La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
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La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi di Raffaella Milandri Il progetto “Sightless”, di Sara Annovi, che si basa su una esperienza personale e uno studio sul mondo dei senzatetto, vuole mettere a fuoco la cecità indotta dalla differenza di condizione sociale, in particolare nei confronti degli ultimi. Una ricerca importante, dalla quale si estrapola una profonda riflessione sui valori dell’uomo e della società attuali. Sara ha vissuta ella stessa come una senzatetto, in una comunità di polacchi. Ho incontrato Sara Annovi, in arte Sarah Stuart, sia alla Biennale di Firenze che ad un evento internazionale ad Assisi, grazie all’amico comune Giovanni Iovene, pittore e curatore di eventi artistici di spessore. Sara, come è nata la passione per la fotografia, prima ancora della opera di film-making? Esattamente, le mie video-produzioni sono nate in un secondo tempo. Sin da quando avevo 12 anni ho iniziato a partecipare a importanti contest di Fotografia, della Contrasto e poi di Lifeframer. In maniera particolare mi sono avvicinata alla
fotografia documentaria e al ritratto, e poi sono entrata all’Accademia Italiana di Firenze. Cio’ che mi ha spinto alla scelta dello scatto, rispetto ad altre arti visive, e’ stato inizialmente la mia poca confidenza ad avvicinarmi socialmente alle persone: la camera costituisce una barriera e un’unione al contempo, permette di costruire un personale spazio di interpretazione ed azione e congela una connessione con il soggetto fotografato. Ho scoperto quanto potessi diventare potente suggellando un momento con la macchina fotografica, e il vero valore della fotografia, sin dagli ultimi anni del liceo: scattare foto mi dava energia, entusiasmo, non era piu’ solo un hobby, era diventata un’esigenza, seguiva la mia idea di vita, il mio lifestyle. Sono del ‘93, una generazione dove la potenza dell’inventiva si e’ in parte afflosciata perché tutto e di piu’ e’ già stato proposto, toccato e addirittura plagiato. Come fotografa difendo la mia parte artistica, ma purtroppo ciò che vende oggi e’ spesso il fine commerciale dell’immagine e non la qualita’ artistica . Fotografare significa comporre un’immagine e scrivere con la luce: il fotografo estrae una parte di realta’, la reinterpreta, non la riproduce. La storia di Sightless nasce dalla relazione con questo giovane senzatetto polacco e con i suoi amici. Cosa La ha maggiormente incuriosita di questo mondo “diverso”, con ritmi di vita e regole decisamente inusuali per noi “borghesi”?
Pur se io provengo da una famiglia medio- borghese, non mi sono sentita poi così diversa da quelle persone che, indipendentem ente dagli anni passati in strada, sono umanamente e civilmente così simili a noi. Mi ha colpito il loro inusuale rispetto degli spazi, dal momento in cui, in territorio pubblico, non esistono privatizzazioni e all’aria aperta tutto dovrebbe essere accessibile. Mi sono resa conto di quanto il tetto per loro fosse diventato un fattore accessorio; il senso dell’onore e del rispetto che questi polacchi avevano per la quiete e per il sonno di ognuno, dopo ore di burla e qualche bicchiere di troppo, erano sicuramente più difficili da mantenere in uno spazio condiviso, che loro sono in grado di privatizzare in maniera ammirabile. Hanno “colonizzato” una chiesa a Gavinana, e il parco attorno ad essa. Lo Zio piu’ saggio del gruppo, che tutti amano chiamare “Clint Eastwood”, si svegliava alle cinque ogni giorno e con le mani imperterrito raccoglieva cicche, riordinava il posto letto, igienizzava con alcol le poche posate ricevute dalla Caritas, e cercava di mantenere in ordine la strada, dove ragazzi adolescenti e piromani passavano di notte lanciando cartacce bruciate, incendiando cassonetti . Loro non sono per niente disagiati in quanto vagabondi, e sono abituati ad arrangiarsi. Ho scoperto che vivere all’aperto può costituire una “droga”; che talvolta non esiste una concezione di giusto e sbagliato; che un materasso e’ sicuramente piu’ comodo ma
agli occhi della fame, come alle mense e riuniti in uno spoglio spazio comune, eravamo tutti esseri umani e che quindi di un “materasso” si può fare a meno. La civiltà, intesa come una non-necessaria patina comportamentale e sociale con cui siamo cresciuti, e il galateo che ci hanno impartito, possono sicuramente arrivare a dividerci dalla semplicità dei nostri istinti, dal cameratismo universale che gli uomini dovrebbero avere gli uni per gli altri. L’intesa e la forma comunitaria che questi individui, pur non integrandosi nella nostra società, sono riusciti ad instaurare è sufficiente a mantenerli in vita, rinunciando anche al denaro. Questa esperienza mi ha fatto godere ogni attimo abbandonando l’ansia frenetica, portata dalla competizione di tutti i giorni, nella ricerca disperata di un’identificazione nel mio lavoro. Ero Sara, nessuno mi conosceva, ma sentivo di conoscere tutti, e mi sentivo di controllare quell’aspetto di me “ribelle” passando inosservata. Come diceva il saggio Clint Eastwood ero libera dai canoni, dallo stress, imposti dal Conformismo. Ero curiosa di scoprire quanto a loro basti poco per stare bene, e come io invece sia piena di esigenze. Di colpo, immergendomi nel loro mondo, mi sono sentita stranamente soddisfatta. Non potevo tradire le loro usanze, nel momento in cui ero parte del gruppo, e questo ha battuto addirittura le norme e i principi con cui ero stata allevata; mi davano la libertà di potermi dissociare e di poter scegliere chi essere ad ogni momento, in quanto mi apprezzavano come quella ragazza, un po’ ingenua e studiosa, che il mio ex aveva presentato loro. Il cuore di Sightless: qual é è il cuore della storia, e la morale che ne ha voluto trarre e divulgare attraverso le immagini?
Sightless nasce per far riflettere le persone sul valore della comunita’ inteso come gruppo di persone che agiscono con lo scopo unico e imprescindibi le di sopravvivere. Il messaggio dietro questo progetto da una parte tocca il tema della minoranza sociale, dall’altra quella della disoccupazione, perché possa aprire gli occhi sulla condizione dei cittadini in generale. In caso non ci fosse una soluzione, dopo il pignoramento della propria casa per esempio, come fare per non perdere l’entusiasmo, come fare a non commettere atti di disperazione? Credo che la scelta della strada non sia certo una scappatoia, ma la scelta di questi polacchi è ammirabile e spunto di riflessione: affrontare la strada, senza tempo per rimpianti o rancore, ma con una continua dedizione all’aiuto reciproco. Il segreto di “Sightless” è nel mettersi nei miei panni, una ragazza che non ha nulla in comune con il resto del gruppo, eppure riesce a vivere due vite differenti senza sentirsi per forza in dovere di giudicare e di seguire norme comportamentali prestabilite. Il mio progetto vuol suggerire quanto tempo si potrebbe guadagnare invece di perderlo dietro futili preoccupazioni, spendendolo per cambiare lo stile della propria vita e fare in modo che anche l’esperienza più drammatica possa trasformarsi in un’avventura, in un riscatto, in una possibilità di azione. Sightless, in quanto futura trasposizione cinematografica, vuole essere anche un piccolo corso di pronto soccorso e una sorta di incitamento all’auto-gestione. I personaggi di Sightless non sono degli eroi, ma degli Anti-Eroi, come Noi,
come Tutti. Ci parli del progetto cinematografico relativo a Sightless Sto definendo le ultime pagine dello script. Ho intenzione di fare un crowdfunding per finanziare il progetto, e parte del ricavato andrà a beneficio della costruzione di strutture per senzatetto e per i loro cani. Molti attori saranno presi direttamente da ambienti di strada. Le location individuate per la realizzazione sono la Scozia, alcuni sprazzi della Polonia del Nord, centri urbani metropolitani come Firenze, Milano,Venezia. E magari anche la Grande Mela. Un grande progetto, che potrebbe arrivare al Festival di Cannes, di Venezia e di Toronto, seguendo gli standard neorealisti dei Contest. Futuri programmi? Sto lavorando a diversi progetti fotografici, a un canale Youtube, e a un progetto nell’ambito della carcerazione. Per completare il progetto di Sightless ho maturato il tema della reclusione, operando come volontaria per il giornale dei Ristretti Orizzonti di Padova. Il mio target è concentrarmi sugli emarginati, gli inetti, le persone recluse: rispecchia il mio continuo interesse verso il più debole, incluso chi viene descritto come pericoloso socialmente. Sto anche collaborando con band musicali per la realizzazione di video e short film, sviluppando una mia “estetica” del suono. Cosa pensa del mondo della fotografia e dei media oggi? Come si trova, come giovane fotografa, ad affermare il suo lavoro e la sua opera? Io sono un po’ old-school, mi appoggio a quello che mi disse un grande maestro e direttore della fotografia, Luciano Tovoli: ”Per fare questo lavoro, devi indossare delle buone scarpe”, ovvero bisogna dosare il piu’ possibile il proprio carisma, avere pugno forte e avere una predisposizione attitudinale positiva. Invece che lasciarsi scoraggiare da chi
e’ arrivato prima di noi, bisogna carpirne quanti piu’ segreti possibile ed essere curiosi. Spesso chi primeggia toglie ai giovani la forza di mettersi in gioco e di provarci solo per paura di essere superato. I giovani sono freschi, dinamici, e con occhi spalancati osservano il mondo desiderosi di sapere. In una professione come questa sapersi vendere e credere nelle proprie competenze e’ l’ingrediente principale per avere successo. Credo che molti fotografi della mia eta’ vengano abusati e messi alle strette al punto da non ricevere quanto meritano. Bisogna sempre mantenere un piano B,C,D e così via, ma mai arrendersi. Chi è Sara Annovi, in arte Sarah Stuart Produttrice, screenwriter, direttrice della fotografia e regista di corti, video e shortfilm, artista espositrice in collaborazione con Giovanni Iovene, l’ambizione di Sarah Stuart, lo pseudonimo di Sara Annovi, e’ lavorare nel settore cinematografico e nella direzione della fotografia in ambiente americano. Nata a Carpi (MO) nel 1993, si diploma al Liceo Classico di Correggio, si laurea all’Accademia di Arte, Fashion & Design di Firenze, specializzandosi in produzione fotografica e Nuovi Media visuali. Frequenta un Master di Cinematografia alla Shot Academy di Roma. Durante la stesura della tesi in “Direzione della Luce Naturale: riflessione sul Dogma 95 di Lars Von Trier”, farà conoscenza di personaggi e maestri cinematografici del settore fra cui Luciano Tovoli. Ottiene riconoscimenti artistici di spessore; realizza cataloghi e servizi fotografici per Marianna Ferrara, fashion designer russa. L’incontro con il curatore artistico Giovanni Iovene, durante l’evento culturale e la sfilata di moda al Wien Italianisches Kulturinstitute in cui riceve il titolo di fotografa ufficiale, seguirà la sua presenza attestata dal Ministero della Cultura in quanto video-montatrice, operatrice anche nelle successive mostre artistiche, fra cui la Biennale di Firenze, Grand Palais a Parigi, la Mostra di Assisi in cui
espone i suoi scatti fotografici del progetto “Sightless” concentrato sul ritrarre la realtà dei senzatetto, e dal quale scaturisce il piano per un futuro lungometraggio. Tra le sue esperienze formative, uno stage per i Ristretti Orizzonti, giornale di Padova che tratta specificamente della carcerazione; un lavoro come fotografa, assistente e marketing content assistant per Daniela De Montby, brand di grande successo; una esperienza di filmmaker presso la Guestlist Magazine durante la quale entra in contatto col mondo musicale rapper, drum and bass e con artisti quali Token, Strike, Eminem e nel blues, soul, country con gli Arthur’s Brothers. A Firenze produce video musicali per Simon & The Strangers, di cui realizza il video ufficiale, e a Cibeno, in collaborazione con Maximilian Parolisi, produce un video artistico visuale per il lancio di una sua personale produzione “Something New”. A Londra collabora come videoassistentee runner in alcune film produzioni fra cui quella di “A change of Heart for Fred”, della regista Tiana Linden. In ordine di realizzazione le opere che le hanno fatto vincere alcuni contest: alla Toscana Film Commission “Living the Sound of the Street” nel 2014, “Motivational Video” nel 2015, “Stanislaw Builder Interview and Dance Performace”, “Opus Ballet Show recordings”nel 2016, “God is a Dj”, nel 2017, “Une tragédie comique” 2017, “Anya Walking Prayer” 2016/2017, “Meeting Her” uno script per la FMA School a Firenze, ora sotto la supervisione della Lions Gate, “As much as Dorian” 2017. Attualmente sta lavorando a SIGHTLESS, a una delle sue ultime produzioni a Londra “Documentary about homeless”, “Felicidade: an anthropologist ’ study on happyness”, “The day we never met”, “LM 3 MEZZI”; coinvolta nella progettazione di una video musicale country per gli Arthur’s Brothers e un film basato sulla pellicola di Edgar Allan Poe. Un video musicale che sta partorendo sopra una delle base strumentali prodotte da Strike Force. Nel 2017 riceve l’opportunità da parte del team Maremma Ventura attuale Esplorando di poter costituire la camera operatrice assistente durante un documentario intitolato “Cacciatori di Miniere” per il Gavorrano Park; in concomitanza con ciò lavora per una
produzione indipendente CinePhotoArt, coordinata da Marco Kroma, una web serie alchimista e gotica di cui curerà la direzione della fotografia. In un canale Youtube cui produce film review, intervista altri artisti nel settore e prosegue nella realizzazione di shortfilm, come di puntate per film-produzioni di cui lei stessa cura lo script, insieme ad altri artisti coinvolti nel panorama internazionale, fra cui l’art-director August Ryder e il sound designer Jimbo. Realizza per gli attori che collaborano con un personale showreel da presentare alle case di produzione. In occasione dell’eclissi di Luna “Salute in cammino” è tornata alla Riserva naturale della Sentina SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A distanza di poco più di un anno, in occasione dell’eclissi di Luna, l’iniziativa “Salute in cammino” si è ripetuta presso la Riserva naturale della Sentina con una manifestazione che ha coinvolto tante persone provenienti da Marche ed Abruzzo.
Grazie alla luminosità della serata, al bel tempo ed alla collaborazione di Andrea Marinucci è stato possibile ammirare le tante bellezze presenti all’interno della Sentina, un autentico gioiello che risulta a volte sconosciuto anche a cittadini provenienti da zone limitrofe. L’iniziativa rientra nel progetto regionale “Sport senza età” è realizzata dal comitato regionale Marche dell’U.S. Acli e sostenuta dall’Asur Marche ai sensi della DGR 1118/2017. Quarto appuntamento con “Salute in cammino Ascoli” Lunedì 30 luglio il tema è “Le fontane e i pozzi” ASCOLI – Lunedì 30 luglio quarto appuntamento con l’iniziativa “Salute in cammino Ascoli” con partenza da Piazza Arringo alle 21. La manifestazione, realizzata dall’Unione Sportiva Acli Marche, grazie ad un contributo dell’Asur Marche (DGR 1118/2017) e patrocinata dall’amministrazione comunale, nell’ambito del progetto regionale “Sport senza età”, sta coinvolgendo centinaia di persone in un progetto di promozione dell’attività fisica a cui è abbinata la valorizzazione e la conoscenza delle bellezze architettoniche della città.
Per ulteriori informazioni si possono consultare il sito www.usaclimarche.com, il gruppo facebook “Salute in cammino Ascoli”, la pagina facebook “Salute in cammino” oppure chiamare il numero 3442229927. Salute in cammino Ascoli And the winner is… La Bottega de le Ombre! Si è conclusa la tredicesima edizione del Festival nazionale del Teatro dialettale di Agugliano (Ancona) con premiazioni e un grande Pippo Franco Agugliano (An), 2018-07-29 – E dopo un impegnativo percorso di dieci serate, è giunto a conclusione anche il Festival nazionale di Teatro dialettale di Agugliano (Ancona), edizione numero 13 del 2018. Il premio “La Guglia d’Oro” è stato assegnato all’unanimità alla compagnia “La Bottega de le Ombre” di Macerata, con “Farà giorno”, due atti intensi e emozionanti per la regia di Sante Latini, con Alessandro Bruni miglior attore protagonista. Pluripremiate anche “1861 – La brutale verità” del Gruppo CarMa di Reggio Calabria che si è aggiudicato il Premio giovani a Teatro, il Premio del
pubblico, il Premio speciale della Giuria e il premio alla migliore attrice protagonista a Marinella Rodà; “Le cinque rose di Jennifer” della Compagnia di Pozzuoli (NA) “Vulimm’ Vulà”, che si è portata a casa il premio per la migliore attrice non protagonista a Roberta Principe, il Premio speciale della Commissione esaminatrice e un Premio speciale assegnato a Jennifer, personaggio difficile e coraggioso, condannato a una solitudine moderna in una società totalmente indifferente. Questi gli altri premi assegnati: Miglior attore caratterista a Tiziano Foantan, il nonno di “Weekend a Capri” della compagnia “La Tartaruga” di Lendinara (Rovigo); Migliore attrice caratterista a Pamela Marinucci del “Gruppo Amici dell’Arte” di Offida, nei panni della serva Pierina in “Sganarello, medico per forza e per amore; Miglior attore non protagonista a Goffredo Laugeni della Compagnia “30 Allora” di Casagiove (Caserta) per “Ultimo scugnizzo; Miglior regia a Francesco Facciolli e Scilla Sticchi del “Gruppo Amici dell’Arte” di Offida per “Sganarello, medico per forza e per amore”; Miglior Scenografia a Giuseppe Petruccione e Vincenzo Russo per “Ultimo scugnizzo”; Migliori costumi a Scilla Sticchi del “Gruppo Amici dell’Arte” di Offida per “Sganarello” Medaglia del Presidente del Senato alla commedia “Ultimo scugnizzo” della Compagnia “30 Allora”. Come detto, il Premio La Guglia d’Oro 2018 è andato a “La Bottega de le Ombre” di Macerata per “Farà giorno” con la seguente motivazione: “Tre figure bellissime, solide, con un
vissuto diverso e apparentemente inconciliabile, ma con una trasversale tenerezza di fondo, capace di far trovare ai protagonisti un linguaggio comune su cui confrontarsi e sperare”. A festeggiare i vincitori un divertentissimo Pippo Franco che ha allietato la serata non risparmiando battute a nessuno, in questo pazzo, pazzo mondo che ha perso ogni punto di riferimento e gira sbandato, cercando di barcamenarsi tra il serio e il faceto. Ma per fortuna c’è rimasta la possibilità di ridere delle nostre incapacità e di questa nostra superficialità. E Pippo Franco non ha mancato proprio di sottolineare, al pubblico presente all’Anfiteatro al Parco delle Querce di Agugliano, questa sorta di “via di scampo”. Spettacolari poi i fuochi di artificio con cui si è illuminato questo cielo di fine luglio, per concludere degnamente un’edizione piena di infinite novità, ma, come sempre, ricca di spettacoli di grande livello, in cui le due giurie (esperti e giovani) hanno avuto il loro bel da fare. Ora per il direttivo dell’Associazione “La Guglia” un periodo di vacanza, in attesa delle tante sorprese “quasi pronte” per i prossimi autunno e inverno. E si vocifera, già da ora, che ci aspetteranno grossi nomi… bmd bty
Mind Festival, stasera chiude il re del raggae Alborosie Fiumana di pubblico per le date precedenti. Il 12 agosto con la data extra dei Selton Montecosaro, 2018-07-29 – Un successo dietro l’altro quello che anche in questa edizione collezionano gli organizzatori del Mind Festival l’appuntamento dell’estate marchigiana con il meglio della musica indipendente italiana e internazionale. Dopo l’apertura di Willie Peyote, la fiumana di presenze per Pop X, Galeffi e Viito giovedì 26, quella per Jarabe De Palo e Rezophonic venerdì 27, e la bolgia danzante per Dardust e il dj set di Pendulum di ieri con ospite a sorpresa il cantante degli Ex Otago, stasera si chiude con un altro imperdibile concerto.
Mind Festival La domenica del Mind infatti ospita il re del raggae Alborosie. Siciliano di nascita, jamaicano d’adozione è considerato l’ambasciatore italiano del reggae nel mondo. Vincitore del premio come “Best Reggae Act” ai M.O.B.O. e nel corso della sua ventennale carriera ha raggiunto il successo, e la consacrazione internazionale, calcando i palchi dei piu’ grandi festival del pianeta. L’evento domenicale, in collaborazione con uno dei più grandi festival europei il Rototom Sunsplash, sarà una vera e propria giornata dedicata al reggae tra live e dj set per chiudere in bellezza la cinque giorni di Montecosaro. Domenica 12 agosto in programma un “extra date” che avrà luogo in piazza Trieste, nel centro storico di Montecosaro con i Selton, il gruppo folk rock brasiliano. Tutti i concerti ad ingresso gratuito sono possibili grazie al sostegno di: Beltion, Ercan, Vittorazi, Fac gb, Horizon, Korg, Montarbo, Officine21, Ipm, Twins.
da Giulianova Spiagge sicure Estate 2018. Giulianova si aggiudica i fondi del Viminale mentre continuano i blitz contro il commercio abusivo. Due milioni e cinquecentomila euro. E’ l’ammontare dello stanziamento proveniente dal Fondo unico giustizia che sarà corrisposto ai 54 comuni rivieraschi a vocazione turistica che hanno presentato progetti idonei per il piano Spiagge sicure – Estate 2018. Tra i progetti approvati anche quello del Comune di Giulianova, uno dei due ammessi in provincia di Teramo. “I fondi – spiega il sindaco Francesco Mastromauro – riguardano principalmente l’assunzione a tempo determinato di personale della polizia locale, il pagamento degli straordinari, l’acquisto di mezzi e attrezzature da fornire per il contrasto all’abusivismo commerciale e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione. Sono molto soddisfatto del fatto che Giulianova sia compresa tra i 23 Comuni beneficiari dell’Italia centrale. I requisiti indicati prevedevano che ad accedere ai fondi fossero i comuni costieri a vocazione turistica, non capoluogo di provincia, con una popolazione non superiore a 50mila abitanti e con un indicatore di affollamento nelle strutture ricettive non inferiore a 500mila presenze secondo i dati Istat, cifra, questa, che corrisponde a quella da me diffusa recentemente confermando il ruolo di
assoluta importanza della città nello scenario turistico regionale. 72 località italiane – aggiunge il sindaco – rispondevano a queste caratteristiche ma solo 61 avrebbero potuto accedere ai fondi tenuto conto del vincolo che prevedeva potessero essere finanziati non più di tre comuni per provincia. Le proposte progettuali sono state presentate in prefettura e approvate dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. A seguito dell’attento vaglio unicamente 54 sono stati i progetti ritenuti validi e destinatari dei fondi per un massimo finanziabile di 50 mila euro tra i quali, appunto, quello da noi presentato”. Intanto continuano i blitz della Municipale contro il commercio abusivo. Proprio oggi, 29 luglio, una nuova operazione è stata portata a segno dagli agenti diretti dal vicecomandante Gianni Di Loreto che ha consentito di sequestrare un consistente quantitativo di articoli contraffatti messi in vendita sulla spiaggia. Le operazioni proseguiranno costantemente per arginare un fenomeno da anni diffuso nelle località del litorale ma sul quale la Municipale, come disposto dal sindaco, mantiene alta la guardia.
Laboratorio permanente delle dieci città finaliste al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 Parte da Macerata l’idea di un protocollo d’intesa MACERATA – Capitalizzare il lavoro svolto, renderlo strutturato e visibile in una prospettiva triennale attraverso un Grand Tour, il viaggio delle conoscenza, delle città incluse nella top ten delle finaliste per diventare Capitale italiana della Cultura 2020. Da qui l’esigenza di arrivare a un protocollo d’intesa condiviso dai vari Comuni che definisca gli obiettivi delle rete, un programma delle attività e delle specificità da promuovere, progetti di formazione, fino a ipotizzare un bando per individuare un’agenzia che possa investire sul “racconto” del Grand Tour e la costruzione di una rete degli uffici stampa degli enti coinvolti. Queste tra le tante idee emerse nella seconda tappa del percorso intrapreso dalle dieci città finaliste che ha visto la luce lo scorso aprile a Casale Monferrato e proseguito il 26 e 27 luglio a Macerata, a Palazzo Buonaccorsi, convocato su iniziativa del vice sindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, che ha guidato è coordinato l’incontro. “Due giorni molto intensi e ricchi, un laboratorio tra comuni che ha dato il via a una infrastruttura culturale per l’Italia, la rete delle piccole e medie città che fanno della cultura un punto di forza per la crescita della comunità – afferma l’assessore Monteverde -. È un progetto ambizioso e molto importante perché parte dal basso e dalle città che sono periferiche ma rappresentano l’Italia dei comuni. Mettiamo insieme i giovani, le imprese culturali, gli eventi, le storie di ciascuno per percorrere un insolito Grand Tour dell’Italia”. Al tavolo dei lavori hanno partecipato il sindaco di Macerata Romano
Carancini, il sindaco e l’assessore alla Cultura di Casale Monferrato, Titti Palazzetti e Daria Carmi, il primo cittadino di Bitonto Michele Abbaticchio, gli assessori alla Cultura di Piacenza e Nuoro Massimo Polledri e Sebastiano Cocco, la responsabile dell’ufficio stampa Antonietta Demurtas e il funzionario alla Programmazione Salvatore Boeddu del Comune di Nuoro, Simona Teoldi responsabile del servizio Beni e attività culturali della Regione Marche, il sovrintendente e la direttrice artistica del Macerata Opera Festival Luciano Messi e Barbara Minghetti, la dirigente del servizio Cultura del Comune di Macerata Alessandra Sfrappini, Massimiliano Colombi e Marco Marcatili, sociologo ed economista coordinatori del dossier di candidatura di Macerata Capitale Italiana della Cultura 2020. un momento dell’incontro delle dieci città finaliste al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 a Palazzo Buonaccorsi a Macerata Tema del confronto “Una mappa di sviluppo territoriale e progettazione integrata” intorno a cui si è sviluppato un intenso e partecipato dibattito, ricco di contributi, che ha toccato tematiche che hanno visto al centro dello scambio di idee per la creazione della rete della città anche buone pratiche su cui costruire consenso, produzione e condivisione culturale, alleanze economiche con le realtà dei diversi territori.
Sottolineata l’esigenza di stringere un rapporto con le varie Regioni di appartenenza e la necessità di contatti con il Ministero competente. “Questo secondo incontro – ha detto l’assessore di Casale Monferrato Daria Carmi – è stato fondamentale per delineare struttura o e obiettivi della rete delle dieci città finaliste a capitale Italiana della Cultura 2020. Abbiamo confermato l’impegno a sviluppare politiche cittadine dove la cultura è cuore di crescita e sviluppo”. Per Sebastiano Cocco, vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Nuoro “il sistema reticolare, proprio della proposta culturale di Nuoro 2020, trova maggiore compimento nella costituzione della rete delle città finaliste. L’intreccio delle varie specificità, la connessione tra le buone pratiche in ambito culturale, la promozione di una dimensione insolita delle varie realtà italiane, diventando un soggetto unico, rappresenteranno un interlocutore importante per le realtà pubbliche e private, nell’ottica delle rigenerazione dei territori e della creazione di nuove opportunità di sviluppo”. “ L’Italia è l’Italia del Comuni – ha affermato invece nel corso dei lavori l’assessore alla Cultura di Piacenza Massimo Polledri – dove identità, storia, usanze di vita hanno creato una cultura ineguagliabile. Metterle vicino e accostarle rappresenta un valore umano di convivenze e turistico senza uguali”. Prossima tappa del laboratorio permanente delle dieci città finaliste al titolo di capitale Italiana della Cultura 2020 sarà il 28 e 29 settembre a Nuoro dove verrà definito il protocollo d’intesa che ogni Amministrazione dovrà approvare e sottoscrivere, un comune documento di identità che aprirà le porte delle successive fasi attuative della rete.
Viaggio nel Medioevo a Cossignano Cossignano, 2018-07-28 – Il progetto “Cossignano Medioevo Festival”, giunto alla sua 15ma edizione, ha fatto rivivere all’interno del borgo tipicamente medievale, tra miti e leggende, la magia di quell’età di mezzo che ancora oggi attrae i sensi, con la forza dei suoi contrasti. Sabato 28 luglio, oltre la sagra medievale, al Centro Storico con ingresso gratuito, la rituale FESTA MEDIEVALE “Al Castellum Martis” A.D. MMXVIII con ritmi, animazioni e spettacoli. Per tutta la serata attività varie a cura di gruppi storici in costume, sbandieratori, chiarine e tamburini, rappresentazioni narrative di piazza con prestigiose compagnie e scenografia d’altri tempi, giochi popolari e rozza baldoria con i trovatelli e lamentevole povertà con i frati cercatori che consentiranno anche un piccolo ristoro nella loro taberna. In programma, quest’anno, la partecipazione straordinaria del gruppo storico “LA PANDOLFACCIA” di Fano che ha messo in scena spettacoli e dimostrazioni coinvolgendo soldati, sbandieratori, musici e mangiafuoco. Il gruppo “ERRABUNDI MUSICI” di Fermo che si è esibito in repertori musicali inusuali con strumenti in uso nel 1300 oltre ai falchi di
MESSER ALESSANDRO di Massa Carrara, falconiere di grande esperienza che prima ha mostrato i suoi rapaci, ne ha descriverà le caratteristiche e poi li ha fatto esibire. Un appuntamento imperdibile che unisce il gusto per la rievocazione alla teatralità tra momenti di incanto e di emozione. Facce da Medioevo Festival Ph © Alessandro Barbizzi Copyright www.ilmascalzone.it © Press Too srl – Riproduzione riservata nb: per immagini ad alta definizione scrivere a redazione@ilmascalzone.it
Festa Madonna della Marina San Benedetto del Tronto, 2018-07-28 – Festa Madonna della Marina: la processione in mare
Torna Jesi Jazz Festival Dal 1 al 3 agosto torna il grande jazz nel centro storico di Jesi con la sesta edizione di “Jesi Jazz Festival”: sei concerti e una mostra fotografica con alcuni dei protagonisti della scena jazzistica nazionale e internazionale Jesi (AN), 28 luglio 2018 – La grande musica torna nel centro storico di Jesi con la sesta edizione dello Jesi Jazz Festival 2018, manifestazione promossa dal Comune di Jesi in collaborazione con Fondazione Pergolesi Spontini. La manifestazione, che anticipa il programma del XVIII Festival Pergolesi Spontini di settembre nell’ambito di un percorso di “Festival in progress”, propone ogni sera, da mercoledì 1 a venerdì 3 agosto, due concerti con alcuni dei protagonisti della scena jazzistica nazionale e internazionale. Ad accompagnare la rassegna, la mostra “A tempo di Jazz”, a cura del Circolo Culturale Jesino “Massimo Ferretti”, che inaugura mercoledì 1 agosto alle ore 17,30 e che resta aperta fino a domenica 5 agosto dalle ore 17,30 alle ore 20. La rassegna si apre MERCOLEDI’ 1 AGOSTO alle ore
21,30 in Piazza delle Monachette con la formazione composta da Fabio Zeppetella alla chitarra, Amedeo Ariano alla batteria, Emanuel Bex all’organo hammond e Geraldine Laurent al sax alto. Il titolo, “Chansons!”, è un’idea musicale per raccontare due mondi vicinissimi, che da sempre si osservano con reciproca curiosità e si influenzano a vicenda: L’Italia e la Francia. Due grandi tradizioni musicali che si stringono la mano e si alleano, mettendo in campo tre talenti cristallini: Fabio Zeppetella, a rappresentare il tricolore; Geraldine Laurent ed Emmanuel Bex come ambasciatori dei “bleus”. L’inedito quartetto interpreta undici canzoni che raccontano al meglio la tradizione musicale cantautorale dei due paesi: da Bruno Martino passando per De Andrè e De Gregori e arrivando a Pino Daniele per l’Italia e Jacques Brel, Leo Ferrè, Yves Montand e Joe Dassin per la Francia. Segue, alle ore 23, sempre in Piazza delle Monachette, il concerto della formazione composta da Susanna Stivali voce, Amanda Tiffin voce, Mike Rossi sax, Guillherme Ribeiro piano e fisarmonica, Gabriele Pesaresi contrabbasso e Roberto Desiderio batteria. In collaborazione con Arcevia Jazz Feast, l’esibizione di questo grande ensemble di magnifici professionisti segna una serata all’insegna dell’internazionalità con Amanda Tiffin, grande cantante sudafricana e Guillherme Ribeiro, pianista, tastierista, fisarmonicista e compositore brasiliano di immenso talento. Concerti a pagamento. GIOVEDI’ 2 AGOSTO la rassegna si sposta in Piazza Federico II, il cuore antico della città. Apre la serata, alle ore 21,30, la formazione capitanata da un’autentica leggenda del jazz italiano, Enzo Pietropaoli, che, lasciato il contrabbasso, il suo storico strumento, si esibisce al basso elettrico con Enrico Zanisi al pianoforte e Alessandro Paternesi alla batteria in un omaggio al festival
di Woodstook dell’agosto 1969. Il repertorio comprende brani di Santana, The Who, Janis Joplin, Joan Baez, Joe Cocker, Creedence Clearwater Revival, Sly And The Family Stone, Jimi Hendrix arrangiati in chiave contemporanea da Enzo Pietropaoli. La serata si conclude alle ore 23 con un altro omaggio a una storica band della scena musicale contemporanea, la band alternative rock dei Radiohead. Una formazione composta da alcuni tra i migliori professionisti espressione del territorio come Anna Laura Alvear Calderon voce, Diego Donati chitarra, Stefano Coppari chitarra, Lorenzo Scipioni contrabbasso e Stefano Paolini batteria presenta in anteprima assoluta il lavoro discografico curato da Diego Donati, chitarrista e arrangiatore. Nel gruppo, oltre al già menzionato telentuosissimo Stefano Coppari alla chitarra, anche un quartetto d’archi. Il risultato è una completa e originalissima rivisitazione dei brani dei Radiohead con sonorità molto particolari. Concerti a ingresso libero. Ancora due imperdibili concerti VENERDI’ 3 AGOSTO di nuovo in Piazza delle Monachette. Alle ore 21,30 appuntamento con un trio straordinario composto da Leo Caligiuri al piano, il mitico Ares Tavolazzi al contrabbasso e Christian “Chicco” Capiozzo alla batteria. Il trio Caligiuri-Tavolazzi-Capiozzo propone un repertorio di brani inediti, rivisitazioni personali di standards jazz e brani del repertorio pop internazionale. E di livello mondiale sono i due musicisti che li affiancano in questa occasione: il trombettista Flavio Boltro, sicuramente una delle più prestigiose firme del jazz ed il sassofonista Stefano Di Battista, uno dei personaggi più brillanti e interessanti del jazz italiano di oggi. La serata si chiude alle ore 23 con l’ultimo appuntamento della rassegna, il concerto della band composta da John
Michael Mawshie al beatbox ed elettronica, Emilio Marinelli al pianoforte e tastiere, Gabriele Pesaresi al basso elettrico e Stefano Paolini alla batteria. Il band leader, pianista, compositore e arrangiatore, Emilio Marinelli ci propone moderne ed elettroniche contaminazioni del Jazz contemporaneo. Concerti a pagamento. INFO www.jesieventi.it/jazzfestival/ www.fondazionepergolesispontini.com BIGLIETTERIA – Teatro G.B. Pergolesi tel 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com Fino al 10 agosto aperta dal mercoledì al venerdì, 9.30 – 12.30 e da un’ora prima dell’inizio dei concerti nelle diverse sedi online: www.vivaticket.it CONTATTI – Ufficio Turismo Comune di Jesi – Piazza della Repubblica – Jesi tel 0731 538420 – turismo@comune.jesi.an.it da martedì al sabato: 10.00-13.00 / 15.00-18.00 / domenica 10.00-13.00
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