico giardino con- bene culturale e ornamentale molto frequente nei gialle e rosse, pomodori, cetrioli e zucchini”, rac- rative: ovviamente, non sempre una cosa esclude tadino!”, afferma Brigitte Wörndle Kompatscher, la masi delle aree alpine altoatesine. Adagiato lungo conta Anna Menghin Malfertheiner. “Tutto colti- » 8 ALPE | Estate Estate | ALPE 9
dice. “È il lavoro più bello e rilassante che ci sia. l’antico recinto in legno, oltre il quale i passanti Quando sono nervosa, mi ritiro nel mio orto e mi gettano sempre uno sguardo rimanendo meravi- sento subito meglio”. In estate, a mezzogiorno, da- gliati, crescono prevalentemente ortaggi: carote, vanti all’edificio si forma una zona d’ombra, dove zucchini, insalata, porri, cavolo rosso, cappuc- Edeltraud può fare una pausa e riposare. Dietro cio, bietole, cipolle, prezzemolo, erba cipollina e aglio. Naturalmente non possono mancare le spe- zie tradizionali come timo, maggiorana e basilico. Le more vengono impiegate da Edeltraud per pre- parare una deliziosa marmellata. La verdura arric- chisce ogni giorno il pranzo di questa famiglia di cinque persone. I porri vengono surgelati, così da poterli impiegare tutto l’inverno. Una piccola cu- riosità: le patate vengono conservate nella gigan- tesca cantina che, ai tempi in cui il maso apparte- neva agli Hauenstein, accoglieva le prigioni. Un giardino a pianta circolare, una vera rarità, è quello di Maria Wörndle Rier nel cuore di Ca- stelrotto. “Un tempo era come tutti gli altri dei Le forme arrotondate dintorni, semplicemente quadrato”, racconta l’ul- » caratterizzano il giardino di Maria Rier nel centro di Castelrotto: la cura dell’orto richiede molto impegno, ma soprattutto tanto tempo. Nel suo giardino del maso Psoar-Hof a S. Valentino, la contadina Edeltraud si dedica al “lavoro più bello e rilassante che ci sia”. vato biologicamente”. La figlia Jolanda, che con- divide con la madre l’amore per la natura, l’aiuta fattivamente e sta avviando la coltivazione di pa- tate dolci. “Le verdure servono al nostro fabbiso- gno. Ciò che non viene consumato fresco, viene surgelato o conservato in vasetti”, spiega Anna, cuoca provetta. “I semi provengono dalle colture naturali del maso Pfleger. Il nostro orto richiede molto lavoro, ma dona grandi soddisfazioni”. Quando si passa davanti a casa sua, si può vedere Valentin Mayrl trafficare nel suo piccolo orto ai margini della strada provinciale tra Siusi e Castel- le sue verdure. “A maggio”, sottolinea, citando un rotto, dove crescono patate, fave e cipolle. Le er- vecchio adagio contadino, “Setzt mich im April, bacce invece non hanno scampo, grazie al faticoso kimm i, wenn i will; setzt mich im Mai, kimm i glei” lavoro manuale di Valentin. Dana, il suo cane, gli (se mi pianti ad aprile, cresco quando voglio, se mi fa sempre compagnia, quando esce di casa e attra- pianti a maggio cresco subito, ndt). Valentin Mayrl versa la strada, al comando: “Andiamo nell’orto!” Il oggi è in pensione, dopo aver lavorato per 36 anni “Ziuger Anger” a Telfen/Castelrotto è il suo terri- come muratore, sebbene sia convinto di essere un torio, dove ogni giorno trascorre molto tempo “so- super-contadino mancato. Sua moglie Frieda annu- prattutto a raccogliere gli scarabei delle patate”, isce, perché sa cosa significa l’orto per suo marito. ridacchia. Altrettanto importante è la nebulizza- zione contro la peronospora. Come fertilizzante Al maso Psoar di S. Valentino, risalente al 1350, il viene usato il concime. Ogni primavera, dopo aver giardino è il regno indiscusso della contadina Edel- dissodato la terra manualmente, Valentin pianta traud Rabanser Runggaldier. “Qui faccio tutto”, 10 ALPE | Estate Estate | ALPE 11
tranovantenne. Quando suo nipote è diventato giardino. Quando s’incontrano lì, purtroppo non giardiniere, ha avuto l’idea di dare all’aiuola la hanno grandi occasioni per fare una bella chiac- forma arrotondata che questa nonnina davvero in chierata perché sono attese sempre da molto la- gamba ha portato avanti con grande entusiasmo. voro. “Naturalmente, ciascuna sta attenta a cosa Accanto a basilico, sedano, erba cipollina, cipolle, cresce nell’orto dell’altra”, sorride Josefine, che rape rosse, indivia, insalata brasiliana, cetrioli e vive nel maso. Sapere ma, soprattutto, percepire zucchini, Maria coltiva anche molti fiori come rose, che anche l’altra sorella si dà da fare nel proprio dalie e astri, che risplendono al sole nelle stagioni orto, fa bene a entrambe. Qui, a 1.230 s.l.m., cre- Il più grande assortimento di vini in Alto Adige e una vasta gamma di gin, whisky, grappa e specialità! Passo Brennero Chiusa L’impegno che le due sorelle Josefine e Marialuise Planer Castelrotto mettono nel loro giardino Prato Isarco Fiè allo Sciliar del Pristingerhof a S. Valentino Bolzano è ricompensato con soddisfazioni nord Siusi allo Sciliar e ortaggi freschi. più calde. Per estirpare le erbacce questa signora scono insalata, zucchini, cetrioli, cappucci, rape e BoLzAno preferisce l’ombra estiva pomeridiana. Dispia- molto altro. Accanto alle numerose erbe, non man- Cardano ciuta che i giardini siano quasi scomparsi dal cen- cano neppure frutti di bosco e fiori. “Ai giorni no- Trento/Verona tro storico, afferma: “Purtroppo la gente non ha stri è incredibilmente prezioso sapere ciò che si Val d’Ega Tires Passo niger/Carezze più tempo per curare il proprio orto”. Maria però mangia”, spiega la contadina. “Senza il giardino, è felice del pollice verde e dell’entusiasmo che ani- non potrei assolutamente immaginarmi la vita al mano nuora e nipoti. maso”. Alla domanda se lei e sua sorella si siedano new showroom! mai sulla panchina a oziare, Josefine scuote la te- BoLzAno Winestore srl TIRES Al maso Pristinger di S. Valentino due sorelle, Jo- sta. No, questo enorme giardino non concede loro zona Produttiva Cardano 5 Via San Giorgio 9 sefine e Marialuise Planer, si dividono un enorme il tempo. « 39053 Cornedo all‘Isarco (Bz) Visitate il nostro shop online. 39050 Tires (Bz) Tel. +39 0471 642 106 Tel. +39 0471 640 008 12 ALPE | Estate winestore.bz weindiele.com
L’artista Hubert Kostner ha avvolto, intorno a una roccia ai piedi del Morbido Sassolungo, 10.000 metri di colorate corde da arrampicata. come un sasso Fino alla metà dell’estate, gli escursionisti che si avventureranno nel circo glaciale del Sassolungo si imbatteranno in un masso avvolto in corde da arrampicata colorate. Cosa si nasconde dietro a questo lavoro dell’artista di Castelrotto Hubert Kostner? I Il 13 agosto 1869, l’alpinista austriaco Paul Groh- anni, ha celebrato la ricorrenza con un progetto ar- mann, accompagnato da due guide alpine garde- tistico multidisciplinare, inserito nell’ambito delle nesi, raggiunse per primo la vetta del Sassolungo: manifestazioni organizzate per ricordare l’evento, un’impresa sensazionale. Infatti, l’imponente cima organizzando nel circo glaciale del Sassolungo l’e- che, insieme a quella del Sassopiatto, domina il secuzione di una performance, appositamente ide- panorama dell’Alpe di Siusi verso est, era a quel ata per questa particolare location, del compositore tempo considerata “inespugnabile” a causa della Eduard Demetz e della coreografa Anastasia Kost- lunga salita e delle pericolose cadute di massi. Nel ner. 2019, il 150° anniversario di questa pietra miliare della storia dell’alpinismo dolomitico è stato festeg- All’interno del progetto è stato anche previsto giato con numerose iniziative. Transart, festival di il contributo delle arti visive: l’artista Hubert Kost- Testo: Sabine Funk Foto: Helmuth Rier cultura contemporanea che si svolge ormai da 20 ner ha pertanto realizzato in loco un’installazione, » 14 ALPE | Estate Estate | ALPE 15
dal titolo Sasmujel (in ladino, “morbido sasso”), vi- Anche per Hubert Kostner esporre in alta monta- sibile non per un solo giorno, bensì per un intero gna costituisce un’esperienza particolare: “Noi arti- anno, avverando al contempo un suo vecchio so- sti lavoriamo solitamente in ambienti chiusi, come gno. Kostner ha approfondito il concetto simbolico musei o gallerie. Quassù, a 2600 metri d’altitudine, alpino dell’“essere legato”, avvolgendo un masso è tutto diverso: le decisioni estetiche sono frutto con oltre 10.000 metri di corda da arrampicata co- di necessità pratiche, le condizioni atmosferiche lorata e conferendogli così una nuova superficie e giocano un ruolo decisivo, si dipende semplice- un nuovo aspetto, più morbido e delicato. Le corde mente dalle leggi della natura. Ma, soprattutto, è sono state in parte raccolte nel corso di una campa- per me un grande onore avere avuto la possibilità gna di donazione su base volontaria e in parte for- di esporre il mio lavoro per un anno qui, dove do- nite da sponsor. Perché quest’opera? “Gli alpinisti mina la natura, non la cultura. In rapporto a questa sono spesso accusati di compiere imprese irragio- imponente arena in pietra grigia il mio intervento è nevoli, prive di senso. Avvolgere un masso può minuscolo e fondamentalmente insignificante. Per- apparire una cosa insensata ma l’arte serve pro- ché quel sasso là sopra non è niente: piccolo, fragile, prio a creare forme e immagini nuove che, anche malfermo, come l’essere umano quando si rapporta quando sembrano assurde, non lo sono. La corda a questo contesto naturale. Nei miei vent’anni di è la chiave per creare un oggetto nuovo. Contem- attività artistica però non ho mai avuto la possibi- poraneamente, per me questo lavoro rappresenta lità di intervenire in un luogo più bello o più impo- un intreccio di relazioni: la montagna mi lega con nente”. il suo fascino e io lego lei. E la corda rappresenta anche, naturalmente, la relazione esistenziale che Il Sasmujel ha trascorso l’inverno sotto la spessa si instaura fra gli alpinisti”. Prima dell’intervento coltre di neve che, già in novembre, ha ricoperto artistico, questo masso, alto circa 5 metri e largo il circo glaciale. Con l’avanzare della primavera, il 4, aveva quasi la forma di un Toblerone. Natural- masso colorato diventerà un punto di colore nella mente, la sua metamorfosi in gomitolo colorato, distesa innevata in discioglimento. Si vedrà che Hubert Kostner: “L’arte posizionato lungo un sentiero molto frequentato, aspetto avrà e se sarà necessario un intervento di è fatta apposta per dare vita a nuove forme non è passata inosservata: il Sasmujel è diventato rinnovamento o consolidamento. Il progetto viene e raffigurazioni”. immediatamente un soggetto fotografico molto documentato con un libro e la realizzazione di fil- apprezzato e lo sfondo per innumerevoli selfie, mati. In estate, Hubert Kostner e un assistente tra- spesso senza essere riconosciuto o considerato scorreranno alcuni giorni sul posto per liberare il come oggetto d’arte. Ciò ha causato alcuni pro- Sasmujel dalle corde: alla scadenza dell’anno di fe- blemi ed è stato pertanto necessario apporre un steggiamenti per la prima ascesa sul Sassolungo, pannello per comunicare che è vietato “arrampi- nulla deve rimandare all’evento che vi si è svolto. “In- Nel corso dell’estate, carsi sull’opera d’arte”. catenamento e liberazione: il cerchio si chiude”. « il “Sasmujel” viene liberato dai suoi legacci e nulla più resterà in ricordo di quest’opera. » 16 ALPE | Estate Estate | ALPE 17
Allenamento davanti alla porta di casa: intorno a S. Costantino, Franz Hofer può godere di ottime condizioni. Franz, il mountain-biker Franz Hofer, della Val Sarentino, è un professionista della mountain-bike già da un quarto di secolo. Un cammino lungo e stimolante, che ha percorso prevalentemente da solo e che non è ancora giunto al termine. I “Il ciclismo è una disciplina individuale. Già da rare un dislivello di ca. 600 m. Che divertimento!” bambino mi piaceva stare da solo ed è così an- A un certo punto, il mio padrino mi ha regalato cora oggi. Ovviamente, in qualità di professioni- una mountain-bike e, all’età di 12 anni, ho parte- sta della mountain-bike corro per un team, ma per cipato alla prima competizione. Da quel momento il 90% degli allenamenti sono in solitaria, a dif- non ho avuto alcun dubbio: volevo farne la mia ferenza dello sci che prevede training con gruppi professione”. All’epoca non esisteva una scuola di 10 persone. I ciclisti devono fare grande affida- orientata espressamente alla promozione dei gio- mento su loro stessi”. Così, ha inizio il racconto vani talenti, come quelle odierne dell’arco alpino “professionale” di Franz Hofer, “veterano della dedicate soprattutto allo sci. All’inizio della sua mountain-bike” originario della Val Sarentino, che carriera, Franz poteva contare solo su se stesso e quest’estate affronta la sua 26ª stagione. Per lui, doveva trovare autonomamente la sua strada. “La classe 1981, la scelta dello sport professionistico mia seconda passione è poi diventata, inevitabil- non è stata difficile: presentava le caratteristiche mente, la ricerca degli sponsor.” necessarie, fisiche e soprattutto psicologiche. Che l’entusiasmo per il ciclismo lo motivi più dell’indi- La sua carriera da “ciclista in gara” comincia a scussa volontà di delinearsi nelle competizioni è metà degli anni ’90, un’epoca favorevole che se- semplicemente palese. gna l’inizio della professionalizzazione dello sport. Nel 1996, il cross country diventa disciplina olim- Quando il giovane Franz lavorava su un maso non pica e la scena della mountain-bike fiorisce an- lontano da Sarentino, vi si recava sempre in bici- che in Italia, terra dalla spiccata cultura ciclistica. Testo: Sabine Funk Foto: Helmuth Rier cletta. “Sebbene fossero solo 8 km, dovevo supe- Il suo esordio nella categoria junior avviene feli- » 18 ALPE | Estate Estate | ALPE 19
Franz Hofer e l’ex campionessa di sci Denise Karbon hanno due vivaci bambini. PRINCIPALI SUCCESSI 2002 campione italiano (U23) 2002 Campionato Europeo cemente: nel 2002 Hofer viene proclamato cam- la bicicletta, sfruttando i vantaggi dei dintorni di S. Leysin (CH) 4° classificato (staffetta) pione italiano U23, suscitando l’interesse di nu- Costantino presso Fiè allo Sciliar, dove abita. “Le 2003 9° classificato (cross country) merosi team. All’età di 20 anni, firma il suo primo sessioni brevi ma intense durano due-tre ore, le al Campionato Mondiale contratto da professionista con quello di Alexan- più lunghe anche cinque, ma dopo sei ore sono Lugano (CH) der Wurz, pilota austriaco di Formula 1. La suc- sempre di ritorno.” Anche in altri settori Franz 2004 Campionato Europeo Graz (AT) 4° posto cessiva fase degna di nota sono gli 11 anni nella ha “problemi”, che alcune persone possono solo 2005 Dolomiti Superbike “scuderia” italiana Scott. Forse la carriera di Franz sognare, p.e. ha quasi rinunciato all’allenamento 1° classificato Hofer affascina più per la sua lunghezza (quale della forza, poiché ha la tendenza a sviluppare 2006 3° nella classifica generale sportivo può vantare oltre 25 anni di attività pro- massa muscolare troppo rapidamente e nel suo di Coppa Europa fessionistica?) che non per i grandi successi. Tut- sport non è affatto un vantaggio. Il peso, infatti, 2015 campione di tappa della Transalp tavia, il mountain-biker dimostra la sua maturità dev’essere portato su per la montagna, superando 2015 campione di tappa con una riflessione: “In qualità di professionista molti, ma molti, metri di dislivello. della Bike four Pikes (DE) non mi sono mai davvero spinto fino ai vertici mondiali, ma non lo considero frustrante o umi- Dunque, se inizialmente Franz Hofer partecipa an- PRESTIGIOSE VITTORIE AI “CLASSICI” DELLA liante, nemmeno ripensandoci ora. Adoro sempli- cora prevalentemente alle competizioni di cross MOUNTAIN-BIKE cemente la mia professione. Forse, durante i primi country (breve gare su un circuito ad anello), nel 2014 Granfondo Montalcino anni era diverso… Da giovani si vuole ottenere 2013 comincia il suo graduale passaggio, che si 2014 Granfondo Rampiconero tutto e subito. Ma anche senza avere raggiunto conclude nel 2016, alle maratone ovvero percorsi 2015 Granfondo Rampiconero gli allori della Coppa del Mondo, mi hanno sem- di minimo 60 km, solitamente con un dislivello 2015 Granfondo Monteriggioni pre motivato i buoni risultati conseguiti a livello in salita e discesa compreso tra 2.000 e 5.000 m. nazionale ed europeo. Conosco il mio potenziale Questa disciplina prevede nuove sfide per l’atleta: e, in fondo, va bene così, poiché ancora oggi trovo “Agli esordi della mia carriera ottenevo spesso l’ispirazione per dare il massimo. Chi sale sul gra- buoni risultati, ma lo erano solo dal punto di vista dino più alto del podio e poi non è in grado di man- atletico. Ora che sono più vecchio, naturalmente tenere il livello, forse è più tentato a porre fine alla mi risulta più difficile tenere testa ai giovani, ma sua carriera. Io, invece, svolgo ancora la mia pro- grazie all’esperienza posso compensare questo fessione con immenso piacere.” gap, soprattutto da quando mi dedico alle gran- fondo.” Durante le gare lunghe, infatti, è decisivo Concretamente, questo “lavoro” implica un trai- essere in grado di valutare le proprie potenzialità ning quotidiano, che la maggioranza degli spor- e calibrare in maniera ottimale la corsa. tivi amatoriali sarebbe orgogliosa di svolgere come programma settimanale. Ma Franz Hofer Tuttavia, il termine della carriera attiva di precisa di avere sempre avuto bisogno di poco al- quest’atleta 38enne si avvicina inesorabilmente. lenamento. “Mi davo molto da fare e con piacere, Lo scorso autunno, Franz è entrato a fare parte del ma spesso era controproducente. L’esperienza mi team italiano New Bike 2008, in cui ricopre già ha insegnato che, piuttosto, devo prestare atten- un doppio ruolo che delinea una probabile sfera zione alle fasi di recupero, perciò mi alleno solo d’attività futura. “Ovviamente partecipo ancora una volta al giorno e sempre vicino a casa.” In in- alle competizioni, ma il team ha ingaggiato anche verno, può anche dedicarsi a sci di fondo e scialpi- alcuni giovani ciclisti di grande talento, che trag- nismo, ma per lo più salta in sella al suo “attrezzo”, gono vantaggio dalla mia esperienza e possono » 20 ALPE | Estate Estate | ALPE 21
Catena a terra: senza auto-mobile può capitare facilmente durante una gara e costare parecchie posizioni. Comodamente e in modo conveniente nel paradiso escursionistico con la Combi Card oppure la Seiser Alm Card Gold Seiser Alm Card Gold* 95,00 Euro Combi Card ohne auto-m obil - senza aut o-mobile R oberto Baggioeiser Alm Car Valido 7 giorni (dalla prima vidimazione) | 07/06 > 12/10/2020 S ohne auto-m > utilizzo illimitato della Cabinovia Alpe di Siusi e dell’Alpe di Siusi Express (linea 10) Gülti obil - senza d Gol d gk Your Name & Perio eitszeit auto-m Surname. Card Value do di validra um: 7 ità: 7 Tage ab obile Michael not traspe riod: fera 7 days giorni da Erstentwe ble. lla Roberto Bagg after rtu first us prima vid ng. > utilizzo illimitato del servizio bus navetta (linee 2, 3, 3A, 5, 13 e 15) io e. imazion Poche e. Senior - 95,00 r Eur Carta Numero: o e dell’Almbus (linea 11) 24 agosto 202 19524 0 - ore 11:36 Your Nam > utilizzo illimitato della telecabina Bullaccia, delle seggiovie Spitzbühl, e & Su rnam Mich e. Ca rd no ae l Poch t tras ferabl e. Senio Panorama, Florian (Alpe di Siusi) e Marinzen (Castelrotto) r Carta - 95,00 E u er 22 lug Numero: 0 ro lio 20 2 20 - 8 424 :36 U hr contare sul mio appoggio.” Con altrettanta facilità coinciso: si sono conosciuti subito dopo il ritiro può immaginare il suo futuro come consulente in di Karbon e non hanno mai dovuto conciliare la un negozio di ciclismo, un’attività che ha svolto pa- quotidianità di due sportivi professionisti. “Fortu- rallelamente durante tutta la sua carriera. Condi- natamente”, rivela Franz Hofer. Sua moglie lo sup- Combi Card 3 in 7* 43,00 Euro Combi Card 7* 56,00 Euro Combi Card 14* 84,00 Euro videre con altri l’entusiasmo per la mountain-bike porta straordinariamente, comprendendo l’impor- Durante 7 giorni (dalla prima vidimazione) Valido 7 giorni (dalla prima vidimazione) Valido 14 giorni (dalla prima vidimazione) gli sta particolarmente a cuore e alla domanda tanza degli allenamenti quotidiani e le frequenti > 3 volte sull’Alpe di Siusi e ritorno con > utilizzo illimitato della > utilizzo illimitato della sulla sua gara altoatesina preferita, a cui gli spor- assenze, cosa che con due figli non è così facile. un mezzo a scelta: Cabinovia Alpe di Siusi Cabinovia Alpe di Siusi Cabinovia Alpe di Siusi e OPPURE Alpe di Siusi Express (linea 10) e dell’Alpe di Siusi Express (linea 10) dell’Alpe di Siusi Express (linea 10) tivi amatoriali più ambiziosi dovrebbero parteci- Tuttavia, l’area che circonda la loro casa a S. Co- > utilizzo illimitato del servizio > utilizzo illimitato del servizio > utilizzo illimitato del servizio pare almeno una volta nella vita, risponde senza stantino, allestita con una spiccata attenzione per bus navetta (linee 2, 3, 3A, 5, 13 e 15) bus navetta (linee 2, 3, 3A, 5, 13 e 15) bus navetta (linee 2, 3, 3A, 5, 13 e 15) esitare: “La Hero Dolomites, una competizione i dettagli, rivela un altro aspetto di questo sportivo e dell’Almbus (linea 11) e dell’Almbus (linea 11) e dell’Almbus (linea 11) estremamente dura, che però ricompensa con un “individuale”: la sua natura appassionata di padre magnifico panorama. E, naturalmente, la Dolomiti e uomo di famiglia. In un piccolo zoo scorrazzano La Combi Card e la Seiser Alm Card Gold non sono trasferibili! Komma Graphik - Foto: Helmuth Rier Bambini (nati dopo il 16/05/2012) e portatori di handicap su sedia a rotelle vanno gratis. Superbike, che non è particolarmente tecnica, ma capre nane, conigli e galline, tra giocattoli natu- Juniors (nati dopo il 16/05/2004) a metà prezzo. grazie alla magnifica organizzazione ha conser- rali e una casa sull’albero, costruita dagli Hofer in *Con la carta cliente “Südtirol Alto Adige Guest Pass”, che non è acquistabile vato la sua atmosfera familiare, nonostante i nu- persona. Se al termine della sua carriera da moun- e viene rilasciata gratuitamente ad ogni ospite dal proprio affittacamere o albergatore merosi partecipanti.” tain-biker volesse un po’ d’intimità, rivela che pro- dell’area vacanze Alpe di Siusi, è previsto una riduzione del prezzo sulla Combi Card e sulla Seiser Alm Card Gold. babilmente s’isolerebbe a lavorare nel boschetto Autosilo in pacchetto con l’acquisto della Combi Card o della Seiser Alm Card Gold: 1 giorno: 3,00 €, 3 giorni: 8,00 €, 7 giorni: 11,00 €, 14 giorni: 17,00 €, 1 mese: 25,00 € Dal 2014, Franz Hofer fa coppia con l’ex sciatrice dietro casa. Ci sarebbe parecchio da fare! “Appese Denise Karbon, che ha sposato nel 2018 e con cui al chiodo le scarpette”, monterà ancora in sella ha due figli. Le loro carriere “in pista” non hanno alla sua bicicletta? Non si può mai dire… « Funivia Siusi-Alpe di Siusi SpA 39040 Siusi allo Sciliar · via Sciliar, 39 Tel. 0471 704 270 · Fax 0471 704 269 www.seiseralmbahn.it · info@seiseralmbahn.it 22 ALPE | Estate
Rifugio Passo Santner: Michel e Romina hanno investito cuore e passione nella loro nuova attività. La vita in montagna Cosa spinge una giovane coppia a trasferirsi a quasi 3.000 metri di altitudine? Romina Huber e Michel Perathoner si godono appieno la vita nel cuore del Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Anche se gestire un rifugio da tantissime soddisfazioni, non è per niente facile. B Ben visibile anche in lontananza, sotto la Cima del miglia Perathoner di Siusi allo Sciliar. “Mio padre Catinaccio, il Rifugio Passo Santner sorge a 2.734 chiese ai miei fratelli e me se uno di noi fosse in- metri di quota, nella gola del “Gartl”, nel cuore del teressato a rilevare il Rifugio Passo Santner e fui gruppo del Catinaccio. Costruito nel 1956 da Giulio subito entusiasto dell’idea”, racconta Michel Pera- Gabrielli, guida alpina fassana, rimase nelle mani thoner, il maggiore dei tre figli, che ha frequentato della famiglia per oltre cinquant’anni. la scuola alberghiera per poi laurearsi in Scienze politiche. Praticamente cresciuto al Rifugio Alpe Nell’estate 2013, il rifugio si trovò per la prima volta di Tires, aperto dal nonno nel 1963, Michel conosce privo di gestori e, immediatamente, giunsero nu- bene la vita di gestore, immaginandosi tranquilla- Testo: Katja Sanin Foto: Helmuth Rier merose proposte di acquisto, fra cui quella della fa- mente in quelle vesti. La famiglia Gabrielli però non » 24 ALPE | Estate Estate | ALPE 25
fine al Rifugio Passo Santner. “Sono sempre neces- i due che, durante l’intervista di ALPE in cui riper- sarie tre persone per la consegna e, in alta stagione, corrono i loro primi passi da gestori, bevono una a causa dello spazio ridotto nella dispensa, abbiamo tazza di caffè in Argentina. La cosa più difficile è bisogno anche di due rifornimenti alla settimana”, non poter prevedere l’afflusso giornaliero di ospiti: spiega Michel che ha sempre sott’occhio la situa- durante la loro prima stagione al rifugio, infatti, non zione del piccolo deposito. “Se ci è capitato di re- erano ancora in grado di fare una valutazione em- stare, per esempio, senza cipolle o farina, abbiamo pirica e il numero dei clienti variava abbastanza di potuto contare sul prezioso aiuto di Valeria e Ste- giorno in giorno, raggiungendo anche gli 80 pasti fano, i nostri vicini del Rifugio Re Alberto I, che ci serviti nelle giornate di punta, in alta stagione. I hanno aiutati nei momenti di difficoltà”, racconta clienti arrivano da ogni parte: molti locali, italiani, Romina. tedeschi, europei di diversi Paesi, ma anche giappo- nesi, australiani, indiani, iraniani, messicani e cana- “Regionale e di stagione” è il motto di entrambi desi. “Abbiamo anche avuto un ospite sudafricano: in cucina e, come spiega Michel, il loro desiderio non aveva alcuna esperienza di montagna e, di con- è distinguersi, proponendo piatti diversi da quelli seguenza, non disponeva nemmeno dell’attrezza- In montagna contano che si trovano in ogni rifugio. Così, al Passo Sant- tura adeguata. Ma fortunatamente quel giorno fa- le cose fondamentali: ner, si possono gustare zuppa di cipolle anziché la ceva caldo e anche la serata era gradevolmente a 3.000 metri non sono classica pasta in brodo, canederli nelle più fanta- mite e non ha avuto bisogno di indumenti termici”, necessari orpelli inutili. trovò un accordo sul futuro della struttura e, così, come Milano. “Entrambe le realtà hanno un loro siose varianti al posto dei maccheroni alla pastora racconta Michel. Il sudafricano si era fermato a Ve- trascorsero alcuni anni durante i quali il rifugio ri- fascino, ma non voglio più tornare a vivere in una e il chili con carne ha sostituito il gulasch. Per quel nezia per un matrimonio. Poi ha fatto una scappata mase chiuso. grande città”, afferma Romina. Qui si vive più in- che riguarda i dolci però non può assolutamente nelle Dolomiti per pernottare al Rifugio Passo San- tensamente, ci si sente più radicati e si apprezzano mancare il grande classico: tutti i giorni si prepara lo tner e, il giorno successivo, ha preso il volo per tor- Nel frattempo, Michel fece il master in economia le cose basilari come, per esempio, l’acqua corrente strudel di mele e, se il tempo lo consente, agli ospiti nare a casa. a Bolzano e l’idea di prendere in gestione la baita che scorre improvvisamente più copiosa. Nel rifu- viene proposto anche il Kaiserschmarrn (omelette era ormai passata in secondo piano. Tuttavia, nella gio, infatti, non c’è una fornitura di acqua di falda, spezzettata con marmellata, ndt). “Il nostro piatto Dal punto di vista meteorologico, l’estate 2019 è primavera del 2018, ricevette una telefonata da suo ma solamente acqua piovana e di scioglimento: im- forte durante la prima stagione sono stati i cane- stata piuttosto variabile. I tre hanno approfittato dei padre che gli comunicò l’imminente vendita, rinno- parare ad usarla in economia è stata davvero una derli di barbabietola con salsa di gorgonzola e, nei giorni di pioggia per preparare tutto al meglio per le vando la richiesta di alcuni anni prima. “Ho imme- bella sfida, raccontano i due. Infatti, se invece è pos- finesettimana, abbiamo preparato i krapfen con giornate successive. Durante l’estate, il tempo non diatamente afferrato il telefono per chiamare Ro- sibile utilizzarla per cucinare, non è adatta al lavag- marmellata di albicocche fatta in casa”, raccontano è stato particolarmente inclemente, ma nemmeno » mina, la mia ragazza, a Milano e lei ha accettato gio dell’insalata fresca che quindi al rifugio non si con grande gioia”, racconta Michel. A quel punto, mangia. Il caffè si prepara con acqua minerale e la era ormai assodato che la coppia avrebbe rilevato il sera, quando le temperature scendono sottozero, si Rifugio Passo Santner a partire dall’estate 2019 (per riempiono taniche e caraffe prima che l’acqua geli, la stagione 2018 era, infatti, ormai troppo tardi). È così da averne a disposizione per la notte e la mat- questo che i due nuovi gestori raccontano ad ALPE, tina seguente. che li ha raggiunti con una chiamata via Whatsapp in Argentina, dove si trovarono per un viaggio itine- I due neogestori si sono suddivisi i compiti: Michel rante in America Latina al termine della loro prima sta in cucina, Romina segue servizio, amministra- stagione estiva fra le montagne dell’Alto Adige. zione e pulizie, mentre Tobias, il loro collaboratore, nel corso della prima stagione si è assicurato che Nel giugno 2018, sono entrati per la prima volta tutto funzionasse al meglio. Il Rifugio Passo Sant- insieme nel loro rifugio. “Aprire le imposte per ner non è grande e mette a disposizione agli alpi- consentire alla luce e all’aria fresca di pervadere nisti dodici posti in due stanze da sei letti ciascuna, quella che, per i mesi estivi, sarebbe stata la nostra arredate con nuovi mobili in legno d’abete rosso; nuova casa è stata una bellissima sensazione”, rac- in caso di grande affluenza, si crea spazio per altre conta Romina che si è adattata molto bene alla sua cinque persone nella Stube. Anche la dispensa per nuova vita a quasi 3.000 metri di altitudine. Prima i generi alimentari lassù non è spaziosa e, così, una di diventare, insieme a Michel, gestrice del rifugio volta alla settimana viene consegnato un carico di Romina ha studiato fashion design a Milano, dove provviste. Il padre di Michel trasporta la merce al ha vissuto nove anni, lavorando nel settore della Rifugio Vajolet da dove, con la teleferica, raggiunge moda. La vita ad alta quota non potrebbe essere il Rifugio Re Alberto I. Qui, Tobias attende per tra- “Su ogni cima è pace”, scriveva già più diversa rispetto a quella in un grande centro sportare il carico su un’altra teleferica e portarlo in- all’epoca Johann Wolfgang von Goethe. 26 ALPE | Estate Estate | ALPE 27
Foto: IDM/Andreas Mierswa stabile. Giugno è stato un mese molto caldo seb- bene, nel pomeriggio, si scatenassero spesso brevi temporali e, per questo, gli escursionisti dovevano pianificare accuratamente i propri tour. A Romina, Michele e Tobias è rimasto ben impresso il 25 lu- glio 2019, in cui si è registrato un caldo record e, in Alto Adige, è stata la notte con il maggior numero di fulmini che si ricordi. “Pensavamo di sapere cosa fosse un temporale in montagna, ma quella sera ci siamo davvero preoccupati anche se, al contempo, lo spettacolo era di una bellezza impressionante”, L’affascinante mondo racconta la coppia. “Per fortuna tutti gli ospiti erano delle Dolomiti. già tutti arrivati quando, nel tardo pomeriggio, ha iniziato a infuriare il maltempo. Si era appena con- clusa la cena, improvvisamente è esploso un tuono assordante e ci siamo ritrovati al buio da un mo- Il mito delle Dolomiti Dal 2009 sono Patrimonio Mondiale UNESCO, per l’alpinista estremo altoatesino Reinhold mento all’altro. Eravamo praticamente “nell’occhio Messner sono “le montagne più belle del mondo” e per molti sono il sinonimo per eccellenza del ciclone” e i tuoni erano fortissimi. Intorno al della vacanza invernale: l’ineguagliabile bellezza delle Dolomiti colpisce tutti. noi il cielo era nero come la pece e diventava grigio con sprazzi gialli a causa dei fulmini. A ogni tuono, il rifugio vibrava sotto ai nostri piedi. È stato spa- Una barriera corallina pietrificata Dolomiti sono considerate ufficial- torri Santner e Euringer, rappresenta ventoso ma quando, finalmente, le nuvole si sono che si eleva verso il cielo definisce mente uno dei più bei paesaggi na- una delle immagini simboliche de- dissolte, fu molto suggestivo osservare i fulmini, l’impareggiabile mondo alpino de- turali del mondo. ll’Alto Adige. Anche il massiccio del lle Dolomiti. Grazie alla loro bellezza Catinaccio, con le sue innumerevoli che tutt’attorno a noi, continuavano a squarciare il monumentale e al loro significato Parco naturale Sciliar-Catinaccio. cime, è conosciuto molto oltre i con- cielo”, ricordano Romina e Michel, raccontando di geologico e geomorfologico, i cosid- Il parco naturale più antico dell’Alto fini della regione. Una delle tante questo indimenticabile spettacolo della natura. In detti “monti pallidi” nel 2009 sono Adige è stato istituito nel 1974. L’area vette del massiccio, il Catinaccio quella notte da record di fine luglio, in Alto Adige, stati inclusi dall’UNESCO nel Patri- protetta, grande 7.291 ettari, si trova d’Antermoia, raggiunge i 3.002 metri. si sono contati oltre 14.000 fulmini. monio Mondiale. Suddivise in nove nella parte occidentale delle Dolomiti Fanno parte del parco naturale anche aree, di cui fa parte anche il Parco altoatesine. Lo Sciliar è un imponente i boschi di Siusi, Fiè allo Sciliar e Tires, “Mi ricordo i temporali al Rifugio Alpe di Tires Naturale dello Sciliar-Catinaccio, le massiccio dolomitico, che, con le sue oltre alla Val Ciamin. « quando ero piccolo e di quanto era forte il frastuono provocato dalla grandine che picchiava sul tetto di metallo, ma il temporale del 25 luglio è stato vio- lentissimo. Inoltre, mi ha stupito come tutti, nono- Südtirol Bruneck Brunico Lienz Toblach stante sembrasse la fine del mondo, abbiano man- Brixen St. Vigil Dobbiaco Meran Bressanone S. Vigilio tenuto la calma”, racconta Michel. Questa è stata Merano 5 sicuramente l’esperienza più forte che la coppia ha Dolomiti Castelrotto Seis am Schlern St. Ulrich Kastelruth Ortisei 6 Corvara Cortina d’Am- Auronzo vissuto durante la sua prima stagione a cui guarda Patrimonio Siusi allo Sciliar Seiser Alm pezzo Alpe di Siusi Völs am Schlern Fiè allo Sciliar Tiers Pieve Ampezzo comunque con soddisfazione e con la voglia di tra- Mondiale Bozen Tires 7 Canazei Alleghe 1 di Cadore Bolzano 2 8 scorrere tante altre estati a quasi 3.000 m di altitu- 4 UNESCO Zoldo dine. I due giovani desiderano una famiglia e tra- Cavalese Agordo Longarone 3 Cimolais Natura e sapori passano 1 Pelmo, Croda da Lago Madonna Pordenone scorrere l’estate con i loro bambini nel rifugio sul di Campiglio Fiera di di mano in mano. 2 Marmolada Primiero Belluno massiccio del Catinaccio. “Non siamo alpinisti ma, 9 Udine 3 Pale di San Martino, San Lucano Belluno se mai avremo figli, li proteggeremo dalle pendenze Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine Trento Feltre Pordenone del terreno con imbracatura e corde, come hanno 4 Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave Trentino fatto molti prima di noi lassù,” concludono sorri- 5 Dolomiti Settentrionali dendo. « 6 Puez-Odle 7 Sciliar-Catinaccio, Latemar 8 Rio delle Foglie 9 Dolomiti di Brenta 28 ALPE | Estate Estate | ALPE 29
La spezia più preziosa al mondo Lo zafferano, una delicatezza raccolta a mano, è prezioso quanto l’oro. Le due sorelle Sabine e Franzi stanno sperimentandone la coltura in un campo sopra Siusi allo Sciliar. Fiori viola intenso: in autunno, lo zafferano si tinge dei suoi colori più vivaci. P Per ricavare un chilogrammo di zafferano, è neces- dopo giorno, nelle prime ore del mattino, prima sario raccoglierne da 150.000 a 200.000 filamenti. che i petali dei fiori si schiudessero alla luce del Questa pianta, il cui nome botanico è “Crocus Sa- sole e che i pistilli giallo-rosso nel loro interno per- tivus”, fiorisce una volta all’anno, sbocciando in dessero l’olio eterico e, di conseguenza, il tipico autunno dal suo bulbo. Già in antichità, lo zaffe- aroma intenso. rano veniva pesato con l’oro e, proprio per que- sto, chiamato anche oro rosso. Nei Paesi medio- Solo dopo la raccolta, ha inizio il lavoro meticoloso rientali e mediterranei, così come in Svizzera, la e delicato a casa: da ciascun fiore devono essere coltura di questa pianta è ormai una tradizione. E prelevati manualmente i tre filamenti. È chiaro che in Alto Adige? quest’operazione richiede una delicata manualità! Franzi stende i dorati filamenti umidi su una teglia Lo zafferano di Siusi. “L’idea di coltivare lo zaf- e li fa essiccare nel forno caldo. “La tostatura è un ferano ci è venuta durante un soggiorno in un ho- fattore determinante per la qualità”, le due sorelle tel dell’Alsazia. I primi bulbi piantati nel nostro lo hanno appreso con il tempo. Oltre a ridursi a campo venivano in parte dalla Sardegna e in parte un quinto delle loro dimensioni iniziali, i filamenti dall’Alta Austria”, ricorda Franzi. A differenza di diventano delicatissimi. E per confezionarli in pic- quelli austriaci, quelli sardi non si decidevano a cole porzioni in vasetti scuri, Sabine e Franzi de- fiorire, perché probabilmente non erano adatti vono pesarli con una bilancia di precisione. al clima alpino. Così il team “SaFran” (SAbine e FRANzi), come si definiscono scherzosamente Le api amanti dello zafferano. Anche i petali Sabine e Franzi, acquistò 6.000 bulbi in Austria, per così dire superflui hanno una funzione ecce- piantandoli poi nel campo soleggiato e protetto zionale. “Le api che amano nutrirsi di fiori di croco, dal vento del maso Winkler proprio davanti al mas- ronzano su tutto il campo, godendosi appieno i re- siccio dello Sciliar. Il loro maso natio vanta di un sidui dei fiori”, racconta Sabine. terreno adatto ai crochi, perché calcareo, ricco di humus e asciutto. Dopo il primo abbondante raccolto di alcuni anni fa, Sabine e Franzi hanno deciso di ampliare la col- La fatica non è stata invana: l’autunno seguente tura, aggiungendo altri 10.000 bulbi su un campo il campo si è trasformato in una distesa di fiori di ca. 300 metri quadrati. Alla prima piantuma- dall’intenso colore violetto. Tutti i membri della zione in tarda estate, dopo circa due mesi segue Testo: Rosa Maria Erlacher famiglia hanno partecipato alla raccolta, giorno la fioritura delle piante e, quindi, il ciclo vegetativo » Foto: Helmuth Rier 30 ALPE | Estate Estate | ALPE 31
Allo Winklerhof sopra Siusi, Sabine e Franzi Schgaguler investono molto tempo ed energia nella coltivazione dello zafferano. quadriennale. In primavera, spuntano i germogli rano dovrebbe rimanere per entrambe un’attività e fanno il pieno d’energia, in estate tutte le parti secondaria, a cui dedicare entusiasmo e passione. verdi si seccano e in autunno fa capolino il fiore. Sabine, infatti, lavora in un negozio sportivo, men- “Non impieghiamo fertilizzanti né sostanze chimi- tre Franzi gestisce il maso con il marito. che e annaffiamo il campo solo in caso di forte siccità primaverile. Purtroppo, anche le erbacce Gli acquirenti del loro zafferano accuratamente crescono in abbondanza!”, si lamenta Franzi. Estir- confezionato sono i punti vendita in loco, tra cui parle ogni giorno è un lavoraccio, ma questo non è “Südtirol Products” presso la stazione a valle della sufficiente per minare l’entusiasmo che le sorelle funivia Alpe di Siusi e il supermercato “Konsum” nutrono per questo progetto. a Castelrotto. “La richiesta supera i quantitativi prodotti”, dichiarano con orgoglio le due sorelle. Guadagno aggiuntivo per passione. “Siamo Franzi spesso si prepara il tè con un’infusione di ancora nella fase sperimentale”, afferma Sabine. L’ alcuni filamenti. “Un vero toccasana per l’anima”, estate scorso abbiamo tirato sul campo una coper- afferma. Ma anche il suo liquore allo zafferano è tura in amido di mais biodegradabile. “Un tenta- davvero eccellente. Sabine, invece, si è procurata tivo che ne è valso la pena. Per limitare la crescita un ricettario su questa pianta pregiata e sta spe- delle erbacce e ottenere un valore aggiunto, in pri- rimentando nuovi piatti. Il suo desiderio è quello mavera del prossimo anno proveremo a seminare di collaborare come produttrice insieme ai cuochi grano saraceno o segala”. La coltivazione di zaffe- professionisti dei dintorni. « 32 ALPE | Estate Estate | ALPE 33
Il grembiule blu Il marketing per la promozione turistica dell’Alto Adige assicura 300 giorni di sole all’anno, per una vacanza sotto un cielo azzurro. E il blu è anche il colore del capo d’abbigliamento più indossato nella nostra regione: un tempo, quasi unicamente appannaggio della popolazione maschile, oggi il grembiule blu viene portato volentieri anche dalle donne. I Il grembiule blu (der “Schurz” in tedesco) caratte- rizza l’immagine dell’Alto Adige come nessun al- tro capo d’abbigliamento. Un viaggiatore attento vedrà il “Fürtig”, “Firtig” o “Fürchta” (così viene chiamato in alcune aree) soprattutto in campa- gna, indossato prevalentemente da agricoltori e artigiani, ma può anche capitare di “incontrarne” qualcuno sotto i Portici di Bolzano o in piazza delle Erbe, poiché i viticoltori dei dintorni lo indossano ancora oggi durante le loro puntate in città. Il grembiule blu o grembiule contadino mette in risalto una certa consapevolezza del proprio ceto sociale: è una componente fissa dell’abbiglia- mento da lavoro, nonché un capo quasi indispen- sabile nel mondo maschile lavorativo altoatesino. “Un uomo senza grembiule è mezzo nudo”, af- Il grembiule blu ferma un proverbio locale e in parte lo si pensa Testo: Barbara Pichler è simbolo dei Foto: Helmuth Rier ancora oggi, sebbene da lungo tempo l’abbiano » laboriosi altoatesini. » 34 ALPE | Estate Estate | ALPE 35
La funzione del grembiule blu è tanto varia quanto la personalità di chi lo indossa. oltre che origine a una “nuova moda” per l’abbi- gliamento altoatesino da lavoro. Questo accesso- rio veniva cucito in casa dalle donne e spesso la pettorina amorevolmente ricamata. Oggi, è pos- sibile acquistarlo in negozi specializzati, mercati ed empori e, ricamato con una frase spiritosa, di- venta un dono apprezzato da ospiti e residenti. La pettorina, infatti, è ideale per le affermazioni più disparate, così come per un accurato ricamo. So- prattutto ai tempi in cui il corteggiamento avve- niva ancora in segreto, espressioni come “Lustig und ledig” (simpatico e scapolo), “Selten daheim” (raramente a casa) o “verheiratet und erledigt” (sposato e rovinato) potevano svelare dettagli sul pretendente ed erano importanti dichiara- zioni sul mercato matrimoniale. Tradizione vissuta. Il grembiule blu ha ottime possibilità di trovare fan originali anche nel 3° millennio. Anni fa, il team di designer bolzanini di Mikamale ha avuto l’idea di utilizzare questa tradizionale e robusta stoffa di cotone per creare nuovi accessori per la quotidianità, quali sporte o portapane con cui adornare il tavolo della prima colazione, in vendita presso i musei e selezionati negozi dell’Alto Adige. La fashion label Qollezione desidera scrivere un nuovo capitolo della storia del grembiule contadino con gonne, pantaloni e giac- che in cotone blu con raffinati ricami, allo scopo di suscitare l’entusiasmo delle giovani generazioni e non solo. Una nuova moda dall’aura tradizionale. Riposo serale. Se vi capitasse d’incontrare un uomo con un lembo del grembiule sollevato e av- volto intorno ai lacci sulla schiena, significa che la sua giornata lavorativa è terminata, cedendo il “scoperto” anche le donne. Comodo e dai molte- rie e, all’occorrenza, il grembiule può diventare un passo al meritato riposo. Gli anziani conoscono plici impieghi, protegge l’abbigliamento, trattato pratico panno per asciugarsi le mani o il sudore. varie interpretazioni, p.e. il diverso significato con particolare riguardo soprattutto in passato. del lasciare uno dei due lembi sulla gamba sini- Inoltre, sostenendone i due lembi, si può formare Storia. Il grembiule, originariamente bianco e in stra o destra. Se non lo si indossa, però, è im- un pratico sacco, in cui è possibile trasportare ra- lino locale, veniva indossato dagli agricoltori an- possibile comprendere ciò che il grembiule blu pidamente ogni genere di cose (semi, patate, mele che alla domenica o durante una visita in città. fa di ciascuno di noi. In virtù della sua varietà, si o legna), mentre la pettorina è perfetta per i do- Poi, intorno al 1900, quando il prezzo del cotone nutre la (legittima) speranza che quest’eccezio- cumenti, il quotidiano e chincaglierie varie. Così, ha reso accessibile questo tessuto, si è diffuso an- nale accessorio altoatesino venga portato ancora sui campi o in casa, le borse non sono più necessa- che il blu sintetico, dando colore alla quotidianità a lungo. « 36 ALPE | Estate Estate | ALPE 37
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