PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN

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PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
PRESENTATA A SAN VITO AL
TAGLIAMENTO LA 14^ TAPPA DEL
GIRO D’ITALIA, LA SAN VITO-
ZONCOLAN
Il cammino, o forse sarebbe meglio dire “la pedalata”, verso
la tappa tutta friulana del 101° Giro d’Italia, la San Vito-
Zoncolan, è ufficialmente iniziato il 26 febbraio
all’Auditorium del Centro civico di San Vito al Tagliamento
con la presentazione della 14^ tappa della Corsa Rosa.

L’amministrazione della città che il 19 maggio vedrà gli
atleti dirigersi verso la pedemontana friulana partendo dalla
centralissima piazza di San Vito al Tagliamento e con la
terribile ascesa al Monte Zoncolan come traguardo finale, ha
fortemente voluto questa serata celebrativa di un evento che
avrà ripercussioni e notevoli ricadute favorevoli per
l’economia e per l’immagine della regione.
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Numerose le personalità che non hanno voluto mancare
all’appuntamento sanvitese: dal vice presidente della Regione
Sergio Bolzonello agli amministratori locali dei Comuni
attraversati dal Giro, dai volontari della Protezione Civile e
gli Alpini (entrambi sempre presenti nelle manifestazioni) ai
rappresentanti delle forze dell’ordine, oltre ad addetti ai
lavori e semplici appassionati che hanno riempito l’auditorium
in ogni ordine di posti.
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Non potevano mancare i ciclisti professionisti della regione:
De Marchi, Fabbro, Cimolai e Gasparotto (assente giustificato
Franco Pellizotti) ed alcune già affermate “nuove leve” del
ciclismo regionale, ma soprattutto non poteva mancare Enzo
Cainero, promotore e Deus ex machina delle tappe friulane del
Giro d’Italia, il patron ha illustrato la San Vito-
Zoncolan con le novità del Muro di Ragogna, del passaggio a
Verzegnis e la successiva discesa a Villa Santina, con il
ritorno di Passo Duron e sella Valcalda.
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Enzo Cainero illustra la 14^ tappa del Giro d’Italia

Sergio Bolzonello
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
La premiazione delle “nuove leve”

Le biciclette rosa stilizzate che verranno posizionate
agli ingressi e sulle rotonde di San Vito al Tagliamento
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
La serata è proseguita con le premiazioni di alcune vecchie
glorie del ciclismo della Destra Tagliamento, fra cui Gino
Pancino che ha inteso evidenziare come proprio 40 anni fa
venne disputata la tappa San Vito-Zoncolan nel 17° Giro del
Friuli dilettanti; è poi venuto il turno dei campioni del
momento: riconoscimenti e premiazioni per le nuove leve del
ciclismo regionale che a suon di risultati stanno dimostrando
di avere le carte giuste per emergere. Con l’ausilio di
filmati che ne ricordavano le vittorie sono stati infine
premiati Alessandro De Marchi, che nell’occasione ha
confermato la sua presenza al Giro 2018 (il 19 maggio, data
della tappa San Vito-Zoncolan festeggerà il suo compleanno!),
Matteo Fabbro (vincitore della Coppa Città di San Daniele
2017), Enrico Gasparotto, che non ha ancora sciolto le riserve
sulla sua partecipazione al Giro, e Davide Cimolai.

  Fabbro, Gasparotto, De Marchi e Cimolai
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Il quartetto in posa con Sergio Bolzonello

Enrico Gasparotto
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Alessandro De Marchi annuncia la sua partecipazione al
  Giro 2018

Cainero ha, fra l’altro, espresso la sua soddisfazione per le
sinergie che si creano in regione in occasione del passaggio
del Giro elogiando lo staff di volontari che contribuiscono
alla perfetta organizzazione dell’evento mentre Bolzonello ha
ribadito l’appoggio della Regione a sostegno della
manifestazione e del settore ciclismo in Friuli.
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Suan Selenati ha presentato il mondiale di deltaplano che
si terrà in Friuli il prossimo anno.

Il sindaco di San Vito Antonio di Bisceglie con Enrico
Gasparotto e Daniele Pontoni
PRESENTATA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO LA 14 TAPPA DEL GIRO D'ITALIA, LA SAN VITO-ZONCOLAN
Sergio Bolzonello con alcuni amministratori dei Comuni
delle Valli del Natisone
Insom
ma, le premesse per una grande giornata di sport e spettacolo
ci sono tutte, la macchina organizzativa è ben rodata e non
rimane che attendere il 19 maggio per celebrare una giornata
indimenticabile per il Friuli Venezia Giulia e per il ciclismo
in generale.

                                 Servizio e foto: Dario Furlan

Sguardi dal Mediterraneo. Dal
9 al 21 marzo 2018 – Ex
Fornacein Alzaia Naviglio
Pavese 16 – Milano
Venerdì 9 marzo alle ore 17,30 all’Ex Fornace in via Alzaia
Naviglio Pavese 16, inaugura l’esposizione di fotografie
“Sguardi dal Mediterraneo degli allievi dell’Accademia di
Belle Arti di Napoli” nell’ambito della rassegna
“Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” edizione 2018.

Giovanni Linguiti

“Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” è organizzata da
“Lo Cunto” Associazione di Promozione Sociale che si occupa
dal 2012 della complessità del Mediterraneo e racconta questo
mare attraverso la fotografia mostrando le relazioni che
esistono tra attualità, cultura e società. L’appuntamento
annuale intercetta differenti generi della fotografia ed è
interessato al dialogo tra generazioni di fotografi, tanto
quanto allo sviluppo della conoscenza e delle riflessioni
intorno alle arti e alle culture.
A questo proposito da qualche anno la rassegna realizza, e
punta su,

                                  Francesco FGerone

percorsi laboratoriali a sostegno della giovane fotografia per
dare impulso all’espressione artistica.
“Sguardi dal Mediterraneo degli allievi dell’Accademia di
Belle Arti di Napoli” rientra proprio in questi percorsi ed è
realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di
Napoli e con Fabio Donato, docente di fotografia.
L’esposizione si snoda in un percorso attraverso 35 immagini
che indagano l’universo personale o sociale,

Serena Napoletano

sofferente o destrutturante, di giovani che utilizzano il
mezzo fotografico come espressione creativa. Gli allievi
dell’Accademia di Belle Arti di Napoli provano ad interrogarsi
e a porre l’accento sul significato dell’essere cittadini del
terzo millennio nelle relazioni con il territorio e le
persone.
Sette gli autori e sette i lavori presentati in mostra:
Vincenzo Borrelli (26 anni) con Nuova Formula Migliorata;
Marta Cannavacciuolo (30) con Consapevolezza; Francesco Ferone
(24) con Napoli stazione dell’arte; Giovanni Linguiti (24) con
Nemesi della Natura Umana; Diletta Allegra Mazza (32) con La
Storia di D.; Serena Napoletano (23) con Imperfect; Carla
Petrone (24) con Il grande male (epilessia). Immagini che
mostrano quanto i giovani autori si orientino verso una
visione critica del sociale e verso il dialogo e la conoscenza
intorno all’essere persona al di là dei limiti che implicano
il vivere
Carla Petrone

contemporaneo.

La rassegna “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” si
terrà, come di consueto, tra maggio e luglio 2018. Ma anche
quest’anno, come ormai da qualche anno, una mostra a marzo
anticipa le esposizioni che

Vincenzo Borrelli

si terranno in estate.
Per l’edizione 2018 tre sono gli ambiti: attualità; fotografi
al di sotto dei 35 anni; donne fotografe. La rassegna ha i
Patrocini della Commissione Europea, dell’Ordine Nazionale dei
Giornalisti e il partenariato dell’Accademia di Belle Arti di
Napoli, della Biblioteca Nazionale di Napoli. In via di
definizione altre

                                 Diletta Allegra Mazza

interazioni.
“Lo Cunto” Associazione di Promozione Sociale, senza scopo di
lucro, organizza e promuove la rassegna “Mediterraneo:
fotografie tra terre e mare”. L’associazione persegue finalità
culturali, sociali e formative nell’ambito della conoscenza,
della fotografia e dell’arte e la loro divulgazione attraverso
esposizioni, pubblicazioni e seminari. “Lo Cunto” favorisce
l’interazione tra esperienze e risorse di differenti
nazionalità.

Presentata oggi alla stampa
la    39^    edizione    di
Ortogiardino   –  Fiera  di
Pordenone 3-11 marzo
Tutto pronto per la 39^ edizione di Ortogiardino, Salone della
floricoltura, orticoltura, vivaismo in programma alla Fiera di
Pordenone dal 3 all’11 marzo 2018; forte di un pubblico di
visitatori che ormai da molti anni supera le 65.000 presenze,
questa manifestazione è riconosciuta come il più importante
appuntamento in Italia nel settore dell’ortoflorovivaismo sia
per gli appassionati del verde domestico sia per gli operatori
professionali. Importante la quota di visitatori stranieri
(14% del totale) che soprattutto nei weekend arrivano a
Pordenone da Slovenia, Croazia e Austria.
25.000 mq di aree coperte si trasformano durante i nove giorni
di manifestazione in una spettacolare festa della natura dove
grandi allestimenti a giardino si alternano a circa 300 stand
commerciali con tutto quello che serve per rinnovare terrazzi
e aree verdi. Uno stimolo irresistibile a visitare
Ortogiardino dove vivai, floricoltori, rivenditori di bulbi e
sementi, concimi, attrezzature per il giardinaggio, mobili per
esterni, sono pronti a soddisfare il desiderio di shopping
verde                   dei                   visitatori.

Ortogiardino è anche una vetrina sulle nuove tendenze nella
progettazione del verde grazie al 7° Festival dei Giardini,
una iniziativa che mette a confronto le migliori idee nella
progettazione di giardini su un tema che varia ad ogni
edizione: il tema del Festival dei Giardini 2018, è “Mise en
scène – Inquadratura d’insieme.” Una Commissione tecnica ha
selezionato i progetti migliori che sonoi realizzati e
visitabili: 12 all’interno dei padiglioni di Ortogiardino e
uno in piazza XX settembre nel centro di Pordenone.
Uno speciale percorso contraddistinto da due portali e da una
corsia di moquette colorata collegherà i giardini del Festival
conducendo il visitatore lungo un percorso ideale che lo
aiuterà a non perdersi nulla. Il giardino più amato da
pubblico sarà scelto attraverso una votazione: tutti i
visitatori di Ortogiardino potranno indicare il loro giardino
preferito all’info-point del Festival al centro del padiglione
5 dove troveranno una scheda per esprimere il proprio voto e
un’urna. Una giuria tecnica assegnerà altri due premi alla
migliore realizzazione e al miglior progetto. Il fuorisalone
del         Festival          dei         Giardini           è

                                                 un’installaz
ione temporanea intitolata “Il Giardino dei Sogni” che
abbellirà con alberi, fiori, giochi d’acqua sculture e pareti
vegetali il centro città fino al 13 maggio, inaugurazione
slittatta al 9 marzo a causa del maltempo.
Il successo di Ortogiardino si deve anche al ricco programma
di eventi collaterali che fanno da contorno ai giardini e allo
shopping verde dei visitatori. Il Giardino delle Meraviglie
propone un’originale mostra di arredi e decori per giardini e
terrazzi realizzati da artigiani e piccole aziende. Vengono
lanciate da qui le tendenze della prossima primavera estate: i
colori, gli stili, gli accessori a cavallo tra moda e design.
“L’oriente in giardino ……… a piedi nudi sotto la tenda” ecco
il tema 2018 che vuole porre in primo piano le tende etniche,
un vero must have per ricreare nel proprio giardino un
ambiente dal sapore esotico e ad accogliente. Il padiglione 9
porterà i visitatori all’interno di atmosfere tipiche dei suk
orientali dove tra ceramiche, drappi ed essenze profumate il
visitatore potrà trovare tutto ciò che serve per dare un tocco
di oriente al proprio terrazzo o giardino. Regina
incontrastata di Ortogiardino è l’orchidea, protagonista della
storica mostra mercato a lei dedicata “Pordenone orchidea”.
Allestimenti     spettacolari,    incontri    culturali    ed
enogastronomici fanno da cornice all’esposizione di diverse e
raffinate specie internazionali all’interno di un suggestivo
ecosistema con oltre 150 diverse tipologie di orchidee.
Quest’anno le orchidee arriveranno a bordo di una Sidecar e si
arrampicheranno su un suggestivo giardino verticale creazione
by Celebrin. Negli spazi dedicati all’evento non ci saranno
solo orchidee, ma anche, Bonsai, Cactacee, Tillandsie,
Collezione di Aspidistre, e l’originalissima Tetradenia
riparia. Pordenone Orchidea assegnerà anche quest’anno i suoi
personalissimi         Oscar        dei      Fiori,        un
ricon
oscimento a persone che si sono particolarmente distinte nel
coltivarli, dipingerli, raccontarli, fotografarli.
Tra gli stand di particolare interesse per il pubblico: la
Casa delle Farfalle di Bordano dove sarà ricreata
l’ambientazione di questo posto incantato tra piante tropicali
e farfalle di mille colori e lo stand della Direzione Centrale
risorse agricole, forestali e ittiche della Regione Friuli
Venezia Giulia dedicato al Programma di sviluppo rurale (Psr)
2014-2020. All’interno di questo spazio l’attenzione sarà
puntata soprattutto sul nuovo bando per l’insediamento dei
giovani in agricoltura. I prodotti enogastronomici
d’eccellenza e tipici provenienti da tutta Italia, gli
accessori introvabili per la cucina e la pulizia della casa:
tutto questo è il Salone dei Sapori al padiglione 1 evento
indispensabile per affiancare lo shopping verde dei visitatori
di Ortogiardino. Mentre le eccellenze delle filiere
agroalimentari del territorio sono in degustazione e vendita
nel padiglione 3 dove si trova anche quest’anno il Mercato di
Campagna Amica a cura di Coldiretti con i prodotti a km 0
freschi e genuini di coltivatori della provincia di Pordenone.
Natura ed arte vanno a braccetto ad Ortogiardino: tra le
bellezze della natura emergono le opere musive della Scuola
Mosaicisti del Friuli Venezia Giulia quali proposte di arredo
d’interni ed arredo urbano e i dipinti e le sculture degli
appassionati d’arte dell’Associazione Panorama che presenta la
mostra La Donna è Arte nella tradizionale sede della sala blu
adiacente         alla       hall        di        ingresso.

Il programma degli incontri che si terranno durante la
manifestazione coinvolge operatori del settore e appassionati
di giardinaggio e orticoltura. Gli argomenti spaziano dai
progetti per i parchi gioco urbani (Sabato 3 marzo 2018 ore
14.30 Sala Congressi), alle lezioni di giardinaggio dedicate
alla cura delle rose (Domenica 4 marzo 2018 ore 11 e ore 15
Padiglione 2) , dalla conoscenza delle spezie nella storia e
nella cucina ( Mercoledì 7 marzo 2018 ore 17.00 Sala Incontri,
Pad. 5) ai consigli per applicare punti luce e schermature
solari nell’architettura del verde (rispettivamente Mercoledì
7 marzo 2018 ore 14.30 e Venerdì 9 marzo 2018 ore 14.30 Sala
Congressi), dagli strumenti e contributi per migliorare la
sicurezza nelle aziende agricole (Venerdì 9 MARZO 2018 ore
15.00 Sala Incontri, Pad. 5), al confronto tra vivaisti,
progettisti, giardinieri e operatori del verde per realizzare
una green city (Sabato 10 MARZO 2018 intera giornata Sala
Congressi), fino al convegno dell’apicoltura pordenonese
dedicato alla biologia delle api e al polline (Domenica 11
marzo      2018      ore      9.45     Sala      Congressi).
(www.ortogiardinopordenone.it per il programma completo)
TORTONA ROCKS_il meglio del
design internazionale
Un osservatorio su scala globale per monitorare le tendenze
che animano il design contemporaneo, zona Tortona è da sempre
un avamposto per la creatività internazionale.

Milano Space Makers presenta la terza edizione del format
Tortona Rocks, che, quest’anno, si ispira al tema Design
Narrative: Zona Tortona è, infatti, per il design, uno spazio
narrativo sperimentale dove, nel corso degli anni si sono
sedimentate storie provenienti da tutto il mondo, ognuna
raccontata con modalità differenti. Da tre anni Tortona Rocks
conduce un’attività di scouting, oltre ad ospitare designer
affermati e brand riconoscibili, per raccogliere le narrazioni
più affascinanti ed esplorare sul campo un intreccio di mondi
sempre più liquidi e contaminati, dove il design è il
connettore.
ll palinsesto di eventi curato da Milano Space Makers ospiterà
Norvegian Presence, Swiss Design District, Sony Design, MINI,
Miele, Politecnico di Milano in collaborazione con Vans,
Stellar Works con la direzione creativa di Neri&Hu, +d & soil,
Hyundai, Envision in collaborazione con Finsa e molto altro.A
pochi passi da zona Tortona, in via Watt 15, sarà invece la
prima edizione di ASIA DESIGN PAVILION, progetto patrocinato
dal Comune di Milano, a stupire i visitatori con il meglio del
design asiatico proveniente da Medio e Lontano Oriente. Il
progetto è realizzato da Sarpi Bridge_Oriental Design Week
Milano Space Makers e I_des italyshenzen.com e sarà ospitato
al Megawatt Court.
Danza Flux in Redemption
Suite Domenica 4 marzo al
Teatro Nuovo di Salerno
Penultimo         appuntamento         della        rassegna
ATELIERspazioperformativo, che ha la direzione artistica di
Artestudio e Teatro Grimaldello, concept e coordinamento a
cura di Loredana Mutalipassi. Domenica 4 marzo andrà in scena
al Teatro Nuovo di Salerno, alle ore 19, la Compagnia Danza
Flux in “Redemption Suite”, coreografia di Fabrizio
Varriale/Danza Flux; assistente alla coreografia, Chiara
Alborino; musiche dal vivo di Elio De Nicolo/chitarra
elettrica, chitarra acustica, cajon. DJ set/tappeto sonoro dal
vivo di Arturo Minutillo. Danzano: Alessandro Amoroso, Maria
Anzivino, Rossella Iavarone, Arturo Minutillo e Rosita Russo.
Produzione di Artgarage. “Redemption Suite” è un lavoro
coreografico e teatrale, un’opera consecutiva di alcuni brevi
plots e finestre aperte sulla condizione del tempo, dei
sentimenti, dei ricordi, del vivere e del vissuto, all’interno
di quadri e stanze dove si svolgono avvenimenti mossi da
relazioni necessarie, visioni ed evocazioni di alcune
circostanze e temi universali. Storie umane, di rivelazioni,
passioni, dolori ed identità, sentimenti e forme d’espressione
per la salvezza dell’essere.

Info e prenotazioni:
Teatro Nuovo: 089 220886
Artestudio: 089 230899 – 347 4016291
Teatro Grimaldello: 331 8029416
FAR EAST FILM FESTIVAL 20
MYMOVIES.IT LANCIA IL FAR
EAST WEB FESTIVAL!
       10 grandi titoli asiatici in streaming gratuito,
 dal 1° al 10 marzo, per scandire il conto alla rovescia del
              ventesimo Far East Film Festival!

Avere vent’anni è un titolo cult, super cult, e starebbe
proprio bene addosso all’imminente Far East Film Festival di
Udine (20/28 aprile): il numero 20, appunto. 20 edizioni che
hanno trasformato Udine nell’epicentro europeo del cinema
asiatico e il FEFF, citando Variety, in uno dei “50 festival
imperdibili al mondo”. Ma adesso, a poche settimane
dall’inizio ufficiale del ventesimo FEFF, è tempo di
trasformare le parole in… visioni.
Ci
pensa MYmovies.it, partner storico del festival udinese, che
da oggi (1° marzo) al 10 marzo, scandirà il countdown
lanciando il Far East WEB Festival: 10 grandi film del lontano
Est in streaming gratuito! Ogni giorno, per 10 giorni, un
capolavoro diverso. 10 diversi “viaggi a Oriente”, tra titoli
presentati al FEFF o distribuiti in Italia dalla Tucker Film
(di cui il FEFF è il principale interlocutore asiatico), per
scoprire o ritrovare un cinema davvero straordinario!

Ed ecco la lista dei “Magnifici 10”: Ashes of Time di Wong
Kar-wai (Hong Kong, 1994), The Berlin File di Ryoo Seung-wan
(Corea del Sud, 2013), Departures di Takita Yojiro (Giappone,
2008), Made in Hong Kong di Fruit Chan (Hong Kong 1997 –
Versione restaurata 2017), A Simple Life di Ann Hui (Hong
Kong, 2011), Masquerade di Choo Chang-min (Corea del Sud,
2012), Castaway on the Moon di Lee Hae-jun (Corea del Sud,
2009), Father and Son di Kore-eda Hirozaku (Giappone, 2013), A
Dirty Carnival di Yoo Ha (Corea del Sud, 2006) e Kung Fu
Jungle di Teddy Chan (Hong Kong/Cina, 2014).Dal wuxia allo
spy-thriller, dalla commedia al dramma familiare, passando per
l’action e il kolossal in costume, una preziosa panoramica di
generi, di stili e – ovviamente – di paesi che soddisferà gli
appassionati e catturerà l’attenzione dei curiosi!

La campagna accrediti per il FEFF 20, ricordiamo, è ancora in
pieno svolgimento e, fino al 5 marzo, saranno applicati prezzi
speciali. Qui tutte le info: bit.ly/accreditiFEFF20.

Jazz   Area  Metropolitana,
Seconda Edizione: dal 23
marzo, Martellago e Dolo
 Jazz Area Metropolitana, il network diffuso tra le ex
province di Padova, Venezia e Treviso, torna per il suo
secondo anno di attività, felice degli ottimi riscontri del
2017 (16 comuni, 3 province, 25 concerti, 3000 spettatori,
collaborazioni di alto profilo). “Flussi” è il titolo del
percorso di concerti che nel 2018 coinvolge diversi comuni tra
la Riviera del Brenta e del Miranese, e che inizia il prossimo
23 marzo e fino a maggio coinvolge il territorio regionale.
Teatri, ville, scuole, strade e negozi sono “invasi” per oltre
due mesi da nuove energie, idee e proposte all’insegna del
comun denominatore della musica d’oggi.

Anche quest’anno continua l’esplorazione di luoghi inusuali,
l’attenzione ai giovani e la valorizzazione del territorio nel
suo senso più ampio. Ancora e sempre più al centro
dell’attività di Jazz Area Metropolitana sono la generazione
di nuove occasioni di incontro e la valorizzazione del
concetto di comunità.
La serie di appuntamenti comincia a Martellago venerdì 23
marzo 2018 alle ore 21 con Giaro TangJazz, nella Barchessa di
Ca’ della Nave (Ingresso libero, prenotazione consigliata).
Sul palcoscenico, insieme all’appassionato titolare del
progetto – Paolo Giaro – sono Eliana Melone (voce), Raffaele
Damen (fisarmonica), Carlo Colocci (sax), Massimiliano Tonelli
(contrabbasso) e Ivan Gambini (batteria).            Giaro è
chitarrista, compositore e arrangiatore, ma è soprattutto
un’anima accogliente, che assorbe suoni e sentimenti dalle
strade del mondo per farli propri e per restituirli con un
vestito nuovo. Ha lavorato con i più grandi ed ha sperimentato
incisioni, festival, direzioni artistiche. Nel progetto
“TangJazz” la musica del Rio de la Plata sposa il jazz meno
convenzionale e si aggancia al contesto musicale contemporaneo
europeo, per una miscela sonora affascinante, dal sentimento
struggente        e      ricchissimo         di      colori.

Si prosegue sabato 24 marzo, dalle ore 18, quando a Dolo torna
“Jazz in the Shops”: il centro storico del paese (negozi,
cortili, strade) è palcoscenico per diversi concerti diffusi:
i musicisti e le loro sonorità fanno parte della vita del
paese, ne compongono il paesaggio e si accostano alla gente
che normalmente vi abita. Un’esperienza già rodata, e sempre
perfettamente riuscita: curiosità, affetto, sorrisi accolgono
sempre gli artisti che condividono con disinvoltura le loro
performance. L’orario scelto è il più affollato, nella
giornata più affollata, e passeggiare e fare shopping assume
un significato diverso! Gruppo di punta del pomeriggio a Dolo
è l’esplosivo progetto di Helga Plankensteiner, protagonista
anche del concerto di domenica 25 marzo.

Domenica 25 marzo una giornata davvero speciale e molto
intensa: ben due concerti e un brunch sono ospitati a Dolo
nella sede dell’Ex Macello, restituita alla città come
“contenitore” culturale.

Alle 11.30 si “aprono le danze” con un aperitivo di benvenuto,
seguito alle 12 dal concerto di Helga Plankensteiner e del suo
vulcanico progetto “Plankton”. A seguire il brunch (ore 13)
curato dall’Osteria-Ristorante Galleria 24 e alle 14 il
concerto del trio Hyper+ con il trombettista Amir ElSaffar.

Musica, cibo, luogo all’insegna della commistione tra la
tradizione e la ricerca del nuovo.

Così l’esplosivo concerto della funambolica sassofonista,
cantante, compositrice altoatesina Helga Plankensteiner con il
suo progetto “Plankton” (Italia, Germania, Austria) intende
spazzare via qualsiasi possibile confine tra vecchio e nuovo,
tra classico e jazz, tra narrazione e improvvisazione.
Artista tra le più originali e vivaci del panorama nazionale,
la Plankensteiner arriva a JAM con il suo più recente
ensemble, costituito da eccellenti interpreti che provengono
da ambo i versanti alpini (dalla Baviera al Veneto): Matthias
Schriefl alla tromba; Gerhard Gschlössl al trombone, Michael
Lösch all’Hammond e pianoforte, Enrico Terragnoli alla
chitarra e banjo e Nelide Bandello alla batteria.
HYPER+ feat. AMIR ELSAFFAR

 Con “Plankton” (che unisce il prefisso del suo nome alla
parola tedesca Ton che significa suono) la musica fluttua fino
a travolgere i suoi stessi argini. Grazie anche al contributo
fondamentale di una band di grande livello e incontenibile
fantasia, l’eclettismo di Helga riesce a trovare uno sfogo
eccellente nel suo ultimo lavoro di ricerca, raccolto nel cd
“Lieder/Songs” recentemente pubblicato da Jazzwerkstatt. Sono
in particolare i Lieder di Schubert – quel capolavoro assoluto
della cultura romantica tedesca che ha scritto una delle più
toccanti pagine della storia della musica – ad essere
rivisitate     e   rigenerate     tra   improvvisazione      e
reinterpretazioni avvenieristiche, tra jazz non convenzionale,
rispetto dello schema canzone e suo stravolgimento.
Un’operazione coraggiosa che ci piace pensare lo stesso
Schubert avrebbe, dalla sua natura tanto estrema, apprezzato.

Ospite del secondo concerto è il progetto in trio Hyper+, una
combinazione veneto-friulana composta dal sassofonista Nicola
Fazzini, dal bassista Alessandro Fedrigo e dal percussionista
Luca Colussi: strumentisti di spessore e fantasia, la cui
musica si muove tra jazz, improvvisazione e musica
contemporanea alla ricerca di nuove dimensioni sonore. Il trio
accoglie nuovamente (dopo il successo di “Saadif” del 2016) il
trombettista di origine irachena Amir ElSaffar, figura di
grande rilievo nell’attuale scena musicale newyorkese, già
collaboratore, tra gli altri, di Vijar Iyer, Cecil Taylor,
Marc Ribot. La tradizione che in questo caso l’ensemble
esplora è proposta dallo stesso ElSaffar, che accosta alla sua
innata necessità di ricerca alle più antiche tradizioni del
suo paese. Il mâquam ottomano è tra gli spunti principali
degli arrangiamenti dell’ensemble, così come gli elementi
microtonali e i modi musicali arabi, di antichissima
derivazione. L’accostamento di questi pattern alle più moderne
interpretazioni tra jazz e contemporaneo, includendo le più
coraggiose sperimentazioni ritmiche e le sonorità elettriche
più elaborate, danno vita a un viaggio evocativo, non lineare
a caratterizzato dalle più lontane esperienze sensoriali. Un
incontro tra panorami sonori urbani e antichi, che si
avventura ogni volta attraverso strade originali, mai percorse
prima.

In questa prima parte di Jazz Area Metropolitana hanno
collaborato alla realizzazione delle attività il Comune di
Dolo, il Comune di Martellago, Centromarca Banca, Fondazione
Riviera Miranese e Galleria 24. Si confermano al fianco del
network, che prosegue nella programmazione fino a maggio,
anche i Comuni di Stra, di Mogliano Veneto e di Mirano con il
loro contributo insieme a Conte 131 e Ca’ della Nave; Cortivo
2.0, Novarex e Voltan come partner; lo Studio 15 Design per le
grafiche, I-Jazz e Europe Jazz Network – di cui fanno parte
gli organizzatori – e Pro Helvetia per l’ospitalità
all’interno delle proposte musicali. Il Giornale della
Musica si conferma media partner di Jazz Area Metropolitana.

Andrea Forliano
“Debutto nazionale, mercoledì
28 febbraio alle 21 alla Sala
Bartoli,   TEATRO   ROSSETTI
TRIESTE per “Anomalie” di
Mauro Covacich
Debutto nazionale, mercoledì 28 febbraio alla Sala Bartoli,
per il cartellone Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia: va in scena un nuovo spettacolo di produzione, da tre
racconti dell’importante autore triestino Mauro Covacich. Si
tratta di “Anomalie” che prende il nome dalla raccolta da cui
sono tratti i diversi testi.
Testi che compongono da un lato una riflessione universale e
emozionante sul tema della guerra, e contemporaneamente
ripercorrono il conflitto nell’ex Jugoslavia che viene usato
come pars pro toto per raccontare di atrocità ancora attuali.
Foto Simone di Luca

«Ogni parte del trittico – spiega Igor Pison, l’ottimo regista
cui è stato affidato questo significativo lavoro con la
Compagnia Stabile – presenta una peculiarità estetica e
poetica, perché viene filtrata dal personaggio che la
racconta. Anche il lavoro sugli attori della compagnia è stato
portato avanti in questa direzione: si mischiano infatti
realismo e formalismo. La guerra è una situazione che nega la
vita. Tutti ne sono possibili e potenziali vittime»
Pison ha già lavorato con successo con gli attori della
Compagnia Stabile ed in questo spettacolo dirige con
l’intensità e la meticolosità che lo contraddistinguono
Filippo Borghi, Federica De Benedittis, Andrea Germani e
Riccardo Maranzana.

Il colto e potente linguaggio registico di Pison saprà
valorizzare al massimo i tre diversi “sguardi” sulla guerra
della ex Jugoslavia, restituiti da Covacich «proprio negli
anni – scrive – in cui mi stavo abituando a pensare alla
guerra come a un’esperienza televisiva».
È anche in ciò il senso dell’operazione progettata dallo
Stabile regionale: nella dura presa di coscienza che il
dolore, l’atrocità e l’insensatezza appartengono a ogni
guerra, ad ogni tempo e che non si tratta mai, purtroppo, di
orizzonti lontani. Ed è particolarmente inquietante
sottolinearlo, riferendosi ad una guerra che un paio di
decenni fa ci ha sfiorato appena, e mentre i media propongono
le terribili immagini della Ghouta dove civili indifesi sono
rimasti intrappolati nello scontro fra siriani e ribelli.

  Foto Simone di Luca

In “Anomalie” si inizia seguendo un gruppo di ragazzi di
Sarajevo, che marinano la scuola per giocare una partita a
pallacanestro: ma è la loro quotidianità che dovrebbe
sferzarli d’adrenalina… Il campo di basket – come il posto di
lavoro, la scuola, il mercato – si raggiungono sfidando la
mira dei cecchini, abbassandosi sul tram sotto il fuoco degli
spari, tentando di schivare la paura dei campi minati. La vita
continua, nonostante tutto.
Il secondo personaggio invece sta “dall’altra parte”: è un
cecchino, che in cima a un palazzo, sceglie con cinica
crudeltà le sue prede e ne immagina la vita. Ma presto diverrà
a propria volta una preda. Infine l’amore disperato e
struggente di due giovani, tormentati dall’odio di razza e di
religione, soffocati dall’arroganza di chi ha deciso dei loro
destini, privandoli di ogni possibilità di futuro.

«Il racconto è una forma espressiva molto più simile alla
canzone che al romanzo – scrive Mauro Covacich
nell’introduzione al suo “Anomalie” – c’è un’idea principale,
di solito una specie di folgorazione, che si trascina tutto il
materiale a folle velocità verso l’epilogo, e lo fa lungo una
linea retta, che rende difficili per non dire impossibili le
digressioni (…) A me ha sempre fatto pensare a un tuffo, una
caduta a precipizio formalizzata in un gesto»
Igor Pison, che ha curato anche la rielaborazione
drammaturgica in funzione del linguaggio teatrale, mantenendo
la poetica di Mauro Covacich, restituirà sicuramente
attraverso il suo lavoro di messinscena la sensazione
inquietante di questo tuffo.
La produzione di “Anomalie” rappresenta così anche un nuovo
passo nella ricerca sulle contaminazioni fra linguaggi
teatrali e letterari, che lo Stabile sta portando avanti
attraverso proposte di produzione e di ospitalità (ricordiamo
i recenti “Qualcuno volò sul nido del cuculo” oppure “Il nome
della rosa”), e che proseguirà con la messinscena de “Il sogno
di un uomo ridicolo” di Dostoevskij e “I Miserabili” di Victor
Hugo.

“Anomalie” di Mauro Covacich va in scena nella regia di Igor
Pison: ne sono interpreti Filippo Borghi (Carceriere/ Zarco),
Federica De Benedittis (Carceriere/ Mariana), Andrea Germani
(Capitano/ Vlado), Riccardo Maranzana (Cecchino).
Le scene e i costumi sono di Petra Veber, le luci di Davide
Comuzzi.​
La produzione è del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

“Anomalie” è in cartellone al Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia da mercoledì 28 a domenica 18 marzo, alla Sala
Bartoli.
I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso
tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e
naturalmente anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.
Tirreno-Adriatico 2018, come
un Grande Giro

         TIRRENO-ADRIATICO 2018, COME UN GRANDE GIRO

Alla 53a edizione della Corsa dei Due Mari annunciati tra gli
iscritti i più grandi nomi del ciclismo mondiale: Froome,
Dumoulin, Nibali, Uran, Bardet, Aru, Porte, Landa, Lopez, Adam
Yates, Dennis e Thomas per la Generale; Sagan, Van Avermaet,
Kwiatkowski, Gilbert, Ulissi, Boasson Hagen, Gaviria,
Cavendish, Ewan e Matthews a caccia di tappe. E molti altri.
Milano, 28 febbraio 2018 – Sarà una Corsa dei Due Mari senza
precedenti, vista la partecipazione dei più grandi campioni
del pedale: sono stati annunciati oggi gli iscritti alla
Tirreno-Adriatico NamedSport, in programma dal 7 al 13 marzo e
organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport.

Giunta alla 53esima edizione, alla corsa parteciperanno 154
corridori in rappresentanza di 22 squadre. Al via ci saranno
moltissimi tra i più grandi nomi del ciclismo mondiale tra
cui l’intero podio del Tour de France 2017 e due terzi del
podio di Giro d’Italia e Vuelta a España, con Chris Froome
(vincitore di Tour e Vuelta), Tom Dumoulin (vincitore del
Giro), Vincenzo Nibali (terzo al Giro e secondo alla Vuelta),
Rigoberto Uran e Romain Bardet (rispettivamente secondo e
terzo del Tour). E se non bastasse lotteranno per la
Classifica Generale, tra gli altri, Fabio Aru, Richie Porte,
Mikel Landa, Miguel Angel Lopez, Adam Yates, Rohan Dennis e
Geraint Thomas.

Anche la lista dei cacciatori di tappe è di primissimo
livello, a cominciare dal tre volte consecutive Campione del
Mondo su Strada, Peter Sagan, i suo rivali storici Greg Van
Avermaet e Michal Kwiatkowski, Philippe Gilbert, Diego Ulissi,
Edvald Boasson Hagen ed i velocisti Fernando Gaviria, Mark
Cavendish, Caleb Ewan e Michael Matthews.

UCI WORLDTEAMS – 18 (aventi diritto) – totale 22 squadre di 7
corridori ciascuna

     AG2R LA MONDIALE – Bardet, Dillier, Geniez
     ASTANA PRO TEAM – Lopez, Moser, Lutsenko
     BAHRAIN – MERIDA – Nibali, Colbrelli, Pozzovivo
     BMC RACING TEAM – Porte, Van Avermaet, Dennis
     BORA – HANSGROHE – Sagan, Majka, Formolo
     FDJ – Bonnet, Roux, Vaugrenard
     LOTTO SOUDAL – Benoot, Marczynski, Debusschere
     MITCHELTON – SCOTT – Yates, Ewan, Mezgec
     MOVISTAR TEAM – Landa, Amador, Bennati
     QUICK – STEP FLOORS – Gaviria, Gilbert, Jungels
     TEAM DIMENSION DATA – Cavendish, Boasson Hagen, Meintjes
     TEAM EF EDUCATION FIRST – DRAPAC P/B CANNONDALE – Uran,
     Modolo, Vanmarcke
     TEAM KATUSHA ALPECIN – Spilak, Haas, Tony Martin
     TEAM LOTTO NL – JUMBO – Roglic, Bennett, Van Emden
     TEAM SKY – Froome, Thomas, Kwiatkowski
     TEAM SUNWEB – Dumoulin, Matthews, Kelderman
TREK – SEGAFREDO – Brambilla, Nizzolo, Stuyven
     UAE TEAM EMIRATES – Aru, Ulissi, Ganna

UCI Professional Continental Teams – 4 wild card

     GAZPROM – RUSVELO – Firsanov, Foliforov, Vlasov
     ISRAEL CYCLING ACADEMY – Boivin, Hermans, Sbaragli
     NIPPO – VINI FANTINI – EUROPA OVINI – Cunego, Canola,
     Santaromita
     WILIER TRIESTINA – SELLE ITALIA – Pozzato, Mareczko,
     Zardini

LIVE TWEET
Ogni giorno potrete seguire la Tirreno-Adriatico NamedSport
grazie a un live tweet, con tutti gli aggiornamenti della
tappa in corsa, dal profilo twitter ufficiale @TirrenAdriatico
– L’hashtag per commentare in diretta sarà #TirrenoAdriatico

                    PHOTO CREDIT: LaPresse
Press Ciclismo RCS Sport

IL MIGRANTE Opera teatrale in
atto unico Teatro Mascherini
Azzano Decimo sabato 3 marzo
Nuovo appuntamento con la Società Musicale San Marco: sabato 3
marzo alle 20:45 va in scena al teatro comunale Marcello
Mascherini di Azzano Decimo l’opera teatrale in un atto unico
Il migrante. Un testo firmato dal giovanissimo Alessandro Cal
e interpretato dalla compagnia Proscenium Teatro, con
l’accompagnamento musicale dell’Orchestra San Marco, che
eseguirà le musiche composte dal musicista pordenonese, Valter
Poles.
Il migrante ripercorre un argomento quanto mai attuale,
portando in scena il confronto tra il migrante del passato,
che lasciava il paese d’origine per mantenere la propria
famiglia, e quello moderno, spinto da molteplici necessità. La
musica non è solo la passione che lega i protagonisti, ma
anche una delle più potenti forme espressive, inserita per
creare un campo comune nel quale i due personaggi possono
incontrarsi e iniziare il loro scontro ideologico. Lo
spettacolo è realizzato con il patrocinio del Comune di Azzano
Decimo, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia,
della Fondazione Friuli e della BCC Pordenonese.
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