THE MONTHS OF THE FOUNDATION - ETHICS AND KNOWLEDGE Settembre - Ottobre 2019 - Chiesi Foundation
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THE MONTHS OF THE FOUNDATION Settembre - Ottobre 2019 ETHICS AND KNOWLEDGE CREATED BY THE CHIESI FOUNDATION TEAM
THE MONTHS OF THE FOUNDATION NASCE DALLA VOLONTÀ DI RIMANERE AGGIORNATI SUI FATTI, SULLE SFIDE E SULLE OPPORTUNITÀ DEL CONTESTO INTERNAZIONALE E NAZIONALE IN CUI CHIESI FOUNDATION OPERA INTERNATIONAL NATIONAL INSTITUTIONS GLOBAL ADVOCACY HEALTH THE MONTH OF THE FOUNDATION INTERNATIONAL NEWS COOPERATION PROFIT & STRATEGIC GEOPOLITICS NO PROFIT PHILANTROPY
IN QUESTO NUMERO PAGE 03 Settembre - ottobre 2019 PROFIT & NO PROFIT Non profit in crescita: i dati ISTAT sulle organizzazioni attive nel campo della cooperazione internazionale I Principi di Kampala per l’impegno del Il Modello NEST all'interno del Report "Survive and Thrive" settore privato nella cooperazione allo dell' OMS sviluppo COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO I Premi Nobel all'economia e alla pace Nuovo commissario europeo per i partenariati internazionali Missione GASP Perù SDG & COOPERAZIONE ALL0 SVILUPPO Rapporto ASVIS 2019 Per l’Italia si allontana il raggiungimento dell’obiettivo 17 sulle partnership per lo sviluppo Chiesi Foundation al NOTIZIE SULL'AFRICA We ACT Day Nuovo rapporto “L’Africa MEDIATA" SALUTE GLOBALE Report Globale 2019 sulla Tubercolosi Nuove evidenze sui maltrattamenti nelle sale parto dei paesi a basse e medie risorse Le Fondazioni d'Impresa in Italia L'ebola torna in Africa: l'emergenza in Repubblica Democratica del Congo WHAT'S ON NEST? Neonatal Essential Survival technologies Rassegna dedicata alle tematiche legate al progetto di Chiesi Foundation in campo neonatale Nato da una riflessione sulle ineguaglianze di accesso a cure neonatali adeguate nelle diverse regioni del mondo, il Progetto NEST ha l'obiettivo di contribuire alla riduzione della mortalità neonatale attraverso il miglioramento della qualità dell'assistenza ai neonati in Peasi a basso e medio reddito, con particolare attenzione alla cura dei bambini prematuri, patologici e di basso peso.
PAGE 04 PROFIT & NO PROFIT Tratto da INFO COOPERAZIONE Non profit in crescita: i dati ISTAT sulle I Principi di Kampala per l’impegno del organizzazioni attive nel campo della settore privato nella cooperazione allo cooperazione internazionale sviluppo "350.492 organizzazioni, il 2,1% in più in un anno, che "La GPEDC – Global Partnership for Effective danno lavoro a 844.775 persone (+3,1%). Development Co-operation – ha presentato i È questa la fotografia delle istituzioni non profit in Italia cosiddetti Kampala principles on private sector nel 2017 recentemente scattata dall’Istat. Un comparto engagement (PSE) in development cooperation, il risultato di un lavoro di consultazione internazionale che continua a crescere, più del mondo profit, che si è dato l’obiettivo di settare dei principi comuni aumentando la sua rilevanza rispetto al complesso del per l’impegno del settore privato nella cooperazione sistema produttivo italiano, passando dal 5,8% del 2001 allo sviluppo, una delle sfide chiave per l’attuazione all’8,0% del 2017 per numero di unità e dal 4,8% del dell’Agenda 2030 che ha registrato finora risultati 2001 al 7,0% del 2017 per numero di dipendenti. molto più bassi delle aspettative. Sono stati strutturati In coda ci sono le organizzazioni attive nella per garantire l’inclusività a livello nazionale e per Cooperazione e solidarietà internazionale (1,2%), 4192 fornire una guida normativa per i partenariati del unità censite in tutta Italia. Una percentuale bassa che settore privato, al fine di facilitare l’azione nei confronti presenta però l’incremento percentuale dei governi, dei partner di sviluppo, del settore privato, maggiore rispetto al 2016 con un più 3,5%. In leggero della società civile e dei sindacati. calo invece i settori dello sviluppo economico e coesione Ecco in dettaglio i cinque principi identificati: 1. Inclusive Country Ownership: rafforzare il sociale (-1,9%) e dell’ambiente (-1,3%). Le ONG e le coordinamento, l’allineamento e lo sviluppo delle organizzazioni attive nella Cooperazione e solidarietà capacità a livello di paese. internazionale sono localizzate soprattutto al nord 2. Results and Targeted Impact: realizzare risultati di (2755, ovvero il 66%), 890 hanno sede nelle regioni del sviluppo sostenibile attraverso benefici centro e solo 547 sono collocate tra sud e isole. 3.854 reciproci.Inclusive organizzazioni sono costituite come Associazione 3. Partnership: promuovere la fiducia attraverso riconosciuta e non riconosciuta, 244 sono fondazioni, 23 dialogo e consultazione inclusivi. cooperative sociali e 71 con altre forme giuridiche" 4. Transparency and Accountability: misurare e diffondere i risultati dello sviluppo sostenibile per l’apprendimento 5. Leave No One Behind: riconoscere, condividere e mitigare i rischi per tutti i partner"
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PAGE 05 I PREMI NOBEL PER L'ECONOMIA E PER LA PACE Tratto da INFO COOPERAZIONE Il Nobel per l'economia 2019 al agli economisti del MIT Esther Duflo e Abhijit Banerjee e all’economista di Harvard Michael Kremer. "Si tratta di tre ricercatori che lavorano sulla povertà globale e l’economia dello sviluppo da diversi anni studiando l’efficacia degli interventi in diversi settori e aree geografiche del pianeta. I vincitori, secondo le motivazioni del premio, si sono distinti per aver “introdotto un nuovo approccio per ottenere risposte affidabili sui modi migliori per combattere la povertà globale. In due decenni, il loro nuovo approccio Il Nobel per la Pace 2019 al primo ministro etiope Abiy sperimentale ha trasformato l’economia dello sviluppo, Ahmed Ali: una speranza per l'Africa che ora è un fiorente campo di ricerca”. "Per i suoi sforzi per la pace e la cooperazione Il loro contributo al progresso della ricerca economica internazionale, in particolare per la sua decisiva sarebbe proprio quello di essere stati pionieri iniziativa per risolvere il conflitto frontaliero con la dell’applicazione del metodo sperimentale all’economia vicina Eritrea (...) Anche se molto lavoro resta ancora da dello sviluppo. fare, il comitato per il Nobel spera che il premio rafforzi Nella loro teoria propongono un ripensamento radicale il Primo Ministro Abiy nel suo importante lavoro per la dell’economia della povertà e offrono una visione pace e la riconciliazione. d’insieme delle vite dei più poveri del mondo per mostrare L'Etiopia è il secondo paese più popoloso dell'Africa e ha che la creazione di un mondo senza povertà inizia con la la più grande economia dell'Africa orientale. comprensione di semplici decisioni quotidiane. La tesi è Un'Etiopia pacifica, stabile e di successo avrà molti che il fallimento di decenni e miliardi di aiuti allo sviluppo effetti collaterali positivi e contribuirà a rafforzare la si spieghi dal prevalere di ignoranza, ideologie e inerzie fraternità tra le nazioni e i popoli della regione" rispetto all'analisi rigorosa e precisa. Il metodo sperimentale sviluppato consiste nel separare la popolazione (cioè un campione della popolazione totale) in due gruppi, facendo beneficiare del programma che si vuole testare solo uno. Gli individui sono assegnati in maniera aleatoria (random) a un gruppo, così da eliminare ogni pregiudizio nella selezione. Se così non fosse, risultati diversi potrebbero essere dovuti a fattori diversi dall'essere o meno esposti al programma.Da allora, l’approccio contro-fattuale con l’utilizzo di gruppi campione è stato ampliato e perfezionato tanto da essere utilizzato da centinaia di ricercatori, governi e ONG di tutto il mondo per prendere decisioni politiche importanti, da come migliorare l’istruzione a come aiutare i cittadini più poveri o come far funzionare un intervento di sanità pubblica"
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PAGE 06 NUOVO COMMISSARIO EUROPEO PER I PARTENARIATI INTERNAZIONALI Tratto da Info cooperazione "Jutta Urpilainenè è il nuovo Secondo la visione di Urpilainen, la commissario europeo designato per i cooperazione allo sviluppo dovrebbe partenariati internazionali. essere utilizzata per affrontare le L’ex ministro delle finanze finlandese cause profonde della migrazione, Urpilainen ha superato con successo le qualcosa su cui la Commissione si è audizioni parlamentari, intrattenendo concentrata dal 2015 attraverso il i parlamentari per oltre due ore su Fondo fiduciario di emergenza dell’UE questioni che vanno dal bilancio per l’Africa. “Allo stesso tempo, poiché dell’Unione europea 2021-2027 al sono una persona onesta – ha legame insidioso tra aiuto umanitario dichiarato – penso che non sia possibile e migrazione. pensare che con la condizionalità possiamo fermare la migrazione. Questo non è possibile perché la cooperazione allo sviluppo è solo una parte dei flussi finanziari con questi paesi. La UE dovrebbe avere una politica migratoria e, naturalmente, la cooperazione allo sviluppo è parte di ciò, ma non può essere l’unico strumento nel pacchetto".
SDG & COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PAGE 07 RAPPORTO ASVIS 2019 Tratto da ASVIS & INFO Cooperazione "Il Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Per l’Italia si allontana il raggiungimento Sviluppo Sostenibile rappresenta uno dell’obiettivo 17 sulle partnership per lo strumento unico per analizzare sviluppo l’avanzamento del nostro Paese verso il "Il primo elemento osservato da Asvis è che raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda dopo sei anni di aumento costante di Aiuto 2030 e identificare gli ambiti in cui bisogna pubblico allo sviluppo (Aps), nel 2018 la intervenire per assicurare la sostenibilità spesa per Aps in Italia è diminuita in modo economica, sociale e ambientale del modello significativo con una riduzione del 21,3% in di sviluppo. A soli 11 anni dalla scadenza termini reali rispetto al 2017, cifra destinata fissata dal piano d’azione delle Nazioni a scendere stando alle previsioni della Legge Unite, firmato da 193 Paesi, Italia compresa, di Bilancio 2019 che prevede fondi per 5,1 è necessario modificare significativamente le miliardi di euro per il 2019, 4,7 nel 2020 e 4,7 politiche pubbliche, nazionali ed europee, le nel 2021. strategie aziendali e i comportamenti Nel rapporto si sottolinea che in Italia individuali. L’urgenza è anche dettata dal manca un approccio coerente alle politiche fatto che 21 dei 169 Target in cui si di sostenibilità interne ed esterne. Nel caso articolano gli Obiettivi di sviluppo della cooperazione internazionale, la Legge sostenibile prevedono obblighi riferiti al 125/2014 prevede una catena di 2020 e che su buona parte di essi l’Italia è in responsabilità per il monitoraggio della grave ritardo. Grazie al contributo dei 600 coerenza delle politiche, ma i relativi esperti delle oltre 220 organizzazioni meccanismi pratici non sono pienamente aderenti all’ASviS, il Rapporto 2019 fornisce operativi: il Comitato interministeriale per un quadro delle iniziative messe in campo la cooperazione allo sviluppo (Cics) e nel mondo, in Europa e in Italia a favore il Comitato nazionale per la cooperazione dello sviluppo sostenibile, valuta le politiche allo sviluppo (Cncs) si sono riuniti solo realizzate negli ultimi 12 mesi e avanza saltuariamente, mentre l’Agenzia italiana proposte per accelerare il percorso del nostro per la cooperazione allo sviluppo (Aics) non Paese verso l’attuazione dell’Agenda 2030" ha mai funzionato completamente a causa della mancanza di risorse umane e di una scarsa chiarezza nella divisione dei compiti rispetto al Maeci.Ancora in stasi l’operatività della riforma del Terzo Settore a causa della mancata entrata in vigore del Registro Unico del Terzo Settore, con tutti gli impatti conseguenti sulla fiscalità e gli adeguamenti statutari delle organizzazioni" "Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile"
NOTIZIE SULL'AFRICA PAGE 08 RAPPORTO “L’AFRICA MEDIATA" Amref Health Africa Italia & Osservatorio di Pavia Che in Italia il racconto pubblico Tratto dalla premessa di sull’Africa si basi soprattutto su Guglielmo Micucci stereotipi non sorprende nessuno. Direttore Amref Health Africa Italia "Da qualche anno ormai, attraverso i I media infatti continuano ad media, nelle nostre case entra un’Africa occuparsene sostanzialmente in fatta di piccole imbarcazioni ribaltate, di termini problematici, in occasioni di teste che annaspano nel mare, di salvataggi crisi, carestie, guerre, capovolgimenti di fortuna. Un’Africa che è più facile politici, presunte invasioni di ritrovare tra le pagine di cronaca che nei migranti. E’ quest’ultimo il tema che reportage di viaggio o tra le rubriche più si accompagna oggi alla narrazione culturali. Possiamo accontentarci di dell’Africa nei giornali e nelle TV questo? italiane. E’ questa una delle Quanto e quale gap comunicativo dobbiamo constatazioni principali del rapporto ancora sfidare, per giungere a una consapevolezza diffusa sul continente “L’Africa MEDIAta”, una ricerca nostro vicino? Esiste lo spazio per stringere promossa da Amref Health Africa- un patto di lealtà con gli organi di Italia e condotta da Osservatorio di informazione e di intrattenimento, per Pavia su tv, stampa, social e fiction, restituire insieme all’Africa - e alle tante nel primo semestre del 2019. “Afriche” che la animano - la dignità di una narrazione corretta e libera da cliché e pregiudizi? Secondo noi sì, ma occorre innanzitutto rimettere la palla al centro del campo, ripartendo dai dati, dallo scenario, dal paese reale: da qui la collaborazione con l’autorevole Osservatorio di Pavia, per delineare con chiarezza il profilo di questa “Africa Mediata” dal filtro della narrazione che ne fanno quotidianamente TV, stampa, social, ma anche fiction e serie televisive. Amref è stata la prima organizzazione a lanciare nel nostro Paese la sfida di una comunicazione positiva sull’Africa, capace di raccontare il continente dall’interno, mettendone in risalto le potenzialità e la volontà di riscatto. Tutto questo non allo scopo di negare problemi e oggettive difficoltà, bensì al fine di restituire al dibattito sull’Africa e sugli africani dignità, oltreché dati di realtà e concretezza."
SALUTE GLOBALE PAGE 09 REPORT GLOBALE 2019 TUBERCOLOSI Organizzazione Mondiale della Sanità Nel report globale della Tubercolosi L'OMS denuncia che le difficoltà di accesso a recentemente pubblicato dall'OMS emerge una diagnosi e a cure adeguate sono legate che a livello globale, nel 2018, circa 7 milioni alle fragilità dei sistemi sanitari nazionali. di persone sono state diagnosticate e curate L'assistenza sanitaria nazionale dalla Tubercolosi (TB), un miglioramento rappresenterebbe quindi un primo passo per rispetto ai 6.4 milioni del 2017. diminuire l'incidenza della TB in quei luoghi Si registra inoltre un calo nei tassi di in cui circa l'80% dei pazienti spende più del mortalità che da 1.6 milioni del 2017 arrivano loro 20% di entrate annuali per curarsi. a 1.5 nel 2018. Come ha commentato il direttore generale Nonostante i numeri, l'incidenza della TB dell'OMS Dr Tedros: "per ottenere dei rimane ancora troppo elevata soprattutto progressi sostenibili rispetto alla TB abbiamo nei paesi a basse e medie risorse, dove nel bisogno di sistemi sanitari forti e maggiore 2018 circa 10 milioni di persone hanno accesso ai servizi. Questo significa un sviluppato la malattia. investimento nell'assistenza sanitaria di base I dati ci dicono che per raggiungere il target e un impegno concreto nei confronti 3.3 degli SDG, porre fine all'epidemia di dell'assistenza sanitaria universale" tubercolosi, la strada è ancora lunga. Tra i vari ostacoli della lotta alla TB, l'organizzazione internazionale denuncia inoltre il grave problema della resistenza ai La TB è una malattia trasmissibile causata da un farmaci, dove nel 2018 sono stati estimati batterio (Mycobacterium tuberculosis) che la circa mezzo milione di casi in più rispetto maggior parte della volte attacca i polmoni. all'anno precedente, e la mancanza di La TB si può curare e prevenire. risorse economiche per finanziare la ricerca. La TB è riconosciuta come una delle principali cause di morte a livello globale, classificata tra le prime 10 cause di mortalità legate ad un singolo agente infettivo. Circa un quarto della popolazione mondiale è affetta da TB latente, quindi a rischio di sviluppare la malattia. Il più alto tasso di TB nel 2018 si è registrato in 8 paesi: Bangladesh, India, Indonesia, Nigeria, Pakistan, Filippine e Sud Africa.
SALUTE GLOBALE PAGE 10 NUOVE EVIDENZE DEI MALTRATTAMENTI SULLE DONNE IN SALA PARTO Lancet & Organizzazione Mondiale della Sanità In uno studio recentemente pubblicato da Per far fronte ai problemi legati ai Lancet e condotto dall'OMS emergono i maltrattamenti durante il parto, dati dei maltrattamenti subiti dalle l'OMS sostiene che i sistemi sanitari future madri nelle sale parto del Gana, devono diventare ' accountable'; che Ghinea, Birmania e Nigeria. Paesi in cui maggiori risorse devono essere investite al più di un terzo delle donne subiscono fine di garantire cure di qualità accessibili maltrattamenti all'interno delle strutture a tutte le donne e supportate da politiche sanitarie. che ne garantiscono i loro diritti. Infine Tra le varie modalità di maltrattamento di anche le figure sanitarie devono ricevere registrano gli abusi fisici e verbali, la supporto e formazione affinché le donne stigmatizzazione, procedure mediche vengano trattate con dignità. condotte senza autorizzazione, l'uso della forza, l'abbandono delle L'OMS suggerisce alcune strategie al fine pazienti, trascurate e ignorate dagli di porre fine ai maltrattamenti: operatori sanitari. Sono stati inoltre riprogettare le sale parto in modo che registrati alti tassi di parti cesari senza rispecchino i bisogni della donna in consenso. Tra i soggetti più a rischio termini di privacy e di possibilità di ritroviamo le donne più giovani e meno ricevere un supporto in questo educate. momento così delicato Uno studio che denuncia l'urgenza, la migliorare i processi informativi e di necessità, di lavorare affinché ogni donna consenso possa ricevere cure materne dignitose, Formare e supportare gli operatori affinché la violenza rimanga fuori dalle sanitari al fine di garantire un certo sale parto, affinché la privacy e la livello di qualità delle cure riservatezza delle future madri vengano permettere ad ogni donna di essere rispettate. Strutture sanitarie in cui ogni accompagnata durante il travaglio e il donna è correttamente informate e riceve parto un continuo supporto durante il parto. sensibilizzare l'opinione pubblica affinché venga richiesta una maggiore qualità nei servizi di maternità e che non venga tollerata nessuna forma di maltrattamento. Anche le associazioni di categoria possono giocare un ruolo importante per promuovere e supportare cure di qualità tra le ostetriche e altre figure professionali
EMERGENZA SANITARIA PAGE 11 L'EBOLA TORNA IN AFRICA: RDC Organizzazione Mondiale della Sanità La seconda epidemia di ebola si è Un importante traguardo per il diffusa nella Repubblica Democratica vaccino contro l'ebola del Congo (RDC) causando più di 2000 E' stato recentemente annunciato morti e 3000 infezioni registrate da dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), quando è stata dichiarata l'epidemia per l'immissione in commercio condizionata del vaccino rVSV-ZEBOV-GP nelle province di North Kivu e Ikuri. -ERVEBO - risultato efficace contro il Rispetto ad altre epidemie, la virus dell'ebola. Un passo cruciale in situazione socio politica del paese ha attesa del parere definitivo da parte della fortemente rallentato la operazioni Commissione europea sulla delle organizzazioni internazionali commercializzazione in Europa. operanti sul territorio. Come ha dichiarato il direttore esecutivo Sono stati registrati alti livelli di Ema, Guido Rasi:"un passo importante per violenza e attacchi alle figure sanitari alleviare il peso di questa malattia mortale che uniti alle credenze etnico- (...) la raccomandazione è il risultato di molti anni di sforzi globali collaborativi culturali hanno compromesso la per sviluppare nuovi medicinali e vaccini gestione dell'emergenza. contro l'Ebola" Nell'attesa della licenza l'OMS procederà con la fase di prequalifica del vaccino. Vista la mancanza della licenza, questo annuncio non ha un effetto immediato sull'accesso e la somministrazione del vaccino in RDC, il vaccino continuerà ad essere utilizzato sotto protocollo di ricerca (definito anche come expanded access” o “compassionate use). Durante questa epidemia di ebola circa 236,000 persone sono state vaccinate, incluso il personale sanitario e di frontera in RDC, Uganda, Sud Sudan, Ruanda e Burundi. “Questo vaccino ha salvato già tante vite e la decisione dell'organi regolatore europeo aiuterà a salvare ancora di più (...) Sono orgoglioso del ruolo giocato dall'OMS nel supportare la ricerca e condurre la sperimentazione nel 2015 in Ghinea" Dr Tedros, Direttore generale dell'OMS
PAGE 12 IL MODELLO NEST ALL’INTERNO DEL REPORT DELL’OMS “SURVIVE AND THRIVE" Tra le pagine del Report “Survive and Un report in cui si denuncia l’urgenza, la thrive: transforming care for every small necessità, di iniziare a prendersi cura dei and sick newborn”, recentemente più piccoli, dei più vulnerabili, perché se pubblicato per la qualità delle cure ai neonati e alle esteso dall’Organizzazione Mondiale madri non migliorano non riusciremo a della Sanità (OMS), ritroviamo a il case- raggiungere l’obiettivo di sviluppo study del modello NEST – Neonatal sostenibile delle Nazioni Unite dedicato Essential Survival Technologies - in alla salute (SDG 3).Essere presenti in Burkina Faso. A pagina 65 del questo report è un passo molto capitolo “Ricevere le cure di cui si ha importante non solo per il NEST, che diritto” viene descritta viene riconosciuto a livello l’implementazione del Modello NEST internazionale come un modello presso l’ospedale san Camillo di d’intervento di successo, ma anche per Ouagadougou (HOSCO): “Nine steps to HOSCO e tutto lo staff del reparto di success in Burkina Faso”.Per chi come neonatologia che in questi anni ha noi lavora nel campo della salute globale, lavorato duramente per migliorare la con un focus sull’accesso a cure qualità delle cure.” Sono passati ormai 6 neonatali di qualità, la pubblicazione di anni dalla nostra prima visita al reparto questo report ha una valenza unica. di neonatologia di HOSCO. Survive and Thrive è infatti una delle Un’esperienza forte che non ci ha poche pubblicazioni internazionali che si lasciato indifferenti e ci ha fatto capire occupa di cure neonatali con un focus che dovevamo fare qualcosa affinché sui neonati prematuri, patologici e a l’accesso a cure neonatali di qualità non basso peso. fosse un privilegio. Ed è così che nel 2014 abbiamo creato il modello NEST con l'obiettivo di contribuire alla riduzione della mortalità neonatale attraverso il miglioramento della qualità dell'assistenza ai neonati in Paesi a basso e medio reddito, con un particolare attenzione alla cura dei bambini prematuri, patologici e di basso peso. Nel 2015 il modello NEST è stato implementato ad HOSCO e anno dopo anno abbiamo raggiunto dei traguardi importanti, tra gli ultimi proprio l’introduzione della CPAP - Continuous Positive Air Pressure - il primo sistema di ventilazione non invasivo in Burkina Faso.”
PAGE 13 CHIESI FOUNDATION AL WE ACT DAY Actively Care for Tomorrow Il 25 settembre abbiamo partecipato al We Act Day, una giornata speciale per celebrare i progetti e le azioni che la nostra azienda fondatrice porta avanti per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Una giornata che ha visto come protagonista soprattutto l’impegno di ognuno di noi per contribuire al raggiungimento degli SDGs, un percorso sfidante, ma al tempo stesso necessario.Nel nostro piccolo facciamo parte di tutte quelle organizzazioni che lavorano per raggiungere l’obiettivo numero 3, Salute per tutti.Il nostro impegno nel campo della salute globale nasce dalla volontà di valorizzare il patrimonio di conoscenze ereditate dall'azienda fondatrice, al fine di migliorare la salute ed alleviare la sofferenza dei pazienti affetti da patologie respiratorie e neonatali. La nostra missione la portiamo avanti implementando i nostri progetti in quei luoghi in cui l’accesso a cure di qualità non è ancora garantito e i tassi di mortalità sono ancora troppo alti.Una giornata per conoscere da vicino la Fondazione, la sua storia, i luoghi e le complessità in cui i suoi progetti vengono implementati.Abbiamo condiviso questa giornata insieme a Birthlink UK, partner di Chiesi Foundation nello sviluppo dei moduli formativi del modello NEST - Neonatal Essential Survival Technologies.
PAGE 14 Per conoscere da vicino il modello NEST – Neonatal Essential Survival Technologies – per condividere le modalità di intervento nei paesi africani dove la fondazione opera abbiamo proposto una SFIDA ai nostri colleghi: la Kangaroo Mother/Father Care challenge, la terapia del canguro per 24 ore. Perché sfidante è prendersi cura dei più piccoli e delle loro fragilità in quei contesti, sfidante è far capire che un’alternativa esiste, che ci sono metodi salva vita che non solo permettono di sopravvivere, ma anche di crescere e prosperare.Cos’è la Kangaroo Mother care?La KMC o Terapia del Canguro è un metodo “semplice”, sicuro ed efficace per salvare la vita dei piccoli prematuri, soprattutto di quelli nati a basso peso. Il metodo della KMC consiste nel fornire un continuo contatto pelle a pelle tra genitori e neonato. Una terapia che promuove la zero separazione tra madre e figlio, favorendo quasi l’esclusivo allattamento materno e riducendo i tempi di ospedalizzazione. La KMC garantisce inoltre una protezione termica al neonato, contribuendo alla riduzione di infezioni e ipoglicemie.Ringraziamo tutti coloro che sono passati dal nostro stand, che hanno avuto modo di conoscere i nostri progetti e che hanno deciso di fare la KMC Challenge. Ognuno di noi farà tesoro a modo proprio della giornata di oggi, che auguriamo possa essere uno stimolo prezioso per le azioni future e una consapevolezza in più per il presente.Le fasce LGH Careplus KMC e i piccoli neonatini di pezza verranno con noi nelle prossime missioni.Next stop: TOGO.
PAGE 15 MISSIONE GASP PERÙ Global Access to Spirometry Project Siamo rientrati nei nostri uffici cercando di recuperare i ritmi e gli orari italiani, ma siamo consapevoli che per la prima settimana la mente oscillerà ancora tra i volti e le realtà incontrate tra le Ande peruviane.Abbiamo vissuto dieci giorni intensi, ricchi di scambi, stimoli e relazioni. Abbiamo conosciuto una realtà a noi ormai cara, quella del Policlinico Santa Rita, dove siamo stati accolti da Chiara Lombardi, project manager locale del Programma GASP e da Elizabeth, Rosemary e la Dottoressa Muniz che portano avanti il servizio di spirometria sostenuto dalla Fondazione.Abbiamo avuto modo di conoscere l'associazione Apurimac ONLUS che ci ha accompagnato nelle zone più remote della Regione di Apurimac dove stanno implementato il progetto "Salud y Telemedicina", sostenuto dall' Agenzia Italiana alla Cooperazione e allo Sviluppo – AICS, con l'obiettivo di far sì che più persone possano accedere a cure di qualità.
PAGE 16 Una missione che abbiamo condiviso con il Professor Robert Levy e Carmen Rempel della British Columbia Lung Association, creatori del modello GASP implementato per la prima volta in Guyana ormai sette anni fa, grazie ad un contributo di Chiesi Foundation. Un modello che come Fondazione abbiamo deciso di sostenere, adottare e contribuire a diffondere in tutti quei luoghi in cui l'ASMA e la Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva - BPCO - non vengono trattate in maniera adeguata, in cui i pazienti affetti da queste malattie croniche incontrano ancora tante difficoltà nel vivere una vita normalUe.Il modello GASP nasce infatti dalla volontà di implementare un modello efficace di gestione delle malattie respiratorie croniche in quei luoghi in cui l'ASMA e la BPCO vengono ancora trattati nei reparti di emergenza, durante le fasi più acute; in cui i pazienti non hanno accesso ad una diagnosi accurata o dove un controllo continuo da parte delle figure professionali sanitarie non avviene. Un modello efficace basato su "semplici" fattori che garantiscono un certo livello di qualità di vita al paziente: una diagnosi accurata attraverso la spirometria; la formazione specifica del personale sanitario; la formazione sull'automedicazione da parte dei pazienti; l'accesso a cure appropriate e il costante riesame per assicurare il controllo efficace delle malattie.Questa missione ci ha permesso di conoscere da vicino le difficoltà del contesto di Cusco nella gestione delle malattie croniche respiratorie e di riflettere sulle prossime azioni per contribuire alla creazione di un sistema di gestione efficace dell'Asma e della BPCO.
PAGE 17 LE FONDAZIONI D'IMPRESA IN ITALIA Filantropia strategica Il 18 settembre Chiesi Foundation si è All’interno della ricerca trova spazio recata a Milano per la presentazione dei anche l’analisi della relazione tra impresa risultati della ricerca sulle fondazioni fondatrice e fondazione, una relazione d’impresa italiane condotta che può collocarsi dentro un continuum dal laboratorio di ricerca Percorsi di che va da totale indipendenza a forte Secondo Welfare, con il sostegno integrazione. Oltre all’aspetto finanziario di Fondazione Sodalitas e Fondazione infatti le fondazioni corporate Bracco. Il progetto di ricerca aveva condividono le sedi, le strutture le l’obiettivo di scattare la fotografia competenze e i processi con l’impresa aggiornata delle fondazioni di impresa madre. Nel panorama italiano prevale attive in Italia, le loro evoluzioni nel quindi un’integrazione tra i due enti, che corso degli anni, il loro contribuito ai non si traduce sempre in un allineamento cambiamenti economici e sociali ed infine strategico con l’impresa madre. Il tema le prospettive per il futuro. del partenariato, del lavorare in maniera La ricerca ha mappato 111 Corporate sistemica unendo le forze al fine di Foundation, ovvero quelle fondazioni che condividere i propri asset, rappresenta sono state fondate da un’impresa con una sicuramente una sfida, ma allo stesso personalità giuridica distinta ed indipendente e che hanno nell’impresa tempo anche il percorso necessario per fondatrice la principale fonte di risorse riuscire a realizzare i propri obiettivi. Alla e/o una presenza significativa di membri sfida del partenariato si aggiunge anche dell’azienda negli organi di governance. quella della valutazione d’impatto visto Delle 111 fondazioni mappate, il 56% ha che del 71% delle fondazioni che dichiara deciso di partecipare alla survey.Dalla di effettuare attività di valutazione, sono ricerca emerge un forte squilibrio nella poche quelle che utilizzano metodi di diffusione territoriale, con il 72% delle valutazione sofisticati. fondazioni d’impresa concentrate nelle Ci teniamo a ringraziare i promotori della regioni settentrionali, in quei territori in ricerca e coloro che l’hanno condotta, cui le imprese medio-grandi sono più ancora una volta i dati ci hanno permesso diffuse. di comprendere meglio le dinamiche, il Andando ad analizzare le tipologie di contesto, ma soprattutto le sfide del fondazioni notiamo che circa il 40% sono settore delle Corporate Foundation e Fondazioni miste, il 34% operative e il 23% della filantropia strategica. erogative. Le progettualità delle fondazioni Un settore dinamico, di grande valore e operatrici sono spesso implementate in potenziale, ma forse ancora poco partnership con enti del terzo settore, del conosciuto al grande pubblico.Come mondo accademico, dell’amministrazione Fondazione d’impresa facciamo tesoro di pubblica o altri enti filantropici. questi risultati al fine di perfezionare la I principali settori di intervento delle nostra strategia, migliorare le nostre Fondazioni d’impresa sono l’istruzione, progettualità, ma soprattutto riflettere e l’arte e la cultura, la ricerca, sviluppo confermare il nostro ruolo e il nostro economico e coesione sociale impegno per realizzare reali cambiamenti e generare un impatto sociale.
"Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno" È anche con il tuo sostegno che Chiesi Foundation porta avanti la sua missione. È anche con la tua firma che Chiesi Foundation opera in paesi a basse e medie risorse per migliorare la salute ed alleviare la sofferenza dei pazienti affetti da patologie respiratorie e neonatali. Il tuo sostegno, il nostro impegno per scendere in campo ed implementare i nostri progetti. Contribuisci anche tu devolvendo la quota del 5 per mille a sostegno dei progetti di Ricerca Scientifica, Formazione e Cooperazione Internazionale che Chiesi Foundation Onlus sostiene da oltre 10 anni! Grazie di cuore CODICE FISCALE DI CHIESI FOUNDATION ONLUS 92130510347
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