La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi

Pagina creata da Andrea Manca
 
CONTINUA A LEGGERE
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
La forza degli ultimi                                  nel
progetto di Sara Annovi
di Raffaella Milandri

Il progetto “Sightless”, di Sara Annovi, che si basa su una
esperienza personale e uno studio sul mondo dei senzatetto,
vuole mettere a fuoco la cecità indotta dalla differenza di
condizione sociale, in particolare nei confronti degli ultimi.
Una ricerca importante, dalla quale si estrapola una profonda
riflessione sui valori dell’uomo e della società attuali. Sara
ha vissuta ella stessa come una senzatetto, in una comunità di
polacchi. Ho incontrato Sara Annovi, in arte Sarah Stuart, sia
alla Biennale di Firenze che ad un evento internazionale ad
Assisi, grazie all’amico comune Giovanni Iovene, pittore e
curatore di eventi artistici di spessore.

Sara, come è nata la passione per la fotografia, prima ancora
della opera di film-making?

Esattamente, le mie video-produzioni sono nate in un secondo
tempo. Sin da quando avevo 12 anni ho iniziato a partecipare a
importanti contest di Fotografia, della Contrasto e poi di
Lifeframer. In maniera particolare mi sono avvicinata alla
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
fotografia documentaria e al ritratto, e poi sono entrata
all’Accademia Italiana di Firenze. Cio’ che mi ha spinto alla
scelta dello scatto, rispetto ad altre arti visive, e’ stato
inizialmente la mia poca confidenza ad avvicinarmi socialmente
alle persone: la camera costituisce una barriera e un’unione
al contempo, permette di costruire un personale spazio di
interpretazione ed azione e congela una connessione con il
soggetto fotografato. Ho scoperto quanto potessi diventare
potente suggellando un momento con la macchina fotografica, e
il vero valore della fotografia, sin dagli ultimi anni del
liceo: scattare foto mi dava energia, entusiasmo, non era piu’
solo un hobby, era diventata un’esigenza, seguiva la mia idea
di vita, il mio lifestyle. Sono del ‘93, una generazione dove
la potenza dell’inventiva si e’ in parte afflosciata perché
tutto e di piu’ e’ già stato proposto, toccato e addirittura
plagiato. Come fotografa difendo la mia parte artistica, ma
purtroppo ciò che vende oggi e’ spesso il fine commerciale
dell’immagine e non la qualita’ artistica . Fotografare
significa comporre un’immagine e scrivere con la luce: il
fotografo estrae una parte di realta’, la reinterpreta, non la
riproduce.

La storia di Sightless nasce dalla relazione con questo
giovane senzatetto polacco e con i suoi amici. Cosa La ha
maggiormente incuriosita di questo mondo “diverso”, con ritmi
di vita e regole decisamente inusuali per noi “borghesi”?
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
Pur   se   io
                                               provengo da
                                               una famiglia
                                               medio-
                                               borghese, non
                                               mi       sono
                                               sentita poi
                                               così diversa
                                               da    quelle
                                               persone che,
                                               indipendentem
                                               ente   dagli
                                               anni passati
                                               in   strada,
                                               sono
umanamente e civilmente così simili a noi. Mi ha colpito il
loro inusuale rispetto degli spazi, dal momento in cui, in
territorio pubblico, non esistono privatizzazioni e all’aria
aperta tutto dovrebbe essere accessibile. Mi sono resa conto
di quanto il tetto per loro fosse diventato un fattore
accessorio; il senso dell’onore e del rispetto che questi
polacchi avevano per la quiete e per il sonno di ognuno, dopo
ore di burla e qualche bicchiere di troppo, erano sicuramente
più difficili da mantenere in uno spazio condiviso, che loro
sono in grado di privatizzare in maniera ammirabile. Hanno
“colonizzato” una chiesa a Gavinana, e il parco attorno ad
essa. Lo Zio piu’ saggio del gruppo, che tutti amano chiamare
“Clint Eastwood”, si svegliava alle cinque ogni giorno e con
le mani imperterrito raccoglieva cicche, riordinava il posto
letto, igienizzava con alcol le poche posate ricevute dalla
Caritas, e cercava di mantenere in ordine la strada, dove
ragazzi adolescenti e piromani passavano di notte lanciando
cartacce bruciate, incendiando cassonetti . Loro non sono per
niente disagiati in quanto vagabondi, e sono abituati ad
arrangiarsi. Ho scoperto che vivere all’aperto può costituire
una “droga”; che talvolta non esiste una concezione di giusto
e sbagliato; che un materasso e’ sicuramente piu’ comodo ma
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
agli occhi della fame, come alle mense e riuniti in uno
spoglio spazio comune, eravamo tutti esseri umani e che quindi
di un “materasso” si può fare a meno. La civiltà, intesa come
una non-necessaria patina comportamentale e sociale con cui
siamo cresciuti, e il galateo che ci hanno impartito, possono
sicuramente arrivare a dividerci dalla semplicità dei nostri
istinti, dal cameratismo universale che gli uomini dovrebbero
avere gli uni per gli altri. L’intesa e la forma comunitaria
che questi individui, pur non integrandosi nella nostra
società, sono riusciti ad instaurare è sufficiente a
mantenerli in vita, rinunciando anche al denaro. Questa
esperienza mi ha fatto godere ogni attimo abbandonando l’ansia
frenetica, portata dalla competizione di tutti i giorni, nella
ricerca disperata di un’identificazione nel mio lavoro. Ero
Sara, nessuno mi conosceva, ma sentivo di conoscere tutti, e
mi sentivo di controllare quell’aspetto di me “ribelle”
passando inosservata. Come diceva il saggio Clint Eastwood ero
libera dai canoni, dallo stress, imposti dal Conformismo. Ero
curiosa di scoprire quanto a loro basti poco per stare bene, e
come io invece sia piena di esigenze. Di colpo, immergendomi
nel loro mondo, mi sono sentita stranamente soddisfatta. Non
potevo tradire le loro usanze, nel momento in cui ero parte
del gruppo, e questo ha battuto addirittura le norme e i
principi con cui ero stata allevata; mi davano la libertà di
potermi dissociare e di poter scegliere chi essere ad ogni
momento, in quanto mi apprezzavano come quella ragazza, un po’
ingenua e studiosa, che il mio ex aveva presentato loro.

Il cuore di Sightless: qual é è il cuore della storia, e la
morale che ne ha voluto trarre e divulgare attraverso le
immagini?
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
Sightless
                                                nasce per far
                                                riflettere le
                                                persone sul
                                                valore della
                                                comunita’
                                                inteso come
                                                gruppo      di
                                                persone che
                                                agiscono con
                                                lo      scopo
                                                unico        e
                                                imprescindibi
le di sopravvivere. Il messaggio dietro questo progetto da una
parte tocca il tema della minoranza sociale, dall’altra quella
della disoccupazione, perché possa aprire gli occhi sulla
condizione dei cittadini in generale. In caso non ci fosse una
soluzione, dopo il pignoramento della propria casa per
esempio, come fare per non perdere l’entusiasmo, come fare a
non commettere atti di disperazione? Credo che la scelta della
strada non sia certo una scappatoia, ma la scelta di questi
polacchi è ammirabile e spunto di riflessione: affrontare la
strada, senza tempo per rimpianti o rancore, ma con una
continua dedizione all’aiuto reciproco. Il segreto di
“Sightless” è nel mettersi nei miei panni, una ragazza che non
ha nulla in comune con il resto del gruppo, eppure riesce a
vivere due vite differenti senza sentirsi per forza in dovere
di giudicare e di seguire norme comportamentali prestabilite.
Il mio progetto vuol suggerire quanto tempo si potrebbe
guadagnare invece di perderlo dietro futili preoccupazioni,
spendendolo per cambiare lo stile della propria vita e fare in
modo che anche l’esperienza più drammatica possa trasformarsi
in un’avventura, in un riscatto, in una possibilità di azione.
Sightless, in quanto futura trasposizione cinematografica,
vuole essere anche un piccolo corso di pronto soccorso e una
sorta di incitamento all’auto-gestione. I personaggi di
Sightless non sono degli eroi, ma degli Anti-Eroi, come Noi,
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
come Tutti.

Ci parli del progetto cinematografico relativo a Sightless

Sto definendo le ultime pagine dello script. Ho intenzione di
fare un crowdfunding per finanziare il progetto, e parte del
ricavato andrà a beneficio della costruzione di strutture per
senzatetto e per i loro cani. Molti attori saranno presi
direttamente da ambienti di strada. Le location individuate
per la realizzazione sono la Scozia, alcuni sprazzi della
Polonia del Nord, centri urbani metropolitani come Firenze,
Milano,Venezia. E magari anche la Grande Mela. Un grande
progetto, che potrebbe arrivare al Festival di Cannes, di
Venezia e di Toronto, seguendo gli standard neorealisti dei
Contest.

Futuri programmi?

Sto lavorando a diversi progetti fotografici, a un canale
Youtube, e a un progetto nell’ambito della carcerazione. Per
completare il progetto di Sightless ho maturato il tema della
reclusione, operando come volontaria per il giornale dei
Ristretti Orizzonti di Padova. Il mio target è concentrarmi
sugli emarginati, gli inetti, le persone recluse: rispecchia
il mio continuo interesse verso il più debole, incluso chi
viene descritto come pericoloso socialmente. Sto anche
collaborando con band musicali per la realizzazione di video e
short film, sviluppando una mia “estetica” del suono.

Cosa pensa del mondo della fotografia e dei media oggi? Come
si trova, come giovane fotografa, ad affermare il suo lavoro e
la sua opera?

Io sono un po’ old-school, mi appoggio a quello che mi disse
un grande maestro e direttore della fotografia, Luciano
Tovoli: ”Per fare questo lavoro, devi indossare delle buone
scarpe”, ovvero bisogna dosare il piu’ possibile il proprio
carisma, avere pugno forte e avere una predisposizione
attitudinale positiva. Invece che lasciarsi scoraggiare da chi
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
e’ arrivato prima di noi, bisogna carpirne quanti piu’ segreti
possibile ed essere curiosi. Spesso chi primeggia toglie ai
giovani la forza di mettersi in gioco e di provarci solo per
paura di essere superato. I giovani sono freschi, dinamici, e
con occhi spalancati osservano il mondo desiderosi di sapere.
In una professione come questa sapersi vendere e credere nelle
proprie competenze e’ l’ingrediente principale per avere
successo. Credo che molti fotografi della mia eta’ vengano
abusati e messi alle strette al punto da non ricevere quanto
meritano. Bisogna sempre mantenere un piano B,C,D e così via,
ma mai arrendersi.

Chi è Sara Annovi, in arte Sarah Stuart

Produttrice, screenwriter, direttrice della fotografia e
regista di corti, video e shortfilm, artista espositrice in
collaborazione con Giovanni Iovene, l’ambizione di Sarah
Stuart, lo pseudonimo di Sara Annovi, e’ lavorare nel settore
cinematografico e nella direzione della fotografia in ambiente
americano.

Nata a Carpi (MO) nel 1993, si diploma al Liceo Classico di
Correggio, si laurea all’Accademia di Arte, Fashion & Design
di Firenze, specializzandosi in produzione fotografica e Nuovi
Media visuali. Frequenta un Master di Cinematografia alla Shot
Academy di Roma. Durante la stesura della tesi in “Direzione
della Luce Naturale: riflessione sul Dogma 95 di Lars Von
Trier”, farà conoscenza di personaggi e maestri
cinematografici del settore fra cui Luciano Tovoli. Ottiene
riconoscimenti artistici di spessore; realizza cataloghi e
servizi fotografici per Marianna Ferrara, fashion designer
russa. L’incontro con il curatore artistico Giovanni Iovene,
durante l’evento culturale e la sfilata di moda al Wien
Italianisches Kulturinstitute in cui riceve il titolo di
fotografa ufficiale, seguirà la sua presenza attestata dal
Ministero della Cultura in quanto video-montatrice, operatrice
anche nelle successive mostre artistiche, fra cui la Biennale
di Firenze, Grand Palais a Parigi, la Mostra di Assisi in cui
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
espone i suoi scatti fotografici del progetto “Sightless”
concentrato sul ritrarre la realtà dei senzatetto, e dal quale
scaturisce il piano per un futuro lungometraggio. Tra le sue
esperienze formative, uno stage per i Ristretti Orizzonti,
giornale di Padova che tratta specificamente della
carcerazione; un lavoro come fotografa, assistente e marketing
content assistant per Daniela De Montby, brand di grande
successo; una esperienza di filmmaker presso la Guestlist
Magazine durante la quale entra in contatto col mondo musicale
rapper, drum and bass e con artisti quali Token, Strike,
Eminem e nel blues, soul, country con gli Arthur’s Brothers. A
Firenze produce video musicali per Simon & The Strangers, di
cui realizza il video ufficiale, e a Cibeno, in collaborazione
con Maximilian Parolisi, produce un video artistico visuale
per il lancio di una sua personale produzione “Something New”.
A Londra collabora come videoassistentee runner in alcune film
produzioni fra cui quella di “A change of Heart for Fred”,
della regista Tiana Linden. In ordine di realizzazione le
opere che le hanno fatto vincere alcuni contest: alla Toscana
Film Commission “Living the Sound of the Street” nel 2014,
“Motivational Video” nel 2015, “Stanislaw Builder Interview
and Dance Performace”, “Opus Ballet Show recordings”nel 2016,
“God is a Dj”, nel 2017, “Une tragédie comique” 2017, “Anya
Walking Prayer” 2016/2017, “Meeting Her” uno script per la FMA
School a Firenze, ora sotto la supervisione della Lions Gate,
“As much as Dorian” 2017. Attualmente sta lavorando a
SIGHTLESS, a una delle sue ultime produzioni a Londra
“Documentary about homeless”, “Felicidade: an anthropologist ’
study on happyness”, “The day we never met”, “LM 3 MEZZI”;
coinvolta nella progettazione di una video musicale country
per gli Arthur’s Brothers e un film basato sulla pellicola di
Edgar Allan Poe. Un video musicale che sta partorendo sopra
una delle base strumentali prodotte da Strike Force. Nel 2017
riceve l’opportunità da parte del team Maremma Ventura attuale
Esplorando di poter costituire la camera operatrice assistente
durante un documentario intitolato “Cacciatori di Miniere” per
il Gavorrano Park; in concomitanza con ciò lavora per una
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
produzione indipendente CinePhotoArt, coordinata da Marco
Kroma, una web serie alchimista e gotica di cui curerà la
direzione della fotografia.

In un canale Youtube cui produce film review, intervista altri
artisti nel settore e prosegue nella realizzazione di
shortfilm, come di puntate per film-produzioni di cui lei
stessa cura lo script, insieme ad altri artisti coinvolti nel
panorama internazionale, fra cui l’art-director August Ryder e
il sound designer Jimbo. Realizza per gli attori che
collaborano con un personale showreel da presentare alle case
di produzione.

 In occasione dell’eclissi di
Luna “Salute in cammino” è
tornata alla Riserva naturale
della Sentina
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A distanza di poco più di un anno,
in occasione dell’eclissi di Luna, l’iniziativa “Salute in
cammino” si è ripetuta presso la Riserva naturale della
Sentina con una manifestazione che ha coinvolto tante persone
provenienti da Marche ed Abruzzo.
La forza degli ultimi nel progetto di Sara Annovi
Grazie alla luminosità della serata, al bel tempo ed alla
collaborazione di Andrea Marinucci è stato possibile ammirare
le tante bellezze presenti all’interno della Sentina, un
autentico gioiello che risulta a volte sconosciuto anche a
cittadini provenienti da zone limitrofe.

L’iniziativa rientra nel progetto regionale “Sport senza età”
è realizzata dal comitato regionale Marche dell’U.S. Acli e
sostenuta dall’Asur Marche ai sensi della DGR 1118/2017.

Quarto   appuntamento    con
“Salute in cammino Ascoli”
Lunedì 30 luglio il tema è “Le fontane e i pozzi”

ASCOLI – Lunedì 30 luglio quarto appuntamento con l’iniziativa
“Salute in cammino Ascoli” con partenza da Piazza Arringo alle
21.

La manifestazione, realizzata dall’Unione Sportiva Acli
Marche, grazie ad un contributo dell’Asur Marche (DGR
1118/2017) e patrocinata dall’amministrazione comunale,
nell’ambito del progetto regionale “Sport senza età”, sta
coinvolgendo centinaia di persone in un progetto di promozione
dell’attività fisica a cui è abbinata la valorizzazione e la
conoscenza delle bellezze architettoniche della città.
Per ulteriori informazioni si possono consultare il
sito www.usaclimarche.com, il gruppo facebook “Salute in
cammino Ascoli”, la pagina facebook “Salute in cammino” oppure
chiamare il numero 3442229927.

Salute in cammino Ascoli

And the winner is… La Bottega
de le Ombre!
Si è conclusa la tredicesima edizione del Festival nazionale
del Teatro dialettale di Agugliano (Ancona) con premiazioni e
un grande Pippo Franco

Agugliano (An), 2018-07-29 – E dopo un impegnativo percorso di
dieci serate, è giunto a conclusione anche il Festival
nazionale di Teatro dialettale di Agugliano (Ancona), edizione
numero 13 del 2018. Il premio “La Guglia d’Oro” è stato
assegnato all’unanimità alla compagnia “La Bottega de le
Ombre” di Macerata, con “Farà giorno”, due atti intensi e
emozionanti per la regia di Sante Latini, con Alessandro Bruni
miglior attore protagonista. Pluripremiate anche “1861 – La
brutale verità” del Gruppo CarMa di Reggio Calabria che si è
aggiudicato il Premio giovani a Teatro, il Premio del
pubblico, il Premio speciale della Giuria e il premio alla
migliore attrice protagonista a Marinella Rodà; “Le cinque
rose di Jennifer” della Compagnia di Pozzuoli (NA) “Vulimm’
Vulà”, che si è portata a casa il premio per la migliore
attrice non protagonista a Roberta Principe, il Premio
speciale della Commissione esaminatrice e un Premio speciale
assegnato a Jennifer, personaggio difficile e coraggioso,
condannato a una solitudine moderna in una società totalmente
indifferente.

Questi gli altri premi assegnati:

Miglior attore caratterista a Tiziano Foantan, il nonno di
“Weekend a Capri” della compagnia “La Tartaruga” di Lendinara
(Rovigo);

Migliore attrice caratterista a Pamela Marinucci del “Gruppo
Amici dell’Arte” di Offida, nei panni della serva Pierina in
“Sganarello, medico per forza e per amore;

Miglior attore non protagonista a Goffredo Laugeni della
Compagnia “30 Allora” di Casagiove (Caserta) per “Ultimo
scugnizzo;

Miglior regia a Francesco Facciolli e Scilla Sticchi del
“Gruppo Amici dell’Arte” di Offida per “Sganarello, medico per
forza e per amore”;

Miglior Scenografia a Giuseppe Petruccione e Vincenzo Russo
per “Ultimo scugnizzo”;

Migliori costumi a Scilla Sticchi del “Gruppo Amici dell’Arte”
di Offida per “Sganarello”

Medaglia del Presidente del Senato alla commedia “Ultimo
scugnizzo” della Compagnia “30 Allora”.

Come detto, il Premio La Guglia d’Oro 2018 è andato a “La
Bottega de le Ombre” di Macerata per “Farà giorno” con la
seguente motivazione: “Tre figure bellissime, solide, con un
vissuto diverso e apparentemente inconciliabile, ma con una
trasversale tenerezza di fondo, capace di far trovare ai
protagonisti un linguaggio comune su cui confrontarsi e
sperare”.

A festeggiare i vincitori un divertentissimo Pippo Franco che
ha allietato la serata non risparmiando battute a nessuno, in
questo pazzo, pazzo mondo che ha perso ogni punto di
riferimento e gira sbandato, cercando di barcamenarsi tra il
serio e il faceto. Ma per fortuna c’è rimasta la possibilità
di ridere delle nostre incapacità e di questa nostra
superficialità. E Pippo Franco non ha mancato proprio di
sottolineare, al pubblico presente all’Anfiteatro al Parco
delle Querce di Agugliano, questa sorta di “via di scampo”.
Spettacolari poi i fuochi di artificio con cui si è illuminato
questo cielo di fine luglio, per concludere degnamente
un’edizione piena di infinite novità, ma, come sempre, ricca
di spettacoli di grande livello, in cui le due giurie (esperti
e giovani) hanno avuto il loro bel da fare. Ora per il
direttivo dell’Associazione “La Guglia” un periodo di vacanza,
in attesa delle tante sorprese “quasi pronte” per i prossimi
autunno e inverno. E si vocifera, già da ora, che ci
aspetteranno grossi nomi…

               bmd

                                              bty
Mind Festival, stasera chiude
il re del raggae Alborosie

Fiumana di pubblico per le date precedenti. Il 12 agosto con
la data extra dei Selton

Montecosaro, 2018-07-29 – Un successo dietro l’altro quello
che anche in questa edizione collezionano gli organizzatori
del Mind Festival l’appuntamento dell’estate marchigiana con
il meglio della musica indipendente italiana e internazionale.
Dopo l’apertura di Willie Peyote, la fiumana di presenze per
Pop X, Galeffi e Viito giovedì 26, quella per Jarabe De Palo e
Rezophonic venerdì 27, e la bolgia danzante per Dardust e il
dj set di Pendulum di ieri con ospite a sorpresa il cantante
degli Ex Otago, stasera si chiude con un altro imperdibile
concerto.
Mind Festival

La domenica del Mind infatti ospita il re del raggae
Alborosie. Siciliano di nascita, jamaicano d’adozione è
considerato l’ambasciatore italiano del reggae nel mondo.
Vincitore del premio come “Best Reggae Act” ai M.O.B.O. e nel
corso della sua ventennale carriera ha raggiunto il successo,
e la consacrazione internazionale, calcando i palchi dei piu’
grandi festival del pianeta. L’evento domenicale, in
collaborazione con uno dei più grandi festival europei il
Rototom Sunsplash, sarà una vera e propria giornata dedicata
al reggae tra live e dj set per chiudere in bellezza la cinque
giorni di Montecosaro.

Domenica 12 agosto in programma un “extra date” che avrà luogo
in piazza Trieste, nel centro storico di Montecosaro con i
Selton, il gruppo folk rock brasiliano.

Tutti i concerti ad ingresso gratuito sono possibili grazie
al sostegno di: Beltion, Ercan, Vittorazi, Fac gb, Horizon,
Korg, Montarbo, Officine21, Ipm, Twins.
da Giulianova
Spiagge sicure Estate 2018. Giulianova si aggiudica i fondi
del Viminale mentre continuano i blitz contro il commercio
abusivo.

Due milioni e cinquecentomila euro. E’ l’ammontare dello
stanziamento proveniente dal Fondo unico giustizia che sarà
corrisposto ai 54 comuni rivieraschi a vocazione turistica che
hanno presentato progetti idonei per il piano Spiagge sicure –
Estate 2018. Tra i progetti approvati anche quello del Comune
di Giulianova, uno dei due ammessi in provincia di Teramo. “I
fondi – spiega il sindaco Francesco Mastromauro – riguardano
principalmente l’assunzione a tempo determinato di personale
della polizia locale, il pagamento degli straordinari,
l’acquisto di mezzi e attrezzature da fornire per il contrasto
all’abusivismo commerciale e la realizzazione di campagne di
sensibilizzazione. Sono molto soddisfatto del fatto che
Giulianova sia compresa tra i 23 Comuni beneficiari
dell’Italia centrale. I requisiti indicati prevedevano che ad
accedere ai fondi fossero i comuni costieri a vocazione
turistica, non capoluogo di provincia, con una popolazione non
superiore a 50mila abitanti e con un indicatore di
affollamento nelle strutture ricettive non inferiore a 500mila
presenze secondo i dati Istat, cifra, questa, che corrisponde
a quella da me diffusa recentemente confermando il ruolo di
assoluta importanza della città nello scenario turistico
regionale.
72 località italiane – aggiunge il sindaco – rispondevano a
queste caratteristiche ma solo 61 avrebbero potuto accedere ai
fondi tenuto conto del vincolo che prevedeva potessero essere
finanziati non più di tre comuni per provincia. Le proposte
progettuali sono state presentate in prefettura e approvate
dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica.
A seguito dell’attento vaglio unicamente 54 sono stati i
progetti ritenuti validi e destinatari dei fondi per un
massimo finanziabile di 50 mila euro tra i quali, appunto,
quello da noi presentato”.
Intanto continuano i blitz della Municipale contro il
commercio abusivo. Proprio oggi, 29 luglio, una nuova
operazione è stata portata a segno dagli agenti diretti dal
vicecomandante Gianni Di Loreto che ha consentito di
sequestrare un consistente quantitativo di articoli
contraffatti messi in vendita sulla spiaggia. Le operazioni
proseguiranno costantemente per arginare un fenomeno da anni
diffuso nelle località del litorale ma sul quale la
Municipale, come disposto dal sindaco, mantiene alta la
guardia.
Laboratorio permanente delle
dieci città finaliste al
titolo di Capitale Italiana
della Cultura 2020
Parte da Macerata l’idea di un protocollo d’intesa

MACERATA – Capitalizzare il lavoro svolto, renderlo strutturato e
visibile in una prospettiva triennale attraverso un Grand Tour, il
viaggio delle conoscenza, delle città incluse nella top ten delle
finaliste per diventare Capitale italiana della Cultura 2020. Da qui
l’esigenza di arrivare a un protocollo d’intesa condiviso dai vari Comuni
che definisca gli obiettivi delle rete, un programma delle attività e
delle specificità da promuovere, progetti di formazione, fino a
ipotizzare un bando per individuare un’agenzia che possa investire sul
“racconto” del Grand Tour e la costruzione di una rete degli uffici
stampa degli enti coinvolti.

Queste tra le tante idee emerse nella seconda tappa del percorso
intrapreso dalle dieci città finaliste che ha visto la luce lo scorso
aprile a Casale Monferrato e proseguito il 26 e 27 luglio a Macerata, a
Palazzo Buonaccorsi, convocato su iniziativa del vice sindaco e assessore
alla   Cultura,   Stefania   Monteverde,   che   ha   guidato   è   coordinato
l’incontro. “Due giorni molto intensi e ricchi, un laboratorio tra comuni
che ha dato il via a una infrastruttura culturale per l’Italia, la rete
delle piccole e medie città che fanno della cultura un punto di forza per
la crescita della comunità – afferma l’assessore Monteverde -. È un
progetto ambizioso e molto importante perché parte dal basso e dalle
città che sono periferiche ma rappresentano l’Italia dei comuni. Mettiamo
insieme i giovani, le imprese culturali, gli eventi, le storie di
ciascuno per percorrere un insolito Grand Tour dell’Italia”.

Al tavolo dei lavori hanno partecipato il sindaco di Macerata Romano
Carancini, il sindaco e l’assessore alla Cultura di Casale Monferrato,
Titti Palazzetti e Daria Carmi, il primo cittadino di Bitonto Michele
Abbaticchio, gli assessori alla Cultura di Piacenza e Nuoro Massimo
Polledri e Sebastiano Cocco, la responsabile dell’ufficio stampa
Antonietta Demurtas e il funzionario alla Programmazione Salvatore Boeddu
del Comune di Nuoro, Simona Teoldi responsabile del servizio Beni e
attività culturali della Regione Marche, il sovrintendente e la
direttrice artistica del Macerata Opera Festival Luciano Messi e Barbara
Minghetti, la dirigente del servizio Cultura del Comune di Macerata
Alessandra Sfrappini, Massimiliano Colombi e Marco Marcatili, sociologo
ed economista coordinatori del dossier di candidatura di Macerata
Capitale Italiana della Cultura 2020.

un momento dell’incontro delle dieci città
finaliste al titolo di Capitale Italiana della
Cultura 2020 a Palazzo Buonaccorsi a Macerata

Tema del confronto “Una mappa di sviluppo territoriale e progettazione
integrata” intorno a cui si è sviluppato un intenso e partecipato
dibattito, ricco di contributi, che ha toccato tematiche che hanno visto
al centro dello scambio di idee per la creazione della rete della città
anche buone pratiche su cui costruire consenso, produzione e condivisione
culturale, alleanze economiche con le realtà dei diversi territori.
Sottolineata l’esigenza di stringere un rapporto con le varie Regioni di
appartenenza e la necessità di contatti con il Ministero competente.

“Questo secondo incontro – ha detto l’assessore di Casale Monferrato
Daria Carmi – è stato fondamentale per delineare struttura o e obiettivi
della rete delle dieci città finaliste a capitale Italiana della Cultura
2020. Abbiamo confermato l’impegno a sviluppare politiche cittadine dove
la cultura è cuore di crescita e sviluppo”. Per Sebastiano Cocco, vice
sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Nuoro “il sistema
reticolare, proprio della proposta culturale di Nuoro 2020, trova
maggiore compimento nella costituzione della rete delle città finaliste.
L’intreccio delle varie specificità, la connessione tra le buone pratiche
in ambito culturale, la promozione di una dimensione insolita delle varie
realtà italiane, diventando un soggetto unico, rappresenteranno un
interlocutore importante per le realtà pubbliche e private, nell’ottica
delle rigenerazione dei territori e della creazione di nuove opportunità
di sviluppo”.

“ L’Italia è l’Italia del Comuni – ha affermato invece nel corso dei
lavori l’assessore alla Cultura di Piacenza Massimo Polledri – dove
identità, storia, usanze di vita hanno creato una cultura ineguagliabile.
Metterle vicino e accostarle rappresenta un valore umano di convivenze e
turistico senza uguali”. Prossima tappa del laboratorio permanente delle
dieci città finaliste al titolo di capitale Italiana della Cultura 2020
sarà il 28 e 29 settembre a Nuoro dove verrà definito il protocollo
d’intesa che ogni Amministrazione dovrà approvare e sottoscrivere, un
comune documento di identità che aprirà le porte delle successive fasi
attuative della rete.
Viaggio    nel                     Medioevo                a
Cossignano
Cossignano, 2018-07-28 – Il progetto “Cossignano Medioevo
Festival”, giunto alla sua 15ma edizione, ha fatto rivivere
all’interno del borgo tipicamente medievale, tra miti e
leggende, la magia di quell’età di mezzo che ancora oggi
attrae i sensi, con la forza dei suoi contrasti.

Sabato 28 luglio, oltre la sagra medievale, al Centro Storico
con ingresso gratuito, la rituale FESTA MEDIEVALE “Al
Castellum Martis” A.D. MMXVIII con ritmi, animazioni e
spettacoli. Per tutta la serata attività varie a cura di
gruppi storici in costume, sbandieratori, chiarine e
tamburini, rappresentazioni narrative di piazza con
prestigiose compagnie e scenografia d’altri tempi, giochi
popolari e rozza baldoria con i trovatelli e lamentevole
povertà con i frati cercatori che consentiranno anche un
piccolo ristoro nella loro taberna.

In programma, quest’anno, la partecipazione straordinaria del
gruppo storico “LA PANDOLFACCIA” di Fano che ha messo in scena
spettacoli    e   dimostrazioni     coinvolgendo     soldati,
sbandieratori, musici e mangiafuoco. Il gruppo “ERRABUNDI
MUSICI” di Fermo che si è esibito in repertori musicali
inusuali con strumenti in uso nel 1300 oltre ai falchi di
MESSER ALESSANDRO di Massa Carrara, falconiere di grande
esperienza che prima ha mostrato i suoi rapaci, ne ha
descriverà le caratteristiche e poi li ha fatto esibire. Un
appuntamento imperdibile che unisce il gusto per la
rievocazione alla teatralità tra momenti di incanto e di
emozione.

Facce da Medioevo Festival

Ph © Alessandro Barbizzi
Copyright www.ilmascalzone.it © Press Too srl – Riproduzione
riservata
nb:   per   immagini   ad    alta   definizione   scrivere
a redazione@ilmascalzone.it
Festa Madonna della Marina
San Benedetto del Tronto, 2018-07-28 – Festa Madonna della
Marina: la processione in mare
Torna Jesi Jazz Festival
Dal 1 al 3 agosto torna il grande jazz nel centro storico di
Jesi con la sesta edizione di “Jesi Jazz Festival”: sei
concerti e una mostra fotografica con alcuni dei protagonisti
della scena jazzistica nazionale e internazionale

Jesi (AN), 28 luglio 2018 – La grande musica torna nel centro
storico di Jesi con la sesta edizione dello Jesi Jazz Festival
2018, manifestazione promossa dal Comune di Jesi in
collaborazione con Fondazione Pergolesi Spontini.

La manifestazione, che anticipa il programma del XVIII
Festival Pergolesi Spontini di settembre nell’ambito di
un percorso di “Festival in progress”, propone ogni sera, da
mercoledì 1 a venerdì 3 agosto, due concerti con alcuni dei
protagonisti    della   scena   jazzistica    nazionale    e
internazionale.

Ad accompagnare la rassegna, la mostra “A tempo di Jazz”, a
cura del Circolo Culturale Jesino “Massimo Ferretti”, che
inaugura mercoledì 1 agosto alle ore 17,30 e che resta aperta
fino a domenica 5 agosto dalle ore 17,30 alle ore 20.

La   rassegna   si   apre   MERCOLEDI’   1   AGOSTO   alle   ore
21,30 in Piazza delle Monachette con la formazione composta da
Fabio Zeppetella alla chitarra, Amedeo Ariano alla batteria,
Emanuel Bex all’organo hammond e Geraldine Laurent al sax
alto. Il titolo, “Chansons!”, è un’idea musicale per
raccontare due mondi vicinissimi, che da sempre si osservano
con reciproca curiosità e si influenzano a vicenda: L’Italia e
la Francia. Due grandi tradizioni musicali che si stringono la
mano e si alleano, mettendo in campo tre talenti cristallini:
Fabio Zeppetella, a rappresentare il tricolore; Geraldine
Laurent ed Emmanuel Bex come ambasciatori dei “bleus”.
L’inedito quartetto interpreta undici canzoni che raccontano
al meglio la tradizione musicale cantautorale dei due paesi:
da Bruno Martino passando per De Andrè e De Gregori e
arrivando a Pino Daniele per l’Italia e Jacques Brel, Leo
Ferrè, Yves Montand e Joe Dassin per la Francia.

Segue, alle ore 23, sempre in Piazza delle Monachette, il
concerto della formazione composta da Susanna Stivali voce,
Amanda Tiffin voce, Mike Rossi sax, Guillherme Ribeiro piano e
fisarmonica, Gabriele Pesaresi contrabbasso e Roberto
Desiderio batteria. In collaborazione con Arcevia Jazz Feast,
l’esibizione di questo grande ensemble di magnifici
professionisti     segna    una   serata    all’insegna
dell’internazionalità con Amanda Tiffin, grande cantante
sudafricana e Guillherme Ribeiro, pianista, tastierista,
fisarmonicista e compositore brasiliano di immenso talento.

Concerti a pagamento.

GIOVEDI’ 2 AGOSTO la rassegna si sposta in Piazza Federico
II, il cuore antico della città.

Apre la serata, alle ore 21,30, la formazione capitanata da
un’autentica leggenda del jazz italiano, Enzo Pietropaoli,
che, lasciato il contrabbasso, il suo storico strumento, si
esibisce al basso elettrico con Enrico Zanisi al pianoforte e
Alessandro Paternesi alla batteria in un omaggio al festival
di Woodstook dell’agosto 1969. Il repertorio comprende brani
di Santana, The Who, Janis Joplin, Joan Baez, Joe Cocker,
Creedence Clearwater Revival, Sly And The Family Stone, Jimi
Hendrix arrangiati in chiave contemporanea da Enzo
Pietropaoli.

La serata si conclude alle ore 23 con un altro omaggio a una
storica band della scena musicale contemporanea, la band
alternative rock dei Radiohead. Una formazione composta da
alcuni tra i migliori professionisti espressione del
territorio come Anna Laura Alvear Calderon voce, Diego Donati
chitarra, Stefano Coppari chitarra, Lorenzo Scipioni
contrabbasso e Stefano Paolini batteria presenta in anteprima
assoluta il lavoro discografico curato da Diego Donati,
chitarrista e arrangiatore. Nel gruppo, oltre al già
menzionato telentuosissimo Stefano Coppari alla chitarra,
anche un quartetto d’archi. Il risultato è una completa e
originalissima rivisitazione dei brani dei Radiohead con
sonorità molto particolari.

Concerti a ingresso libero.

Ancora due imperdibili concerti VENERDI’ 3 AGOSTO di nuovo in
Piazza delle Monachette. Alle ore 21,30 appuntamento con un
trio straordinario composto da Leo Caligiuri al piano, il
mitico Ares Tavolazzi al contrabbasso e Christian “Chicco”
Capiozzo alla batteria. Il trio Caligiuri-Tavolazzi-Capiozzo
propone un repertorio di brani inediti, rivisitazioni
personali di standards jazz e brani del repertorio pop
internazionale. E di livello mondiale sono i due musicisti che
li affiancano in questa occasione: il trombettista Flavio
Boltro, sicuramente una delle più prestigiose firme del jazz
ed il sassofonista Stefano Di Battista, uno dei personaggi più
brillanti e interessanti del jazz italiano di oggi.

La serata si chiude alle ore 23 con l’ultimo appuntamento
della rassegna, il concerto della band composta da John
Michael Mawshie al beatbox ed elettronica, Emilio Marinelli al
pianoforte e tastiere, Gabriele Pesaresi al basso elettrico e
Stefano Paolini alla batteria. Il band leader, pianista,
compositore e arrangiatore, Emilio Marinelli ci propone
moderne ed elettroniche contaminazioni del Jazz contemporaneo.

Concerti a pagamento.

INFO

www.jesieventi.it/jazzfestival/

www.fondazionepergolesispontini.com

BIGLIETTERIA – Teatro G.B.        Pergolesi   tel   0731   206888
– biglietteria@fpsjesi.com

Fino al 10 agosto aperta dal mercoledì al venerdì, 9.30 –
12.30 e da un’ora prima dell’inizio dei concerti nelle diverse
sedi

online: www.vivaticket.it

CONTATTI – Ufficio Turismo Comune di Jesi – Piazza della
Repubblica – Jesi

tel 0731 538420 – turismo@comune.jesi.an.it

da martedì al sabato: 10.00-13.00 / 15.00-18.00 / domenica
10.00-13.00
Puoi anche leggere