5 Le patologie 10 Intelligence e covid-19 16 Contro il fascismo spagnolo 19 Censura online e politica 21 Rivediamo la nostra - della democrazia ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
5 Le patologie della democrazia Cesare Merlini 10 Intelligence Mario Caligiuri e covid-19 16 Contro il fascismo spagnolo Jaume Capdevilla 19 Censura online e politica Sylvain Platevoet 21 Rivediamo la nostra cultura generale Professor Junge
2 | Il giornale di Libex 2020 L’Asino Come il popolo è l’asino: utile, paziente e bastonato Dino Aloi | Semiologo, vignettista ed editore L ’Asino fu il primo giornale socialista, nato giornale antagonista che venne chiamato Il conseguente impresa coloniale italiana contro dalla volontà di Gabriele Galantara Mulo, violentemente antisocialista e antimas- l’Impero Ottomano ai danni della Libia. Que- (Ratalanga) e Guido Podrecca (Goliardo), sonico. Fu importante in quanto uno dei primi sto creò un grave dissidio tra i due fondatori fondato a Roma nel 1892, lo stesso anno in cui atti per rompere il Non Expedit imposto da Pio della testata. Galantara, nel 1912, venne espul- venne fondato il Partito Socialista Italiano. I IX che aveva richiesto che i cattolici non si so dal partito. due scelsero come sottotitolo della rivista Nel 1914, dopo l’invasione del neutrale settimanale il motto coniato da Francesco Belgio da parte della Germania, anche Guerrazzi, politico livornese, mazziniano e Galantara si ritrovò su posizioni interventi- aderente alla Giovane Italia. ste, nonostante sino a quel momento Il giornale ebbe come grande punto di avesse operato in funzione del neutrali- riferimento le straordinarie tavole dise- smo promosso dall’Internazionale sociali- gnate da Galantara, tavole di grande forza sta. La scelta fu dolorosa ma inevitabile per espressiva e cariche di significato politico. porre argine ideologico agli imperi centrali. Schierati dalla parte del popolo, dei conta- Negli anni del conflito l’artista realizzò alcu- dini e degli operai, portarono avanti grandi ne tra le più belle vignette della sua carrie- battaglie contro la politica giolittiana e con- ra rivolte contro il Kaiser Guglielmo II. tro la brutalità della polizia nel reprimere i Al termine della guerra Podrecca si moti di piazza, fiorenti in quegli anni. avvicinò sempre più alle posizioni dei fasci Il giornale marcò nel corso degli anni la da combattimento capitanati dall’ex socia- sua linea anticlericale andando a colpire lista Benito Mussolini, creandò la definitiva sempre più la politica del Vaticano, di rottura tra i fondatori del giornale. Nel Leone XIII e, soprattutto di Pio X. Tuttavia, 1921, L’Asino riprese le pubblicazioni ma il loro anticlericalismo è totalmente con- con la direzione del solo Galantara. Dichia- centrato contro la corruzione all’interno ratamente antifascista e contrario alla dit- della Chiesa e contro le figure di alcuni tatura di Mussolini che nel frattempo ini- preti, ovvero contro un potere costituito e ziava ad imporsi raccogliendo grande con- non cero contro la fede o le figure sacre. Al senso elettorale. Questo gli costò minacce contrario, spesso Cristo viene rappresen- e persecuzioni, oltre alla visita della squa- tato come elemento del popolo costretto dracce in redazione. L’Asino sospese le a portare sulle spalle anche la croce di una pubblicazioni nel 1925 e Galantara venne banda di corrotti che lo vuole rappresen- trascinato in carcere. Mussolini aveva un tare conseguendo un potere sulla terra. occhio di riguardo per Galantara, forse L’Asino era usato anche come arma di memore dei trascorsi socialisti. Gli permi- propaganda in favore del crescente suc- se, dopo la scarcerazione, di lavorare per i cesso del Partito Socialista e in favore delle giornali ma, a sorvegliarlo mandò due organizzazioni sindacali. Le tavole di carabinieri in pensione. Galantara si spen- Galantara, così suggestive ed efficaci, schiette occupassero di vita politica. se a Roma nel 1937 mentre Podrecca era e ben delineate, vennero anche usate per alfa- Galantara e Podrecca erano sorvegliati a morto a New York nel 1923. betizzare le classi sociali meno agiate che non vista dalle forze dell’ordine pubblico al punto Al giornale, che tutt’oggi resta uno dei potevano permettersi di studiare. Grazie che se scoppiava un moto di piazza venivano maggiori esempi di satira libera in Italia, colla- all’impatto del disegno veniva più semplice subito prelevati e portati in questura. Erano borarono anche altri illustri disegnatori come, poter spiegare la battuta che lo accompagna- considerati due sovversivi abbastanza perico- per esempio, Giuseppe Scalarini, Ezio Castel- va perché, in quegli anni, il tasso di analfabeti losi, nonostante le loro armi fossero semplice- lucci e Bruno Angoletta, ma è indubbio che in Italia era molto alto. mente gli scritti e i disegni. l’impronta fondamentale resta quella del suo Nonostante il crescente numero di seque- Nel 1909, Podrecca venne eletto deputato fondatore e direttore Gabriele Galantara, gra- stri il successo del giornale non fu fermato. Al nelle file del Partito Socialista e, nel 1911, si zie alla maestria che contraddistingueva i suoi contrario, porto i cattolici a creare nel 1908 un schierò a favore della guerra italo-turca con lavori e alla verve polemica e sarcastica
4 | Il giornale di Libex 2020 Blasfemia e libertà di espressione * Mario Campli | Sociologo e studioso delle religioni del libro M entre la «Libertà di espressione» trova una denominazione univoca, distinta, da risulta ben definita e in notevoli fonti un punto di vista linguistico, da altri crimini, giuridiche, non si può dire la stessa come omicidio oppure adulterio. Per l’Islam, la cosa di «Blasfemia». Il 7 gennaio 2015 a Parigi, radice verbale che nell’arabo moderno esprime un piccolo gruppo di assassini massacra la il concetto di blasfemia è j-d-f. Ebbene, il Corano redazione di Charlie Hebdo. Riteneva i giornali- non contiene alcuna parola di quella radice che sti rei di “blasfemia” (offesa a Muhammad). Una alluda alla blasfemia. È un concetto moderno, il parte rilevante di opinione pubblica (compresi Corano non lo contempla (come, invece, con- musulmani e credenti islamici) ha accusato di templa quello di apostasia), in quanto inconce- “blasfemia” gli assassini per uso blasfemo del pibile. Il rimprovero della blasfemia è una forma nome di Dio e/o di Allah; un’altra parte ha con- virulenta della lotta tra monoteismo e altre © František Kupka, 1904, collezione privata siderato blasfemo sottrarsi a una identificazione forme di appartenenza religiosa perché metto- con le vittime di quell’attacco (vedi il fenomeno no in questione il proprio Dio. Nell’agone delle lettivi», oppure una connotazione valoriale: #JesuisCharlie). Siamo di fronte, dunque, a più società complesse e secolarizzate il suo signifi- «individuo/comunità». La questione cruciale forme di “blasfemia”. Non è scontato verificare cato muta. Non è più solo una offesa ai principi nelle con-vivenze è la immissione di corrente al chi fa e cosa è blasfemia, né quanto sia privo di religiosi nell’ambito della fede maggioritaria ‘punto giusto’. La società pluralista può esigere qualunque fondamento la vulgata del “se la della comunità alla quale si appartiene, ma dalle fedi di accettare l’irrisione, foss’anche sono cercata”. Non è scontato neanche quanto anche ai principi religiosi e della cultura di altre greve, perché lo spazio pubblico è per definizio- siano incerte e insicure le disquisizioni “a pre- comunità in un contesto multireligioso e multicul- ne il luogo nel quale non può formarsi un “dirit- scindere”, che vengono messe a base delle legi- turale. Quindi, il campo si allarga, investendo i to” a non essere «offesi» come limite della liber- slazioni di alcuni Stati. Cosa vuol dire veramen- «contesti» nelle e delle società complesse con- tà di espressione. È altrettanto chiaro che que- te «blasfemia»? E, subito, constatiamo che temporanee. sta libertà ha un significato diverso se è enuncia- esso non dà affatto adito ad un significato certo Esiste un diritto a non essere offesi? Nel ta da una maggioranza contro una minoranza o e inequivoco. Secondo Giuseppe Veltri, esperto cuore di questa domanda c’è un approccio al da una minoranza contro una maggioranza (la ebraista, il crimine capitale della blasfemia nella «diritto» come ‘annullamento’ delle «libertà». satira, ad esempio, rivendica il suo diritto come Bibbia e nella letteratura rabbinica è Molti, per evitare il ‘cortocircuito’, espressione della minoranza degli irriverenti, documentato, ma non trattato del corrono ad affiancare al “diritto” per definizione), o se è la voce del violento o la tutto esaurientemente; né si aggettivi come «individuali/col- voce dell’inerme, o se esprime il punto di vista dei perpetuatori di un crimine o delle loro vitti- me e dei discendenti degli uni e degli altri. Non si tratta, pertanto, del fare attenzione ad una sorta di par condicio (di satira o insulto) tra le diverse religioni-confessioni-culture; neppure dell’evo- cazione delle rispettive identità (più o meno ‘armate’) o della pretesa delle Fedi ad un tratta- mento speciale. Si tratta del riconoscimento della fatica della con-vivenza scambiata con la risorsa del pluralismo. Anima del nuovo contratto sociale è la concezione stessa dell’esistenza dell’«altro-da- me», all’interno della “società comune” ma non “omogenea”. Neppure sarebbe risolutivo una facile riaffermazione della laicità come antidoto ai cortocircuiti mentali e sociali. Ad una società plurale serve la costruzione di una coscienza delle rotture culturali e delle tragedie comu- ni di una collettività. In questa “coscienza” si delinea un qualcosa che va oltre una strategia o un programma politici; un qualcosa che è la sostanza stessa degli Stati e delle Società: quella che nel Diritto ma anche nella Storia viene evo- cato e sostanziato con il termine-concetto di «Costituzione». Dentro questa realtà si sviluppa il lavoro delle legislazioni, dentro uno stesso peri- metro del rispetto della libertà di espressione nota * Questo articolo si appoggia sui vari contributi del libro di A. Melloni, F. Cadeddu, F. Meloni (a cura di): © Shahid Atiqullah Blasfemia, Diritti e Libertà – Una discussione dopo le stragi di Parigi, Il Mulino, Bologna 2015. (Afghanistan/Svizzera) Le catene della religione
Il giornale di Libex 2020 | 5 Le patologie della democrazia Cesare Merilini | Presidente del Comitato dei Garanti dello IAI E se il Covid-19 non fosse la sola pande- mia che affligge l’umanità? Il quesito sorge alla lettura di due rapporti recenti, quello di Freedom House sullo stato della demo- crazia nel mondo e quello del Pew Research Cen- ter sul sostegno ai diritti civili in 34 Paesi. Entrambi ci dicono che le istituzioni di molti Stati soffrono di patologie, forse non dramma- tiche quanto il coronavirus, ma certo più siste- miche di esso. E gli accadimenti occorsi dopo le due rassegne lo confermano. Cominciamo dai regimi autoritari più rile- vanti. L’ottusità del Partito comunista cinese era già emersa con l’imposizione della giustizia di Pechino a Hong Kong, in barba al principio dei “due sistemi”. Poi è stata ribadita dalla gestione iniziale del virus. Ma il vero scandalo del regime di Xi Jinping è l’azzeramento culturale dello Xin- jiang e il confinamento degli uiguri musulmani, nei campi detti di “rieducazione e lavoro”, forme aggiornate di lager o di gulag. In Russia è in corso il consolidamento del potere centrale, cioè quello personale di Vladi- mir Putin, mediante elezioni rese plebiscitarie dalla previa costrizione delle opposizioni. Que- sto approccio ha fatto scuola, e non solo con l’amico-nemico Recep Tayyip Erdogan. Le ulti- me elezioni in Iran hanno visto il Consiglio dei Guardiani, controllato dalla Guida Suprema, © Pismestrovic (Austria) - Cartooning for Peace escludere dalle liste gran parte dei candidati riformisti. dere di otto posizioni dal 2009 al 2019, scaval- e Ungheria), marcato dal deterioramento delle Non meno allarmanti sono le vicende nelle cando verso il basso vari partner, fra cui, l’Italia. credenziali democratiche. In Germania si assi- democrazie dette mature. In India Nerendra Non che l’Europa stia tanto bene. Le elezio- ste all’assurgere di Alternative für Deutschland Modi prima ha eliminato le libertà di espressio- ni in Slovacchia hanno segnato una svolta a (partito di estrema destra nazionalista, xenofo- ne e di comunicazione nel Kashmir, poi ha pro- destra che ricolloca politicamente il paese nel bo e con venature neonaziste) a protagonista mosso una legislazione sulla cittadinanza gruppo Visegrad (con Repubblica ceca, Polonia politico nei Laender orientali e attore non tra- discriminatoria contro la cospicua minoranza scurabile in quelli occidentali. E anche qui è musulmana. In Israele, il confermato premier bene spiare nell’animo degli elettori: il sostegno Benjamin Netanyahu persegue la sua politica di dei tedeschi alla libertà di stampa è sceso dal annessione degli insediamenti in territorio 73% nel 2015 al 67% nel 2019. Da leggersi con palestinese, ora definita anticostituzionale dal- umiltà in Italia, dove negli stessi anni siamo l’Alta Corte. Con effetti nel sentire della gente: scesi dal 64% a un vergognoso 56%. l’attaccamento dei cittadini alla libertà di parola Ma torniamo alla simultaneità con il coro- è calato in India dal 44% nel 2015 al 32% nel navirus: esiste un effetto reciproco fra la contin- 2019 e in Israele dal 58% al 51%. gente pandemia e le patologie sistemiche della Cruciale è la fine della leadership democra- democrazia? Al momento la risposta sembra tica degli Stati Uniti: all’interno, per l’ostilità nei essere positiva e, purtroppo, pessimista. La confronti dei media non allineati, dell’indipen- propagazione del virus parla contro l’interdi- © Ramses (Cuba) denza giudiziaria e dei whistle-blower sulle inter- pendenza e la catena globale di valore che si ferenze estere e, in politica estera, per l’abban- erano instaurate nell’economia internazionale. dono dei valori di libertà, diritti umani e multila- E molti interventi politici parlano contro la soli- teralismo. Il tutto condito con le simpatie per- darietà e l’efficacia delle istituzioni multilaterali. sonali di Donald Trump per i vari Putin, Modi e Ma, come dicono gli esperti di mercati finanzia- Netanyahu. Non sorprende che l’indice di ri, l’unica certezza oggi è l’incertezza. Speriamo democrazia di Freedom House veda gli Usa scen- che il futuro smentisca il pessimismo
6 | Il giornale di Libex 2020 Razzismo & iconoclastia Michel Kichka | Giornalista e fumettista Thierry Vissol | Economista e storico © Michel Kichka (Israele), Autodafé Mai 1933 Facile bruciare. Sarà più difficile girare questa pagina della storia ThV. A 150 anni dalla ratifica dell'ultimo dei tre "emendamenti per la ricostruzione" alla Costi- RAZZISMO ORDINARIO ne rappresentano il 23 %. L'omicidio a sangue freddo di George Floyd per soffocamento, dal tuzione degli Stati Uniti, in questo Paese che pre- ginocchio di un poliziotto bianco, è solo l'ultimo tende di essere la più grande democrazia del episodio del razzismo che affligge la società ame- mondo, sono ancora presenti razzismo, discrimi- ricana (e purtroppo non solo), come ricorda nazione e violenza contro i cittadini non bianchi. Michel Kichka. Eppure, i tre emendamenti (13, 14 e 15) abolivano Michel Kichka: nel 2014, avevo realizzato la schiavitù, davano agli ex schiavi gli stessi diritti una vignetta che mostrava Eric Garner, 43 civili e il diritto di voto. Fino al 1942, il sangue di un anni, padre di sei figli, soffocato durante un vio- nero non poteva essere utilizzato per una trasfu- lento "interrogatorio" da parte di un poliziotto sione su un bianco. Fu il “Voting Rights Act” del di New York. Un video amatoriale già mostrava 1965 che ha permesso agli afroamericani di vota- Garner soffocare e articolare "Non riesco a re senza restrizioni in tutti gli Stati, e solo nel 1967 respirare" fino alla morte. La macabra lista dei la Corte Suprema ha abolito tutte le leggi che proi- neri americani uccisi a bruciapelo o soffocati bivano il matrimonio interrazziale. Ma non hanno dalla polizia "bianca", va detto, continua a cre- soppresso il razzismo che riguarda non solo gli scere. Questo non è il risultato della presidenza afroamericani, ma anche asiatici, ispanici e i nati- di Trump, anche se le sue mani non sono pulite vi americani. Per i Neri i fatti parlano: mentre nel clima velenoso che regna negli USA duran- costituiscono il 13% della popolazione, costitui- te il suo mandato. Simpatizzante della la teoria scono solo l'8,7% del Congresso. Secondo il Censis sul suprematismo bianco, della destra reazio- Bureau, l'1% è in carcere, contro lo 0,2% dei bian- naria, del Ku Klux Klan, accusa falsamente gli chi. La probabilità che un nero nato nel 2001 emigranti messicani di essere responsabili dei venga imprigionato nel corso della sua vita è di 1 mali dell'America, twitter razzista incapace di su 3, mentre è di 1 su 7 per gli ispanici e di 1 su 17 tenere a freno la lingua, è responsabile del per i bianchi. La polizia è nota per la sua violenza: clima deleterio che regna alla Casa Bianca. Pur- dal 2013 al 2019 ha ucciso 7.681 persone, i neri © Michel Kichka (Israele), I can't breathe troppo l'America non è ancora guarita dalla
Il giornale di Libex 2020 | 7 schiavitù nera che fu parzialmente abolita nel 1863 sotto il presidente Abraham Lincoln, assassinato due anni dopo, prima che l'aboli- zione fosse incorporata nella Costituzione. La segregazione razziale e le leggi discriminatorie furono abolite sotto John Kennedy, assassinato nel 1963, e il suo successore Lindon Johnson. Ma l'America rimane in cancrena con il suo pas- sato. Non ho fatto una nuova vignetta per Floyd. Eric Garner del 2014 prende il nome di Trayvon Martin nel 2012, di Michael Brown, di Laquan McDonald e di Tamir Rice nel 2014, di Walter Scott e di Freddie Gray nel 2015, di Alton Sterling e di Philando Castile nel 2016 e di Geor- ge Floyd nel 2020. Questi sono solo alcuni di quelli che sono stati riportati dai media. DOVE LE STATUE VENGONO DISTRUTTE... ThV. L'assassinio di George Floyd, ha scatena- to una furia iconoclasta nel mondo contro tutti i monumenti che potrebbero ricordare la schiavitù e la segregazione o eventi storici considerati discu- tibili. Questa "damnatio memoriae" (o condanna della memoria), come la chiamavano i romani, esiste da millenni. È presente nella Bibbia con l'espressione "can- cellare il nome" che significa sia uccidere l'uomo © Michel Kichka (Israele), Katmandou 2015 che distruggere la sua memoria (Deuteronomio Fottuto terremoto. Finiremo disoccupati! 29:19; Giosuè 7:24; Proverbi 10:7, ecc.). La “Damnatio" implicava la cancellazione del nome dalle iscrizioni su tutti gli edifici pubblici, la demolizione di statue e monumenti onorari e la scarificazione dei ritratti sulle monete. Questa pratica è continuata fino ad oggi, si pensi alla sop- pressione dei simboli legati al fascismo in Italia e a quelli del nazismo in Germania, alla rimozione o distruzione delle statue di Franco, Stalin, Ceause- scu, Saddam Hussein o Gheddafi. Si estende fino alla riscrittura di opere come la "Carmen" di Bizet a Firenze nel 2018 perché considerata apologie del femminicidio, o addirittura riscrittura della storia, per sradicare le cosiddette "rappresenta- zioni culturali superate". Il controllo della memo- ria collettiva attraverso l'iconoclastia è una carat- teristica dei regimi autoritari. Per Avishai Margalit ("L'etica della memoria", Il Mulino 2006): "Sapere è credere che qualcosa è vero. La memoria, quin- di è conoscenza che viene dal passato (...) Ricorda- re è sapere, e sapere è credere». Michel Kichka: scelgo di parafrasare la famosa citazione di Henrich Heine: «Dove si bruciano i libri, si bruciano gli uomini» per cercare di esprimere il più accuratamente possibile ciò che penso delle statue legate alla tratta degli schiavi del passato che le folle distruggono, profanano o gettano nel fiume, in America, in Francia o altrove. Sono atti primari e primitivi. © Michel Kichka (Israele), Palmyre 2015 Atti primari e di grandissima violenza per- “Perché fai saltare il sito archeologico di Palmira, Ahmed?” ché non sono né più né meno che linciaggi “Non ci sono più archeologi per occuparsene, quindi a che serve? pubblici. Anche simbolici, rimangono linciaggi. alcuni regimi hanno fatto e stanno facendo. di questi atti e processi, allora andiamo avanti Atti primitivi perché sono simili alla distruzio- Affrontare la storia è la sfida che merita di esse- allegramente, bruciamo tutti i libri di storia del ne delle statue di Buddha da parte dei talebani re raccolta. Bisogna conoscerla, riconoscerla, mondo, e perché no, anche i cosiddetti testi e dei tesori del patrimonio islamico da parte insegnarla, imparare da essa, trarne le possibi- sacri di tutte le religioni, fonti di tante guerre, dei terroristi del Daesh, che il mondo occiden- li lezioni e quindi educare a una società miglio- morti, sangue innocente, angoscia e persecu- tale è stato il primo a criticare. Potrei anche re. zioni. E quando avremo bruciato tutto e getta- paragonarli agli autodafé e alla Kristallnacht La cancellazione dei cataloghi del film di to tutto nel fiume, cosa faremo? Cosa rimarrà del regime nazista di Hitler. Victor Fleming "Via col vento" (del 1939) è ridi- del nostro passato? Cosa rimarrà della nostra Queste manifestazioni di violenza, furia e cola quanto la causa intentata contro Tintin in memoria? Della nostra cultura? Meditiamo sul rabbia sono un vano e inutile tentativo di can- Congo di Hergé, nel 2010, novant'anni dopo la proverbio di Aimé Césaire: «un popolo senza cellare la storia o, peggio, di riscriverla come sua pubblicazione. Se ci limitiamo alla "logica" memoria è un popolo senza futuro»
8 | Il giornale di Libex 2020 L'avventura cinese di Niels Bo Bojesen Niels Bo Bojesen è il vignettista edi- toriale del giornale danese Jyllands Posten. Mentre la Cina adottava le prime misu- re restrittive nella regione di Wuhan, il 24 gennaio 2020 veniva pubblicata una sua vignetta che rappresentava la bandiera cinese. Poiché il virus ha l'aspetto di una stella, ha scelto di sostituire alle stelle il Covid-19. Come spiega: "Per me è stato un disegno di commento, non strettamente satirico o addirittura dispregiativo. L'ho presentato senza tanti pensieri, e nessuno al giornale ha avuto da ridire". Subito dopo la pubblicazione ha rice- vuto una valanga di telefonate e messaggi da cinesi residenti in Danimarca, poi dalla Cina e da tutto il mondo. L'opinionista del giornale lo chiamò per dirgli che era stato contattato dall'ambasciata cinese che voleva parlare con lui. Poi sono arrivate minacce di morte che annunciavano l’uc- cisione dei suoi figli. Così, la famiglia ha iniziato a chiudere a chiave la porta d'in- gresso e a guardare sotto la macchina prima di usarla. Niels informò la PET (l'In- telligence della polizia della Danimarca), © Niels Bo Bojesen (Danimarca), Chinese flag ma non è mai stato messo sotto protezio- ne, perché non fu ritenuto necessario. Dopo tre settimane, quando tornò la quie- Intervista a Niels te, Niels scoprì che alcuni dissidenti cinesi in esilio, di Taiwan e Hong Kong, usavano Come vede il ruolo della vignetta? ci si trova. Ecco perché possono anche essere illegalmente la sua vignetta nel gioco Si può pensare alla vignetta come a uno pericolose e fraintese. Perché tu - come letto- 'Coronavirus Attack' che girava sulla piat- che guarda fuori dal finestrino di un treno in re - interpreti il tuo mondo in essa. E ciò causa taforma 'Steam': la sua vignetta sparava movimento mentre descrive ai suoi compagni problemi quando una cultura completamente contro il virus. Era una protesta contro la di viaggio cosa succede fuori. diversa percepisce il disegno in modo diverso Cina, e quindi il gioco fu vietato in Cina. L'impatto delle vignette satiriche è da quello previsto. Come è successo con i Poichè apparivano i ringraziamenti nei cambiato con lo sviluppo di Internet? disegni di Maometto (ai quali mi sono rifiutato titoli di coda, sembrava esserne il co-crea- La cosa affascinante è che le nostre vignet- di partecipare)1. Quando si disegna in una real- tore. Nel frattempo, riceveva e-mail di rin- te sono diventate globali. Il linguaggio è uni- tà globale in cui le persone prendono il tuo graziamento da Taiwan e Hong Kong. Il versale e il ricevitore diventa co-creatore e lavoro e lo usano per i propri fini, le cose pos- che era altrettanto inaspettato. parte del disegno. Succede nella stanza in cui sono andare terribilmente male e - come sap- La storia non si fermo’ qui. Il Störm P. piamo - la situazione è degenerata drammati- Museum di Frederiksberg avrebbe dovuto camente quando i colleghi di Charlie Hebdo, esporre la vignetta in una mostra intitolata che conoscevo bene, sono stati uccisi nel gen- "The Laughter Front" (da giugno ad agosto naio 2015. 2020) che mirava a mettere in evidenza Credo che i vignettisti, me compreso, siano l’uso della satira politica come arma e val- diventati più saggi. Abbiamo cominciato a vola in due epoche diverse: nel presente e capire che un disegno può sorgere come il al tempo dell'occupazione nazista (1940- mostro di Frankenstein e improvvisamente 45). Tuttavia, la PET consigliò agli organiz- creare proteste anche violente in un ambiente zatori di non esporla, perché non erano in culturale diverso, anche se non era intenzio- grado di garantirne la sicurezza. Non aven- nale. do risorse per pagare una protezione pri- Perché non ha partecipato alla pubbli- vata, la vignetta non è stata esposta. cazione delle vignette di Maometto? Nonostante il disagio, Niels è felice di Come tutti gli altri vignettisti, avevo ricevu- aver dimostrato che la vignetta editoriale to la richiesta dal Jyllands Posten nell'autunno è una voce importante nel coro della del 2005, ma avevo molti dubbi. Un quarto d'ora dopo ho scritto una e-mail all'editore, democrazia. rifiutando l'offerta, perché la consideravo una
Il giornale di Libex 2020 | 9 © Tjeerd-Royaards (Paesi Bassi) mera provocazione. Pensavo che il punto di partenza fosse sbagliato. Non volevo essere agganciato a quel carro. Anche se un’idea è buona ma va in una direzione pericolosa, può essere difficile fermarla. Ha iniziato ad autocensurarsi? Sì, l’autocensura è rimasta in agguato come uno spettro dopo l'attacco a Charlie Hebdo; sebbene, non penso che ci siano argo- menti che non toccherò. Credo che si verifichi una sorta di smistamento inconscio. L'attacco di Parigi mi ha colpito profondamente. Ma d’altronde, se ho una buona idea che va in una direzione pericolosa, è difficile abbandonarla. E da gennaio continuo a disegnare sulla Cina, senza ottenere alcuna reazione. Ma la Cina non è un tema portante per me, così come ingiuriare non è una tecnica che uso. Ma come dice scherzosamente uno dei miei colleghi, noi vignettisti viviamo di bullismo. Dopotutto, lavoriamo con i cliché e mettiamo insieme ciò che conosciamo in un modo nuovo. Non si può fare senza pestare i piedi a qualcuno. Se una vignetta non sembra stimolante o sor- prendente, allora è inutile. Ora, è proprio que- sto che temo: diventare poco originale. In sostanza, abbiamo il diritto di dire quello che pensiamo. Se qualcuno viene escluso, non ci saranno abbastanza voci nel coro. Mi sta bene l'idea che alcune persone mi considerino un pazzo per aver fatto la vignetta sulla Cina. Dopotutto, è un loro diritto pensare e dire così, anche se non è un loro diritto minacciare © Pierre Ballouhey (Francia) la mia vita. Si pente di aver disegnato questa care i poteri? zioni danesi. Cosa posso dire? Siamo una vignetta? Durante quest'avventura qualcuno ha nazione di venditori ambulanti e ogni volta Non ho rimpianti per il disegno. Guardan- scritto all'editore, affermando che la mia che ci si inchina alle forze del potere, al senso do indietro non posso dire: "lì ho sbagliato". vignetta sarebbe costata molto alle esporta- di sé si fa qualche graffio Ma avrei voluto evitare tutto il trambusto e la mia famiglia avrebbe potuto farne a meno. In nota sostanza: nel mio lavoro voglio far riflettere - il mio obiettivo non è di offendere qualcuno. Il 30 settembre 2005 il Jyllands Posten ha pubblicato 12 vignette editoriali, la maggior parte delle quali L’ho fatta con il cuore puro apertamente: c'è raffiguranti Maometto. Il giornale ha annunciato che si trattava di un tentativo di contribuire al dibat- un virus in Cina, come posso mostrarlo? Per tito sulla critica all'Islam e sull'autocensura. I gruppi mussulmani in Danimarca si sono lamentati, e la me, è stata solo una messa in evidenza di questione ha portato a proteste in tutto il mondo, tra cui manifestazioni violente e rivolte in alcuni Paesi mussulmani. Molti dei fumettisti hanno dovuto essere protetti dalla polizia, così come l'edificio quello che stava accadendo. del Journal. Condurrà al primo attentato contro Charlie Hebdo che aveva ripubblicato le vignette. E poi, non è questa l'idea della satira: attac-
10 | Il giornale di Libex 2020 Mario Caligiuri1 Presidente della Società italiana di Intelligence Deconfinamento la tecnologia ci salverà © Lido Contemori (Italia) “se falliamo qui, nient’altro funzio- nerà”. Definiva questi rischi “mega- killer”. Sulla pandemia, scrive nel suo libro postumo “Factfulness”: “I veri esperti di malattie infettive con- cordano che un nuovo resistente tipo di influenza è ancora la minaccia più sinistra per la salute globale (...). Una malattia trasportata dall’aria come l’influenza, con la capacità di diffon- dersi molto rapidamente, è ancora più pericolosa per l’umanità di pato- logie come Ebola o l’Aids. In parole povere, vale la pena fare qualunque sforzo per proteggerci in ogni modo Intelligence da un virus che è altamente trasmis- sibile e che ignora ogni genere di dife- sa”. Secondo l’ex-analista della CIA, Robert D. Steele, una buona Intelli- gence non serve in presenza di una e coronavirus cattiva politica. Infatti, le priorità dei governanti mondiali, che orien- tano l’attività della raccolta infor- mativa delle rispettive intelligence, non erano certo indirizzate verso le pandemie. Va evidenziato che è la I prima volta che una vicenda di n questo secolo gli eventi che epidemia”. Rosling, medico e stati- guerra mondiale, dal cambiamen- questa dimensione si verifica in un hanno cambiato e stanno cam- stico svedese, scomparso nel 2017, to climatico e dalla povertà estre- mondo globalizzato e interconnes- biando l’evolversi del mondo aveva previsto che tra i cinque ma, in quanto ciascuno ha la capa- so. Le agenzie di intelligence pote- sono stati l’11 settembre 2001 e il rischi globali di cui dovremmo pre- cità di provocare, direttamente o vano essere preparate per situazio- coronavirus. Nel primo caso si occuparci il primo era certamente indirettamente, sofferenze indicibi- ni quali il bioterrorismo, ma non parlò di fallimento internazionale quello di una pandemia globale, li interrompendo i progressi umani certo sulle pandemie. Si è fatta tro- dell’intelligence. Infatti, le informa- seguita dal crac finanziario, dalla per anni o per decenni. Precisava: vare impreparata anche la Cina, zioni c’erano tutte, in quanto erano dalla quale è partito il coronavirus, state raccolte ma vennero analizza- così come negli anni precedenti le te solo dopo l’evento. Questa circo- altre epidemie, dalla SARS alla avia- stanza ha messo a nudo i limiti del- ria. Piuttosto, l’intelligence oggi l’intelligence cibernetica che è in può essere protagonista del grado di raccogliere innumerevoli post-pandemia. informazioni ma non di interpre- A riguardo, la Società Italiana di tarle in tempo. Fenomeno che, con intelligence ha prodotto una ricer- la dismisura del web, si è ulterior- ca sull’impatto del coronavirus nel mente accentuato. Per il coronavi- nostro Paese fino a metà 2021, in rus invece, nel 2008, in una pubbli- cui ha evidenziato come conse- cazione del National Intelligence guenza più grave quella del disagio Council statunitense (Global Trends sociale, al seguito della severa crisi 2025: A Transformed World), il economica che investirà tutto il rischio di una pandemia era consi- pianeta, con il nostro Paese che derato più che probabile. Pertanto, potrà essere tra quelli maggior- l’intelligence aveva messo in conto mente colpiti. Nei prossimi mesi si questa possibilità. possono prevede una maggiore Successivamente Bill Gates e invadenza della criminalità nel- Hans Rosling avevano sviluppato l’economia, spinte autonomiste tale previsione. Il fondatore di delle regioni del Nord e la tenden- Microsoft intervenendo nel TED za delle classi dirigenti a gestire la Talks nel marzo 2015 a Vancouver crisi non come un problema della disse: “Se qualcosa ucciderà 10 collettività ma come un’opportuni- milioni di persone nei prossimi tà per loro stessi decenni sarà più probabile che sia un virus altamente contagioso piuttosto che una guerra. Non missili ma microbi. In parte il motivo è che 1 ultimo libro abbiamo investito cifre enormi in deterrenti nucleari ma abbiamo Il potere che sta conquistando investito pochissimo in un sistema il mondo, le multinazionali dei che possa fermare una epidemia. paesi autoritari, Rubettino, Non siamo pronti per la prossima 2020 © Alagoon (Italia), Nuova gestione
Il giornale di Libex 2020 | 11 Attenzione Nuove tecnologie e governo del tempo Enrico Campo | Politologo1 ed è la sua presenza a far sì che ciò ben poco. Se passiamo un pome- che era futuro si traduca in passato. riggio a scorrere la timeline di La fruizione continua di pro- Facebook, fare zapping, giocare a dotti informatici e la connessione un videogioco, e così via, e alla costante condizionano il nostro sera, prima di andare a letto, pro- senso del tempo e minacciano viamo a ricostruire la giornata, ci l’autonomia individuale e colletti- sembrerà essere passata in un va. Hartmut Rosa, sulla scorta di batter d’occhio. Michael Flaherty, fa riferimento al Comunque sia, se guardiamo cosiddetto paradosso soggettivo soltanto alle tecnologie corriamo del tempo, secondo cui il tempo il rischio di cadere nel determini- del ricordo e il tempo dell’espe- smo tecnologico. Invece, dobbia- rienza possiedono qualità inver- mo porre in primo piano la logica se: se sono impegnato in una che dà sostanza alla progettazio- situazione noiosa il tempo sem- ne e all’uso di queste tecnologie brerà passare molto lentamente, spingendoci a fare più cose simul- ma, a fine giornata, non ne avrò taneamente al fine di guadagnare un ricordo. Al contrario, se sono più tempo, ma che in definitiva lo coinvolto in un contesto ricco e riduce inesorabilmente e ci rende stimolante, il tempo passerà meno capaci di governarlo. In una molto rapidamente, ma il ricordo parola, ci rende meno autonomi. sarà molto denso, contratto. Si tratta di un ciclo breve/lungo – il © Izabela Kowalska-Wieczorek (Polonia), Modern fairy tale tempo dell’esperienza è breve, quello del ricordo lungo –, mentre N egli ultimi anni, una parte la nostra attenzione: il multita- il primo viceversa è lungo/breve molto significativa degli sking – ovvero la pratica di passare (ovvero: il tempo noioso dedicato interventi politici in mate- rapidamente da un’azione all’altra ad aspettare l’autobus sarà perce- ria di nuove tecnologie sembra – e la navigazione continuativa su pito come lungo, ma il ricordo di essere guidata da una visione Internet avrebbero ormai degra- quell’evento sarà molto povero e entusiastica delle possibilità dato la nostra attenzione e sarem- quindi con una dimensione tem- offerte dal mondo del digitale: la mo tutti più distratti. porale breve). Se dunque l’atten- diffusione delle nuove tecnologie L’implicita equazione tra zione è fortemente stimolata, è essenziale per stare al passo coi distrazione e stupidità rischia tut- allora la percezione del tempo tempi e anche le istituzioni più tra- tavia di avere tratti moralistici e sarà breve, all’opposto quando dizionali, come l’istruzione, si nostalgici (eravamo davvero così l’attenzione non è sufficientemen- devono adeguare. Gli schermi intelligenti prima di Internet e dei te eccitata, il tempo sembrerà compaiono ovunque, dai nostri social network?). Allo stesso invece fermo, immoto. E tuttavia, frigoriferi ai banchi di scuola. Allo tempo è difficile negare che l’ab- anche grazie alle nuove tecnolo- stesso tempo, il dibattito pubblico bondanza di informazioni e sti- gie, sembra essersi diffusa una ha messo in primo piano i rischi, moli ci restituisca un senso di nuova forma esperienziale che veri o presunti, di un utilizzo mas- impotenza e una difficoltà profon- assume la struttura breve/breve. © Luc Arnault (Francia) siccio e quotidiano delle nuove da nel gestirli. Bisogna guardare a L’esempio della pratica della navi- Uomo moderno tecnologie. Giornalisti, neuro- un aspetto particolare dell’atten- gazione in Internet è paradigmati- scienziati, sociologi e commenta- zione che ha a che fare con il con il co: nonostante il tempo sembri 1 ultimo libro tori di ogni tipo hanno sostenuto nostro modo di percepire il passare molto rapidamente, per- che Internet ci rende più stupidi e tempo. In te, anima, misuro il ché passiamo senza sosta da uno La testa altrove, L'attenzione e la che siamo sempre più soli ma con- tempo, scriveva Sant’Agostino, e stimolo all’altro, al momento di sua crisi nella società digitale, nessi. Sul banco degli imputati vi è aggiungeva: l’attenzione è presente, recuperare i ricordi sarà rimasto Donzelli, 2020 L'European Data Journalism Network (EdjNet, Europa. EdjNet punta a fornire ai mezzi d'infor- Rete europea per il giornalismo dei dati) è una mazione europei e non solo notizie e contenuti piattaforma indipendente di informazione basa- affidabili e rigorosi, strumenti editoriali di qualità ta sui dati. Ci occupiamo di affari europei in per capire meglio l'Europa, e un'assistenza tecni- senso lato: non solo di quello che succede a Bru- ca per lavorare col giornalismo dei dati. I conte- xelles, ma anche dei fenomeni che toccano diret- nuti prodotti dalla rete sono disponibili gratuita- tamente la vita dei cittadini. La rete è stata creata mente in diverse lingue. nel 2017 da un consorzio di mezzi d'informazio- ne e giornalisti dei dati provenienti da tutta www.europeandatajournalism.eu
12 | Il giornale di Libex 2020 © Khalid Gueddar (Marocco) © Rayma Suprani (Venezuela) Covid-19 Le tappe dell’emergenza 01-12-2019 Primo caso di Covid-19 a Wuhan in Cina 05-01-2020 L’OMS dirama una allerta generale 23-01-2020 La regione di Wuhan in lockdown © Pierre Ballouhey (Francia) 24 -01-2020 Trasmissione fuori Cina, casi in Francia e Germania 30-01-2020 Emergenza di Sanità Pubblica Internazionale (OMS) 20-02-2020 Inizio dell’epidemia in Italia Fine febbraio Chiusura delle frontiere in Europa, egoismi nazionali 25-02-2020 Uso aggressivo del lockdown raccomandato (OMS) 08-03-2020 Lockdown in 5 regioni del Nord Italia 10-03-2020 Lockdown in tutta Italia 11-03-2020 L’epidemia di Covid è una pandemia (OMS) 14-03-2020 Lockdown in Spagna, Francia e molti altri paesi 03-04-2020 Prime stime di forte crisi economica mondiale 09-04-2020 Primo piano di emergenza economica dell’Ue 26-04-2020 Fine della Crisi nel Wuhan Aprile-Luglio Controverse tra USA e Cina 04-05-2020 primo allentamento delle misure di Lockdown in Italia 20-05-2020 Prime App di tracciamento del virus (Apple e Google) 03-06-2020 L’Italia riapre suoi confini, altri paesi seguono Luglio la crisi sanitaria si allenta in Ue, si sviluppa nel resto del mondo. Pandemia (Sindrome di demenza acuta grave), di SADS sintomi: ignorare il pericolo, le misure di sicurezza, sindrome della cospirazione, diffusione di fake-news Agosto 2020 Aumentano i rischi di una seconda ondata © Fabio Magnasciutti (Italia)
Il giornale di Libex 2020 | 13 © Ramses (Cuba) © Ismail Dogan (Belgio/Turchia) © Cristina Sampaio (Portogallo) © Kak (Francia). Consigliamo due tipi di maschera: per il coronavirus o per la febbre democratica © Tjeerd Royaards (Paesi Bassi) © Kal (USA)
14 | Il giornale di Libex 2020 Pandemia & paura © Uber (Italia) paura C ’è stata una regia della paura di fronte Angelo Ventrone1 da sempre: quello che la nostra comunità preci- alla pandemia che ci ha colpito? La piti improvvisamente nel caos. E in effetti, quan- prima reazione è stata in realtà di sottova- Storico dei totalitarismi do una minaccia è incombente, la maggioranza lutazione del pericolo, forse anche per una stan- tende spontaneamente ad accantonare ogni chezza di fondo nei confronti di un sistema del- e dei fondamentalismi divisione per creare un fronte comune, mentre l’informazione che ha fatto della drammatizza- l’emergenza legittima l’espansione del potere zione il suo carattere fondamentale. Una dram- Matteo Salvini, aveva chiesto a febbraio la chiu- del vertice decisionale. Ma ci sono modi diversi matizzazione legata alla necessità sia di risveglia- sura di «tutti i confini» agli immigrati e ai cinesi, di gestire questa dinamica. re l’attenzione di un’opinione pubblica distratta due settimane più tardi si è trasformato nel più Volendo schematizzare, possiamo dire che quotidianamente da un’enorme mole di notizie, deciso censore della esagerazione, a suo dire in questi ultimi mesi da una parte c’è stato chi si sia di riempire il vuoto lasciato da uno strumentale, del pericolo da parte del è sì impegnato a creare coesione sociale, restan- sbiadito e spesso inconsistente governo, per poi tornare di do però all’interno di un quadro di solidarietà dibattito pubblico. Una nuovo a sostenere le più rigi- internazionale. Una strategia per ora vincente in eccessiva pressione allar- de misure di contenimen- gran parte dei paesi colpiti dalla pandemia. Dal- mistica rischia, in effet- to dell’infezione attra- l’altra, c’è stato chi si è sforzato di individuare ti, di tradursi in verso l’estensione innanzitutto un capro espiatorio su cui far rica- assuefazione. D’al- indiscriminata delle dere ogni colpa, così da collocarsi nella comoda tronde, da molti zone rosse. Chi, posizione di vittima e autoassolversi da ogni anni ci siamo abi- come il sindaco di responsabilità. Il passo successivo è stato quello tuati a vivere Milano Giusep- di approfittare dell’incertezza, della confusione, con una menta- pe Sala e il per alimentare la paura con altra paura, fino a lità da stato segretario del mettere in moto un pericoloso meccanismo che d’assedio. Basti PD Nicola Zin- sollecita a delegare ogni decisione a una entità pensare ai con- garetti si sono esterna (il leader carismatico) da cui sentirsi pro- tinui allarmi opposti alla tetti. Un percorso giunto a compimento nell’Un- per una sempre chiusura dei gheria di Orbán. imminente crisi confini invocata Gli obiettivi di questa seconda modalità di finanziaria, o per da Salvini, orga- gestire l’emergenza sono molteplici: emarginare l’«invasione» dei nizzando persino chi è considerato estraneo alla comunità (etnica mi-granti o per la un aperitivo, «Mila- e religiosa), delegittimare moralmente gli avver- crisi dell’egemonia noNonSiFerma», sono sari, accusati di essere indifferenti alla sua sorte, planetaria dell’Europa, stati costretti a tornare e soprattutto progettare il futuro a partire da un se non dell’Occidente; rapidamente sui propri modello di società organica, stabile, sostanzial- perfino per il possibile arrivo passi. mente unanimistica, proveniente da un passato di un asteroide che ci faccia fare È naturalmente comprensibi- idealizzato - mai realmente esistito - ma che con- la fine dei dinosauri… © Marilena Nardi (Italia) le commettere errori di valutazione tinua a essere riproposto come astratta aspira- Quando ci si è accorti della di fronte a un fenomeno nuovo zione da giocare nella contesa politica gravità della pandemia, tuttavia, l’allarme è (meno comprensibile è la ripetuta e pervicace diventato insistente, pervasivo. È stato quello il inversione totale di rotta). Ma è allo stesso momento in cui è partita una regia vota a specu- tempo chiaro che l’arrivo del covid-19 ha rappre- 1 ultimo libro lare sull’emergenza? Di certo, la campagna sentato anche l’occasione per creare consenso La strategia della paura. Eversione e stragismo mediatica che ne è nata non è stata a senso politico. D’altronde, la politica è abituata a gioca- nell’Italia del Novecento, Mondadori 2019 unico. Ad esempio, chi, come il leader della Lega re su un timore primordiale che ci accompagna
Il giornale di Libex 2020 | 15 Peste & © Carlos Amorin (Brasile) pestilenze Da Camus alla pandemia 2020 Ilaria Guidantoni1 | giornalista e scrittrice L a peste e le pestilenze lezione: la vita, per quanto dolo- za dignitosa che dice molto della talizzare ma non pesa meno. attraversano la storia quasi rosa e incomprensibile, non è nostra umanità. In fondo anche Un altro testo viene in soc- come un simbolo dalla l’assurdo ma un enigma. Ha un ai tempi della peste 2.0 siamo corso, Cecità di Josè Saramago, peste di Atene del 430 a. C. con senso anche se non siamo in sempre lì, con le informazioni un libro crudo e magnifico per la Pericle, a quelle medioevali – grado di capirlo e agire, reagire è date in ritardo, le contraddizioni, speranza profonda, affidata alle celebre la peste di Firenze rac- più importante di capire. Un i medici in prima linea, che cura- donne e all’amore, l’unica via contata nel Decameron – quindi insegnamento non semplicisti- no più per vocazione che per per andare lontano e salvarsi. In le pestilenze seicentesche, come co, funzionale alla sopravviven- scienza, il dolore che si può digi- realtà quest’ultima pandemia quella di Milano ricordata ne I riafferma l’importanza della promessi sposi di Alessandro casa anche nella sua metafora Manzoni o quella di Londra del di famiglia: chi ha affetti istitu- 1592 che provocò la chiusura zionalizzati e vicino continua la dei teatri, tanto che Shakespea- propria vita in un microcosmo. re dovette ottenere la licenza di Chi in fondo è solo può sempre poeta per esercitare la sua arte; vivere per gli altri, come Camus mentre nei porti la peste era di alias il medico de La Peste. Di casa, basti ricordare Marsiglia fronte ad un mondo reduce e dove esiste un museo che rac- ancora vittima dei disastri di una conta la quarantena così come tragica guerra, al conformismo nella città in cui si specchia, diffuso e condizionamento intel- Algeri. La peste è una metafora, lettuale, all’asservimento delle che sia causata da un batterio o masse, Camus aveva proclama- da un virus, indipendentemente to, nella sua opera più ampia e dagli aspetti tecnici, è una meta- più discussa, L’homme revolté, fora della malattia sociale. del 1951, la necessità per l’uomo In questi mesi è tornata di di rivoltarsi contro la storia e la grande attualità La peste di cultura che lo avevano precedu- Albert Camus, un capolavoro, to, di rifiutare le precedenti rivo- un romanzo di un’attualità sor- luzioni poiché, da qualunque prendente, rivelatore di un uma- parte fossero provenute, erano nesimo laico e profondo, scevro sfociate irrimediabilmente nel da qualsiasi sovrastruttura. Il totalitarismo. Al nichilismo c’è dolore sorprendente così inac- un rimedio, una via d’uscita cettabile da non essere creduto attraverso la ribellione che è più sfiora l’assurdo ma viene vinto che rivoluzione – con tutti i rischi solo grazie alla solidarietà che comporta – la solidarietà umana, incarnata dal dottor Rieux che sacrifica le ragioni personali – il rapporto con la moglie – a quelle universali: 1 ultimo libro resterà sul campo per combat- I giorni della peste 2.0: Riflessio- tere il flagello. L’approccio rigo- ni emozionali dal confinamento, roso di Camus resta una grande Paul Furst, Medico della peste a Roma, 1656 Edeia 2020 «CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SUI PARTITI POLITICI» Università degli Studi di Macerata. Raccoglie e rende consultabile il materiale archi- vistico, documentario e iconografico prodotto dai partiti e dai movimenti politici dal 1946 ai giorni nostri, a livello regionale e nazionale. Vi è rappresentato l'intero arco politico, con una vasta raccolta di libri, opuscoli e riviste legate al mondo della conte- stazione, sia di destra che di sinistra, degli anni ’60 e ’70. Accoglie il materiale che par- titi, movimenti, dirigenti politici, militanti, ex-militanti o singoli privati hanno intenzio- ne di donare per assicurarne la conservazione, il riordino e la pubblica consultazione. www.unimc.it/cpp
16 | Il giornale di Libex 2020 Fascismo spagnolo La denuncia sulla stampa satirica Jaume Capdevilla (KAP) ad allentare progressivamente la repressio- ne. Compaiono riviste satiriche come Her- Vignettista, storico della satira spagnola mano Lobo (1972-1976), El Papus (1973- 1987) o Por Favor (1974-1978) che, con L a vittoria alleata nella seconda guer- un'enorme diffusione, realizzeranno attra- ra mondiale ha messo fine alla minac- verso una satira corrosiva una feroce opera cia fascista in Europa, anche se lo Stato di demolizione delle strutture mentali del autoritario nazionalista e ultra-cattolico del franchismo tra la popolazione. generale Franco in Spagna continuerà ad esi- È proprio in Por Favor, la più ideologica- stere. Durante la guerra spagnola Franco fu mente coerente e orientata verso l'antifran- aiutato direttamente dai militari dell'Italia chismo4, pubblicata a Barcellona, che trovia- fascista e della Germania nazista e la Spa- mo gli esempi più interessanti di umorismo gna, a sua volta, inviò volontari per combat- antifascista. Denunciava anche i legami con tere con la Germania nazista durante la il fascismo dei politici desiderosi di guidare guerra mondiale. I primi decenni del regime la transizione democratica. Juanjo Guillén di Franco sono stati caratterizzati da una (1947) o Manuel Outumuro (1949) ripro- sanguinosa repressione contro le ideologie ducono iconografie popolari con un'audacia antifasciste e da una profonda censura fino senza pari. La copertina del numero 46, con alla sua morte nel 1975. Hitler in un corsetto di pelle, ebbe problemi Così, le vignette satiriche antifascista di distribuzione; la copertina del numero furono completamente bandite dalla stam- 121, con l'ex ministro Fraga - fondato- pa tra il 1936 e il 1975. Non era solo censura: re dell'attuale Partito Popolare la maggior parte dei vignettisti con ideologie spagnolo - disegnato come "Il divergenti soffrirono l'esilio o la repressione. grande dittatore" di Chaplin, li Alcuni furono perseguitati e fucilati, altri portò davanti al giudice. Sulla imprigionati per anni. Molti dovettero dedi- copertina del numero 170 firmata carsi ad altre occupazioni. Chi decise di con- da Tex (Juan Guillermo Tejada, 1947), tinuare a disegnare, dovette cambiare regi- Hitler ironizzava sulla bomba che stro e passare alla stampa per bambini o alla l'estrema destra fece esplodere nella pubblicità. Al contrario, non vi erano proble- redazione della rivista satirica El Papus. mi con le vignette che lodavano o sosteneva- Esercitare un umorismo critico in no il fascismo: fino agli anni Cinquanta la piena libertà in Spagna non è mai stato stampa spagnola pubblicava normalmente privo di pericoli vignette a favore dei nazisti, e - dobbiamo ammetterlo – alcune firmate da vignetti- note sti di straordinario talento, come Kin1 sul giornale falangista Arriba. Altri, 1 Pseudonimo di Joaquín de Alba (1912- come Mario Armengol (1909-1995), 1983). Negli anni Sessanta si recò negli Stati che condonavano il nazismo, lo fecero Uniti e fu nominato per un premio Pulitzer per dall'esilio, disegnando per la stampa bri- i suoi disegni sul The Washington Daily News. tannica. 2 Carpanta, apparso per la prima volta sul La stampa satirica utilizzava un umo- Romeu Por Favor 1976. numero 3 della rivista Pulgarcito il 17 gennaio rismo evasivo, lontano dall'attualità. A Le forze progressiste chiedevano l'amnistia, 1947, rappresenta un povero affamato fu causa della censura e dell’impossibilità di mentre i conservatori preferivano dimenticare creato da Josep Escobar (1908-1994), che usa parlare di attualità, di politica o di inserire il passato per continuare a governare. l'umorismo per mostrare il problema della dei riferimenti leggermente erotici, una fame e della povertà nella Spagna di Franco. caratteristica delle pubblicazioni umoristi- 3 Famiglia archetipica del dopoguerra crea- che di quel periodo - La Codorniz (1941- ai tempi di Franco apparvero sulla stampa ta da Marino Benejam (1890-1975) per la rivi- 1979), Cucú (1944-1948), El DDT (1951-1965), clandestina: pubblicazioni edite fuori dalla sta TBO dal 1945, con sceneggiature di Joa- Don Venerando (1952-53), Tururut! (1953), Spagna che circolavano in piccolissimi circoli quim Buigas, Emilio Viña e Carlos Bech. Locus (1955-1956), Tío Vivo (1957-1960), Can militanti, o brevi tirature realizzate in stato 4 Diretta dal vignettista Perich (1941-1995) e Can (1958-1968) ... - è che sono quasi indi- precario. La sua eco tra il pubblico è stata dal giornalista Vázquez Montalbán (1939- stinguibili dalla stampa per bambini, dove minima. 2003), è stata ripetutamente vittima di sanzio- personaggi come Carpanta2 o la famiglia Uli- Ma negli ultimi anni del regime franchi- ni e sospensioni che aggirava cambiando spes- ses3 sono riusciti a ritrarre più fedelmente la sta, la società guidata da giovani che non so la testata e il formato sotto il nome di un'al- realtà sociale del Paese. avevano vissuto la guerra, chiede il recupero tra rivista: Muchas Gracias. Le uniche vignette antifasciste pubblicate dei diritti democratici e il regime fu costretto
Puoi anche leggere