UN VIAGGIO CHE TUTTI ABBIAMO SOGNATO - Da un Perù Discovery gruppo Lanna - Viaggi Avventure nel ...

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PERU
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UN VIAGGIO CHE TUTTI ABBIAMO SOGNATO
Da un Perù Discovery gruppo Lanna

                                                                                   Testo e foto della coordinatrice Eleonora Crescenzi Lanna

     V
             iaggio straordinario in quanto si toccano   desiderato per un lungo periodo della mia vita ma      Lima
             solo i gioielli di Chiapas, Yucatan,        che poi ho messo da parte. Oggi però, be’, oggi si     All’arrivo in aeroporto ritiriamo i bagagli
             Guatemala e Belize, normalmente divisi      parte e lo faccio come coordinatrice di Avventure      che arrivano puntuali uno dopo l’altro e ci
  in due viaggi (Guatemala e Belize - Messico            nel Mondo.                                             dirigiamo all’uscita, dove ci attendono il nostro
  e Yucatan). Le bellezze visitate giornalmente          Il viaggio inizia da due aeroporti: Milano e Roma      corrispondente e sua moglie. A bordo di un
  superano dunque ogni aspettativa e regalano a          su whatsapp iniziano ad arrivare le prime foto,        pulmino ci dirigiamo verso il centro della città
  questo viaggio una magia. E’ qui che io vedrei         siamo tutti così sorridenti e curiosi per il viaggio   che ci accoglie avvolta in un cielo grigio che non
  l’intensità spesso descritta nelle relazioni           che ci aspetta.                                        ci lascerà per tutto il resto della giornata.
  precedenti: dal punto di vista fisico mi è sembrato    Dopo un breve volo arriviamo a Madrid,                 Nonostante siano appena le 7 di un sabato
  un classico viaggio Avventure, neanche troppo          finalmente il gruppo è completo!                       mattina a città è già brulicante: oggi è un giorno
  difficile (una/due notturne, orari normali, mezzi      Per alcuni questo viaggio rappresenta il primo         speciale, di quelli che passano alla storia e che
  e alloggi comodi, cibo buono, quasi sempre 2           vero viaggio intercontinentale, l’emozione è           i bambini racconteranno ai propri figli. Oggi,
  notti nello stesso albergo!). La stanchezza si deve    quindi ancora maggiore. Si prova faticosamente         dopo 36 anni, il Perù gioca la sua prima partita
  piuttosto alla scelta individuale di quando andare     ad associare i nomi alle facce, cosa non               ai Mondiali di calcio. Bandiere bianche e rosse
  a dormire: giochi, chiacchiere, copas e musica         semplice, essendo un gruppo di 18 persone, ma          sventolano dalle macchine che intasano le strade
  ci hanno intrattenuto fino alle 3 (conferma che il     resa comunque più facile dalla presenza di ben 3       ed invadono Plaza de Armas dove per l’occasione
  viaggio non è pesante di per sè).                      Laura nel gruppo.                                      è stato allestito un maxi schermo. Siamo
                                                         A mezzanotte e trentacinque, con 30 minuti             emozionati all’idea di poter assistere a questo
  L’inizio                                               di ritardo, parte il nostro volo, dodici ore di        evento fortemente sentito da tutti i peruviani.
  Il Perù è un viaggio che tutti abbiamo sognato,        viaggio trascorse tra film, torcicollo e gambe         Decidiamo di organizzare la giornata in funzione
  almeno una volta nella vita, guardando le foto del     addormentate. Io, a detta di Michele, il nostro        della partita, vogliamo vivere e condividere la
  Machu Picchu sul libro di storia. Per quanto mi        compagno di viaggio genovese, sono crollata in         gioia di un intero popolo. Passiamo velocemente
  riguarda è stato un viaggio che ho fortemente          fase di rullaggio!                                     in hotel, colazione veloce in centro e poi diritti in

104 - Avventure nel mondo 2 | 2019
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RACCONTI DI VIAGGIO | Peru

plaza de Armas.                                            prodotto su queste isole, infatti, è stato per molto
Arriva il momento degli inni, anziani intorno a noi        tempo la prima fonte di guadagno per l’economia
cantano e piangono contagiando sia me che Laura            peruviana, tanto da causare la nota guerra del guano
N a tal punto che facciamo fatica a trattenere le          tra Perù e le forze alleate di Bolivia e Cile.
lacrime. Forse non si può capire quanto una cosa           Dopo un’ora e mezza di navigazione rientriamo
così insignificante come il calcio possa in realtà dire    all’imbarcadero e dopo una breve pausa ed un
così tanto per un Paese come il Perù. Un Paese che,        piccolo spuntino partiamo con il pulmino verso Ica.
nonostante la crisi economica e le calamità naturali,      Arriviamo nell’oasi di Huacachina, immersa nel
trova sempre la forza di ricominciare e che questa         maestoso deserto di Nazca. Facciamo un giro in dune        bucolico!)
volta ha finalmente l’occasione di mostrarlo al            buggies oltre che qualche discesa in sandboard. Il         Finalmente dopo una giornata lunghissima ma
mondo intero “Ehi, ci siamo anche noi!”.                   deserto è bellissimo ma la risalita delle dune a piedi     bellissima arriviamo in hotel, lasciamo i bagagli ed
Durante la partita visitiamo il monastero di San           è durissima, dopo qualche discesa ci fermiamo e ci         usciamo per un aperitivo a base di pisco, prima di
Francesco e le catacombe, anche qui, però, non             sediamo ad ammirare in silenzio le bellissime dune         cena.
poteva mancare la tv accesa sulla partita che,             che ci circondano. È incredibile come nel giro di pochi    Ceniamo al ristorante El porton, viste le ottime
purtroppo, non si è conclusa positivamente per la          chilometri il paesaggio sia cambiato radicalmente.         recensioni della cheviche decidiamo di provarla ma
“nostra” squadra. Nella città prima così rumorosa,         Nel pomeriggio ci spostiamo a Nazca. Percorriamo           ci scopriamo, molto mestamente, non amanti del
cala un silenzio assordante che però dura poco:            la vecchia Panamericana passando tra splendidi             pesce crudo.
la voglia di far festa dei peruviani è più forte della     paesaggi lunari. Arriviamo in prossimità di una            Il post cena lo trascorriamo in uno dei peggiori bar
tristezza e quindi ecco che iniziano parate in piazza      galleria scavata nel basalto, lunga e stretta, senza       di Nazca, un locale con karaoke dove non possiamo
e concerti improvvisati. Dal centro ci spostiamo           luce, una signora all’entrata tiene pulita la strada e     fare a meno di deliziare i peruviani con le migliori
verso il Museo Nazionale di Antropologia e Storia del      gestisce il traffico. Passando il nostro autista apre il   canzoni del repertorio italiano partendo da Cristina
Perù dove ci raggiunge di corsa Monica, la nostra          finestrino la ringrazia e le lancia una moneta.            D’Avena.
guida. La visita al museo è davvero interessante, ci       All’uscita della galleria ci accoglie un bellissimo
permette di iniziare a conoscere la storia della civiltà   canyon dove non possiamo fare a meno di fermarci           Nazca-Arequipa no stop
peruviana che poi avremo modo di approfondire              per scattare qualche foto.                                 Oggi ci aspetta un’intera giornata in compagnia del
nel resto del viaggio. Dal museo ci spostiamo al           Arriviamo a Nazca alle 15.40, giusto in tempo per          nostro più fedele amico, il fantastico pulmino. Ben 12
Barranco, il quartiere degli artisti di Lima, una          l’ultimo volo previsto per le 16. Ci imbarchiamo nei       ore di trasferimento da Nazca ad Arequipa.
matassa di stradine colorate da graffiti ed artisti di     cusna in 4 persone, dopo un breve briefing con i piloti,   Il gruppo, inizialmente addormentato, comincia
strada che ci rallegra il cuore prima di rimetterci in     indossiamo le cuffie ed iniziamo il volo. Vedere le        a svegliarsi si leggono libri e si cantano canzoni.
viaggio verso Paracas.                                     linee è un’emozione, unica anche se alcuni faticano        Giorgio viene prescelto come nostro dj, Cremonini
                                                           a trovarle, Flavio, nonostante le indicazioni dei piloti   inizia ad imporsi sul resto dei cantanti anche se
Paracas, Huacachina e Nazca                                e il foglio con la traccia del volo, ne vedrà solo due;    deve giocarsela con Ligabue, Jovanotti e il mitico
Ci svegliamo super puntuali, alle 8 meno 10                successivamente ci confesserà che, vista la difficoltà     Tizianone Ferro. Sì, in viaggio un po’ di ignoranza
carichiamo i bagagli sul pulmino e ci dirigiamo verso      incontrata nel vedere le linee, ha trascorso buona         musicale è concessa.
l’imbarcadero dove alle 8.30 iniziamo la nostra            parte del volo chiedendosi se i piloti del nostro aereo    Pranziamo in un localino lungo la strada con vista
navigazione verso le isole Ballestas. Il cielo è grigio,   fossero felici di farlo o fossero frustrati.               sulle risaie. Ci riposiamo un’oretta, giusto il tempo
ancora una volta, ma l’oceano per fortuna è calmo.         Il volo dura circa una mezz’ora, poi facciamo rientro      di mangiare, scattare foto alle risaie, e comprare un
Arriviamo alle isole guaneras dopo esser passati           verso l’aeroporto, l’ultima parte del volo è bellissima:   po’ di frutta al mercato, dove Laura N. non può fare
davanti al candelabro, soltanto una delle tante linee      le montagne del deserto iniziano a colorarsi di            a meno di insegnare alle signore come fare il frullato
che vedremo in questa lunga giornata.                      rosso, creando un’atmosfera ancora più magica. (Da         di papaya senza acqua.
Sulle isole avvistiamo diversi leoni marini, pinguini      notare che questa è stata ovviamente la mia visione        Arriviamo ad Arequipa alle 19.30 stremati dal viaggio.
di Humboldt, oltre che migliaia di uccelli, ai quali le    romantica del volo, altri passeggeri sono stati male,      L’hotel è uno dei più belli di tutto il viaggio, una
isole devono appunto il nome di guaneras. Il guano         per cui per loro sarà stato ovviamente tutto meno          bellissima casa coloniale con una fantastica Corte
                                                                                                                      interna. Ceniamo all’Are quepay in un ristorante
                                                                                                                      tipico dove alcuni di noi provano la carne di cuy, il
                                                                                                                      porcellino d’India, e l’Alpaca.
                                                                                                                      Il Gruppo è sempre più unito, scopriamo che la
                                                                                                                      coppia di sposini, Serena e Federico, è in viaggio di
                                                                                                                      nozze ed il 26 GIUGNO festeggeranno con noi il loro
                                                                                                                      primo mese di matrimonio.

                                                                                                                      Arequipa
                                                                                                                      Dedichiamo l’intera giornata alla visita della città di
                                                                                                                      Arequipa.
                                                                                                                      Iniziamo ad esplorare la città dal Mirador Yanahuara,
                                                                                                                      dove arriviamo dopo una passeggiata di circa 15
                                                                                                                      minuti. Da lì ammiriamo l’imponente vulcano El Misti
                                                                                                                      e godiamo di una meravigliosa vista della città resa
                                                                                                                      ancora più bella dal cielo infinitamente azzurro che,
                                                                                                                      dicono, caratterizzi tutte le giornate ad Arequipa.
                                                                                                                      Restiamo un po’ lì a goderci la vista, qualcuno cerca
                                                                                                                      di sopperire al caldo mangiando un gustoso queso
                                                                                                                      helado. Poi ci spostiamo verso il centro della città,
                                                                                                                      arriviamo in Plaza de armas, dove Flavio ci legge
                                                                                                                      la guida parlandoci della città, della cattedrale,

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RACCONTI DI VIAGGIO | Peru

della statua dal nome buffo presente al centro della       mezz’ora facendo una sorta di ammonizione al nostro
piazza. Sfortunatamente non riusciamo a visitare           autista perché sta accompagnando il gruppo al
la cattedrale che risulta chiusa ai visitatori per         canyon senza guida locale, a quanto pare obbligatoria
manutenzione.                                              per legge (cosa a me ignota). Finalmente dopo tanti
Andiamo quindi verso il mercato principale per poter       fogli compilati ci lasciano andare, dopo pochi minuti,
pranzare. I miei occhi si illuminano quando trovo un       Simona mi guarda e mi dice “Ele, le chiavi della
banco con dei fantastici tamal che mi sollecitano le       camera le ho io!”. Fortunatamente dovevamo tornare
papille gustative soltanto alla vista, ricordandomi        verso Chivay per andare alla Zip Line per cui scrivo
quelli che avevo mangiato in Cile. Mi avvicino alla        all’hotel per rassicurare il proprietario e ne approfitto
signora del banco e ne prendo uno, cercando di non         per chiamare l’hotel di Cusco che mi ha minacciata
fare caso alle condizioni igieniche non proprio affini a   di cancellare la prenotazione nel caso in cui non
quelle italiane, lo mangio e le mie papille ringraziano,   paghi anticipatamente la prima notte. Dopo lunghi
con il mio “no, ragazzi, sto avendo un orgasmo             minuti al telefono convinco la proprietaria dell’hotel
culinario” convinco anche altri miei compagni di           a non annullare la prenotazione e metto metto giù
viaggio a provarli. Effettivamente resterà una delle       il telefono pensando di poter tirare, finalmente, un
cose più buone che abbia mangiato in Perù.                 sospiro di sollievo. Illusa! Andrea, il nostro cassiere,
Nel pomeriggio visitiamo il museo andino, dove è           che è seduto davanti a me, si gira e mi dice :
conservata la mummia di Juanita, una bambina               “Abbiamo un problema!”, lo guardo, spalanco gli
sacrificata dagli inca sul Vulcano Sabancaya. Il museo     occhi e chiedo “Un altro?”. In effetti non era un
non è niente di esaltante, all’inizio ci viene mostrato    proprio un problema da poco: aveva dimenticato il
un video della National Geographic (finanziatrice          libro di cassa in camera. Dopo aver sistemato anche
del recupero della mummia) in cui viene spiegato           questo problema mi rilasso un attimo e siamo “già”
come sia stata ritrovata e recuperata Juanita e            giunti alla cruz del Condor, sono le 9 meno 5, siamo
tutti gli studi che sono stati condotti sul suo corpo.     giusto in tempo per assistere al volo che inizia,
Il resto del museo è formato da teche nelle quali          inspiegabilmente, ogni giorno alle 9.
sono contenuti oggetti ritrovati in diverse sepolture,     (Alcuni dicono che i condor vengano attirati con
oltre che, ovviamente, la mummia di Juanita nella          della carne che viene lasciata in zone strategiche
classica posizione fetale in cui venivano sepolti i        del canyon ma io di questo non ne ho ovviamente              rappresenta per loro questo viaggio: l’inizio di una
morti in epoca inca.                                       la certezza.)                                                nuova vita, il cambiamento che aspettavano da
Il resto della giornata lo dedichiamo alla visita del      Osserviamo i voli degli uccelli ed il meraviglioso           tempo.
Monastero di Santa Catalina, una vera e propria            canyon, scattiamo qualche foto e poi ci dirigiamo
città nella città, probabilmente il monumento più          nuovamente verso Chivay dove ci aspettano i ragazzi          Lago Titicaca, Uros, Amantani
bello che abbiamo visto durante tutto il viaggio.          della zip line.                                              La mattina puntualissimi lasciamo i bagagli grandi
La nostra guida ci parla dello stile di vita che si        La discesa in zip Line si rivela strepitosa, un              nel deposito dell’hotel e partiamo col nostro zainetto
conduceva nel monastero. Le ragazze, la maggior            fantastico modo per scaricare l’adrenalina di una            per una delle esperienze più attese di tutto il viaggio:
parte di famiglia nobile, vivevano in compagnia della      giornata alquanto movimentata.                               la visita delle isole del Lago Titicaca e la notte da
propria serva, cucendo di giorno e facendo festini di      È stato come uscire dalla nostra comfort zone (frase         trascorrere con le famiglie del posto.
notte. Nel monastero era presente anche una piscina        che ripeteremo più volte durante questo viaggio e            Saliamo sulla barca, la giornata è bellissima e c’è un
e le ragazze benestanti alloggiavano in una vera           che diventerà un vero e proprio leitmotiv). La paura         cielo blu stupendo. Dopo pochi minuti di navigazione
e propria suite (ovviamente secondo gli standard           iniziale ha lasciato spazio alla gioia e all’emozione        all’interno della riserva arriviamo sulle Isole Uros, le
dell’epoca), all’ascolto di queste parole Isa ha una       ogni volta che si saliva di quota e si aumentava di          isole galleggianti. Si tratta di un arcipelago artificiale
improvvisa vocazione, trascorrerà il resto della visita    velocità. Alla fine i più temerari del gruppo, hanno         di oltre 90 isole create a partire dalla pianta di
dicendo “io resto qui, ci rivediamo in Italia”.            addirittura deciso di fare l’ultima zip a testa in giù, la   Totora. Il processo per la creazione delle isole inizia
Dopo la visita recuperiamo i bagagli in hotel e ci         cosiddetta posizione del ragno.                              in primavera, quando la pianta di totora inizia a
dirigiamo in bus verso Chivay dove arriviamo alle 21.      Prenotiamo dei panini da asporto tramite i ragazzi           galleggiare naturalmente. Si crea una piattaforma
Il mercato per i turisti è ormai chiuso ed ha lasciato     della zip Line. Quando passiamo a ritirarli ci               sulla quale si impilano una serie di strati di totora
spazio a tanti banchetti dove le persone del posto         accorgiamo che in piazza è pieno di persone vestite          per poter compattare i quali gli abitanti di Uros
cenano insieme. Questa è una delle cose più belle          con l’abbigliamento tradizionale che sfilano. Ci             organizzano delle vere e proprie partite di calcio,
del Perù, il condividere tutto, sia anche una semplice     dicono che si tratti della celebrazione per il 300°          quando si dice “unire l’utile al dilettevole”.
cena, con le persone della comunità. Di banchi del         anno della fondazione della provincia di Chivay. Sono        Nelle isole si parlano il Quechua e l’aymara oltre
genere ne troveremo tanti durante il nostro viaggio        arrivati nel paese tutti i rappresentanti dei paesi          che il castigliano. Veniamo accolti dalle donne
e la sensazione è sempre quella che più le persone         vicini. Io e Lorenzo, che siamo andati a prendere i          dell’isola con un “Camisa rachi?” (come stai?) Al
siano povere e non abbiano niente da condividere           panini, ci fermiamo fuori dal locale ad osservare la         quale rispondiamo prontamente “Wualiki!” (sto
più si aiutino l’un l’altro. Una cosa che noi europei      sfilata quando improvvisamente si avvicinano due             bene!) Anche se in realtà più di qualcuno, per via
abbiamo perso probabilmente tanto tempo fa.                ragazzine, chiedendoci se potessero farsi una foto           dell’altitudine, non sta troppo bene; tuttavia, la
                                                           con noi! Restiamo un po’ basiti e imbarazzati ma             nostra guida Florentino non ha saputo dirci come
Canyon del Colca                                           accettiamo volentieri chiedendo di fare la stessa            dare una risposta negativa.
La giornata inizia con un ritardo di 20 minuti sulla       cosa con il nostro cellulare. Quando capiscono che           Qui scopriamo che il Passatempo preferito per i
tabella di marcia. Alle 7.20 lasciamo l’hotel, inseguiti   vogliamo una foto con loro si avvicinano altri 10            giovani innamorati è allontanarsi nel Lago a bordo
dal proprietario che mi informa della mancanza della       ragazzi tutti felicissimi di apparire nella nostra foto!     della tipica imbarcazione di Tortora denominata per
chiave della camera di Simona e Michela.                   Ritirati i panini ci avviamo a bordo del nostro fedele       l’occasione anche “taxi romantico”! Del resto, se si
Simona mi rassicura dicendo che la chiave si trova in      ronzinante verso Puno.                                       pensa che l’isola più grande non supera i 50m di
camera così partiamo in direzione Canyon Del colca         La strada è lunga e deserta, qualcuno scatta                 lunghezza non sorprende di certo la ricerca di un po’
e Cruz del condor. All’ingresso del canyon veniamo         foto ai Lama che pascolano, altri dormono, altri             di privacy.
fermati dalla polizia che ci tiene bloccati per almeno     ancora guardano il panorama pensando a ciò che               Sull’isola ogni famiglia vende dei prodotti di

                                                                                                                               Avventure nel mondo 2 | 2019 - 107
UN VIAGGIO CHE TUTTI ABBIAMO SOGNATO - Da un Perù Discovery gruppo Lanna - Viaggi Avventure nel ...
RACCONTI DI VIAGGIO | Peru

artigianato, decidiamo di comprare un piccolo               erbe segrete che ci vengono offerte dai nostri              domenica, dopo la chiusura del negozio, si fa una
pensierino per la nostra coppia di sposini, per             ospitanti.                                                  riunione durante la quale vengono elencati i lavori
festeggiare il loro primo mesiversario, una sorta di                                                                    venduti. Per ogni prodotto venduto la famiglia che
acchiappasogni che simboleggia il matrimonio.               Taquile                                                     lo ha confezionato riceve il 90% del ricavato, il
Da Uros dopo 3 ore di navigazione raggiungiamo              Mi sveglio all’alba, scosto le tende della finestra         restante 10% viene equamente diviso tra le altre
Amantani dove veniamo accolti dalle famiglie                e vedo un cielo infuocato riflettersi sul lago, uno         famiglie appartenenti alla cooperativa. Non c’è da
che ci ospiteranno. Ci dividiamo in gruppi di 4             spettacolo ancora più bello del tramonto visto la sera      meravigliarsi, inoltre, se passeggiando lungo le
e raggiungiamo le nostre dimore. Da subito ci               prima. Urlo “Isa, svegliati guarda il tramonto”. Isa        vie del paese, si vedono degli uomini sferruzzare.
sorprende l’essenzialità delle case, pochissimi             sobbalza sul letto, corre verso la finestra e rimane a      Durante l’occupazione spagnola infatti, gli abitanti
mobili e suppellettili “le case servono soltanto per        guardare sorridente quella meraviglia. Non riuscendo        di Taquile furono costretti a pagare le tasse sotto
dormire!”ci dicono, il bagno, ovviamente, è fuori e         più a prender sonno per via dell’emozione decido di         forma di prodotti tessili, essendo quella l’unica loro
non ha né doccia né acqua calda. Il water si scarica        uscire in pigiama ed andare in spiaggia a scattare          ricchezza. Le tasse però erano così elevate che le
versandoci acqua piovana raccolta in una tinozza,           qualche foto, sul lago i primi pescatori si allontanano     donne da sole non riuscivano a soddisfare la richiesta
sotto il letto nelle nostre camere troviamo il vasino       con le barche, intorno l’isola inizia a svegliarsi piano,   per tale motivo anche gli uomini furono obbligati ad
da notte. È tutto così essenziale. Vilma, la mamma          piano.                                                      imparare la tecnica della maglia. Dal 2005, inoltre,
della famiglia che ci ospita, ci ha preparato un            Dopo la colazione ci dirigiamo verso il porto dove          l’arte tessile di Taquile è stata nominata patrimonio
delizioso pasto a base di zuppa di quinoa, formaggio        salutiamo le famiglie che ci hanno ospitati e ci            dell’umanità.
alla piastra e patate, anche i più scettici lo mangiano     spostiamo in barca verso Taquile.                           Nel pomeriggio torniamo sulla terraferma e visitiamo
con gusto. Dopo pranzo qualcuno ne approfitta per           Taquile è un’isola davvero speciale, è costituita da 6      il sito cimiteriale di Sillustani, poi rientriamo a Puno
riposare, altri fanno un giro lungo la spiaggia, io resto   comunidad, ognuna delle quali ha a capo l’autoridad         dove ceniamo e prendiamo il bus notturno per Cusco.
nel cortile della casa ad aiutare Vilma a sgusciare         che viene scelta ogni anno nel mese di novembre
le fave.                                                    tra tutte le coppie sposate. L’autoridad è infatti          Cusco e Inti Raymi
Poco prima del tramonto saliamo sul Pacha Tata              costituita da un uomo ed una donna in quanto si             E’ il 24 giugno, giorno dell’Inti Raymi, ci svegliamo
e sulla Pacha Mama, i due monti che sorvegliano             pensa che l’uomo da solo non abbia le capacità per          relativamente presto per poter essere al Qorikancha
l’isola, aspettiamo la discesa del sole, il cielo           poter gestire la comunidad autonomamente. Ogni              alle 8.30 e farci largo tra la folla per avere una
comincia a colorarsi di rosso ed arancione, sempre          comunità si autosostiene, tutti i prodotti agricoli che     buona visuale sulla spianata delle celebrazioni.
più intensamente, la luce riflessa sulla montagna           vengono coltivati sull’isola sono ad uso esclusivo          Fortunatamente oggi abbiamo con noi una guida
crea un’atmosfera così calda, il sole brilla sulle          degli abitanti, non si commercia nulla con l’esterno        d’eccezione, Joel, un mio caro amico di Cusco
acque increspate del lago, intanto un vento sempre          tranne i lavori di artigianato, per la vendita dei quali    che si rivelerà prezioso nel corso della giornata.
più freddo, ci accarezza i capelli.                         è stata costituita una cooperativa della quale fanno        Acquistiamo per pochi soles dei cappelli di carta
Al rientro più di qualcuno inizia ad accusare il mal        parte tutte le famiglie dell’isola. Ciascun prodotto        per ripararci dal sole che picchia e degli sgabelli
di montagna con mal di testa e nausea che passano           venduto nel negozio viene etichettato con un numero         sui quali ci posizioniamo per poter vedere meglio
con qualche pozione a base di muña, coca ed altre           che rappresenta la famiglia che lo ha realizzato. Ogni      lo spettacolo. Alle 9 inizia la manifestazione, ci sono

 108 - Avventure nel mondo 2 | 2019
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RACCONTI DI VIAGGIO | Peru

tantissimi figuranti che danzano e sfilano davanti a         con la sua energia. E’ strano pensare che questo            mistica.
noi, l’Inka dall’alto del Qorikancha fa un rituale a Inti,   spettacolo sia stato nascosto per oltre 300 anni.           Dopo circa 3 ore di autobus finalmente arriviamo a
il sole, poi si avviano tutti verso plaza de armas dove      Trascorriamo circa 3 ore nel sito in compagnia di           destinazione ed iniziamo la lunga, lenta e faticosa
continuerà la cerimonia.                                     Uriel, la nostra guida, poi alle 9:45 iniziamo la salita    salita. Lungo la strada diversi tentatori cercano di
Ci spostiamo anche noi e ci posizioniamo all’angolo          al Cerro Picchu, probabilmente la salita più difficile      convincerci a salire sui cavalli ma per molti di noi
nord-ovest della piazza, Joel infatti sa che una             che abbiamo affrontato durante tutto il viaggio. Più        è diventata una sfida personale, dobbiamo farcela,
volta conclusi i riti in piazza da lì passeranno tutti       volte lungo il sentiero ci assale l’idea di rinunciare      anche stavolta dobbiamo superare i nostri limiti. La
i figuranti per dirigersi verso il Sacsayhuamán dove         nonostante questo teniamo duro, sollecitati anche           strada è lunga, i colori delle montagne si vedono
ci sarà la manifestazione più grande. Le coreografie         dalle persone che scendevano che continuavano               in lontananza ma sembrano non avvicinarsi mai,
sono mozzafiato ma è ancora più bello vedere                 a dirci “mancano solo 10 minuti”, in realtà quei            i cartelli con le progressive chilometriche però
quanto questa festa sia sentita dalle persone del            10 minuti sarebbero stati 20 e poi 30 e poi                 continuano a susseguirsi fino a quando finalmente
posto, intorno è pieno di peruviani che, sgomitando,         improvvisamente vediamo la vetta sudati e stremati          arriva quel cartello tanto atteso “Fine del percorso
cercano di farsi posto tra la folla per ottenere la          (ok, i più atletici no!), ce l’abbiamo fatta, anche         per cavalli”! “Ciao, ciao tentatori, io ce l’ho fatta!”
visuale migliore, i turisti sono decisamente la              stavolta la comfort zone è andata a farsi friggere.         ok, no, in realtà resta ancora la salita più dura, quegli
minoranza.                                                   Il panorama dall’alto è bellissimo, le foreste tutte        ultimi 70 metri sembrano non finire mai, mi fermo
Dopo la mattina così intensa, piena di musiche               intorno, le nuvole e lì, in lontananza, il Machu Picchu.    a respirare ogni 2 passi, poi finalmente arrivo nella
e colori, saliamo verso San Blas, il quartiere               Il panino, divorato in due bocconi, ci sembra il pasto      sella, alla mia sinistra le montagne arcobaleno,
bohemienne di Cusco dove ne approfittiamo                    più prelibato che potessimo mangiare.                       sulla destra le vette innevate, davanti a me una
per fare un po’ di shopping e per pranzare in un                                                                                                         meravigliosa valle. Mi
banco di cucina vegan al mercato. Nel pomeriggio                                                                                                         siedo, ce l’ho fatta!
continuiamo a perderci nei vicoli del quartiere che ci                                                                                                   Non credo ai miei
regalano degli scorci fantastici sulla città.                                                                                                            occhi e alle mie
                                                                                                                                                         gambe, sorrido e
Il treno per Aguas Calientes                                                                                                                             piango allo stesso
Oggi si parte alla volta di Aguas Calientes dove                                                                                                         tempo. Non avrei mai
dormiremo due notti per poter visitare il sito di Machu                                                                                                  pensato di riuscire ad
Picchu. Lasciamo i bagagli in hotel e partiamo, non                                                                                                      arrivare a 5030 metri
prima di aver dato il piccolo regalo ai nostri sposini                                                                                                   soltanto con le mie
che oggi festeggiano il primo mese di matrimonio.                                                                                                        gambe anche stavolta
La mattina è dedicata alla visita della Valle Sagrada,                                                                                                   sono andata ben oltre
in particolare ai siti di Chinchero e Moray e alle                                                                                                       la mia comfort zone ed
salineras de Maras. Nel pomeriggio ci trasferiamo                                                                                                        è una delle sensazioni
ad Ollantaytambo dove prenderemo il treno dell’inca                                                                                                      più belle che abbia mai
rail che, attraversando i primi tratti della foresta                                                                                                     provato in vita mia.
amazzonica, ci conduce ad Aguas Calientes. Il treno                                                                                                      Continuo a salire fino
costeggia il fiume Urubamba e regala delle visioni                                                                                                       alle vetta più alta, di
davvero spettacolari.                                                                                                                                    fronte alle montagne
Aguas Calientes si rivela una vera e propria città                                                                                                       arcobaleno,       ancora
costruita per i turisti con prezzi decisamente più                                                                                                       una cinquantina di
elevati rispetto alla media peruviana.                                                                                                                   metri, il vento è così
Ceniamo molto presto per poter tornare in camera                                                                                                         gelido e l’ossigeno
e riposare qualche ora in previsione della sveglia                                                                                                       carente che dopo
che domani suonerà alle 3.30. Federico e Serena                                                                                                          appena 5 minuti faccio
ordinano dello champagne per festeggiare con noi                                                                                                         fatica a respirare,
il mesiversario.                                             Alle 12 la cima chiude, siamo quindi costretti ad           scatto qualche foto e poi scendo di corsa in basso
                                                             iniziare la discesa che risulta, se possibile, ancora       per passare ad una quota a me più ottimale.
Sua Maestà il Machu Picchu                                   più dura della salita, le gambe tremano e le ginocchia      Il rientro è lungo, gli autobus sembrano un miraggio,
La sveglia suona imperterrita alle 3.30, Isa salta in        chiedono pietà.                                             quando finalmente li raggiungo l’ombra scarseggia,
piedi: “Zie, svegliatevi è ora di prepararsi, señoooore      Dopo le ottomila scale fatte “L’estate addosso” di          mi siedo sotto un banchetto elemosinando un po’
su!”, anche Laura N. si sveglia cantando; io, come al        Jovanotti ci appare decisamente più corretta nella          di fresco, accanto a me si siedono altri tre ragazzi
solito, riesco a malapena a mugugnare un “mmm” e             versione “Le scale addosso… le scale la libertà-            ed una signora più anziana, parlano in spagnolo
a sollevare un braccio tirandolo fuori dalle coperte ad      à-à”.                                                       tra di loro. Una dei ragazzi dice agli altri “tengo
indicare che no, non sono morta.                             Una volta terminata la discesa i più sportivi decidono      hambre”, apro il mio zaino, ho ancora diverse
Facciamo colazione ancora mezzi addormentati, poi            di arrivare fino al Ponte Inca per poi tornare a piedi in   barrette di cereali, le prendo e gliele porgo, lei mi
andiamo verso la fermata del bus e ci mettiamo in            hotel, gli altri stremati decidono di tornare ad Aguas      guarda, sorride e mi ringrazia, non c’è niente di più
fila. Nonostante siano le 4 ed il primo bus parta alle       Calientes in bus.                                           bello dell’empatia, ed io in quel momento la capivo
5.30 la coda è già molto lunga. Riusciamo a salire                                                                       completamente!
sull’autobus n. 17, alla faccia della scaramanzia, e         Vinicunca, le montagne arcobaleno                           Nel tardo pomeriggio rientriamo a Cusco dove ci
arriviamo finalmente all’ingresso del sito che tutti         Ennesima sveglia prima dell’alba, alle 4.30 partiamo        aspetta la cosa più dura di tutto il viaggio: preparare
aspettavamo di vedere.                                       da Cusco per poter raggiungere la montagna                  le valigie per il rientro.
E’ tutto ancora così silenzioso ed avvolto nella             Vinicunca, le famose montagne arcobaleno. Lungo             I giorni sono volati, nonostante ci sembri una vita
brina notturna quando iniziamo la salita al sito,            la strada ci fermiamo a fare colazione in una sorta         che siamo in Perù. Questo viaggio ci ha cambiati,
improvvisamente quella foto che tanto ammiravamo             di piccola locanda a conduzione familiare. Le basse         fortificati, ci ha dato nuovi amici e magnifici ricordi.
da bambini sul libro di storia ci appare davanti, così       temperature mattutine iniziano a farci battere i denti,     Mettere tutto questo in un bagaglio da 23 kg è così
maestosa e silente la Vecchia Montagna ci avvolge            l’arrivo del mate de coca caldo è una visione quasi         faticoso.

                                                                                                                                Avventure nel mondo 2 | 2019 - 109
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