Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO

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Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO
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                                                                                                                                                              n. 9 dicembre 2012

              La visione notturna
                                    Outdoor che passione
                                                                                                  DEL BENESSERE VISIVO
                                                                                                  LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO

                                                           Tendenze moda inverno/primavera 2013
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Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO
n. 9 dicembre 2012

                                                                                                                  editoriale
La tecnologia al servizio
del benessere visivo
             L     a tecnologia consente di migliorare la nostra esistenza offrendoci prodotti sempre più
                   sofisticati e specifici, da utilizzare in circostanze e momenti specifici.
             Il prodotto ideale non esiste più, da decenni ormai.
                 Le nostre case, i nostri armadi, i nostri uffici, sono pieni di prodotti simili ma diversi che
             utilizziamo in certe circostanze e non in altre perché ci rendono la vita sicuramente mi-
             gliore. Non è un problema di qualità assoluta ma solo di funzionalità relativa al contesto
             in cui quel prodotto viene utilizzato.
                 C’è sempre un prodotto “più ideale” a pensarci bene!
                 Un certo orologio in vacanza al mare, un altro per una serata elegante; un televisore in
             soggiorno, un altro, diverso in cucina, un paio di scarpe per fare jogging, un altro per fare
             shopping… e continuare, praticamente all’infinito, non sarebbe difficile, anzi…
                 Il marketing e la tecnologia, alleati inseparabili, inventano e realizzano prodotti e servi-
             zi partendo dai nostri disagi e offrendoci il modo di risolverli con facilità e, spesso, in modo
             incredibilmente economico: tanto vale approfittarne!
                 In questo numero di InVista abbiamo deciso di percorrere insieme al lettore le numerose
             tappe che scandiscono questa inarrestabile marcia del progresso tecnologico al servizio
             del benessere visivo. Contiamo di offrire informazioni preziose per sfatare miti e pregiudi-
             zi, per conoscere più da vicino le novità che migliorano la vita e per inquadrare il centro
             ottico di fiducia come negozio nel quale recarsi per ricevere informazioni preziose e per
             trovare la soluzione anche al più lieve disagio che può presentarsi nella visione come nella
             protezione degli occhi. Forse al bene più prezioso che ci è stato dato, la visione, qualche
             volta non dedichiamo la stessa attenzione che invece riserviamo ad altri aspetti della no-
             stra esistenza e questo, a pensarci bene, non è poi così giusto. Viviamo con un solo paio di
             occhiali non pensando che abbiamo nel cassetto più paia di orologi, più paia di scarpe, per
             non parlare di abiti, di telefonini, di elettronica, di giocattoli e chi più ne ha più ne metta.
             Forse è un problema di informazione, forse è un problema di ritmi di vita indiavolati, forse
             di cultura o forse di un insieme di tutto questo e di tanto altro.
                 Certo però che nessun altro prodotto incide sulla qualità della nostra vita come ciò
             che mettiamo davanti agli occhi per vedere meglio, per proteggerci, per apparire come ci
             sentiamo di apparire agli altri, insomma per essere noi stessi nella pienezza della nostra
             energia.

                                                                                               Buona lettura

                                                                                                                    3
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semestrale
anno 4 – n° 09
dicembre 2012
Registrazione Tribunale di Chieti
n° 1/1993 del 03/03/1993

Stampa:
Arti Grafiche Boccia spa
84131 Salerno

Progetto e realizzazione grafica:
SR Comunicazione Srl

Proprietario:
Argo Vision Srl
www.argovision.it

Editore:
SR Comunicazione Srl
www.srcomunicazione.it

Direttore Responsabile:
Alessandra Salimbene

Redazione:
SR Comunicazione Srl
Corso Eunaudi 106 – 14100 Asti

Progetto grafico e impaginazione:
Luca Baldazzi

Finito di stampare:
Dicembre 2012

www.argovision.it

In copertina
Brad Pitt
Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO
n. 9 dicembre 2012

                                                                                              sommario
                 6
                 la presbiopia
                 che non si vede
                                     6
                                     11
                                    14
                                          La presbiopia che non si vede

                                          Outdoor che passione

                                          La visione notturna

                                    16    Quando Babbo Natale non c’è più

                                   20     Facebook: nuovi mondi o nuove dipendenze?

                                   23     Cambiare occhiali vuol dire cambiare l’abito del volto

                                   25

                 11
                                          Moda occhiali 2013

                                   34     Test: sei ottimista o pessimista?

                 Outdoor
                 che passione

                 14
                 La visione
                 notturna

                                                                                                   5
Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO
n. 9 dicembre 2012

tecnologia

             La presbiopia
                che non si
                    vede!

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Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO
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                     Dal punto di vista fisiologico, presbiopia significa
                     semplicemente un progressivo invecchiamento del
                     sistema che governa il movimento della lente naturale
                     che abbiamo nel bulbo oculare: il cristallino.
                     Finché funziona alla perfezione, consente di mettere a
                     fuoco ogni oggetto sia da vicino che da lontano e così
                     ad ogni distanza intermedia; quando, dopo i 40 anni, il
                     sistema comincia a perdere colpi, iniziano le difficoltà
                     tipiche dell’età: si fa fatica a leggere, la luce dell’abatjour
                     sembra sempre più insufficiente, non si riesce a metter
                     a fuoco le cose vicine… Una parte della realtà, prima
                     perfettamente padroneggiata, comincia a sfuggire ed
                     è necessario ricorrere ai mezzi correttivi disponibili. Il
                     fenomeno della presbiopia va assumendo dimensioni
                     davvero straordinarie: nel mondo oltre 2 miliardi di
                     persone sono presbiti, 100 milioni negli Stati Uniti e
                     26 milioni in Italia. Tutto questo ha messo in moto un
                     fantastico sforzo alla ricerca dell’innovazione tecnologica,
                     sforzo che oggi mette a disposizione del neo presbite
                     soluzioni ottiche davvero fantastiche, per estetica e
                     capacità ottica.

                     I vecchi occhiali da lettura?      gli occhi e del capo consente
                     Solo un lontano, lontanissimo      un’immediata messa fuoco
                     ricordo…                           degli oggetti, da quelli lontani
                     W le lenti progressive!            a quelli vicini. Inutile sottoli-
                     Si tratta di lenti costruite con   neare la comodità e l’efficacia
                     un concetto d’avanguardia,         di queste lenti che, oltre a ri-
                     con differenti poteri refrattivi   solvere il noioso problema del
                     per una visione nitida a tutte     continuo cambio degli occhia-
                     le distanze e affinché il punto    li in funzione dell’attività svol-
                     focale sia sempre sulla retina.    ta, garantiscono un risultato
                     Il semplice movimento de-          estetico migliore con l’elimina-

                                                                                               7
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tecnologia
             zione della lunetta, quella che      Non ti far convincere da chi       del collo e del capo che, con
             tanto ricorda gli occhiali “di       dice che non è riuscito ad         il passare delle ore, generano
             nonno”. Il progresso tecnologi-      abituarsi al loro uso! Le nuo-     stanchezza precoce e disturbi
             co e il diffondersi dell’uso, ren-   ve lenti sono perfette per la      posturali. Le lenti occupazio-
             de oggi disponibili sul mercato      stragrande maggioranza delle       nali sono le lenti ideali per chi
             lenti multifocali con caratteri-     persone, provare per crede-        passa tante ore di lavoro alla
             stiche sempre più sofisticate.       re (da un serio professionista     scrivania: ne esistono di diver-
             Ci sono lenti con geometrie          della visione! )                   si tipi per garantire il massimo
             differenziate che tengono con-                                          comfort in funzione dell’età e
             to dell’attività prevalente e dei    Lenti occupazionali: mai           dell’eventuale problema visivo
             parametri soggettivi dell’utiliz-    provato tanto benessere            dell’utilizzatore.
             zatore in modo che il comfort        visivo mentre lavori!              Se passi un terzo della tua vita
             visivo sia sempre il migliore in     Non sempre un’unica lente          lavorando a una scrivania,
             ogni condizione di utilizzo.         progressiva a potere variabile è   forse vale la pena informarsi
                                                  in grado di risolvere al meglio    su questo nuovo prodotto
                                                  ogni esigenza del suo utiliz-
                                                  zatore specialmente in questa      Lenti a contatto per la
                                                  fase della nostra storia in cui    presbiopia
                                                  la maggior parte delle persone     Ecco un altro importante pro-
                                                  passa in media fino a 4-5 ore      gresso nell’ambito specifico
                                                  al giorno davanti a strumenti      delle lenti a contatto che sta
                                                  elettronici come computer, I-      portando il mercato a una vera
                                                      pad, tablets, kindle, smart-   e propria rivoluzione nei con-
                                                         phone, ecc …                sumi: le lenti a contatto pro-
                                                          Per non parlare del la-    gressive per i presbiti! Sono
                                                           voro alla scrivania       lenti a tecnologia molto evo-
                                                           tra tastiera, mouse,      luta che compensano la pre-
                                                            schermo e pratiche di    sbiopia con particolari geome-
                                                            vario genere.            trie costruttive caratterizzate
                                                         Ecco la necessità di        da un cambiamento di potere
                                                         un occhiale con len-        continuo partendo dalla zona
                                                        ti progressive dotate di     centrale della lente a quella
                                                              un’ampia area per la   periferica e viceversa. In pra-
                                                            visione intermedia e     tica sono lenti che prevedono
                                                        per la visione da vicino,    zone ottiche distinte con diffe-
                                                         esattamente quelle che      renti poteri diottrici.
                                                         servono per lavorare        È facile immaginare l’impor-
                                                        con più comfort senza        tanza di queste lenti per chi
                                                      assumere posture forzate       si avvicina alla presbiopia e

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                                    contatto progressive, o multi-     Se sei presbite o ti stai avvi-
                                    focali che dir si voglia, porta-   cinando alla presbiopia, con-
                                    no il loro contributo in questa    sidera che hai un’alternativa
                                    direzione, diciamolo pure, un      formidabile per la soluzione
                                    po’ narcisistica e di ricerca      del tuo problema visivo!
                                    dell’eterna giovinezza.                                         •
teme il momento fatidico di
essere costretto ad utilizzare il
primo paio di occhiali da vista
della propria vita. Ma è facile
immaginare che anche il pre-
sbite che utilizza abitualmente
gli occhiali da vista possa co-
gliere al volo l’opportunità di
modificare il proprio stile di
vita in certi momenti e in cer-
te circostanze in cui ha voglia
di lasciare indietro i vincoli di
un’età non più verde.
L’alimentazione corretta, l’at-
tività fisica regolare, un cer-
to tipo di abbigliamento, stili
di vita impensabili solo fino
a qualche decennio fa, tutto
contribuisce a un’aspettativa
di vita sempre più lunga e in
buona salute. Anche le lenti a

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Tendenze moda inverno/primavera 2013 Outdoor che passione La visione notturna - LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL BENESSERE VISIVO
Per i tuoi occhi...

solo il sole buono
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                 Per conoscere il nome del più vicino centro ottico autorizzato,
     chiama il Numero Verde 800.447286 o consulta il sito www.argovision.it
n. 9 dicembre 2012

                                                        shopping
outdoor che
passione!            Benessere visivo non
                     è solo visione, ma
                     anche protezione dalla
                     radiazione solare e dagli
                     elementi atmosferici
                     che possono disturbare
                     l’apparato visivo. Il nostro
                     viaggio nell’innovazione
                     diventa sempre più
                     affascinante!
                     Occhiali per lo sport
                     Viviamo ancora sotto l’effetto
                     Olimpiadi: tanti splendidi at-
                     leti, tante prestazioni sportive
                     formidabili, tantissimi, uomini
                     e donne, con occhiali specifici
                     per le loro prestazioni sporti-
                     ve. Emerge così chiaramente
                     che non è più solo la sfida per
                     la ricerca di materiali tecnici,
                     ma anche lo sforzo di coniu-
                     gare moda e tecnologia per
                     garantire protezione, sicurez-
                     za e filtro dai raggi UV da una

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n. 9 dicembre 2012

shopping
           parte, insieme alla proposta di
           linee d’avanguardia anche dal
           punto di vista del design e del-
           la moda. Insomma il fashion
           incontra la funzionalità per
           ogni tipo di sport e attività ou-
           tdoor. Lo sportivo vuole che
           l’occhiale sia stabile sul volto
           anche quando le aste flettono,
           che le lenti non si appannino,
           che il sudore non interferisca
           con la visione e con la stabilità
           della montatura e che le len-
           ti proteggano dal sole e dagli
           agenti atmosferici, garantendo
           la massima sicurezza in caso
           di impatto.
           In testa alla classifica dei por-
           tatori di occhiali per lo sport
           ci sono i ciclisti, seguiti dagli
           sciatori e dai giocatori di golf     scuriscono e schiariscono au-
           senza dimenticare però tenni-        tomaticamente e velocemente
           sti, jogger ed escursionisti. E tu   in funzione delle diverse con-
           a quale categoria appartieni?        dizioni ambientali. Rappresen-
           Se sei uno sportivo, non con-        tano quindi una scelta intel-
           ta a quale livello, ricorda che      ligente per gli occhiali di uso
           l’occhiale nel tuo sport è tan-      quotidiano perché offrono tutti
           to importante quanto lo è            i vantaggi delle normali lenti
           l’attrezzatura che utilizzi per      chiare in interni, ma, quando ti
           praticarlo !                         trovi in esterni, ti offrono an-
                                                cora di più: proteggono dalla
           Lenti fotocromatiche                 luce solare, riducono il river-
           Le lenti fotocromatiche sono         bero e proteggono dai raggi
           lenti da vista che, grazie a so-     UV.
           stanze fotoreagenti, hanno la        La nuova tecnologia mette a
           capacità di adattarsi automa-        disposizione lenti fotocromati-
           ticamente alle variazioni delle      che che, quando chiare, sono
           condizioni di luce in ambien-        identiche a normali lenti da vi-
           ti interni ed esterni; in pratica    sta: chiare vuol dire incolore,

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come scure vuol dire da sole.      Con le lenti polarizzate, oggi      sa sembra farti male agli oc-
Un passo avanti significativo      l’occhiale da sole è super!         chi. Immagina quando sei alla
rispetto al vecchio fotocroma-     Le lenti polarizzate sono len-      guida con l’asfalto bagnato,
tismo. Con l’unica eccezione       ti a struttura verticale studiate   o con le luci delle macchine
dell’uso in macchina: il filtro    per assorbire i raggi luminosi      che incroci, o la luce dell’alba
costituito dal parabrezza im-      orizzontali, responsabili del       o del crepuscolo che posso-
pedisce a queste lenti di rea-     disagio e per lasciar passare       no creare disagi, così come le
gire alla luce del sole e quindi   solo i raggi verticali utili. Il    superfici fortemente riflettenti
a scurirsi.                        loro utilizzo garantisce così un    come acqua, neve e ghiaccio.
Ti proponiamo la soluzione         aumento del contrasto ed una        Le normali lenti da sole dimi-
ideale per il tuo benessere vi-    eliminazione dei riflessi; le im-   nuiscono solo la trasmissione
sivo. Usa le lenti fotocroma-      magini appaiono più nitide e        della luce riducendone l’in-
tiche abbinate ad un secondo       di conseguenza la percezione        tensità mentre le lenti pola-
occhiale con lenti solari cor-     visiva migliora. Se nella vita di   rizzate, eliminando i raggi ri-
rettive per attività specifiche
come la guida e lo sport: avrai
 la soluzione ottica perfetta
         per ogni circostanza!

                                   tutti i giorni abbiamo comun-       flessi, permettono una visione
                                   que bisogno di proteggere gli       più confortevole aumentando
                                   occhi dal sole, ci sono mo-         la profondità di campo e mi-
                                   menti e attività esterne spe-       gliorando la percezione dei
                                   cifiche in cui questa esigenza      colori.
                                   è molto più avvertita e dove        Se ami il tuo tempo libero e se
                                   dal semplice comfort visivo si      vuoi che sia ancora più bello,
                                   passa all’esigenza di un vero e     rilassante e gratificante, non
                                   proprio benessere degli occhi.      puoi fare a meno delle lenti
                                   Immagina quei giorni in cui         da sole polarizzate!
                                   il riverbero della luce rifles-                                   •

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scienza
          La visione
          notturna
              La retina dell’occhio umano dispone di cellule sensibili
              alla luce diurna chiamati coni; occupano la parte centrale
              del fondo dell’occhio e permettono la visione dei dettagli
              delle immagini e dei colori: questa visione a carico dei
              coni viene definita fotopica. È importante sottolineare
              che i coni, per funzionare al meglio, hanno necessità di
              elevate quantità di luce e, per questo motivo, reagiscono
              di meno in condizioni di scarsa luminosità, come
              avviene, per esempio, di notte.

              In condizione di bassa lumi-      Si ha invece una visione defi-
              nosità infatti, entrano in gio-   nita mesopica quando entra-
              co i bastoncelli, cellule molto   no in gioco contemporane-
              sensibili in grado di captare     amente i bastoncelli e i coni
              anche piccole quantità di luce,   della retina. Si tratta del tipo
              ma meno specializzate in ter-     di visione che si ha quando il
              mini di accuratezza nella de-     livello di illuminazione è inter-
              finizione delle immagini e dei    medio, per esempio, nella fase
              colori. Questo tipo di visione    crepuscolare.
              garantita dai bastoncelli, fon-   Questa premessa per sottoli-
              damentalmente monocroma-          neare che di notte o in condi-
              tica, viene definita scotopica,   zione di scarsa visibilità a cau-
              specializzata più nel rilevare    sa di foschia, nebbia o pioggia,
              le differenze di brillanza che    le capacità visive subiscono un
              di cromaticità.                   naturale ridimensionamento,

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da tenere in massima conside-     attraverso gli occhi.            cessità di una correzione.
razione specialmente nel caso     In scarsità di illuminazione,    Si tratta di fenomeni di enti-
in cui si è alla guida. Come è    anche gli occhi di chi non ha    tà trascurabile, ma comun-
noto, infatti, le decisioni che   bisogno di occhiali tendono      que importanti in un contesto
vengono prese al volante,         ad acquisire una leggera mio-    come la guida dove tutto ac-
nove volte su dieci, dipendono    pia, più accentuata per coloro   cade e necessita di reazioni in
proprio da ciò che percepiamo     invece che già hanno la ne-      termini di frazioni di secondo.
                                                                   È un problema di generale ef-
                                                                   ficienza psicofisica che, in un
                                                                   contesto visivo maggiormente
                                                                   difficoltoso, può venir meno
                                                                   per affaticamento precoce,
                                                                   stress e distrazione.
                                                                   Anche per questo tipo di situa-
                                                                   zioni, molto comuni visti gli
                                                                   attuali ritmi di vita, l’ottico op-
                                                                   tometrista di fiducia è in grado
                                                                   di consigliare lenti con speciali
                                                                   colorazioni e speciali tratta-
                                                                   menti delle due superfici che
                                                                   aiutano a migliorare la visione
                                                                   e la percezione delle immagi-
                                                                   ni consentendo a chi guida di
                                                                   farlo in modo più sicuro e con-
                                                                   fortevole.
                                                                                                   •

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family
         Quando
         Babbo Natale
         non c’è più

         Prima o poi in ogni famiglia arriva il momento cruciale in cui il mito di Babbo Natale
         entra in crisi: il bimbo o la bimba, con la complicità degli eventi, dei coetanei o della
         fatalità iniziano a subodorare l’incongruenza di certe situazioni e vedono franare un
         pezzo importante di quel mondo magico che li ha accompagnati per tutta la prima
         infanzia con fate, elfi, gnomi e folletti accanto a Babbo Natale.

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Un mondo magico che proprio          bero, il pane sbocconcellato           sente ha le sue radici proprio
gli adulti hanno contribuito a       lasciato sul tavolo della cucina       in quello del passato, quando
costruire con i loro racconti,       da un Babbo Natale affamato            l’uomo vestito di rosso in re-
con i loro innocenti inganni e       per il suo giro del mondo in           altà aveva la voce e le scarpe
con quelle piccole macchina-         slitta, i regali chiesti con l’invio   dello zio o quando quei gio-
zioni che tutti noi ricordiamo       di una letterina direttamen-           cattoli contenuti nel sacco era-
con piacere, al punto di sentire     te al Polo Nord. La scoperta           no già stati scoperti tra i vestiti
la voglia di replicarle con i no-    dell’inesistenza di questa figu-       in un armadio giorni e giorni
stri piccoli. I regali che appaio-   ra può essere un momento tri-          prima.
no misteriosamente sotto l’al-       ste per il bambino, che vive un        A un certo punto avviene che
                                     momento di grande delusione.           quelle stesse capacità di giova-
                                     Ma d’altronde anche gli adulti         ne essere razionale, che han-
                                     non sono esenti dal dolore che         no portato alla costruzione del
                                     segue la perdita di illusioni te-      mito, conducono alla sua di-
                                     nacemente coltivate, a volte,          struzione: i conti non tornano
                                     anche contro ogni evidenza.            più, le incoerenze aumentano,
                                     Forse questo dolore del pre-           l’incredibilità di certe afferma-
                                                                            zioni idem.
                                                                            È la forza dei racconti dei geni-
                                                                            tori che da credibilità al mito,
                                                                            forse anche l’opportunismo di
                                                                            dover comunque credere a
                                                                            qualcuno che, in fin dei conti,
                                                                            porta regali ai quali è impensa-
                                                                            bile rinunciare. Ma la dissonan-
                                                                            za e l’incoerenza aumentano
                                                                            fino al crollo definitivo della
                                                                            credenza. Il problema può es-
                                                                            sere, allora, che la scomparsa
                                                                            di Babbo Natale significhi la
                                                                            scomparsa di tutti i personaggi
                                                                            che hanno popolato il mondo
                                                                            fantastico del bambino e che
                                                                            gli adulti vengano considerati
                                                                            complici di questo inganno e

                                                                                                                   17
family
         di queste false informazioni.         il bambino pone domande            percorso che lo porterà ad es-
         Ecco le radici di un possibile        circospette intuendo qualche       sere un adulto sicuro di sé e
         smarrimento e di una probabi-         contraddizione e chiedendo-        fiducioso verso il mondo dei
         le perturbazione cognitiva che        ne ragione. Che fare? Svelare      grandi. Certo, al piccolo resta
         è importante gestire con tatto,       tutto improvvisamente o piut-      il dolore per un passaggio che
         serenità ed intelligenza da par-      tosto dare fiducia alla maturità   lascia indietro e per sempre
         te degli adulti.                      cognitiva del bimbo e alle sue     il mondo incantato della pri-
         Sta a vedere che la continui-                                            ma infanzia, ma sicuramente,
         tà tra sogno e consapevolezza
         possa essere garantita al bam-
            bino da un aspetto che gli
             sta molto a cuore: comun-
              que vada i regali arriva-
                no lo stesso! E poi, con
                sapienza, è possibile
                  far     progressivamente
                  comprendere al bam-
                   bino che ormai è
                    entrato nel mondo
                    degli adulti, nella
                        cerchia di coloro
                        che adesso dedica-     capacità critiche per accompa-
                        no le stesse accor-    gnarlo alla verità che lui vivrà
                        tezze ai più piccoli   come personalmente conqui-         come la maggior parte degli
                 presenti in famiglia. E       stata? Se, novello Poirot, gui-    adulti potrà confermare, è un
            questo è un grande messag-         dato dalle risposte dell’adulto,   dolore ampiamente compen-
           gio di fiducia e di riconosci-      riuscirà a mettere insieme le      sato dall’aver vissuto anni fon-
           mento di una nuova matu-            tessere del suo puzzle perso-      damentali per la costruzione
          rità acquisita da considerare        nale per arrivare alla verità e    del carattere e della persona-
           come una sorta di rito di           per disvelare da solo inganni,     lità nella meravigliosa dimen-
             passaggio in famiglia.            trucchi e contraddizioni ormai     sione del fantastico.
             Arriva il momento in cui          evidenti, sarà stato aiutato nel                                 •

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n. 9 dicembre 2012

società
          Facebook,
          nuovi mondi
            o nuove
          dipendenze?
                      Il compagno di banco ai tempi del liceo.
                     L’amico della scuola calcio conosciuto alle
                   elementari. Il cugino di terzo grado emigrato
                in Canada. Tutte persone di cui avevamo perso
              le tracce ormai da anni, ma che da un po’ di
            tempo, come per magia ci ritroviamo davanti agli
          occhi quasi tutti giorni.

                                      È il potere di Facebook. Il
                                      social network più famoso
                                      del mondo. Quello che ci ha
                                      cambiato la vita, che ha as-
                                      sottigliato quelle distanze che
                                      qualche anno prima avevano
                                      accorciato le chat. Ma Face-
                                      book, in confronto è qualcosa
                                      di più.
                                      È il filo di Arianna che ci per-
                                      mette da ogni angolo del mon-

   20
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                                                                                                               società
                                                                          solo ad alimentare in modo
                                                                          forsennato il pettegolezzo. E
                                                                          lo stupore di qualcun altro che
                                                                          invece ha intuito anzi tempo le
                                                                          potenzialità di quel luogo ma-
                                                                          gico, foriero di belle speranze
                                                                          e lauti guadagni, dando vita ad
                                                                          una nuova forma di comuni-
                                                                          cazione commerciale. Senza
                                                                          dubbio Facebook è diventato
                                                                          parte della nostra quotidianità
                                                                          e diventa difficile a volte per i
                                                                          genitori gestire l’intricato rap-
                                                                          porto tra figli e social network.
                                                                          Districarsi tra quella sottile li-

do e in ogni momento della          quasi martellante. Si è insinua-
giornata di rimanere aggrap-        to nel linguaggio comune a tal
pati alle persone care. Guar-       punto che, soprattutto i più
dando le loro foto e leggendo i     giovani, hanno coniato nuovi
loro commenti entriamo nelle        neologismi. Parole come tag-
loro vite che fino a qualche        gare, linkare, postare e chat-
momento prima ci erano quasi        tare hanno assunto significati
sconosciute. E’ un filo che non     del tutto nuovi. Siamo stati
ci facciamo sfilare da nessuno.     travolti da un’onda di euforia
Si perché Facebook riesce a         generale, tra lo scetticismo di
sedurre un po’ tutti senza di-      qualcuno che, al contrario,
stinzioni d’età e di etnia. E’ap-   pensa che i social network
prodato nelle case di milioni       siano uno strumento inferna-
di persone dapprima con dif-        le il cui unico scopo è quello
fidenza, poi, con un’insistenza     di farsi i fatti degli altri. Utile

                                                                                                                21
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società
          nea di confine tra esigenza e      rimanere impigliati nel magico
          assuefazione. E’ facile chie-      filo di Arianna è decisamen-
          dersi quanto Facebook possa        te alto, se si considera che
          influenzare negativamente i        le ore trascorse al computer
          rapporti sociali. Domandarsi       sono nettamente superiori a
          come comportarsi quando ci         quelle trascorse per strada a
          sembra che si stia cadendo         chiacchierare. Viviamo nella
          in una dipendenza. Pensare a       società della comunicazione,
          quali possano essere i limiti da   ma paradossalmente comuni-
          imporre. Sì perché il rischio di   chiamo molto meno nel senso

   22
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                                                                                                          società
tradizionale del termine. Sem-     cietà basata su rapporti che      respirare e a riappropriarci del
bra che abbiamo così tanto da      stanno cambiando, ma che se       nostro tempo. Quindi abban-
dire, ma poi ci dimentichiamo      vogliamo possiamo frenare. Il     doniamo inutili guerre gene-
di dare il buongiorno al vici-     giusto sta nel mezzo dice un      razionali dalle quali usciremo
no di casa che ci guarda con       vecchio adagio e come in tutte    quasi sicuramente sconfitti.
diffidenza. Non vediamo l’ora      le cose non è il mezzo ad es-     L’arma migliore che abbiamo
di farci fotografare con effetti   sere la causa dei cambiamenti     per difendere i nostri figli dalle
speciali sotto la torre di Pisa    ma è l’uso che se ne fa. Perché   dipendenze è quella di infilar-
per poterla far vedere ai no-      se è vero che la tecnologia è     ci un paio di scarpe comode e
stri amici, ma non ci viene più    il mezzo attraverso il quale il   andare a fare una passeggiata.
in mente di regalarla, quella      progresso ci rende la vita più    Lasciando a casa lo smartpho-
piccola torre colorata. Sono       comoda è altrettanto vero che     ne, possibilmente.
piccole sfumature di una so-       sarebbe bello ricominciare a                                     •

                                                                                                           23
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                                                                           fashion
Cambiare
occhiali vuol
dire cambiare
l’abito del volto
L’abbiamo già detto e lo sottolineiamo: c’è una certa rigidità che
per tanti motivi impedisce alla maggior parte di noi di vivere
l’occhiale da sole e, soprattutto quello da vista, come un vero e
proprio accessorio da cambiare nel corso del giorno in funzione
delle attività e delle circostanze in cui ci troviamo coinvolti. A molti
sembra impossibile, se non addirittura sconveniente, non cambiare
l’abito se dall’ufficio si passa a una cena con gli amici, ma non
sembra naturale o forse non pensiamo che al cambio dell’abito,
dovrebbe corrispondere anche il cambio della montatura che
incornicia gli occhi.
Gli anglosassoni parlano, a que-
sto proposito, di facewear, cioè
di un vero e proprio abito da far
indossare al volto, quella parte
del nostro corpo attraverso la
quale vengono inviati la maggior
parte dei segnali di comunica-
zione, verbale e non verbale, che
vengono scambiati con l’ambien-
te con cui si interagisce.

                                                                            25
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fashion
              È facile individuare l’impor-       resto del look, possa consen-       meravigliosa di pienezza e di
              tanza che viene riservata           tire una piena comunicazione        benessere interiore che conta-
              all’abito, al make up, ai gioiel-   dei valori del nostro sé che vo-    gia gli altri positivamente e che
              li, all’acconciatura o all’orolo-   gliamo trasmettere agli altri.      ci lascia coinvolgere da identi-
              gio per comunicare una parte        Ma non solo questo, perché          ca positività di ritorno.
              importante di noi agli altri. E     in realtà certe scelte vengono      La produzione mondiale di
              gli occhiali, se siamo costretti    decise anche per gratificazio-      montature da vista e da sole,
              a portarli, che ruolo giocano       ne personale; per vedersi bene      che riconosce il primato alla
              nella costruzione di questo         (oltre che vederci bene!) e per     tradizione italiana, mette a di-
              total look? Non si tratta quindi    soddisfare le esigenze espres-      sposizione una possibilità di
              di valutare il valore e lo stile    sive di affermazione e di rea-      scelta praticamente infinita di
              dell’occhiale che si indossa        lizzazione personale. Ecco al-      linee che si riferiscono sia al
              abitualmente, ma piuttosto          lora che la scelta di cambiare il   fashion delle più famose mai-
              di prendere in considerazio-        look a partire dall’occhiale ha     son internazionali, sia allo stile
              ne l’opportunità che, in cir-       anche una valenza terapeuti-        dei modelli di design esclusi-
              costanze diverse nell’ambito        ca, nel senso di riuscire a stare   vo, in alcuni casi di vero e pro-
              delle nostre giornate, un’accu-     meglio in mezzo agli altri dopo     prio valore artigianale e tecno-
              rata regia anche del cambio         aver ottenuto di stare bene con     logico.
              dell’occhiale coordinato con il     sé stessi. Quella sensazione                                       •
     Di seguito, in questa sezione dedicata alla moda dell’occhiale,
     proponiamo una soluzione di alcuni dei modelli più attuali per
     descrivere le tendenze della moda dell’occhiale senza avere la
     pretesa di essere esaustivi.

        Moda occhiali 2013
          1                                2                                  3                                            4

                                                                                  1. prada

                                                                                  2. cavalli

                                                                                  3. dolce e
                                                                                     gabbana

                                                                                  4. burberry

   26
Diresti che
sono presbite?
          Con le nuove lenti progressive a potere
          variabile vedi bene a ogni distanza con
          un solo paio di occhiali.

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n. 9 dicembre 2012

          uomo
fashion
          Con il cambio della stagione, cambiano anche le
          tendenze riguardo gli occhiali da sole. Vediamo
          quali saranno le novità del prossimo 2013. Sco-
          priamo insieme i nuovi occhiali da sole 2013,
          le montature più in,
                                                                                7
          i marchi più inte-                                6
          ressanti per essere
          sempre al passo coi
          tempi anche il pros-
          simo anno.
          La parola d’ordine
          per la prossima sta-
          gione è retrò. Le li-
                                                                               8
          nee saranno pulite,
          torneranno i modelli
          aviator, dei veri e
          propri evergreen del
          mondo dell’eyewe-
          ar, e le montature saranno prive di fron-             9
          zoli, di dettagli troppo vistosi e importanti.

                                       5

                                                                               10

                         5. burberry

                         6. mar by mark

                         7. gucci

                         8. tom ford

                         9. Gucci

                         10. diesel

   28
n. 9 dicembre 2012

                                                                          fashion
  11

                                                                     14

Occhiali da sole 2013:
marche di tendenza
Se puntiamo su occhiali da
sole classici, tra le marche di
tendenza non possiamo non
trovare Ray-Ban. Andranno a
                                                          13    15
ruba i modelli aviator, veri e
propri classici che sono passati
alla storia assieme a Top Gun,
e anche il modello Caravan,
più spigoloso e deciso adatto a
chi vuole irrigidire le linee del
viso.
                                                                          16

                           12

                                    11. persol

                                    12. dolce e gabbana
                                                               17
                                    13. diesel

                                    14. calvin klein

                                    15 cavalli

                                    16. balenciaga

                                    17. marc jacobs

                                                                               29
n. 9 dicembre 2012

fashion
          18                                                   23

                                         21
               19

                                                                   24

                                         22

           20

                                                                   25
                    18. christian dior

                    19. moschino

                    20. persol

                    21. oakley

                    22. burberry

                    23. christian dior

                    24. gucci

                    25. persol

   30
n. 9 dicembre 2012

                                                              fashion
donna                                                     6

                      1

                              3

                                  4
                      2

                                                              7
                          5

                                      1. chanel

                                      2. fendi

                                      3. chopard

                                      4. bottega veneta

                                      5. chanel

                                      6. christian dior

                                      7. carrera

                                                                  31
n. 9 dicembre 2012

fashion
          8
                                                 11

                                                                  13

                                            13

              9

                  10
                                                                  14

                       8. missoni

                       9. Juicy Couture

                       10. Louis Vuitton

                       11. christian dior

                       12. dsquared

                       13. prada

                       14. versace

   32
n. 9 dicembre 2012

                                                                  fashion
                                                        21
                          15

                                                   19

                          16
                                                   20

                                                             22
                     17

                     18

                                                             23
                               15. lanvin

                               16. chopard

                               17. valentino

                               18. gucci

                               19. persol

                               20. john richmond

                               21. chopard

                               22. tom ford

                               23. marc by marc

                                                                   33
n. 9 dicembre 2012

             TEST
psicologia
             Sei ottimista o pessimista?
             Una piccola riflessione per riscoprire i nostri schemi prevalenti
             di interpretazione della realtà
             Festività di fine anno, periodo emotivamente mai neutro              1 - In genere il futuro che ti immagini è pieno di
             per tanti motivi: si rivivono emozioni importanti dell’infan-            difficoltà?
             zia, si incontrano persone e parenti che non si vedevano             ☐ Sì, molte ☐ Sì, qualcuna ☐ No, nessuna
             da tanto tempo, ci si riavvicina un po’ di più a certi valori        ☐ No, ma non si sa mai
             spirituali e religiosi che il tran tran quotidiano ci aveva fatto
             dimenticare. Ma soprattutto è il momento in cui si tirano            2 - Di un evento, sei solito considerare di più gli aspetti
             le somme di quello che è accaduto durante l’anno che se                  positivi o quelli negativi?
             ne sta andando, con gli immancabili proponimenti per il              ☐ Negativi ☐ Entrambi ☐ Positivi
             nuovo che sta per iniziare.                                          3 - Ritieni che i tuoi progetti con il passare del tempo:
             Siamo obiettivi in questa analisi che ci riguarda così da vi-        ☐ Abbiano successo ☐ Possano migliorare
             cino?                                                                ☐ Falliscano
             Riusciamo a vedere con chiarezza e con una certa obietti-
             vità ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato in            4 - Ritieni che nella vita le cose tendano a:
             noi e nella nostra vita, per individuare strategie di compor-        ☐ Aggiustarsi ☐ Rimanere come sono ☐ Peggiorare
             tamento più efficaci?                                                5 - Mentre ti accingi a fare qualcosa di importante sei
                      In realtà non è così facile perché quegli stessi sche-          portato a credere che:
                                  mi mentali che ci hanno guidato in certi        ☐ Andrà sicuramente bene ☐ Potrà andare bene
                                       comportamenti sono quelli che atti-
                                                                                  ☐ Andrà male
                                            viamo per valutarli… è dura es-
                                               sere obiettivi con noi stessi e    6 - Come vedi il futuro?
                                                  con chi ci circonda!!!          ☐ Problematico ☐ Tendenzialmente positivo
                                                    A questo proposito, ab-       ☐ Stupendo
                                                      biamo pensato di inse-      7 - Ritieni che le difficoltà possano fornire degli spunti
                                                       rire un simpatico test
                                                                                      positivi?
                                                        di autovalutazione
                                                                                  ☐ No, assolutamente ☐ Raramente ☐ Spesso
                                                         sulla grande catego-
                                                          ria Ottimismo/Pes-      ☐ Sì, sempre
                                                           simismo, per capire    8 - Pensi che quando sei vicino ad ottenere un successo
                                                           qual è lo schema           accada sempre qualcosa che te lo porta via?
                                                           prevalente che atti-   ☐ No, mai ☐ In generale no ☐ Sì, sempre
                                                          viamo nell’agire nel-
                                                                                  9 - Hai molti progetti per il futuro?
                                                          la vita. Nel comune
                                                         parlare, la metafora     ☐ Nessuno ☐ Qualcuno ☐ Molti
                                                       più nota è quella del      10 - Hai fiducia negli altri?
                                                      bicchiere mezzo vuoto       ☐ No, per niente ☐ Non sempre ☐ Sì, ma senza
                                                     o mezzo pieno.               illudermi ☐ Sì, nutro totale fiducia in essa
                                                   Rispondere alle domande
                                                                                  11 - Nella vita ci sono più difficoltà o più soddisfazioni?
                                                che seguono ci può aiutare a
                                             confermare quale colore hanno        ☐ Difficoltà ☐ Un po’ di entrambe ☐ Soddisfazioni
                                         le lenti dell’occhiale con le quali      12 - Ritieni che non valga la pena di impegnarsi troppo
                                    osserviamo la nostra vita. Una piccola             nelle cose poiché prima o poi finiranno?
                           riflessione che, lungi dalla banalizzazione di         ☐ Sì, assolutamente ☐ Dipende, non è sempre così
             diagnosi “fatte in casa”, aiuta a ri-conoscerci un po’ meglio        ☐ No, le cose richiedono impegno per durare
             nel modo di interpretare l’esistenza.                                ☐ No, nel modo più assoluto

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