Triestina: sfuma il sogno B! - Il Discorso
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Triestina: sfuma il sogno B! 90 minuti per decidere una stagione, per permettere a una città fra Trieste e Pisa di riassaporare la serie B. Dopo il 2 a 2 dell’andata a Pisa le due squadre, rispettivamente seconda, la Triestina, e terza , il Pisa, nei propri gironi di appartenenza si affrontano nella splendida cornice nel Rocco di Trieste davanti a circa 20.000 spettatori. Chi vince va in B, in caso di parità tempi supplementari ed eventuali rigori. 4-4-2 per i padroni di casa con Offredi fra i pali, Formiconi, Malomo, Lambruschi e Frascatore in difesa, Procaccio, Steffé, Coletti e Petrella a centrocampo con Granoche e Costantino in attacco. Per gli ospiti Gori in porta, Meroni, Benedetti e De Vitis in difesa, Birindelli, Marin, Gucher, Di Quinzio e Liotti in mezzo al campo con Masucci e Marconi in attacco. Inizio del match di studio con la Triestina più propositiva, e il Pisa maggiormente in attesa. Prima occasione per gli ospiti con Marconi che, da solo davanti ad Offredi, non riesce a trovare il tempo per calciare non sfruttando la buona opportunità. Al minuti 21 con Petrella che si invola bene verso Gori, ma De Vitis la mette in angolo. Al 28’ l’episodio che sblocca il match, cross quasi dalla bandierina di Di Quinzio, spizzata in area di Marconi con deviazione in gol, nell’area piccola di Masucci. Grande paura poco dopo la mezzora con l’infortunio, per una testata, di Malomo a centrocampo, al suo posto Codromaz. Pisa molto più convinta in questa fase e pericolosa anche con De Vitis dopo un corner, palla sopra la traversa. Al 45’ pericolosa ancora il Pisa con un bel cambio di gioco di De Vitis un cross dalla destra di Birindelli che sorprende la difesa alabarda con Masucci che sfiora il raddoppio. Il tempo si chiude con un colpo di testa di Formiconi a lato per i padroni di casa e due azioni confuse in entrambe le aree con la Triestina che per poco non
raggiunge il pareggio. Pronti via e dopo secondi occasionissima per la Triestina con Maracchi, appena entrato al posto di Steffé, che di testa da pochi passi, non trova la porta. Al 52’ bella azione di Gucher per i nerazzurri, Offredi in corner. Al 56’ rigore per la Triestina per fallo su Maracchi: dagli 11 metri va Granoche che la mette nell’angolino alla sinistra di Gori pareggiando il conto dei gol e facendo esplodere l’entusiasmo dei tifosi di casa. Al 61’ occasione Pisa con Masucci che di testa non trova la porta. Ci prova Buschiazzo con un tiro da fuori al 70’ per i toscani, palla alta sopra la traversa. Poco più tardi Verna, entrato come Buschiazzo nella ripresa, da fuori area, sempre per gli ospiti, Offredi sventa la minaccia senza particolari problemi. All’81’ Marconi va via alla difesa alabardata con Lambrughi che lo ferma prima di entrare in area di rigore e viene espulso lasciando i suoi in 10 uomini. Sulla punizione di Gucher palla alta. All’89’ colpo di testa di Marconi da posizione defilata con la palla che sbatte sulla parte alta della traversa e finisce sul fondo. Al primo minuto di recupero punizione per il Pisa con Minesso che trova la porta. Ultimo minuti di recupero con episodio molto dubbio in area del Pisa con l’arbitro Sozza che non concede il rigore per i padroni di casa e la partita va ai supplementari. Al 2’ minuto dei supplementari doccia fredda Triestina: Marin per Buschiazzo con parata di Offredi sui piedi di Marconi che in girata porta di nuovo in vantaggio i suoi. Pisa ancora pericoloso al 5’ con Verna da posizione defilata, palla a lato. La Triestina non demorde e nonostante un uomo in meno ci prova, con una conclusione di Maracchi al 14’ su cui Rigo arriva facile. Nel recupero del primo tempo supplementare occasione per Costantino, ma il Pisa si salva ancora. Al 5’ della ripresa Maracchi si gira bene in area ma calcia sopra la traversa. Al 10’ punizione di Di Quinzio, para Offredi. Al 116’ l’epilogo che chiude il match, contropiede nerazzurro con Gucher che la mette dentro e spegne
definitivamente i sogni di gloria di una Triestina mai doma. Dispiaciuto Milanese a fine match ma orgoglioso del pubblico e della squadra con la riconferma di mister Pavanel. Il percorso subisce una battuta d’arresto ma ci si riproverà con il presidente Biasin e una società che vuole dare stabilità continuando a puntare al traguardo serie B. Mister Pavanel, dal canto suo ha solo parole di elogio per i suoi ragazzi e per il pubblico, “spiace che una cornice simile non abbia quello che si merita, ma la squadra ha dato tutto. In una partita così gli episodi hanno fatto la differenza e l’hanno fatta per gli ospiti in questa partita.” Contento il mister pisano, D’Angelo, capace di portare la sua squadra in B dopo 24 risultati utili consecutivi. I suoi hanno giocato bene con personalità e su questo campo oggi, era tutt’altro che facile. Rudi Buset rudibuset@live.it @RIPRODUZIONE RISERVATA Pordenone Reale Mutua festeggia i 60 anni di attività e “regala” una mostra alla città Omaggio alle donne libere, indipendenti e intraprendenti Nel ricordo di Giuseppe Grenni
Una mostra che esalta la bellezza e l’emancipazione femminile per festeggiare il 60esimo anno di attività dell’Agenzia di Pordenone della Reale Mutua Assicurazione. Questo hanno pensato le sorelle Grenni, trasformando nel contempo la festa in un dono per la città. Sì perché, assumendo l’intero costo assicurativo delle opere, trasposto compreso, l’agenzia pordenonese ha sollevato l’organizzazione della mostra Femmes 1900, in corso in Galleria Bertoia, da una delle voci di costo più rilevanti quando si parla di una esposizione d’arte. Durante la piccola cerimonia che ha preceduto la visita guidata alla mostra in esclusiva per gli invitati, Elena Grenni ha voluto ricordare innanzi tutto la figura del padre, Giuseppe, che avviò l’agenzia nel 1959 in una Pordenone non ancora Provincia nel pieno fermento del boom economico. Venendo in contatto con i maggiori imprenditori e professionisti del tempo, si fece subito apprezzare per competenza e correttezza. Un uomo di altri tempi, si direbbe oggi, che ha trasmesso i propri valori alle figlie, tanto che in un’ottica di fiducia e di continuità, la Compagnia le ha nominate a loro volta agenti(nel 1994 Emilia e nel 1996 Elena). Assieme hanno dovuto affrontare nuove sfide, cercando di cogliere negli anni più recenti le opportunità delle nuove esigenze assicurative e finanziarie in uno scenario sociale ed economico completamente mutato: il welfare, nato dal depauperamento delle risorse statali nei settori della pensione e della sanità, i rischi legati agli attacchi informatici, le nuove normative in tema di responsabilità civile professionale, il rischio del credito, la tutela legale. “Oltre a sviluppare continuamente le nostre
competenze – afferma Elena Grenni – abbiamo voluto tenere sempre alta l’attenzione su quella parola, “Mutua”, che definisce quel patrimonio di rapporti umani e di solidità da non tradire mai, come ci ha insegnato nostro padre. Per questo motivo imprenditori, professionisti, artigiani e famiglie si sono affidati a noi per mettere al riparo ciò che sta loro più a cuore. Tutto questo naturalmente grazie anche e soprattutto al lavoro di squadra che si è creato in ufficio e con i collaboratori che coprono il territorio provinciale. Tagliamo il traguardo dei 60 anni guardando con fiducia al futuro, perché siamo convinte che il fattore umano e le competenze siano ancora il pilastro su cui costruire la professione assicurativa”. “Naturalmente – affermano Emilia ed Elena Grenni – non abbiamo scelto questa mostra a caso: abbiano voluto rendere omaggio alle donne protagoniste dei primi anni del 900, emancipate e dinamiche, precorritrici di tante altre donne che, nel mondo lavorativo e imprenditoriale, si sono distinte in ambiti anche tipicamente maschili” PHILIPPE DAVERIO Ambasciatore della Bellezza 10 giugno Teatro romano Verona Piero della Francesca, geometrie dell’anima Evento unico ideato per il Festival della Bellezza
Il Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito di Verona per la sua VI edizione allarga i propri confini con unAnbasciatore della Bellezza d’eccezione:Philippe Daverio. Il critico sarà narratore dell’arte in quattro dei teatri più belli d’Italia (Teatro Romano a Verona, Teatro Bibiena a Mantova, Teatro Olimpico a Vicenza, Teatro del Vittoriale a Gardone Riviera). Lunedì 10 giugno (ore 21.30) al Teatro Romano di Verona presenta Piero della Francesca, geometrie dell’anima, un’ndagine intorno all’artista più enigmatico, iniziatico, insuperabile, irraggiungibile, “Piero di Burgo, Pittore e Matematico”. Il tempo sospeso, misterioso. L’idea del bello ieratico e algido. Laccetti di porpora, la conchiglia, l’uovo, viaggi mentali partendo da un dettaglio. Il rebus della perfezione. Un evento unico ideato per il Festival della Bellezza in linea con il tema di questa edizione , “L’anima e le forme”, riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto. Nei successivi appuntamenti, Daverio racconterà l’architetto rinascimentale Andrea Palladio all’Olimpico di Vicenza (11 giugno), Teatro da lui progettato nel XVI secolo; ma anche il Mantegna, pittore simbolo dell’arte di Mantova, al Teatro Bibiena (12 giugno) dove poco dopo l’inaugurazione si esibì un giovane Mozart. Infine, al Teatro del Vittoriale di Gardone Riviera (15 giugno), Brescia, Daverio dedicherà la sua narrazione a Gabriele D’annunzioe alla Belle Epoque, di cui l’autore fu uno dei personaggi più emblematici.
Rally Italia Sardegna 2019, 94 gli equipaggi al via Sono 94 gli equipaggi* iscritti all’edizione 2019 del Rally Italia Sardegna, ottava prova del mondiale rally in programma dal 13 al 16 giugno prossimo, valida anche per il Wrc2 Pro, il Wrc 2 ed il Mondiale Junior. Per la manifestazione, organizzata dall’Automobil Club d’Italia con il supporto della Regione Sardegna, quello degli iscritti 2019 sarà un nuovo record, sinora infatti il numero massimo di iscritti era stato di 79 equipaggi, stabilito nell’edizione 2006. Saranno in totale 23 le nazionalità diverse rappresentate (Italia, Francia, Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Estonia, Belgio, Spagna, Polonia, Giappone, Romania, Russia, Repubblica Céca, Svezia, Bolivia, Argentina, Paraguay, Germania, Lettonia, Austria, Stati Uniti, Svizzera), altro record per la manifestazione, a conferma dell’internazionalità dell’evento, ed a testimonianza di quanto il rally mondiale sia un vero e proprio palcoscenico che promuove la Sardegna e ne diffonde l’immagine nel mondo intero. Sarà presente al via una nutrita rappresentanza di ben 50 piloti italiani (dei quali 11 sono sardi), seguiti da finlandesi e britannici con 5 iscritti, francesi con 4 e norvegesi, tedeschi e spagnoli con 3 e poi via via da tutti gli altri.
I PROTAGONISTI. Al via della gara ci saranno tutti i principali equipaggi partecipanti al campionato del mondo, ci saranno infatti 11 Wrc Plus affidate ai tre piloti ufficiali di Toyota (Tanak, Latvala e Meeke) e Hyundai (Neuville, Mikkelsen e Sordo) e ai due driver di Ford MSport (Evans e Suninen) e Citroen (Ogier e Lappi). Ci sarà inoltre anche una quarta Yaris Wrc Plus affidata a Juho Hanninen, mentre con una Ford Fiesta Wrc 2016 rivedremo anche Martin Prokop. Ott Tanak (credit Dario Furlan) Nel Wrc 2 Pro sono 5 gli iscritti, vale a dire Ostberg (Citroen C3 R5), Rovanpera e Kopecky al volante della nuova Skoda Fabia R5, e Greensmith e Pieniazek (Ford Fiesta R5), mentre nel Wrc 2 tra gli 11 iscritti spiccano le presenze del pilota di ACI Team Italia Fabio Andolfi (Skoda Fabia R5) e di Katsuta, Veiby, Gryazin, Loubet, Tempestini e Kajetanowicz.
Nikolay-Gryazin (credit Dario Furlan) Infine sono 11 gli equipaggi iscritti nello Junior, tra i quali oltre al leader della serie Kristensson, Solans e Radstroem c’è l’italiano Oldrati, mentre saranno della partita anche i principali protagonisti del Campionato Italiano (CIR), dello Junior CIR e del Campionato Terra (CIRT) in primis Simone Campedelli, Giandomenico Basso, Luca Rossetti, Andrea Crugnola, Stéphane Consani e Umberto Scandola. Ci sono poi ben 11 piloti sardi iscritti alla corsa, vale a dire Giuseppe Dettori, Francesco Marrone, Giovanni Bitti, Giancarlo Pusceddu, Michele Liceri, Andrea Gallu, Francesco Tali, Gianluca Leoni, Alessandro Leoni, Raffaele Donadio e Giovanni Martinez. LA GARA. L’edizione 2019 del Rally Italia Sardegna , ottava manche del campionato del mondo rally, è in programma dal 13 al 16 giugno ed è valida anche per il CIR (Campionato Italiano Rally), per lo Junior CIR e per il CIRT (Campionato Italiano Rally Terra). La gara è composta da tre tappe e prevede un totale di 19 prove speciali per complessivi 310,52 km cronometrati.
* in attesa di approvazione da parte della FIA THE LEADING GUY in tour per la prima volta con la band: il 21 ottobre in FVG al Teatro Miela a Trieste Biglietti in vendita online su Ticketone.it e dalle ore 11:00 di lunedì 10 giugno in tutti i punti vendita autorizzati Ticketone Dopo aver aperto i concerti di Elisa nel mese di maggio, The Leading Guy, nome rivelazione della scena musicale italiana, è pronto a tornare sul palco e annuncia il suo nuovo “TWELVE LETTERS TOUR 2019”, che lo vedrà esibirsi per la prima volta accompagnato da una band. Il cantautore pop folk, infatti, sarà protagonista a partire di una tournée, prodotta da Vivo Concerti, nei più importanti club italiani che il 21 ottobre arriverà in Friuli Venezia Giulia, per un’unica data al Teatro Miela a Trieste, dopo aver calcato i palcoscenici di Roma, Bari, Napoli, Firenze, Bologna, Roncade, Milano e infine Torino il 24 ottobre. I biglietti per il concerto sono già in vendita online su Ticketone.it e dalle ore 11:00 di lunedì 10 giugno saranno acquistabili in tutti i punti vendita autorizzati Ticketone. Nome rivelazione della scena musicale italiana, all’anagrafe Simone Zampieri, The Leading Guy è un cantautore abile e raffinato, che mette al centro del suo lavoro le canzoni,
cercando di raccontare qualcosa di unico e spontaneo. Anticipato dal singolo “Land of Hope” – che lo porta ad inserirsi tra i musicisti più condivisi in Italia e in Svizzera, entrando con il singolo di lancio nella speciale classifica di Spotify Viral50 – e da “Times”, scelto dal brand internazionale Davidoff per una campagna pubblicitaria mondiale, lo scorso 3 maggio è uscito il nuovo album Twelve Letters (Sony Music). Dal sound accattivante e con una spiccata attitudine internazionale, il disco spazia tra sonorità pop-folk, cantautorato classico, con incursioni rock e ispirazioni indie pop, rivelandosi un’autentica raccolta di dodici lettere, a tratti luminose e a tratti cupe, scritte “a cuore aperto”. Ogni brano, caratterizzato da un registro stilistico diverso, esprime un’emozione reale, un sentimento puro, un pensiero incondizionato al destinatario. Ed è proprio in questo mondo
pervaso dalla fugacità della comunicazione digitale che The Leading Guy desidera ritrovare un contatto personale, intimo e tangibile, con i suoi ascoltatori, rivolgendosi loro come singoli destinatari delle proprie lettere. L’artista fa inoltre parte di “Faber Nostrum”, il disco tributo a Fabrizio De Andrè, uscito lo scorso 26 aprile, con alcuni dei nomi più influenti della nuova scena musicale italiana. Era la prima assoluta di The Leading Guy in italiano che ha eseguito una personalissima versione di “Se ti tagliassero a pezzetti”, tra i brani più apprezzati del disco. Anche Elisa, artista italiana di fama internazionale, ascoltando la sua musica lo sceglie personalmente come special guest dei suoi live nel mese di maggio. I due hanno duettato a Genova il 14 maggio durante il concerto della cantautrice, facendo un commosso omaggio a De Andrè sulle note del brano“Preghiera in Gennaio” (https://www.youtube.com/watch?v=j7RxwrFdXx4). Ciò che accade attorno a The Leading Guy diventa inevitabilmente soggetto di analisi e motivo di introspezione per comprenderlo e provare a raccontarlo, come vuole la tradizione più sincera del cantautorato. Ascolta le persone costruendo una relazione onesta con loro, scambia ciò che pensa in quel momento e condivide sempre i suoi pensieri. Dotato di una capacità melodica pulita e brillante, ha fatto dei testi e dell’interpretazione le sue caratteristiche stilistiche distintive e facilmente riconoscibili. Non perdete la straordinaria occasione di ascoltarlo dal vivo, in tour nei principali club di tutta Italia a ottobre 2019, per la prima volta accompagnato da una band.
Museo Civico d’arte, Pordenone Cardè, tra luci e sogni Dal 7 giugno al 7 luglio “Vogliamo un museo vivo e attento al territorio e al passo con i tempi, per questo lo doteremo presto di alcune strumentazioni tecnologiche oggi imprescindibili come video e schermi. I dati del 2018 con 18 mila presenze annuali rispetto alle 5/6mila degli anni precedenti, ci confermano la bontà del lavoro svolto fino a ora e ci spingono a proseguire in questa direzione”. Lo ha affermato l’assessore alla cultura Pietro Tropeano, durante la presentazione della mostra “Cardè, tra luci e sogni” in programma dal 7 giugno al 7 luglio, al Museo Civico d’arte per iniziativa de Il Circolo, grazie al sostegno del Consiglio regionale. L’esposizione si inserisce nel ciclo di mostre dedicate ad artisti locali nelle sale di palazzo Ricchieri: una scelta precisa del Comune per dare spazio, oltre agli artisti di respiro & grigio, con tracce di cielo-cm50x50-2010
nazionale e internazionale, anche a chi ha fatto della terra pordenonese la sua fonte di lavoro e ispirazione, contribuendo alla sua valorizzazione. In questo caso Fernanda Valentina Cardè, nata alle porte di Udine, ma pordenonese d’adozione, è un’artista che ha saputo sviluppare negli anni una propria ricerca estetica, intimamente legata a una ricerca interiore. Questo è maggiormente evidente nell’ultimo periodo di produzione, dal 2007 a oggi, oggetto della mostra. Materia e colore si fanno veicolo di un dialogo spirituale, che l’artista vive in prima persona, ma che vuole anche comunicare all’esterno. Utilizzando la tecnica mista la pittrice si appropria della tela, che accoglie una sperimentazione poliedrica fatta di sottili sovrapposizioni materiche, graffi, incisioni e schizzi di colore. Grazie ai temi ispirati alle filosofie orientali, una visita all’esposizione di Fernanda Cardè, improntata a un lirismo informale e caratterizzata da una musicalità delle cromie, diventa quasi un momento di meditazione. Entrando nella sale del museo, si lascerà il mondo esterno fuori dalla porta, per entrare in una dimensione sospesa, ma altrettanto reale, dove ritrovare il contatto con se stessi e con quel mondo di sogni, rivendicato dall’artista come un diritto per tutti. Dalle prime esperienze informali astratte del 1997/98 si arriva alla sperimentazione della arti applicate con le scatole dei sogni, dream box di legno, carta, colore e inchiostri: scatole che danno forma tridimensionale a una pittura affidata all’informale e che si prestano anche a suggestive vibrazioni luminose. “Le ho concepite – afferma l’artista – come un abbraccio dei nostri sogni, che tratteniamo nell’intimo. Illuminandole emerge una parte inaspettata. Tutto questo crea un dinamismo di respiri e cromie”. In particolare nelle ultime opere di Cardè diventa evidente l’invito ad aprire le braccia per accogliere il non visibile.
frantumazone dell’immagine- cm 60×65- 1997-pigmenti su carta da restauro -intelata- Nei suoi Dream Box l’artista riesce ad imprigionare tutto ciò che nella realtà è movimento: la vibrazione della luce, il fremito delle fronde, l’iridescenza delle cascate, le onde del mare. Fernanda Valentina Cardè sin da giovanissima è presente in numerose collettive e personali che segnano l’inizio di una intensa stagione espositiva in gallerie d’arte italiane e straniere. A metà degli anni Novanta comincia a sperimentare l’affascinante linguaggio dell’astrazione e in questo campo sviluppa la sua ricerca, seguita in un primo tempo dal gallerista Sergio Colussa. Un percorso che si rivela ben presto entusiasmante e ricco di stimoli creativi che premiano l’artista supportata anche dai positivi consensi della critica. Partecipa a numerosi concorsi conseguendo ottimi riconoscimenti a livello nazionale. Sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. C.L.
PRESENTATE “LE GIORNATE DELLA LUCE”, A SPILIMBERGO DALL’8 GIUGNO SPILIMBERGO- Dopo il successo delle quattro prime edizioni, torna a Spilimbergo – con incursioni anche a Sequals, Casarsa della Delizia, San Vito al Tagliamento, Codroipo e Pinzano al Tagliamento – il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Le Giornate della Luce, in programma quest’anno tra l’8 e il 16 giugno sempre con l’ideazione e la curatela artistica di Gloria De Antoni con Donato Guerra. Il festival organizzato dall’Associazione culturale “Il
Circolo” che gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli – conferma anche quest’anno la sua riuscita formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con direttori della fotografia e fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico. Il riconoscimento principale verrà assegnato da una giuria come sempre formata da nomi di spicco nel panorama cinematografico: il regista, sceneggiatore e interprete Edoardo Winspeare, l’attrice-icona degli anni Settanta Stefania Casini, ora regista impegnata e di talento, l’attrice Anna Bonaiuto, i critici cinematografici Oreste De Fornari, Fabio Ferzetti e Fulvia Caprara, l’Autore della fotografia Francesca Amitrano e Chiara Omero, direttore artistico di ShorTS festival. A presiedere quest’anno la Giuria dei Giovani l’attrice Anita Kravos. La giuria ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti che si contenderanno il titolo di questa edizione: Michele D’Attanasio per il film di Mario Martone Capri revolution, Roberto Forza per il film di Paola Randi Tito e gli alieni e Daniele Ciprì per il film di Claudio Giovannesi La paranza dei bambini. La quinta edizione de Le Giornate della Luce si aprirà a Spilimbergo sabato 8 giugno alle 17.30 a Palazzo Tadea con la conversazione tra Laura Delli Colli e il maestro della fotografia Dante Spinotti (in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà e Rivista 8 ½). Seguirà la proiezione del corto d’autore “Sogni” (2019) di Angelo Longoni, alla presenza dell’attrice Claudia Conte, e l’inaugurazione delle mostre “Antonio Pietrangeli: il regista che amava le donne” e “Il Cinema che legge” a cura di Antonio Maraldi del Centro Cinema Città di Cesena. In serata al Cinema Miotto (alle 21.00)
omaggio a Dante Spinotti con il film “Ant-Man and the Wasp” (2018) di Peyton Reed. Fissata per domenica 9 giugno l’apertura di due ulteriori allestimenti: alle 12.00 allo Spazio Linzi inaugurazione di “Immaginare il futuro”, a cura di Consuelo Ughi – in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà – e “Quando il cinema diventa duello e l’artigianato un’arte: le armi di Fulvio Del Tin” in collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone. Una serie di proiezioni tra Spilimbergo e le altre città coinvolte, segneranno la prima settimana del festival, dove spicca, mercoledì 12 giugno, a Casarsa della Delizia una serata, organizzata in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, che festeggia i 60 anni dal primo ciak de “La Dolce Vita” di Federico Fellini con una vera e propria icona del cinema italiano, l’attrice Valeria Ciangottini: a sessant’anni dall’inizio delle riprese, la bionda, angelica camerierina che suggella il finale de La dolce vita, ricorda quella primavera del 1959 sul set del capolavoro di Federico Fellini. Giovedì 13 giugno alle 17.00 al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento incontro con il critico Steve Della Casa e il cantante Shel Shapiro sugli anni d’oro dei “Musicarelli” del cinema italiano degli anni Sessanta a cui seguirà il documentario “Nessuno ci può giudicare” (2016) di Steve Della Casa con Shel Shapiro, Mal, Gianni Pettenati, Rita Pavone, Caterina Caselli e la fotografia di Roberto Forza. A tre anni dalla sua presenza come presidente di Giuria e docente alla Masterclass del festival, è atteso quest’anno il ritorno del regista Pupi Avati, in assoluto tra i maggiori protagonisti di sempre del nostro cinema che sarà protagonista venerdì 14 giugno sempre al Teatro Arrigoni di San Vito di una conversazione pubblica con Valentina Gasparet e Gloria De Antoni, un appuntamento in collaborazione con Fondazione
Pordenonelegge e Pro San Vito. Nella serata precedente (giovedì 13 dalle 21.00) la proiezione dei film “Gli amici del bar margherita” e “La casa delle finestre che ridono”, firmati da Pupi Avati con la fotografia di Pasquale Rachini. Super ospite di questa edizione il regista e sceneggiatore inglese Peter Greenaway che venerdì 14 al Cinema Miotto di Spilimbergo (ore 17.00) presenta “L’ultima cena secondo Peter Greenaway”: in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, le luci e i colori di uno dei dipinti più celebri del mondo vengono raccontati secondo lo sguardo del più visionario dei registi europei, ormai entrati nel mito della settima arte. Sempre venerdì al Cinema Miotto di Spilimbergo l’incontro “Luci e controluce nella città. Puglia e Friuli Venezia Giulia, sguardo sui set più suggestivi del territorio italiano” il Film Fund Manager Roberto Corciulo di Apulia Film Commission, il direttore della Friuli Venezia Giulia Film Commission Federico Poillucci, il regista Edoardo Winspeare, il direttore della fotografia Giorgio Giannoccaro, l’attrice Anita Kravos. Nel pomeriggio (ore 14.00) a Villa Savorgnan a Lestans di Sequals il corso di formazione per giornalisti “Dai vostri inviati. Quando i mezzi di informazione raccontano il cinema” con Andrea Crozzoli, Steve Della Casa, Fulvia Caprara, Ivana Godnik, l’introduzione del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia Cristiano Degano e il coordinamento del critico cinematografico Gabriella Gallozzi. La giornata di sabato 15 giugno si aprirà alle 10.00 alla Biblioteca civica di Spilimbergo con il critico Fabio Ferzetti che converserà Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri autori del libro “Bambole perverse. Le ribelli che sconvolsero Hollywood”. I numerosi incontri della giornata saranno conclusi al Cinema Miotto alle 18.00 con l’appuntamento “Fotografare i panettoni. Luci e colori nei film di Carlo e Enrico Vanzina”, conversazione pubblica di Masolino d’Amico con Enrico Vanzina, Marco Risi e Mauro Marchetti.
Nelle serate di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 giugno saranno proiettati in sala i tre film finalisti di questa edizione. Gran finale domenica 16 alle 21.00 al Cinema Miotto di Spilimbergo con l’omaggio che il festival rinnova al ricordo di Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, di cui ricorrono tre anni dalla tragica morte proprio nelle giornate del festival. L’omaggio suggellerà questa edizione con la presenza d’eccezione di Simone Cristicchi. Sempre nella serata di domenica l’assegnazione del Quarzo di Spilimbergo – Light Award, Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico (Premi realizzati da Friul Mosaic) al miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2019. Sarà anche assegnato il Premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato della Confartigianato Imprese Pordenone a Massimo Pieroni. Tutte le proiezioni saranno precedute dalla sigla che ha vinto quest’anno il bando pubblico lanciato dal festival, il lavoro firmato da Sara Beinat, Federica Pagnucco e Matteo Sabbadini. BORAMATA V EDIZIONE: GIRANDOLE E SPETTACOLI DI AQUILONI IN PIAZZAUNITA’ (SI REPLICA SABATO MATTINA ALLE
11.00). FINO A DOMENICA 9 GIU Per la V edizione di Boramata quella di venerdì è stata la giornata delle girandole in piazza Unità: triestini e turisti si sono svegliati con la più grande piazza della città allestita con centinaia fiori a mulinello che portano i colori delle bandiere delle quattro squadre che si affronteranno a Trieste per i campionati europei di calcio under 21. Grande successo anche per lo spettacolo di aquiloni in piazza Unità con gli aquilonisti della Val di Fiemme che hanno proposto il loro colorato spettacolo in piazza Unità con il gufo, la piovra e altre creazioni volanti. Attesa replica con lo spettacolo da guardare con il naso all’insù sabato mattina dalle 11.00 mentre il pomeriggio sarà dedicato ad un’infilata di appuntamenti nella tensostruttura di piazza Ponterosso, dove il main partner AcegasApsAmga prosegue ad informare i triestini sul consumo dell’acqua del rubinetto, donando una pratica borraccia per evitare le bottigliette di plastica. Alle 17.30 l’appuntamento con Boramatite con i disegni sulla bora e le speciali invenzioni su carta ispirate al nostro vento. Le boramatite di quest’anno sono Annalisa Metus, Paper engineer che progetta e realizza libri d’artista, scenografie pop-up, installazioni, e Federico Barile grafico e illustratore che ha creato il logo del Museo della Bora e tante altre immagini compresa l’immagine di Boramata. A seguire l’appuntamento Bora? Cossa far? con Diego Manna, geniale autore di istruzioni per affrontare la bora e altre letture in “patock english”, divertente miscuglio di inglese e triestino. Alle 18.00 l’incontro Camminare e correre nel
vento: la bora è sempre più un argomento turistico. Ne parlerà Rino Lombardi con Susanna De Mottoni, che fa parte del gruppo che organizza la ormai celebre corsa della bora il 6 gennaio, e con Sabina Viezzoli, guida naturalistica che organizza i “walking tour” della bora. A seguire Boramata si fa vetrina delle cose che succedono in città e racconta due eventi, il Bloomsday di quest’anno con Riccardo Cepach del Joyce Museum e il design market di Barbacan Produce di domenica 9 giugno. Alle 18.30 circa presentazione del libro “La ballata del vento” di Mario Ferraguti (edizioni Ediciclo, 2018) e a seguire “Legno e vento”, esecuzione di brani con chitarra solista della chitarrista Paola Selva che presenta il nuovo CD Gran finale di questa edizione domenica 9 giugno in piazza Unità alle 11.00 con l’asta pubblica delle girandole condotta dall’attrice Marcela Serli. Tutto il programma su: www.museobora.org
EDOARDO BENNATO in concerto 23 agosto 2019_Ore 21.30 LIGNANO SABBIADORO, Arena Alpe Adria Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita dalle 10.00 di lunedì 10 giugno. Info e punti autorizzati su www.azalea.it Nuovo appuntamento nell’estate musicale di Lignano Sabbiadoro e del Friuli Venezia Giulia. Venerdì 23 agosto, sul palco dell’Arena Alpe Adria (inizio alle 21.30), salirà un’autentica leggenda della musica italiana, Edoardo Bennato, cantautore, chitarrista e armonicista, considerato uno dei più grandi rocker della nostra storia musicale. I biglietti per il concerto, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con Città di Lignano Sabbiadoro, Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG, saranno in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita a partire dalle 10.00 di lunedì 10 giugno. Info e punti autorizzati su www.azalea.it.
FESTIVAL RISUONANZE, GRAN FINALE A TRIESTE CON LA MEZZOSOPRANO AKIKO KOZATO E LA PIANISTA ADELE D’ARONZO Lunedì 10 giugno, alle 20.45, all’auditorium Casa della Musica si concluderà la rassegna promossa dall’Associazione culturale TKE di Tricesimo uTRIESTE – Si avvicina al gran finale il festival “Risuonanze 2019 – Incontri di nuove musiche“, preziosa, ricercata rassegna itinerante promossa dall’Associazione culturale TKE di Tricesimo e improntata a una mission ben precisa: reagire con forza, cioè, alla sempre maggior ingerenza delle dinamiche tipiche del mercato di massa nei rapporti fra le opere dell’ingegno e dell’espressività umana non destinate a quel fine e i loro fruitori. Lunedì 10 giugno, alle 20.45, all’Auditorium della Casa della Musica di Trieste due eccellenti interpreti, la mezzosoprano Akiko Kozato e la pianista Adele D’Aronzo, eseguiranno musiche di Giuseppe Colardo, Gilberto Bosco, Roberto Andreoni, Carla Rebora, Gabrio Taglietti, Sonia Bo, Keiko Takano, Hunter Coblentz, Mladen Tarbuk, Kirsten Strom e Dimitrios Katharopoulos. L’evento gode del patrocinio
della Camera dei Deputati. I brani protagonisti al festival Risuonanze, che ha toccato Tricesimo e Udine con tre apprezzati appuntamenti concertistici, vengono presentati in prima assoluta o in prima italiana: a firmare le opere eseguite durante la rassegna, complessivamente 48, sono eccellenti compositori internazionali. La maggior parte dei brani è stata prodotta dagli artisti su diretta commissione degli organizzatori del festival; 15, invece, sono stati selezionati nel corso di una “Call for Scores” internazionale, che ha raccolto quasi 400 adesioni, da ogni parte del mondo. Quella in corso è la settima edizione di Risuonanze, evento che può contare sul coinvolgimento di un gran numero di compositori, musicologi e intellettuali, accomunati dal desiderio di segnare una svolta rispetto ai processi di massificazione nel settore della musica. Collaborano all’evento il Progetto Cultura Nuova (Comuni di Campoformido, Martignacco, Pagnacco e Pasian di Prato), i Comuni di Udine e Tricesimo, la Casa della Musica/Scuola di musica 55 di Trieste e l’Associazione Culturale Progetto Quattro Stagioni; il festival, inoltre, è patrocinato dalla S.I.M.C. – Società Italiana Musica Contemporanea e dal Club Unesco di Udine. L’edizione di quest’anno, inoltre, ha consolidato la media-partnership di Radio Capodistria e TV Capodistria: la prima trasmetterà in differita tutti i concerti.
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