Il rebus di Super Mario - L'Opinione delle Libertà

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Il rebus di Super Mario - L'Opinione delle Libertà
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                                                              Il rebus di Super Mario
Non ci sono uomini
per tutte le stagioni
 di PAOLO PILLITTERI
                                                           Draghi accetta (con riserva) l’incarico di Mattarella. Adesso lo attende
P          olitica vo’ cercando ch’è sì cara. Pa-
           rafrasando il Poeta, Dante Alighieri,
           ne chiediamo l’aiuto ma temiamo che
neppure le sue rime soccorrino, anche perché
in questi giorni troviamo la conferma della sua
                                                        il confronto con i partiti. Centrodestra in fase d’attesa: “Senza pregiudizi”
scomparsa. Della politica, beninteso. L’appa-
rente circolo vizioso della crisi è tale perché
così vogliono i suoi attori, a cominciare dallo
stesso Matteo Renzi. In realtà, tutte le crisi di
Governo, comprese quelle della Prima Repub-
blica, non appena dichiarate, entrano in un la-
birinto dal quale, però, ogni partecipante crede
di conoscere l’uscita, naturalmente pro domo
sua. Non solo, ma quasi tutte le crisi sono state
giudicate, dalla gran parte dell’opinione pub-
blica, una specie di gioco nel Palazzo, di perdita
di tempo, di difesa di interessi di parte mentre
il Paese attraversa momenti difficili. In effetti,
è soltanto quando si apre una crisi che l’evoca-
zione ai supremi destini della nazione si alza
solenne, e i partiti coinvolti vengono tacciati
da irresponsabili e, ovviamente, i mass media
seguono l’onda. Soprattutto nel nostro caso,
ne esaltano i difetti, gli intrighi, le malefatte.
Mai come ora il rimbombo mediatico prevale
su tutto, e oltre ad accompagnare il prosegui-
re delle liturgie, peraltro obbligate, sta diven-
tando il dominus in un contesto in verità non
sconosciuto nella storia del nostro dopoguerra,
ma tenendo bene a mente che proprio in lonta-
ni inizi i governi recavano i segni di protagoni-
sti degni dell’impegno di una ricostruzione (il
termine è oggi molto di moda) dovuto soprat-
tutto a leader democristiani, liberali e sociali-
sti, come Alcide De Gasperi e Luigi Einaudi, il
secondo in qualità di ministro dell’Economia.
    La Prima Repubblica è stata travolta e can-
cellata con i suoi partiti, ma va pur detto che
questi hanno guidato il Paese per un cinquan-
tennio, sia pure con limiti e colpe, ma con me-
riti storici difficilmente contestabili. Il fatto, ed
è un fatto, è che la politica allora c’era ed era
al servizio di una ricostruzione attuata senza
guerre e senza traumi, pur attraversando fasi,
svolte, situazioni assai complesse. Anche que-
sta è una situazione non poco difficile ma ciò
che la contraddistingue, e ne rende ancora più
problematiche le soluzioni, è la scomparsa del-
la stessa politica, la sua latitanza, il suo esilio.
Non a caso, le migliori e più acute osservazioni
a proposito di questa crisi vengono avanzate da
politici dell’ancien regime, per esempio da Pier
Ferdinando Casini a Paolo Cirino Pomicino,
entrambi e sempre, non a caso, di fede democri-
stiana. Si dirà che è molto più facile il criticare
che il fare ma, a quanto pare, sia il fare che il
dire necessitano di una visione, di una coeren-
za, di una consapevolezza, qualità queste che
solo molto superficialmente si notano nell’azio-
ne di tanti personaggi, compresi in gran parte
della maggioranza dei no contrapposti. E in
una opposizione nella quale si distingue quella
di Silvio Berlusconi come proposta costruttiva,
per uscire dal labirinto. Una proposta discuti-
bile, si capisce, ma nel segno della politica e che
riporta nel campo della incapacità e irrespon-
sabilità proprio quel Giuseppe Conte intorno al
quale s’è schierato il partito della sua inamovi-
bilità, altrimenti si vota.
    Il principio che non ci sono uomini per tutte
le stagioni (Pomicino dixit) è una regola fonda-
mentale, che viene ignorata sistematicamente.
Ed è negata da un premier che nega, a sua volta,
la sua possibilità di continuare a fare, come si
dice, politica in altri ruoli. A meno che si con-
sideri l’uomo della provvidenza. L’ostacolo è
dunque Conte stesso. E se si comprende il ter-
rore dei pentastellati in dissoluzione nel corre-
re il rischio di elezioni anticipate, è persino in-
comprensibile la difesa ac cadaver del premier
da parte dell’alleato Nicola Zingaretti, che pur
carente di “physique du rôle” dovrebbe ben sa-
pere, per esperienza, che proprio in quei “no”
contrapposti s’annidano e crescono i germi del-
le temute elezioni anticipate.
Il rebus di Super Mario - L'Opinione delle Libertà
2     L’OPINIONE delle Libertà                                               COMMENTI                                                                 Giovedì 4 Febbraio 2021

Mario Draghi:                                  comanda responsabilità e coesione, ma la
                                               responsabilità e la coesione si creano in      Parlamento sotterraneo                          il libro insegna che le istituzioni rappre-
                                                                                                                                              sentative sono “legni storti” perché com-
via d’uscita giusta,                           un clima adatto, fra parlamentari attenti
                                               al bene collettivo, che sappiano rispet-       ieri e oggi                                     poste da esseri umani e che schernirle o
                                                                                                                                              peggio ancora distruggerle non costitu-
tardiva e difficile                            tare il patto con gli elettori, che man-
                                               tengano la parola data. Tutte condizioni       di PIETRO DI MUCCIO DE QUATTRO
                                                                                                                                              isce mai un miglioramento, per quanto
                                                                                                                                              male possa dirsene.

                                                                                              F
                                               naufragate e in questi giorni poi non ne              erdinando Petruccelli della Gatti-
di ALFREDO MOSCA                               parliamo: basterebbe pensare a cosa ab-               na, chi era costui? Barone, medico,

S                                                                                                                                             Ma chi lo voleva
       u Mario Draghi, figuriamoci, nulla      biamo assistito in Parlamento e dietro                pubblicista, deputato per varie legi-
       quaestio, l’abbiamo invocato a set-     le quinte. E allora chiediamo in questa               slature. Non se ne conserverebbe il
       tembre 2019 come unica alternativa
       al voto. L’abbiamo invocato qualche
                                               atmosfera chi sosterrà Mario Draghi – e
                                               con quale convinzione e coesione – per
                                                                                              ricordo se non fosse per il suo classico “I
                                                                                              moribondi del Palazzo Carignano”, una           il Conte ter?
mese fa quando Matteo Renzi ha iniziato        farlo lavorare al meglio, in un momento        cronaca dolceamara del Parlamento ri-
le sbruffonate. Insomma, l’abbiamo in-         drammatico? Perché i grillini, che sono        sorgimentale. Pubblicato nel 1862, il libro
                                                                                                                                              di LUCIO LEANTE

                                                                                                                                              L
vocato ripetutamente e convintamente           la vera rovina del paese non lo vogliono,      “può vantare una sua importanza come il              a risposta che ieri Roberto Fico ha
come sola via d’uscita al posto delle urne.    Liberi e Uguali storce il naso, la Lega        protodocumento d’un atteggiamento che                dato a Sergio Mattarella è che la
L’abbiamo fatto perché siamo convinti          pure, anche se Giancarlo Giorgetti tifa        diverrà tipico di lì a pochi anni nella nar-         maggioranza, dilaniata da troppi
che “Super Mario” sia l’unico in grado di      super Draghi. E poi Fratelli d’Italia non      rativa e nella cultura della Nuova Italia.           dissidi e veti, semmai ci sia mai stata,
affrontare alla pari, l’asse franco-tede-      è favorevole. Insomma, restano Matteo          La delusione, cioè, succeduta alle eroiche      non c’era più. Molti sembrano non esser-
sco, gli sponsor della Cina, Bilderberg e      Renzi, il Partito Democratico, qualche         illusioni risorgimentali…con la conse-          sene accorti. Tra questi il solito giulivo
via dicendo. Per farla breve, il solo uomo,    leghista e l’immancabile truppa di Forza       guente, cronica sfiducia nelle istituzioni      Nicola Zingaretti. Il suo sguardo era fisso
e chi vuole intendere intenda, che “sus-       Italia più i cespugli. Parliamo, comunque,     e nei suoi rappresentanti”, come scrisse        in alto, alla sua unica stella polare, che è
surrava ai cavalli”, capace dunque di farsi    di una maggioranza risicata, male assor-       Folco Portinari nella prefazione alla bella     solo quella di evitare le elezioni per sal-
sentire e soprattutto rispettare. Eppure,      tita, che non si ama. Anzi il contrario,       edizione del 1982. Lo ricordò Benedetto         vare la sua poltrona e quella dei suoi de-
anche per il super-tecnico in assoluto esi-    perché oramai tra il Pd e Renzi è odio e       Croce sempre a proposito del Risorgi-           putati. A tale fine era disposto a tutto e ha
stono tempi e condizioni, clima e habitat,     guerra, come sarà spaccatura dentro il         mento: alla poesia esaltante ed eccezio-        cercato di coprire i dissidi e le vergogne
atmosfera e circostanze. Insomma, a di-        centrodestra, perché c’è chi preferisce il     nale dell’Unità nazionale seguì la prosa        della maggioranza (incluse quelle della
spetto dei santi anche per Draghi il para-     voto. Come sarà redde rationem nei gril-       ordinaria della politica quotidiana. La         sua alleanza opportunista con i Cinque
diso può aspettare, ecco perché abbiamo        lini dopo la caduta di Giuseppe Conte. Il      fase storica prosaica scade talvolta nella      Stelle) con i panni retorici del feticcio di
scritto di una strada giusta ma tardiva e      clima in Parlamento sarà infame, altro         degenerazione del più vieto qualunqui-          un Conte ter.
difficile. In politica i tempi sono tutto.     che coeso e solidale, come servirebbe al       smo, che può assumere la forma estrema             Viene in mente il pittore Daniele Ric-
   Andiamo per gradi. Dal discorso di          Paese e a Draghi.                              dell’antiparlamentarismo e della deni-          ciarelli da Volterra, detto “il Braghetto-
Sergio Mattarella, lo diciamo a titolo di         Oltretutto “Super Mario” per rimette-       grazione dei governanti, facendo d’ogni         ne” in quanto fu incaricato dal papa Pio
semplice commento politico, si è capito        re in moto la baracca si troverà costretto     erba un fascio, a prescindere. Avemmo           IV di coprire con panni pudichi le mi-
che esiste un veto forte per le urne. Del      a scelte giuste ma molto gravi, pesanti,       il “Risorgimento tradito” come abbiamo          chelangiolesche vergogne dei profeti e
resto, si è votato e si voterà ovunque nel     perché i giallorossi hanno distrutto una       avuto la “Resistenza tradita” forse per-        dei santi sulla volta della Sistina. Non sa
mondo e in piena pandemia senza proble-        fortuna. Dunque, come sarà possibile go-       ché tanto ai rivoluzionari professionali        forse Zingaretti che un Conte ter sarebbe
mi. Dunque, non si capisce perché solo in      vernare in un clima di rancori, ripicche,      quanto ai qualunquisti connaturati lo           stato solo un nido di vipere e quindi solo
Italia il virus dovrebbe scatenarsi davan-     vendette, acrimonie. Ecco perché secon-        sviluppo graduale, ordinato, sicuro pare        un rinvio, di poco momento della resa dei
ti alle cabine elettorali. Si è capito anche   do noi “Big Ben ha detto stop” come an-        sempre troppo poco e troppo deludente.          conti, oltre che della resa del (Giuseppe)
di essere arrivati all’ultima spiaggia e       nuncerebbe il grande Enzo Tortora. Ecco            Agl’impazienti, agl’insoddisfatti, ai       Conte? Lo sapeva benissimo, ma ha pre-
bisognava evitarlo, visto che era chiaro       perché, con una rabbia infinita, diciamo       denigratori del “governo rappresentati-         ferito tirare a campare, mantenere un
che la strada fosse quella. Era ovvio che i    che anche per Draghi è tardi e che non         vo” giova senz’altro, perciò, dare almeno       bassissimo profilo, condannando così il
giallorossi avrebbero portato l’Italia allo    riuscirà a partire. E se partisse, sareb-      un’occhiata a “Parlamento sotterraneo”,         Partito Democratico all’inconsistenza
sprofondo, era scontato che sarebbe man-       be un Vietnam, altro che pace respon-          il libro nel quale Mario Nanni, giornali-       politica. E gli italiani ad un ulteriore e
cata quella armonia e sintonia alla quale i    sabilità e solidarietà. Serviva di chia-       sta politico, ha travasato la sua vastissima    forse definitivo rinvio delle riforme che
padri costituenti si sono richiamati nella     marlo prima di arrivare a tanto, perché        esperienza parlamentare maturata nella          l’Europa stessa, di cui si considera pala-
Carta, perché non sempre è solo questio-       ora paradossalmente la medicina giusta         prima e nella seconda Repubblica. Nel           dino, ci ha chiesto.
ne di numeri e si vede. Si è capito che la     peggiorerebbe la malattia. Peggiore-           raccontare le miserie e la nobiltà della           Tuttavia, non c’è oggi nemmeno una
condizione indispensabile ad un Governo        rebbe perché i giallorossi hanno ferito a      vita parlamentare e governativa; nel trat-      vera opposizione. Per evitare l’inutile e
di alto profilo, perché possa agire, sia la    morte, oltre che l’economia, l’Italia e gli    teggiare i profili delle figure e dei figuri,   anzi dannosissima perdita di tempo di
condivisione e la solidarietà più ampia.       italiani, la democrazia, la libertà, il sen-   o dei semplici figuranti, che popolano i        un Conte-ter, Matteo Salvini e Giorgia
Elementi assolutamente assenti nei gial-       timento popolare. Hanno colpito i diritti      palazzi; nel ricordare aneddoti, scene,         Meloni (o almeno solo il primo) dovreb-
loverdi e nei giallorossi, con l’aggravan-     costituzionali, hanno fatto strame delle       episodi nell’arco di quarant’anni, l’au-        bero dirsi disponibili ad un appoggio ad
te che il profilo del Conte bis è stato da     richieste del popolo, si sono comportati       tore descrive usi e costumi, comporta-          un governo istituzionale (e magari aprire
bonsai, così tanto da ridurci al lumicino      da regime che tratta coi sudditi, roba da      menti e linguaggi che rappresentano un          ad un uso almeno parziale del Mes, che
e portarci, a forza di errori, sulla soglia    matti. I giallorossi hanno infranto ogni       quadro bensì impressionistico ma nondi-         isolerebbe i Cinque Stelle, staccandoli dal
dell’inferno. Per farla breve, siamo arri-     patto con gli elettori, giurando una cosa e    meno istruttivo della complessa, variega-       Partito Democratico). Non facendo vera
vati allo sfascio perché era ovvio che ci      facendone un’altra, promettendo di stare       ta, seria e faceta realtà del Parlamento e      politica, ma solo propaganda, “elezioni,
arrivassimo. Quello che è successo non         da una parte e andando dall’altra. Hanno       dei parlamentari che lo incarnano nello         elezioni” (tra l’altro molto impopolari), in
è una variabile imprevista ma una con-         sbeffeggiato una parte dell’Italia e favo-     scorrere delle legislature. Non è un libro      realtà avrebbero finito per lavorare an-
dizione conseguente. Ecco perché Ma-           rito l’altra, sono stati la peggiore iattura   di storia in senso stretto. Piuttosto è la      ch’essi, come Zingaretti, per il re di Prus-
rio Draghi andava chiamato ben prima,          della storia più recente. Ecco perché il       raccolta per frammenti delle memorie            sia, cioè per un Conte ter.
quando il clima, la situazione, lo stato       clima è incandescente. Solo il voto lo può     dell’autore: uomini, cose, episodi visti da
dell’arte del Paese era meno grave. Ed         raffreddare e riportare nella sede giusta.     vicino. Il carattere narrativo, scelto ap-
ecco il motivo per cui noi l’abbiamo invo-        Per questo noi col massimo rispetto         posta dall’autore, costituisce un vantag-
cato già nel settembre 2019 in alternativa     per la capacità di Draghi e ancora mag-        gio per il lettore, che può aprire il libro
alle urne, che sarebbero state necessarie.     giore alla più alta magistratura di Matta-     alla pagina voluta senza preoccuparsi
Perché sia chiaro: anche adesso le urne        rella, a viva voce e disperati chiediamo il    del prima e del dopo perché ogni titolo e
sarebbero la svolta regina per il Paese e la   voto. Fateci votare per il bene del Paese,     capitolo stanno a sé, brevi e compiuti. Il
democrazia, per voltare pagina e lasciare      della gente, della democrazia, della liber-    “Parlamento sotterraneo” differisce da
che siano i cittadini a scegliere anziché      tà, del pluralismo. Per il bene del futuro,    “I moribondi del Palazzo Carignano” per           QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE,
subire. Perché il problema enorme è pro-       dei giovani, del lavoro. Fateci votare e che   il tono lieve della narrazione e l’occhio             LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI
prio questo: il bisogno popolare di un Go-     vinca il migliore. Ma quello delle urne,       indulgente del narratore che, a differen-
verno voluto e non patito. Dunque anche        non quello del comunismo despota razzi-        za di Petruccelli della Gattina, non è un        IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE
per Mario Draghi, forse, è troppo tardi e      sta e criminale. Evviva la democrazia, la      parlamentare impegnato ma un capace
ci spieghiamo.                                 libertà e la Repubblica. Abbasso il fasci-     osservatore, sebbene entrambi giornali-                Registrazione al Tribunale di Roma
   Il capo dello Stato, giustamente, rac-      smo e il comunismo.                            sti e scrittori. Lettura piacevole a parte,                   n.8/96 del 17/01/96

                                                                                                                                                  Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA
                                                                                                                                                    Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI
                                                                                                                                                        Caporedattore: STEFANO CECE

                                                                                                                                                       AMICI DE L’OPINIONE soc. cop.
                                                                                                                                                            Impresa beneficiaria
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                                                                                                                                                        di cui alla legge n. 250/1990
                                                                                                                                                   e successive modifiche e integrazioni

                                                                                                                                                     IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094

                                                                                                                                               Sede di Roma - Via Teulada, 52 - 00195 - ROMA
                                                                                                                                                  Telefono: 06/53091790 - red@opinione.it

                                                                                                                                                      Amministrazione - Abbonamenti
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                                                                                                                                                  CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00
Il rebus di Super Mario - L'Opinione delle Libertà
Giovedì 4 Febbraio 2021                                                                     POLITICA                                                          L’OPINIONE delle Libertà            3

Renzi, Conte e soci: noi non ce la beviamo
G
          li apoti sono coloro che non se la be-                                                                                                          sar male quando si tratta di Matteo Renzi. E
          vono. Il termine, che definisce una                                         di CRISTOFARO SOLA                                                  qualcosa ci dice che la decisione di passare
          delle molte facce del disincanto, fu                                                                                                            all’attacco di Giuseppe Conte e la vittoria alle
          coniato da Giuseppe Prezzolini. Il                                                                                                              presidenziali statunitensi del democratico
padre nobile del conservatorismo novecen-                                                                                                                 Joe Biden siano qualcosa di più di una sem-
tesco in Italia lo citò, a proposito della costi-                                                                                                         plice coincidenza. Nel 2019, con la crisi del
tuzione di una “Congregazione degli apoti”,                                                                                                               Governo Cinque Stelle e Lega “l’avvocato del
in una lettera a Piero Gobetti pubblicata il 28                                                                                                           popolo” aveva affidato la sua sopravvivenza
settembre 1922 sulla Rivista La Rivoluzione                                                                                                               al potere all’endorsement ricevuto da Do-
liberale, giusto un mese prima della Mar-                                                                                                                 nald Trump. Con una tale ipoteca sulle spalle
cia su Roma e dell’ascesa al potere di Beni-                                                                                                              “Giuseppi” come avrebbe potuto farsi accet-
to Mussolini. Prezzolini l’aveva pensata per                                                                                                              tare dal nuovo inquilino della Casa Bianca?
dare alle menti migliori uno spazio simbolico                                                                                                             E poi, lo sbracamento grillino nei confronti
comune entro il quale organizzare la risposta                                                                                                             di Pechino con il cavallo di Troia dell’ade-
degli spiriti oltraggiati dalla miseria morale e                                                                                                          sione al Belt and Road Initiative, il progetto
intellettuale di cui era intrisa la vita pubblica                                                                                                         espansionista della Repubblica popolare ci-
italiana all’inizio del secolo scorso. Un anti-                                                                                                           nese portato dal Governo italiano nel cuore
doto alla contrapposizione tra l’agire politico                                                                                                           dell’Occidente, agli occhi dei tetragoni alle-
e l’esercizio dell’intelligenza.                                                                                                                          ati americani gridava vendetta. Con Biden
    Scrive Prezzolini: “La vita della politica                                                                                                            alla presidenza degli Stati Uniti, Conte non
attiva, alla quale il momento tragico ci chia-                                                                                                            sarebbe sopravvissuto a Palazzo Chigi. Mat-
merebbe, ci costringerebbe per forza all’ab-                                                                                                              teo Renzi si è reso disponibile a fare il lavoro
bandono di tutte quelle cautele dello spirito,                                                                                                            sporco e probabilmente verrà ricompensato
di quelle abitudini di pulizia e di elevazione,                                                                                                           dagli ipotetici committenti. Se questa è la
di quelle regole di onestà intellettuale, che la                                                                                                          verità inenarrabile a noi sta anche bene che
generale grossolanità, violenza e mala fede                                                                                                               sia finita com’è finita per Giuseppe Conte e
rendono più che mai necessario mantenere”.                                                                                                                soci, a patto però che né Renzi né i suoi di
    Lo spettacolo indecoroso della recente cri-                                                                                                           Italia Viva provino a spacciarla per un’eroica
si del Conte bis ha messo a nudo la pochezza                                                                                                              impresa di un pugno di audaci patrioti pronti
ideale dei politici che ne sono stati protago-                                                                                                            a immolarsi per il bene degli italiani. Perché
nisti ai confini dell’osceno. La dimostrazione                                                                                                            questa non la beviamo.
offerta da una mediocre classe dirigente de-                                                                                                                  Archiviato Giuseppe Conte, il capo del-
mo-penta-renziana, di non riuscire a gover-                                                                                                               lo Stato ha convocato per questa mattina, al
nare le dinamiche del confronto interno alla                                                                                                              Quirinale, Mario Draghi. All’ex governatore
maggioranza parlamentare, ha certificato la                                                                                                               della Banca centrale europea verrà conse-
morte cerebrale della buona politica, costret-                                                                                                            gnato, insieme al certificato di morte della
ta per manifesta incapacità auto-regolativa a                                                                                                             buona politica, il mandato a salvare la patria.
cedere il passo ai cosiddetti alti profili tecni-                                                                                                         A un personaggio di tale peso internazionale
ci allo scopo di mettere in salvo il Paese. Di      visibile appena sotto la superficie delle sue      leraggio del Governo giallorosso? Ha tirato        sarà un problema per tutte le forze politiche
fronte all’incartamento delle forze partiti-        dichiarazioni, di fare fuori Giuseppe Conte        la corda sul Conte ter con indubbia capacità       voltare le spalle. Prepariamoci ad assistere
che, come non sentire il bisogno di dare una        e di estromettere i grillini dalla gestione del    tattica. Se avesse ceduto al culmine della ten-    alla liquefazione della mitica unità del cen-
robusta spolverata alle parole di saggezza di       potere. In sé un nobilissimo proposito, se non     sione avrebbe potuto capitalizzare lo sforzo       trodestra.
Prezzolini e di farle nostre? Si tratta di una      fosse che a consolidarsi al Governo della na-      facendo incetta di posti da ministro e da sot-         I berlusconiani si precipiteranno festosi a
buona causa, che sta nell’infondere in noi          zione Conte e compagni ce li ha messi Renzi        tosegretario con cui riempire il carniere di       omaggiare il nuovo premier; Matteo Salvini
stessi la giusta dose di coraggio per reggere       con una delle sue capriole tattiche, nell’estate   Italia Viva. Invece ha preferito che la corda      resterà impantanato a metà del guado con
gli eventi di queste giornate di tenebra, senza     del Papeete e dello scivolone di Matteo Sal-       si spezzasse e che la soluzione della crisi ro-    una parte del partito che lo tirerà per la giac-
cedere all’impulso di brandire l’illusorio ri-      vini sul “Conte I”. Lo ha fatto quando era an-     tolasse vorticosamente verso il “Governo del       chetta in direzione Draghi e con l’altra che
medio salvifico del populismo.                      cora un’anima del Partito Democratico e ha         presidente”, presso il quale il grado d’influen-   sarà annichilita dalla paura di lasciare cam-
    Non siamo nati ieri e non siamo educande        continuato a farlo dopo essersene distaccato       za di Italia Viva sarà enormemente inferiore       po libero all’espansione di Fratelli d’Italia
istruite dalle Orsoline, sappiamo perfetta-         dando vita alla sua creatura “Italia Viva”. I      a quello che avrebbe avuto tenendo in pugno        nella vasta prateria dello scontento italiano.
mente cosa comporti la lotta politica e quan-       giudizi senza appello emessi in questi giorni      un debolissimo “Conte ter”. Non l’ha fatto e a     Alla sinistra non andrà meglio: il Partito De-
to essa possa essere a tratti rozza e meschina.     sulla negatività del Conte bis li avrebbe po-      noi sta bene. Un giorno riusciremo perfino a       mocratico non è strutturato per opporsi alle
Nessuno ha mai pensato che, al pari della           tuti tirar fuori prima quando, ad esempio, ha      essergli grati per questo sorprendente hara-       scelte di un Capo dello Stato che finora lo ha
rivoluzione, la democrazia liberale a base          salvato dal voto di sfiducia il ministro della     kiri. Ma Renzi non ci venga a raccontare che       tutelato e tenuto al potere facendo strame
parlamentare potesse essere un pranzo di            Giustizia, Alfonso Bonafede. Che questi fosse      è sull’altare del bene supremo della nazione       di sensibilità democratica e di buon senso.
gala. Uno scafato socialista pugliese, in auge      un pericoloso giustizialista era noto ma che il    che avrebbe immolato le sue brame di pote-         Ma il dramma più grande sarà per i grillini,
negli anni d’oro del craxismo, sentenziò che        cinico Renzi lo ignorasse non è credibile.         re, perché non la beviamo.                         che dopo aver rinnegato storia e ideali pur di
la politica fosse “sangue e merda”. Non ab-            Sia chiaro, è una buona notizia che abbia           Il sospetto è che il cinico “Rottamatore”      tenere Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e se
biamo mai dubitato della fondatezza di tale         fatto saltare il tavolo al quale una sinistra      abbia indossato la palandrana del bounty           stessi sugli scranni parlamentari, si ritrovano
asserzione. Eppure, ciò che abbiamo visto           parassita si era attovagliata con i nuovi amici    killer e fatto onore alla fama di “demolition      a non avere più peso specifico nel nuovo qua-
andare in scena nella giornata convulsa di          pentastellati, ma credere che l’abbia fatto per    man” guadagnando qualche credito politico          dro politico. Seguiremo l’evolversi della crisi
ieri non recava tracce ematiche, ma di tutto il     mantenere il punto su improbabili principi         oltreoceano. Un grande statista del passato        e ve ne daremo conto. Ma non faremo eco
resto sì. La cronaca del disastro annunciato è      ideali non la beviamo. A fare il conto della       con fare sornione motteggiava un sapido afo-       alle ricostruzioni menzognere e interessate
presto detta. Matteo Renzi ha aperto la crisi       serva cosa ha guadagnato l’astuto senatore         risma: a pensar male si fa peccato ma quasi        della politica politicante, perché a noi non la
di governo con l’obiettivo, non dichiarato ma       di Rignano sull’Arno dall’operazione di kil-       sempre si azzecca. Anche a noi capita di pen-      danno a bere.

    Palamara e l’anno giudiziario dei Radicali
“N
           on parliamo di certi giorna-                                                                                                                   ogni caso una sia pur tardiva scelta di
           listi che noi al Csm e all’Anm                                               di DIMITRI BUFFA                                                  verità del tutto in contrapposizione con
           – quando ne facevo parte -                                                                                                                     l’aplombe della cerimonia dei vari anni
           definivamo come magistrati                  Un libro che sta pro-                                              oggi in particolare, ma         giudiziari in un paese in cui la giustizia
onorari aggregati, impegnati sempre a               vocando un terremoto                                                  anche nella chiamata in         non funziona. Quando non fa orrore.
portare avanti nelle loro campagne di               nello stesso mondo in                                                 causa di istituzioni terze         Sul “Corriere della Sera” è uscito un
stampa le verità rivelate dei loro refe-            toga e che presto potreb-                                             alla magistratura stes-         pezzo di Luigi Ferrarella (imperdibile)
renti tra le correnti in magistratura”. La          be sfociare in una com-                                               sa. Vedi la attuale presi-      sulla cronaca delle lunghe code di perso-
vera inaugurazione dell’anno giudiziario            missione parlamentare                                                 denza della repubblica.         ne colpite da ingiusta detenzione preven-
2021 è stata quella che arriva dalle parole         d’inchiesta. Palamara,                                                Asseritamente e inspie-         tiva - e poi assolte nel successivo lungo
di Luca Palamara. Ed è stato anche l’an-            che quel tipo di stam-                                                gabilmente ansiosa di           quando non interminabile processo -
tipasto della fine del Conte bis che sulla          pa e di giornalismo che                                               piazzare un suo vecchio         che chiedono i risarcimenti negli uffici
giustizia e sul suo peggiore ministro po-           va a braccetto con quel                                               amico come procuratore          giudiziari delle rispettive città. E sem-
sibile, Alfonso Byonafede, ha trovato la            tipo di magistratura                                                  generale presso la corte        bra che le percentuali di questi errori per
goccia che ha fatto traboccare il vaso.             vorrebbero fare passare                                               di Cassazione. Manovra          cui vengono chieste le dovute riparazioni
   Non è stata certo quella scialba e un            da pazzo e delinquente                                                che Palamara oggi sve-          vada da un caso su tre di media nazionale
po’ imbarazzante che si è svolta in Cas-            come fece la mafia con                                                la nel libro precisando         a una punta di due su tre che riguarda la
sazione, con il solito modello “a distanza          Joe Valachi - piuttosto                                               di avere detto “no” alle        corte di appello di Varese.
e in sicurezza”. In compenso le cose im-            che dar lui almeno la                                                 sollecitazioni in materia          Diciamo che Palamara nella sua confe-
portanti – come quella su citata- si sono           dignità di un Tommaso                                                 che gli arrivarono quan-        renza stampa con Sallusti ha fatto la sua
sentite in occasione della presentazione            Buscetta della categoria, o, non sia mai,          do era potente.                                    contro inaugurazione dell’anno giudizia-
tenutasi nella sede del Partito Radica-             quella di uno che ha scelto di sacrificarsi          Il libro è ovviamente una miniera an-            rio 2021. Quella fuori dai denti che ogni
le a Roma del libro “Il sistema”. Scritto           per tutti confessando i misfatti della ca-         che per le rivelazioni su Woodcock e le            cittadino può comprendere. E allora oggi
a quattro mani dal direttore de “Il gior-           sta – mena fendenti a destra e a manca.            sempre asserite indegne manovre per                cosa è la magistratura italiana? Quella
nale” Alessandro Sallusti proprio con il                Non solo nelle rivelazioni ex post di          incastrare l’ex premier Matteo Renzi               delle inaugurazioni di repertorio a di-
“neo capro espiatorio delle magagne in              una venticinquina d’anni di storia d’Ita-          puntando su inchieste che riguardava-              stanza o quella che racconta Palamara?
toga”, l’ormai rejetto Luca Palamara.               lia, dalle sentenze contro Berlusconi a            no i genitori. Ma soprattutto appare in            Speriamo non sia una domanda retorica.
Il rebus di Super Mario - L'Opinione delle Libertà
4   L’OPINIONE delle Libertà                                                   ESTERI                                                           Giovedì 4 Febbraio 2021

        Birmania, il Tatmadaw oltre lo Stato
I
    n Birmania, per la prima volta dal                                                                                                     in “cantiere”. Infatti durante il suo in-
    1961, nel 2015 viene eletto democrati-                                 di FABIO MARCO FABBRI                                           tervento proclamava che: “l’esercito e
    camente un Governo; la vittoria elet-                                                                                                  lo Stato sono istituzioni necessarie e il
    torale di Aung San Suu Kyi sembrava                                                                                                    Tatmadaw è necessario per il dovere
avesse proiettato lo Stato asiatico verso                                                                                                  di difesa dello Stato”, aggiungendo un
una rotta democratica, ma il Tatmadaw                                                                                                      dettaglio significativo che amplia il con-
Kyi, l’esercito della Birmania, il primo                                                                                                   cetto del ruolo delle forze armate, “che
febbraio ha ripreso il potere. Il Tatma-                                                                                                   devono essere anche le figure di spicco
daw è rimasto un’istituzione dominata                                                                                                      nella difesa, delle politiche nazionali,
da una casta di ufficiali che rifiutano il                                                                                                 della sasana (religione buddista), delle
potere civile.                                                                                                                             tradizioni, dei costumi e della cultura”.
   Il colpo di Stato del primo febbraio,                                                                                                   Concetti che delineano un profilo di ap-
con la relativa riconquista del potere,                                                                                                    partenenza e di missione del Tatmadaw
si inserisce nella logica di una dottrina                                                                                                  che lo fanno assomigliare ad un “credo”
ideologico-militare radicata nella storia                                                                                                  con caratteristiche dogmatiche.
dei permanenti conflitti interni e che                                                                                                        Nel quadro del ruolo della politica
ha modellato il “Myanmar”, nome uffi-                                                                                                      birmana è proprio l’ideologicamente in-
ciale della Birmania, dal post colonia-                                                                                                    gombrante status dell’esercito che com-
lismo in poi. Questa forte ideologia che                                                                                                   promette e corrompe ogni possibilità di
avviluppa e assoggetta l’élite militare                                                                                                    duratura svolta democratica del Paese,
della Birmania, ma anche l’esercito nel                                                                                                    in quanto il Tatmadaw non si posiziona
suo complesso, nasce da una visione del                                                                                                    né sotto né sopra lo Stato, forma un’isti-
ruolo dei militari e dalla convinzione                                                                                                     tuzione parallela centrata sull’obbligo
radicata, nei soldati di ieri e di oggi, di                                                                                                di difesa della nazione, con un approc-
avere un compito fondamentale da svol-                                                                                                     cio nazionalista e razzista. L’arresto di
gere nella società birmana che è quello                                                                                                    Aung San Suu Kyi, del presidente della
di essere i garanti di una singolare unità                                                                                                 Repubblica, Win Myint e di altri fun-
nazionale.                                                                                                                                 zionari del suo partito, ha suscitato una
   Su questa base ideologica, che si av-                                                                                                   unanime condanna in tutto il mondo.
vicina molto ad una visione dottrinale                                                                                                     A poco più di dieci anni dal rilascio di
dell’appartenenza al Tatmadaw, l’eser-                                                                                                     San Suu Kyi, che pose fine ai suoi quin-
cito non ha mai cessato, dall’indipen-                                                                                                     dici anni di arresti domiciliari durante
denza raggiunta nel 1948, di essere uno                                                                                                    la dittatura militare, l’ex dissidente e
Stato nello Stato; infatti anche tra il 1962                                                                                               ora anche ex leader della Birmania, si
ed il 2011, quando limitatamente ad al-                                                                                                    ritrova a dover lavorare nuovamente
cuni peridi ha avuto una teorica subor-                                                                                                    sul “telaio da tessitura” della politica e
dinazione al potere politico, la Birmania                                                                                                  della democrazia. Ma oggi è supportata
è stata incessantemente posta sotto la                                                                                                     anche dal portavoce delle Nazioni Uni-
pressione dei generali. Periodi caratte-                                                                                                   te, Stéphane Dujarric che ha affermato:
rizzati da rivolte popolari brutalmente                                                                                                    “L’importante è che la comunità inter-
represse dall’esercito, con azioni svin-                                                                                                   nazionale parli con una sola voce”. Da
colate dalle volontà politiche e costellati                                                                                                parte sua, Thomas Andrews, rappresen-
da epurazioni interne. Nonostante un                                                                                                       tante speciale delle Nazioni Unite sui
“seccante” passaggio di consegne ad un                                                                                                     diritti umani in Myanmar, ritiene che
governo democraticamente eletto, ap-                                                                                                       i militari birmani siano colpevoli di un
punto nel 2015, il Tatmadaw è rimasto                                                                                                      attacco a una democrazia emergente ed
un’istituzione dominata da una classe di                                                                                                   al popolo.
ufficiali caratterizzati dallo sprezzo del                                                                                                    Nuovamente sulla Birmania compare
potere civile, che non si è fatto scrupolo     peggiore crudeltà dei suoi soldati i quali    mo della lista era il capo dell’esercito il   la minaccia di una fitta nebbia che om-
dal condurre azioni violente non utili ad      si sono resi artefici di avere assassinato,   64enne Min Aung Hlaing, che è oggi il         breggia, ancora una volta, sulle scarne
una stabilità politica e sociale del Paese.    violentato e cacciato nel vicino Bangla-      “capo effettivo” della Birmania e l’arte-     membra di una giovane e fragile de-
   L’apoteosi della indiscriminata vio-        desh gran parte della minoranza musul-        fice principale del colpo di Stato. Rileg-    mocrazia. Intanto, i golpisti hanno po-
lenza e della totale autonomia operativa       mana Rohingya. Dopo queste violenze,          gendo sotto la luce degli ultimi eventi       sizionato un presidente ad interim, l’ex
dell’esercito birmano, si è avuta nel 2017     che hanno occupato per alcuni mesi le         le dichiarazioni del capo del Tatmadaw        generale Myint Swe, che ha annunciato
quando si è conclamato uno dei periodi         attenzioni dei media internazionali, l’O-     Min Aung Hlaing, pronunciate il 22 di-        un anno di coprifuoco per garantire la
più violenti della storia del Myanmar;         nu accuserà i generali del Tatmadaw di        cembre 2020, si intuisce che qualche          sicurezza nazionale, forse da loro stessi,
durante questa fase si è “celebrata” la        “intenzioni genocide”; tra di essi il pri-    progetto di conquista del potere era          in attesa di nuove elezioni.
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