Il Mercatino del riuso in Piazza San Benedetto da Norcia: domenica 5 e sabato 18 maggio 2019
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Il Mercatino del riuso in Piazza San Benedetto da Norcia: domenica 5 e sabato 18 maggio 2019 Il Comune di Pomezia, in qualità di Città Pilota del progetto europeo “UrbanWINS” – che ha come finalità l’elaborazione di un nuovo modello di pianificazione urbana per la riduzione e la gestione dei rifiuti – ha organizzato due giornate in cui lo Scambio sarà il principale protagonista. Domenica 5 e Sabato 18 Maggio, in P.zza San Benedetto da Norcia, saranno infatti organizzati due mercatini del RIUSO a cui potranno partecipare sia privati cittadini (purchè maggiorenni e residenti nel Comune di Pomezia) che le associazioni del territorio. Tutti coloro che prenderanno parte a questa interessante iniziativa, avranno la possibilità di scambiare o vendere piccoli beni dal valore contenuto (inferiore ai 50 euro), ridandogli così nuova vita. “Questo Mercatino, oltre a rappresentare un momento di aggregazione, costituirà l’occasione per sensibilizzare i cittadini alla riduzione degli sprechi. Si allunga la durata della vita di un oggetto e si promuove la cultura del riutilizzo basata anche su principi di solidarietà sociale” – ha affermato Stefano Ielmini, Assessore al Bilancio e alla Raccolta Differenziata, che ha poi spiegato: “Per favorire la partecipazione, gli interessati saranno esentati dal pagamento della T.O.S.A.P. e della TARI, normalmente previste dai Regolamenti per le Occupazioni di Spazi ed Aree Pubbliche”. “Questi due appuntamenti saranno l’ulteriore dimostrazione che Pomezia ha ancora molto da dire sulla differenziata.”ha
dichiarato Adriano Zuccalà Sindaco di Pomezia. “Il percorso svolto con “UrbanWins” è stato interessante e proficuo. Ringrazio tutti coloro, tra istituzioni e cittadini, che hanno contribuito al raggiungimento di questi risultati. I giovani chiedono un mondo più pulito È venuta a Roma per parlare del surriscaldamento globale, Greta Thunberg la giovane attivista svedese che da mesi, ogni venerdì, sciopera trascinando oramai centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo in nome del clima e che il 19 aprile, insieme alle ragazze e ai ragazzi di ‘Fridays For Future’, sarà in piazza del Popolo, dove sarà allestito un palco a pedali che fornirà l’energia all’impianto grazie a 120 biciclette che animeranno un generatore. In programma, oltre all’intervento di Greta e di altri protagonisti della protesta, sono previsti contributi artistici e musicali fino alle ore 14,00. Lo slogan sui social, che l’ha accompagnata in questi ultimi tempi, #fridayforfuture, ha coinvolto numerosissimi giovani di tutto il mondo: la sua protesta, iniziata davanti al parlamento svedese con un cartello con su scritto ’Sciopero scolastico per il clima’, si è poi allargata a tantissimi altri giovani, minacciati dal mondo nel quale stanno crescendo e per la situazione in cui si trova il Pianeta.
La giovane svedese afferma due cose riguardo alla sua lotta a favore del clima: ‘Dovremmo essere più responsabili del casino che abbiamo creato’ e ‘Dovremmo arrabbiarci di più’. E sono proprio la rabbia e la paura che hanno spinto Greta e gli altri a manifestare per cambiare le nostre abitudini e salvaguardare il clima: facendo pressione su molte industrie e multinazionali, per incrementare e sostituire i loro prodotti con materiali naturali, a basso impatto ambientale, e favorire la crescita economica senza stravolgere habitat o devastare territori. Il cambiamento climatico è una realtà che si aggrava sempre di più, con conseguenze negative sull’ambiente e sulla vita dell’uomo: picchi di siccità e glaciazione mai osservati prima, alluvioni sempre più frequenti ed incendi boschivi in aumento. Tra le cause di questi sconvolgimenti c’è l’incuria umana nei confronti del Pianeta, il grande consumo di combustibile fossile, ma anche il largo ed eccessivo uso della plastica. Numerose ricerche hanno registrato e monitorare la quantità di gas serra prodotta dalle città e dalle grandi industrie, constatato il danno ambientale marittimo, ed evidenziato il pericolo di estinzione per quanto riguarda le barriere coralline, che stanno subendo il processo di sbiancamento. L’inquinamento dei mari è dato dall’enorme quantità di rifiuti plastici e non biodegradabili presenti nelle acque che finiscono poi, tra l’altro, anche negli stomaci dei grandi cetacei o diventano vere e proprie trappole per le specie ittiche. Tanti sono stati i tentativi intrapresi dall’uomo per diminuire l’impatto ambientale. In alcune città d’Europa, per esempio, è stata interdetta la circolazione alle automobili non elettriche, sono stati incrementati i servizi pubblici, realizzate piste ciclopedonali e costruito abitazioni con impianti ad impatto zero o quasi. Oltretutto la gestione dei
rifiuti, laddove i cittadini seguano le norme indicate dai comuni, è regolata dal sistema della raccolta differenziata. Ma per fare la vera ‘rivoluzione’ ambientale bisogna partire dall’infanzia, per rendere i cittadini, fin da piccoli, più consapevoli e più informati per un ambiente migliore in cui vivere. Forum PA 2019 Dal 14 al 16 maggio 2019 nella Roma Convention Center “La Nuvola” all’Eur torna Forum PA 2019 che si presta a festeggiare i suoi 30 anni di attività. Tre decenni che hanno portato a un profondo cambiamento della visione della funzione della Pubblica Amministrazione nella società perché non è più sufficiente procedere allo svolgimento pedissequo delle procedure burocratiche per dire di aver svolto il proprio dovere, ma si è finalmente arrivati alla considerazione che il fine reale della PA è accrescere la qualità della vita dei cittadini, delle imprese, delle comunità locali per uno sviluppo del Paese che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Non per niente il senso di questa prossima edizione è Forum PA 2019: creare valore pubblico
Si è sentito spesso parlare negli anni della necessità di tagliare la spesa pubblica perché ritenuta superflua eppure, il punto di vista del Forum PA, vuole proprio rovesciare questo pregiudizio implementando la visione collaborativa e di collaborazione per l’innesco di una reale innovazione dell’intera Pubblica Amministrazione. La PA va vista come soggetto attivo che, attraverso il suo ruolo essenziale per regole, investimenti, orientamento alla sostenibilità, riduzione delle disuguaglianze e pari opportunità, possa innescare quel valore pubblico capace di trasformare la nostra società. Nessuna innovazione potrebbe davvero attecchire senza la consapevolezza del ruolo importante che ha tutta la Pubblica Amministrazione che, necessariamente, ha bisogno di una mentalità aperta, responsive e flessibile, pronta ad essere collaborativa così da diventa un punto di unione di tutte le forze sociali. Per riuscire a fare ciò sono necessarie alcune azioni di sistema che sono proprio quelle che il Forum PA 2019 si appresta ad affrontare con tre percorsi principali: Quale PA per creare valore: i processi di cambiamento organizzativo, culturale e istituzionale per una PA pronta alle sfide della sostenibilità nel prossimo futuro; La trasformazione digitale: una PA vista come ecosistema capace di innescare quelle riforme di sviluppo in grado di rafforzare le competenze e le capacità innovative del
Paese. Innovazione per la sostenibilità: le grandi politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile del Paese nel quadro dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibili concordati dall’ONU, conosciuti in breve come Agenda 2030. Il Forum PA 2019 sarà una tre giorni ricchissima di eventi con ospiti nazionali e internazionali, format innovativi e dinamici, speech, interviste, proiezioni video e momenti di interazione con il pubblico. Sarà una grande occasione di incontro e confronto per tutti coloro che lavorano nella e per la PA ma sarà anche un momento importante per scoprire nuove soluzioni, progetti innovativi e, soprattutto, esperienze. Confrontarsi e parlarsi tra comunicatori, dipendenti pubblici, amministratori, giornalisti e cittadini, è il modo migliore per accrescere le proprie conoscenze e guardare al futuro con ottimismo e speranza. L’evento è gratuito e la partecipazione è aperta a tutti. È sufficiente accreditarsi seguendo il seguente link https://forumpa2019.eventifpa.it/it/ Visto che il programma completo è in continuo aggiornamento, si consiglia di entrare più di una volta nel sito per
prenderne visione così da scegliere comodamente a quali appuntamenti partecipare. Da non perdere la formazione gratuita offerta in collaborazione con le Academy di FPA inerenti la comunicazione social suddivisi in tre temi specifici: Web, social e chat per Istruzione ed Educazione al Digitale Event Details Web, social e chat per la Sanità Event Details Web, social e chat per Ambiente e Servizi Pubblici Event Details
Il Comune di Pomezia vince il Premio Humana Eco-Solidarity Award 2019 Pomezia si aggiudica il premio “HUMANA Eco-Solidarity Award 2019” ed è prima nella categoria Kg/abitante per Comuni con oltre 50 mila abitanti. Nel 2018 sono stati raccolti oltre 287 mila chili di abiti, ben 4 chili per abitante. Il dato è frutto della raccolta effettuata su tutto il territorio comunale nell’anno 2018 da “HUMANA People to People Italia”. Anche quest’anno, Pomezia ha dato quindi il suo contributo alla realizzazione di 43 progetti di sviluppo nel Sud del Mondo in diversi ambiti di intervento da parte di Umana Italia. “Su tutto il nostro territorio sono stati raccolti ben 287.685 chili di abiti e questo determina impatti positivi dal punto di vista sociale, economico e ambientale, ulteriore dimostrazione di come i pometini siano attenti a selezionare cosa destinare in discarica e cosa no.” Ha dichiarato Stefano Ielmini Assessore al Bilancio e alla Raccolta Differenziata. “Sono orgoglioso dei miei concittadini, il premio ricevuto da Humana dimostra ancora una volta quanto sia grande il cuore di Pomezia.” Ha dichiarato Adriano Zuccalà Sindaco di Pomezia che ha poi aggiunto: “un ringraziamento va agli uffici comunali e ad Humana, che nonostante le difficoltà attraversate nei mesi scorsi, continua il suo lavoro con impegno ed entusiasmo.” “Siamo particolarmente felici di premiare il comune di Pomezia. È grazie al rinnovato rapporto di fiducia con le Amministrazioni comunali e alla generosità dei cittadini che possiamo continuare a realizzare progetti di sviluppo nel sud del mondo e azioni sociali in Italia”. Ha dichiarato Ulla Carina Bolin, Presidente di HUMANA People to People Italia
ONLUS. Il simbolo di Pomezia rinasce in un murale La dea Pomona, simbolo della nostra Città, è diventata un murale pieno di colori. Un lavoro davvero eccezionale degli studenti del liceo artistico di Pomezia Pablo Picasso e dei writer “Solo e Diamond”, presentato lo scorso 5 aprile come opera di street art nel parco commerciale “Pomona”. Un murale, commissionato dall’imprenditore Mario Serafinelli e patrocinato dal Comune, che rappresenta l’evoluzione storica della città, dalla fondazione e il mito dello sbarco di Enea al presente e al futuro. Il risultato grafico e simbolico è davvero sorprendente, con i due artisti romani (Solo e Diamond) che hanno realizzato il doppio ritratto della dea e i ragazzi liceali che hanno ideato e dipinto il resto dell’opera: viene rappresentata Pomona, la dea romana dei frutti, in modo speculare, nella sua immagine passata e futuristica. Mentre Pomona antica tiene in mano una mela rossa con i simboli storici di Pomezia (lo sbarco di Enea, la Torre e la Chiesa), Pomona futuristica tiene una mela verde con dei simboli del presente o del prossimo futuro (pale eoliche e i droni): un progetto, queso, tra l’altro, che rientra infatti nel monte ore previsto per l’alternanza scuola-lavoro. Un’opera quindi davvero interessante, sia dal punto di vista
dell’ideazione e della creatività espressa, che da quello della valorizzazione dei luoghi cittadini e della costruzione di una cultura condivisa e di aggregazione. Lo conferma anche il Primo Cittadino, Adriano Zuccalà, secondo il quale “l’obiettivo di questo murale, primo in Italia per dimensioni nella categoria anamorfico, è quello di valorizzare un nuovo spazio urbano, rappresentando una visione della nostra Città proiettata in un futuro sempre più tecnologico ed ecologico”. Ma facciamo un breve excursus sulla storia di Pomona. Il nome della dea Pomona è il risultato della fusione tra “pomorum”, genitivo plurale di frutti, e “patrona”, signora: in effetti, pomo è il termine che si usa anche in italiano per indicare alcuni frutti (come la mela) e Pomonalia invece era la ricorrenza che annualmente, il 1° novembre, gli antichi Romani festeggiavano in suo onore offrendole in dono delle mele e sperando di propiziarsi la fertilità. Ovidio descrive Pomona come amante della vita all’aria aperta, in particolare della campagna e delle sue coltivazioni: “Pari non ebbe nessuna fra le Amadriadi latine a coltivare giardini” (le Amadriadi erano figure mitologiche inventate dai Greci, ninfe che vivevano in simbiosi con gli alberi). Lo stesso inoltre sostiene che Pomona al posto del classico giavellotto brandisse un falcetto, per essere sempre pronta a spuntare qualche ramo o sfoltire i ciuffi d’erba: quindi la sua devozione andava tutta ai lavori agresti e non pensava all’amore, nonostante fosse da molti uomini, divinità e satiri, al punto da essere costretta a recintare le sue coltivazioni per impedire l’accesso ai maschi troppo focosi. Pomona è esempio di bellezza bucolica ed è sempre rappresentata con il falcetto, con le mele o con altra frutta: sembra che ai tempi dell’antica Roma, sulla via Ostiense attuale tra Ostia e la Capitale, ci fosse un giardino, un
frutteto o addirittura un bosco, dedicato alla dea, chiamato “Pomonale”. Addirittura negli Stati Uniti d’America, alla fine dell’800, una città vicino Los Angeles, fu battezzata Pomona, proprio allo scopo di propiziarne la produzione frutticola ancor prima che un solo albero fosse piantato. In Italia ci sono invece molte ricorrenze che celebrano la frutta e in particolare le mele: tra queste la popolare “Pomaria”, il cui nome ha certamente la stessa radice latina di quello della prolifica dea. Il simbolo di Pomezia quindi rinasce, affondando le radici nella storia e con uno sguardo proteso al futuro. Municipium: il Comune di Pomezia più vicino ai cittadini Vi sarò capitato negli ultimi giorni di vedere i manifesti in giro per la città, oppure di averne avuto notizia dal sito o dai canali social istituzionali, dell’inserimento del Comune di Pomezia nella nuova app “Municipium”, che attualmente riunisce già oltre 400 comuni italiani. Presentata ufficialmente nel pomeriggio di giovedì 11 aprile nella Sala Consiliare del Comune dal Sindaco Adriano Zuccalà e dall’assessore alla Partecipazione Giuseppe Raspa, l’app
Municipium si inserisce come un ulteriore canale informativo rispondendo alla volontà dell’amministrazione pentastellata di essere sempre più trasparente e vicina ai propri cittadini, ampliando con loro un dialogo fattivo e costante. Ma di cosa si tratta in pratica? Municipium è un app facilmente scaricabile sia per IOS che Android su App Store e Play Store, attraverso la quale è possibile avere un accesso facile a comunicazioni, segnalazioni, informazioni di protezione civile e mappe. In un unico luogo, direttamente sul proprio smartphone, sarà possibile avere le informazioni di pubblica utilità praticamente in tasca. Numeri di pubblica utilità, orari degli uffici, farmacie, eventi con la possibilità di memorizzarli nel proprio calendario, raccolta differenziata con giorni di raccolta e glossario su dove gettare ciascun rifiuto, indirizzi dei comitati di quartiere con email di riferimento, cenni storici e così via. Interessante la funzione News dove verranno inserite, in tempo reale, le notizie riguardanti il territorio comunale. Sezione, particolarmente efficace, soprattutto nel malaugurato caso di emergenze, guasti e deviazioni al traffico. Ma di sicuro la sezione che ha incuriosito di più la platea presente alla presentazione di Municipium è stata quella riguardante le Segnalazioni: chi non si è mai trovato nella necessità di voler comunicare agli uffici comunali su un disservizio, una buca, un lampione guasto?
Da oggi basterà entrare nella sezione Segnalazioni, scegliere tra una prima serie di categorie che portano ad una sotto categoria per vedere apparire la schermata del messaggio dove sarà possibile inserire i propri dati (nome, cognome, indirizzo email e telefono). A questo punto l’app, con la geolocalizzazione, chiederà di inserire il nome della via interessata alla segnalazione. Se, per qualsiasi motivo, l’utente non si trova sul luogo deldisservizio, nessun problema, l’app permette anche l’inserimento manualmente l’indirizzo. A questo punto l’app chiederà l’autorizzazione per accedere alle tue foto così da poterla allegarla alla segnalazione. Fatto questo, sarà necessario spuntare la casella per l’accettazione informativa sui dati personali e dare invio: segnalazione fatta! Ma dove vanno a finire tutte queste segnalazioni? Il Sindaco ha assicurato che un team di personale già in forza presso l’ente, è stato predisposto per questo tipo di lavoro. Il loro compito sarà proprio quello di prendere in carico le segnalazioni smistandole direttamente agli uffici di competenza e di inviare al cittadino una mail di conferma. In pochissimi giorni il numero degli iscritti è già arrivato a quota 500 e tale numero fa ben sperare in un concreto e pratico utilizzo da parte di tutta la cittadinanza. Non ci resta che scaricare l’app, navigare tra le diverse
indicazioni e iniziare ad usarla per capire se, come e quando potrà rivelarsi davvero utile per una migliore comunicazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione ricordandoci che tutte le novità inizialmente sembrano ostiche ma spesso, alla fine, diventano strumenti indispensabili. Link per scaricare Municipium https://www.municipiumapp.it/web/download/?fbclid=IwAR0VClT8SZ EiTzerJ-0X0b66PI5NWJTaGkr21oYJMd7CGZFkH4u0-sgdMCM Al via il secondo E-Prix di Roma Si svolgerà il 13 aprile 2019, sul circuito cittadino dell’Eur, il secondo E-Prix di Roma, quinto campionato di Formula E, la gara automobilistica per motori elettrici ideata nel 2012 dalla Federazione internazionale dell’automobile (Fia). Le vetture sono 100% elettriche, pesano metà delle Formula 1 e sono tutte dotate dello stesso motore, telaio, batteria e componenti elettronici forniti dagli stessi produttori e case automobilistiche per evitare favoreggiamenti: tra questi Spark Racing Technology, McLaren Electronic Systems, Williams Advanced Engineering, Dallara e Brembo. Quest’anno ci saranno monoposto di seconda generazione (Gen2): non ci sarà il cambio vettura a metà percorso perché il pacco batterie è da 54 kWh (prima era da 28kWh) e permette ai piloti di arrivare a fine gara senza il cambio macchina ai box come avvenuto l’anno scorso. L’E-Prix si differenzia dalle gare tradizionali perché, oltre a non avere benzina nel serbatoio, il 20% della distanza complessiva deve essere coperta sfruttando
l’elettricità creata dalle frenate, in quanto quella stoccata negli accumulatori è sufficiente solo per l’80% dei chilometri da percorrere. Il circuito è lo stesso dello scorso anno, così come i divieti momentanei alla viabilità e le deviazioni del trasporto urbano e al traffico nelle zone limitrofe alla Cristoforo Colombo fino all’obelisco di P.zza Marconi, che sarà lo start della manifestazione. Le misure di limitazione avranno validità da giovedì 11 fino a lunedì 15 aprile. Le monoposto inizieranno a girare in pista già alle 7,30 per le prime prove libere, il secondo turno è previsto per le 10,00 mentre dalle 11,45 si inizierà con le qualifiche e la Super Pole. Alle 16,00 partirà la gara che durerà 45 minuti più un giro necessari a completare una corsa. Tra le iniziative legate all’evento: giovedì 11 alle 18,00, allo stadio delle Tre Fontane, la Nazionale Piloti sfida ll’AS Roma Legends con Francesco Totti in campo; venerdì 12 aprile, dalle ore 18, 00 ci sarà sul circuito della gara, la ‘E Parade’, una parata di mezzi ecologici ed elettrici a 2, 3 o 4 ruote, eco friendly. Tra i requisiti di partecipazione: avere almeno 12 anni ed essere un possessore di un qualsiasi mezzo completamente alimentato ad energia elettrica, come ad esempio bici e monopattini, hoverboard, skateboard, e monocicli. La partecipazione e gratuita, ma bisogna registrarsi perché il il numero massimo è di 400 persone (https://www.filmmasterevents.com/eparade). La zona del circuito è raggiungibile con i mezzi pubblici, in particolare con la Metro B, fermate Eur Magliana, Eur Palasport ed Eur Fermi.
FUORI PORTA – Il libro “HAI.K.O. – HAIKU CONTEMPORANEI” di Marco Fioramanti sarà presentato a Sezze Quinto appuntamento della rassegna letteraria “L’ora del tè e delle parole” , promossa dal Bar Arduini Delizie Setine e dall’Atelier Angelus Novus onlus. Sabato 13 aprile alle 17,30, presso lo stesso Bar Arduini di Sezze (Via Cavour), verrà presentato il libro “Hai.K.O. – Haiku contemporanei” di Marco Fioramanti, edito da FusibiliaLibri. Oltre all’autore interverranno: il poeta Antonio Veneziani, che ha firmato la prefazione al libro, il poeta e scrittore Claudio Marucci, che scritto la postfazione, e Dona Amati, direttora di FusibiliaLibri. Coordinerà l’incontro la poetessa e scrittrice Antonella Rizzo; letture di Maria Borgese, danzatrice e attrice. “Chiunque si aspetti di leggere degli haiku tradizionali – scrive Claudio Marrrucci – rimarrà piacevolmente meravigliato, sorpreso e persino colpito dagli Hai-K.O. di Marco Fioramanti. Lui, infatti, reinventa l’haiku secondo un personalissimo percorso. Rimane
la struttura metrica, certo; ma si aggiunge un titolo, come una didascalia all’immagine contemplata. L’haiku in Italia è un genere vivo, e come tutti i generi vivi, si inventa e si reinventa sollecitato da diversi stimoli e tendenze. Il senso più autentico di questo libro, il cui titolo concettuale strizza l’occhio a quell’arte visiva tanto amata e frequentata da Fioramanti, – sottolinea Marrucci – la sospensione del respiro che si dilata in una sinestesia sensoriale che dall’immagine passa all’emozione e viceversa, fin quasi a colpire e stordire il lettore, lasciandolo attonito, basito, meravigliato, sorpreso”. Il libro, oltre a una nota dello stesso autore, contiene otto quadricromie dell’installazione “Relic” e porta la traduzione giapponese a fronte di Ilaria Ingrassia. Marco Fioramanti, artista interdisciplinare (poesia, pittura, performance), ha attraversato i decenni del Novecento della cultura. Co-redattore del “Manifesto Trattista”, nel 1982 dà vita al “Trattismo” (Primitivismo astratto). Dal 2007 è ideatore del libro-rivista “Night Italia” e redattore culturale della rivista “Articolo 33”. Utilizza la scrittura e le molteplici declinazioni dell’arte come forme radicali di espressione, di comportamento e di comunicazione dirette, la cui immediatezza si sintetizza nella tecnica poetica dell’Hai- K.O. L’incontro sarà intramezzato da brani musicali.
Non lo spegnete, è un server! Il World Wide Web ha compiuto 30 anni. La rete che ha stravolto le nostre vite è stata ideata alla European Organization for Nuclear Research (Cern) di Ginevra dal fisico britannico Tim Berners-Lee, per favorire la condivisione delle informazioni tra le migliaia di ricercatori in servizio nell’organizzazione svizzera. Ben presto però vennero collegati molti computer in rete nel mondo e creato il primo browser che dal 1993 il Cern ha messo a disposizione di tutti. Nel 1991 venne pubblicata la prima pagina all’indirizzo http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html: il primo server stava nel pc di Berners-Lee su cui fu messa un’etichetta che diceva ‘Non spegnete, è un server!’ Oggi Berners-Lee dirige il World Wide Web Consortium (W3C), ente non governativo che si trova a Cambridge (Stati Uniti),presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit), che si occupa della rete per tutti e dell’approvazione dei nuovi standard del Web, ma anche di come affrontare la sicurezza e la privacy degli utenti connessi, a partire dall’aspetto giuridico. Per fare ciò punta a una piattaforma più aperta e più attenta al privato dei cibernauti. “Se vogliamo garantire che il Web faccia l’interesse dell’umanità, dobbiamo badare a ciò che la gente ci costruisce sopra’ sostiene lo scienziato. ”Anziché fare l’interesse dell’umanità com’era nelle intenzioni, Internet l’ha tradita: la sua crescente centralizzazione ha finito per produrre un fenomeno su larga scala dai tratti anti-umani”. La sua preoccupazione per i tanti aspetti negativi che emergono dal mondo digitale, dagli scandali alle manipolazioni, l’ha portato a proporre a governi, aziende e cittadini un contratto per rilanciare la rete, che stabilisca responsabilità chiare e pertinenti per tutti. “L’individuo aveva un margine d’intervento enorme”
spiega lo studioso. “Tutto si basava sull’idea che non esistesse un’autorità centrale cui dover chiedere il permesso. Quella sensazione di potere individuale è una delle cose che si sono perse”. Berners-Lee è stato nominato ‘Sir’ dalla Regina Elisabetta II ed ha una statua alla National Gallery. Nel 2017 gli è stato assegnato l’AM Turing Award, considerato il Premio Nobel per l’informatica. Torna Romics alla Fiera di Roma Dal 4 al 7 aprile 2019, presso la Fiera di Roma, si svolgerà la XXV edizione di Romics, manifestazione sul mondo dell’animazione, fumetti, games e entertainment con un programma ricco di eventi, spettacoli e performace dei cosplay per un pubblico di tutte le età. Tra le varie attività offerte, c’è l’opportunità di seguire lezioni sul fumetto e sull’animazione, giochi da tavolo, torneo di carte collezionabili, combattimenti con le spade laser. Inoltre stand delle case editrici, fumetterie, videogames, collezionisti, incontri con i YouTuber e la gara cosplay. Molti gli ospiti di questa edizione, tra cui: Cristina d’Avena, che presenterà l’ultimo album ‘Duets Forever – Tutti Cantano Cristina’, la scrittrice fantasy Licia Troisi, e la
scrittrice Violetta Bellocchio. Sarà celebrato l’ottantesimo anniversario di Batman, con una mostra di tavole originali e statue e verranno proposti i lavori originali di Giorgio Cavazzano, uno fra i maggiori fumettisti Disney al mondo, dedicati alla fantascienza e al fantasy. Durante la manifestazione Valeria Arnaldi, autrice di ‘Principesse e Guerriere: dalle eroine disneyane ai racconti di formazione antichi e moderni’ incontrerà il pubblico e molti appuntamenti saranno dedicati all’officina del fumetto e a Romics Narrativa, insieme agli spazi interattivi per scoprire tutti i titoli di prossima uscita. I Romics d’oro di quest’anno verranno consegnati a: Reki Kawahara, scrittore giapponese di light novel e manga, Alessandro Bilotta, autore, soggettista e story editor delle più famose serie a fumetti (da Giulio Maraviglia fino a Dylan Dog), George Hull, concept designer e al disegnatore americano Ryan Ottley, conosciuto per il lavoro su Invincible, la serie di supereroi creata da Robert Kirkman e Cory Walker. L’orario è dalle 10.00 alle 20.00;il biglietto può essere acquistato online e varia rispetto alle giornate e all’età dei visitatori.Info: www.romics.it
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