VEDERE IN CANTON TICINO - Il Giornale dell'Arte
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VEDERE IN © CANTON TICINO N. 6, NOVEMBRE | DICEMBRE 2018 SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 391 NOVEMBRE 2018 SOCIETÀ EDITRICE ALLEMANDI IL GIORNALE DELL’ARTE Antanas Sutkus e Peter Greenaway a Vilnius il 27 giugno 2018 © Ramunas Danisevicius TUTTA L’ARTE DA VEDERE A NOVEMBRE E DICEMBRE
VEDERE IN CANTON TICINO |2 Un Cantone da record Il Ticino alza l’asticella sfoderando un’intensa attrattività culturale. Per Carmen Giménez, presidente del MASI, progetti di qualità e di richiamo sono la strada giusta. Pubblico e osservatori lo confermano Da sinistra: Carmen Giménez, presidente del Consiglio e della Commissione scientifica della Fondazione MASI di Lugano e due vedute della mostra «Picasso. Uno sguardo differente» al MASI Lugano © Succession Picasso/2018, Prolitteris, Zürich Il Ticino ha dimostrato di avere siderato che Picasso è uno dei più grandi disegnatori della storia, una grande attrattività culturale, nonché il più grande scultore del XX secolo, ho deciso di realizzare un ne è un segnale il record di visi- dialogo tra il disegno e la scultura di tutta la sua carriera, un accosta- tatori registrato dal MASI Museo mento presentato di rado in precedenza. Il risultato è stato un Picasso d’arte della Svizzera italiana a Lu- intimo e personale, che ci ha permesso di presentare molti lavori mai gano con la mostra «Picasso. Uno sguardo differente»: circa 50mila esposti prima, insieme a capolavori noti come ad esempio gli studi per «Les Demoiselles d’Avignon», l’iconica scultura raffigurante una capra Sommario visitatori con una media di 570 al giorno e un picco di 2.300 «La Chèvre» e una selezione di sculture in metallo tra le quali anche presenze il 19 marzo, giornata del museo a porte aperte. La mo- «Femme aux bras écartés», oltre a capolavori raramente dati in pre- stra è stata curata da Carmen Giménez e organizzata in colla- stito come «Mandoline et clarinette». Ecco, direi che questo «sguardo 3 Intervista a Luigi Belluzzi borazione con il Musée National Picasso di Parigi. Presidente differente», ripreso anche nel titolo della mostra, unito a una parti- 4-5 ll Rapporto annuale del Consiglio e della Commissione scientifica, Fondazio- colare cura nell’allestimento e nella presentazione di questo inedito 6 Intervista a Tobia Bezzola ne MASI Lugano, originaria della Spagna, tra i massimi esper- dialogo, siano stati gli elementi determinanti per il suo successo. 7 Il MASI, la Collezione Olgiati ti di Picasso, membro del Consiglio Reale del Museo del Prado L’ambiente culturale ticinese può essere d’esempio e l’Associazione-Nel dal 2009, Giménez ci spiega come raggiungere un obiettivo così anche per altri? I-II Speciale Il Rivellino LDV Art Gallery importante per il territorio e per chi lo osserva dall’esterno. Indubbiamente il caso del MASI è molto interessante dal punto di 10 La Fondazione Lindenberg e Villa Ciani Che cosa significa questo record per la Svizzera italiana? vista delle politiche culturali di una regione. Dopo un lungo percorso 11 La Fondazione Braglia Dopo i primi due anni di apertura del MASI, la riflessione che abbiamo il Cantone Ticino e la Città di Lugano hanno trovato un accordo per fatto in seno al Consiglio di Fondazione è che fosse il momento giusto l’unione dei rispettivi due musei in una realtà unica, il MASI Lugano, 12 Il Museo di Villa dei Cedri e l’ Archivio Armand Rondez per alzare nuovamente il livello degli obiettivi del museo. Con questo sotto il cappello di una Fondazione cofinanziata. Il risultato è il classi- presupposto è nato il progetto «Picasso. Uno sguardo differente», che co esempio di come la nuova entità risulti molto più forte della somma 13 Il m.a.x. museo ho avuto la possibilità di portare a Lugano con la collaborazione del delle parti e sia oggi in grado di creare un valore maggiore per la 14 Il Museo Vincenzo Vela Museée Picasso di Parigi. In questo contesto, i circa 50mila visitatori comunità e coinvolgere un pubblico molto più ampio rispetto al passa- 15 La Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst della mostra ottenuti in 3 mesi di apertura rappresentano un punto to, con ripercussioni positive su tutta la scena culturale della regione. di inizio per il MASI e per la Svizzera italiana: la consapevolezza che Quali sono i fattori cruciali nel panorama culturale a Lugano è possibile realizzare allo stesso tempo progetti di qualità e extra Ticino? di richiamo, la risposta del pubblico c’è ed è molto interessante la sua Credo che le componenti siano essenzialmente due: la qualità della provenienza eterogenea. programmazione e la capacità di trovare un posizionamento distin- Che cosa ha determinato questo successo? tivo. È vero, partiamo da un bacino d’utenza più ristretto, ma lavo- Il nome del maestro spagnolo è stato un ottimo punto di partenza, rando sugli assi sopra menzionati e con un’adeguata comunicazione tuttavia in un periodo in cui le mostre su Picasso sono numerose è sta- è possibile anche per una realtà periferica come Lugano attrarre un to necessario riflettere sul contenuto per offrire al pubblico qualcosa numero significativo di visitatori proveniente da fuori, come dimo- di nuovo, raffinato, e diverso da ciò che poteva vedere altrove. Con- strato dal MASI nel 2018. q Mariella Rossi N. 6 NOVEMBRE | DICEMBRE 2018 «vedere a/in» è un supplemento di «il giornale dell’arte» edito da allemandi srl, piazza emanuele filiberto 13, 10122 torino IL GIORNALE DELL’ARTE Umberto Allemandi, direttore responsabile Claudia Carello, art director Ha collaborato: Sandro Parmiggiani Il giornale non risponde dell’autenticità delle attribu- Franco Fanelli, vicedirettore Cinzia Fattori, advertising manager Relazioni commerciali: zioni delle opere riprodotte, in particolare del contenu- Barbara Antonetto, caporedattore (011.8199118 - gda.pub@allemandi.com) Valeria Riselli (valeriariselli@gmail.com) to delle inserzioni pubblicitarie. Le opinioni espresse negli articoli firmati e le dichiarazioni riferite dal gior- Alessandro Allemandi, web publisher Editor at large: Jenny Dogliani Stampa: GEDI Printing spa, nale impegnano esclusivamente i rispettivi autori. Si Beatrice Allemandi, product manager Guest editor: Mariella Rossi via Giordano Bruno 84, 10134 Torino consiglia di verificare al telefono oppure online date e orari delle manifestazioni. ilgiornaledellarte.com | allemandi.com
3 | Vedere VEDERE IN aCANTON Napoli TICINO | Lugano |3 Una fiera dai ritmi frenetici con 10mila follower Luigi Belluzzi e una veduta Luigi Belluzzi racconta i successi di WOPART e anticipa la quarta edizione della scorsa edizione di WOPART L’interesse del mondo dell’arte contemporanea per Lugano è cresciuto LUGANO. WOPART–Works on Paper Art negli ultimi anni. Tra i fattori che Fair, Centro Esposizioni Lugano, via Campo Marzio, wopart.eu hanno contribuito a questo incremento c’è la nascita di WOPART–Works on Paper Art Fair, fiera dedicata a che WOPART diventi un appuntamento qualità» al quale è sottoposto: qualità professionale sui social che ha permesso a disegno, opere su carta e fotografia imperdibile. Sviluppare poi un insieme del progetto, qualità e quantità degli WOPART di raggiungere 10mila follower che si svolge la terza settimana di di appuntamenti culturali con ospiti espositori e del materiale rappresentato, mirati e selezionati su Instagram (canale settembre da tre anni. Luigi Belluzzi, internazionali tali da richiamare il nostro internazionalizzazione del mercato di principalmente usato dal segmento Arte e cofondatore e organizzatore di target in un momento di relax da fiere come riferimento, tendenza a divenire leader di Gallerie), un traguardo che nessuna altra WOPART, ci anticipa le novità della quello della terza settimana di settembre. A mercato, quantità e qualità del commercio fiera del comparto work on paper ha mai quarta edizione, in programma per seguito della spinta propulsiva di WOPART, sviluppato, potenzialità di crescita e ottenuto. La stampa ha manifestato un settembre 2019. in Europa sono nate altre sei fiere di work prospettive di sviluppo. WOPART è al terzo grandissimo entusiasmo nei confronti della Come sarà la fiera del 2019? on paper, sintomo di un’esigenza e di un anno di vita e si è posizionata subito al fiera, colpita soprattutto dall’elevata qualità Dopo tre anni di crescita, per il quarto anno mercato che ha adocchiato un segmento vertice delle grandi esposizioni sul tema work delle gallerie e delle opere esposte. ci concentreremo soprattutto sulle parole molto interessante e che coinvolge tantissime on paper. Un’esperienza che si allinea con Che rapporto avete stabilito tra la chiave: Selezione, Ricerca e Qualità. Sia in gallerie e artisti. WOPART però, oltre che quella dei più grandi eventi internazionali fiera e il territorio? riferimento alle gallerie, che al contesto in al Modern e Contemporary, ha aperto le del settore, come le fiere di opere su carta a WOPART ha creato sinergie forti con il cui si trovano. Sarà un’edizione coraggiosa, porte a capitoli che hanno ancora molto New York, Londra, Parigi. Una start up che è territorio e con le sue emergenze artistiche dove l’obiettivo di riferimento sarà quello di potenziale inespresso, come il disegno antico passata dai 35 a 100 espositori in brevissimo fatte di musei, fondazioni e collezioni allargare il raggio d’azione dei collezionisti, e la fotografia, mondi affascinanti e in tempo, con una forte selezione di gallerie pubbliche e private. Quest’anno la prima art per sviluppare il mercato e le grandi forte espansione ma con pochi momenti di di altissima qualità e che sta percorrendo il week luganese, con mostre internazionali, potenzialità del territorio in cui vive la fiera. riferimento e di mercato. Questa è la vera cammino a ritmi frenetici. gallerie aperte anche la sera ed esposizioni Quali sono gli obiettivi a lungo forza di WOPART: sviluppare una grande Che ruolo hanno stampa e social? visitabili in luoghi non abituali per l’arte, ha termine? piattaforma, ampia ma di altissima qualità, Quest’anno la fiera ha sviluppato una animato Lugano durante i giorni della fiera. Far crescere il mercato delle opere su carta, attorno a un supporto delicato e affascinante campagna mediatica internazionale con il Ci auguriamo di vedere una partecipazione un comparto giudicato da sempre segmento come la carta. duplice focus principalmente su Svizzera sempre maggiore da parte della città e poter di un collezionismo colto ma di nicchia, e Come misura il successo della fiera? e Italia, senza dimenticarsi però delle così creare un appuntamento imperdibile per riuscire a inserirci ufficialmente nelle agende La misura del successo di qualsiasi evento grandi piazze artistiche internazionali. il pubblico internazionale amante dell’arte. dei collezionisti internazionali, facendo sì fieristico è rappresentata dall’«obiettivo Per la prima volta c’è stato un approccio q M.R. Martedì 20 Partecipano: Studio 2 Radio Svizzera Italiana Marc Augé, e sabato 24 novembre Edgard Morin, Università della Svizzera italiana Pio Wennubst, Gilles Boeuf, Programma dettagliato: Luigi di Corato, www.associazione-nel.ch Alberto Rocca, Camille Morineau, Tobia Bezzola, Giovanni Pellegri
Rapporto Canton Ticino 2018/19 © Quattro esperti del Cantone analizzano l’attività culturale: studi, Università, musei e restauri a cura di Lidia Carrion ceo ci Swiss Lab for Culture Projects SA, società che opera come laboratorio di ricerca per un nuovo modo di fare museo elaborando sistemi di trasmissione della cultura con nuove forme anche «oltre» quelle multimediali e interattive Dopo l’era delle banche cento anni ha inoltre costruito un profondo radi- Colomba di Arogno, ancora oggi è un modello sto- Stabilità economico-sociale, legislazione che fa- camento nell’arte e nell’architettura moder- riografico per le indagini sull’emigrazione artisti- vorisce l’iniziativa economica privata ed elevato na e contemporanea: LAC, Lugano Arte Cultura, ca all’epoca dell’Ancien Régime. Nel 1996 nasceva livello di benessere rendono la Svizzera un luogo MASI Museo d’arte della Svizzera italiana, Acca- a Mendrisio l’Accademia di Architettura, a cui interessante per investire e operare in arte. Non demia di Architettura di Mendrisio (tra i docenti veniva affiancato l’Archivio del Moderno, moto- è un caso che la più importante fiera mondiale Mario Botta) e Locarno Festival, la più importante re propulsore per le ricerche sull’importante ruolo del settore, Art Basel, si svolga in questo Paese, rassegna cinematografica svizzera. assunto in Europa dagli architetti di origine ticine- e che importanti gallerie del mondo abbiano q Giorgio Carrion se, celebrati anche con due esposizioni nel Museo sedi o filiali qui. Dal canto suo il Ticino negli Giornalista, collabora con testate locali Cantonale (dedicate a Domenico Trezzini e France- ultimi anni sta riportando l’arte al centro del sco Borromini nel quattrocentesimo della nascita). proprio sistema economico, recuperando una L’alternanza tra lo studio Fu però soprattutto la Pinacoteca Züst a Rancate tradizione secolare di luogo di incontro e scambio del passato e lo spettacolarismo a mettere a frutto le indagini di quella allora gio- tra le espressioni artistiche di Nord e Sud Europa. del contemporaneo vane generazione di studiosi, creando sinergie col Ne sono un esempio la nascita del LAC a Lugano Una riflessione sullo stato degli studi a carattere mondo accademico italiano e proponendo una se- e della fiera WOPART. Terminata l’era della banca storico artistico nella Svizzera italiana deve partire rie ininterrotta di esposizioni volte a far crollare come core business ticinese, la crescita del merca- da lontano, da quella ventata di novità nelle ricer- la pesante cortina che aveva diviso il mondo degli to dell’arte è una delle direzioni in cui si sta muo- che, soprattutto relative all’epoca moderna, che ha studi ticinese da quello delle regioni confinanti. vendo il Cantone: ne traggono giovamento tanti coinvolto il territorio all’inizio degli anni Novan- Nel corso del decennio scorso le cose, però, sono altri settori, in primis quello culturale-turistico. È ta. Una classe politica illuminata aveva permesso progressivamente mutate; calate le saracinesche importante essere parte di un sistema territoriale già negli anni precedenti la costituzione ex-novo o dell’OSMA a Locarno e con i musei sempre più in cui tutti remano nella stessa direzione, uscire la riapertura secondo nuove modalità gestionali di orientati verso l’organizzazione di esposizio- da un’ottica di competizione, aprirsi a una mag- una costellazione di musei a carattere comu- ni di arte contemporanea, complessivamente gior collaborazione tra privati, istituzioni ed enti nale e cantonale, sollecitando una nuova gene- più economiche sul piano organizzativo e paganti pubblici e creare spazi per i giovani artisti. razione di storici dell’arte a riannodare i legami in termini di pubblico, gli studi sulla produzio- q Patrizia Cattaneo Moresi con la tradizione storiografica locale. Si produssero ne artistica del passato nella Svizzera italiana Storica dell’arte, direttrice di Artrust SA, coo di moresi.com, mostre epocali dedicate agli esponenti di punta hanno dovuto contare spesso sulle energie dei sin- azienda specializzata in protezione di dati digitali e servizi IT della tradizione artistica ticinese (a Locarno Sero- goli studiosi e su iniziative editoriali coraggio- dine; a Lugano Pier Francesco Mola al Museo Can- se, quali la collana promossa dalla rivista «Arte e 250 franchi per cittadino tonale d’arte e Giuseppe Antonio Petrini al Museo Storia» diretta da Giorgio Mollisi, dedicata per buo- L’essenza della «Sonnenstube», il cantone svizzero d’Arte) e si approntava il riordino delle collezio- na parte ai legami storici e artistici tra Svizzera e più meridionale, è nella cultura diffusa. Il 73% ni, come quella luganese (allora con più di 6mila Italia. Sul fronte museale, ad eccezione del Museo dei Comuni del Canton Ticino inferiori a mille pezzi) in previsione di quel museo della città che di Mendrisio, che ha avuto il coraggio di proporre abitanti ha un dicastero culturale che si occupa non ha mai visto la luce. Tutte le istituzioni, nei un’esposizione complessa e impegnativa sui pittori di valorizzazione. Nell’anima mediterranea della cui organici militava un esiguo numero di operato- comaschi originari di Mendrisio, Francesco e Inno- Svizzera arte e cultura non sono uno strumento ri, si sono avvalse almeno agli inizi di collaborazio- cenzo Torriani (2006), si è potuto continuare a fare artificioso di marketing turistico, ma l’essenza di ni esterne: giovani ricercatori qualificati e attivi sul riferimento solo sulla lodevole e costante attività un territorio da secoli ricco di un patrimonio arti- territorio i quali, non occupando ruoli istituziona- espositiva della Pinacoteca Züst. Una ventata di stico, architettonico e culturale di rilievo. All’anno li, potevano contare su borse di studio emanate vivacità nel campo dell’indagine sull’arte del passa- europeo del patrimonio culturale (2018) il Ticino dallo stato del Cantone Ticino a sostegno della to nel nostro territorio è stata portata dall’apertura partecipa con un percorso in più tappe attraverso cultura di lingua italiana in Svizzera, o dal Fondo a Lugano della Galleria Canesso di Parigi (2012), cui scoprire non solo i beni artistici e storici locali, Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica la cui attività espositiva ha contribuito a fare da ma anche il lavoro di chi li protegge, comunica e (FNRS), destinato fino al 2007 anche a ricercato- traino alle nuove aperture sull’arte del passato ma- trasmette alle generazioni future. 90 milioni di ri indipendenti. All’inizio degli anni Novanta era nifestate dal Museo Cantonale, che nel 2014 ha pun- franchi svizzeri (circa 79 milioni di euro) sono l’OSMA di Locarno (Opera Svizzera dei Monu- tato i riflettori sul milanese Bramantino. Nell’attua- stati spesi dai Comuni per arte e cultura: circa menti d’Arte) il polo catalizzatore per gli studiosi. lità, la geografia museale ticinese è stata stravolta 250 franchi all’anno per abitante. Una cifra consi- Si creò una classe qualificata di operatori cultura- dall’avvento del MASI (nato dall’unione tra Museo derevole che, peraltro, non tiene conto degli inve- li e di storici dell’arte, destinata a occupare posti cantonale d’arte e Museo cittadino del capoluogo stimenti federali, di quelli delle varie fondazio- chiave nei musei del Cantone (Mariangela Agliati ticinese). L’autonomia gestionale delle due entità, ni e collezioni private e del contributo di centri Ruggia alla Pinacoteca Züst; Simone Soldini al Mu- distinte per ambizioni e carattere ma coinvolte in studi e Università. Con una legge del 2002, lo seo d’Arte di Mendrisio). I primi risultati di quelle una partita giocata sul terreno della qualità, ha la- Stato ha inserito i beni artistici e culturali in una ricerche confluirono in una collana promossa dal- sciato spazio alle ambizioni di una città che cerca banca dati: oltre 17mila oggetti tutelati tra chie- lo Stato del Cantone Ticino Artisti dei Laghi. Itinerari nella promozione culturale il suo riscatto turistico se, palazzi, giardini storici, opere d’arte, manufatti europei, il cui primo volume, inaugurato da Lucia ed economico. La scommessa è stata lanciata, verrà rurali e architetture militari. Il Ticino negli ultimi Pedrini Stanga e dedicato alla famiglia di stuccatori vinta se il nuovo ente museale riuscirà a rimanere
immune dalle chimere dell’omologazione imposta tività anche il restauro di beni mobili (opere da lorizzazione del momento medievale. Si è prestata delle mostre blokbuster, costruendosi una propria cavalletto, sculture lapidee e lignee, suppellettili particolare attenzione ai dipinti, ai quali è stata identità e alternando a mostre di facile successo liturgiche, tessili) e di organi storici. Fra i nume- ridata leggibilità e fruibilità. Le origini della Cat- di pubblico iniziative giostrate sul filo dell’appro- rosi esempi, due cantieri di particolare interesse e tedrale di San Lorenzo a Lugano risalgono invece fondimento scientifico e culturale. Sul tappeto valore storico-artistico hanno impegnato il Servi- all’alto Medioevo, essendo documentata dall’818. vi sono da tempo a Lugano progetti sull’arte del zio monumenti dell’Ufficio negli ultimi anni. En- La struttura attuale, di epoca romanica, ha subito passato per i quali sarebbe necessario un forte im- trambi sono di origine medievale entrambi sono trasformazioni nel Rinascimento e nel Barocco. Di pegno finanziario e scientifico. Ci si potrebbe aspet- stati oggetto di due interventi di restauro e trasfor- particolare importanza è la facciata rinascimentale tare, ad esempio, un’esposizione che contempli i mazione a inizio Novecento. Sono sotto la prote- in pietra di Saltrio, finemente decorata. Anche que- capolavori degli scultori provenienti dalle sponde zione del Cantone dal 1911. Uno è la Chiesa di San sto edificio fu segnato dagli interventi di inizio No- del Ceresio, i quali seppero ottenere nel corso del Biagio a Bellinzona-Ravecchia, documentata sin vecento condotti dagli architetti Augusto Guidini Rinascimento il predominio delle commissioni in dal 1237. L’attuale edificio gotico è una basilica di e Otto Maraini, a cui si aggiunsero i dipinti murali molti contesti culturali europei nei quali furono tipo lombardo e custodisce importanti affreschi di Ernesto Rusca di Rancate e del luganese Antonio attivi. Si ripongono notevoli aspettative anche nei medievali e tardomedievali, interessante corpus Barzaghi Cattaneo. Affreschi di stile eclettico, ri- confronti dell’Università della Svizzera Italiana, di pittura lombarda. I dipinti trecenteschi sono in visitazioni novecentesche che spaziano dallo stile l’unica oggi a poter usufruire dei fondi del FNRS e buona parte riconducibili al Maestro di Sant’Ab- romanico lombardo al Rinascimento. Seppur non dove da qualche tempo è stato costituito l’Istituto bondio e al Maestro di San Biagio. Il Maestro da tutti riconosciuti nel loro valore artistico, questi di storia e teoria dell’arte e dell’architettura. di Sant’Abbondio prende il nome dall’omonima dipinti rappresentano un unicum a livello ticine- q Laura Damiani Cabrini basilica comasca dove ha dipinto il ciclo del coro. se e lombardo per qualità ed estensione e creano Laureata in Museografia, dottore in Storia e Critica d’arte, Lo ritroviamo attivo nel Canton Ticino anche nella un’unità ottica e spaziale che contribuisce a lega- curatrice di numerose mostre e pubblicazioni Chiesa Rossa di Castel San Pietro e in San Biagio a re fra loro gli interventi dei periodi precedenti. Il Bellinzona, sua l’Annunciazione dell’arco trionfale recente restauro è stata l’occasione per rivalutare I restauri recenti (1340 ca). Il Maestro di San Biagio è così denomina- tale apporto pittorico ritenuto meritevole di essere di edifici e dipinti to per aver dipinto la facciata e la cappella maggio- conservato e valorizzato. Nel rispetto delle scelte La conservazione e valorizzazione del patrimonio re della chiesa omonima, intorno al 1350. La chiesa progettuali e decorative di inizio Novecento, l’in- del Cantone Ticino è un compito centrale dell’at- è stata oggetto di un importante restauro, eseguito tervento ha coinvolto l’intero edificio e le sue adia- tività dell’Ufficio cantonale dei beni culturali. nel 1910-14 da Edoardo Berta e indirizzato al recu- cenze, con l’adeguamento dell’area del presbiterio Ogni anno sono circa cinquanta i cantieri di re- pero del (presunto) aspetto medievale dell’edificio, secondo le attuali norme liturgiche e la posa di un stauro di edifici tutelati ai sensi della Legge sulla eliminando le fasi successive. Per questo motivo, nuovo arredo sacro in pietra di Saltrio. protezione dei beni culturali (1997). Si tratta pre- per il restauro recente è stato definito un criterio q Simonetta Biaggio-Simona valentemente di edifici religiosi, ma anche civili, d’intervento volto al rispetto delle scelte di inizio Capo Ufficio dei beni culturali del Canton Ticino, qui in colla- borazione con Lara Calderari dal Medioevo al Contemporaneo. Rientra nell’at- Novecento (in buona parte irreversibili), con la va- POP ART? Collezione Giancarlo HOW EVIL IS e Danna Olgiati Spazio −1 Lugano Con il sostegno di: 06.01.2019 23.09.2018 Parte del circuito MASI Lugano
6VEDERE | VedereINaCANTON Napoli TICINO | Lugano |6 Il MASI progetta trittici di artisti: da Segantini a Gertsch I programmi di Tobia Bezzola: tante mostre e nel settembre 2019 la seconda sede a Palazzo Reali Direttore del MASI Museo stampo svizzero e internazionale. per il prossimo anno? xilografie. L’8 settembre porteremo d’arte della Svizzera italiana Continuando a dare la priorità Apriremo il 2019 (il 10 febbraio) a Lugano, come prima tappa da giugno 2017, originario di alla qualità della programmazione, con una mostra dedicata al europea, la mostra «Being Human», Berna, assistente di Harald ci ritaglieremo un ruolo sempre più Surrealismo svizzero, realizzata l’ultimo progetto del fotografo Szeemann nel 1992-95, già importante sulla mappa dell’arte con l’Aargauer Kunsthaus. americano William Wegman, direttore del Folkwang europea. Successivamente inaugureremo figura chiave dell’arte concettuale Museum di Essen, Tobia Come cambia il pubblico? (il 24 marzo) «Segantini- Hodler- statunitense. Oltre alla sede del LAC, Bezzola illustra i programmi Il grande cambiamento è la Giacometti», che riunirà i capolavori come di consueto, presenteremo due dell’istituzione luganese. rivoluzione digitale. È importante della Fondazione Gottfried Keller nuovi allestimenti (dal 31 marzo e Che cosa ci dicono i dati sui per un museo essere consapevole di proprietà della Confederazione, dal 22 settembre) della Collezione visitatori del MASI? di questi radicali cambiamenti provenienti da diversi musei Giancarlo e Danna Olgiati e quello I 2/3 dei visitatori provengono da di abitudini ed essere pronti svizzeri, un evento che non accadeva autunnale sarà accompagnato da fuori Ticino, 1/3 da fuori Svizzera. ad adattarsi, trovando il modo dal 1965. Tra le opere anche il una mostra temporanea. Infine per Negli ultimi anni abbiamo assistito di relazionarsi con il pubblico «Trittico delle Alpi» di Giovanni settembre è prevista la riapertura di a un trend di crescita del pubblico attraverso nuove tecnologie e Segantini, ceduto in prestito l’ultima Palazzo Reali, che diventerà a tutti internazionale: interessanti i casi Tobia Bezzola nuovi linguaggi. La produzione di volta oltre 50 anni fa. In seguito (dal gli effetti la seconda sede del Museo, di Germania e Stati Uniti, il cui contenuti diventa fondamentale e 25 agosto) il trittico resterà al MASI e s’inaugurerà con un allestimento numero di visitatori è aumentato in ragione di ciò? il tipo di linguaggio è più diretto al centro di un allestimento con della Collezione. costantemente nell’ultimo periodo, Lavoriamo sulla combinazione delle rispetto ai media tradizionali. opere della collezione permanente. Progetti futuri? senza dimenticare l’Italia, che tre dimensioni: locale, nazionale Attraverso i social media Il 12 maggio aprirà la mostra Per il 2020, grazie a un accordo resta uno dei nostri bacini primari. e internazionale. Vogliamo da parliamo quotidianamente al «Gertsch- Munch-Gauguin», un con la Collezione Bührle, tra le più Il trend si può spiegare con la una parte perseguire una delle nostro pubblico, si tratta di una omaggio al grande artista svizzero. importanti raccolte private del XX graduale affermazione del brand nostre missioni legate allo studio grandissima opportunità che non Franz Gertsch (1930), curerà lui secolo di pittura impressionista MASI e della nostra sede al LAC e alla divulgazione dell’identità esisteva in precedenza. Il museo è stesso la mostra, mettendo in luce francese, realizzeremo una mostra come destinazione sempre più artistica della nostra regione e più trasparente, è diventato esso l’influenza che il maestro norvegese con opere di artisti come Monet, integrata nei percorsi turistici. dall’altra continuare a portare stesso un medium. e quello francese hanno avuto sul Manet, Renoir, Gauguin e Van Come può crescere il MASI a Lugano progetti prestigiosi di Cosa avete in programma suo lavoro, tramite una selezione di Gogh. q Mariella Rossi
7VEDERE | VedereINaCANTON Napoli TICINO | Lugano |7 Fino a gennaio Prepariamoci l’irriverente ai cambiamenti Magritte Gli incontri dell’Associazione-Nel Surrealismo belga al MASI L’adattamento umano ai mutamenti è il tema di «Visioni in dialogo. Metamorfosi», ciclo di Il programma espositivo del MASI Museo d’arte incontri e conferenze dell’Associazione-Nel «Fare della Svizzera italiana per il 2018 si conclude con arte nel nostro tempo», con studiosi di scienza, una grande retrospettiva di René Magritte (1898-1967), arte, letteratura, filosofia, cinema e altri ambiti curata da Xavier Canonne, Julie Waseige e Guido Comis, ancora. Istituita nel 2012 e presieduta da Cristina realizzata con la Fondazione Magritte in collaborazione Bettelini, l’Associazione è caratterizzata dalla con il museo Amos Rex di Helsinki e visitabile fino multidisciplinarietà. Dopo la conferenza di Alfredo al 6 gennaio. Il titolo, «Magritte. La Ligne de vie (La Jaar tenutasi in ottobre, il 20 novembre Marc Augé, linea della vita)», è tratto da una conferenza tenuta filosofo dei non luoghi, presenterà l’intervento dal surrealista belga nel 1938. Il percorso comprende «Tra metamorfosi delle culture e identità, quali oltre novanta opere realizzate nell’intera carriera, dalle mezzi concepire per costruire il nostro futuro?». icone più conosciute a lavori raramente esposti. Molte Il 24 novembre invece, una giornata dedicata ai le visioni spaesanti che sovvertono la percezione del cambiamenti globali aperta dall’ambasciatore quotidiano, dalle opere degli anni Venti e Trenta come «Etalage Hygiène de la vision» di Martial Raysse, 1960 Pio Wennubst (vicedirettore generale dell’Agenzia © 2018 Prolitteris, Zurigo «Le parfum de l’abîme» (1928), «L’arbre de la science» Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione al Europop (1929) e «Les marches de l’été» (1938) a lavori successivi Dipartimento degli Affari Esteri). A seguire un tra cui «La mémoire» (1948), «Modèle rouge» (1953) e intervento di Gilles Boeuf (oceanografo e professore «Le château des Pyrénées» (1962). E poi documenti, all’Università Pierre et Marie Curie di Parigi) fotografie, affiche e la sua produzione filmica di fine La bellissima collezione Olgiati intitolato «L’uomo potrà adattarsi a se stesso?». Poi, anni Cinquanta. L’inedito dialogo tra «La traversée i contributi di monsignor Alberto Rocca (direttore difficile», realizzata dall’artista belga nel 1926, e «Les della Pinacoteca Ambrosiana e della Classe di Studi plaisirs du poète» di Giorgio de Chirico del 1912 illustra «How Evil Is Pop art? New European Realism 1959- Borromaici a Milano) e Camille Morineau (direttrice l’ispirazione fondamentale che Magritte trasse dalla 66» è la nuova mostra della Collezione Giancarlo e delle collezioni e delle mostre alla Monnaie di Parigi). Metafisica per elaborare la propria poetica. Viene anche Danna Olgiati in corso fino al 6 gennaio nello Spazio Infine, una discussione con Luigi Di Corato (direttore documentata la sua infatuazione per il Futurismo -1, adiacente al LAC Lugano Arte e Cultura. La Collezione della Divisione attività culturale della Città di Lugano), italiano, di cui condivise lo spirito irriverente ravvisabile Olgiati, parte del circuito del MASI Museo d’arte della Giovanni Pellegri (coordinatore all’Università della in alcune opere meno note. Non mancano infine lavori Svizzera italiana, propone una panoramica della Pop Svizzera italiana-USI della Fondazione Science et in cui sperimentò tecniche ispirate all’Impressionismo art europea a partire dalla fine degli anni Cinquanta, Cité) e Tobia Bezzola, direttore del MASI, museo con o in cui guardò al Fauvismo con ironia. Nello stesso mettendo in dialogo opere di sua proprietà con quelle cui l’Associazione è parte di una rete istituzionale di museo fino al 16 dicembre si può inoltre ammirare di una tra le più importanti collezioni private di questa collaborazioni culturali. «È importante diffondere online il nuovo allestimento della collezione permanente corrente. Tra gli artisti in mostra vi sono alcuni precursori le conferenze, tutte videoregistrate, inserite nell’archivio web e fino al 17 febbraio la personale di Vera Trachsel, come i tedeschi Richard Lindner e Konrad Klapheck. dell’associazione e su YouTube, fruibili da tutti in qualsiasi vincitrice del Premio Manor Ticino 2018. Il Surrealismo Lavori di esponenti della Pop art britannica, come Peter momento, con un pubblico (quello di lingua italiana nel tornerà al MASI, dal 10 febbraio al 16 giugno, con una Blake, Pauline Boty, Allen Jones e David Hockney, e mondo) in continua crescita», conclude la presidente. collettiva sulle sue declinazioni svizzere organizzata in tedesca, come Peter Klasen e Konrad Lueg, sono messi a collaborazione con l’Aargauer Kunsthaus di Aarau. confronto con opere di Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle e Daniel Spoerri, solo per citarne alcuni. «Ma soprattutto LUGANO. Associazione-Nel «Fare arte nel nostro tempo», la mostra, spiega il curatore Tobia Bezzola, incorpora per la associazione-nel.ch, «Visioni in dialogo. Metamorfosi» 20 e 24 novembre in sedi varie prima volta le diverse formazioni italiane della prima Pop art nel loro contesto internazionale, a cominciare da Mimmo Rotella». Alfredo Jaar Courtesy di Lia Rumma Tra gli italiani figurano anche Franco Angeli, Gianfranco Baruchello, Tano Festa, Mario Schifano e Michelangelo Pistoletto. Nel catalogo che accompagna l’esposizione, un saggio di Vincenzo de Bellis. Fino al 6 gennaio nello Spazio -1 si può ammirare anche il nuovo allestimento permanente della Collezione Olgiati. Intitolato «A Collection in Progress», innesca interessanti rimandi alla mostra sulla Pop art, per esempio attraverso opere di Jim Lambie, Jonathan Monk e Kelley Walker, artisti Neopop. In tutto più di quaranta autori, da Fortunato Depero a Rudolf Stingel, a Paul Chan. Particolare attenzione su Carla Accardi, cui è dedicata «La lampe philosophique» di René Magritte, 1936 una sezione monografica, ma ad arricchire il percorso © Prolitteris 2018, Zurich vi sono anche inaspettate analogie, come quella tra i monocromatismi di Anish Kapoor e Yves Klein. q M.R. LUGANO. MASI Museo d’arte della Svizzera italiana (c/o LAC Lugano Arte e Cultura), piazza Bernardino Luini 6, mar-dom 10-18, gio 10-20, masilugano.ch, luganolac.ch, «Magritte. La Ligne de vie» LUGANO. Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, fino al 6 gennaio, «Collezione permanente» lungolago Riva Caccia 1, ven-dom 11-18, masilugano.ch, fino al 16 dicembre, «Vera Trachsel» fino al 17 febbraio, collezioneolgiati.ch, «How Evil Is Pop Art?» «Surrealismo svizzero» dal 10 febbraio al 16 giugno e «A Collection in Progress» fino al 6 gennaio
8SPECIALE | Vedere a| IlNapoli Rivellino LDV Art Gallery I Greenaway multidisciplinare e premiato Il regista britannico al GIFF 2018 Da sinistra: Emmanuel Cuénod «Eisenstein Mexican Ghosts» di Peter Greenaway 2015 Verranno proiettati «The Draughtsman’s Contract» e «A Zed & Two Noughts», due film iconici del regista britannico. La prima svizzera del documenta- rio «The Greenaway Alphabet» farà inoltre luce sul suo lavoro e la sua vita. Peter Greenaway incontrerà della sua carriera. avverrà con «Knife + Heart» di ciali di teatro immersivo, con il pubblico? A che cosa è dedicata l’edizio- Yann Gonzalez. Molto interes- il VR Museum, che raccoglie Il Geneva International Film Lunedì 5 novembre presenterà ne 2018 del GIFF? sante il programma cinemato- una selezione di reinterpreta- Festival-GIFF (dal 2 al 20 no- il suo film del 1982 «The Drau- Alla transrealtà, intesa come il grafico (segnaliamo «Widows» zioni digitali di capolavori della vembre, giff.ch) celebra Peter ghtsman’s Contract». Interverrà mondo in cui viviamo oggi, un di Steve McQueen) e anche pittura, e con la proiezione di Greenaway, le cui opere sono inoltre durante la cerimonia del posto strano e sconcertante in quello delle serie TV. Il program- «The Moment», il primo film in al centro della mostra «Eisen- Film & Beyond Award, parlando cui convivono realtà fisiche e ma digitale offrirà esperienze cui l’azione è determinata dalle stein Mexican Ghosts» realiz- della natura multidisciplinare virtuali. La cerimonia di apertura coinvolgenti con progetti spe- emozioni dello spettatore. zata con Il Rivellino LDV Art Gallery di Locarno. Ne parla il Con Kerouac «On the road» direttore generale e artistico del GIFF Emmanuel Cuénod. formato come pittore e sviluppa Quali opere di Peter costantemente idee per il cinema Insieme alla Bob Rauschenberg Gallery Greenaway sono esposte al con l’aiuto delle sue formidabili Ginevra Film Festival? capacità di disegnatore, mentre «Eisenstein Mexican Gho- Kerouac ha abbozzato a margine sts», 92 disegni esposti da La di quaderni letterari concetti Galerie per tutta la durata del Oltre 70 tra dipinti, disegni illustrati di copertine di libri (tra cui Festival. Sono stati realizzati e oggetti dello scrittore un modello di copertina per On per il suo film «Eisenstein in statunitense Jack Kerouac the Road) e dipinti a olio su tela: Guanajuato», presentato al (1922-69) sono esposti sono «Character Studies (studi GIFF nel 2015, e raccontano fino all’8 dicembre alla Bob sul personaggio)», come scrive il fascino che il Museo delle Rauschenberg Gallery a proposito di Joan Rawshanks. Mummie della città messicana a Fort Myers in Florida L’arte visiva di entrambi merita di Guanajuato, celebrando la (rauschenberggallery.com). indagini più approfondite e relazione intima e senza paura Figurano insieme a una serie riconsiderazioni. con la morte, ha esercitato sul di disegni di Peter Greenaway Si era già occupato regista russo Eisenstein. dedicato al romanzo On the di Kerouac? Quale premio consegnerete a road. Ne parla Jade Dellinger, Sì, con la mostra «Jack Kerouac Greenaway al GIFF 2018? direttore del museo. e Ed Ruscha: On the Road» Il Film & Beyond Award, un Le opere di Kerouac erano già prima di questa. Abbiamo Jade Dellinger e una veduta della mostra alla Bob Rauschenberg Gallery riconoscimento alla carriera in state esposte negli Stati Uniti? © Andrea Melendez-Grandeur Magazine esposto il manoscritto originale tutti i campi: cinema, fotografia, A oggi questo è il più grande di On the Road abbinato per la disegno e arti visive. Dal 2014 progetto dedicato alle opere al Whitney Museum e al Centre documentata nel catalogo Skira prima volta a opere di Ed Ruscha il Film & Beyond Award ha rico- di Jack Kerouac negli Stati Pompidou, ma siamo entusiasti della mostra «Kerouac Beat ispirate a Kerouac. Ruscha ha nosciuto il lavoro di personalità Uniti ed è la prima volta che che questa straordinaria e Painting» (al Ma*Ga di Gallarate illustrato un’edizione limitata di dell’industria cinematografica la sua arte visiva è abbinata a completa collezione di oltre 70 tra il 2017 e il 2018, Ndr). On the Road e ha prestato la sua che hanno esplorato altre forme questi disegni recenti di Peter dipinti, disegni e oggetti faccia il Qual è il rapporto tra Kerouac copia non rilegata con tutte le d’arte, tra gli altri Apichatpong Greenaway ispirati a On the suo debutto con noi negli Usa. e Greenaway? immagini fissate a mano. Weerasethakul, Abel Ferrara e Road. In un certo senso le Da dove provengono le opere? Peter Greenaway è un genio Prossimi progetti? Anton Corbijn. Promuovere la opere tornano a casa, visto che Abbiamo collaborato con Arminio cinematografico, Jack Kerouac Il 2019 è il nostro 40mo transdisciplinarità è una delle Kerouac trascorse gli ultimi anni e Paolo Sciolli attraverso. Il ha sfidato le convenzioni anniversario, il 15mo da quando nostre maggiori preoccupazioni. della vita in Florida. Alcuni lavori Rivellino LDV Art Gallery di letterarie ed è uno degli scrittori abbiamo cambiato il nome Il premio e la mostra ribadi- sono stati esposti a Lowell (città Locarno per presentare questa più significativi del XX secolo. in Bob Rauschenberg Gallery, scono la pluridisciplinarità del natale dello scrittore, Ndr) e in collezione ineguagliabile di arte e Entrambi si sono impegnati anche festeggeremo con una grande lavoro artistico di Greenaway. mostre sulla Beat Generation effetti personali di Jack Kerouac, nelle arti visive. Greenaway si è mostra di Rauschenberg.
SPECIALE | Il Rivellino LDV Art Gallery II Il fotografo censurato amato da Sartre Da sinistra, Romas Jankauskas, Commissario Expo (Lituania); L’ottantesimo compleanno di Antanas Sutkus Alain Berset, presidente della Confederazione Svizzera; Arminio Sciolli, Il Rivellino LDV Art Gallery; Renaldas Gudauskas, direttore della Biblioteca Nazionale della Lituania, Vilnius Il prossimo anno il fotografo lituano Antanas Sutkus compirà ottant’anni e la Biblioteca Nazionale della Lituania «Martynas Mazvydas» di Vilnius gli dedicherà un’importante retrospettiva, annunciata dal direttore Renaldas Gudauskas. Le celebrazioni proseguiranno in Svizzera, con una personale nell’estate 2019 nel Rivellino LDV Art Gallery a Locarno. In particolare saranno esposte le Antanas Sutkus © Ramunas Danisievicius opere su Jean-Paul Sartre. Antanas Sutkus, come definirebbe la sua ricerca? non sarebbero mai potute essere Il glamour e la fotografia sempre molto importante quando sovietico sono diventate la La fotografia documentaristica era esposte in nessuna mostra in pubblicitaria sono diventati uno scatto. Apprezzo la fotografia base delle mie recenti mostre il mezzo per trasmettere l’identità Lituania o all’estero. Se la censura strumento di propaganda, non per la capacità di penetrare in Europa e America Latina. Il nazionale. Ma non ho mai pensato le avesse trovate le avrebbe c’è abbastanza attenzione da nell’anima. Mi sono sempre fidato lavoro con i miei archivi per me di essere un documentarista o un distrutte. La maggior parte parte dei mass media verso la della mia intuizione e ho lavorato è molto interessante, sembra artista. Il contatto e la relazione delle mie fotografie non è mai fotografia sociale, umanistica e in modo spontaneo. Il mio credo una macchina del tempo. tra me e la società era la cosa stata mostrata durante il regime realistica. è amare le persone. Selezionare le immagini con il principale. Il valore del mio lavoro sovietico. I leader del partito Cosa sceglie di fotografare? Ha modificato il suo approccio mio occhio maturo dà nuova vita sta nella connessione tra i miei hanno sempre voluto insegnarci Non mi piace l’effetto paparazzo. oggi? alle fotografie dei miei esordi. personaggi e me. come mostrare «la vita perfetta Le mie migliori fotografie sono A partire dal 1991 ho iniziato Quando realizzò le fotografie Qual era il suo rapporto con il nell’Unione Sovietica». prese durante passaggi casuali ad analizzare il mio vastissimo di Sartre che esporrà a regime sovietico? Anche oggi i media mostrano per le strade della città o della archivio. Le molte fotografie Locarno? Le opere mie e dei miei colleghi quello che vogliono. campagna. Il contatto interiore è mai mostrate durante il regime Era il 1965, ero un giovane fotografo lituano di 26 anni. Un amico, il poeta lituano Eduardas Mieželaitis, era il Il restyling del Rivellino Koudelka a Praga e dopo leader del gruppo che incontrava Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir in Lituania; quando Recentissimo è l’annuncio che PalaCinema la passerella che La direttrice Emma mi ha proposto di unirmi al Daniel Libeskind firmerà il unirà il Palazzo del Cinema al Zanella ha annunciato gruppo sono stato molto progetto per la realizzazione a nuovo polo culturale al Castello. la mostra del fotografo contento. Sartre era già un Orlando in Florida di un nuovo Allo stesso Botta è stato chiesto ceco Josef Koudelka Premio Nobel, famoso in tutto il centro d’arte per ospitare l’opera dal Rivellino il progetto per al Museo Ma*Ga di mondo, ma era umile e gentile. pittorica di Jack Keouac, parte ripensare gli spazi esterni Gallarate, nella primavera Ho scattato quasi 100 foto del della collezione di Arminio e della sede. L’invito, seguito del 2019. Saranno esposte viaggio di quella famosa coppia Paolo Sciolli, fondatori del dall’elaborazione di una prima le fotografie di teatro, tra durante i cinque giorni di visita Rivellino LDV Art Gallery proposta progettuale, è avvenuto cui esemplari eccezionali nel nostro Paese. Sartre non di Locarno, che ai numerosi in occasione della consegna con le istruzioni autografe sapeva che fossi un fotografo, progetti extra muros affianca a Botta del Premio Boccalino dell’autore. Ci sono gli ho parlato delle mie foto una programmazione nella 2018, lo storico riconoscimento anche i ritratti dell’attore solo l’ultimo giorno e lui non ne propria sede di Locarno. Questa indipendente, ricevuto quest’anno Jan Trishka, eseguiti nel fu molto contento: gli piaceva comprende il rivellino, ossia anche da Antanas Sutkus, 1970 per il manifesto e la solo Henri Cartier-Bresson, ma la torre dell’antico complesso durante il Festival di Locarno copertina del programma dopo alcune settimane gli ho difensivo attribuito a Leonardo (nella foto, Paolo Sciolli con del Divadlo za branou, il teatro di Praga attivo tra il ’65 e il ’72, quando inviato i miei scatti e ho ricevuto da Vinci. La posizione della l’architetto Mario Botta al lavoro venne chiuso dai sovietici. Fu questo, probabilmente, l’ultimo servizio una valutazione molto positiva, galleria è ancora più rilevante sullo schizzo del primo progetto in patria di Koudelka prima di emigrare in Inghilterra per sfuggire ha usato le mie foto in varie nel tessuto cittadino, perché per la riqualifica del Rivellino). a un regime repressivo, grazie all’interessamento della Magnum pubblicazioni sempre indicando rientra nel rinnovato assetto Photos. Nel ’67 aveva rinunciato alla carriera di ingegnere e nel ’68 il mio nome. Tuttavia dopo la dei luoghi culturali: tra il nuovo era divenuto uno dei maggiori fotografi della Primavera di Praga, morte dello scrittore le mie PalaCinema e il futuro Museo premiato con la Robert Capa Gold Medal dell’Overseas Press Club. fotografie iniziarono a essere Arp, la cui apertura è attesa per In contemporanea verrà realizzata una mostra di Koudelka anche al pubblicate senza firma o con il 2019 in Casorella, il palazzo Rivellino LDV Art Gallery di Locarno, che custodisce un corpus di quella di Cartier-Bresson. Solo seicentesco adiacente al opere dell’autore (nella foto, Josef Koudelka, provino a contatto con nel 1991 con i miei negativi sono Castello Visconteo. L’architetto istruzioni autografe, tre prove fotografiche dell’attore Jan Trishka per riuscito a dimostrare che sono Mario Botta sta disegnando su collage grafico del manifesto e copertina del programma del Divadlo l’autore del famoso ritratto di commissione della Fondazione za branou di Praga, 1970) Sartre sulle dune di Nida.
VEDERE 10 | Vedere IN aCANTON Napoli TICINO | Lugano e Porza |10 Artigiani soprattutto ceramisti che ancora oggi si affida alla sapienza di mani esperte», spiegano i cura- Il 10 e 11 novembre l’ottocentesca Villa Ciani affacciata sul lago di Lu- tori. Un excursus storico e geografico che include, tra gano ospita la prima edizione di «YouNique Artigianalità d’Eccellenza», l’altro, oggetti utilizzati nei banchetti medievali e mostra evento di alto artigianato artistico diretta da Andrea Peri con la nelle feste di corte rinascimentali, fino all’ogget- consulenza di Anty Pansera. Sono esposte le creazioni di trentanove artigia- tistica contemporanea. Completa la rassegna ni, perlopiù svizzeri e italiani, realizzate con tecniche e materiali diversi, come un focus su Albisola, in particolare sulla pro- vetro, mosaico, pelle, tessuto e metalli preziosi. Si va dalle tradizioni più an- duzione di pignatte in terracotta accompagnate tiche alle tendenze del design contemporaneo, con spazi dedicati alle due e per usanza dai cosiddetti «macachi», statuine quattro ruote, ovviamente artigianali. Al secondo piano del palazzo, nella stessa del presepe, anch’esse di ceramica, e una pa- due giorni, è allestito «Grand Tour. Alla scoperta della ceramica italiana», un per- noramica su cristalli e altri materiali e vetri d’alto corso espositivo curato da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, promosso artigianato. da AiCC-Associazione Italiana Città della Ceramica. Un viaggio nella tradizione ceramica LUGANO. Villa Ciani, via Canova/angolo Parco Ciani, younique- di trentacinque città italiane, tra cui Vietri sul Mare (un esempio nella foto). «Nel Paese dei experience.com, «YouNique Artigianalità d’Eccellenza» e «Grand Tour. cento campanili, cento stili decorativi e cento gusti coloristici hanno costruito una tradizione Alla scoperta della ceramica italiana» 10 e 11 novembre con orario 10-18 Teres Wydler: confronto postumo con Lindenberg in memoriam La Fondazione d’Arte Erich Lindenberg è nata a Porza nel tisti ticinesi, ma recentemente anche svizzeri e internazio- 2008 due anni dopo la scomparsa dell’artista tedesco, per nali, a confrontarsi con il modo di sentire del pittore tede- volere dell’amica e collega Mareen Koch, che dal 2010 ne sco e a pensare opere inedite per questi spazi. Le mostre supporta con passione ed entusiamo le iniziative. Curata sono costruite attraverso il dialogo continuo con gli artisti». da Tiziana Lotti Tramezzani, custodisce in Ticino il lascito La prossima mostra «Accumulation&Trasmutation» di Te- delle opere di Erich Lindenberg (1938-2006) e mantiene res Wydler (nella foto, «New Landscapes series») aprirà il con la Germania un legame attivo attraverso le collabora- prossimo 25 novembre a Villa Pia, sede della Fondazione, zioni con curatori, artisti e amici che si sono appassionati con quattro video e sei installazioni realizzate ad hoc, che alla sua opera pittorica. Lo scopo della Fondazione è stu- rendono conto del suo recente percorso. «La sua opera dal diare e valorizzare la propria collezione e di farla dialogare carattere concettuale indaga la relazione complessa tra na- con artisti, il cui lavoro presenta affinità con le opere di tura, meccanica e luce, quest’ultima in particolare, tematica Lindenberg oppure opportunità di approfondimento sull’ar- centrale anche nelle ricerche di Lindenberg», come raccon- tista. «La nostra missione, spiega Lotti Tramezzani, consiste ta la curatrice Lotti Tramezzani, precisando che «la Fonda- PORZA. Fondazione d’Arte Erich Lindenberg, nella conservazione e nella ricerca sull’opera di Lindenberg, zione si caratterizza come piattaforma attiva nella promozio- via Cantonale 24,tel. +4191/9401864,fondazionelindenberg.org, approfondita con mostre da cui emergono gli studi che di ne dell’arte contemporanea e offre agli artisti la possibilità «Teres Wydler. Accumulation&Trasmutation» dal 25 novembre al 7 aprile solito rimangono dietro le quinte. Invitiamo soprattutto ar- di nuove sfide e nuovi stimoli di riflessione». Il Museo Villa Pia a Porza nasce dalla Fondazione d’Arte Erich Lindenberg, costituita nel 2008 da Mareen Koch per conservare e far conoscere il percorso artistico di Lindenberg (Gronau 1938 - Berlino 2006). A questo scopo e per favorire il radicamento nel territorio, il museo è attivo come luogo di incontri e scambi culturali. Teres Wydler - Aeons of Accumulation…Aeons of Accumulation…Aeons of Accumulation… - video 2018 - loop 3’ Teres Wydler “Accumulation&Trasmutation” 25 novembre 2018 - 7 aprile 2019 Apertura al pubblico: martedì 10-18 - domenica 14-18 - Ingresso gratuito Fondazione d’Arte Erich Lindenberg Museo Villa Pia Info e prenotazioni: +41 (0)91 940 18 64 - info@fondazionelindenberg.org Via cantonale 24 - 6948 Porza www.fondazionelindenberg.org Swiss Edition 2018 VILLA CIANI LUGANO www.younique-experience.com 10 -11 MOSTRA EVENTO INTERNAZIONALE novembre ore 10 -18 DEDICATA ALL’ALTO ARTIGIANATO ARTISTICO ARTIGIANALITæ D'ECCELLENZA MEDIA PARTNER SPONSOR TECNICI CON IL PATROCINIO DI
VEDERE 11 | Vedere IN aCANTON Napoli TICINO | Lugano |11 Dialoghi tra collezionisti «Familienbild» di Emil Nolde, 1947 L’Espressionismo tedesco © Nolde Stiftung Seebüll di Braglia e Johenning La passione per complementare della corrente l’Espressionismo tedesco è il espressionista. filo conduttore della mostra Sono esposte in tutto settantasei «Da Kandinsky a Nolde. opere di quattordici artisti, Dialogo fra due collezionisti. suddivise in sezioni tematiche. Le collezioni Braglia & È da segnalare la presenza Johenning», visitabile nella di artiste importanti: Paula Fondazione Gabriele e Anna Modersohn-Becker (Dresda Braglia di Lugano fino al 15 1876-Worpswede 1907), dicembre e poi di nuovo dal 28 anticipatrice e prima figura marzo al 29 giugno 2019. femminile dell’Espressionismo LUGANO. Fondazione Gabriele e Anna Braglia, Riva Caccia 6a, gio-ven-sab 10-13 /14,30-18,30, È un incontro per certi versi tedesco, documentata dalla fondazionebraglia.ch, «Da Kandinsky a Nolde. Dialogo fra due collezionisti. Le collezioni Braglia & Johenning» fino al 15 dicembre e dal 28 marzo al 29 giugno 2019 eccezionale, perché le opere collezione Johenning, e della Fondazione Braglia Marianne von Werefkin (Tula, dialogano con quelle della Mosca, 1860-Ascona 1938), del ritratto «Ragazza con stola in mostra: 14 della collezione Nolde, Heinrich Campendonk, collezione di Renate e Friedrich presente invece nella collezione verde» (1909-10) e di una natura Johenning e 8 della collezione Erich Heckel, Franz Marc Johenning, esposta per la Braglia. Arrivano per la prima morta: due opere del pittore Braglia, tra questi ultimi un e Marianne von Werefkin, prima volta. Nel percorso volta in Fondazione opere di russo (naturalizzato tedesco) da acquerello e un dipinto delle in mostra, sono nuove espositivo le due collezioni Karl Schmidt-Rottluff (Rottluff aggiungere alla serie di «Teste» «Villeggianti», un acquarello con acquisizioni della collezione si integrano garbatamente 1884-Berlino 1976), custodite realizzate negli anni Venti, «Papavero e fiori azzurri». Ad Braglia. A illustrare l’incontro ampliando ciascuna il proprio dalla collezione Johenning, che di cui ne figurano anche due approfondire la raffigurazione tra le due collezioni, vi sono sguardo, sommando vari autori propone anche alcune opere di appartenenti alla collezione di fiori, molto amata da Nolde, anche un libro e una video e molteplici declinazioni per Alexej von Jawlensky (Torzhok della Fondazione Braglia. vi sono anche cinque acquarelli intervista di Michael Beck. restituire una visione unitaria e 1864-Wiesbaden 1941). Si tratta Numerosi i lavori di Emil Nolde dei Johenning. Sei opere di q Mariella Rossi ARCHIVIO ARMAND RONDEZ ADV Kandinsky 276x135 in gabbia GdA.indd 1 27/09/18 12:42 Via Stella 8/9, CH-6850 Mendrisio Tel +41(0)79 386 75 56 www.archivio-armandrondez.ch Visite su appuntamento
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