Terremoto in Albania, docente Unisa: "Rafforzare relazioni tra lo Stato e Ue"
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Terremoto in Albania, docente Unisa: «Rafforzare relazioni tra lo Stato e Ue» di Giovanna Naddeo Sospensione delle attività accademiche e chiusura degli uffici giudiziari ancora per qualche giorno, mentre le scosse di assestamento continuano a far tremare la terra. Riprende, dunque, lentamente la quotidianità albanese dopo il violento fenomeno sismico dello scorso 26 novembre. Ancora migliaia gli sfollati in attesa di una sistemazione temporanea o di seppellire coloro che non ce l’hanno fatta, eppure da più parti si levano ringraziamenti ai soccorritori europei per quell’abbraccio solidale nelle ore più buie della storia albanese. «Sono rientrata in Italia da Tirana lo scorso 16 novembre, esattamente dieci giorni prima del terremoto» – racconta Teresa Russo, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche Unisa, titolare delle cattedre di “Organizzazione internazionale” e “Diritto dell’Unione Europea e delle migrazioni”, da anni promotrice del dialogo tra l’Ateneo salernitano e l’Università albanese di Vlore. «Colleghi e amici albanesi, fortunatamente, stanno bene. Il popolo albanese» continua Russo «ripone grande speranza nell’ingresso nell’Unione Europea. Il rifiuto da parte di alcuni Stati rappresenterebbe un “errore storico”, come ha affermato anche il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Dopo quasi vent’anni dall’Agenda di Tessalonica, non stati fatti passi avanti significativi». Rimandi su rimandi, da ultimo il Consiglio europeo dello scorso 18 ottobre 2019 ha deciso di tornare sulla questione dell’allargamento prima del vertice UeBalcani occidentali, in programma a Zagabria a maggio 2020. «C’è instabilità all’interno del Paese, diviso ormai in tre fasce generazionali sempre più distanti tra loro» – specifica Russo. «Da un lato, la fascia conservatrice dei
propri usi e costumi; dall’altro, i professionisti che si sono formati nei nostri Atenei e che parlano fluentemente l’italiano; dall’altro ancora i giovanissimi, l’ultima generazione, proiettata già verso l’Europa e gli Stati Uniti e che predilige l’utilizzo dell’inglese». Tre generazioni lontane per età, lingua, costume. «Non mancano coloro che tornano a casa per rispetto delle proprie radici, seppur con grandi difficoltà nell’inserimento nel tessuto socioeconomico del Paese». Eppure, l’adesione dell’Albania all’Ue gioverebbe ad entrambi i contraenti. «L’abbraccio solidale di questi giorni eccezionali deve fungere da mediatico per rafforzare le relazioni tra Ue e Albania». In cantiere, il lancio del programma del modulo Jean Monnet “EU-Western balkans cooperation on justice and home affairs” nell’ambito del programma Erasmus+ per il triennio 2019-2022. Ai partecipanti la possibilità di prender parte (gratuitamente) a un corso triennale di specializzazione sulla cooperazione in materia di giustizia e affari interni con i Balcani occidentali in vista della loro prossima adesione all’Unione. L’offerta formativa del Modulo, rivolta agli studenti universitari (italiani e stranieri), ai laureati, ai dottori e dottorandi di ricerca ed a tutti gli stakeholders che operano nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di polizia, costituirà, inoltre, un’opportunità unica di formazione e orientamento sul futuro dell’Unione europea per gli studenti e professori albanesi che già beneficiano della mobilità Erasmus nell’ambito dell’International Credit Mobility (Icm) presso l’Ateneo Salernitano. Le attività formative saranno, altresì, affiancate da attività di ricerca e iniziative socio-culturali organizzate con il coinvolgimento attivo anche degli stakeholders albanesi e degli altri paesi dei Balcani occidentali.
Vietri sul Mare, al via la XIV edizione del Coffi CortOglobo Film Festival Giovedì 5 dicembre, alle ore 10,30, nell’aula consiliare del Comune di Vietri sul Mare si presenta la XIV edizione del Coffi CortOglobo Film Festival. Alla presenza dell’amministrazione comunale di Vietri sul Mare e degli organizzatori del festival sarà svelato il ricco programma di appuntamenti che si terranno dal 5 all’8 dicembre. Tema di quest’anno sarà l’ecologia. Il punto cardine del Coffi 2019 sarà valorizzare, attraverso i corti realizzati dai ragazzi, un messaggio forte e distintivo: “Noi siamo Ecologici, siamo Plastic Free e sosteniamo la nostra terra”. Ma non solo, novità di quest’anno sarà l’omaggio a Massimo Troisi a 25 anni dalla sua prematura scomparsa. Riscaldamenti accesi: i trucchi per risparmiare sui consumi Il momento per l’accensione degli impianti di riscaldamento in Italia è stabilito per legge di anno in anno a seconda della zona di provenienza. Le varie province italiane sono, infatti,
divise in diverse fasce a seconda delle condizioni climatiche più o meno rigide che le caratterizzano. In Campania, per esempio, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno, rientrano nella fascia “C” e possono accendere gli impianti a partire dal 15 novembre 2019 fino al 31 marzo 2020, mentre Avellino, che è in fascia “D”, ha fatto partire gli impianti già dal 1° novembre. A questo punto, dato che le temperature si abbasseranno progressivamente e sarà necessario tenere accesi i termosifoni, è utile adottare alcune strategie per cercare di risparmiare sui consumi. La manutenzione degli impianti Quando il riscaldamento è affidato a una caldaia, manutenzione e pulizia regolare dei bruciatori e dei filtri, sono la garanzia fondamentale per ottenere un miglior rapporto consumo /rendimento, con un risparmio evidente a parità di prestazioni. Molte ditte offrono dei contratti di manutenzione annuale convenienti e chiamano direttamente a inizio stagione per fissare l’appuntamento. Le valvole termostatiche Installare delle valvole termostatiche sui termosifoni consente di migliorare il calore ambientale, armonizzando le temperature in tutte le stanze ed evitando i picchi di consumo che servono a riscaldare le stanze più fredde. Vanno installate al posto dei rubinetti all’ingresso di ciascun elemento radiante e, quando l’acqua raggiunge la temperatura stabilita, bloccano il flusso e riducono il consumo di gas. Oltre che per una questione di buon senso, si tratta di un adeguamento diventato obbligatorio per legge a partire dal 2014 e che prevede multe anche salate per chi non vi si adegui. Risparmiare sulle tariffe A volte si pensa che le offerte di energia dei vari operatori privati siano tutte uguali. È sorprendente scoprire quanto si
possa risparmiare scegliendo un fornitore più conveniente, valutando attentamente tutte le offerte. Inoltre, oggi si possono attivare direttamente online andando sui siti dei vari operatori specializzati nella fornitura di energia elettrica e gas, per esempio Acea. Senza considerare che ormai siamo arrivati agli sgoccioli e a breve tutti dovranno passare obbligatoriamente al Mercato Libero. Si stima che al momento siano ancora legati al Mercato di Maggior Tutela il 57% dei contratti di luce e il 50% di quelli del gas. Ridurre le dispersioni di calore A volte per ridurre le dispersioni di calore basta davvero poco. In alcuni casi si possono limitare gli spifferi, in maniera significativa, usando dei sistemi antichi. È sempre valida, ad esempio, l’abitudine di usare dei tendaggi pesanti, con cui coprire gli infissi che danno verso l’esterno, senza dimenticarsi di chiudere bene tapparelle e persiane quando fa buio la sera. Ma ci sono anche sistemi più all’avanguardia per l’isolamento termico, che risultano particolarmente convenienti nel lungo termine e per i quali sono previsti anche degli incentivi finalizzati all’efficientamento energetico. I nuovi impianti di riscaldamento Se la caldaia è datata il suo consumo inevitabilmente sale, per due ragioni. La prima sta proprio nell’età e nella sua tecnologia desueta, l’altra nella mancanza del sistema di recupero di parte dell’energia data proprio dalla caldaia stessa. Le nuove caldaie a condensazione, infatti, sono capaci di recuperare anche dal 15% al 25% dell’energia dispersa all’esterno. E non solo, perché ormai tutte si regolano sulla temperatura misurata all’interno dei locali e non su quella del bollitore, come avviene ancora nelle vecchie caldaie.
Rocco Hunt incontra gli studenti all’Università di Salerno salernitano Rocco Hunt, vincitore del festival di Sanremo 2014 nella sezione Nuove proposte ed autore di “Libertà”, l’ultimo album pubblicato con Sony Music Italy, ad aprire il ciclo di eventi culturali e incontri di orientamento “POLICOM meets…” promossi dal Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno e organizzati dal professore Salvatore Vigliar, delegato per l’orientamento. L’incontro, organizzato nell’ambito di un ciclo di attività culturali e di orientamento, rappresenta il primo di una rassegna che vedrà il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione ospitare personaggi di rilievo dei vari ambiti professionali coerenti con i profili in uscita delle lau Proroga della cassa integrazione per i 18 operai dell’Italcementi di Erika Noschese
Piccola vittoria per i lavoratori della Italcementi di Salerno. Ieri mattina, a Roma, si è infatti tenuto un vertice presso il ministero del Lavoro che, di fatto, ha approvato la proroga della cassa integrazione per i 18 lavoratori dello stabilimento di via Cupa Siglia. Presente al tavolo ministeriale anche l’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmieri, che fin da subito si è attivata per la buona riuscita del tavolo ministeriale. “Questo risultato ingorgoglisce tutti noi”, ha dichiarato Luca Daniele, responsabile della Fillea Cgil di Salerno che, fin dal primo momento, si è impegnato per i lavoratori dello stabilimento salernitano. “La Fillea Cgil di Salerno si è impegnata, per anni, per questa questa vertenza e per la risoluzione positiva – ha dichiarato Luca Daniele – Il risultato di oggi (ieri per chi legge ndr) apre spiragli per un futuro rioccupazionale nello stesso sito di via Cupa Siglia”. Lo scorso 23 ottobre, l’azienda HeidelbergCement Group aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori della sede Italcementi di Salerno, che così dall’attuale cassa integrazione si sarebbero ritrovati, dal 31 dicembre di quest’anno, senza lavoro. Soddisfatta per i risultati ottenuti al Mise anche l’assessore Palmieri: “Siamo riusciti ad ottenere un risultato che sembrava impossibile da raggiungere stamattina, ma noi non ci arrendiamo mai. Abbiamo chiuso un accordo che prevede la riqualificazione per la riorganizzazione aziendale dei lavoratori del sito di Salerno, per rispondere meglio alle diverse esigenze produttive ed avranno a disposizione un anno di Cigs per realizzare questo percorso”. E ancora: “E’ una crisi aziendale che seguiamo da tempo offrendo sempre soluzioni alternative ai licenziamenti. L’abbiamo affrontata con passione e determinazione” . L’assessore regionale Palmeri poi ricorda che il prossimo step è “un incontro nel nuovo anno con il management di Italcementi per delineare nuovi profili aziendali con i quali riqualificare i dipendenti”.
I lavori fognari creano disagi ai residenti a Pastorano di Erika Noschese I lavorati per la realizzazione del nuovo tratto della rete fognaria a Pastorano – rione collinare della città di Salerno – stanno creando non pochi disagi ai residenti della zona. A denunciarlo il coordinatore cittadino della Lega Salerno Cristian Santoro secondo cui, ad oggi, nulla è stato ancora concluso, nonostante i lavori dovessero essere realizzati proprio in questi giorni. In particolare, in località Casa Scuoppo, il cantiere è stato avviato ma i lavori non sono ancora giunti a termine. «I lavori per lo scavo sono stati realizzati, c’è terreno ovunque ma in caso di pioggia battente, come avvenuto nei giorni scorsi, cosa accade? Che saremo invasi dal terreno», dichiara Santoro che punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Vincenzo Napoli: «Il sindaco Napoli e la sua giunta di concreto cosa fa? Si annuncia l’inizio dei lavori e poi il nulla – sostiene ancora il coordinatore cittadino della Lega – I residenti vivono non pochi disagi, sarebbe il caso che portassero a termine i lavori in tempi brevi». Santoro, inoltre, chiede all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Napoli delucidazioni in merito alle condizioni in cui versano i rioni collinari di Salerno, da tempo ormai al buio: «Capisco Luci d’Artista ma non possiamo penalizzare sempre i rioni collinari, molti dei quali ormai da settimane sono al buio,così come il quartiere di Torrione, nonostante le numerose denunce da parte di residenti e commercianti».Santoro chiede dunque al Comune di Salerno di provvedere, in tempi
brevi, al ripristino della situazione e di far sì che anche sui rioni collinari torni la luce, come nel resto della città, in questi giorni illuminata dalla nuova edizione della kermesse natalizia. Abusivi della sosta, nuovo “repulisti”: otto in manette di Pina Ferro Estorsione. Con questa accusa otto abusivi della sosta, ieri mattina, sono finiti in manette. Erano posizionati in vari punti della città di Salerno ed in alcini comuni dell provincia ed in modo velato costringevano gli automobilisti a versare loro l’obolo per poter lasciare la vettura in sosta. A stringere le manette ai polsi degli abusivi della sosta sono stati i carabinieri del Comando Provinciale di Salerno in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica. Quattro persone sono finite in carcere, altrettanti ai domiciliari. Quattro gli indagati a piede libero. Le porte del carcere di Fuorni si sono aperte per: Alberto Sica, Aniello Candela, Angelo Cioffi, Roberto Frasca. Ai domiciliari sono finiti Luigi Maisto, Giuliano Pastore, Salvatore Ragosta, Severino Lambiase. Indagati a piede libero: Mario Guirdano, Rent Vitezoca, Giuseppe Faiella, Antonio Rizzo. Per tutti l’accusa è di estorsione commessa a Salerno nei confronti degli automobilisti. Gli abusivi della sosta sono stati monitorati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Salerno al fine di documentare prudentemente le condotte antisociali, consistite essenzialmente nell’indebita
riscossione di denaro per consentire il parcheggio agli automobilisti. Il modus operandi utlilizzato dagli abusivi, come ribadito più volte anche dalla Corte di Cassazione, configura il grave reato di estorsione che non necessita di minaccia palese, essendo di per sé sufficiente anche la cosiddetta “minaccia implicita”, desumibile da contesto, personalità ed atteggiamenti, essenzialmente incentrata sul timore di possibili danneggiamenti al proprio veicolo; un “comportamento deciso, perentorio ed univoco…idoneo a turbare o diminuire la libertà psichica e morale…”. Le zone monitorate nel tempo dai militari della Benemerita, sono state: Lungomare Colombo — Polo Nautico, zona gestita da Sica e Candela; Cinema Multisala — via Bandiera, zona di Maisto, Cioffi, Frasca e Candela; Viale Giuseppe Verdi, zona di Maisto; via San Leonardo, zona di Pastore; via Salvador Allende, zona di Ragosta; Forte La Carnale, zona di Lambiase; Via Clark — Discoteca “Sea Garden”, zona di Frasca e Maisto. Non appena ha appreso la notizia dell’arresto del parcheggiatori, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, rispondendo a quanti gli chiedevano un parere ha detto: «Il mio commento è assolutamente favorevole e di gratitudine per le forze dell’ordine che fanno il loro dovere fino in fondo, contribuendo al decoro urbano della città. Fortunatamente, abbiamo degli eccellenti rapporti con la Questura, con la prefettura e con i vertici delle forze preposte al tenimento della sicurezza, della quiete pubblica e della legalità. Un grazie sincero alle forze dell’ordine, sperando che questa piaga dell’abusivismo termini a breve». Si iscrive al sindacato,
licenziata La denuncia della Flai Cgil di Erika Noschese Licenziata perchè iscritta ad un sindacato. A denunciarlo la Flai Cgil di Salerno, attraverso la segretaria generale Giovanna Basile secondo cui due dipendenti della Ortoromi, azienda salernitana leader nel settore della quarta gamma, sarebbero state “punite” dopo aver scelto di entrare nel mondo del sindacato. Ad avere la peggio una delle due che è stata licenziata dopo l’iscrizione alla Flai Cgil mentre la collega avrebbe subito una sospensione di tre giorni senza retribuzione. Tutto ha inizio il 7 novembre quando la donna, in seguito ad una lettera di contestazione per aver “lasciato il posto di lavoro” dopo 8 ore decide di iscriversi al sindacato. «Dopo 8 ore avevo detto a tutti che sarei andata via, il mio turno era scaduto, avevo fatto anche gli straordinari», spiega la dipendente che subito dopo l’episodio in questione ha ricevuto altre lettere di contestazione. Dopo essersi iscritta al sindacato viene nominata delegato. Solo pochi giorni e scatta il licenziamento. «Lo scorso 29 novembre ricevo la lettera di licenziamento senza una ragione valida. Mi si avvicina una responsabile e mi dice di prendere tutte le cose mia e andar via, non ho potuto neanche salutare i miei colleghi», racconta la lavoratrice che nel corso dei suoi anni di lavoro ha sempre svolto con professionalità le sue mansioni. La Ortoromi, società cooperativa agricola con sede a Bellizzi, avrebbe giustificato il licenziamento in quanto la lavoratrice non avrebbe rispettato l’obbligo di fumo all’interno di un’apposita area – di appena due metri per tre – allestita all’esterno dello stabilimento. La Flai Cgil parla invece di un pretesto «per allontanare dall’azienda una dipendente che aveva scelto di aderire al sindacato diventando rappresentante aziendale». Stando a quanto racconta la
dipendente il responsabile avrebbero riferito ai suoi colleghi di non parlare con le due donne colpevoli di essere iscritti al sindacato per non incappare in qualche punizione: « notavo comportamenti strani da parte dei miei colleghi di lavoro qualcuno a stento mi rivolgeva la parola ma in presenza dei responsabili tutti mi trattavano con estrema freddezza. Ho provato a chiedere spiegazioni ma mi dicevano che erano ordini dei responsabili». Prima del licenziamento e della sospensione, le due dipendenti avevano infatti ricevuto due contestazioni da parte dell’azienda, notificate peraltro nello stesso giorno.«Comportamento antisindacale», denuncia la segreteria provinciale della Flai Cgil, che adesso sta assistendo la lavoratrice licenziata e la collega sospesa,avviando una battaglia legale «per chiedere l’annullamento del provvedimento di licenziamento ed il reintegro – afferma la segretaria generale Flai Cgil Salerno, Giovanna Basile – in una delle principali realtà del settore della quarta gamma che si è resa protagonista di un’azione così spropositata nei confronti di due lavoratrici solo perché hanno aderito al sindacato». La donna licenziata non sembra aver dubbi: l’azienda avrebbe scelto di punirla solo perché iscritta al sindacato: «Prima del licenziamento avevo subito soltanto un richiamo – racconta la lavoratrice – Il regolamento aziendale prevede invece che ci siano tre richiami, poi l’ammonimento ed infine il licenziamento. Per un comportamento analogo – aggiunge – finora un collega aveva subito soltanto una sospensione di un giorno». Ma i campanelli d’allarme erano già scattati da qualche tempo. «Subito dopo la mia iscrizione al sindacato – prosegue la dipendente – avevo subito degli spostamenti di reparto ed un cambio mansioni, senza che mi venisse dato nessun tipo di formazione specifica. Inoltre, i colleghi avevano cominciato a non rivolgermi il saluto. Insomma – conclude amareggiata la dipendente – un vero e proprio atteggiamento di straining dovuto alla mia appartenenza al sindacato». Nessuna replica dall’azienda salernitana: «Ci sono sedi opportune che stabiliranno se si tratta o meno di un comportamento antisindacale, sono scelte
aziendali che terremo per noi», ha infatti dichiarato l’avvocato Rosita Fannullo, intenzionata a non commentare quanto accaduto nei giorni scorsi. De Luca, guerra a Salvini “Così ho salvato l’ospedale” di Adriano Rescigno In tempi non sospetti lo avevamo scritto e si è avverato. La campagna elettorale di Vincenzo De Luca, e contestualmente del sindaco Vincenzo Servalli, parte proprio dai fondi Pics. Oltre undici milioni che fungono da trampolino di lancio per le due campagne elettorali, regionale per il Vincenzo governatore ed amministrativa per il Vincenzo sindaco, che quasi 5 anni fa si ultimarono a braccetto, come sottolinato anche ieri mattina nel suo intervento dal primo cittadino metelliano. E sembra proprio che la musica non cambia, nella primavera 2020 i due omonimi saranno fianco a fianco nell’agone elettorale, uno a sostegno dell’altro, anche se a volte il rapporto è parso inclinato ma sempre ricucito. De Luca che aspira di nuovo allo scranno di governatore della Campania, sicuramente sarà impegnato in un nuovo maxi comizio in piazza Duomo come nel 2015, ed il Vincenzo che mira ad indossare la fascia tricolore per altri 5 anni non farà mancare il suo sostegno, chissà, proprio con un candidato, o meglio candidata alla regionali dalla sua maggioranza consiliare. Insomma le forze si ricuciono ed ieri mattina è stato possibile ammirare anche un’operazione amarcord in pieno stile, parlando di quanto fatto in sinergia, di come è stato salvato l’ospedale e con due stoccate, una a Salvini ed una al Movimento 5 Stelle, ad opera del governatore. “Farete un buon Natale – dice De Luca a
Servalli – ma da questo momento è guerra, ditelo a Salvini”, riagganciandosi anche ad un discorso sugli enti locali e sul radicamento dell’operato della sua giunta regionale; e poi spara sui 5Stelle: “Queste azioni – riferendosi il governatore alla firma dei fondi Pics – sono il cambiamento concreto, reale, non quello millantato”. Insomma, una apertura di campagna elettorale in piena regola, anche se nel salone d’onore di Palazzo di Città e non in piazza, che fa presagire battaglia su ogni fronte con un’unica certezza al momento: i due Vincenzo, anche se uno più socialista per confessione, saranno ancora insieme in nome della deluchiana causa. Non si attende altro che il profilo del candidato cavese. “Connettere per innovare”: al via il Premio Best Practices di Giovanna Naddeo Connettere persone e idee per promuovere la cultura dell’innovazione, attraverso la presentiazione di progetti concreti. Muove da qui la XIII edizione del Premio “Best Practices per l’Innovazione”, l’iniziativa firmata Confindustria Salerno in programma giovedì 5 e venerdì 6 dicembre presso la Stazione Marittima. 100 progetti in gara e 16 case history delle precedenti edizioni per un totale complessivo di 116 progetti, di cui 47 aziende e 69 startup/spin-off universitari provenienti da 12 regioni italiane. Oltre 100 gli attori dell’ecosistema tra agenzie per lo sviluppo, venture capital, innovation academy, banche, incubatori, atenei e centri di ricerca, piattaforme di equity, sponsor e media partner. La partecipazione all’evento, sostenuto da Sviluppo Campania e Camera di Commercio di
Salerno, è gratuita ed aperta al pubblico. Nel corso degli anni il Premio Best Practices per l’Innovazione, co- organizzato dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici, Comitato Piccola Industria e Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno, ha assunto una dimensione nazionale: tra i partecipanti, oltre alla Campania, presente con 50 progetti in gara, anche Lombardia, Lazio, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana e Umbria. Novità 2019, la sezione dedicata alla progettualità dell’economia del mare. Confermata anche per quest’edizione “Hack for Innovation”, la competizione rivolta a studenti e dottori di ricerca organizzata da Confindustria Salerno in collaborazione con SellaLab Gruppo Banca Sella, Università degli Studi di Salerno, Green Generation Hub e Serra della Idee con l’obiettivo di promuovere tra i giovani la cultura aziendale attraverso challange lanciate dalle aziende Marina D’Arechi, Jcoplastic Spa e Mate Consulting Srl. Spazio, infine, ad attività laboratoriali come “Fabbricazione Digitale” nell’ambito delll’artigianato digitale e della manifattura avanzata, nell’ambito dell’Industria 4.0. Una due giorni all’insegna della connessione di conoscenze e competenze, con un’attenzione strategica all’open innovation.
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