Stretta di De Luca su movida, matrimoni e eventi
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Stretta di De Luca su movida, matrimoni e eventi di Monica De Santis Stretta sulla movida, sui matrimoni e sulle feste. Ma anche nuove restrizioni per cinema e teatri. La nuova ordinanza regionale, firmata dal governatore De Luca, la quarta, in meno di una settimana, colpisce ancora una volta i settori più penalizzati dal lockdown. L’ordinanza che ha decorrenza immediata e durerà fino al prossimo 7 ottobre infatti prevede che l’esercizio e la fruizione delle attività connesse a Cinema, Teatri e Spettacoli dal vivo, Ristorazione e Bar, Wedding e Cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli. Ma non solo lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di n. 20 partecipanti per ciascun evento e nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli; L’ordinanza si applica a feste e ricevimenti anche di matrimoni svolti in locali pubblici o aperti al pubblico e in luoghi privati, con esclusivo riferimento alle feste ricevimenti già organizzati in programma fino al 4 ottobre 2020, fermo restando che il limite numerico può essere superato ove l’evento si svolge in forma statica con solo i posti a sedere preassegnati con esclusione di buffet e la composizione dei singoli tavoli dovrà prevedere la partecipazione di soli congiunti. Il limite numerico di 20 partecipanti non si applica alle celebrazioni religiose per le quali sono dettate apposite disposizioni. Ed ancora il limite di 20 partecipanti, non costituisce limitazione di coperti degli esercizi di ristoranti destinati all’utenza ordinaria. Ma non è tutto sempre nell’ordinanza De Luca prevede che tutti gli esercizi commerciali (bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati),dalle ore 22 non potranno vendire bevande alcoliche d’asporto, di qualsiasi gradazione, nonché
di tenere in funzione distributori automatici. Agli esercizi che non possano garantire queste misure è fatto obbligo di chiusura alle ore 22; Dalle ore 22 alle ore 6 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici; Sospesa ancora l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse. Divieto di salire a bordo dei mezzi di trasporto ai passeggeri che non indossino la mascherina. Infine obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, per i gestori di ristoranti ed altri esercizi analoghi obbligatoria l’identificazione di almeno un soggetto per tavolo, della rilevazione della temperatura. “Ascoltiamo il commercio o sarà la fine” “Il “peso” degli aumenti dei contagi non può ricadere soltanto sulle attività commerciali”. La Confesercenti provinciale di Salerno non ci sta alla nuova ordinanza emessa dal Governatore De Luca e attraverso una nota chiede maggiori controlli e sanzioni per chi non si adegua, come già ribadito anche a livello regionale. “E’ questa la nostra linea”, dichiara il presidente Esposito, “altrimenti molte piccole imprese e tantissimi commercianti specie della ristorazione chiuderanno definitivamente. Proprio per questo sulla scorta dell’ultima ordinanza emanata dal presidente De Luca, la numero 75, i nostri uffici regionali hanno già chiesto i necessari chiarimenti, puntualmente arrivati a distanza di pochi minuti
e che denotano una sensibilità importante per i settori coinvolti. Siamo al fianco delle Istituzioni per cercare di trovare la maniera giusta ed armonica per scongiurare il propagarsi anche di una crisi economica oltre a quella sanitaria ma dobbiamo essere coinvolti preliminarmente” prosegue il presidente Esposito, “sembra di riscrivere i “post” della fase 1 che tutti ci auguriamo possa davvero non ritornare mai più, ma è nostra intenzione avere chiare le idee specie per gli aspetti della comunicazione, ed allora riproponiamo con forza e determinazione l’ istituzione di un tavolo di lavoro permanente per l’ emergenza sanitaria ed economica che possa avere la partecipazione dei vertici sindacali di categoria. Le imprese al centro, perché siamo noi a dover chiedere i necessari chiarimenti e siamo sempre noi a dover comunicare ai nostri associati le decisioni istituzionali come per esempio che da stasera non potranno più fare il “take away” o che da domani non potranno più ospitare nelle proprie strutture i matrimoni già previsti e le cerimonie, probabilmente relativa al solo servizio buffet, comunicazioni tristi difficili che determineranno la criticità di decine di attività. Non è sempre e necessariamente colpa degli operatori del commercio, anzi i nostri operatori sono stati i primi a rimboccarsi le maniche per affrontare con serietà l’emergenza affrontando enormi costi gestionali, e non si può quindi condannarli ad una ulteriore crisi economica. Gli assembramenti ed il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuali rappresentano esclusivamente un problema culturale, non delle imprese. L’invito è dunque quello di individuare e punire chi non rispetta le regole anti-covid. Siamo pronti come sempre a collaborare con la Regione, così come già dichiarato dal nostro presidente regionale Vincenzo Schiavo, e l”istituzione del “tavolo” è una priorità se vogliamo ragionare in maniera solidale e sostenibile ed insieme arginare meglio e con più forze l’emergenza sanitaria.
Dopo nove anni assolto Nicola Cosentino I giudici della corte di Appello di Napoli hanno assolto l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, nell’ambito del processo denominato ‘Il Principe e la scheda ballerina’. Cosentino in primo grado era stato condannato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere a 5 anni e mezzo per il reato di tentativo di reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa, in relazione al finanziamento di cinque milioni di euro per la costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe, struttura che non fu mai realizzata. Secondo il filone investigativo della Dda di Napoli, il centro commerciale era stato voluto dal clan dei Casalesi. Oltre 50 furono le ordinanze di custodia cautelare; oggi la Corte di Appello ha assolto oltre a Cosentino anche tutti gli altri imputati nello stesso procedimento. L’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli da cui e’ nato il processo a carico di Cosentino, porto’ nel dicembre 2011 all’arresto di quasi 50 persone, non solo per la realizzazione del centro commerciale il Principe (mai realizzato), ma anche per voto di scambio in relazione alle elezioni comunali di Casal di Principe del 2007 e del 2010. In cella finirono alcuni politici, tra cui l’ex sindaco di Casal di Principe Cipriano Cristiano, gia’ condannato in sede di giudizio abbreviato insieme ad un’altra quarantina di imputati. Cosentino e un’altra ventina di imputati avevano scelto la via del processo ordinario. Il principale fatto contestato a Cosentino riguardava all’incontro che l’ex sottosegretario ebbe a Roma preso la filiale dell’Unicredit il 7 febbraio 2007, e che secondo l’accusa doveva servire per fare pressioni sul funzionario Cristoforo Zara per concedere il finanziamento da
5 milioni di euro per realizzare il centro commerciale. I legali di Cosentino avevano sempre smentito la circostanza che l’incontro fosse servito allo scopo indicato dalla Dda, in quanto il prestito era gia’ stato deliberato il 31 luglio del 2006, e due giorni prima del famoso incontro, l’Ufficio Legale dell’Istituto di Credito diede parere positivo all’erogazione; peraltro l’erogazione fu poi bloccata. I giudici d’appello hanno accolto tale ipotesi, assolvendo anche Cristoforo Zara e Gaetano Iorio, imprenditore accusato di associazione mafiosa. A carico di Cosentino resta ora una condanna definitiva a quattro anni per per la corruzione di un agente del carcere di Secondigliano (Napoli), un’altra a dieci mesi di carcere perche’ riconosciuto colpevole di diffamazione e violenza privata nei confronti dell’ex governatore della Campania Stefano Caldoro; mentre è ancora in corso il processo per concorso esterno in associazione camorristica, cosiddetto Eco4 perche’ relativo alla gestione, ritenuta politico-mafiosa da parte della Dda, di uno dei quattro Consorzi rifiuti del Casertano, appunto l’Eco4; in primo grado Cosentino e’ stato condannato a nove anni di carcere. Il processo riprendera’ il 28 ottobre, quando dovrebbe essere sciolta la riserva sull’esame di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Nicola Schiavone, figlio del capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone. Nel ricorso della Dda viene contestato anche quanto disposto dal tribunale nella sentenza di primo grado, ovvero che la condotta di reato di Cosentino arriva fino al 2004; per la Procura Antimafia Cosentino avrebbe agevolato i Casalesi anche dopo, come confermato, a dire dell’accusa, dalle condanne in primo grado per “Il Principe” e il processo “Carburanti”, relativi a fatti accaduti dopo il 2004; in entrambi i processi pero’ Cosentino, dopo la condanna di primo grado, è stato assolto in Appello, e tale circostanza avra’ certamente un peso.
“Con la sua verità De Luca ha stravinto ma ora gli elettori devono aprire gli occhi di fronte alle menzogne” di Erika Noschese “Effetto traino di De Luca e del suo sistema è ancora troppo presente nella città capoluogo”. Roberto Celano prova a fare un’analisi del risultato elettorale delle regionali che ha visto una vittoria schiacciante del centrosinistra e del governatore De Luca. Per il consigliere di minoranza è necessario, ora, partire da un progetto che presenti un’idea di città differente per provare, fra circa sei mesi, a conquistare Palazzo di Città. Le elezioni regionali hanno fatto registrare una vittoria schiacciante del centrosinistra e un netto crollo, di conseguenza, del centrodestra. Si aspettava questo risultato? “Non in questi termini ma è evidente che, dopo il Covid, si avesse la percezione che chi governava era avvantaggiato. De Luca è bravissimo a comunicare una realtà inesistente mentre ora sta emergendo la verità; è stato beneficiato di una pandemia che ha danneggiato l’intero Paese. Questi sono i fatti, prima del Covid probabilmente De Luca non sarebbe stato neanche candidato per i disastri fatti ma è evidente che dobbiamo accettare il risultato elettorale, andare avanti sempre coerentemente con le nostre idee e con le battaglie per la comunità, per difendere la nostra gente e sperare che tutti si rendano conto del bluff e delle sciocchezze raccontate in questi mesi”. Lei è stato tra i candidati più votati a Salerno città ma non è bastato… “E’ evidente che l’effetto traino di De Luca e del sistema su Salerno è stato fortissimo e, almeno nella città capoluogo ha avuto quasi le sembianze di una
elezione amministrative per i troppi candidati, consiglieri regionali uscenti, new entry e quasi tutti di Salerno città. Le difficoltà erano note, le abbiamo percepite in campagna elettorale, si è mosso il sistema, con il peso della gestione e per chi avrebbe dovuto avere un consenso largo in città è stato difficile. In ogni caso, dobbiamo ringraziare i tanti uomini e le tante donne liberi che non si sono lasciati persuadere dalle sirene del potere, delle promesse e che hanno votato contro il sistema, contro chi appariva più forte e vincente. Speriamo in un futuro migliore per noi, per la città e la Regione”. Crede che l’emergenza Covid abbia favorito la vittoria schiacciante di De Luca? “Sicuramente. Questa emergenza non solo ha favorito la rielezione ma ha rafforzato anche i sindaci e i presidenti di Regione uscenti; questo perchè è stato premiato chi ha avuto maggiore capacità di comunicare una realtà inverosimile ma facendola percepire come vera ai più. De Luca, si sa, ha grandi capacità comunicative, soprattutto nel descrivere una realtà che non esisteva mentre ora sta emergendo. Ora, non so se è colpa di De Luca questo aumento dei contagi ma se prima eravamo, con tutto il sud, le ultime regioni per numero di contagio il merito non era certo di De Luca mentre a tanti è apparso come merito suo. Oggi siamo in grave difficoltà, negli ultimi tre giorni abbiamo registrato tre volte i contagiati della Lombardia, somministrando meno tamponi della Lombardia stessa e i numeri parlano chiaro. Spero che gli elettori possano capire che siamo stati vittima di una farsa, di una comunicazione martellante, di monologhi senza contraddittorio che hanno co vinto gli elettori sul buon lavoro di un governo che invece è stato pessimo. Dobbiamo avere anche la capacità di essere più incisivi, capaci di aggregare, andare oltre le nostre coalizioni, di presentare agli elettori un progetto alternativo di città, con tutti quelli che ci vogliono essere e vogliono sostenere un’idea diversa di cementificazione, dagli sprechi, controllo sociale, da un sistema che premia la fedeltà e non il merito. Noi ci siamo e vogliamo lavorare con tutti quelli che hanno un’idea diversa
di città”. A Salerno, Forza Italia non ha preso seggi ma Lello Ciccone è pronto a fare ricorso al Tar. Perchè secondo lei il partito ha subito questo netto tracollo? “Non solo a Salerno città, il dato negativo è stato registrato un po’ in tutta Italia; dobbiamo, probabilmente, essere più incisivi anche nella comunicazione. Sui territori, nei comuni bisogna riorganizzarsi in modo capillare, premiando gli amministratori che hanno consenso. Questa è l’unica scelta possibile nel momento in cui esiste solo in parte l’effetto traino del presidente Berlusconi e il cambiamento territoriale diventa assolutamente necessario”. Fra circa sei mesi la città capoluogo è chiamata al voto per eleggere la nuova amministrazione comunale. Da dove riparte? “Si riparte sicuramente dalla necessità di riunire l’intero centrodestra e di andare oltre, con un progetto di città alternativo. Io credo che abbiamo tante idee da presentare agli elettori, con una città del benessere, che ha come priorità amministrativa la tutela dei territori, dell’ambiente, senza cementificazioni selvagge per realizzare abitazioni che non servono perchè, negli ultimi anni, abbiamo perso migliaia di abitanti. E’ necessario puntare sulle infrastrutture, gli impianti sportivi, sul turismo. Abbiamo la possibilità di redigere un programma attrattivo insieme agli alleati ma rivolgendoci anche ai tanti che sono stanchi di essere malamente governati; mancano o sono insufficienti i servizi essenziali; la città vive nel degrado assoluto; manca la manutenzione, a fronte di una tassazione spropositata a carico dei cittadini. Noi dobbiamo essere bravi ad aggregare”. “Troppi assembramenti davanti
alle scuole” Scuole riaperte a Salerno e in molti altri comuni della Campania. E come era prevedibile iniziano anche le prime polemiche da parte di dirigenti, docenti e genitori. Argomento principe di questa prima giornata di ritorno a scuola, soprattutto a Salerno città, sono stati gli assembramenti all’ingresso e all’uscita. E proprio sugli assembramenti degli studenti ieri sera è intervenuto anche il governatore Vincenzo De Luca, che nel corso della trasmissione di Rai Uno Porta a Porta ha detto: “Abbiamo quasi il 90% di positivi al covid che sono asintomatici ma questo non ci tranquillizza, perchè intanto hanno aperto le scuole, una novità rispetto a sei mesi fa e l’assembramento all’ingresso e all’uscita è totale. E davanti alle scuole – ha aggiunto – nessuno controlla nulla. Se vogliamo convivere per altri dieci mesi con il covid19, perchè se ci va bene tra dieci mesi avremo il vaccino, il sistema di controllo del territorio deve essere rigoroso e capillare”. Controlli che sono stati chiesti da molti genitori delle scuole superiori e da qualche dirigente delle scuole materne ed elementari, dove ad assembrasi non sono gli studenti ma bensì i genitori che restano davanti alle scuole a parlare senza rispettare nessun tipo di distanziamento. Ma tornando al primo giorno di scuola a Salerno, non si sono registrati grossi problemi, gli studenti, in classe, si sono quasi tutti adeguati alle nuove regole. Oggi per alcuni istituti ci sarà il rientro in classe di quella parte di alunni lasciati a casa per dare la possibilità ai ragazzi delle nuove classi di potersi ambientare meglio durante il primo giorno di scuola. Resteranno ancora a casa gli alunni del Regina Margherita, che lo ricordiamo, per una grave carenza di spazi non riesce ad ospitare nessuna delle classi. Così come restano a casa gli alunni del Nautico, Nella giornata di lunedì infatti, un bidello è risultato positivo al covid, e la preside Daniela Novi si è vista costretta ad applicare la Dad per tutto l’isituto a tempo indeterminato.
De Luca: “Questa è la penultima ordinanza e poi chiudo tutto” “Questa é la penultima ordinanza che ho emesso. La penultima decisione prima di chiudere tutto nuovamente. Possiamo fare due scelte andare verso il lockdown, quindi chiudere tutto, ma questo avrebbe ricadute economiche pesanti per tutta la popolazione della Campania, oppure decidere di convivere con il Covid, ma questo richiede il rispetto rigoroso delle regole che vengono imposte dall’organizzazione sanitaria e dalle autorità”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca nel corso della registrazione di Porta a Porta, la trasmissione condotta da Bruno Vespa, andata in onda ieri sera su Rai Uno. Nel corso della trasmissione De Luca ha affrontato diversi temi ed ha parlato anche dei controlli e del lavoro delle forze dell’ordine, scomparso, a suo dire in questi ultimi mesi. “Se vogliamo convivere con il virus per altri dieci mesi, quando avremo disponibilità del vaccino se ci va bene, il controllo del territorio dev’essere rigoroso e capillare. Io rilevo che da due, tre mesi le forze dell’ordine da questo punto di vista sono scomparse, non trovo più una pattuglia dedicata al lavoro di controllo anti Covid. Se pensiamo di convivere con il Covid in queste condizioni per altri 10 mesi dobbiamo dire chiaramente agli italiani che tra un mese dobbiamo chiudere tutto”. De Luca ha ricordato l’ordinanza del ministro della Salute “che rende obbligatorio l’uso della mascherina dopo le 18. Ma – ha aggiunto – se dopo le 18 nessuno porta la mascherina dobbiamo capirci: se facciamo le ordinanze dobbiamo farle rispettare, e devono farle rispettare le forze dell’ordine e le polizie municipali,
che in questoultimo periodo sono assenti”. Auto e intelligenza artificiale: automobile.it presenta “Guido”, il primo assistente virtuale alla scelta dell’auto Tra le ultime tendenze in campo tecnologico troviamo senza dubbio l’intelligenza artificiale, il cui mercato nella sola Italia vale già più di 200 milioni di euro ed è in forte crescita. Anche nel settore automotive le applicazioni dell’AI sono in continua crescita – anche se sinora hanno riguardato soprattutto guida e diagnostica delle vetture. Ad allargare ulteriormente le aree di applicazione di questa innovativa tecnologia ci penserà “Guido”, assistente virtuale unico nel suo genere lanciato questo settembre da automobile.it – sito di annunci di proprietà del gruppo eBay. “Guido”, intelligenza artificiale con la quale è possibile comunicare tramite chat, aiuterà l’utente nella fase di ricerca della sua prossima vettura – indirizzandolo verso il mezzo più appropriato alle proprie esigenze. Per capire l’utilità di una simile tecnologia basta pensare a
quanto sia complicato orientarsi tra i vari modelli di automobile e le decine di allestimenti e motorizzazioni oggi in commercio. L’assistente virtuale presente sul magazine online di automobile.it, dopo aver posto alcune domande all’utente e aver ascoltato le sue esigenze, è in grado di selezionare gli annunci delle vetture che rispondono alle caratteristiche e al budget individuati con estrema rapidità, velocizzando un processo che avrebbe altrimenti richiesto all’utente svariate ore. “Guido” (disponibile gratuitamente accadendo a questa pagina del magazine) può gestire migliaia di conversazioni in contemporanea ed elaborare in tempo reale le informazioni rilasciate dagli utenti, così da fornire un aiuto personalizzato e concreto. Ma questa è solo una delle tante possibili applicazioni dell’AI per il settore automotive. Dal momento dell’acquisto si passa infatti a quello della guida: la tecnologia diventa essenziale per i nuovi sistemi di sicurezza e di comfort, tanto che secondo delle recenti analisi entro il 2025 il 98% dei veicoli sarà connesso e a distanza di altri 10 anni il 75% sarà a guida autonoma. Proprio quello della guida autonoma è oggi un tema molto discusso, visti i diversi passi in avanti fatti solo negli ultimi anni che hanno introdotto sistemi di assistenza alla guida sempre più avanzati. Oggi alcune automobili sono capaci di leggere la strada, capire i segnali e prevedere eventuali imprevisti o difficoltà a seconda della situazione in cui ci si trova, aumentando di conseguenza la sicurezza a bordo. L’intelligenza artificiale applicata al mondo dell’automobile si trova, dunque, solo all’inizio del suo percorso e ha ancora molto da offrire tra nuovi servizi e tecnologie sempre più
all’avanguardia. Scuole chiuse in molti comuni dell’Agro di Monica De Santis Neanche domani suonerà la campanella per molti degli studenti dell’Agro Nocerino Sarnese. A causa delle cattive condizioni metereologiche, che da sabato stanno creando non pochi problemi nelle cittadine dell’agro, e che ha visto l’evacuazione di diverse famiglie e molti comuni, molti sindaci hanno deciso di sospendere le attività didattiche o comunque rinviarle la dove non era ancora iniziate. Così ha deciso il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato che già dalla mattina di ieri aveva comunicato la sospensione delle attività didattiche per la giornata di oggi per le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale. La decisione si è resa necessaria – ha dichiarato il sindaco in una nota inviata agli organi di informazione – in considerazione del permanere dello stato di criticità metereologica che sussiste ancora per la giornata di domani anche in relazione allo stato di attenzione di classe 6a per rischio di smottamenti franosi. Considerata pertanto la riattivazione del POC è sentito il responsabile dello stesso direttivo della protezione Civile. Si ravvisa inoltre, considerata le criticità delle ultime ore, la necessità di effettuare verifiche alle strutture scolastiche e alle strade urbane interessate da allagamenti e accumulo di detriti. Considerando infine la concomitante chiusura già disposta dai comuni viciniori anche al fine di evitare disagi alla popolazione scolastica e alle relative famiglie provenienti
dal comprensorio. La relativa Ordinanza è in corso di pubblicazione sul sito del Comune di Nocera Inferiore. Stesso provvedimento emanato anche a Roccapiemonte dove, a causa del prolungarsi dell’allerta meteo su tutta la regione, cosi’ come annunciato dalla Protezione Civile, per consentire una complessiva pulizia di tutte le arterie stradali cittadine e per effettuare un minuzioso controllo dei plessi scolastici territoriali, il Sindaco Carmine Pagano ha emesso un’ ordinanza che prevede la proroga di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti a Roccapiemonte nella giornata di domani martedi’ 29 settembre. Scuole chiuse anche a Castel San Giorgio. Il sindaco Paola Lanzara ha gà reso noto che sarà garantito l’inizio del nuovo anno scolastico il 30 settembre. Stesso discorso per Sarno, dove anche qui il sindaco ha deciso di sospendere le attività didattiche per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Scuole chiuse anche a Nocera Superiore dove il sindaco ha fatto sapere che sono sospese anche le attività della succursale del Liceo Galizia a Materdomini. Chiuse, anche se la decisione era stata prese molti giorni fa, e quindi per motivi non legati al cattivo tempo, anche le scuole di Angri che riapriranno il 9 ottobre e quelle di Scafati che invece riapriranno il prossimo 1° ottobre La Lega attacca il sindaco Vincenzo Napoli. Rosario Peduto “Non è possibile lasciare nell’incertezza
migliaia di studenti e soprattutto le loro famiglie” “Dopo la disastrosa organizzazione della riapertura delle scuole da parte del governo del PD, lo spericolato rinvio dell’inizio dell’anno scolastico in Campania deciso dal centrosinistra di De Luca, anche l’amministrazione cittadina del Partito Democratico riesce a creare ancora più confusione tra le famiglie e gli studenti salernitani comunicando, praticamente di notte, di voler lasciare le scuole chiuse a causa delle condizioni meteo” commenta così la scelta del sindaco Vincenzo Napoli di lasciare chiuse le scuole di ogni ordine e grado il coordinatore salernitano della Lega Rosario Peduto. Scelta che, precisa Peduto, viene contestata non tanto nel merito ma nel metodo e nei tempi “In passato abbiamo assistito alla chiusura delle scuole per allerte meteo meno gravi dei fenomeni che abbiamo visto in questi ultimi giorni, eppure si è proceduto a chiudere gli istituti cittadini con maggiore tempismo di quello visto in questa occasione” continua Peduto. “Gli evidenti effetti del maltempo di questi giorni e la delicata fase post-pandemia della scuola avrebbe dovuto indurre una maggiore reattività dell’amministrazione cittadina. Invece, la scelta di lasciare chiuse le scuole da parte dell’amministrazione di sinistra di Salerno è arrivata tardi, lasciando spiazzate migliaia di famiglia e di studenti” ha concluso il coordinatore della Lega Salerno Rosario Peduto. Attivo da oggi il servizio
per gli alunni disabili e per quelli che abitano nelle zone collinari Attivo da oggi il servizio per alunni disabili e per residenti nelle zone periferiche e collinari. Obbligo di mascherina a bordo sopra i 6 anni. Dunque da stamattina è stati attivato il Servizio Trasporto a mezzo scuolabus degli alunni frequentanti le Scuole dell’Infanzia e Primarie, residenti nelle zone periferiche e nelle frazioni collinari della città. E’ stato inoltre attivato, su tutto il territorio cittadino, il Servizio Trasporto degli alunni e studenti diversamente abili frequentanti le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I e II grado. In ottemperanza alle norme di sicurezza relative alla gestione e al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 (confermate con Ordinanza Regionale n. 72 del 24 settembre 2020) e ferme restando le di prevenzione già adottate nella stesura dei percorsi, fino al completo superamento dell’emergenza medesima, gli alunni ammessi ad usufruire del Servizio Trasporto avranno l’ obbligo di indossare la mascherina, pena il divieto assoluto di salire sui mezzi. Tale obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni e per i portatori di patologie incompatibili con l’uso del suddetto presidio. Al fine di garantire la sicurezza degli utenti trasportati, il Comune di Salerno, invita le famiglie e le componenti delle Istituzioni Scolastiche interessate a fornire la consueta collaborazione.
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