Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup
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Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup di Pina Ferro Fiumi di droga che arrivavano nella Piana e non solo grazie ad un’alleanza stipulata in carcere tra i Del Giorno e i Giorgi, famiglia della ‘ndrina calabrese. Arrivano le prime condanne. Al termine del rito abbreviato e della camera di consiglio, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno, Romaniello, ha condannato a: 3 anni, 2 mesi e 10 giorni Massimo Cerrone, 48 anni, alias “O’ Bersagliero” o “collo storto”; 5 anni e 10 mesi e 12 giorni Luigi Del Giorno 43 anni, alias “Gigino Muschill”; 4 anni 6 mesi e 20 giorni Angelo Fezza, 41 anni; 8 mesi e 2000 euro di multa Daniele Fimiano, 37 anni, alias “Zerone” ; 1 anno ed una multa di 4000 euro Francesco Giorgi, 20 anni, alias “Ciccio”; 3 anni, 2 mesi e 10 giorni Pasquale Moccaldi; 10 mesi Aldo Pastore. Hanno patteggiato la pena a: 3 anni Massimo Di Cosmo, 49 anni, alias “Faccia bruciata” o “Carella” ; 3 anni Gianmaria Fezza, 36 anni; 1 snno e 3 mesi Maurizio Ciancio 37 anni, alias “Ciancitiello”; 3 anni Nancy Liliano 26 anni; 4 anni e 8 mesi Raffaele Liliano 28 anni (figlio di Isabella Del Giorno), 4 anni e 8 mesi Isabella del Giorno; 4 anni e 8 mesi Gerarda del Giorno, (gemella di Isabella) 50 anni; 4 anni e 8 mesi Giuseppe Moccaldi, 52 anni (marito di Gerarda Del Giorno); 6 mesi Adriano Pisaniello. Assolto Remigio Vitale. A giudizio, quindi affronteranno il dibattimento gli altri indagati tra cui: Moccaldi Pasquale, 55 anni; Bruno Giorgi, 52 anni, alias “il compare”. A suggellare l’alleanza erano stati Luigi del Giorno di Campagna e Bruno Giorgi dell’omonimo clan della Ndrangheta calabrese. All’improvviso poi quell’asse si è interrotto bruscamente a causa del mancato pagamento delle forniture settimanali di stupefacente. I Del Giorno avevano accumulato un debito pari a 30mila euro. Sarebbero stati
quattro i viaggi dalla Calabria a Salerno per trasportare la droga la quale veniva occultata nell’abitacolo delle auto. In alcuni casi, è per destare meno sospetti, gli indagati effettuavano i tra- sporti facendo la staffetta con le vetture. Il blitz delle forze dell’ordine pose definitivamente la parola fine al traffico di stupefacenti. Stefano Scarpa: «Il mio salone a disposizione dei senzatetto» di Erika Noschese Una storia di solidarietà, una di quelle che fanno bene al cuore e all’anima. Una storia che vede protagonista un giovane barbiere, Stefano Scarpa che ha deciso di aprire le porte del suo salone ai senzatetto della città. Lunedì, giorno di chiusura per barbieri e parrucchieri, Stefano ha deciso di fare un regalo di Natale a quelle persone che ad oggi vengono definite “invisibili”, persone che non hanno un tetto sulla testa né la possibilità di mangiare un piatto caldo, se non grazie al grande cuore di persone come Stefano. «Volevo solo dimostrare che tutti possiamo fare qualcosa per gli altri, per le persone meno fortunate di noi – racconta Stefano ancora emozionato – Io ho deciso di mettere a disposizione degli altri la mia professione». Così, lunedì la saracinesca dello Scarpa barbershop – in via Duomo, nel cuore del centro storico della città capoluogo – si apre come tutte le mattine. Quella però sarebbe stata una giornata lavorativa diversa per Stefano e il suo staff Moreno e Franco Scarpa, Christian, Oreste e Alessia che decidono di mettere il loro tempo e il loro lavoro
a servizio degli altri, proprio come se fossero veri e propri clienti a cui è stato però riservato, sembra ombra di dubbio, un trattamento speciale. «Il “pubblico” se così posso definirlo a cui ci siamo rivolti è per indole diffidente, molti si sono prenotati ma poi hanno scelto di non presentarsi – spiega ancora il giovane barbiere – Ma sono certo che anche solo chiacchierando tra di loro impareranno a fidarsi di noi e dalla prossima volta andrà ancora meglio». La prossima volta, sì, perchè Stefano ha già deciso che ripeterà questa iniziativa anche nel periodo delle festività pasquali. Il giovane barbiere di sua iniziativa ha scelto di offrire questo servizio ai clochard così si è rivolto a Rossano Braca, presidente dell’associazione Venite Libenter e a Laura. «Hanno organizzato tutto loro, io ho solo spiegato loro la mia scelta». ha poi aggiunto il titolare dello Scarpa barbershop che ha coinvolto tutta la sua squadra: «Ho parlato ai miei collaboratori di questa mia iniziativa e loro hanno accettato, lavorando gratis – ha sottolineato con orgoglio Stefano – Non c’è una storia, in particolare che mi ha colpito. Tutti mi hanno trasmesso qualcosa e di tutti loro mi ha colpito la riconoscenza che leggevo nei loro occhi; qualcuno mi ha anche chiesto se può tornare ogni mese, mi piacerebbe tanto». Felice per la buona riuscita dell’iniziativa anche il presidente di Venite Libenter Rossano Braca: «Ci sono regali di Natale che non hanno prezzo come quello che Stefano Scarpa e i suoi collaboratoti hanno offerto ai senza fissa dimora di Salerno aprendo oggi il salone di barbiere in Via Duomo. Buon Natale, che vi sia restituita al centuplo la gioia che avete donato».
«L’antica fontana di Largo Campo in condizioni indecorose», i Figli delle Chiancarelle scrivono alla Soprintendenza di Erika Noschese Una delle fontane più belle della città di Salerno versa in
condizioni indecorose. Lo denuncia l’associazione – nonché noto gruppo facebook – Figli delle Chiancarelle che, questa mattina, presenteranno una lettera alla Soprintendenza per i Beni Archeologici e Belle Arti e al Soprintendente Francesca Casule per portare alla loro attenzione la situazione di degrado in cui versa l’antica fontana di “Largo Campo”, da sempre attribuita a Luigi Vanvitelli. «E’ una delle fontane più belle di Salerno, forse la più bella, certamente quella più cara ai salernitani e ciò nondimeno versa in condizioni davvero indecorose, al punto che temiamo per la sua conservazione – scrivono i membri dell’associazione Figli delle Chiancarelle – Eppure, il bene è sottoposto a tutte quelle disposizioni del Codice dei beni culturali che imporrebbero al Comune di Salerno – che ne è proprietario – di assicurare la salvaguardia e il decoro». L’associazione attenziona poi Palazzo Genovese «ormai miseramente ridotto a mero supporto di discutibili illuminazioni natalizie», scrivono poi i Figli delle Chiancarelle che lanciano un appello al Soprintendente Francesca Casule affinché vada a constatare di persona «la fondatezza delle nostre preoccupazioni». Da qui, dunque, la richiesta di un intervento urgente per riportare agli antichi splendori l’antica fontana di Largo Campo, le cui modanature architettoniche appaiono seriamente danneggiate. Senza stipendio da 8 mesi, la protesta dei lavoratori di Erika Noschese Ancora proteste da parte dei lavoratori, ieri mattina, a Salerno. A scendere in piazza per contestare le istituzioni e
chiedere il rispetto dei loro diritti sono, ancora una volta, i dipendenti del consorzio di Bacino Salerno 2 che ormai da otto mesi non ricevono lo stipendio. I lavoratori del Corisa, ieri mattina, si sono recati prima sotto palazzo Sant’Agostino dove non hanno trovato nessuno ad accoglierli e ascoltare le loro istanze e poi a Palazzo di Città. Ad accompagnare gli operatori del Corisa2, impegnati nel settore dei rifiuti, il segretario generale della Csa Fiadel di Salerno, Angelo Rispoli. Sindacato e dipendenti chiedono all’amministrazione comunale di pagare le mensilità arretrate, dopo 8 mesi di silenzio, di rabbia, di disperazione ma soprattutto dopo 8 mesi di preoccupazione per un futuro lavorativo che sembra essere sempre più incerto. Così, gli operatori del Consorzio di Bacino Salerno 2, dopo lunghi mesi hanno deciso di rompere gli indugi chiedendo risposte in vista di un Natale difficile. «Il Comune si sostituisca all’azienda e paghi le mensilità arretrate», dichiara il segretario della Fiadel che lancia un appello al sindaco. Attualmente, sono 42 i lavoratori che hanno deciso di esprimere il proprio dissenso alla Provincia, affiancati dalle sigle sindacali. I manifestanti, di fatto, hanno alzato la voce per sollecitare il pagamento degli arretrati, invocando un confronto che possa placare l’esasperazione degli operai e fargli vivere delle festività più serene. «La situazione è sempre più grave – ha sottolineato Angelo Rispoli, segretario della Fiadel, che da tempo segue la vertenza del Corisa2 – Non abbiamo ancora avuto una risposta sulla ricollocazione di questi 42 dipendenti e non c’è traccia del pagamento degli stipendi, che mancano da otto mesi. Qualcuno non è neppure in grado di pagare il mutuo della sua casa. E’ ora che le istituzioni si assumano le loro responsabilità. La Provincia si era impegnata a convocare i sindaci ma per ora non se n’è fatto nulla. Confidiamo almeno in un faccia a faccia con Bruno Di Nesta, direttore generale dell’Ente d’Ambito». La protesta si è spostata anche sotto il Comune di Salerno, dove i manifestanti hanno incontrato il capo staff del sindaco Enzo Napoli, Vincenzo Luciano. «Dato che il Consorzio vanta un credito dal Comune di Salerno,
abbiamo chiesto che si applichi l’articolo 1676del codice civile – ha proseguito Rispoli – Ovvero che l’Ente si sostituisca all’azienda sbloccando le risorse per pagare i lavoratori». Al momento nulla di concreto sembra sia stato fatto ma i lavoratori sono in attesa delle mensilità arretrate e chiedono l’intervento delle istituzioni. «Caldoro? E’ il candidato di Cesaro e De Siano» di Andrea Bignardi “Nessun veto su Caldoro ma serve rinnovamento”. Così la vicepresidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna è intervenuta in occasione del consueto brindisi augurale organizzato dal coordinamento provinciale di Forza Italia Salerno. Un evento che suona come un’anteprima della presentazione della nuova associazione, Voce Libera, che si terrà venerdì nella Capitale. Obiettivo della Carfagna è quello di rilanciare l’azione dei moderati nel centrodestra e al contempo assumere un ruolo da protagonista nella corsa verso le Regionali. Una tornata elettorale che dovrebbe vedere, a meno di sorprese, Stefano Caldoro candidato della coalizione di centrodestra alla guida di Palazzo Santa Lucia. La parlamentare salernitana non ha espresso contrarietà a Caldoro ma al tempo stesso ha sostenuto l’esigenza di un rinnovamento richiesto – a sua detta – da una parte cospicua di dirigenti e militanti azzurri. “C’è una parte di partito che crede che bisogna rinnovare e offrire agli elettori campani dinamiche nuove – ha dichiarato la Carfagna – Sarebbe la terza sfida tra Caldoro e De Luca. Quella delle regionali è una straordinaria occasione per privilegiare unità”. Toni
pacati, nonostante il duello interno alle correnti, con il coordinamento regionale guidato da Domenico De Siano che secondo la Carfagna sostiene insieme a Luigi Cesaro con forza la candidatura di Caldoro. “Naturalmente siamo pronti a fare la nostra parte – ha poi infatti aggiunto la Carfagna – Proviamo ad allargare il campo, ma pronti a riconoscere a Caldoro tutte le qualità che gli ho personalmente sempre riconosciuto, siccome l’ho appoggiato con convinzione sia nel 2010 che nel 2015”. Il richiamo della Carfagna sembra dunque essere orientato a maggior collegialità nella scelta del percorso da seguire, senza scartare l’ipotesi primarie, “purché siano organizzate per evitare condizionamenti e infiltrazioni di ogni tipo”. Nessuna spaccatura né sul piano regionale né su quello nazionale, dove la vicepresidente della Camera ha più volte preso le distanze dalla linea del Cav giudicata troppo incline alle posizioni della Lega di Matteo Salvini. “Voce Libera non disgregherà il partito – ha concluso la Carfagna – Il nostro obiettivo sarà non quello di togliere ma di aggiungere, di aggregare, di rivitalizzare l’area del centrodestra, anche per aggregare mondi che hanno fatica ad indossare una casacca di partito”. Il brindisi/ Il Natale unisce i forzisti salernitani Un brindisi augurale con la grande famiglia azzurra salernitana. Lo spirito del Natale ha unito la stragrande maggioranza del coordinamento provinciale azzurro per il consueto appuntamento prenatalizio. Dopo l’incontro con la stampa nella sede del coordinamento provinciale in via Dei Principati, infatti, la vicepresidente della Camera si è spostata, insieme a dirigenti e militanti, presso la saletta interna della Boutique dei Sapori, un popolare locale sito nelle immediate adiacenze della sede azzurra. Come ogni anno la cerimonia è stata vivace, con i militanti uniti dalla ricerca di un incontro con la vicepresidente della Camera, uno scambio d’idee, nel caso dei più giovani di un selfie da scattare. Presenti alla cerimonia prenatalizia sono stati,
oltre ai parlamentari Gigi Casciello, Enzo Fasano e Marzia Ferraioli, anche il consigliere provinciale Roberto Celano, una nutrita rappresentanza del coordinamento provinciale, tra cui spiccavano i volti di Pasquale Marrazzo, Sonia Senatore, Rossella Sessa, Vittorio Acocella, Valerio Longo, Francesco Pastore. Tra gli altri, sono stati presenti anche Antonio Ilardi, già candidato alle elezioni europee dello scorso giugno, e Guido Milanese, che già nel recente passato si era riavvicinato alla bandiera azzurra. Assenti invece i “caldoriani”, che hanno così preso ulteriormente le distanze dalle posizioni della Carfagna sostenendo la candidatura dell’ex governatore della regione.
Guerra per la security nei locali, 5 arresti nel Salernitano Erano disposti a tutto pur di ottenere l’egemonia sulla gestione della sicurezza dei locali notturni della Piana del Sele e della citta’ di Salerno. Finanche a pianificare l’uccisione del titolare di un’altra agenzia operante nello stesso settore. Cinque persone questa mattina sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare (due in carcere e tre ai domiciliari) eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno, guidati dal colonnello Gianluca Trombetti. Sono ritenute responsabili di attività di concorrenza illecita in commercio continuata ed aggravata, mediante azioni intimidatorie e violente, avvalendosi del metodo mafioso, per imporre i loro servizi. Due di loro, inoltre, dovranno rispondere anche di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. Tra i destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari c’e’ un agente della polizia penitenziaria in servizio a Secondigliano. L’agente, secondo il sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Senatore “per quello che abbiamo appurato sulla base di attivita’ intercettive, condivideva le attivita’ poste in essere ed era pienamente organico a questo gruppo che abbiamo individuato”. Per la Procura della Repubblica di SALERNO gli indagati “effettuavano spedizioni finalizzate a stabilire un clima di terrore tra i gestori dei locali notturni, che terminava solo assecondando le richieste di servirsi del loro personale per garantire il sereno svolgimento delle serate all’esterno e all’interno dei locali della movida battipagliese e salernitana”. Con botte, pugni e schiaffi il gruppo provava ad accaparrarsi il servizio di sicurezza nei locali notturni di Battipaglia, sfruttando anche il potere intimidatorio dettato dalla carriera criminale di
uno dei componenti. In una circostanza, poi, come spiegato a margine dal sostituto procuratore, Vincenzo Senatore, c’era stato “uno sforamento di competenza da parte di quelli di SALERNO” che aveva provocato la reazione violenta del gruppo della Piana del Sele. Dopo quell’episodio sarebbe stata pianificata l’uccisione del titolare dell’agenzia concorrente “non portata a compimento per la volontaria desistenza dell’uomo incaricato dell’omicidio”. L’inchiesta nasce da un’indagine della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore legata alla distribuzione di anabolizzanti nelle palestre dalla quale, poi, sono state riscontrate altre condotte. Gli investigatori hanno dovuto fare i conti anche con la mancata collaborazione. “Abbiamo sentito tre-quattro dei titolari di alcuni esercizi commerciali tra i piu’ importanti della zona di riferimento e purtroppo non abbiamo avuto collaborazione – ha spiegato il sostituto procuratore Senatore -. Possiamo comprendere questo atteggiamento perche’ evidentemente e’ conseguenza della capacita’ intimidatoria dei soggetti che oggi abbiamo arrestato”. Tra gli indagati a piede libero risultano, quindi, anche tre titolari di attivita’ commerciali e un cittadino romeno, considerato dagli investigatori, un picchiatore. Sanità salernitana a lutto per la morte del professore Crisci di Pina Ferro La sanità salernitana da ierimattina è orfana di uno dei suoi figli più illustri. E’venuto a mancare il professore Antonello
Crisci noto medico legale, scenziato e consulente della Procura di Salerno. Spesso, si è occupato, con la grande professionalità che lo ha da sempre contraddistinto, di importanti casi sul territorio dell’intera provincia salernitana e non solo. La sua fama da tempo aveva varcato i confini regionali. Sempre con il sorriso sulle labbra non ha mai lesinato a nessuno consigli o qualche bella parola. Il professore Antonello Crisci era da diversi mesi in gravi condizioni. Un banale intervento alla colecisti effettuato in una struttura salernitana aveva dato vita a complicanze ben più gravi. Da q u a l c h e temp il professore era ricoverato in un centro del risveglio calabro dove era costantemente seguito e monitorato. Era il luglio del 2018 quando Antonello Crisci entra in sala operatoria. Ad inizio agosto lo stesso viene trasferito, in gravissime condizioni al Ruggi: presentava una perforazione dell’intestino e il liquido fuoriuscito piano piano stava andando in circolo determinando serie conseguenze. Sull’episodio è stato aperto un fascicolo da parte della magistratura salernitana. Nel mirino l’equipe che lo ha operato. La notizia del decesso del professore Antonello Crisci, ieri mattina, ha ion pochissimo tempo fatto il giro della città lasciando quanti lo conscevano e stimavano. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, appresa la notizia ha espresso alla famiglia Crisci sentimenti di cordoglio da parte della cittadinanza e dell’amministrazione. «Esprimo profondo dolore e l’unanime cordoglio della Civica Amministrazione e della Cittadinanza tutta per la scomparsa dell’amatissimo professore Antonello Crisci. Salerno perde oggi uno dei suoi figli migliori e più illustri che ha onorato la professione medica e la ricerca scientifica ottenendo meritatissimi riconoscimenti nazionali ed internazionali. La sua fama di medico e scienziato è stata seconda soltanto alla sua straordinaria umanità e generosità che lo metteva a totale servizio del paziente sempre al centro della sua vita e della sua attività. Antonello Crisci è stato medico, professore universitario, scienziato, animatore d’iniziative culturali e professionali, Instancabile, sempre concentrato sul progresso
dell’arte medica e del benessere del paziente. Ci stringiamo in un fraterno abbraccio solidale all’amatissima moglie Rita, ai figli e nipoti ed a tutti coloro che l’hanno conosciuto ed amato. Ass u m i a m o fin d’ora l’impegno solenne ad onorarne la memoria in modo degno e solenne per un uomo che ha dedicato la sua vita alla nostra comunità». Alla famiglia del noto medico è giunto anche il cordoglio del Commissario Straordinario dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno” Vincenzo D’Amato, a nome di tutta la Struttura Commissariale e dei dipendenti. “La scomparsa di Antonello Crisci, persona corretta e leale, lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Aperto al prossimo e di grande umanità, si è dedicato con passione allo studio e alla ricerca scientifica. Uomo di grande umiltà, con riconoscimenti in campo nazionale e internazionale, va ricordato per la signorilità nonché la disponibilità ed empatia nei rapporti umani, doti che lo hanno reso più un amico che un collega. Siamo vicini e partecipi al dolore della moglie Rita, dei figli e dei nipoti a cui vanno i nostri sentimenti di cordoglio”. Si legge in una nota a firma del commissario del Ruggi D‘Amato. Il ricordo di Gianni Pittella/ “Attento protagonista della vita sociale e culturale di Salerno” «Antonello Crisci è stato un professionista di primo livello, medico, scenziato, accademico, ricercatore, ma anche un attento protagonista della vita sociale e culturale della sua città, Salerno. È stato per me un “Maestro”, da lui ho appreso tutto ciò che so della medicina legale e soprattutto ho imparato che essere medico significa in primo luogo essere capace di leggere i pensieri e le ansie delle persone che soffrono. Antonello è stato un amico carissimo mio e della mia famiglia, un uomo innamorato della vita e del lavoro, una persona la cui generosità e integrità morale deve essere di esempio per tutti noi». Ad affermarloil senatore del Pd Gianni Pittella, in ricordo di Antonello Crisci.
L’ordine dei Medici/ “Difficile dimenticare l’impegno altruistico e generoso” “Nessuno di noi avrebbe mai pensato di dover parlare di Antonello in una simile tragica inattesa, terribile circostanza. Un professionista ai vertici di una difficile e lunga carriera che ogni giorno ha donato alla medicina italiana esempi di straordinaria maestria diagnostica, medica e giuridica, ben nota nel nostro territorio ed oltre”. Una grave perdita per l’Ordine dei Medici di Salerno. In una lunga nota il dolore per la scomparsa del collega. “La sua ampia conoscenza medica, che spaziava dalla ricerca, alla clinica, alla farmacologia e successivamente alla medicina legale e tanatologia, ha visto il giusto riconoscimento con l’assegnazione della unità operativa di Medicina Legale, Psicopatologia Forense e Psicologia Clinica presso l’Azienda ospedaliera di Salerno con attribuzione dell’insegnamento di Medicina Legale presso la Facoltà del territorio, che ha avuto l’onore di dargli i natali e che sempre ha guardato a lui come ad uno dei figli più rappresentativi dell’antica Scuola Medica Salernitana. Difficile dimenticare il suo impegno altruistico, generoso, sincero e costante ai limiti del possibile, per tanti colleghi, al servizio dei quali ha posto generosamente la sua cultura, la sua scienza e il suo sorriso. Grazie Antonello e grazie a tutti i tuoi familiari: l’instancabile e preziosa moglie Rita, i cari e amorevoli figlioli e i nipoti verso i quali, anche quando tornava stanco e pensieroso era pronto a profondere gioia e carezze e a stringerli forte sul suo cuore. E che dire dell’impegno amorevole per i suoi giovani allievi, ai quali ha dato senza riserve il suo sapere e tanti preziosi consigli nella vita comune. L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri è orgoglioso di avere avuto tra i suoi iscritti e tra i suoi consiglieri un così valente medico e una persona come te; la tua immagine resterà ad imperitura memoria”
Incidenti lavoro: grave operaio ferito in fonderia a Salerno Un operaio e’ rimasto ferito dopo essere stato investito da un muletto elevatore mentre era al lavoro nelle fonderie Pisano di Salerno. L’uomo, che ha circa 60 anni, e’ ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e avrebbe riportato lo schiacciamento di un braccio e di una gamba provocato dal mezzo in manovra. Cgil Salerno e Fiom Salerno premettendo di non essere “ancora a conoscenza della precisa dinamica dell’incidente”, chiedono “che venga al piu’ presto fatta luce sull’accaduto e individuate le conseguenti responsabilita’”. Lo stabilimento industriale di via dei Greci, nel quartiere Fratte a Salerno, e’ da anni al centro di polemiche per l’impatto inquinante che avrebbe sull’ambiente e sulla salute. Dopo l’incidente, aggiungono le sigle sindacali, “i colleghi hanno sospeso l’attivita’ produttiva, riprendendola soltanto per espletare le operazioni di messa in sicurezza, manutenzione e fermo dell’impianto gia’ previsto per domani”. Il segretario della Cgil Salerno, Arturo Sessa, in una dichiarazione all’AGI, definisce “impressionante il dato relativo alla nostra provincia” relativo agli incidenti sul lavoro. Per questo, auspica che “Confindustria e le altre associazioni datoriali ci aiutino a ribaltare il convincimento culturale delle imprese su questa delicata materia che vede sovraesposti i poveri lavoratori che quotidianamente affrontano tutti i rischi dei campi, dei cantieri e degli stabilimenti”.
Cassazione, carcere per l’ex vice sindaco Polichetti L’ex vicesindaco di Cava de’ Tirreni, Enrico Polichetti, e’ nel carcere di Napoli di Poggioreale per scambio elettorale politico-mafioso. Gia’ consigliere del Comune metelliano in provincia di Salerno, il politico, secondo i pm della Direzione distrettuale antimafia, in occasione delle elezioni comunali del 2015, quando risulto’ primo tra gli eletti, avrebbe ricevuto sostegno da parte di esponenti di vertice del clan Zullo. La Dia di Salerno hanno eseguito l’ordinanza del tribunale del Riesame di Salerno che, nell’ottobre scorso, aveva disposto la misura cautelare di massimo rigore. Contro quell’ordinanza, il difensore di Polichetti, l’avvocato Marco Salerno, aveva presentato ricorso in Cassazione, rigettato poi, nella serata di ieri, dagli Ermellini. Quella pronuncia del Riesame, che arrivava a seguito dell’appello del pm Vincenzo Senatore, rappresenta l’esito di un’articolata indagine che, come spiega il procuratore facente funzioni di Salerno, Luca Masini, dimostrerebbe “la persistenza dei legami che il Polichetti ha mantenuto, nonostante le formali dimissioni da tutte le cariche pubbliche, con persone direttamente collegate al gruppo camorristico e con esponenti politico-amministrativi e dipendenti dell’Ente locale”.
“Sacco della mia farina”: nasce il progetto di riciclo creativo Si terrà giovedì 19 Dicembre alle ore 21.00, in occasione della conferenza spettacolo Rifiutopoli, veleni e antidoti presso il Teatro Sociale Aldo Giuffrè di Battipaglia, la presentazione di Sacco della mia farina, il nuovo progetto del pizzaiolo Valentino Tafuri in collaborazione con Legambiente Battipaglia. Sacco della mia farina: compromesso tra creatività e impegno ambientale In un periodo in cui c’è il dilagare della crisi ambientale, Tafuri ha partorito un’idea che è a metà strada tra l’economia circolare ed il riciclo creativo. Perché buttar via i sacchi della farina se possono essere riutilizzati e trasformati in innovative shopping bags? La creatività e l’amore per l’ambiente diventano alleati perfetti per lo sviluppo di una coscienza del rispetto e dell’uso consapevole delle risorse del territorio. La pizzeria 3Voglie, infatti, trasformerà i sacchi della farina Petra in originali e resistenti shopping bags. Con il ricavato di questo progetto e con il supporto di Legambiente Battipaglia, inoltre, saranno finanziati dei corsi di formazione riguardo al tema dell’economia circolare e del riciclo urbano. «Con questo progetto – spiega il Giovane Pizzaiolo dell’anno per la Guida Espresso 2020 – non stiamo salvando il mondo, eppure, si sa, tante gocce, insieme, formano il mare. Il mio intento è di riuscire a dare un buon esempio con la speranza di sensibilizzare quante più persone possibili a tematiche così delicate e di ispirare altrettante azioni di
riciclo creativo. La pizzeria 3Voglie deve ancora fare tanti passi, questo è solo l’inizio verso un percorso di miglioramento e crescita». La presentazione del progetto Giovedì 19 Dicembre alle ore 21.00, presso il Teatro Sociale Aldo Giuffrè di Battipaglia, ci sarà la presentazione delle shopping bags. La conferenza spettacolo Rifiutopoli, veleni e antidoti promossa da Legambiente Battipaglia, sarà la circostanza perfetta per far conoscere ai presenti il nuovo prodotto di Tafuri e per far assaporare il suo pane sfornato in giornata. Il martedì, il giovedì ed il sabato, infatti, in aggiunta all’acquisto del pane dalle ore 17.00, sarà possibile richiedere la nuova borsa in alternativa a quella classica. Un’idea semplice che unisce in un solo prodotto tradizione ed innovazione e che, soprattutto, sposa la genuinità della cucina di 3Voglie.
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