IL POTERE DEI FIORI - DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI - Domaine de Chaumont
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI 2017 20 APRILE 05 NOVEMBRE IL POTERE DEI FIORI W W W. D O M A I N E - C H A U M O N T. F R T. + 3 3 ( 0 ) 2 5 4 2 0 9 9 2 2 Photo © Éric Sander
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI INDICE INTRODUZIONE Pagina 5 I. EDIZIONE 2017 - “FLOWER POWER / IL POTERE DEI FIORI” Pagina 7 II. CARTE VERDI DATE A Pagina 9 Rebecca Louise Law Alexis Tricoire Plantes et Cultures Jean-Philippe Weimer III. GIURIA 2017 Pagina 19 Coline Serreau, Presidente della Giuria Composizione della Giuria 2017 IV. I GIARDINI DEL FESTIVAL Pagina 23 V. LE NOVITÀ 2017 Pagina 47 Il “Jardin de sous-bois” (École du Paysage di Blois / UNEP) Il fiume dei tulipani chiari La Passeggiata degli iris blu / Battesimo di una nuova clematide Fotografie di Éric Sander “Flower Power” Video di Luzia Simons “Flower Power” VI. I GIARDINI PERMANENTI Pagina 55 VII. IL DOMAINE DE CHAUMONT-SUR-LOIRE Pagina 59 1. Una missione polivalente 2. Un ambizioso progetto culturale 3. Gli attori di Domaine 4. Agenda 2017 VIII. UNA PREOCCUPAZIONE COSTANTE DELLA TUTELA DELL’AMBIENT Pagina 67 IX. PARTNER / MARCHI E RETI Pagina 71 X. INFORMAZIONI PRATICHE Pagina 79 XI. SELEZIONE DI MATERIALE VISIVO DISPONIBILE PER LA STAMPA Pagina 83 www.domaine-chaumont.fr 3
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI Il Domaine de Chaumont-sur-Loire, che riceve ogni anno più di 400.000 visitatori, accoglie sin dal 1992 il Festival Internazionale dei Giardini. Questa manifestazione, ininterrottamente rinnovata, costituisce, ogni anno, una presentazione e una panoramica delle tendenze e delle mutazioni della creazione legata ai paesaggi e ai giardini. Durante le 25 edizioni del Festival, sono stati creati più di 700 giardini, prototipi dei luoghi verdi del futuro. Il Festival, vero e proprio vivaio di talenti animati da idee fresche e da una visione spesso atipica, offre una nuova dinamicità a queste “opere d’arte viventi” che sono i fiori. La diversità, la creatività e la qualità dei progetti che associano arte, scienza, botanica e poesia hanno contribuito alla reputazione mondiale del Festival diventato, con il passare degli anni, un appuntamento irrinunciabile per la presentazione delle opere di paesaggisti, architetti, designer, scenografi e giardinieri di tutte le età e di tutte le discipline venuti dai quattro angoli del mondo ovvero Asia, Africa, Oltre-Atlantico e ovviamente Europa. Ispirati e ispiranti, propongono, ogni anno, con umorismo e audacia, nuovi modi di vedere e creare i giardini. Ci invitano anche a rispettare e abitare poeticamente il nostro pianeta. Il segreto di Chaumont-sur-Loire risiede nell’invenzione e nella reinvenzione ininterrotte. Interamente aperto sul mondo e le sue evoluzioni, osservatorio e laboratorio dei giardini, il Festival Internazionale dei Giardini festeggia, nel 2017, la sua 26esima edizione e ci invitta a scoprire i numerosi poteri dei fiori, indispensabili sia per la loro ammaliante bellezza che per la loro preziosa utilità nella sopravvivenza della nostra specie. Chantal Colleu-Dumond Direttrice del Festival Internazionale dei Giardini 4 www.domaine-chaumont.fr 5
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI I. EDIZIONE 2017 - “FLOWER POWER / IL POTERE DEI FIORI” Sin dai tempi più remoti e in tutte le civiltà, nell’arte e nella letteratura, i fiori reali o immaginari hanno svolto un ruolo fondamentale nell’immaginario collettivo. Tutti conoscono la loro infinita diversità, la loro perfezione formale, il loro mistero, il loro potere simbolico, la loro bellezza, i loro profumi, la loro luminosità, i loro colori, nonché il loro sapore che stregano i sensi. Eterni e effimeri, delicati e potenti, orticoli o selvatici, i fiori racchiudono il potere di affascinare, stregare, curare e perfino uccidere. Una volta, non si nutriva forse la segreta speranza che avessero il potere di “cambiare il mondo, le anime e i cuori”? In che modo i giardini del XXI secolo considerano, valorizzano, utilizzano questo straordinario e inalterabile potere dei fiori, questa incredibile potenza della grazia? Scenografie radicalmente nuove, contemporanee, originali, atte a sorprendere, incantare, fare sognare associando e valorizzando diversamente i fiori, è quello che hanno immaginato i progettisti dell’edizione 2017, che propongono, in collegamento con vivai d’eccellenza, fiori eccezionali, rari ed inattesi a causa delle loro forme, dei loro colori e dei loro profumi. Attingendo alle sorgenti di un immaginario di oggi, adoperando tutte le possibilità tecniche, l’edizione 2017 vi condurrà dalle scoperte alle invenzioni. Passeggiando tra i vari giardini, incontrerete scenari inediti, messe in scena e fiori mai visti, assemblati in modo inusuale, giocando sull’accumulo e sulle sorprese di ogni genere. La fantasia, il rigoglio, l’abbondanza, l’incanto saranno all’appuntamento, nel cuore di giardini audaci, innovativi ed onirici. “Per ogni fiore che si apre, si ha l’impressione che apre gli occhi. Nell’inattenzione. Senza che vi sia un atto di volontà né da un lato né dall’altro. Si apre e mentre si apre offre altre cose che vanno oltre lui stesso. Presentire questo vi sorprende e vi dona la gioia”. Philippe Jaccottet, “Ai convolvoli dei campi “ 6 www.domaine-chaumont.fr 7
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI II. CARTE VERDI Je reste, Festival des Jardins, 2016 © Eric Sander 8 www.domaine-chaumont.fr 9
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI CARTE VERDI REBECCA LOUISE-LAW L’artista, che vive a Londra, ha seguito una formazione presso la facoltà delle Belle Arti dell’Università di Newcastle in Inghilterra, Rebecca Louise Law lavora con LE JARDIN PRÉSERVÉ materiali naturali da più di 17 anni, pratica che implica uno PENSILINA DELLE SCUDERIE sfruttamento costante delle relazioni tra natura e uomo. Le sue opere includono aspetti filosofici e spirituali: ogni fiore viene selezionato per un motivo ben preciso. Il filo di rame sul quale sono attaccati i fiori è diventato la sua marca di fabbrica. I colori sono quindi accuratamente scelti e organizzati. L’artista ha esposto le proprie installazioni in luoghi molto vari: gallerie, chiese… In particolare, durante il progetto intitolato The Flower Garden Display’d ha sospeso Rebecca Louise-Law si è specializzata nella complessivamente 4 600 fiori alle volte di una chiesa. trasformazione di spazi in universi colorati e poetici. A tale scopo, ricorre a una tecnica di sospensione di centinaia e “Amo catturare e prediligere oggettini naturali e belli per persino di migliaia di fiori. creare un’opera d’arte che può essere osservata senza la Ogni scultura di Rebecca Louise-Law mette in risalto la pressione del tempo. Preservare, apprezzare, celebrare e bellezza dei cambiamenti naturali. Le sue opere evolvono condividere la bellezza della terra con il mondo è quello alla stregua della natura che segue il proprio corso che mi motiva”. Rebecca Louise Law e propongono un concetto alternativo della bellezza cogliendo la preservazione e il deterioramento dei fiori. “La potenza delle installazioni di Rebecca risiede nella Rebecca Louise-Law lavora con fiori freschi e secchi e loro perpetua trasformazione. I fiori naturali si muovono in permette alle sue opere di evolvere naturalmente. Le sue un modo squisito attraverso le fasi naturali del processo installazioni sono progettate per durare indefinitamente. del loro deterioramento: appassiscono, si scolorano Ogni elemento, cucito singolarmente, è la testimonianza e essiccano. Portando i visitatori su questa via del dei cambiamenti di forma e colore che assumono i fiori deterioramento, Rebecca prolunga il limite percepito della con il passare del tempo. bellezza dei fiori e li impregna di un valore artistico che fa che essi diventano molto più di semplici oggetti decorativi”. Amanda Krampf, direttrice della Galleria Chandran Double page : “Le jardin préservé”, installation de Rebecca Louise-Law pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander 10 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 11
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI CARTE VERDI ALEXIS TRICOIRE Capofila del design legato all’universo vegetale, Alexis Tricoire rivisita, da più di dieci anni, il ruolo della natura di Saint-Cloud, il Giardino delle Tuileries, le Floralies di Nantes. Ma anche in modo perenne in luoghi privati e vivente nella nostra società. Il suo lavoro si concentra pubblici: uffici, boutique, centro commerciali, stazioni LA PLANÈTE EN ÉBULLITION sullo studio di una nuova forma d’urbanità dove il legame per i quali valorizza approcci rispettosi dell’estetica e del GIARDINI DEL FESTIVAL con la natura viene re-incantato mediante il suo approccio benessere degli spazi interni o esterni. di artista e designer. Il suo studio Végétal Atmosphère, creato nel 2009, è Famoso per l’impatto sul pubblico delle sue messe in un vero e proprio laboratorio nel quale progetta, con la scena multi-sensoriali, viene regolarmente invitato a sua equipe, innovazioni vegetali destinate a sublimare progettare numerosi oggetti e sculture monumentali l’ambiente. Ha appena ricevuto il premio del Janus 2017 in tutto il mondo. Porta su ogni progetto uno sguardo “Spazio di vita” per la sua panchina-fioriera Botanic Twist, innovativo e impegnato, sia sul benessere in ambiente commercializzata da TF Urban. urbano che sulla protezione del nostro pianeta. Un giardino-manifesto per evocare l’urgenza di fronte al concetto di pianeta in pericolo, evocano la nostra cambiamento climatico e sensibilizzare il pubblico alle attitudine a costruire un mondo dove la natura selvatica La sua creatività si esprime attraverso esposizioni soluzioni future da attuare per il nostro pianeta. viene preservata e dove il design e l’arte tentano di fornire allestite in prestigiosi spazi pubblici come il Grand Palais innovative soluzioni botaniche e estetiche in grado di durante la Cop 21, il Museo Nazionale di Storia Naturale, il Di fronte a un’urbanità galoppante, risulta evidente che nutrire le nostre speranze. Ministero dell’Ambiente, il Castello di Versailles, il parco si moltiplicano i segni negativi legati al cambiamento Double page : climatico: riscaldamento, innalzamento delle acque, rifiuti, © Alexis Tricoire inquinamento… fanno parte della nostra vita quotidiana. Di fronte a queste constatazioni, la società mondiale cerca di invertire questo movimento mediante la transizione energetica e l’invenzione di modi di coltura fuori-suolo. È un giardino che prende spunto da queste osservazioni e le esprime in modo simbolico e poetico. A partire da uno specchio d’acqua sormontato da un pontile centrale, il visitatore è invitato ad osservare una scena in pieno movimento che si svela come un quadro panoramico a 360°. Dal bacino spuntano effetti di bollimento e di marea che evocano, di volta in volta, il riscaldamento climatico e l’innalzamento delle acque. Tutto attorno, un paesaggio di crateri di terra arida argillosa di colore rosso, fa emergere le vestigia di una natura tropicale lussureggiante che evoca l’erosione dei suoli e la frammentazione delle foreste dovuti alla deforestazione. Sfere in metallo iridiato chiamate “i tecno-pianeti”, da dove si infiltrano la vegetazione, sono disposte in modo aleatorio nelle vallette aride, tra i crateri e la superfice dell’acqua. Come mediante un fenomeno di messa in abisso del 12 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 13
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI CARTE VERDI LA FRENCH FINE FLEUR JARDIN PLURIEL ET SINGULIER JARDIN DE PLANTES ET CULTURES GIARDINI DEL FESTIVAL “Su una scalinata realizzata con lastricati di mattoni, le “Siamo vivaisti. Associandoci, mettiamo in comune le nostre persone che entrano incrociano lo sguardo meravigliato competenze e anche il nostro desiderio di condividere delle persone che escono. Un viale chiaro, colori, profumi la nostra passione. I nostri vivai danno l’immagine della dal basso verso l’alto, dall’alto verso il basso. Ecco la diversità che difendiamo attraverso le loro specialità, la nostra volontà. Una seduta a due o più persone sotto i nidi, loro dimensione e la loro importanza economica, nonché gli occhi si alzano e si abbassano per scoprire il giardino.” i loro modi di produzione e riproduzione delle piante. I La French Fine Fleur nostri vivai sono diversi, ma anche e soprattutto solidali gli uni dagli altri onde tramandare il nostro know-how, “Percepire il colore attraverso le foglie gracili e aeree di scambiare le nostre esperienze, preservare, arricchire e un bambù ‘Chusquea Mimosa ‘Australis’ e penetrare nel trasmettere questo fantastico patrimonio vegetale di cui cuore del nostro giardino... Tutta la diversità vegetale siamo i vigili mediatori.” del nostro collettivo vi esplode, colorata, opulenta, intelligente, lampante... L’occhio va dalle piante copri- La French Fine Fleur: Arom’Antique, Aromaticulture, suolo che formano tappeti molto estesi fino alle piante Créa’Paysage, Ets Horticoles du Cannebeth, Lumen aeree volubili, si ferma su una pianta vivace, il bianco di Plantes Vivaces, Ets Pierre Turc – Turcie or, Flos Sabaudiae, un petalo e si meraviglia alla vista di delicate foglie del Jardin d’Adoué La Canopée, Le Jardin d’Eau, Lepage Bord ‘Romneya Coulterii’: un lungo viaggio in un giardino da de Mer, Lepage Val de Loire, Le monde des Agrumes, Les condividere. Il tempo di mettere di nuovo a fuoco il nostro Murets du Causse, Les Senteurs du Quercy, Pépinières sguardo sulla flora che ci circonda e vederla, non solo des Laurains, Pépinière Travers, Sempervivum et Cie. come una scenografia ma anche come la partner legata alla storia dell’uomo, indispensabile al suo futuro. Noi vivaisti, con i nostri fiori, abbiamo la pretesa di cambiare il mondo.” 14 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 15
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI CARTE VERDI JEAN-PHILIPPE WEIMER Autoritratto “Sono un autodidatta determinato e gioioso. La luce è la mia convinzione. LE PRINTEMPS TOUT LE TEMPS Arricchisco il mio lavoro di creatore da tutte le mie Da sempre, riscalda, protegge, rassicura, riunisce gli SERRA TROPICALE predilezioni. Amo la luce, gli alberi, le luci attraverso uomini. gli alberi, il sole, la luna, la notte, la natura, l’audacia, Fa nascere un clima di pace. l’intelligenza intuitiva, la buona cucina, gli incontri, le È allo stesso tempo effimera e eterna. Ricollega ai cicli sfide, la poesia, la fotografia, le cose selvatiche, il futuro. della vita. È necessaria all’uomo, come lo è la bellezza.” Ho fierezze semplici e profonde. Jean-Philippe Weimer Ho scelto risolutamente di lavorare con maestri artigiani locali. Queste partnership arricchiscono il mio Attorno a stanze uniche e poetiche adeguate al genio immaginario, nonché la mia vita di uomo e creatore. dei luoghi che occupa, Jean-Philippe Weimer inventa Mi permettono di aprire nuovi capitoli della storia del ingegnose opere luminose e scenografie originali. mio percorso di designer. Sono incontri preziosi che Seminerà i suoi delicati fiori blu nella grande serra mi portano a fare conoscenza con materie e know- tropicale del Cortile della Fattoria. how insostituibili. Toccare il ferro, il vetro, il bronzo, la terra cotta, la ceramica, il legno mi spinge a capirli ed a “Rendere omaggio alla natura è il punto di partenza di creare associazioni poetiche che valorizzeranno questi tutte le mie creazioni. Ogni illuminazione è un’avventura elementi, la luce e la materia costituita dalla notte. che inizia per me nella mia prima camminata solitaria Tutte le mie creazioni sono esclusivamente fabbricate in all’incontro delle anime di un giardino. La sua personalità, Francia, presso queste donne e questi uomini i cui know- la sua attesa. La magia inizia proprio da qui. how sarebbero considerati altrove come veri e propri L’opera intitolata “La primavera sempre” allestita nelle tesori. Per me, è una garanzia di qualità e una presa di serre del Domaine de Chaumont-sur-Loire è un invito a posizione filosofica e politica. meravigliarsi per crescere. Ancora e di nuovo. Ritrovare in sé stessi uno spazio dove lo spirito di fantasia permette Amo ascoltare gli altri. Il dialogo con un committente una riflessione costruttiva. Dove si interrogano le cose è un momento raro. Mi incuriosisce scoprire i suoi familiari e banali che non lo sono affatto. Vicino a noi, desideri ampliando la mia visione, quindi lo introduco all’umanità. pian piano nella mia sfera artistica. Ogni appuntamento Tra i fiori sovradimensionati che ho disegnato a partire è un’appassionante scoperta. Rispetto, innovazione, dalla memoria dei racconti e i fiori medicinali, nutrienti creatività, scambi costituiscono le varie fasi di una e libere, coniugate al futuro, vi è un’ode alla vita.” Jean- creazione compiuta e riuscita di cui la relazione umana Philippe Weimer è la radice. 16 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 17
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI III. LA GIURIA Château vu depuis le Festival des Jardins © C. Diaz 18 www.domaine-chaumont.fr 19
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI LA GIURIA COLINE SERREAU LA GIURIA 2017 PRESIDENTE DELLA GIURIA 2017 © DR Coline Serreau è un’attrice, regista, sceneggiatrice e Ha anche recitato in numerosi spettacoli teatrali scritto Coline SERREAU, Presidente della giuria compositrice francese nata il 29 ottobre 1947 a Parigi. da lei o no: “Lapin Lapin”, “Quisaitout et Grobêta” (cinque Chantal COLLEU-DUMOND, Direttrice del Domaine e del Festival dei Giardini di Chaumont-sur-Loire Molto giovane, Coline Serreau cresce in un universo premi Molière), “Il Salone d’estate “ e “Il Circolo di gesso Olivier BEDOUELLE, Membro del Bureau National dell’UNEP (UNEP-Le imprese del paesaggio) artistico circondata da una madre scrittrice e un padre del Caucaso” di Bertolt Brecht. Nel 2006, assume il ruolo Bénédicte BOUDASSOU, Giornalista regista. La regista ha seguito studi di lettere, frequentato di Arnolfo nella “Scuola delle mogli” di Molière, spettacolo Richard CAYEUX, Creatore di iris il Conservatorio di Musica o la Scuola del Circo. Nel 1969, è che ha messo in scena presso il Teatro di La Madeleine. Ha Marc CLARAMUNT, Direttore della Scuola del Paesaggio di Blois stata stagista presso la Comédie Française quindi decide anche messo in scena presso l’Opéra Bastille “Il Barbiere di Soazig DEFAULT, Paesaggista giornalista di dedicarsi alla scrittura di scenari per il cinema e il teatro. Siviglia” di Rossini e “Il Pipistrello” di J. Strauss. Ariane DELILEZ, Segretaria generale della Federazione Francese del Paesaggio Ha composto la musica di alcuni dei suoi film e dirige il Jean-Marc DIMANCHE, Consulente artistico Nel 1975, si lancia nella realizzazione cinematografica e Coro del Delta. Hélène e Patrice FUSTIER, Fondatore delle Giornate delle Piante di Courson riscuote un vero successo di critica nel 1977 con la sua Michèle GUILLOT, Presidente UNEP Regione Centro Limosino (UNEP-Le imprese del paesaggio) seconda pellicola, intitolata “Perché no!”, che riunisce Jean-Pierre LE DANTEC, Storico, scrittore, ingegnere e ex direttore della Scuola Nazionale Superiore d’Architettura di Parigi-La Villette Sami Frey, Mario Gonzales e Christine Murillo e narra la Sylvie LIGNY, Giornalista storia di un trio amoroso composto da due uomini che Dominique MASSON, Consigliere per i giardini e il paesaggio DRAC Regione Centro-Valle della Loira vivono in coppia e dalla loro amica comune. Nel 1985, “Tre Patrick MIOULANE, Cronista giardino uomini e una culla” viene proiettato nei cinema. Con più di Didier WILLERY, Autore, responsabile editoriale, giornalista e consulente botanico 12 milioni di biglietti venduti, fa parte dei maggiori ingressi Bernard CHAPUIS, Paesaggista, Domaine di Chaumont-sur-Loire dei film francesi. Realizza quindi “Romuald e Juliette”, “La Crisi” (César del migliore scenario), “Il Pianeta verde”, “Chaos “, “18 anni dopo”, “San Giacomo… La Mecca “ e “Soluzioni locali per un disordine globale” nel 2010, “Tutto è permesso” nel 2013, “Colore locale” nel 2013 e “Pierre Brossolette” nel 2015. Realizza anche nel 1991, tra due lunghi metraggi, un clip incluso nella pellicola “Contro l’oblio” e dedicato a una coppia incarcerata nel Malawi, Vera Chirwa e suo marito. Le jury 2017 © DR 20 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 21
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI IV. I GIARDINI DEL FESTIVAL dudepuis Le jardin vu Château Jean-Claude le Festival Parfumeur, © C. Ellena, des Jardins Diaz des Jardins, 2016 © Eric Sander Festival 22 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 23
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL DE L'AUTRE CÔTÉ DU MIROIR LE BOUQUET D'APRÈS Nicolas STADLER, designer, Alexandra JANSEN, garden designer, Alice STADLER, architetto d’interni e Vero REATO, artista scultore plastico, Thierry GIRAULT, paesaggista Carlos ESTEVES DUARTE, architetto DPLG, FRANCIA Bruno JANSEN, conduttore di lavori, e Michel GRIMMER, scultore LUSSEMBURGO / FRANCIA / GERMANIA Giocando sui contrasti, questo giardino invita, in un primo In un mondo e un’epoca nei quali bisogna andare sempre “Non appena l’idea del Diluvio si fu placata, dei fiori come il compimento di una ricerca nella quale il tempo, all’esplorazione di un universo uniformemente più di fretta e dove nessuno non prende più il tempo “di non Una lepre si fermò tra i trifogli ondeggianti e disse la sua graal non è il vaso, ma il mazzo! Quasi un gran finale del verde, per quindi condurre il visitatore alla contemplazione fare nulla”, questo giardino intende ricordare che fa bene preghiera all’arcobaleno attraverso la tela del ragno. diluvio passato. Oh! Le pietre preziose che si nascondevano, i fiori che già La superficie liscia del suolo evidenzia il risveglio della di una scena sorprendente. fermarsi, rallentare il proprio frenetico ritmo per alcuni guardavano”. “Dopo il diluvio” di Arthur Rimbaud. natura, del muschio che invade il vuoto lasciato dai Un viale, abbastanza stretto, ricorda i sottoboschi umidi e istanti e contemplare la natura circostante, immensa, trasalimenti del tremolio, delle felci che si dispiegano verso carichi di vegetazione. Foglie di felci incitano alla scoperta molto più grande dell’uomo e che bisogna preservare. Le Qualora, si fosse verificato, per caso, il diluvio di un luogo, il sole, dei monticelli di muschio cosparsi da macchioline di un tesoro: un campo riempito di fiori e colori a perdita esche artificiali sono tutte qui, straordinari specchi che un’epoca, un tempo… proprio qui, in questo giardino, ha bianche, come fiori senza radici. d’occhio. rendono questo momento più intenso. Soggiogato dai avuto luogo l’incontro delle piante e dei fiori. Quindi, il suolo si è sottratto, la colonna si è fissurata, le Il giardino diventa ad un tratto magico, si trasforma in un colori, il visitatore si ferma e contempla questa natura Maldestre o sfortunate, tutte le piante si sforzano di radici hanno resistito a lungo, acquattate sotto la lastra compiere la propria opera. Tutte hanno la magnifica di calcestruzzo, … e il mazzo è spuntato fuori terra! mare di colori e dà voglia di distendervisi per sognare e nascosta e preservata nel suo scrigno. ambizione di invadere e conquistare la terra. Aggrappandosi alla struttura d’acciaio, i fiori si sono diffusi. gingillarsi. Rinchiuse, incatenate al suolo, le radici avranno ricorso a I glicini, le ipomee, le susanne hanno assunto i colori trucchi e espedienti che le stagioni ritrovate le aiuteranno della loro esistenza per mostrarceli a noi superstiti per a realizzare. permetterci di sentirli, guardarli, toccarli. Questo giardino permette di vedere il rinascimento, il Non ci resta solo che risentire il potere dei fiori! rinnovo, suggerisce la possibile risurrezione. L’esplosione 24 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 25
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL LE POUVOIR DES SORCIÈRES LA FLEUR DU MAL Sung Hye PARK, architetto e paesaggista, e Lynda HARRIS, paesaggista, Byung-Eun DE GAULEJAC, capo progetto Nathan CROUZET, architetta urbanista, e COREA Arthur-Louis IGNORÉ (Ali), artista urbano FRANCIA Dal XVII secolo, la presenza umana si è trasformata in una Poco importa il luogo e la data dato che questo villaggio di una comunità. L’assenza di qualsiasi riflessione sugli forza geologica in grado di modificare il funzionamento è sempre esistito. Sfruttando il potere della terra e delle effetti di questi fiori provoca quindi il male degli Uomini. del pianeta e di distruggerne la fauna e la flora. Questa piante dato dai dei agli uomini e alle donne che vissero Il villaggio si articola attorno a una grande betulla dalla rottura è stata l’inizio di una relazione di predazione in questi luoghi, lavorando e viaggiando assieme. Il loro corteccia bianca e dalle foglie argentate, attorno al giardino viaggio non si compie né nel tempo né nello spazio… Il loro centrale dove scorre la vegetazione lussureggiante dei della natura e di controllo dell’ambiente, ma anche delle viaggio separa i loro corpi dalle loro menti. quattro giardini periferici e attorno un cortile lastricato donne: esclusione dal mondo del lavoro (mentre nel Tranquillamente distesi sui letti di legno, osservando il di ardesie. Costituiti da quattro padiglioni aperti su un Medioevo le donne lavoravano), confinamento nella sfera cielo, risulta che il Fiore del Male sia l’unico bene della vita. lato, accolgono i letti da oppio. Sui loro tetti perforati, si domestica e riproduttiva, distruzione dei loro poteri e dei I paesani sono scomparsi. Sui soffitti polverizzati dalle loro imprime su tele tese, il Fiore del Male, che il ritmo imposto loro saperi ancestrali, in particolare medicali e quindi capanne esecutorie, sussiste solo la traccia dei loro deliri. dai raggi del sole fa apparire e scomparire sotto gli occhi legati alle piante, ai fiori e alle erbe medicinali. Le streghe Questo paesaggio interno e diviso da tramezzi propone di dei visitatori. I quattro giardini mostrano chiaramente resistono tramandando una relazione benevola con la penetrare in uno spazio nel quale a nessuno è stato chiesto la potenza delle piante nella loro diversità: stimolanti natura e usando i poteri dei fiori. Portate dall’etica di nuove di entrare. Aprendo ormai le sue porte su uno spazio neurologici e fisiologici, come droga dolce o pesante. I vietato, questo giardino è il teatro aperto di una possibile giardini sono stati ideati in quanto variazioni sui cinque relazioni con la natura e da un’onda di energia femminista, esperienza immersiva in una realtà umana, sublima e stati provati dai tossicomani: l’acquietamento, la cultura, le streghe rifanno la propria comparsa nel giardino “Le illusoria. Questa sosta a porte chiuse ha per oggetto la chimera, il delirio, l’abbandono. pouvoir des sorcières” come le figure mediatrici tra esseri l’assunzione della droga, l’abbandono di sé e la scomparsa umani e natura. Costruiscono a Chaumont-sur-Loire un giardino medicinale e ornamentale dove si dispiegano incredibili fiori curativi. In questa farmacopea naturalistica, il sessismo è bandito e i visitatori si ricollegano con la natura nella contemplazione e nell’incontro. Un patchwork di fiori dalle tonalità rosse, viola e nere simboleggia il sangue delle donne e dei loro poteri ritrovati. 26 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 27
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL INSPIRATION LES COULISSES DE Anne MARLANGEON, artista plastica, e L'ATTRACTION Michel LOPEZ, ingegnere paesaggista FRANCIA Adrien OHLMANN, giardiniere-progettista e Audrey VOLPELIER, progettista di parchi e giardini FRANCIA Numerosi sono i pittori che installano il loro atelier attraverso ognuna di queste tele, capisce quello che la Sin dall’ingresso del giardino, il visitatore diventa e sorprendendolo con numerose inflorescenze. all’interno del proprio giardino perché i fiori sono una fonte vegetazione fiorita gli offre ovvero veri e propri capolavori. parte integrante del dispositivo. Osserva, attraverso Ispirato ai patio arabo-andalusiani, il bacino diventa di ispirazione per l’artista che ne traduce la bellezza. Vincent ha lasciato in giro il vaso di girasoli, Claude aspetta un inquadramento fotografico, la messa in scena di una figura strutturante del giardino e offre un’atmosfera “Inspiration…” è quindi il titolo di un giardino che associa sulla riva dello stagno che le ninfee fioriscono, il Douanier una collezione floreale dall’aspetto maestoso e fuori rassicurante, propizia alla riflessione. l’arte e i fiori. sogna tigri che popolano la sua giungla fiorita… portata. Tre specie vegetali pavoneggiano sotto le luci In questo contrasto di una progettazione architettonica L’ingresso avviene dall’atelier dove tutto avviene all’insegna Infatti, sette quadri famosi che sono evocati grazie alle dei proiettori, fiere del proprio potere di seduzione. Alla che dialoga con un mondo selvatico, i progettisti hanno di una frenetica creatività: tela e pennelli sono ancora fuori piantate visibili attraverso le cornici nude. stregua di una sfilata, queste preziose essenze emergono voluto esprimere un’armonia, presa a prestito dall’arte dei posto sul tavolo macchiato di pittura. Il visitatore esce Il giardino evoca opere che propone lasciando il visitatore da uno specchio d’acqua. I riflessi demoltiplicano lo spazio giardini. Tale incontro sublima l’eleganza e la potenza vitale sotto il chiosco fiorito e scopre il giardino: l’interazione tra fare la traduzione artistica del paesaggio fiorito: la e espongono, con il passare delle stagioni, l’illusione di di ogni fiore, ma anche la fragilità e il carattere effimero l’artista, l’atelier e il giardino è particolarmente evidente. Il pioggerella diffusa sullo stagno traduce il trasalimento un’estetica ininterrotta. delle fioriture. cavalletto e la sua tela vergine aspettano sulla terrazza. Il dell’invisibile negli impressionisti. La giungla e i suoi Un’atmosfera dall’aspetto più naturale e spontaneo si Il giardino delle “Les coulisses de l’attraction” rappresenta pittore si è assentato un istante, il posto è libero. enormi fiori evocano gli esordi della pittura naïve. La scopre penetrando nelle quinte del giardino. I fiori si un invito a interrogarsi sul potere di seduzione e Lungo la terrazza, sistemate in varie posizioni, sette cornici strizzatina d’occhio all’arte moderna dà una pedata all’arte schiudono liberamente nelle alcove. Le aiuole ondeggianti, delle apparenze. Il confronto di un mondo sofisticato vuote giocano con la prospettiva e propongono ai visitatori accademica … Tutto è arte tra questi fiori. leggere e vaporose immergono il passeggiatore in uno e inafferrabile e di un universo delicato dalle sottili di appropriarsi di un frammento di paesaggio. Guardando spettacolo incantevole, stregandolo con deliziosi profumi associazioni vegetali si armonizza in una certa voluttà. 28 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 29
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL TÊTE-À-TÊTE PAPILLONNEZ Anna RHODES, architetta paesaggista Cyril SERVETTAZ, paesaggista DPLG, e GRAN BRETAGNA Hannes HEUCKE, paesaggista FRANCIA / GERMANIA “Vi sono fiori dappertutto per chi vuole vederli.” Matisse evolvono e fanno evolvere il giardino con il passare delle Questo giardino propone un’adattazione e una messa in dalie e la menta. Altre, come le buddleia, le centauree e le stagioni. Questa prospettiva permette di dare un altro scena del racconto “La Farfalla” scritta dal poeta danese scabbiose, sono state aggiunte a questa nostra creazione Nuovi modi di vedere con un invito a “tu per tu”. I visitatori statuto ai fiori, nonché di apprezzare diversamente le loro Hans Christian Andersen (1805-1875). Infatti, illustra e appositamente selezionate per la loro bellezza, la loro sono incoraggiati a immergersi in un’altra visione, forme, texture, particolarità, esistenze. Inoltre, agevola la perfettamente uno degli aspetti del potere esercitato dai singolarità e il fascino che esercitano sulle farfalle. Questi approfittare di un’esperienza inconsueta e apprezzare i meditazione. Linee orizzontali e verticali attraversano le fiori: quello di incantare, con la loro bellezza, farfalle e fiori nettariferi e profumati, molto apprezzati dalle farfalle fiori attraverso un’immersione fisica. aiuole. Le piante, situate ad altezza d’uomo, permettono uomini! e dagli uomini, attirano anche gli insetti bottinattori come Il design è doppio e offre ai visitatori un’esperienza al visitatore di riflettere, rigenerarsi e ripensare l’ordine La farfalla vola di fiore in fiore cercando la sua dulcinea, le api. Questi visitatori estemporanei apporteranno altri individuale o sensoriale e sociale. I sottili muschi, le naturale delle cose. trovando a ognuno di loro qualità e anche difetti. La farfalla tocchi colorati, sottili, leggeri e passeggeri in questo felci e le zone stracolme di delicati fiori assomigliano a Questo nuovo modo di vedere il giardino, in un confronto a quindi farfalleggia! In questo giardino il visitatore viene giardino di fiori monocromi. La gamma dei fiori selezionata regioni boscose e ne riproducono la crescita successiva. tu per tu, permette al potere dei fiori di rinnovare il corpo, i stordito come la farfalla. Va e viene di fiore in fiore, senza è unicamente composta da fiori bianchi al fine di mettere In contrasto con tale atmosfera, la stanza centrale è un sensi e la mente. È un giardino sensoriale dove il visitatore riuscire mai a trovare il più bello. Varie aiuole di piante con l’accento sulla diversità dei fiori nei loro minimi dettagli: quadro botanico. Si tratta di una massa di fiori con le deve essere in armonia con l’attimo. Una maggiore presa forme e dimensioni diverse compongono un immenso forme, petali, pistilli che contrastano con il verde delle loro loro singole qualità che dominano e lottano per attirare di coscienza dei colori, dei profumi e dei ritmi del suono è mazzo che rivela una grande diversità di essenze. Alcune foglie. l’attenzione. propizia al miglioramento del nostro modo di pensare. di esse sono citate nel racconto come le margherite, le Cari visitatori: farfalleggiate! I visitatori sono invitati a guardare il giardino dal basso, da dove il campo visivo e la tavolozza dei colori delle piante 30 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 31
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL À LA RECHERCHE DU LUPIN BLANC L'AGORA Benjamin HENNO, paesaggista e agricoltore, Justine CREUGNY, architetta scenografa, Karine HAUDRECHY e Johanès MONTAGNE, paesaggisti DPLG, Clémence MAUTOUCHET, architetta urbanista e Lucile HAMOIGNON, ingegnere urbanista e designer, e Clémence NOURY, architetta paesaggista Chen-Yu ZHOU, ingegnere paesaggista FRANCIA BELGIO / FRANCIA / CINA Questo giardino è una strizzatina d’occhio ai racconti nasconde dietro la bellezza dei fiori. 1967. Manifestazione contro la guerra del Vietnam, canopea. Massa densa, lussureggiante, intensa e alta di Lewis Carroll. Immerge il visitatore in un universo Una volta lo spettacolo finito, il visitatore prosegue la Washington. nella quale ci ritroviamo tutti in piedi per protestare... insospettato, al di là delle apparenze della vita quotidiana propria passeggiata e passa dietro le quinte. Una lotta, pacifista e libertaria; uno slogan: “Flower Power”. Protestare contro il disordine climatico, la privazione delle grazie a scene vegetali del tutto inattese. Il percorso finisce con una dolce risalita verso il mondo Atti contro la privazione di libertà. libertà, le guerre e la miseria. Questo collettivo meticciato, Il giardino si scopre come se fosse un teatro con, nel suo reale. Le aiuole che accompagnano le rampe sono Un’arma: i fiori. metà pianta, metà essere umano, è pronto ad avanzare. foyer, un’atmosfera sonora e visiva feerica. Un tunnel fa, composte da piante e fiori che utilizzano i meccanismi Continuate quindi e prendete posto nell’anfiteatro, sedetevi come nel racconto di Alice, rimpicciolire il visitatore per evocati dalle macchine. 2017. Cinquanta anni dopo. tutti sugli stessi gradini per discutere e dibattere. Con i metterlo all’altezza dei fiori che lo circondano. Gradini Il giardino si racchiude sui passi del visitatore che esce Lotte alla ricerca della democrazia; slogan scanditi nelle nostri bulbi, con i nostri cuori. Ognuno è libero di sistemarsi gli permettono di prendere il tempo di fare una sosta e lentamente dal suo sogno da sveglio, alla ricerca del piazze pubbliche. e appropriarsi il luogo. Parlate, gridate, cantate, per i vostri osservare un vero e proprio quadro vegetale nel quale lupino bianco… Atti di occupazione e appropriazione. amici di passeggiata o per le piante sedute accanto a voi. macchinari si animano al di sopra della scena vegetale Un’arma: la parola. Il dibattito è aperto, l’agora entra in una fase di risonanza. illustrando, in un modo ludico, l’ingegnosità che si E se lo volete, osate entrare in scena. Esprimetevi su Benvenuti a voi visitatori, entrate. Entrate in questa scenari quotidiani o straordinari. Foglie e dimostranti dimostrazione pubblica dove alberi, arbusti e fiori, accanto gesticolano assieme. Proteggete il vostro diritto di a voi, si raggruppano per resistere. Folla radunata, portata comunicare, il vostro diritto di crescere, in libertà. dalle nostre radici o dai nostri piedi, all’ombra di una 32 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 33
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL ÉTERNELLES ÉPHÉMÈRES L'HOMME QUI AIMAIT LES FLEURS Emeline BROSSARD, paesaggista DPLG, e Jeanne MARTIN, Coralie MICHEL, Julien MAGNAN, Lucie BULOT, architetta HMONP Franck MASANELL, e Guillaume NOUVELLON, studenti FRANCIA AGROCAMPUS OUEST FRANCIA I fiori sono bellezze che stanno tramontando, che non porta a una radura di fiori minerali. Vengono svelati quindi Immaginate un uomo con una determinazione di ferro, realizzare il suo sogno. Con l’aiuto di tutti, riuscì a radunare smettono mai di appassire e sfuggirci. Sono una metafora fiori sempre belli, perché passati nel mulino della mente del un potere infinito e pervaso di ideali, sogni e desideri… un l’insieme dei fiori del mondo e li imprigionò all’interno di della mancata permanenza dei fenomeni e della fragilità poeta, fiori senza radici che conservano solo quello che il essere capace di modificare e adattare tutto alla propria blocchi di pietra. Massici e robusti, freddi e sobri, i blocchi delle cose viventi. Questo giardino cerca di fare accedere al pittore ha voluto che conservassero della loro essenza in un volontà. costituivano basamenti perfetti per i fiori. Come un senso stesso delle cose, all’inafferrabile bellezza delle realtà quadro. Questo essere nutriva un sogno assai poco banale: amante agguerrito collezionista, li allineò accuratamente in linee e geografiche un po’ come ciò avviene nel Piccolo Principe di Benché effimera, la rosa del Piccolo Principe valeva da sola dei fiori, voleva che fossero preservati più di qualsiasi altra colone e fece erigere un muro di cinta di protezione tutto Saint-Exupéry: facendo l’esperienza del carattere effimero più di tutte le realtà durature che conosceva il geografo, cosa. Questi fiori, i suoi fiori - che lo rendevano sempre più attorno. Soddisfatto, si autoproclamò Re dei Fiori. dei fiori, sforzandoci di catturarne l’essenza prima della loro perché era quella che lui aveva addomesticato. Le realtà felice grazie ai loro colori e forme senza limiti, sempre più Poco tempo dopo, l’uomo morì e il suo corpo divenne terra. scomparsa e cercando di cristallizzare il loro potere, la loro passeggere e fuggitive sono essenziali alla nostra esistenza, meravigliato grazie alla loro eterna rigenerazione, sempre Ne apparve un fiore, i cui semi si immischiarono negli luminosità, il loro odore, il loro colore. perché le danno un senso. Non sono affatto importanti i più gioioso grazie loro straordinaria forza di adattamento, interstizi dei blocchi. Le radici delle piantine fratturarono la Un giardino pieno di graminacee e piante vivaci dalle mari, le città e i paesaggi, ma le relazioni ricche e profonde erano diventati la sua ossessione. Tutti gli individui e tutti roccia e, in un’esplosione folgorante di forme e colori, i fiori inflorescenze multiple, fiori essiccati, volati via, e semi che instauriamo tra questi mari, queste città e noi stessi. gli organismi viventi rappresentano una minaccia per la loro furono liberati dalla loro stretta. seminati, riporta il visitatore verso l’ineluttabile fuga del Il reale potere dei fiori risiede nel nostro confronto con la purezza e integrità. L’uomo aveva dimenticato l’essenziale: benché fragili, gracili tempo. Questa esperienza immersiva nel cuore dell’effimero nostra relazione con le cose viventi. Dotato di un forte carattere e di una straordinaria forza di e effimeri, i fiori sono fatti per essere condivisi e evolvere. persuasione, l’uomo raccolse la maggior parte dei fiori per 34 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 35
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL APIS VERTIGO LE TRÔNE DE FLEURS SUMMER IS COMING Albane POIRIER-CLERC, Hermine DE CHAVANES, e Juliette GUÉNARD, ingegneri paesaggisti Thibault ADAM, paesaggista progettista e giardiniere, FRANCIA Yoann MOLARD-AUCLAIR, giardiniere-paesaggista progettista e Rémi BOUTIN, ebanista scenografo FRANCIA Seduttore istrionico, il fiore attira, soggioga, inebria… e vi all’affascinante e seducente ingegnosità dei fiori. Questo progetto offre un’esperienza bizzarra che Il sentiero galleggia al di sopra del giardino secco che colpisce con tutto il suo fascino, con tutti i suoi tratti. Qua e là, il blocco massiccio e freddo si incrina. Ne reinterpreta l’universo del serial televisivo “Game of riconcilia il mondo selvatico e il mondo orticolo, garanzia Delicato e flessibile, si adorna dei colori più vivi e dei emergono inizi di di rigoglio. Thrones”. Il giardino del trono mette in scena il “Flower di un giardino duraturo e potente poiché autonomo. Le profumi più inebrianti. Poco a poco, ci si addentra in questa immensa faglia. In Power” proponendo una scenografia ludica dove ognuno piante offrono le loro fioriture esuberanti colore rosa, Coriaceo e sbiadito, si rende invisibile, insipido e persino lontananza, attira l’aura di una ricca canopea. In questo può diventare re o regina. malva, bianco o giallo, sbucando qua e là, da sole o in ripugnante, ma il suo nettare, cosi appetitoso, incanta i più antro incassato, il deserto grigio, secco e sassoso di cardi Il giardino è un regno che accoglie i giardinieri esperti o “in associazione, da uno strato minerale di ciottoli. astuti. lascia il posto all’esuberanza vegetale. erba”. Li invita a una traversata sensuale e colorata fino Dopo avere salito due gradini che annunciano che Nel paesaggio argentato di questo giardino, i fiori pallidi e Arrotolato nell’incavo di questa anticamera floreale, il all’accesso al trono, simboleggiando la condivisione del “Summer is coming”, il visitatore si avvicina al Trono dei affilati si insediano su rocce grigie. La ‘Carlina Acaulis’ vi visitatore viene afferrato, trasportato da questa esuberante alloggia e inganna tutti con il suo doppio gioco. Quando la generosità. In questo bozzolo mellifero, si abbandona agli potere del fiore e del giardiniere. Fiori sormontato da numerosi utensili che ricordano le pioggia sta per arrivare, i suoi petali argentati e pungenti odori e ai colori. La diversità e l’originalità delle piante ci Il visitatore segue una camminata in legno colorato, aggira “grandi gesta” dei giardinieri. si richiudono in un capolino grigio che protegge, dalle sommergono con il passare delle stagioni e si richiudono bandiere fiorite e riscopre il giardino con un solo sguardo. Confortevolmente seduto sul Trono dei Fiori, il re o la regina aggressioni e dal tumulto ambiente, il suo immenso cuore al di sopra di noi, cancellando poco a poco qualsiasi Lì, il Trono dei Fiori, evocazione scultoria del famoso “Trono di un istante deve solo ammirare e apprezzare l’armoniosa che trabocca di polline in abbondanza e di un irresistibile relazione con il mondo esterno. di Ferro“, invita il visitatore ad attraversare il viale per eleganza del giardino secco. nettare. Visitatori e api coabitano e si ubriacano, il tempo di un raggiungere la pedana… e forse salire sul trono! “Apis Vertigo” intriga e allo stesso tempo rallegra e festival, di questo “Apis Vertigo”. smarrisce le anime. Inoltre, restituisce la sua nobiltà 36 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 37
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL LES BELLES AUX EAUX AU PIED DU MUR DORMANTES Léa LAMERRE, addetta allo sviluppo, Vincent LAHACHE, paesaggista DPLG, Henry FLOUZAT e Clara LAMERRE, architetti DESA HMONP, e Sylvestre LIEUTIER, architetto paesaggista Elisabeth CROMBECQUE, insegnante e diplomata in progettazione di giardini FRANCIA FRANCIA Le belle acque stagnati sono muse ammaliatrici che Il giardino diventa allo stesso tempo metafora di un La fragilità, l’effimero, il profumo, la grazia: ecco dove il paesaggio che sta di fronte a lui, ascoltare il messaggio giocano con lo strano potere delle rose. Le rose sono improbabile incontro amoroso tra le rose e la vegetazione; risiede l’enorme potere dei fiori. Ci ricorda la brevità della dei fiori. Ma chi è l’attore? Dove si trova lo spettatore? Sente regine, esaltano il loro profumo, ma sono dappertutto! merletto in rilievo di giunchi, strappato, tagliato e bucato vita. Questo giardino, opera in 3 atti, mette in scena che il nostro destino è legato al poetico fiore? Le belle signorine hanno come scopo quello di re-incantarle da dove spuntano i fiori, oggetti del desiderio; metafora di l’essenza comune che l’uomo condivide con loro. Un’ode Il giardino testimonia questa condizione comune. È e se lo sono già, magnificarle ulteriormente, personificarle un fiore inoffensivo e che sembra possedere tutti i poteri. alla fragilità come forma di potere. strutturato secondo il codice di un mazzo giapponese. alla loro immagine e somiglianza e esacerbare il loro Un fiore che anima una festa silenziosa e rende possibili 1° tempo: il visitatore si trova di fronte a un muro di bustine Tre masse: un eucariote (cielo), un rosaio (uomo), una potere con una nuova associazione vegetale. tutti i sogni. di semi. Sono promesse di meravigliosi giardini fioriti e magnolia (terra), due piante persistenti per l’eternità e la Ogni rosaio troneggia su un discreto piedistallo e le rose Mazzi di rose confrontati a gruppi di canne, rose che di generazioni future. Questo muro, ai piedi del quale la rosa come testimone del talento umano. Tra questi tre sembrano spuntare dall’acqua nera. Confrontate alle sottolineano la presenza delle glicerie sparse, rose in società si trova oggi, parla anche dell’”appartenenza” elementi circola un’onda blu che attraversa fiori bianchi gamme di verde e bruno dei giunchi e delle canne, le loro primo piano davanti a un confine di erbe saette, rose dei semi ai giardinieri, a coloro che vogliono rimanere profumati e fogliami rigogliosi. infiorescenze con miriadi di colori trascinano colui che isolate su una superficie di acqua libera costellata di ninfee collegati alle cose viventi, conservare i semi e preservare 3° tempo: al suo ritorno, il visitatore scopre sul muro un le osserva in un viaggio onirico, dove i roseti sono posati offrono atmosfere del tutto diverse. Rose che posano per il la biodiversità. luogo per proseguire lo scambio e esprimersi liberamente. sull’acqua delle paludi. fotografo, il guardone, il sognatore o le belle signore. 2° tempo: aggirando il muro, il visitatore scopre la scena: un All’ascolto dei fiori, il giardiniere elabora le condizioni di un In un tale contesto, il potere delle rose nell’arte della pavimento sul quale può sedersi, sostare per contemplare futuro comune... seduzione e dell’amore diventa infinito. 38 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 39
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL LES FLEURS PRENNENT PHOENIX LE POUVOIR Nicolas ORGELET, paesaggista, Pierre BOISSENIN, architetto e Colombe PERRIN, Erell PENCREAC’H e Richard STOEBIENIA, scultore Rozanne MORAUX, paesaggisti progettisti FRANCIA FRANCIA Il giardino intitolato "Les fleurs prennent le pouvoir" interroga barlumi di speranza su un possibile “dopo”. Ogni estate paesaggi e la vita che racchiudono sono tempo, i fiori ricoprono delicatamente le catastrofi con i il nostro rapporto con la vita che rispunta dopo il caos. Quindi, ad un tratto, ci si imbatte su uno spazio aperto alla ridotti in cenere. Ciò è avvenuto, l’estate scorsa, a loro colori e la natura riprende forma. Simboli di libertà e luci di speranza, i fiori rappresentano luce accecante: si è propulsi in un pullulare di fiori che si Marsiglia. Fortunatamente, la nostra natura possiede uno L’opera è un’evocazione di questo ciclo. All’incrocio di il potere di risorgimento e resilienza. Possiedono in sé ergono e saltano fuori. straordinario dono di resilienza che le offre la capacità di tre discipline, il risultato è un micro-paesaggio di legno l’esplosione della vita che ricomincia a dispetto di tutto e di La vita si diffonde, portatrice di pace, dolcezza e colore. Le ritrovare uno stato di equilibrio dinamico dopo avere subito e terra, scolpito e messo in scena, che la germinazione tutti, nonostante le stimmate dei periodi buoi. tracce degli antichi conflitti armati (muri in rovina, albero le peggiori aggressioni esterne. Dopo un incendio, i semi dei fiori riempirà naturalmente. La scena mette in risalto Il giardino propone una camminata faticosa dalla disperazione bruciato, oggetti arrugginiti abbandonati…) vengono poco a sono sempre lì. Aspettano pazientemente il momento il potere dei fiori che ridonano vita a un paesaggio ridotto verso il rinascimento, dall’ombra verso la luce, con il ricordo poco inghiottite. I fiori si intrufolano tra i ciottoli, fuoriescono favorevole per il loro sbocciare. Un bel giorno, la primavera in cenere e illustra quindi il cerchio infinito della morte e soggiacente dei fiori, stendardi dei conflitti contemporanei dai lastricati, nascondono una vecchia trincea, spuntano dai ritorna, e il potere dei fiori fa rinascere la vita dalle sue della vita, fioriture dopo fioriture, anni dopo anni. Porta un (papavero e fiordaliso della Grande Guerra …) o delle resistenze fossati, scavalcano i tetti e rimbalzano da un’aiuola all’altra. ceneri. Poco a poco, convolvolo, verbasco, papavero, messaggio di pace e speranza di fronte alle aggressioni popolari (Rivoluzione dei Garofani, del Gelsomino…). I fiori prendono il potere in tutta la loro diversità, il loro viperina, cardo asinino, senape dei campi e tanti altri fiori e agli aggressori. Di fronte alla morte e alla desolazione, L’ingresso ci immerge in un’atmosfera caotica e buia. I fiori pullulare, la loro intensità. Raffigurano un popolo in piedi e ruderali o pionieri scrivono la propria storia sulla pagina la vita riprende e riprenderà sempre i suoi diritti e la sua bassi, scuri e resistenti ci accompagnano in questa nostra degno che ritrova la propria libertà, laddove la vita rimane nera di un paesaggio di legno bruciato. Con il passare del libertà. deambulazione tormentata. Solo alcune aperture offrono fragile e effimera. 40 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 41
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI 2017 FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GARDINI I GIARDINI DEL FESTIVAL LEVANT MONOCHROME BLANC WHITE COLOR Tian TIAN, paesaggista DPLG e Di WANG, redattrice, giornalista free lance e professore di storia Eugenio BECCARI, Barbara DI COLANTONIO, Eufemia IANNACE, Cristina ISTOC, Sandra LIEBE, Gianluca PIERAN, Samuel SARDI, Giulia TASSELLI, e Christian VILLA MARCELLO, studenti, CINA Lorenza BARTOLAZZI, Cristiana COSTANZO, Fabio MANFREDI, Simone SANTE et Aurelio VALENTINI, enseignants QUASAR DESIGN UNIVERSITY ITALIA Un monsone monotono migra dalla metropoli più bramata il simbolo di una rivoluzione popolare che si è riversata sul “Flower Power” esprime la convinzione che i fiori hanno riflesso, un colore, un punto luminoso. del mondo e accarezza il viso di una contadina bruciato mondo arabo e di cui il mondo intero ha potuto risentire, proprietà nascoste che possono alterare le percezioni. Gli Ma quando il visitatore si gira, scopre colto di sorpresa un dal sole. Il vento della mondializzazione infonde nel suo da allora, le ripercussioni. In un passato più remoto, ha hippies hanno avvertito questo potere benefico dei fiori e altro mondo che si rivela a lui con una miriade di colori. corpo la melodia più sofisticata delle arti che soffrono impressionato il mondo attraverso la cultura del tè: come hanno quindi posato le fondamenta dell’ecologia moderna. Appare allora un meraviglioso giardino lussureggiante, della mancanza d’ispirazione. La strana conversazione di piccoli diplomatici della natura, le foglie profumate del I sensi possono dunque essere ingannati e, a partire da un voluttuoso, pieno di audacia. È un quadro di teatro elaborato, una ballerina e di una contadina avviene all’interno di un gelsomino hanno esalato il sentore e i sapori dall’Est gioco di corrispondenze, creare un’illusione così convincente barocco, che incanta, affascina e strega. grazioso giardino del Levante. all’Ovest. da essere confusa con la realtà. Qui lo spazio è dilatato. Il creatore del giardino diventa Caratteristiche spaziali ispirate agli elementi zoroastriani: I nenufari, i loti e le thalie crescono sempre più in “Monochrome Blanc” è un giardino di fiori bianchi di varie virtuoso e crea una strabiliante cornice. la terra, l’acqua, il cielo e le piante sono sistemati di nuovo alto, dirigendo quindi lo sguardo dei visitatori verso specie, nonché di numerose forme e profumi. È un giardino Ogni parete vegetale è una profusione cromatica di fiori e in motivi agricoli simili a quelli che condizionano il trantran il cielo. Il giardino si trasforma progressivamente, da monocromo, rilassante, puro, raffinato, onirico... È un foglie colore giallo, arancio, rosso, malva, blu e verde. Ad quotidiano delle donne nella verde monotonia dei campi. un’impressionante collezione di gelsomini, al primo piano, susseguirsi di muri vegetali, pareti bianche della stessa ogni passo, si scoprono tonalità diverse, superfici varie, I gridi sparsi della frustrazione e le aspirazioni sono, qui, fino a un quadro di piante acquatiche dalle tinte cangianti altezza che dilatano e accorciano lo spazio, turbano il lisce, brillanti e opache. Le essenze più nobili si mescolano reincarnati sotto forma di fiori di gelsomini. Nella recente dietro le quali l’agitazione irrequieta della mente scompare visitatore e lo spingono a avvicinarsi al punto di fuga. Il con quelle più umili e tutte assieme, inebriano i sensi. memoria collettiva, questo piccolo fiore bianco è diventato davanti alla contemplazione del potere del fiore. centro di questo gioco di prospettive è uno specchio, un 42 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 43
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