Terremoto in Albania, docente Unisa: "Rafforzare relazioni tra lo Stato e Ue"

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Terremoto in Albania, docente
Unisa: «Rafforzare relazioni
tra lo Stato e Ue»
di Giovanna Naddeo

Sospensione delle attività accademiche e chiusura degli uffici
giudiziari ancora per qualche giorno, mentre le scosse di
assestamento continuano a far tremare la terra. Riprende,
dunque, lentamente la quotidianità albanese dopo il violento
fenomeno sismico dello scorso 26 novembre. Ancora migliaia gli
sfollati in attesa di una sistemazione temporanea o di
seppellire coloro che non ce l’hanno fatta, eppure da più
parti si levano ringraziamenti ai soccorritori europei per
quell’abbraccio solidale nelle ore più buie della storia
albanese. «Sono rientrata in Italia da Tirana lo scorso 16
novembre, esattamente dieci giorni prima del terremoto» –
racconta Teresa Russo, ricercatrice presso il Dipartimento di
Scienze Giuridiche Unisa, titolare delle cattedre di
“Organizzazione internazionale” e “Diritto dell’Unione Europea
e delle migrazioni”, da anni promotrice del dialogo tra
l’Ateneo salernitano e l’Università albanese di Vlore.
«Colleghi e amici albanesi, fortunatamente, stanno bene. Il
popolo albanese» continua Russo «ripone grande speranza
nell’ingresso nell’Unione Europea. Il rifiuto da parte di
alcuni Stati rappresenterebbe un “errore storico”, come ha
affermato anche il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe
Conte. Dopo quasi vent’anni dall’Agenda di Tessalonica, non
stati fatti passi avanti significativi». Rimandi su rimandi,
da ultimo il Consiglio europeo dello scorso 18 ottobre 2019 ha
deciso di tornare sulla questione dell’allargamento prima del
vertice UeBalcani occidentali, in programma a Zagabria a
maggio 2020. «C’è instabilità all’interno del Paese, diviso
ormai in tre fasce generazionali sempre più distanti tra loro»
– specifica Russo. «Da un lato, la fascia conservatrice dei
propri usi e costumi; dall’altro, i professionisti che si sono
formati nei nostri Atenei e che parlano fluentemente
l’italiano; dall’altro ancora i giovanissimi, l’ultima
generazione, proiettata già verso l’Europa e gli Stati Uniti e
che predilige l’utilizzo dell’inglese». Tre generazioni
lontane per età, lingua, costume. «Non mancano coloro che
tornano a casa per rispetto delle proprie radici, seppur con
grandi difficoltà nell’inserimento nel tessuto socioeconomico
del Paese». Eppure, l’adesione dell’Albania all’Ue gioverebbe
ad entrambi i contraenti. «L’abbraccio solidale di questi
giorni eccezionali deve fungere da mediatico per rafforzare le
relazioni tra Ue e Albania». In cantiere, il lancio del
programma del modulo Jean Monnet “EU-Western balkans
cooperation on justice and home affairs” nell’ambito del
programma Erasmus+ per il triennio 2019-2022. Ai partecipanti
la possibilità di prender parte (gratuitamente) a un corso
triennale di specializzazione sulla cooperazione in materia di
giustizia e affari interni con i Balcani occidentali in vista
della loro prossima adesione all’Unione. L’offerta formativa
del Modulo, rivolta agli studenti universitari (italiani e
stranieri), ai laureati, ai dottori e dottorandi di ricerca ed
a tutti gli stakeholders che operano nell’ambito della
cooperazione giudiziaria e di polizia, costituirà, inoltre,
un’opportunità unica di formazione e orientamento sul futuro
dell’Unione europea per gli studenti e professori albanesi che
già beneficiano della mobilità Erasmus nell’ambito
dell’International Credit Mobility (Icm) presso l’Ateneo
Salernitano. Le attività formative saranno, altresì,
affiancate da attività di ricerca e iniziative socio-culturali
organizzate con il coinvolgimento attivo anche degli
stakeholders albanesi e degli altri paesi dei Balcani
occidentali.
Vietri sul Mare, al via la
XIV   edizione   del   Coffi
CortOglobo Film Festival
Giovedì 5 dicembre, alle ore 10,30, nell’aula consiliare del
Comune di Vietri sul Mare si presenta la XIV edizione del
Coffi CortOglobo Film Festival.

Alla presenza dell’amministrazione comunale di Vietri sul Mare
e degli organizzatori del festival sarà svelato il ricco
programma di appuntamenti che si terranno dal 5 all’8
dicembre.

Tema di quest’anno sarà l’ecologia.

Il punto cardine del Coffi 2019 sarà valorizzare, attraverso i
corti realizzati dai ragazzi, un messaggio forte e distintivo:
“Noi siamo Ecologici, siamo Plastic Free e sosteniamo la
nostra terra”.

Ma non solo, novità di quest’anno sarà l’omaggio a Massimo
Troisi a 25 anni dalla sua prematura scomparsa.

Riscaldamenti   accesi:   i
trucchi per risparmiare sui
consumi
Il momento per l’accensione degli impianti di riscaldamento in
Italia è stabilito per legge di anno in anno a seconda della
zona di provenienza. Le varie province italiane sono, infatti,
divise in diverse fasce a seconda delle condizioni climatiche
più o meno rigide che le caratterizzano. In Campania, per
esempio, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno, rientrano nella
fascia “C” e possono accendere gli impianti a partire dal 15
novembre 2019 fino al 31 marzo 2020, mentre Avellino, che è in
fascia “D”, ha fatto partire gli impianti già dal 1° novembre.
A questo punto, dato che le temperature si abbasseranno
progressivamente e sarà necessario tenere accesi i
termosifoni, è utile adottare alcune strategie per cercare di
risparmiare sui consumi.

La manutenzione degli impianti

Quando il riscaldamento è affidato a una caldaia, manutenzione
e pulizia regolare dei bruciatori e dei filtri, sono la
garanzia fondamentale per ottenere un miglior rapporto consumo
/rendimento, con un risparmio evidente a parità di
prestazioni. Molte ditte offrono dei contratti di manutenzione
annuale convenienti e chiamano direttamente a inizio stagione
per fissare l’appuntamento.

Le valvole termostatiche

Installare delle valvole termostatiche sui termosifoni
consente di migliorare il calore ambientale, armonizzando le
temperature in tutte le stanze ed evitando i picchi di consumo
che servono a riscaldare le stanze più fredde. Vanno
installate al posto dei rubinetti all’ingresso di ciascun
elemento radiante e, quando l’acqua raggiunge la temperatura
stabilita, bloccano il flusso e riducono il consumo di gas.
Oltre che per una questione di buon senso, si tratta di un
adeguamento diventato obbligatorio per legge a partire dal
2014 e che prevede multe anche salate per chi non vi si
adegui.

Risparmiare sulle tariffe

A volte si pensa che le offerte di energia dei vari operatori
privati siano tutte uguali. È sorprendente scoprire quanto si
possa risparmiare scegliendo un fornitore più conveniente,
valutando attentamente tutte le offerte. Inoltre, oggi si
possono attivare direttamente online andando sui siti dei vari
operatori specializzati nella fornitura di energia elettrica e
gas, per esempio Acea. Senza considerare che ormai siamo
arrivati agli sgoccioli e a breve tutti dovranno passare
obbligatoriamente al Mercato Libero. Si stima che al momento
siano ancora legati al Mercato di Maggior Tutela il 57% dei
contratti di luce e il 50% di quelli del gas.

Ridurre le dispersioni di calore

A volte per ridurre le dispersioni di calore basta davvero
poco. In alcuni casi si possono limitare gli spifferi, in
maniera significativa, usando dei sistemi antichi. È sempre
valida, ad esempio, l’abitudine di usare dei tendaggi pesanti,
con cui coprire gli infissi che danno verso l’esterno, senza
dimenticarsi di chiudere bene tapparelle e persiane quando fa
buio la sera. Ma ci sono anche sistemi più all’avanguardia per
l’isolamento termico, che risultano particolarmente
convenienti nel lungo termine e per i quali sono previsti
anche degli    incentivi   finalizzati   all’efficientamento
energetico.

I nuovi impianti di riscaldamento

Se la caldaia è datata il suo consumo inevitabilmente sale,
per due ragioni. La prima sta proprio nell’età e nella sua
tecnologia desueta, l’altra nella mancanza del sistema di
recupero di parte dell’energia data proprio dalla caldaia
stessa. Le nuove caldaie a condensazione, infatti, sono capaci
di recuperare anche dal 15% al 25% dell’energia dispersa
all’esterno. E non solo, perché ormai tutte si regolano sulla
temperatura misurata all’interno dei locali e non su quella
del bollitore, come avviene ancora nelle vecchie caldaie.
Rocco   Hunt incontra  gli
studenti all’Università di
Salerno
salernitano Rocco Hunt, vincitore del festival di Sanremo 2014
nella sezione Nuove proposte ed autore di “Libertà”, l’ultimo
album pubblicato con Sony Music Italy, ad aprire il ciclo di
eventi culturali e incontri di orientamento “POLICOM
meets…” promossi dal Dipartimento di Scienze Politiche e della
Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno e
organizzati dal professore Salvatore Vigliar, delegato per
l’orientamento.

L’incontro, organizzato nell’ambito di un ciclo di attività
culturali e di orientamento, rappresenta il primo di una
rassegna che vedrà il Dipartimento di Scienze Politiche e
della Comunicazione ospitare personaggi di rilievo dei vari
ambiti professionali coerenti con i profili in uscita delle
lau

Proroga      della     cassa
integrazione per i 18 operai
dell’Italcementi
di Erika Noschese
Piccola vittoria per i lavoratori della Italcementi di
Salerno. Ieri mattina, a Roma, si è infatti tenuto un vertice
presso il ministero del Lavoro che, di fatto, ha approvato la
proroga della cassa integrazione per i 18 lavoratori dello
stabilimento di via Cupa Siglia. Presente al tavolo
ministeriale anche l’assessore regionale al Lavoro Sonia
Palmieri, che fin da subito si è attivata per la buona
riuscita del tavolo ministeriale. “Questo risultato
ingorgoglisce tutti noi”, ha dichiarato Luca Daniele,
responsabile della Fillea Cgil di Salerno che, fin dal primo
momento, si è impegnato per i lavoratori dello stabilimento
salernitano. “La Fillea Cgil di Salerno si è impegnata, per
anni, per questa questa vertenza e per la risoluzione positiva
– ha dichiarato Luca Daniele – Il risultato di oggi (ieri per
chi legge ndr) apre spiragli per un futuro rioccupazionale
nello stesso sito di via Cupa Siglia”. Lo scorso 23 ottobre,
l’azienda HeidelbergCement Group aveva avviato la procedura di
licenziamento collettivo     per   i lavoratori della sede
Italcementi di Salerno,      che   così dall’attuale cassa
integrazione si sarebbero ritrovati, dal 31 dicembre di
quest’anno, senza lavoro. Soddisfatta per i risultati ottenuti
al Mise anche l’assessore Palmieri: “Siamo riusciti ad
ottenere un risultato che sembrava impossibile da raggiungere
stamattina, ma noi non ci arrendiamo mai. Abbiamo chiuso un
accordo che prevede la riqualificazione per la
riorganizzazione aziendale dei lavoratori del sito di Salerno,
per rispondere meglio alle diverse esigenze produttive ed
avranno a disposizione un anno di Cigs per realizzare questo
percorso”. E ancora: “E’ una crisi aziendale che seguiamo da
tempo offrendo sempre soluzioni alternative ai licenziamenti.
L’abbiamo affrontata con passione e determinazione” .
L’assessore regionale Palmeri poi ricorda che il prossimo step
è “un incontro nel nuovo anno con il management di Italcementi
per delineare nuovi profili aziendali con i quali
riqualificare i dipendenti”.
I  lavori    fognari  creano
disagi    ai   residenti   a
Pastorano
di Erika Noschese

I lavorati per la realizzazione del nuovo tratto della rete
fognaria a Pastorano – rione collinare della città di Salerno
– stanno creando non pochi disagi ai residenti della zona. A
denunciarlo il coordinatore cittadino della Lega Salerno
Cristian Santoro secondo cui, ad oggi, nulla è stato ancora
concluso, nonostante i lavori dovessero essere realizzati
proprio in questi giorni. In particolare, in località Casa
Scuoppo, il cantiere è stato avviato ma i lavori non sono
ancora giunti a termine. «I lavori per lo scavo sono stati
realizzati, c’è terreno ovunque ma in caso di pioggia
battente, come avvenuto nei giorni scorsi, cosa accade? Che
saremo invasi dal terreno», dichiara Santoro che punta il dito
contro l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino
Vincenzo Napoli: «Il sindaco Napoli e la sua giunta di
concreto cosa fa? Si annuncia l’inizio dei lavori e poi il
nulla – sostiene ancora il coordinatore cittadino della Lega –
I residenti vivono non pochi disagi, sarebbe il caso che
portassero a termine i lavori in tempi brevi». Santoro,
inoltre, chiede all’amministrazione comunale guidata dal
sindaco Napoli delucidazioni in merito alle condizioni in cui
versano i rioni collinari di Salerno, da tempo ormai al buio:
«Capisco Luci d’Artista ma non possiamo penalizzare sempre i
rioni collinari, molti dei quali ormai da settimane sono al
buio,così come il quartiere di Torrione, nonostante le
numerose denunce da parte di residenti e commercianti».Santoro
chiede dunque al Comune di Salerno di provvedere, in tempi
brevi, al ripristino della situazione e di far sì che anche
sui rioni collinari torni la luce, come nel resto della città,
in questi giorni illuminata dalla nuova edizione della
kermesse natalizia.

Abusivi della sosta, nuovo
“repulisti”: otto in manette
di Pina Ferro

Estorsione. Con questa accusa otto abusivi della sosta, ieri
mattina, sono finiti in manette. Erano posizionati in vari
punti della città di Salerno ed in alcini comuni dell
provincia ed in modo velato costringevano gli automobilisti a
versare loro l’obolo per poter lasciare la vettura in sosta. A
stringere le manette ai polsi degli abusivi della sosta sono
stati i carabinieri del Comando Provinciale di Salerno in
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal
Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno,
su richiesta della Procura della Repubblica. Quattro persone
sono finite in carcere, altrettanti ai domiciliari. Quattro
gli indagati a piede libero. Le porte del carcere di Fuorni si
sono aperte per: Alberto Sica, Aniello Candela, Angelo Cioffi,
Roberto Frasca. Ai domiciliari sono finiti Luigi Maisto,
Giuliano Pastore, Salvatore Ragosta, Severino Lambiase.
Indagati a piede libero: Mario Guirdano, Rent Vitezoca,
Giuseppe Faiella, Antonio Rizzo. Per tutti l’accusa è di
estorsione commessa a Salerno nei confronti degli
automobilisti. Gli abusivi della sosta sono stati monitorati
dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della
Compagnia di Salerno al fine di documentare prudentemente le
condotte antisociali, consistite essenzialmente nell’indebita
riscossione di denaro per consentire il parcheggio agli
automobilisti. Il modus operandi utlilizzato dagli abusivi,
come ribadito più volte anche dalla Corte di Cassazione,
configura il grave reato di estorsione che non necessita di
minaccia palese, essendo di per sé sufficiente anche la
cosiddetta “minaccia implicita”, desumibile da contesto,
personalità ed atteggiamenti, essenzialmente incentrata sul
timore di possibili danneggiamenti al proprio veicolo; un
“comportamento deciso, perentorio ed univoco…idoneo a turbare
o diminuire la libertà psichica e morale…”. Le zone monitorate
nel tempo dai militari della Benemerita, sono state: Lungomare
Colombo — Polo Nautico, zona gestita da Sica e Candela; Cinema
Multisala — via Bandiera, zona di Maisto, Cioffi, Frasca e
Candela; Viale Giuseppe Verdi, zona di Maisto; via San
Leonardo, zona di Pastore; via Salvador Allende, zona di
Ragosta; Forte La Carnale, zona di Lambiase; Via Clark —
Discoteca “Sea Garden”, zona di Frasca e Maisto. Non appena ha
appreso la notizia dell’arresto del parcheggiatori, il sindaco
di Salerno Vincenzo Napoli, rispondendo a quanti gli
chiedevano un parere ha detto: «Il mio commento è
assolutamente favorevole e di gratitudine per le forze
dell’ordine che fanno il loro dovere fino in fondo,
contribuendo al decoro urbano della città. Fortunatamente,
abbiamo degli eccellenti rapporti con la Questura, con la
prefettura e con i vertici delle forze preposte al tenimento
della sicurezza, della quiete pubblica e della legalità. Un
grazie sincero alle forze dell’ordine, sperando che questa
piaga dell’abusivismo termini a breve».

Si       iscrive             al       sindacato,
licenziata La denuncia della
Flai Cgil
di Erika Noschese

Licenziata perchè iscritta ad un sindacato. A denunciarlo la
Flai Cgil di Salerno, attraverso la segretaria generale
Giovanna Basile secondo cui due dipendenti della Ortoromi,
azienda salernitana leader nel settore della quarta gamma,
sarebbero state “punite” dopo aver scelto di entrare nel mondo
del sindacato. Ad avere la peggio una delle due che è stata
licenziata dopo l’iscrizione alla Flai Cgil mentre la collega
avrebbe subito una sospensione di tre giorni senza
retribuzione. Tutto ha inizio il 7 novembre quando la donna,
in seguito ad una lettera di contestazione per aver “lasciato
il posto di lavoro” dopo 8 ore decide di iscriversi al
sindacato. «Dopo 8 ore avevo detto a tutti che sarei andata
via, il mio turno era scaduto, avevo fatto anche gli
straordinari», spiega la dipendente che subito dopo l’episodio
in questione ha ricevuto altre lettere di contestazione. Dopo
essersi iscritta al sindacato viene nominata delegato. Solo
pochi giorni e scatta il licenziamento. «Lo scorso 29 novembre
ricevo la lettera di licenziamento senza una ragione valida.
Mi si avvicina una responsabile e mi dice di prendere tutte le
cose mia e andar via, non ho potuto neanche salutare i miei
colleghi», racconta la lavoratrice che nel corso dei suoi anni
di lavoro ha sempre svolto con professionalità le sue
mansioni. La Ortoromi, società cooperativa agricola con sede a
Bellizzi, avrebbe giustificato il licenziamento in quanto la
lavoratrice non avrebbe rispettato l’obbligo di fumo
all’interno di un’apposita area – di appena due metri per tre
– allestita all’esterno dello stabilimento. La Flai Cgil parla
invece di un pretesto «per allontanare dall’azienda una
dipendente che aveva scelto di aderire al sindacato diventando
rappresentante aziendale». Stando a quanto racconta la
dipendente il responsabile avrebbero riferito ai suoi colleghi
di non parlare con le due donne colpevoli di essere iscritti
al sindacato per non incappare in qualche punizione: « notavo
comportamenti strani da parte dei miei colleghi di lavoro
qualcuno a stento mi rivolgeva la parola ma in presenza dei
responsabili tutti mi trattavano con estrema freddezza. Ho
provato a chiedere spiegazioni ma mi dicevano che erano ordini
dei responsabili». Prima del licenziamento e della
sospensione, le due dipendenti avevano infatti ricevuto due
contestazioni da parte dell’azienda, notificate peraltro nello
stesso giorno.«Comportamento antisindacale», denuncia la
segreteria provinciale della Flai Cgil, che adesso sta
assistendo la lavoratrice licenziata e la collega
sospesa,avviando una battaglia legale «per chiedere
l’annullamento del provvedimento di licenziamento ed il
reintegro – afferma la segretaria generale Flai Cgil Salerno,
Giovanna Basile – in una delle principali realtà del settore
della quarta gamma che si è resa protagonista di un’azione
così spropositata nei confronti di due lavoratrici solo perché
hanno aderito al sindacato». La donna licenziata non sembra
aver dubbi: l’azienda avrebbe scelto di punirla solo perché
iscritta al sindacato: «Prima del licenziamento avevo subito
soltanto un richiamo – racconta la lavoratrice – Il
regolamento aziendale prevede invece che ci siano tre
richiami, poi l’ammonimento ed infine il licenziamento. Per un
comportamento analogo – aggiunge – finora un collega aveva
subito soltanto una sospensione di un giorno». Ma i campanelli
d’allarme erano già scattati da qualche tempo. «Subito dopo la
mia iscrizione al sindacato – prosegue la dipendente – avevo
subito degli spostamenti di reparto ed un cambio mansioni,
senza che mi venisse dato nessun tipo di formazione specifica.
Inoltre, i colleghi avevano cominciato a non rivolgermi il
saluto. Insomma – conclude amareggiata la dipendente – un vero
e proprio atteggiamento di straining dovuto alla mia
appartenenza al sindacato». Nessuna replica dall’azienda
salernitana: «Ci sono sedi opportune che stabiliranno se si
tratta o meno di un comportamento antisindacale, sono scelte
aziendali che terremo per noi», ha infatti dichiarato
l’avvocato Rosita Fannullo, intenzionata a non commentare
quanto accaduto nei giorni scorsi.

De Luca, guerra a Salvini
“Così ho salvato l’ospedale”
di Adriano Rescigno

In tempi non sospetti lo avevamo scritto e si è avverato. La
campagna elettorale di Vincenzo De Luca, e contestualmente del
sindaco Vincenzo Servalli, parte proprio dai fondi Pics. Oltre
undici milioni che fungono da trampolino di lancio per le due
campagne elettorali, regionale per il Vincenzo governatore ed
amministrativa per il Vincenzo sindaco, che quasi 5 anni fa si
ultimarono a braccetto, come sottolinato anche ieri mattina
nel suo intervento dal primo cittadino metelliano. E sembra
proprio che la musica non cambia, nella primavera 2020 i due
omonimi saranno fianco a fianco nell’agone elettorale, uno a
sostegno dell’altro, anche se a volte il rapporto è parso
inclinato ma sempre ricucito. De Luca che aspira di nuovo allo
scranno di governatore della Campania, sicuramente sarà
impegnato in un nuovo maxi comizio in piazza Duomo come nel
2015, ed il Vincenzo che mira ad indossare la fascia tricolore
per altri 5 anni non farà mancare il suo sostegno, chissà,
proprio con un candidato, o meglio candidata alla regionali
dalla sua maggioranza consiliare. Insomma le forze si
ricuciono ed ieri mattina è stato possibile ammirare anche
un’operazione amarcord in pieno stile, parlando di quanto
fatto in sinergia, di come è stato salvato l’ospedale e con
due stoccate, una a Salvini ed una al Movimento 5 Stelle, ad
opera del governatore. “Farete un buon Natale – dice De Luca a
Servalli – ma da questo momento è guerra, ditelo a Salvini”,
riagganciandosi anche ad un discorso sugli enti locali e sul
radicamento dell’operato della sua giunta regionale; e poi
spara sui 5Stelle: “Queste azioni – riferendosi il governatore
alla firma dei fondi Pics – sono il cambiamento concreto,
reale, non quello millantato”. Insomma, una apertura di
campagna elettorale in piena regola, anche se nel salone
d’onore di Palazzo di Città e non in piazza, che fa presagire
battaglia su ogni fronte con un’unica certezza al momento: i
due Vincenzo, anche se uno più socialista per confessione,
saranno ancora insieme in nome della deluchiana causa. Non si
attende altro che il profilo del candidato cavese.

“Connettere per innovare”: al
via il Premio Best Practices
di Giovanna Naddeo

Connettere persone e idee per promuovere la cultura
dell’innovazione, attraverso la presentiazione di progetti
concreti. Muove da qui la XIII edizione del Premio “Best
Practices per l’Innovazione”, l’iniziativa firmata
Confindustria Salerno in programma giovedì 5 e venerdì 6
dicembre presso la Stazione Marittima. 100 progetti in gara e
16 case history delle precedenti edizioni per un totale
complessivo di 116 progetti, di cui 47 aziende e 69
startup/spin-off universitari provenienti da 12 regioni
italiane. Oltre 100 gli attori dell’ecosistema tra agenzie per
lo sviluppo, venture capital, innovation academy, banche,
incubatori, atenei e centri di ricerca, piattaforme di equity,
sponsor e media partner. La partecipazione all’evento,
sostenuto da Sviluppo Campania e Camera di Commercio di
Salerno, è gratuita ed aperta al pubblico. Nel corso degli
anni il Premio Best Practices per l’Innovazione, co-
organizzato dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici,
Comitato Piccola Industria e Gruppo Giovani Imprenditori di
Confindustria Salerno, ha assunto una dimensione nazionale:
tra i partecipanti, oltre alla Campania, presente con 50
progetti in gara, anche Lombardia, Lazio, Calabria,
Basilicata, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto,
Toscana e Umbria. Novità 2019, la sezione dedicata alla
progettualità dell’economia del mare. Confermata anche per
quest’edizione “Hack for Innovation”, la competizione rivolta
a studenti e dottori di ricerca organizzata da Confindustria
Salerno in collaborazione con SellaLab Gruppo Banca Sella,
Università degli Studi di Salerno, Green Generation Hub e
Serra della Idee con l’obiettivo di promuovere tra i giovani
la cultura aziendale attraverso challange lanciate dalle
aziende Marina D’Arechi, Jcoplastic Spa e Mate Consulting Srl.
Spazio, infine, ad attività laboratoriali come “Fabbricazione
Digitale” nell’ambito delll’artigianato digitale e della
manifattura avanzata, nell’ambito dell’Industria 4.0. Una due
giorni all’insegna della connessione di conoscenze e
competenze, con un’attenzione strategica all’open innovation.
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