ITALIA, PAESE FRAGILE: LA VULNERABILITÀ DIMENTICATA - riskelaboration
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90 Focus RISK elaboration, 2021, II (1) RISK elaboration, 2021, II (1) 91 ITALIA, PAESE FRAGILE: LA VULNERABILITÀ DIMENTICATA Gianluca Valensise Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia gianluca.valensise@ingv.it Alle 19:34 del 23 Novembre 1980 un violentissimo terremoto scuote l’Irpinia: si tratta di un forte sisma, magnitudo 6.5 sulla scala Richter. Una prima spiegazione possibile di questo immateriale, come imprescindibile risorsa di dato sta nell’interesse che il materiale sviluppo e di innovazione sociale e culturale. conservato nell’Archivio possa aver suscitato I ripetuti contatti e le numerose negli studiosi; come è noto, diversi filoni di visualizzazioni rafforzano la convinzione studi sul tema delle catastrofi e dei disastri di chi scrive, in qualità di responsabili vantano ormai una lunga tradizione di scientifiche del progetto, e dell’intero staff* matrice americana. che da tempo vi si dedica con interesse Un’altra rimanda probabilmente alla e passione, che questo Archivio continui numerosa presenza di comunità di origine nel suo percorso di crescita, come utile italiana negli Stati Uniti: ne sono prova dispositivo per un futuro meno vulnerabile. alcuni contatti ricevuti da chi scrive attraverso la funzione di messaggistica disponibile sul sito. Tra i Paesi extraeuropei • Riferimenti bibliografici sono interessanti anche le visualizzazioni dal Brasile, dall’India, dalla Cina e dal Canada. Gribaudi G. (2005), Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze Nel continente europeo, la Germania e la naziste. Napoli e il fronte meridionale: 1940-44, Torino, Bollati Francia rappresentano ormai una costante Boringhieri. mentre nell’ultimo semestre 2020 si registra Longo M. L. (2018), Vivere nel rischio. Popolazione, scienziati l’accesso al sito anche dalla Svezia e dal e istituzioni di fronte all’attività vulcanica nei Campi Flegrei Regno Unito. Terremoto Umbria 2016. L’Aquila, 2009; Bassa modenese, 2012; primi 150 anni dall’unità d’Italia il nostro (1970-1984), in «Quaderni storici», 3. Norcia: particolare della Amatrice, Visso e Norcia, 2016. paese è stato colpito da ben 34 terremoti La consultazione costante da parte di utenti Torre Civica del palazzo Moscaritolo G. I. (2020), Memorie dal cratere. Storia sociale Tre disastri nel breve volgere di sette anni. disastrosi – 36 a oggi, includendo i terremoti remoti residenti in varie parti del mondo del terremoto in Irpinia, Firenze, Editpress. comunale. mostra quanto interesse l’Archivio susciti Con una apparente – e sottolineo, apparente dell’Emila del 2012 e del centro Italia del anche in chi vive al di fuori dei territori Zaccaria A. M. (2015), Dentro il cratere. Il terremoto del 1980 – accelerazione, i terremoti italiani stanno 2016: in media uno ogni quattro anni circa. direttamente coinvolti. Gli spaccati di vita nella memoria dei sindaci, Roma, TRECCANI, pp. 431-448. mettendo in evidenza sempre più chiaramente Questi terremoti hanno causato oltre 150.000 e i frammenti di esistenza cristallizzati Zaccaria A. M. e Zizzari S. (2016), Spaces of resilience: Irpinia come le sorti sismiche del nostro paese siano vittime e hanno danneggiato gravemente nelle narrazioni che l’Archivio conserva e 1980, Abruzzo 2009, in Sociologia urbana e rurale, 111, legate soprattutto alla grande vulnerabilità oltre 1.600 località, incluse città come Rimini, rende fruibili costituiscono uno strumento pp. 64-83. del costruito: non solo quello storico e L’Aquila, Avellino, Potenza, Cosenza, Vibo importante per dare senso e significato alla monumentale, ma anche quello moderno. Valentia, Reggio Calabria e Messina. Secondo Zizzari S. (2019), L’Aquila oltre i sigilli. Il terremoto tra ricostru- memoria, da intendersi come bene comune zione e memoria, Milano, FrancoAngeli. La vulnerabilità, infatti, è l’elemento che – con il Centro Studi del Consiglio Nazionale rare eccezioni – trasforma in disastri terremoti degli Ingegneri, tra il 1968 e il 2014 il solo che non dovrebbero danneggiare seriamente costo delle ricostruzioni finanziate dallo stato * La realizzazione dell’Archivio vede la collaborazione soprattutto di giovani studiosi: Carolina Castellano e Olindo De Napoli, docenti del Dipartimento di Scienze sociali; Chiara Crispino, web editing – Dipartimento Scienze costruzioni fatte a regola d’arte. centrale è stato in media di oltre due miliardi sociali; Maria Camilla Fraudatario, Rosa Fresca, Laura Longo, Gabriele Moscaritolo e Sara Zizzari. ISSN 2724-1971 Secondo Guidoboni e Valensise (2011), nei e mezzo di Euro all’anno: una stima attesa
92 RISK elaboration, 2020, 2021, III(1) (1) Focus 93 in crescita, se si considera che con il costo una vera catastrofe sismica. A sua volta il valutato della ricostruzione delle zone colpite terremoto di Norcia del successivo 30 ottobre, di dai terremoti del 2016 si arriverà a superare i magnitudo 6.5 e localizzato praticamente sotto “ tre miliardi all’anno. la città, ha causato danni straordinariamente Questo progressivo aumento del costo dei contenuti rispetto a ciò che sarebbe potuto Cosa determina questa grande vulnerabilità, e perché essa disastri sismici – l’accelerazione a cui facevo accadere. Due casi diametralmente opposti, tende ad aumentare con il tempo? Anche se può sembrare cenno in apertura – non è affatto inatteso. In quindi: Amatrice, cresciuta nell’incoscienza Italia, come in qualunque altra area sismica di abitanti e amministratori, fragile come un contro-intuitivo, in Italia la vulnerabilità del costruito non è del globo, la pericolosità sismica non varia bicchiere di cristallo, e Norcia, le cui case sono necessariamente dovuta all’età media dell’edilizia residenziale nel tempo. Viceversa, scorrendo l’elenco di state rese solide come la roccia da una cultura e alla presenza di edifici monumentali, ma ha cause di questi terremoti e leggendo le cronache che del terremoto spontanea che probabilmente natura sociale, economica, amministrativa, culturale, quasi ne descrivono gli effetti emerge chiaramente non ha uguali in Italia: un vero miracolo di che oltre a essere la causa principale e consapevolezza e resilienza. sempre intrecciate tra loro in un modo che le rende difficili da largamente ricorrente dei crolli e delle vittime, Questo tema è stato affrontato da Valensise et comprendere, da tenere sotto controllo e da prevenire.” la vulnerabilità del costruito aumenta con il al. (2017, 2018), i quali, partendo proprio dal passare del tempo invece che diminuire, come dualismo Amatrice-Norcia, hanno ipotizzato sarebbe logico aspettarsi. Come conseguenza, che la vulnerabilità di ciascun centro storico aumenta il rischio sismico, che è definito appenninico cresca all’aumentare del tempo come una perdita economica annuale media. trascorso dall’ultimo terremoto distruttivo che Lo ha dimostrato tragicamente proprio il ha colpito quel centro, ovvero con il dissolversi terremoto del 24 agosto 2016, un evento di della memoria e della consapevolezza del magnitudo 6.0 che ha causato 300 vittime e la problema sismico (su questo torneremo più distruzione completa di un centro abitato: era estesamente nel seguito). andata proporzionalmente meglio a L’Aquila Proviamo ora a entrare brevemente nel merito di il 6 aprile del 2009, quando un terremoto quali sono i diversi elementi che contribuiscono più forte (M 6.3), localizzato proprio sotto le ad aumentare la vulnerabilità del costruito in fondamenta di una importante e popolosa Italia, e come sarebbe possibile intervenire su città storica, ha determinato un numero ciascuno di essi. di vittime (309) confrontabile con quello Va considerata intanto la lentezza con cui del 2016, ma soprattutto non ha causato la la normativa antisismica viene recepita, devastazione totale vista ad Amatrice. particolarmente quando prevede criteri di Cosa determina questa grande vulnerabilità, progettazione decisamente più stringenti rispetto e perché essa tende ad aumentare con il alle norme precedenti; se ne è avuto un esempio tempo? Anche se può sembrare contro- con il crollo della scuola di San Giuliano di intuitivo, in Italia la vulnerabilità del costruito Puglia il 31 ottobre 2002 e dei capannoni della non è necessariamente dovuta all’età media Bassa modenese nel maggio 2012. Purtroppo dell’edilizia residenziale e alla presenza di il danno ormai è fatto, ma sindaci, prefetti e edifici monumentali, ma ha cause di natura autorità di protezione civile, oltre naturalmente sociale, economica, amministrativa, culturale, ai cittadini interessati, andrebbero quantomeno quasi sempre intrecciate tra loro in un modo sensibilizzati sul problema. che le rende difficili da comprendere, da Esiste poi un tema sconosciuto ai più, e per tenere sotto controllo e da prevenire. Lo si è questo decisamente sottovalutato: quello della visto bene il 24 agosto 2016: come è apparso declassificazione di alcuni importanti centri chiaro a tutti solo dopo il terremoto, Amatrice abitati tra la fine degli anni ‘30 e l’inizio degli era una città estremamente vulnerabile, anni ‘80 del secolo scorso, un ampio intervallo in cui edifici storici malamente ampliati e che include il periodo di massimo sviluppo sopraelevati facevano da specchio a una urbanistico dell’Italia postbellica. Ne sono cultura del terremoto di fatto inesistente, un esempio eclatante e preoccupante diversi anche perché la città da tre secoli non viveva centri della costa romagnola e marchigiana, da Rimini a Senigallia; importanti aree Terremoto Umbria 2016. sismiche la cui pericolosità è oggi ben nota, Norcia: resti della facciata della Basilica di San Benedetto. ma il cui patrimonio edilizio postbellico è
94 RISK elaboration, 2021, II (1) Focus 95 stato in larga misura progettato in assenza di si sono visti esempi eclatanti nei terremoti strisciante emergenza nazionale, aggravata Infine, va tenuto presente il ruolo del già norme antisismiche. Anche in questo caso il del 2016 nell’Italia centrale e del 2017 a dal fatto di pesare soprattutto sulle giovani accennato fenomeno della smemorizzazione danno ormai è fatto, e localmente è anche Casamicciola. Va sottolineato che il tema generazioni e su quelle future, e che come tale della popolazione, ovvero quella ridotta o più grave di quello causato dai soli ritardi, dell’abusivismo non impatta solo sui singoli richiede una mobilitazione degli organi tecnici assente consapevolezza della pericolosità perché riguarda edifici non recenti e aree edifici, o insiemi di edifici, ma anche – in dello Stato – primo fra tutti il Dipartimento sismica locale determinata da un lungo a pericolosità sismica media o medio-alta; modo indiretto – su altri aspetti urbanistici che “Casa Italia” – con il supporto della comunità silenzio sismico combinato con una questo concorso di circostanze richiederebbe possono essere cruciali in caso di terremoto, scientifica (ISTAT, INGV, CNR, mondo insufficiente attenzione delle istituzioni. – e allo stesso tempo giustificherebbe – quali la viabilità e l’accesso alle reti dei servizi. accademico) e degli ordini professionali. interventi mirati e drastici, coordinati dalle Si tratta di un tema che deve essere affrontato Si tratta evidentemente di un tema sociale Come si accennava in apertura, per scoprire autorità comunali e regionali. con una definitiva sensibilizzazione e presa di e culturale da affrontare con una ampia quante altre Amatrice esistono in Italia abbiamo Un tema certamente più noto, quantomeno coscienza da parte delle amministrazioni locali. mobilitazione di soggetti che spaziano messo a punto un metodo semplice e oggettivo, agli addetti ai lavori, è quello dell’uso di C’è poi il grande tema della corruzione in dalle strutture centrali dello Stato alle utilizzando al meglio i molti dati che la comunità tecniche edilizie improprie, anche se imposte campo edilizio, abbastanza noto anche ai amministrazioni locali, passando per il sistema scientifica ha già elaborato e reso disponibili, dalle norme, come la prassi di caricare edifici non addetti ai lavori per via del fardello di scolastico e il mondo dell’associazionismo e ma allo stesso tempo evitando soggettivismi in muratura di qualità povera o scadente con drammi che porta con sé, inclusi dolorosi e del volontariato, di cui il Gruppo Lucano di e fatalismi. Abbiamo sviluppato l’ipotesi di 6 aprile 2009. Terremoto 2016. Alle ore 3:32 del mattino Il centro storico una scossa di terremoto, di Amatrice. lunga 142 secondi, ha devastato L’Aquila. solai in cemento armato, rigidi e pesanti. spesso infiniti strascichi giudiziari. Protezione Civile è un esempio virtuoso. lavoro che la vulnerabilità dei centri abitati Ne è un esempio il D.M. 3 marzo 1975 Secondo il giornalista Giuseppe Caporale, Rimaniamo ancora un attimo su questo storici cresca al crescere del tempo trascorso “Approvazione delle norme tecniche per le la corruzione è stata la causa indiretta del ultimo tema, per chiederci: qual è oggi in dall’ultima ricostruzione sismica, ossia come costruzioni in zone sismiche”, che obbligava crollo di 18 edifici e della morte di 149 su Italia la percezione della vulnerabilità diffusa risultato “accumulato” sia dell’invecchiamento i proprietari a sostituire “…con solai in 309 vittime (quasi il 50%) del terremoto e pervasiva che caratterizza il costruito, e del patrimonio abitativo, sia della mancanza acciaio o cemento armato efficacemente del 6 aprile 2009 a L’Aquila (L’Espresso che è pronta a manifestarsi con il prossimo di interventi di miglioramento sismico, e sia incassati ed ancorati…” gli eventuali solai in del 3 aprile 2012: https://sismaq.org/pdf/ terremoto, ovunque esso accada? In altre soprattutto della già citata smemorizzazione legno ammalorati. Anche questa circostanza italianostraonlus/italianostra_2012040300. parole, quante altre Amatrice esistono in Italia? riguardo la reale pericolosità sismica dei meriterebbe una particolare attenzione da pdf). E sempre la corruzione, o quantomeno Crediamo che questa percezione sia molto luoghi. A questo va aggiunto che se una faglia parte delle autorità locali, di concerto con i la negligenza dolosa nella scelta dei materiali bassa, anche perché non è stata mai alimentata sismogenetica è stata quiescente per secoli, professionisti. usati per le costruzioni, sta emergendo come dalle istituzioni: quantomeno non nella misura la sua probabilità di causare un terremoto Altro tema tristemente noto, ma le cui concausa del disastro di Amatrice. Anche in che sarebbe stata necessaria. Si tratta di una distruttivo aumenta grandemente rispetto a implicazioni ai fini della vulnerabilità non queste circostanze sono le amministrazioni vera e propria vulnerabilità dimenticata, di cui ci una faglia che ha dato un forte terremoto in vengono quasi mai considerate, è quello locali, supportate dallo Stato, a dover ricordiamo solo quando i terremoti mettono epoche relativamente recenti. dell’abusivismo edilizio e dell’elusione di piani quantomeno avviare una mappatura delle alla prova la resistenza delle nostre abitazioni e La nostra elaborazione si è avvalsa di due regolatori e normative antisismiche, di cui unità immobiliari maggiormente a rischio. del nostro patrimonio storico e identitario; una grandi banche dati dell’Istituto Nazionale
96 RISK elaboration, 2021, II (1) Focus 97 L’analisi ha riguardato la dorsale In Italia, come in quasi tutti i paesi del potenzialmente distruttivo. Si tratta dunque di appenninica, circa 1.000 km dalla mondo (fanno eccezione la California e il una quota di territorio relativamente modesta, Liguria alla Calabria, che da sola Giappone, pro-parte) la normativa sismica il che rende meno ardua la sua “messa in rilascia circa il 70% del momento si basa su modelli indipendenti dal tempo sicurezza”, a patto però di scegliere bene dove sismico complessivo della nostra (time independent), per i quali la pericolosità investire le eventuali risorse disponibili. penisola, ma questo stesso metodo sismica di oggi di Amatrice è la stessa di Ma perché questo obiettivo è così importante? può essere esteso a tutte le altre aree quella del 23 agosto 2016. Questo modo di Per una ragione ovvia e ben nota a tutti, ma sismiche dell’Italia. procedere è giustificato sia dalla difficoltà che forse tendiamo a dimenticare. L’Italia Nella graduatoria finale i 716 comuni Colonna destra: sono ordinati partendo da quelli per la Torre dell’orologio i quali non si hanno informazioni di Finale Emilia. di danni sismici (perché o non li Il terremoto dell’Emilia del hanno ancora subìti o perché non 2012 è stato caratterizzato sono noti), e che quindi vanno da sette scosse di magnitudo ritenuti massimamente vulnerabili superiore a 5.0 e numerose e impreparati, via via fino a quei altre minori, tutte localizzate nel distretto sismico della comuni che hanno subito forti bassa pianura modenese. terremoti in tempi recenti, e quindi sono verosimilmente più “preparati” rispetto a futuri forti terremoti in virtù di ricostruzioni e ristrutturazioni (si veda mappa allegata). I dati e i risultati di questa analisi sono illustrati in un sito web dedicato, che funge da “ponte” verso le tre banche-dati utilizzate (http://storing.ingv.it/cfti/ Colonna sinistra: cftilab/forgotten_vulnerability/). la Torre campanaria Riteniamo che questo metodo, di Amatrice gravemente basato su una combinazione danneggiata dal terremoto del 24 agosto 2016. Distribuzione dei 716 capoluoghi dei comuni (rappresentativi delle intere aree comunali) selezionati ragionata di dati apparentemente con la procedura descritta nel testo (da G. Valensise, G. Tarabusi, E. Guidoboni e G. Ferrari, 2017). disomogenei tra loro – provenienti di elaborare modelli dipendenti dal tempo detiene il più vasto patrimonio storico, Le aree bordate in giallo rappresentano la proiezione in superficie delle grandi sorgenti sismogene- dalla geologia e dalla storia – possa (time dependent) in una regione complessa architettonico e culturale del mondo, in buona tiche che corrono in cima all’Appennino. In viola: 38 comuni per i quali non si ha alcuna notizia fornire uno strumento operativo per come l’Italia, sia dal fatto che se si progetta parte concentrato nei tanti borghi e paesi posti storica di distruzioni sismiche; in rosso: 315 comuni che nella nostra graduatoria corrispondono due obiettivi distinti ma ugualmente un’opera destinata a durare decenni o secoli si lungo la dorsale appenninica e in altre zone alle aree comunali che non hanno subito terremoti distruttivi dal 1861 (unità d’Italia); in nero: 363 comuni ordinati secondo la distanza nel tempo dall’ultimo terremoto distruttivo, dopo il 1861. importanti: deve necessariamente valutare la pericolosità sismiche ben identificate. In Italia la difesa dagli • supportare la definizione di una sismica locale in una prospettiva di lungo inevitabili terremoti ha il carattere di un vero e di Geofisica e Vulcanologia, il Per ognuno dei 716 comuni scala di priorità nella eventuale termine. Ma quando il problema è quello di proprio traguardo di civiltà, che segue l’obbligo Database of Individual Seismogenic selezionati (intendendo aree assegnazione di risorse pubbliche stilare delle priorità a fronte di risorse non che come italiani abbiamo contratto per il solo Sources (http://diss.rm.ingv.it/diss/) comunali con tutte le loro frazioni) per l’avvio della “messa in infinite, la situazione si inverte e diventa fatto di essere nati in un paese che ospita tanta e il Catalogo dei Forti Terremoti in abbiamo poi analizzato la storia sicurezza” o di azioni preventive fondamentale poter disporre di un’analisi parte del patrimonio dell’umanità. Tuttavia, Italia (http://storing.ingv.it/cfti/ sismica locale, verificando quanto nei diversi centri, e dipendente dal tempo, come quella che al rischio che grava su molte aree del Belpaese cfti5/#/), e dei dati più aggiornati distante nel tempo sia l’ultimo forte • fornire un quadro conoscitivo abbiamo proposto. fa riscontro una endemica inadeguatezza delle su età e tipologia degli edifici e scuotimento subìto. Come soglia da utilizzare per aumentare la In conclusione, può essere incoraggiante sapere politiche finora adottate, anche per gli equivoci sulla popolazione resi disponibili minima abbiamo scelto l’VIII grado sensibilità e la consapevolezza che il numero complessivo dei residenti nei 716 che infestano il dibattito pubblico sul tema. dall’ISTAT. Abbiamo prima di tutto della scala Mercalli-Càncani-Sieberg: di cittadini e amministratori comuni selezionati è pari a 3,2 milioni, il 5% Ad esempio, non è pensabile – come alcuni identificato i comuni che ricadono un livello di scuotimento e danno che dei territori identificati come circa della popolazione italiana. Sappiamo che sostengono ogni volta si verifica un disastro sulla proiezione in superficie fa da spartiacque tra una condizione maggiormente vulnerabili. la sismicità dell’Appennino rappresenta circa sismico – che in Italia si possa ricostruire o delle grandi faglie sismogenetiche in cui un centro abitato può essere A questo punto diventa legittimo il 70% dell’energia sismica complessivamente sostituire tutto il patrimonio abitativo con dell’Appennino, e che dunque sono semplicemente riparato (non sempre chiedersi: in che relazione sono questi rilasciata in Italia, e se considerassimo anche un’edilizia moderna realizzata in cemento sicuramente suscettibili di subire a regola d’arte), e una condizione risultati con la classificazione sismica le altre aree sismiche del Paese potremmo armato, o con altre tecniche costruttive ancora forti scuotimenti nel corso della di danneggiamento così esteso da del territorio? Ancora una volta è il concludere che meno del 10% della popolazione più resistenti ai terremoti: il nostro paese ne loro storia. imporne la ricostruzione quasi totale. tempo a fare la differenza. italiana è esposta a scuotimento sismico uscirebbe del tutto snaturato. A poco valgono
98 Focus RISK elaboration, 2021, II (1) RISK elaboration, 2021, II (1) 99 SISMA E RICOSTRUZIONE INCOMPIUTA. quindi i confronti con le pratiche edilizie in uso dell’ingegneria sismica: un progresso fortemente in luoghi come California, Giappone, Nuova voluto all’indomani del terremoto dell’Irpinia PER UNA CULTURA DELLA MEMORIA Zelanda. Come l’esempio di Norcia dimostra del 1980, ma che ancora oggi non riesce a plasticamente e inequivocabilmente, rendere farsi strumento di sicurezza e di progresso a i centri storici italiani in grado di sopportare vantaggio di tutta la comunità nazionale. i futuri forti terremoti è certamente possibile, anche se non semplice. Questo breve resoconto tenta di indicare alcune strade che potrebbero essere seguite DIFFUSA Oggi l’Italia sta traghettando tra un terremoto e da subito per riavviare una programmazione l’altro, senza però aver ancora tentato di invertire che finalmente ponga un freno a quella Vittorio Prinzi “in tempo di pace” una rotta che porterà costante emorragia di beni monumentali e Storico – già docente di Storia e Filosofia Sindaco del Comune di Viggiano 1980-1990; 1995-2004 inevitabilmente a nuovi lutti e nuove distruzioni. identitari e di risorse economiche, umane e di vittorio.prinzi@gmail.com La statistica e il buon senso ci dicono che non coesione sociale a cui purtroppo siamo ormai passerà molto tempo prima che una delle tristemente abituati. Il 6 aprile 2009, terremoto Per una memoria viva e vitale affermare che, negli anni ’80, la Basilicata in Abruzzo. Nelle 48 Dopo oltre quarant’anni dal sisma in da regione con ritardi nella crescita diventò ore successive alla scossa Campania e Basilicata del 1980, sono ancora una realtà socio-economica più articolata e principale quasi 11 di monito le lucide riflessioni di F. S. Nitti, il complessa, con uno sviluppo a macchia di mila donne e uomini del quale poneva i terremoti, con la malaria, il leopardo, registrando una sostanziale tenuta sistema di protezione civile si mobilitarono sotto disboscamento e il disordine delle acque, tra demografica, che lasciava ben sperare per l’alto coordinamento del quelle che considerava le cause di ostacolo allo il futuro. Dal dibattito, che subito dopo la Dipartimento Nazionale sviluppo: “Terremoti frequenti – osservava primissima emergenza aveva preso corpo con della Protezione Civile. nel 1910, descrivendo le condizioni della la partecipazione di tutte le forze vive della Tra questi, in meno di 22 ore dalla scossa principale Basilicata e della Calabria – vi hanno portata società, era emersa la necessità di proporre una di magnitudo 5.9, vi furono la desolazione e distrutte opere di civiltà, e strategia d’intervento capace di considerare il anche i volontari del Gruppo arrestato il progresso economico, e turbata territorio non solo in funzione del danno subito, Lucano che con la propria profondamente la vita di quelle popolazioni”1. ma anche in relazione alle esigenze di sviluppo colonna mobile sostennero le sorti del Campo Aquila Infatti, le devastanti conseguenze di cui e di riequilibrio, in altri termini di legare la Ovest - ex Italtel dove parlava, pensando ai terremoti del 1857 in ricostruzione materiale degli edifici danneggiati offrirono assistenza continuata Val d’Agri e del 1908 a Reggio Calabria al rilancio delle prospettive di crescita. ad oltre 700 persone fino a e Messina, si sono di nuovo manifestate Ritengo, tuttavia, che oggi, più che occuparsi settembre 2009. all’indomani dell’immane catastrofe del dei processi di ricostruzione, con i suoi tante aree sismiche italiane sia colpita da un • Riferimenti bibliografici 23 novembre 1980, che ha profondamente chiaroscuri, dei problemi, dei risultati e nuovo forte terremoto: un evento che avrà una segnato la struttura geomorfologica di dei fallimenti, già tante volte oggetto di elevata probabilità di trovare una comunità Guidoboni E. & G. Valensise (2011), Il peso economico e vaste aree dei territori colpiti e funestato le analisi e di studio, sia necessario fare tesoro impreparata, nella quale si è persa la memoria sociale dei disastri sismici in Italia negli ultimi 150 anni. Bo- condizioni di vita delle loro popolazioni. E dell’esperienza vissuta e mantenerne viva dei terremoti del passato, e di conseguenza di nonia University Press, ISBN: 978-88-7395-683-9, 552 si trattò, allora e ancora una volta, come in la memoria, poiché i terremoti, più di ogni pagine. passato, di rispondere alla sfida della natura altra catastrofe, cancellano e colpiscono sia le colpire edifici che sono stati resi più vulnerabili dal tempo e dalle scelte – o dalle mancate scelte a mani nude, di attingere all’abituale tenacia persone, sia i manufatti materiali (case, paesi, Valensise, G., Tarabusi, G., Guidoboni, E., Ferrari, – di chi li abita. meridionale e di ricominciare daccapo, con strade), modificano paesaggi, rompono un G. (2017), The forgotten vulnerability: A geology-and Vedremo nuovi disastri annunciati, che feriranno history-based approach for ranking the seismic risk of sacrifici, solidarietà, e impegno. Eppure, tessuto sociale, smembrano intere comunità, una dopo l’altra diverse zone del nostro paese, earthquake-prone communities of the Italian Apennines. come ricorda Giuseppe Guarino nel numero lasciando una ferita insanabile e provocando causando nuovi lutti e crolli. E a poco sarà valsa International Journal of Disaster Risk Reduction, 25, precedente di “Risk Elaboration”2, a partire una cesura netta tra un prima e un dopo. l’elaborazione di modelli di pericolosità sempre 289-300. dal 1857 altri terremoti con conseguenze molto Occorre, pertanto, un’operazione culturale più perfezionati, anche perché in Italia non gravi avevano interessato il territorio lucano, di recupero della memoria e, al contempo, esiste una norma che obblighi i proprietari ad Valensise, G., Tarabusi, G., Guidoboni, E., Ferrari, significando che da quella data la regione era di richiamo alla consapevolezza del presente, G. (2018), La vulnerabilità dimenticata tra Geologia e stata coinvolta da eventi sismici catastrofici con con un coinvolgimento delle comunità e con adeguare – o anche solo migliorare – i loro Storia: un nuovo approccio per valutare il rischio sismi- una media pressoché ventennale. Ma quasi un dialogo tra generazioni e senza intenti edifici alla evoluzione delle conoscenze sui co delle aree appenniniche. Geologia tecnica & ambien- terremoti. nulla era stato fatto per mitigare la vulnerabilità fintamente consolatori o assolutori, che saldi le tale, Quadrimestrale dell’Ordine Nazionale dei Geologi, Last but not least, i futuri e inevitabili disastri sismica del suo territorio. due sfere (passato e futuro), per contenere un n. 1/2018, 21-31. finiranno anche per offendere l’intelligenza Oggi, i quarant’anni trascorsi rappresentano progetto che chiami in causa la politica con le degli italiani, mortificando quasi 40 anni un periodo congruo per poter fare delle sue istituzioni e le diverse discipline, da quelle di riconosciuto progresso della sismologia e ISSN 2724-1971 valutazioni complessive su quell’evento e scientifiche (la sismologia, la geologia,
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