Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup

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Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup
Spaccio nella Piana, arrivano
le prime condanne del Gup
di Pina Ferro

Fiumi di droga che arrivavano nella Piana e non solo grazie ad
un’alleanza stipulata in carcere tra i Del Giorno e i Giorgi,
famiglia della ‘ndrina calabrese. Arrivano le prime condanne.
Al termine del rito abbreviato e della camera di consiglio, il
giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno,
Romaniello, ha condannato a: 3 anni, 2 mesi e 10 giorni
Massimo Cerrone, 48 anni, alias “O’ Bersagliero” o “collo
storto”; 5 anni e 10 mesi e 12 giorni Luigi Del Giorno 43
anni, alias “Gigino Muschill”; 4 anni 6 mesi e 20 giorni
Angelo Fezza, 41 anni; 8 mesi e 2000 euro di multa Daniele
Fimiano, 37 anni, alias “Zerone” ; 1 anno ed una multa di 4000
euro Francesco Giorgi, 20 anni, alias “Ciccio”; 3 anni, 2 mesi
e 10 giorni Pasquale Moccaldi; 10 mesi Aldo Pastore. Hanno
patteggiato la pena a: 3 anni Massimo Di Cosmo, 49 anni, alias
“Faccia bruciata” o “Carella” ; 3 anni Gianmaria Fezza, 36
anni; 1 snno e 3 mesi Maurizio Ciancio 37 anni, alias
“Ciancitiello”; 3 anni Nancy Liliano 26 anni; 4 anni e 8 mesi
Raffaele Liliano 28 anni (figlio di Isabella Del Giorno), 4
anni e 8 mesi Isabella del Giorno; 4 anni e 8 mesi Gerarda del
Giorno, (gemella di Isabella) 50 anni; 4 anni e 8 mesi
Giuseppe Moccaldi, 52 anni (marito di Gerarda Del Giorno); 6
mesi Adriano Pisaniello. Assolto Remigio Vitale. A giudizio,
quindi affronteranno il dibattimento gli altri indagati tra
cui: Moccaldi Pasquale, 55 anni; Bruno Giorgi, 52 anni, alias
“il compare”. A suggellare l’alleanza erano stati Luigi del
Giorno di Campagna e Bruno Giorgi dell’omonimo clan della
Ndrangheta calabrese. All’improvviso poi quell’asse si è
interrotto bruscamente a causa del mancato pagamento delle
forniture settimanali di stupefacente. I Del Giorno avevano
accumulato un debito pari a 30mila euro. Sarebbero stati
quattro i viaggi dalla Calabria a Salerno per trasportare la
droga la quale veniva occultata nell’abitacolo delle auto. In
alcuni casi, è per destare meno sospetti, gli indagati
effettuavano i tra- sporti facendo la staffetta con le
vetture. Il blitz delle forze dell’ordine pose definitivamente
la parola fine al traffico di stupefacenti.

Stefano   Scarpa: «Il                                  mio
salone a disposizione                                  dei
senzatetto»
di Erika Noschese

Una storia di solidarietà, una di quelle che fanno bene al
cuore e all’anima. Una storia che vede protagonista un giovane
barbiere, Stefano Scarpa che ha deciso di aprire le porte del
suo salone ai senzatetto della città. Lunedì, giorno di
chiusura per barbieri e parrucchieri, Stefano ha deciso di
fare un regalo di Natale a quelle persone che ad oggi vengono
definite “invisibili”, persone che non hanno un tetto sulla
testa né la possibilità di mangiare un piatto caldo, se non
grazie al grande cuore di persone come Stefano. «Volevo solo
dimostrare che tutti possiamo fare qualcosa per gli altri, per
le persone meno fortunate di noi – racconta Stefano ancora
emozionato – Io ho deciso di mettere a disposizione degli
altri la mia professione». Così, lunedì la saracinesca dello
Scarpa barbershop – in via Duomo, nel cuore del centro storico
della città capoluogo – si apre come tutte le mattine. Quella
però sarebbe stata una giornata lavorativa diversa per Stefano
e il suo staff Moreno e Franco Scarpa, Christian, Oreste e
Alessia che decidono di mettere il loro tempo e il loro lavoro
a servizio degli altri, proprio come se fossero veri e propri
clienti a cui è stato però riservato, sembra ombra di dubbio,
un trattamento speciale. «Il “pubblico” se così posso
definirlo a cui ci siamo rivolti è per indole diffidente,
molti si sono prenotati ma poi hanno scelto di non presentarsi
– spiega ancora il giovane barbiere – Ma sono certo che anche
solo chiacchierando tra di loro impareranno a fidarsi di noi e
dalla prossima volta andrà ancora meglio». La prossima volta,
sì, perchè Stefano ha già deciso che ripeterà questa
iniziativa anche nel periodo delle festività pasquali. Il
giovane barbiere di sua iniziativa ha scelto di offrire questo
servizio ai clochard così si è rivolto a Rossano Braca,
presidente dell’associazione Venite Libenter e a Laura. «Hanno
organizzato tutto loro, io ho solo spiegato loro la mia
scelta». ha poi aggiunto il titolare dello Scarpa barbershop
che ha coinvolto tutta la sua squadra: «Ho parlato ai miei
collaboratori di questa mia iniziativa e loro hanno accettato,
lavorando gratis – ha sottolineato con orgoglio Stefano – Non
c’è una storia, in particolare che mi ha colpito. Tutti mi
hanno trasmesso qualcosa e di tutti loro mi ha colpito la
riconoscenza che leggevo nei loro occhi; qualcuno mi ha anche
chiesto se può tornare ogni mese, mi piacerebbe tanto». Felice
per la buona riuscita dell’iniziativa anche il presidente di
Venite Libenter Rossano Braca: «Ci sono regali di Natale che
non hanno prezzo come quello che Stefano Scarpa e i suoi
collaboratoti hanno offerto ai senza fissa dimora di Salerno
aprendo oggi il salone di barbiere in Via Duomo. Buon Natale,
che vi sia restituita al centuplo la gioia che avete donato».
«L’antica fontana di Largo
Campo     in     condizioni
indecorose», i Figli delle
Chiancarelle scrivono alla
Soprintendenza
di Erika Noschese

Una delle fontane più belle della città di Salerno versa in
condizioni indecorose. Lo denuncia l’associazione – nonché
noto gruppo facebook – Figli delle Chiancarelle che, questa
mattina, presenteranno una lettera alla Soprintendenza per i
Beni Archeologici e Belle Arti e al Soprintendente Francesca
Casule per portare alla loro attenzione la situazione di
degrado in cui versa l’antica fontana di “Largo Campo”, da
sempre attribuita a Luigi Vanvitelli. «E’ una delle fontane
più belle di Salerno, forse la più bella, certamente quella
più cara ai salernitani e ciò nondimeno versa in condizioni
davvero indecorose, al punto che temiamo per la sua
conservazione – scrivono i membri dell’associazione Figli
delle Chiancarelle – Eppure, il bene è sottoposto a tutte
quelle disposizioni del Codice dei beni culturali che
imporrebbero al Comune di Salerno – che ne è proprietario – di
assicurare la salvaguardia e il decoro». L’associazione
attenziona poi Palazzo Genovese «ormai miseramente ridotto a
mero supporto di discutibili illuminazioni natalizie»,
scrivono poi i Figli delle Chiancarelle che lanciano un
appello al Soprintendente Francesca Casule affinché vada a
constatare di persona «la fondatezza delle nostre
preoccupazioni». Da qui, dunque, la richiesta di un intervento
urgente per riportare agli antichi splendori l’antica fontana
di Largo Campo, le cui modanature architettoniche appaiono
seriamente danneggiate.

Senza stipendio da 8 mesi, la
protesta dei lavoratori
di Erika Noschese

Ancora proteste da parte dei lavoratori, ieri mattina, a
Salerno. A scendere in piazza per contestare le istituzioni e
chiedere il rispetto dei loro diritti sono, ancora una volta,
i dipendenti del consorzio di Bacino Salerno 2 che ormai da
otto mesi non ricevono lo stipendio. I lavoratori del Corisa,
ieri mattina, si sono recati prima sotto palazzo Sant’Agostino
dove non hanno trovato nessuno ad accoglierli e ascoltare le
loro istanze e poi a Palazzo di Città. Ad accompagnare gli
operatori del Corisa2, impegnati nel settore dei rifiuti, il
segretario generale della Csa Fiadel di Salerno, Angelo
Rispoli. Sindacato e dipendenti chiedono all’amministrazione
comunale di pagare le mensilità arretrate, dopo 8 mesi di
silenzio, di rabbia, di disperazione ma soprattutto dopo 8
mesi di preoccupazione per un futuro lavorativo che sembra
essere sempre più incerto. Così, gli operatori del Consorzio
di Bacino Salerno 2, dopo lunghi mesi hanno deciso di rompere
gli indugi chiedendo risposte in vista di un Natale difficile.
«Il Comune si sostituisca all’azienda e paghi le mensilità
arretrate», dichiara il segretario della Fiadel che lancia un
appello al sindaco. Attualmente, sono 42 i lavoratori che
hanno deciso di esprimere il proprio dissenso alla Provincia,
affiancati dalle sigle sindacali. I manifestanti, di fatto,
hanno alzato la voce per sollecitare il pagamento degli
arretrati, invocando un confronto che possa placare
l’esasperazione degli operai e fargli vivere delle festività
più serene. «La situazione è sempre più grave – ha
sottolineato Angelo Rispoli, segretario della Fiadel, che da
tempo segue la vertenza del Corisa2 – Non abbiamo ancora avuto
una risposta sulla ricollocazione di questi 42 dipendenti e
non c’è traccia del pagamento degli stipendi, che mancano da
otto mesi. Qualcuno non è neppure in grado di pagare il mutuo
della sua casa. E’ ora che le istituzioni si assumano le loro
responsabilità. La Provincia si era impegnata a convocare i
sindaci ma per ora non se n’è fatto nulla. Confidiamo almeno
in un faccia a faccia con Bruno Di Nesta, direttore generale
dell’Ente d’Ambito». La protesta si è spostata anche sotto il
Comune di Salerno, dove i manifestanti hanno incontrato il
capo staff del sindaco Enzo Napoli, Vincenzo Luciano. «Dato
che il Consorzio vanta un credito dal Comune di Salerno,
abbiamo chiesto che si applichi l’articolo 1676del codice
civile – ha proseguito Rispoli – Ovvero che l’Ente si
sostituisca all’azienda sbloccando le risorse per pagare i
lavoratori». Al momento nulla di concreto sembra sia stato
fatto ma i lavoratori sono in attesa delle mensilità arretrate
e chiedono l’intervento delle istituzioni.

«Caldoro? E’ il candidato di
Cesaro e De Siano»
di Andrea Bignardi

“Nessun veto su Caldoro ma serve rinnovamento”. Così la
vicepresidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna è
intervenuta in occasione del consueto brindisi augurale
organizzato dal coordinamento provinciale di Forza Italia
Salerno. Un evento che suona come un’anteprima della
presentazione della nuova associazione, Voce Libera, che si
terrà venerdì nella Capitale. Obiettivo della Carfagna è
quello di rilanciare l’azione dei moderati nel centrodestra e
al contempo assumere un ruolo da protagonista nella corsa
verso le Regionali. Una tornata elettorale che dovrebbe
vedere, a meno di sorprese, Stefano Caldoro candidato della
coalizione di centrodestra alla guida di Palazzo Santa Lucia.
La parlamentare salernitana non ha espresso contrarietà a
Caldoro ma al tempo stesso ha sostenuto l’esigenza di un
rinnovamento richiesto – a sua detta – da una parte cospicua
di dirigenti e militanti azzurri. “C’è una parte di partito
che crede che bisogna rinnovare e offrire agli elettori
campani dinamiche nuove – ha dichiarato la Carfagna – Sarebbe
la terza sfida tra Caldoro e De Luca. Quella delle regionali è
una straordinaria occasione per privilegiare unità”. Toni
pacati, nonostante il duello interno alle correnti, con il
coordinamento regionale guidato da Domenico De Siano che
secondo la Carfagna sostiene insieme a Luigi Cesaro con forza
la candidatura di Caldoro. “Naturalmente siamo pronti a fare
la nostra parte – ha poi infatti aggiunto la Carfagna –
Proviamo ad allargare il campo, ma pronti a riconoscere a
Caldoro tutte le qualità che gli ho personalmente sempre
riconosciuto, siccome l’ho appoggiato con convinzione sia nel
2010 che nel 2015”. Il richiamo della Carfagna sembra dunque
essere orientato a maggior collegialità nella scelta del
percorso da seguire, senza scartare l’ipotesi primarie,
“purché siano organizzate per evitare condizionamenti e
infiltrazioni di ogni tipo”. Nessuna spaccatura né sul piano
regionale né su quello nazionale, dove la vicepresidente della
Camera ha più volte preso le distanze dalla linea del Cav
giudicata troppo incline alle posizioni della Lega di Matteo
Salvini. “Voce Libera non disgregherà il partito – ha concluso
la Carfagna – Il nostro obiettivo sarà non quello di togliere
ma di aggiungere, di aggregare, di rivitalizzare l’area del
centrodestra, anche per aggregare mondi che hanno fatica ad
indossare una casacca di partito”.

Il brindisi/ Il Natale unisce i forzisti salernitani

Un   brindisi   augurale   con   la   grande   famiglia   azzurra
salernitana. Lo spirito del Natale ha unito la stragrande
maggioranza del coordinamento provinciale azzurro per il
consueto appuntamento prenatalizio. Dopo l’incontro con la
stampa nella sede del coordinamento provinciale in via Dei
Principati, infatti, la vicepresidente della Camera si è
spostata, insieme a dirigenti e militanti, presso la saletta
interna della Boutique dei Sapori, un popolare locale sito
nelle immediate adiacenze della sede azzurra. Come ogni anno
la cerimonia è stata vivace, con i militanti uniti dalla
ricerca di un incontro con la vicepresidente della Camera, uno
scambio d’idee, nel caso dei più giovani di un selfie da
scattare. Presenti alla cerimonia prenatalizia sono stati,
oltre ai parlamentari Gigi Casciello, Enzo Fasano e Marzia
Ferraioli, anche il consigliere provinciale Roberto Celano,
una nutrita rappresentanza del coordinamento provinciale, tra
cui spiccavano i volti di Pasquale Marrazzo, Sonia Senatore,
Rossella Sessa, Vittorio Acocella, Valerio Longo, Francesco
Pastore. Tra gli altri, sono stati presenti anche Antonio
Ilardi, già candidato alle elezioni europee dello scorso
giugno, e Guido Milanese, che già nel recente passato si era
riavvicinato alla bandiera azzurra. Assenti invece i
“caldoriani”, che hanno così preso ulteriormente le distanze
dalle posizioni della Carfagna sostenendo la candidatura
dell’ex governatore della regione.
Guerra per la security nei
locali,   5  arresti   nel
Salernitano
Erano disposti a tutto pur di ottenere l’egemonia sulla
gestione della sicurezza dei locali notturni della Piana del
Sele e della citta’ di Salerno. Finanche a pianificare
l’uccisione del titolare di un’altra agenzia operante nello
stesso settore. Cinque persone questa mattina sono state
raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare (due in
carcere e tre ai domiciliari) eseguita dai carabinieri del
nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno,
guidati dal colonnello Gianluca Trombetti. Sono ritenute
responsabili di attività di concorrenza illecita in commercio
continuata ed aggravata, mediante azioni intimidatorie e
violente, avvalendosi del metodo mafioso, per imporre i loro
servizi. Due di loro, inoltre, dovranno rispondere anche di
detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. Tra i destinatari
della misura cautelare degli arresti domiciliari c’e’ un
agente della polizia penitenziaria in servizio a
Secondigliano. L’agente, secondo il sostituto procuratore
della Dda, Vincenzo Senatore “per quello che abbiamo appurato
sulla base di attivita’ intercettive, condivideva le attivita’
poste in essere ed era pienamente organico a questo gruppo che
abbiamo individuato”. Per la Procura della Repubblica
di SALERNO gli indagati “effettuavano spedizioni finalizzate a
stabilire un clima di terrore tra i gestori dei locali
notturni, che terminava solo assecondando le richieste di
servirsi del loro personale per garantire il sereno
svolgimento delle serate all’esterno e all’interno dei locali
della movida battipagliese e salernitana”. Con botte, pugni e
schiaffi il gruppo provava ad accaparrarsi il servizio di
sicurezza nei locali notturni di Battipaglia, sfruttando anche
il potere intimidatorio dettato dalla carriera criminale di
uno dei componenti. In una circostanza, poi, come spiegato a
margine dal sostituto procuratore, Vincenzo Senatore, c’era
stato “uno sforamento di competenza da parte di quelli
di SALERNO” che aveva provocato la reazione violenta del
gruppo della Piana del Sele. Dopo quell’episodio sarebbe stata
pianificata l’uccisione del titolare dell’agenzia concorrente
“non portata a compimento per la volontaria desistenza
dell’uomo incaricato dell’omicidio”. L’inchiesta nasce da
un’indagine della Procura della Repubblica di Nocera
Inferiore legata alla distribuzione di anabolizzanti nelle
palestre dalla quale, poi, sono state riscontrate altre
condotte. Gli investigatori hanno dovuto fare i conti anche
con la mancata collaborazione. “Abbiamo sentito tre-quattro
dei titolari di alcuni esercizi commerciali tra i piu’
importanti della zona di riferimento e purtroppo non abbiamo
avuto collaborazione – ha spiegato il sostituto procuratore
Senatore -. Possiamo comprendere questo atteggiamento perche’
evidentemente e’ conseguenza della capacita’ intimidatoria dei
soggetti che oggi abbiamo arrestato”. Tra gli indagati a piede
libero risultano, quindi, anche tre titolari di attivita’
commerciali e un cittadino romeno, considerato dagli
investigatori, un picchiatore.

Sanità salernitana a lutto
per la morte del professore
Crisci
di Pina Ferro

La sanità salernitana da ierimattina è orfana di uno dei suoi
figli più illustri. E’venuto a mancare il professore Antonello
Crisci noto medico legale, scenziato e consulente della
Procura di Salerno. Spesso, si è occupato, con la grande
professionalità che lo ha da sempre contraddistinto, di
importanti casi sul territorio dell’intera provincia
salernitana e non solo. La sua fama da tempo aveva varcato i
confini regionali. Sempre con il sorriso sulle labbra non ha
mai lesinato a nessuno consigli o qualche bella parola. Il
professore Antonello Crisci era da diversi mesi in gravi
condizioni. Un banale intervento alla colecisti effettuato in
una struttura salernitana aveva dato vita a complicanze ben
più gravi. Da q u a l c h e temp il professore era ricoverato
in un centro del risveglio calabro dove era costantemente
seguito e monitorato. Era il luglio del 2018 quando Antonello
Crisci entra in sala operatoria. Ad inizio agosto lo stesso
viene trasferito, in gravissime condizioni al Ruggi:
presentava una perforazione dell’intestino e il liquido
fuoriuscito piano piano stava andando in circolo determinando
serie conseguenze. Sull’episodio è stato aperto un fascicolo
da parte della magistratura salernitana. Nel mirino l’equipe
che lo ha operato. La notizia del decesso del professore
Antonello Crisci, ieri mattina, ha ion pochissimo tempo fatto
il giro della città lasciando quanti lo conscevano e
stimavano. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, appresa la
notizia ha espresso alla famiglia Crisci sentimenti di
cordoglio da parte della cittadinanza e dell’amministrazione.
«Esprimo profondo dolore e l’unanime cordoglio della Civica
Amministrazione e della Cittadinanza tutta per la scomparsa
dell’amatissimo professore Antonello Crisci. Salerno perde
oggi uno dei suoi figli migliori e più illustri che ha onorato
la professione medica e la ricerca scientifica ottenendo
meritatissimi riconoscimenti nazionali ed internazionali. La
sua fama di medico e scienziato è stata seconda soltanto alla
sua straordinaria umanità e generosità che lo metteva a totale
servizio del paziente sempre al centro della sua vita e della
sua attività. Antonello Crisci è stato medico, professore
universitario, scienziato, animatore d’iniziative culturali e
professionali, Instancabile, sempre concentrato sul progresso
dell’arte medica e del benessere del paziente. Ci stringiamo
in un fraterno abbraccio solidale all’amatissima moglie Rita,
ai figli e nipoti ed a tutti coloro che l’hanno conosciuto ed
amato. Ass u m i a m o fin d’ora l’impegno solenne ad onorarne
la memoria in modo degno e solenne per un uomo che ha dedicato
la sua vita alla nostra comunità». Alla famiglia del noto
medico è giunto anche il cordoglio del Commissario
Straordinario dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona di Salerno” Vincenzo D’Amato, a nome di tutta
la Struttura Commissariale e dei dipendenti. “La scomparsa di
Antonello Crisci, persona corretta e leale, lascia un vuoto
che sarà difficile colmare. Aperto al prossimo e di grande
umanità, si è dedicato con passione allo studio e alla ricerca
scientifica. Uomo di grande umiltà, con riconoscimenti in
campo nazionale e internazionale, va ricordato per la
signorilità nonché la disponibilità ed empatia nei rapporti
umani, doti che lo hanno reso più un amico che un collega.
Siamo vicini e partecipi al dolore della moglie Rita, dei
figli e dei nipoti a cui vanno i nostri sentimenti di
cordoglio”. Si legge in una nota a firma del commissario del
Ruggi D‘Amato.

Il ricordo di Gianni Pittella/ “Attento protagonista della
vita sociale e culturale di Salerno”

«Antonello Crisci è stato un professionista di primo livello,
medico, scenziato, accademico, ricercatore, ma anche un
attento protagonista della vita sociale e culturale della sua
città, Salerno. È stato per me un “Maestro”, da lui ho appreso
tutto ciò che so della medicina legale e soprattutto ho
imparato che essere medico significa in primo luogo essere
capace di leggere i pensieri e le ansie delle persone che
soffrono. Antonello è stato un amico carissimo mio e della mia
famiglia, un uomo innamorato della vita e del lavoro, una
persona la cui generosità e integrità morale deve essere di
esempio per tutti noi». Ad affermarloil senatore del Pd Gianni
Pittella, in ricordo di Antonello Crisci.
L’ordine dei Medici/ “Difficile       dimenticare   l’impegno
altruistico e generoso”

“Nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover parlare di
Antonello in una simile tragica inattesa, terribile
circostanza. Un professionista ai vertici di una difficile e
lunga carriera che ogni giorno ha donato alla medicina
italiana esempi di straordinaria maestria diagnostica, medica
e giuridica, ben nota nel nostro territorio ed oltre”. Una
grave perdita per l’Ordine dei Medici di Salerno. In una lunga
nota il dolore per la scomparsa del collega. “La sua ampia
conoscenza medica, che spaziava dalla ricerca, alla clinica,
alla farmacologia e successivamente alla medicina legale e
tanatologia, ha visto il giusto riconoscimento con
l’assegnazione della unità operativa di Medicina Legale,
Psicopatologia Forense e Psicologia Clinica presso l’Azienda
ospedaliera di Salerno con attribuzione dell’insegnamento di
Medicina Legale presso la Facoltà del territorio, che ha avuto
l’onore di dargli i natali e che sempre ha guardato a lui come
ad uno dei figli più rappresentativi dell’antica Scuola Medica
Salernitana. Difficile dimenticare il suo impegno altruistico,
generoso, sincero e costante ai limiti del possibile, per
tanti colleghi, al servizio dei quali ha posto generosamente
la sua cultura, la sua scienza e il suo sorriso. Grazie
Antonello e grazie a tutti i tuoi familiari: l’instancabile e
preziosa moglie Rita, i cari e amorevoli figlioli e i nipoti
verso i quali, anche quando tornava stanco e pensieroso era
pronto a profondere gioia e carezze e a stringerli forte sul
suo cuore. E che dire dell’impegno amorevole per i suoi
giovani allievi, ai quali ha dato senza riserve il suo sapere
e tanti preziosi consigli nella vita comune. L’Ordine dei
Medici e degli Odontoiatri è orgoglioso di avere avuto tra i
suoi iscritti e tra i suoi consiglieri un così valente medico
e una persona come te; la tua immagine resterà ad imperitura
memoria”
Incidenti    lavoro:   grave
operaio ferito in fonderia a
Salerno
Un operaio e’ rimasto ferito dopo essere stato investito da un
muletto elevatore mentre era al lavoro nelle fonderie Pisano
di Salerno. L’uomo, che ha circa 60 anni, e’ ora ricoverato in
gravi condizioni all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona di Salerno e avrebbe riportato lo schiacciamento di
un braccio e di una gamba provocato dal mezzo in manovra.
Cgil Salerno e Fiom Salerno premettendo di non essere “ancora
a conoscenza della precisa dinamica dell’incidente”, chiedono
“che venga al piu’ presto fatta luce sull’accaduto e
individuate le conseguenti responsabilita’”. Lo stabilimento
industriale di via dei Greci, nel quartiere Fratte a Salerno,
e’ da anni al centro di polemiche per l’impatto inquinante che
avrebbe sull’ambiente e sulla salute. Dopo l’incidente,
aggiungono le sigle sindacali, “i colleghi hanno sospeso
l’attivita’ produttiva, riprendendola soltanto per espletare
le operazioni di messa in sicurezza, manutenzione e fermo
dell’impianto gia’ previsto per domani”. Il segretario della
Cgil Salerno, Arturo Sessa, in una dichiarazione all’AGI,
definisce “impressionante il dato relativo alla nostra
provincia” relativo agli incidenti sul lavoro. Per questo,
auspica che “Confindustria e le altre associazioni datoriali
ci aiutino a ribaltare il convincimento culturale delle
imprese su questa delicata materia che vede sovraesposti i
poveri lavoratori che quotidianamente affrontano tutti i
rischi dei campi, dei cantieri e degli stabilimenti”.
Cassazione, carcere per l’ex
vice sindaco Polichetti
L’ex vicesindaco di Cava de’ Tirreni, Enrico Polichetti, e’
nel carcere di Napoli di Poggioreale per scambio elettorale
politico-mafioso. Gia’ consigliere del Comune metelliano in
provincia di Salerno, il politico, secondo i pm della
Direzione distrettuale antimafia, in occasione delle elezioni
comunali del 2015, quando risulto’ primo tra gli eletti,
avrebbe ricevuto sostegno da parte di esponenti di vertice del
clan Zullo. La Dia di Salerno hanno eseguito l’ordinanza del
tribunale del Riesame di Salerno che, nell’ottobre scorso,
aveva disposto la misura cautelare di massimo rigore. Contro
quell’ordinanza, il difensore di Polichetti, l’avvocato
Marco Salerno, aveva presentato ricorso in Cassazione,
rigettato poi, nella serata di ieri, dagli Ermellini. Quella
pronuncia del Riesame, che arrivava a seguito dell’appello del
pm Vincenzo Senatore, rappresenta l’esito di un’articolata
indagine che, come spiega il procuratore facente funzioni
di Salerno, Luca Masini, dimostrerebbe “la persistenza dei
legami che il Polichetti ha mantenuto, nonostante le formali
dimissioni da tutte le cariche pubbliche, con persone
direttamente collegate al gruppo camorristico e con esponenti
politico-amministrativi e dipendenti dell’Ente locale”.
“Sacco della mia farina”:
nasce il progetto di riciclo
creativo
Si terrà giovedì 19 Dicembre alle ore 21.00, in occasione
della conferenza spettacolo Rifiutopoli, veleni e
antidoti presso il Teatro Sociale Aldo Giuffrè di Battipaglia,
la presentazione di Sacco della mia farina, il nuovo progetto
del pizzaiolo Valentino Tafuri in collaborazione
con Legambiente Battipaglia.

Sacco della mia farina: compromesso tra creatività e impegno
ambientale

In un periodo in cui c’è il dilagare della crisi ambientale,
Tafuri ha partorito un’idea che è a metà strada tra l’economia
circolare ed il riciclo creativo. Perché buttar via i sacchi
della farina se possono essere riutilizzati e trasformati in
innovative shopping bags? La creatività e l’amore per
l’ambiente diventano alleati perfetti per lo sviluppo di una
coscienza del rispetto e dell’uso consapevole delle risorse
del territorio.

La pizzeria 3Voglie, infatti, trasformerà i sacchi
della farina Petra in originali e resistenti shopping bags.
Con il ricavato di questo progetto e con il supporto
di Legambiente Battipaglia, inoltre, saranno finanziati dei
corsi di formazione riguardo al tema dell’economia circolare e
del riciclo urbano.

«Con questo progetto – spiega il Giovane Pizzaiolo
dell’anno per la Guida Espresso 2020 – non stiamo salvando il
mondo, eppure, si sa, tante gocce, insieme, formano il mare.
Il mio intento è di riuscire a dare un buon esempio con la
speranza di sensibilizzare quante più persone possibili a
tematiche così delicate e di ispirare altrettante azioni di
riciclo creativo. La pizzeria 3Voglie deve ancora fare tanti
passi, questo è solo l’inizio verso un percorso di
miglioramento e crescita».

La presentazione del progetto

Giovedì 19 Dicembre alle ore 21.00, presso il Teatro Sociale
Aldo Giuffrè di Battipaglia, ci sarà la presentazione
delle shopping bags. La conferenza spettacolo Rifiutopoli,
veleni e antidoti promossa da Legambiente Battipaglia, sarà la
circostanza perfetta per far conoscere ai presenti il nuovo
prodotto di Tafuri e per far assaporare il suo pane sfornato
in giornata.

Il martedì, il giovedì ed il sabato, infatti, in aggiunta
all’acquisto del pane dalle ore 17.00, sarà possibile
richiedere la nuova borsa in alternativa a quella classica.
Un’idea     semplice     che    unisce     in    un   solo
prodotto tradizione ed innovazione e che, soprattutto, sposa
la genuinità della cucina di 3Voglie.
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