PERIODICO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI - N 4 - Luglio/Agosto 2020
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"POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE- AUT. N°501/2020 DEL 09.03.2020 PERIODICO ROC" N°4 - Luglio/Agosto 2020 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI
150°Anniversario della Breccia di Porta Pia 1870/2020 È stata autorizzata l’emissione di nr. 4 francobolli celebrativi per il 150° Anniversario della Breccia di Porta Pia per la mattina del 20 settembre 2020. Per l’occorrenza Poste Italiane predisporrà e renderà disponibili per l’acquisto, a partire dal 21 settembre p.v. presso gli uffici postali delle città sedi di Provincia, i seguenti materiali: Bollettino celebrativo, folder illustrativo completo di quattro cartoline e 4 francobolli, le singole cartoline con rispettivi francobolli. I Presidenti Provinciali ANB, raccogliendo le adesioni dei propri iscritti, potranno acquisire i citati materiali beneficiando di particolari condizioni di vendita riservata agli appartenenti all’Associazione Nazionale Bersaglieri Festa della Musica 2020 In occasione della "Festa della Musica", tradizionale manifestazione popolare che si tiene il 21 giugno di ogni anno e che celebra il solstizio d'estate riunendo spontaneamente in tutte le piazze d'Europa musicisti professionisti e semplici appassionati suonando musica dal vivo, anche le nostre Fanfare si sono esibite nelle più importanti città italiane
SOMMARIO Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE 9 E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma tel 06.58.03.611 redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Labianca 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA REDAZIONE 6 STORIA Paolo Girlando 12 CURIOSITÀ STORICHE Camillo Tondi Alfredo Terrone 14 150 BRECCIA DI PORTA PIA DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB 20 ATTUALITÀ Concetta Marcelli Paolo Amicucci 24 ECO DEI REPARTI DISTRIBUZIONE 26 VOLONTARIATO E PROTEZIONE CIVILE Cecilia Prissinotti 29 SOLIDARIETÀ CREMISI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS GRAFICA E IMPAGINAZIONE 32 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA RaffoArt communication - Roma 39 LE NOSTRE GIOIE STAMPA Elcograf SpA 40 I NOSTRI LUTTI via Mondadori 15 - 37131 Verona 42 STORIE DI BERSAGLIERI CONDIZIONI DI CESSIONE 45 AMARCORD Gratuito per gli iscritti all’ANB Numero arretrato: € 3,00 47 LA VOCE DEI LETTORI Abbonamento annuale: € 15,00 Abbonamento Benemerito: 49 L’ANGOLO DEL CONSULENTE a partire da € 20,00 e oltre. 50 LETTURE & ALTRE STORIE PAGAMENTI Mediante c/c postale n° 34846006 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale MANIFESTAZIONI ANB 2021 via Anicia 23/A - 00153 Roma. Mediante bonifico: IBAN IT53F0306909606100000125459 Principali Raduni e Ricorrenze: Banca Intesa San Paolo 173° ANNIVERSARIO DELLA ‘BATTAGLIA DEL PONTE’ L’amministrazione GOITO (MN), 10/11 APRILE - MANIFESTAZIONE NAZIONALE non accetta denaro contante RADUNO INTERREGIONALE CENTRO ITALIA Autorizzazione Tribunale di Roma ORISTANO, 14/16 MAGGIO n°5319 del 16/10/1967 RADUNO INTERREGIONALE SUD ITALIA Iscrizione R.O.C. n°29743 TERMOLI (CB), 12 – 13 GIUGNO RADUNO INTERREGIONALE NORD ITALIA SALSOMAGGIORE: 3/4 LUGLIO 68° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI ROMA 13/19 SETTEMBRE - MANIFESTAZIONE NAZIONALE 78° ANNIVERSARIO BATTAGLIA DI MONTELUNGO Associato all’USPI MIGNANO MONT. (CE), 20/21 NOVEMBRE - MAN. NAZIONALE Unione Stampa Periodica Italiana Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, ERRATA CORRIGE: nell’articolo di pagina 40 di Fiamma Cremisi nr. 3 mag-giu 2020 dal titolo “Un ricordo del Maestro Leandro Bertuzzo non verranno restituiti La Direzione si riserva, a termini di legge, storico Capofanfara del 3° Reggimento bersaglieri”, l’autore ha riportato erroneamente le date di nascita (23 aprile 1935) e di morte di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- (13 febbraio 2007) di Leandro Bertuzzo. Le stesse devono intendersi quali: 23 aprile 1934, di nascita e 9 febbraio 2007, di morte cessario per esigenze grafiche fiamma cremisi
LA VOCE DELLA PRESIDENZA 6 AGOSTO 1916 – 6 AGOSTO 2020 104° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ENRICO TOTI ROMA - CIM. DEL VERANO ❱ dell’Eroe, Dott.ssa Claudia Toti, ha I l 6 agosto 2020 ricorre il 104° An- niversario della eroica morte di Enrico Toti, il leggendario Bersa- gliere romano che, dopo una vita straordinaria, corse in aiuto alla Patria e cadde a quota 85 di Monfalcone la- sciandoci quel suo sublime gesto del portato l’omaggio di tutti i Fanti piu- mati alla Tomba dell’Eroe, ricordando che Enrico Toti è un uomo, un solda- to, un Bersagliere che ha onorato l’Italia e grandemente il Corpo dei Bersaglieri. In Lui vedranno sempre l’icona irripetibile del coraggio, della lancio della stampella rimasto nella forza, dello spirito indomito e della memoria di tutti. travolgente passione bersaglieresca. Enrico Toti è tra le figure più lumi- La suggestiva cerimonia al Cimitero nose ed eroiche della Storia Bersa- Monumentale del Verano, si è chiusa glieresca assurto a simbolo di tutte le sulle note di una tromba bersagliere- virtù dell’essere Bersagliere. sca che ha intonato uno straordina- Una rappresentanza guidata dal Pre- rio “Silenzio” che ha suscitato nei sidente Nazionale, Gen. Ottavio Ren- presenti un momento di particolare zi, con la partecipazione della nipote commozione. MONFALCONE (TS) - Q. 85 ❱ I l 6 agosto, a Quota 85 (Monfalcone) presso il Parco Tematico della Gran- de Guerra, si è svolta una sobria ce- rimonia per ricordare il bers. Enrico Toti, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Dopo l'ingresso e gli onori al Gonfalone della Città di Monfalcone, decorato di Medaglia d'Argento al V.M., presso il cippo dedicato all’Eroe sono stati eseguiti l'alzabandiera, la benedizione e deposi- zione della corona d'alloro e gli onori ai Caduti. Successivamente, il Segretario della Sezione ANB di Trieste, bers. Gian- luca Parisi, ha ricordato la figura di Toti, icona di forza, volontà e simbolo di ber- saglierismo. 4 fiamma cremisi
LA VOCE DELLA PRESIDENZA opo il soddisfacente esito della D partecipazione dell’ANB alla Colletta Alimentare delle prece- denti edizioni, la Presidenza Na- zionale ripropone la collabora- zione con il Banco Alimentare per la prossima raccolta prevista per sabato 28 novembre 2020, fermo restando even- GIORNATA BANCO ALIMENTARE tuali impedimenti dovuti all'aggrava- mento dell'epidemia in corso. Le moda- lità di adesione e partecipazione concor- 2020 date con OBA (Organizzazione Banco Alimentare) sono le seguenti: ● a partire da metà luglio le Sezioni che non hanno aderito alla giornata di raccolta delle SI AUSPICA UNA PARTECIPAZIONE DI UN NUMERO SEMPRE MAGGIORE DI SEZIONI CHE POSSA scorse edizioni, se lo ritengono necessa- DIMOSTRARE LA SEMPRE VIVA GENEROSITÀ DEL BERSAGLIERE IN UNA SITUAZIONE CHE VEDE rio, potranno chiedere un incontro con L'AUMENTO DELLE PERSONE VERSO LE QUALI EGLI È ISTITUZIONALMENTE DISPONIBILE il referente di zona OBA per compren- famigliari. Questo nostro coinvolgimen- ANB. Premesso che il bene verso il dere meglio i dettagli dell'iniziativa. Que- to, oltre ad essere una grande opera di prossimo lo si attua per intima convin- sto incontro dovrà essere a cura del Pre- bene verso i meno fortunati, permetterà zione di quel che è giusto e non per ot- sidente Provinciale ANB. Per conoscere di dare grande visibilità alla nostra As- tenere riconoscimenti, la Presidenza Na- il referente di zona OBA e per qualsiasi sociazione ed alle Sezioni interessate. zionale ha comunque predisposto che, disguido, incomprensioni o difficoltà di Inoltre, potrà essere occasione di coin- sulla base dei risultati raggiunti nella col- contatti con i referenti di Banco Alimen- volgimento di volontari anche non iscrit- laborazione con detti Enti benefici, (per tare, contattare direttamente il sottoscritto, ti, di tutte le età, quindi anche giovani, ovvie ragioni non esteso a tutto l'universo via mail o telefono; ● i Presidenti delle che possono essere attratti dalle nostre della solidarietà) verrà rilasciato alle sin- Sezioni che hanno aderito all'iniziativa iniziative e magari divenire soci ANB. gole Sezioni un “Attestato di merito” per lo scorso anno, e che hanno quindi già Sui manifesti che Banco Alimentare dif- il lavoro svolto durante l’anno 2019, ed avuto precedenti contatti, saranno con- fonderà a promozione dell’iniziativa, il in seguito, per gli anni successivi. Per tattati direttamente dai referenti di zona logo dell’ANB apparirà a fianco di quel- ottemperare a quanto sopra, prego i Pre- OBA; ● entro il 30 settembre tutte le Se- lo di Esercito, Associazione Alpini ed sidenti delle Sezioni che hanno aderito zioni che hanno deciso di aderire alla Enti che già da anni sono a sostegno di alle iniziative benefiche proposte da AIL, giornata di raccolta dovranno darne con- questa iniziativa. C’è la certezza che, co- TELETHON e AISM di darne comuni- ferma di impegno ai rispettivi referenti me sempre, i Bersaglieri non saranno se- cazione ai relativi Presidenti Provinciali, OBA; ● sabato 28 novembre, giornata condi a nessuno! specificando, se possibile, luogo e data di raccolta secondo le modalità concor- di intervento (per la raccolta di Banco date con i responsabili. Alimentare 2019 sono già in possesso ATTESTATO PER L'ADESIONE Questo è un appuntamento importante La Presidenza Nazionale ha voluto dare dei dati di tutte le Sezioni che hanno ade- ALLE INIZIATIVE BENEFICHE NEL 2019 per la nostra Associazione, fortemente un forte impulso alla solidarietà sociale rito). I Presidenti Provinciali comuni- voluto dalla Presidenza Nazionale che collaborando con enti benefici e promo- cheranno questi dati ai rispettivi Presi- si è posta, fra i vari obbiettivi, un sempre tori della salute, quali AIL (Associazione denti Regionali che cortesemente avran- maggior impegno dei nostri associati su Italiana Leucemia), AISM (Associazione no cura di farli pervenire al sottoscritto. finalità a carattere sociale, come espli- Italiana Sclerosi Multipla), Telethon (ma- Ringraziando per la sempre precisa e citamente espresso dall’art.1 del nostro lattie genetiche rare) e Banco Alimentare preziosa collaborazione e nell’augurare Statuto. Banco Alimentare è una Fonda- (distribuzione di cibo ai bisognosi). L’ac- a tutti voi un continuo e prodigo volon- zione Onlus che ha come impegno la cordo ANB con queste Associazioni ha tariato per questa nostra Italia che ha bi- raccolta di generi alimentari da destinare generato una pronta ed entusiastica ade- sogno dei Bersaglieri anche in tempo di alle varie organizzazioni umanitarie di- sione da parte molti soci e simpatizzanti, pace, porgo un sincero e bersaglieresco slocate sul territorio nazionale. La rac- sì da farci pervenire le congratulazioni saluto da parte mia e della intera Presi- colta è stata fortemente sollecitata so- e i complimenti da parte delle Associa- denza Nazionale. prattutto in questo particolare periodo di zioni medesime. Oltre a ciò va detto che, pandemia, dove sono notevolmente au- grazie a questi gesti di volontariato, la Consigliere Nazionale bers. Giuseppe Morelli Referente Naz. azioni benefiche e volontariato mentati i soggetti che non sono in grado generosità bersaglieresca ne esce viva e mail: beppemorelli46@gmail.com di procurare un pasto per sé stessi e loro visibile, aumentando il prestigio della tel: 3471452897 fiamma cremisi 5
STORIA I BERSAGLIERI NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE IL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE obsoleti, nonché dalla consapevolezza berto Utili, si fondava sul seguente or- C on la conquista di Monte Mar- di non godere ancora della fiducia e ganico: VERO FAZIO* rone, avvenuta il 31 marzo del della vicinanza affettiva della popo- ● Divisione paracadutisti “Nembo”, 1944, si concluse con un signi- lazione italiana. appena giunta dalla Sardegna, su due ficativo successo la vita opera- Tale situazione, ben nota agli alleati, Reggimenti paracadutisti (183° e tiva del 1° Raggruppamento Motoriz- favorì in questi ultimi la crescita di un 184°), il 184° Reggimento di artiglie- zato e prese corpo negli alleati la con- sentimento di stima e di apprezzamen- ria, il CLXXXIV Battaglione guasta- vinzione di quanto sarebbe stato utile to nei confronti di quei soldati che sino tori, la 184a Compagnia motociclisti, il contributo fornito dal rinato Esercito a poco prima erano stati dei nemici, la 184a Compagnia mortai, la 184a Italiano per la liberazione della Peni- ma che ora si erano battuti con corag- Compagnia genieri artieri, la 184a sola. Da questa presa di coscienza de- gio ed abnegazione per uno scopo co- Compagnia collegamenti e Unità dei rivò la decisione degli anglo-americani mune. Il credito acquisito dai cobel- servizi; di accogliere le richieste sempre più ligeranti italiani fu tale che, a partire ● I Brigata, su: stringenti del Comando Supremo Ita- dal 18 aprile 1944, venne autorizzata - 4° Reggimento bersaglieri, liano, che militavano per l’aumento la costituzione del Corpo Italiano di sui Battaglioni XXIX e XXXIII; dell’entità delle forze italiane da im- Liberazione (C.I.L.), come derivazio- - 3° Reggimento alpini piegare nella lotta contro i tedeschi. ne del 1° Raggruppamento, con una su due battaglioni I sacrifici compiuti dal 1° Raggrup- forza inizialmente non superiore a (Piemonte e M. Granero); pamento erano stati enormi, e questo 14.000 uomini, ma che nel giugno - CLXXXV Reparto arditi in termini di perdite umane (alla fine successivo fu portata a 25.000 uomini, “Nembo”; del ciclo operativo si contavano tra le ordinati in una Grande Unità comples- - IV Gruppo artiglieria fila degli italiani ben 93 morti, 315 fe- sa, con la configurazione di un Corpo someggiato; riti e 175 dispersi) e di travaglio mo- d’Armata, anche se di questo livello ● II Brigata, su: rale, psicologico e spirituale, derivante ordinativo non fu autorizzata ad assu- - 68° Reggimento fanteria dalla costatazione di essere una sparuta merne il nome. Questa nuova Unità, su due Battaglioni; minoranza dotata di mezzi scarsi ed ancora al comando del Generale Um- - Reggimento di fanteria di marina 6 fiamma cremisi
STORIA “San Marco” sui Battaglioni “Bafile” e “Grado”; - IX Reparto d’assalto; - V Gruppo artiglieria someggiato; ● 11° Reggimento di artiglieria; ● LI Battaglione misto genio; ● Unità servizi. La Grande Unità risultava fortemente condizionata dalle gravi lacune che erano state proprie del Raggruppa- mento, quali la scarsità di artiglierie, la deficienza di automezzi, l’assenza assoluta di unità corazzate e le dota- zioni di armamento e di equipaggia- mento in buona parte superati. Tutta- via, sua caratteristica peculiare fu di annoverare nelle sue file uomini di tut- te le Armi e Specialità del Regio Eser- cito, sia raggruppati in reparti organici di fanti, bersaglieri, alpini, paracadu- tisti, artiglieri, genieri, sia inseriti in A sinistra, Mortaisti del Corpo Italiano di Liberazione in azione; reparti misti costituiti da cavalieri, gra- nella foto in alto, il 9 giugno il Corpo Italiano di Liberazione entra a Chieti liberata; in basso, l’avanzata del C.I.L. (maggio - agosto 1944) natieri, carristi, che non avevano in seno al C.I.L. proprie unità organiche. Del Corpo fecero parte anche batta- glioni di marinai, che, nel ricostituito reggimento San Marco, combatterono a fianco dei commilitoni dell’Esercito con pari ardore ed entusiasmo. Rispet- to alle operazioni del 1° Raggruppa- mento Motorizzato, le azioni svolte dal C.I.L. furono più consistenti e dalla Linea “Gustav” alla “Gotica”, la sua avanzata non conobbe soste, superan- do spesso anche gli obiettivi fissati dai Comandi alleati. Nelle molte città pic- cole o grandi liberate dai soldati ita- liani, l’accoglienza fu entusiastica, sia per la fine dell’incubo dell’occupa- zione tedesca, sia perché a porvi ter- fese germaniche attestate sulla linea portunità di entrare per primi nella Ca- mine erano Unità con il Tricolore. del Fiume Sangro. pitale. Nel nuovo inquadramento, la Il C.I.L., inizialmente inquadrato nel Ultimato il superamento di detto di- Grande Unità italiana venne schierata X Corpo d’Armata (C.d’A.) britanni- spositivo difensivo avversario, cui par- con le sue forze su una fronte di circa co, svolse compiti difensivi, in vista tecipò l’intero C.I.L. duramente im- 30 km, che partendo dalle pendici dell’offensiva alleata prevista per la pegnato su un terreno particolarmente nord-est del massiccio della Maiella primavera-estate 1944, che si ripro- impervio, il 1° giugno, concluso que- raggiungeva l’abitato di Lanciano, con metteva di espugnare la linea Gustav sto primo ciclo operativo, l’Unità cam- la Divisione “Nembo” a destra, la II e risalire la Penisola; successivamente, biò dipendenza gerarchica e zona di Brigata a sinistra e la I Brigata in ri- la fase dello sfondamento della linea impiego e venne inquadrato nel V serva. Il giorno 9 giugno venne sfer- difensiva tedesca si ebbe con il supe- C.d’A. britannico che operava lungo rato l’attacco e la II Brigata occupò ramento della zona delle Mainarde e la fascia adriatica. Sfumava così il so- Guardiagrele mentre i paracadutisti di Monte Mare, nel quadro dell’azione gno lungamente accarezzato da tutti i della “Nembo” conquistavano la città denominata “Operazione Chianti”, militari italiani di poter partecipare alla di Chieti; il successivo giorno 15, i che si proponeva di impegnare le di- liberazione di Roma e di avere l’op- bersaglieri e gli alpini della I Brigata, fiamma cremisi 7
STORIA Nerlla foto a destra, la liberazione di l’Aquila il 13 giugno 1944 dopo aver occupato la città de L’Aqui- la (le cronache cittadine narrano che i primi militari a raggiungere il capo- luogo abruzzese furono un ufficiale irlandese ed un bersagliere italiano che vi giunsero in motocicletta il giorno 13), scavalcavano la II Brigata passata in riserva, superavano il fiume Pescara ed occupavano la città di Teramo. Si concluse così il secondo ciclo ope- rativo del Corpo Italiano di Liberazio- ne che portò alla liberazione dell’intero Abruzzo e venne impostata la fase successiva che vide, il giorno 17 giu- gno, un nuovo cambio di dipendenza dell’Unità italiana, assegnata questa volta al Corpo d’Armata polacco. Tale Grande Unità aveva il compito tempo e cogliere in crisi le colonne Per il Corpo Italiano di Liberazione, di raggiungere e liberare Ancona e d’attacco alleate. Tale condotta, assai duramente impegnato fino a quel mo- quindi proseguire ancora verso nord, redditizia da parte del nemico, si ma- mento, si impose una pausa per il rior- seguendo due direttrici: la prima, lun- nifestò per il C.I.L. in corrispondenza dinamento dei reparti sino alla fine go la Statale n. 16 “Adriatica”, per- della cittadina di Filottrano, robusta- della seconda decade del mese di ago- corsa dalla 3a Divisione polacca “Car- mente difesa dai tedeschi ed attaccata sto, quando ripresero le operazioni patica”; la seconda, lungo le rotabili il giorno 8 di luglio con un Battaglione con l’obiettivo del superamento del Chieti-Teramo ed Ascoli-Macerata, del 183° Reggimento paracadutisti e fiume Metauro e la liberazione delle percorse dal C.I.L.. Con questo dispo- dal CLXXXIV Battaglione guastatori, città di Pesaro e di Urbino, dove il sitivo iniziò la marcia verso nord, con- fiancheggiati dall’intero 4° Reggimen- giorno 28 di agosto giunsero per primi trastata dai tedeschi con posizioni di to bersaglieri. Lo scontro fu durissimo, i bersaglieri della 1a Compagnia mo- arresto temporaneo, realizzate in cor- segnato da attacchi e contrattacchi, tociclisti, che erano stati lanciati in ar- rispondenza dei numerosi corsi d’ac- con l’utilizzo di unità corazzate da par- dite puntate esplorative. qua che scorrono con andamento pa- te di entrambi i contendenti (l’azione Il successivo giorno 30, dopo l’occu- rallelo e che avrebbero intercettato la dei paracadutisti italiani fu sostenuta pazione delle cittadine di Urbania e progressione degli italo-polacchi. da una Compagnia carri Sherman del- Pegli ed il raggiungimento del solco Il giorno 30 giugno, un gruppo tattico la 5a Divisione polacca) e solo nella del Fiume Paglia, le Unità italiane del della Divisione “Nembo”, superato il notte sul 9 i tedeschi furono costretti C.I.L. erano oramai in vista delle fiume Chienti strenuamente difeso ad evacuare il centro abitato. avanstrutture di sicurezza della Linea dalle truppe germaniche, occupò Ma- Neutralizzato il caposaldo di Filottrano Gotica. Si imponeva una sospensione cerata e si spinse celermente verso il ed occupato l’abitato di Cingoli, dopo delle operazioni ed il riordinamento fiume Tronto, mentre i bersaglieri del- un rimaneggiamento delle forze nel- delle truppe, che per la Grande Unità la I Brigata occupavano Tolentino. l’ambito dello schieramento del C.I.L., italiana significò anche il suo sciogli- Liberate le suddette località, le unità il giorno 17 luglio poté effettuarsi il mento, avvenuto il 24 settembre, a polacche e quelle del C.I.L. puntarono forzamento del fiume Musone ad ope- premessa della costituzione di una for- decisamente verso nord con l’inten- ra della I Brigata italiana, che riuscì a za di assai maggiore entità ed impor- dimento di superare celermente il fiu- costituire con il XXXIII Battaglione tanza, su ben 6 Gruppi di Combatti- me Musone e quindi occupare Anco- bersaglieri una robusta testa di ponte mento di livello divisionale, che del na, ma contrariamente alle aspettative, sulla sinistra del corso d’acqua. C.I.L. ereditarono il compito; ma co- si scontrarono con forze di conside- Nei giorni seguenti, segnati da duris- me queste nuove Unità furono realiz- revole entità, ben decise a difendere simi combattimenti sostenuti dal 4° zate e quale fu la presenza dei bersa- il fiume e quindi ritardare l’occupa- Reggimento bersaglieri nel suo com- glieri nel loro ambito sarà oggetto del- zione del capoluogo marchigiano, plesso, fu possibile per i fanti piumati la prossima narrazione. mettendo in atto difese attive e con- anche il superamento del fiume Esino *Gen. D. (art.), tromanovranti, tendenti a guadagnare e la liberazione della città di Jesi. socio simp. Sezione ANB di Pescara 8 fiamma cremisi
STORIA PRIMO CONFLITTO MONDIALE IIL BERSAGLIERI IN TERRA SANTA CORPO DI SPEDIZIONE ITALIANO IN SINAI E PALESTINA el 1916 la Turchia aveva pre- N visto nei suoi piani di guerra L'OPERA SVOLTA DA REPARTI DI BERSAGLIERI DURANTE IL PRIMO CONFLITTO una massiccia offensiva contro MONDIALE, FIN NEI PIÙ LONTANI SCACCHIERI EUROPEI ED ASIATICI, È l'Egitto, avallata dagli Alti Co- IN GENERE POCO NOTA ED ANCHE LA LETTERATURA DI GUERRA PRESENTA, mandi austriaco, e soprattutto DOPO TANTI ANNI, ALCUNE LACUNE. RITENIAMO PERTANTO DI ASSOLVERE germanico, per riconquistare una re- AD UN PRECISO COMPITO DI ORDINE MORALE, RICOSTRUIRE ALCUNI PE- gione sulla quale per secoli aveva RIODI DI GUERRA MENO NOTI CHE I NOSTRI BERSAGLIERI AFFRONTARONO esercitato il suo dominio e così strap- pare agli Inglesi il controllo del Ca- E COSÌ RIVENDICARE I LORO SACRIFICI COMPIUTI CON ALTO SPIRITO MI- nale di Suez, dall'enorme importanza LITARE, CON IMMUTATA GENEROSITÀ E LEALE DISINTERESSE IN REGIONI strategica e logistica. Bisogna tenere LONTANE DALLA PATRIA OVE ED ANCORA UNA VOLTA LA NOSTRA BANDIERA presente che gli Inglesi si erano inse- ED I NOSTRI PIUMETTI GARRIRONO AL VENTO diati in Egitto nel 1882 e per tutelare presa e con il loro comandante Ge- spinsero un primo attacco condotto i propri rilevanti interessi sia militari nerale Robert Murray le contrastaro- il 26 marzo ed anche quello succes- che economici vi avevano dislocato no ed annientarono. sivo del 17 aprile. Subentrò una nuo- ingenti forze provenienti in massima A questo punto gli Inglesi, seriamente va stasi operativa. parte dai dominions, sottoponendo di impensieriti dalla presenza ravvicinata Nel corso dell’estate del 1917 il Ge- fatto il Paese al governo di un loro sul Canale di forze nemiche, decisero nerale Edmund Henry Hynman Al- Alto Commissario ed avevano dichia- di rigettarle in Palestina ed il Generale lenby subentrò al comando delle trup- rato l'Egitto loro Protettorato. Le trup- Robert Murray spinse le sue unità fi- pe dislocate in Palestina ed attese alla pe turche agli ordini di Jemal Pascià, no ad El Arish e oltre l’antico confine riorganizzazione delle Unità, inseren- capo di Stato Maggiore l’allora Co- tra l’Egitto e la Siria. Nel mese di dovi i rinforzi ricevuti e segnatamente lonnello tedesco Kress von Kressen- marzo del 1917 il comandante bri- un Battaglione francese comandato stein, nella notte sul 3 febbraio 1916 tannico tentò di sfondare il fronte av- dal Colonnello De Piépape, un Bat- attraversarono il canale su tre pontoni, versario avendo per obiettivo Gaza e taglione di bersaglieri al comando del ma gli Inglesi non furono colti di sor- l’Huadi Gaza, ma le forze turche re- Ten. Col. Adolfo Mozzoni e, agli or- fiamma cremisi 9
STORIA dini del bers. Ten. Col. Francesco Paolo D’Agostino, un contingente di carabinieri. Da un articolo comparso su Fiamma Cremisi 2-3 del 1995 apprendiamo che “…nella prima quindicina di aprile del 1917 il Ten. Colonnello Francesco Paolo D'Agostino era sta- to designato dal Ministero della Guerra quale comandante del Di- staccamento Italiano di Palestina: comando composto dal comandante, dall'aiutante maggiore, Ten. Pasquale Chierico e dall'ufficiale medico, Ten. Vittorio Bianchi. Il reparto si costituì a Napoli e prese imbarco, il 6 maggio 1917 sul piroscafo «Città di Tripoli» insieme ad una Sezione mobilitata di carabinieri a piedi, al comando del Capitano Angelo Scalfi, con i subal- terni Tenenti Alessandro Zorzoli e Giuseppe D'Agostino. Nel contempo, al Governo della Tripolitania fu im- partito l'ordine di formare a Tripoli IL GENERALE INGLESE E. H. ALLENBY A GERUSALEMME una Compagnia di bersaglieri, forte La porta di Giaffa è uno dei sette varchi nelle mura di Gerusalemme che di 350 unità, tratte dai Battaglioni Solimano fece costruire nel 1534 e per i quali, si accede ai quartieri antichi coloniali, con i relativi quadri al com- del Santo Sepolcro, della Moschea di Omar e d'altri luoghi di culto. L’11 pleto. Il comando di tale reparto ven- dicembre del 1917 attraverso quella porta faceva il suo ingresso in città ne assunto dal Capitano dei bersa- il generale inglese E. H. Allenby, comandante delle forze dell’Intesa ope- glieri Tullio Bernardi con i subalterni, ranti in Palestina, uno dei tanti fronti della Prima Guerra Mondiale. Ai Tenenti Domenico Bellantoni, Giu- lati del suggestivo monumento erano schierati due plotoni di formazione, seppe Minardi, Guido Guidugli e Al- uno di bersaglieri e carabinieri, e uno di fanti francesi. fonso Alonzo.Il 13 maggio 1917 il pi- roscafo gettò le ancore nel porto di Tripoli per consentire l'imbarco della e XXI. Il 5 ottobre i bersaglieri, in donare la lotta, e, con precipitosa ri- Compagnia del Capitano Bernardi e cooperazione con un Battaglione in- tirata e disordinata fuga, a rifugiarsi dopo due giorni, il 15 maggio salpò diano, si scontrarono con forze turche tra i monti dell'alta Galilea. In questa alla volta di Porto Said ove giunse il che, in aspro combattimento, furono fase operativa d'inseguimento, la successivo giorno 19. costrette a precipitosa ritirata. Nella Compagnia bersaglieri non fu impe- Qui il Distaccamento sostò circa un successiva avanzata, la Compagnia gnata perché priva di mezzi celeri mese in attesa degli ordini del Co- bersaglieri si distinse nei combatti- adatti, ma venne utilizzata per lo mando Inglese dal quale dipendeva. menti del 1° novembre, nel settore di sgombero dei prigionieri e del campo Da notare che in quel clima torrido Mendur, ed il 4 dello stesso mese, nei di battaglia. L'8 dicembre, le truppe e fin dallo sbarco, le truppe italiane pressi di Dumbe Hill. Dopo quest'ul- alleate, rappresentate da reparti in- si fecero notare per serietà e conte- tima azione, la Compagnia bersaglie- glesi, italiani (bersaglieri e carabi- gno, per disciplina ed uniforme, tanto ri passò in riserva sull’Uadi Simeon, nieri) e francesi, iniziarono la marcia da meritare le lodi delle autorità mi- a presidio con le forze inglesi, delle trionfale verso la Città Santa, la qua- litari alleate e suscitare nell’ambiente posizioni raggiunte. Intanto l'offen- le, abbandonata dai resti dell'Armata civile italiano e straniero, sensi di en- siva inglese si sviluppava su tutta la turca, venne occupata ufficialmente tusiasmo ed orgoglio fino a che il 27 fronte del Sinai; la cavalleria austra- l'11 dicembre 1917.” giugno i bersaglieri vennero assegna- liana con celere azione d'urto, riuscì Ricordiamo ancora che il 31 ottobre ti ad una colonna mista inglese a rompere lo schieramento nemico 1917 aveva avuto inizio l’offensiva (Composite Force), destinata ad agire sulla fascia costiera, obbligando il britannica con il XXI C.d.A. del quale tra i due Corpi d'Armata inglesi XX grosso dell'Armata turca ad abban- faceva parte il Battaglione bersaglieri 10 fiamma cremisi
STORIA che operava sulla sinistra dalla costa fino a Gaza; al centro, sulla stessa cit- tà, era diretto anche il XX Corpo con obiettivo Habreira e, sulla destra, il Mounted Corps ed una Divisione di fanteria sulla direttrice di Bir es Saba. I combattimenti durarono fino alla notte fra l’8 ed il 9 dicembre 1917, finché la ricognizione aerea britannica accertò che le forze turche si allonta- navano dalla Città Santa con l’intento, innegabilmente cavalleresco, di non renderla un cumulo di macerie. L’11 dicembre, il Generale Allenby fece il suo ingresso in Gerusalemme di Davide – la sola porta aperta nelle rati alcuni plotoni di formazione, uno dalla porta di Giaffa, altrimenti detta mura fortificate della città vecchia di di scanzonati ma disciplinati bersa- Porta dell’Amico o porta della Torre Gerusalemme - ai cui lati erano schie- glieri, uno di austeri e severi carabi- nieri ed uno di fanti francesi. Il Generale britannico si diresse verso TELEGRAMMA DEL MINISTERO DELLA GUERRA la torre di David e sostò sull’ampia IN DATA 16 DICEMBRE 1917 N. 13845 scalinata antistante, avendo al suo Ringrazio V.S. per comunicazione relativa ultimo periodo operazioni Ge- fianco il Colonnello Diépape ed il rusalemme e compiacciomi per contegno Distaccamento. Ten. Col. D’Agostino cui fece legge- F.to Ministro Alfieri re, dinanzi ad una folla enorme ed ac- clamante, un messaggio di amicizia TELEGRAMMA DEL SINDACO DI ROMA redatto in quattro lingue, a nome dei IN DATA 20 DICEMBRE 1917 governi dell’Intesa. Le operazioni ri- Al Comando delle truppe in Gerusalemme. Nel giorno in cui si festeggia stagnarono per circa un anno, essendo la liberazione di Gerusalemme, Roma rievoca le alte idealità dell'impresa la guerra di posizione subentrata a ed invia a voi, Condottiero delle armi Italiane, il saluto della Capitale quella di movimento e il Generale Al- d'Italia che, nella Vittoria dei novelli crociati, acclama il trionfo della civiltà lenby provvide al riordino delle sue sull'antica barbarie, ne trae lieto auspicio per l'avvenire della Patria. Unità, stremate dalle pur vittoriose F.to II Sindaco Prospero Colonna vicende del 1917. I Turchi, a loro volta, avevano accre- NOTE DELL’ALLORA AIUTANTE MAGGIORE DEL DISTACCAMENTO sciuto la consistenza dei loro reparti, Per effetto della costituzione di un Battaglione di cacciatori italiani di Pa- il cui comando era stato assunto dal lestina e di altri complementi giunti dalla Madrepatria, il Distaccamento Generale Tedesco Liman von San- assunse il nome di Corpo di Spedizione al quale il Comando inglese affidò ders. Il 19 settembre 1918, nello stes- una vasta difesa comprendente un tratto della fronte del Giordano-Geri- so giorno in cui gli Eserciti alleati in co-Gerusalemme Lod-Giaffa. Tale dislocazione fu mantenuta fino al Macedonia sfondavano il fronte ne- rientro del Corpo di Spedizione in Italia nell'agosto 1919. Il Corpo di Spe- mico, il Generale Allenby attaccava dizione, benché di forza limitata (circa 3000 unità), assolse egregiamente ulteriormente le linee turche fra Rafat e lodevolmente il compito che gli venne affidato e fece onore all'Italia. e la costa, infrangendone le difese, Le lusinghiere espressioni del Sultano d'Egitto, rivolte al nostro Coman- avanzando per oltre trenta chilometri dante, gli ordini del giorno delle Autorità britanniche, le cordiali espressioni fino ad occupare Damasco il primo delle Autorità militari francesi, i telegrammi ed i saluti di alte personalità, di ottobre. la calda parola di augurio che a bordo della nave volle portare con insolito Il nove ottobre, le sue truppe raggiun- slancio il Patriarca latino, Monsignor Barlassina, a noi partenti dalla Terra sero Beirut ed il 26 una colonna al- Santa, attestano l'opera preziosa ed il concorso alla civiltà svolto in Palestina leata entrava nella città di Aleppo dal Corpo di Spedizione italiano dall'aprile 1917 all'agosto 1919 e nel mentre sui minareti improvvisamente quale i Bersaglieri del Capitano Tullio Bernardi non furono, come sempre, apparvero le Bandiere britanniche, secondi a nessuno. francesi ed italiane e i nostri gloriosi Gen. Pasquale Chierico (già ten. aiut. magg. del Distaccamento) Piumetti. Bers. Col. Alfredo Terrone fiamma cremisi 11
CURIOSITÀ STORICHE APRILE 1943, LA BANDIERA RITORNA A BOLOGNA DOPO LA CAMPAGNA DI RUSSIA, OVE HA MERITATO DUE MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILITARE STORIADEL6°BERSAGLIERI CHE GIORNO ERA E A CHE ORA HA VARCATO LA PORTA DELLA CASERMA L. MANARA? UN INGEGNERE DI MARSALA, APPASSIONATO DI STORIA DEL SESTO, AGGIUNGE IL “TASSELLO MANCANTE” ssendo entrato in possesso di E due foto, nelle quali si ritrae la cerimonia di rientro della Ban- diera del 6° Reggimento Ber- saglieri dalla Campagna di Rus- sia, ed essendo appassionato della sto- ria del “Sesto” mi sono posto la do- manda di quando e dove fossero state scattate tali immagini. Consultando i libri scritti dai Comandanti del 6°, du- rante la Campagna di Russia, i Co- lonnelli Salvatores e Carloni, ero riu- scito solo a riscontrare che lo Sten- dardo era rientrato in Caserma a Bo- logna nell’aprile del 1943 con il Co- lonnello Carloni, con l’Alfiere e con due uomini di scorta, ma nulla di più quali sono stati effettuati gli scatti. all’altezza di Piazza Maggiore, mentre per cui, al fine di aggiungere un altro Comparando le predette immagini la foto nella quale appare il Colonnel- “tassello storico” del Glorioso 6° Ber- con le foto presenti su google maps, lo Carloni è stata scatta in strada Mag- saglieri, ho effettuato uno studio per si è potuto evidenziare che la foto con giore angolo con piazza S. Michele. ricavare i luoghi, la data, e l’ora nelle l’Alfiere è stata scattata in via Rizzoli Il Colonnello Carloni è stato immor- 12 fiamma cremisi
CURIOSITÀ STORICHE talato con il lutto al braccio indossato per la morte del figlio Bruno, anch’es- so Ufficiale del 6°, deceduto in com- battimento durante la prima battaglia sostenuta dal Reggimento sul fiume Don. Individuati i luoghi di scatto, si è riusciti a ricostruire il tragitto che la Bandiera ha percorso dalla Stazione Centrale di Bologna alla Caserma L. Manara, oggi sede della Legione Ca- rabinieri Emilia Romagna, sita in via dei Bersaglieri. Analizzando il foglio matricolare del Colonnello Carloni, si ipotizza che le foto possano risalire a qualche giorno prima del 23 aprile 1943 in quanto, a partire da quella da- ta, il Comandante del 6° andò in li- cenza per 30 giorni (presumibilmente sono risalenti al 22 aprile 1943). Pa- ragonando la foto scattata in via Mag- giore con la relativa foto di google maps, si evince che le ombre presenti sull’edificio di destra sembrano iden- tiche per cui è presumibile che en- trambe siano state scattate allo stesso orario. Effettuando, con un apposito software, lo studio dell’ombra dello spigolo di un edificio (ubicato sul luo- go dello scatto), al variare dell’ora, si- mulato il 22 aprile 1943, ho potuto desumere che la predetta foto è stata scattata intorno alle ore 12:00 (ora le- gale in vigore anche nel 1943). Facendo un rapido calcolo, la stazione dista dal luogo di scatto della foto di strada Maggiore circa 2 Km, che a passo lento (alla velocità di circa 2 Km/h ) saranno stati percorsi in circa 60 minuti e considerando un tempo di 15 minuti necessario per gli onori militari resi alla stazione alla Bandiera, è possibile ipotizzare che il treno sia arrivato alla stazione di Bologna, pro- veniente dal campo contumaciale di Miramare (Rimini), un’ora e quindici minuti prima dello scatto della foto, ovvero alle ore 10:45. Essendo la distanza del punto di scat- to, di strada Maggiore, dalla Caserma Manara pari a 500 metri, secondo il precedente ragionamento la Bandiera ha raggiunto la Caserma intorno alle 12:15. Ing. Giuseppe Massaro fiamma cremisi 13
150 BRECCIA DI PORTA PIA ARTICOLI TRATTI DAI NUMERI DI FIAMMA CREMISI DEL 1970, RIPROPOSTI A DISTANZA DI 50 ANNI Continuiamo anche in questo numero di “Fiamma Cremisi” la serie di brevi saggi impostati a criteri di qualificata divulgazione storica sul Papato e il Risorgimento italiano, saggi che vogliono contribuire a precisare nell’animo dei Bersaglieri italiani, nel sus- seguirsi dei vari numeri di “Fiamma Cremisi”, il significato storico del loro ritorno a Porta Pia, dopo cent’anni (ora centocinquanta) dalla breccia famosa. L’analisi storica - e pertanto scrupolosa e rigorosamente obiettiva - verso personaggi e avvenimenti di cent’anni di vita italiana (ora centocinquanta), ci aiuterà infatti a dare dimensioni reali, senza distorsioni politiche e retoriche, al valore italiano e politico, spirituale e patriottico, dell’abbraccio che la Roma del popolo ha sempre riservato e riserverà ai Ber- saglieri, proprio nel nome della sua universale missione. 14 fiamma cremisi
150 BRECCIA DI PORTA PIA HISTORICUS - PARTE TERZA LA REPUBBLICA ROMANA DI MAZZINI E GARIBALDI: UNA DISPERATA DIFESA NEL NOME D’ITALIA ROMA: LA SEDE DI PIETRO, MADRE DELLA NAZIONE ITALIANA a Repubblica romana di Mazzi- 1929, tutte cose che analizzeremo in dei suoi difensori, dobbiamo indugiare L ni, Armellini e Saffi - sorta dopo i drammatici fatti conseguenti l’uccisione di Pellegrino Rossi e il successivo diniego del Papa di aderire al programma democratico spinto fino alla partecipazione alla guerra - era nata dalla Costituente del seguito. Nella genesi della Repubblica del 1849, i critici storici che intendono doverosamente approfondire gli ele- menti di una giustificazione all’operato del Papa, non possono prescindere dal fatto che la caduta napoleonica, tren- taquattro anni prima, aveva solenne- sulla figura nobilissima di Mazzini, del “dittatore di fatto”, come ebbe a chiamarlo Giovanni Bovio, per il quale “la storia brevissima della Repubblica Romana bisognerebbe scriverla con la penna di Plutarco”. L’apostolo genovese, che aveva affi- 9 febbraio 1849, sull’onda più che le- mente registrato in Europa l’assurda dato a Garibaldi il compito di tutelare gittima del dolore e del risentimento restaurazione del principio imperiale militarmente l’indipendenza e le for- popolare per la segreta fuga di Pio IX medioevale, e un segno di simpatia - tune della Repubblica, si era subito ac- a Gaeta nel novembre dell’anno prima. almeno nello Stato pontificio - per lo quistato un prestigio immenso per la In soli cinque mesi di vita (dal 9 feb- straniero; segno lontanissimo, non solo rettitudine, la lungimiranza e l’estrema braio al 3 luglio), la Repubblica segnò dal genuino sentimento popolare, ma diplomazia con la quale aveva dato il le premesse intorno alle quali doveva, altresì dallo stesso spirito cristiano. via ai lavori della Assemblea popolare. nel pensiero di Mazzini e dei pensatori In quei mesi mazziniani del ’49, i fatti Dal suo modesto ufficio a palazzo del- del Risorgimento, ruotare per un se- dimostrarono che l’Italia unita non la Consulta emanò una serie di dispo- colo la lunga e complessa vicenda del- avrebbe potuto fare a meno di Roma, sizioni e di leggi che ancor oggi susci- la unificazione politica degli italiani e, quell’Italia che abbiamo vista bene- tano l’ammirazione degli statisti. successivamente, anche il primo ses- detta a più riprese da Pio IX e che si Mirabile fu in quelle giornate il senso santennio dell’Italia unita: l’abolizione era come ridestata dal lungo letargo di giustizia e il sommo rispetto per la del potere temporale dei Papi, il famo- della repressione dei Papi precedenti, religione e per il culto dei fedeli. Maz- so “non possumus”, la legge delle proprio per l’appello del nuovo Pon- zini, così facendo, fu il primo a con- Guarentigie, la volontaria prigionia in tefice. Sui mesi repubblicani di Roma, vincere l’Europa che ormai il diritto Vaticano, fino alla Conciliazione del prima di rievocare il disperato eroismo d’Italia trovava conferma nella impresa fiamma cremisi 15
150 BRECCIA DI PORTA PIA In alto a destra, proclamazione della Repubblica Romana in Piazza del Popolo (cartolina dell’epoca); a fianco, Bandiera della Repubblica Romana (1849). Nella pagina di destra, Garibaldi a Villa Spada ardita di Roma, impresa che seguiva l’esempio della repubblica di Venezia, indicando quella politica di popolo che dovette porre un tremendo dilemma all’animo di Vittorio Emanuele il quale pare confidasse a Massimo d’Azeglio che al Re di Sardegna ormai non si po- neva altra scelta: o unire al più presto all’Italia i popoli di Roma e di Venezia, oppure rassegnarsi a diventare il signor Savoia! In effetti, le strenue difese delle popolazioni di Venezia e di Roma dalle armi straniere (la regina dell’Adriatico resisterà fino all’agosto sotto la guida eroica di Daniele Manin; la città dei Papi verrà ripresa dai francesi e dai borbonici al Vascello il 30 giugno) or- mai non condizionano più il sentimen- to popolare al grande processo unitario, inteso sul piano nazionale. Si dilata in- somma sotto il cielo italiano, con uo- mini di diverse provenienze regionali, l’eroismo delle cinque giornate del- assolutamente rinunciare a Roma, la e proprio disegno dantesco, dirà ancora l’anno prima, che avevano segnato la Roma che lo stesso atteggiamento del Bovio, per la necessaria simbiosi sto- riscossa di una popolazione locale. A papa Mastai (il “Papa santo” lo aveva rica Roma-Italia. Non l’Italia quindi Roma avviene di più: accanto ad Ugo chiamato il popolino) aveva quasi in- avrebbe dovuto conquistare Roma, co- Bassi bolognese c’è un Pisacane na- vestito di santa italianità con le famose me voleva l’irruenza di Garibaldi, ma poletano, c’è la prima voce di un’Italia benedizioni del “Gran Dio, benedite viceversa, cioè da Roma sarebbe do- intera. È in questo clima di caldo au- l’Italia”. vuta partire una riscossa da far dilagare spicio di italianità, che si palesa Maz- Certo, in quei mesi italiani di Roma fino alle Alpi e ai mari. La realtà è che zini statista. Sempre concedendo am- repubblicana ci fu qualche episodio di una poesia epica, forse più irresistibile pie garanzie per il libero esercizio del settarismo, subito represso dallo stesso delle stesse baionette di Garibaldi, ac- potere spirituale del clero e del popolo, Mazzini che nel proclama del 5 aprile compagnò i cinque mesi della repub- egli avverte che il crollo del potere afferma che “la bandiera repubblicana blica romana la cui Costituzione ve- temporale dei Papi impone alla As- innalzata a Roma dai rappresentanti niva votata il giorno 3 luglio mentre il semblea popolare una illuminata legi- del popolo, non esprime il trionfo di maresciallo Oudinot entrava nella città slazione che renda innanzitutto evi- una fazione di cittadini sopra un’altra muta e silenziosa, ed era una Costitu- dente che il processo unitario italiano, fazione; esprime invece il trionfo co- zione ben diversa dai soliti statuti fi- al centro dei fermenti europei, non può mune della causa italiana”. È un vero nora concessi dai regi governi sotto la spinta popolare, una Costituzione che per la prima volta in Italia apriva la strada a ciò che la storia, il diritto, la L’ illuminata legislazione della Assemblea popolare nei cinque religione, la nostra civiltà chiedevano mesi repubblicani della città dei Papi, costituisce ancor oggi all’Italia di domani. Patetico e doloroso un esempio mirabile di saggezza, di giustizia e di libertà per insieme questo spettacolo dell’Assem- tutti, ma anche di coerenza politica; e a Villa Spada e al Vascello blea Romana che continua a rimaner la strenua resistenza alle truppe francesi e borboniche cementò riunita alla Consulta, di giorno e di not- per la prima volta nella storia la più sacra unità fra Italiani di diverse te, mentre i francesi sono già da un regioni e provincie: quella di fronte al nemico. 16 fiamma cremisi
150 BRECCIA DI PORTA PIA giorno padroni della città. Entra nel po soli cinque mesi di speranze. Che l’altro: “Suonarono per l’agonia di Tor- palazzo, narrano le cronache, un drap- furono anche cinque mesi di duri e - quato Tasso”. E le campane tornarono pello che scorta il colonnello Lamarre occorre dire - di deprecabili episodi l’indomani in cima al campaniletto di il quale ordina con voce pacata ma de- marginali come sempre accade nei ra- Sant’Onofrio, “per ordinanza urgente cisa, l’immediato scioglimento del- dicali e subitanei mutamenti di gover- del generale Garibaldi”. In verità, nes- l’assemblea. Tutti i rappresentanti del no, episodi di violenza che suscitarono suna torma di infedeli aveva minac- popolo sono in piedi; i più vicini gli l’ira furiosa di Mazzini, quando questi ciato, con la Repubblica Romana, la consegnano il documento votato poco fu informato, per esempio, che Galli- Santa Sede. prima per acclamazione nell’ora dello mano Zambianchi aveva fatto proces- L’atteggiamento del Papa che, dopo il sconforto e dello sgomento: “In nome sare e condannare a morte quindici volontario esilio di Gaeta sarebbe rien- di Dio e del popolo degli Stati Romani preti nei sotterranei di San Calisto in trato a Roma con la protezione delle che liberamente con suffragio univer- Trastevere, senza avvertire nessuno armi straniere da lui sollecitate, va sul sale ha eletto i suoi rappresentanti; e del triunvirato. piano storico interpretato, non solo con in conformità dell’articolo quinto della Ma nella fioritura di episodi c’è anche la sua irriducibile concessione ai tempi Costituzione francese, l’Assemblea il Mazzini che assicura protezione as- nuovi, ma altresì con la realtà del mo- Costituente Romana protesta, in faccia soluta (“ne rispondo con la mia stessa mento che attingeva al principio seco- all’Italia, in faccia alla Francia, in fac- persona”) alle suore della Congrega- lare, in base al quale la Fede cattolica cia all’intero mondo civile, contro la zione del Gianicolo fondata dalla sua era allora rappresentata dal potere tem- violenta invasione della sua sede, ope- conterranea Beata Angela Frassineti; porale, e dovere supremo del Papa era rata dalle armi francesi alle ore sei po- c’è il Garibaldi irsuto e taciturno che quello di difendere la Fede. Non altri- meridiane del giorno 4 luglio dell’anno riceve l’abate di Sant’Onofrio al Gia- menti va inteso il travaglio di Pio XI 1849”. Un documento terribile, da af- nicolo il quale l’implora che le sue che dietro le fosche tempeste della po- fidare alle generazioni future, quale campane vengano risparmiate dalla ri- litica crede di avvertire che il mondo messaggio di un anelito di libertà che mozione imposta a tutti i bronzi “senza cattolico di cui egli è il capo supremo le armi straniere avevano, non certo pregi artistici”. “Ma quale valore arti- e custode nei secoli, debba crollare. soffocato, ma frustrato sul nascere, do- stico hanno le vostre campane?”; e Questo è in breve il drammatico equi- fiamma cremisi 17
150 BRECCIA DI PORTA PIA voco d’un periodo così essenziale e de e della Francia una sorta di investi- la ospitalità della corte borbonica, determinante per il processo unitario tura di novella crociata. Ma la realtà è avrebbe preferito svincolarsi dalla di- italiano. Vittorio Emanuele poteva e un’altra, e lo stesso Papa lo sente in fesa territoriale di Roma e portare la doveva impegnare nel grande giuoco cuor suo, ora che il vittorioso esercito Repubblica sulla punta delle baionette politico la dinastia e la stessa vita, per- di Cialdini, dopo lo scontro del 18 set- in una intensa guerriglia nell’Italia cen- ché il premio della storica posta erano tembre, attraversa lo Stato Pontificio trale e meridionale. Forse, così facen- la vittoria e la devozione di milioni di per entrare nel Regno napoletano e do, il destino dell’Italia si sarebbe com- italiani. Ma per lui, per Pio XI, respon- puntare diritto sulla via di Napoli dove piuto un decennio prima. Ma invece sabile di fronte ai secoli e al mondo, già da un mese è entrato Garibaldi, le l’Assemblea romana ordinò che la Le- la “rivoluzione” italiana appariva con cui gesta galvanizzano l’Italia intera gione non superasse i mille uomini, e il volto giacobino di un re sempre più tanto da far temere al Piemonte che la Mazzini male interpretò l’irruenza del deciso alla prova di forza, e di quello rivoluzione democratica delle camicie generale il cui eroismo fu circoscritto di un suo primo ministro - il Conte di rosse, iniziata a Marsala, possa risalire nella zona di San Pancrazio. Fu qui, Cavour - il cui pensiero in sul Gianicolo, che il valore proposito alle vicende roma- italiano vendicò Novara, ne del ‘49 sarebbe esploso stretta tra due fronti (dal mare nel discorso alla Camera Su- arrivavano le truppe francesi, balpina, il 25 febbraio 1850, da Velletri e da Palestrina a favore dell’approvazione quelle borboniche di Ferdi- delle leggi presentate dal nando II). La Repubblica op- Guardasigilli Siccardi: l’abo- pose l’eroica, disperata resi- lizione del foro e delle immu- stenza che costituisce una nità ecclesiastiche; la preven- grande pagina di gloria dei tiva autorizzazione del re per Bersaglieri. Oudinot, respinto l’acquisto di beni stabili da da Garibaldi su tutti e due i parte delle “manomorte” lai- fronti, chiese a Parigi urgenti cali ed ecclesiastiche (previo e poderosi rinforzi. Il Vascel- esame del Consiglio di Sta- lo, Villa Spada “in cenere e to); l’abolizione delle penalità faville” come canterà poi il finora previste per l’inosser- Marradi; 29 e 30 giugno: il vanza di alcune feste religio- Generale deve cedere alla se. Approvate a grande mag- stragrande maggioranza degli gioranza dalla Camera e con assalitori. molti contrasti al Senato, le Rimane il grande monito: leggi siccardiane segneranno l’Italia avrebbe potuto d’ora un momento determinante innanzi fare da sé, perché la della formazione del nuovo difesa di Roma, con la morte Piemonte laico e liberale, e sul campo di battaglia di tre- contribuiranno a conferire al- mila italiani d’ogni provincia, Decreto fondamentale che istituisce la Repubblica (1849) lo Stato sabaudo la funzione di araldo l’intera penisola, fino a… Torino! cementò la più sacra delle unità: quella delle moderne concezioni statali in Ita- Per quanto riguarda le pagine, di au- di fronte al nemico. Gli eroi? I loro no- lia, di fronte all’opinione pubblica ita- tentico contenuto di eroismo popolare, mi sono a lettere d’oro nel libro del liana e straniera. della disperata difesa della Repubblica bersaglierismo italiano: Manara, Ma- Proprio nei giorni in cui il Papa rientra nelle memorabili giornate del giugno meli, Dandolo, Morosini, Medici, Ma- a Roma “restituita” al suo potere tem- 1849, esse costituiscono una delle più sina, Daverio, Narducci, Cattabeni, porale, il Re di Sardegna sanziona con alte e commoventi imprese di Gari- Antonietta Colombi e eroi napoletani la sua firma l’esecutività immediata baldi al quale l’Assemblea popolare come Pisacane. Così tramontava la delle leggi siccardiane. aveva affidato il comando dell’esercito Repubblica Romana del ’49, di quella Ora la contesa è aperta, e dieci anni della Repubblica, nel quale era inqua- Roma dalla quale Garibaldi aveva dopo, a Castelfidardo, alle truppe pon- drata la famosa Legione di Italiani. Da scritto ad Anita lontana prima che lo tificie del Generale Lamoricière mosse documenti e relazioni sugli incontri (e raggiungesse alla vigilia di Villa Spada, incontro all’esercito piemontese di scontri verbali) tra Mazzini e Garibaldi, “Un’ora della nostra vita a Roma vale Cialdini, viene artificiosamente affib- si sa che il generale, con l’occhio ri- tutta una vita”. biato dalla propaganda della Santa Se- volto a Gaeta dove Pio XI godeva del- Continua sul prossimo numero 18 fiamma cremisi
150 BRECCIA DI PORTA PIA P er la 150a ricorrenza della Brec- ROMA cia di Porta Pia, la RAI ha messo in programma per il prossimo settembre una puntata della nota serie culturale “Italia: Viaggio nella Bellezza” dal titolo “1870 Roma Ca- pitale”. Per rievocare l’evento, la trou- pe di Rai Cultura ha effettuato davanti alla Porta le riprese dell’assalto di un drappello di bersaglieri, in uniforme storica, con la collaborazione del Mu- seo dei Bersaglieri e la consulenza del suo responsabile Ten.Col. Pietro Zoc- colini, debitamente autorizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito; per il Comando Capitale era presente il Col. PORTA PIA 150 ANNI DOPO: Mario Neri, Capo Ufficio Comunica- zione. A vestire i panni del mitico Ca- I BERSAGLIERI CORRONO ANCORA pitano Alarico Andrea Ripa, uno dei primi caduti sulla breccia, e degli altri tempo sia dall’alto che dal basso, dal- il breve antefatto alle riprese costituito Bersaglieri del XII Battaglione che fe- l’esterno e all’interno del drappello. In dalla vestizione del drappello con le cero l’impresa, sono stati dodici vo- momenti differenti sono stati allestiti uniformi storiche dell’epoca. Qualche lontari della Sezione di Roma, per la piccoli siparietti d’atmosfera: il bivacco giorno prima delle riprese, i volontari maggior parte inquadrati nella fanfara prima della battaglia, la preparazione si sono recati presso la Caserma Gan- “Nulli Secundus”. Nonostante l’ora della formazione d’assalto, il simbolico din, sede del Reggimento Granatieri, mattutina e festiva - la lavorazione è omaggio dei bersaglieri ottocenteschi dove sono custodite tutte le divise di iniziata alle cinque del mattino di do- al moderno monumento ai Caduti del- ogni epoca dell’Esercito, sotto l’ac- menica 28 giugno e terminata alle die- la breccia. Regista del programma è corta sorveglianza del Primo Mar. Lgt. ci - in breve tempo si è sparsa nel quar- Agostino Pozzi, un veterano di Rai Marafini: a gruppi di due, nel rispetto tiere la notizia del ritorno dei Bersa- Cultura che in passato ha curato la pro- delle regole del distanziamento sociale glieri a Porta Pia, e un piccolo gruppo duzione di numerosi documentari e imposte dalle misure anti Covid-19, di curiosi si è soffermato a guardare la docu-fiction su svariati temi, dall’ar- sono stati ammessi in un vero e proprio rievocazione dell’assalto, come fosse cheologia all’esodo fiumano. Un vero sacrario militare, un magazzino ricol- la materializzazione del famoso dipinto perfezionista, che ha richiesto il mas- mo di uniformi di ogni Arma e specia- del Cammarano. Nel frattempo, le te- simo impegno da parte dei volontari lità dell’Esercito sin dalla fondazione, lecamere riprendevano da varie ango- per ripetere più volte la corsa, piume e non solo. Dal grigioverde della Gran- lazioni, ma quella più spettacolare ri- al vento e fucile spianato: ma non c’era de Guerra alle giubbe dei primi Gra- sulterà senz’altro la ripresa fatta con il problema, i Bersaglieri sono sempre natieri di Sardegna, ogni divisa d’epo- drone che ha gironzolato per tutto il allenati! Una citazione a parte merita ca è stata minuziosamente ricostruita e viene utilizzata per le occasioni pub- bliche in cui vengono rievocati fatti d’arme del glorioso passato. Inoltre, in una ben custodita armeria, un intero arsenale di armi di tutte le epoche, ov- viamente tutte rese inoffensive: dai Garand e FAL BM 42/59 - due fucili che i bersaglieri di oggi non conosco- no, ma che molti soci hanno a suo tempo ampiamente maneggiato - ai Vetterli-Vitali 1870, l’arma di ordinan- za dell’Italia unita e finalmente con Roma sua Capitale. Pasquale Vinella fiamma cremisi 19
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