Su e Ju pa Sclavania Bike: domenica 21 luglio la 2 edizione della pedalata per riscoprire le valli del Natisone - Il Discorso
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Su e Ju pa Sclavania Bike: domenica 21 luglio la 2^ edizione della pedalata per riscoprire le valli del Natisone Prende il nome da una vecchia manifestazione podistica la pedalata ecologica che si disputerà domenica 21 luglio con partenza ed arrivo a Azzida (in Comune di San Pietro al Natisone). La manifestazione ciclistica – non competitiva – organizzata dalla società G.S. Azzida Valli del Natisone prende spunto infatti da quella competizione che i “diversamente” giovani di oggi si ricordano di aver disputato alcuni lustri fa correndo a piedi lungo le strade ed i sentieri delle valli e si propone di far riscoprire e valorizzare angoli e scorci caratteristici di un ambiente ancora per lo più incontaminato qual’è quello delle valli del Natisone, attraversando luoghi di interesse paesaggistico e naturalistico. La pedalata ecologica, giunta alla seconda edizione, toccherà otto Comuni delle Valli del Natisone e precisamente: Cividale, Prepotto, San Leonardo, Stregna, Grimacco, Savogna, Drenchia e
San Pietro, per una lunghezza totale di 65 km di panoramiche strade asfaltate, sterrate e piste forestali, e sarà aperta alle mountain bike tradizionali ed alle E-bike (a pedalata assistita). Per chi non se la sentisse di affrontare una distanza del genere ci sarà la possibilità di effettuare solo alcune delle sezioni in cui è stato suddiviso il percorso; da rilevare che non è previsto l’attraversamento di sentieri (o single-track in gergo ciclistico) di modo da rendere la pedalata accessibile a tutti. E’ prevista la dislocazione lungo il percorso di personale volontario a tutela e sicurezza dei partecipanti e sono previsti 4 punti di ristoro dove potersi rifocillare nonché due punti dove sarà possibile godere di assistenza meccanica, non mancheranno neppure punti di ricarica per le e-bike che dovessero avere necessità di alimentare le batterie per riuscire a terminare la pedalata. Per informazioni e iscrizioni: 328 2580791
Tutti i vincitori premiati al Teatro La Fenice di Venezia La cornice del Gran Teatro La Fenice ha visto ancora una volta la Cerimonia di Premiazione del Premio Mattador, una decima edizione che rinsalda il rapporto con le grandi case di produzione cinematografica italiane e che consegna una nuova classe di giovani talenti alla settima arte. Sono stati consegnati mercoledì 17 luglio nella splendida cornice del Gran Teatro La Fenice di Venezia i riconoscimenti del 10° Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR dedicato a Matteo Caenazzo, Concorso di scrittura per il cinema rivolto a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni. La Giuria 2019composta da Gianluca Arcopinto, produttore, in qualità di presidente, affiancato dalla registaValentina Pedicini, dal romanziere e sceneggiatore Giampiero Rigosi, dallo scenografo Tonino Zera, dalla sceneggiatrice e produttrice Francesca Scanu, ha assegnato i premi dopo un’attenta valutazione di una rosa di elaborati selezionati dai Lettori tra i 232 elaborati pervenuti da tutte le regioni d’Italia e dall’estero: 40 le sceneggiature per lungometraggio, 89 i soggetti, 96 le sceneggiature per cortometraggio,7 le sceneggiature disegnate della sezione Dolly “Illustrare il cinema”. “Per me è stato un onore tornare a presiedere la giuria del
Mattador dopo nove anni” ha dichiaratoGianluca Arcopinto “I ragazzi che scrivono e disegnano cinema rappresentano il futuro su cui è doveroso investire attenzioni e risorse. Il Premio Mattador in Italia è quello che lo fa in maniera più appassionata ed efficace”. I premi assegnati sono: Migliore Sceneggiatura per Lungometraggio “Giugno” di Paolo Bontempo, 22 anni di Bergamo, Andrea Bondioli, 23 anni di Reggio Emilia, Stefano Origgi, 24 anni di Segrate (Mi), Gianluca Dario Rota, 25 anni di Monza Domenico ha dodici anni ed è pronto a trascorrere l’estate insieme ai bulli del suo quartiere, tra microcriminalità e giornate passate allo skate park. L’incontro con un mondo totalmente opposto al suo, scombinerà i suoi piani. Borsa di formazione Mattador per il Miglior Soggetto “Prognosi riservata” di Francesco Logrippo eGiorgio M. Nicolai Mastrofrancesco, entrambi 26 anni di Roma; “Tutto si trasforma” di Mattia Gradali, 27 anni di Piacenza, e Giulia Betti, 24 anni di Senigallia (An) “Prognosi riservata” è un mockumentary dedicato alla rara malattia di cui soffre Ciro: allergia alle istituzioni. Le conseguenze lo debilitano e l’unica cura che sembra aver trovato è quella di rubare. “Tutto si trasforma” racconta di Ottavio che lavora in un obitorio e ama avere a che fare con i morti. Non ama altrettanto rapportarsi con i vivi…
Borsa di formazione Dolly per la Migliore Storia raccontata per immagini “Un paese diviso” di Fu Jialiang, 21 anni di Shanxi (Cina) Una poetica interpretazione del nostro presente attraverso immagini di inquietante potenza suggestiva. Menzione Speciale della Giuria per Dolly “Illustrare il cinema” “Grado zero” di Matteo Borsato, 25 anni di Treviso, Emma Bresciani, 22 anni di Riva del Garda (Tn), Diletta Meoni, 27 anni di Prato, Roberto Todone, 25 anni di Gemona del Friuli (Ud) Un concept visivo calato in una dettagliata ambientazione e che racconta personaggi pieni di sogni. Per la sezione Corto86 dedicata alla sceneggiatura per cortometraggio, pur apprezzando la qualità media di scrittura delle sceneggiature finaliste, la giuria ha deciso di non assegnare il premio, non ritenendo nessuna delle storie raccontate adatta alla produzione di un cortometraggio. A tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista Mattador 2019 ispirato al percorso artistico di Matteo. Per la decima edizione si tratta della tiratura di stampe giclée in 17 esemplari dall’opera originale di LORIS CECCHINI, intitolata “Pensare per immagini – I must have seen things again and again”,realizzata con la tecnica dell’acquerello e matita in involucro di PETG termoformato dall’artista. Con le Edizioni d’Arte, nate nel 2010, Mattador desidera fare una “dedica speciale a Matteo”: le cartelle grafiche dei Premi d’Artista vengono commissionate ogni anno a grandi autori dell’arte contemporanea, per il 2019, nuovamente
in collaborazione con GALLERIA CONTINUA San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana. «Ciò che produco in diverse occasioni –afferma Loris Cecchini – sono serie di lavori che utilizzano strumenti che vanno dall’acquerello alla fotografia, dall’installazione ambientale su larga scala alla micro-scultura. È uno spazio che gli spettatori stessi camminano e completano». Con questo immaginario multiforme Cecchini non poteva non incontrare quello di Mattador. Nomine e Premiazione sono avvenute nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia che ha ospitato la Cerimonia conclusiva, suggellando ladecima edizione del Premio Mattador dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. Diplomato in decorazione pittorica, giornalista pubblicista, collaboratore al Teatro Miela e al Teatro La Fenice, Matteo ha frequentato la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Ca’ Foscari dove, il 17 luglio 2009, il Rettore gli ha conferito la Laurea d’Onore in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo per la sua Tesi di laurea sul Cinema. Iscritto all’Università Roma Tre al Corso di sceneggiatura, avrebbe continuato a coltivare la sua passione per il cinema con l’obiettivo di intraprendere la professione di sceneggiatore. La sua motivata determinazione e la sua contagiosa energia hanno posto il seme da cui si è sviluppata l’attività dell’Associazione MATTADOR, ideatrice del Concorso. Il Premio MATTADOR da dieci anni si propone di far emergere e formare giovani talenti emergentiche scelgono di intraprendere un percorso professionale ed artistico nell’ambito della scrittura cinematografica. «Queste righe per ricordare il Decennale del Premio Mattador sono, come sovente capita nelle ricorrenze, la duplice occasione per tirare un bilancio e per fare progetti futuri» afferma il direttore artistico Fabrizio Borin «…per quanto riguarda progettualità e programmi a venire, consapevoli che anche le sceneggiature di film come
ilDecalogo di Kieslowski o I dieci comandamenti di Cecil B. De Mille sono intensa scrittura visiva, noi tutti, autori, artisti, sceneggiatori, professionisti, sostenitori, amici e staff dell’Arca di Mattador, con la modestia e il coraggio della gente di cinema mai priva di una accorta e vera passione artistica, cerchiamo di intercettare, “salvare” e conservare le decine e decine di scripts giovanili destinati a contribuire al vivaio culturale non solo nazionale della narrazione per immagini. Un’avventura esaltante e difficile, una scommessa da vincere nel prossimo decennio». Alla Cerimonia, condotta dal presidente del Circolo della Stampa di Trieste, Pierluigi Sabatti, alla presenza di tutti i componenti di giuria, hanno portato il loro saluto, Maria Ida Biggi, Delegata del Rettore per le Attività teatrali Università Ca’ Foscari di Venezia, Nives Zudič Antonič, Direttrice del Dipartimento di Italianistica Università del Litorale di Capodistria (Slovenia), Deborah Onisto, Vice Presidente Commissione Consigliare alla Cultura del Comune di Venezia. Sono intervenuti, Fabrizio Borin, direttore artistico Premio Mattador, Pietro Caenazzo, presidente Associazione Mattador, Mauro Rossi,responsabile EUT Edizioni Università di Trieste,Gianluca Novel, location manager FVG Film Commission, Stefano Basso, produttore, curatore della sezione “Dolly”, Riccardo Caldura, docente di Fenomenologia Arti contemporanee Accademia di Belle Arti di Venezia, curatore del Premio d’Artista Mattador, Loris Cecchini, artista,Andrea Magnani, coordinatore Mattador Workshop, i tutor Maurizio Careddu e Vinicio Canton. A conclusione, l’attore Fulvio Falzaranoha letto alcuni brani tratti dalle sceneggiature premiate. I vincitori sono premiati con somme in denaro,5.000 euro alla migliore sceneggiatura e 1.500 euro al miglior soggetto, e
con qualificati percorsi di formazione dedicati allo sviluppo dei loro progetti che svolgono sotto la guida di tutor professionisti. Sono i MATTADOR WORKSHOPche riuniscono: la Borsa di formazione MATTADOR sullo sviluppo dei soggetti, la Borsa di formazione DOLLY sullo sviluppo delle storie illustrate, il Progetto CORTO86 con larealizzazione del film tratto dalla sceneggiatura vincitrice di cui l’autore firma anche la regia. Maggiori informazioni sul sitowww.premiomattador.it. Le foto sono di ©Sergio Paoletti Parco Sant’Osvaldo Udine 2 3 e 4 agosto la nuova rassegna di TSU “Dettagli Nuova formula per la rassegna teatrale udinese con tre giorni ricchi di spettacoli, laboratori, dj set e street food a Parco Sant’Osvaldo Non solo teatro, ma una festa a 360 gradi. Da qui riparte la nuova rassegna di TSU “Dettagli” che quest’anno si divide in due momenti: uno estivo e uno autunnale. Si parte dunque con la prima, il 2, 3 e 4 agosto in un luogo simbolo della cittadina udinese come Parco Sant’Osvaldo.
La squadra non cambia, l’Associazione Culturale Teatro della Sete e il Collettivo di artisti, così come la voglia di realizzare appuntamenti che puntino alla coesione della comunità, cittadina e non, come spiega il direttore artistico, Andrea Collavino: “Questa nuova stagione di TSU segna una svolta che abbiamo voluto fortemente, dando vita a due eventi di tre giorni ciascuno in estate e in autunno. Volevamo ancora maggiormente puntare sullo stare in un luogo e viverlo aldilà degli spettacoli e performances, proponendo diverse attività per permettere alla gente di incontrarsi in un posto ricco di stimoli e partecipato” Tema di quest’anno “le opere umane della natura”, chiaro omaggio all’anniversario del genio Leonardo Da Vinci. “La parte estiva di Dettagli cercherà di esplorare il binomio che lega l’uomo alla natura,- afferma Caterina Di Fant, una delle fondatrici di TSU – e sarà incentrato sulla conoscenza dell’ambiente circostante con percorsi naturalistici alla scoperta dei luoghi, laboratori artistici e infine gli spettacoli teatrali”. Andrea Collavino
IL PROGRAMMA Entrando nello specifico delle tre giornate: Venerdì 2 si parte con i workshop, ispirati al Genio di Leonardo da Vinci, che rimaranno visitabili durante tutta la rassegna: il primo, “Dettagli, bivi, scelte” sarà condotto da Annamaria Lo Monaco del gruppo Gestalt Udine, con l’obiettivo di indagare uno spazio fuori dall’ordinario, cogliere dettagli che attivino la capacità di gesti creativi stra-ordinari. Gli altri invece, “Dettagli, tagli, ritagli – stampe e colori dalla natura”, saranno laboratori creativi per tutte le età a cura di SpiceLapis, associazione di illustratori che dal 2015 rappresentano un importante riferimento per gli appassionati d’arte e illustrazione. Si prosegue alle 19 con le esibizioni teatrali e la prima parte di “S/confinate”, progetto coprodotto da Teatro della Sete e Quarantasettezeroquattro dedicato alla figura femminile. Durante le giornate si potrà assistere a tre diversi spettacoli multimediali che racconteranno donne di epoche diverse in lotta per la propria libertà. Nello specifico, il primo spettacolo è dedicato al mito di DANAE, portato in scena dall’attrice udinese Valentina Rivelli. Alle ore 21.15 sul palco “Vennero in tanti e si chiamavano gente”: Klaus Martini, Nicoletta Oscuro Matteo Sgobino e Alessandro Turchet rendono omaggio, attraverso musica e parole, agli abitanti dell’immaginario paesino di Spoon River e al poeta De André che mise in musica le loro storie, fatte di vizi e virtù. Dalle 23 il via alla musica con il “vintage” dj set di Lucha Libre e Y. Kaplan.
Nella giornata di sabato, alle ore 19 e 19.30 la seconda parte di “S/confinate”: Caterina di Fant in “Ritratta nel Buio” racconta, attraverso un delicato mix di immagini e parole, l’esperienza di una donna che si trova a fare i conti con la depressione post parto. Alle ore 21.15 un altro spettacolo carico di significato, a partire dal titolo: “Stasera sono in vena”, messinscena che affronta con coraggio, responsabilità e inaspettata ironia il problema della droga attraverso il racconto del carismatico protagonista, l’attore Oscar De Summa. La serata continua poi con Mondo Groove con DJ Catalano, esperto di musica e conduttore radiofonico di Rai-Radio3. Domenica, ore 19 e 19.30 “Grazie di dirmi chi sono”, terza e ultima parte del progetto “S/confinate” interpretata da Serena di Blasio. Questa volta a raccontare la propria storia è una donna rinchiusa in un ospedale psichiatrico, che tra le poesie di Sylvia Plath, le note di Amy Winehouse e il mito di Medea interroga se stessa e il pubblico sul senso del “normale” e su quello, fondamentale, della libertà. Si prosegue sempre con il teatro alle ore va21.15: il Collettivo Udinese L’Amalgama porterà in scena SADUROS, progetto ispirato a uno scrittore russo del genere non- sense, Danil Charms. Non per altro il titolo é l’anagramma di “Assurdo”. Censurato per molti anni in patria e non, promette di lasciare senza fiato. Come di consueto si chiude in musica, questa volta a far ballare il pubblico musica elettronica ad opera di Dj Gullidanda. Tutti i giorni, dalle ore 19.30 in poi, non mancheranno i
momenti di ristoro grazie alla presenza di diversi chioschi allestiti nel Parco. La settima edizione “Dettagli” è sostenuta anche quest’anno dagli Assessorati alla Cultura e alle Circoscrizioni del Comune di Udine, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Fondazione Friuli. L’obiettivo rimane portare il teatro dove non c’è, coinvolgendo diversi pubblici, attraverso temi tra i più vicini al sentire quotidiano. Questo, grazie alla collaborazione di diverse realtà, e al mix tra teatro, musica, arte e poesia. “Vogliamo mettere al centro tutta la comunità, nessuno escluso – afferma il Collettivo – favorire l’aggregazione e il superamento delle barriere sociali è un compito importante delle realtà che si occupano di cultura, noi puntiamo proprio a questo”. INFO e PROGRAMMA www.teatrodellasete.com/tsu/ SAN DANIELE DEL FRIULI MUSICA CORTESE, GLI STRUMENTI DI LEONARDO RISUONANO, VENERDI’ 19, PER LA PRIMA VOLTA ALLA GUARNERIANA Ascoltare dal vivo strumenti del passato appartenenti all’epoca del grande Leonardo Da Vinci. Ma non solo, perché a delineare acustica ed estetica del paesaggio musicale di quel tempo ci saranno anche due strumenti inventati dallo stesso
Leonardo, ma che non furono poi mai realizzati concretamente. Appuntamento davvero imperdibile, quello di venerdì 19 luglio a partire dalle 18.30, alla Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli (Ud), dove Musica Cortese, il festival internazionale di musica antica nei centri storici del Friuli Venezia Giulia farà tappa per il prossimo concerto. Non una semplice serata all’insegna della musica d’un tempo, dunque, perché il concerto, già di per sé stesso straordinario, inizierà con una visita guidata alla splendida biblioteca con un cicerone d’eccezione, lo scrittore e storico Angelo Floramo. Dopo aver assaporato, tra aneddoti, storie e tesori, nel fascino della prima biblioteca friulana e una delle prime pubbliche d’Europa, il pubblico potrà assistere al concerto didattico “Leonardo e la musica” grazie alla sapiente esecuzione dell’Ensemble Dramsam. Come anticipato, liuti, vielle, ribeche, salteri, arpe, organo portativo, trombe e tutti strumenti che facevano parte del mondo musicale coevo a Leonardo, risuoneranno brani italiani di fine XV e inizio XVI secolo. A questi, verranno aggiunti due strumenti mai costruiti prima, disegnati dal genio rinascimentale e ricostruiti per l’occasione dal liutaio friulano Mario Buonoconto. Si tratta, nello specifico, del cosiddetto “Organo di Leonardo”, di cui si parla nel Codice Madrid fol. 76r, e della “Viola Organista”, strumento concepito per simulare addirittura un ensemble di archi e di cui troviamo traccia nel Codice Atlantico e manoscritto H). A dar vita a questi strumenti saranno Fabio Accurso (liuti e “ogni sorta di instrumento”), Alessandra Cossi (voce) e Teodora Tommasi (arpa, voce, flauti dritti). Inoltre, disegni di strumenti musicali di Leonardo, sparsi nei vari codici autografi, verranno accoppiati ad una straordinaria miniatura a china e acquerello
dell’illustratore Antonio Baldana (seconda metà del XV° secolo) conservata proprio alla Guarneriana. Come per tutti gli altri eventi di Musica Cortese, organizzato dall’associazione Dramsam per la direzione artistica di Valter Colle, i concerti sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibil. Per info: dramsamcgma@gmail.com o al 3381882364. STEFANO BOLLANI E HAMILTON DE HOLANDA 18 luglio ore 21.30 – CODROIPO (UDINE) – Villa Manin Dopo il pianista Yann Tiersen, la meravigliosa Giorgia e il live del leader dei Radiohead Thom Yorke, si avvia alla conclusione il calendario dei grandi concerti di Villa Manin Estate. Domani,giovedì 18 luglio, sarà un duo jazzistico d’eccezione, quello formato da Stefano Bollani e Hamilton de Holanda, a emozionare il pubblico con un concerto di altissimo livello. I biglietti per la serata sono ancora in vendita nei punti autorizzati Ticketone e lo saranno anche domani, alla cassa del concerto dalle 18.30. Porte aperte al pubblico alle 19.30 in attesa dell’inizio dello spettacolo, previsto per le 21.30. Il calendario di Villa Manin Estate è organizzato da Zenit srl, che si è aggiudicata la gara indetta dall’Erpac per l’organizzazione di concerti, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG e Città di Codroipo. Tutte le info su www.azalea.it .
La rassegna Villa Manin Estate ospiterà il concerto di un duo jazzistico di assoluto livello internazionale: Stefano Bollani e Hamilton de Holanda. Il pianoforte di Bollani si unisce al mandolino di De Holanda ed è subito magia. I due grandi artisti, che collaborano da oltre dieci anni, girano il mondo per offrire al pubblico lo straordinario connubio fra pianoforte e bandolim, sempre all’insegna dell’improvvisazione, che rimane la cifra stilistica comune. Insieme volano tra le note e inventano ogni volta un differente percorso, a turno interpretando il ruolo di guida. Più semplicemente spesso la guida non c’è: è la musica a prendere per mano Bollani e De Holanda e a portarli dove ha voglia di andare. Il talento di Bollani, esploratore per antonomasia di orizzonti musicali solo apparentemente lontani, unito alla bravura di Hamilton de Holanda – profondo conoscitore della tradizione del samba, del choro e delle tradizioni musicali popolari del suo Paese – creano un’energia unica che si sprigiona ogni sera sul palco, capace di mostrare il grande amore che entrambi nutrono per la musica brasiliana. Questa magnifica combinazione di due grandi attori della scena musicale internazionale non è solo visibile sui palcoscenici più prestigiosi, ma si concretizza anche nell’incisione insieme di importanti progetti: l’ultimo in ordine temporale è la partecipazione di Hamilton de Holanda nell’album di Stefano Bollani, “Que Bom” che ha voluto riunire nel progetto importantissimi artisti della scena musicale brasiliana.
Patti Smith una nuova data a Trieste: il 25 novembre al Politeama Rossetti La prima volta di Patti Smith a Trieste è già Storia. Affascinata dalla sua storia e dalla sua cultura mitteleuropea, la “Sacerdotessa del Rock” ha scelto il capoluogo giuliano per inaugurare il nuovo tour e ha già annunciato di voler ripercorrere gli itinerari di Svevo, Joyce, Saba, il sentiero Rilke e di approfondire la conoscenza dei luoghi più importanti della città. Il pubblico triestino ha accolto in maniera straordinaria l’annuncio dell’icona americana e in una sola settimana sono andati esauriti tutti i biglietti per il concerto del 26 novembre, pertanto vista la grande richiesta Patti Smith oggi annuncia una nuova data a Trieste: il 25 novembre al Politeama Rossetti, organizzata sempre da Vigna PR srl in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. I biglietti per il nuovo atteso appuntamento saranno in vendita a partire dalle ore 10:00 di domani, giovedì 18 luglio, online su Ticketone.it, Vivaticket.it, sul circuito sloveno Eventim.si e nei punti vendita autorizzati (a Trieste al Ticket Point in Corso Italia e al centro commerciale Torri D’Europa). Quella di Trieste sarà la prima tappa del nuovo tour “Words and Music” (prodotto da Imarts), che la vedrà sul palco con
Tony Shanahan alla chitarra e al pianoforte e che proseguirà nei teatri di città italiane selezionate attentamente dall’artista sulla base della loro bellezza e unicità artistica. Cantautrice, poetessa e soprattutto icona vivente assoluta, la “sacerdotessa” del rock, nella sua carriera di oltre quaranta anni, ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione. Amata, discussa, potente e idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito musicale per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più importanti e influenti di sempre. Viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri, al punto da presenziare alla cerimonia del Nobel per la letteratura al posto di Bob Dylan, per suo espresso desiderio. Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell’immaginario collettivo. PATTI SMITH “Words and Music” NUOVA DATA 25 NOVEMBRE 2019, ore 21:00 TRIESTE, Politeama Rossetti
Prezzi dei biglietti: Platea A € 48,00 + dp Platea B € 48,00 + dp Platea C € 42,00 + dp Prima galleria € 36,00 + dp Seconda galleria € 32,00 + dp Loggione € 26,00 + dp Biglietti in vendita a partire dalle ore 10:00 di giovedì 18 luglio online su Ticketone.it, Vivaticket.it, sul circuito sloveno Eventim.si e nei punti vendita autorizzati (a Trieste al Ticket Point in Corso Italia e alle Torri D’Europa) LIVE chiude con Trigger dagli USA, Dobialab 20 luglio 2019 ore 21:30 Si conclude anche l’edizione 2019 di LIVE Musiche di Sconfine, progetto transfrontaliero di Dobialab a favore dell’aggregazione e formazione giovanile in campo musicale porta da anni artisti musicali internazionali e locali in vari borghi del FVG. Sabato 20 la manifestazione ai chiude presso il centro culturale DOBIALAB che l’ha concepita e portata avanti in tutti questi anni, a Dobbia appunto, via Vittorio Veneto 32, Staranzano (GO).
La serata si aprirà alle 21:30 con l’elettroacustica / noise di Franz Valente con SNARE DRUM EXORCISM (ITA) con lo stesso valente all’elettronica e percussioni. Proseguirà poi con un’ospite TRIGGER internazionale, la band TRIGGER (USA) con il suo metal / freejazz. Agli strumenti Will Greene (chitarra elettrica), Simon Hanes (basso) e Aaron Edgcomb (batteria). Questa edizione è stata realizzata grazie al contributo e sostegno dell’Assessorato alle politiche giovanili della Regione Friuli Venezia Giulia tramite GIOVANIFVG, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, del Comune di Staranzano, del Comune di San Canzian d’Isonzo, del Comune di Sagrado, del Comune di Cormons, del Comune di Torviscosa e in collaborazione con Hybrida, Lab, Circolo Arci Curiel, Circolo Eventualmente, Festival Contaminazioni Digitali di 47|04, Vivacomix, Kud Morgan e Radio Onde Furlane.
FOLKEST A CAPODISTRIA Il 19 luglio GLI IRDORATH E il 20 luglio LA PREMIATA FORNERIA MARCONI Il 19 luglio in Piazza Carpaccio a Capodistria suoneranno per Folkest gli Irdorath (Bielorussia), gruppo che propone una musica senza confini di generi, con influenze varie, dove l’idea del fantasy è stato il punto di partenza sviluppato strumentalmente da due cornamuse. Il duo si è poi allargato alla formazione attuale che vede: violino, batteria, strumenti a corda, ghironda, tastiere, flauti e didgeridoo. Il 20 luglio, infine, gli attesissimi PFM (Italia), ingresso gratuito. Folkest a Capodistria nasce grazie a una collaborazione nata nel 1992 tra l’Associazione Culturale Folkgiornale e il Comitato Organizzatore della CAN di Capodistria che alla fine degli anni ’90 ha dato vita all’AIAS Capodistria. In questi anni son moltissimi gli artisti di grande valore che si sono succeduti nelle piazze e nei luoghi storicamente delegati ai concerti del capoluogo istriano, grazie al contributo della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, del Comune Città di Capodistria e del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia.
Venerdì 19 luglio in Piazza Carpaccio alle 21.30 sarà la volta degli IRDORATH dalla Bielorussia. Vladimir e Nadezhda si incontrarono da poveri studenti, con in testa l’idea di creare una musica senza confini di generi, con varie influenze, dove l’idea della fantasy fosse il nucleo. E il primo nucleo strumentale furono proprio le loro due cornamuse. Il gruppo si è pian piano allargato fino all’attuale formazione che offre uno spettacolo che, dopo aver abbandonato la linea medievalista, punta oggi a uno stile personale molto originale, più vicino al fantasy e al folk-metal. Sabato, 20 luglio in Piazza Carpaccio alle 21.30 i mitici PFM – Premiata Forneria Marconi (Italia). La Premiata Forneria Marconi (nota anche come PFM) è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità, sia in Italia sia a livello internazionale (nel Regno Unito, in America e in Giappone). Tra i gruppi italiani del rock progressivo degli anni settanta (Banco del Mutuo Soccorso, Stormy Six, Osanna, Pooh, Acqua Fragile, The Trip, Goblin, Area, Perigeo, Le Orme, Opus Avantra, New Trolls), la PFM è stata l’unica a ottenere successo fuori dai confini nazionali. All’epoca fu tra i pochi complessi italiani a entrare nella classifica degli album nella celebre rivista statunitense Billboard. È musicalmente imparentata con band come i Genesis, la parte progressive dei Pink Floyd o i primi King Crimson e Gentle Giant. Inoltre ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti tecniche dei suoi componenti.
Il viaggio di Sofia sulla Nave degli Incanti Mercoledì 17 luglio – FERRANDINA Domenica 21 luglio – MATERA Il viaggio di Sofia sulla Nave degli Incanti Mercoledì 17 luglio – FERRANDINA Domenica 21 luglio – MATERA Arriverà domenica 21 luglio a Matera, passando per Ferrandina il 17, AWARE – La Nave degli Incanti, un progetto di Matera – Capitale Europea della Cultura 2019, coprodotto dalla compagnia Gommalacca Teatro e dalla Fondazione Matera- Basilicata 2019 e inserito tra le proposte della scena creativa lucana che compongono il palinsesto di Matera – Capitale Europea della Cultura 2019. Sta giungendo il termine del viaggio la Nave degli Incanti, con una tappa a Ferrandina mercoledì 17 e l’approdo definitivo a Matera il 21 luglio. Due anni di lavoro, uno staff di oltre 40 persone, 102 comparse, 21 attori impegnati nelle 5 tappe del progetto con una nave lunga 28 metri, alta 8, larga 2 metri e mezzo e pesante 8 tonnellate, sono questi i numeri di AWARE – La Nave degli Incanti, progetto di Matera – Capitale Europea della Cultura 2019, co-prodotto dalla compagnia teatrale Gommalacca Teatro e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e inserito nel palinsesto di Matera – Capitale Europea della Cultura 2019. A partire da un’esperienza artistica e pedagogica lunga oltre dieci anni, in cui l’arte performativa diviene strumento di attivazione e innovazione sociale dei territori periferici e marginali in cui opera, Gommalacca teatro,
compagnia lucana composta da Carlotta Vitale e da Mimmo Conte, ha vinto sia il bando per Matera 2019 con il progetto Aware – La Nave degli Incanti, sia il bando per l’altra capitale europea della cultura, Plovdiv, per la quale hanno ideato Aw(E)are – Io, Noi. L’ispirazione per il progetto AWARE deriva dal quartiere di Potenza dove la compagnia lavora dal 2012, il Rione Cocuzzo, meglio noto come la Nave o il Serpentone: due lunghe, interminabili file di palazzi alti 13 piani che si snodano lungo i fianchi di un colle, in mezzo ai quali è stato costruito, nel 2010, il Parco Miralles, un’enorme struttura in cemento che avrebbe dovuto essere parte integrante della riqualificazione del quartiere ma che ne è divenuto, invece, ulteriore elemento di degrado. Un giardino pensile ideato dall’architetto spagnolo Enric Miralles come una grande nave composta di vari blocchi di cemento che tolgono luce ai primi piani dei palazzi antistanti e che avrebbe dovuto completarsi con tre alberi maestri, alti 18 metri, rimasti irrealizzati per la morte prematura del progettista. Quando la compagnia, nel 2017, ha risposto alla call lanciata dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per la realizzazione di uno dei progetti del dossier, che richiedeva la realizzazione di un teatro viaggiante, l’impulso è stato quello di lavorare su uno degli elementi che costituiscono una vergogna per la città, simbolo del brutto e del non- accessibile: «In una città della Basilicata c’è una grande nave di cemento, incastrata tra due palazzi altissimi. È un’opera d’arte, un monumento, un giardino pensile, è il simbolo per noi dell’immobilismo del Sud, di ciò che è potente e maestoso ma non trova la forza per muoversi e partire. Immaginiamo allora che, grazie al teatro, questa nave trovi la sua identità e riesca ad affrontare il viaggio a cui è destinata», racconta Carlotta Vitale.
Una nave di cemento che diviene quindi un teatro viaggiante, una macchina spettacolare che replica la forma del parco Miralles, progettata e realizzata dallo scenografo lucano Mario Carlo Garrambone, lunga 28 metri e alta 8 che dal quartiere di origine, il serpentone di Potenza, arriva a Matera. Nella fase di ricerca, curata da Recollocal, sono state raccolte storie e leggende degli abitanti delle comunità di Potenza, Castelmezzano, Albano di Lucania, Calciano-Garaguso- Oliveto Lucano, Ferrandina e Matera, reinterpretate dalla drammaturgia di Riccardo Spagnulo, attore e autore per il teatro, fondatore della compagnia Fibre Parallele e vincitore di numerosi premi fra cui il Premio Hystrio – Castel dei Mondi nel 2011 e il Premio Lo Straniero nel 2014. Un abile lavoro di intreccio drammaturgico in cui, per esempio, la cicogna nera, rarissima in italia, che da 8 anni nidifica nell’oasi naturalistica di Castelmezzano entra fra i protagonisti del secondo episodio, L’incantatrice di anime, ambientato appunto nel paese. Un unico spettacolo multidisciplinare, composto da 5 episodi, nutriti dalle storie raccolte sul territorio, che hanno come tema il viaggio di Sofia, una bambina di nove anni che si mette a capo della nave incantata per riportare il pesciolino Milo a casa, una favola moderna con valori antichi ma quanto mai attuali e necessari come l’amicizia, l’amore, la compassione, la tolleranza, la solidarietà. Un viaggio di formazione, che attraversa i paesaggi, le comunità e le storie di una terra piena di mistero e meraviglia, in cui Sofia e il suo Maestro Elia, accompagnati da un equipaggio di 15 persone, incontreranno personaggi magici come l’incantatrice, il
taglialegna, la cicogna nera, l’alchimista, affronteranno pericoli ed enigmi da risolvere per esaudire i loro desideri. Nel cast dello spettacolo, che si avvale del mentoring organizzativo e artistico del Teatro dell’Argine di Bologna e del lavoro dell’artista plastico Didier Gallot – Lavellée, gli attori Souphiene Amiar, Mino De Cataldo, la piccola Sara Larocca, Marica Mastromarino, Francesco Sigillino, Carlotta Vitale, gli allievi bambini, ragazzi e adulti dei laboratori di ricerca scenica della compagnia La Klass, gli abitanti delle comunità. Tra gli sponsor tecnici del progetto: ANAS Gruppo FS Italiane, Erra Servis s.r.l, Fantastico Mondo agenzia di viaggi, Motor France e Motor Kappa società di Capitale Umano, Punto Service servizi per la stampa, Radio Tour. Il progetto è realizzato anche grazie al sostegno del fondo etico della BCC Basilicata. Arezzo 18 luglio Basilica di San Francesco il concerto inaugurale l’Arezzo Raro Festival DOMANI giovedì 18 luglio alle ore 21.00 nella Basilica di San Francesco il concerto inaugurale Davanti agli affreschi di Piero della Francesca, prende il via l’Arezzo Raro Festival Il Maestro Donato Renzetti dirige la Filarmonica Gioachino
Rossini Donato Renzetti in un programma ricco di grandi rarità e cadenzato da echi aretini. Ingresso libero Davanti agli affreschi di Piero della Francesca, prende il via l’Arezzo Raro Festival: domani, giovedì 18 luglio alle ore 21.00, con un grande concerto inaugurale ad ingresso libero, nella Basilica di San Francesco si alza il sipario sulla rassegna che porta la grande musica in alcuni dei luoghi più belli e suggestivi della città toscana. Qui la Filarmonica Gioachino Rossini, diretta da Donato Renzetti, che proporrà un programma ricco di grandi rarità, cadenzato da suggestivi echi aretini. Si comincia con Les Fresques de Piero della Francesca di Bohuslav Martinu,suggestivo poema sinfonico che il compositore ceco scrisse dopo aver ammirato la Storia della Vera Croce di Piero della Francesca; si prosegue con il Poème op.25 per violino e orchestra, il lavoro più celebre di Ernest Chausson, eseguito dal giovane talento Giovanni Andrea Zanon. A seguire la voce recitante di Pier Luigi Stella introdurrà il pubblico al quarto, quinto e sesto dei Sei Lieder per voce e orchestra op.8 di Arnold Schönberg, basati su tre Sonetti del Petrarca e cantati dal soprano Paola Geretto.
Francesca Paola Geretto A concludere questo programma “letterario”, il terzo dei tredici poemi sinfonici di Franz Liszt, Les Preludes, tra i gioielli indiscussi del sinfonismo dell’Ottoceento. Il concerto darà il via a un cartellone che proseguirà fino al 28 luglio trasformando la città toscana in un laboratorio culturale, dove si intrecciano differenti linguaggi che dalla musica da camera, al rock, fino alla lirica intendono offrire inesauribili emozioni sposandosi a location uniche. Cresce l’attesa per Le cantatrici villane rarità del repertorio operistico in scena al Teatro Petrarca (munito di aria condizionata) , venerdì 19 e domenica 21 luglio.
Omar Pedrini Il cartellone prevede poi per sabato 20 luglio alla Casa della Musica Anatomia di un Trio. Lunedì 22 luglio in Piazza Grande di Omar Pedrini, sarà protagonista di “Opera Rock” mentremartedì 23 luglio presso la Sala Vasariana saranno proiettati tre film della serie Arte al Cinema. Mercoledì 24 luglio ancora alla Casa della Musica, l’Ensemble Sezione Aurea si esibirà nello spettacolo Tiranno Amor, omaggio a Pietro Antonio Cesti, nel 350° anniversario della morte mentre invece nella Sala Vasariana, giovedì 25 lugliosaranno proiettati lavori che hanno stavolta come protagonista la musica classica. Sabato 27 luglio, il Teatro Petrarca ospita “L’arte dell’incontro” un appuntamento dedicato a Maurizio Fabrizio.
Appuntamento straordinario venerdì 26 e domenica 28 luglioall’Anfiteatro Romano, con una perla indiscussa della nostra tradizione lirica: la Traviata di Giuseppe Verdi, presentata adArezzo Raro Festival con un allestimento originale dell’Associazione Arena Sferisterio Macerata e della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi che l’ha resa celebre come “Traviata degli Specchi”. Nato da un’idea di Donato Renzetti il festival è voluto e prodotto dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo insieme alla Filarmonica Gioachino Rossini con media partner Classica HD, il canale di Sky esclusivamente dedicato alla musica classica e reso possibile da sponsor e partner come Polo Museale della Toscana, C-Way, Fraternita dei Laici, Coingas, Conad, Camu-Casa della Musica, Ubi Banca, Fondazione
Ivan Bruschi, con la collaborazione tecnica di Poti Pictures. I biglietti (per gli appuntamenti che prevedono un ingresso) sono in prevendita presso OFFICINE DELLA CULTURA (via Trasimeno 16, Arezzo; tel 338 8431111 – biglietteria@officinedellacultura.org), oppure online su TICKETONE www.ticketone.it. Informazioni www.fondazioneguidodarezzo.com; www.arezzorarofestival.com
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