BILANCIO SOCIALE 2016 - Ail
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Il momento più incoraggiante del nostro anno d’impegni è arrivato. Siamo dei privilegiati, e ne siamo consapevoli. Perché la missione che abbiamo scelto di perseguire, per quanto onerosa e impegnativa, trasforma il momento del bilancio sociale in un’occasione di rinnovamento delle energie e di stimolo al miglioramento. I considerevoli progressi registrati negli ultimi anni dalla ricerca scientifica nella cura dei tumori del sangue costituiscono per l’AIL – in tutta la sua totalità: medici, ricercatori, operatori, volontari, sostenitori e pazienti – un motivo di soddisfazione in crescita costante. Un processo di impegni, iniziative, lotte e successi che dura da quasi 50 anni, senza avvertire cali di entusiasmo. Anzi, che ogni anno è capace di sorprenderci positivamente. Allo stesso modo, anche i risultati ottenuti nell’ambito del sostegno ai servizi di assistenza ai pazienti ematologici e ai loro familiari incoraggiano ad un impegno sempre nuovo a fianco del malato, in tutte le fasi del lungo e sofferto percorso della malattia. Abbiamo tanti buoni motivi – come AIL e come semplici esseri umani - per passare in rassegna questo bilancio con sentimenti di soddisfazione e di ottimismo. Quanto abbiamo potuto fare quest’anno è la base per fare ancora di più. I risultati registrati nella raccolta fondi dalla nostra organizzazione nell’anno 2016 (+1,2% rispetto al 2015) possono definirsi indubbiamente confortanti. Questo porta ad alcune semplici considerazioni – e altrettante importanti conseguenze: - l’aumento del numero di donatori è sintomo di un’accresciuta coscienza riguardo la tematica dei tumori del sangue, ma anche della fiducia nelle possibilità di cura che la nostra ricerca ha conseguito e può conseguire ancora; - questo progresso, che dimostra l’efficacia dei metodi applicati dalla nostra associazione e dell’incommensurabile valore del lavoro svolto da ognuna delle 81 sezioni, nell’immediato porta risultati tangibili nelle nostre possibilità di estendere il raggio d’azione in tutte le attività a sostegno del malato, attirando nuove attenzioni, nuove collaborazioni e nuova linfa. Quando cresce la solidarietà, la ricerca avanza e l’assistenza si estende. Nel 2016 l’AIL ha potuto investire quasi 4 milioni di euro nelle attività direttamente collegate alla Ricerca Scientifica. Di questi, 3,7 milioni sono stati impiegati dalle 81 Sezioni AIL per sostenere i progetti di ricerca di alto valore medico- scientifico. 102.000 euro circa sono stati invece utilizzati per finanziare il Gruppo di Ricerca Clinica GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto), cui fanno capo 150 Centri di Ematologia in tutta Italia.
Il sostegno economico che le sezioni AIL hanno garantito nel 2016 ai centri ematologici, nei loro rispettivi ambiti territoriali, ammonta a 9,2 milioni di euro. Questo contributo ha permesso la realizzazione o la ristrutturazione di reparti ospedalieri, di ambulatori specialistici, oltre all’acquisto di apparecchiature all’avanguardia e di farmaci costosi o difficilmente reperibili. Al centro di ogni nostro impegno c’è sempre il paziente. E la sua famiglia. Dei 41,7 milioni di euro raccolti, 7,1 milioni, ovvero il 44% dei proventi 2016, sono stati impiegati a supporto dei servizi di Cura e Assistenza Domiciliare. In particolare, sono 2.501 i pazienti curati nelle loro case e 32.796 gli accessi a domicilio (visite e prestazioni sanitarie). Sono 36 le Sezioni AIL che sostengono il servizio di Case Alloggio, realizzate nei pressi dei maggiori centri ematologici italiani, che con i loro 700 posti letto, hanno garantito, nel corso dell’anno, accoglienza e ospitalità a 3.906 persone, tra pazienti e relativi familiari. Si è intensificato anche l’impegno a favore dei servizi socio-assistenziali per i pazienti ematologici e i loro familiari. Con un incremento del 74% rispetto all’anno precedente, sono 2.116 circa le famiglie che hanno ricevuto servizi, quali trasporti da e verso gli ospedali (navette), sostegno psicologico, disbrigo delle pratiche, e aiuti economici. I dati ricevuti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali circa le donazioni provenienti dal 5x1000, attestano che l’AIL, grazie ai 179.813 cittadini italiani che hanno destinato il loro 5x1000 alla nostra Associazione nella dichiarazione dei redditi 2015, per un importo totale pari a 5,9 milioni, è oggi la 5 a organizzazione italiana nella categoria delle ONLUS e Volontariato. Un riconoscimento che ci onora e ci sprona a fare ancora di più. Va sempre ricordato che l’impegno di AIL nella lotta contro le leucemie è supportato dallo straordinario lavoro delle decina di migliaia di volontari, vero e proprio motore dell’Associazione in tutte le varie iniziative di raccolta fondi che alimentano vigorosamente le nostre attività. A loro va il più sentito pensiero di ringraziamento in questo momento di condivisione. Senza la loro dedizione, nulla di quanto realizzato sarebbe possibile. Franco Mandelli Presidente AIL
NOTA METODOLOGICA Nota metodologica Dal 2006 l’AIL Nazionale è Socia dell’Istituto della Donazione e sostiene annualmente - con esito positivo - l’audit di certificazione, condotto per verificare il rispetto dei principi e dei requisiti contenuti nella Carta della Donazione. La Carta della Donazione - pubblicata nel 1999 e revisionata nel 2011 - rappresenta il primo codice italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi nel Non Profit, con l’obiettivo di incentivare e diffondere comportamenti di eccellenza, ispirati ai principi di trasparenza, coerenza, indipendenza, equità ed efficienza. Fin dal Bilancio di Esercizio 2008, l’AIL Nazionale ONLUS ha aderito all’Atto di indirizzo Linee Guida e schemi per la redazione dei bilanci di esercizio degli enti non profit, approvato in data 11/02/2009 dalla ex Agenzia per il Terzo Settore. Dal 2009 il Bilancio dell’AIL Nazionale è sottoposto alla verifica indipendente da parte della PriceWaterhouseCoopers Spa. Nel 2011 l’AIL ha realizzato insieme a PWC il Progetto Bilancio Consolidato AIL, traguardando per la prima volta lo Stato Patrimoniale e il Rendiconto Gestionale 2009-2010 dell’Organizzazione nella sua interezza e complessità. Dal 2012 presenta il Bilancio Sociale AIL (pubblicazione infografica su Corriere della Sera, Repubblica, Sole 24 Ore e Vita). I contenuti L’area di consolidamento riguarda 82 bilanci 2015 (81 Sezioni AIL più AIL Nazionale). Gli 81 bilanci di Sezione presentano una certa difformità, soprattutto in ragione dell’alta dispersione delle Sezioni per volume di bilancio gestito (distribuzione entro l’intervallo tra < 30.000 euro/anno e oltre 2 milioni di euro/anno). Il processo di consolidamento si svolge secondo le seguenti fasi: preliminare standardizzazione delle voci di bilancio, secondo un unico Piano dei Conti; predisposizione del Piano dei Conti per natura e destinazione AIL, comprensivo delle voci intercompany e del Manuale di contabilità che comprende la descrizione dei contenuti di ogni singola voce e le regole di imputazione; riclassifica dei Bilanci delle Sezioni secondo gli schemi previsti dall’Agenzia per il Terzo settore e coerente con il Piano dei Conti e Manuale di cui al punto precedente; consolidamento delle voci sia di Conto Economico sia di Stato Patrimoniale, con eliminazione dei saldi reciproci e degli effetti delle operazioni interne al “gruppo AIL”; verifica delle “quadrature” tra i Bilanci rispetto alle voci da elidere; redazione degli schemi riepilogativi di Rendiconto Gestionale Consolidato e Stato Patrimoniale Consolidato AIL. Le informazioni non monetarie sono rilevate tramite la somministrazione alle Sezioni delle Schede di attività, con le richieste di informazioni essenziali previste nelle Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale, emanate dalla ex Agenzia del Terzo Settore.
IDENTITÀ 6 MISSIONE 7 VALORI 8 CONOSCERE LA MALATTIA 10 AIL IN ITALIA 11 IL MODELLO ORGANIZZATIVO (EX ORGANI AIL) 13 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE 15 I VOLONTARI LA NOSTRA FORZA 18 LA SEDE DELL’AIL NAZIONALE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI FINANZIAMENTO AI PROGETTI DI RICERCA E ASSISTENZA 20 FINANZIAMENTO AI PROGETTI DI RICERCA E ASSISTENZA 21 GIMEMA 23 RICERCA 24 PROGETTI DI ASSISTENZA COMUNICAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, INFORMAZIONE 30 COMUNICAZIONE SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE 31 CAMPAGNE NAZIONALI 33 TESTIMONIANZE 35 INCONTRI STAMPA 37 SPOT 8 SU 10 38 LEGA SERIE A E AIA 39 AIL.IT 41 GIORNALE AIL 42 GIORNATA NAZIONALE AIL 43 GIORNATA NAZIONALE AIL - NUMERO VERDE 44 GIORNATA NAZIONALE AIL - SOGNANDO ITACA 45 GIORNATA NAZIONALE AIL - TAKE…ACTION 46 GIORNATA NAZIONALE AIL - LUCE MIA 47 GRUPPI AIL PAZIENTI 49 SPORTELLO SOCIALE 50 CONGRESSO NAZIONALE SIES 51 IL LAVORO CHE CURA FUND RAISING 54 PROVENTI 2016 55 FONDI RACCOLTI 56 MANIFESTAZIONI DI PIAZZA 57 TESTAMENTO SOLIDALE E LASCITI 59 5x1000 63 LA FABBRICA DEL SORRISO 65 DONAZIONI LIBERALI 66 AIL GIFT 69 IMPRESE 71 PROGETTI AIL NAZIONALE 75 CROWDFUNDING
MISSIONE LEUCEMIA, LINFOMI E MIELOMA: LE PROSPETTIVE DI CURA. Le leucemie incidono sempre più gravemente sulla salute pubblica, colpendo la popolazione indiscriminatamente, per tutto l’arco della vita, dalla prima infanzia alla più tarda età. Se fino a qualche anno fa le possibilità di cura di queste malattie erano poche. Oggi, grazie ai progressi della ricerca ed allo sviluppo di terapie sempre più efficaci, molti pazienti hanno la possibilità di essere curati, mantenendo una buona qualità di vita. Alcuni possono addirittura guarire definitivamente. Quello, sebbene molto ambizioso, è il nostro obiettivo finale. RICERCA E ASSISTENZA: MISSIONE POSSIBILE. La missione dell’AIL è promuovere e sostenere la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma, assistere i malati e le famiglie accompagnandoli in tutte le fasi del lungo e sofferto percorso della malattia con servizi adeguati alle loro esigenze, migliorare la loro qualità di vita, aumentare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla lotta contro le malattie del sangue. 6
VALORI IL NOSTRO IMPEGNO PER LA VITA. Nel rispetto più totale della persona e della dignità umana, l’AIL pone al centro della propria attività il paziente e la sua famiglia. I valori che ci guidano sono chiari e assoluti: la serietà e coerenza nell’informazione medico-scientifica e nella comunicazione; l’efficienza nell’attività di raccolta dei fondi e la trasparenza nella destinazione delle risorse; il rispetto, la correttezza e l’onestà nel rapporto con i volontari e con i sostenitori; l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi espressi nella missione. RICONOSCIMENTI E RICONOSCENZA: CONDIVIDIAMO I MERITI CON VOI. L’AIL ha ricevuto nel 2005 la medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica, una delle più alte onorificenze dello Stato Italiano, consegnata dal Presidente della Repubblica “Per aver assicurato tangibili contributi allo sviluppo della Ricerca Scientifica e al funzionamento dei Centri di Ematologia e di Trapianto di cellule staminali; per l’assistenza sanitaria assicurata ai pazienti e le attenzioni riservate ai loro familiari – e per i congrui finanziamenti destinati alla Ricerca sulle Leucemie, i Linfomi, il Mieloma e le altre malattie del sangue”. 7
CONOSCERE LA MALATTIA CONOSCERE LA MALATTIA: IL PRIMO PASSO VERSO LA CURA. L’AIL si occupa da oltre 45 anni delle malattie tumorali del sangue: leucemie, linfomi e mieloma. Tra le leucemie bisogna distinguere le forme acute da quelle croniche. LEUCEMIA Leucemia è un termine con il quale si indica un insieme di malattie maligne del sangue che originano dalla proliferazione tumorale di una cellula ematopoietica, la cui funzione è quella di produrre le normali cellule 8.000 nuovi casi del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. ogni anno Le principali forme di leucemia a noi note sono: la leucemia linfatica acuta, la leucemia linfatica cronica, la leucemia mieloide acuta e la leucemia mieloide cronica 1:2 rapporto donna/uomo Leucemia linfoide acuta: 80% casi in età pediatrica LEUCEMIA LINFOIDE CRONICA, MIELOIDE ACUTA E MIELOIDE CRONICA: massima incidenza sopra i 60 anni di età 30 40 50 60 70 80 90 100 8
CONOSCERE LA MALATTIA LINFOMI Altre malattie molto frequenti sono il linfoma di Hodgkin e non Hodgkin. Il linfoma di Hodgkin è una malattia tumorale che origina dalle cellule linfoidi, 15/18 nuovi casi normalmente presenti nel sangue, nel midollo osseo, su 100.000 ogni anno nei linfonodi e in molti altri organi. Il linfoma non Hodgkin (LNH) è un tumore maligno che origina dai linfociti (B e T), cellule principali del sistema immunitario presenti nel sangue, nel tessuto linfatico di linfonodi, milza, timo e midollo osseo. LNH 5^ LNH 6^ Insorgenza media: 50/60 anni forma di cancro forma di cancro più comune negli uomini più comune nelle donne 30 40 50 60 70 80 90 100 LINFOMA DI HODGKIN: 3/4 persone su 100.000 ogni anno, 80% di casi di guarigione MIELOMA Il mieloma è un tumore maligno del sangue, dovuto ad una proliferazione incontrollata di un singolo clone di plasmacellule (le cellule responsabili della produzione Interessa 4/5 persone degli anticorpi). Il mieloma, la cui frequenza aumenta su 100.000 ogni anno con l’aumentare dell’età, è una malattia dell’adulto. Tendenzialmente copisce più spesso gli uomini che le donne e costituisce la seconda neoplasia ematologica dopo il linfoma. Solo 10% i pazienti con età minore di 40 anni Insorgenza media: 60 anni 30 40 50 60 70 80 90 100 9
AIL IN ITALIA LE NOSTRE SEZIONI. LA PRESENZA ATTIVA SUL TERRITORIO. Per portare a termine la propria missione, l’AIL opera sul territorio tramite 81 sezioni provinciali che lavorano al fianco dei Centri di Ematologia, grazie alla disponibilità di 15.896 volontari. Il ruolo fondamentale dell’AIL è l’attività svolta in collaborazione con le strutture pubbliche, sia universitarie che ospedaliere, a favore dei malati. L’organizzazione si basa sull’autonomia delle singole sedi provinciali e sul principio che i fondi siano spesi, nel più limpido dei modi, là dove sono raccolti e per gli obiettivi che di volta in volta vengono proposti: ricerca scientifica, assistenza sanitaria, formazione del personale. Le Sezioni sono autonome sia da un punto di vista giuridico che amministrativo ed hanno competenza provinciale. L’AIL con le sue sezioni provinciali svolge le seguenti attività: - Finanzia la ricerca sulle leucemie, i linfomi, il mieloma e le altre malattie del sangue - finanzia la Fondazione GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto), che opera per identificare e divulgare i migliori standard diagnostici e terapeutici per le malattie ematologiche; - realizza o ristruttura Reparti di degenza; - collabora a sostenere le spese per il funzionamento dei Centri di Ematologia e di Trapianto di cellule staminali; - organizza eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi in tutta Italia, tra cui le “Stelle di Natale” e le “Uova di Pasqua”; - promuove e contribuisce alla modernizzazione e ristrutturazione dei reparti di ematologia e centri specializzati; - realizza Case di accoglienza vicino ai centri di cura per ospitare i pazienti non residenti che devono affrontare lunghi periodi di terapia; - organizza Servizi di assistenza domiciliare; - promuove incontri ed attività per i pazienti ed i loro familiari che desiderano avere un confronto diretto con gli specialisti del settore. Negli ultimi anni, i progressi straordinari della ricerca scientifica e terapie sempre più efficaci - compreso il trapianto di cellule staminali - hanno reso leucemie, linfomi e mieloma sempre più curabili. Ma questo risultato non è sufficiente: l’obiettivo di AIL è curare al meglio tutti i pazienti aumentando non solo la durata, ma anche la qualità della vita e la percentuale di guarigioni. 81 Associazioni AIL Provinciali 150 Centri di ematologia sostenuti in tutta Italia 352 Operatori sanitari finanziati con i progetti AIL 15.896 Volontari AIL 36 Province con case AIL 10
IL MODELLO ORGANIZZATIVO ASSEMBLEA DEI SOCI L’ AIL è giuridicamente una Associazione di Associazioni. Le Sezioni provinciali sono i Soci dell’AIL Nazionale e compongono l’Assemblea. Da un punto di vista organizzativo, AIL è suddivisa in 81 Sezioni provinciali, autonome sia da un punto di vista giuridico che amministrativo. La trasparenza con cui vengono utilizzati i fondi, nello stesso luogo dove sono raccolti, è alla base del suo modo di operare. AIL Agrigento “Diana” - Onlus AIL Milano – Onlus AL AIL - Onlus (Sezione di Alessandria) AIL Modena - Onlus AIL Alto Adige – Bolzano “Mirco Federici” - Onlus AIL Napoli “Sezione Bruno Rotoli” - Onlus AIL Ancona - Onlus AIL Novara - Onlus AIL Arezzo “Federico Luzzi” - Onlus AIL Nuoro - Onlus AIL Ascoli Piceno “Alessandro Troiani” - Onlus AIL Padova - Onlus AIL Avellino - Onlus AIL Palermo Trapani - Onlus AIL Bari - Onlus AIL Parma - Onlus AIL BAT - Onlus (Sezione della Prov. di Barletta, PaviAIL - Onlus Andria e Trani) AIL Pesaro e Urbino - Onlus AIL Belluno - Onlus AIL Pescara Teramo - Onlus AIL Benevento - Onlus AIL Pisa - Onlus AIL Bergamo “Paolo Belli” - Onlus AIL Pistoia - Onlus AIL Biella “Fondazione Clelio Angelino” - Onlus AIL Pordenone - Onlus BolognAIL - Onlus AIL Potenza “Francesco Pepe” - Onlus AIL Brescia - Onlus AIL Prato - Onlus AIL Brindisi “Giuseppina Antelmi” - Onlus AIL Ragusa - Onlus ASAE Sezione AIL Cagliari “Antonella Olla” - Onlus Ravenna AIL - Onlus AIL Caltanissetta “Alessio Lo Coco” - Onlus AIL Reggio Calabria e Vibo Valentia AIL Campobasso - Onlus “Alberto Neri” - Onlus AIL Caserta “Valentina Picazio” - Onlus RiminiAIL - Onlus AIL Catania - Onlus RomAIL - Onlus AIL Cosenza “Fondazione Amelia Scorza” - Onlus AIL Rovigo - Onlus AIL Oglio Po della Prov. di Cremona - Onlus AIL Salerno “Marco Tulimieri” - Onlus CuneoAIL “Paolo Rubino” - Onlus AIL Sassari - Onlus AIL Ferrara - Onlus Siena AIL Onlus AIL Firenze - Onlus AIL Foggia - Onlus AIL Siracusa - Onlus AIL Forlì-Cesena - Onlus AIL Sondrio - Onlus AIL Frosinone “Ireneo Ottaviani” - Onlus AIL Taranto - Onlus AIL Genova - Onlus Torino AIL Onlus AIL L’Aquila - Onlus AIL Trentino - Onlus AIL La Spezia “Francesca Lanzone” - Onlus AIL Treviso - Onlus AIL Latina - Onlus AIL Trieste “Giovanni Lapi” - Onlus AIL Lecce - Onlus AIL Udine - Onlus AIL Lecco - Onlus AIL Valle d’Aosta - Onlus AIL Livorno - Onlus AIL Varese - Onlus AIL Lucca - Onlus AIL Venezia - Onlus MantovAIL - Onlus Vercelli AIL “Carolina Banfo” - Onlus AIL Massa Carrara - Onlus AIL Verona - Onlus MaterAIL - Onlus (A.VI.L.L.) - Sezione AIL della Prov. di Vicenza - Onlus AIL Onlus - Messina AIL Viterbo – Onlus 11
IL MODELLO ORGANIZZATIVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO DEI REVISORI Presidente Presidente Franco Mandelli Filippo Capriccioli Vice Presidente Revisore Sergio Amadori Alessandro Capriccioli Vice Presidente Revisore Marco Vignetti Paola Marchese COLLEGIO DEI PROBIVIRI Consiglieri Presidente Patrizia Badini Pier Carlo Bruna Alessandro Baldi Gemma Bracco Baratta Membri Achille Contedini Maria Romana De Gasperi Celestino Ferrandina Piero D’Amelio Vito Gamberale Maria Franca Giorgioni COMITATO SCIENTIFICO Daniel Lovato Presidente Elsa Morra Francesco Lo Coco Salvatore Mottola Giuseppe Navoni Membri Renzo Pili Fabrizio Pane Maria Iolanda Ricciuti Pier Giuseppe Pelicci Maria Luisa Rossi Viganò Francesco Rodeghiero Giuseppe Toro Giorgina Specchia Roberto Valcanover Luigi Zanesco FUNZIONAMENTO AIL NAZIONALE Direttore Generale Francesco Gesualdi Tesoriere, Responsabile Area Amministrazione, Finanze e Controllo Francesco Papa Responsabile Area Eventi e Raccolta Fondi Luisa Clausi Schettini Responsabile Area Comunicazione, Ufficio Stampa Emanuela Zocaro Responsabile Sito Web e Social Network Rita Smoljko Responsabile AIL Pazienti e Seminari Paola Angaroni 12
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE AIL: 47 ANNI IN DIFESA DELLA VITA, UN IMPEGNO CHE ABBIAMO NEL SANGUE. “L’affrancamento dell’uomo dalle malattie costituisce uno dei più ambiti traguardi della società umana e lo sviluppo della nostra civiltà è strettamente legato ai progressi che saranno realizzati anche nello studio della patologia per la salvaguardia della salute pubblica”. (Atto costitutivo AIL 8/04/1969) 1969 L’AIL nasce l’8 aprile del 1969 a Roma, da un’intuizione del Prof. Franco Mandelli e 1975 grazie al contributo di illustri personalità Il 19 settembre l’associazione viene rico- del mondo della medicina, della scienza, nosciuta con Decreto del Presidente della dell’economia e della cultura. Assistere e Repubblica n. 481. Nascono le prime 13 accompagnare il malato nella sua lotta sezioni provinciali, grazie all’attività di una contro la malattia è stato fin da subito il risorsa unica ed insostituibile: il volontario. principale obiettivo dell’AIL. In quegli anni vi era l’esigenza di dare risposte concrete a quanti si ammalavano di patologie che allora erano considerate una condanna a morte nella quasi totalità dei casi. Per realizzare e rendere concreti questi obiettivi, l’AIL inizia a lavorare per finanziare la ricerca e realizzare 1987 i servizi di assistenza. Viene inaugurato a Roma l’ufficio operativo della sede nazionale, con lo scopo di coordinare le attività delle sezioni locali. Nasce a Pesaro la prima Casa AIL, per ospitare ed assistere i pazienti ed i loro familiari che ricevono le cure lontano dalla 1989 propria abitazione. Si svolge la prima edizione della mani- festazione nazionale Stelle di Natale, che diventerà uno dei simboli della lotta dell’AIL contro le malattie del sangue. I fondi raccolti contribuiscono a finanziare la 1993 ricerca scientifica e l’assistenza ai malati. Si sperimenta con successo il primo servizio di Assistenza Domiciliare per i pazienti ematologici: quando possibile, il malato viene curato nella sua casa assistito da una équipe di professionisti e circondato dall’affetto dei propri cari. Nascono le prime 1994 Scuole in ospedale per permettere ai piccoli pazienti ricoverati, per periodi spesso molto Alla campagna delle Stelle viene affiancata lunghi, di non perdere il contatto con la quella delle Uova di Pasqua nelle piazze italiane. realtà esterna. 13
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE 1995 Il prof. Mandelli, in accordo con colleghi ematologi di tutta Europa, propone di realizzare la Settimana Europea contro 1998 le leucemie. La settimana diventerà poi la L’AIL ottiene il riconoscimento di ONLUS. “Giornata nazionale” ed è tuttora la terza iniziativa dell’AIL volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica alle malattie del sangue. 2005 Il 7 aprile, l’AIL riceve dal Presidente della Repubblica - Carlo Azeglio Ciampi – la 2009 medaglia d’oro “Al Merito della Sanità Pubblica”. Inizia la collaborazione tra l’AIL L’AIL compie 40 anni. Il Presidente della e il GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Repubblica, Giorgio Napolitano, apre all’AIL i EMatologiche dell’Adulto), il cui principale giardini del Quirinale per ospitare la “festa del obiettivo è promuovere e coordinare le guarito”. Un segno tangibile della vicinanza attività di ricerca non profit in ambito della massima Istituzione all’operato dell’as- ematologico, aggiornando e migliorando i sociazione. Nasce “AIL-pazienti” con il primo protocolli di diagnosi e cura. gruppo “AIL Pazienti Leucemia Mieloide Cronica”. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza della malattia, ed aggiornare i 2012 pazienti sulle innovazioni terapeutiche. L’AIL stringe un accordo con FIEOP – Federazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica - con l’obiettivo di offrire un contributo concreto alla cura delle malattie ematologiche dell’età pediatrica, devolvendo risorse per il finanziamento di progetti specifici. 2013 Per promuovere le sue attività di ricerca e di assistenza in sede istituzionale, l’AIL si 2014 presenta a Bruxelles. L’AIL ha una casa, diventando proprietaria a Roma di un immobile prestigioso presso il complesso dell’ex pastificio Pantanella. La sede ospita gli uffici dell’AIL Nazionale, il GIMEMA e una sala convegni. 2015 L’AIL si posiziona al 4° posto tra le Onlus bene- 2016 ficiarie del 5x1000 con 210.616 preferenze. Il progetto di vela terapia “Sognando Itaca” compie 10 anni, consolidando il proprio valore e la propria efficacia, edizione dopo edizione. A 47 anni dalla sua costituzione, l’AIL è diventata l’associazione di riferimento in Italia per tutte le malattie del sangue. Con le sue 81 sezioni in tutta Italia, l’AIL continua il proprio lavoro al fianco dei medici e dei ricercatori per garantire a tutti i pazienti le terapie più efficaci e l’assistenza necessaria per affrontare al meglio il percorso della malattia. 14
I VOLONTARI LA NOSTRA FORZA AIL Benevento Angela Maria Pelosi Mi chiamo Angela Maria Pelosi e mi onoro di essere tra i primissimi volontari AIL della provincia di Benevento. Ho conosciuto Stefania Mottola e sono stata sua amica. Ero una giovane docente quando mi chiese di collaborare per la piazza di Cerreto Sannita. Fui felicissima di darle la mia disponibilità, anche se ero consapevole che sarebbe stato difficile far capire alla gente l’importanza di contribuire per finanziare la ricerca contro le leucemie-linfomi e mieloma, soprattutto nei piccoli centri come il mio. L’AIL di Benevento, anno dopo anno, è diventata una realtà sempre più conosciuta sul territorio, sempre più indispensabile, un punto di riferimento per tanti. L’appuntamento in piazza con le stelle natalizie e le uova pasquali dell’AIL è diventato una tradizione irrinunciabile che unisce tantissime persone in un caldo abbraccio solidale. Sono orgogliosa di essere una volontaria AIL e sono orgogliosa di esserlo per Stefania Mottola. AIL Messina Marco Gervasi Con oggi si conclude la raccolta fondi AIL Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma ONLUS 2016. Ormai sono passati ben 3 anni dal mio tesseramento AIL e dalla nostra partecipazione come Agorà - Circolo Ricreativo. Vorrei ringraziare AIL Messina per averci dato l’opportunità di crescere in questa grande famiglia e di toccare con mano la gioia del volontariato; ringrazio i ragazzi con i quali abbiamo condiviso queste esperienze, augurandoci di condividerne altrettante; ed infine vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a Messina, come in tutta Italia, alla ricerca ed al sostegno degli ammalati. Grazie di cuore a tutti. 15
I VOLONTARI LA NOSTRA FORZA AIL Milano Marco e Adriana Ho sempre pensato di fare volontariato, ma in passato è mancato un po’ il coraggio, pensavo mancasse il tempo, o forse non sapevo davvero cosa significasse. Molti conoscono AIL per le manifestazioni più famose, quelle delle stelle di Natale e delle uova di Pasqua. Altri perché hanno avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con una patologia oncologica del sangue. Io sono fra questi ultimi, ho conosciuto le difficoltà e le sofferenze che un paziente oncologico è costretto ad affrontare quotidianamente. È stata un’esperienza forte, difficile anche per i miei cari e per coloro che hanno voluto essermi vicini. Sogno un futuro dove nessun altro debba vivere la malattia come un’esperienza difficile e dolorosa, come lo è stato per me e per i miei cari. Sogno che si trovino nuove cure che permettano di migliorare la qualità della vita e l’esperienza della malattia. Oggi sono un volontario AIL perché voglio essere parte di questo progetto, perché voglio fare concretamente qualcosa, tutto ciò che mi è possibile. AIL, grazie ai fondi raccolti, finanzia specifici progetti di ricerca, permette la formazione medica, supporta da un punto di vista logistico le famiglie dei pazienti. Ogni volontario AIL contribuisce alla realizzazione di un grandissimo sogno. AIL Pescara/Teramo Domenico Cappuccilli “Anche questa volta la squadra e il grande cuore dei volontari hanno consentito alla nostra associazione di raggiungere un importante risultato”, afferma il presidente Domenico Cappuccilli. Li ringrazio per il contributo prezioso che hanno dato a questo momento fondamentale per l’attività della nostra onlus. Si sono spesi con impegno e dedizione per accogliere chi crede nell’AIL e nella sua missione e per testimoniare una Pasqua nel segno della solidarietà e delle buone azioni. E se ancora una volta tantissime persone hanno contribuito alla campagna, lo hanno fatto perché in loro hanno trovato una conferma alla fiducia che nutrono nei confronti dell’operato della nostra associazione. Un ringraziamento particolare va a tutti i sostenitori, che ci sono stati vicini anche in questa occasione e che continuano a credere nella battaglia che conduciamo stando accanto a chi soffre e lotta per la vita”. 16
I VOLONTARI LA NOSTRA FORZA AIL Torino Fausto Marzo ATTENZIONE: il volontariato è conta- gioso. La mia “nuova vita” da volontario comincia grazie ad un caro amico che, senza tante parole ma con tanti fatti, mi ha avvicinato a questo splendido mondo in cui si scopre ogni giorno la bellezza del “fare del bene” che, spesso coincide con il “farsi del bene”. Nella mia attività in AIL Torino ho anche incontrato in partico- lare una persona, animata da un grande entusiasmo e da una grande voglia di creare ogni giorno nuove attività, per poter essere sempre più vicini ai pazienti ed ai loro famigliari. Il contatto con malati o ex malati mi ha portato a considerare la vita in un modo diverso: spesso diamo importanza a delle cose futili, dimenticando che importanti sono le persone e non le cose che ci circondano. Certo che “il meglio deve ancora venire”, ho maturato la consapevolezza che volontà, costanza e tanto cuore fanno si che molto spesso i sogni diventino realtà. AIL Trentino Daniele Siamo il Gruppo Giovani ’86 di Cavareno...eravamo un gruppo di ragazzi abbastanza discoli e pazzerelli. Eravamo in terza media, 11 anni fa. Tramite la catechesi abbiamo deciso di occuparci di attività che potessero in qualche modo essere utili, agli altri prima di tutto, ma anche a noi stessi... Ricordo con esattezza due cose importanti: il mercatino di dolci che ogni anno si organizzava a Natale, e la vendita di Stelle e Uova per conto dell’AIL. Tramite il ricavato del mercatino sostenevamo un’adozione a distanza, fatta dalla Parrocchia. Eravamo io, Valeria, e Luca, un nostro coscritto che purtroppo ci ha lasciati. Con la morte di Luca, io e Valeria abbiamo voluto a tutti i costi continuare perché è un modo nostro, di ricordarlo, di averlo lì assieme a noi. Credo che andremo avanti per tanto tempo ancora, anzi... abbiamo deciso di provare a espandere questa nostra passione, e finalmente, quest’anno, siamo riusciti a coinvolgere il Gruppo Giovani di Sarnonico, che venderà per la prima volta le Uova di Pasqua. Speriamo che nel tempo ci siano altri ragazzi che aspettano con ansia la telefonata dell’AIL Trentino per partecipare con entusiasmo. Ecco qua... questa è la nostra storia e la nostra speranza! 17
LA SEDE DELL’AIL NAZIONALE LA “NOSTRA” CASA. Il 24 luglio 2014 è una data storica per l’AIL: l’associazione diventa proprietaria dell’immobile che già ospitava gli uffici della Sede nazionale, del Centro Dati GIMEMA e una sala convegni. Si tratta di tre edifici contigui, all’interno dell’imponente Complesso Immobiliare dell’ex Pastificio Pantanella, circa 800 mq in via Casilina 5, a Roma. Gli uffici, già offerti in comodato d’uso gratuito dal Comune di Roma, nel 2014 sono stati messi in vendita e l’Associazione, considerate anche le condizioni di favore, ha scelto di acquisirli come patrimonio. In questo modo, non solo si è potuto offrire una “Casa” alla sede nazionale e alle sezioni, ma anche un punto di riferimento per tutte quelle persone - malati, famiglie, volontari, operatori sanitari, istituzioni - che ruotano intorno al mondo dell’Ematologia italiana. IL CENTRO CONVEGNI AIL. La location. Storica e moderna. AIL Convegni si trova nello storico Pastificio della Pantanella. Un complesso di archeologia industriale di fine ‘800. Una scenografia di grande fascino, dallo stile contemporaneo. Un involucro completamente in nero, comprese le capriate del soffitto, dove l’illuminazione crea un suggestivo effetto a cielo stellato; qui spiccano le poltroncine rosso scuro, Lo spazio. Eclettico e funzionale. La configurazione rende lo spazio ideale per molteplici utilizzi. Un ampio foyer adatto a rinfreschi e coffee- break, e un ufficio di segreteria. In sala, il palco per gli oratori e la platea di 183 posti su una struttura a gradoni per garantire visibilità da ogni postazione. Con pareti in microforato fonoassorbente per una acustica ottimale, le dotazioni tecniche della sala sono avanzate e affidabili così come i servizi offerti dall’AIL per una ottimale riuscita di ogni evento. 18
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI FINANZIAMENTO AI PROGETTI DI RICERCA E ASSISTENZA
FINANZIAMENTO AI PROGETTI DI RICERCA E ASSISTENZA RICERCA E ASSISTENZA. DUE FACCE DEL NOSTRO IMPEGNO. Grazie al contributo di milioni di sostenitori, dei volontari per la raccolta fondi e del capitale umano di cui è composta, l’AIL riesce a finanziare molti progetti di ricerca. Fondi stanziati € 102.000 Ricerca scientifica nazionale Accantonamenti € 605.028 A livello nazionale AIL finanzia la ricerca attraverso il GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto), fondazione no-profit per lo sviluppo e la formazione della ricerca scientifica, che può contare sull’adesione di oltre 150 Centri di Ematologia presenti su tutto il territorio nazionale. GIMEMA conduce operativamente protocolli di ricerca clinica nel campo delle malattie del sangue dell’adulto. L’AIL ha inoltre sostenuto costi per borse di studio in altri enti di ricerca a livello nazionale. Fondi stanziati € 3.732.387 Ricerca scientifica Sezioni AIL Fondi accantonati € 1.544.837 Le Sezioni AIL, attraverso i Centri di Ematologia di riferimento, sostengono progetti di ricerca scientifica, realizzano laboratori, acquistano apparecchiature e materiali di consumo, erogano borse di studio. 20
GIMEMA LAL2116. Lo studio sulla Leucemia Acuta Linfoide vuole valutare l’efficacia di un trattamento senza chemioterapia inpazienti adulti affetti dalla forma Ph+della malattia. Lo studio è in svolgimento ed aperto all’arruolamento dei pazienti, in oltre 30 centri italiani. STUDIO APOLLO. Lo studio vuole comparare due differenti trattamenti per i pazienti con nuova diagnosi di Leucemia Acuta Promielocitica ed un profilo di malattia ad alto rischio. Lo studio, di fase III, prevede l’arruolamento di 280 pazienti totali a cui, con procedura casuale, verrà assegnato il trattamento standard (AIDA: ATRA e Chemioterapia) o il trattamento sperimentale (ATO+ATRA e Idarubicina). Lo studio è avviato e l’arruolamento dei pazienti è attualmente in corso. STUDIO ITP0815. Prosegue l’arruolamento dei pazienti per questo studio che vuole valutare l’efficacia di un nuovo trattamento di seconda linea per i pazienti resistenti o recidivati dopo un primo ciclo di cure affetti da Porpora Trombocitopenica Idiopatica (PTI o ITP in inglese). 21
GIMEMA QOL CML0916. È anche partito lo studio internazionale che vuole validare il modulo di valutazione della qualità di vita dei pazienti con Leucemia Mieloide Cronica. Lo studio è effettuato in collaborazione con l’organizzazione europea dell’EORTC. CML1516. Di Leucemia Mieloide Cronica si occupa anche il nuovo studio CML1516. In questa ricerca, di fase II, viene valutata l’efficacia e la sicurezza di un nuovo inibitore delle tirosin chinasi in pazienti che non hanno ricevuto benefici da precedenti trattamenti con altri inibitori indirizzati sullo stesso bersaglio. Al momento di questa stesura sono aperti all’arruolamento dei pazienti oltre 30 centri sul territorio nazionale. Per qualsiasi ulteriore approfondimento su queste, e le altre ricerche attive, è possibile consultare il sito www.gimema.it 22
RICERCA Oneri per regione Le Sezioni AIL hanno sostenuto 132 progetti di ricerca. 113.741 77.785 554.568 551.134 94.882 718.156 19.744 138.898 176.550 31.802 366.254 117.690 25.005 357.375 15.210 117.097 256.497 Oneri per fattore produttivo Acquisto di beni € 131.900 Acquisto servizi € 165.328 Personale € 2.318.089 Ammortamenti € 305.947 Oneri diversi di gestione € 811.123 Totale Oneri € 3.732.387 23
PROGETTI DI ASSISTENZA PROGETTI DI ASSISTENZA DELLE SEZIONI AIL. Il servizio di Assistenza Domiciliare è offerto da 44 Sezioni e consente di evitare ricoveri prolungati in ospedale a tutti i pazienti che possono essere curati nella propria casa. Il modo più efficace di migliorare la qualità della vita e di lottare al meglio contro la malattia, con l’aiuto di familiari e amici. 36 sono le Sezioni in tutta Italia che offrono il servizio di Casa AIL, case di accoglienza vicine ai maggiori Centri di ematologia, pensate per ospitare i pazienti non residenti che devono affrontare lunghi periodi di cura, assistiti dai familiari. Ogni Casa AIL offre camera e servizio privato per rispettare la privacy dei pazienti e spazi comuni come soggiorni-pranzo, terrazzi o giardini, che permettono una vita di relazione, tanto più necessaria quanto più lunga e complessa è l’esperienza da condividere. Le Sezioni AIL s’impegnano ad offrire ai pazienti ed ai loro familiari in difficoltà i servizi necessari per affrontare, nel miglior modo possibile, la malattia. Grande attenzione è dedicata ai pazienti soli che non possono svolgere i compiti più semplici. L’AIL, aiuta i pazienti nella routine domestica e nel disbrigo di pratiche o commissioni. In poche parole, i volontari e il personale delle Sezioni aiutano i pazienti a vivere meglio la loro quotidianità. Sono circa 150 i Centri di ematologia a cui le Sezioni AIL garantiscono finanziamenti per realizzare o ristrutturare day hospital e reparti di ricovero, per acquistare apparecchiature all’avanguardia, per finanziare personale sanitario che consenta il buon funzionamento delle strutture. Sono 3 le scuole AIL in ospedale che permettono a bambini e ragazzi di non perdere il contatto con la realtà esterna, continuando il loro regolare piano di studio. 5 le sale gioco, ambienti a misura di bambino, contenitori di giochi, luoghi dove un bimbo può trovare allegria, sensibilità, conforto, grazie alla presenza e al sostegno psicologico di operatori e volontari disponibili e preparati. 24
PROGETTI DI ASSISTENZA CURE DOMICILIARI. Uno dei principali servizi offerti da AIL è l’assistenza a domicilio. Un’attività che raggiunge oltre 2500 pazienti. Perché AIL dedica così tanta attenzione alle cure domiciliari? Semplice. Così i pazienti possono passare meno tempo in ospedale e più tempo a casa. In altre parole, possono vivere meglio a dispetto della malattia. Oneri per regione 2.501 pazienti assistiti 32.796 accessi a domicilio Prestazioni: 106.431 Visita medica 22.697 188.385 Visita consulenza specialistica 197.826 Visita infermieristica 364.123 Esecuzione di prelievi ematici e di altro materiale biologico Emotrasfusione di emazie concentrate 239.550 212.471 Emotrasfusione di piastrine Infusione di emoderivati o albumina umana Infusione di antibiotici, antivirali, antifungini per via parenterale 660.491 Infusione di chemioterapici antiblastici per via parenterale 195.263 Infusione endovenosa di soluzioni idratanti 42.484 433.533 167.259 Terapia farmacologica del dolore e di altri sintomi Gestione nutrizione enterale 27.353 Gestione nutrizione parenterale Esecuzione di aspirati di sangue midollare Esecuzione di ecografie 92.006 Cura e prevenzione delle lesioni da pressione e della mucosa oro-faringea Medicazione e manutenzione di catetere venoso centrale Cateterizzazione vescicale Pulizia e mantenimento dell’igiene Oneri per fattore produttivo personale del paziente Acquisto di beni € 72.788 Supporto sociale al paziente e alla famiglia Supporto psicologico al paziente Acquisto servizi € 528.530 e alla famiglia Personale € 2.138.960 Seduta di fisioterapia Ammortamenti € 17.263 Attività di formazione dei caregiver del paziente Oneri diversi di gestione € 293.481 Totale Oneri € 3.051.022 25
PROGETTI DI ASSISTENZA CASE AIL. Le Sezioni AIL hanno realizzato una serie di strutture capaci di garantire i servizi necessari a chi vive lontano dai centri di cura. Il malato ematologico deve necessariamente sottoporsi a lunghe terapie, che possono essere garantite soltanto da Centri di Ematologia altamente specializzati. Per il paziente che risiede lontano dal proprio Centro, queste terapie comportano ulteriori periodi di ricovero, dopo la prima fase di ospedalizzazione. Le Case AIL consentono di evitare periodi di ospedalizzazione prolungata e soprattutto di realizzare grandi economie per la sanità pubblica. 341 stanze 700 posti letto 3.906 ospiti di cui: 1.596 pazienti e 2310 familiari Oneri per regione 26.011 129.869 141.398 29.998 202.484 45.216 104.580 90.440 40.897 16.534 19,517 5.660 44.457 101.822 149.347 Oneri per fattore produttivo 17.380 Acquisto di beni € 97.906 Acquisto servizi € 426.813 Godimento beni di terzi € 62.353 Personale € 256.505 Ammortamenti € 216.962 Oneri diversi di gestione € 105.070 Totale Oneri € 1.165.609 26
PROGETTI DI ASSISTENZA SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI. Spesso i pazienti e le loro famiglie hanno bisogno di essere aiutati anche nelle attività quotidiane. Ecco perché le Sezioni AIL offrono una serie di servizi che vanno dal sostegno psicologico agli aiuti domestici, dallo svolgimento di varie commissioni al trasporto in ospedale. Oneri per regione 2.116 famiglie aiutate di cui 456 con contributo 57.777 economico e 1.660 con 54.429 erogazione di servizi 237.354 134.467 126.376 Servizi: Supporto psicologico 34.976 20.620 Aiuti domestici Disbrigo pratiche e commissioni 57.811 2.274 Trasporti da/verso l’ospedale Aiuto economico 58.432 5.491 171.097 21.090 60.027 103.674 101.648 Oneri per fattore produttivo Acquisto di beni € 9.705 Acquisto servizi € 39.251 Personale € 183.681 Ammortamenti € 2.391 Oneri diversi di gestione € 1.012.516 Totale Oneri € 1.247.544 27
PROGETTI DI ASSISTENZA CENTRI DI EMATOLOGIA. I centri di ematologia sostenuti da AIL si trovano lungo tutto il territorio italiano. Buona parte dei fondi dell’Associazione viene investita proprio nel sostentamento dei centri, perché restino sempre all’avanguardia. AIL crede fortemente nella rete territoriale. Solo così si può arrivare il più vicino possibile a chi ne ha bisogno e garantire cure di elevato standard qualitativo. Oneri per regione 48.996 141.153 1.849.251 828.516 515.595 734.576 312.870 80.747 314.957 11.522 1.323.401 37.277 341.009 37.275 127.258 64.821 140.842 243.311 Oneri per fattore produttivo Acquisto di beni € 1.172.219 Acquisto servizi € 360.442 Godimento beni di terzi € 66.502 Personale € 3.324.483 Ammortamenti € 56.139 Oneri diversi di gestione € 2.169.592 Totale Oneri € 7.149.377 28
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI COMUNICAZIONE SENSIBILIZZAZIONE INFORMAZIONE 29
COMUNICAZIONE SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE RAPPORTI CON I MEDIA. CAMPAGNE NAZIONALI ED EVENTI ISTITUZIONALI. Nel 2016 l’AIL ha avuto una visibilità costante sui diversi media. L’obiettivo di comunicazione dell’Associazione è quello di far conoscere il proprio impegno a livello nazionale e locale, cercando la massima integrazione tra i diversi mezzi di comunicazione e modulando i messaggi in relazione al taglio editoriale delle varie testate. La comunicazione istituzionale dell’AIL intende attivare un dialogo informativo di carattere scientifico e sociale. Un dialogo che passa anche attraverso la sensibilizzazione collettiva alla lotta contro le malattie del sangue. Gli obiettivi vengono perseguiti attraverso campagne pubblicitarie, approfondimenti scientifici, attività redazionali, conferenze stampa e sono finalizzati a informare su: I progressi della Ricerca scientifica Il ruolo del GIMEMA e il sostegno dell’AIL I servizi di Assistenza, le Cure Domiciliari e le Case Alloggio I seminari interattivi per i pazienti e le loro famiglie L’opera dei volontari Le testimonianze dei pazienti Tutti gli spazi pubblicitari vengono ottenuti gratuitamente, compresi quelli di consistente valore commerciale. Unica eccezione la campagna 5x1000, programmata su spazi contrattati comunque alle migliori condizioni possibili. Le principali campagne nazionali Uova di Pasqua, Stelle di Natale, Giornata Nazionale contro le leucemie, i Linfomi e il Mieloma (Sognando Itaca) e 5x1000 godono di pianificazione ben diversificata. Grazie alla tv, riusciamo a raggiungere milioni di persone. Con la stampa fatta di annunci pubblicitari, articoli e notizie, diamo risalto alle attività sul territorio. Attraverso la radio, su emittenti nazionali e regionali, abbiamo un importante supporto per raggiungere un pubblico numericamente rilevante e trasversale. E infine sul web, possiamo comunicare con il target più giovane e le comunità dei social network. 130 Quotidiani nazionali e locali I NUMERI 45 Periodici SUI MEDIA 20 Tv nazionali 200 Tv regionali 140 Siti web di informazione 25 Network radiofonici 496 Radio Locali Stelle di Natale Uova di Pasqua Giornata Nazionale 5x1000 Lasciti solidali TV 392 255 70 440 - Carta stampata 470 457 207 175 58 Radio 496 450 420 203 - Web 347 281 163 263 - I numeri della tv si riferiscono al totale dei passaggi tra spot, lanci, approfondimenti scientifici e spazi dedicati. I numeri della carta stampata sono relativi alla pubblicazione di spazi pubblicitari, articoli di approfondimento scientifico e diffusione di notizie su quotidiani nazionali, quotidiani regionali e periodici. I numeri della radio si riferiscono al totale dei passaggi tra spot, interviste e spazi dedicati. I numeri del web sono comprensivi di pubblicazioni di banner, intro page e approfondimenti giornalistici su portali di quotidiani, periodici, tv e radio. 30
CAMPAGNE NAZIONALI ARMANDO TESTA www.ail.it Molte vite blica della Repub Presid ente ricominciano Patron ato del dalla ricerca Sotto l’Alto . 212 016 Per com ba tter Il 21 giugno e i tum ori del san gue rnata Nazio giugno la lotta contro nale per linfomi e mie leucemie, loma. un gio rno non Gio è la Giornata ba sta , ma può per raccontar Nazionale per far e mo lto. e i progressi la lotta contro della Ricerca le malattie del incontri e iniz e per sangue, promo iative di sensib ess ere sempre ssa dall’AIL sar à att ivo uno iliz zaz ione organizza più vic ini ai pazienti sp ec ial e nu ti in molte citt attraverso à. CAMPAGNE NAZIONALI vostre domand me ro ve rd e, da l Ne l cor so di tutta la e, perché l’in qua le illu stri giornata formazione è em ato log i risp il primo passo ond era nno alle SPECIALE NU verso una cur MERO VERD a sem pre più efficac E AI e. STELLA DI NATALE L – ATTIVO MAR PROBLEMI EMATOLOG TEDÌ 21 GIUG ICI 800-22 NO 2016 6524 UOVA DI PASQUA GIORNATA NAZIONALE Sede Nazion ale: via Casilina , 5 - 00182 Rom a - Tel. 067038 c/c postale 8730 601 00 31
CAMPAGNE NAZIONALI AVRAI MIGLIAIA DI EREDI. CAMPAGNE NAZIONALI LASCITI I. AIA DI ERED AVRAI MIGLI CON UN LASCITO AD AIL, DAI A TANTE VITE LA POSSIBILITÀ DI CONTINUARE. Da 45 anni AIL è impegnata nella lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. I risultati ottenuti sono straordinari e anche in futuro dobbiamo poter garantire ai nostri malati progressi nella ricerca e nuove terapie. Un lascito testamentario può contribuire concretamente a rendere le malattie del sangue sempre più guaribili. Per info 0670386019 - lasciti@ail.it - www.ail.it . CONTINUARE SSIBILITÀ DI E VITE LA PO AD AIL, DAI A TANT om i e mieloma. SCITO cemie, linf CON UN LA ata nella lot ta contro leu dobbiamo pot er garantire AIL è impegn he in futuro lascito testam entario Da 45 anni ordinari e anc terapie. Un enuti sono stra rca e nuove pre più guaribi li. I risultati ott gre ssi nella rice ie del sangue sem lati pro le ma latt ai nostri ma e a rendere concretament w.ail.it può contribuire i@a il.it - ww 86019 - lascit Per info 06703 CAMPAGNA NAZIONALE 5XMILLE 32
TESTIMONIANZE Andrea Casadei - Cesena Andrea Casadei è un ragazzo di 25 anni che ha scelto, quasi per scherzo, di fare l’arbitro. Per 781 giorni però non ha potuto dirigere alcuna gara perché impegnato in una partita molto più complicata: quella con una leucemia mieloide acuta, che lo ha costretto a cinque cicli di chemioterapia e a un trapianto di midollo. «La domenica avevo arbitrato una partita e mi ero sentito un po’ più stanco del solito, ma nulla di allarmante. È stato grazie ad una donazione di sangue che mi hanno scoperto la malattia, il lunedì successivo a quella partita. Mi richiamarono immediatamente per fare un prelievo di controllo, perché qualcosa non andava.” Andrea Casadei era donatore Avis da quando aveva 18 anni e quell’appuntamento, ormai diventato abitudine, ha dato una svolta inaspettata alla sua vita. Subito il ricovero a Ravenna e i cicli di chemioterapia. Il 2014 è stato un anno di emozioni forti, contrassegnato dalla malattia ma anche dalla nascita di Simone, il primo figlio di Andrea e della compagna Azzurra: «Il 20 ottobre sono diventato papà di Simone e la fortuna ha voluto che nascesse un po’ in anticipo mentre ero a casa». «Durante la degenza ho preparato l’ultimo esame e ho scritto l’80% della tesi», racconta ridendo: «Non c’è molto da fare quando si è ricoverati». Così, sempre nel 2014, a luglio ha dato l’ultimo esame, a dicembre ha discusso la tesi e concluso il suo percorso di studi alla facoltà di Economia e Commercio di Forlì. Prima il ritorno al lavoro e poi il ritorno in campo, ad arbitrare: «Adesso voglio divertirmi e stare bene, solo i capelli stanno tardando a tornare, ma è solo questione di tempo» Elisa Ciaffi - Roma A 10 anni le veniva diagnosticata una Leucemia Linfoide Acuta. Riceve le cure presso il Policlinico Umberto I di Roma (Reparto di Ematologia di via Benevento). È assistita, in particolare, dal Prof. Testi. Elisa ha ora 20 anni e qualche anno fa ha vinto il Campionato Regionale di Ginnastica Artistica. “Quando mi ammalai ero solo una bambina e non potevo ben comprendere ciò che mi stava realmente accadendo: io così piena di vita, costretta ad un letto d’ospedale. A distanza di tempo ho compreso che anche questa mia parziale “inconsapevolezza” di ciò che realmente questa malattia fosse mi ha aiutata, perché neanche per un secondo ho dubitato del fatto che l’avrei superata. Ma la mia forza più grande è stata sicuramente la mia famiglia, che mi è stata sempre accanto e non mi ha mai fatto sentire realmente malata. Mi ripromisi di essere forte, giurando a me stessa che sarei guarita nel minor tempo possibile. Quando, dopo poco più di un mese, mi diedero la notizia che potevo finalmente tornare a casa, la gioia inondò di nuovo la mia vita. Ripresi subito a pieno la mia vita, e ancora nel corso di alcune cure riuscii a tornare a scuola e a riprendere la ginnastica artistica, la mia più grande passione! Voglio ringraziare coloro che hanno permesso tutto questo, senza i quali oggi non potrei raccontare la mia stori. Il mio sogno è che tutti i bambini che stanno vivendo questa malattia possano raccontare la loro esperienza con la gioia di chi ce l’ha fatta!” Stefano Chiappini – Anzio (Roma) “Era il 1999 e avevo 12 anni e dopo una febbre persistente mi sono recato al Pronto Soccorso di Anzio con scarsi risultati. In una settimana mi sono ritrovato all’Ematologia del Policlinico Umberto I in via Benevento. La diagnosi fu di Leucemia Mieloide Acuta. Un inizio aggressivo, quasi 400.000 globuli bianchi, feresi. Primo ricovero da fine aprile a metà luglio con due cicli di chemioterapia. Uscii per un paio di settimane per festeggiare a casa il mio compleanno. Ad agosto feci un altro ciclo di chemio. Con l’autunno mi trasferirono dal reparto pediatrico al secondo piano per adulti e lì conclusi il mio ciclo di cure con un ennesimo ciclo più l’auto trapianto delle cellule staminali. Sono testimone di un approccio sanitario veramente preparato, scrupoloso e attento ai bisogni dei malati. Professionisti straordinari: dal medico all’inserviente. Il carisma del prof. Mandelli permeava tutta la clinica. Ogni giorno, anche solo per pochi secondi, doveva vedere ogni persona ricoverata e avere aggiornamenti su di essa. Con la mia famiglia ed alcuni amici siamo Volontari AIL da più di 15 anni. Inizialmente perché ci sentivamo in debito per tutto quello di cui avevamo beneficiato, ma poi abbiamo preso consapevolezza che, con la partecipazione corale e comunitaria, nella quale l’Associazione eccelle per motivazioni e spirito di solidarietà, la guarigione totale ed il recupero della qualità di vita del paziente sono una cosa possibile.” 33
TESTIMONIANZE Valentina Crociani – Ravenna “Nel giugno del 2009 avevo 24 anni e un Linfoma di Hodgkin appena diagnosticato. Sono stata subito sottoposta a sei cicli di chemioterapia ABVD presso l’Unità Operativa di Ematologia dell’ospedale di Ravenna, allora guidata dal dr. Alfonso Zaccaria. Qui ho incontrato persone splendide, molto preparate professionalmente e dall’enorme spessore umano. Fortunatamente, al termine delle somministrazioni, non c’è stato bisogno di cicli aggiuntivi di chemio né di radioterapia e dopo 5 anni di follow up sono considerata “normale”. Sono successe tante cose in questi anni: ho viaggiato tanto, sono andata a vivere da sola, ho conosciuto Luca – mio marito - ed insieme stiamo ponendo le basi per quello che ci auguriamo possa essere uno splendido futuro insieme. Sono diventata volontaria AIL della sezione di Ravenna, che ho conosciuto grazie all’esperienza della mia malattia e che mi ha regalato amicizie sincere. Sono diventata giornalista pubblicista, un sogno che coltivavo fin da quando ero bambina, ed ora anche blogger. On line parlo della mia esperienza positiva e di come mi sono riappropriata della mia esistenza con le unghie e con i denti, con una fame che – forse – può avere solo chi ha realizzato di poter morire davvero. Sono ancora qui e guardo e vivo la vita con occhi diversi. Sono uno dei tanti esempi che dimostrano che si può guarire e tornare a stare bene e, con un po’ di fortuna, anche tornare a volare!! È ciò che auguro a chiunque stia attraversando ciò che ho vissuto io.” Fiorangela Giugliano - Catania “Durante l’estate del ’95, mi sentivo molto stanca e mi ritrovavo con un grosso livido su una gamba. Su insistenza di mia madre feci alcuni esami del sangue: qualche valore risultò sballato. Dopo aver ripetuto gli esami e iniziato senza successo una cura a base di cortisone mi rivolsi al dottor Tafuri, un ematologo dell’Università La Sapienza di Roma, il quale intuì la gravità della situazione, confermata da un prelievo midollare: leucemia mieloide acuta. Quando i medici mi informarono - “Devi sottoporti alla chemioterapia” - piansi e per tre giorni fui come in trance. Dopodiché iniziai la cura, così dolorosa da indurmi a chiedere l’assunzione della morfina. Ero in una stanza sterile, persi venti chili e mi caddero tutti i capelli. Dopo cinquanta giorni fui dimessa una prima volta, ma passati altri quattro giorni, la dottoressa che si occupava di me mi chiese di rientrare per un altro ciclo. La chemioterapia aveva funzionato, però dovevo sottopormi all’autotrapianto del midollo, visto che nessuno dei miei parenti era compatibile. Sono stata operata il 15 aprile 1996, il 5 giugno ho lasciato Roma e ancora oggi mi sottopongo a controlli periodici: la malattia è scomparsa e, anche se nessuno può darmi la certezza che non si ripresenti, mi sento bene. Sono tornata a giocare a pallavolo, ho iniziato a insegnare questo sport alle bambine, mi sono laureata in Economia del Turismo. Ciò di cui vado però particolarmente fiera è l’aver dato vita, insieme alle famiglie Tulimieri e Cosentino, alla sezione AIL di Salerno. La nostra sede è in Via Laurogrotto 19 - rione Petrosino Salerno.” Zenone Gatti – La Spezia Due anni fa, dopo una donazione di sangue per l’AVIS – sono donatore abituale - fui contattato dal laboratorio, che mi richiedeva di ripetere un emocromo: il risultato fu un altissimo numero di globuli bianchi. Insieme all’allora mia compagna iniziammo a fare indagini mediche. Nel giro di 2 giorni mi ritrovai ricoverato al reparto ematologia del San Martino di Genova. La diagnosi era Leucemia Mieloide Cronica. Fortunatamente una delle più curabili, anche se mi avevano avvisato che probabilmente ci sarebbe stato un peggioramento della malattia. Qualche controllo più tardi la malattia avanza e, proprio nel giorno del mio 28° compleanno, vengo di nuovo ricoverato e inizio la chemioterapia, alternando periodi di 15\20 giorni di ricovero e 15/20 giorni a casa. Il programma era preparami al trapianto, per cercare una cura definitiva e avere un’aspettativa di vita duratura. Sia la mamma che il papà risultano compatibili per la donazione. Inizio subito con la terapia per 6 giorni, e al settimo giorno, dopo aver prelevato il midollo di mia mamma, faccio la fatidica infusione. Da quel momento in poi sono stato ad aspettare che il midollo nuovo ripartisse: i giorni che non passavano mai, dolori, nausea, stanchezza. Finalmente la bella notizia! Il ritorno a casa è stato uno dei momenti più belli. La mia vita nel frattempo ha ripreso la sua normalità: lavoro, amici, hobby, qualche vacanza direi più che meritata. Genova e l’ospedale San Martino ormai sono diventati la mia seconda casa. A tutt’oggi continuo a prendere i miei farmaci e a vivere la mia vita, soddisfatto di quello che sono riuscito a fare finora. Sono sicurissimo che andrà tutto per il meglio, qualche piccolo intoppo ogni tanto ci può anche stare…mi ricorda che non devo ancora mollare la presa e tenere sempre duro! :) 34
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