Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio

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Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
I L     R E G I O        O N L I N E   2 0 2 1
     C O N C E R T O            S T R A O R D I N A R I O

Riccardo Muti
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
Riccardo
Vladimir
    Vladimir Muti direttore
         Ashkenazy
             Ashkenazy
                    direttore
                          direttore
   Eleonora
Andrea
    Andrea
       SecchiBuratto
           Secchi
              maestro soprano
                  maestro
                      del coro
                            del coro
   Andrea
Orchestra
   OrchestraSecchi
          e Coro delmaestro
              e CoroTeatro  del Regio
                     del Teatro
                           Regiocoro
     Orchestra e Coro Teatro Regio Torino

    Giuseppe
Claude
    Claude   Verdi
       Debussy
           Debussy (1813-1901)
               (1862-1918)
                    (1862-1918)

     Sinfonia
     Sirènes da Giovanna d’Arco (1845)
Sirènes
da Nocturnes,
     da Nocturnes,
     		Allegroper-orchestra
                   per orchestra
                   Andante  e coroe coro
                           pastoralefemminile
                                         femminile
                                      - Allegro (1892-1899)
                                                     (1892-1899)
   Modérément
      Modérément
              animéanimé
                     - Un -peu
                            Unplus
                                 peu lent
                                      plus-lent
                                            En animant,
                                                - En animant,
                                                            surtout
                                                                 surtout
                                                                    dans dans
                                                                         l’expression
                                                                               l’expression
                                                                                       -    -
   Tempo
      Tempo
         un peu
             unplus
                peu lent
                     plus-lent
                           Tempo
                               - Tempo
                                   I - Plus
                                         I - lent
                                             Plusetlent
                                                     en et
                                                        retenant
                                                           en retenant
                                                                  jusqu’à
                                                                       jusqu’à
                                                                          la finla fin
     da Quattro pezzi sacri per coro e orchestra:

     Stabat Mater
Maurice
     Maurice
          RavelRavel
                  (1875-1937)
                       (1875-1937)
     per coro a quattro voci e orchestra (1897)
Daphnis
     Daphnis
         etSostenuto
             Chloé
               et Chloé
suitesuite
      per orchestra
            per orchestra
                     n. 2 (1909-1913)
                           n. 2 (1909-1913)
     Te Deum
   LeverLever
         du jour
              du -jour
                   Pantomime
                       - Pantomime
                               - Danse
                                   - Danse
                                       générale
                                            générale
     per doppio coro a quattro voci e orchestra (1896)
           Senza misura - Sostenuto
––––––––––––––––
    ––––––––––––––––

Dmitrij
   Dmitrij
        Šostakovič
            Šostakovič
                   (1906-1975)
                        (1906-1975)

Sinfonia
     Sinfonia
    Con iln.contributo
             10n.in10
                    miinminore
                        dimi minore
                               op. 93op.(1953)
                                          93 (1953)
   I. Moderato
        I. Moderato
   II. Allegro
        II. Allegro
   III. Allegretto
        III. Allegretto
                   - Largo
                         - Largo
                            - Più -mosso
                                   Più mosso
   IV. Andante
        IV. Andante
                  - Allegro
                        - Allegro

     La trasmissione del concerto è resa possibile per gentile concessione
     della RMMUSIC (riccardomutimusic.com), società che detiene i diritti
     di registrazione e immagine di Riccardo Muti.

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                                          Regio:
                                     Regio:Regio:
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
(foto © Silvia Lelli - Teatro Regio Torino)

Riccardo Muti sul podio di Orchestra e Coro Teatro Regio Torino.
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
Giovanna d’Arco, settima opera di Verdi, andò in scena alla Scala il 15 feb-
braio 1845. Era la prima volta, dopo Nabucco, che il Maestro apriva un’opera
con una sinfonia: in generale preferiva introdurre le opere con un preludio
che mettesse a fuoco l’atmosfera della vicenda senza distrarre l’ascoltatore.
Diversamente da quella di Nabucco, però, la sinfonia di Giovanna d’Arco non
è costruita secondo la tecnica del pot-pourri, assemblando a posteriori temi
tratti dall’opera. L’Allegro iniziale è un classico esempio di musica descrit-
tiva: temporalesca, allude ovviamente al clima di guerra che fa da sfondo
alla vicenda di Giovanna; non è difficile vedere la figura della protagonista
simboleggiata dalla purezza timbrica del flauto, che fa capolino tra le nu-
vole, e finisce poi per imporre la propria presenza. Il primo tempo sfocia
con naturalezza in un Andante pastorale, un pezzo concertato per flauto,
oboe e clarinetto, concepito come un ranz des vaches alla Rossini; il riman-
do al piccolo mondo della “pastorella” è evidente nell’improvviso cambio di
prospettiva: una miniatura strumentale dove le voci pure dei legni ripetono
in canone un tema dalla struttura avvolgente, con un effetto timbrico stra-
niato, come di organetto meccanico – «un celestiale Flötenuhr», per citare
Julian Budden. La pagina si conclude nell’entusiasmante crescendo di un
Allegro marziale che suggerisce la metamorfosi di Giovanna, da pastorella
ingenua a fanciulla guerriera.
   Verdi dunque introduce l’opera con una sintetica mimesi della vicenda,
in una forma a episodi concatenati secondo criteri di equilibrio e di contra-
sto, volta a determinare – soprattutto grazie al controllo del parametro ritmi-
co – un crescendo di eccitazione emotiva tale da predisporre l’ascoltatore
a recepire l’impatto della vicenda teatrale: nell’articolazione della sinfonia di
Giovanna d’Arco (introduzione - cantabile - finale concitato) non dobbiamo
cercare gli schemi della musica strumentale classica, ma l’archetipo scena-
cantabile-cabaletta dell’aria romantica italiana.
   È curioso che proprio Budden definisca «chiassoso e volgare» il finale di
questa sinfonia, in fondo perpetuando un tipico pregiudizio critico che im-
pedisce di considerare la musica strumentale degli operisti italiani nella cor-
retta prospettiva della loro funzionalità teatrale: da questo punto di vista,
al contrario, è difficile non vedere in questa pagina un piccolo capolavoro
di concisione, freschezza e immediata efficacia emotiva. Ma il pregiudizio
era stato involontariamente alimentato dallo stesso Verdi, che usò la sugge-
stiva espressione “anni di galera” riferendosi al periodo in cui la sua carriera
si svolgeva lungo i binari di uno show-business dalle regole inflessibili: regole
che, tuttavia, incanalavano la sua creatività, non la limitavano – non più di
quanto, per fare un esempio più vicino a noi, lo studio system hollywoodiano
“limitasse” autori come John Ford o Billy Wilder…
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
Non è pensabile, comunque, giudicare con i medesimi criteri le opere ri-
sorgimentali e quelle dell’estrema creatività del Maestro, in particolare pa-
gine come i Quattro pezzi sacri, composti negli anni della vecchiaia: Laudi
alla Vergine Maria (1888) e Ave Maria (1889) tra Otello e Falstaff; Te Deum nel
1896, Stabat Mater (la sua ultima composizione) nel 1897. Non erano stati
concepiti come un ciclo organico, e Verdi ne aveva consentito la pubblica-
zione con molta riluttanza. Solo dopo molte insistenze fu possibile convin-
cerlo a lasciarli eseguire: in effetti Verdi, a dispetto del proprio agnosticismo,
li aveva scritti sulla spinta di una urgenza creativa del tutto privata. Di qui
l’eterogeneità di concezione, proporzioni e mezzi esecutivi di un lavoro uni-
tario solo a posteriori. I Pezzi sacri furono presentati il 7 aprile 1898 a Parigi,
ma in quell’occasione, così come per la prima italiana avvenuta a Torino il
mese successivo, il Maestro volle che si omettesse l’Ave Maria, che conside-
rava non più di un esperimento di scrittura. L’Ave Maria è destinato a voci a
cappella, così come le Laudi: a queste pagine si contrappongono quindi, per
l’ampiezza dei mezzi esecutivi, le due pagine “maggiori”.
   Lo Stabat Mater, per coro misto e grande orchestra, rimanda immediata-
mente al carattere monumentale del Requiem. Per la “prima” parigina Verdi
aveva immaginato un coro di cento elementi, con venti cantanti nelle file di
soprani, contralti e tenori, e quaranta bassi: a Torino Toscanini utilizzò un
coro di centocinquanta voci. L’approccio alla preghiera attribuita a Jacopone
da Todi è quello dell’autore di musica per il teatro: le stilizzazioni tipiche del-
la musica liturgica sono assenti, la musica non è suddivisa in episodi come
nei grandi precedenti della tradizione italiana, da Pergolesi a Rossini, né vi
sono ripetizioni testuali: Verdi, interessato al dramma umano della madre
ai piedi del patibolo del figlio, ne restituisce lo strazio in un affresco cupo e
dolente, in un gesto espressivo senza pause e senza respiro.
   Al realismo drammatico dello Stabat Mater si contrappone l’austero con-
tegno del Te Deum, per doppio coro e grande orchestra. L’esecuzione «senza
misura» del tema gregoriano, cantato a cappella dalle voci maschili all’inizio
del lavoro, diffonde sull’intera composizione un’aura di severa compostez-
za. Verdi evita qui il gioioso trionfalismo che solitamente caratterizza l’inno
di ringraziamento al Signore; questa testimonianza dell’estrema fase cre-
ativa del Maestro si pone invece come una solenne meditazione pervasa
da dubbi, più che sorretta da certezze. Pagina dal respiro grandioso e dalla
singolare bellezza, il Te Deum si chiude nell’ombra malinconica che il bre-
ve, dolente postludio strumentale proietta retrospettivamente sulle parole di
speranza affidate a un soprano solista: «In te, Domine, speravi».

                                                              Enrico M. Ferrando
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
(foto Davide Cerati)
    credit fotografico
Giuseppe   Verdi con il tenore Francesco Tamagno nel 1900. Archivio Storico Teatro Regio Torino (Fondo Tamagno).
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
Stabat Mater

Stabat Mater dolorosa            Stava la Madre, addolorata,
iuxta crucem lacrimosa,          in lacrime ai piedi della croce
dum pendebat Filius.             cui era appeso il Figlio.
Cuius animam gementem,           Immersa in angoscia mortale
contristatam et dolentem         gemeva nell’intimo del cuore,
pertransivit gladius.            trafitto da spada.
O quam tristis et afflicta       Oh, quanta tristezza e afflizione
fuit illa benedicta              ebbe quella benedetta
Mater Unigeniti!                 Madre dell’Unigenito!
Quae maerebat et dolebat,        Si affliggeva e soffriva,
pia Mater dum videbat            la pia Madre, vedendo le pene
nati poenas incliti.             del glorioso figlio.
Quis est homo, qui non fleret,   Quale uomo non piangerebbe,
Matrem Christi si videret        nel vedere la Madre di Cristo
in tanto supplicio?              in un supplizio così grande?
Quis non posset contristari,     Chi non proverebbe compassione
Christi Matrem contemplari       alla vista della Madre di Cristo
dolentem cum Filio?              che soffre col Figlio?
Pro peccatis suae gentis         Per i peccati della sua stirpe
vidit Jesum in tormentis         vide Gesù tormentato
et flagellis subditum.           e sottoposto al flagello.
Vidit suum dulcem natum          Vide il suo dolce figlio
moriendo desolatum,              emettere l’ultimo respiro,
dum emisit spiritum.             morendo abbandonato da tutti.
Eia, Mater, fons amoris,         Orsù, Madre, fonte d’amore,
me sentire vim doloris           fammi provare la forza del dolore
fac, ut tecum lugeam.            affinché io pianga con te.
Fac, ut ardeat cor meum          Fa’ che il mio cuore arda
in amando Christum Deum,         nell’amore di Cristo Dio,
ut sibi complaceam.              per essere a Lui gradito.
Sancta Mater, istud agas,        Santa Madre: imprimi
Crucifixi fige plagas            le piaghe del Crocifisso
cordi meo valide!                con forza nel mio cuore!
Tui nati vulnerati               Del tuo figlio ferito,
tam dignati pro me pati          che s’è degnato di patire tanto per me,
poenas mecum divide.             con me pure dividi le pene.
Fac me vere tecum flere,         Fa’ che con te io pianga,
Crucifixo condolere,             condivida i dolori del Crocifisso,
donec ego vixero.                finché avrò vita.
Iuxta crucem tecum stare         Stare con te ai piedi della croce
et me tibi sociare               e unirmi a te nel pianto:
in planctu desidero.             questo desidero.
Riccardo Muti Orchestra e Coro Teatro Regio Torino - Giovedì 18 Marzo 2021, ore 20 - Teatro Regio
credit fotografico

Rogier van der Weyden (1399/1400-1464), Cristo sulla Croce con Maria
     e San Giovanni. Olio su tela, 1457-1464. Madrid, El Escorial.
Virgo virginum praeclara,                  Vergine delle vergini, la più insigne,
mihi iam non sis amara                     con me non essere dura,
fac me tecum plangere.                     lascia ch’io pianga con te.
Fac, ut portem Christi mortem,             Fammi partecipe della morte di Cristo,
passionis fac consortem                    fammi condividere i suoi patimenti
et plagas recolere.                        e onorare le sue piaghe.
Fac me plagis vulnerari,                   Fa’ che io sia ferito delle sue ferite,
fac me crucem inebriari                    che sia inebriato di questa croce
et cruore Filii.                           e del sangue del Figlio.
Flammis ne urar succensus                  Ch’io non sia bruciato dalle fiamme:
per te, Virgo, sim defensus                che da te, Vergine, sia io difeso
in die iudicii!                            nel giorno del giudizio.
Christe, cum sit hinc exire,               Cristo, nel momento della morte,
da per Matrem me venire                    fa’ che per mezzo della Madre io consegua
ad palmam victoriae.                       la palma della vittoria.
Quando corpus morietur,                    Quando il corpo morirà,
fac ut animae donetur                      fa’ che all’anima sia donata
Paradisi gloria!                           la gloria del Paradiso!
Amen.                                      Amen.

Te Deum                                    Te Deum

Te Deum laudamus: te Dominum               Noi ti lodiamo, Dio: ti proclamiamo
  confitemur.                                Signore.
Te aeternum Patrem, omnis terra            Tutta la terra adora te, eterno Padre.
  veneratur.
Tibi omnes angeli,                         A te tutti gli angeli,
tibi caeli et universae potestates,        tutte le potenze dei cieli,
tibi cherubim et seraphim,                 i Cherubini e i Serafini
incessabili voce proclamant:               cantano con voce incessante:
“Sanctus, Sanctus, Sanctus                 “Santo, Santo, Santo
Dominus Deus Sabaoth.                      il Signore Dio dell’universo.
Pleni sunt caeli et terra                  I cieli e la terra sono pieni
majestatis gloriae tuae”.                  della tua gloria”.
Te gloriosus Apostolorum chorus,           Ti acclamano il coro degli apostoli,
te prophetarum laudabilis numerus,         le voci elogianti dei profeti
te martyrum candidatus laudat exercitus.   e la candida schiera dei martiri.
Te per orbem terrarum                      In tutto il mondo
sancta confitetur Ecclesia,                la santa Chiesa si riconosce in te,
Patrem immensae maiestatis;                Padre di immensa gloria,
venerandum tuum verum et unicum Filium;    adora il tuo vero e unico Figlio
Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.        e lo Spirito Santo Consolatore.
Tu rex gloriae, Christe,                    O Cristo, re della gloria,
tu Patris sempiternus es Filius.            tu sei l’eterno Figlio del Padre.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem,      Tu, per la salvezza dell’uomo,
non horruisti Virginis uterum.              non disdegnasti il grembo della Vergine.
Tu, devicto mortis aculeo,                  Tu, vincitore della morte,
aperuisti credentibus regna caelorum.       hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu ad dexteram Dei sedes, in gloria         Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del
  Patris.                                     Padre.
Iudex crederis esse venturus.               Verrai a giudicare il mondo alla fine dei
                                              tempi.
Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,    A te dunque chiediamo: soccorri i tuoi figli,
quos pretioso sanguine redemisti.           che hai redento col tuo sangue prezioso.
Aeterna fac cum sanctis tuis in gloria      Accoglici nella tua gloria nell’assemblea
  numerari.                                   dei santi.
Salvum fac populum tuum, Domine,            Salva il tuo popolo, Signore,
et benedic hereditati tuae.                 guida e proteggi i tuoi figli.
Et rege eos, et extolle illos usque in      E guidali e sorreggili in eterno.
  aeternum.
Per singulos dies benedicimus te;           Ogni giorno ti benediciamo,
et laudamus nomen tuum in saeculum,         lodiamo il tuo nome nel mondo
et in saeculum saeculi.                     e per sempre.
Dignare, Domine, die isto                   Dégnati oggi, Signore,
sine peccato nos custodire.                 di custodirci senza peccato.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri.   Pietà di noi, Signore, pietà di noi.
Fiat misericordia tua, Domine, super nos,   Sia sempre con noi la tua misericordia,
quemadmodum speravimus in te.               nella misura in cui in te abbiamo sperato.
In te, [Domine,] speravi:                   In te, [Signore,] ho sperato:
non confundar in aeternum.                  non sarò confuso in eterno.
soprano solo                                soprano solo
In te, Domine, speravi:                     In te, Signore, ho sperato:
in te speravi, in te, in te.                in te ho sperato, in te, in te.
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RICCARDO MUTI PROVE D’ORCHESTRA
con sottotitoli in inglese, francese e tedesco

Premiato come Miglior Programma TV per Didattica,
Intrattenimento e Cultura (MOIGE)

“[…] illuminante, intrigante, divertente, appassionante, rigoroso e fantasioso
“reportage” su come Riccardo Muti lavora con gli strumentisti per raggiungere il
risultato ottimale dell’espressione musicale nel senso più alto e lato del termine.
A ben vedere il corposo elenco di aggettivi calza perfettamente anche il direttore:
non può essere un caso che chiunque lavori con lui puntualmente riporti di come si
spalanchi un insospettato mondo semantico dietro ogni nota, respiro, accento, pausa
o frase […]” - Amadeus Magazine

Berlioz, Verdi, Schubert, Cimarosa, Paisiello, Mozart, Dvořák

Box 8 DVD con Libretto Fotografico

DISPONIBILE SU RICCARDOMUTIMUSIC.COM
Il lungo periodo trascorso come Direttore
© Todd Rosenberg Photography / riccardomutimusic.com

                                                                                               musicale dei complessi scaligeri culmina il
                                                                                               7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura
                                                                                               della Scala restaurata dove dirige l’Europa
                                                                                               riconosciuta di Antonio Salieri.
                                                                                               Eccezionale il suo contributo al repertorio
                                                                                               verdiano; ha diretto Ernani, Nabucco, I Ve-
                                                                                               spri siciliani, La traviata, Attila, Don Carlos,
                                                                                               Falstaff, Rigoletto, Macbeth, La forza del
                                                                                               destino, Il trovatore, Otello, Aida, Un ballo
                                                                                               in maschera, I due Foscari, I masnadieri. La
                                                                                               sua direzione musicale è stata la più lunga
                                                                                               nella storia del Teatro alla Scala.
                                                                                               Nel corso della sua straordinaria carriera
                                                                                               Riccardo Muti dirige molte tra le più pre-
                                                                                               stigiose orchestre del mondo: dai Berliner
                                                                                               Philharmoniker alla Bayerischer Rundfunk,
                                              A Napoli, città in cui è nato, Riccardo Muti
                                                                                               dalla New York Philharmonic all’Orchestre
                                              studia pianoforte con Vincenzo Vitale, di-
                                                                                               National de France, alla Philharmonia di
                                              plomandosi con lode nel Conservatorio di
                                                                                               Londra e, naturalmente, i Wiener Philhar-
                                              San Pietro a Majella. Prosegue gli studi al
                                                                                               moniker, ai quali lo lega un rapporto assi-
                                              Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano,
                                                                                               duo e particolarmente significativo e con
                                              sotto la guida di Bruno Bettinelli e Anto-
                                                                                               i quali si esibisce al Festival di Salisburgo
                                              nino Votto, dove consegue il diploma in
                                                                                               dal 1971. Invitato sul podio in occasione
                                              Composizione e Direzione d’orchestra.
                                                                                               del concerto celebrativo dei 150 anni della
                                              Nel 1967 la prestigiosa giuria del Concorso
                                                                                               grande orchestra viennese, Muti ha rice-
                                              “Cantelli” di Novara gli assegna all’unani-
                                                                                               vuto l’Anello d’Oro, onorificenza concessa
                                              mità il primo premio, portandolo all’atten-
                                                                                               dai Wiener in segno di speciale ammira-
                                              zione di critica e pubblico. L’anno seguente     zione e affetto. Dopo il 1993, 1997, 2000,
                                              viene nominato Direttore musicale del            2004 e 2018, nel 2021 ha diretto per la se-
                                              Maggio Musicale Fiorentino, incarico che         sta volta i Wiener Philharmoniker nel pre-
                                              manterrà fino al 1980. Già nel 1971, però,       stigioso Concerto di Capodanno a Vienna.
                                              Muti viene invitato da Herbert von Karajan       Nell’agosto 2018 ha ricevuto il Doppio Di-
                                              sul podio del Festival di Salisburgo, inau-      sco di Platino in occasione dei suoi con-
                                              gurando una felice consuetudine che lo ha        certi con la stessa orchestra al Festival di
                                              portato, nel 2020, a festeggiare i 50 anni       Salisburgo.
                                              di sodalizio con la manifestazione austria-      Nell’aprile del 2003 viene eccezionalmente
                                              ca. Gli anni Settanta lo vedono alla testa       promossa in Francia una “Journée Riccar-
                                              della Philharmonia Orchestra di Londra           do Muti”, attraverso l’emittente nazionale
                                              (1972-1982), dove succede a Otto Klem-           France Musique, che per 14 ore ininterrotte
                                              perer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita    trasmette musiche da lui dirette con tutte
                                              da Eugene Ormandy l’incarico di Direttore        le orchestre che lo hanno avuto e lo han-
                                              musicale della Philadelphia Orchestra.           no sul podio, mentre il 14 dicembre dello
                                              Dal 1986 al 2005 è Direttore musicale del        stesso anno dirige l’atteso concerto di ria-
                                              Teatro alla Scala: prendono così forma           pertura del Teatro La Fenice di Venezia. La
                                              progetti di respiro internazionale, come         “Giornata Riccardo Muti” è stata riproposta
                                              la trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia      da Radio France il 17 maggio 2018, in con-
                                              wagneriana. Accanto ai titoli del grande         comitanza con il concerto diretto dal Mae-
                                              repertorio trovano spazio e visibilità anche     stro all’Auditorium de la Maison de la Radio.
                                              altri autori meno frequentati: pagine pre-       Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile
                                              ziose del Settecento napoletano e opere di       Luigi Cherubini, formata da giovani mu-
                                              Gluck, Cherubini, Spontini, fino a Poulenc,      sicisti selezionati da una commissione
                                              con Les dialogues des Carmélites, che gli        internazionale fra oltre 600 strumentisti
                                              hanno valso il Premio “Abbiati” della critica.   provenienti da tutte le regioni italiane.
La vasta produzione discografica, già            Riccardo Muti ha ricevuto dalle più impor-
rilevante negli anni Settanta e oggi im-         tanti università del mondo.
preziosita dai molti premi ricevuti dalla        Ha diretto i Wiener Philharmoniker nel
critica specializzata, spazia dal reper-         concerto che ha inaugurato le celebra-
torio sinfonico e operistico classico al         zioni per i 250 anni dalla nascita di Mozart
Novecento. L’etichetta discografica che          al Großes Festspielhaus di Salisburgo. In
si occupa delle registrazioni di Riccardo        questa città, per il Festival di Pentecoste,
Muti è la RMMusic.                               a partire dal 2007 ha affrontato insieme
Il suo impegno civile di artista è testimo-      all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini un
niato dai concerti proposti nell’ambito del      progetto quinquennale mirato alla risco-
progetto “Le vie dell’Amicizia” del Raven-       perta e alla valorizzazione del patrimonio
na Festival in alcuni luoghi “simbolo” della     musicale, operistico e sacro, del Sette-
storia, sia antica che contemporanea: Sa-        cento napoletano.
rajevo (1997), Beirut (1998), Gerusalemme        Da settembre 2010 è Direttore musicale
(1999), Mosca (2000), Erevan e Istanbul          della prestigiosa Chicago Symphony Or-
(2001), New York (2002), Il Cairo (2003),        chestra. Nello stesso anno è stato nomina-
Damasco (2004), El Djem (2005), Meknes           to in America “Musician of the Year” dalla
(2006), Roma (2007), Mazara del Vallo            importante rivista “Musical America”. Nel
                                                 febbraio 2011, in seguito all’esecuzione e
(2008), Sarajevo (2009), Trieste (2010),
                                                 registrazione live della Messa da Requiem
Nairobi (2011), Ravenna (2012), Mirandola
                                                 di Verdi con la CSO, vince la 53a edizione
(2013), Redipuglia (2014), Otranto (2015),
                                                 dei Grammy Award con due premi: Best
Tokyo (2016), Teheran (2017), Kiev (2018) e
                                                 Classical Album e Best Choral Album. Nel
Atene (2019) con il Coro e l’Orchestra Fi-
                                                 2011 è stato proclamato vincitore del pre-
larmonica della Scala, l’Orchestra e Coro
                                                 stigioso premio Birgit Nilsson, che gli è
del Maggio Musicale Fiorentino e i “Musi-
                                                 stato consegnato alla Royal Opera di Stoc-
cians of Europe United”, formazione costi-       colma alla presenza dei Reali di Svezia; a
tuita dalle prime parti delle più importanti     New York ha ricevuto l’Opera News Award
orchestre europee, e recentemente con            e in Spagna gli è stato assegnato il Premio
l’Orchestra Cherubini.                           “Principe Asturia per le Arti 2011”, mas-
Tra gli innumerevoli riconoscimenti con-         simo riconoscimento artistico spagnolo,
seguiti da Riccardo Muti nel corso del-          consegnato da parte di Sua Altezza Reale
la sua carriera si segnalano: Cavaliere di       il Principe Felipe di Asturia a Oviedo. Nel
Gran Croce della Repubblica Italiana e           luglio 2011 è stato nominato membro ono-
Grande Medaglia d’oro della Città di Mila-       rario dei Wiener Philharmoniker e in ago-
no; Verdienstkreuz della Repubblica Fede-        sto 2011 Direttore onorario a vita del Teatro
rale Tedesca; Legione d’Onore in Francia         dell’Opera di Roma. Nel maggio 2012 è sta-
(già Cavaliere, nel 2010 il Presidente Ni-       to insignito della Gran Croce di San Grego-
colas Sarkozy lo ha insignito del titolo di      rio Magno da Sua Santità Benedetto XVI.
Ufficiale) e Cavaliere dell’Impero Britanni-     Nel 2016 ha ricevuto dal governo giappo-
co conferitogli dalla Regina Elisabetta II. Il   nese la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine
Mozarteum di Salisburgo gli ha assegnato         del Sol Levante.
la Medaglia d’argento per l’impegno sul          Nel luglio 2015 si è realizzato il desiderio
versante mozartiano; la Gesellschaft der         del Maestro Muti di dedicarsi ancora di
Musikfreunde di Vienna, la Wiener Hofmu-         più alla formazione di giovani musicisti: la
sikkapelle e la Wiener Staatsoper lo hanno       prima edizione della Riccardo Muti Italian
eletto Membro Onorario; il presidente rus-       Opera Academy per giovani direttori d’or-
so Vladimir Putin gli ha attribuito l’Ordine     chestra, maestri collaboratori e cantanti
dell’Amicizia, mentre lo Stato d’Israele lo      si è svolta al Teatro Alighieri di Ravenna
ha onorato con il premio “Wolf” per le arti.     e ha visto la partecipazione di giovani
Ha vinto il Praemium Imperiale 2018 per          talenti musicali e di un pubblico di ap-
la Musica, prestigiosissima onorificenza         passionati provenienti da tutto il mondo.
giapponese conferitagli a Tokyo il 23 otto-      Obiettivo della Riccardo Muti Italian Opera
bre. Oltre 20 le lauree honoris causa che        Academy è quello di trasmettere l’esperienza
e gli insegnamenti di Riccardo Muti ai           Dal 2016 a oggi ha debuttato altri ruoli
           giovani musicisti e far comprendere              diventati poi distintivi del suo repertorio
           in tutta la sua complessità il cammino           come Mimì al Liceu di Barcelona, Donna
           che porta alla realizzazione di un’opera.        Anna al Festival d’Aix-en-Provence, Elettra
           Alla prima edizione, dedicata a Falstaff,        in Idomeneo al Teatro Real di Madrid (dalla
           hanno fatto seguito le Academy su La tra-        primavera 2020 è in distribuzione mondia-
           viata nel 2016 (anche a Seoul, oltre che         le il dvd di Opus Arte) e Luisa Miller anco-
           a Ravenna), Aida nel 2017, Macbeth nel           ra al Liceu. Torna regolarmente al Real di
           2018, Le nozze di Figaro nel 2019, Rigolet-      Madrid, Liceu di Barcelona, Lyric Opera di
           to a marzo 2019 per la prima Italian Opera       Chicago, Dutch National Opera, Teatro San
           Academy a Tokyo, Cavalleria rusticana e          Carlo di Napoli, Metropolitan Opera, Royal
           Pagliacci nel 2020.                              Opera House, ma anche in stagioni sinfo-
                                                            niche e festival prestigiosi, compresi quel-
                                                            lo di Perm – dove nel 2019 è stata diretta
                                                            per la prima volta da Teodor Currentzis –,
                                                            Maggio Musicale Fiorentino (dove ha can-
                                                            tato Mahler sotto la direzione di Daniele
                                                            Gatti), Accademia Nazionale di Santa Ce-
                                                            cilia per Stabat Mater di Rossini e Requiem
                                                            di Verdi, Teatro San Carlo di Napoli con i
                                                            Vier letzte Lieder diretti da Michele Ma-
                                                            riotti. Per rimanere nel campo sinfonico,
                                                            che ama particolarmente, ha partecipato
                                                            alle celebrazioni rossiniane cantando in
                                                            Lussemburgo e a Vienna nella Petite Mes-
                                                            se solennelle diretta da Gustavo Gimeno
© Dario Acosta

                                                            (nel 2019 è stato pubblicato da Pentatone
                                                            il cd). Nei primi mesi del 2020 avrebbe do-
                                                            vuto debuttare Fiordiligi a Tokyo e Rusalka
                                                            ad Amsterdam (primo soprano italiano a
           Eleonora Buratto, mantovana, è tra i so-         cantare l’intera opera): purtroppo l’emer-
           prani lirici più acclamati del mondo.            genza sanitaria ha annullato o rimandato
           La sua carriera è iniziata nel 2009 quando,      queste produzioni.
           diretta da Riccardo Muti, ha interpretato        Il 28 giugno canta nel Requiem di Donizetti
           Creusa nel Demofoonte di Jommelli al Fe-         a Bergamo, in un concerto di commemo-
           stival di Salisburgo, all’Opéra Garnier e al     razione delle vittime della pandemia tra-
           Ravenna Festival. Negli anni successivi è        smesso in diretta da Rai 1, alla presenza
           stata diretta dal Maestro Muti nel ruolo di      del Capo dello Stato. Partecipa al Festival
           Susanna ne I due Figaro di Mercadante,           dell’Arena di Verona con tre gala, compre-
           Norina in Don Pasquale, Amelia in Simon          so uno verdiano con Francesco Meli e Luca
           Boccanegra, Alice in Falstaff e Contessa         Salsi.
           d’Almaviva nelle Nozze di Figaro.                Nell’autunno 2020 ha debuttato come El-
           Agli inizi del 2015 è stata Corinna alla         vira in Ernani al Teatro Regio di Parma,
           Dutch National Opera di Amsterdam ne Il          nell’ambito del Festival Verdi. Nella stessa
           viaggio a Reims, regia di Damiano Michie-        edizione ha preso parte anche al Requiem
           letto e direzione di Stefano Montanari: da       verdiano.
           allora la sua carriera internazionale si è ul-   Tra gli impegni del 2021 spiccano Così fan
           teriormente sviluppata. Nello stesso anno        tutte alla Scala e al Regio di Torino, Erna-
           ha cantato per la prima volta i ruoli di Liù e   ni al Massimo di Palermo, Otello al Liceu
           della Contessa d’Almaviva e ha inaugurato        di Barcellona, La bohème al Teatro San
           la stagione del Teatro San Carlo di Napoli       Carlo di Napoli, Turandot alla Bayerisches
           come Micaëla nella Carmen diretta da Zu-         Staatsoper di Monaco e Moïse et Pharaon
           bin Mehta.                                       al Rossini Opera Festival.
incarico che gli ha permesso di collabora-
                                                                                re con alcuni dei più grandi direttori d’or-
                                                                                chestra, fra i quali Zubin Mehta, Riccardo
                                                                                Muti, Seiji Ozawa, Lorin Maazel, Kurt Ma-
                                                                                sur, Riccardo Chailly, Daniel Oren, Semyon
                                                                                Bychkov e Gianandrea Noseda. Dall’agosto
                                                                                del 2013 è Maestro sostituto e Altro mae-
© Edoardo Piva - Teatro Regio Torino

                                                                                stro del coro alla Den Norske Opera & Bal-
                                                                                lett di Oslo. Come maestro collaboratore è
                                                                                stato invitato alla Staatsoper di Vienna e
                                                                                al Teatro Regio dove, dopo una prima col-
                                                                                laborazione nel 2012-2013, ha assunto dal
                                                                                2018 il ruolo di Direttore del coro.

                                                                                L’Orchestra Teatro Regio Torino è l’ere-
                                                                                de del complesso fondato alla fine dell’Ot-
                                                                                tocento da Arturo Toscanini, sotto la cui
                                Nato a Colle Val d’Elsa (Siena), Andrea         direzione vennero eseguiti numerosi con-
                                Secchi ha conseguito la maturità classica       certi e molte storiche produzioni operisti-
                                e si è diplomato a pieni voti in Pianoforte     che. L’Orchestra ha in particolare eseguito
                                presso il Conservatorio “L. Cherubini” di       la prima italiana del Crepuscolo degli dèi di
                                Firenze sotto la guida di Giorgio Sac-          Wagner e della Salome di Strauss, nonché
                                chetti. Ha frequentato corsi di perfezio-       le prime assolute di Manon Lescaut e La
                                namento tenuti da Paul Badura-Skoda,            bohème di Puccini.
                                Joaquín Achúcarro e Maurizio Pollini            Nel corso della sua lunga storia ha dimo-
                                presso l’Accademia Musicale Chigiana di         strato una spiccata duttilità nell’affrontare
                                Siena; è stato allievo di Andrea Lucchesini     il grande repertorio così come molti titoli
                                all’Accademia Internazionale di Musica di       del Novecento, anche in prima assoluta,
                                Pinerolo e, per la Direzione d’orchestra, di    come Gargantua di Corghi e Leggenda di
                                Piero Bellugi.                                  Solbiati. L’Orchestra si è esibita con i so-
                                Si è esibito in Italia e all’estero, prenden-   listi più celebri e alla guida del complesso
                                do parte a numerosi cicli concertistici,        si sono alternati direttori di fama interna-
                                in particolare a Torino, Siena, Roma,           zionale come Roberto Abbado, Ashkenazy,
                                Palermo e Firenze, nella Beethoven Haus         Bartoletti, Bychkov, Campanella, Danto-
                                di Bonn, nel Museo Chopin di Varsavia,          ne, Gelmetti, Gergiev, Hogwood, Luisi,
                                a Dublino, Londra, Monaco di Baviera,           Luisotti, Mariotti, Muti, Oren, Pidò, Sado,
                                Kiel, Cracovia, Pechino, Pretoria e Tokyo,      Steinberg, Tate e Gianandrea Noseda, che
                                riscuotendo ovunque unanimi e calorosi          dal 2007 al 2018 ha ricoperto il ruolo di Di-
                                consensi per la sua personalità e passione      rettore musicale del Teatro Regio. Ha inol-
                                interpretativa. Ha vinto oltre venti con-       tre accompagnato grandi compagnie di
                                corsi nazionali e internazionali ottenendo      balletto come quelle del Bol’šoj di Mosca e
                                inoltre premi speciali per la migliore in-      del Mariinskij di San Pietroburgo.
                                terpretazione di musiche di Bach, Mozart,       Numerosi gli inviti in festival e teatri di tut-
                                Schubert, Schönberg e Beethoven.                to il mondo; negli ultimi anni è stata ospi-
                                Nel 2003 si è distinto come miglior italia-     te, sempre con la direzione del maestro
                                no nella prestigiosa Leeds International        Noseda, in Germania, Spagna, Austria,
                                Piano Competition e debuttando alla Salle       Francia e Svizzera. Nell’estate del 2010 ha
                                Cortot di Parigi. Da sempre si interessa al     tenuto una trionfale tournée in Giappone
                                repertorio cameristico e dal 2002 al 2006       e in Cina con La traviata e La bohème, un
                                ha fatto parte del Quartetto Accademia.         successo ampiamente bissato nel 2013
                                Vasta è la sua esperienza anche nel re-         con il “Regio Japan Tour”. Nel 2014, dopo le
                                pertorio lirico come maestro collaborato-       tournée a San Pietroburgo ed Edimburgo,
                                re. Dal 2006 al 2013 è stato Altro maestro      si è tenuto a dicembre il primo tour negli
                                del coro del Maggio Musicale Fiorentino,        Stati Uniti e in Canada. Tre gli importanti
appuntamenti internazionali nel 2016: i          Diana Damrau (Warner-Classics/Erato),
complessi artistici del Teatro sono stati        recensito dal «New York Times» come uno
ospiti d’onore al 44° Hong Kong Arts Fe-         dei 25 migliori dischi di musica classica del
stival, poi a Parigi e a Essen, infine allo      2015, due cd verdiani con Rolando Villazón
storico Savonlinna Opera Festival. Il 2017,      e Anna Netrebko e uno mozartiano con
dopo le tappe a Ginevra e a Lugano, ha vi-       Ildebrando D’Arcangelo (Deutsche Gram-
sto l’Orchestra impegnata in un concerto         mophon); Chandos ha pubblicato Quattro
a Buenos Aires e il Regio ospite per la se-      pezzi sacri di Verdi e, nell’ambito della col-
conda volta al Festival di Edimburgo con         lana «Musica Italiana», due album dedicati
quattro recite di Bohème, tre di Macbeth         a composizioni sinfonico-corali di Petrassi.
(riproposto in forma di concerto a Parigi)
e la Messa da Requiem di Verdi; si è infine      Fondato alla fine dell’Ottocento e ricosti-
tenuta la prima tournée in Medio Orien-          tuito nel 1945 dopo il secondo conflitto
te, con tre rappresentazioni di Aida alla        mondiale, il Coro Teatro Regio Torino è
Royal Opera House di Muscat, in Oman.            uno dei maggiori cori lirici europei.
Nel 2018 i complessi del Teatro hanno            Sotto la guida di Bruno Casoni (1994-2002)
inaugurato il festival Septembre Musical         ha raggiunto un alto livello internazionale,
di Montreux-Vevey e sono stati ospiti della      dimostrato anche dall’esecuzione dell’O-
Sagra Musicale Malatestiana di Rimini con        tello di Verdi sotto la guida di Claudio Ab-
un programma di sinfonie e cori da opere         bado e dalla stima di Semyon Bychkov che,
di Verdi e Wagner. Nell’agosto 2019 il Regio     dopo averlo diretto al Regio nel 2002 per la
ha riscosso entusiastici consensi con due        Messa in si minore di Bach, lo ha invitato a
rappresentazioni della Traviata di Henning       Colonia per l’incisione della Messa da Re-
Brockhaus e Josef Svoboda allo storico Fe-       quiem di Verdi ed è tornato a coinvolgerlo
stival di Lubiana, in Slovenia, sotto la dire-   nel 2012 in un concerto brahmsiano con
zione di Donato Renzetti.                        l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
L’Orchestra e il Coro del Regio hanno una        Alla guida del Coro si sono avvicendati i
intensa attività discografica, nell’ambito       maestri Claudio Marino Moretti, Roberto
della quale si segnalano diverse produzio-       Gabbiani e Claudio Fenoglio, grazie ai quali
ni video di particolare interesse: Medea,        sono state raggiunte ulteriori vette arti-
Edgar, Thaïs, Adriana Lecouvreur, Boris          stiche. A partire dal 2018 l’incarico è stato
Godunov, Un ballo in maschera, I Vespri          assegnato ad Andrea Secchi.
siciliani, Leggenda, Don Carlo, Faust, Aida,     Oltre alla Stagione d’Opera, il Coro svol-
La bohème, L’incoronazione di Dario, Tu-         ge una significativa attività concertistica
randot, La donna serpente, I Lombardi            e, insieme all’Orchestra del Teatro Regio,
alla prima crociata e Agnese, una preziosa       figura oggi nei video di alcune delle più
riscoperta dalla produzione di Ferdinan-         interessanti produzioni delle ultime Sta-
do Paer. Tra le incisioni discografiche più      gioni, nonché in diverse registrazioni di-
recenti, tutte dirette da Gianandrea Nose-       scografiche, quali, in particolare, i Quattro
da, figurano la Seconda Sinfonia di Mahler       pezzi sacri di Verdi e i due cd dedicati a
(Fonè), il cd Fiamma del Belcanto con            Petrassi sotto la direzione di Noseda.
Teatro Regio Torino
                         Rosanna Purchia Commissario straordinario
                          Sebastian F. Schwarz Direttore artistico

Orchestra

Violini primi            Violoncelli            Clarinetti          Timpani
Stefano Vagnarelli *     Amedeo Cicchese *      Luigi Picatto *     Raúl Camarasa *
Marina Bertolo           Francesca Fiore        Luciano Meola
Monica Tasinato          Alfredo Giarbella                          Percussioni
Elio Lercara             Armando Matacena       Clarinetto basso    Lavinio Carminati
Enrico Luxardo           Marco Mosca            Edmondo Tedesco     Enrico Femia
Miriam Maltagliati       Paola Perardi                              Massimiliano Francese
                                                Fagotti
Paolo Manzionna
                         Contrabbassi           Andrea Azzi *       Arpa
Alessio Murgia
                         Davide Botto *         Nicolò Pallanch *   Elena Piva *
Ivana Nicoletta
                         Atos Canestrelli       Marco Bottet
Valentina Rauseo
                         Paolo Badiini          Orazio Lodin
Daniele Soncin
Giuseppe Tripodi         Michele Lipani
                                                Corni
                         Stefano Schiavolin
                                                Ricardo Serrano *
Violini secondi
                         Ottavino               Pierluigi Filagna
Cecilia Bacci *
                         Roberto Baiocco        Fabrizio Dindo
Tomoka Osakabe
                         (anche terzo flauto)   Evandro Merisio
Bartolomeo Angelillo
Paola Bettella                                  Trombe
                         Flauti
Anna Rita Ercolini                              Sandro Angotti *
                         Sara Tenaglia *
Silvio Gasparella                               Enrico Negro
                         Elisa Parodi
Marcello Iaconetti                              Marco Rigoletti
Paola Pradotto           Oboi
Luigi Presta             João Barroso *         Tromboni
Seo Hee Seo              Stefano Simondi        Vincent Lepape *
                                                Giuseppe Nuzzaco
Viole                    Corno inglese          Marco Tempesta
Enrico Carraro *         Alessandro Cammilli
Gustavo Fioravanti                              Cimbasso
Rita Bracci                                     Rudy Colusso
Federico Carraro
Maria Elena Eusebietti
Alma Mandolesi
Franco Mori
Roberto Musso                                                       * Prime parti
Coro

Soprani                Mezzosoprani /           Tenori                   Baritoni / Bassi
Sabrina Amè            Contralti                Pierangelo Aimé          Lorenzo Battagion
Nicoletta Baù          Angelica Buzzolan        Andrea Antognetti        Enrico Bava
Chiara Bongiovanni     Shiow-hwa Chang          Francisco Javier Ariza   Giuseppe Capoferri
Caterina Borruso       Ivana Cravero              García                 Tiziano Castro
Sabrina Boscarato      Laura De Marchi          Matteo Cammarata         Umberto Ginanni
Serena Bozzo           Claudia De Pian          Marino Capettini         Andrea Goglio
Eugenia Braynova       Maria Di Mauro           Damiano Colombo          Desaret Lika
Serafina Cannillo      Roberta Garelli          Luigi Della Monica       Riccardo Mattiotto
Cristina Cogno         Rossana Gariboldi        Luis Odilon Dos Santos   Davide Motta Fré
Cristiana Cordero      Elena Induni             Alejandro Escobar        Gheorghe Valentin
Eugenia Degregori      Antonella Martin         Giancarlo Fabbri           Nistor
Alessandra Di Paolo    Raffaella Riello         Roberto Guenno           Marco Piretta
Manuela Giacomini      Marina Sandberg          Leopoldo Lo Sciuto       Franco Rizzo
Rita La Vecchia        Teresa Uda               Vito Martino             Roberto Spanò
Laura Lanfranchi       Daniela Valdenassi       Matteo Michi             Enrico Speroni
Paola Isabella         Tiziana Valvo            Matteo Mugavero          Marco Sportelli
  Lopopolo             Barbara Vivian           Matteo Pavlica           Marco Tognozzi
Lyudmyla Porvatova                              Dario Prola              Alessandro Vandin
M. Lourdes Rodrigues                            Sandro Tonino            Emanuele Vignola
  Martins                                       Franco Traverso
Pierina Trivero                                 Vasco Maria Vagnoli
Giovanna Zerilli                                Valerio Varetto

Assistente Maestro del coro
Jeong Un Kim

A cura della Direzione Stampa e Comunicazione                             © Teatro Regio Torino
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