Dal Centro 30anni - Fondazione Centro Culturale
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30 anni NOTIZIE Dal Centro Cosa si muove dentro e intorno alla n. 13-14 2020 Senza titolo-1.indd 2 31/01/20 12:50
Il Centro culturale è nato nel 1989 in occasione del terzo centenario del ritorno in Piemonte dei valdesi dall’esilio del 1686 (ricordato come “Glorioso Rimpatrio”). Nel realizzare questo progetto, la comunità valdese è stata mossa dall’intento di raccogliere il suo ricco patrimonio di cultura, prodotto nei secoli, e permetterne la fruizione ad un più largo pubblico. Situata a Torre Pellice, nel cuore delle valli valdesi, la Fondazione si trova in una zona di frontiera. Nel contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro e confronto in uno spirito di pluralismo culturale. Nello svolgimento del suo lavoro, si rivolge ad alcuni referenti principali: il territorio locale, la realtà italiana, le chiese protestanti italiane ed estere. Indice La Fondazione ha trent’anni p. 1 Le Bibbie delle biblioteche protestanti p. 2 Un anno di nuovo museo p. 4 Il fondo Vincenzo Morglia p. 10 Stiamo al Centro: pensarci per il XXI secolo p. 11 Il patouà: imparare giocando p. 12 Alcuni appuntamenti nel 2020 p. 12 Volontari/e nel 2018 e 2019 p. 14 Doni 2018 e 2019 p. 15 Senza titolo-1.indd 3 31/01/20 12:50
La Fondazione ha trent’anni 1 L 1 a Fondazione Centro Questa dinamica tra studio e Culturale Valdese ha accoglienza, tra approfondimento raggiunto e superato i suoi su quanto custodito, e confronto con 30 anni di vita. È stata inaugurata chi è in visita dall’Italia, dall’Europa, infatti il 3 settembre 1989. dalle Americhe o dall’Australia, è Nella sua sede di via Beckwith parte integrante del modo di operare 3 a Torre Pellice da allora è raccolta della Fondazione. una parte importante del patrimonio Quello che la circolare del 2020 valdese e il pubblico può usufruir- cerca di evidenziare, è proprio que- ne attraverso il museo valdese, la sta dinamica. L’idea non è tanto pre- biblioteca, i fondi fotografici della sentare quanto realizzato nel corso Fondazione CCV custoditi all’Archi- dell’anno, ma provare a rendere con- vio fotografico valdese. Quello rac- to del lavoro di ricerca, di incontro e colto in via Beckwith 3 a Torre Pelli- di scambio costante, presentando la ce è un patrimonio oggetto di studio, realtà della Fccv così come si è venu- ma anche di “narrazione”. ta formando nel corso degli anni. Per Una realtà viva, custodita in un far questo ci è sembrato importante luogo in cui si offrono strumenti e interrogarci su ciò che la Fondazio- materiali a chi viene a studiare, ma ne rappresenta, sia per chi vi opera, anche a chi viene per incontrare un sia per chi ne usufruisce (presentan- centro culturale protestante italiano do per esempio alcuni dati statistici o per visitare gli otto secoli di storia raccolti al museo e i messaggi lasciati valdese presentati nel museo storico. dai visitatori, ma anche ascoltando il La Fondazione Centro Cultura- gruppo di volontari). le Valdese vuole essere un luogo in cui la dimensione dell’accoglienza La cultura è anche questo: è parte integrante dei programmi di approfondimento, confronto di formazione seguiti dalle guide e da esperienze e di riflessioni, scambio chi opera nella struttura. e interpretazioni. È arricchimento. Il tentativo che quot id ia na me nte portiamo avanti è proprio quello di fornire strumenti affinché chi ci visi- ta “viva” la memo- ria che il patrimo- nio che custodiamo porta con sé e ne esca arricchito. Davide Rosso direttore CCV
Biblioteca 2 Le Bibbie delle biblioteche protestanti La Bibbia, un oggetto rintracciabili i titoli da qualsiasi par- affettivo te del mondo, ma anche perché ciò consente di confrontarle con altre La presenza della Bibbia nella edizioni e quindi ottenere maggiori vita quotidiana è stata sempre con- informazioni sull’esemplare posse- siderata una caratteristica distintiva duto. dell’essere protestanti. La Bibbia, non A partire dalla primavera del solo come testo e contenuto, ma come 2019, grazie ad un finanziamento libro, è anche un oggetto che è stato Otto per mille della Chiesa valdese, è conservato con cura e affetto e tra- stato avviato un progetto congiunto smesso da una generazione all’altra con la Facoltà valdese di Teologia di e spesso è testimone parlante di storie Roma, per la catalogazione e lo stu- familiari e personali. dio di tutte le Bibbie (complessiva- In quanto referente, ma anche mente circa cinque mila) conservate luogo di conservazione del patrimo- nelle due biblioteche. Studio degli nio librario dei valdesi e dei protestan- esemplari, della documentazione ar- ti, la Biblioteca della Fondazione si è chivistica e catalogazione degli esem- formata innanzitutto grazie ai lasciti plari procedono di pari passo, per personali e comunitari. In ciascuno consentire di ottenere il maggior nu- di essi sono presenti Bibbie o Nuovi mero di informazioni possibile sulla Testamenti, a volte più edizioni diffe- renti, più o meno pregiati, di grandi o piccole dimensioni, di pubblicazione più o meno recente, a volte stampate secoli addietro, a testimoniare la lunga storia di conservazione che le caratterizza. La collezione della nostra Biblioteca Il risultato di questa storia stra- tificata è oggi la collezione di Bibbie della Biblioteca valdese, che ne pos- siede circa 3500 esemplari in edizio- ni dal XV al XXI secolo. Finora esse erano registrate solo su schede cartacee e si rendeva ne- cessario provvedere ad una nuova catalogazione, non solo per unifor- Bibbia in lingua slava marle agli standard informatici delle (Catalogo manoscritto collezione Tito biblioteche moderne, che rendono Chiesi, Archivio della Tavola valdese).
Biblioteca 3 storia dell’edizione, sul possessore del singolo esemplare (spesso più di uno, teologia, quando essa aveva ancora sede a Firenze; un secondo nucleo, a 3 nel corso dei secoli), sulla maggiore o partire dal 1892, fu donato dalla fi- minore rarità della specifica edizione glia, Marianna Chiesi Alinari, alla in Italia e all’estero (in questo modo biblioteca di Torre Pellice. sul Servizio bibliotecario nazionale sono stati immessi moltissimi titoli Oltre all’analisi degli esemplari, di edizioni protestanti, finora sco- la consultazione di documenti archi- nosciute), proprio grazie alla verifica vistici, in particolare un grosso vo- della reperibilità nei cataloghi delle lume in cui Chiesi aveva riprodotto biblioteche di tutto il mondo. i frontespizi del primo nucleo della sua collezione, consente di identifi- care buona parte degli esemplari a lui Un fondo interessante appartenuti. All’interno delle due collezioni Nella sua ricchissima collezione di Bibbie (Roma e Torre Pellice) è sono presenti Bibbie antiche e mo- presente un’importante e consistente derne, alcune molto rare e preziose, collezione appartenuta a Tito Chie- oltre a decine di edizioni in lingue di si (1805-1886), procuratore al Tribu- ogni parte del mondo, legate all’atti- nale di Pisa, fondatore della Chiesa vità della Società biblica britannica e valdese di Pisa, membro del Comita- forestiera, con la quale egli collabo- to di Evangelizzazione). rava per la diffusione di Nuovi testa- Nel 1877 Chiesi donò il primo menti fra gli evangelici toscani di fine nucleo della raccolta alla Facoltà di Ottocento. Il progetto proseguirà fino al 2021, quando si concluderà con una mostra, un catalogo a stam- pa e la pubblica- zione delle sche- de sul portale web patrimonio- c ulturale valde se. org. Bibbia ebraico- latina stampata a Lipsia nel 1714 (Biblioteca valdese).
Museo 4 Un anno di nuovo Museo 31 ottobre 2018: inaugura il Ne è scaturito un allestimento del nuovo Museo Storico Valdese, alla tutto rinnovato con novità riguar- presenza di più di cinquecento perso- danti sia i contenuti sia i mezzi con ne, fra cui molte personalità pubbli- i quali illustrarli: immagini, testi, vi- che, quali il presidente della Regio- deo, audio, illuminazione. ne Piemonte e il Moderatore della Alcune parti del Museo, che ri- Tavola Valdese. percorre gli otto secoli di storia val- dese, sono state completate durante Alle spalle quattro anni di il 2019, in particolare l’allestimento incontri per definirne i contenuti, e delle sale dedicate agli avvenimenti un anno di intenso lavoro di allesti- del Cinquecento. mento. I focus group – quattro anni Dai primi mesi del 2019 è inoltre prima – avevano coinvolto una qua- aperta la torretta dell’edificio, punto rantina di persone fra operatori mu- panoramico da cui si può godere di seali, insegnanti, storici, esperti di una bella vista su Torre Pellice e sulla comunicazione, amministratori lo- valle. Un video di riprese aeree con- cali chiedendo loro di esprimere una sente di vedere al di là del panorama, propria idea di Museo. già ampio, osservabile uscendo sui due terrazzi. Completa la stanza un In seguito si è coinvolta una équipe grande plastico delle Valli valdesi in di storici e storiche con l’incarico di gesso realizzato nel 1900. curare i contenuti dei diversi periodi Nella stessa sala è stata collocata della storia valdese, ed è stato indivi- anche la collezione archeologica di duato uno studio di architetti -esperti reperti provenienti dalle Valli valdesi del settore, realizzatori tra gli altri con materiale preistorico (pietre in- dei musei del Forte di Bard - con il cise, selci lavorate, calchi di incisioni compito di proporre una rielabora- rupestri) e di età gallo romana (colla- zione degli spazi fisici del Museo. ne d’ambra, anelli, vasi in terracotta). Vista dalla Torretta del nuovo Museo Valdese
Museo 5 5 Il nuovo Museo Valdese, ottobre 2019 Il ripensamento degli spazi mu- - un deposito visitabile, dove è seali ha comportato altre due impor- stata collocata l’intera collezione tanti novità: archeologica donata dal Marchese Edoardo Ippolito e gran parte del- le collezioni che non hanno trovato - nuove sale espositive per le mo- spazio nell’allestimento permanen- stre temporanee con spazi più ampi te, come ad esempio la consistente dove, nel primo anno, si sono tenute collezione di africanistica raccolta ben quattro mostre in dialogo con dai missionari valdesi tra Otto e il Museo: I due versi del viaggio: Italia- Novecento. Africa Australe, in collaborazione con la Società Geografica Italiana; Visioni pittoriche delle Valli valdesi, in L’ottica è quella di non consi- collaborazione con la Galleria Civica derare il deposito museale come un Filippo Scroppo; Dal Monviso al Mon- mero magazzino, quanto di imma- cenisio: cartografia a stampa dal XVI al ginarlo come uno spazio di conser- XVIII secolo in collaborazione con vazione, studio e ricerca. l’Ente di gestione delle Aree Protette Un luogo espositivo di beni al delle Alpi Cozie; La famiglia Appia tra momento non utilizzabili nell’alle- fede cristiana e impegno umanitario, in stimento museale, ma disponibili collaborazione con la Società di Stu- per allestimenti futuri, esposizioni di Valdesi, la Société Henry Dunant e temporanee, laboratori e programmi la Società Louis Appia. educativi.
Museo 6 Chi ha visitato il museo? Dal 31 ottobre 2018 al 31 dicem- Slovacchia, Repubblica Ceca, Belgio, bre 2019 il Museo valdese di Torre Ungheria, Turchia. Pellice ha accolto 5600 visitatori. Gli altri continenti sono rappre- Su chi ha visitato il museo auto- sentati da Argentina, Uruguay, Stati nomamente si trovano alcune infor- Uniti, spesso in cerca di storie di fa- mazioni nel libro delle firme; men- miglia; da Brasile, Nuova Zelanda, tre di coloro che hanno chiesto una Australia, Nuova Caledonia, Etio- guida del Sistema museale valdese si pia, per viaggi di studio sul Prote- conosce provenienza, scopo della vi- stantesimo europeo. sita, età, tipologia di gruppo. Con o senza visita guidata? Da tutto il mondo Il 78% dei visitatori del Museo ha Un sguardo alle provenienze dà chiesto una visita guidata, che inclu- delle conferme e qualche sorpresa. de solitamente anche il tempio e l’au- Per l’Italia i visitatori vengono la sinodale, approcciandosi così alla soprattutto da Piemonte, Liguria, storia e all’attualità della Chiesa val- Lombardia e Toscana, con alcune dese. Il restante 22% ha visitato invece presenze anche dalle regioni più a est autonomamente le sale del museo, du- e a sud. rante gli orari di apertura al pubblico. L’Europa è rappresentata da alcu- ni paesi protestanti “classici”, come Svizzera, Germania, Olanda, Inghil- Scuole, chiese, turisti culturali terra, Svezia; dalla vicina Francia; dai Fra coloro che hanno richiesto più inaspettati Spagna, Portogallo, una guida al Museo, le scuole dell’
Museo 7 nuovo museo: circa il 20% dei visita- tori ha lasciato un nome, una rifles- 7 sione, qualche disegno. I commenti sono spesso positivi e molti citano la qualità del nuovo allestimento e delle visite guidate, di cui ci rallegriamo. Alcuni ricordano i propri legami di affetto e discenden- za con quanto descritto nelle sale; altri riflettono sull’importanza della infanzia e primarie sono state il 3%, memoria o della libertà. I commenti in visita alla sezione etnografica. Gli negativi citano spesso le assenze: la studenti delle scuole secondarie di I e mancata descrizione di uno specifi- II grado, interessati a conoscere una co luogo o avvenimento; la mancata realtà protestante e ad approfondire traduzione in una terza lingua (ma ci gli studi scolastici, sono stati il 25%. stiamo lavorando!); o la mancanza di Le scuole erano provenienti in silenzio, in un giorno affollato. maggioranza da Pinerolese, Torino e Per alcuni, al contrario, il proble- provincia, con alcune classi dal resto ma è l’abbondanza di contenuti: ma del Piemonte e dalla Lombardia. più che una critica esprimono il ram- marico di non aver maggior tempo, e I membri di chiese protestanti, sia il desiderio di tornare. di denominazioni storiche che evan- Il libro delle firme, al fondo del gelicali, sono stati il 33% dei visita- museo, è a disposizione di chi volesse tori. Le provenienze geografiche in sfogliarlo o scrivervi. questo caso sono state molto ampie, Citiamo qui una frase, tra altre, dentro e fuori Europa. che rispecchia uno dei temi al centro La categoria più numerosa del nostro lavoro di allestimento e quest’anno è stata quella dei turisti accoglienza: «Museo riallestito in modo culturali, prevalentemente italiani, esemplare; invoglia i visitatori a meditare in visita con associazioni, gruppi co- sul bene più prezioso che abbiamo: la libertà». rali, amici o famigliari. In totale hanno rappresentato il 39% dei visitatori nel Museo, o chie- dendo una guida ad hoc, o aderendo alle visite proposte dalla Fondazione gratuitamente ogni ultima domenica del mese e in particolari ricorrenze. I commenti dei visitatori Sfogliare il libro delle firme è un buon modo per scoprire le reazioni al
Museo Il valore dell’accoglienza 8 attraverso gli occhi dei volontari L’esperienza di visita museale ini- ottobre 2019), di raccontarci la loro zia al bookshop, spazio polivalente esperienza. che ospita biglietteria, libri e oggetti- stica in vendita. È il primo luogo de- dicato all’accoglienza: qui vengono Lucilla, da quanto tempo sei una infatti fornite tutte le informazioni volontaria del Centro Culturale? per la visita al Museo. Mi rendo conto di non ricordare esattamente, credo circa dieci anni. Il volontario/la volontaria è la fi- Sono arrivata al Centro su invito di gura chiave che in questi anni, garan- un’altra volontaria ed è emerso subi- tendo l’apertura museale, ha avuto to il piacere di svolgere il turno insie- ruolo fondamentale nell’accoglienza. me. Il gruppo dei volontari non è mai Alcuni/e prestano il loro servizio stato molto numeroso, ma fedele ed da anni e hanno vissuto i cambia- efficiente: ci si presta un po’ a tutto, menti interni fino al contesto odier- comprese piccole pulizie, conteggi ed no. Altre si sono affacciate da poco a ogni cosa possa essere necessaria. questa realtà. Qual è la cosa più interessante che Guardare l’esperienza attraverso ti è successa? i loro occhi ci è sembrato rilevante I momenti più interessanti sono i per far conoscere meglio ciò che con- contatti con i volontari e le volontarie cerne la biglietteria e l’apertura del stranieri che prestano il loro servizio Museo, la nostra attività, il nostro al Centro Culturale e con i visitatori impegno. e visitatrici con cui si ha un confronto parlando di fede o di organizzazione Per questo abbiamo chiesto a ecclesiastica. Lucilla, (di Torre Pellice, volonta- A volte vengono ex-ospiti dell’edi- ria dal 2011) e Chiara, (con noi da ficio, quando era Convitto Valdese e
Museo 9 contributo ad uno dei centri più rap- presentativi e attivi del territorio. 9 Ci racconteresti il tuo primo tur- no al bookshop/biglietteria? Quali sensazioni hai avuto? Che rapporto si sta creando con gli altri volontari e operatori? “Adottiva della valle”, sin dal primo turno ho trovato un’atmosfera ricordano con emozione il direttore, piacevole: da subito mi sono sentita gli spazi per lo studio o le camerate. ben accolta e con la sensazione di po- ter creare, in breve tempo, dei rappor- Come sono cambiati il lavoro e ti di valore. l’accoglienza in questi anni? Penso che il modo di accogliere Come descriveresti il tipo di acco- non sia cambiato molto, l’unica dif- glienza? Quali sono i punti di forza? ferenza è operativa. Prima l’apertu- La qualità del servizio di acco- ra museale era affidata totalmente glienza è soddisfacente. Gli operatori ai volontari, ora c’è la presenza di sono preparati e cortesi, capaci di tra- un’impiegata a ogni turno. smettere sia a chi visita sia a volonta- ri e volontarie, non solo informazioni Quali parole-chiave useresti per in modo chiaro e completo, ma anche descrivere il lavoro del gruppo di aper- la cultura del sorriso, fondamentale tura museale? in un contesto orientato al pubblico. Aprire il Museo significa esse- re aperti verso gli altri e le altre, sia Che idea ti sei fatta dopo un paio di all’interno del gruppo stesso, che ver- mesi con noi? Cosa ti ha colpito di più? so chi visita. Teniamo molto al Mu- Sicuramente mi hanno colpito il seo e all’attività che svolgiamo. Un “senso di appartenenza” al Centro, po’ come fosse casa nostra accoglia- sia da parte delle dipendenti che delle mo chi visita, ma anche chi si aggiun- volontarie, e la coerenza del gruppo ge al nostro gruppo. rispetto al valore dell’accoglienza. Chiara, come è stato il tuo primo In conclusione, l’attività e l’impe- arrivo al Centro? gno di volontari e operatori museali Sono arrivata al Centro per caso, sono sempre volti a garantire un’ac- per chiedere informazioni sulle at- coglienza che faccia sentire a proprio tività culturali in corso. Ho trovato agio chi si avvicina a questa realtà. quello che cercavo ma anche qualco- sa in più, persone gentili e disponibili e la possibilità concreta di dare un
Archivio Fotografico Valdese 10 Fondo Vincenzo Morglia Tra i fondi dell’Archivio Fotogra- Vittorio Emanuele a Torino. Il valore fico Valdese di proprietà della Fon- della sua attività fu riconosciuto con dazione Centro Culturale Valdese il conferimento dell’onorificenza di troviamo una collezione costituita cavaliere della Corona d’Italia. da un centinaio di stereoscopie ne- Autore della Bibbia marmorea gative alla gelatina ai sali d’argento e dell’epigrafe per il monumento su vetro e cinque stampe all’albumi- di Chanforan e del monumento ai na montate su cartoncino originale, Caduti nella Grande Guerra di An- realizzate tra il 1890 e il 1940 da grogna, di monumenti funerari e di Vincenzo Morglia, di cui è appena lapidi commemorative, Morglia si stata completata la digitalizzazione dedicava con passione alla fotogra- e la catalogazione a cura di Barbara fia amatoriale, alimentata dalla sua Bergaglio. amicizia con il pastore - e grande fo- Originario di una delle famiglie tografo - David Peyrot, documentan- più in vista di Rorà – il nonno era do avvenimenti relativi alla vita delle stato sindaco e anziano del concisto- comunità valdesi, a testimonianza ro, la nonna discendeva dal capitano del suo impegno di credente e attivo Tourn Boncoeur – Vincenzo era nato membro di chiesa, di associazioni il 3 febbraio 1860 a Torino dove il quali la Croce Rossa Italiana e la So- padre, Luigi Enrico Mourglia, si era cietà di Studi valdesi, l’Associazione trasferito per esercitare la professio- Cristiana dei Giovani (ACDG). ne di negoziante, risposandosi in se- Rimasto scapolo, negli ultimi conde nozze nel 1857 con Vincenza anni della sua vita si trasferì con la Bertola e italianizzando il proprio sorella minore a Luserna San Gio- cognome in Morglia. vanni, dove fu nominato “anziano La paroisse valdese di Torino rac- onorario” del locale concistoro e coglieva diverse famiglie scese dal- dove si spense il 22 febbraio 1940. le Valli, tra cui salta agli occhi un Alla sua morte gli eredi fecero Mourglia “tagliatore di pietre”: dono del primo nucleo di stereosco- raggiunta l’età in cui era necessario pie negative che costituirono l’allora iniziare a lavorare Vincenzo entra nascente archivio fotografico. nella sua bottega per apprendere quella che sarà la sua attività preva- lente: il marmista o “scultore”, come preferiva definirsi. Successivamen- te aprì un laboratorio nel palazzo di proprietà del concistoro costru- ito dietro il tempio valdese di corso Il laboratorio da marmista di Vincenzo Morglia a Torino, fine 1800. Stereoscopia, negativo su vetro, 9x18 cm
Stiamo al Centro: pensarci per il XXI secolo 11 Dal mese di novembre Bruna Peyrot è la nuova presidente della Il primo di questi incontri ha per titolo “Stiamo al Centro: pensarci per il 11 Fondazione Centro Culturale Val- XXI secolo” (la data è il 15 febbraio dese. È subentrata alla pastora Erika 2020) mentre gli altri tratteranno di Tomassone che è andata ora a rico- Europa (“L’Europa è un sogno, un’i- prire la carica di vicemoderatora del- dea, un progetto?”, appuntamento la Tavola valdese. per il 9 maggio 2020) ed educazio- A novembre 2019 è stato nomi- ne (“L’educazione protestante è storia nato anche un nuovo vicepresidente, europea”. La data è il 3 di ottobre). Carlo Baret, subentrato a Alessandro Tutti gli incontri si terranno alla Bottazzi giunto al suo settimo anno Biblioteca storica valdese in via in Comitato. Beckwith 2 a Torre Pellice. Si comin- cerà come si diceva con un confronto Con il suo nuovo assetto il Consi- sul ruolo di un centro culturale val- glio direttivo della Fondazione Cen- dese e protestante oggi, in una socie- tro Culturale Valdese ha cominciato tà complessa che richiede un appro- a preparare una serie di seminari fondimento particolare. rivolti a chi opera nel settore cultu- “Il Ccv – ha scritto nella sua let- rale (con il nostro ente, ma anche sul tera di invito all’incontro la presi- territorio più ampio del pinerolese). dente - ha vissuto una lunga fase di “sistemazione del patrimo- nio”, apprezzato e frequen- tato da studiosi, ricercatori, visitatori provenienti sia dal mondo italiano sia interna- zionale. Crediamo, tuttavia, che la fase storica che stiamo vivendo richieda l’apertura e l’approfondimento di questa grande ricchezza mediante momenti di confronto allar- gato a chi opera nel setto- re culturale, prima di tutto nelle Valli valdesi. Il Ccv ha molte potenzialità per diven- tare uno spazio di confronto su temi, metodi, strategie e progetti che richiedono un impegno comune di tutte le istituzioni culturali che ope- rano sul territorio. Questa è una grande sfida e anche una grande scommessa”.
Patouà 12 Il patouà: imparare giocando Come negli anni precedenti, anche improntata sulla durante il 2019 lo sportello linguistico dimensione ora- si è occupato di sviluppare il fil rouge le del patouà, le della tutela e valorizzazione della operatrici hanno minoranza linguistica occitana in guidato i bambi- Val Pellice declinandolo in svariati ni in un percorso progetti e attività rivolti alla popola- nella cultura po- zione. polare, attraver- La riflessione degli addetti ai la- so la lettura e la vori si è soffermata in particolar modo drammatizzazione di alcune leggende sulla necessità di sviluppare iniziative locali, a cui si sono aggiunti svariati che sensibilizzino e coinvolgano gli proverbi che contraddistinguono la utenti più giovani, da cui dipende la cultura popolare locale e due canti sopravvivivenza futura della parlata particolarmente noti in alta valle. locale. Il laboratorio si è concluso con La proposta di un laboratorio uno spettacolo serale che ha visto la musico-teatrale in lingua occitana partecipazione di un vasto pubblico. rivolto ai bambini in età scolare ha Il successo dell’iniziativa costitu- suscitato particolare interesse ed ha isce un elemento senz’altro positivo registrato la partecipazione di circa nel contesto della valorizzazione del- venti bambini di Bobbio Pellice e Vil- la lingua minoritaria e incoraggia lo lar Pellice, di età compresa tra i cinque sportello linguistico a proseguire nel e i dieci anni. coinvolgimento delle fasce più giovani In un’atmosfera ludica e giocosa, della popolazione. Alcuni appuntamenti nel 2020 OPEN DAY DELLA FONDAZIO- 21 agosto - “Giornata teologica Gio- NE - “Città Europea della Riforma” vanni Miegge” - Appuntamento annua- le che tratta di temi teologici intrec- 21 giugno - Torre Pellice - Apertu- ciandoli con la filosofia e l’etica. ra gratuita della struttura con accom- pagnamenti e animazioni; presenza di MOSTRE banchi libri e oggettistica. 14 marzo -10 maggio - Giorno dopo giorno… chine e colori di Va- INCONTRI E SEMINARI lerio Papini - Inaugurazione 14 marzo alle ore 16,30. La mostra ospiterà “Di- Incontri Stiamo al Centro: pensarci segniamo l’arte”, iniziativa di Abbo- per il XXI secolo namento Musei, il 29 marzo dalle ore 15 febbraio - “Stiamo al Centro: pen- 16,00. sarci per il XXI secolo” Gennaio-febbraio - Sola scriptu- 9 maggio - “L’Europa è un sogno, ra. La presenza della Bibbia nelle chiese un’idea, un progetto?” valdesi fra Ottocento e Novecento. Mo- 3 ottobre - “L’educazione protestante stra itinerante a richiesta, al momento è storia europea” esposta nel corridoio della biblioteca.
Calendario degli appuntamenti nel 2020 13 21 giugno - 29 novembre - Intagli 4 ottobre: laboratorio per famiglie alpini. Legni decorati tra Valli valdesi e sulla mostra “Intagli alpini”. 13 Queyras. Un’esposizione di oltre 150 og- 31 ottobre: ingresso ridotto al mu- getti decorati, risalenti al XVIII e XIX seo e visita guidata sulla storia del Cin- secolo, provenienti dal Museo valdese, quecento, in occasione della Giornata dalla collezione Chevallier (Queyras), della Riforma. dal Museo Civico Etnografico del Pine- 8 novembre: laboratori per famiglie rolese e da numerosi prestiti di privati. sulla mostra “Intagli alpini”. Inaugurazione il 21 giugno, durante la Giornata della Fondazione. PASSEGGIATE STORICHE DEL COORDINAMENTO MUSEI MUSEO E LUOGHI STORICI VALDESI Apertura ordinaria: da giovedì a Giugno-settembre, val Pellice, domenica dalle 15 alle 18. Luglio e ago- valli Chisone e Germanasca, val Susa sto da mercoledì a domenica. - Escursioni e passeggiate sul territorio, Ultima domenica di ogni mese da alla scoperta di luoghi e storie locali, febbraio a novembre, alle ore 16,30. accompagnati da volontari e volontarie Visite guidate comprese nel biglietto del Sistema museale valdese. d’ingresso. 26 marzo - Presentazione attività e TUTELA DELLE MINORANZE materiali dei musei valdesi per opera- LINGUISTICHE STORICHE tori turistici. “Sportello linguistico” (aperto 29 marzo - “Disegniamo l’arte” tutto l’anno presso la Fondazione Cen- – iniziativa di Abbonamento Musei – tro Culturale Valdese). nella mostra “Giorno dopo giorno... Primavera e autunno, in val Pellice Chine e colori di Valerio Papini”. e in val Germanasca - Corsi di francese 26 aprile: visita guidata di fine e di occitano. mese sul tema delle libertà, in occasio- ne celebrazioni XV aprile. APPUNTAMENTI DELLA 17 maggio: ingresso ridotto al mu- SOCIETÀ DI STUDI VALDESI seo in occasione “Giornata Internazio- 29 maggio, Torino, Sala conferenze nale dei Musei” (ICOM). dell’archivio di Stato - Incontro pubbli- 26 agosto: apertura serale gratuita co “1870-2020: a 150 anni da Porta Pia. in occasione del Sinodo delle Chiese Stato e Chiesa, minoranze e libertà reli- Valdesi e Metodiste in Italia. giosa nella storia d’Italia”. 19 settembre: ingresso ridotto al 23 agosto, Torre Pellice - Proiezio- museo e conferenza sul patrimonio et- ne del video-documentario sulla sto- nografico, in occasione delle “Giornate ria valdese, ideato e realizzato dalla del patrimonio culturale”. Società di Studi Valdesi. 20 settembre: ingresso ridotto al 4-6 settembre, Torre Pellice - museo e laboratorio per famiglie, in oc- “Cristianesimo e Illuminismo” - casione delle “Giornate del patrimonio Sessantesimo convegno di studi sulla culturale”. Riforma e sui movimenti religiosi in 26 settembre: giornata gratuita per Italia. insegnanti alla mostra “Intagli alpini” (visita e laboratorio). Settembre-ottobre: conferenze su Integrazioni, correzioni o aggiunte temi etnografici. a questo elenco sono da ricercare Ottobre e novembre: visite e durante l’anno su: laboratori speciali per scuole alla mo- www.fondazionevaldese.org stra “Intagli alpini”. FondazioneCentroCulturaleValdese
Volontari nel 2018 e 2019 14 Volontari nel 2018 e 2019 Grazie! Da Statuto la nostra Fondazione conserva, tutela e promuove la cultura valdese e protestante in Italia. Per far questo si avvale di un gran numero di persone che offre il proprio lavoro e le proprie idee alle iniziative in maniera volontaria. Queste persone ricevono in cambio dal Centro strumenti e contatti per la loro formazione e la loro crescita personale. In questo modo negli anni si è venuta a creare una fitta rete di relazioni e di scambi. Anche nel 2018 e nel 2019 sono stati molto numerosi coloro che hanno lavorato con noi, sia pur in maniera occasionale: sarebbe impossibile qui elen- care tutti e tutte: commissioni museo e biblioteca, volontariato dal Baden, scambi scuola-lavoro, aiuto alla Festa annuale o all’inaugurazione del museo del 31 ottobre 2018... Siamo sempre molto riconoscenti per ognuno di questi apporti. Museo: Rivista «la beidana»: Denysa Ambroza, Mattia Benna, Ales- Redazione: Simone Baral, Elisa Gosso, sandro Bottazzi, James Burzio, Popi Giovanni Jarre, Micol Long, Debora Campasso, Elio Canale, Lucilla Coïs- Michelin-Salomon, Pier Andrea son, Luisa Griglio, Anny Gonnet, An- Martina, Sara Pasquet, Aline Pons, nalisa Gregoretti, Daniele Jalla, Linda Manuela Rosso. Manavella, Alessia Mancuso, Alina Responsabile: Alberto Corsani (fino al Marotta, Carlo Anselmo Marottoli, n. 95/2018); Ilaria Testa (dal n. 96/2019) David Milne, Marta Grondana, Lau- Distribuzione: Giorgio Benigno, Carlo ra Nardone, Anna Negrin, Ludovica Baret, Gloria Rostaing. Oddenino, Sarah Paire, Bianca Parise, Carola Paschetto, Samantha Piccato, Guide e collaboratori del “Sistema Chiara Pourpour, Carlo Ricca, Giaco- museale eco-storico delle valli mo Rosso, Lisa Stella, Stefano Terzo- valdesi”: lo, Erika Tomassone, Debora Turina, Ebe Balma, Carlo Baret, Tatiana Anna Maria Volk. Barolin, Sandro Bellion, Paola Campasso, Stefano D’Amore, Malte Dame, Jennj Fraschia, Amalia Geymet, Biblioteca: Silvia Geymet, Anny Gonnet, Marco Bruno Bellion, Giorgio Ceriana Mayne- Grill, Daniela Libralon, Marilena Long, ri, Daniela Fantino, Enrico Fratini, Silvana Marchetti, Alina Marotta, Vanda Peyrot, Gloria Rostaing, Lisa David Milne, Rolande Moinat, Kurt Stella, Valter Tomasini, Daniele Tron. Müller, Simone Odino, Susy Pascal, Claudio Pasquet, Umberto Perassi, Susanna Peyronel, Anne Pilloud, Luca Stabile e impianti: Pilone, Stefano Plescan, Eric Pons, Doriano Coïsson Noemi Rivoira, Toti Rochat, Marcello Salvaggio, Alice Servi, Karola Stobäus, Erika Tomassone.
Come vive il centro Doni nel 2018 e 2019 15 Doni alla biblioteca 15 Mirella Abate, Archivio di Stato di Siena, Associazione Bellunesi nel mon- do, Associazione Il Riuso, Associazione Sën Gian, Andrée Avvanzino, Gabriella Ballesio, Marco Baltieri, Marco Battistoni, Banca Intesa San Paolo, Marco Beata, Vera Benech, Giorgio Benigno, Eugenio Bernardini, Orlina Bertin, Carla Beux, famiglia Bogo, Dino Carpanetto, Biblioteca Apostolica Vaticana, Biblioteca Ca- sanatense Roma, Biblioteca civica di Pinerolo, Biblioteca del Seminario Arcive- scovile di Torino, Biblioteca del Senato, Vito Bleve, Ethel Bonnet, Clara Bounous, Pietro Caiazzi, Franco Calvetti, Castello di Masino, Sergio Catania, Fiorella Cec- ca, Centro studi educativi Milano, Centro Studi Venaria Reale, Giorgio Ceriana, Lilia Cesan, Chiesa Battista di La Spezia, Chiesa Metodista di Padova, Chiese valdesi di Angrogna, Bobbio Pellice, Prarostino, San Giovanni Lipioni, Torino, Torre Pellice e Villar Pellice, Renato Coïsson, Anna Colombo, Giovanni Comba, Lilia Comba, Comune di Cherasco, Consiglio Regionale delle Marche, Ida Con- tino, Alberto Corsani, Paolo Corsani, Alessandro Crosetti, Annalisa Coucourde, Dario De Pasquale, Ennio Del Priore, Deutsche Hugenotten Gesellschaft, Dio- cesi di Pinerolo, Editrice Claudiana, Mario Falchi, Daniela Fantino, Nicoletta Favout, Walter Ferrari, Fondazione Carlo Marchi, Fondazione Firpo, Fondazio- ne Ludovico Ragghianti, Marco Fraschia, Enrico Fratini, Marco Gay, Antonio Gentili, Doriana Giudici, Giorgio Grietti, Gruppo Teatro Angrogna, Fiammetta Gullo, Istituto della Resistenza per la Provincia di Alessandria, Istituto della Re- sistenza e l’età contemporanea del Biellese, del Vercellese e della Valsesia, Daniele Jalla, Albert de Lange, Antonio Lesignoli, Liceo valdese di Torre Pellice, Marco Lo Bue, Maria Mangione, Marie France Maurin, Elvira Maurino, Eliana Morel Bellion, Anna Negrin, Laura Nisbet, OPCEMI, Myriam Orban, Chiara Qua- ranta, Ilaria Quartino, Claudio Pasquet, Elena Pascal, Susanna Peyronel, Bruna Peyrot, Guerino Pianta, Edy Planchon, Giovanna Pons, Italo Pons, Liliana Pons, Jerôme Portier, Presses Universitaires de Grenoble, Redazione Confronti, Regio- ne Valle D’Aosta, Anna Ribet, Elisabetta Ribet, Lidia Ribet, Paolo Ribet, Sara Rivoira, Silvana Rivoire, Domenico Rosselli, Sergio Rostagno, Marco Rostan, Marcello Salvaggio, Jean-Louis Sappé, Renato Scavino, Fabrizio Serra, Società Napoletana di Storia Patria, Società Storica Vercellese, Société Henry Dunant, Daniela Scrivanti, Erica Scroppo, Piermaria Soglian, Patrice Somerer, Eli Suppo, Tavola Valdese, Erika Tomassone, Levi Trento Dosio, Claudio Tron, Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, Evelina Vigliano, Anna Maria Zanin. Doni al museo Alma Allasina; Lillia Allasina; famiglia Appia; Andrée Avvanzino; Vera Be- nech; Popi Campasso; Casa delle Diaconesse; Chiesa metodista coreana; Chiesa valdese di Angrogna; Chiesa valdese di Torre Pellice; Collegio Valdese; Bianca Eynard-Sappé; Mario Falchi; Paola Geymonat; Daniela del Pesco; Silvye Jahier; Daniele Jalla; Pietro Mattehey, Sandra Pasquet; Bruna Peyrot; Marianne Ribet; Amina Rivoira; Umberto Stagnaro; Erika Tomassone; Graziella Valente.
Come vive il centro 16 Doni in denaro Gustavo Alabiso; American Waldensian Aid Society; Comunità di Neuhengstett (Baden-Württemberg – Germania); Comunità di Perouse (Baden-Württemberg – Germania); Ev. Kirchengemeinde Starnberg (Baviera – Germania); Ev. Kirchengemeinde Teningen (Baden-Württemberg – Germania); Jewell Bounous; Amalia Geymet; Paola Massarenti; Frederick & Elizabeth Meyers; Elroy & Dorothy Nieweg; Sandro Piazza; Peter Simmen-Hinden. Ringraziando sentitamente per i doni ricevuti, ricordiamo a chi volesse sostenerci finanziariamente che può farlo in vari modi: - doni, erogazioni liberali deducibili, donazioni, lasciti; - otto per mille e cinque per mille dell’Irpef (Italia).
Fondazione Fondazione Centro Centro Culturale Culturale Valdese Valdese Archivio Fondazione Centro Culturale Valdese Archivio Fotografico Via Beckwith 3 – 10066 Torre Pellice (To) Fotografico A A Tel.0121.932179 B B www.fondazionevaldese.org M M c/c postale n. 34308106 Museo Biblioteca Museo Biblioteca c/c bancario n. 000002135438 presso Unicredit Banca di Torre Pellice CIN: F; ABI: 02008 CAB: 31070. IBAN: IT 98 F 0200831070000002135438 SDI: M5UXCR1 Consiglio Direttivo Biblioteca Bruna Peyrot, Presidente Bibliotecario: Marco Fratini Carlo Baret, Vicepresidente Bibliotecaria: Enrica Morra Renato Armand-Hugon, Tesoriere e-mail: biblioteca@fondazionevaldese.org Sandra Pasquet, Segretaria Orario: martedì, mercoledì, giovedì 9-13 14-18; Marco Di Pasquale venerdì 9-13 Bruno Rostagno Chiusura annuale: da Natale all’Epifania. Laura Turchi Sergio Eynard, membro onorario Musei e collezioni Conservatore: Samuele Tourn Boncoeur Revisori dei conti: Paolo Ferrando, Luca Priotto, e-mail: conservatore@fondazionevaldese.org Andrea Ribet Orari di apertura: giovedì-domenica 15-18. Luglio-agosto: mercoledì-domenica 15-18 Chiusura annuale: dicembre e gennaio. Direzione Davide Rosso Visite ai musei, formazione, servizi educativi: e-mail: direzione@fondazionevaldese.org “il barba” Responsabile: Nicoletta Favout Segreteria generale e comunicazione Segreteria: Lorenza Barolin Ines Pontet e-mail: il.barba@fondazionevaldese.org e-mail: segreteria@fondazionevaldese.org Tel. + fax 0121 950203 Orario: da martedì a venerdì 9-12.30 Orario: lunedì-venerdì 9-12.30 Chiusura annuale: 15 dicembre - 15 gennaio. Segreteria amministrativa Annalisa Gregoretti Archivio fotografico valdese e-mail: segreteria2@fondazionevaldese.org Responsabile: Gabriella Ballesio Orario: da martedì a venerdì 14.30-17.30 Collaboratrice: Enrica Morra e-mail: archiviofotografico@chiesavaldese.org Contabilità Tel.: 0121 91603 Luisa Lausarot Orario: venerdì 9-13 Chiusura annuale: da Natale all’Epifania. Tel.: 0121 932179 Chiusura annuale: da Natale all’Epifania. Senza titolo-1.indd 4 31/01/20 12:50
Museo storico, Torretta e deposito visitabile, collezione sale espositive archeologica Archivio storico e Ufficio Beni Direzione e Culturali Tavola Segreteria Valdese Ufficio Società di visite guidate Studi Valdesi Biglietteria Area espositiva Biblioteca Museo etnografico Supplemento a «la beidana» - Pubblicazione periodica Anno 36°, n. 97, febbraio 2020 Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3741 del 16/1171986 Responsabile a termini di legge: Ilaria Testa Stampa: Tipolitografia Alzani - Pinerolo Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB TO 2/2010 Senza titolo-1.indd 1 31/01/20 12:50
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