THE MONTHS OF THE FOUNDATION - ETHICS AND KNOWLEDGE Settembre - Ottobre 2019 - Chiesi Foundation

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THE MONTHS OF THE FOUNDATION - ETHICS AND KNOWLEDGE Settembre - Ottobre 2019 - Chiesi Foundation
THE MONTHS OF
THE FOUNDATION
    Settembre - Ottobre 2019

ETHICS AND KNOWLEDGE

          CREATED BY
 THE CHIESI FOUNDATION TEAM
THE MONTHS OF THE FOUNDATION - ETHICS AND KNOWLEDGE Settembre - Ottobre 2019 - Chiesi Foundation
THE MONTHS OF THE FOUNDATION
     NASCE DALLA VOLONTÀ DI RIMANERE AGGIORNATI SUI FATTI, SULLE
      SFIDE E SULLE OPPORTUNITÀ DEL CONTESTO INTERNAZIONALE E
                NAZIONALE IN CUI CHIESI FOUNDATION OPERA

                              INTERNATIONAL
                                 NATIONAL
                               INSTITUTIONS

GLOBAL
                                                           ADVOCACY
HEALTH

                        THE MONTH OF THE
                          FOUNDATION

INTERNATIONAL                                                  NEWS
 COOPERATION

            PROFIT &             STRATEGIC
                                                     GEOPOLITICS
            NO PROFIT           PHILANTROPY
THE MONTHS OF THE FOUNDATION - ETHICS AND KNOWLEDGE Settembre - Ottobre 2019 - Chiesi Foundation
IN QUESTO NUMERO
                                                                                                                                              PAGE 03

                                                        Settembre - ottobre 2019

PROFIT & NO PROFIT
Non profit in crescita: i dati ISTAT sulle
organizzazioni attive nel campo della
cooperazione internazionale

I Principi di Kampala per l’impegno del
                                                                         Il Modello NEST all'interno del
                                                                            Report "Survive and Thrive"
settore privato nella cooperazione allo
                                                                                              dell' OMS
sviluppo

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
I Premi Nobel all'economia e alla pace

Nuovo commissario europeo per i
partenariati internazionali
                                                                  Missione GASP Perù
SDG & COOPERAZIONE ALL0 SVILUPPO
Rapporto ASVIS 2019

Per l’Italia si allontana il raggiungimento
dell’obiettivo 17 sulle partnership per lo
sviluppo
                                                              Chiesi Foundation al
NOTIZIE SULL'AFRICA                                                   We ACT Day
Nuovo rapporto “L’Africa MEDIATA"

SALUTE GLOBALE
Report Globale 2019 sulla Tubercolosi

Nuove evidenze sui maltrattamenti
nelle sale parto dei paesi a basse e
medie risorse                                                                             Le Fondazioni
                                                                                      d'Impresa in Italia
L'ebola torna in Africa: l'emergenza
in Repubblica Democratica del Congo

                                  WHAT'S ON NEST?
                                           Neonatal Essential Survival technologies

               Rassegna dedicata alle tematiche legate al progetto di Chiesi Foundation in campo neonatale

           Nato da una riflessione sulle ineguaglianze di accesso a cure neonatali adeguate nelle diverse regioni del mondo, il Progetto
                                           NEST ha l'obiettivo di contribuire alla riduzione della mortalità
           neonatale attraverso il miglioramento della qualità dell'assistenza ai neonati in Peasi a basso e medio reddito, con particolare
                                       attenzione alla cura dei bambini prematuri, patologici e di basso peso.
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                                   PROFIT & NO PROFIT
                                            Tratto da INFO COOPERAZIONE

Non profit in crescita: i dati ISTAT sulle                       I Principi di Kampala per l’impegno del
organizzazioni attive nel campo della                            settore privato nella cooperazione allo
cooperazione internazionale                                      sviluppo
"350.492 organizzazioni, il 2,1% in più in un anno, che         "La GPEDC – Global Partnership for Effective
danno lavoro a 844.775 persone (+3,1%).                         Development Co-operation – ha presentato i
È questa la fotografia delle istituzioni non profit in Italia   cosiddetti Kampala principles on private sector

nel 2017 recentemente scattata dall’Istat. Un comparto          engagement (PSE) in development cooperation, il
                                                                risultato di un lavoro di consultazione internazionale
che continua a crescere, più del mondo profit,
                                                                che si è dato l’obiettivo di settare dei principi comuni
aumentando la sua rilevanza rispetto al complesso del
                                                                per l’impegno del settore privato nella cooperazione
sistema produttivo italiano, passando dal 5,8% del 2001
                                                                allo sviluppo, una delle sfide chiave per l’attuazione
all’8,0% del 2017 per numero di unità e dal 4,8% del
                                                                dell’Agenda 2030 che ha registrato finora risultati
2001 al 7,0% del 2017 per numero di dipendenti.                 molto più bassi delle aspettative. Sono stati strutturati
In coda ci sono le organizzazioni attive nella                  per garantire l’inclusività a livello nazionale e per
Cooperazione e solidarietà internazionale (1,2%), 4192          fornire una guida normativa per i partenariati del
unità censite in tutta Italia. Una percentuale bassa che        settore privato, al fine di facilitare l’azione nei confronti
presenta però l’incremento percentuale                          dei governi, dei partner di sviluppo, del settore privato,
maggiore rispetto al 2016 con un più 3,5%. In leggero           della società civile e dei sindacati.

calo invece i settori dello sviluppo economico e coesione       Ecco in dettaglio i cinque principi identificati:
                                                                 1. Inclusive Country Ownership: rafforzare il
sociale (-1,9%) e dell’ambiente (-1,3%). Le ONG e le
                                                                   coordinamento, l’allineamento e lo sviluppo delle
organizzazioni attive nella Cooperazione e solidarietà
                                                                   capacità a livello di paese.
internazionale sono localizzate soprattutto al nord
                                                                 2. Results and Targeted Impact: realizzare risultati di
(2755, ovvero il 66%), 890 hanno sede nelle regioni del
                                                                   sviluppo sostenibile attraverso benefici
centro e solo 547 sono collocate tra sud e isole. 3.854
                                                                   reciproci.Inclusive
organizzazioni sono costituite come Associazione                 3. Partnership: promuovere la fiducia attraverso
riconosciuta e non riconosciuta, 244 sono fondazioni, 23           dialogo e consultazione inclusivi.
cooperative sociali e 71 con altre forme giuridiche"             4. Transparency and Accountability: misurare e
                                                                   diffondere i risultati dello sviluppo sostenibile per
                                                                   l’apprendimento
                                                                 5. Leave No One Behind: riconoscere, condividere e
                                                                   mitigare i rischi per tutti i partner"
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COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
                                                                                                                             PAGE 05

      I PREMI NOBEL PER L'ECONOMIA E PER LA PACE
                                                     Tratto da INFO COOPERAZIONE

Il Nobel per l'economia 2019 al agli economisti
del MIT Esther Duflo e Abhijit Banerjee e
all’economista di Harvard Michael Kremer.

"Si tratta di tre ricercatori che lavorano sulla povertà
globale e l’economia dello sviluppo da diversi anni
studiando l’efficacia degli interventi in diversi settori e
aree geografiche del pianeta. I vincitori, secondo le
motivazioni del premio, si sono distinti per aver
“introdotto un nuovo approccio per ottenere risposte
affidabili sui modi migliori per combattere la povertà
globale. In due decenni, il loro nuovo approccio                  Il Nobel per la Pace 2019 al primo ministro etiope Abiy
sperimentale ha trasformato l’economia dello sviluppo,            Ahmed Ali: una speranza per l'Africa
che ora è un fiorente campo di ricerca”.
                                                                  "Per i suoi sforzi per la pace e la cooperazione
Il loro contributo al progresso della ricerca economica
                                                                  internazionale, in particolare per la sua decisiva
sarebbe proprio quello di essere stati pionieri
                                                                  iniziativa per risolvere il conflitto frontaliero con la
dell’applicazione del metodo sperimentale all’economia
                                                                  vicina Eritrea (...) Anche se molto lavoro resta ancora da
dello sviluppo.
                                                                  fare, il comitato per il Nobel spera che il premio rafforzi
Nella loro teoria propongono un ripensamento radicale
                                                                  il Primo Ministro Abiy nel suo importante lavoro per la
dell’economia della povertà e offrono una visione
                                                                  pace e la riconciliazione.
d’insieme delle vite dei più poveri del mondo per mostrare
                                                                  L'Etiopia è il secondo paese più popoloso dell'Africa e ha
che la creazione di un mondo senza povertà inizia con la
                                                                  la più grande economia dell'Africa orientale.
comprensione di semplici decisioni quotidiane. La tesi è
                                                                  Un'Etiopia pacifica, stabile e di successo avrà molti
che il fallimento di decenni e miliardi di aiuti allo sviluppo
                                                                  effetti collaterali positivi e contribuirà a rafforzare la
si spieghi dal prevalere di ignoranza, ideologie e inerzie
                                                                  fraternità tra le nazioni e i popoli della regione"
rispetto all'analisi rigorosa e precisa. Il metodo
sperimentale sviluppato consiste nel separare la
popolazione (cioè un campione della popolazione
totale) in due gruppi, facendo beneficiare del programma
che si vuole testare solo uno. Gli individui sono assegnati
in maniera aleatoria (random) a un gruppo, così da
eliminare ogni pregiudizio nella selezione. Se così non
fosse, risultati diversi potrebbero essere dovuti a fattori
diversi dall'essere o meno esposti al programma.Da
allora, l’approccio contro-fattuale con l’utilizzo di gruppi
campione è stato ampliato e perfezionato tanto da
essere utilizzato da centinaia di ricercatori, governi e
ONG di tutto il mondo per prendere decisioni politiche
importanti, da come migliorare l’istruzione a come aiutare
i cittadini più poveri o come far funzionare un intervento
di sanità pubblica"
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COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO                                                                   PAGE 06

                NUOVO COMMISSARIO EUROPEO
              PER I PARTENARIATI INTERNAZIONALI
                                 Tratto da Info cooperazione

        "Jutta Urpilainenè è il nuovo             Secondo la visione di Urpilainen, la
        commissario europeo designato per i       cooperazione allo sviluppo dovrebbe
        partenariati internazionali.              essere utilizzata per affrontare le
        L’ex ministro delle finanze finlandese    cause profonde della migrazione,
        Urpilainen ha superato con successo le    qualcosa su cui la Commissione si è
        audizioni parlamentari, intrattenendo     concentrata dal 2015 attraverso il
        i parlamentari per oltre due ore su       Fondo fiduciario di emergenza dell’UE
        questioni che vanno dal bilancio          per l’Africa. “Allo stesso tempo, poiché
        dell’Unione europea 2021-2027 al          sono una persona onesta – ha
        legame insidioso tra aiuto umanitario     dichiarato – penso che non sia possibile
        e migrazione.                             pensare che con la condizionalità
                                                  possiamo fermare la migrazione.
                                                  Questo non è possibile perché la
                                                  cooperazione allo sviluppo è solo una
                                                  parte dei flussi finanziari con questi
                                                  paesi. La UE dovrebbe avere una
                                                  politica migratoria e, naturalmente, la
                                                  cooperazione allo sviluppo è parte di
                                                  ciò, ma non può essere l’unico
                                                  strumento nel pacchetto".
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SDG & COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO                                                                             PAGE 07

                                 RAPPORTO ASVIS 2019
                                 Tratto da ASVIS & INFO Cooperazione

       "Il Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo            Per l’Italia si allontana il raggiungimento
       Sviluppo Sostenibile rappresenta uno                  dell’obiettivo 17 sulle partnership per lo
       strumento unico per analizzare                        sviluppo
       l’avanzamento del nostro Paese verso il               "Il primo elemento osservato da Asvis è che
       raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda           dopo sei anni di aumento costante di Aiuto
       2030 e identificare gli ambiti in cui bisogna         pubblico allo sviluppo (Aps), nel 2018 la
       intervenire per assicurare la sostenibilità           spesa per Aps in Italia è diminuita in modo
       economica, sociale e ambientale del modello           significativo con una riduzione del 21,3% in
       di sviluppo. A soli 11 anni dalla scadenza            termini reali rispetto al 2017, cifra destinata
       fissata dal piano d’azione delle Nazioni              a scendere stando alle previsioni della Legge
       Unite, firmato da 193 Paesi, Italia compresa,         di Bilancio 2019 che prevede fondi per 5,1
       è necessario modificare significativamente le         miliardi di euro per il 2019, 4,7 nel 2020 e 4,7
       politiche pubbliche, nazionali ed europee, le         nel 2021.
       strategie aziendali e i comportamenti                 Nel rapporto si sottolinea che in Italia
       individuali. L’urgenza è anche dettata dal            manca un approccio coerente alle politiche
       fatto che 21 dei 169 Target in cui si                 di sostenibilità interne ed esterne. Nel caso
       articolano gli Obiettivi di sviluppo                  della cooperazione internazionale, la Legge
       sostenibile prevedono obblighi riferiti al            125/2014 prevede una catena di
       2020 e che su buona parte di essi l’Italia è in       responsabilità per il monitoraggio della
       grave ritardo. Grazie al contributo dei 600           coerenza delle politiche, ma i relativi
       esperti delle oltre 220 organizzazioni                meccanismi pratici non sono pienamente
       aderenti all’ASviS, il Rapporto 2019 fornisce         operativi: il Comitato interministeriale per
       un quadro delle iniziative messe in campo             la cooperazione allo sviluppo (Cics) e
       nel mondo, in Europa e in Italia a favore             il Comitato nazionale per la cooperazione
       dello sviluppo sostenibile, valuta le politiche       allo sviluppo (Cncs) si sono riuniti solo
       realizzate negli ultimi 12 mesi e avanza              saltuariamente, mentre l’Agenzia italiana
       proposte per accelerare il percorso del nostro        per la cooperazione allo sviluppo (Aics) non
       Paese verso l’attuazione dell’Agenda 2030"            ha mai funzionato completamente a causa
                                                             della mancanza di risorse umane e di una
                                                             scarsa chiarezza nella divisione dei
                                                             compiti rispetto al Maeci.Ancora in stasi
                                                             l’operatività della riforma del Terzo
                                                             Settore a causa della mancata entrata in
                                                             vigore del Registro Unico del Terzo Settore,
                                                             con tutti gli impatti conseguenti sulla
                                                             fiscalità e gli adeguamenti statutari delle
                                                             organizzazioni"

                                                                "Rafforzare i mezzi di
                                                             attuazione e rinnovare il
                                                         partenariato mondiale per lo
                                                                 sviluppo sostenibile"
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NOTIZIE SULL'AFRICA                                                                                   PAGE 08

                      RAPPORTO “L’AFRICA MEDIATA"
                        Amref Health Africa Italia & Osservatorio di Pavia

        Che in Italia il racconto pubblico          Tratto dalla premessa di
        sull’Africa si basi soprattutto su           Guglielmo Micucci

        stereotipi non sorprende nessuno.           Direttore Amref Health Africa Italia
                                                    "Da qualche anno ormai, attraverso i
         I media infatti continuano ad
                                                    media, nelle nostre case entra un’Africa
        occuparsene sostanzialmente in
                                                    fatta di piccole imbarcazioni ribaltate, di
        termini problematici, in occasioni di
                                                    teste che annaspano nel mare, di salvataggi
        crisi, carestie, guerre, capovolgimenti     di fortuna. Un’Africa che è più facile
        politici, presunte invasioni di             ritrovare tra le pagine di cronaca che nei
        migranti. E’ quest’ultimo il tema che       reportage di viaggio o tra le rubriche
        più si accompagna oggi alla narrazione      culturali. Possiamo accontentarci di
        dell’Africa nei giornali e nelle TV         questo?
        italiane. E’ questa una delle               Quanto e quale gap comunicativo dobbiamo

        constatazioni principali del rapporto       ancora sfidare, per giungere a una
                                                    consapevolezza diffusa sul continente
        “L’Africa MEDIAta”, una ricerca
                                                    nostro vicino? Esiste lo spazio per stringere
        promossa da Amref Health Africa-
                                                    un patto di lealtà con gli organi di
        Italia e condotta da Osservatorio di
                                                    informazione e di intrattenimento, per
        Pavia su tv, stampa, social e fiction,      restituire insieme all’Africa - e alle tante
        nel primo semestre del 2019.                “Afriche” che la animano - la dignità
                                                    di una narrazione corretta e libera da
                                                    cliché e pregiudizi?
                                                    Secondo noi sì, ma occorre innanzitutto
                                                    rimettere la palla al centro del campo,
                                                    ripartendo dai dati, dallo scenario, dal
                                                    paese reale: da qui la collaborazione con
                                                    l’autorevole Osservatorio di Pavia, per
                                                    delineare con chiarezza il profilo di questa
                                                    “Africa Mediata” dal filtro della narrazione
                                                    che ne fanno quotidianamente TV, stampa,
                                                    social, ma anche fiction e serie televisive.
                                                    Amref è stata la prima organizzazione a
                                                    lanciare nel nostro Paese la sfida di una
                                                    comunicazione positiva sull’Africa, capace
                                                    di raccontare il continente dall’interno,
                                                    mettendone in risalto le potenzialità e la
                                                    volontà di riscatto. Tutto questo non
                                                    allo scopo di negare problemi e oggettive
                                                    difficoltà, bensì al fine di restituire al
                                                    dibattito sull’Africa e sugli africani dignità,
                                                    oltreché dati di realtà e concretezza."
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SALUTE GLOBALE                                                                                                    PAGE 09

                                       REPORT GLOBALE 2019
                                          TUBERCOLOSI
                                           Organizzazione Mondiale della Sanità

     Nel report globale della Tubercolosi                        L'OMS denuncia che le difficoltà di accesso a
     recentemente pubblicato dall'OMS emerge                     una diagnosi e a cure adeguate sono legate
     che a livello globale, nel 2018, circa 7 milioni            alle fragilità dei sistemi sanitari nazionali.
     di persone sono state diagnosticate e curate                L'assistenza sanitaria nazionale
     dalla Tubercolosi (TB), un miglioramento                    rappresenterebbe quindi un primo passo per
     rispetto ai 6.4 milioni del 2017.                           diminuire l'incidenza della TB in quei luoghi
     Si registra inoltre un calo nei tassi di                    in cui circa l'80% dei pazienti spende più del
     mortalità che da 1.6 milioni del 2017 arrivano              loro 20% di entrate annuali per curarsi.
     a 1.5 nel 2018.                                             Come ha commentato il direttore generale
     Nonostante i numeri, l'incidenza della TB                   dell'OMS Dr Tedros: "per ottenere dei
     rimane ancora troppo elevata soprattutto                    progressi sostenibili rispetto alla TB abbiamo
     nei paesi a basse e medie risorse, dove nel                 bisogno di sistemi sanitari forti e maggiore
     2018 circa 10 milioni di persone hanno                      accesso ai servizi. Questo significa un
     sviluppato la malattia.                                     investimento nell'assistenza sanitaria di base
     I dati ci dicono che per raggiungere il target              e un impegno concreto nei confronti
     3.3 degli SDG, porre fine all'epidemia di                   dell'assistenza sanitaria universale"
     tubercolosi, la strada è ancora lunga.                      Tra i vari ostacoli della lotta alla TB,
                                                                 l'organizzazione internazionale denuncia
                                                                 inoltre il grave problema della resistenza ai
      La TB è una malattia trasmissibile causata da un           farmaci, dove nel 2018 sono stati estimati
      batterio (Mycobacterium tuberculosis) che la
                                                                 circa mezzo milione di casi in più rispetto
      maggior parte della volte attacca i polmoni.
                                                                 all'anno precedente, e la mancanza di
      La TB si può curare e prevenire.                           risorse economiche per finanziare la
                                                                 ricerca.
      La TB è riconosciuta come una delle principali
      cause di morte a livello globale, classificata tra le
      prime 10 cause di mortalità legate ad un singolo
      agente infettivo.

      Circa un quarto della popolazione mondiale è
      affetta da TB latente, quindi a rischio di sviluppare la
      malattia.

      Il più alto tasso di TB nel 2018 si è registrato in 8
      paesi: Bangladesh, India, Indonesia, Nigeria,
      Pakistan, Filippine e Sud Africa.
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SALUTE GLOBALE                                                                                     PAGE 10

       NUOVE EVIDENZE DEI MALTRATTAMENTI
           SULLE DONNE IN SALA PARTO
                         Lancet & Organizzazione Mondiale della Sanità

     In uno studio recentemente pubblicato da      Per far fronte ai problemi legati ai
     Lancet e condotto dall'OMS emergono i         maltrattamenti durante il parto,
     dati dei maltrattamenti subiti dalle          l'OMS sostiene che i sistemi sanitari
     future madri nelle sale parto del Gana,       devono diventare ' accountable'; che
     Ghinea, Birmania e Nigeria. Paesi in cui      maggiori risorse devono essere investite al
     più di un terzo delle donne subiscono         fine di garantire cure di qualità accessibili
     maltrattamenti all'interno delle strutture    a tutte le donne e supportate da politiche
     sanitarie.                                    che ne garantiscono i loro diritti. Infine
     Tra le varie modalità di maltrattamento di    anche le figure sanitarie devono ricevere
     registrano gli abusi fisici e verbali, la     supporto e formazione affinché le donne
     stigmatizzazione, procedure mediche           vengano trattate con dignità.
     condotte senza autorizzazione,
     l'uso della forza, l'abbandono delle          L'OMS suggerisce alcune strategie al fine
     pazienti, trascurate e ignorate dagli         di porre fine ai maltrattamenti:
     operatori sanitari. Sono stati inoltre           riprogettare le sale parto in modo che
     registrati alti tassi di parti cesari senza     rispecchino i bisogni della donna in
     consenso. Tra i soggetti più a rischio          termini di privacy e di possibilità di
     ritroviamo le donne più giovani e meno          ricevere un supporto in questo
     educate.                                        momento così delicato
     Uno studio che denuncia l'urgenza, la           migliorare i processi informativi e di
     necessità, di lavorare affinché ogni donna      consenso
     possa ricevere cure materne dignitose,           Formare e supportare gli operatori
     affinché la violenza rimanga fuori dalle        sanitari al fine di garantire un certo
     sale parto, affinché la privacy e la            livello di qualità delle cure
     riservatezza delle future madri vengano          permettere ad ogni donna di essere
     rispettate. Strutture sanitarie in cui ogni     accompagnata durante il travaglio e il
     donna è correttamente informate e riceve        parto
     un continuo supporto durante il parto.           sensibilizzare l'opinione pubblica
                                                     affinché venga richiesta una maggiore
                                                     qualità nei servizi di maternità e che
                                                     non venga tollerata nessuna forma di
                                                     maltrattamento.
                                                      Anche le associazioni di categoria
                                                     possono giocare un ruolo importante
                                                     per promuovere e supportare cure di
                                                     qualità tra le ostetriche e altre figure
                                                     professionali
EMERGENZA SANITARIA                                                                             PAGE 11

                    L'EBOLA TORNA IN AFRICA: RDC
                                Organizzazione Mondiale della Sanità

    La seconda epidemia di ebola si è            Un importante traguardo per il
    diffusa nella Repubblica Democratica         vaccino contro l'ebola
    del Congo (RDC) causando più di 2000         E' stato recentemente annunciato
    morti e 3000 infezioni registrate da         dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA),

    quando è stata dichiarata l'epidemia         per l'immissione in commercio
                                                 condizionata del vaccino rVSV-ZEBOV-GP
    nelle province di North Kivu e Ikuri.
                                                 -ERVEBO - risultato efficace contro il
    Rispetto ad altre epidemie, la
                                                 virus dell'ebola. Un passo cruciale in
    situazione socio politica del paese ha
                                                 attesa del parere definitivo da parte della
    fortemente rallentato la operazioni          Commissione europea sulla
    delle organizzazioni internazionali          commercializzazione in Europa.
    operanti sul territorio.                     Come ha dichiarato il direttore esecutivo
    Sono stati registrati alti livelli di        Ema, Guido Rasi:"un passo importante per
    violenza e attacchi alle figure sanitari     alleviare il peso di questa malattia mortale
    che uniti alle credenze etnico-              (...) la raccomandazione è il risultato di
                                                 molti anni di sforzi globali collaborativi
    culturali hanno compromesso la
                                                 per sviluppare nuovi medicinali e vaccini
    gestione dell'emergenza.
                                                 contro l'Ebola"
                                                 Nell'attesa della licenza l'OMS procederà
                                                 con la fase di prequalifica del vaccino.
                                                 Vista la mancanza della licenza, questo
                                                 annuncio non ha un effetto immediato
                                                 sull'accesso e la somministrazione del
                                                 vaccino in RDC, il vaccino continuerà ad
                                                 essere utilizzato sotto protocollo di
                                                 ricerca (definito anche come expanded
                                                 access” o “compassionate use).
                                                 Durante questa epidemia di ebola circa
                                                 236,000 persone sono state vaccinate,
                                                 incluso il personale sanitario e di frontera
                                                 in RDC, Uganda, Sud Sudan, Ruanda e
                                                 Burundi.
                                                 “Questo vaccino ha salvato già tante vite e
                                                 la decisione dell'organi regolatore europeo
                                                 aiuterà a salvare ancora di più (...)
                                                 Sono orgoglioso del ruolo giocato dall'OMS
                                                 nel supportare la ricerca e condurre la
                                                 sperimentazione nel 2015 in Ghinea"
                                                 Dr Tedros, Direttore generale dell'OMS
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        IL MODELLO NEST
ALL’INTERNO DEL REPORT DELL’OMS
      “SURVIVE AND THRIVE"

Tra le pagine del Report “Survive and        Un report in cui si denuncia l’urgenza, la
thrive: transforming care for every small    necessità, di iniziare a prendersi cura dei
and sick newborn”, recentemente              più piccoli, dei più vulnerabili, perché se
pubblicato per                               la qualità delle cure ai neonati e alle
esteso dall’Organizzazione Mondiale          madri non migliorano non riusciremo a
della Sanità (OMS), ritroviamo a il case-    raggiungere l’obiettivo di sviluppo
study del modello NEST – Neonatal            sostenibile delle Nazioni Unite dedicato
Essential Survival Technologies - in         alla salute (SDG 3).Essere presenti in
Burkina Faso. A pagina 65 del                questo report è un passo molto
capitolo “Ricevere le cure di cui si ha      importante non solo per il NEST, che
diritto” viene descritta                     viene riconosciuto a livello
l’implementazione del Modello NEST           internazionale come un modello
presso l’ospedale san Camillo di             d’intervento di successo, ma anche per
Ouagadougou (HOSCO): “Nine steps to          HOSCO e tutto lo staff del reparto di
success in Burkina Faso”.Per chi come        neonatologia che in questi anni ha
noi lavora nel campo della salute globale,   lavorato duramente per migliorare la
con un focus sull’accesso a cure             qualità delle cure.” Sono passati ormai 6
neonatali di qualità, la pubblicazione di    anni dalla nostra prima visita al reparto
questo report ha una valenza unica.          di neonatologia di HOSCO.
Survive and Thrive è infatti una delle       Un’esperienza forte che non ci ha
poche pubblicazioni internazionali che si    lasciato indifferenti e ci ha fatto capire
occupa di cure neonatali con un focus        che dovevamo fare qualcosa affinché
sui neonati prematuri, patologici e a        l’accesso a cure neonatali di qualità non
basso peso.                                  fosse un privilegio. Ed è così che nel
                                             2014 abbiamo creato il modello NEST con
                                             l'obiettivo di contribuire alla riduzione
                                             della mortalità neonatale attraverso il
                                             miglioramento della qualità
                                             dell'assistenza ai neonati in Paesi a basso
                                             e medio reddito, con un particolare
                                             attenzione alla cura dei bambini
                                             prematuri, patologici e di basso peso.
                                             Nel 2015 il modello NEST è stato
                                             implementato ad HOSCO e anno dopo
                                             anno abbiamo raggiunto dei traguardi
                                             importanti, tra gli ultimi proprio
                                             l’introduzione della CPAP - Continuous
                                             Positive Air Pressure - il primo sistema
                                             di ventilazione non invasivo in Burkina
                                             Faso.”
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       CHIESI FOUNDATION AL WE ACT DAY
                                    Actively Care for Tomorrow

Il 25 settembre abbiamo partecipato
al We Act Day, una giornata speciale per
celebrare i progetti e le azioni che la
nostra azienda fondatrice porta avanti
per contribuire al raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
delle Nazioni Unite. Una giornata che ha
visto come protagonista soprattutto
l’impegno di ognuno di noi per
contribuire al raggiungimento degli
SDGs, un percorso sfidante, ma al tempo
stesso necessario.Nel nostro piccolo
facciamo parte di tutte quelle
organizzazioni che lavorano per
raggiungere l’obiettivo numero 3, Salute
per tutti.Il nostro impegno nel campo
della salute globale nasce dalla volontà
di valorizzare il patrimonio di
conoscenze ereditate dall'azienda
fondatrice, al fine di migliorare la salute
ed alleviare la sofferenza dei pazienti
affetti da patologie respiratorie e
neonatali. La nostra missione la portiamo
avanti implementando i nostri progetti in
quei luoghi in cui l’accesso a cure di
qualità non è ancora garantito e i tassi di
mortalità sono ancora troppo alti.Una
giornata per conoscere da vicino la
Fondazione, la sua storia, i luoghi e le
complessità in cui i suoi progetti
vengono implementati.Abbiamo
condiviso questa giornata insieme
a Birthlink UK, partner di Chiesi
Foundation nello sviluppo dei moduli
formativi del modello NEST - Neonatal
Essential Survival Technologies.
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Per conoscere da vicino il modello NEST
– Neonatal Essential Survival
Technologies – per condividere le
modalità di intervento nei paesi africani
dove la fondazione opera abbiamo
proposto una SFIDA ai nostri colleghi:
la Kangaroo Mother/Father Care
challenge, la terapia del canguro per 24
ore. Perché sfidante è prendersi cura dei
più piccoli e delle loro fragilità in quei
contesti, sfidante è far capire che
un’alternativa esiste, che ci sono metodi
salva vita che non solo permettono di
sopravvivere, ma anche di crescere e
prosperare.Cos’è la Kangaroo Mother
care?La KMC o Terapia del Canguro è un
metodo “semplice”, sicuro ed efficace
per salvare la vita dei piccoli prematuri,
soprattutto di quelli nati a basso peso. Il
metodo della KMC consiste nel fornire
un continuo contatto pelle a pelle tra
genitori e neonato. Una terapia che
promuove la zero separazione tra madre
e figlio, favorendo quasi l’esclusivo
allattamento materno e riducendo i
tempi di ospedalizzazione. La KMC
garantisce inoltre una protezione
termica al neonato, contribuendo alla
riduzione di infezioni e
ipoglicemie.Ringraziamo tutti coloro che
sono passati dal nostro stand, che hanno
avuto modo di conoscere i nostri
progetti e che hanno deciso di fare la
KMC Challenge. Ognuno di noi farà
tesoro a modo proprio della giornata di
oggi, che auguriamo possa essere uno
stimolo prezioso per le azioni future e
una consapevolezza in più per il
presente.Le fasce LGH Careplus KMC e i
piccoli neonatini di pezza verranno con
noi nelle prossime missioni.Next stop:
TOGO.
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                          MISSIONE GASP PERÙ
                              Global Access to Spirometry Project

Siamo rientrati nei nostri uffici
cercando di recuperare i ritmi e gli
orari italiani, ma siamo consapevoli
che per la prima settimana la mente
oscillerà ancora tra i volti e le realtà
incontrate tra le Ande
peruviane.Abbiamo vissuto dieci giorni
intensi, ricchi di scambi, stimoli e
relazioni. Abbiamo conosciuto una
realtà a noi ormai cara, quella
del Policlinico Santa Rita, dove siamo
stati accolti da Chiara Lombardi,
project manager locale del Programma
GASP e da Elizabeth, Rosemary e la
Dottoressa Muniz che portano avanti il
servizio di spirometria sostenuto dalla
Fondazione.Abbiamo avuto modo di
conoscere l'associazione Apurimac
ONLUS che ci ha accompagnato
nelle zone più remote della Regione di
Apurimac dove stanno implementato il
progetto "Salud y Telemedicina",
sostenuto dall' Agenzia Italiana alla
Cooperazione e allo Sviluppo – AICS,
con l'obiettivo di far sì che più persone
possano accedere a cure di qualità.
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Una missione che abbiamo condiviso
con il Professor Robert Levy e Carmen
Rempel della British Columbia Lung
Association, creatori del modello
GASP implementato per la prima volta
in Guyana ormai sette anni fa, grazie
ad un contributo di Chiesi Foundation.
Un modello che come Fondazione
abbiamo deciso di sostenere, adottare
e contribuire a diffondere in tutti quei
luoghi in cui l'ASMA e la Bronco
Pneumopatia Cronica Ostruttiva
- BPCO - non vengono trattate in
maniera adeguata, in cui i pazienti
affetti da queste malattie croniche
incontrano ancora tante difficoltà nel
vivere una vita normalUe.Il modello
GASP nasce infatti dalla volontà di
implementare un modello efficace di
gestione delle malattie respiratorie
croniche in quei luoghi in cui l'ASMA e
la BPCO vengono ancora trattati nei
reparti di emergenza, durante le fasi
più acute; in cui i pazienti non hanno
accesso ad una diagnosi accurata o
dove un controllo continuo da parte
delle figure professionali sanitarie non
avviene. Un modello efficace basato su
"semplici" fattori che garantiscono un
certo livello di qualità di vita al
paziente: una diagnosi accurata
attraverso la spirometria; la
formazione specifica del personale
sanitario; la formazione
sull'automedicazione da parte dei
pazienti; l'accesso a cure appropriate
e il costante riesame per assicurare il
controllo efficace delle
malattie.Questa missione ci ha
permesso di conoscere da vicino le
difficoltà del contesto di Cusco nella
gestione delle malattie croniche
respiratorie e di riflettere sulle
prossime azioni per contribuire alla
creazione di un sistema di gestione
efficace dell'Asma e della BPCO.
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   LE FONDAZIONI D'IMPRESA IN ITALIA
                                      Filantropia strategica

Il 18 settembre Chiesi Foundation si è            All’interno della ricerca trova spazio
recata a Milano per la presentazione dei          anche l’analisi della relazione tra impresa
risultati della ricerca sulle fondazioni          fondatrice e fondazione, una relazione
d’impresa italiane condotta                       che può collocarsi dentro un continuum
dal laboratorio di ricerca Percorsi di            che va da totale indipendenza a forte
Secondo Welfare, con il sostegno                  integrazione. Oltre all’aspetto finanziario
di Fondazione Sodalitas e Fondazione              infatti le fondazioni corporate
Bracco. Il progetto di ricerca aveva              condividono le sedi, le strutture le
l’obiettivo di scattare la fotografia
                                                  competenze e i processi con l’impresa
aggiornata delle fondazioni di impresa
                                                  madre. Nel panorama italiano prevale
attive in Italia, le loro evoluzioni nel
                                                  quindi un’integrazione tra i due enti, che
corso degli anni, il loro contribuito ai
                                                  non si traduce sempre in un allineamento
cambiamenti economici e sociali ed infine
                                                  strategico con l’impresa madre. Il tema
le prospettive per il futuro.
                                                  del partenariato, del lavorare in maniera
La ricerca ha mappato 111 Corporate
                                                  sistemica unendo le forze al fine di
Foundation, ovvero quelle fondazioni che
                                                  condividere i propri asset, rappresenta
sono state fondate da un’impresa con una
                                                  sicuramente una sfida, ma allo stesso
personalità giuridica distinta ed
indipendente e che hanno nell’impresa             tempo anche il percorso necessario per

fondatrice la principale fonte di risorse         riuscire a realizzare i propri obiettivi. Alla
e/o una presenza significativa di membri          sfida del partenariato si aggiunge anche
dell’azienda negli organi di governance.          quella della valutazione d’impatto visto
Delle 111 fondazioni mappate, il 56% ha           che del 71% delle fondazioni che dichiara
deciso di partecipare alla survey.Dalla           di effettuare attività di valutazione, sono
ricerca emerge un forte squilibrio nella          poche quelle che utilizzano metodi di
diffusione territoriale, con il 72% delle         valutazione sofisticati.
fondazioni d’impresa concentrate nelle            Ci teniamo a ringraziare i promotori della
regioni settentrionali, in quei territori in      ricerca e coloro che l’hanno condotta,
cui le imprese medio-grandi sono più              ancora una volta i dati ci hanno permesso
diffuse.                                          di comprendere meglio le dinamiche, il
Andando ad analizzare le tipologie di             contesto, ma soprattutto le sfide del
fondazioni notiamo che circa il 40% sono          settore delle Corporate Foundation e
Fondazioni miste, il 34% operative e il 23%       della filantropia strategica.
erogative. Le progettualità delle fondazioni      Un settore dinamico, di grande valore e
operatrici sono spesso implementate in            potenziale, ma forse ancora poco
partnership con enti del terzo settore, del
                                                  conosciuto al grande pubblico.Come
mondo accademico, dell’amministrazione
                                                  Fondazione d’impresa facciamo tesoro di
pubblica o altri enti filantropici.
                                                  questi risultati al fine di perfezionare la
I principali settori di intervento delle
                                                  nostra strategia, migliorare le nostre
Fondazioni d’impresa sono l’istruzione,
                                                  progettualità, ma soprattutto riflettere e
l’arte e la cultura, la ricerca, sviluppo
                                                  confermare il nostro ruolo e il nostro
economico e coesione sociale
                                                  impegno per realizzare reali
                                                  cambiamenti e generare un impatto
                                                  sociale.
"Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano,
             ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno"

È anche con il tuo sostegno che
Chiesi Foundation porta avanti la
sua missione.
È anche con la tua firma che Chiesi
Foundation opera in paesi a basse e
medie risorse per migliorare la salute
ed alleviare la sofferenza dei pazienti
affetti da patologie respiratorie e
neonatali.
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implementare i nostri progetti.
Contribuisci anche tu devolvendo la
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Formazione e Cooperazione
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Onlus sostiene da oltre 10 anni!
Grazie di cuore
CODICE FISCALE DI CHIESI
FOUNDATION ONLUS
92130510347
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