Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa

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Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa
Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa

                                                                         Grande successo ieri sera in
occasione della Festa di Avis 2019 presso il Parco Manara a Bibbiano in provincia di Reggio
nell’Emilia.
Grandi parole di apprezzamento verso la sezione Avis bibbianese da parte del Presidente dell’Avis
provinciale Stefano Pavesi il quale ha davvero elogiato la vitalità degli associati bibbianesi. “La
Sezione Avis di Bibbiano è l’unica a livello provinciale a saper organizzare delle feste della durata di
ben tre giorni”.
Alberto Carretti, uno dei due più giovani presidenti di sezione Avis italiani, è stato nominato da
Pavesi in quanto dice che ha saputo con passione ed originalità proporre delle novità ed in
particolare le premiazioni che servono a dare i meriti agli associati che si sono e si stanno
prodigando per il successo dell’organizzazione.
Presente pure il primo cittadino bibbianese Andrea Carletti che si dice sorpreso della presenza di
tanti ragazzi e tante ragazze, uniti per un nobilissimo obiettivo ovvero di dare il proprio contributo
verso la vita.
Carretti cita le tre “mission” operative, scuola, giovani e sport, sulle quali si stanno compiendo
importanti sforzi operativi che certamente vedranno nel tempo il loro successo. La Sezione Avis
bibbianese è stata creata nel lontano 1980. Successivamente i gruppo sezionali di Bibbiano,
Montecchio nell’Emilia e Calerno si sono uniti in un unico Punto di Raccolta presso i locali del
Centro Prelievi di Montecchio nell’Emilia.

Avis Sezione di Bibbiano è presente su Facebook e sul web.

Giangiacomo Papotti

Il presidente Carretti commenta su facebook: “Vado a letto contento e sereno perché so che ce
l’abbiamo fatta e abbiamo ottenuto un bellissimo risultato dalla nostra Festa del Donatore di cui
andare orgogliosi. Non è stato facile, è stata dura, faticosa, sudata, ma proprio per questo bellissima.
Dobbiamo andare orgogliosi del risultato che abbiamo ottenuto e iniziare da subito a lavorare ancora
di più. L’AVIS è una fantastica seconda famiglia e noi stiamo dimostrando cosa significa crederci
tutti insieme con il nostro tempo, le nostre idee e le nostre energie. Siamo dei sognatori, abbiamo
sognato per tanti anni una festa così entusiasmante e da oggi non possiamo che continuare a
sognare…non svegliateci!”
Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa
MirabilAvis is yellow

Doni sangue o plasma? Vuoi iniziare a farlo? Il 14 luglio vieni a Mirabilandia
con un massimo di 3 amici non donatori o con la tua famiglia. Per tutti voi,
una tariffa agevolata e tante sorprese. I volontari Avis e le attrazioni del parco
aspettano proprio te!

MirabilAvis is yellow è il tema scelto quest’anno! Significa che Mirabilandia e AVIS condividono la

promozione della                                     donazione, in particolare del plasma. Domenica
14 luglio il parco ospiterà l’edizione 2019 con la presenza di alcuni infopoint Avis e molti volontari
che organizzeranno l’intrattenimento alle code per i giochi, animeranno momenti di svago per i più
piccoli, distribuiranno materiale informativo e gadget e si dedicheranno alla sensibilizzazione dei
visitatori sui vantaggi e l’importanza dell’ essere donatori. Con gioia e allegria, come è
naturale, in un parco tematico in una domenica di sole! L’evento ha l’obiettivo di diffondere la
cultura e l’importanza della donazione di sangue e plasma, offrendo una giornata speciale a tutti i
donatori e non solo, per godersi il divertimento di Mirabilandia, le sue attrazioni mozzafiato e
gli emozionanti show, fino alle ore 23. Tutti gli iscritti a un’Associazione italiana donatori che si
presenteranno presso lo stand all’ingresso del parco esibendo il proprio tesserino,
potranno usufruire della tariffa agevolata al costo di 17,90 Euro*. Questa speciale tariffa si
applica anche ai loro accompagnatori, fino a un massimo di 3 amici o familiari, anche non donatori.

La stessa agevolazione sarà riservata anche a chi si iscriverà on line candidandosi alla
visita di idoneità per diventare donatore e presentandosi all’info point Avis all’ingresso del
parco per convalidare l’iscrizione.
Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa
Mirabilandia e Avis insieme per aumentare la consapevolezza dell’importanza della donazione di
sangue e plasma: un gesto di solidarietà che salva vite umane e rende possibile le cure
gratuite e di qualità per tutti i cittadini.

*La tariffa promozionale è valida per il donatore che si rivolge all’ Info Point Avis all’ingresso del
Parco se munito di tessera di un’associazione o federazione italiana di donatori e per 3
accompagnatori a sua scelta. Chi poi desidera tornare gratis il giorno seguente dovrà semplicemente
rivolgersi all’ Info Point 2° Giorno Gratis all’ interno del Parco e seguire le istruzioni fornite. E
non è tutto: la stessa agevolazione sarà riservata anche a chi desidera diventare donatore di sangue
e plasma!.

Fonte: Avis Emilia Romagna

Il biglietto: fronte e retro

Donatori in aumento, ma il sistema va
sostenuto

I dati del Cns in occasione del World Blood Donor Day
“Il numero dei donatori è tornato a salire e gran parte di questa ripresa è grazie all’impegno delle
donne”. Esordisce così il direttore del Cns (il Centro nazionale sangue), Giancarlo Maria
Liumbruno, nell’intervento con cui ha aperto la conferenza organizzata mercoledì 12 giugno
a Roma al ministero della Salute, e con la quale sono stati presentati i dati relativi
all’attività del 2018 nel sistema sangue in Italia.

L’incontro, intitolato “Safe blood for all. Share blood, give life. I numeri del sistema sangue e
le iniziative per la Giornata mondiale dell’Oms”, ha rappresentato l’occasione per celebrare
insieme alle associazioni nazionali di volontariato, e alle realtà associative dei pazienti, il World
Blood Donor Dayche, come ogni anno, si celebra il 14 giugno, ma anche per ribadire l’impegno
comune e la necessità di proseguire il lavoro per garantire il più veloce raggiungimento degli
standard di autosufficienzaanche per il plasma.

Se infatti l’Italia può tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda la raccolta di sangue(seppur
alcuni territori vivano costantemente situazioni di particolare difficoltà), la stessa cosa non può dirsi
per il plasma, per il quale “siamo autosufficienti al 70%“, spiega Liumbruno. L’invito ad
aumentare la quantità, che nel 2018 è stata di 844 tonnellate consegnate alle aziende
farmaceutiche, è volto proprio a questo: a far sì che il Paese si renda indipendente da
quel mercato di farmaci plasmaderivati che, a oggi, “per il 30% dipende dal Nord America”. Dati
ufficiali del Cns danno a 1.682.724 il totale dei donatori di sangue registrati nel 2018, “con
un aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente”.

“Le trasfusioni e le terapie con i farmaci salvavita, come nel caso dei plasmaderivati, sono
inseriti nei Lea (i Livelli essenziali di assistenza, ndr) ed è proprio grazie all’impegno
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dei volontari che possiamo parlare di quella che, per l’Italia, è una vera e propria eccellenzada
difendere – ha detto la ministra della Salute, Giulia Grillo, durante il suo intervento di saluto -. Il
valore della donazione gratuita e volontaria è quello che ci ha permesso di vedere riconosciuto il
nostro ruolo a ospitare l’evento della Giornata mondiale del donatore 2020. Per questo io
ringrazio l’impegno che le associazioni qui presenti svolgono quotidianamente, ma è un lavoro che
va sostenuto con l’aiuto di tutti, coinvolgendo più persone possibili, soprattutto i giovani“.

Proprio il ruolo fondamentale che i donatori svolgono a sostegno dei pazienti è stato sottolineato
da Tony Saccà, presidente di United (la Federazione nazionale delle associazioni che tutelano i
malati di Talassemia, Drepanocitosi e anemie rare): “Chi dona il sangue permette ai pazienti che
hanno bisogno di trasfusioni costanti e ravvicinate di poter vivere una vita, più o meno, normale.
Ogni 15 giorni io stesso mi sottopongo a trasfusioni in quanto talassemico: sono lieto della crescita
di questo movimento e mi auguro che tale patrimonio venga difeso e consolidato sempre di più”.

Dopo i ringraziamenti ai volontari da parte dei presidenti di Fratres, Sergio Ballestracci (che a
fine anno terminerà il mandato), e di Fidas, Aldo Ozino Caligaris (moderatore d’eccezione della
conferenza), il presidente dell’Avis, Gianpietro Briola, ne ha approfittato per sottolineare come
“oggi non assistiamo più a un’emergenza, ma a una necessità quotidiana di sangue e plasma
che va soddisfatta. Il nostro impegno deve essere rivolto a sgravare l’Italia dall’emergenzialità del
sangue, sperando che entro il 2025 la quantità di plasma raccolto venga raddoppiata”.

SFOGLIA la fotogallery

di Emiliano Magistri

Fonte: http://donatorih24.it/

Caldo, pronto il piano di intervento di Ausl e
Comune di Reggio Emilia

Anche quest’anno l’Azienda Usl Irccs, il Comune di Reggio Emilia, ASP Reggio Emilia – Città
delle persone in collaborazione con altri enti e associazioni (Auser, Emmaus, Croce Verde, Croce
Rossa, Infermiere Volontarie CRI, Coordinamento provinciale dei Centri Sociali, Azienda FCR di
Reggio Emilia e i Comuni del Distretto di Reggio) hanno definito il piano di intervento per
promuovere azioni volte ad alleviare, nel periodo estivo, la solitudine delle persone anziane e a
soccorrerle in caso di bisogno.

Questo periodo dell’anno rappresenta un momento critico, perché i consueti riferimenti familiari e
sociali si indeboliscono o vengono meno, mentre aumenta la sensazione di isolamento e il senso
di insicurezza a fronte dei piccoli e grandi problemi che si possono presentare nella vita di tutti i
giorni. Tale situazione può anche comportare conseguenze gravi, nel momento in cui l’anziano, in
difficoltà, non sia in grado di attivarsi autonomamente per chiedere aiuto ai servizi specifici a sua
disposizione. Il piano emergenza caldo è pensato per questo e consente di attivare tempestivamente
Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa
i Servizi sanitari e/o i Servizi Sociali.

Per i cittadini del Distretto di Reggio Emilia, il piano prevede l’attivazione del centro di ascolto
telefonico tel: 0522 320666, per aiutare le persone che rimangono in città nei giorni più caldi e
che possono avere bisogno d’assistenza o anche solo di scambiare due parole al telefono. Il numero è
attivo dal 3 giugno al 13 settembre 2019 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18 da
lunedì a venerdì; dalle ore 9 alle ore 18 il sabato e la domenica.

Le elevate temperature richiedono che le persone anziane adottino alcuni comportamenti utili a
fronteggiare il caldo.

I medici ribadiscono:

      l’invito a bere molto e spesso, acqua e the, succhi di frutta, anche in assenza di stimolo alla
      sete, evitando superalcolici, caffè e in generale le bevande ghiacciate;
      consumare molta frutta e verdura, anche sotto forma di frullati e centrifugati. Frutta e verdura
      contengono una grande percentuale di acqua e sono fonte naturale di vitamine e sali minerali;
      evitare inoltre bevande e cibi troppo caldi o troppo freddi;
      fare pasti leggeri e frequenti;
      uscire di casa nelle ore di meno calde, nelle prime ore del mattine e dopo le 19;
      quando si esce è consigliabile coprirsi il capo e proteggere gli occhi con occhiali da sole;
      indossare abiti comodi e leggeri, chiari, non aderenti e di fibre naturali (cotone e lino), perché
      il materiale sintetico scalda e impedisce al corpo di disperdere il calore;
      fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea;
      se si usano ventilatori per far circolare l’aria, non rivolgerli direttamente sul corpo;
      arieggiare la casa, in particolare durante le ore più fresche;
      se si utilizzano climatizzatori, regolare la temperatura dell’ambiente con una differenza di non
      più di 6/7 gradi rispetto alla temperatura esterna.

In allegato e sul sito internet del Comune di Reggio Emilia www.comune.re.it è possibile consultare
e scaricare l’opuscolo con informazioni utili per fronteggiare le ondate di calore.

L’opuscolo informativo

fonte: https://www.ausl.re.it/

Castelnovo ne’ Monti, l’istituto superiore
dona sangue e midollo

Dalle aule di scuola alle sale di prelievo: l’istituto superiore Cattaneo di Castelnovo ne’
Monti (Reggio Emilia) ha risposto in massa al recente appello di Admo e Avis per la raccolta
del midollo osseo e del sangue.

Su centoventi ragazzi delle quinte classi, in trentacinque (ai quali vanno ad aggiungersi due
professori) hanno risposto con entusiasmo e spirito di solidarietà all’invito delle due associazioni.
«Un grande ringraziamento va a questi giovani – commenta Paolo Cosmi, 59 anni, dal 2017
Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa
presidente della sezione cittadina dell’Avis – che si sono prodigati per la riuscita del nostro appello.
Tengo a sottolineare che, quando sono stati affidati al personale per le procedure, non hanno
mostrato alcun timore, cosa che spesso avviene in particolare per chi si presenta per la prima
volta. Soprattutto le ragazze si sono dimostrate le più coraggiose, sono state loro il vero sesso
forte».

Avis e Admo danno appuntamento al prossimo anno scolastico, quando proveranno a coinvolgere
nell’iniziativa altri istituti superiori.

di Sergio Campofiorito
fonte: http://donatorih24.it

Giornata Mondiale del Donatore di Sangue
2019

Tutto il mondo rende omaggio, nella giornata del 14 giugno, ai donatori di sangue e
plasma. Parola d’ordine di questa edizione: “sangue sicuro per tutti”. Ecco gli eventi
organizzati in Emilia-Romagna

Si chiama World Blood Donor Day la giornata che, in ben 81 Paesi, vuole rendere omaggio a tutti i
donatori di sangue e plasma che nel mondo ogni giorno salvano la vita a qualcuno che nemmeno
conoscono. Molti degli eventi e iniziative vengono realizzate da associazioni aderenti alla Fiods,
un’organizzazione che conta 18 milioni di volontari non remunerati nel mondo, i quali ogni anno
donano 25 milioni di unità di sangue. Non sono cosa da nulla, e vanno giustamente ricordati.

Eppure ancora oggi non ovunque sul Pianeta il sangue e il plasma sono disponibili per chi ne ha
bisogno. In alcune realtà (anche nel nostro Continente) non esiste alcun dono: il sangue e il
plasma hanno un valore di mercato e quindi un prezzo. Le associazioni di volontariato si
battono affinché nessun dono di sé debba essere remunerato, e il diritto alle trasfusioni e ai
farmaci emoderivati sia universale e gratuito.

La strada da fare è lunga, e anche per questo le celebrazioni ufficiali hanno un tema prioritario.
Quest’anno la parola d’ordine è Safe Blood, sangue sicuro, non contaminato. I dati parlano
chiaro: là dove si dona senza interesse economico, è più raro che si raccolga sangue infetto.
Nonostante i controlli, accurati e precisi ormai ovunque, il rischio di dover scartare unità di sangue
non adeguate (aumentando il lavoro inutile e la spesa sanitaria) è più alto là dove esiste un
tornaconto monetario. Per questo la gratuità è un valore immenso, che porta con sé solidarietà e
quindi senso di comunità, progresso sociale, sicurezza.

Sul calendario eventi, tutte le iniziative delle Avis in provincia

Fonte: https://avisemiliaromagna.it/

Leggi anche: I dati del Cns
Avis Bibbiano, tre giorni di grande festa
Fratelli di latte: come donare il latte materno

Il latte umano è fondamentale anche per i neonati prematuri ma non sempre le loro
mamme ne hanno di disponibile nei primi giorni. Chi ne ha di più lo può donare, aiutando
un’altra mamma e un altro bimbo.

di Emilia Nasti in collaborazione con Manuel Turchi

Certe volte non ci si sofferma abbastanza su certi aspetti della vita, si tende a pensare poco alle
svariate opportunità che abbiamo di aiutare il prossimo. Alcuni gesti, semplici per noi, sono
indispensabili per qualcun altro. Quando pensiamo alla donazione ci viene sempre in mente quella di
sangue o plasma. Esiste anche la possibilità di donare il latte materno, come chi scrive ha fatto per
tutto il tempo dell’allattamento di Siria, che oggi ha 2 anni.

Il latte materno contiene moltissime sostanze nutritive di cui i neonati hanno bisogno e
rafforza il loro sistema immunitario. Può capitare che alcune mamme non possano allattare perché il
loro bambino è nato prematuro: non hanno avuto il tempo di produrre latte o semplicemente non ne
hanno una quantità sufficiente. Questa pratica “trasforma tante neomamme in balie a distanza e
tanti bimbi in fratelli di latte”, come recita il sito della Banca del latte di Bologna.

In Emilia-Romagna ci sono 4 banche del latte: a Bologna, Cesena, Modena e Reggio Emilia. Nel
capoluogo emiliano servono, ad esempio, 600 litri di latte donato ogni anno. Grazie alla
collaborazione tra Policlinico di Sant’Orsola, l’azienda Granarolo e con la partecipazione
dell’associazione Il Cucciolo, la banca del latte di Bologna “Allattami” seleziona le mamme donatrici,
ritira il loro latte direttamente a domicilio, lo conserva in condizioni di sicurezza e lo fornisce agli
ospedali cittadini.

                                             Il procedimento per diventare donatrici di latte è molto
semplice: si fa un colloquio con il neonatologo per verificare il proprio stato di salute
seguito da degli esami del sangue. Se è tutto ok alla donatrice vengono consegnati degli appositi
contenitori per il latte. Ad ogni consegna ne vanno riempiti almeno 5 o 6. Il latte donato verrà poi
pastorizzato e conservato in sicurezza. Molte mamme donano con frequenza diversa, chi tutti i giorni
e chi magari solo nel week end o in giorni specifici.

Donare latte materno non è solo un gesto di sorellanza tra mamme e i loro bambini. È anche un
modo per tenere monitorata la propria salute, esattamente come per ogni altro tipo di donazione. Un
bambino che cresce con un fratello di latte, inoltre, porta con sé una testimonianza di solidarietà che
lo accompagnerà tutta la vita, come una buona stella.
“Sono felice di aver donato il mio latte materno, ne avevo tanto e ne perdevo tanto e per
      fortuna ho scoperto questa associazione , è davvero un peccato perdere questo liquido
      prezioso, mi piacerebbe che su questo tipo di donazione ci fosse molta più informazione
      per sostenere anche tutte le donne che si trovano in difficoltà nell’allattamento al seno
      che non è per tutte un momento facile come si crede spesso”

      (Emilia, donatrice di latte materno)

Le banche del latte materno in Italia

Maggiori informazioni:

Bologna
Ospedale S.Orsola – Malpighi
U.O. Semplice Terapia Intensiva Neonatale
Dott. Luigi Corvaglia
Tel. 051 6364773; 051 6364774
E-mail: luigi.corvaglia@unibo.it

Cesena
Ospedale Bufalini – Divisione Pediatrica
Viale Ghirotti 286, 47250 – Cesena
Signora Antonella Buda
Tel. 0547 394362 (NICU 0547 352844)
E-mail: antonella.buda@auslromagna.it

Modena
Azienda Ospedaliera – Universitaria di Modena – Divisione di Neonatologia
Via Del Pozzo 71, 41121 – Modena
Prof. Fabrizio Ferrari, Dott. Bruno Mordini, Caposala Giovanna Cuomo
Tel. 059 4222178, 059 4222140 (Banca), 059 4222578 (Caposala)
E-mail: ferrarif@unimore.it, torelli.paola@policlinico.mo.it

Reggio Emilia
Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova – Unità Funzionale di Neonatologia – Divisone di
Pediatria
Viale Risorgimento 80, 41123 – Reggio Emilia
Dott. Giancarlo Gargano, Dott. Claudio Gallo
Tel. 0522 296240
E-mail: giancarlo.gargano@ausl.re.it, claudio.gallo@ausl.re.it

Fonti:

         https://www.aiblud.com/
         http://www.allattami.it/
         https://avisemiliaromagna.it/

Premi Avis per giovani volontari e
neodiplomati

Bando AVIS 2019 “AVIS PREMIA IMPEGNO E
VOLONTARIATO” per l’assegnazione di 14 Tablet
Le AVIS Comunali di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo e
S. Vittoria vogliono premiare i ragazzi neodiplomati delle classi quinte dell’anno scolastico
2018-2019.
Si tiene conto, oltre che del buon risultato scolastico anche dell’impegno nel Volontariato o come
avisini o in altre Associazioni ed Enti.

Il Bando dal titolo “AVIS PREMIA IMPEGNO E VOLONTARIATO” assegnerà n° 5 TABLET a studenti
che hanno frequentato gli Istituti Superiori di Guastalla “Russell” e “Carrara” (inclusa la sede di
Novellara) e n° 9 TABLET a studenti che si sono diplomati in altri Istituti. Per ognuno dei 9 Comuni o
frazioni, sedi delle AVIS promotrici dell’iniziativa, sarà individuato uno studente o studentessa
residente, vincitore.

AVIS invita gli studenti con voto di maturità di almeno 85, a ritirare il modulo per la domanda di
ammissione al bando, presso una delle sedi AVIS indicate.

Il termine per inoltrare la domanda è sabato 21 settembre 2019 alla segreteria di AVIS Guastalla
o presso la sede AVIS del proprio comune di residenza. Per AVIS Guastalla i recapiti sono: sede in
Via Allende 4, tel 0522 824943, mail: avis-guastalla@libero.it
La consegna dei premi è prevista per sabato 23 novembre a Reggiolo, nel corso di un’animata serata
AVIS con spettacolo musicale.

Con questa iniziativa le AVIS della Bassa Reggiana vogliono, unendo ancora una volta le proprie
forze, rivolgersi concretamente ai giovani del territorio sottolineando e promuovendo l’importanza
del valore del Dono e della Solidarietà e dimostrare la propria gratitudine verso i tanti ragazzi e
ragazze che si impegnano nel volontariato, dando un concreto esempio di cittadinanza attiva.

Il Bando AVIS integra e accompagna le molte iniziative realizzate da AVIS con gli Istituti Scolastici
di ogni ordine e grado del territorio della Bassa.

In particolare prosegue il PROGETTO AVIS in collaborazione con gli Istituti Superiori guastallesi: nel
corso dell’anno scolastico appena concluso AVIS Guastalla ha incontrato 270 studenti delle classi
quinte e di questi circa 50, dopo l’iter degli approfonditi controlli sanitari, hanno effettuato la prima
donazione di sangue intero o di plasma per poi diventare soci dell’AVIS del proprio comune di
residenza.

Una scelta importante, maturata con la freschezza e la spontaneità dei 18 anni ma accompagnata da
tanta serietà e consapevolezza. Un gesto semplice ma fondamentale per garantire il diritto alla
salute di tutti i cittadini.

per le AVIS promotrici

Nadia Truzzi

(segretario AVIS Guastalla e referente area scuola)

ISCRIZIONI ENTRO IL 21 SETTEMBRE 2019

IL BANDO

Nelle foto gli studenti di quinta superiore Russell e Carrara (2019) alla loro prima donazione di
sangue
Cicatrici, tutte le loro sfumature fisiche ed
emotive

ScArS presenta “SEGNI PARTICOLARI: IO, Le cicatrici che
(non) si vedono”. Sabato 25 maggio – Casa del Dono
Il collettivo fotografico ScArS*, in questi giorni in esposizione nella mostra collaterale aderente a
Fotografia Europea 2019 (Circuito Off – presso la Casa del Dono di Reggio Emilia) promuove per
sabato 25 maggio alle ore 14.00, sempre all’interno della stessa struttura, un convegno dal titolo
“SEGNI PARTICOLARI: IO “Le cicatrici che (non) si vedono”: tecniche di trucco e di
massaggio, la bellezza dopo e con la cicatrice e il recupero delle cicatrice.
Si parlerà di cicatrici e delle loro sfumature fisiche ed emotive. Verranno approfonditi argomenti
come la pelle, la cicatrizzazione, i cosmetici e come mettere in secondo piano la cicatrice e mettere
in primo piano noi stessi. Si rifletterà insieme su cicatrici e memoria, valori, credenze e donazioni.

I relatori:

– Dott.ssa Annalisa Santacharia, responsabile dell’Unità di Raccolta Avis Provinciale Reggio
Emilia – “Una cicatrice per ogni donazione…. Una donazione per ogni cicatrice”

– Elena Zanni, estetista qualificata e riflessologa presso Riflesso di Te, iscritta ad Apeo Ass. di
Estetica Oncologica e specializzanda nel make up e nel recupero del benessere di persone in terapia
oncologica, diabetica e non solo. – “Segni particolari? Io!! – La pelle e le cicatrici”.
Cicatrizzazione, tecniche di camouflage, di trucco e di massaggio, la bellezza dopo la cicatrice, il
recupero della cicatrice. Interverrà il dott. Sami Saadiden, laureato in chirurgia con
specializzazione in dermatologia.

– Laura Lasagni, esperta di comunicazione efficace e mental coach sportivo. “Pensieri ed
immagini che lasciano il segno”. Introdurrà alle tecniche pratiche di visualizzazioni creative
attraverso nuove immagini di se stessi, nuove parole da dire a se stessi per accettarsi
completamente, un nuovo atteggiamento che guardi al presente e non al passato.

– Dott.ssa Cecilia Masselli, psicologa e psicoterapeuta – “Le cicatrici emotive”

– Marco Spaggiari, atelierista dal 2016, diplomato all’Accademia Di Belle Arti di Bologna, pittore e
fotografo – “CICATRICI. Storie d’arte ed altri frammenti”. Chiunque continui ad ardere dalla
voglia di fare, dopo aver cercato di esprimere un’idea senza riuscirci pienamente, si trova a dovere
fare i conti con lo scarto che si manifesta tra il voler mettere in pratica qualcosa ed il riuscirci. Come
se durante la realizzazione di ciò che si aveva in mente fossero sorti problemi inattesi e labirintici tra
le trame dei linguaggi. La presentazione sarà imperniata su una selezione di immagini che
sosterranno – rendendoli discutibili – i concetti espressi”

– Sonia Barani, tatuatrice realistica di decennale esperienza presso Holy Light Tattoo a Rubiera –
“Cicatrici e Tattoo”. L’esperienza di una tatuatrice reggiana.

Ingresso libero
*Il collettivo fotografico ScArS (cicatrici) è composto dai fotografi Alessia Massari, Simona
Fontanesi e Gianluca Chierici.
Le cicatrici che portiamo sono il segno della nostra unicità e della nostra forza. Il progetto si ispira
allo Kintsugi (arte giapponese delle preziose cicatrici), ovvero l’uso di metalli pregiati per ornare le
fratture negli oggetti rotti, tracce indelebili sulla ceramica simili alle ferite che abbiamo sulla pelle.
“Il mondo spezza tutti e poi molti sono forti proprio nei punti spezzati” (E. Hemingway).

Prima durante e dopo il convegno sarà possibile vedere le foto del progetto

per info: abbandoniamoci@gmail.com

La locandina dell’evento

La Casa del Dono, struttura nella quale operano l’Avis Provinciale e l’Avis Comunale di Reggio
Emilia, AIDO, ADMO e il Centro Prelievi e Trasfusionale AUSL I.R.C.C.S., si trova in via Muzio
Clementi n. 2/a, Reggio Emilia, a fianco del centro commerciale ‘Le Querce’.

#IoTiRaccontoChe: al via la campagna estiva

Prima dono poi parto: è il messaggio lanciato da veri donatori emiliano-romagnoli per la
campagna estiva di Avis, Fidas e Regione Emilia-Romagna. Saranno i protagonisti della
donazione a suggerire di prenotare l’appuntamento prima di partire per le vacanze estive.

Nel 2019 la campagna di comunicazione per la donazione di sangue di Regione Emilia-
Romagna, Avis e Fidas si presenta con una novità: per la prima volta sono gli stessi donatori a fare
da testimonial.

Lanciata lo scorso anno, la campagna regionale #IoTiRaccontoChe – Chi dona sangue inizia un
nuovo racconto – ha raccolto le molte testimonianze dei donatori che hanno voluto condividere le
proprie esperienze sulla donazione. Alcuni di loro sono stati scelti diventando i nuovi volti della
campagna e compaiono nel materiale informativo: locandine, manifesti, cartoline, totem informativi.

La campagna verrà declinata su tutti i temi della donazione e degli stili di vita sani, veicolata dai visi
e dai messaggi dei donatori/testimonial. Si parte con il tradizionale appello, a chi già dona sangue e
plasma, di prenotare il dono prima di partire per le vacanze, in modo da non mettere a
rischio le scorte estive.

I mesi caldi sono infatti particolarmente delicati per il Sistema sangue e non solo regionale:
l’aumento di affluenza turistica e le azioni preventive messe in campo dal punto di vista della
sorveglianza sui virus trasmessi dalle zanzare rendono necessaria una pianificazione precauzionale.
Occorre scongiurare un possibile calo delle scorte.

I donatori e le donatrici della regione riceveranno mail o sms con il messaggio della campagna
estiva: Prima dono, poi parto.
Luca: quando mi hanno chiamato per fare il testimonial ero teso ed emozionato. Ma lo
staff ha trasformato questa esperienza in un gioco e mi sono molto divertito. La mia
ragazza recentemente ha avuto bisogno di trasfusioni e io, da donatore, ho capito
davvero come è importante quel che facciamo.

Marianna: mi sono molto divertita a fare queste foto, e credo siano utili. Quando ho
lasciato il messaggio davanti al totem al centro prelievi non sapevo a cosa andavo
incontro: è stato bello vedere il percorso dallo scatto al risultato finale.

                                       Stefano: ho già fatto tantissime donazioni. Ho
cominciato presto perché nel mio paese il parroco quando ti andavi a confessare per
penitenza ti dava qualche preghiera e ti mandava a donare il sangue. Per fare qualcosa
di concreto, diceva. È un’abitudine che non ho più perso.

Christian: non avrei mai pensato di diventeare un modello! Per essere qui oggi alla
conferenza stampa ho preso mezza giornata di permesso e ne sono fiero e contento.
Spero che questo lavoro serva a garantire un buon ricambio generazionale tra i donatori!

Fonte: https://avisemiliaromagna.it
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