Stretta di De Luca su movida, matrimoni e eventi

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Stretta di De Luca su movida,
matrimoni e eventi
di Monica De Santis

Stretta sulla movida, sui matrimoni e sulle feste. Ma anche
nuove restrizioni per cinema e teatri. La nuova ordinanza
regionale, firmata dal governatore De Luca, la quarta, in meno
di una settimana, colpisce ancora una volta i settori più
penalizzati dal lockdown. L’ordinanza che ha decorrenza
immediata e durerà fino al prossimo 7 ottobre infatti prevede
che l’esercizio e la fruizione delle attività connesse a
Cinema, Teatri e Spettacoli dal vivo, Ristorazione e Bar,
Wedding e Cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza
dei protocolli. Ma non solo lo svolgimento di feste e di
ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del
limite massimo di n. 20 partecipanti per ciascun evento e
nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai
protocolli; L’ordinanza si applica a feste e ricevimenti anche
di matrimoni svolti in locali pubblici o aperti al pubblico e
in luoghi privati, con esclusivo riferimento alle feste
ricevimenti già organizzati in programma fino al 4 ottobre
2020, fermo restando che il limite numerico può essere
superato ove l’evento si svolge in forma statica con solo i
posti a sedere preassegnati con esclusione di buffet e la
composizione dei singoli tavoli dovrà prevedere la
partecipazione di soli congiunti. Il limite numerico di 20
partecipanti non si applica alle celebrazioni religiose per le
quali sono dettate apposite disposizioni. Ed ancora il limite
di 20 partecipanti, non costituisce limitazione di coperti
degli esercizi di ristoranti destinati all’utenza ordinaria.
Ma non è tutto sempre nell’ordinanza De Luca prevede che tutti
gli esercizi commerciali (bar, chioschi, pizzerie, ristoranti,
pub, vinerie, supermercati),dalle ore 22 non potranno vendire
bevande alcoliche d’asporto, di qualsiasi gradazione, nonché
di tenere in funzione distributori automatici. Agli esercizi
che non possano garantire queste misure è fatto obbligo di
chiusura alle ore 22; Dalle ore 22 alle ore 6 è fatto divieto
di consumo di bevande alcoliche, nelle aree pubbliche ed
aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali,
nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici;
Sospesa ancora l’attività di sagre e fiere e, in generale,
ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si
svolga in forma statica e con postazioni fisse. Divieto di
salire a bordo dei mezzi di trasporto ai passeggeri che non
indossino la mascherina. Infine obbligo di rilevare la
temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici
pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, per i
gestori di ristoranti ed altri esercizi analoghi obbligatoria
l’identificazione di almeno un soggetto per tavolo, della
rilevazione della temperatura.

“Ascoltiamo il commercio o
sarà la fine”
“Il “peso” degli aumenti dei contagi non può ricadere soltanto
sulle attività commerciali”. La Confesercenti provinciale di
Salerno non ci sta alla nuova ordinanza emessa dal Governatore
De Luca e attraverso una nota chiede maggiori controlli e
sanzioni per chi non si adegua, come già ribadito anche a
livello regionale. “E’ questa la nostra linea”, dichiara il
presidente Esposito, “altrimenti molte piccole imprese e
tantissimi commercianti specie della ristorazione chiuderanno
definitivamente. Proprio per questo sulla scorta dell’ultima
ordinanza emanata dal presidente De Luca, la numero 75, i
nostri uffici regionali hanno già chiesto i necessari
chiarimenti, puntualmente arrivati a distanza di pochi minuti
e che denotano una sensibilità importante per i settori
coinvolti. Siamo al fianco delle Istituzioni per cercare di
trovare la maniera giusta ed armonica per scongiurare il
propagarsi anche di una crisi economica oltre a quella
sanitaria ma dobbiamo essere coinvolti preliminarmente”
prosegue il presidente Esposito, “sembra di riscrivere i
“post” della fase 1 che tutti ci auguriamo possa davvero non
ritornare mai più, ma è nostra intenzione avere chiare le idee
specie per gli aspetti della comunicazione, ed allora
riproponiamo con forza e determinazione l’ istituzione di un
tavolo di lavoro permanente per l’ emergenza sanitaria ed
economica che possa avere la partecipazione dei vertici
sindacali di categoria. Le imprese al centro, perché siamo noi
a dover chiedere i necessari chiarimenti e siamo sempre noi a
dover comunicare ai nostri associati le decisioni
istituzionali come per esempio che da stasera non potranno più
fare il “take away” o che da domani non potranno più ospitare
nelle proprie strutture i matrimoni già previsti e le
cerimonie, probabilmente relativa al solo servizio buffet,
comunicazioni tristi difficili che determineranno la criticità
di decine di attività. Non è sempre e necessariamente colpa
degli operatori del commercio, anzi i nostri operatori sono
stati i primi a rimboccarsi le maniche per affrontare con
serietà l’emergenza affrontando enormi costi gestionali, e non
si può quindi condannarli ad una ulteriore crisi economica.
Gli assembramenti ed il mancato utilizzo dei dispositivi di
protezione individuali rappresentano esclusivamente un
problema culturale, non delle imprese. L’invito è dunque
quello di individuare e punire chi non rispetta le regole
anti-covid. Siamo pronti come sempre a collaborare con la
Regione, così come già dichiarato dal nostro presidente
regionale Vincenzo Schiavo, e l”istituzione del “tavolo” è una
priorità se vogliamo ragionare in maniera solidale e
sostenibile ed insieme arginare meglio e con più forze
l’emergenza sanitaria.
Dopo nove anni assolto Nicola
Cosentino
I giudici della corte di Appello di Napoli hanno assolto l’ex
sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, nell’ambito
del processo denominato ‘Il Principe e la scheda ballerina’.
Cosentino in primo grado era stato condannato dal tribunale di
Santa Maria Capua Vetere a 5 anni e mezzo per il reato di
tentativo di reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante
mafiosa, in relazione al finanziamento di cinque milioni di
euro per la costruzione di un centro commerciale a Casal di
Principe, struttura che non fu mai realizzata. Secondo il
filone investigativo della Dda di Napoli, il centro
commerciale era stato voluto dal clan dei Casalesi. Oltre 50
furono le ordinanze di custodia cautelare; oggi la Corte di
Appello ha assolto oltre a Cosentino anche tutti gli altri
imputati nello stesso procedimento. L’indagine della Direzione
distrettuale antimafia di Napoli da cui e’ nato il processo a
carico di Cosentino, porto’ nel dicembre 2011 all’arresto di
quasi 50 persone, non solo per la realizzazione del centro
commerciale il Principe (mai realizzato), ma anche per voto di
scambio in relazione alle elezioni comunali di Casal di
Principe del 2007 e del 2010. In cella finirono alcuni
politici, tra cui l’ex sindaco di Casal di Principe Cipriano
Cristiano, gia’ condannato in sede di giudizio abbreviato
insieme ad un’altra quarantina di imputati. Cosentino e
un’altra ventina di imputati avevano scelto la via del
processo ordinario. Il principale fatto contestato a Cosentino
riguardava all’incontro che l’ex sottosegretario ebbe a Roma
preso la filiale dell’Unicredit il 7 febbraio 2007, e che
secondo l’accusa doveva servire per fare pressioni sul
funzionario Cristoforo Zara per concedere il finanziamento da
5 milioni di euro per realizzare il centro commerciale. I
legali di Cosentino avevano sempre smentito la circostanza che
l’incontro fosse servito allo scopo indicato dalla Dda, in
quanto il prestito era gia’ stato deliberato il 31 luglio del
2006, e due giorni prima del famoso incontro, l’Ufficio Legale
dell’Istituto di Credito diede parere positivo all’erogazione;
peraltro l’erogazione fu poi bloccata. I giudici
d’appello hanno accolto tale ipotesi, assolvendo anche
Cristoforo Zara e Gaetano Iorio, imprenditore accusato di
associazione mafiosa. A carico di Cosentino resta ora una
condanna definitiva a quattro anni per per la corruzione di un
agente del carcere di Secondigliano (Napoli), un’altra a dieci
mesi di carcere perche’ riconosciuto colpevole di diffamazione
e violenza privata nei confronti dell’ex governatore della
Campania Stefano Caldoro; mentre è ancora in corso il processo
per concorso esterno in associazione camorristica, cosiddetto
Eco4 perche’ relativo alla gestione, ritenuta politico-mafiosa
da parte della Dda, di uno dei quattro Consorzi rifiuti del
Casertano, appunto l’Eco4; in primo grado Cosentino e’ stato
condannato a nove anni di carcere. Il processo riprendera’ il
28 ottobre, quando dovrebbe essere sciolta la riserva
sull’esame di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui
Nicola Schiavone, figlio del capoclan Francesco “Sandokan”
Schiavone. Nel ricorso della Dda viene contestato anche quanto
disposto dal tribunale nella sentenza di primo grado, ovvero
che la condotta di reato di Cosentino arriva fino al 2004; per
la Procura Antimafia Cosentino avrebbe agevolato i Casalesi
anche dopo, come confermato, a dire dell’accusa, dalle
condanne in primo grado per “Il Principe” e il processo
“Carburanti”, relativi a fatti accaduti dopo il 2004; in
entrambi i processi pero’ Cosentino, dopo la condanna di primo
grado, è stato assolto in Appello, e tale circostanza avra’
certamente un peso.
“Con la sua verità De Luca ha
stravinto ma ora gli elettori
devono aprire gli occhi di
fronte alle menzogne”
di Erika Noschese “Effetto traino di De Luca e del suo sistema
è ancora troppo presente nella città capoluogo”. Roberto
Celano prova a fare un’analisi del risultato elettorale delle
regionali che ha visto una vittoria schiacciante del
centrosinistra e del governatore De Luca. Per il consigliere
di minoranza è necessario, ora, partire da un progetto che
presenti un’idea di città differente per provare, fra circa
sei mesi, a conquistare Palazzo di Città. Le elezioni
regionali hanno fatto registrare una vittoria schiacciante del
centrosinistra e un netto crollo, di conseguenza, del
centrodestra. Si aspettava questo risultato? “Non in questi
termini ma è evidente che, dopo il Covid, si avesse la
percezione che chi governava era avvantaggiato. De Luca è
bravissimo a comunicare una realtà inesistente mentre ora sta
emergendo la verità; è stato beneficiato di una pandemia che
ha danneggiato l’intero Paese. Questi sono i fatti, prima del
Covid probabilmente De Luca non sarebbe stato neanche
candidato per i disastri fatti ma è evidente che dobbiamo
accettare il risultato elettorale, andare avanti sempre
coerentemente con le nostre idee e con le battaglie per la
comunità, per difendere la nostra gente e sperare che tutti si
rendano conto del bluff e delle sciocchezze raccontate in
questi mesi”. Lei è stato tra i candidati più votati a Salerno
città ma non è bastato… “E’ evidente che l’effetto traino di
De Luca e del sistema su Salerno è stato fortissimo e, almeno
nella città capoluogo ha avuto quasi le sembianze di una
elezione amministrative per i troppi candidati, consiglieri
regionali uscenti, new entry e quasi tutti di Salerno città.
Le difficoltà erano note, le abbiamo percepite in campagna
elettorale, si è mosso il sistema, con il peso della gestione
e per chi avrebbe dovuto avere un consenso largo in città è
stato difficile. In ogni caso, dobbiamo ringraziare i tanti
uomini e le tante donne liberi che non si sono lasciati
persuadere dalle sirene del potere, delle promesse e che hanno
votato contro il sistema, contro chi appariva più forte e
vincente. Speriamo in un futuro migliore per noi, per la città
e la Regione”. Crede che l’emergenza Covid abbia favorito la
vittoria schiacciante di De Luca? “Sicuramente. Questa
emergenza non solo ha favorito la rielezione ma ha rafforzato
anche i sindaci e i presidenti di Regione uscenti; questo
perchè è stato premiato chi ha avuto maggiore capacità di
comunicare una realtà inverosimile ma facendola percepire come
vera ai più. De Luca, si sa, ha grandi capacità comunicative,
soprattutto nel descrivere una realtà che non esisteva mentre
ora sta emergendo. Ora, non so se è colpa di De Luca questo
aumento dei contagi ma se prima eravamo, con tutto il sud, le
ultime regioni per numero di contagio il merito non era certo
di De Luca mentre a tanti è apparso come merito suo. Oggi
siamo in grave difficoltà, negli ultimi tre giorni abbiamo
registrato tre volte i contagiati della Lombardia,
somministrando meno tamponi della Lombardia stessa e i numeri
parlano chiaro. Spero che gli elettori possano capire che
siamo stati vittima di una farsa, di una comunicazione
martellante, di monologhi senza contraddittorio che hanno co
vinto gli elettori sul buon lavoro di un governo che invece è
stato pessimo. Dobbiamo avere anche la capacità di essere più
incisivi, capaci di aggregare, andare oltre le nostre
coalizioni, di presentare agli elettori un progetto
alternativo di città, con tutti quelli che ci vogliono essere
e    vogliono      sostenere      un’idea     diversa      di
cementificazione, dagli sprechi, controllo sociale, da un
sistema che premia la fedeltà e non il merito. Noi ci siamo e
vogliamo lavorare con tutti quelli che hanno un’idea diversa
di città”. A Salerno, Forza Italia non ha preso seggi ma Lello
Ciccone è pronto a fare ricorso al Tar. Perchè secondo lei il
partito ha subito questo netto tracollo? “Non solo a Salerno
città, il dato negativo è stato registrato un po’ in tutta
Italia; dobbiamo, probabilmente, essere più incisivi anche
nella comunicazione. Sui territori, nei comuni bisogna
riorganizzarsi in modo capillare, premiando gli amministratori
che hanno consenso. Questa è l’unica scelta possibile nel
momento in cui esiste solo in parte l’effetto traino del
presidente Berlusconi e il cambiamento territoriale diventa
assolutamente necessario”. Fra circa sei mesi la città
capoluogo è chiamata al voto per eleggere la nuova
amministrazione comunale. Da dove riparte? “Si riparte
sicuramente dalla necessità di riunire l’intero centrodestra e
di andare oltre, con un progetto di città alternativo. Io
credo che abbiamo tante idee da presentare agli elettori, con
una città del benessere, che ha come priorità amministrativa
la tutela dei territori, dell’ambiente, senza cementificazioni
selvagge per realizzare abitazioni che non servono perchè,
negli ultimi anni, abbiamo perso migliaia di abitanti. E’
necessario puntare sulle infrastrutture, gli impianti
sportivi, sul turismo. Abbiamo la possibilità di redigere un
programma attrattivo insieme agli alleati ma rivolgendoci
anche ai tanti che sono stanchi di essere malamente governati;
mancano o sono insufficienti i servizi essenziali; la città
vive nel degrado assoluto; manca la manutenzione, a fronte di
una tassazione spropositata a carico dei cittadini. Noi
dobbiamo essere bravi ad aggregare”.

“Troppi assembramenti davanti
alle scuole”
Scuole riaperte a Salerno e in molti altri comuni della
Campania. E come era prevedibile iniziano anche le prime
polemiche da parte di dirigenti, docenti e genitori. Argomento
principe di questa prima giornata di ritorno a scuola,
soprattutto a Salerno città, sono stati gli assembramenti
all’ingresso e all’uscita. E proprio sugli assembramenti degli
studenti ieri sera è intervenuto anche il governatore Vincenzo
De Luca, che nel corso della trasmissione di Rai Uno Porta a
Porta ha detto: “Abbiamo quasi il 90% di positivi al covid che
sono asintomatici ma questo non ci tranquillizza, perchè
intanto hanno aperto le scuole, una novità rispetto a sei mesi
fa e l’assembramento all’ingresso e all’uscita è totale. E
davanti alle scuole – ha aggiunto – nessuno controlla nulla.
Se vogliamo convivere per altri dieci mesi con il covid19,
perchè se ci va bene tra dieci mesi avremo il vaccino, il
sistema di controllo del territorio deve essere rigoroso e
capillare”. Controlli che sono stati chiesti da molti genitori
delle scuole superiori e da qualche dirigente delle scuole
materne ed elementari, dove ad assembrasi non sono gli
studenti ma bensì i genitori che restano davanti alle scuole a
parlare senza rispettare nessun tipo di distanziamento. Ma
tornando al primo giorno di scuola a Salerno, non si sono
registrati grossi problemi, gli studenti, in classe, si sono
quasi tutti adeguati alle nuove regole. Oggi per alcuni
istituti ci sarà il rientro in classe di quella parte di
alunni lasciati a casa per dare la possibilità ai ragazzi
delle nuove classi di potersi ambientare meglio durante il
primo giorno di scuola. Resteranno ancora a casa gli alunni
del Regina Margherita, che lo ricordiamo, per una grave
carenza di spazi non riesce ad ospitare nessuna delle classi.
Così come restano a casa gli alunni del Nautico, Nella
giornata di lunedì infatti, un bidello è risultato positivo al
covid, e la preside Daniela Novi si è vista costretta ad
applicare la Dad per tutto l’isituto a tempo indeterminato.
De   Luca:  “Questa                              è      la
penultima ordinanza                              e     poi
chiudo tutto”
“Questa é la penultima ordinanza che ho emesso. La penultima
decisione prima di chiudere tutto nuovamente. Possiamo fare
due scelte andare verso il lockdown, quindi chiudere tutto, ma
questo avrebbe ricadute economiche pesanti per tutta la
popolazione della Campania, oppure decidere di convivere con
il Covid, ma questo richiede il rispetto rigoroso delle regole
che vengono imposte dall’organizzazione sanitaria e dalle
autorità”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De
Luca nel corso della registrazione di Porta a Porta, la
trasmissione condotta da Bruno Vespa, andata in onda ieri sera
su Rai Uno. Nel corso della trasmissione De Luca ha affrontato
diversi temi ed ha parlato anche dei controlli e del lavoro
delle forze dell’ordine, scomparso, a suo dire in questi
ultimi mesi. “Se vogliamo convivere con il virus per altri
dieci mesi, quando avremo disponibilità del vaccino se ci va
bene, il controllo del territorio dev’essere rigoroso e
capillare. Io rilevo che da due, tre mesi le forze dell’ordine
da questo punto di vista sono scomparse, non trovo più una
pattuglia dedicata al lavoro di controllo anti Covid. Se
pensiamo di convivere con il Covid in queste condizioni per
altri 10 mesi dobbiamo dire chiaramente agli italiani che tra
un mese dobbiamo chiudere tutto”. De Luca ha ricordato
l’ordinanza del ministro della Salute “che rende obbligatorio
l’uso della mascherina dopo le 18. Ma – ha aggiunto – se dopo
le 18 nessuno porta la mascherina dobbiamo capirci: se
facciamo le ordinanze dobbiamo farle rispettare, e devono
farle rispettare le forze dell’ordine e le polizie municipali,
che in questoultimo periodo sono assenti”.

Auto     e      intelligenza
artificiale:   automobile.it
presenta “Guido”, il primo
assistente   virtuale   alla
scelta dell’auto
Tra le ultime tendenze in campo tecnologico troviamo senza
dubbio l’intelligenza artificiale, il cui mercato nella sola
Italia vale già più di 200 milioni di euro ed è in forte
crescita.

Anche nel settore automotive le applicazioni dell’AI sono in
continua crescita – anche se sinora hanno riguardato
soprattutto guida e diagnostica delle vetture. Ad allargare
ulteriormente le aree di applicazione di questa innovativa
tecnologia ci penserà “Guido”, assistente virtuale unico nel
suo genere lanciato questo settembre da automobile.it – sito
di annunci di proprietà del gruppo eBay. “Guido”, intelligenza
artificiale con la quale è possibile comunicare tramite chat,
aiuterà l’utente nella fase di ricerca della sua prossima
vettura – indirizzandolo verso il mezzo più appropriato alle
proprie esigenze.

Per capire l’utilità di una simile tecnologia basta pensare a
quanto sia complicato orientarsi tra i vari modelli di
automobile e le decine di allestimenti e motorizzazioni oggi
in commercio. L’assistente virtuale presente sul magazine
online di automobile.it, dopo aver posto alcune domande
all’utente e aver ascoltato le sue esigenze, è in grado di
selezionare gli annunci delle vetture che rispondono alle
caratteristiche e al budget individuati con estrema rapidità,
velocizzando un processo che avrebbe altrimenti richiesto
all’utente svariate ore. “Guido” (disponibile gratuitamente
accadendo a questa pagina del magazine) può gestire migliaia
di conversazioni in contemporanea ed elaborare in tempo reale
le informazioni rilasciate dagli utenti, così da fornire un
aiuto personalizzato e concreto.

Ma questa è solo una delle tante possibili applicazioni
dell’AI per il settore automotive. Dal momento dell’acquisto
si passa infatti a quello della guida: la tecnologia diventa
essenziale per i nuovi sistemi di sicurezza e di comfort,
tanto che secondo delle recenti analisi entro il 2025 il 98%
dei veicoli sarà connesso e a distanza di altri 10 anni il 75%
sarà a guida autonoma.

Proprio quello della guida autonoma è oggi un tema molto
discusso, visti i diversi passi in avanti fatti solo negli
ultimi anni che hanno introdotto sistemi di assistenza alla
guida sempre più avanzati. Oggi alcune automobili sono capaci
di leggere la strada, capire i segnali e prevedere eventuali
imprevisti o difficoltà a seconda della situazione in cui ci
si trova, aumentando di conseguenza la sicurezza a bordo.

L’intelligenza artificiale applicata al mondo dell’automobile
si trova, dunque, solo all’inizio del suo percorso e ha ancora
molto da offrire tra nuovi servizi e tecnologie sempre più
all’avanguardia.

Scuole chiuse in molti comuni
dell’Agro
di Monica De Santis

Neanche domani suonerà la campanella per molti degli studenti
dell’Agro Nocerino Sarnese.   A causa delle cattive condizioni
metereologiche, che da sabato stanno creando non pochi
problemi nelle cittadine dell’agro, e che ha visto
l’evacuazione di diverse famiglie e molti comuni, molti
sindaci hanno deciso di sospendere le attività didattiche o
comunque rinviarle la dove non era ancora iniziate. Così ha
deciso il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato che già
dalla mattina di ieri aveva comunicato la sospensione delle
attività didattiche per la giornata di oggi per le scuole di
ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale. La
decisione si è resa necessaria – ha dichiarato il sindaco in
una nota inviata agli organi di informazione – in
considerazione del permanere dello stato di criticità
metereologica che sussiste ancora per la giornata di domani
anche in relazione allo stato di attenzione di classe 6a per
rischio di smottamenti franosi. Considerata pertanto la
riattivazione del POC è sentito il responsabile dello stesso
direttivo della protezione Civile. Si ravvisa inoltre,
considerata le criticità delle ultime ore, la necessità di
effettuare verifiche alle strutture scolastiche e alle strade
urbane interessate da allagamenti e accumulo di detriti.
Considerando infine la concomitante chiusura già disposta dai
comuni viciniori anche al fine di evitare disagi alla
popolazione scolastica e alle relative famiglie provenienti
dal comprensorio. La relativa Ordinanza è in corso di
pubblicazione sul sito del Comune di Nocera Inferiore. Stesso
provvedimento emanato anche a Roccapiemonte dove, a causa del
prolungarsi dell’allerta meteo su tutta la regione, cosi’ come
annunciato dalla Protezione Civile, per consentire una
complessiva pulizia di tutte le arterie stradali cittadine e
per effettuare un minuzioso controllo dei plessi scolastici
territoriali, il Sindaco Carmine Pagano ha emesso un’
ordinanza che prevede la proroga di chiusura delle scuole di
ogni ordine e grado presenti a Roccapiemonte nella giornata di
domani martedi’ 29 settembre. Scuole chiuse anche a Castel San
Giorgio. Il sindaco Paola Lanzara ha gà reso noto che sarà
garantito l’inizio del nuovo anno scolastico il 30 settembre.
Stesso discorso per Sarno, dove anche qui il sindaco ha deciso
di sospendere le attività didattiche per tutte le scuole di
ogni ordine e grado. Scuole chiuse anche a Nocera Superiore
dove il sindaco ha fatto sapere che sono sospese anche le
attività della succursale del Liceo Galizia a Materdomini.
Chiuse, anche se la decisione era stata prese molti giorni fa,
e quindi per motivi non legati al cattivo tempo, anche le
scuole di Angri che riapriranno il 9 ottobre e quelle di
Scafati che invece riapriranno il prossimo 1° ottobre

La Lega attacca il sindaco
Vincenzo Napoli.    Rosario
Peduto   “Non  è  possibile
lasciare    nell’incertezza
migliaia    di   studenti    e
soprattutto le loro famiglie”
“Dopo la disastrosa organizzazione della riapertura delle
scuole da parte del governo del PD, lo spericolato rinvio
dell’inizio dell’anno scolastico in Campania deciso dal
centrosinistra di De Luca, anche l’amministrazione cittadina
del Partito Democratico riesce a creare ancora più confusione
tra le famiglie e gli studenti salernitani comunicando,
praticamente di notte, di voler lasciare le scuole chiuse a
causa delle condizioni meteo” commenta così la scelta del
sindaco Vincenzo Napoli di lasciare chiuse le scuole di ogni
ordine e grado il coordinatore salernitano della Lega Rosario
Peduto. Scelta che, precisa Peduto, viene contestata non tanto
nel merito ma nel metodo e nei tempi “In passato abbiamo
assistito alla chiusura delle scuole per allerte meteo meno
gravi dei fenomeni che abbiamo visto in questi ultimi giorni,
eppure si è proceduto a chiudere gli istituti cittadini con
maggiore tempismo di quello visto in questa occasione”
continua Peduto. “Gli evidenti effetti del maltempo di questi
giorni e la delicata fase post-pandemia della scuola avrebbe
dovuto indurre una maggiore reattività dell’amministrazione
cittadina. Invece, la scelta di lasciare chiuse le scuole da
parte dell’amministrazione di sinistra di Salerno è arrivata
tardi, lasciando spiazzate migliaia di famiglia e di studenti”
ha concluso il coordinatore della Lega Salerno Rosario Peduto.

Attivo da oggi il servizio
per gli alunni disabili e per
quelli che abitano nelle zone
collinari
Attivo da oggi il servizio per alunni disabili e per residenti
nelle zone periferiche e collinari. Obbligo di mascherina a
bordo sopra i 6 anni. Dunque da stamattina è stati attivato il
Servizio Trasporto a mezzo scuolabus degli alunni frequentanti
le Scuole dell’Infanzia e Primarie, residenti nelle zone
periferiche e nelle frazioni collinari della città. E’ stato
inoltre attivato, su tutto il territorio cittadino, il
Servizio Trasporto degli alunni e studenti diversamente abili
frequentanti le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di
I e II grado. In ottemperanza alle norme di sicurezza relative
alla gestione e al contenimento dell’emergenza epidemiologica
da COVID 19 (confermate con Ordinanza Regionale n. 72 del 24
settembre 2020) e ferme restando le di prevenzione già
adottate nella stesura dei percorsi, fino al completo
superamento dell’emergenza medesima, gli alunni ammessi ad
usufruire del Servizio Trasporto avranno l’ obbligo di
indossare la mascherina, pena il divieto assoluto di salire
sui mezzi. Tale obbligo rimane escluso per i bambini al di
sotto dei sei anni e per i portatori di patologie
incompatibili con l’uso del suddetto presidio. Al fine di
garantire la sicurezza degli utenti trasportati, il Comune di
Salerno, invita le famiglie e le componenti delle Istituzioni
Scolastiche interessate a fornire la consueta collaborazione.
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