Amministrative 2021, dopo furiose
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Amministrative 2021, dopo nove anni di furiose battaglie i Figli delle Chiancarelle sono in campo di Erika Noschese Dopo nove anni di battaglia, i Figli delle Chiancarelle scendono in campo per provare a conquistare Palazzo di Città. Ad annunciarlo, ieri mattina, Edy Piro, Vincenzo De Simone, Carla Cioffi, Renato d’Anna, Daniela De Vita, Elvira Cavalli e Mimmo Florio, sottolineando che – quando il momento lo permetterà – apriranno una sede elettorale per incontrare gli elettori e spiegare il programma elettorale. “Quando la sera tra il 25 ed il 26 novembre del 2011 Edy Piro ebbe l’intuizione di creare il gruppo facebook Figli delle Chiancarelle, come reazione all’ennesima spacconata del sindaco “eterno” Vincenzo De Luca che aveva appena presentato ai salernitani il nuovo logo di Salerno, la “S” di Vignelli da 200 mila euro, nessuno di noi che vi aderì con entusiasmo e convinzione avrebbe mai potuto immaginare che per nove anni sarebbe stato protagonista attivo di un percorso di cittadinanza senza precedenti in città – hanno dichiarato gli amministratori della pagina social – Per 9 anni abbiamo deriso il Re. Per 9 anni abbiamo messo in piedi un sistema di contro informazione contro lo strapotere delle “veline” di Palazzo, tirando fuori carte e documenti che giacevano ben nascosti nei cassetti, diventando punto di rifermento di numerose testate nazionali e trasmissioni d’inchiesta come Report.Per 9 anni lo abbiamo combattuto culturalmente, decisi a porre un argine al familismo amorale e al cuoppismo immorale messo in piedi con i soldi pubblici. Per 9 anni abbiamo avviato battaglie legali amministrative e penali a difesa dell’ambiente e del paesaggio, della salute e dell’identità cittadina. Contro il
consumo di suolo e l’invereconda privatizzazione dei beni comuni, contro la dissennata politica urbanistica dell’amministrazione comunale, sempre più attenta a garantire gli interessi di pochi a scapito di quelli della collettività”. I fondatori de I Figli delle Chiancarelle, nel ripercorrere i nove anni che hanno contraddistinto il loro operato, sottolineano anche le querele di questi anni. Nonostante ciò, il gruppo non si è mai arreso, andando avanti per la loro strada: “Per 9 anni il gruppo è stato un punto d’incontro di professionisti non allineati, giornalisti non cuoppizzati, tecnici indipendenti, semplici cittadini insofferenti e sdegnati per quello che avviene in città spudoratamente sotto i loro occhi. Un vero e proprio network dell’attivismo sociale – hanno aggiunto – Per 9 anni di fatto siamo stati opposizione extra comunale, non violenta, pacifica e colorata, anche nel linguaggio”. Da qui la decisione di aprire una sede fisica ed avviare un percorso partecipato, “aperto a tutti quelli che voglio scardinare questo sistema di potere quasi trentennale”. “I 9 anni trascorsi hanno messo in evidenza purtroppo che non esiste una effettiva opposizione politica all’amministrazione comunale e questo ci hanno convinto che servisse una nostra discesa “anche” in Politica per il superamento del trentennio deluchiano, della sua prole illuminata e degli “adoranti” del Sistema”, hanno aggiunto, sottolineando di essere al lavoro per la presentazione di una lista civica e di un candidato sindaco “per il quale auspichiamo il sostegno di altre realtà cittadine impegnate socialmente”. Causa Covid e zona rossa, l’apertura effettiva della sede avverrà quando lo permetteranno le disposizioni nazionali e regionali. “Chiunque di voi potrà dare il contributo che si sente di dare, abbiamo bisogno della mano di tutti – hanno poi detto infine – In questo contesto è impresa ancora più ardua quella che ci accingiamo ad intraprendere. Ci vuole davvero coraggio ed anche una certa dose di follia. Abbiamo a cuore Salerno”.
«L’antica fontana di Largo Campo in condizioni indecorose», i Figli delle Chiancarelle scrivono alla Soprintendenza di Erika Noschese Una delle fontane più belle della città di Salerno versa in condizioni indecorose. Lo denuncia l’associazione – nonché noto gruppo facebook – Figli delle Chiancarelle che, questa mattina, presenteranno una lettera alla Soprintendenza per i Beni Archeologici e Belle Arti e al Soprintendente Francesca Casule per portare alla loro attenzione la situazione di degrado in cui versa l’antica fontana di “Largo Campo”, da sempre attribuita a Luigi Vanvitelli. «E’ una delle fontane più belle di Salerno, forse la più bella, certamente quella più cara ai salernitani e ciò nondimeno versa in condizioni davvero indecorose, al punto che temiamo per la sua conservazione – scrivono i membri dell’associazione Figli delle Chiancarelle – Eppure, il bene è sottoposto a tutte quelle disposizioni del Codice dei beni culturali che imporrebbero al Comune di Salerno – che ne è proprietario – di assicurare la salvaguardia e il decoro». L’associazione attenziona poi Palazzo Genovese «ormai miseramente ridotto a mero supporto di discutibili illuminazioni natalizie», scrivono poi i Figli delle Chiancarelle che lanciano un appello al Soprintendente Francesca Casule affinché vada a constatare di persona «la fondatezza delle nostre preoccupazioni». Da qui, dunque, la richiesta di un intervento
urgente per riportare agli antichi splendori l’antica fontana di Largo Campo, le cui modanature architettoniche appaiono seriamente danneggiate. Acqua rossa, il caso in Procura: richiesto anche l’intervento del Noe di Erika Noschese Continua il mistero relativo all’acqua rossa nel canale della spiaggia di Santa Teresa. Dopo le numerose segnalazioni del consigliere d’opposizione Gianpaolo Lambiase e dei membri del gruppo facebook Figli delle Chiancarelle, la questione è finita, ormai da tempo, sulla scrivania del consigliere Antonio Cammarota, presidente della commissione Trasparenza. Ad oggi, infatti, resta ancora avvolta nel mistero la causa che porta il canale a tingersi di rosso. In attesa dell’ispezione complessiva programmata nel mese di novembre nella giornata di ieri, il presidente Cammarota ha invitato in commissione il presidente Michele Picardi della Salerno Sistemi e l’ingegnere Nappi per cercare di risalire alle cause che portano il torrente a tingersi di rosso, almeno una volta ogni 20 giorni. Picardi, dal canto suo, ha ribadito – in commissione trasparenza – di aver effettuato, dallo scorso luglio, almeno cinque interventi in loco ma l’ultimo espurgo sarebbe stato effettuato con scarsi risultati poiché si raggiungono solo determinati punti ragion per cui non è stata individuata l’origine in loco, nonostante sia ormai chiara la presenza di materiale ferroso, ipoteticamente proveniente da alcune attività presenti nella città capoluogo, nei pressi del
punto “incriminato”. E proprio dalle attività che sversano ferro dovrebbero concentrarsi le “indagini” per tentare di fermare, definitivamente, lo sversamento illegale. Dopo l’intervento dei vigili urbani e i risultati prodotti sia dal laboratorio analisi per il Comune di Salerno sia dal laboratorio privato su richiesta del consigliere di Salerno di Tutti la commissione trasparenza solleciterà l’ingegnere Luca Caselli, direttore del settore Ambiente del Comune di Salerno a fornire tutti gli accertamenti per poi mandare gli atti in Procura in quanto ad oggi non è stata individuata né la causa né l’entità del problema. In commissione trasparenza viene dunque confermata l’ipotesi dello sversamento abusivo, come aveva ipotizzato già il consigliere Lambiase, legati ai cicli produttivi delle aziende. Ad occuparsi della questione anche Italia Nostra che avrebbe provveduto a chiedere l’intervento del Noe dopo numerosi episodi denunciati anche attraverso la pagina facebook de I figli delle Chiancarelle. Il mare del porto Marina d’Arechi diventa terreno accatastato Andrea Pellegrino Mare che viene accatastato come terreno in formazione. Capita anche questo al porto turistico di Marina d’Arechi, finito al centro di un nuovo esposto presentato da Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle. Mare che diventa terra, stravolgendo quel che doveva essere il porto isola della costa est di Salerno. E, invece, al catasto sono comparse tre nuove particelle che corrispondono al braccio di mare che avrebbe dovuto separare
il porto dalla terraferma per evitare danni ed interferenze all’attuale habitat naturale. Invece i danni per la costa sono sotto gli occhi di tutti da alcuni anni. Così come è visibile la spiaggia che si è formata a favore del Marina d’Arechi, grazie alla modifica delle correnti e al mancato completamento delle opere a terra, compreso il famoso ponte di Calatrava che, per ammissione dello stesso archistar – in visita di recente a Salerno –, sarà modificato. Così come modifiche riguarderanno l’intero progetto finale del Marina d’Arechi, seppur, allo stato, il tutto non sarebbe stato messo neppure nero su bianco. Così, secondo quanto denunciato, cambierebbe tutto facendo venire meno anche gli studi meteomarini presentati per ottenere l’autorizzazione paesaggistica che sostenevano la realizzazione del ponte per non alterare la linea di costa. Inoltre, quel canale sarebbe dovuto rimare lì, anche perché su di esso si sarebbe dovuto realizzare un tratto di lungomare con l’affacciata sul porto. Ma nell’esposto di sei pagine ci sono altri elementi, tra cui le carte scomparse dal Comune di Salerno e l’assunzione a tempo determinato, nel consorzio che gestisce il porto, della figlia di un dirigente della Regione Campania che ha firmato la concessione. Il caso Marina d’Arechi è approdato più volte in commissione trasparenza del Comune di Salerno ma il fascicolo con tutte le carte progettuali non si trova. Risulta smarrito dall’archivio di Palazzo di Città. Così come attualmente non ci sarebbe traccia del nuovo progetto annunciato proprio da Santiango Calatrava qualche settimana fa al Marina d’Arechi, alla presenza del governatore De Luca, dell’imprenditore Gallozzi e del sindaco Napoli. L’unica certezza è che parte di mare è diventata terreno per il catasto mentre da tempo la struttura beneficia di una spiaggia privata inizialmente non prevista e non considerata.
“Privatizzazione” del porticciolo, Italia Nostra e Chiancarelle chiedono gli atti Brigida Vicinanza Il rischio è quello di trasformare lo specchio d’acqua antistante il porticciolo di Partena della zona orientale da pubblico a privato. La cooperativa che da anni era presente proprio al porticciolo adesso “ottengono” anche lo specchio d’acqua antistante, con affidamento diretto e senza un bando di gara di evidenza pubblica. Questa è la “denuncia” da parte dell’associazione Italia Nostra e del gruppo “Figli delle Chiancarelle” che adesso hanno chiesto a Palazzo di Città di poter accedere agli atti del caso, per poter capire il progetto e se e quando la cooperativa “Diporto Pastena 94” prenderà proprio quella parte di mare fino ad oggi “libera” a tutti e per farne cosa. Il pericolo di una “privatizzazione” degli ormeggi e dell’accesso in acqua è a quanto pare più che un’idea astratta. La concessione è stata data insomma alla cooperativa che gestisce già l’arenile, si tratta di un gruppo di persone che utilizzano il porticciolo da anni ma che purtroppo hanno trasformato tutta la spiaggia in un grande rimessaggio. “Una situazione sotto gli occhi di tutti – hanno sottolineato alcuni residenti, ma anche i componenti delle associazioni – ora con la concessione anche dello specchio d’acqua, per ben 6 anni, si presume si dovranno installare delle strutture fisse di cui non si sa nulla. Per questo è stata fatta richiesta di accesso agli atti. Inoltre presumiamo non sarà più possibile utilizzare l’approdo liberamente. Ci saranno recinzioni, sarà interdetto l’attracco, la discesa e la risalita delle barche? Tutte domande a cui vorremmo risposte chiare e celeri”. Una questione, quella del
porticciolo della zona orientale che pare non dare pace a residenti e cittadini salernitani. Adesso i dubbi iniziano ad aumentare, soprattutto se l’area diventerà completamente privata a addirittura chiusa all’accesso di tutti. Ma le due associazioni (Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle) da sempre attive sul territorio salernitano vogliono vederci chiaro, sperando che possano trarre qualcosa di utile, soprattutto a difesa di un bene comune come il mare e le spiagge salernitane. Ed è proprio questa la richiesta inoltrata a Palazzo di Città, a cui si spera venga data subito una risposta, ovvero di poter accedere agli atti, visto che sono stati “nascosti” fino ad ora, per informare la cittadinanza e poter agire di conseguenza, a difesa di quella piccola “oasi” che si trova nella zona orientale e che spesso non viene valorizzata «Via Vernieri, i soliti ignoti» La denuncia degli abitanti Erika Noschese Continuano le segnalazioni di rifiuti a Salerno. Come denunciato, ancora una volta, dal gruppo facebook Figli delle Chiancarelle, non poche sono le zone periferiche di Salerno invase da ogni genere di rifiuto. In particolare, le zone attualmente più colpite dal degrado sono quelle di via Arce e nei pressi della stazione metropolitana del Duomo, in via M.Vernieri. In via Arce, proprio di fronte ad un’abitazione privata, ignoti hanno bruciato il bidone per la raccolta dei rifiuti. Gli addetti ai lavori hanno provveduto alla rimozione
del bidone ma senza ripulire la zona, come si evince dalla foto. Sul marciapiedi, infatti, sono ancora presenti residui di sacchi della spazzatura, quelli utilizzati per l’indifferenziato che risultano essere non poco dannosi per la salute dei cittadini e dell’ambiente. Inoltre, gli operatori ecologici – a detta dei cittadini assenti da mesi nelle zone sopracitate – non avrebbero ancora provveduto alla sostituzione del bidone bruciato e, di conseguenza, rimosso. «Via Vernieri, i soliti ignoti», denunciano i cittadini della zona attraverso il gruppo facebook delle Chiancarelle che, da sempre, si occupa di denunciare – anche tramite canali social – le situazioni di degrado in diversi punti della città di Salerno. Un fiume di candidati per il Cinque Stelle Si vota anche oggi, il sistema e ̀ andato in tilt ci» Due gli uscenti che si sono ricandidati alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle. Si tratta di Andrea Cioffi che ritenta la corsa per il Senato e di Angelo Tofalo, deputato uscente. Per il resto la carica di aspiranti senatori ed onorevoli e ̀ davvero imponente. A Salerno città ci sono Nicola Provenza ed Oreste Agosto – in corsa per il Senato – già sfidanti alle primarie per la candidatura a sindaco (poi sfumata per entrambi) alle ultime elezioni amministrative. Due gli indipendenti: Carla Cioffi e Renato D’Anna, attivisti del gruppo Facebook “Figli delle chiancarelle”. Ed ecco tutti i candidati: Per il Senato: Ernesto Franco, Rosario Esposito,
Giovanni Santaniello, Pasquale Milite, Giuseppe Militti, Giuseppe Granozio, Antonio Caiazza, Pasquale Roscigno, Luigi Magliano, Luigi Gilardi, Paolo Fortunato, Antonio Di Salvio, Antonio Matonte, Antonio Granato, Rodolfo Tito, Emiliano Tessitore, Vincenzo Nobile, Gerardo Moccaldo, Carmelo Giannattasio, Giovanni Corcione, Antonio Trotta, Domenico Di Ruocco, Valentino Balsio, Massimo Lauria, Agostino Scuoppo, Antonio Gallo, Ernesto Langella, Cosimo La Mura, Antonio Cioffi, Luigi Cava, Beniamino Vuocolo, Bruno Vitale, Angelo Ivone, Vincenzo Aversa, Angelo Ciervo, Antonio Galardo, Carmine Iannone, Giampiero Petracca, Cicatiello Sonia, Alessandra Pagliuca, Giulia Lamberti, Carmela Santarcangelo, Stefania Guarracino, Gerardina Di Cunzolo, Carla Cioffi, Virginia Villani, Daniela Landi, Carmela Bufano, Luisa Angrisani, Raffaella Piccolo, Annarita Di Tuoro, Flavia D’Amato, Felicia Gaudiano, Maria Rosaria Di Bello, Esterina Mucciolo, Donatella D’Agostino, Anna Scaramella, Mariangela Bastardo, Giovanna Gaito, Emilia Giordano, Nicola Provenza, Guido Ginetti, Remigio Cammarano, Pietro Di Gennaro, Francesco Zurolo, Catello Lambiase, Mario Ciaglia, Gabriele Baratta, Andrea Quaranta, Pietro Contaldi, Alfonso Fornaro, Francesco Virtuoso, Ruggiero Siniscalchi, Giuseppe Reina, Cosimo Amoroso, Ivano Esposito, Fabio Bergamo, Emiddio Esposito, Manzo Maurizio, Pasquale Farina, Mirko Cantarella, Giuseppe Buono, Livio Cuccurullo, Marco Petillo, Federico Salerno, Gian- franco Opromolla, Renato D’Anna, Lucio Bertolini, Vincenzo Buonomo, Domenico Lu- sciano, Armando desiderio, Alfonso Troisi, Vincenzo Buonomo, Domenico Lusciano, Vincenzo Giuliana, Salvatore De Vivo, Matteo Sonderegger, Ruggiero Siniscalchi, Luigi Gargiuolo, Cosimo Amoroso, Ivano Esposito, Giuseppe Pironti, Salvatore Fiore, Agostino Clavelli, Carmine Del Forno, Pier Paolo Salsano, Giuseppe Bruno, Giuseppe Benevento, Giovanni Lambiase, Adriano Mongiello, Claudio Romano, Agostino Romano, Claudio Gallotta, Ferdinando Grimaldi, Antonio D’Ascoli, Vito Salerno, Alfredo De Caro, Giuseppe Morrone, Vincenzo Masullo, Giuseppe Calabrese, Lorenzo Lentini, Nicola Fierro, Carlo Mandara, Pino Apicella,
Alessandro Baldino, Venanzio Pagano, Andrea De Simone, Maurizio Citro, Enrico Farro, Fabio Orga, Martino Monaco, Adelmo Cammarota, Fabio Lambiase, Massimo Grieco, Domenico Avallone, Luigi Greco, Antonio Potignano, Giovanni Rosati, Andrea Cioffi, Gabriele Gasparro, Vincenzo Amaro, Marco Costanzo, Claudio Nigro, Mariano Pellegrino, Alfonsina Di Napoli, Cosimo Panico, Alfonso Giordano, Francesco Argento, Luigi Larocca, Oreste Agosto. Per la Camera: Tony Manuel Sprechino, Roberta Oricchio, Gerardo Giannella, Roberta Pecoraro, Pietrangelo Giorgio, Flavio Ferrara, Francesca Calabrese, Gerardo Bosco, Almerico Resciniti, Vito Avallone, Ludovico Scarpato, Roberto Della Greca, Anna Bilotti, Salvatore Villano, Carmine Di Blasi, Fabrizio Della Rocca, Tiberio Lecce, Giuseppe Tancredi, Salvatore Marco annunziata, Raffaele Carbone, Alberico Sorrentino, Mario Sabetta, Livio Scirocco, Fabio Paolucci, Adele Bamonte, Carmine Pacifico, Angelo Tofalo, Giuseppe Scarconio, Andrea Milo, Francesco Scuoppo, Francesco Prisco, Angelo Feola, Giovanni Fontana, Antonio D’Amico, Maria Assunta Manzione, Luigi Gorga, Carlo Montefusco, Francesco Pascale, Carlo Ciotti. Luigi Di Maio: «Anche io candidato ma nel mio territorio, come vuole la regola» Con le Parlamentarie del Movimento 5 Stelle che tra ieri ed oggi sono in procinto di scegliere i candidati per le elezioni politiche del 4 marzo prossimo sputa anche l’aspirante premier Lugi Di Maio: «Sono iniziate le parlamentarie con cui gli iscritti del MoVimento 5 Stelle scelgono i candidati che saranno in lista. E tra questi candidati ci sono anche io, nel mio collegio della Camera Campania 1 perche ̀ la regola e ̀ che ci si candida nel proprio territorio e non dove conviene. Le nostre regole valgono per tutti e ne siamo orgogliosi. Buon voto a tutti!». Di Maio, dunque, intende giocarsi un ruolo alle Politiche 2018 ma non risparmia accuse e frecciatine ai suoi avversari politici che hanno scelto di candidarsi
altrove. Gli esclusi/ Cafiero e Ferrigno fuori dopo la candidatura alle amministrative Dalla lunga lista di candidati il Movimento 5 Stelle ha decretato due esclusioni. Si tratta di Rosa Cafiero e Gaetano Ferrigno, candidati alle scorse elezioni amministrative con la lista civica di Dante Santoro. Ad annunciarlo e ̀ proprio Ferrigno, escluso a causa della sua ineleggibilità in quanto candidato alle scorse elezioni amministrative, in una lista civica «elevata al rango di “forza politica”, dall’ennesima regola partorita da qualche brillante mente dello staff, ergo, pur avendo rispettato tutte le re- gole presenti al momento della mia scorsa candidatura, mi ritrovo adesso al di sotto di chi nel movimento non ha mai militato o di qualche iscritto di recente!», ha detto infatti l’or- mai ex aspirante candidato, annunciando però che continuerà a votare per il m5s non senza nascondere un pizzico di delusione. Amarezza che, come facilmente prevedibile, condivide con l’altra esclusa. Politiche 2018, al via le Parlamentarie dei grillini per il 4 marzo Tra i possibili candidati i “chiancarelli” Carla Cioffi e
Renato D’Anna Erika Noschese Prendono uffcialmente il via oggi le parlamentarie del Movimento 5 Stelle per eleggere i candidati che saranno protagonisti delle politiche del 4 marzo prossimo. A scendere in campo, due salernitani indipendenti appartenenti al noto gruppo facebook Figli delle Chiancarelle, Renato D’Anna e Carla Cioffi, membri del gruppo e aspiranti candidati 5 stelle che, di fatto, hanno annunciato la loro disponibilità alle parlamentarie on line del Movimento di Beppe Grillo. D’Anna, in particolare, ha ripercorso il suo trascorso in politica, evidenziando le cause che lo hanno coinvolto personalmente, dal referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti fino al comitato contro la privatizzazione dell’acqua, passando per la disciplina della caccia, le centrali nucleari, l’interruzione di gravidanza e tante altre battaglie sociali non ultimo il referendum contro le trivelle.«A li- vello locale l’impegno con il movimento ed altre associazioni teso ad arginare il fenomeno Deluchiano e restituire dignità alla nostra città oltre che alla Regione. Ho provato a dare il mio contributo nella questione Fonderie Pisano e resto fiducioso in un risultato positivo della vicenda, combattuto lo sventramento di piazza Alario e piazza Cavour, contrastato “l’egomostro Cessent” (in riferimento al Crescent ndr) e lo sfondamento di una montagna per avere il viale monumentale dopo porta Ovest, affiancato il comitato per salvaguardare il porticciolo di Pastena dall’inondazione cementizia…”, ha scritto Renato D’Anna, annunciando la sua disponibilità a candidarsi. Tra i possibili candidati alle politiche del 4 marzo anche Carla Cioffi, da sempre impegnata nel sociale. «Se a venti anni mi imbarcavo sulle navi di Greenpeace forte dei miei ideali ambientalisti a quaranta ho messo al centro del mio impegno gli ideali umanitari ed ho potuto dare il mio contributo nel Mar Mediterraneo per salvare quanti scappano da
fame, guerre e diritti violati. Ancora oggi mi occupo di migranti ed il mio obiettivo e ̀ quello di specializzarmi in Psicologia delle Emergenze, avendo appena concluso la mia seconda laurea in Psicologia Clinica con una tesi incentrata sul disturbo post traumatico da stress. A livello locale, nella mia Salerno, sono 6 anni che supporto un’associazione di cittadinanza attiva per arginare il fenomeno deluchiano con l’obiettivo di fare controinformazione per cercare di restituire dignità alla città . Sono fermamente convinta che l’onestà da sola non serve senza professionalità, chi di noi andrebbe da un medico se non fosse sia onesto che bravo? Il movimento 5 stelle con queste parlamentarie potrebbe far candidare l’Italia migliore, ed e ̀ per questo che io ci provo», ha detto la Cioffi, dal canto suo. Dunque, anche i Figli delle Chiancarelle sono pronti a sfidare gli avversari politici per aggiudicarsi un posto in Parlamento. Ma saranno gli attivisti a decidere.
Rifiuti nei pressi di Palazzo di Città, ironia e protesta dei cittadini Erika Noschese Di fronte Palazzo di Città, un angolo del marciapiedi è invaso da grandi sacchi neri della spazzatura, di quelli che generalmente si utilizzano per raccogliere l’indifferenziato, oltre a grossi recipienti contenenti olio. A segnalarlo, non senza sarcasmo e polemiche, il gruppo facebook Figli delle Chiancarelle. Le foto in questione, infatti, sono accompagnate da una didascalia che recita: “Sotto gli occhi del comune…prove tecniche di biodegradabilità”. A stupire, infatti, è che i rifiuti in questione si trovano di fronte l’edificio comunale che ospita il sindaco Enzo Napoli e la sua giunta comunale. Dunque, alla mercé non solo dei cittadini che passeggiando per via Roma si trovano dinanzi questo spettacolo che rende Salerno ben poco europea ma anche di assessori e consiglieri che quotidianamente – o almeno in teoria così dovrebbe essere – percorrono quel tratto di strada ma nulla fanno e nessuno chiamano per rimuovere gli ingombranti sacchi contenenti chissà quali rifiuti. Salerno non è nuova a questo genere di episodi e ormai le segnalazioni si sprecano eppure continuano a verificarsi episodi simili che suscitano l’ira dei salernitani che chiedono una città più pulita, all’altezza di essere definita europea. E non è certo questo il caso.
Sopraelevate sul Palazzo delle Poste, nuovo esposto in Procura Andrea Pellegrino Nuovo esposto alla Procura della Repubblica per la ristrutturazione dello storico Palazzo delle Poste. Questa volta è una cittadina di corso Garibaldi che denuncia interventi «in violazione ai vincoli imposti». In particolare: «L’edificio doveva prevedere il rispetto delle volumetrie e delle altezze preesistenti». Ed invece, si legge nell’esposto, «sul lastrico solare sono state sopraelevate alcune murature, verosimilmente utilizzate per la costruzione di piscine. Queste – si legge ancora – sono opere non conformi allo stato originario della costruzione e ne alterano i valori architettonici». Oltre alla Procura della Repubblica, la denuncia nei giorni scorsi è stata inviata anche alla Soprintendenza dei beni culturali, al Comune di Salerno ed anche all’attenzione del governatore della Campania Vincenzo De Luca, nonché ai rispettivi ministeri di competenza ed ordini professionali. Sul Palazzo delle Poste, acquistato e ristrutturato dai Rainone – gli stessi proprietari del Crescent – c’era stata già una denuncia di Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle che aveva portato anche all’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Salerno. Le ultime notizie risalgono ad una acquisizione di una relazione da parte dei vigili urbani. Da allora nessuna novità dal Palazzo di Giustizia. L’ultimo sollecito a Procura e Direzione generale dei beni culturali da parte di Italia Nostra e Figli delle Chiancarelle, invece, risale alla scorsa estate. Anche in questo caso nessuna novità nel mentre arriva un nuovo esposto sui lavori del Palazzo di corso Garibaldi che dovrebbe, ora, ospitare nuove lussuose abitazioni.
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