PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
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PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14^ TAPPA DEL GIRO D’ITALIA, LA SAN VITO- ZONCOLAN Il cammino, o forse sarebbe meglio dire “la pedalata”, verso la tappa tutta friulana del 101° Giro d’Italia, la San Vito- Zoncolan, è ufficialmente iniziato il 26 febbraio all’Auditorium del Centro civico di San Vito al Tagliamento con la presentazione della 14^ tappa della Corsa Rosa. L’amministrazione della città che il 19 maggio vedrà gli atleti dirigersi verso la pedemontana friulana partendo dalla centralissima piazza di San Vito al Tagliamento e con la terribile ascesa al Monte Zoncolan come traguardo finale, ha fortemente voluto questa serata celebrativa di un evento che avrà ripercussioni e notevoli ricadute favorevoli per l’economia e per l’immagine della regione.
Numerose le personalità che non hanno voluto mancare all’appuntamento sanvitese: dal vice presidente della Regione Sergio Bolzonello agli amministratori locali dei Comuni attraversati dal Giro, dai volontari della Protezione Civile e gli Alpini (entrambi sempre presenti nelle manifestazioni) ai rappresentanti delle forze dell’ordine, oltre ad addetti ai lavori e semplici appassionati che hanno riempito l’auditorium in ogni ordine di posti.
Non potevano mancare i ciclisti professionisti della regione: De Marchi, Fabbro, Cimolai e Gasparotto (assente giustificato Franco Pellizotti) ed alcune già affermate “nuove leve” del ciclismo regionale, ma soprattutto non poteva mancare Enzo Cainero, promotore e Deus ex machina delle tappe friulane del Giro d’Italia, il patron ha illustrato la San Vito- Zoncolan con le novità del Muro di Ragogna, del passaggio a Verzegnis e la successiva discesa a Villa Santina, con il ritorno di Passo Duron e sella Valcalda.
La premiazione delle “nuove leve” Le biciclette rosa stilizzate che verranno posizionate agli ingressi e sulle rotonde di San Vito al Tagliamento
La serata è proseguita con le premiazioni di alcune vecchie glorie del ciclismo della Destra Tagliamento, fra cui Gino Pancino che ha inteso evidenziare come proprio 40 anni fa venne disputata la tappa San Vito-Zoncolan nel 17° Giro del Friuli dilettanti; è poi venuto il turno dei campioni del momento: riconoscimenti e premiazioni per le nuove leve del ciclismo regionale che a suon di risultati stanno dimostrando di avere le carte giuste per emergere. Con l’ausilio di filmati che ne ricordavano le vittorie sono stati infine premiati Alessandro De Marchi, che nell’occasione ha confermato la sua presenza al Giro 2018 (il 19 maggio, data della tappa San Vito-Zoncolan festeggerà il suo compleanno!), Matteo Fabbro (vincitore della Coppa Città di San Daniele 2017), Enrico Gasparotto, che non ha ancora sciolto le riserve sulla sua partecipazione al Giro, e Davide Cimolai. Fabbro, Gasparotto, De Marchi e Cimolai
Alessandro De Marchi annuncia la sua partecipazione al Giro 2018 Cainero ha, fra l’altro, espresso la sua soddisfazione per le sinergie che si creano in regione in occasione del passaggio del Giro elogiando lo staff di volontari che contribuiscono alla perfetta organizzazione dell’evento mentre Bolzonello ha ribadito l’appoggio della Regione a sostegno della manifestazione e del settore ciclismo in Friuli.
Suan Selenati ha presentato il mondiale di deltaplano che si terrà in Friuli il prossimo anno. Il sindaco di San Vito Antonio di Bisceglie con Enrico Gasparotto e Daniele Pontoni
Insom ma, le premesse per una grande giornata di sport e spettacolo ci sono tutte, la macchina organizzativa è ben rodata e non rimane che attendere il 19 maggio per celebrare una giornata indimenticabile per il Friuli Venezia Giulia e per il ciclismo in generale. Servizio e foto: Dario Furlan Sguardi dal Mediterraneo. Dal 9 al 21 marzo 2018 – Ex Fornacein Alzaia Naviglio Pavese 16 – Milano Venerdì 9 marzo alle ore 17,30 all’Ex Fornace in via Alzaia Naviglio Pavese 16, inaugura l’esposizione di fotografie “Sguardi dal Mediterraneo degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli” nell’ambito della rassegna
“Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” edizione 2018. Giovanni Linguiti “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” è organizzata da “Lo Cunto” Associazione di Promozione Sociale che si occupa dal 2012 della complessità del Mediterraneo e racconta questo mare attraverso la fotografia mostrando le relazioni che esistono tra attualità, cultura e società. L’appuntamento annuale intercetta differenti generi della fotografia ed è interessato al dialogo tra generazioni di fotografi, tanto quanto allo sviluppo della conoscenza e delle riflessioni intorno alle arti e alle culture. A questo proposito da qualche anno la rassegna realizza, e punta su, Francesco FGerone percorsi laboratoriali a sostegno della giovane fotografia per dare impulso all’espressione artistica.
“Sguardi dal Mediterraneo degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli” rientra proprio in questi percorsi ed è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e con Fabio Donato, docente di fotografia. L’esposizione si snoda in un percorso attraverso 35 immagini che indagano l’universo personale o sociale, Serena Napoletano sofferente o destrutturante, di giovani che utilizzano il mezzo fotografico come espressione creativa. Gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli provano ad interrogarsi e a porre l’accento sul significato dell’essere cittadini del terzo millennio nelle relazioni con il territorio e le persone. Sette gli autori e sette i lavori presentati in mostra: Vincenzo Borrelli (26 anni) con Nuova Formula Migliorata; Marta Cannavacciuolo (30) con Consapevolezza; Francesco Ferone (24) con Napoli stazione dell’arte; Giovanni Linguiti (24) con Nemesi della Natura Umana; Diletta Allegra Mazza (32) con La Storia di D.; Serena Napoletano (23) con Imperfect; Carla Petrone (24) con Il grande male (epilessia). Immagini che mostrano quanto i giovani autori si orientino verso una visione critica del sociale e verso il dialogo e la conoscenza intorno all’essere persona al di là dei limiti che implicano il vivere
Carla Petrone contemporaneo. La rassegna “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” si terrà, come di consueto, tra maggio e luglio 2018. Ma anche quest’anno, come ormai da qualche anno, una mostra a marzo anticipa le esposizioni che Vincenzo Borrelli si terranno in estate. Per l’edizione 2018 tre sono gli ambiti: attualità; fotografi al di sotto dei 35 anni; donne fotografe. La rassegna ha i Patrocini della Commissione Europea, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e il partenariato dell’Accademia di Belle Arti di
Napoli, della Biblioteca Nazionale di Napoli. In via di definizione altre Diletta Allegra Mazza interazioni. “Lo Cunto” Associazione di Promozione Sociale, senza scopo di lucro, organizza e promuove la rassegna “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare”. L’associazione persegue finalità culturali, sociali e formative nell’ambito della conoscenza, della fotografia e dell’arte e la loro divulgazione attraverso esposizioni, pubblicazioni e seminari. “Lo Cunto” favorisce l’interazione tra esperienze e risorse di differenti nazionalità. Presentata oggi alla stampa la 39^ edizione di Ortogiardino – Fiera di Pordenone 3-11 marzo Tutto pronto per la 39^ edizione di Ortogiardino, Salone della floricoltura, orticoltura, vivaismo in programma alla Fiera di
Pordenone dal 3 all’11 marzo 2018; forte di un pubblico di visitatori che ormai da molti anni supera le 65.000 presenze, questa manifestazione è riconosciuta come il più importante appuntamento in Italia nel settore dell’ortoflorovivaismo sia per gli appassionati del verde domestico sia per gli operatori professionali. Importante la quota di visitatori stranieri (14% del totale) che soprattutto nei weekend arrivano a Pordenone da Slovenia, Croazia e Austria. 25.000 mq di aree coperte si trasformano durante i nove giorni di manifestazione in una spettacolare festa della natura dove grandi allestimenti a giardino si alternano a circa 300 stand commerciali con tutto quello che serve per rinnovare terrazzi e aree verdi. Uno stimolo irresistibile a visitare Ortogiardino dove vivai, floricoltori, rivenditori di bulbi e sementi, concimi, attrezzature per il giardinaggio, mobili per esterni, sono pronti a soddisfare il desiderio di shopping verde dei visitatori. Ortogiardino è anche una vetrina sulle nuove tendenze nella progettazione del verde grazie al 7° Festival dei Giardini, una iniziativa che mette a confronto le migliori idee nella progettazione di giardini su un tema che varia ad ogni
edizione: il tema del Festival dei Giardini 2018, è “Mise en scène – Inquadratura d’insieme.” Una Commissione tecnica ha selezionato i progetti migliori che sonoi realizzati e visitabili: 12 all’interno dei padiglioni di Ortogiardino e uno in piazza XX settembre nel centro di Pordenone. Uno speciale percorso contraddistinto da due portali e da una corsia di moquette colorata collegherà i giardini del Festival conducendo il visitatore lungo un percorso ideale che lo aiuterà a non perdersi nulla. Il giardino più amato da pubblico sarà scelto attraverso una votazione: tutti i visitatori di Ortogiardino potranno indicare il loro giardino preferito all’info-point del Festival al centro del padiglione 5 dove troveranno una scheda per esprimere il proprio voto e un’urna. Una giuria tecnica assegnerà altri due premi alla migliore realizzazione e al miglior progetto. Il fuorisalone del Festival dei Giardini è un’installaz ione temporanea intitolata “Il Giardino dei Sogni” che abbellirà con alberi, fiori, giochi d’acqua sculture e pareti vegetali il centro città fino al 13 maggio, inaugurazione slittatta al 9 marzo a causa del maltempo.
Il successo di Ortogiardino si deve anche al ricco programma di eventi collaterali che fanno da contorno ai giardini e allo shopping verde dei visitatori. Il Giardino delle Meraviglie propone un’originale mostra di arredi e decori per giardini e terrazzi realizzati da artigiani e piccole aziende. Vengono lanciate da qui le tendenze della prossima primavera estate: i colori, gli stili, gli accessori a cavallo tra moda e design. “L’oriente in giardino ……… a piedi nudi sotto la tenda” ecco il tema 2018 che vuole porre in primo piano le tende etniche, un vero must have per ricreare nel proprio giardino un ambiente dal sapore esotico e ad accogliente. Il padiglione 9 porterà i visitatori all’interno di atmosfere tipiche dei suk orientali dove tra ceramiche, drappi ed essenze profumate il visitatore potrà trovare tutto ciò che serve per dare un tocco di oriente al proprio terrazzo o giardino. Regina incontrastata di Ortogiardino è l’orchidea, protagonista della storica mostra mercato a lei dedicata “Pordenone orchidea”. Allestimenti spettacolari, incontri culturali ed enogastronomici fanno da cornice all’esposizione di diverse e raffinate specie internazionali all’interno di un suggestivo ecosistema con oltre 150 diverse tipologie di orchidee. Quest’anno le orchidee arriveranno a bordo di una Sidecar e si arrampicheranno su un suggestivo giardino verticale creazione by Celebrin. Negli spazi dedicati all’evento non ci saranno solo orchidee, ma anche, Bonsai, Cactacee, Tillandsie, Collezione di Aspidistre, e l’originalissima Tetradenia riparia. Pordenone Orchidea assegnerà anche quest’anno i suoi personalissimi Oscar dei Fiori, un
ricon oscimento a persone che si sono particolarmente distinte nel coltivarli, dipingerli, raccontarli, fotografarli. Tra gli stand di particolare interesse per il pubblico: la Casa delle Farfalle di Bordano dove sarà ricreata l’ambientazione di questo posto incantato tra piante tropicali e farfalle di mille colori e lo stand della Direzione Centrale risorse agricole, forestali e ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia dedicato al Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020. All’interno di questo spazio l’attenzione sarà puntata soprattutto sul nuovo bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura. I prodotti enogastronomici d’eccellenza e tipici provenienti da tutta Italia, gli accessori introvabili per la cucina e la pulizia della casa: tutto questo è il Salone dei Sapori al padiglione 1 evento indispensabile per affiancare lo shopping verde dei visitatori di Ortogiardino. Mentre le eccellenze delle filiere agroalimentari del territorio sono in degustazione e vendita nel padiglione 3 dove si trova anche quest’anno il Mercato di Campagna Amica a cura di Coldiretti con i prodotti a km 0 freschi e genuini di coltivatori della provincia di Pordenone. Natura ed arte vanno a braccetto ad Ortogiardino: tra le bellezze della natura emergono le opere musive della Scuola Mosaicisti del Friuli Venezia Giulia quali proposte di arredo d’interni ed arredo urbano e i dipinti e le sculture degli appassionati d’arte dell’Associazione Panorama che presenta la mostra La Donna è Arte nella tradizionale sede della sala blu
adiacente alla hall di ingresso. Il programma degli incontri che si terranno durante la manifestazione coinvolge operatori del settore e appassionati di giardinaggio e orticoltura. Gli argomenti spaziano dai progetti per i parchi gioco urbani (Sabato 3 marzo 2018 ore 14.30 Sala Congressi), alle lezioni di giardinaggio dedicate alla cura delle rose (Domenica 4 marzo 2018 ore 11 e ore 15 Padiglione 2) , dalla conoscenza delle spezie nella storia e nella cucina ( Mercoledì 7 marzo 2018 ore 17.00 Sala Incontri, Pad. 5) ai consigli per applicare punti luce e schermature solari nell’architettura del verde (rispettivamente Mercoledì 7 marzo 2018 ore 14.30 e Venerdì 9 marzo 2018 ore 14.30 Sala Congressi), dagli strumenti e contributi per migliorare la sicurezza nelle aziende agricole (Venerdì 9 MARZO 2018 ore 15.00 Sala Incontri, Pad. 5), al confronto tra vivaisti, progettisti, giardinieri e operatori del verde per realizzare una green city (Sabato 10 MARZO 2018 intera giornata Sala Congressi), fino al convegno dell’apicoltura pordenonese dedicato alla biologia delle api e al polline (Domenica 11 marzo 2018 ore 9.45 Sala Congressi). (www.ortogiardinopordenone.it per il programma completo)
TORTONA ROCKS_il meglio del design internazionale Un osservatorio su scala globale per monitorare le tendenze che animano il design contemporaneo, zona Tortona è da sempre un avamposto per la creatività internazionale. Milano Space Makers presenta la terza edizione del format Tortona Rocks, che, quest’anno, si ispira al tema Design Narrative: Zona Tortona è, infatti, per il design, uno spazio narrativo sperimentale dove, nel corso degli anni si sono sedimentate storie provenienti da tutto il mondo, ognuna raccontata con modalità differenti. Da tre anni Tortona Rocks conduce un’attività di scouting, oltre ad ospitare designer affermati e brand riconoscibili, per raccogliere le narrazioni più affascinanti ed esplorare sul campo un intreccio di mondi sempre più liquidi e contaminati, dove il design è il connettore. ll palinsesto di eventi curato da Milano Space Makers ospiterà Norvegian Presence, Swiss Design District, Sony Design, MINI, Miele, Politecnico di Milano in collaborazione con Vans, Stellar Works con la direzione creativa di Neri&Hu, +d & soil, Hyundai, Envision in collaborazione con Finsa e molto altro.A pochi passi da zona Tortona, in via Watt 15, sarà invece la prima edizione di ASIA DESIGN PAVILION, progetto patrocinato dal Comune di Milano, a stupire i visitatori con il meglio del design asiatico proveniente da Medio e Lontano Oriente. Il progetto è realizzato da Sarpi Bridge_Oriental Design Week Milano Space Makers e I_des italyshenzen.com e sarà ospitato al Megawatt Court.
Danza Flux in Redemption Suite Domenica 4 marzo al Teatro Nuovo di Salerno Penultimo appuntamento della rassegna ATELIERspazioperformativo, che ha la direzione artistica di Artestudio e Teatro Grimaldello, concept e coordinamento a cura di Loredana Mutalipassi. Domenica 4 marzo andrà in scena al Teatro Nuovo di Salerno, alle ore 19, la Compagnia Danza Flux in “Redemption Suite”, coreografia di Fabrizio Varriale/Danza Flux; assistente alla coreografia, Chiara Alborino; musiche dal vivo di Elio De Nicolo/chitarra elettrica, chitarra acustica, cajon. DJ set/tappeto sonoro dal vivo di Arturo Minutillo. Danzano: Alessandro Amoroso, Maria Anzivino, Rossella Iavarone, Arturo Minutillo e Rosita Russo. Produzione di Artgarage. “Redemption Suite” è un lavoro coreografico e teatrale, un’opera consecutiva di alcuni brevi plots e finestre aperte sulla condizione del tempo, dei sentimenti, dei ricordi, del vivere e del vissuto, all’interno di quadri e stanze dove si svolgono avvenimenti mossi da relazioni necessarie, visioni ed evocazioni di alcune circostanze e temi universali. Storie umane, di rivelazioni, passioni, dolori ed identità, sentimenti e forme d’espressione per la salvezza dell’essere. Info e prenotazioni: Teatro Nuovo: 089 220886 Artestudio: 089 230899 – 347 4016291 Teatro Grimaldello: 331 8029416
FAR EAST FILM FESTIVAL 20 MYMOVIES.IT LANCIA IL FAR EAST WEB FESTIVAL! 10 grandi titoli asiatici in streaming gratuito, dal 1° al 10 marzo, per scandire il conto alla rovescia del ventesimo Far East Film Festival! Avere vent’anni è un titolo cult, super cult, e starebbe proprio bene addosso all’imminente Far East Film Festival di Udine (20/28 aprile): il numero 20, appunto. 20 edizioni che hanno trasformato Udine nell’epicentro europeo del cinema asiatico e il FEFF, citando Variety, in uno dei “50 festival imperdibili al mondo”. Ma adesso, a poche settimane dall’inizio ufficiale del ventesimo FEFF, è tempo di trasformare le parole in… visioni.
Ci pensa MYmovies.it, partner storico del festival udinese, che da oggi (1° marzo) al 10 marzo, scandirà il countdown lanciando il Far East WEB Festival: 10 grandi film del lontano Est in streaming gratuito! Ogni giorno, per 10 giorni, un capolavoro diverso. 10 diversi “viaggi a Oriente”, tra titoli presentati al FEFF o distribuiti in Italia dalla Tucker Film (di cui il FEFF è il principale interlocutore asiatico), per scoprire o ritrovare un cinema davvero straordinario! Ed ecco la lista dei “Magnifici 10”: Ashes of Time di Wong Kar-wai (Hong Kong, 1994), The Berlin File di Ryoo Seung-wan (Corea del Sud, 2013), Departures di Takita Yojiro (Giappone, 2008), Made in Hong Kong di Fruit Chan (Hong Kong 1997 – Versione restaurata 2017), A Simple Life di Ann Hui (Hong Kong, 2011), Masquerade di Choo Chang-min (Corea del Sud, 2012), Castaway on the Moon di Lee Hae-jun (Corea del Sud, 2009), Father and Son di Kore-eda Hirozaku (Giappone, 2013), A Dirty Carnival di Yoo Ha (Corea del Sud, 2006) e Kung Fu Jungle di Teddy Chan (Hong Kong/Cina, 2014).Dal wuxia allo spy-thriller, dalla commedia al dramma familiare, passando per
l’action e il kolossal in costume, una preziosa panoramica di generi, di stili e – ovviamente – di paesi che soddisferà gli appassionati e catturerà l’attenzione dei curiosi! La campagna accrediti per il FEFF 20, ricordiamo, è ancora in pieno svolgimento e, fino al 5 marzo, saranno applicati prezzi speciali. Qui tutte le info: bit.ly/accreditiFEFF20. Jazz Area Metropolitana, Seconda Edizione: dal 23 marzo, Martellago e Dolo Jazz Area Metropolitana, il network diffuso tra le ex province di Padova, Venezia e Treviso, torna per il suo secondo anno di attività, felice degli ottimi riscontri del 2017 (16 comuni, 3 province, 25 concerti, 3000 spettatori, collaborazioni di alto profilo). “Flussi” è il titolo del percorso di concerti che nel 2018 coinvolge diversi comuni tra la Riviera del Brenta e del Miranese, e che inizia il prossimo 23 marzo e fino a maggio coinvolge il territorio regionale. Teatri, ville, scuole, strade e negozi sono “invasi” per oltre due mesi da nuove energie, idee e proposte all’insegna del comun denominatore della musica d’oggi. Anche quest’anno continua l’esplorazione di luoghi inusuali, l’attenzione ai giovani e la valorizzazione del territorio nel suo senso più ampio. Ancora e sempre più al centro dell’attività di Jazz Area Metropolitana sono la generazione di nuove occasioni di incontro e la valorizzazione del concetto di comunità.
La serie di appuntamenti comincia a Martellago venerdì 23 marzo 2018 alle ore 21 con Giaro TangJazz, nella Barchessa di Ca’ della Nave (Ingresso libero, prenotazione consigliata). Sul palcoscenico, insieme all’appassionato titolare del progetto – Paolo Giaro – sono Eliana Melone (voce), Raffaele Damen (fisarmonica), Carlo Colocci (sax), Massimiliano Tonelli (contrabbasso) e Ivan Gambini (batteria). Giaro è chitarrista, compositore e arrangiatore, ma è soprattutto un’anima accogliente, che assorbe suoni e sentimenti dalle strade del mondo per farli propri e per restituirli con un vestito nuovo. Ha lavorato con i più grandi ed ha sperimentato incisioni, festival, direzioni artistiche. Nel progetto “TangJazz” la musica del Rio de la Plata sposa il jazz meno convenzionale e si aggancia al contesto musicale contemporaneo europeo, per una miscela sonora affascinante, dal sentimento struggente e ricchissimo di colori. Si prosegue sabato 24 marzo, dalle ore 18, quando a Dolo torna “Jazz in the Shops”: il centro storico del paese (negozi, cortili, strade) è palcoscenico per diversi concerti diffusi: i musicisti e le loro sonorità fanno parte della vita del
paese, ne compongono il paesaggio e si accostano alla gente che normalmente vi abita. Un’esperienza già rodata, e sempre perfettamente riuscita: curiosità, affetto, sorrisi accolgono sempre gli artisti che condividono con disinvoltura le loro performance. L’orario scelto è il più affollato, nella giornata più affollata, e passeggiare e fare shopping assume un significato diverso! Gruppo di punta del pomeriggio a Dolo è l’esplosivo progetto di Helga Plankensteiner, protagonista anche del concerto di domenica 25 marzo. Domenica 25 marzo una giornata davvero speciale e molto intensa: ben due concerti e un brunch sono ospitati a Dolo nella sede dell’Ex Macello, restituita alla città come “contenitore” culturale. Alle 11.30 si “aprono le danze” con un aperitivo di benvenuto, seguito alle 12 dal concerto di Helga Plankensteiner e del suo vulcanico progetto “Plankton”. A seguire il brunch (ore 13) curato dall’Osteria-Ristorante Galleria 24 e alle 14 il concerto del trio Hyper+ con il trombettista Amir ElSaffar. Musica, cibo, luogo all’insegna della commistione tra la tradizione e la ricerca del nuovo. Così l’esplosivo concerto della funambolica sassofonista, cantante, compositrice altoatesina Helga Plankensteiner con il suo progetto “Plankton” (Italia, Germania, Austria) intende spazzare via qualsiasi possibile confine tra vecchio e nuovo, tra classico e jazz, tra narrazione e improvvisazione. Artista tra le più originali e vivaci del panorama nazionale, la Plankensteiner arriva a JAM con il suo più recente ensemble, costituito da eccellenti interpreti che provengono da ambo i versanti alpini (dalla Baviera al Veneto): Matthias Schriefl alla tromba; Gerhard Gschlössl al trombone, Michael Lösch all’Hammond e pianoforte, Enrico Terragnoli alla chitarra e banjo e Nelide Bandello alla batteria.
HYPER+ feat. AMIR ELSAFFAR Con “Plankton” (che unisce il prefisso del suo nome alla parola tedesca Ton che significa suono) la musica fluttua fino a travolgere i suoi stessi argini. Grazie anche al contributo fondamentale di una band di grande livello e incontenibile fantasia, l’eclettismo di Helga riesce a trovare uno sfogo eccellente nel suo ultimo lavoro di ricerca, raccolto nel cd “Lieder/Songs” recentemente pubblicato da Jazzwerkstatt. Sono in particolare i Lieder di Schubert – quel capolavoro assoluto della cultura romantica tedesca che ha scritto una delle più toccanti pagine della storia della musica – ad essere rivisitate e rigenerate tra improvvisazione e reinterpretazioni avvenieristiche, tra jazz non convenzionale, rispetto dello schema canzone e suo stravolgimento. Un’operazione coraggiosa che ci piace pensare lo stesso Schubert avrebbe, dalla sua natura tanto estrema, apprezzato. Ospite del secondo concerto è il progetto in trio Hyper+, una combinazione veneto-friulana composta dal sassofonista Nicola Fazzini, dal bassista Alessandro Fedrigo e dal percussionista Luca Colussi: strumentisti di spessore e fantasia, la cui
musica si muove tra jazz, improvvisazione e musica contemporanea alla ricerca di nuove dimensioni sonore. Il trio accoglie nuovamente (dopo il successo di “Saadif” del 2016) il trombettista di origine irachena Amir ElSaffar, figura di grande rilievo nell’attuale scena musicale newyorkese, già collaboratore, tra gli altri, di Vijar Iyer, Cecil Taylor, Marc Ribot. La tradizione che in questo caso l’ensemble esplora è proposta dallo stesso ElSaffar, che accosta alla sua innata necessità di ricerca alle più antiche tradizioni del suo paese. Il mâquam ottomano è tra gli spunti principali degli arrangiamenti dell’ensemble, così come gli elementi microtonali e i modi musicali arabi, di antichissima derivazione. L’accostamento di questi pattern alle più moderne interpretazioni tra jazz e contemporaneo, includendo le più coraggiose sperimentazioni ritmiche e le sonorità elettriche più elaborate, danno vita a un viaggio evocativo, non lineare a caratterizzato dalle più lontane esperienze sensoriali. Un incontro tra panorami sonori urbani e antichi, che si avventura ogni volta attraverso strade originali, mai percorse prima. In questa prima parte di Jazz Area Metropolitana hanno collaborato alla realizzazione delle attività il Comune di Dolo, il Comune di Martellago, Centromarca Banca, Fondazione Riviera Miranese e Galleria 24. Si confermano al fianco del network, che prosegue nella programmazione fino a maggio, anche i Comuni di Stra, di Mogliano Veneto e di Mirano con il loro contributo insieme a Conte 131 e Ca’ della Nave; Cortivo 2.0, Novarex e Voltan come partner; lo Studio 15 Design per le grafiche, I-Jazz e Europe Jazz Network – di cui fanno parte gli organizzatori – e Pro Helvetia per l’ospitalità all’interno delle proposte musicali. Il Giornale della Musica si conferma media partner di Jazz Area Metropolitana. Andrea Forliano
“Debutto nazionale, mercoledì 28 febbraio alle 21 alla Sala Bartoli, TEATRO ROSSETTI TRIESTE per “Anomalie” di Mauro Covacich Debutto nazionale, mercoledì 28 febbraio alla Sala Bartoli, per il cartellone Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: va in scena un nuovo spettacolo di produzione, da tre racconti dell’importante autore triestino Mauro Covacich. Si tratta di “Anomalie” che prende il nome dalla raccolta da cui sono tratti i diversi testi. Testi che compongono da un lato una riflessione universale e emozionante sul tema della guerra, e contemporaneamente ripercorrono il conflitto nell’ex Jugoslavia che viene usato come pars pro toto per raccontare di atrocità ancora attuali.
Foto Simone di Luca «Ogni parte del trittico – spiega Igor Pison, l’ottimo regista cui è stato affidato questo significativo lavoro con la Compagnia Stabile – presenta una peculiarità estetica e poetica, perché viene filtrata dal personaggio che la racconta. Anche il lavoro sugli attori della compagnia è stato portato avanti in questa direzione: si mischiano infatti realismo e formalismo. La guerra è una situazione che nega la vita. Tutti ne sono possibili e potenziali vittime» Pison ha già lavorato con successo con gli attori della Compagnia Stabile ed in questo spettacolo dirige con l’intensità e la meticolosità che lo contraddistinguono Filippo Borghi, Federica De Benedittis, Andrea Germani e Riccardo Maranzana. Il colto e potente linguaggio registico di Pison saprà valorizzare al massimo i tre diversi “sguardi” sulla guerra della ex Jugoslavia, restituiti da Covacich «proprio negli anni – scrive – in cui mi stavo abituando a pensare alla guerra come a un’esperienza televisiva». È anche in ciò il senso dell’operazione progettata dallo Stabile regionale: nella dura presa di coscienza che il dolore, l’atrocità e l’insensatezza appartengono a ogni
guerra, ad ogni tempo e che non si tratta mai, purtroppo, di orizzonti lontani. Ed è particolarmente inquietante sottolinearlo, riferendosi ad una guerra che un paio di decenni fa ci ha sfiorato appena, e mentre i media propongono le terribili immagini della Ghouta dove civili indifesi sono rimasti intrappolati nello scontro fra siriani e ribelli. Foto Simone di Luca In “Anomalie” si inizia seguendo un gruppo di ragazzi di Sarajevo, che marinano la scuola per giocare una partita a pallacanestro: ma è la loro quotidianità che dovrebbe sferzarli d’adrenalina… Il campo di basket – come il posto di lavoro, la scuola, il mercato – si raggiungono sfidando la mira dei cecchini, abbassandosi sul tram sotto il fuoco degli spari, tentando di schivare la paura dei campi minati. La vita continua, nonostante tutto. Il secondo personaggio invece sta “dall’altra parte”: è un cecchino, che in cima a un palazzo, sceglie con cinica crudeltà le sue prede e ne immagina la vita. Ma presto diverrà a propria volta una preda. Infine l’amore disperato e struggente di due giovani, tormentati dall’odio di razza e di religione, soffocati dall’arroganza di chi ha deciso dei loro
destini, privandoli di ogni possibilità di futuro. «Il racconto è una forma espressiva molto più simile alla canzone che al romanzo – scrive Mauro Covacich nell’introduzione al suo “Anomalie” – c’è un’idea principale, di solito una specie di folgorazione, che si trascina tutto il materiale a folle velocità verso l’epilogo, e lo fa lungo una linea retta, che rende difficili per non dire impossibili le digressioni (…) A me ha sempre fatto pensare a un tuffo, una caduta a precipizio formalizzata in un gesto» Igor Pison, che ha curato anche la rielaborazione drammaturgica in funzione del linguaggio teatrale, mantenendo la poetica di Mauro Covacich, restituirà sicuramente attraverso il suo lavoro di messinscena la sensazione inquietante di questo tuffo. La produzione di “Anomalie” rappresenta così anche un nuovo passo nella ricerca sulle contaminazioni fra linguaggi teatrali e letterari, che lo Stabile sta portando avanti attraverso proposte di produzione e di ospitalità (ricordiamo i recenti “Qualcuno volò sul nido del cuculo” oppure “Il nome della rosa”), e che proseguirà con la messinscena de “Il sogno di un uomo ridicolo” di Dostoevskij e “I Miserabili” di Victor Hugo. “Anomalie” di Mauro Covacich va in scena nella regia di Igor Pison: ne sono interpreti Filippo Borghi (Carceriere/ Zarco), Federica De Benedittis (Carceriere/ Mariana), Andrea Germani (Capitano/ Vlado), Riccardo Maranzana (Cecchino). Le scene e i costumi sono di Petra Veber, le luci di Davide Comuzzi. La produzione è del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. “Anomalie” è in cartellone al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia da mercoledì 28 a domenica 18 marzo, alla Sala Bartoli. I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e naturalmente anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.
Tirreno-Adriatico 2018, come un Grande Giro TIRRENO-ADRIATICO 2018, COME UN GRANDE GIRO Alla 53a edizione della Corsa dei Due Mari annunciati tra gli iscritti i più grandi nomi del ciclismo mondiale: Froome, Dumoulin, Nibali, Uran, Bardet, Aru, Porte, Landa, Lopez, Adam Yates, Dennis e Thomas per la Generale; Sagan, Van Avermaet, Kwiatkowski, Gilbert, Ulissi, Boasson Hagen, Gaviria, Cavendish, Ewan e Matthews a caccia di tappe. E molti altri.
Milano, 28 febbraio 2018 – Sarà una Corsa dei Due Mari senza precedenti, vista la partecipazione dei più grandi campioni del pedale: sono stati annunciati oggi gli iscritti alla Tirreno-Adriatico NamedSport, in programma dal 7 al 13 marzo e organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport. Giunta alla 53esima edizione, alla corsa parteciperanno 154 corridori in rappresentanza di 22 squadre. Al via ci saranno moltissimi tra i più grandi nomi del ciclismo mondiale tra cui l’intero podio del Tour de France 2017 e due terzi del podio di Giro d’Italia e Vuelta a España, con Chris Froome (vincitore di Tour e Vuelta), Tom Dumoulin (vincitore del Giro), Vincenzo Nibali (terzo al Giro e secondo alla Vuelta), Rigoberto Uran e Romain Bardet (rispettivamente secondo e terzo del Tour). E se non bastasse lotteranno per la Classifica Generale, tra gli altri, Fabio Aru, Richie Porte, Mikel Landa, Miguel Angel Lopez, Adam Yates, Rohan Dennis e Geraint Thomas. Anche la lista dei cacciatori di tappe è di primissimo livello, a cominciare dal tre volte consecutive Campione del
Mondo su Strada, Peter Sagan, i suo rivali storici Greg Van Avermaet e Michal Kwiatkowski, Philippe Gilbert, Diego Ulissi, Edvald Boasson Hagen ed i velocisti Fernando Gaviria, Mark Cavendish, Caleb Ewan e Michael Matthews. UCI WORLDTEAMS – 18 (aventi diritto) – totale 22 squadre di 7 corridori ciascuna AG2R LA MONDIALE – Bardet, Dillier, Geniez ASTANA PRO TEAM – Lopez, Moser, Lutsenko BAHRAIN – MERIDA – Nibali, Colbrelli, Pozzovivo BMC RACING TEAM – Porte, Van Avermaet, Dennis BORA – HANSGROHE – Sagan, Majka, Formolo FDJ – Bonnet, Roux, Vaugrenard LOTTO SOUDAL – Benoot, Marczynski, Debusschere MITCHELTON – SCOTT – Yates, Ewan, Mezgec MOVISTAR TEAM – Landa, Amador, Bennati QUICK – STEP FLOORS – Gaviria, Gilbert, Jungels TEAM DIMENSION DATA – Cavendish, Boasson Hagen, Meintjes TEAM EF EDUCATION FIRST – DRAPAC P/B CANNONDALE – Uran, Modolo, Vanmarcke TEAM KATUSHA ALPECIN – Spilak, Haas, Tony Martin TEAM LOTTO NL – JUMBO – Roglic, Bennett, Van Emden TEAM SKY – Froome, Thomas, Kwiatkowski TEAM SUNWEB – Dumoulin, Matthews, Kelderman
TREK – SEGAFREDO – Brambilla, Nizzolo, Stuyven UAE TEAM EMIRATES – Aru, Ulissi, Ganna UCI Professional Continental Teams – 4 wild card GAZPROM – RUSVELO – Firsanov, Foliforov, Vlasov ISRAEL CYCLING ACADEMY – Boivin, Hermans, Sbaragli NIPPO – VINI FANTINI – EUROPA OVINI – Cunego, Canola, Santaromita WILIER TRIESTINA – SELLE ITALIA – Pozzato, Mareczko, Zardini LIVE TWEET Ogni giorno potrete seguire la Tirreno-Adriatico NamedSport grazie a un live tweet, con tutti gli aggiornamenti della tappa in corsa, dal profilo twitter ufficiale @TirrenAdriatico – L’hashtag per commentare in diretta sarà #TirrenoAdriatico PHOTO CREDIT: LaPresse
Press Ciclismo RCS Sport IL MIGRANTE Opera teatrale in atto unico Teatro Mascherini Azzano Decimo sabato 3 marzo Nuovo appuntamento con la Società Musicale San Marco: sabato 3 marzo alle 20:45 va in scena al teatro comunale Marcello Mascherini di Azzano Decimo l’opera teatrale in un atto unico Il migrante. Un testo firmato dal giovanissimo Alessandro Cal e interpretato dalla compagnia Proscenium Teatro, con l’accompagnamento musicale dell’Orchestra San Marco, che eseguirà le musiche composte dal musicista pordenonese, Valter Poles. Il migrante ripercorre un argomento quanto mai attuale, portando in scena il confronto tra il migrante del passato, che lasciava il paese d’origine per mantenere la propria famiglia, e quello moderno, spinto da molteplici necessità. La musica non è solo la passione che lega i protagonisti, ma anche una delle più potenti forme espressive, inserita per creare un campo comune nel quale i due personaggi possono incontrarsi e iniziare il loro scontro ideologico. Lo spettacolo è realizzato con il patrocinio del Comune di Azzano Decimo, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e della BCC Pordenonese.
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