VEDERE IN CANTON TICINO - Il Giornale dell'Arte

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CANTON TICINO
N. 6, NOVEMBRE | DICEMBRE 2018
SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 391 NOVEMBRE 2018
SOCIETÀ EDITRICE ALLEMANDI                                                            IL GIORNALE DELL’ARTE

Antanas Sutkus e Peter Greenaway a Vilnius il 27 giugno 2018 © Ramunas Danisevicius

TUTTA L’ARTE DA VEDERE A NOVEMBRE E DICEMBRE
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VEDERE IN CANTON TICINO                                                                                                                                                                                      |2

Un Cantone da record
Il Ticino alza l’asticella sfoderando un’intensa attrattività culturale. Per Carmen Giménez, presidente
del MASI, progetti di qualità e di richiamo sono la strada giusta. Pubblico e osservatori lo confermano

                                Da sinistra: Carmen Giménez, presidente del Consiglio e della Commissione scientifica della Fondazione MASI di Lugano
                                e due vedute della mostra «Picasso. Uno sguardo differente» al MASI Lugano © Succession Picasso/2018, Prolitteris, Zürich

                                  Il Ticino ha dimostrato di avere         siderato che Picasso è uno dei più grandi disegnatori della storia,
                                  una grande attrattività culturale,       nonché il più grande scultore del XX secolo, ho deciso di realizzare un
                                  ne è un segnale il record di visi-       dialogo tra il disegno e la scultura di tutta la sua carriera, un accosta-
                                  tatori registrato dal MASI Museo         mento presentato di rado in precedenza. Il risultato è stato un Picasso
                                  d’arte della Svizzera italiana a Lu-     intimo e personale, che ci ha permesso di presentare molti lavori mai
                                  gano con la mostra «Picasso. Uno
                                  sguardo differente»: circa 50mila
                                                                           esposti prima, insieme a capolavori noti come ad esempio gli studi per
                                                                           «Les Demoiselles d’Avignon», l’iconica scultura raffigurante una capra        Sommario
visitatori con una media di 570 al giorno e un picco di 2.300              «La Chèvre» e una selezione di sculture in metallo tra le quali anche
presenze il 19 marzo, giornata del museo a porte aperte. La mo-            «Femme aux bras écartés», oltre a capolavori raramente dati in pre-
stra è stata curata da Carmen Giménez e organizzata in colla-              stito come «Mandoline et clarinette». Ecco, direi che questo «sguardo           3 Intervista a Luigi Belluzzi
borazione con il Musée National Picasso di Parigi. Presidente              differente», ripreso anche nel titolo della mostra, unito a una parti-        4-5 ll Rapporto annuale
del Consiglio e della Commissione scientifica, Fondazio-                   colare cura nell’allestimento e nella presentazione di questo inedito           6 Intervista a Tobia Bezzola
ne MASI Lugano, originaria della Spagna, tra i massimi esper-              dialogo, siano stati gli elementi determinanti per il suo successo.            7 Il MASI, la Collezione Olgiati
ti di Picasso, membro del Consiglio Reale del Museo del Prado              L’ambiente culturale ticinese può essere d’esempio                            		 e l’Associazione-Nel
dal 2009, Giménez ci spiega come raggiungere un obiettivo così             anche per altri?                                                              I-II Speciale Il Rivellino LDV Art Gallery
importante per il territorio e per chi lo osserva dall’esterno.            Indubbiamente il caso del MASI è molto interessante dal punto di
                                                                                                                                                          10 La Fondazione Lindenberg e Villa Ciani
Che cosa significa questo record per la Svizzera italiana?                 vista delle politiche culturali di una regione. Dopo un lungo percorso
                                                                                                                                                          11 La Fondazione Braglia
Dopo i primi due anni di apertura del MASI, la riflessione che abbiamo     il Cantone Ticino e la Città di Lugano hanno trovato un accordo per
fatto in seno al Consiglio di Fondazione è che fosse il momento giusto     l’unione dei rispettivi due musei in una realtà unica, il MASI Lugano,         12 Il Museo di Villa dei Cedri
                                                                                                                                                         		 e l’ Archivio Armand Rondez
per alzare nuovamente il livello degli obiettivi del museo. Con questo     sotto il cappello di una Fondazione cofinanziata. Il risultato è il classi-
presupposto è nato il progetto «Picasso. Uno sguardo differente», che      co esempio di come la nuova entità risulti molto più forte della somma         13 Il m.a.x. museo
ho avuto la possibilità di portare a Lugano con la collaborazione del      delle parti e sia oggi in grado di creare un valore maggiore per la            14 Il Museo Vincenzo Vela
Museée Picasso di Parigi. In questo contesto, i circa 50mila visitatori    comunità e coinvolgere un pubblico molto più ampio rispetto al passa-         15 La Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst
della mostra ottenuti in 3 mesi di apertura rappresentano un punto         to, con ripercussioni positive su tutta la scena culturale della regione.
di inizio per il MASI e per la Svizzera italiana: la consapevolezza che    Quali sono i fattori cruciali nel panorama culturale
a Lugano è possibile realizzare allo stesso tempo progetti di qualità e    extra Ticino?
di richiamo, la risposta del pubblico c’è ed è molto interessante la sua   Credo che le componenti siano essenzialmente due: la qualità della
provenienza eterogenea.                                                    programmazione e la capacità di trovare un posizionamento distin-
Che cosa ha determinato questo successo?                                   tivo. È vero, partiamo da un bacino d’utenza più ristretto, ma lavo-
Il nome del maestro spagnolo è stato un ottimo punto di partenza,          rando sugli assi sopra menzionati e con un’adeguata comunicazione
tuttavia in un periodo in cui le mostre su Picasso sono numerose è sta-    è possibile anche per una realtà periferica come Lugano attrarre un
to necessario riflettere sul contenuto per offrire al pubblico qualcosa    numero significativo di visitatori proveniente da fuori, come dimo-
di nuovo, raffinato, e diverso da ciò che poteva vedere altrove. Con-      strato dal MASI nel 2018. q Mariella Rossi

N. 6 NOVEMBRE | DICEMBRE 2018

«vedere a/in» è un supplemento di «il giornale dell’arte» edito da allemandi srl, piazza emanuele filiberto 13, 10122 torino                                  IL GIORNALE DELL’ARTE
Umberto Allemandi, direttore responsabile    Claudia Carello, art director            Ha collaborato: Sandro Parmiggiani                                      Il giornale non risponde dell’autenticità delle attribu-
Franco Fanelli, vicedirettore                Cinzia Fattori, advertising manager      Relazioni commerciali:                                                  zioni delle opere riprodotte, in particolare del contenu-
Barbara Antonetto, caporedattore             (011.8199118 - gda.pub@allemandi.com)    Valeria Riselli (valeriariselli@gmail.com)                              to delle inserzioni pubblicitarie. Le opinioni espresse
                                                                                                                                                              negli articoli firmati e le dichiarazioni riferite dal gior-
Alessandro Allemandi, web publisher          Editor at large: Jenny Dogliani          Stampa: GEDI Printing spa,                                              nale impegnano esclusivamente i rispettivi autori. Si
Beatrice Allemandi, product manager          Guest editor: Mariella Rossi             via Giordano Bruno 84, 10134 Torino                                     consiglia di verificare al telefono oppure online date e
                                                                                                                                                              orari delle manifestazioni.

                                                                      ilgiornaledellarte.com | allemandi.com
VEDERE IN CANTON TICINO - Il Giornale dell'Arte
3 | Vedere
 VEDERE  IN aCANTON
              Napoli TICINO | Lugano                                                                                                                                                             |3

Una fiera dai ritmi frenetici con 10mila follower                                                                                                                                  Luigi Belluzzi
                                                                                                                                                                                   e una veduta
Luigi Belluzzi racconta i successi di WOPART e anticipa la quarta edizione                                                                                                         della scorsa edizione
                                                                                                                                                                                   di WOPART

L’interesse del mondo dell’arte
contemporanea per Lugano è cresciuto                                                                                                                      LUGANO. WOPART–Works on Paper Art
negli ultimi anni. Tra i fattori che                                                                                                                      Fair, Centro Esposizioni Lugano, via Campo
                                                                                                                                                          Marzio, wopart.eu
hanno contribuito a questo incremento
c’è la nascita di WOPART–Works
on Paper Art Fair, fiera dedicata a                 che WOPART diventi un appuntamento              qualità» al quale è sottoposto: qualità             professionale sui social che ha permesso a
disegno, opere su carta e fotografia                imperdibile. Sviluppare poi un insieme          del progetto, qualità e quantità degli              WOPART di raggiungere 10mila follower
che si svolge la terza settimana di                 di appuntamenti culturali con ospiti            espositori e del materiale rappresentato,           mirati e selezionati su Instagram (canale
settembre da tre anni. Luigi Belluzzi,              internazionali tali da richiamare il nostro     internazionalizzazione del mercato di               principalmente usato dal segmento Arte e
cofondatore e organizzatore di                      target in un momento di relax da fiere come     riferimento, tendenza a divenire leader di          Gallerie), un traguardo che nessuna altra
WOPART, ci anticipa le novità della                 quello della terza settimana di settembre. A    mercato, quantità e qualità del commercio           fiera del comparto work on paper ha mai
quarta edizione, in programma per                   seguito della spinta propulsiva di WOPART,      sviluppato, potenzialità di crescita e              ottenuto. La stampa ha manifestato un
settembre 2019.                                     in Europa sono nate altre sei fiere di work     prospettive di sviluppo. WOPART è al terzo          grandissimo entusiasmo nei confronti della
Come sarà la fiera del 2019?                        on paper, sintomo di un’esigenza e di un        anno di vita e si è posizionata subito al           fiera, colpita soprattutto dall’elevata qualità
Dopo tre anni di crescita, per il quarto anno       mercato che ha adocchiato un segmento           vertice delle grandi esposizioni sul tema work      delle gallerie e delle opere esposte.
ci concentreremo soprattutto sulle parole           molto interessante e che coinvolge tantissime   on paper. Un’esperienza che si allinea con          Che rapporto avete stabilito tra la
chiave: Selezione, Ricerca e Qualità. Sia in        gallerie e artisti. WOPART però, oltre che      quella dei più grandi eventi internazionali         fiera e il territorio?
riferimento alle gallerie, che al contesto in       al Modern e Contemporary, ha aperto le          del settore, come le fiere di opere su carta a      WOPART ha creato sinergie forti con il
cui si trovano. Sarà un’edizione coraggiosa,        porte a capitoli che hanno ancora molto         New York, Londra, Parigi. Una start up che è        territorio e con le sue emergenze artistiche
dove l’obiettivo di riferimento sarà quello di      potenziale inespresso, come il disegno antico   passata dai 35 a 100 espositori in brevissimo       fatte di musei, fondazioni e collezioni
allargare il raggio d’azione dei collezionisti,     e la fotografia, mondi affascinanti e in        tempo, con una forte selezione di gallerie          pubbliche e private. Quest’anno la prima art
per sviluppare il mercato e le grandi               forte espansione ma con pochi momenti di        di altissima qualità e che sta percorrendo il       week luganese, con mostre internazionali,
potenzialità del territorio in cui vive la fiera.   riferimento e di mercato. Questa è la vera      cammino a ritmi frenetici.                          gallerie aperte anche la sera ed esposizioni
Quali sono gli obiettivi a lungo                    forza di WOPART: sviluppare una grande          Che ruolo hanno stampa e social?                    visitabili in luoghi non abituali per l’arte, ha
termine?                                            piattaforma, ampia ma di altissima qualità,     Quest’anno la fiera ha sviluppato una               animato Lugano durante i giorni della fiera.
Far crescere il mercato delle opere su carta,       attorno a un supporto delicato e affascinante   campagna mediatica internazionale con il            Ci auguriamo di vedere una partecipazione
un comparto giudicato da sempre segmento            come la carta.                                  duplice focus principalmente su Svizzera            sempre maggiore da parte della città e poter
di un collezionismo colto ma di nicchia, e          Come misura il successo della fiera?            e Italia, senza dimenticarsi però delle             così creare un appuntamento imperdibile per
riuscire a inserirci ufficialmente nelle agende     La misura del successo di qualsiasi evento      grandi piazze artistiche internazionali.            il pubblico internazionale amante dell’arte.
dei collezionisti internazionali, facendo sì        fieristico è rappresentata dall’«obiettivo      Per la prima volta c’è stato un approccio           q M.R.

                                                                                                                               Martedì 20                           Partecipano:
                                                                                                                               Studio 2 Radio Svizzera Italiana     Marc Augé,
                                                                                                                               e sabato 24 novembre                 Edgard Morin,
                                                                                                                               Università della Svizzera italiana   Pio Wennubst,
                                                                                                                                                                    Gilles Boeuf,
                                                                                                                               Programma dettagliato:               Luigi di Corato,
                                                                                                                               www.associazione-nel.ch
                                                                                                                                                                    Alberto Rocca,
                                                                                                                                                                    Camille Morineau,
                                                                                                                                                                    Tobia Bezzola,
                                                                                                                                                                    Giovanni Pellegri
VEDERE IN CANTON TICINO - Il Giornale dell'Arte
Rapporto
        Canton Ticino 2018/19
                                                                                                                                                                          ©

        Quattro esperti del Cantone analizzano l’attività culturale: studi, Università, musei e restauri
                                                                                a cura di Lidia Carrion
                              ceo ci Swiss Lab for Culture Projects SA, società che opera come laboratorio di ricerca per un nuovo modo di fare museo
                                  elaborando sistemi di trasmissione della cultura con nuove forme anche «oltre» quelle multimediali e interattive

Dopo l’era delle banche                                             cento anni ha inoltre costruito un profondo radi-          Colomba di Arogno, ancora oggi è un modello sto-
Stabilità economico-sociale, legislazione che fa-                   camento nell’arte e nell’architettura moder-               riografico per le indagini sull’emigrazione artisti-
vorisce l’iniziativa economica privata ed elevato                   na e contemporanea: LAC, Lugano Arte Cultura,              ca all’epoca dell’Ancien Régime. Nel 1996 nasceva
livello di benessere rendono la Svizzera un luogo                   MASI Museo d’arte della Svizzera italiana, Acca-           a Mendrisio l’Accademia di Architettura, a cui
interessante per investire e operare in arte. Non                   demia di Architettura di Mendrisio (tra i docenti          veniva affiancato l’Archivio del Moderno, moto-
è un caso che la più importante fiera mondiale                      Mario Botta) e Locarno Festival, la più importante         re propulsore per le ricerche sull’importante ruolo
del settore, Art Basel, si svolga in questo Paese,                  rassegna cinematografica svizzera. 		                      assunto in Europa dagli architetti di origine ticine-
e che importanti gallerie del mondo abbiano                         q Giorgio Carrion                                          se, celebrati anche con due esposizioni nel Museo
sedi o filiali qui. Dal canto suo il Ticino negli                   Giornalista, collabora con testate locali                  Cantonale (dedicate a Domenico Trezzini e France-
ultimi anni sta riportando l’arte al centro del                                                                                sco Borromini nel quattrocentesimo della nascita).
proprio sistema economico, recuperando una                          L’alternanza tra lo studio                                 Fu però soprattutto la Pinacoteca Züst a Rancate
tradizione secolare di luogo di incontro e scambio                  del passato e lo spettacolarismo                           a mettere a frutto le indagini di quella allora gio-
tra le espressioni artistiche di Nord e Sud Europa.                 del contemporaneo                                          vane generazione di studiosi, creando sinergie col
Ne sono un esempio la nascita del LAC a Lugano                      Una riflessione sullo stato degli studi a carattere        mondo accademico italiano e proponendo una se-
e della fiera WOPART. Terminata l’era della banca                   storico artistico nella Svizzera italiana deve partire     rie ininterrotta di esposizioni volte a far crollare
come core business ticinese, la crescita del merca-                 da lontano, da quella ventata di novità nelle ricer-       la pesante cortina che aveva diviso il mondo degli
to dell’arte è una delle direzioni in cui si sta muo-               che, soprattutto relative all’epoca moderna, che ha        studi ticinese da quello delle regioni confinanti.
vendo il Cantone: ne traggono giovamento tanti                      coinvolto il territorio all’inizio degli anni Novan-       Nel corso del decennio scorso le cose, però, sono
altri settori, in primis quello culturale-turistico. È              ta. Una classe politica illuminata aveva permesso          progressivamente mutate; calate le saracinesche
importante essere parte di un sistema territoriale                  già negli anni precedenti la costituzione ex-novo o        dell’OSMA a Locarno e con i musei sempre più
in cui tutti remano nella stessa direzione, uscire                  la riapertura secondo nuove modalità gestionali di         orientati verso l’organizzazione di esposizio-
da un’ottica di competizione, aprirsi a una mag-                    una costellazione di musei a carattere comu-               ni di arte contemporanea, complessivamente
gior collaborazione tra privati, istituzioni ed enti                nale e cantonale, sollecitando una nuova gene-             più economiche sul piano organizzativo e paganti
pubblici e creare spazi per i giovani artisti. 		                   razione di storici dell’arte a riannodare i legami         in termini di pubblico, gli studi sulla produzio-
q Patrizia Cattaneo Moresi                                          con la tradizione storiografica locale. Si produssero      ne artistica del passato nella Svizzera italiana
Storica dell’arte, direttrice di Artrust SA, coo di moresi.com,     mostre epocali dedicate agli esponenti di punta            hanno dovuto contare spesso sulle energie dei sin-
azienda specializzata in protezione di dati digitali e servizi IT
                                                                    della tradizione artistica ticinese (a Locarno Sero-       goli studiosi e su iniziative editoriali coraggio-
                                                                    dine; a Lugano Pier Francesco Mola al Museo Can-           se, quali la collana promossa dalla rivista «Arte e
250 franchi per cittadino                                           tonale d’arte e Giuseppe Antonio Petrini al Museo          Storia» diretta da Giorgio Mollisi, dedicata per buo-
L’essenza della «Sonnenstube», il cantone svizzero                  d’Arte) e si approntava il riordino delle collezio-        na parte ai legami storici e artistici tra Svizzera e
più meridionale, è nella cultura diffusa. Il 73%                    ni, come quella luganese (allora con più di 6mila          Italia. Sul fronte museale, ad eccezione del Museo
dei Comuni del Canton Ticino inferiori a mille                      pezzi) in previsione di quel museo della città che         di Mendrisio, che ha avuto il coraggio di proporre
abitanti ha un dicastero culturale che si occupa                    non ha mai visto la luce. Tutte le istituzioni, nei        un’esposizione complessa e impegnativa sui pittori
di valorizzazione. Nell’anima mediterranea della                    cui organici militava un esiguo numero di operato-         comaschi originari di Mendrisio, Francesco e Inno-
Svizzera arte e cultura non sono uno strumento                      ri, si sono avvalse almeno agli inizi di collaborazio-     cenzo Torriani (2006), si è potuto continuare a fare
artificioso di marketing turistico, ma l’essenza di                 ni esterne: giovani ricercatori qualificati e attivi sul   riferimento solo sulla lodevole e costante attività
un territorio da secoli ricco di un patrimonio arti-                territorio i quali, non occupando ruoli istituziona-       espositiva della Pinacoteca Züst. Una ventata di
stico, architettonico e culturale di rilievo. All’anno              li, potevano contare su borse di studio emanate            vivacità nel campo dell’indagine sull’arte del passa-
europeo del patrimonio culturale (2018) il Ticino                   dallo stato del Cantone Ticino a sostegno della            to nel nostro territorio è stata portata dall’apertura
partecipa con un percorso in più tappe attraverso                   cultura di lingua italiana in Svizzera, o dal Fondo        a Lugano della Galleria Canesso di Parigi (2012),
cui scoprire non solo i beni artistici e storici locali,            Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica              la cui attività espositiva ha contribuito a fare da
ma anche il lavoro di chi li protegge, comunica e                   (FNRS), destinato fino al 2007 anche a ricercato-          traino alle nuove aperture sull’arte del passato ma-
trasmette alle generazioni future. 90 milioni di                    ri indipendenti. All’inizio degli anni Novanta era         nifestate dal Museo Cantonale, che nel 2014 ha pun-
franchi svizzeri (circa 79 milioni di euro) sono                    l’OSMA di Locarno (Opera Svizzera dei Monu-                tato i riflettori sul milanese Bramantino. Nell’attua-
stati spesi dai Comuni per arte e cultura: circa                    menti d’Arte) il polo catalizzatore per gli studiosi.      lità, la geografia museale ticinese è stata stravolta
250 franchi all’anno per abitante. Una cifra consi-                 Si creò una classe qualificata di operatori cultura-       dall’avvento del MASI (nato dall’unione tra Museo
derevole che, peraltro, non tiene conto degli inve-                 li e di storici dell’arte, destinata a occupare posti      cantonale d’arte e Museo cittadino del capoluogo
stimenti federali, di quelli delle varie fondazio-                  chiave nei musei del Cantone (Mariangela Agliati           ticinese). L’autonomia gestionale delle due entità,
ni e collezioni private e del contributo di centri                  Ruggia alla Pinacoteca Züst; Simone Soldini al Mu-         distinte per ambizioni e carattere ma coinvolte in
studi e Università. Con una legge del 2002, lo                      seo d’Arte di Mendrisio). I primi risultati di quelle      una partita giocata sul terreno della qualità, ha la-
Stato ha inserito i beni artistici e culturali in una               ricerche confluirono in una collana promossa dal-          sciato spazio alle ambizioni di una città che cerca
banca dati: oltre 17mila oggetti tutelati tra chie-                 lo Stato del Cantone Ticino Artisti dei Laghi. Itinerari   nella promozione culturale il suo riscatto turistico
se, palazzi, giardini storici, opere d’arte, manufatti              europei, il cui primo volume, inaugurato da Lucia          ed economico. La scommessa è stata lanciata, verrà
rurali e architetture militari. Il Ticino negli ultimi              Pedrini Stanga e dedicato alla famiglia di stuccatori      vinta se il nuovo ente museale riuscirà a rimanere
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immune dalle chimere dell’omologazione imposta                 tività anche il restauro di beni mobili (opere da        lorizzazione del momento medievale. Si è prestata
     delle mostre blokbuster, costruendosi una propria              cavalletto, sculture lapidee e lignee, suppellettili     particolare attenzione ai dipinti, ai quali è stata
     identità e alternando a mostre di facile successo              liturgiche, tessili) e di organi storici. Fra i nume-    ridata leggibilità e fruibilità. Le origini della Cat-
     di pubblico iniziative giostrate sul filo dell’appro-          rosi esempi, due cantieri di particolare interesse e     tedrale di San Lorenzo a Lugano risalgono invece
     fondimento scientifico e culturale. Sul tappeto                valore storico-artistico hanno impegnato il Servi-       all’alto Medioevo, essendo documentata dall’818.
     vi sono da tempo a Lugano progetti sull’arte del               zio monumenti dell’Ufficio negli ultimi anni. En-        La struttura attuale, di epoca romanica, ha subito
     passato per i quali sarebbe necessario un forte im-            trambi sono di origine medievale entrambi sono           trasformazioni nel Rinascimento e nel Barocco. Di
     pegno finanziario e scientifico. Ci si potrebbe aspet-         stati oggetto di due interventi di restauro e trasfor-   particolare importanza è la facciata rinascimentale
     tare, ad esempio, un’esposizione che contempli i               mazione a inizio Novecento. Sono sotto la prote-         in pietra di Saltrio, finemente decorata. Anche que-
     capolavori degli scultori provenienti dalle sponde             zione del Cantone dal 1911. Uno è la Chiesa di San       sto edificio fu segnato dagli interventi di inizio No-
     del Ceresio, i quali seppero ottenere nel corso del            Biagio a Bellinzona-Ravecchia, documentata sin           vecento condotti dagli architetti Augusto Guidini
     Rinascimento il predominio delle commissioni in                dal 1237. L’attuale edificio gotico è una basilica di    e Otto Maraini, a cui si aggiunsero i dipinti murali
     molti contesti culturali europei nei quali furono              tipo lombardo e custodisce importanti affreschi          di Ernesto Rusca di Rancate e del luganese Antonio
     attivi. Si ripongono notevoli aspettative anche nei            medievali e tardomedievali, interessante corpus          Barzaghi Cattaneo. Affreschi di stile eclettico, ri-
     confronti dell’Università della Svizzera Italiana,             di pittura lombarda. I dipinti trecenteschi sono in      visitazioni novecentesche che spaziano dallo stile
     l’unica oggi a poter usufruire dei fondi del FNRS e            buona parte riconducibili al Maestro di Sant’Ab-         romanico lombardo al Rinascimento. Seppur non
     dove da qualche tempo è stato costituito l’Istituto            bondio e al Maestro di San Biagio. Il Maestro            da tutti riconosciuti nel loro valore artistico, questi
     di storia e teoria dell’arte e dell’architettura.              di Sant’Abbondio prende il nome dall’omonima             dipinti rappresentano un unicum a livello ticine-
     q Laura Damiani Cabrini                                        basilica comasca dove ha dipinto il ciclo del coro.      se e lombardo per qualità ed estensione e creano
     Laureata in Museografia, dottore in Storia e Critica d’arte,   Lo ritroviamo attivo nel Canton Ticino anche nella       un’unità ottica e spaziale che contribuisce a lega-
     curatrice di numerose mostre e pubblicazioni
                                                                    Chiesa Rossa di Castel San Pietro e in San Biagio a      re fra loro gli interventi dei periodi precedenti. Il
                                                                    Bellinzona, sua l’Annunciazione dell’arco trionfale      recente restauro è stata l’occasione per rivalutare
     I restauri recenti 			                                         (1340 ca). Il Maestro di San Biagio è così denomina-     tale apporto pittorico ritenuto meritevole di essere
     di edifici e dipinti                                           to per aver dipinto la facciata e la cappella maggio-    conservato e valorizzato. Nel rispetto delle scelte
     La conservazione e valorizzazione del patrimonio               re della chiesa omonima, intorno al 1350. La chiesa      progettuali e decorative di inizio Novecento, l’in-
     del Cantone Ticino è un compito centrale dell’at-              è stata oggetto di un importante restauro, eseguito      tervento ha coinvolto l’intero edificio e le sue adia-
     tività dell’Ufficio cantonale dei beni culturali.              nel 1910-14 da Edoardo Berta e indirizzato al recu-      cenze, con l’adeguamento dell’area del presbiterio
     Ogni anno sono circa cinquanta i cantieri di re-               pero del (presunto) aspetto medievale dell’edificio,     secondo le attuali norme liturgiche e la posa di un
     stauro di edifici tutelati ai sensi della Legge sulla          eliminando le fasi successive. Per questo motivo,        nuovo arredo sacro in pietra di Saltrio.
     protezione dei beni culturali (1997). Si tratta pre-           per il restauro recente è stato definito un criterio     q Simonetta Biaggio-Simona
     valentemente di edifici religiosi, ma anche civili,            d’intervento volto al rispetto delle scelte di inizio    Capo Ufficio dei beni culturali del Canton Ticino, qui in colla-
                                                                                                                             borazione con Lara Calderari
     dal Medioevo al Contemporaneo. Rientra nell’at-                Novecento (in buona parte irreversibili), con la va-

               POP ART?                                                                                                                       Collezione Giancarlo
HOW EVIL IS

                                                                                                                                              e Danna Olgiati
                                                                                                                                              Spazio −1 Lugano

                                                                                                                                                                   Con il sostegno di:
 06.01.2019
 23.09.2018

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Il MASI progetta trittici di artisti: da Segantini a Gertsch
I programmi di Tobia Bezzola: tante mostre e nel settembre 2019 la seconda sede a Palazzo Reali

Direttore del MASI Museo                                                    stampo svizzero e internazionale.     per il prossimo anno?                     xilografie. L’8 settembre porteremo
d’arte della Svizzera italiana                                              Continuando a dare la priorità        Apriremo il 2019 (il 10 febbraio)         a Lugano, come prima tappa
da giugno 2017, originario di                                               alla qualità della programmazione,    con una mostra dedicata al                europea, la mostra «Being Human»,
Berna, assistente di Harald                                                 ci ritaglieremo un ruolo sempre più   Surrealismo svizzero, realizzata          l’ultimo progetto del fotografo
Szeemann nel 1992-95, già                                                   importante sulla mappa dell’arte      con l’Aargauer Kunsthaus.                 americano William Wegman,
direttore del Folkwang                                                      europea.                              Successivamente inaugureremo              figura chiave dell’arte concettuale
Museum di Essen, Tobia                                                      Come cambia il pubblico?              (il 24 marzo) «Segantini- Hodler-         statunitense. Oltre alla sede del LAC,
Bezzola illustra i programmi                                                Il grande cambiamento è la            Giacometti», che riunirà i capolavori     come di consueto, presenteremo due
dell’istituzione luganese.                                                  rivoluzione digitale. È importante    della Fondazione Gottfried Keller         nuovi allestimenti (dal 31 marzo e
Che cosa ci dicono i dati sui                                               per un museo essere consapevole       di proprietà della Confederazione,        dal 22 settembre) della Collezione
visitatori del MASI?                                                        di questi radicali cambiamenti        provenienti da diversi musei              Giancarlo e Danna Olgiati e quello
I 2/3 dei visitatori provengono da                                          di abitudini ed essere pronti         svizzeri, un evento che non accadeva      autunnale sarà accompagnato da
fuori Ticino, 1/3 da fuori Svizzera.                                        ad adattarsi, trovando il modo        dal 1965. Tra le opere anche il           una mostra temporanea. Infine per
Negli ultimi anni abbiamo assistito                                         di relazionarsi con il pubblico       «Trittico delle Alpi» di Giovanni         settembre è prevista la riapertura di
a un trend di crescita del pubblico                                         attraverso nuove tecnologie e         Segantini, ceduto in prestito l’ultima    Palazzo Reali, che diventerà a tutti
internazionale: interessanti i casi     Tobia Bezzola                       nuovi linguaggi. La produzione di     volta oltre 50 anni fa. In seguito (dal   gli effetti la seconda sede del Museo,
di Germania e Stati Uniti, il cui                                           contenuti diventa fondamentale e      25 agosto) il trittico resterà al MASI    e s’inaugurerà con un allestimento
numero di visitatori è aumentato       in ragione di ciò?                   il tipo di linguaggio è più diretto   al centro di un allestimento con          della Collezione.
costantemente nell’ultimo periodo,     Lavoriamo sulla combinazione delle   rispetto ai media tradizionali.       opere della collezione permanente.        Progetti futuri?
senza dimenticare l’Italia, che        tre dimensioni: locale, nazionale    Attraverso i social media             Il 12 maggio aprirà la mostra             Per il 2020, grazie a un accordo
resta uno dei nostri bacini primari.   e internazionale. Vogliamo da        parliamo quotidianamente al           «Gertsch- Munch-Gauguin», un              con la Collezione Bührle, tra le più
Il trend si può spiegare con la        una parte perseguire una delle       nostro pubblico, si tratta di una     omaggio al grande artista svizzero.       importanti raccolte private del XX
graduale affermazione del brand        nostre missioni legate allo studio   grandissima opportunità che non       Franz Gertsch (1930), curerà lui          secolo di pittura impressionista
MASI e della nostra sede al LAC        e alla divulgazione dell’identità    esisteva in precedenza. Il museo è    stesso la mostra, mettendo in luce        francese, realizzeremo una mostra
come destinazione sempre più           artistica della nostra regione e     più trasparente, è diventato esso     l’influenza che il maestro norvegese      con opere di artisti come Monet,
integrata nei percorsi turistici.      dall’altra continuare a portare      stesso un medium.                     e quello francese hanno avuto sul         Manet, Renoir, Gauguin e Van
Come può crescere il MASI              a Lugano progetti prestigiosi di     Cosa avete in programma               suo lavoro, tramite una selezione di      Gogh. q Mariella Rossi
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Fino a gennaio                                                                                                                       Prepariamoci
l’irriverente				                                                                                                                    ai cambiamenti
Magritte                                                                                                                             Gli incontri dell’Associazione-Nel
Surrealismo belga al MASI
                                                                                                                                     L’adattamento umano ai mutamenti è il tema
                                                                                                                                     di «Visioni in dialogo. Metamorfosi», ciclo di
Il programma espositivo del MASI Museo d’arte                                                                                        incontri e conferenze dell’Associazione-Nel «Fare
della Svizzera italiana per il 2018 si conclude con                                                                                  arte nel nostro tempo», con studiosi di scienza,
una grande retrospettiva di René Magritte (1898-1967),                                                                               arte, letteratura, filosofia, cinema e altri ambiti
curata da Xavier Canonne, Julie Waseige e Guido Comis,                                                                               ancora. Istituita nel 2012 e presieduta da Cristina
realizzata con la Fondazione Magritte in collaborazione                                                                              Bettelini, l’Associazione è caratterizzata dalla
con il museo Amos Rex di Helsinki e visitabile fino                                                                                  multidisciplinarietà. Dopo la conferenza di Alfredo
al 6 gennaio. Il titolo, «Magritte. La Ligne de vie (La                                                                              Jaar tenutasi in ottobre, il 20 novembre Marc Augé,
linea della vita)», è tratto da una conferenza tenuta                                                                                filosofo dei non luoghi, presenterà l’intervento
dal surrealista belga nel 1938. Il percorso comprende                                                                                «Tra metamorfosi delle culture e identità, quali
oltre novanta opere realizzate nell’intera carriera, dalle                                                                           mezzi concepire per costruire il nostro futuro?».
icone più conosciute a lavori raramente esposti. Molte                                                                               Il 24 novembre invece, una giornata dedicata ai
le visioni spaesanti che sovvertono la percezione del                                                                                cambiamenti globali aperta dall’ambasciatore
quotidiano, dalle opere degli anni Venti e Trenta come           «Etalage Hygiène de la vision» di Martial Raysse, 1960              Pio Wennubst (vicedirettore generale dell’Agenzia
                                                                 © 2018 Prolitteris, Zurigo
«Le parfum de l’abîme» (1928), «L’arbre de la science»                                                                               Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione al

                                                                Europop
(1929) e «Les marches de l’été» (1938) a lavori successivi                                                                           Dipartimento degli Affari Esteri). A seguire un
tra cui «La mémoire» (1948), «Modèle rouge» (1953) e                                                                                 intervento di Gilles Boeuf (oceanografo e professore
«Le château des Pyrénées» (1962). E poi documenti,                                                                                   all’Università Pierre et Marie Curie di Parigi)
fotografie, affiche e la sua produzione filmica di fine         La bellissima collezione Olgiati                                     intitolato «L’uomo potrà adattarsi a se stesso?». Poi,
anni Cinquanta. L’inedito dialogo tra «La traversée                                                                                  i contributi di monsignor Alberto Rocca (direttore
difficile», realizzata dall’artista belga nel 1926, e «Les                                                                           della Pinacoteca Ambrosiana e della Classe di Studi
plaisirs du poète» di Giorgio de Chirico del 1912 illustra      «How Evil Is Pop art? New European Realism 1959-                     Borromaici a Milano) e Camille Morineau (direttrice
l’ispirazione fondamentale che Magritte trasse dalla            66» è la nuova mostra della Collezione Giancarlo e                   delle collezioni e delle mostre alla Monnaie di Parigi).
Metafisica per elaborare la propria poetica. Viene anche        Danna Olgiati in corso fino al 6 gennaio nello Spazio                Infine, una discussione con Luigi Di Corato (direttore
documentata la sua infatuazione per il Futurismo                -1, adiacente al LAC Lugano Arte e Cultura. La Collezione            della Divisione attività culturale della Città di Lugano),
italiano, di cui condivise lo spirito irriverente ravvisabile   Olgiati, parte del circuito del MASI Museo d’arte della              Giovanni Pellegri (coordinatore all’Università della
in alcune opere meno note. Non mancano infine lavori            Svizzera italiana, propone una panoramica della Pop                  Svizzera italiana-USI della Fondazione Science et
in cui sperimentò tecniche ispirate all’Impressionismo          art europea a partire dalla fine degli anni Cinquanta,               Cité) e Tobia Bezzola, direttore del MASI, museo con
o in cui guardò al Fauvismo con ironia. Nello stesso            mettendo in dialogo opere di sua proprietà con quelle                cui l’Associazione è parte di una rete istituzionale di
museo fino al 16 dicembre si può inoltre ammirare               di una tra le più importanti collezioni private di questa            collaborazioni culturali. «È importante diffondere online
il nuovo allestimento della collezione permanente               corrente. Tra gli artisti in mostra vi sono alcuni precursori        le conferenze, tutte videoregistrate, inserite nell’archivio web
e fino al 17 febbraio la personale di Vera Trachsel,            come i tedeschi Richard Lindner e Konrad Klapheck.                   dell’associazione e su YouTube, fruibili da tutti in qualsiasi
vincitrice del Premio Manor Ticino 2018. Il Surrealismo         Lavori di esponenti della Pop art britannica, come Peter             momento, con un pubblico (quello di lingua italiana nel
tornerà al MASI, dal 10 febbraio al 16 giugno, con una          Blake, Pauline Boty, Allen Jones e David Hockney, e                  mondo) in continua crescita», conclude la presidente.
collettiva sulle sue declinazioni svizzere organizzata in       tedesca, come Peter Klasen e Konrad Lueg, sono messi a
collaborazione con l’Aargauer Kunsthaus di Aarau.               confronto con opere di Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle
                                                                e Daniel Spoerri, solo per citarne alcuni. «Ma soprattutto            LUGANO. Associazione-Nel «Fare arte nel nostro tempo»,
                                                                la mostra, spiega il curatore Tobia Bezzola, incorpora per la         associazione-nel.ch, «Visioni in dialogo. Metamorfosi» 20 e
                                                                                                                                      24 novembre in sedi varie
                                                                prima volta le diverse formazioni italiane della prima Pop art nel
                                                                loro contesto internazionale, a cominciare da Mimmo Rotella».         Alfredo Jaar Courtesy di Lia Rumma
                                                                Tra gli italiani figurano anche Franco Angeli, Gianfranco
                                                                Baruchello, Tano Festa, Mario Schifano e Michelangelo
                                                                Pistoletto. Nel catalogo che accompagna l’esposizione, un
                                                                saggio di Vincenzo de Bellis.
                                                                Fino al 6 gennaio nello Spazio -1 si può ammirare anche
                                                                il nuovo allestimento permanente della Collezione
                                                                Olgiati. Intitolato «A Collection in Progress», innesca
                                                                interessanti rimandi alla mostra sulla Pop art, per esempio
                                                                attraverso opere di Jim Lambie, Jonathan Monk e Kelley
                                                                Walker, artisti Neopop. In tutto più di quaranta autori,
                                                                da Fortunato Depero a Rudolf Stingel, a Paul Chan.
                                                                Particolare attenzione su Carla Accardi, cui è dedicata
 «La lampe philosophique» di René Magritte, 1936                una sezione monografica, ma ad arricchire il percorso
 © Prolitteris 2018, Zurich
                                                                vi sono anche inaspettate analogie, come quella tra i
                                                                monocromatismi di Anish Kapoor e Yves Klein. q M.R.
 LUGANO. MASI Museo d’arte della Svizzera italiana
 (c/o LAC Lugano Arte e Cultura),
 piazza Bernardino Luini 6, mar-dom 10-18, gio 10-20,
 masilugano.ch, luganolac.ch, «Magritte. La Ligne de vie»        LUGANO. Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati,
 fino al 6 gennaio, «Collezione permanente»                      lungolago Riva Caccia 1, ven-dom 11-18, masilugano.ch,
 fino al 16 dicembre, «Vera Trachsel» fino al 17 febbraio,       collezioneolgiati.ch, «How Evil Is Pop Art?»
 «Surrealismo svizzero» dal 10 febbraio al 16 giugno             e «A Collection in Progress» fino al 6 gennaio
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8SPECIALE
  | Vedere a| IlNapoli
                 Rivellino                    LDV Art Gallery                                                                                                                              I

Greenaway multidisciplinare
e premiato
Il regista britannico al GIFF 2018
                                     Da sinistra:
                                     Emmanuel Cuénod
                                     «Eisenstein Mexican Ghosts»
                                     di Peter Greenaway 2015

                                       Verranno proiettati «The
                                       Draughtsman’s Contract» e «A
                                       Zed & Two Noughts», due film
                                       iconici del regista britannico. La
                                       prima svizzera del documenta-
                                       rio «The Greenaway Alphabet»
                                       farà inoltre luce sul suo lavoro
                                       e la sua vita.
                                       Peter Greenaway incontrerà             della sua carriera.                    avverrà con «Knife + Heart» di        ciali di teatro immersivo, con
                                       il pubblico?                           A che cosa è dedicata l’edizio-        Yann Gonzalez. Molto interes-         il VR Museum, che raccoglie
Il Geneva International Film           Lunedì 5 novembre presenterà           ne 2018 del GIFF?                      sante il programma cinemato-          una selezione di reinterpreta-
Festival-GIFF (dal 2 al 20 no-         il suo film del 1982 «The Drau-        Alla transrealtà, intesa come il       grafico (segnaliamo «Widows»          zioni digitali di capolavori della
vembre, giff.ch) celebra Peter         ghtsman’s Contract». Interverrà        mondo in cui viviamo oggi, un          di Steve McQueen) e anche             pittura, e con la proiezione di
Greenaway, le cui opere sono           inoltre durante la cerimonia del       posto strano e sconcertante in         quello delle serie TV. Il program-    «The Moment», il primo film in
al centro della mostra «Eisen-         Film & Beyond Award, parlando          cui convivono realtà fisiche e         ma digitale offrirà esperienze        cui l’azione è determinata dalle
stein Mexican Ghosts» realiz-          della natura multidisciplinare         virtuali. La cerimonia di apertura     coinvolgenti con progetti spe-        emozioni dello spettatore.
zata con Il Rivellino LDV Art
Gallery di Locarno. Ne parla il

                                       Con Kerouac «On the road»
direttore generale e artistico del
GIFF Emmanuel Cuénod.                                                                                                                                      formato come pittore e sviluppa
Quali opere di Peter                                                                                                                                       costantemente idee per il cinema

                                       Insieme alla Bob Rauschenberg Gallery
Greenaway sono esposte al                                                                                                                                  con l’aiuto delle sue formidabili
Ginevra Film Festival?                                                                                                                                     capacità di disegnatore, mentre
«Eisenstein Mexican Gho-                                                                                                                                   Kerouac ha abbozzato a margine
sts», 92 disegni esposti da La                                                                                                                             di quaderni letterari concetti
Galerie per tutta la durata del        Oltre 70 tra dipinti, disegni                                                                                       illustrati di copertine di libri (tra cui
Festival. Sono stati realizzati        e oggetti dello scrittore                                                                                           un modello di copertina per On
per il suo film «Eisenstein in         statunitense Jack Kerouac                                                                                           the Road) e dipinti a olio su tela:
Guanajuato», presentato al             (1922-69) sono esposti                                                                                              sono «Character Studies (studi
GIFF nel 2015, e raccontano            fino all’8 dicembre alla Bob                                                                                        sul personaggio)», come scrive
il fascino che il Museo delle          Rauschenberg Gallery                                                                                                a proposito di Joan Rawshanks.
Mummie della città messicana           a Fort Myers in Florida                                                                                             L’arte visiva di entrambi merita
di Guanajuato, celebrando la           (rauschenberggallery.com).                                                                                          indagini più approfondite e
relazione intima e senza paura         Figurano insieme a una serie                                                                                        riconsiderazioni.
con la morte, ha esercitato sul        di disegni di Peter Greenaway                                                                                       Si era già occupato
regista russo Eisenstein.              dedicato al romanzo On the                                                                                          di Kerouac?
Quale premio consegnerete a            road. Ne parla Jade Dellinger,                                                                                      Sì, con la mostra «Jack Kerouac
Greenaway al GIFF 2018?                direttore del museo.                                                                                                e Ed Ruscha: On the Road»
Il Film & Beyond Award, un             Le opere di Kerouac erano già                                                                                       prima di questa. Abbiamo
                                                                               Jade Dellinger e una veduta della mostra alla Bob Rauschenberg Gallery
riconoscimento alla carriera in        state esposte negli Stati Uniti?        © Andrea Melendez-Grandeur Magazine
                                                                                                                                                           esposto il manoscritto originale
tutti i campi: cinema, fotografia,     A oggi questo è il più grande                                                                                       di On the Road abbinato per la
disegno e arti visive. Dal 2014        progetto dedicato alle opere           al Whitney Museum e al Centre          documentata nel catalogo Skira        prima volta a opere di Ed Ruscha
il Film & Beyond Award ha rico-        di Jack Kerouac negli Stati            Pompidou, ma siamo entusiasti          della mostra «Kerouac Beat            ispirate a Kerouac. Ruscha ha
nosciuto il lavoro di personalità      Uniti ed è la prima volta che          che questa straordinaria e             Painting» (al Ma*Ga di Gallarate      illustrato un’edizione limitata di
dell’industria cinematografica         la sua arte visiva è abbinata a        completa collezione di oltre 70        tra il 2017 e il 2018, Ndr).          On the Road e ha prestato la sua
che hanno esplorato altre forme        questi disegni recenti di Peter        dipinti, disegni e oggetti faccia il   Qual è il rapporto tra Kerouac        copia non rilegata con tutte le
d’arte, tra gli altri Apichatpong      Greenaway ispirati a On the            suo debutto con noi negli Usa.         e Greenaway?                          immagini fissate a mano.
Weerasethakul, Abel Ferrara e          Road. In un certo senso le             Da dove provengono le opere?           Peter Greenaway è un genio            Prossimi progetti?
Anton Corbijn. Promuovere la           opere tornano a casa, visto che        Abbiamo collaborato con Arminio        cinematografico, Jack Kerouac         Il 2019 è il nostro 40mo
transdisciplinarità è una delle        Kerouac trascorse gli ultimi anni      e Paolo Sciolli attraverso. Il         ha sfidato le convenzioni             anniversario, il 15mo da quando
nostre maggiori preoccupazioni.        della vita in Florida. Alcuni lavori   Rivellino LDV Art Gallery di           letterarie ed è uno degli scrittori   abbiamo cambiato il nome
Il premio e la mostra ribadi-          sono stati esposti a Lowell (città     Locarno per presentare questa          più significativi del XX secolo.      in Bob Rauschenberg Gallery,
scono la pluridisciplinarità del       natale dello scrittore, Ndr) e in      collezione ineguagliabile di arte e    Entrambi si sono impegnati anche      festeggeremo con una grande
lavoro artistico di Greenaway.         mostre sulla Beat Generation           effetti personali di Jack Kerouac,     nelle arti visive. Greenaway si è     mostra di Rauschenberg.
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SPECIALE | Il Rivellino LDV Art Gallery                                                                                                                                                      II

Il fotografo censurato amato da Sartre                                                                                                                          Da sinistra, Romas Jankauskas,
                                                                                                                                                                Commissario Expo (Lituania);

L’ottantesimo compleanno di Antanas Sutkus
                                                                                                                                                                Alain Berset, presidente della
                                                                                                                                                                Confederazione Svizzera; Arminio
                                                                                                                                                                Sciolli, Il Rivellino LDV Art Gallery;
                                                                                                                                                                Renaldas Gudauskas, direttore
                                                                                                                                                                della Biblioteca Nazionale della
                                                                                                                                                                Lituania, Vilnius

Il prossimo anno il fotografo
lituano Antanas Sutkus compirà
ottant’anni e la Biblioteca
Nazionale della Lituania
«Martynas Mazvydas» di Vilnius
gli dedicherà un’importante
retrospettiva, annunciata dal
direttore Renaldas Gudauskas.
Le celebrazioni proseguiranno
in Svizzera, con una personale
nell’estate 2019 nel Rivellino
LDV Art Gallery a Locarno. In
particolare saranno esposte le
                                        Antanas Sutkus © Ramunas Danisievicius
opere su Jean-Paul Sartre.
Antanas Sutkus, come
definirebbe la sua ricerca?            non sarebbero mai potute essere           Il glamour e la fotografia             sempre molto importante quando          sovietico sono diventate la
La fotografia documentaristica era     esposte in nessuna mostra in              pubblicitaria sono diventati uno       scatto. Apprezzo la fotografia          base delle mie recenti mostre
il mezzo per trasmettere l’identità    Lituania o all’estero. Se la censura      strumento di propaganda, non           per la capacità di penetrare            in Europa e America Latina. Il
nazionale. Ma non ho mai pensato       le avesse trovate le avrebbe              c’è abbastanza attenzione da           nell’anima. Mi sono sempre fidato       lavoro con i miei archivi per me
di essere un documentarista o un       distrutte. La maggior parte               parte dei mass media verso la          della mia intuizione e ho lavorato      è molto interessante, sembra
artista. Il contatto e la relazione    delle mie fotografie non è mai            fotografia sociale, umanistica e       in modo spontaneo. Il mio credo         una macchina del tempo.
tra me e la società era la cosa        stata mostrata durante il regime          realistica.                            è amare le persone.                     Selezionare le immagini con il
principale. Il valore del mio lavoro   sovietico. I leader del partito           Cosa sceglie di fotografare?           Ha modificato il suo approccio          mio occhio maturo dà nuova vita
sta nella connessione tra i miei       hanno sempre voluto insegnarci            Non mi piace l’effetto paparazzo.      oggi?                                   alle fotografie dei miei esordi.
personaggi e me.                       come mostrare «la vita perfetta           Le mie migliori fotografie sono        A partire dal 1991 ho iniziato          Quando realizzò le fotografie
Qual era il suo rapporto con il        nell’Unione Sovietica».                   prese durante passaggi casuali         ad analizzare il mio vastissimo         di Sartre che esporrà a
regime sovietico?                      Anche oggi i media mostrano               per le strade della città o della      archivio. Le molte fotografie           Locarno?
Le opere mie e dei miei colleghi       quello che vogliono.                      campagna. Il contatto interiore è      mai mostrate durante il regime          Era il 1965, ero un giovane
                                                                                                                                                                fotografo lituano di 26 anni.
                                                                                                                                                                Un amico, il poeta lituano
                                                                                                                                                                Eduardas Mieželaitis, era il

Il restyling del Rivellino                                                       Koudelka a Praga e dopo                                                        leader del gruppo che incontrava
                                                                                                                                                                Jean-Paul Sartre e Simone de
                                                                                                                                                                Beauvoir in Lituania; quando
Recentissimo è l’annuncio che          PalaCinema la passerella che                                                           La direttrice Emma                mi ha proposto di unirmi al
Daniel Libeskind firmerà il            unirà il Palazzo del Cinema al                                                         Zanella ha annunciato             gruppo sono stato molto
progetto per la realizzazione a        nuovo polo culturale al Castello.                                                      la mostra del fotografo           contento. Sartre era già un
Orlando in Florida di un nuovo         Allo stesso Botta è stato chiesto                                                      ceco Josef Koudelka               Premio Nobel, famoso in tutto il
centro d’arte per ospitare l’opera     dal Rivellino il progetto per                                                          al Museo Ma*Ga di                 mondo, ma era umile e gentile.
pittorica di Jack Keouac, parte        ripensare gli spazi esterni                                                            Gallarate, nella primavera        Ho scattato quasi 100 foto del
della collezione di Arminio e          della sede. L’invito, seguito                                                          del 2019. Saranno esposte         viaggio di quella famosa coppia
Paolo Sciolli, fondatori del           dall’elaborazione di una prima                                                         le fotografie di teatro, tra      durante i cinque giorni di visita
Rivellino LDV Art Gallery              proposta progettuale, è avvenuto                                                       cui esemplari eccezionali         nel nostro Paese. Sartre non
di Locarno, che ai numerosi            in occasione della consegna                                                            con le istruzioni autografe       sapeva che fossi un fotografo,
progetti extra muros affianca          a Botta del Premio Boccalino                                                           dell’autore. Ci sono              gli ho parlato delle mie foto
una programmazione nella               2018, lo storico riconoscimento                                                        anche i ritratti dell’attore      solo l’ultimo giorno e lui non ne
propria sede di Locarno. Questa        indipendente, ricevuto quest’anno                                                      Jan Trishka, eseguiti nel         fu molto contento: gli piaceva
comprende il rivellino, ossia          anche da Antanas Sutkus,                                                               1970 per il manifesto e la        solo Henri Cartier-Bresson, ma
la torre dell’antico complesso         durante il Festival di Locarno                                                         copertina del programma           dopo alcune settimane gli ho
difensivo attribuito a Leonardo        (nella foto, Paolo Sciolli con            del Divadlo za branou, il teatro di Praga attivo tra il ’65 e il ’72, quando   inviato i miei scatti e ho ricevuto
da Vinci. La posizione della           l’architetto Mario Botta al lavoro        venne chiuso dai sovietici. Fu questo, probabilmente, l’ultimo servizio        una valutazione molto positiva,
galleria è ancora più rilevante        sullo schizzo del primo progetto          in patria di Koudelka prima di emigrare in Inghilterra per sfuggire            ha usato le mie foto in varie
nel tessuto cittadino, perché          per la riqualifica del Rivellino).        a un regime repressivo, grazie all’interessamento della Magnum                 pubblicazioni sempre indicando
rientra nel rinnovato assetto                                                    Photos. Nel ’67 aveva rinunciato alla carriera di ingegnere e nel ’68          il mio nome. Tuttavia dopo la
dei luoghi culturali: tra il nuovo                                               era divenuto uno dei maggiori fotografi della Primavera di Praga,              morte dello scrittore le mie
PalaCinema e il futuro Museo                                                     premiato con la Robert Capa Gold Medal dell’Overseas Press Club.               fotografie iniziarono a essere
Arp, la cui apertura è attesa per                                                In contemporanea verrà realizzata una mostra di Koudelka anche al              pubblicate senza firma o con
il 2019 in Casorella, il palazzo                                                 Rivellino LDV Art Gallery di Locarno, che custodisce un corpus di              quella di Cartier-Bresson. Solo
seicentesco adiacente al                                                         opere dell’autore (nella foto, Josef Koudelka, provino a contatto con          nel 1991 con i miei negativi sono
Castello Visconteo. L’architetto                                                 istruzioni autografe, tre prove fotografiche dell’attore Jan Trishka per       riuscito a dimostrare che sono
Mario Botta sta disegnando su                                                    collage grafico del manifesto e copertina del programma del Divadlo            l’autore del famoso ritratto di
commissione della Fondazione                                                     za branou di Praga, 1970)                                                      Sartre sulle dune di Nida.
VEDERE IN CANTON TICINO - Il Giornale dell'Arte
VEDERE
10 | Vedere
         IN aCANTON
              Napoli                      TICINO | Lugano e Porza                                                                                                                                                                |10

Artigiani soprattutto ceramisti
                                                                                                                             che ancora oggi si affida alla sapienza di mani esperte», spiegano i cura-
Il 10 e 11 novembre l’ottocentesca Villa Ciani affacciata sul lago di Lu-                                                                     tori. Un excursus storico e geografico che include, tra
gano ospita la prima edizione di «YouNique Artigianalità d’Eccellenza»,                                                                            l’altro, oggetti utilizzati nei banchetti medievali e
mostra evento di alto artigianato artistico diretta da Andrea Peri con la                                                                             nelle feste di corte rinascimentali, fino all’ogget-
consulenza di Anty Pansera. Sono esposte le creazioni di trentanove artigia-                                                                          tistica contemporanea. Completa la rassegna
ni, perlopiù svizzeri e italiani, realizzate con tecniche e materiali diversi, come                                                                    un focus su Albisola, in particolare sulla pro-
vetro, mosaico, pelle, tessuto e metalli preziosi. Si va dalle tradizioni più an-                                                                       duzione di pignatte in terracotta accompagnate
tiche alle tendenze del design contemporaneo, con spazi dedicati alle due e                                                                             per usanza dai cosiddetti «macachi», statuine
quattro ruote, ovviamente artigianali. Al secondo piano del palazzo, nella stessa                                                                     del presepe, anch’esse di ceramica, e una pa-
due giorni, è allestito «Grand Tour. Alla scoperta della ceramica italiana», un per-                                                               noramica su cristalli e altri materiali e vetri d’alto
corso espositivo curato da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, promosso                                                                artigianato.
da AiCC-Associazione Italiana Città della Ceramica. Un viaggio nella tradizione ceramica
                                                                                                                                   LUGANO. Villa Ciani, via Canova/angolo Parco Ciani, younique-
di trentacinque città italiane, tra cui Vietri sul Mare (un esempio nella foto). «Nel Paese dei
                                                                                                                                 experience.com, «YouNique Artigianalità d’Eccellenza» e «Grand Tour.
cento campanili, cento stili decorativi e cento gusti coloristici hanno costruito una tradizione                            Alla scoperta della ceramica italiana» 10 e 11 novembre con orario 10-18

                                                                     Teres Wydler: confronto postumo con Lindenberg in memoriam
                                                                     La Fondazione d’Arte Erich Lindenberg è nata a Porza nel                     tisti ticinesi, ma recentemente anche svizzeri e internazio-
                                                                     2008 due anni dopo la scomparsa dell’artista tedesco, per                    nali, a confrontarsi con il modo di sentire del pittore tede-
                                                                     volere dell’amica e collega Mareen Koch, che dal 2010 ne                     sco e a pensare opere inedite per questi spazi. Le mostre
                                                                     supporta con passione ed entusiamo le iniziative. Curata                     sono costruite attraverso il dialogo continuo con gli artisti».
                                                                     da Tiziana Lotti Tramezzani, custodisce in Ticino il lascito                 La prossima mostra «Accumulation&Trasmutation» di Te-
                                                                     delle opere di Erich Lindenberg (1938-2006) e mantiene                       res Wydler (nella foto, «New Landscapes series») aprirà il
                                                                     con la Germania un legame attivo attraverso le collabora-                    prossimo 25 novembre a Villa Pia, sede della Fondazione,
                                                                     zioni con curatori, artisti e amici che si sono appassionati                 con quattro video e sei installazioni realizzate ad hoc, che
                                                                     alla sua opera pittorica. Lo scopo della Fondazione è stu-                   rendono conto del suo recente percorso. «La sua opera dal
                                                                     diare e valorizzare la propria collezione e di farla dialogare               carattere concettuale indaga la relazione complessa tra na-
                                                                     con artisti, il cui lavoro presenta affinità con le opere di                 tura, meccanica e luce, quest’ultima in particolare, tematica
                                                                     Lindenberg oppure opportunità di approfondimento sull’ar-                    centrale anche nelle ricerche di Lindenberg», come raccon-
                                                                     tista. «La nostra missione, spiega Lotti Tramezzani, consiste                ta la curatrice Lotti Tramezzani, precisando che «la Fonda-
PORZA. Fondazione d’Arte Erich Lindenberg,                           nella conservazione e nella ricerca sull’opera di Lindenberg,                zione si caratterizza come piattaforma attiva nella promozio-
via Cantonale 24,tel. +4191/9401864,fondazionelindenberg.org,        approfondita con mostre da cui emergono gli studi che di                     ne dell’arte contemporanea e offre agli artisti la possibilità
«Teres Wydler. Accumulation&Trasmutation»
dal 25 novembre al 7 aprile                                          solito rimangono dietro le quinte. Invitiamo soprattutto ar-                 di nuove sfide e nuovi stimoli di riflessione».

                                                                  Il Museo Villa Pia a Porza
                                                                  nasce dalla Fondazione d’Arte
                                                                  Erich Lindenberg, costituita
                                                                  nel 2008 da Mareen Koch
                                                                  per conservare e far conoscere
                                                                  il percorso artistico
                                                                  di Lindenberg
                                                                  (Gronau 1938 - Berlino 2006).
                                                                  A questo scopo e per favorire
                                                                  il radicamento nel territorio,
                                                                  il museo è attivo come luogo
                                                                  di incontri e scambi culturali.
                                                                                                                      Teres Wydler - Aeons of Accumulation…Aeons of Accumulation…Aeons of Accumulation… - video 2018 - loop 3’

                                                                                                                            Teres Wydler “Accumulation&Trasmutation”
                                                                                                                                  25 novembre 2018 - 7 aprile 2019

                                                                                                                     Apertura al pubblico: martedì 10-18 - domenica 14-18 - Ingresso gratuito
                             Fondazione d’Arte Erich Lindenberg
                                       Museo Villa Pia                                                              Info e prenotazioni: +41 (0)91 940 18 64 - info@fondazionelindenberg.org
                                Via cantonale 24 - 6948 Porza                                                                            www.fondazionelindenberg.org

                                                   Swiss Edition       2018

                                                VILLA CIANI LUGANO                                               www.younique-experience.com
                                                         10 -11                                              MOSTRA EVENTO INTERNAZIONALE
                                                          novembre
                                                          ore 10 -18                                               DEDICATA ALL’ALTO
                                                                                                                 ARTIGIANATO ARTISTICO

                                                           ARTIGIANALITæ D'ECCELLENZA
                                                                       MEDIA PARTNER       SPONSOR TECNICI               CON IL PATROCINIO DI
VEDERE
             11 | Vedere
                      IN aCANTON
                           Napoli                  TICINO | Lugano                                                                                                                                    |11

            Dialoghi tra
            collezionisti                                            «Familienbild»
                                                                     di Emil Nolde,
                                                                     1947
            L’Espressionismo tedesco                                 © Nolde Stiftung
                                                                     Seebüll

            di Braglia e Johenning

            La passione per                     complementare della corrente
            l’Espressionismo tedesco è il       espressionista.
            filo conduttore della mostra        Sono esposte in tutto settantasei
            «Da Kandinsky a Nolde.              opere di quattordici artisti,
            Dialogo fra due collezionisti.      suddivise in sezioni tematiche.
            Le collezioni Braglia &             È da segnalare la presenza
            Johenning», visitabile nella        di artiste importanti: Paula
            Fondazione Gabriele e Anna          Modersohn-Becker (Dresda
            Braglia di Lugano fino al 15        1876-Worpswede 1907),
            dicembre e poi di nuovo dal 28      anticipatrice e prima figura
            marzo al 29 giugno 2019.            femminile dell’Espressionismo            LUGANO. Fondazione Gabriele e Anna Braglia, Riva Caccia 6a, gio-ven-sab 10-13 /14,30-18,30,
            È un incontro per certi versi       tedesco, documentata dalla               fondazionebraglia.ch, «Da Kandinsky a Nolde. Dialogo fra due collezionisti. Le collezioni Braglia & Johenning»
                                                                                         fino al 15 dicembre e dal 28 marzo al 29 giugno 2019
            eccezionale, perché le opere        collezione Johenning, e
            della Fondazione Braglia            Marianne von Werefkin (Tula,
            dialogano con quelle della          Mosca, 1860-Ascona 1938),               del ritratto «Ragazza con stola         in mostra: 14 della collezione           Nolde, Heinrich Campendonk,
            collezione di Renate e Friedrich    presente invece nella collezione        verde» (1909-10) e di una natura        Johenning e 8 della collezione           Erich Heckel, Franz Marc
            Johenning, esposta per la           Braglia. Arrivano per la prima          morta: due opere del pittore            Braglia, tra questi ultimi un            e Marianne von Werefkin,
            prima volta. Nel percorso           volta in Fondazione opere di            russo (naturalizzato tedesco) da        acquerello e un dipinto delle            in mostra, sono nuove
            espositivo le due collezioni        Karl Schmidt-Rottluff (Rottluff         aggiungere alla serie di «Teste»        «Villeggianti», un acquarello con        acquisizioni della collezione
            si integrano garbatamente           1884-Berlino 1976), custodite           realizzate negli anni Venti,            «Papavero e fiori azzurri». Ad           Braglia. A illustrare l’incontro
            ampliando ciascuna il proprio       dalla collezione Johenning, che         di cui ne figurano anche due            approfondire la raffigurazione           tra le due collezioni, vi sono
            sguardo, sommando vari autori       propone anche alcune opere di           appartenenti alla collezione            di fiori, molto amata da Nolde,          anche un libro e una video
            e molteplici declinazioni per       Alexej von Jawlensky (Torzhok           della Fondazione Braglia.               vi sono anche cinque acquarelli          intervista di Michael Beck.
            restituire una visione unitaria e   1864-Wiesbaden 1941). Si tratta         Numerosi i lavori di Emil Nolde         dei Johenning. Sei opere di              q Mariella Rossi

                                                                   ARCHIVIO ARMAND RONDEZ
ADV Kandinsky 276x135 in gabbia GdA.indd 1                                                                                                                                                                  27/09/18 12:42

                                                                   Via Stella 8/9, CH-6850 Mendrisio Tel +41(0)79 386 75 56
                                                                    www.archivio-armandrondez.ch Visite su appuntamento
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