Ad Abbadia San Salvatore le Fiaccole accendono il Natale: si rinnova una delle più antiche feste del fuoco italiane - Il Discorso

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Ad Abbadia San Salvatore le Fiaccole accendono il Natale: si rinnova una delle più antiche feste del fuoco italiane - Il Discorso
Ad Abbadia San Salvatore le
Fiaccole accendono il Natale:
si rinnova una delle più
antiche   feste   del   fuoco
italiane
Ad Abbadia San Salvatore (Monte Amiata – Siena) tutto è pronto
per celebrare un Natale unico che profuma ancora di
tradizione, di magia, di riti ancestrali grazie alle Fiaccole,
una delle più antiche feste del fuoco italiane che nasce da
una singolare tradizione millenaria che la città del Monte
Amiata rinnova ogni 24 dicembre.

Un appuntamento che viene preparato già dall’autunno quando i
“fiaccolai” iniziano a cercare la materia con cui costruire le
“fiaccole”, tipiche cataste di legna a forma piramidale alte
fino a sette metri che, costruite in ogni angolo del piccolo
borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia
quando poi verranno incendiate. Una lavorazione impegnativa
che coinvolge tutta la comunità impegnandola nella
realizzazione di questi monumenti rurali unici. Si intrecciano
tronchi sfidando la gravità grazie a tecniche segrete che qui
si tramandano di generazione in generazione, per celebrare un
rito del fuoco che coinvolge tutti, sposando simbolici
significati pagani e religiosi.
Ad Abbadia San Salvatore le Fiaccole accendono il Natale: si rinnova una delle più antiche feste del fuoco italiane - Il Discorso
Sono “figli del fuoco” infatti gli
abitanti dell’Amiata, una montagna
vulcanica che nelle sue viscere nascondeva
lava incandescente, una terra che da
sempre offre cibo e benessere per la
collettività. Un fuoco a cui per anni ci
si avvicinava lavorando nella grande
miniera (che oggi è diventata Museo)
all’estrazione del cinabro da cui si
ricavava mercurio. Una storia complessa
che vede legati indissolubilmente uomo e
natura, in un dialogo talvolta difficile
ma sempre pieno d’amore. E’ infatti quella montagna amata e
sentita come madre, come presenza sacra che i badenghi
celebrano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.

Dopo giorni di lavoro, arriva il tanto atteso 24 dicembre con
il suo rituale consolidato. Alle ore 18, in un momento
spettacolare che riunisce centinaia di persone, si dà il via
alla Cerimonia di Accensione con la “Benedizione del Fuoco”
che segna l’inizio della festa. La filarmonica suona canti
natalizi e la fiaccola davanti al Municipio viene accesa con
il fuoco sacro. Da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce
divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di
Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto
della cittadina del Monte Amiata. Uno spettacolo carico di
magnetismo e suggestione.

E la comunità, che durante tutto l’anno vive e attende la sua
incantevole notte, celebra un Natale unico, che non si trova
in nessun altro luogo al mondo rinnovando una storia così
importante da determinare l’Amministrazione Comunale ad
avviare l’iter la candidatura nella Lista Rappresentativa del
Patrimonio Culturale Immateriale e che oggi viene raccontata
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anche attraverso due nuove opere editoriali volute dallo
stesso Comune di Abbadia San Salvatore.

Si intitola “Sacro Fuoco” il libro fotografico di Stefano
Visconti e Flavia Veronesi. Un pregiatissimo album fotografico
la cui veste grafica è curata da Federica Simone che, scatto
dopo scatto, guida alla scoperta di questo rito di luce. Il
volume è edito da Società Editrice Fiorentina e presenta testi
di Sonia Corsi, Fabrizio Tondi e Francesco De Stefano.

“I Figli del Fuoco” è invece il film diretto da Barbara
Castelli e Riccardo Domenichini che nasce da un’idea di Sonia
Corsi. Una coproduzione del Comune di Abbadia San Salvatore e
Moviement HD, da cui emerge con assoluta verità il senso che
la tradizione delle Fiaccole ha per questa comunità,
rappresentando un patrimonio vivo di memoria collettiva
condivisa.

Il volume è disponibile presso le librerie fisiche e online
mentre il film è visibile sul sito www.cittadellefiaccole.it

Per    maggiori      informazioni:       tel     0577770361;
sito: www.cittadellefiaccole.it;

email: info@cittadellefiaccole.it;    Facebook: abbadia città
delle fiaccole
Ad Abbadia San Salvatore le Fiaccole accendono il Natale: si rinnova una delle più antiche feste del fuoco italiane - Il Discorso
MONFALCONE      NATALE     Il
programma degli eventi dal 17
al 21 dicembre 2021
Per   il   Natale   monfalconese,   al   Teatro   Comunale   di
Monfalcone, venerdì 17 dicembre, alle 20.45, va in scena
“Round Christmas – Rossana Casale & Jazz Quintett”, uno
spettacolo dedicato alle storie raccontate “attorno” al Natale
dai grandi autori della musica mondiale del Novecento. Un
progetto diverso dai soliti natalizi delle song americane, che
vuole andare oltre le luminarie e le vetrine colorate per
addentrarsi nelle case e nella vita dell’uomo. Musiche e
canzoni di culture musicali diverse accomunate da una stessa
anima, quella del blues e del jazz. Un’alternanza di sacro e
profano, di malinconia e gioco, di racconti tristi e poetici,
ma tutti densi della carica spirituale che il Natale sa
ispirare. Con Rossana Casale (voce), Emiliano Begni
(pianoforte), Gino Cardamone (chitarra, banjo), Ermanno Dodaro
(contrabbasso), Francesco Consaga (sax soprano e flauto).
Brani di Tom Waits, Maria Bethânia, Georges Brassens, Gilberto
Gil, Édith Piaf, Henri Salvador, Donald Yetter Gardner.

Sabato 18 dicembre, alle 11.00, nella Sala conferenze della
Biblioteca comunale, si parla de “L’armonia sulla tavola delle
feste” per imparare a preparare la tavola di Natale con
Rossella Biasol, con una breve introduzione sulla convivialità
e l’uso dei fiori sulla tavola nelle varie epoche seguita da
una dimostrazione pratica. Alle 15.30, in piazza della
Repubblica, appuntamento dedicato ai bambini e alle loro
famiglie con il “Circo di Diana Orfei”: uno spettacolo d’arte
varia circense, con clown, giocolieri, giochi di magia e
grande illusione.

 Domenica 19 dicembre, alle 10.00, in piazza della Repubblica,
si festeggia il “Christmas Monfalcone Dog Show 2021”: una
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sfilata degli amici a quattro zampe sotto gli occhi attendi di
esperti giudici. Verranno assegnati super premi al miglior
cane, al miglior cucciolo (4/9 mesi), al miglior veterano
(dagli 8 anni), al miglior meticcio, e al cane con il vestito
natalizio più originale. Iscrizioni a partire dalle ore 10.00
nell’area dog show. Costo di iscrizione: €10,00.

Dalle 15.00 alle 17.00, in centro città, sono in programma
“Spettacoli itineranti di animazione per bambini”: numeri di
magia, giocoleria, cabaret, sculture di palloncini, bolle di
sapone, truccabimbi e molto altro. A cura di Gaia Eventi. Alle
16.00, al Teatro Comunale di Monfalcone, il Piccolo Coro
“Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna propone
un’esibizione del complesso corale infantile tra i più celebri
del mondo, che annovera tra le sue esperienze 60 edizioni
dello Zecchino d’Oro e incontri con i più importanti
protagonisti della scena musicale nazionale e internazionale.
Ingresso a pagamento.

Lunedì 20 dicembre, alle ore 10.30, al Teatro Comunale di
Monfalcone è in programma la cerimonia di premiazione de “Un
libro da Consigliare 2021”, il concorso per giovani lettori
appassionati, ideato dalla Biblioteca Comunale di Monfalcone e
realizzato dal Sistema BiblioGO! all’interno del progetto
Leggiamo 0-18 FVG. Ospite speciale: Pierdomenico Baccalario.

Martedì 21 dicembre, alle ore 20.45, al Teatro Comunale di
Monfalcone il tradizionale “Concerton”, a cura della Banda
Civica Città di Monfalcone.
Interventi musicali a cura del coro Onde Medie; esibizioni di
danza a cura del Club Diamante; rappresentazioni a cura de La
Stropula Cantieri Teatrali. Presenta: Franco Ongaro.

———-

Il libretto completo di tutti gli eventi si può scaricare al
link:

https://www.comune.monfalcone.go.it/media/files/031012/attachm
ent/Libretto_Natale2021_v5.pdf

Cooperativa di Consumo di
Premariacco:   CONCERTO   DI
NATALE   –   100   ANNI   DI
GRATITUDINE TeatrOrsaria di
Premariacco, giovedì 9 dic.
TeatrOrsaria di Premariacco, giovedì 9 dicembre 2021 – ore
20.45

Ricorre quest’anno il Centesimo anniversario di fondazione
della Cooperativa di consumo di Premariacco, realtà economica
e sociale fra le più longeve della nostra Regione ed ormai a
buon diritto da annoverare fra le imprese storiche italiane.

La Cooperativa di Consumo di Premariacco nasce nel marzo 1921
da un’idea di don Luigi Faidutti, parroco, e di Giovanni Maria
Coccolo, maestro, nel solco dell’entusiasmo di rinascita
seguito al primo conflitto mondiale e nel clima politico,
economico e sociale delicato e incandescente dei primi anni
’20 del secolo passato. L’atto costitutivo della “società
anonima cooperativa a capitale illimitato Cooperativa di
consumo di Premariacco” è sottoscritto il 13 marzo 1921 da
parte di diciassette fondatori; essi sono già cento il 15
novembre dello stesso anno, come risulta dal verbale del primo
consiglio d’amministrazione, a testimonianza del successo
dell’iniziativa e della sua utilità immediatamente compresa e
condivisa. La Cooperativa, infatti, intendeva venire incontro
alle esigenze primarie della popolazione e delle famiglie, per
favorire una maggiore serenità nella vita quotidiana in un
periodo non semplice come quello del primo dopo guerra: in
primis quindi uno spaccio alimentare di cui allora il paese
era sprovvisto e che forniva ai soci le merci anche a credito.
Da subito allo spaccio si affiancano i servizi per
l’agricoltura che, dal primo acquisto collettivo delle
sementi, si ampliano e perdurano nel tempo evolvendosi con il
progresso: la trebbiatrice e gli attrezzi agricoli concessi a
noleggio, la rivendita di carburante, il mulino, la latteria
turnaria, il consorzio per l’erba medica della pregiata
varietà che prende il nome del paese. Vicino allo spaccio
alimentare viene aperta anche l’osteria che è postazione di
telefono pubblico e negli anni ‘50 luogo di aggregazione
ancora più interessante con una sala per la televisione.
Ininterrotta è stata l’attività e la crescita della
Cooperativa: dai primi locali in affitto all’acquisto degli
stessi, al loro restauro e alla costruzione della nuova sede
inaugurata nel 1971 in occasione del cinquantesimo di
fondazione, con il moderno supermercato ulteriormente ampliato
nel 2015, lo spazioso bar dotato anche di aree verdi
all’aperto e una sala ristorante; l’aggiornamento dei servizi
e delle merci offerti con l’apertura del reparto ferramenta e
del negozio fioreria, fino all’ultimo ampliamento, il grande
magazzino di Via Fruch, per lo stoccaggio e la vendita di
prodotti per l’agricoltura, nell’accezione più ampia del
termine, dai semi per l’orto, ai fitofarmaci per la
viticultura, dai concimi ai mangimi per animali domestici o in
grandi allevamenti.

Nel corso di questo secolo di attività, la Cooperativa ha
mantenuto sempre fede ai principi che hanno ispirato i
fondatori: il servizio alla comunità, l’ascolto delle esigenze
dei soci, la condivisione degli utili non individualmente ma
nella prospettiva della crescita del benessere comune, il
lavoro inteso non solo per sé ma anche per gli altri, il
guadagno finalizzato non al profitto o al soddisfacimento
delle necessità immediate, ma proiettato al bene della
comunità futura.

Oggi la Cooperativa di consumo di Premariacco, che aderisce
alla Confederazione Cooperative Italiane, conta 1512 soci, il
valore di produzione negli ultimi anni supera sempre i dieci
milioni di euro (nel 2020 è stato di € 10.933.029), le
immobilizzazioni materiali sono di circa due milioni di euro
(nel 2020 € 2.036.665). Alle proprie dipendenze conta trenta
persone e si avvale delle prestazioni professionali di diversi
studi di servizi con un contributo importante in termini di
reddito distribuito. Fin dalla sua fondazione è amministrata e
diretta dal Consiglio di amministrazione, i cui membri eletti
dall’assemblea dei soci, offrono il proprio impegno a titolo
volontario e non oneroso. Lo slogan scelto a caratterizzare il
Centenario è “100 anni di gratitudine – Si dice grazie si
legge futuro” che desidera esprimere il rispetto e
l’ammirazione per il grande lavoro svolto dai fondatori e da
tutti coloro che hanno amministrato e lavorato per la
Cooperativa, per la ricchezza di esperienze e di patrimonio a
disposizione con uno sguardo aperto e rivolto al futuro e alle
nuove generazioni, nella certezza che i valori e i principi
che hanno guidato la Cooperativa nel corso di questi cento
anni di attività sono ancora validi e vitali per le sfide che
si aprono sui prossimi decenni: la Cooperativa è stata fin dal
suo inizio una proposta di risposta innovativa alle esigenze
del presente e, nel frangente storico assolutamente
particolare che stiamo affrontando, il centenario è
l’occasione per ripensare e ricalibrare le strategie della
Cooperativa per il futuro. Anche per rendere più visibile
questo impegno, quest’anno è stato rinnovato il logo
distintivo della società, inserendo in esso la significativa
dicitura “Uniti dal 1921”, evolvendo le due lettere centrali
in un nodo infinito a ribadire la volontà di proseguire senza
interruzioni e nello stesso tempo richiamando il nodo
aquileiese a sottolineare il forte legame con la storia del
Friuli.
Nel corso della sua storia la Cooperativa ha sempre dato
massimo rilievo alla celebrazione dei propri anniversari,
prediligendo festeggiamenti popolari, con la più ampia
partecipazione e coinvolgimento; la pandemia ha impedito di
proseguire questa tradizione date le limitate possibilità
d’incontro e rendendo di fatto imprudente l’organizzazione di
un evento di ampia partecipazione. In quest’ottica comunque si
è voluto organizzare un evento celebrativo e beneaugurale per
le festività natalizie e il nuovo anno, che prevede la
presentazione e proiezione di un breve video realizzato in
collaborazione con la Studio grafico “Caffè Corretto” di
Fagagna, dedicato alla storia e soprattutto ai valori della
Cooperativa e l’esibizione in concerto del giovane compositore
cividalese, Francesco Imbriaco. La scelta di offrire a un
giovane artista del nostro territorio la possibilità di
presentare il proprio originale lavoro, esprime concretamente
il desiderio di essere ancora supporto e aiuto per la comunità
del futuro. Francesco Imbriaco eseguirà al pianoforte le
proprie originali composizioni che sono state anche incise in
tre album; sarà accompagnato da un quartetto d’archi composto
da Simone Kodermaz e Davide Raciti, Violini – Federica
Tirelli, Viola – Mara Grion, Violoncello.

Francesco Imbriaco, giovane musicista e compositore friulano,
si è diplomato in Canto Jazz al Conservatorio di Udine nel
2020 e studia Musica Applicata a Bologna. Parallelamente
all’attività come autore, cantante e strumentista nel gruppo
friulano “Cinque Uomini sulla Cassa del Morto” (folk-rock),
compone musiche per pianoforte e archi. Nel corso del 2017,
all’interno della collaborazione con l’Associazione culturale
Artegioia di Remanzacco, ha iniziato a produrre arrangiamenti
per l’orchestra d’archi della stessa associazione, componendo
anche alcuni brani inediti eseguiti poi in concerto dalla
stessa orchestra. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo lavoro,
Rooms, tredici composizioni inedite nate tra le stanze del
conservatorio (tra cui il brano Ingenue composto e arrangiato
dal violinista Davide Raciti).
Nel 2020, in collaborazione con il Comune di Cividale del
Friuli ha realizzato le audioguide per il percorso etnografico
Dal silenzio, storie per il Monastero di Santa Maria in Valle:
le musiche sono state composte per l’occasione per pianoforte,
armonium, voci e archi e accompagnano alcune letture. È stato
realizzato anche un disco, in omaggio al termine del percorso
e pubblicato in formato digitale a dicembre 2020.

Recentemente (26 novembre 2021) è uscito il suo terzo lavoro,
Release, otto brani per pianoforte solo. Il concerto del 9
dicembre, insieme al quartetto d’archi, proporrà una selezione
di brani estratti da questi lavori.

La serata si svolgerà al TeatrOrsaria di Orsaria di
Premariacco, giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 20.45. Ingresso
libero nel rispetto delle normative anti pandemiche (green
pass rafforzato e prenotazione obbligatoria presso il Bar alla
Cooperativa di Premariacco o email info@premariacco.com).

MONFALCONE:    INAUGURAZIONE
VILLAGGIO DI NATALE Mercoledì
8 dicembre, alle ore 17.00
Nel segno della migliore tradizione ma con molte
novità, mercoledì 8 dicembre, alle ore 17.00, s’inaugura a
Monfalcone, in piazza della Repubblica, il Villaggio di
Natale con i saluti istituzionali del Sindaco Anna Maria
Cisint, dell’Assessore al rilancio commercio, marketing,
turismo, eventi e cultura Luca Fasan e di altre autorità. A
seguire è prevista l’esibizione itinerante della Banda Civica
Città di Monfalcone, con un repertorio di musiche
natalizie. Ad accompagnare l’evento anche Radio Company, con
la musica e la simpatia di Daniele Belli e DJ Nick. Al termine
è prevista una visita guidata del centro città insieme agli
Zampognari                     di                  Forgaria.

“L’animazione di Natale e i tanti eventi in programma fino al
9 gennaio” – anticipa Luca Fasan – “contribuiscono a produrre
un ritorno sociale, commerciale e d’immagine della città,
grazie anche al coinvolgimento del tessuto economico locale
nella programmazione delle attività natalizie, che vedono i
nostri commercianti partecipi alle iniziative, contribuendo
con vetrine a tema e nella promozione ai lori clienti degli
eventi in corso. In tale ottica, anche l’apertura del
Mercatino di Natale in piazza Unità Italia, dedicato
all’artigianato locale, dall’8 al 26 dicembre. Di particolare
rilevanza quest’anno – conclude Fasan – gli eventi culturali
che contribuiscono al completamento delle proposte ludiche del
dicembre monfalconese. Gli eventi al Muca, nella sala Antiche
Mura, a Teatro e in Galleria con la mostra Punto, linea e
superficie, Kandinsky e le avanguardie, aggiungono
quell’elemento di internazionalità necessario a rendere questo
Natale indimenticabile.”

A conclusione dell’inaugurazione del Villaggio di Natale, alle
18.30, nel Teatro Comunale di Monfalcone, va in scena “Harmony
Gospel Singers”, una performance coinvolgente, nella quale
suoni, voci, gestualità , predicazione, danza liturgica si
mescolano per creare uno show di pura energia ritmica e
spirituale. Il concerto prevede l’esecuzione dei migliori
brani della musica gospel contemporanea, con diverse
incursioni anche nel gospel tradizionale e negli spirituals.
Prenotazioni presso la biglietteria del Teatro, da lunedì a
sabato,        dalle        ore        17       alle        19
(email biglietteria.teatro@comune.monfalcone.go.it | tel.
0481494664). Gli ingressi saranno regolamentati secondo la
normativa vigente.

Monfalcone si trasforma quindi in una Città magica e di Luce,
a misura di famiglie e bambini, che si estende in tutto il
centro e nei Rioni, lungo le vie e nelle piazze, coinvolgendo
anche la Galleria d’Arte Contemporanea, la Rocca e il
Villaggio di Panzano: le illuminazioni a tema, gli addobbi
natalizi, il tradizionale Presepe e gli alberi di Natale, il
trenino donano a Monfalcone un’atmosfera fiabesca, dal
particolare fascino.

Fra le nuove attrazioni, un’inedita e grande pista di ghiaccio
vedrà significare nella sua forma l’imminente ristrutturazione
di Piazza della Repubblica. Con un’originale forma a
“biscotto”, la pista ospiterà grandi e piccini durante il
periodo natalizio sia per le classiche pattinate che per
spettacoli a tema.

Un pianoforte gigante interattivo consente a famiglie e
bambini di danzare sui tasti componendo melodie a loro
piacimento, come nella famosa scena del film “Big” con Tom
Hanks e nel programma di Gerry Scotti “Tu si que vales”: il 23
dicembre, dalle 15 alle 19, uno spettacolo unico nel suo
genere, con talentuosi artisti che daranno vita a vere e
proprie acrobazie musicali sull’enorme tastiera, con il
coinvolgimento del pubblico.

C. L.

BLUE NOTTE GORIZIA FESTIVAL –
SABATO 4 DICEMBRE PASSEGGIATA
TRA CONTI E PATRIARCHI
Il Blue Notte Gorizia Festival si congeda dal suo pubblico con
un ultimo appuntamento all’insegna della valorizzazione del
territorio e della sua storia: sabato 4 dicembre dalle 10 alle
12.30 Blue Notte propone una “Passeggiata tra conti e
Patriarchi”, con la guida dell’archivista e storico Vanni
Feresin.

Il ritrovo è previsto alle 10, in Piazzale Seghizzi per la
visita alla cappella medievale di Santo Spirito, alle case
Formentini, Tasso e Rassauer in Borgo Castello. Alle 11.00 la
visita si sposta alla cattedrale di Gorizia, per ammirare
alcuni pezzi prestigiosi del tesoro di Maria Teresa, e poi
alla Cappella cinquecentesca delle Clarisse di clausura. La
passeggiata prosegue alle 11.45, quando si partirà da via
Rastello per percorrere a piedi il tragitto fino a Piazza
Vittoria e visitare la chiesa di Sant’Ignazio.

La visita è gratuita e la prenotazione obbligatoria scrivendo
a segreteriacontea@consorzioilmosaico.org

“Chiudiamo la decima edizione di Blue Notte Gorizia Festival –
sostiene Monica Tortul, direttrice artistica del Festival
– con un appuntamento nel cuore di Gorizia, alla scoperta
delle testimonianze storico culturali legate al periodo del
dominio del Patriarcato di Aquileia. In questo periodo il
territorio goriziano conservò e rinforzò la sua identità
culturale. Siamo molto contenti di poter offrire un’occasione
per visitare luoghi così ricchi di significato per la nostra
città”

I luoghi più storici e rappresentativi di Gorizia sono
toccati, dunque, da questa visita a piedi, che sarà
accompagnata da una guida autorevole come Vanni Feresin:
archivista e storico Goriziano, direttore di due riviste
storiche scientifiche, organista e direttore di coro. Ha
pubblicato una ventina di monografie sulla storia di Gorizia e
del suo territorio, tra le quali la grande trilogia Petali di
Gorizia.

Dalla cappella medioevale del Santo Spirito, giuspatronato dei
conti Rabatta, si potrà visitare il Borgo Castello, dove si
potranno vedere le case Formentini, Simone Tasso e Rassauer.
Si oltrepasserà la Porta Leopoldina del 1660 con L’Aquila
bicipite degli Asburgo e si scenderà per la storica Riva
Castello, oggi viale D’Annunzio, fino alla casa più antica di
Gorizia. Nella Cattedrale di Gorizia, grazie alla cortesia del
parroco, durante la visita sarà possibile ammirare alcuni
pezzi prestigiosi del tesoro di Maria Teresa.        Quindi si
procederà alla visita della Cappella Cinquecentesca delle
Clarisse di clausura, dove sarà possibile sostare nel luogo
dove Sant’Antonio da Padova venne accolto dal Conte Enrico: in
quel luogo avvenne la costruzione di una grande chiesa
dedicata a San Francesco. A seguire si potrà scendere lungo
la storica via Rastello e giungere nella Piazza Grande, già
Travnik, oggi della Vittoria, dove saranno analizzati alcuni
dettagli del paesaggio. La visita si concluderà con l’entrata
a Sant’Ignazio, splendido esempio di barocco d’Oltralpe.
DA   IERI    27    NOV.   VIA
PORTANUOVA    COME    CARNABY
STREET, LA PREGI ACCENDE A
SUO MODO IL NATALE IN CENTRO
Via Portanuova come Carnaby Street. Chi conosce le
straordinarie illuminazioni natalizie della famosissima via
londinese sa già di cosa si parla. La Pregi di Udine, con le
sue due anime, Carlo e Renato Pontoni, hanno deciso quest’anno
di regalare a udinesi e turisti uno spettacolo davvero unico.
Chi percorrerà da IERI sera, 27 novembre, alle 18
l’affascinante viuzza di acciottolato che collega piazza Primo
Maggio con il centro storico, infatti, si imbatterà in uno
spettacolare gioco di luci create da uno dei simboli
del Ceghedaccio, la mirror ball.

La grande palla a specchi, appesa nello slargo davanti alla
sede del Ceghedaccio, il Natural Sound, rifrangerà di rosso e
bianco, i colori del Natale, tutte le facciate dei palazzi
circostanti.

“Visto che via Portanuova non era riuscita a vestirsi a festa
per l’avvento – spiegano ancora – abbiamo deciso di regalare a
nostro modo l’atmosfera del Natale. Un modo per salutare chi
arriva in centro e per dire allo stesso tempo che la musica,
così come la vita, deve guardare avanti con speranza e
ottimismo”.

La pandemia e le restrizioni che hanno colpito più di tutti il
mondo delle discoteche, infatti, ha messo in ginocchio gli
operatori del settore. E alla Pregi lo sanno bene, visto che
correva l’ormai lontano ottobre del 2019 quando è andata in
scena l’ultima edizione del Ceghedaccio, il grande evento con
la musica anni ’70 e ’80 che nei consueti due appuntamenti
annuali richiamava ogni volta migliaia di appassionati.
“Continuiamo a ricevere messaggi dal nostro pubblico –
proseguono le anime della manifestazione –. Messaggi in cui ci
chiedono quando potremo rivederci e ballare ancora tutti
insieme così come eravamo abituati a fare. Noi speriamo presto
e vogliamo dire a tutti che bisogna guardare al futuro con
ottimismo. Siamo sicuri che ce la faremo e quella palla a
specchi appesa in via Portanuova sta proprio a testimoniare
questo. Ci siamo e con i colori della musica abbracciamo
tutti”.

Tutto questo in attesa del prossimo evento, in programma
venerdì 3 dicembre alle 20.45 quando, sul palco del Teatro
Nuovo Giovanni da Udine, salirà la Ceghedaccio Symphony
Orchestra Fvg che, sotto la precisa bacchetta del Maestro
Denis Feletto, regalerà al pubblico le stesse atmosfere a cui
è abituato il pubblico del Ceghedaccio con i migliori brani
anni ’70 e ’80 che hanno fatto ballare decine di generazioni.
Il tutto, tra luci ed effetti speciali, eseguito rigorosamente
dal vivo da un’orchestra di una trentina di elementi e due
front vocalist davvero d’eccezione, Ginga e Gianluca Amore.

“Let the music play”, lascia che la musica suoni, recita il
titolo della serata. Un invito che, mai come in questo
periodo, suona come un augurio a guardare avanti.

La Malvasia Collezione di
Famiglia 2019 Vino dell’anno
ai Food and                   Travel            Italia
Awards 2021

Ronco dei Tassi, storica azienda vinicola del Collio
goriziano, presenta la Collezione di Famiglia ed è subito un
successo. Infatti la Malvasia Collezione di Famiglia 2019 è
stata incoronata Vino dell’anno ai Food and Travel Italia
Awards 2021.

Novità 2021 della cantina della famiglia Coser è stata
l’uscita di tre nuovi, importanti, vini denominati
appunto Collezione di Famiglia , ad indicare la loro
particolarità ed unicità. Si tratta delle riserve
di Malvasia e Pinot Bianco 2019, che i Coser scelgono di
imbottigliare nella loro azienda sul Monte Quarin a Cormòns
solamente nelle annate che ritengono migliori (come appunto è
stato il 2019), prolungandone l’affinamento proprio per
testimoniare la longevità dei vini bianchi del loro
territorio. Vini preziosi, che con il tempo affinano carattere
e qualità, che hanno già conquistato pubblico e critica,
tant’è che – oltre al podio ai Food and Travel Italia Awards
2021 – la Malvasia 2019, con 98 punti, è nella Top Ten dei
bianchi italiani e al vertice della classifica dei vini
friulani nella guida I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia
2022 firmata da Luciano Ferraro e Luca Gardin.
Ronco dei Tassi – Famiglia -
Foto Elia Falaschi ©

La Malvasia Collezione di Famiglia 2019 e il Pinot
Bianco Collezione di Famiglia 2019 sono disponibili in 2.000
bottiglie numerate, che vengono proposte anche in eleganti
cassette di legno da 3 bottiglie. Le loro fresche e vivaci
etichette sottolineano il legame che – anche attorno alla
creazione di un vino – unisce le generazioni della famiglia:
riproducono infatti, rispettivamente, un disegno di Costanza,
figlia di Enrico, e uno di Leone, figlio di Matteo.

Terzo vino della Collezione di Famiglia è Madame Sauvignon,
una riserva “una tantum” voluta per valorizzare un’annata
particolarmente felice, il 2020, impreziosita dall’etichetta
dell’artista Giordano Floreancig.

Al Fosarin i Tre Bicchieri Gambero Rosso 2022

E’ una spiccata vocazione verso i vini bianchi quella di Ronco
dei Tassi: oltre alla Malvasia, al Pinot Bianco e
al Sauvignon, produce Friulano, Ribolla Gialla, Pinot Grigio e
il Fosarin, straordinario Collio Bianco che non teme il tempo,
a base di Friulano, Malvasia, Pinot Bianco, portabandiera
dell’azienda, che nella Guida del Gambero Rosso 2022 ha avuto
la conferma dei Tre Bicchieri.     Ai Bianchi si affiancano
l’interessante (e di grande potenzialità)

                                  Ronco dei Tassi – Vigna –
                                  Foto Elia Falaschi
Collio Rosso Cjarandon a base di Merlot e Cabernet, e il
prezioso Picolit. Apprezzatissimi sul mercato estero (dove
viene esportato circa il 60% della produzione), i vini di
Ronco dei Tassi si trova nelle migliori enoteche, ma possono
essere acquistati anche direttamente in azienda, dove su
prenotazione è possibile fare interessanti degustazioni
guidate. Vale la pena di andarci, anche per conoscere Fabio
Coser e i suoi figli Enrico e Matteo, che lo affiancano da
tempo, e capire, conoscendoli, quanta passione, impegno,
maestria c’è dietro un bicchiere del loro stupendo vino.

Ronco dei Tassi – Località Montona 19, Cormòns (GO)

IL BELLO DELLE DONNE. Una
serata di poesie, canzoni e
racconti di vita_venerdì 26
novembre, alla Biblioteca
comunale di Monfalcone
Una serata di poesie, canzoni e racconti di vita, un ventaglio
di storie emozionanti al femminile: con “Il bello delle
Donne”, venerdì 26 novembre, alle ore 18.00, nella sala
conferenze della Biblioteca comunale di Monfalcone, Arteatro e
i Lettori in Cantiere metteranno in scena la straordinaria
forza e il coraggio delle donne. Una forza libera e ribelle,
chiamata a testimoniare quanto ancor c’è da fare contro le
violenze e i soprusi, attraverso un ventaglio di storie al
femminile, con riflessioni sul passato e il presente e
frammenti d’autore fra suoni e parole ad alta voce. Con Silvia
Aizza, Gilda Aloisio, Cristina Bagon, Michele Balestra, Miriam
Benes, Raffaella Boni, Roberto Capizzi, Sabrina Darbe, Clara
Fazzari, Paolo Frandoli, Giuseppe Marcon, Fulvia Miglia,
Donatella Michielin, Vittorio Simonovich, Deborah Trani.
Una serata gratuita, promossa dal Comune di Monfalcone, con
prenotazione
obbligatoria: biblioteca@comune.monfalcone.go.it telefono 338.
3772420 / 0481 494373. Accesso consentito con Green Pass.

Federica Zar

IN VIAGGIO CON DANTE un altro
Dante”       insieme        a
Triestebookfest 20 e 21 nov.
all’Auditorium    del   Museo
Revoltella di Trieste
Un fine settimana dedicato a scoprire “un altro Dante” insieme
a Triestebookfest: sabato 20 e domenica 21 novembre,
all’Auditorium del Museo Revoltella di Trieste (via A. Diaz
22), la rassegna “In viaggio con Dante” propone presentazioni
librarie alla presenza degli autori, reading con attori,
momenti musicali, testimonianze di studenti e la proiezione di
un film del 1911 sulla prima cantica della Divina Commedia, il
più costoso mai realizzato dal cinema italiano, le cui prime
proiezioni avvennero nel tripudio di città imbandierate di
tricolori.

Un   evento    organizzato   dall’associazione     culturale
Triestebookfest insieme al Comune di Trieste, sostenuto dalla
Regione Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione della
Società Dante Alighieri di Trieste, del Collegio del Mondo
Unito dell’Adriatico e de La Cappella Underground.

Il programa si apre sabato 20 novembre, alle 16.30, con Dante
libera tutti, un libro edito da
UPAG – unaparolaalgiorno.it (20
20) che, in sostanza, è un
invito     a    scoprire      le
libertà    intellettuali     che
animarono la penna di Dante.
Presenti a Trieste i tre
autori:                 Giorgio
Moretti, giurista, scrittore e
cofondatore con Massimo Frascati
di UPAG; Salvatore Congiu, docente di lettere e poliglotta,
curatore sul sito del ciclo “La strana coppia”, in cui
confronta esiti etimologici su cinque diverse lingue; Lucia
Masetti, dottore in studi umanistici, curatrice sul sito del
ciclo “Scorci letterari” e “Parole bestiali”, coautrice del
libro “Il giro della letteratura in 80 parole”. Previsti,
inoltre, brani musicali del Trecento con il musicista Fabio
Accurso e letture delle opere di Dante con l’attore Lorenzo
Zuffi, membro della Società Dante Alighieri di Trieste.

Segue, alle 18.00, la presentazione del libro A proposito di
Dante (Keller Edizioni, 2021), un viaggio per immagini e
parole che non ha precedenti, un modo nuovo per gettarsi nel
capolavoro di Dante, nel sapere di un’epoca e nella sua
eredità, e coglierne gli innumerevoli rimandi al nostro tempo
e al nostro sentire. Il giornalista Alessandro Mezzena
Lona dialoga con gli autori, il dantista Simone Marchesi (in
collegamento online dagli Stati Uniti) e il disegnatore (e
attore) Roberto Abbiati.

 Domenica 21 novembre, la rassegna prosegue con un evento
organizzato in collaborazione con il Collegio del Mondo Unito
dell’Adriatico. Alle 16.00 sei studenti provenienti da varie
nazioni (Dixita Basava / India, Ruby de Lenerolle / Sudaftica,
Sara dell’Acqua / Italia, Hanna Imordi / Nigeria, Caspa David
Kraus / Paesi Bassi / Sasha Levy / Francia) raccontano i
rapporti tra Dante e la loro cultura di origine, leggendo
alcuni brani della Divina Commedia nella loro lingua: un
viaggio luminoso e pieno di avventure, in inglese e italiano.
L’evento è coordinato dal prof. Pablo Martinez Rosado,
insegnante di letteratura spagnola e mondiale al Collegio e
autore di romanzi.

                             Segue,   alle   17.30,   la
                             presentazione de La Divina
                             Commedia     in    dialetto
                             triestino  (MGSPress),  alla
                             presenza  dell’autore  Nereo
                             Zeper che, dialogando con la
                             professoressa Valentina Petaros
                             Jeromela, illustra il cofanetto
che racchiude le tre cantiche, un’opera di 642 pagine che ha
richiesto venticinque anni di lavoro, tradotte in dialetto
triestino, con innesti di venetismi, italianismi, friulanismi.
All’attore Maurizio Zacchigna il compito di interpretare
alcuni passi dell’opera.

Per concludere, alle 18.30, in collaborazione con la Cappella
Underground, la proiezione del film muto L’inferno (1911),
introdotto da Daniele Terzoli (La Cappella Underground)

Tutti gli eventi sono gratuiti (obbligo di Green pass) ed è
necessaria la prenotazione telefonando o inviando un messaggio
whatsapp    al   numero    +39   3314373087     o  una   mail
a triestebookfest@gmail.co

E. L.
MALACARNE     La     ballata
dell’Amore e del Potere dal
27 nov. presso l’Auditorium
comunale di Reana del Rojale
(Ud)
Sabato 27 novembre alle ore 20.45 presso l’Auditorium comunale
di Reana del Rojale (Ud)
e
Venerdì 3 dicembre alle ore 20.45 presso il Teatro Luigi Bon
di Colugna di Tavagnacco (Ud)
Una storia di miti, divertente e poetica allo stesso tempo,
che vede intrecciarsi
tra loro due vicende: la spasmodica ricerca di un leggendario
tesoro nascosto
e un amore proibito nato sotto cattiva stella. Assisteremo
così allo scontro tra
la forza più vitale e quella più disgregante del mondo:
l’Amore e il Potere.
È il 1420, il Patriarcato di Aquileia è sconfitto dai soldati
veneziani guidati dal
Capitano Tristano Sorestan, mercenario al soldo della
Serenissima. Così i
contadini friulani si ritrovano ad essere sotàns, sottomessi.
Tra questi è
Malacarne che, per non abbandonare la propria terra e
riscattarsi, accetta di
diventare servitore di Pantalone, mercante veneziano
finanziatore
dell’impresa. Questi brama il leggendario puteum aureo e
perciò incarica il
friulano assieme al turco Karagoz di trovare il tesoro.
Accecato dalla brama di
potere e denaro, baratta la giovane figlia Bora in cambio
della supremazia
mercantile sui territori conquistati. Ma la ragazza, aiutata
dalla balia, sfugge
alle grinfie del padre padrone, andando incontro ad un amore
inaspettato…

LA COMPAGNIA BRAT :

BRAT è una compagnia teatrale professionale fondata nel 2015
in Friuli
Venezia Giulia.
Si dedica alla promozione e diffusione del teatro attraverso
la produzione di
spettacoli, maschere, burattini e attraverso la formazione e
la ricerca, attività
che si integrano fra loro, legate da un’idea comune: un teatro
popolare, inteso
come specchio critico della realtà, come fatto culturale e
come mezzo per
valorizzare l’essere umano. Un teatro che ha radici nel rito e
nella festa,
basato sulla condivisione e sul dialogo costante con il
pubblico, e sul concetto
di artigianato artistico in cui arte e mestiere si incontrano
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