IL POTERE DEI FIORI - DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI - Domaine de Chaumont

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IL POTERE DEI FIORI - DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI - Domaine de Chaumont
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
                      FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI

                      2017
                      20 APRILE
                      05 NOVEMBRE

                          IL
                      POTERE
                         DEI
                       FIORI
                          W W W. D O M A I N E - C H A U M O N T. F R   T. + 3 3 ( 0 ) 2 5 4 2 0 9 9 2 2
Photo © Éric Sander
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
CENTRO DI ARTE E NATURA
26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI

INDICE

INTRODUZIONE                                                              Pagina 5

I. EDIZIONE 2017 - “FLOWER POWER / IL POTERE DEI FIORI”                   Pagina 7

II. CARTE VERDI DATE A                                                    Pagina 9
Rebecca Louise Law
Alexis Tricoire
Plantes et Cultures
Jean-Philippe Weimer

III. GIURIA 2017                                                          Pagina 19
Coline Serreau, Presidente della Giuria
Composizione della Giuria 2017

IV. I GIARDINI DEL FESTIVAL                                               Pagina 23

V. LE NOVITÀ 2017                                                         Pagina 47
Il “Jardin de sous-bois” (École du Paysage di Blois / UNEP)
Il fiume dei tulipani chiari
La Passeggiata degli iris blu / Battesimo di una nuova clematide
Fotografie di Éric Sander “Flower Power”
Video di Luzia Simons “Flower Power”

VI. I GIARDINI PERMANENTI                                                 Pagina 55

VII. IL DOMAINE DE CHAUMONT-SUR-LOIRE                                     Pagina 59
1. Una missione polivalente
2. Un ambizioso progetto culturale
3. Gli attori di Domaine
4. Agenda 2017

VIII. UNA PREOCCUPAZIONE COSTANTE DELLA TUTELA DELL’AMBIENT               Pagina 67

IX. PARTNER / MARCHI E RETI                                               Pagina 71

X. INFORMAZIONI PRATICHE                                                  Pagina 79

XI. SELEZIONE DI MATERIALE VISIVO DISPONIBILE PER LA STAMPA               Pagina 83

                                                                   www.domaine-chaumont.fr   3
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
    CENTRO DI ARTE E NATURA
    26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI

    Il Domaine de Chaumont-sur-Loire, che riceve ogni anno più di 400.000 visitatori, accoglie sin dal 1992 il Festival
    Internazionale dei Giardini.
    Questa manifestazione, ininterrottamente rinnovata, costituisce, ogni anno, una presentazione e una panoramica delle
    tendenze e delle mutazioni della creazione legata ai paesaggi e ai giardini. Durante le 25 edizioni del Festival, sono stati
    creati più di 700 giardini, prototipi dei luoghi verdi del futuro. Il Festival, vero e proprio vivaio di talenti animati da idee
    fresche e da una visione spesso atipica, offre una nuova dinamicità a queste “opere d’arte viventi” che sono i fiori.

    La diversità, la creatività e la qualità dei progetti che associano arte, scienza, botanica e poesia hanno contribuito alla
    reputazione mondiale del Festival diventato, con il passare degli anni, un appuntamento irrinunciabile per la presentazione
    delle opere di paesaggisti, architetti, designer, scenografi e giardinieri di tutte le età e di tutte le discipline venuti dai
    quattro angoli del mondo ovvero Asia, Africa, Oltre-Atlantico e ovviamente Europa.

    Ispirati e ispiranti, propongono, ogni anno, con umorismo e audacia, nuovi modi di vedere e creare i giardini. Ci invitano
    anche a rispettare e abitare poeticamente il nostro pianeta. Il segreto di Chaumont-sur-Loire risiede nell’invenzione e
    nella reinvenzione ininterrotte.

    Interamente aperto sul mondo e le sue evoluzioni, osservatorio e laboratorio dei giardini, il Festival Internazionale dei
    Giardini festeggia, nel 2017, la sua 26esima edizione e ci invitta a scoprire i numerosi poteri dei fiori, indispensabili sia per
    la loro ammaliante bellezza che per la loro preziosa utilità nella sopravvivenza della nostra specie.

                                                                                                            Chantal Colleu-Dumond
                                                                                  Direttrice del Festival Internazionale dei Giardini

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    I. EDIZIONE 2017 - “FLOWER POWER / IL POTERE DEI FIORI”

    Sin dai tempi più remoti e in tutte le civiltà, nell’arte e nella letteratura, i fiori reali o immaginari hanno svolto un ruolo
    fondamentale nell’immaginario collettivo. Tutti conoscono la loro infinita diversità, la loro perfezione formale, il loro
    mistero, il loro potere simbolico, la loro bellezza, i loro profumi, la loro luminosità, i loro colori, nonché il loro sapore
    che stregano i sensi. Eterni e effimeri, delicati e potenti, orticoli o selvatici, i fiori racchiudono il potere di affascinare,
    stregare, curare e perfino uccidere.
    Una volta, non si nutriva forse la segreta speranza che avessero il potere di “cambiare il mondo, le anime e i cuori”?
    In che modo i giardini del XXI secolo considerano, valorizzano, utilizzano questo straordinario e inalterabile potere dei
    fiori, questa incredibile potenza della grazia?

    Scenografie radicalmente nuove, contemporanee, originali, atte a sorprendere, incantare, fare sognare associando e
    valorizzando diversamente i fiori, è quello che hanno immaginato i progettisti dell’edizione 2017, che propongono, in
    collegamento con vivai d’eccellenza, fiori eccezionali, rari ed inattesi a causa delle loro forme, dei loro colori e dei loro
    profumi.

    Attingendo alle sorgenti di un immaginario di oggi, adoperando tutte le possibilità tecniche, l’edizione 2017 vi condurrà
    dalle scoperte alle invenzioni. Passeggiando tra i vari giardini, incontrerete scenari inediti, messe in scena e fiori mai
    visti, assemblati in modo inusuale, giocando sull’accumulo e sulle sorprese di ogni genere. La fantasia, il rigoglio,
    l’abbondanza, l’incanto saranno all’appuntamento, nel cuore di giardini audaci, innovativi ed onirici.

    “Per ogni fiore che si apre, si ha l’impressione che apre gli occhi. Nell’inattenzione. Senza che vi sia un atto di volontà né
    da un lato né dall’altro.
    Si apre e mentre si apre offre altre cose che vanno oltre lui stesso. Presentire questo vi sorprende e vi dona la gioia”.
    Philippe Jaccottet, “Ai convolvoli dei campi “

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    II. CARTE VERDI

                                                                             Je reste, Festival des Jardins, 2016 © Eric Sander
8                                              www.domaine-chaumont.fr   9
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                     CARTE VERDI

REBECCA LOUISE-LAW                                               L’artista, che vive a Londra, ha seguito una formazione
                                                                 presso la facoltà delle Belle Arti dell’Università di
                                                                 Newcastle in Inghilterra, Rebecca Louise Law lavora con
LE JARDIN PRÉSERVÉ                                               materiali naturali da più di 17 anni, pratica che implica uno
PENSILINA DELLE SCUDERIE                                         sfruttamento costante delle relazioni tra natura e uomo.
                                                                 Le sue opere includono aspetti filosofici e spirituali: ogni
                                                                 fiore viene selezionato per un motivo ben preciso. Il filo
                                                                 di rame sul quale sono attaccati i fiori è diventato la sua
                                                                 marca di fabbrica. I colori sono quindi accuratamente
                                                                 scelti e organizzati.
                                                                 L’artista ha esposto le proprie installazioni in luoghi molto
                                                                 vari: gallerie, chiese… In particolare, durante il progetto
                                                                 intitolato The Flower Garden Display’d ha sospeso
Rebecca Louise-Law si è specializzata nella
                                                                 complessivamente 4 600 fiori alle volte di una chiesa.
trasformazione di spazi in universi colorati e poetici. A tale
scopo, ricorre a una tecnica di sospensione di centinaia e
                                                                 “Amo catturare e prediligere oggettini naturali e belli per
persino di migliaia di fiori.
                                                                 creare un’opera d’arte che può essere osservata senza la
Ogni scultura di Rebecca Louise-Law mette in risalto la
                                                                 pressione del tempo. Preservare, apprezzare, celebrare e
bellezza dei cambiamenti naturali. Le sue opere evolvono
                                                                 condividere la bellezza della terra con il mondo è quello
alla stregua della natura che segue il proprio corso
                                                                 che mi motiva”. Rebecca Louise Law
e propongono un concetto alternativo della bellezza
cogliendo la preservazione e il deterioramento dei fiori.
                                                                 “La potenza delle installazioni di Rebecca risiede nella
Rebecca Louise-Law lavora con fiori freschi e secchi e
                                                                 loro perpetua trasformazione. I fiori naturali si muovono in
permette alle sue opere di evolvere naturalmente. Le sue
                                                                 un modo squisito attraverso le fasi naturali del processo
installazioni sono progettate per durare indefinitamente.
                                                                 del loro deterioramento: appassiscono, si scolorano
Ogni elemento, cucito singolarmente, è la testimonianza
                                                                 e essiccano. Portando i visitatori su questa via del
dei cambiamenti di forma e colore che assumono i fiori
                                                                 deterioramento, Rebecca prolunga il limite percepito della
con il passare del tempo.
                                                                 bellezza dei fiori e li impregna di un valore artistico che fa
                                                                 che essi diventano molto più di semplici oggetti decorativi”.
                                                                 Amanda Krampf, direttrice della Galleria Chandran

                                                                                                                                                                                                      Double page :
                                                                                                                                                                                               “Le jardin préservé”,
                                                                                                                                     installation de Rebecca Louise-Law pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                                                                                      © Éric Sander

10         www.domaine-chaumont.fr                                                                                                                    www.domaine-chaumont.fr                                    11
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                                       CARTE VERDI

ALEXIS TRICOIRE                                                                                                                    Capofila del design legato all’universo vegetale, Alexis
                                                                                                                                   Tricoire rivisita, da più di dieci anni, il ruolo della natura
                                                                                                                                                                                                    di Saint-Cloud, il Giardino delle Tuileries, le Floralies di
                                                                                                                                                                                                    Nantes. Ma anche in modo perenne in luoghi privati e
                                                                                                                                   vivente nella nostra società. Il suo lavoro si concentra         pubblici: uffici, boutique, centro commerciali, stazioni
LA PLANÈTE EN ÉBULLITION                                                                                                           sullo studio di una nuova forma d’urbanità dove il legame        per i quali valorizza approcci rispettosi dell’estetica e del
GIARDINI DEL FESTIVAL                                                                                                              con la natura viene re-incantato mediante il suo approccio       benessere degli spazi interni o esterni.
                                                                                                                                   di artista e designer.
                                                                                                                                                                                                    Il suo studio Végétal Atmosphère, creato nel 2009, è
                                                                                                                                   Famoso per l’impatto sul pubblico delle sue messe in             un vero e proprio laboratorio nel quale progetta, con la
                                                                                                                                   scena multi-sensoriali, viene regolarmente invitato a            sua equipe, innovazioni vegetali destinate a sublimare
                                                                                                                                   progettare numerosi oggetti e sculture monumentali               l’ambiente. Ha appena ricevuto il premio del Janus 2017
                                                                                                                                   in tutto il mondo. Porta su ogni progetto uno sguardo            “Spazio di vita” per la sua panchina-fioriera Botanic Twist,
                                                                                                                                   innovativo e impegnato, sia sul benessere in ambiente            commercializzata da TF Urban.
                                                                                                                                   urbano che sulla protezione del nostro pianeta.
Un giardino-manifesto per evocare l’urgenza di fronte al           concetto di pianeta in pericolo, evocano la nostra
cambiamento climatico e sensibilizzare il pubblico alle            attitudine a costruire un mondo dove la natura selvatica
                                                                                                                                   La sua creatività si esprime attraverso esposizioni
soluzioni future da attuare per il nostro pianeta.                 viene preservata e dove il design e l’arte tentano di fornire
                                                                                                                                   allestite in prestigiosi spazi pubblici come il Grand Palais
                                                                   innovative soluzioni botaniche e estetiche in grado di
                                                                                                                                   durante la Cop 21, il Museo Nazionale di Storia Naturale, il
Di fronte a un’urbanità galoppante, risulta evidente che           nutrire le nostre speranze.
                                                                                                                                   Ministero dell’Ambiente, il Castello di Versailles, il parco
si moltiplicano i segni negativi legati al cambiamento
                                                                                                                                                                                                                                                        Double page :
climatico: riscaldamento, innalzamento delle acque, rifiuti,                                                                                                                                                                                          © Alexis Tricoire

inquinamento… fanno parte della nostra vita quotidiana. Di
fronte a queste constatazioni, la società mondiale cerca
di invertire questo movimento mediante la transizione
energetica e l’invenzione di modi di coltura fuori-suolo.
È un giardino che prende spunto da queste osservazioni
e le esprime in modo simbolico e poetico. A partire da
uno specchio d’acqua sormontato da un pontile centrale,
il visitatore è invitato ad osservare una scena in pieno
movimento che si svela come un quadro panoramico a
360°.
Dal bacino spuntano effetti di bollimento e di marea che
evocano, di volta in volta, il riscaldamento climatico e
l’innalzamento delle acque. Tutto attorno, un paesaggio di
crateri di terra arida argillosa di colore rosso, fa emergere le
vestigia di una natura tropicale lussureggiante che evoca
l’erosione dei suoli e la frammentazione delle foreste
dovuti alla deforestazione.
Sfere in metallo iridiato chiamate “i tecno-pianeti”, da dove
si infiltrano la vegetazione, sono disposte in modo aleatorio
nelle vallette aride, tra i crateri e la superfice dell’acqua.
Come mediante un fenomeno di messa in abisso del

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IL POTERE DEI FIORI - DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI - Domaine de Chaumont
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                   FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                          CARTE VERDI

LA FRENCH FINE FLEUR
JARDIN PLURIEL ET SINGULIER
JARDIN DE PLANTES ET CULTURES
GIARDINI DEL FESTIVAL

“Su una scalinata realizzata con lastricati di mattoni, le      “Siamo vivaisti. Associandoci, mettiamo in comune le nostre
persone che entrano incrociano lo sguardo meravigliato          competenze e anche il nostro desiderio di condividere
delle persone che escono. Un viale chiaro, colori, profumi      la nostra passione. I nostri vivai danno l’immagine della
dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso. Ecco la       diversità che difendiamo attraverso le loro specialità, la
nostra volontà. Una seduta a due o più persone sotto i nidi,    loro dimensione e la loro importanza economica, nonché
gli occhi si alzano e si abbassano per scoprire il giardino.”   i loro modi di produzione e riproduzione delle piante. I
La French Fine Fleur                                            nostri vivai sono diversi, ma anche e soprattutto solidali
                                                                gli uni dagli altri onde tramandare il nostro know-how,
“Percepire il colore attraverso le foglie gracili e aeree di    scambiare le nostre esperienze, preservare, arricchire e
un bambù ‘Chusquea Mimosa ‘Australis’ e penetrare nel           trasmettere questo fantastico patrimonio vegetale di cui
cuore del nostro giardino... Tutta la diversità vegetale        siamo i vigili mediatori.”
del nostro collettivo vi esplode, colorata, opulenta,
intelligente, lampante... L’occhio va dalle piante copri-       La French Fine Fleur: Arom’Antique, Aromaticulture,
suolo che formano tappeti molto estesi fino alle piante         Créa’Paysage, Ets Horticoles du Cannebeth, Lumen
aeree volubili, si ferma su una pianta vivace, il bianco di     Plantes Vivaces, Ets Pierre Turc – Turcie or, Flos Sabaudiae,
un petalo e si meraviglia alla vista di delicate foglie del     Jardin d’Adoué La Canopée, Le Jardin d’Eau, Lepage Bord
‘Romneya Coulterii’: un lungo viaggio in un giardino da         de Mer, Lepage Val de Loire, Le monde des Agrumes, Les
condividere. Il tempo di mettere di nuovo a fuoco il nostro     Murets du Causse, Les Senteurs du Quercy, Pépinières
sguardo sulla flora che ci circonda e vederla, non solo         des Laurains, Pépinière Travers, Sempervivum et Cie.
come una scenografia ma anche come la partner legata
alla storia dell’uomo, indispensabile al suo futuro. Noi
vivaisti, con i nostri fiori, abbiamo la pretesa di cambiare
il mondo.”

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IL POTERE DEI FIORI - DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI - Domaine de Chaumont
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                             FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                    CARTE VERDI

JEAN-PHILIPPE WEIMER                                           Autoritratto

                                                               “Sono un autodidatta determinato e gioioso.                       La luce è la mia convinzione.
LE PRINTEMPS TOUT LE TEMPS                                     Arricchisco il mio lavoro di creatore da tutte le mie             Da sempre, riscalda, protegge, rassicura, riunisce gli
SERRA TROPICALE                                                predilezioni. Amo la luce, gli alberi, le luci attraverso         uomini.
                                                               gli alberi, il sole, la luna, la notte, la natura, l’audacia,     Fa nascere un clima di pace.
                                                               l’intelligenza intuitiva, la buona cucina, gli incontri, le       È allo stesso tempo effimera e eterna. Ricollega ai cicli
                                                               sfide, la poesia, la fotografia, le cose selvatiche, il futuro.   della vita.
                                                                                                                                 È necessaria all’uomo, come lo è la bellezza.”
                                                               Ho fierezze semplici e profonde.                                  Jean-Philippe Weimer

                                                               Ho scelto risolutamente di lavorare con maestri
                                                               artigiani locali. Queste partnership arricchiscono il mio
Attorno a stanze uniche e poetiche adeguate al genio
                                                               immaginario, nonché la mia vita di uomo e creatore.
dei luoghi che occupa, Jean-Philippe Weimer inventa
                                                               Mi permettono di aprire nuovi capitoli della storia del
ingegnose opere luminose e scenografie originali.
                                                               mio percorso di designer. Sono incontri preziosi che
Seminerà i suoi delicati fiori blu nella grande serra
                                                               mi portano a fare conoscenza con materie e know-
tropicale del Cortile della Fattoria.
                                                               how insostituibili. Toccare il ferro, il vetro, il bronzo, la
                                                               terra cotta, la ceramica, il legno mi spinge a capirli ed a
“Rendere omaggio alla natura è il punto di partenza di
                                                               creare associazioni poetiche che valorizzeranno questi
tutte le mie creazioni. Ogni illuminazione è un’avventura
                                                               elementi, la luce e la materia costituita dalla notte.
che inizia per me nella mia prima camminata solitaria
                                                               Tutte le mie creazioni sono esclusivamente fabbricate in
all’incontro delle anime di un giardino. La sua personalità,
                                                               Francia, presso queste donne e questi uomini i cui know-
la sua attesa. La magia inizia proprio da qui.
                                                               how sarebbero considerati altrove come veri e propri
L’opera intitolata “La primavera sempre” allestita nelle
                                                               tesori. Per me, è una garanzia di qualità e una presa di
serre del Domaine de Chaumont-sur-Loire è un invito a
                                                               posizione filosofica e politica.
meravigliarsi per crescere. Ancora e di nuovo. Ritrovare in
sé stessi uno spazio dove lo spirito di fantasia permette
                                                               Amo ascoltare gli altri. Il dialogo con un committente
una riflessione costruttiva. Dove si interrogano le cose
                                                               è un momento raro. Mi incuriosisce scoprire i suoi
familiari e banali che non lo sono affatto. Vicino a noi,
                                                               desideri ampliando la mia visione, quindi lo introduco
all’umanità.
                                                               pian piano nella mia sfera artistica. Ogni appuntamento
Tra i fiori sovradimensionati che ho disegnato a partire
                                                               è un’appassionante scoperta. Rispetto, innovazione,
dalla memoria dei racconti e i fiori medicinali, nutrienti
                                                               creatività, scambi costituiscono le varie fasi di una
e libere, coniugate al futuro, vi è un’ode alla vita.” Jean-
                                                               creazione compiuta e riuscita di cui la relazione umana
Philippe Weimer
                                                               è la radice.

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IL POTERE DEI FIORI - DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI - Domaine de Chaumont
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
     CENTRO DI ARTE E NATURA
     26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI

     III. LA GIURIA

                                                                               Château vu depuis le Festival des Jardins © C. Diaz
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                    FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                                              LA GIURIA

COLINE SERREAU                                                                                                                     LA GIURIA 2017
PRESIDENTE DELLA GIURIA 2017

                                                                                                                            © DR

Coline Serreau è un’attrice, regista, sceneggiatrice e              Ha anche recitato in numerosi spettacoli teatrali scritto      Coline SERREAU, Presidente della giuria
compositrice francese nata il 29 ottobre 1947 a Parigi.             da lei o no: “Lapin Lapin”, “Quisaitout et Grobêta” (cinque    Chantal COLLEU-DUMOND, Direttrice del Domaine e del Festival dei Giardini di Chaumont-sur-Loire
Molto giovane, Coline Serreau cresce in un universo                 premi Molière), “Il Salone d’estate “ e “Il Circolo di gesso   Olivier BEDOUELLE, Membro del Bureau National dell’UNEP (UNEP-Le imprese del paesaggio)
artistico circondata da una madre scrittrice e un padre             del Caucaso” di Bertolt Brecht. Nel 2006, assume il ruolo      Bénédicte BOUDASSOU, Giornalista
regista. La regista ha seguito studi di lettere, frequentato        di Arnolfo nella “Scuola delle mogli” di Molière, spettacolo   Richard CAYEUX, Creatore di iris
il Conservatorio di Musica o la Scuola del Circo. Nel 1969, è       che ha messo in scena presso il Teatro di La Madeleine. Ha     Marc CLARAMUNT, Direttore della Scuola del Paesaggio di Blois
stata stagista presso la Comédie Française quindi decide            anche messo in scena presso l’Opéra Bastille “Il Barbiere di   Soazig DEFAULT, Paesaggista giornalista
di dedicarsi alla scrittura di scenari per il cinema e il teatro.   Siviglia” di Rossini e “Il Pipistrello” di J. Strauss.         Ariane DELILEZ, Segretaria generale della Federazione Francese del Paesaggio
                                                                    Ha composto la musica di alcuni dei suoi film e dirige il      Jean-Marc DIMANCHE, Consulente artistico
Nel 1975, si lancia nella realizzazione cinematografica e           Coro del Delta.                                                Hélène e Patrice FUSTIER, Fondatore delle Giornate delle Piante di Courson
riscuote un vero successo di critica nel 1977 con la sua                                                                           Michèle GUILLOT, Presidente UNEP Regione Centro Limosino (UNEP-Le imprese del paesaggio)
seconda pellicola, intitolata “Perché no!”, che riunisce                                                                           Jean-Pierre LE DANTEC, Storico, scrittore, ingegnere e ex direttore della Scuola Nazionale Superiore d’Architettura di Parigi-La Villette
Sami Frey, Mario Gonzales e Christine Murillo e narra la                                                                           Sylvie LIGNY, Giornalista
storia di un trio amoroso composto da due uomini che                                                                               Dominique MASSON, Consigliere per i giardini e il paesaggio DRAC Regione Centro-Valle della Loira
vivono in coppia e dalla loro amica comune. Nel 1985, “Tre                                                                         Patrick MIOULANE, Cronista giardino
uomini e una culla” viene proiettato nei cinema. Con più di                                                                        Didier WILLERY, Autore, responsabile editoriale, giornalista e consulente botanico
12 milioni di biglietti venduti, fa parte dei maggiori ingressi                                                                    Bernard CHAPUIS, Paesaggista, Domaine di Chaumont-sur-Loire
dei film francesi. Realizza quindi “Romuald e Juliette”,
“La Crisi” (César del migliore scenario), “Il Pianeta verde”,
“Chaos “, “18 anni dopo”, “San Giacomo… La Mecca “ e
“Soluzioni locali per un disordine globale” nel 2010, “Tutto
è permesso” nel 2013, “Colore locale” nel 2013 e “Pierre
Brossolette” nel 2015. Realizza anche nel 1991, tra due
lunghi metraggi, un clip incluso nella pellicola “Contro
l’oblio” e dedicato a una coppia incarcerata nel Malawi,
Vera Chirwa e suo marito.

                                                                                                                                                                                                                                                                         Le jury 2017 © DR
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                               CENTRO DI ARTE E NATURA
                               26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI

                               IV. I GIARDINI DEL FESTIVAL

                                                                                                                   dudepuis
                                                                                                         Le jardin vu
                                                                                                         Château                 Jean-Claude
                                                                                                                            le Festival
                                                                                                                      Parfumeur,                    © C.
                                                                                                                                               Ellena,
                                                                                                                                        des Jardins      Diaz des Jardins, 2016 © Eric Sander
                                                                                                                                                       Festival
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                           I GIARDINI DEL FESTIVAL

DE L'AUTRE CÔTÉ DU MIROIR                                                                                                       LE BOUQUET D'APRÈS
Nicolas STADLER, designer,                                                                                                      Alexandra JANSEN, garden designer,
Alice STADLER, architetto d’interni e                                                                                           Vero REATO, artista scultore plastico,
Thierry GIRAULT, paesaggista                                                                                                    Carlos ESTEVES DUARTE, architetto DPLG,
FRANCIA                                                                                                                         Bruno JANSEN, conduttore di lavori, e Michel GRIMMER, scultore
                                                                                                                                LUSSEMBURGO / FRANCIA / GERMANIA

Giocando sui contrasti, questo giardino invita, in un primo      In un mondo e un’epoca nei quali bisogna andare sempre         “Non appena l’idea del Diluvio si fu placata,                     dei fiori come il compimento di una ricerca nella quale il
tempo, all’esplorazione di un universo uniformemente             più di fretta e dove nessuno non prende più il tempo “di non   Una lepre si fermò tra i trifogli ondeggianti e disse la sua      graal non è il vaso, ma il mazzo! Quasi un gran finale del
verde, per quindi condurre il visitatore alla contemplazione     fare nulla”, questo giardino intende ricordare che fa bene     preghiera all’arcobaleno attraverso la tela del ragno.            diluvio passato.
                                                                                                                                Oh! Le pietre preziose che si nascondevano, i fiori che già       La superficie liscia del suolo evidenzia il risveglio della
di una scena sorprendente.                                       fermarsi, rallentare il proprio frenetico ritmo per alcuni
                                                                                                                                guardavano”. “Dopo il diluvio” di Arthur Rimbaud.                 natura, del muschio che invade il vuoto lasciato dai
Un viale, abbastanza stretto, ricorda i sottoboschi umidi e      istanti e contemplare la natura circostante, immensa,                                                                            trasalimenti del tremolio, delle felci che si dispiegano verso
carichi di vegetazione. Foglie di felci incitano alla scoperta   molto più grande dell’uomo e che bisogna preservare. Le        Qualora, si fosse verificato, per caso, il diluvio di un luogo,   il sole, dei monticelli di muschio cosparsi da macchioline
di un tesoro: un campo riempito di fiori e colori a perdita      esche artificiali sono tutte qui, straordinari specchi che     un’epoca, un tempo… proprio qui, in questo giardino, ha           bianche, come fiori senza radici.
d’occhio.                                                        rendono questo momento più intenso. Soggiogato dai             avuto luogo l’incontro delle piante e dei fiori.                  Quindi, il suolo si è sottratto, la colonna si è fissurata, le
Il giardino diventa ad un tratto magico, si trasforma in un      colori, il visitatore si ferma e contempla questa natura       Maldestre o sfortunate, tutte le piante si sforzano di            radici hanno resistito a lungo, acquattate sotto la lastra
                                                                                                                                compiere la propria opera. Tutte hanno la magnifica               di calcestruzzo, … e il mazzo è spuntato fuori terra!
mare di colori e dà voglia di distendervisi per sognare e        nascosta e preservata nel suo scrigno.
                                                                                                                                ambizione di invadere e conquistare la terra.                     Aggrappandosi alla struttura d’acciaio, i fiori si sono diffusi.
gingillarsi.                                                                                                                    Rinchiuse, incatenate al suolo, le radici avranno ricorso a       I glicini, le ipomee, le susanne hanno assunto i colori
                                                                                                                                trucchi e espedienti che le stagioni ritrovate le aiuteranno      della loro esistenza per mostrarceli a noi superstiti per
                                                                                                                                a realizzare.                                                     permetterci di sentirli, guardarli, toccarli.
                                                                                                                                Questo giardino permette di vedere il rinascimento, il            Non ci resta solo che risentire il potere dei fiori!
                                                                                                                                rinnovo, suggerisce la possibile risurrezione. L’esplosione

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                               FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                            I GIARDINI DEL FESTIVAL

LE POUVOIR DES SORCIÈRES                                                                                       LA FLEUR DU MAL
Sung Hye PARK, architetto e paesaggista, e                                                                     Lynda HARRIS, paesaggista,
Byung-Eun DE GAULEJAC, capo progetto                                                                           Nathan CROUZET, architetta urbanista, e
COREA                                                                                                          Arthur-Louis IGNORÉ (Ali), artista urbano
                                                                                                               FRANCIA

                                             Dal XVII secolo, la presenza umana si è trasformata in una        Poco importa il luogo e la data dato che questo villaggio           di una comunità. L’assenza di qualsiasi riflessione sugli
                                             forza geologica in grado di modificare il funzionamento           è sempre esistito. Sfruttando il potere della terra e delle         effetti di questi fiori provoca quindi il male degli Uomini.
                                             del pianeta e di distruggerne la fauna e la flora. Questa         piante dato dai dei agli uomini e alle donne che vissero            Il villaggio si articola attorno a una grande betulla dalla
                                             rottura è stata l’inizio di una relazione di predazione           in questi luoghi, lavorando e viaggiando assieme. Il loro           corteccia bianca e dalle foglie argentate, attorno al giardino
                                                                                                               viaggio non si compie né nel tempo né nello spazio… Il loro         centrale dove scorre la vegetazione lussureggiante dei
                                             della natura e di controllo dell’ambiente, ma anche delle
                                                                                                               viaggio separa i loro corpi dalle loro menti.                       quattro giardini periferici e attorno un cortile lastricato
                                             donne: esclusione dal mondo del lavoro (mentre nel
                                                                                                               Tranquillamente distesi sui letti di legno, osservando il           di ardesie. Costituiti da quattro padiglioni aperti su un
                                             Medioevo le donne lavoravano), confinamento nella sfera           cielo, risulta che il Fiore del Male sia l’unico bene della vita.   lato, accolgono i letti da oppio. Sui loro tetti perforati, si
                                             domestica e riproduttiva, distruzione dei loro poteri e dei       I paesani sono scomparsi. Sui soffitti polverizzati dalle loro      imprime su tele tese, il Fiore del Male, che il ritmo imposto
                                             loro saperi ancestrali, in particolare medicali e quindi          capanne esecutorie, sussiste solo la traccia dei loro deliri.       dai raggi del sole fa apparire e scomparire sotto gli occhi
                                             legati alle piante, ai fiori e alle erbe medicinali. Le streghe   Questo paesaggio interno e diviso da tramezzi propone di            dei visitatori. I quattro giardini mostrano chiaramente
                                             resistono tramandando una relazione benevola con la               penetrare in uno spazio nel quale a nessuno è stato chiesto         la potenza delle piante nella loro diversità: stimolanti
                                             natura e usando i poteri dei fiori. Portate dall’etica di nuove   di entrare. Aprendo ormai le sue porte su uno spazio                neurologici e fisiologici, come droga dolce o pesante. I
                                                                                                               vietato, questo giardino è il teatro aperto di una possibile        giardini sono stati ideati in quanto variazioni sui cinque
                                             relazioni con la natura e da un’onda di energia femminista,
                                                                                                               esperienza immersiva in una realtà umana, sublima e                 stati provati dai tossicomani: l’acquietamento, la cultura,
                                             le streghe rifanno la propria comparsa nel giardino “Le
                                                                                                               illusoria. Questa sosta a porte chiuse ha per oggetto               la chimera, il delirio, l’abbandono.
                                             pouvoir des sorcières” come le figure mediatrici tra esseri       l’assunzione della droga, l’abbandono di sé e la scomparsa
                                             umani e natura. Costruiscono a Chaumont-sur-Loire un
                                             giardino medicinale e ornamentale dove si dispiegano
                                             incredibili fiori curativi. In questa farmacopea naturalistica,
                                             il sessismo è bandito e i visitatori si ricollegano con la
                                             natura nella contemplazione e nell’incontro. Un patchwork
                                             di fiori dalle tonalità rosse, viola e nere simboleggia il
                                             sangue delle donne e dei loro poteri ritrovati.

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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                              I GIARDINI DEL FESTIVAL

INSPIRATION                                                                                                                           LES COULISSES DE
Anne MARLANGEON, artista plastica, e                                                                                                  L'ATTRACTION
Michel LOPEZ, ingegnere paesaggista
FRANCIA                                                                                                                               Adrien OHLMANN, giardiniere-progettista e
                                                                                                                                      Audrey VOLPELIER, progettista di parchi e giardini
                                                                                                                                      FRANCIA

Numerosi sono i pittori che installano il loro atelier              attraverso ognuna di queste tele, capisce quello che la           Sin dall’ingresso del giardino, il visitatore diventa          e sorprendendolo con numerose inflorescenze.
all’interno del proprio giardino perché i fiori sono una fonte      vegetazione fiorita gli offre ovvero veri e propri capolavori.    parte integrante del dispositivo. Osserva, attraverso          Ispirato ai patio arabo-andalusiani, il bacino diventa
di ispirazione per l’artista che ne traduce la bellezza.            Vincent ha lasciato in giro il vaso di girasoli, Claude aspetta   un inquadramento fotografico, la messa in scena di             una figura strutturante del giardino e offre un’atmosfera
“Inspiration…” è quindi il titolo di un giardino che associa        sulla riva dello stagno che le ninfee fioriscono, il Douanier     una collezione floreale dall’aspetto maestoso e fuori          rassicurante, propizia alla riflessione.
l’arte e i fiori.                                                   sogna tigri che popolano la sua giungla fiorita…                  portata. Tre specie vegetali pavoneggiano sotto le luci        In questo contrasto di una progettazione architettonica
L’ingresso avviene dall’atelier dove tutto avviene all’insegna      Infatti, sette quadri famosi che sono evocati grazie alle         dei proiettori, fiere del proprio potere di seduzione. Alla    che dialoga con un mondo selvatico, i progettisti hanno
di una frenetica creatività: tela e pennelli sono ancora fuori      piantate visibili attraverso le cornici nude.                     stregua di una sfilata, queste preziose essenze emergono       voluto esprimere un’armonia, presa a prestito dall’arte dei
posto sul tavolo macchiato di pittura. Il visitatore esce           Il giardino evoca opere che propone lasciando il visitatore       da uno specchio d’acqua. I riflessi demoltiplicano lo spazio   giardini. Tale incontro sublima l’eleganza e la potenza vitale
sotto il chiosco fiorito e scopre il giardino: l’interazione tra    fare la traduzione artistica del paesaggio fiorito: la            e espongono, con il passare delle stagioni, l’illusione di     di ogni fiore, ma anche la fragilità e il carattere effimero
l’artista, l’atelier e il giardino è particolarmente evidente. Il   pioggerella diffusa sullo stagno traduce il trasalimento          un’estetica ininterrotta.                                      delle fioriture.
cavalletto e la sua tela vergine aspettano sulla terrazza. Il       dell’invisibile negli impressionisti. La giungla e i suoi         Un’atmosfera dall’aspetto più naturale e spontaneo si          Il giardino delle “Les coulisses de l’attraction” rappresenta
pittore si è assentato un istante, il posto è libero.               enormi fiori evocano gli esordi della pittura naïve. La           scopre penetrando nelle quinte del giardino. I fiori si        un invito a interrogarsi sul potere di seduzione e
Lungo la terrazza, sistemate in varie posizioni, sette cornici      strizzatina d’occhio all’arte moderna dà una pedata all’arte      schiudono liberamente nelle alcove. Le aiuole ondeggianti,     delle apparenze. Il confronto di un mondo sofisticato
vuote giocano con la prospettiva e propongono ai visitatori         accademica … Tutto è arte tra questi fiori.                       leggere e vaporose immergono il passeggiatore in uno           e inafferrabile e di un universo delicato dalle sottili
di appropriarsi di un frammento di paesaggio. Guardando                                                                               spettacolo incantevole, stregandolo con deliziosi profumi      associazioni vegetali si armonizza in una certa voluttà.

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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                                I GIARDINI DEL FESTIVAL

TÊTE-À-TÊTE                                                                                                                          PAPILLONNEZ
Anna RHODES, architetta paesaggista                                                                                                  Cyril SERVETTAZ, paesaggista DPLG, e
GRAN BRETAGNA                                                                                                                        Hannes HEUCKE, paesaggista
                                                                                                                                     FRANCIA / GERMANIA

“Vi sono fiori dappertutto per chi vuole vederli.” Matisse        evolvono e fanno evolvere il giardino con il passare delle         Questo giardino propone un’adattazione e una messa in             dalie e la menta. Altre, come le buddleia, le centauree e le
                                                                  stagioni. Questa prospettiva permette di dare un altro             scena del racconto “La Farfalla” scritta dal poeta danese         scabbiose, sono state aggiunte a questa nostra creazione
Nuovi modi di vedere con un invito a “tu per tu”. I visitatori    statuto ai fiori, nonché di apprezzare diversamente le loro        Hans Christian Andersen (1805-1875). Infatti, illustra            e appositamente selezionate per la loro bellezza, la loro
sono incoraggiati a immergersi in un’altra visione,               forme, texture, particolarità, esistenze. Inoltre, agevola la      perfettamente uno degli aspetti del potere esercitato dai         singolarità e il fascino che esercitano sulle farfalle. Questi
approfittare di un’esperienza inconsueta e apprezzare i           meditazione. Linee orizzontali e verticali attraversano le         fiori: quello di incantare, con la loro bellezza, farfalle e      fiori nettariferi e profumati, molto apprezzati dalle farfalle
fiori attraverso un’immersione fisica.                            aiuole. Le piante, situate ad altezza d’uomo, permettono           uomini!                                                           e dagli uomini, attirano anche gli insetti bottinattori come
Il design è doppio e offre ai visitatori un’esperienza            al visitatore di riflettere, rigenerarsi e ripensare l’ordine      La farfalla vola di fiore in fiore cercando la sua dulcinea,      le api. Questi visitatori estemporanei apporteranno altri
individuale o sensoriale e sociale. I sottili muschi, le          naturale delle cose.                                               trovando a ognuno di loro qualità e anche difetti. La farfalla    tocchi colorati, sottili, leggeri e passeggeri in questo
felci e le zone stracolme di delicati fiori assomigliano a        Questo nuovo modo di vedere il giardino, in un confronto a         quindi farfalleggia! In questo giardino il visitatore viene       giardino di fiori monocromi. La gamma dei fiori selezionata
regioni boscose e ne riproducono la crescita successiva.          tu per tu, permette al potere dei fiori di rinnovare il corpo, i   stordito come la farfalla. Va e viene di fiore in fiore, senza    è unicamente composta da fiori bianchi al fine di mettere
In contrasto con tale atmosfera, la stanza centrale è un          sensi e la mente. È un giardino sensoriale dove il visitatore      riuscire mai a trovare il più bello. Varie aiuole di piante con   l’accento sulla diversità dei fiori nei loro minimi dettagli:
quadro botanico. Si tratta di una massa di fiori con le           deve essere in armonia con l’attimo. Una maggiore presa            forme e dimensioni diverse compongono un immenso                  forme, petali, pistilli che contrastano con il verde delle loro
loro singole qualità che dominano e lottano per attirare          di coscienza dei colori, dei profumi e dei ritmi del suono è       mazzo che rivela una grande diversità di essenze. Alcune          foglie.
l’attenzione.                                                     propizia al miglioramento del nostro modo di pensare.              di esse sono citate nel racconto come le margherite, le           Cari visitatori: farfalleggiate!
I visitatori sono invitati a guardare il giardino dal basso, da
dove il campo visivo e la tavolozza dei colori delle piante

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                         FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                      I GIARDINI DEL FESTIVAL

À LA RECHERCHE DU LUPIN BLANC                                                                                               L'AGORA
Benjamin HENNO, paesaggista e agricoltore,                                                                                  Justine CREUGNY, architetta scenografa,
Karine HAUDRECHY e Johanès MONTAGNE, paesaggisti DPLG,                                                                      Clémence MAUTOUCHET, architetta urbanista e
Lucile HAMOIGNON, ingegnere urbanista e designer, e                                                                         Clémence NOURY, architetta paesaggista
Chen-Yu ZHOU, ingegnere paesaggista                                                                                         FRANCIA
BELGIO / FRANCIA / CINA

Questo giardino è una strizzatina d’occhio ai racconti         nasconde dietro la bellezza dei fiori.                       1967. Manifestazione contro la guerra del Vietnam,               canopea. Massa densa, lussureggiante, intensa e alta
di Lewis Carroll. Immerge il visitatore in un universo         Una volta lo spettacolo finito, il visitatore prosegue la    Washington.                                                      nella quale ci ritroviamo tutti in piedi per protestare...
insospettato, al di là delle apparenze della vita quotidiana   propria passeggiata e passa dietro le quinte.                Una lotta, pacifista e libertaria; uno slogan: “Flower Power”.   Protestare contro il disordine climatico, la privazione delle
grazie a scene vegetali del tutto inattese.                    Il percorso finisce con una dolce risalita verso il mondo    Atti contro la privazione di libertà.                            libertà, le guerre e la miseria. Questo collettivo meticciato,
Il giardino si scopre come se fosse un teatro con, nel suo     reale. Le aiuole che accompagnano le rampe sono              Un’arma: i fiori.                                                metà pianta, metà essere umano, è pronto ad avanzare.
foyer, un’atmosfera sonora e visiva feerica. Un tunnel fa,     composte da piante e fiori che utilizzano i meccanismi                                                                        Continuate quindi e prendete posto nell’anfiteatro, sedetevi
come nel racconto di Alice, rimpicciolire il visitatore per    evocati dalle macchine.                                      2017. Cinquanta anni dopo.                                       tutti sugli stessi gradini per discutere e dibattere. Con i
metterlo all’altezza dei fiori che lo circondano. Gradini      Il giardino si racchiude sui passi del visitatore che esce   Lotte alla ricerca della democrazia; slogan scanditi nelle       nostri bulbi, con i nostri cuori. Ognuno è libero di sistemarsi
gli permettono di prendere il tempo di fare una sosta e        lentamente dal suo sogno da sveglio, alla ricerca del        piazze pubbliche.                                                e appropriarsi il luogo. Parlate, gridate, cantate, per i vostri
osservare un vero e proprio quadro vegetale nel quale          lupino bianco…                                               Atti di occupazione e appropriazione.                            amici di passeggiata o per le piante sedute accanto a voi.
macchinari si animano al di sopra della scena vegetale                                                                      Un’arma: la parola.                                              Il dibattito è aperto, l’agora entra in una fase di risonanza.
illustrando, in un modo ludico, l’ingegnosità che si                                                                                                                                         E se lo volete, osate entrare in scena. Esprimetevi su
                                                                                                                            Benvenuti a voi visitatori, entrate. Entrate in questa           scenari quotidiani o straordinari. Foglie e dimostranti
                                                                                                                            dimostrazione pubblica dove alberi, arbusti e fiori, accanto     gesticolano assieme. Proteggete il vostro diritto di
                                                                                                                            a voi, si raggruppano per resistere. Folla radunata, portata     comunicare, il vostro diritto di crescere, in libertà.
                                                                                                                            dalle nostre radici o dai nostri piedi, all’ombra di una

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                  FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                               I GIARDINI DEL FESTIVAL

ÉTERNELLES ÉPHÉMÈRES                                                                                                                L'HOMME QUI AIMAIT LES FLEURS
Emeline BROSSARD, paesaggista DPLG, e                                                                                               Jeanne MARTIN, Coralie MICHEL, Julien MAGNAN,
Lucie BULOT, architetta HMONP                                                                                                       Franck MASANELL, e Guillaume NOUVELLON, studenti
FRANCIA                                                                                                                             AGROCAMPUS OUEST
                                                                                                                                    FRANCIA

I fiori sono bellezze che stanno tramontando, che non              porta a una radura di fiori minerali. Vengono svelati quindi     Immaginate un uomo con una determinazione di ferro,               realizzare il suo sogno. Con l’aiuto di tutti, riuscì a radunare
smettono mai di appassire e sfuggirci. Sono una metafora           fiori sempre belli, perché passati nel mulino della mente del    un potere infinito e pervaso di ideali, sogni e desideri… un      l’insieme dei fiori del mondo e li imprigionò all’interno di
della mancata permanenza dei fenomeni e della fragilità            poeta, fiori senza radici che conservano solo quello che il      essere capace di modificare e adattare tutto alla propria         blocchi di pietra. Massici e robusti, freddi e sobri, i blocchi
delle cose viventi. Questo giardino cerca di fare accedere al      pittore ha voluto che conservassero della loro essenza in un     volontà.                                                          costituivano basamenti perfetti per i fiori. Come un
senso stesso delle cose, all’inafferrabile bellezza delle realtà   quadro.                                                          Questo essere nutriva un sogno assai poco banale: amante          agguerrito collezionista, li allineò accuratamente in linee e
geografiche un po’ come ciò avviene nel Piccolo Principe di        Benché effimera, la rosa del Piccolo Principe valeva da sola     dei fiori, voleva che fossero preservati più di qualsiasi altra   colone e fece erigere un muro di cinta di protezione tutto
Saint-Exupéry: facendo l’esperienza del carattere effimero         più di tutte le realtà durature che conosceva il geografo,       cosa. Questi fiori, i suoi fiori - che lo rendevano sempre più    attorno. Soddisfatto, si autoproclamò Re dei Fiori.
dei fiori, sforzandoci di catturarne l’essenza prima della loro    perché era quella che lui aveva addomesticato. Le realtà         felice grazie ai loro colori e forme senza limiti, sempre più     Poco tempo dopo, l’uomo morì e il suo corpo divenne terra.
scomparsa e cercando di cristallizzare il loro potere, la loro     passeggere e fuggitive sono essenziali alla nostra esistenza,    meravigliato grazie alla loro eterna rigenerazione, sempre        Ne apparve un fiore, i cui semi si immischiarono negli
luminosità, il loro odore, il loro colore.                         perché le danno un senso. Non sono affatto importanti i          più gioioso grazie loro straordinaria forza di adattamento,       interstizi dei blocchi. Le radici delle piantine fratturarono la
Un giardino pieno di graminacee e piante vivaci dalle              mari, le città e i paesaggi, ma le relazioni ricche e profonde   erano diventati la sua ossessione. Tutti gli individui e tutti    roccia e, in un’esplosione folgorante di forme e colori, i fiori
inflorescenze multiple, fiori essiccati, volati via, e semi        che instauriamo tra questi mari, queste città e noi stessi.      gli organismi viventi rappresentano una minaccia per la loro      furono liberati dalla loro stretta.
seminati, riporta il visitatore verso l’ineluttabile fuga del      Il reale potere dei fiori risiede nel nostro confronto con la    purezza e integrità.                                              L’uomo aveva dimenticato l’essenziale: benché fragili, gracili
tempo. Questa esperienza immersiva nel cuore dell’effimero         nostra relazione con le cose viventi.                            Dotato di un forte carattere e di una straordinaria forza di      e effimeri, i fiori sono fatti per essere condivisi e evolvere.
                                                                                                                                    persuasione, l’uomo raccolse la maggior parte dei fiori per

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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                              I GIARDINI DEL FESTIVAL

APIS VERTIGO                                                                                                                       LE TRÔNE DE FLEURS
                                                                                                                                   SUMMER IS COMING
Albane POIRIER-CLERC, Hermine DE CHAVANES, e Juliette
GUÉNARD, ingegneri paesaggisti                                                                                                     Thibault ADAM, paesaggista progettista e giardiniere,
FRANCIA                                                                                                                            Yoann MOLARD-AUCLAIR, giardiniere-paesaggista progettista e
                                                                                                                                   Rémi BOUTIN, ebanista scenografo
                                                                                                                                   FRANCIA

Seduttore istrionico, il fiore attira, soggioga, inebria… e vi   all’affascinante e seducente ingegnosità dei fiori.               Questo progetto offre un’esperienza bizzarra che                  Il sentiero galleggia al di sopra del giardino secco che
colpisce con tutto il suo fascino, con tutti i suoi tratti.      Qua e là, il blocco massiccio e freddo si incrina. Ne             reinterpreta l’universo del serial televisivo “Game of            riconcilia il mondo selvatico e il mondo orticolo, garanzia
Delicato e flessibile, si adorna dei colori più vivi e dei       emergono inizi di di rigoglio.                                    Thrones”. Il giardino del trono mette in scena il “Flower         di un giardino duraturo e potente poiché autonomo. Le
profumi più inebrianti.                                          Poco a poco, ci si addentra in questa immensa faglia. In          Power” proponendo una scenografia ludica dove ognuno              piante offrono le loro fioriture esuberanti colore rosa,
Coriaceo e sbiadito, si rende invisibile, insipido e persino     lontananza, attira l’aura di una ricca canopea. In questo         può diventare re o regina.                                        malva, bianco o giallo, sbucando qua e là, da sole o in
ripugnante, ma il suo nettare, cosi appetitoso, incanta i più    antro incassato, il deserto grigio, secco e sassoso di cardi
                                                                                                                                   Il giardino è un regno che accoglie i giardinieri esperti o “in   associazione, da uno strato minerale di ciottoli.
astuti.                                                          lascia il posto all’esuberanza vegetale.
                                                                                                                                   erba”. Li invita a una traversata sensuale e colorata fino        Dopo avere salito due gradini che annunciano che
Nel paesaggio argentato di questo giardino, i fiori pallidi e    Arrotolato nell’incavo di questa anticamera floreale, il
                                                                                                                                   all’accesso al trono, simboleggiando la condivisione del          “Summer is coming”, il visitatore si avvicina al Trono dei
affilati si insediano su rocce grigie. La ‘Carlina Acaulis’ vi   visitatore viene afferrato, trasportato da questa esuberante
alloggia e inganna tutti con il suo doppio gioco. Quando la      generosità. In questo bozzolo mellifero, si abbandona agli        potere del fiore e del giardiniere.                               Fiori sormontato da numerosi utensili che ricordano le
pioggia sta per arrivare, i suoi petali argentati e pungenti     odori e ai colori. La diversità e l’originalità delle piante ci   Il visitatore segue una camminata in legno colorato, aggira       “grandi gesta” dei giardinieri.
si richiudono in un capolino grigio che protegge, dalle          sommergono con il passare delle stagioni e si richiudono          bandiere fiorite e riscopre il giardino con un solo sguardo.      Confortevolmente seduto sul Trono dei Fiori, il re o la regina
aggressioni e dal tumulto ambiente, il suo immenso cuore         al di sopra di noi, cancellando poco a poco qualsiasi             Lì, il Trono dei Fiori, evocazione scultoria del famoso “Trono    di un istante deve solo ammirare e apprezzare l’armoniosa
che trabocca di polline in abbondanza e di un irresistibile      relazione con il mondo esterno.                                   di Ferro“, invita il visitatore ad attraversare il viale per      eleganza del giardino secco.
nettare.                                                         Visitatori e api coabitano e si ubriacano, il tempo di un         raggiungere la pedana… e forse salire sul trono!
“Apis Vertigo” intriga e allo stesso tempo rallegra e            festival, di questo “Apis Vertigo”.
smarrisce le anime. Inoltre, restituisce la sua nobiltà

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                     FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                                  I GIARDINI DEL FESTIVAL

LES BELLES AUX EAUX                                                                                                             AU PIED DU MUR
DORMANTES                                                                                                                       Léa LAMERRE, addetta allo sviluppo, Vincent LAHACHE, paesaggista DPLG,
                                                                                                                                Henry FLOUZAT e Clara LAMERRE, architetti DESA HMONP, e
Sylvestre LIEUTIER, architetto paesaggista                                                                                      Elisabeth CROMBECQUE, insegnante e diplomata in progettazione di giardini
FRANCIA                                                                                                                         FRANCIA

Le belle acque stagnati sono muse ammaliatrici che             Il giardino diventa allo stesso tempo metafora di un             La fragilità, l’effimero, il profumo, la grazia: ecco dove         il paesaggio che sta di fronte a lui, ascoltare il messaggio
giocano con lo strano potere delle rose. Le rose sono          improbabile incontro amoroso tra le rose e la vegetazione;       risiede l’enorme potere dei fiori. Ci ricorda la brevità della     dei fiori. Ma chi è l’attore? Dove si trova lo spettatore? Sente
regine, esaltano il loro profumo, ma sono dappertutto!         merletto in rilievo di giunchi, strappato, tagliato e bucato     vita. Questo giardino, opera in 3 atti, mette in scena             che il nostro destino è legato al poetico fiore?
Le belle signorine hanno come scopo quello di re-incantarle    da dove spuntano i fiori, oggetti del desiderio; metafora di     l’essenza comune che l’uomo condivide con loro. Un’ode             Il giardino testimonia questa condizione comune. È
e se lo sono già, magnificarle ulteriormente, personificarle   un fiore inoffensivo e che sembra possedere tutti i poteri.      alla fragilità come forma di potere.                               strutturato secondo il codice di un mazzo giapponese.
alla loro immagine e somiglianza e esacerbare il loro          Un fiore che anima una festa silenziosa e rende possibili        1° tempo: il visitatore si trova di fronte a un muro di bustine    Tre masse: un eucariote (cielo), un rosaio (uomo), una
potere con una nuova associazione vegetale.                    tutti i sogni.                                                   di semi. Sono promesse di meravigliosi giardini fioriti e          magnolia (terra), due piante persistenti per l’eternità e la
Ogni rosaio troneggia su un discreto piedistallo e le rose     Mazzi di rose confrontati a gruppi di canne, rose che            di generazioni future. Questo muro, ai piedi del quale la          rosa come testimone del talento umano. Tra questi tre
sembrano spuntare dall’acqua nera. Confrontate alle            sottolineano la presenza delle glicerie sparse, rose in          società si trova oggi, parla anche dell’”appartenenza”             elementi circola un’onda blu che attraversa fiori bianchi
gamme di verde e bruno dei giunchi e delle canne, le loro      primo piano davanti a un confine di erbe saette, rose            dei semi ai giardinieri, a coloro che vogliono rimanere            profumati e fogliami rigogliosi.
infiorescenze con miriadi di colori trascinano colui che       isolate su una superficie di acqua libera costellata di ninfee   collegati alle cose viventi, conservare i semi e preservare        3° tempo: al suo ritorno, il visitatore scopre sul muro un
le osserva in un viaggio onirico, dove i roseti sono posati    offrono atmosfere del tutto diverse. Rose che posano per il      la biodiversità.                                                   luogo per proseguire lo scambio e esprimersi liberamente.
sull’acqua delle paludi.                                       fotografo, il guardone, il sognatore o le belle signore.         2° tempo: aggirando il muro, il visitatore scopre la scena: un     All’ascolto dei fiori, il giardiniere elabora le condizioni di un
In un tale contesto, il potere delle rose nell’arte della                                                                       pavimento sul quale può sedersi, sostare per contemplare           futuro comune...
seduzione e dell’amore diventa infinito.

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                       FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                                    I GIARDINI DEL FESTIVAL

LES FLEURS PRENNENT                                                                                                                        PHOENIX
LE POUVOIR                                                                                                                                 Nicolas ORGELET, paesaggista,
                                                                                                                                           Pierre BOISSENIN, architetto e
Colombe PERRIN, Erell PENCREAC’H e
                                                                                                                                           Richard STOEBIENIA, scultore
Rozanne MORAUX, paesaggisti progettisti
                                                                                                                                           FRANCIA
FRANCIA

Il giardino intitolato "Les fleurs prennent le pouvoir" interroga   barlumi di speranza su un possibile “dopo”.                            Ogni estate paesaggi e la vita che racchiudono sono             tempo, i fiori ricoprono delicatamente le catastrofi con i
il nostro rapporto con la vita che rispunta dopo il caos.           Quindi, ad un tratto, ci si imbatte su uno spazio aperto alla          ridotti in cenere. Ciò è avvenuto, l’estate scorsa, a           loro colori e la natura riprende forma.
Simboli di libertà e luci di speranza, i fiori rappresentano        luce accecante: si è propulsi in un pullulare di fiori che si          Marsiglia. Fortunatamente, la nostra natura possiede uno        L’opera è un’evocazione di questo ciclo. All’incrocio di
il potere di risorgimento e resilienza. Possiedono in sé            ergono e saltano fuori.                                                straordinario dono di resilienza che le offre la capacità di    tre discipline, il risultato è un micro-paesaggio di legno
l’esplosione della vita che ricomincia a dispetto di tutto e di     La vita si diffonde, portatrice di pace, dolcezza e colore. Le         ritrovare uno stato di equilibrio dinamico dopo avere subito    e terra, scolpito e messo in scena, che la germinazione
tutti, nonostante le stimmate dei periodi buoi.                     tracce degli antichi conflitti armati (muri in rovina, albero          le peggiori aggressioni esterne. Dopo un incendio, i semi       dei fiori riempirà naturalmente. La scena mette in risalto
Il giardino propone una camminata faticosa dalla disperazione       bruciato, oggetti arrugginiti abbandonati…) vengono poco a             sono sempre lì. Aspettano pazientemente il momento              il potere dei fiori che ridonano vita a un paesaggio ridotto
verso il rinascimento, dall’ombra verso la luce, con il ricordo     poco inghiottite. I fiori si intrufolano tra i ciottoli, fuoriescono   favorevole per il loro sbocciare. Un bel giorno, la primavera   in cenere e illustra quindi il cerchio infinito della morte e
soggiacente dei fiori, stendardi dei conflitti contemporanei        dai lastricati, nascondono una vecchia trincea, spuntano dai           ritorna, e il potere dei fiori fa rinascere la vita dalle sue   della vita, fioriture dopo fioriture, anni dopo anni. Porta un
(papavero e fiordaliso della Grande Guerra …) o delle resistenze    fossati, scavalcano i tetti e rimbalzano da un’aiuola all’altra.       ceneri. Poco a poco, convolvolo, verbasco, papavero,            messaggio di pace e speranza di fronte alle aggressioni
popolari (Rivoluzione dei Garofani, del Gelsomino…).                I fiori prendono il potere in tutta la loro diversità, il loro         viperina, cardo asinino, senape dei campi e tanti altri fiori   e agli aggressori. Di fronte alla morte e alla desolazione,
L’ingresso ci immerge in un’atmosfera caotica e buia. I fiori       pullulare, la loro intensità. Raffigurano un popolo in piedi e         ruderali o pionieri scrivono la propria storia sulla pagina     la vita riprende e riprenderà sempre i suoi diritti e la sua
bassi, scuri e resistenti ci accompagnano in questa nostra          degno che ritrova la propria libertà, laddove la vita rimane           nera di un paesaggio di legno bruciato. Con il passare del      libertà.
deambulazione tormentata. Solo alcune aperture offrono              fragile e effimera.

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                              FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI                                                                                                                                                                           I GIARDINI DEL FESTIVAL

LEVANT                                                                                                                            MONOCHROME BLANC
                                                                                                                                  WHITE COLOR
Tian TIAN, paesaggista DPLG e
Di WANG, redattrice, giornalista free lance e professore di storia                                                                Eugenio BECCARI, Barbara DI COLANTONIO, Eufemia IANNACE, Cristina ISTOC, Sandra LIEBE,
                                                                                                                                  Gianluca PIERAN, Samuel SARDI, Giulia TASSELLI, e Christian VILLA MARCELLO, studenti,
CINA
                                                                                                                                  Lorenza BARTOLAZZI, Cristiana COSTANZO, Fabio MANFREDI, Simone SANTE et
                                                                                                                                  Aurelio VALENTINI, enseignants
                                                                                                                                  QUASAR DESIGN UNIVERSITY
                                                                                                                                  ITALIA

Un monsone monotono migra dalla metropoli più bramata             il simbolo di una rivoluzione popolare che si è riversata sul   “Flower Power” esprime la convinzione che i fiori hanno         riflesso, un colore, un punto luminoso.
del mondo e accarezza il viso di una contadina bruciato           mondo arabo e di cui il mondo intero ha potuto risentire,       proprietà nascoste che possono alterare le percezioni. Gli      Ma quando il visitatore si gira, scopre colto di sorpresa un
dal sole. Il vento della mondializzazione infonde nel suo         da allora, le ripercussioni. In un passato più remoto, ha       hippies hanno avvertito questo potere benefico dei fiori e      altro mondo che si rivela a lui con una miriade di colori.
corpo la melodia più sofisticata delle arti che soffrono          impressionato il mondo attraverso la cultura del tè: come       hanno quindi posato le fondamenta dell’ecologia moderna.        Appare allora un meraviglioso giardino lussureggiante,
della mancanza d’ispirazione. La strana conversazione di          piccoli diplomatici della natura, le foglie profumate del       I sensi possono dunque essere ingannati e, a partire da un      voluttuoso, pieno di audacia. È un quadro di teatro elaborato,
una ballerina e di una contadina avviene all’interno di un        gelsomino hanno esalato il sentore e i sapori dall’Est          gioco di corrispondenze, creare un’illusione così convincente   barocco, che incanta, affascina e strega.
grazioso giardino del Levante.                                    all’Ovest.                                                      da essere confusa con la realtà.                                Qui lo spazio è dilatato. Il creatore del giardino diventa
Caratteristiche spaziali ispirate agli elementi zoroastriani:     I nenufari, i loti e le thalie crescono sempre più in           “Monochrome Blanc” è un giardino di fiori bianchi di varie      virtuoso e crea una strabiliante cornice.
la terra, l’acqua, il cielo e le piante sono sistemati di nuovo   alto, dirigendo quindi lo sguardo dei visitatori verso          specie, nonché di numerose forme e profumi. È un giardino       Ogni parete vegetale è una profusione cromatica di fiori e
in motivi agricoli simili a quelli che condizionano il trantran   il cielo. Il giardino si trasforma progressivamente, da         monocromo, rilassante, puro, raffinato, onirico... È un         foglie colore giallo, arancio, rosso, malva, blu e verde. Ad
quotidiano delle donne nella verde monotonia dei campi.           un’impressionante collezione di gelsomini, al primo piano,      susseguirsi di muri vegetali, pareti bianche della stessa       ogni passo, si scoprono tonalità diverse, superfici varie,
I gridi sparsi della frustrazione e le aspirazioni sono, qui,     fino a un quadro di piante acquatiche dalle tinte cangianti     altezza che dilatano e accorciano lo spazio, turbano il         lisce, brillanti e opache. Le essenze più nobili si mescolano
reincarnati sotto forma di fiori di gelsomini. Nella recente      dietro le quali l’agitazione irrequieta della mente scompare    visitatore e lo spingono a avvicinarsi al punto di fuga. Il     con quelle più umili e tutte assieme, inebriano i sensi.
memoria collettiva, questo piccolo fiore bianco è diventato       davanti alla contemplazione del potere del fiore.               centro di questo gioco di prospettive è uno specchio, un

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