Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo

Pagina creata da Raffaele Basile
 
CONTINUA A LEGGERE
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
Coronavirus. Le ultime notizie in
Italia: quarto morto a Bergamo
ROMA – Ancora una volta è toccato a Giulio Gallera Assessore al
Welfare della Regione Lombardia dare una nuova brutta notizia:
“Stanotte è morto un uomo di 84 anni che era ricoverato all’ospedale
Papa Giovanni di Bergamo” . Un dermatologo del Policlinico di Milano
è risultato positivo al Coronavirus e si trova ora ricoverato
all’ospedale Sacco. Si tratta del primo contagiato in città.

Si tratta della quarta persona morta in Italia, positiva al
coronavirus , la terza in Lombardia. L’epidemia di coronavirus
(Covid-19) è scoppiata in Cina alla fine del 2019 e da lì si è diffusa
in 28 Stati. L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi,
subito dopo la Cina (oltre 77 mila) e la Corea del Sud (763): in base
all’ultimo bollettino diffuso il 23 febbraio, sono 153 i casi
accertati nel nostro Paese (contando anche i decessi e chi era malato
ma è poi guarito).

Tre persone che avevano contratto il virus sono morte: un uomo di Vo’
Euganeo di 77 anni, una77enne di Casalpusterlengo e un’anziana di
Crema, già debilitata a causa di un tumore e ricoverata in oncologia.
Le misure attivate dalle autorità locali per contenere l’epidemia
coinvolgono oltre 50 mila persone: i comuni in quarantena sono undici,
in Lombardia è in vigore un provvedimento che prevede, tra le altre
cose, la chiusura delle scuole .

In attesa del bollettino giornaliero diramato dal capo della
Protezione civile e commissario straordinario all’emergenza, Angelo
Borrelli, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
reso noto che i casi nella regione sono 165. Sommati ai 22 del Veneto,
i 9 dell’Emilia Romagna, 6 in Piemonte ed uno nel Lazio (due persone
sono guarite) si ha un totale di 203 casi confermati in Italia.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha emanato
un’ordinanza che dispone un protocollo di sicurezza per evitare la
diffusione del coronavirus. “I cittadini provenienti da Piemonte,
Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria o che vi abbiano
soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena
presso il proprio domicilio per 14 giorni”, si legge nell’ordinanza.

“Secondo me è sbagliato generalizzare”: il presidente della Lombardia,
Attilio Fontana, ha risposto in questo modo a Rtl a una domanda sulla
decisione della Basilicata di quarantena per chi viene dalle regioni
del Nord. “Per chi viene dalla zona Rossa ha senso, tanto è vero che
anche noi abbiamo bloccato la mobilità dei cittadini” di quella zona,
ha aggiunto, però per il resto della Lombardia “non ha molto senso.
Significa bloccare il Paese“.
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
In Lombardia e Veneto sono in arrivo altri 500 donne e uomini delle
forze dell’ordine per pattugliare 35 varchi nel lodigiano (10 comuni)
e 8 varchi a Vo’ Euganeo, zone focolaio del contagio. I cittadini che
sono passati o hanno sostato in queste zone in Lombardia e Veneto
hanno l’obbligo di comunicarlo alle Asl di appartenenza.

Fs: mascherine a personale e disinfettanti sui treni

“Installazione a bordo treno di dispenser di disinfettante per mani” e
“consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo
(mascherine con filtro e guanti monouso”. Sono alcune delle misure
messe in atto dal Gruppo Ferrovie dello Stato che ha attivato
“procedure particolari per garantire la gestione di situazioni
riconducibili a possibili casi” di Coronavirus. Previsto anche un
“potenziamento delle attività di pulizia disinfettanti a bordo dei
treni della flotta di Trenitalia” e diffusione del vademecum del
Ministero della Salute ai passeggeri.

La Commissione Ue stanzia 230 milioni di euro per aiutare la lotta
globale contro la diffusione del coronavirus, che andranno a
supportare misure di preparazione dei Paesi, anche extra Ue,
finanziare la ricerca e permettere l’acquisto di materiale per
favorire la prevenzione. Lo hanno annunciato i commissari europei alla
salute e alla gestione delle crisi, Stella Kyriakides e Janez
Lenarcic.
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
Il premier Conte a DomenicaIn...in
Lombardia arriva il terzo morto

                                           ROMA – Il presidente del
Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte è intervenuto nel corso della
trasmissione DOMENICA IN su Rai1 per informare gli spettatori e
aggiornare la situazione: “Signora Venier la preoccupazione è
comprensibile, il panico no, lo dobbiamo scacciare via. Stiamo
lavorando intensamente in costante aggiornamento con gli scienziati
per adottare tutte le misure per cercare di contenere questa
diffusione, la diffusione del Coronavirus, è importante cercare di
contenerlo in modo da limitare quelli che potrebbero essere gli
effetti negativi sulla popolazione. Comprendo il fatto che i cittadini
sono preoccupati però stiamo adottando le misure più rigorose. Certo
abbiamo scoperto tanti casi, ma li abbiamo scoperti perché facciamo
controlli minuziosissimi e accurati, abbiamo operato migliaia di test
con la prova tampone. Questo sul piano comparativo sembrerebbe
svantaggiarci in realtà è una linea di massimo rigore, di massima
protezione nei confronti dei cittadini italiani. È importante
collaborare ed esprimere solidarietà verso le persone che sono dirette
destinatarie di qualche misura restrittiva, che creerà qualche
sacrificio personale, io ho appena firmato un decreto attuativo che
dispone queste limitazioni per i prossimi 14 giorni soprattutto per le
aree che sono direttamente state individuate come centri e fulcri di
questo contagio. In queste aree si impongono queste misure che sono
dei sacrifici per queste comunità. Chiediamo loro dei maggiori
sacrifici ma li ripaghiamo con una maggiore assistenza, quindi con la
massima attenzione per la loro salute. Chiedo fiducia ma do fiducia a
loro””
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
“Siamo stati rigorosi,     in questi giorni solo all’aeroporto di
Fiumicino abbiamo sottoposto a controlli più di 50mila passeggeri, ma
per quanti controlli tu possa fare il problema è il periodo di
incubazione, non puoi fare una prova tampone a 50mila passeggeri al
giorno” ha aggiunto il premier Conte “Non affidatevi a nessuna forma
di panico, seguire le indicazioni delle autorità sanitarie, la
comunicazione sarà importante, e affidarci anche alle regole
elementari di igiene e maggiori cautele anche sul piano dei
comportamenti personal soprattutto nelle aree più direttamente
interessate dal contagio e vedrete che ce la faremo, conterremo questo
contagio”.
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
Nel frattempo salgono a 3 i morti in Italia per coronavirus. Il primo
decesso è stato registrato a Vo’Euganeo, nel padovano, nella serata di
venerdì, dove è deceduto un pensionato di 78 anni che era ricoverato
presso l’ospedale di Schiovonia con patologie pregresse. Saranno
adesso gli esami autoptici, in programma per i prossimi giorni, a
stabilire le cause della morte e a chiarire in che misura sia stata
determinante la contrazione del nuovo virus.

Lo ha reso noto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio
Gallera, nel corso della conferenza stampa convocata questo pomeriggio
a Palazzo Lombardia a Milano per fare il punto sui casi di
coronavirus e per presentare le azioni di contrasto al contagio
contenute nell’ordinanza regionale: “Abbiamo un altro decesso a
Cremona. Una persona che aveva quadro clinico complesso“. Un vero e
proprio bollettino di guerra.
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
Sono quindi 2 i casi di decesso nella Regione Lombardia dove, già
nella mattinata di sabato scorso una pensionata di 77 anni, residente
a Casalpusterlengo, nella “zona rossa” del lodigiano, è morta in
seguito a complicanze respiratorie insorte presumibilmente dopo aver
contratto il Covid-19. La vittima di quest’oggi, invece, era
ricoverata in oncologia presso l’ospedale di Crema .

Si registra in Lombardia il numero più elevato di contagi: almeno 112
quelli finora accertati. “Abbiamo fatto più tamponi possibili, oltre
880. – conferma l’assessore al Welfare lombardo – 112 sono i casi
positivi, con una media del 12%. Dei 53 ricoverati in ospedale, 17
sono in terapia intensiva”.
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
A confermare il trend negativo con picchi sempre più elevati nelle
città-focolaio e ad esse limitrofe, è Angelo Borrelli capo della
Protezione Civile che riferisce di 152 contagiati su tutto il
territorio nazionale, dei quali 3 deceduti tra Veneto e Lombardia.
Quanto alla distribuzione territoriale dei positivi, invece, in
Lombardia sono 110, in Veneto 21, in Emilia Romagna 9, nel Lazio 2. I
ricoverati con sintomi sono 55, 25 dei quali sono terapia intensiva,
19 quelle in sorveglianza domiciliare e 26 in verifica.

Quanto al bilancio mondiale del coronavirus, la stima si attesta
attorno a quota 2.461 vittime. sulla base dei dati pubblicati dalla
mappa online della Johns Hopkins University, i casi di contagio
confermati alla giornata di oggi, domenica 23 febbraio, sono 78.766,
76 dei quali       italiani. Le persone negativizzate, quindi
presumibilmente guarite, in tutto il mondo sono invece 23.313 .
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
Nel frattempo si lavora senza sosta giorno e notte, nel laboratorio
di analisi dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, punto di riferimento
per il Nord Italia per effettuare gli esami dei tamponi che rilevano
la positività al coronavirus, . Sono migliaia i campioni arrivati,
stimati in 3000 al momento, e per fortuna la stragrande maggioranza
sono negativi.

                                           Maria    Rita   Gismondo,
direttore responsabile del reparto di        Macrobiologia clinica,
Virologia e Diagnostica Bioemergenze, in un momento di tranquillità si
sfoga su Facebook: “Mio bollettino del mattino. Il nostro laboratorio
ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni.
A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria
di un’influenza per una pandemia letale. Non è così. Guardate i
numeri. Questa follia farà molto male, soprattutto dal punto di vista
economico. I miei angeli sono stremati. Corro a portar loro la
colazione. Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i
toni! Serena domenica!”. Ed aggiunge: “Leggete! Non è pandemia!
Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217
decessi al giorno! Per Coronavirus 1!!!”
Coronavirus. Le ultime notizie in Italia: quarto morto a Bergamo
Ma arriva la replica del virologo
Roberto Burioni che non fa mancare la sua replica. “Niente panico, ma
niente bugie. Attenzione a chi, superficialmente, dà informazioni
completamente sbagliate. Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di
dimensioni gigantesche: la malattia causata dal coronavirus sarebbe
poco più di un’influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero” scrive
sul sito Medical Facts. “Leggete i numeri – indica – uno dei nostri
cardini è stato il tentare di informare nella maniera più corretta i
nostri lettori. Mai allarmismi, ma neanche si possono trattare i
cittadini come bambini di 5 anni: in questo momento in Italia sono
segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione
(circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con
l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del
totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare
di contenere il contagio“.

Dall’Ospedale Spallanzani di Roma arrivano buon notizie. “La coppia di
cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di
Covid-19, continua a essere ricoverata nel nostro istituto“, affermano
i sanitari dell’ospedale romano. “Il marito sta meglio, non necessita
di terapia con ossigeno, si alimenta autonomamente e ha ripreso la
deambulazione autonoma con appoggio. Risulta negativo ai test per la
ricerca del covid-19. La moglie, vigile e orientata – aggiungono – è
in respiro spontaneo è ancora ricoverata in terapia intensiva, e non
necessita più di supporto ventilatorio. Ha ancora bisogno di
monitoraggio per la presenza di patologie preesistenti. Il giovane
studente italiano proveniente dalla città di Wuhan è ancora ricoverato
ed è in ottime condizioni di salute e di umore”.
Le ultime parole sul "Coronavirus"
del ministro Speranza: "Non bisogna
avere paura"...
ROMA – Era il 2 febbraio scorso quando il ministro della Salute
Roberto Speranza durante una conferenza stampa allo Spallanzani
disse:   “Abbiamo isolato il virus” aggiungendo “Aver isolato il virus
significa molte opportunità di poterlo studiare, capire e verificare
meglio cosa si può fare per bloccare la diffusione. Sarà messo a
disposizione di tutta la comunità internazionale. Ora sarà più facile
trattarlo”.

Il ministro Speranza successivamente, intervenendo a “Mezz’ora in più”
su Rai Tre, ha aggiunto: “Tutto il sistema paese è totalmente al
lavoro su questa vicenda”. Il messaggio è che “l’Italia è un grande
paese, non bisogna avere paura e lo stiamo dimostrando con i fatti”.

A dargli manforte….nelle figuracce c’è anche il premier Conte, che lo
scorso 20 gennaio a margine del suo viaggio a Sofia in Bulgaria,
parlando del coronavirus diceva: “Vi posso assicurare che l’Italia ha
adottato una linea di misure cautelative che è la più efficace in
Europa e forse addirittura a livello internazionale. Dunque i
cittadini italiani devono stare sereni, tranquilli, che noi stiamo
affrontando con la massima responsabilità”. Quanto alla situazione a
Civitavecchia, “l’equipe sanitaria ha effettuato il controllo e tutte
le iniziative affinché lo sbarco avvenga in massima cautela. Non ho
degli aggiornamenti più di dettaglio“, aggiungeva Conte precisando
tuttavia di essere in continuo contatto col ministro della Salute,
Roberto Speranza. E questo è stato un bel “problema”…!
I numeri del contagio in Italia
Esattamente tre settimane dopo, cioè oggi sono 76 le persone colpite
nel nostro Paese in cinque Regioni: 54 in Lombardia, 17 in Veneto, 2
in Emilia Romagna, 2 nel Lazio, una in Piemonte. Dati che avrebbero
indotto un qualsiasi ministro serio a rassegnare le dimissioni per
manifesta incapacità.

La riunione del consiglio dei ministri, presieduta dal premier Conte
nella sede del Dipartimento della Protezione civile, a via Vitorchiano
a Roma, ha fatto il punto sull’ “emergenza coronavirus” in Italia.
Allo studio dell’esecutivo le misure da assumere dopo i casi di
contagio, che nelle ultime ore si sono registrati soprattutto nel Nord
Italia, e soprattutto dopo i due decessi in Lombardia e in Veneto.

Il terrore ha preso il sopravvento a causa anche dell’incompetenza di
una politica di Governo incapace. Contrariamente a quanto comunicato
il giorno precedente, il consiglio di amministrazione di Mido, il
Salone dell’occhialeria previsto al polo fieristico di Rho da sabato
al 2 marzo ha deciso all’ultimo momento nel tardo pomeriggio di ieri
di rinviare la manifestazione a fine maggio.

I due principali focolai sono proprio in Lombardia, dove si sono
registrati 47 casi, e in Veneto dove ci sono invece 12 pazienti
contagiati. A questi va ad aggiungersi anche un caso a Torino. E
mentre i lavori di mappatura del contagio hanno escluso che possa
essere stato il manager, che dopo essere rientrato dalla Cina il 21
gennaio scorso è andato a cena con il 38enne di Codogno, il “paziente
zero” dal momento che non lo ha mai contratto, la politica dopo la
“figuraccia” del ministro Speranza si affanna nel dare una risposta
all’emergenza.

Sono due le vittime accertate al momento. Adriano Trevisan, il 78enne
veneto, deceduto nell’ospedale di Schiavinea e la 77enne di
Casalpusterlengo morta in casa in seguito ad un infarto e poi
risultata positiva al coronavirus. La donna era stata nei giorni
precedenti proprio al pronto soccorso di Schiavinea ed è anche la
madre di un amico di Mattia ovvero il 38enne di Codogno considerato il
paziente uno che si trova rianimazione a Pavia ed è stabile. In
Lombardia il coronavirus tiene ancora in scacco gli epidemiologi che
non riescono a risalire al paziente zero perché il manager sospettato
di esserlo è invece risultato negativo anche al test degli anticorpi
eseguito allo Spallanzani.

Milano adesso trema per i due casi confermati. Il primo risultato
positivo al test ha 78 anni ed era ricoverato al San Raffaele da
cinque giorni in una stanza singola ma ha avuto contatti i suoi
familiari, medici e infermieri. É residente a Sesto San Giovanni e,
probabilmente sarebbe stato in contatto con persone nel focolaio del
lodigiano. Il secondo un 71enne di Vizzolo Predabissi ora ricoverato
al San Matteo di Pavia si era rivolto all’ospedale di Vizzolo che
continua la sua attività. “Abbiamo la conferma che l’area del basso
lodigiano è centro di un focolaio”, riconosce con serietà l’assessore
lombardo al Welfare Giulio Gallera.
Sono, per ora, 46 le persone risultate “positive” al Coronavirus in
Lombardia ma come dice il dottor Roberto Burioni sono destinate ad
aumentare perché quando cerchi una cosa la trovi e fino ad ora la
ricerca non era proprio iniziata. Nuovi casi in provincia di Pavia. Al
policlinico San Matteo di Pavia sono saliti a otto i pazienti positivi
ricoverati: tre si trovano in rianimazione, tra loro Mattia, il
“paziente uno“. Gli altri cinque sono a malattie infettive, compresa
la coppia di medici di Pieve Porto Morone, un medico di base e una
pediatra di famiglia di 57 e 65 anni, una donna di 66 anni e una
coppia di 29 e 27 anni di Castiglione D’Adda. A Cremona due casi
accertati un uomo di Pizzighettone e una donna che lavora in una
azienda di Sesto cremonese che è stata chiusa. Ma non basta.

É stato confermato il primo caso di positività anche in Piemonte, a
Torino, confermato dalla regione: un uomo di 40 anni che ha avuto
contatti con un familiare di un contagiato della Lombardia. È stato
ricoverato all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, le sue condizioni
di salute non destano al momento preoccupazione. Sono state messe in
atto tutte le mi sure di contenimento per la famiglia e chi frequenta.
Tutti i test eseguiti fino a ieri però erano fortunatamente negativi.

                                           Allarme anche in Veneto. A
confermare i casi il governatore, Luca Zaia. Tra loro i familiari dei
primi due contagiati e altri residenti nel comune di Vo’ Euganeo. Un
nuovo caso di contagio è stato registrato a Dolo, in provincia di
Venezia, a una cinquantina di chilometri di distanza da Vo’ Euganeo.
L’uomo, di 67 anni, è ricoverato in rianimazione a Padova. “Al momento
non capiamo ancora come sono avvenuti i contagi”, ha precisato Zaia. É
stata individuata una comunità di 8 cinesi che frequentava lo stesso
bar di Trevisan, che ora sono stati sottoposti al test.

Il governatore Zaia annuncia misure drastiche anche in Veneto analoghe
a quelle attivate nel Lodigiano per contenere l’epidemia, come
pianificato dal Ministero della Salute per la Lombardia. L’ospedale
dove è deceduto Trevisan viene progressivamente svuotato per procedere
poi ad una disinfestazione totale. Sospensione di tutte le attività
pubbliche e religiose, chiusura degli esercizi commerciali, delle
scuole, università divieto di spostamento anche per chi lavora al di
fuori del comune, interruzione di fermata dei mezzi pubblici. Esclusi
i servizi essenziali come la sanità e ovviamente, il telelavoro.

Covid-19 è arrivato anche a Milano. Inevitabile visto che il focolaio
del lodigiano è davvero dietro l’angolo. Purtroppo nel “Risiko” del
contagio in questo momento sembra vincere il coronavirus che ieri ha
conquistato ora dopo ora un’area sempre più vasta del nostro paese per
ora concentrata al Nord: Lombardia, Piemonte e Veneto con decine di
contagiati: 62. Un numero in continuo aggiornamento.

                                           Verso le 23,30 di ieri lo
stilista Giorgio Armani ha comunicato di aver deciso di annullare la
sfilata della collezione donna autunno/inverno 20/21 “dati i recenti
sviluppi del Coronavirus in Italia“. La sfilata verrà registrata a
teatro vuoto, senza stampa e buyer, e sarà trasmessa in streaming sul
sito Armani.com. La decisione di Giorgio Armani è stata adottata “per
non esporre ad alcun rischio la salute dei propri ospiti”. Cancellata
anche la partita di calcio Inter- Sampdoria   a San Siro e le partite
in tutta la regione.

I casi positivi al primo test per il Sars-CoV-2 riceveranno conferma
da parte dell’Istituto superiore di Sanità o da altre strutture punto
di riferimento e verranno resi noti dal ministero della Salute. Quindi
ci sarà la distinzione tra casi “segnalati“, “positivi al primo test”
e “confermati” soltanto quando ci sarà l’evidenza del Coronavirus
anche dopo il secondo test.

Gli sciacalli del web
In presenza dell’emergenza internazionale dichiarata dall’ OMS l’
Organizzazione mondiale della Sanità, la richiesta di mascherine
chirurgiche e di maschere protettive è salita alle stelle. Nelle
farmacie italiane scarseggiano mascherine e gel disinfettanti, anzi
nelle grandi città, le mascherine sono esaurite da tempo. Un cartello
esposto fuori indica in alcune farmacie del Nord Italia che non ce ne
sono più. C’è una corsa a prenderne quante più possibili.

Non tutte le mascherine però vanno bene, per essere efficaci quelle
antivirus devono possedere un filtraggio omologato. Al momento i
modelli conformi sono solo due: le mascherine FFP2 e quelle FFP3. Le
FFP1 non rientrano nella normativa perché hanno una protezione di
appena il 78%. Le mascherine FFP2 sono invece, considerate ad alta
protezione, omologate per trattenere particelle fino a 0,6 micron, con
un’efficienza di filtrazione minima del 92%. Le FFP3 sono addirittura
considerate di livello superiore, approvate per trattenere particelle
fino a 0,6 micron, con un’efficienza di filtrazione minima del 98%. Da
qui è partita la caccia alla mascherina. C’è chi è riuscito a
comprarla in farmacia, ma c’è anche chi ha preferito usare Internet.
Sulla piattaforma più usata per comprare online le mascherine hanno
raggiunto prezzi alle stelle. Una confezione da 5 pezzi di mascherine
con valvola classe FFP3 costa 99,90 euro. Qualcosa si risparmia con le
mascherine monouso, FFP2, quindi di una classa più bassa. Il pacco da
10 pezzi costa “appena” 56 euro a cui vanno aggiunte 18 euro di
spedizione.

Il presidente della Federazione ordini farmacisti italiani afferma che
la grande richiesta di mascherine ha messo in difficoltà il sistema.
“C’è una grande richiesta, si tratta di prodotti utilizzati in
particolari condizioni, non hanno un uso abituale. Al netto di quanto
ogni farmacia sta cercando di fare per approvvigionarsi, lunedì faro
una richiesta al ministro per vedere come affrontare questa emergenza.
Stiamo mettendo in campo delle soluzioni, abbiamo un’idea, ma ne
parleremo lunedì”. Una sfida per i farmacisti, soprattutto per coloro
che operano nelle aree di contagio, nei due focolai di Lombardia e
Veneto: “Stanno lavorando in condizioni di stress – aggiunge Mandelli–
come tutti i professionisti vanno ringraziati con serenità per il loro
lavoro“.
Non mancano gli “sciacalli” che ne approfittano per vendere a prezzi
esorbitanti le convenzioni di gel igienizzante antibatterico. Sempre
sul web si arriva a spendere anche 104 euro per una confezione di 4
bottigliette (da 80ml ciascuno) di gel antibatterico. Per una
confezione da 12 si arriva fino a 200 euro. Se si considera che in
tempi normali in farmacia prodotti come l’Amuchina Xgerm viene venduta
a 3 euro che può arrivare a 4 euro mentre al supermercato in offerta
si riesce a prendere ad un prezzo in offerta ancora più bassa, ci si
rende conto del fenomeno dei rincari su un prodotto che adesso è
diventato utile e necessario.

PIEGHEVOLE-CORONAVIRUS.pdf.pdf.pdf

Sempre in applicazione delle direttive del governo, il Ministero
dell’Istruzione informa che, “in attesa dell’adozione formale
dell’ordinanza prevista dal decreto approvato in Consiglio dei
Ministri, per motivi precauzionali i viaggi di istruzione vanno
comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020″. Lo
stop alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione, sottolinea il
Miur, riguarda sia le mete in Italia sia all’estero.

“Quello che preoccupa della situazione italiana è che non tutti i casi
registrati sembrano avere una chiara storia epidemiologica, cioè un
legame con viaggi in Cina o contatti con altri casi già confermati”.
Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in
Europa, sta seguendo minuto per minuto l’evoluzione della crisi da
coronavirus in Lombardia e Veneto.

Tragedia sull'alta velocità Milano-
Bologna. Frecciarossa deragliato
ROMA – Due morti ed oltre 20 feriti è il triste bilancio del
deragliamento del treno Frecciarossa Milano-Salerno 9595 , deragliato
lungo la linea Milano-Bologna questa mattina intorno alle 5.35. Si
tratta del treno partito dalla Stazione Centrale Milano alle 5.10 e
diretto a Salerno. L’incidente è avvenuto nei pressi di Ospedaletto
Lodigiano , nei pressi del casello A1, in zona cascina Griona, come
riportato dall’azienda regionale di emergenza urgenza.
Hanno perso la vita i due
macchinisti del treno. Mario Di Cuonzo 59 anni di Capua (CE) e
Giuseppe Cicciu 51anni, nato a Reggio Calabria. Feriti Tra i feriti 4
ricoverati in codice giallo a Lodi (2), Cremona e Pavia, e 27 in
codice verde negli ospedali di Lodi (8), Melegnano (4), Crema (3),
Humanitas (3), Codogno (2), Piacenza (3) e Castel San Giovanni (4)
come ha reso Giulio Gallera ‘assessore al Welfare della Regione
Lombardia,

Immediate le operazioni di soccorso con squadre intervenute sia dalla
Lombardia che dall’Emilia Romagna. Sul luogo dell’incidente sono al
lavoro i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118 ed intervenuti 2
elicotteri dotati di dispositivi per il volo notturno, 2 automediche,
12 ambulanze e 1 veicolo da 9 posti. . Per il momento 27 i feriti
nell’incidente ferroviario. Il più grave di questi sembra sia uno
steward che, secondo quanto riferito dalle Forze dell’Ordine
intervenute sul posto, per fortuna non sarebbe in pericolo di vita.
Il treno 9595 per fortuna non era molto affollato: si tratta infatti
del primo convoglio del mattino, partito all’alba dal capoluogo
lombardo e diretto nel capoluogo campano. “Poteva essere una
carneficina“, ha detto all’Agenzia Ansa il prefetto di Lodi Marcello
Cardona. aggiungendo a a Rainews24 che       “non si possono fare
considerazioni, in questo momento. I tecnici dovranno valutare“. La
Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un’inchiesta, l’area
dell’incidente è ora sotto sequestro, e la Polfer, la Polizia
Ferroviaria sta acquisendo tutte le registrazioni per ricostruire
l’avvenuto.

                                            Dai    primi     rilievi
sull’incidente la motrice del treno sarebbe deragliata staccandosi dal
resto del convoglio e andandosi a schiantare contro una cabina
elettrica di servizio a margine della ferrovia. Deragliato anche il
secondo vagone che si è inclinato su un fianco. Per il momento non è
ancora chiaro cosa abbia causato l’incidente ferroviario.

Secondo le forze dell’ordine la motrice del convoglio, sarebbe uscita
completamente dalla sede dopo essere sviata dai binari per cause
ancora da chiarire, finendo prima contro un carrello o qualche mezzo
analogo che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una
palazzina delle Ferrovie, dove ha concluso la sua corsa. Il resto del
treno avrebbe invece proseguito la corsa ancora un pò con la seconda
carrozza che ad un certo punto si sarebbe accasciata su un fianco.
Dalle prime informazioni risulta che la notte scorsa fossero in corso
dei lavori di manutenzione sulla linea.

Il gruppo Ferrovie dello Stato attraverso la sua società controllata
Rfi ha comunicato una nota      che “Tutti i treni, in entrambe le
direzioni, sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano-
Piacenza con ritardi fino a 60 minuti”. Tutti i treni, in entrambe le
direzioni, sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano-
Piacenza con ritardi fino a 60 minuti.

i macchinisti del treno deceduti. Mario Di
Cuonzo e Giuseppe Cicciu
Dalle prime informazioni sembra che fossero in corso lavori di
manutenzione sulla linea proprio la notte trascorsa “La manutenzione
viene fatta costantemente, associare una manutenzione all’evento
tragico mi pare assolutamente prematuro”: è quanto ha risposto il
prefetto di Lodi Marcello Cardona a chi gli chiedeva se ci sono stati
lavori di manutenzione nella notte lungo la linea dove è deragliato un
treno dell’alta velocità. “C’è il magistrato sul posto e la Procura ha
individuato i due tecnici per chiarire le dinamiche del gravissimo
incidente. Tutto deve essere valutato, repertato e quindi non sono
questioni che si dipanano dopo dieci minuti o dopo un’ora“, ha
aggiunto Cardona, spiegando che “sarà un lavoro certosino, già in atto
come ho riferito al ministro dell’Interno“. Appena possibile saranno
anche acquisite le telecamere, così come le immagini delle telecamere
di sicurezza della palazzina di manutenzione che il convoglio ha
toccato nella sua corsa suoi dai binari.
I treni cancellati

Il treno partito da Milano Centrale alle 5.10 sarebbe dovuto arrivare
a Salerno alle 11.27. Questi i treni che per ora sono stati cancellati
(dal sito Trenitalia)

FR 9613 Milano Centrale (8.30) – Roma Termini (11.40): passeggeri con
FR 9523 Milano Centrale (9.10) – Napoli Centrale (14.13); FR 9620 Roma
Termini (9.20) – Milano Centrale (12.30): passeggeri diretti a Bologna
con FR 9308 Napoli Centrale (7.58) – Torino Porta Nuova (14.20) e
diretti a Milano con FR 9622 Napoli Centrale (8.25) – Milano Centrale
(13.00); FR 9617 Milano Centrale (9.30) – Roma Termini (12.40):
passeggeri con FR 9527/9529 Milano Centrale (10.20) – Salerno
(16.06);   FR 9624 Roma Termini (10.20) – Milano Centrale (13.35):
passeggeri con FR 9626 Roma Termini (10.50) – Torino Porta Nuova
(15.10).

Sono stati cancellati parzialmente altri quattro treni:

FB 8814 Lecce (6.06) – Milano Centrale (15:25): limitato a Bologna
Centrale (13:15); FB 8811 Milano Centrale (12:35) – Lecce (21:52):
origine da Bologna Centrale (14:42); IC 604 Pescara (7:02) – Milano
Centrale (13:37): limitato a Bologna Centrale (11:01); IC 613 Milano
Centrale (15:05) – Pescara (22:05): origine da Bologna Centrale
(17:58).
notizia in aggiornamento
Puoi anche leggere