IL BAROMETRO DEI MERCATI - Strumenti di finanza per Commercialisti Primo bimestre 2018 Commissione Finanza e Controllo di Gestione - Milano ...
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Strumenti di finanza per Commercialisti IL BAROMETRO DEI MERCATI Primo bimestre 2018 Commissione Finanza e Controllo di Gestione - Milano chiuso in redazione il 9 marzo 2018
Una nuova redazione A partire da questo primo numero del 2018, il barometro avrà una nuova veste: i mercati si stanno muovendo con maggiore discontinuità, e i nostri aggiornamenti saranno più tempestivi nel seguire le mutazioni economiche, spesso dettate dalle logiche della geopolitica e non solo dalla macroeconomia. Mantenendo l’impianto generale, abbiamo quindi pensato a delle edizioni non legate solo al calendario, troppo rigido e perciò anche fuorviante, ma soprattutto alla necessità di analisi agili e tempestive. Quindi, edizioni più snelle e di veloce lettura, pronte ad un utilizzo pratico. E a questa redazione si aggiunge un nuovo canale di comunicazione: chi desidera fare una domanda, avere un approfondimento o anche esaminare un mercato che non sono trattati nel Barometro, potrà contattarci alla pagina Linkedin: https://www.linkedin.com/groups/8592570 dove saremo lieti di poter dare un contributo ai Colleghi. Buona lettura !
Premessa : il concetto del barometro Il barometro è uno strumento che indica il tempo atmosferico (precisamente, la pressione atmosferica) del momento in cui si compie la misurazione, e non compie alcuna predizione : confrontando il dato attuale a quello precedente, è possibile fare trarre ipotesi sul futuro; è uno strumento incompleto: ad esempio, mancano indicazioni sulla intensità e direzione del vento ma è un ottimo metodo per le analisi del tempo la cui validità predittiva è legata alla capacità di valutazione e dalla esperienza dell’utilizzatore. Anche sui mercati possiamo confrontare i dati passati con quelli attuali per formulare delle analisi, ma sempre con prudenza e buon senso. Nel Barometro dei Mercati si offre una visione sintetica delle principali dinamiche dei mercati, da utilizzare per – valutare la politica di acquisizione dei fattori produttivi – avere una base di analisi per la definizione di previsioni e dei budget Il Barometro è diviso in tre sezioni: – Un approfondimento sui temi di maggior interesse – Economia EU , tassi d’interesse europei – EURIBOR e credito dedicata alla gestione finanziaria – Economia Mondo , tasso di cambio eurodollaro e commodity focalizzata ai mercati che interessano alla gestione di produzione e vendite 3 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Premessa : il concetto del barometro scenari e previsioni Nel Barometro vengono proposti degli scenari economici: Uno scenario non è una previsione, perché uno scenario definisce le forze economiche di fondo che agiscono sulle aziende, mentre una previsione definisce i valori presunti di una o più variabili ad un dato momento futuro. Cercare previsioni non è fare Risk Management, che è un processo più complesso che definisce i rischi e i loro impatti sulla attività aziendale, e ne gestisce le conseguenze anche oltre la loro probabilità di accadimento. 4 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico Diversi fenomeni macroeconomici e culturali si sono innestati nella Grande Recessione del 2008 causando un significativo rallentamento dell'economia globale: 1)Un significativo calo demografico dei paesi occidentali che hanno ridotto la propensione agli investimenti complessivi 2)La necessità da parte degli investitori di ridurre la componente del debito, fortemente presente nei propri bilanci nonostante il ribasso dei tassi. 3)Una riduzione significativa delle opportunità di investimento causati dall'emergere di nuove tecnologie potenzialmente deflazionistiche in molti dei settori dell'economia. 4)La tendenza ad orientare i propri investimenti nelle economie a più alto potenziale di crescita rispetto alle economie domestiche alle prese, chi più, chi meno, con i problemi dei tre punti precedenti. Nonostante una spinta al ribasso dei tassi di interesse da parte delle banche centrali dei paesi coinvolti, e nonostante le politiche monetarie ultra espansive messe in campo per rendere poco interessanti per gli investitori le alternative monetarie agli investimenti, la necessità di consolidare i bilanci ha di fatto indebolito la credibilità del sistema. Per anni la crescita economica e quella dell'inflazione è rimasta inferiore rispetto alle stime previsive di tutte le autorità economiche mondiali. Questo fenomeno ha accresciuto rancore e rabbia sociale nei confronti di quelle istituzioni che avrebbero dovuto ricondurre l'economia in una strada di crescita, polarizzando non solo le scelte economiche ma anche lo spettro delle formazioni politiche in campo. 6 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico Nell'Unione Europea questa crisi si è innestata in una fase evolutiva della stessa Unione non ancora completa e mentre nei singoli stati nazionali pesavano ancora diversità nei campi delle scelte economiche, fiscali e sociali: la crisi è stata affrontata senza poter però utilizzare la leva monetaria e causando quindi una divergenza di andamento economico ancora più marcato che nel resto del mondo. La mancanza di fiducia tra i singoli Stati UE ha di fatto chiesto un consolidamento fiscale in maniera prematura, facendo deragliare la timida ripresa post grande recessione, ed ha fatto emergere in tanti paesi movimenti che per un verso o per l'altro contestavano l'orientamento sovranazionale e dipendente da autorità non elette e quindi prive di ogni referenza democratica. Le recenti elezioni italiane si innestano in questo rancore sociale che cerca risposte al di fuori delle ricette proposte in questi ultimi anni dalle varie autorità sovranazionali. Sovrapponendo andamento della disoccupazione e collegi elettorali non si può non notare una certa correlazione tra i due fattori.(Grafico pagina 4) Al Nord, dove la ripresa è più robusta, l'elettorato ha votato nella speranza di proteggere la ripresa economica dalle potenziali minacce esterne che sono state individuate nelle multinazionali che delocalizzano e nei flussi di migranti. Al Sud invece si auspica un ritorno alla spesa pubblica ed allo Stato assistenziale per rilanciare un area economica che vede una ripresa molto più asfittica anche se in questi ultimi due anni un po' più rapida che in precedenza. Naturalmente ci sono dei dubbi che queste ricette possano essere quelle necessarie ad eliminare il gap di produttività dell'Italia con il resto d'Europa: ma questo è quello che il paese chiedeva e chi ha vinto sono i partiti che nel modo migliore sono riusciti a rappresentare queste tensioni. 7 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico 8 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo culturale ed economico Protezionismo economico 9 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico Se in Europa molte tornate elettorali, soprattutto nei paesi periferici, si sono conclusi con risultati sorprendenti e che hanno premiato forze politiche «sistema_scettiche», la polarizzazione della politica ha colpito anche il paese egemone degli ultimi 70 anni e cioè gli Stati Uniti. L'elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti è stato una delle più grosse sorprese degli ultimi anni e nonostante un fortissimo turnover delle posizioni apicali nel suo entourage, la fiducia nel suo operato soprattutto degli imprenditori small business americani è ai massimi come mostra il frequente sondaggio sull'ottimismo delle piccole imprese americane. (vedi grafico pagina 7) Questo entusiasmo si è confermato con la riforma fiscale che ha di fatto abbassato le tasse soprattutto alle imprese locate e produttive negli Stati Uniti, quindi il target elettorale del presidente, e l’entusiasmo sembra rimanere alto anche dopo la tornata di dazi doganali imposto sul alcuni prodotti considerati dall'amministrazione americana come prodotti simbolo del dumping commerciale di molti paesi nei confronti degli Stati Uniti. Una spinta chiaramente rivolta verso il proprio interno, con dei limiti effettivi certamente, ma che ha colto di sorpresa altre realtà economiche che non sembrano al momento pronte a questa nuova sfida, che a dire il vero era già cominciata da diversi anni e che ha visto il presidente Obama utilizzarla soprattutto in chiave di deterrenza geopolitica ma con risvolti economici non secondari. A nostro avviso questa strategia che, come vedremo dopo, ha effetti sostanzialmente limitati, deve essere un test alla capacità di gestire la propria economia al gigante cinese. La Cina si trova in questo momento a metà del guado tra economia a basso valore aggiunto ed economia ad alto valore aggiunto e solitamente questo processo di ristrutturazione ha causato importanti tensioni sociali nei paesi che l'hanno percorsa. Il gigante asiatico resta ancora una economia che non è del tutto indipendente da forti volumi di esportazioni di beni dal basso valore tecnologico, e fino ad adesso non ha avuto pesanti contraccolpi grazie ai massicci interventi statali a sostegno. 10 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico 11 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico Trump ha annunciato delle nuove tariffe pari al 25% sull'acciaio e al 10% sull'alluminio, in quanto considerate entrambi le produzioni di interesse nazionali e quindi da difendere dalla competizione internazionale. Al momento dalle nuove tariffe verranno esclusi Canada e Messico, ma solo se con queste verrà raggiunto un nuovo accordo di libero scambio in sostituzione del Nafta. Ora se andiamo ad approfondire i dati riguardanti i due settori, si evidenzia che sull'acciaio molti paesi sono già stati colpiti in maniera selettiva da tariffe speciali sul loro export e che solo il Canada ne era escluso (e il Canada tra l'altro è il paese che maggiormente esporta verso gli Stati Uniti). Escludendo poi questi due paesi e tutti i paesi potenzialmente amici da un eventuale aggravio delle tariffe, è evidente che le nuove tariffe andrebbero a colpire produzioni che sono già fortemente tassate e comunque si impatta su una quota limitata delle importazioni complessive, andando quindi a beneficiare una parte modesta dell'eventuale nuova produzione americana sostitutiva. Sull'alluminio, dove il peso dell'export cinese verso gli USA è più rilevante, c'è da dire che il 96% dei prodotti importati dalla Cina sono già colpiti da dazi doganali. Quindi se la Cina è colpita solo moderatamente da questi nuovi dazi, mentre ricerche di settore mostrano che un aumento indiscriminato delle tariffe (cosa che al momento è scongiurata) potrebbe portare ad un rallentamento economico e dell'occupazione, a cosa portano le recenti mosse di Trump sui dazi? 12 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Approfondimento del mese Protezionismo economico 13 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Protezionismo economico Protezionismo culturale ed economico A nostro avviso questa recente manovra dei dazi non avrà effetti dirompenti sull'economia mondiale, a meno che questa non scateni una corsa ai dazi: ma la recente reazione della Cina che vuole ridurre invece i dazi su altri mercati e settori sembra invece mostrare in contrario. Riteniamo che questa manovra serva di più a consolidare il sentiment interno USA , che sta cercando finalmente un ritmo di crescita pari a quello del periodo pre-recessione e che fino ad ora ha fallito nel suo compito. Concentrare gli investimenti a livello domestico e rinfocolare l'ottimismo degli operatori, con manovre di facciata ma molto chiacchierate e appariscenti, può essere una buona strategia per perseguire questi obiettivi. Nel frattempo con i dazi si colpisce la dove l'economia cinese non può rispondere con la stessa efficacia, in quanto ancora molto dipendente dall'export di prodotti dalla bassa marginazione e con una forte componente di occupati . La rapida trasformazione dell'economia cinese, che sta scalando la propria presenza nei mercati a maggiore valore aggiunto, potrebbe non bastare per evitare la trappola della liquidità connessa ad un economia che attraversa il passaggio da economia emergente ad economia avanzata. Nonostante le parole rassicuranti la sfida è stata lanciata: e i paesi europei e l'Italia dovranno in fretta ad adattarsi a questi nuovi scenari globali, per non ritrovarsi ad inseguire i sogni del passato senza i propulsori per la crescita del futuro. 14 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Dati grafici e reports 15 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Bollettino Economico Bankitalia n. 1-2018 gennaio 2018 L'economia globale resta solida L'espansione dell'attività economica mondiale resta solida e diffusa; permane, tuttavia, la generale debolezza di fondo dell'inflazione. Le prospettive di crescita a breve termine sono favorevoli. Nell'area dell'euro si rafforza la crescita; l'inflazione è debole Nell'area dell'euro le prospettive di crescita sono ancora migliorate. Secondo l'ultimo quadro previsivo elaborato dall'Eurosistema il prodotto si espanderebbe del 2,3 per cento nell'anno in corso. Sono del tutto rientrate le aspettative di deflazione, ma l'inflazione rimane bassa, pari all'1,4 per cento in dicembre; resta debole la componente di fondo, frenata dalla crescita salariale ancora moderata in molte economie dell'area. Il Consiglio direttivo della BCE ha ricalibrato gli strumenti di politica monetaria, preservando però, anche in prospettiva, condizioni monetarie molto espansive, che restano necessarie per un ritorno durevole dell'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento. L'espansione dell'economia italiana si consolida In Italia, secondo le nostre stime, nel quarto trimestre dello scorso anno il PIL sarebbe cresciuto attorno allo 0,4 per cento; si conferma la tendenza favorevole, ma ancora inferiore alla media europea, degli ultimi trimestri. L'aumento avrebbe interessato i servizi e l'industria in senso stretto. I sondaggi segnalano un ritorno della fiducia delle imprese ai livelli precedenti la recessione; indicano inoltre condizioni favorevoli per l'accumulazione di capitale. Queste valutazioni sono confermate dall'accelerazione della spesa per investimenti osservata nella seconda parte dell'anno. Salgono le esportazioni e rimane elevato il surplus con l'estero Le esportazioni sono cresciute nel terzo trimestre del 2017; anche i giudizi delle imprese sull'andamento degli ordini dall'estero sono favorevoli. L'avanzo di conto corrente si mantiene su livelli elevati, pari al 2,8 per cento del PIL nei quattro trimestri terminanti in settembre; l'avanzo contribuisce al miglioramento della posizione debitoria netta del Paese, scesa al 7,8 per cento del prodotto. 16 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Bollettino Economico Bankitalia n. 1-2018 gennaio 2018 L'occupazione aumenta L'inflazione è ancora contenuta Prosegue l'espansione del credito al settore privato… La crescita dei prestiti alle famiglie è vivace; aumentano anche i finanziamenti alle imprese, soprattutto a quelle manifatturiere. A limitare la domanda di credito bancario da parte delle aziende concorrono l'ampia disponibilità di risorse interne e il maggior ricorso all'emissione di obbligazioni. …e il miglioramento della qualità del credito La qualità del credito bancario continua a migliorare, favorita dal consolidamento della crescita. Il flusso di nuovi crediti deteriorati in proporzione ai finanziamenti è sceso all'1,7 per cento, al di sotto dei livelli registrati prima della crisi globale; l'incidenza della consistenza dei crediti deteriorati sul totale dei finanziamenti è diminuita (per i gruppi significativi dall'8,2 al 7,8 per cento al netto delle rettifiche di valore), in larga parte per effetto della conclusione di operazioni di cessione di sofferenze. I coefficienti patrimoniali delle banche si sono rafforzati. Le proiezioni indicano una prosecuzione della crescita in Italia… Questo Bollettino presenta le nuove proiezioni per l'economia italiana nel triennio 2018-2020. Il PIL, che nel 2017 sarebbe aumentato dell'1,5 per cento (sulla base dei dati trimestrali corretti per il numero di giornate lavorative; 1,4 escludendo tale correzione), crescerebbe dell'1,4 per cento nell'anno in corso, dell'1,2 nel 2019-2020. L'attività economica sarebbe trainata principalmente dalla domanda interna. …e una moderata ripresa dell'inflazione sostenuta dalle politiche economiche I rischi derivano dal contesto globale 17 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Area Euro eurozone composite PMI fonte: http://www.markiteconomics.com/Public/Page.mvc/PressReleases Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'Indice composito dell'attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale. Il PMI è un indice prodotto da Markit Group e riflette la capacità dell'acquisizione di beni e servizi. Tiene conto di nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte nel settore manifatturiero. In linea generale, un valore inferiore al 50% indica una contrazione del settore, mentre un valore superiore al 50% indica un'espansione. 18 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Area Euro eurozone composite PMI fonte: http://www.markiteconomics.com/Public/Page.mvc/PressReleases Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'Indice composito dell'attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale. Il PMI è un indice prodotto da Markit Group e riflette la capacità dell'acquisizione di beni e servizi. Tiene conto di nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte nel settore manifatturiero. In linea generale, un valore inferiore al 50% indica una contrazione del settore, mentre un valore superiore al 50% indica un'espansione. 19 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Area Euro Il punto sui mercati: accesso al credito e tassi di interesse •Lettura consigliata: RAPPORTO MENSILE ABI •Lettura consigliata: RAPPORTO CRIF http://www.crif.it/Barometro/Imprese •Lettura consigliata: OSSERVATORIO PAGAMENTI CERVED http://www.cervedgroup.com/osservatorio-su-protesti-e-pagamenti •Si vedano anche le tabelle nelle pagine seguenti •Prosegue la serie di sistemazioni bancarie, con fusioni e aumenti di capitale per trovare nuove solidità patrimoniali. La sfida del 2018 riguarda l’introduzione dello IFRS9, che richiede dal 2018 alle banche accantonamenti basati sulle perdite attese e non più soltanto quelle registrate, a pieno regime peserà in media lo 0,4% sul capitale degli istituti bancari. «La principale difficoltà è costituita, soprattutto per le banche di minore dimensione, dallo sviluppo di modelli di calcolo delle perdite attese per i quali sono necessari dati di buona qualità e la disponibilità di lunghe serie storiche», ha osservato Bankitalia. «Numerosi intermediari ritengono che l’introduzione dell’Ifrs9 aumenterà la volatilità dei risultati economici e del patrimonio» •Segnaliamo il Quaderno dell’Ordine relativo al Business Plan, strumento fondamentale per la ricerca e l’attivazione di forme alternative di finanziamento, e la pubblicazione del Quaderno dell’Ordine sul controllo della tesoreria. http://www.odcec.mi.it/docs/default-source/quaderni/n-72---la-gestione-e-il-controllo-della-tesoreria-e-dei-rischi-finanziari-nelle-pmi.pdf?sfvrsn=2 Valutare con attenzione le necessità di liquidità e i rapporti con le banche, dato il permanere delle difficoltà del sistema ad erogare credito a società i cui rating sono ancora bassi. • L’Ordine Dottori Commercialisti di Milano ha pubblicato le linee guida per il rating Advisory, disponibili nel sito dell’Ordine . • I nuovi Principi Contabili impongono una valutazione dei crediti sulla base della possibilità di rimborso non solo attuale ma anche prospettica: occorre quindi ricordare quanto gli indicatori di sostenibilità e rimborso del debito influiranno sul calcolo dei rating bancari • L’incremento dei prestiti ha privilegiato le imprese con rating migliori, che in generale presentano situazioni patrimoniali bilanciate, alta capitalizzazione, ed hanno cash flow positivi e sotto stretto controllo mediante indicatori appositi: cercare di migliorare il proprio rating è fondamentale per le imprese che devono far ricorso al credito bancario. • Costruire indicatori di controllo del Circolante che siano semplici ma affidabili, e che colgano i driver di un eventuale incremento indesiderato del CCN: crediti divisi per rating del cliente, analisi dei ritardi anche con strumenti semplici come il DSO (Days Sales Outstanding), ordini di magazzino su invenduto; mantenere attento e costante controllo organizzativo del circolante, specie sui crediti sia per dimensione che soprattutto per qualità. 20 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Sofferenze sistema bancario :fonte Rapporto ABI tabelle 1 3 4 21 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi d’interesse alla clientela : fonte Rapporto ABI 22 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Prestiti alla clientela : fonte Rapporto ABI 23 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Andamento finanza imprese: fonte Crif 24 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Andamento finanza imprese: fonte Crif Abitudini Abitudini di pagamento di pagamentoininItalia Italia per per classi classididiritardo, ritardo, 2010 2010 – Q1 – 2017 Q1 2017 25 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Pagamenti sistema imprese fonte Cerved 26 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Pagamenti sistema imprese fonte Cerved 27 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
€-coin fonte: Banca d’Italia 28 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
ITA-coin fonte: Banca d’Italia La Banca d’Italia produce un indicatore ciclico coincidente dell’economia italiana, Ita-coin, che fornisce in tempo reale una stima mensile dell’evoluzione tendenziale dell’attività economica sfruttando l’informazione proveniente da un ampio insieme di variabili, di natura sia quantitativa (produzione industriale, inflazione, vendite al dettaglio, flussi di interscambio, indici azionari) sia qualitativa (fiducia di famiglie e imprese, indicatori PMI). Ita-coin risponde quindi a finalità simili a quelle per le quali viene impiegato €-coin, elaborato per l’area dell’euro in collaborazione con il Centre for Economic Policy Research (CEPR). Le stime mensili di Ita-coin risentono in misura modesta di revisioni nei dati e tendono a rimanere stabili anche in periodi di forti oscillazioni dell’attività economica. 29 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di interesse europei – EURIBOR fonte:http://www.mutuionline.it Si noti la correlazione tra EURIBOR tre mesi e tasso BCE Nel grafico si apprezza l’aumento BCE di metà 2011, che accompagna la crescita dei tassi a breve e segue la crescita dei tassi a lungo , che iniziano la loro discesa già nel primo trimestre 2011 fino a raggiungere gli attuali minimi storici ; I tassi di di breve restano ai minimi grazie agli interventi BCE , e il costo del finanziamento delle imprese è essenzialmente legato agli spread : Anche i tassi a lungo termine dimostrano contrazione, grazie alla posizione espansiva della BCE: lo IRS a 20 anni era sceso a 0,91% Da notare la correlazione ‘ritardata’ tra l’inflazione e i tassi d’interesse 30 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di interesse europei – EURIBOR fonte:http://www.mutuionline.it Si noti la correlazione tra lo IRS a 20 anni e il tasso di inflazione : Notare l’inflazione, tornata però allo 0% dai precedenti valori sopra il 1% notare il ritardo della correlazione, e ricordiamo come qui sia l’inflazione rilevata e non l’inflazione attesa 31 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di interesse europei – EURIBOR Grafico spread BTP BUND Importante e rapida riduzione dello spread dopo le dichiarazioni di Draghi di luglio 2012 , evidentissima sul grafico ; Oscillazioni ma intorno ai minimi pluriennali, attualmente in ripresa verso i massimi degli ultimi anni : il livello 200, che nel 2011 rappresentò uno dei trigger della crisi, è da monitorare con attenzione se le tensioni dovessero aumentare 32 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di interesse europei – EURIBOR grafico BUND • grafico del rendimento del BUND, ovviamente speculare a quello dei prezzi: •Da notare che il livello dei tassi è diventato negativo dopo la Brexit, ed è tornato ora in positivo con un trend crescente 33 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di interesse europei – EURIBOR grafico BTP • grafico del rendimento del BTP, ovviamente speculare a quello dei prezzi: 34 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF - fonte: BCE 35 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF 36 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF 37 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF 38 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo Commento sintetico : economia mondiale •Previsioni economiche globali FMI : http://www.imf.org/external/datamapper/index.php La Fed si prepara ad alzare il costo del denaro a un ritmo superiore al previsto, e questo ha portato molta agitazione sui mercati finanziari, con i contraccolpi di febbraio che hanno anche riportato un po’ di realismo a mitigare gli eccessi di ottimismo degli scorsi mesi. Di fondo, l’economia USA prosegue abbastanza solida, ed i sostegni monetari sono meno necessari, mentre la presenza di politiche monetarie troppo accomodanti potrebbe portare alla formazione di altre bolle speculative. Il presidente della Fed J Powell prevede sicuramente tre rialzi dei tassi d’interesse quest’anno, e forse quattro, dato che non ci sono segnali di surriscaldamento dell’economia e che rialzi graduali dei tassi d’interesse servono a bilanciare la bassa disoccupazione e l’indice dei prezzi al consumo. “Non ho ancora visto nessuna prova evidente di un aumento deciso dei salari” negli Stati Uniti, ha aggiunto il banchiere, sottolineando che “nulla di tutto ciò suggerisce che l’inflazione salariale sia sul punto di accelerare“. Powell ha però ricordatio che la politica fiscale espansiva, deliberata a fine 2017 da Trump, causerà “pressioni al rialzo sull’inflazione” . •Continuiamo a seguire PMI manifatturiero messicano, nelle pagine seguenti, che si può usare come indicatore delle ripercussioni protezionistiche sul commercio globale dato il forte legame della attività di esportazione messicana verso gli USA. •L’economia cinese in crescita anche se con più moderazione rispetto ai mesi precedenti, si vedano i PMI Caixin nelle pagine seguenti, e ricordiamo il perdurare delle contraddizioni interne ( tra cui l’alto debito) e dei fattori di rischio esogeni . La crescita potrebbe essere inferiore allo 6,9% del 2017 ed attestarsi nel 2018 al +6,5% per arrivare però a dimensioni globali circa pari a quelle dell’eurozona. 39 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo fonte: Markit 40 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo fonte: Markit 41 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo fonte: Markit 42 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo fonte: Markit 43 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo fonte: Markit 44 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo fonte: Markit 45 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Economia Mondo •Previsioni economiche globali FMI : http://www.imf.org/external/datamapper/index.php •Prezzi del petrolio in grande volatilità nell’ultimo periodo, con i massimi in gennaio e i minimi ai primi di febbraio per poi tornare sopra quota 60$. E’ interessante notare la correlazione tra questi movimenti e quelli dei mercati, segno di quana speculazione ci sia ancora nel mercato petrolifero: ma agiscono anche e soprattutto forze della economia reale, tra cui la ritornata presenza dello shale gas che è tornato conveniente a questi prezzi. Gli USA estraggono 10 milioni di barili al giorno, esportandone in media 1,5 milioni al giorno nel 2018, togliendo a Riad quote di mercato e rallentando al IOPO su Aramco. Nel contempo rinascono i ricorrenti problemi geopolitici, ad esempio con il Venezuela che rischia l’embargo USA. Le stesse attese di un rialzo dei tassi USA, in seguito ad atetse inflazionistiche maggiori, porterebbe ad un rialzo del dollaro che comprimerebbe il vaore del petrolio. • Secondo Citigroup, i prezzi oscilleranno tra un minimo di 40 ed un massimo di 65 per i prossimi anni; per la dell’Agenzia per l’Energia Internazionale (IEA) i prezzi potrebbero stabilizzarsi intorno ai 60 $, •Per il rame, la riduzione delle estrazioni è stata del del 2,4% nei primi 11 mesi del 2017, soprattutto per scioperi o chiusura di miniere non più produttive. Rileviamo però che la domanda è crescita dello 0,6%, e che è aumentato l’utilizzo di rottami di rame: per la Cina, che che rappresenta ora il 50% della domanda globale) è aumentata del 0,9% • http://www.icsg.org/index.php/111-icsg-releases-latest-copper-market-forecast-2017-2018 46 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Commodity CRB Il Reuters/Jefferies CRB Index è un indice sulle commodity, concepito per fornire rappresentazioni accurate per valutazioni a lungo termine sulle materie prime grazie ad un algoritmo di calcolo che tiene conto di un paniere di commodity , ribilanciato per garantirne la significatività 47 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di cambio : eurodollaro •Il dollaro è arrivato fino a quota 1,25 per poi scendere in area 1,20 ed ora ad oscillare nella fascia 1,25 – 1,20 . Resta il desiderio di Trump di un cambio debole, a sostenere la valuta USA, ma le possibili azioni FED per sostenere il mercato dei Tbond e il futuro rialzo dei tassi USA in presenza di politiche ancora espansive delle altre banche centrali potrebbero esser di sostegno alla divisa americana. Paradossalmente la discesa del dollaro ha compensato la risalita delle commodity, sterilizzando l’inflazione importata in UE e quindi rimandando la risalita dei tassi EU. •Sulle previsioni a medio/lungo, si veda la pagina del Survey of Professional Forecasters più sopra; soglia da monitorare il superamento al ribasso per più giorni del livello 1,15 come indicatore di una eventuale inversione di tendenza. •Dal punto di vista grafico, si apprezzano le resistenze ai livelli 1,10 che ha retto la discesa del dollaro e che ha rappresentato un importante punto di resistenza; il cambio è rimasto nel canale 1,15 – 1,05 da marzo 2015 ma ora ha superato questi livelli ed ha definito nuova resistenza in area 1,22 -1,25 , con ripiegamento dai massimi nelle recenti sedute •La volatilità implicita dell’Eurodollaro mostra un andamento discendente, con oscillazioni anche molto violente a segnalare emotività e mancanza di equilibrio tra gli operatori, ma che comunque rientrano in poche settimane, e la direzione è sotto al livello medio del 2016 (si veda il grafico EVZ nelle pagine seguenti) http://www.cmegroup.com/trading/fx/g10/euro-fx_quotes_globex_options.html?optionExpiration=H6 •Il valore del future scadenza giugno 2018 sul CME è 1,2436 dati al 12 marzo 2018 •A titolo di semplice indicazione, i valori delle opzioni sul forex : • le put ATM base 1,2200 scadenza giugno 2018 sono pari a 0.0075 • le call ATM base 1,2650 scadenza giugno 2018 sono pari a 0.0082 Un esempio dell’utilizzo del nostro Barometro è dal confronto con la pagina eurodollaro del numero precedente: Nel valutare i prezzi delle opzioni, considerate come il time-decay inizi ad erodere i prezzi quando ci si avvicina alla scadenza 48 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di cambio eurodollaro Grafico eurodollaro • Sovrapposta la media mobile, indicatore comunemente utilizzato per mostrare il trend, e le fasce di massimi-minimi di breve periodo. • Si vede come i prezzi siano compressi tra 1,08 e 1,15 nel 2016 • Chiaro il movimento del giorno della brexit, parzialmente recuperato, e quello post elezioni USA • Superamento del trading range da luglio 2017 fino agli attuali massimi da due anni 49 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Tassi di cambio eurodollaro Andamento della volatilità implicita sull’eurodollaro • L’indicatore è calcolato con la metodologia del VIX : volatilità implicita delle opzioni ATM a 30 giorni •Si notino gli “spike’’, cioè la ampiezza delle oscillazioni all’interno della barra di analisi: indicatore di forte tensione da parte degli operatori, poi rientrate: •Relativa quiete negli scorsi mesi, nuova discesa verso i minimi 50 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Commodity Grafico andamento prezzo petrolio WTI •Nel 2016 mercato in eccesso di offerta e con timori sui consumi futuri per la minore dinamica economia cinese e mondiale ; rialzo per accordi OPEC, ridiscesa per aumento produzione USA •Si noti l’importanza dei livelli 45-50-55 $ come supporto e resistenza negli scorsi mesi : sulla attuale fase si legga la slide relativa 51 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Commodity Grafico andamento prezzi del rame LME, da considerare proxy dell’andamento dell’economia • La media mobile MA(50) sovraimposta aiuta a leggere i trend storici • la debolezza dell’economia spinge i corsi verso il minimo triennale, nel 2015 causato dall’eccesso di offerta e dai timori sulla ripresa globale e cinese in particolare. •Rimbalzo dai minimi pluriennali fino ai valori dello scorso novembre, ma soprattutto notiamo l’inclinazione della mm50. • importante crescita dei prezzi dopo le elezioni USA e rottura della fascia di oscillazione 5100-4400 del 2016: ora prezzi in trend rialzista •si confrontino le oscillazioni con i dati del PMI cinese nella slide successiva 52 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
Commodity Grafico comparativo tra prezzi Rame e output manifatturiero cinese •Il grafico mostra la stretta correlazione pluriennale tra la manifattura cinese e i prezzi del rame sul London Metal Exchange 53 Commissione Finanza e Controllo di Gestione
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