Aeronautica - DOPPIO CAMBIO IN AZZURRO - Il periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall'Associazione Arma Aeronautica - Lombardia ...
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novembre 2018 n. 11 Aeronautica Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art.1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma - ISSN 0515-5215 Il periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica DOPPIO CAMBIO IN AZZURRO
SOMMARIO NOVEMBRE 2018 ANNO LXIII Aeronautica HANNO CHIUSO LE ALI - Socio Gino Alessandrini (sezione di Parma) - Av. sc. Ercole Leonardi (sezione di Cameri) attualitÀ Pubblicazione mensile edita - S. ten. t.o. Carlo Angelo Appiana (sezione di Treviso) - Socio Vittorio Lionetto (sezione di Maglie) dall’Associazione Arma Aeronautica fondata nel 1956 - Socio Pietro Barberini (sezione di Ravenna) - Av. sc. Antonio Mezzetto (sezione di Desenzano del Garda) direttore editoriale: Giovanni Sciandra - Socio Giovanni Bassani (sezione di Parma) - Col. Pil. Corrado Mutignani (sezione di Guidonia) 02 Doppio cambio in azzurro di Gregory Alegi direttore responsabile: Alessandro Cornacchini direttore amministrativo: Paolo Ciangola capo redattore: Gregory Alegi - - Ten. pil. Enzo Boldrini (sezione di Roma) M.llo sc. Alfredo Borzi (sezione di Ghedi) - - M.llo Santo Neri (sezione di Catania) 1° av. Alberto Panattoni (sezione di Lucca) in redazione: Massimo Sestili - Av. Ivo Caprioli (sezione di Sinalunga) - S. ten. Vittorio Petrachi (sezione di Novara) 05 100 anni di aviazione a Poggio Renatico Testo e foto di Massimo Baldassini hanno collaborato a questo numero: Andrea Artoni, Fausto Bernardini, Massimo Baldassini, Ruggero Calò, Emanuele Di Castro, Giancarlo Garello, - - Socio Pasquale Cittadini (sezione di Loreto) Socia Viviana Cividino (sezione di Manzano) - - Av. sc. Giuseppe Rossi (sezione di Saluzzo) 1° av. Dino Sarra (sezione di L’Aquila) - M.llo sc. Paolo Comini (sezione di Tarcento) - M.llo Giovanni Raunisi (sezione di Catania) 06 Per un’antropologia in azzurro di Stefano Panato Stefano Panato, Donato Tornotti, Giulio Valdonio. DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma - Socio Francesco Cominotti (nucleo di Lonato della sezione di Desenzano del Garda) - - Ten. Dario Savarin (sezione di Udine) M.llo 1a cl. sc. Saverio Schipani (sezione di Cesena) Tel. 06 3215145 - Tel. e Fax 06 3216882 - Socio Giuseppe Cotellessa (sezione di Lanciano) - Ten. Giacomo Schivardi (sezione di Sarnico) Acrobati, arditi e incursori: C.F. 80248150585 - Partita IVA n. 10925071002 - 1° av. Dino Delfinetti (sezione di Alba) - 1° av. sc. Dante Tatti (sezione di Roma) 08 100 anni di aeroporto a Furbara di Massimo Sestili rivista@assoaeronautica.it c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003 c/c. banc. n. 000000136949 - - Socia Aide De Stefano (sezione di Manzano) Socio Alberto Di Palma (sezione di Latina) - - 1° av. Gaetano Testani (sezione di Palestrina) M.llo Gaetano Timpano (sezione di Catania) tRaiNERS NEWS Banca Popolare di Novara - Ag. 4 - Av. sc. Zaverio Facchetti (nucleo di Stezzano della sezione - Socia Teodolinda Trollo (sezione di Bassano del Grappa) via dei Gracchi, 156 - 00192 Roma di Bergamo) - Socia Elvezia Tettamanti (sezione di Como) IBAN: IT17D0503403204000000136949 - Socio Francesco Fassio (sezione di Asti) - Socio Giovanni Varalda (nucleo di Valle Elvo della sezione di Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56 11 If it ain’t Boeing I ain’t going: post mortem per il T-X italiano Iscrizione al R.O.C. n. 6972 “Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250 - - - Socia Eclete Formica (sezione di Ostuni) M.llo sc. Franco Giovagnoli (sezione di Foligno) Socio Fabrizio Lavino (nucleo di Valle Cervo della sezione di Biella) - Gen. b.a. Nunzio Varricchio (sezione di Roma2) - Socio Ludovico Vecchione (sezione di Roma2) 14 Aero L-39NG, un jet trainer molto ambizioso Testo e foto di Andrea Artoni Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riserva- ta. Riproduzione, anche parziale, vietata senza previa au- torizzazione. Gli elaborati giunti in redazione si intendo- Biella) - Av. Pietro Vidotto (sezione di Spresiano) Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni ed aggregati che ci hanno lasciato, a nome StORia no inviati a titolo di liberalità e non si restituiscono anche proprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio. se non pubblicati. Chiuso in tipografia il 9 novembre 2018 ISSN: 0515-5215 15 Tutte le carte del Comandante di Emanuele Di Castro REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPA Raia srl - via Bruno Pontecorvo, snc 00012 Guidonia Montecelio (RM) 18 Rodolfo Calogero e il primo volo su Campobasso di Massimo Sestili Tel. 06 66182286 - Fax 06 66993086 info@raiaweb.it Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana 19 La notte di Natale di Fausto Bernardini Numero di copie stampate nel mese precedente: 27.150 Il periodico è inviato in omaggio ai “sostenitori” che versano almeno 21,00 € all’anno, se residenti in Italia. Per l’estero RubRichE prendere contatti con l’amministrazione. f-35 NEWS 20 Anche il Belgio sale sull’F-35 NOtiziE dal mONdO 22 libRi 28 aaa NOtiziE aSSOciaziONE aRma aERONautica 29 haNNO chiuSO lE ali 40 In copertina: A metà ottobre l'undicesimo F-35A as- Il bando completo su semblato a Cameri ha iniziato a volare, scortato da un Eurofighter Typhoon (Donato Tornotti). http://www.assoaeronautica.it/bandi-e-concorsi/jnqffade1/10°-Premio-letterario-Giulio-Douhet
Auguri Ai generAli vecciArelli e rosso P er appena la quinta volta dal 1925, l’Aeronautica Militare è tornata a esprimere il massimo incarico della Difesa italiana. Il 5 novembre il generale Enzo Vecciarelli è infatti divenuto capo di Stato Mag- giore della Difesa, in sostituzione del generale Claudio Graziano, che due giorni dopo ha assunto a Bruxelles la prestigiosa presidenza del Comitato Militare dell’Unione Europea. La nomina del gen. Vecciarelli è fonte di grande orgoglio per tutta la comunità aeronautica, in congedo o in ser- vizio, che nelle sue capacità e lealtà può riconoscere le proprie qualità migliori. Pochi giorni prima, il 31 ottobre, Vecciarelli aveva ceduto l’incarico di ca- po Stato Maggiore dell’Aeronautica alle altrettanto capaci mani del gen. s.a. Alberto Rosso, come lui proveniente dal 4° Stormo e a tutti noto an- che per la grande passione per il volo e per la storia della nostra forza armata, tanto più importanti per presidiare i nostri valori peculiari in una fase di sempre più spinta integrazione interforze e addirittura transna- zionale. Come prevede la legge, i generali Vecciarelli e Rosso rivestiranno i propri incarichi per tre anni, garantendo stabilità di visione e unitarietà di co- mando in una fase di grande trasformazione che porterà l’Aeronautica fino alla soglia del proprio primo centenario: una scadenza importante per tutti noi e che dovrà vedere l’Associazione Arma Aeronautica parte- cipare in tutte le sue articolazioni per sostenere convintamente la propria forza armata e dimostrare ancora una volta la propria utilità. Di tutto ciò non mancherà occasione di parlare nei prossimi mesi ed anni. Oggi è il momento per congratularsi, a titolo personale ma soprattutto a nome di tutti noi, con i nostri due brillanti colleghi e formulare loro i più sinceri auguri nei nuovi incarichi. Gen. s.a. (c) Giovanni Sciandra Aeronautica | 11-2018 | 1
ATTUALITÀ Doppio cambio in azzurro «c di Gregory Alegi redo nell’esempio, nell’ar- Ciampino, nella cerimonia che lo ha vi- monia, nella coerenza e sto succedere quale Stato Maggiore foto Aeronautica Militare nella coesione. Credo nel- dell’Aeronautica all’amico fraterno Enzo l’umiltà, nello spirito di servizio, nel Vecciarelli, che pochi giorni dopo ha as- buon senso e nella meritocrazia.» Si è sunto l’incarico di capo di Stato Mag- presentato così il generale di squadra giore della Difesa. Un doppio cambio in aerea Alberto Rosso nel discorso d’inse- azzurro che riconosce il lavoro svolto da diamento pronunciato il 31 ottobre a Vecciarelli per la trasformazione dell’Ae- ronautica Militare e sancisce il diritto della forza armata al vertice della Difesa italiana, in cui è storicamente sottorap- presentata. Tanto Vecciarelli quanto Rosso hanno sottolineato l’importante ruolo svolto dal ministro Elisabetta Tren- ta nel giungere a questo risultato, così come non sono parsi retorici i ringrazia- menti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel prendere la parola, Vecciarelli ha ri- vendicato con orgoglio i due anni di la- voro per la «costruzione dell’Aeronautica 4.0», come battezzò il progetto di mo- dernizzazione della forza armata per renderla «ancor più avanzata, tecnolo- gicamente e concettualmente proiettata all’internet delle cose, al mondo cyber e dei megabyte.» Un lavoro che è proce- duto «lentamente, con pazienza ed an- che a volte con qualche mia frustrazio- ne», ma che «ha già consentito un ulte- riore efficientamento del sistema». Il capo di Stato Maggiore uscente ha In apertura, quindici anni dopo essersi avvicendati al comando del 4° Stormo, i generali Enzo Vecciarelli e Alberto Rosso si sono succeduti quali capi di Stato Maggiore dell’Aeronautica Mi- quindi elencato i punti cardine di questa litare. Qui sopra il ministro Trenta firma l’albo d’onore del 31° Stormo di Ciampino, nel cui hangar trasformazione. Al primo posto, il deciso si sono svolte le cerimonie di avvicendamento tra i generali Graziano, a sinistra, Vecciarelli, al orientamento dell’Aeronautica verso il centro, e Rosso, a destra. «conseguimento della superiorità deci- 2 | 11-2018 | Aeronautica 2 | 1-2018 | Aeronautica
Alberto rosso sionale», da mettere poi a disposizione delle altre forze armate e dei decisori po- litici. Subito dopo, l’ampliamento del campo d’azione delle specialità, facendo «Sono grato e riconoscente al Signore e partecipare alla difesa aerea tutti i veli- all’AM di aver potuto fare come lavoro voli aerotattici e persino gli elicotteri. quello che avrei fatto per passione: mi di- «Nel prossimo futuro ogni aeromobile, a verto ancora.» Così racconta il gen. s.a. prescindere dalla tipologia o dallo speci- Alberto Rosso nella sua presentazione fico ruolo, potrà operare anche come sul sito dell’Historic Aircraft Group, l’asso- piattaforma di sorveglianza e ricognizio- ciazione che raccoglie gli appassionati ne ottica ed elettromagnetica.» Poi le col- italiani di aerei storici volanti. Nato a Ge- laborazioni, anche internazionali e uni- nova il 29 settembre 1959, Rosso è entra- versitarie. to in Accademia Aeronautica nel 1978 Particolare importanza ha avuto, nella vi- con il corso Urano III, di cui è capo corso sione di Vecciarelli, il personale, con l’ob- e sciabola d’onore. Dopo le scuole di volo biettivo di creare le premesse di un am- negli Stati Uniti, dove ha conseguito nel 1983 il brevetto di pilota militare, biente nel quale ciascuno possa «realiz- è stato assegnato a Grosseto, dove ha svolto l’intera carriera operativa, co- zare sé stesso». Tra le iniziative specifiche mandando prima il IX Gruppo e poi il 4° Stormo (2002-2004). In questo pe- sono state citate la Palestra del pensiero riodo gestì l’entrata in servizio dell’Eurofighter e diresse il 4° RMV. aeronautico, la riorganizzazione di ruoli Allo Stato Maggiore Aeronautica ha rivestito nel 1996-2002 vari incarichi e specialità, il tentativo di assicurare «al- nei settori operazioni, politica militare, pianificazione generale e finanzia- loggi dignitosi al personale più giovane, ria. Dal 2004 al 2007 ha prestato servizio al 3° Reparto di SMD, prima co- quello in ferma volontaria prefissata», la me capo dell’Ufficio Politica delle Alleanze e poi come vice capo reparto. maggiore attenzione nei trasferimenti di Tornato in Aeronautica, è stato capo di stato maggiore del Comando Lo- personale. gistico AM e poi capo del 4° Reparto (giugno 2011-settembre 2013). Rispondendo a Vecciarelli, il breve discor- Nel settembre 2013 è diventato capo del 4° Reparto SMD, per passare so di Rosso ha detto di voler proseguire e quindi nel 2015 al gabinetto del ministro della Difesa, prima come vice, onorare «con convinzione ed energia» il poi come capo in sede vacante e quindi come titolare, incarico nel quale processo di rinnovamento avviato in que- è stato riconfermato anche con il cambio di governo. In parallelo, è stato sti anni. Nell’elencare i punti principali per quattro anni membro del cda dell’Agenzia Spaziale Italiana. del proprio credo, il capo subentrante vi Ha al suo attivo oltre 3.000 ore di volo, di cui oltre 2.000 su tutte le versioni ha incluso lo «spirito interforze, irrinun- dell’F-104. È spesso presente a raduni e manifestazioni con un T-6 da solo ciabile», specificando però di intenderlo o nella formazione storica Legend. non come «appiattimento e cosmetica (foto Marco Rosati) omogeneizzazione» ma come «valorizza- enzo vecciarelli Il generale Enzo Vecciarelli è nato a Colleferro il 13 maggio 1957 ed è entrato in Acca- demia Aeronautica nel 1976 con il corso Rostro II. Ha frequentato le scuole di volo in USA, brevettandosi a Laughlin e qualificandosi pilota da caccia a Holloman. Ha svolto tutta la carriera operativa a Grosseto, dove ha comandato il IX Gruppo (1991) e il 4° Stormo (1999-2002). Allo Stato Maggiore Aeronautica è stato impiegato al 1° Reparto (1993-1999). È stato quindi in varie funzioni al Comando Logistico nel 2002-2003, comandando tra l’altro il primo contingente A.M. a Tallil, in Iraq. Passato al Segretariato Generale della Difesa, è stato vice capo del 3° Reparto e rappresentante italiano in vari organismi europei. Dal 2007 al 2010 Vecciarelli è stato addetto per la Difesa e l’Aeronautica a Berlino. Al rientro, è stato nominato comandante delle Forze di Combattimento (2010), quindi capo di Stato Maggiore del Comando della Squadra Aerea (2011) e infine direttore del 4° Re- parto di Segredifesa (2012-2015). Dal 26 febbraio 2015 al 29 marzo 2016 è stato sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, lavorando proprio con il generale Claudio Graziano che è poi stato chiamato a sostituire. Dal 30 marzo 2016 è stato capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Ha più di 2.600 ore di volo, per tre quarti su F-104. Il figlio Claudio è entrato in Accademia con l’Eolo V ed è oggi capitano al 31° Stormo. (foto USAF) Aeronautica | 11-2018 | 3
Vecciarelli si insedia a SMD zione armonica ed equilibrata delle sin- gole forze armate, nel rispetto delle spe- La mattina del 5 novembre, duran- cifiche competenze e peculiarità.» Rosso te la cerimonia di insediamento del ha aggiunto di credere «nell’equilibrio tra generale Enzo Vecciarelli quale ca- il proiettarsi al futuro, alla tecnologia e la po di Stato Maggiore della Difesa, giusta attenzione all’oggi, in particolare un potente arcobaleno ha attraver- al personale.» sato il cielo di Ciampino. Un buon Riconoscimenti al lavoro svolto da Vec- viatico per il nuovo incarico, con- ciarelli ha espresso il generale Claudio quistato dall’Aeronautica solo cin- Graziano, che lo aveva già avuto quale que volte da quando la carica fu proprio sottocapo a SMD e che a lui istituita nel 1925. avrebbe ceduto il comando la settimana L’importanza della cerimonia, svol- successiva, dopo le grandi celebrazioni tasi nello stesso hangar in cui po- della vittoria nella Prima guerra mondiale chi giorni prima si era svolto il pas- tenute a Trieste il 4 novembre. saggio di consegne al vertice del- Al di là dei discorsi ufficiali, la cerimonia l’Aeronautica, è stata sottolineata dalla presenza del presidente della si è distinta per lo straordinario affiata- Repubblica Sergio Mattarella, che pochi giorni prima aveva presieduto mento tra i due ufficiali azzurri, che han- la riunione semestrale del Consiglio Supremo di Difesa. Il generale Gra- no trascorso l’intera vita operativa al IX ziano ha parlato con emozione dei propri 44 mesi al vertice. gruppo e si sono poi avvicendati al co- Vecciarelli ha esordito riferendosi alla «inquietante percezione che il mando dell’amatissimo 4° Stormo. «Ora mondo stia scivolando verso un preoccupante disordine in assenza di come allora siamo pronti a combattere e organismi internazionali in grado di gestire i focolai di tensione» e alle dare la vita per il nostro Paese. Sappiamo «inedite espressioni di potenza collegate a nuove dottrine di sovranità entrambi che ognuno di noi può contare nazionale che sembravano ormai desuete». sull’altro. Ora come allora, ne sono certo, In questo quadro, il nuovo capo di SMD (o CHOD, dall’inglese Chief of tu salveresti ancora la mia vita ed io la Defense, come si usa dire oggi) vede per l’Italia « un ruolo da leader tua,» ha detto Vecciarelli. «Abbiamo vola- nell’ancora lungo cammino dell’integrazione europea nel settore della to insieme, innumerevoli volte, affidan- difesa» e promette forze armate come «sistema aperto e inclusivo, di- doci vicendevolmente la vita», gli ha fatto sponibili a fornire il loro contributo al Paese senza incertezze, gelosie o eco Rosso. «Abbiamo lavorato fianco a sterili difese corporative, con mente aperta, spirito innovativo, visione fianco e sempre in perfetta sintonia nelle proiettata al futuro.» Al centro di tutto, «l’operatività dei reparti». esercitazioni così come nelle operazioni Per fare questo Vecciarelli ha chiesto che si continui a investire nella reali, abbiamo visto i nostri figli crescere difesa e ha promesso «per quanto possibile» la dualità dei mezzi. Ma assieme.» soprattutto, ha detto di voler fare leva «sulla forza delle idee, sulla spinta L’evidente sincerità di queste parole sarà di innovazione che viene dal basso» e ha esortato ad «allontanare abi- un tassello importante per i prossimi tre tudini obsolete e sclerotici status quo». anni, la durata improrogabile del manda- Una filosofia chiara, che Vecciarelli potrà trasformare in programmi e to dei vertici della Difesa fissato per legge azioni nei prossimi tre anni, l’arco di tempo che la legge fissa per il man- nel 2017, e consentirà a entrambi di por- dato dei nuovi vertici militari. tare avanti il proprio lavoro senza gli at- triti che hanno talvolta caratterizzato gli ultimi anni. A sinistra, il ministro Trenta passa in rassegna i reparti schierati per la cerimonia di avvicendamento, caratterizzata da uno stile sobrio e prag- matico. A destra, Il 30 ottobre il presidente Mattarella ha firmato i decreti di promozione e nomina dei generali Vecciarelli e Rosso, qui in visita al Quirinale. (foto Quirinale) 4 | 11-2018 | Aeronautica
100 anni di aviazione a Poggio renatico n Testo e foto di Massimo Baldassini tribuirono alla vittoria finale della Grande spente le ultime note quando sulla verti- Guerra. cale del piazzale sul quale era schierato il Per il centenario sono state organizzate personale del COA si è avuto il passaggio ell’ambito della grandi celebra- diverse iniziative, tra le quali una confe- con i fumi tricolori della replica dello zioni del centenario della Prima renza presso la facoltà di giurisprudenza Spad XIII di Francesco Baracca della Jo- guerra mondiale, il 12 ottobre la dell’università di Ferrara, un concerto di nathan Collection. Di seguito i discorsi tra base di Poggio Renatico ha visto lo svol- beneficenza al teatro comunale e per ul- i quali quello del gen. Giancotti che, an- gersi di un raduno del personale civile e timo il raduno del 12 ottobre. Alla ceri- che se non previsto nel programma ini- militare che ha prestato servizio negli monia hanno preso parte il gen. s.a. Fer- ziale, ha preso la parola evidenziando il enti e comandi che si sono avvicendati nando Giancotti, comandante la Squadra notevole impegno profuso in questo mo- negli ultimi 50 anni sulla base ferrarese. Aerea, il gen. d.a. Antonio Conserva, co- mento dalle forze armate e in particolare L’aeroporto, oggi sede del Comando Ope- mandante del COA, il sindaco di Poggio dell’Aeronautica Militare con rischiera- razioni Aeree (COA), fu ideato nel 1917 Renatico Daniele Garuti e il maresciallo menti in molte parti dell’Europa e del nel quadro dell’arretramento generale in congedo Sandro Tavecchi, decano dei mondo, con i vari assetti. La conclusione delle basi aeree dopo la ritirata di Capo- radunisti. si è avuta con il passaggio del Macchi retto, in alcuni casi anche dopo il fiume La cerimonia, breve ma molto intensa, ha MB.326E di Renzo Catellani e quello in Po. La base di Poggio Renatico fu costrui- avuto un suo momento storico quando formazione di due Ghibli del 51° Stormo, ta nella primavera del 1918 e vi furono dopo l’alzabandiera si è suonato il Silen- quattro Tornado del 6° Stormo e due stanziati i bombardieri Caproni che con- zio per ricordare i caduti. Si erano appena F2000A del 36° Stormo. In apertura, la fumata tricolore dello Spad XIII della Fondazione Jonathan, pilotato da Daniele Beltrame, ha portato una nota di colore nella grigia giornata ferrarese. A destra, una suggestiva inquadratura del sorvolo dell’MB.326 sulla bandiera italiana. Sopra, la formazione del 6° Stormo di Ghedi, una delle tre che hanno portato alla commemorazione il saluto dei reparti operativi. Aeronautica | 11-2018 | 5
Per un’antropologia in azzurro n di Stefano Panato riorità che veniva suggestivamente ripro- spiegano anche l’accentuato ego degli posta. aviatori, di cui pochi dubitano. on so quante volte nel corso della Credo che così sia stato sin dagli albori È interessante notare come la cultura carriera mi sono sentito dire dell’aviazione, per cui il dato ambientale aviatoria, nata come detto nello stretto «...però, da voi in Aeronautica è e quello tecnologico devono aver costi- ambito del volo si sia diffusa - quasi per diverso…» A dirmelo erano non solo dei tuito una sorta di imprinting per i pionieri osmosi - a tutto il personale a prescindere civili ma anche colleghi di altre forze ar- dell’aviazione che ne stimolava l’ego. Pro- dai ruoli di appartenenza, anche a quello mate. A queste espressioni normalmente gressivamente tale imprinting è diventato non direttamente coinvolto con il volo reagivo con atteggiamenti sminuenti, an- il DNA della neonata istituzione. Le vicen- che oggi è la maggioranza. Perché sia ac- che se - sotto sotto - le parole mi lusin- de storiche, gli episodi gloriosi e quelli caduto è difficile da spiegare; per la sua gavano perché riflettevano il mio profon- meno gloriosi che si sono succeduti e lo attrattività? Per la sua funzionalità? Chis- do sentimento. sviluppo stupefacente del mezzo aereo sà… Ciò che conta è che oggi il tecnico, il La costruzione di tale sentimento in me, e hanno infine trasformato il DNA nella logistico, l’amministrativo, il sanitario, lo credo in tantissimi altri della mia genera- cultura della forza armata, che oggi si specializzato in sicurezza e difesa dell’Ae- zione, era iniziata fra i banchi dell’Accade- esprime nei tratti caratteristici della mo- ronautica ragionano in una maniera mia con l’autorappresentazione del volo e dernità, della tecnologia e dell’ardimento. «aviatoria», che è sostanzialmente diversa di tutto ciò che vi era connesso quale Sono questi dei valori universali che van- dal modo di ragionare dei loro omologhi esperienza eticamente ed esteticamente no al di là del fatto tecnico del volo e che di altre organizzazioni superiore a qualsiasi altro tipo di lavoro. Era poi continuata presso i reparti opera- tivi con le continue narrazioni dei colleghi più carismatici di episodi e di aneddoti aviatori che, a prescindere dalla loro veri- dicità, alimentavano l’idea della nostra al- terità rispetto alle altre Forze armate e, in definitiva della nostra superiorità che de- finirei di tipo antropologico, se non è esa- gerato utilizzare questo termine. Tutte le infinite narrazioni e il vasto im- maginario che evocavano vertevano at- torno a due argomenti: il cielo, affasci- nante e misterioso allo stesso tempo e il mezzo tecnico necessario per dominarlo e superarne le continue insidie. L’uomo- aviatore, fragile tramite fra un ambiente In apertura, molti elementi costitutivi dell’identità si sono formati quasi un secolo fa, quando così difficile e dei mezzi tanto complessi, gli aerei erano costruiti di legno e tela e il pilotaggio era ancora un’arte difficile. (Archivio Gre- doveva evidentemente possedere qualità gory Alegi) Qui sopra, il sottosegretario alla Difesa Tofalo in visita al COI nell’agosto 2018, con superiori per poter controllare entrambi. rappresentanti della Marina, dell’Esercito e dell’Aeronautica. La natura delle operazioni sarà Ancora una volta la retorica della supe- sempre più interforze. (Ministero della Difesa) 6 | 11-2018 | Aeronautica
menti di situazione anziché essere libere e costruttive discussioni sui problemi da risolvere. Ugualmente, il posto di preminenza che nel mondo aeronautico viene da sempre attribuito al sapere tecnico, se non con- finato allo stretto ambito del volo può in- cidere negativamente sul complesso delle relazioni personali e può minare la subor- dinazione gerarchica e la coesione della compagine militare. Il volo, infine. Non si può negare che sia stato e rimanga la ragione d’essere della forza armata, e su questo non si discute. Questo però non dovrebbe comportare la trascuranza di altre capacità complemen- tari al volo stesso. Ora per fortuna non è più così, ma per troppi anni settori im- portantissimi per l’Aeronautica Militare L’astronauta Luca Parmitano, che in un prossimo futuro comanderà la stazione spaziale in- quali la logistica e le telecomunicazioni ternazionale, è uno dei simboli della proiezione della forza armata verso la sua dimensione ex- tratmosferica. (ESA) sono stati appannaggio quasi esclusivo di figure tecniche. Nell’intelligence di por- Si diceva prima dei tratti caratteristici siasi attività umana e soprattutto quella tata strategica – quella vera – purtroppo della odierna cultura aeronautica rappre- del volo. avviene tuttora. A essa infatti vengono sentati da modernità, tecnologia e ardi- Tali valori però sono suscettibili di mutare dedicate risorse umane poco significative, mento (un domani potrebbero aggiun- di segno e diventare disvalori se trasferiti nell’illusione – errata - che alla forza ar- gersi lo spazio e chissà cos’altro). In attesa senza temperamenti in ambiti diversi da mata basti l’intelligence tattica che copre che ciò avvenga, sul piano della prassi di quello assolutamente peculiare del volo. quelle poche ore in cui si sviluppa la mis- tutti i giorni questi tratti caratteristici Non è escluso che talune storiche debo- sione di volo e niente di più. vengono declinati in atteggiamenti men- lezze di casa nostra nella pianificazione L’imprinting, la cultura e gli atteggiamen- tali che privilegiano il decisionismo e l’in- aeronautica di medio e lungo periodo, e ti mentali della gente dell’aria, costitui- dividualismo. A ciò si aggiungano la fa- gli atteggiamenti eccessivamente asser- scono quindi un patrimonio straordinario scinazione per il sapere tecnico e l’idea tivi di taluni suoi alti esponenti – credute di valori forti ma da «maneggiare con cu- che in ogni circostanza debba prevalere il espressioni di anticonformismo e di bril- ra» in quanto suscettibili di cambiare di segno e divenire disvalori se trasferiti sen- concetto del «volo innanzitutto«. lantezza – derivino invece, più semplice- za i necessari temperamenti in contesti È indubbio che l’esercizio del volo sia sta- mente, dal non saper distinguere gli am- diversi dal volo. to e sia tuttora alla base di questi atteg- biti. L’ambivalenza di tale patrimonio valoriale giamenti mentali: ai comandi di un veli- In ambiti diversi dal volo operativo, so- non deve però farne sottostimare la gran- volo è necessario decidere e agire rapida- prattutto se interforze e di elevato livello, de qualità. Ne sono testimonianza la re- mente e quindi in prima persona senza le quasi mai è richiesto di «decidere sul tam- sponsabilità e il senso del dovere con cui lungaggini che può comportare il coin- buro« e in prima persona. Ciò che importa il personale aeronautico tutto, anche volgimento di altri. In aggiunta l’elevata invece è decidere al meglio, per cui diven- quello delle categorie tradizionalmente dinamica degli eventi connessi con il volo ta fondamentale il coinvolgimento degli non combattenti, si è impegnato nelle impone di agire per l’immediato, in un staff e dell’intera catena di comando. svariate missioni che hanno caratterizza- orizzonte temporale che non vada oltre Fra i portati negativi dell’individualismo to questo difficile e confuso post-Guerra la durata del volo. Le implicazioni di que- aeronautico si potrebbe menzionare an- Fredda. sto agire nel medio e lungo periodo, ad che la refrattarietà, soprattutto dei livelli Per quanto mi riguarda, credo ancora nel- esempio quelle manutentive, logistiche e apicali, a utilizzare lo strumento della ge- la alterità dell’Aeronautica rispetto alle quant’altro passano in secondo piano. La stione consigliare, contraddicendo quan- altre forze armate, ma solo nel senso cul- priorità viene attribuita istintivamente to viene ribadito in Accademia e alle turale e storico del termine. Non credo alle necessità vitali, il resto viene dopo. scuole di guerra varie. Ovviamente non si affatto invece in una sua superiorità an- L’attitudine a decidere rapidamente, la pretende la gestione consigliare delle de- tropologica, se vogliamo usare ancora determinazione ad assumere in proprio la cisioni, che rimane e deve rimanere re- questo aggettivo. In un contesto interdi- responsabilità delle decisioni, il senso del- sponsabilità di uno, ma ci si riferisce al pendente e interconnesso quale è quello le priorità da assegnare e il rispetto delle metodo per preparare al meglio tali deci- attuale ogni affermazione di superiorità conoscenze tecniche altrui sono indub- sioni. Troppo spesso invece le riunioni credo sia un sofisma che non ha alcun biamente dei valori che qualificano qual- consigliari si esauriscono in aggiorna- senso. Se mai lo ha avuto. Aeronautica | 11-2018 | 7
Acrobati, arditi e incursori 100 anni di aeroporto a Furbara s di Massimo Sestili loro alla memoria dei caduti, le autorità spazio aereo riservato, ideale per l’attività militari, civili, politiche e religiose, i rap- di paracadutismo e di volo con i droni, di- presentanti delle associazioni combatten- spone di una darsena sul mare, utilizzata ono passati 100 anni dalla costitu- tistiche e d’arma, e i familiari del perso- per le attività subacquee e anfibie, di una zione dell’aeroporto “Mario Ugo nale del 17° Stormo hanno assistito a una linea sniper per il tiro di precisione a lun- Gordesco” di Furbara. Il 20 settem- simulazione operativa, che ha visto pro- ga distanza, di un poligono tattico, di bre 2018 è stato celebrato il centenario tagonisti gli incursori del 9° Reggimento un’area per l’addestramento con gli con un solenne alzabandiera, accompa- d’Assalto “Col Moschin”, del Gruppo Ope- esplosivi, di sale ripiegamento paracadu- gnato dalla banda musicale dell’Aeronau- rativo Incursori del COMSUBIN e del Co- te, di palestre per la preparazione fisica tica Militare, alla presenza del gen. d.a. mando interforze per le Operazioni delle degli operatori, nonché di una struttura Gianpaolo Miniscalco, comandante del Forze Speciali (COFS) in attività di Fast idonea alla simulazione del combatti- Comando delle Forze Speciali e di Sup- Rope, Heli-sniping, e aviolancio, grazie mento all’interno degli edifici. porto (CFSS). all’intervento di due elicotteri HH-212 del L’evento ha celebrato l’esistenza e la sto- Dopo la deposizione di una corona di al- 9° Stormo di Grazzanise e di un velivolo ria dell’aeroporto e l’impegno dei valorosi ad ala fissa Do.228 del 1° Reggimento che ne hanno fatto parte o che intorno Aviazione dell’Esercito “Antares”. Insieme ad esso hanno operato. Gli stessi uomini a loro, ha animato la simulazione opera- grazie ai quali «dopo cento anni Furbara tiva anche il 17° Stormo Incursori, che da è ancora caratterizzata da volo, tecnolo- dieci anni ha sede a Furbara. gia, ardimento, professionalità e passio- Lo Stormo, impegnato in un contesto in- ne». Il gen. Miniscalco ha espresso grati- terforze nell’ambito delle operazioni del tudine al Comando del 17° Stormo per COFS, dipende dal Comando della Squa- l’ospitalità e l’organizzazione dell’evento, dra Aerea (CSA), per il tramite della 1ª Bri- evidenziando che «l’evoluzione dell’aero- gata Aerea Operazioni Speciali e del CFSS. porto di Furbara abbraccia interamente il La giornata è stata arricchita anche da concetto dottrinale posto alla base delle un’esposizione di mezzi e assetti tipici de- moderne operazioni militari: la capacità gli specialisti dello Stormo, da una mostra di gestire il presente e di prepararsi, nel fotografica e pittorica. Come sottolineato modo più efficace, ad affrontare le sfide dal comandante di Stormo, col. Gino Bar- del futuro, complesse e mutevoli, per le toli, lo scopo della giornata è stato quello quali è sempre più richiesto un approccio di ricordare la storia per imparare da que- di sistema, interforze, interagenzia e in- sta e progredire verso il futuro. Celebran- ternazionali». Essendo l’aeroporto nato do “cento anni densi di innovazione e come scuola di volo acrobatico, il gen. cambiamento”, il col. Bartoli ha ricordato Miniscalco ha spiegato infine di sentirlo come Furbara non sia solo un aeroporto: vicino alla sua storia personale, avendo Qui sopra, Mario Gordesco, l’asso ed ex istrut- oltre ad avere una zona di atterraggio e egli servito come pilota e comandante tore al quale il campo è intitolato (Paolo Var- ricovero per elicotteri, una pista d’atter- delle Frecce Tricolori. riale). raggio recentemente rinnovata e uno Attivato nel 1918, l’aeroporto militare di 8 | 11-2018 | Aeronautica
una compagnia di fanti. Alcune navi alla fonda di fronte a Furbara, nello spazio di 51 minuti, furono affondate da un attac- co aereo, con ondate di velivoli che si al- ternavano ogni due minuti utilizzando anche la tecnica degli aerosiluranti. Alle esercitazioni prese parte anche il capitano pilota Valerio Scarabellotto, classe 1905, a bordo di un trimotore SM.81. A tale evento la Rivista Aeronautica diede am- pia rilevanza, riportando il vivo apprez- zamento di tutte le autorità intervenute: «la odierna esercitazione svolta a Furbara con esattezza dei tempi, precisione dei ti- ri, formazioni impeccabili, ha dimostrato la perfetta efficienza del materiale, l’alto grado di addestramento degli equipaggi ed il loro ardimento». Il 28 luglio 1942 la Regia Aeronautica di- spose l’avvio, presso la scuola di Tarquinia, Qui sopra, gli attuali incursori discendono dalla tradizione degli ADRA della Regia Aeronautica. di un corso per “Arditi Distruttori Regia Sotto il gen. d.a. Giampaolo Miniscalco, comandante le forze di supporto e speciali e della 1a Brigata Operazioni Speciali osserva alcune dei materiali in mostra per il centenario dell’aero- Aeronautica” (ADRA). Dopo un massiccio porto. afflusso di volontari e severe selezioni, fu costituito, nel febbraio 1943, il Battaglione ADRA, composto di tre compagnie e con Furbara fu inizialmente sede della Scuola primi trasvolatori, fu impegnato insieme una forza iniziale di circa 300 uomini. In Acrobazia e Tiro per la Caccia ed ebbe una al tenente Giuseppe Grassa nel raid Ro- aprile il comando fu assunto dal magg. Ed- prima dimensione internazionale con la ma-Tokyo, ma i due perirono in un inci- vino Dalmas, già comandante del 1° Bat- presenza di 52 piloti dell’US Army Air Ser- dente il 13 aprile 1920 sul campo di Bu- taglione Paracadutisti della Regia Aero- vice addestrati a Foggia e destinati alla shir (Golfo Persico). nautica impiegato in combattimento in caccia (v. Aeronautica, gennaio 2018, pp. Nel decennio ’30-’40 Furbara fu sede di Tunisia. Il battaglione ADRA, quale reparto 16-17). Sempre in quell’anno, il poeta innumerevoli attività di sperimentazione speciale autonomo, fu posto alle dirette aviatore Gabriele D’Annunzio assistette e teatro di molteplici manifestazioni ae- dipendenze dello Stato Maggiore RA. Nel all’addestramento acrobatico e incise le ree alle quali assistettero numerose dele- giugno 1943, il battaglione partecipò, con loro evoluzioni nella storia: «Andate al gazioni estere. L’8 maggio 1938 vi si svol- il X Reggimento Arditi, alla preparazione campo di Cerveteri. Vedrete un turbinio se un’imponente esercitazione militare al ed esecuzione di azioni di sabotaggio die- di voli umani più fiero che le resse delle cospetto del re Vittorio Emanuele III. Le tro le linee nemiche. Il 13 giugno le pat- rondini su la Trinità dei Monti, o sull’A- manovre impegnarono tre battaglioni, tuglie prendono il volo da vari aeroporti in ventino in queste sere d’estate…». Il 1918 con bersaglieri, carri e fanti, quattro com- Sicilia, Sardegna, Provenza e Creta. Tutta- vide anche Furbara protagonista della pagnie, mortai d’assalto da 45, mortai da via, per la mancanza di informazioni ag- sperimentazione in volo del nuovo ed av- 81, pezzi da 47, un plotone di fucilieri e giornate e l’errata individuazione da parte veniristico primo aeromobile a pilotaggio remoto italiano, denominato “Torpedine aerea”, straordinaria realizzazione del ca- pitano di fanteria Adelchi Manzoni: un ri- voluzionario sistema d’arma capace di portare il carico bellico oltre le linee ne- miche. Tale ardimentoso progetto inge- gneristico era realizzato da una equipe composta dall’ing. Giulio Macchi (fonda- tore della Nieuport-Macchi), da Felice Buzio e dal tenente ing. Ugo Rainaldi. In totale furono sperimentati in segreto quattro prototipi, tutti a Furbara. A Fur- bara prestò servizio anche il capitano Ma- rio Ugo Gordesco, istruttore della 1a Squadriglia Scuola Caccia, al quale è in- titolato l’aeroporto. Gordesco, uno dei Aeronautica | 11-2018 | 9
Qui sopra, a sinistra, una discesa in fast rope e, a destra, la spettacolare discesa con la bandiera del 17° Stormo. Sotto, le autorità convenute per la cerimonia. dei piloti delle zone di aviolancio, le pat- ritori abilitati ad interventi di soccorso la Medaglia d’Argento al Valore Aeronau- tuglie incontrarono subito serie difficoltà. in mare, in zone impervie ed ostili». Il tico per le operazioni in Afghanistan. Pro- Nonostante questo il 18 giugno Vito Pro- Centro, ufficialmente costituito nel 1968 prio a Furbara il 22 ottobre 2013, per il cida e Franco Cargnel, due avieri superstiti in altra sede, si sviluppò enormemente decennale della nuova specialità, inter- delle due pattuglie con obiettivo l’aero- grazie al nuovo comandante, il colonnel- venne il tenente ing. Dante Lazzeri, ulti- porto di Benina (Bengasi), riuscirono a di- lo Franco Papò, che contribuì al perfe- mo testimone vivente del Battaglione struggere 25 bombardieri pesanti B-24 Li- zionamento delle procedure di salvatag- ADRA, che si incontrò anche con il ser- berator, ma alcuni furono poi catturati da gio e recupero in mare. Con Papò gli Ae- gente maggiore capo Mirko Rossi, poi de- forze locali e consegnati agli inglesi. Come rosoccorritori acquisirono esperienza e ceduto il 28 novembre 2017 in un inci- ricordato dal col. Bartoli, tale storica im- competenza di settore tali da consentire dente di paracadutismo. Gli Incursori presa metteva in pratica delle teorie del loro di assurgere tra i più apprezzati re- dell’Aeronautica Militare sono, di fatto, i Douhet, il quale affermava che per con- parti NATO anche nell’ambito del Com- discendenti degli ADRA, legati tra loro da quistare il dominio dell’aria bisognasse an- bat Search and Rescue (CSAR). un “filo rosso” che, cent’anni dopo la na- che «impedire al nemico di volare». Quan- Il 1° marzo 2003 a Furbara fu costituito scita dell’aeroporto di Furbara, è più do, l’8 settembre 1943, sopraggiunse l’ar- il Reparto Incursori dell’Aeronautica Mi- stretto e più forte che mai. mistizio, il battaglione ADRA, con circa litare (RIAM), ridenominato 17° Stormo 200 elementi in quel momento di stanza a Incursori il 2 aprile 2008. Il 30 marzo Hanno collaborato alla realizzazione Viterbo, ricette come ultima missione la 2009 il 17° Stormo Incursori ricevette la dell’articolo la Sezione AAA Ladispoli- difesa dell’aeroporto di Centocelle da pos- bandiera di guerra e il 9 settembre 2015 Cerveteri e il 17° Stormo Incursori sibili attacchi tedeschi. Nel 1946 Furbara divenne sede del Nu- cleo Sperimentale Armamento e fu tea- tro di sperimentazioni dei razzi di pro- gettazione italiana. Dal 1956 tali attività transitarono quasi interamente presso il sito (poi Poligono Interforze) di Salto di Quirra. Presso il sedime di Furbara si continuò comunque a svolgere una re- siduale attività di sperimentazione fino alla fine degli anni ’70. Nel 1978 l’aero- porto diventò sede del Centro di Soprav- vivenza ed Aerosoccorritori dell’Aero- nautica Militare con «compiti addestra- tivi per equipaggi di volo e qualificazio- ne, a livello nazionale, degli Aerosoccor- 10 | 11-2018 | Aeronautica
TRAINER NEWS a cura di Giulio C. Valdonio If it ain’t Boeing I ain’t going post mortem per il T-X italiano i l titolo un po’ lugubre va inteso in do contro i potenti produttori aeronautici contrattuale primaria) alla sua consociata senso positivo: in inglese post mortem statunitensi Lockheed-Martin e Boeing e americana DRS, una foglia di fico che non vuol dire autopsia, cioè l’indagine su le direttive politiche protezionistiche del si è rivelata sufficiente. un corpo per stabilire le cause del suo de- presidente Trump, le doti del velivolo ita- Stando alle prime informazioni, la scelta cesso, e quindi per approfondire lo studio liano e del suo completo sistema didatti- sarebbe dovuta in modo predominante al di un fenomeno negativo per trarne co e di simulazione, ormai ben a punto e prezzo estremamente basso offerto dalla informazioni ed insegnamenti per il fu- comprovate dall’impiego in forze aeree Boeing: 5,3 miliardi di dollari per la solu- turo. In realtà purtroppo il sogno di un qualificate come l’israeliana e la singapo- zione di minima (351 velivoli, 46 simula- T-X italiano, con l’acquisto del T-100 riana, autorizzavano quella che a Napoli tori, addestramento e supporto logistico (alias M-346 americanizzato) per l’USAF si sarebbe definita “una speranziella”. Lo iniziale) e 9,2 miliardi per la soluzione è svanito il 27 settembre, con l’assegna- sforzo profuso da Leonardo è stato in- massima (fino a 450 velivoli e 120 simu- zione alla Boeing dell’ambita commessa gente, con le difficoltà derivate dall’ab- latori: non è chiaro perché il rapporto per il rinnovo della flotta di addestratori bandono di due possibili partner indu- passi da 7,6 velivoli per simulatore a avanzati dell’USAF. Pur senza farsi ecces- striali e la soluzione di ripiego di affidare 3,75). Il peso percentuale sul totale di si- sive illusioni sulle chances di DRS/Leonar- la prime contractorship (responsabilità mulatori, ausilii didattici e logistica è di difficile definizione, ma certo importante: non è quindi possibile al momento deter- minare con certezza il costo individuale per velivolo, che però parrebbe situarsi fra i 12 ed i 14 milioni di dollari, valore estre- mamente ridotto, in particolare per un aeroplano pesante e costoso come il Boeing T-X. L’offerta della Boeing ha sconcertato non solo i competitori (è stato riportato un prezzo base di Lockheed di 7,4 miliardi, il 40% in più, mentre DRS/Leonardo era an- cora superiore), ma anche il committente, che aveva previsto un costo totale di 19,7 miliardi, più del doppio di quanto offerto. In apertura, il team Boeing-Saab ha vinto la gara T-X grazie a una proposta economica molto economica, ma con numerose incognite su tempi e prestazioni. (Saab) Qui sopra, Il T-X è un Di fronte a questo risultato sia Lockheed monomotore di dimensioni importanti, come si vede dal confronto con il T-38 che dovrebbe che DRS/Leonardo hanno rinunciato a sostituire dal 2024. qualsiasi contestazione, normalmente av- Aeronautica | 11-2018 | 11
viata in praticamente tutte le commesse tamento dell’intera vita del programma. l’anno scorso, e per mettere a punto l’in- americane, e si sono ritirate in buon or- Di questa cifra, 117,6 milioni vanno alla tera filiera didattica (non è escluso che la dine. È trapelata la notizia che durante il SAAB, partner del progetto e responsabile CAE, partner di Leonardo per i simulatori, debriefing (negli USA il perdente ha il di- della fornitura della fusoliera posteriore, rientri dalla finestra per lavorare al fianco ritto di conoscere termini e ragioni della per la quale si appresta ad allestire uno di Boeing). D’altra parte però, non sono sua sconfitta) sia emerso che il T-100 ave- stabilimento negli USA. I tempi previsti mancati i casi di gravi difficoltà di messa va un punteggio tecnico del tutto equi- sono lunghissimi, con le prime consegne a punto per rispettare promesse troppo valente al vincitore, ma il divario di prez- nel 2023, un inizio delle operazioni (IOC, ambiziose: Boeing ne sta dando un esem- zo era altrettanto insormontabile. La scel- Initial Operational Capability) nel 2024 e pio con il tanker KC-46, tuttora non ac- ta è quindi definitiva, con un primo con- la piena capacità operativa (FOC, Final cettato dall’USAF dopo l’ordine passato tratto già assegnato per 813 milioni di Operational Capability) addirittura nel nel 2011. Nel caso del T-X (non ne è stata dollari per lo sviluppo e la fornitura di 2034. C’è quindi tutto il tempo per ancora definita la denominazione milita- cinque velivoli e sette simulatori, una ci- Boeing e SAAB per rifinire il progetto, che re) l’aeroplano Boeing-SAAB è molto fra assolutamente irrisoria che presuppo- potrebbe anche mostrare alla fine vistose grande (vedi il disegno che lo confronta ne il recupero dei costi iniziali sullo sfrut- differenze dai due pre-prototipi realizzati al T-100), ed il mantenimento dei pesi e Tra il dire e il fare ... Il bassissimo prezzo offerto da Boeing e SAAB per il loro T-X, anche se evidentemente giustificato dai rica- vi presumibili durante la lunga vita dei velivoli, ha lasciato ampie perplessità negli ambienti industriali. Non sono del resto mancati esempi di program- mi lanciati sulla base di promesse ec- cessive, avanzate dall’impresa vincen- te per aggiudicarsi commesse di va- lore strategico e rivelatesi insostenibi- li. Il caso più recente è il tanker Boeing KC-46, che per impedire l’ingresso nel L’avveniristico aereo imbarcato A-12 Avenger, scelto nel 1988 e cancellato nel 1990. mercato militare americano di Airbus ha puntato su un impianto digitalizza- l’A-6 Intruder: il concorso ATA (Advan- lizzare il velivolo con le prestazioni ri- to sofisticatissimo per il rifornimento ced Tactical Aircraft) del 1988 per 858 chieste portò all’annullamento del in volo, la cui messa a punto non si è aeroplani per l’US Navy (più altri 400 contratto nel 1991, provocando la cri- ancora conclusa. per l’USAF) fu vinto da un consorzio si della McDonnell che ne causò l’as- Il più famoso e costoso flop fu quello McDonnell Douglas e General Dyna- sorbimento da parte della Boeing. dell’A-12 Avenger II, un bombardiere mics, con un primo volo previsto nel Un altro grave insuccesso fu quello imbarcato destinato a succedere al- 1990. L’evidente impossibilità di rea- dell’addestratore Fairchild T-46A, vin- citore nel 1982 di un contratto di 650 aeroplani per sostituire i Cessna T-37: la specifica conteneva richieste incon- ciliabili di bassi costi e consumi ope- rativi, uniti ad elevate prestazioni di manovra, che portarono ad un proget- to esasperato, con motori di spinta ri- dottissima accoppiati ad una cellula da motoaliante (con un allungamento alare di 9,28). I costi lievitarono fino a raddoppiare, ed il contratto fu cancel- lato nel 1991, con il crollo della Fair- child, che con la fine della produzione dell’A-10 dovette chiudere i battenti. Il concorso venne riemesso come JPATS, e portò all’adozione del tur- boelica Beechcraft T-6A, su licenza Il fallimento del Fairchild T-46, vincitore di un concorso nel 1982, portò alla gara JPATS che del Pilatus PC-9 svizzero. nel 1991 vide il turboelica Pilatus PC-9 battere i reattori italiani Aermacchi MB.339 e SIAI Marchetti S.211A. 12 | 11-2018 | Aeronautica
Il confronto tra T-X, in blu, e M-346, in rosso, rivela le diverse forme e dimensioni dei due addestratori (disegno di Ruggero Calò) delle prestazioni promesse non sarà cosa autorità indiscussa nel campo della fur- particolare di quella italiana, si fa delica- facile. tività e titolare del contratto del B-21, il ta: il tessuto di numerose piccole imprese La vittoria di Boeing è solo l’ultimo atto futuro bombardiere dell’USAF. Parallela- di nicchia, tipico dell’industria europea ed di una tattica di rientro nel campo mili- mente si è agito nel campo elicotteristico, italiana, affronta una sfida sempre più tare, da cui l’azienda era stata progressi- dove la divisione Boeing Helicopters (già impegnativa con i conglomerati america- vamente esclusa negli ultimi anni, inve- Boeing-Vertol) si è aggiudicata il contrat- ni. Per quanto riguarda Leonardo, se da stendo generosamente gli ingenti utili del to di sostituzione del leggendario UH-1 un lato il successo del MH-139 avrà buo- ramo commerciale che sta filando a pieno Huey con il MH-139, derivato dall’AW139 ne ricadute sulle attività elicotteristiche, vapore: nel 2017 su un fatturato totale di di Leonardo Helicopters (leggi Agusta), si fa sempre più difficile l’aggregazione a 94 miliardi di dollari, le vendite commer- per 84 elicotteri e 2,4 miliardi di dollari programmi aeronautici veramente avan- ciali pesano per il 60% e quelle militari per la prima fornitura: un discreto con- zati, militari e civili: sviluppabili ormai so- solo per il 22%, con un 18% della Boeing tentino per l’industria italiana, che svol- lo su base internazionale, alle loro ineren- Global Services, la società di servizi su cui gerà più del 50% del lavoro, per lo più ti difficoltà organizzative e competitive si punta per le attività di aftermarket (as- nella sua sede di Philadelphia, ma anche si aggiunge un quadro europeo di rela- sistenza tecnica e ricambi) e che si preve- in Italia. Infine la Boeing si è aggiudicata zioni non proprio idilliache. Scomparsa de triplicherà i suoi ricavi nel 2025. In anche il contratto per il drone MQ-25 (un con la Brexit la tradizionale sponda d’ap- questo contesto l’attività militare, discen- rifornitore in volo per gli aerei imbarcati, poggio inglese, in Europa non si potrà che dente dai gloriosi marchi North American, 805 milioni di dollari per quattro proto- accodarsi ad Airbus (a cui non potrà non McDonnell, Vertol e della stessa Boeing, tipi, con la serie a seguire). associarsi Dassault), in condizioni di pa- rischiava una graduale estinzione, essen- A questa manovra si affianca anche la lese ed insuperabile inferiorità per le no- do rimasta fuori dai nuovi programmi presa del controllo della brasiliana Em- stre imprese. avanzati (F-22 ed F-35 alla Lockheed braer, le cui attività in campo commer- Restano i prodotti di nicchia, come gli ad- Martin, B-21 alla Northrop Grumman) e ciale verranno acquisite dalla Boeing per destratori e i droni, nei quali è necessario dalle nuove tecnologie in essi contenuta. completare la gamma di prodotti nel set- trovare formule vincenti e pienamente Pur non contribuendo al suo sviluppo tore dei trasporti regionali, e la formazio- credibili, non basate sulla speranza del tecnologico, il T-X avvia un ristabilimento ne di una serie di joint venture con im- riutilizzo di prodotti ormai obsoleti o ria- dei carichi di lavoro dello stabilimento portanti fornitori per un’integrazione dattati con poco credibili prospettive di ex-McDonnell di St. Louis, e per accapar- verticale del processo produttivo: per gli affermazione internazionale, come il trai- rarsi le nuove tecnologie circolano voci di APU con la francese Safran (ex SNECMA), ner M-345 e il drone P.1HH. un’acquisizione della Northrop Grumman, per i sedili con la tedesca Adient, nell’a- Con nuovi prodotti occorre anche un vionica con la fondazione della Boeing energico rilancio di formule come il trai- Avionics che rastrellerà numerosi forni- ner M-346 e la scuola Internazionale IFTS tori ed infine con la forte spinta nel set- (vedi Aeronautica 7/2018), atte a conqui- tore dell’assistenza e dei servizi, per arri- stare i mercati dei paesi minori ed a for- vare ad un vero e proprio predominio nire attività di servizio generalmente ben nell’industria aeronautica mondiale, remunerate. pronto a contrapporsi ai competitori eu- ropei (Airbus) ed al temuto ingresso della Cina, forte di un enorme mercato interno. Con la conclusione del programma A questo processo di integrazione si alli- T-X, il flusso di notizie relative agli addestratori si riduce e, con essa, lo spazio per la rubrica. Da questo nu- neano diverse aziende, americane (con le mero, la cadenza diventerà pertanto recenti fusioni UTC con Rockwell-Collins L’esperienza operativa dell’M-346, in servizio bimestrale. in Italia, Polonia (nella foto), Singapore e e L3 con Harris) ed europee (Airbus ha in- Arrivederci a gennaio 2019! Israele, non è stata sufficiente a superare il camerato i regionali della Bombardier). maggior costo e la mancanza di una sponda Di fronte a questo colosso industriale la americana (Leonardo) posizione delle industrie europee, ed in Aeronautica | 11-2018 | 13
Aero l-39ng, un jet trainer molto ambizioso F Testo e foto di Andrea Artoni in dalla prima impressione l’aviogetto Aermacchi che ha seguito a Praga il nuovo Aldilà della quasi completa re-ingegnerizza- biposto da addestramento che ve- a.d. Giuseppe Giordo. «Nella versione nor- zione della cellula, che è garantita per 15.000 nerdì 12 ottobre abbiamo visto uscire male i display sono due, ma c’è posto anche ore di volo e comprende molti elementi in da un hangar dello stabilimento Aero Vo- per un terzo nelle versioni avanzate, come compositi, come una parte sostanziale della dochody, una trentina di chilometri a nord quelle per l’attacco leggero.» sezione anteriore, i condotti interni delle pre- di Praga, è apparso molto somigliante ma L’avionica Genesys Aerosystems comprende se d’aria e il bordo d’attacco dell’ala (ora “ba- diverso dai quasi 3.000 L-39 Albatros, che Up-Front Control Panel (UFCP, come nel gnata”, con eliminazione dei tipici serbatoi lo avevano preceduto nel ventennio 1979- T-346), ESIS (strumento elettronico di riser- d’estremità), le novità importanti sono pro- 89, culminato con una produzione record di va), comandi di volo HOTAS, tre modi di ge- prio concentrate nell’avionica, che per la fun- 250 nell’ultimo anno. stione (navigazione, aria-aria e aria-suolo) zione addestramento comprende sofisticati Osservando il prototipo 7001 del nuovo con potenziale di crescita nella gestione dei sistemi di simulazione con uso intensivo di L-39NG (New Generation) venire avanti dati (Link 16, Rover) e possibilità d’integrare programmi di realtà virtuale e intelligenza ar- spinto dagli operai che lo hanno assembla- sensori, come una torretta elettro-ottica/in- tificiale per supportare nuovi metodi di ap- to, lo sguardo si è infatti subito puntato sul frarossa. Questa viene preferita al pod ven- prendimento, finalizzati a utilizzare il velivolo ben più pronunciato scalamento fra i posti trale di puntamento per preservare la dispo- in un amplissimo campo di attività, che vanno anteriore e posteriore. E non appena è stato nibilità di un quinto pilone per armamenti. dall’addestramento iniziale a quello avanzato, girato di lato, è apparsa evidente la nuova Il tutto integrato in un casco con visore a quello operativo per la transizione diretta linea della sezione anteriore, con il tettuccio elettronico e compatibilità NVG. sui caccia di quarta e quinta generazione. in plexiglas in un solo pezzo incernierato posteriormente e solcato superiormente dalle “corde” esplosive. Sotto di esso, due sedili eiettabili Martin- Baker Mk.16 con prestazioni “zero-zero” e assicuranti un’eiezione sopravvivibile indi- pendentemente dall’assetto del velivolo. Avvicinandosi, appare in tutta evidenza la nuova suite avionica del moderno glass cockpit completato da un HUD digitale multi-funzione. «L’integrazione è a livello delle macchine operative sulle quali i piloti transiteranno al termine dell’addestramento avanzato», ha spiegato il Program Manager Marco Venan- In apertura, il prototipo L39NG esce dall’hangar tra fumi e giochi di luce, evidenziando il forte sca- lamento degli abitacoli. A destra, la vista laterale evidenzia il nuovo dorso di fusoliera in compositi, zetti, ex capo pilota collaudatore di Alenia raccordato alla deriva maggiorata. Il propulsore è un turbofan Williams International FJ44-4M. 14 | 10-2018 11-2018 | Aeronautica
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