ZENVINCERE LO STRESS - CHIHIRO TANAKA MIGLIORA TE STESSO

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ZENVINCERE LO STRESS - CHIHIRO TANAKA MIGLIORA TE STESSO
MIGLIORA TE STESSO

CHIHIRO TANAKA

VINCERE LO STRESS

ZEN
CON LO
Chihiro Tanaka

VINCERE LO STRESS
CON LO ZEN
ISBN 978-88-6345-511-3

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Prima edizione: maggio 2013

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Indice

Premessa ..........................................................................................IX

Introduzione ..............................................................................XVII

1.         LIBERARSI DALLO STRESS QUOTIDIANO

1.1        Perchè la vacanza è anti-stress? ......................................3
1.2        Sguardi da stress zero .........................................................4
           Esempio pratico 1. Una dieta a testa alta ............................4
           Esempio pratico 2. Uscire dalla depressione e migliorare
           le proprie relazioni ..................................................................7
1.3        Il corpo – A ogni postura la sua sensazione .................8
           Esempio pratico 3. Il metodo da maestro di karate;
           Una postura per vincere la paura ..........................................8
           Esempio pratico 4. in un tempio zen; Una postura corretta
           migliora la performance .........................................................9
1.4        Le immagine – Il collegamento tra sensazioni
           e immagini ............................................................................12
           Esempio pratico 5. bambini che non riescono a rispondere
           bene all'interrogazione .........................................................12
           Esempio pratico 6. Un’immagine alla base della
           guarigione ..............................................................................13
1.5        Comprendere i propri canali sensoriali .......................15
           Esempio pratico 7. Il motivo dei fraintendimenti .............16
           Esempio pratico 8. Migliorare il rapporto col denaro ......17
2.    LIBERARSI DELLO STRESS ATTRAVERSO
      IL PROPRIO CORPO

2.1   Posture da stress e posture “Stress Zero” .................23
2.2   Esamina il tuo corpo nei momenti di stress ...............24
2.3   Esamina il tuo corpo nei momenti di relax.................27
2.4   Inverti le posture ................................................................29
2.5   Un utilizzo vantaggioso dello sguardo .........................29
      Esempio pratico 9. Parlare in pubblico ..............................31
      Esempio pratico 10. Come dare direttive
      ad un subordinato .................................................................32
      Esempio pratico 11. Cambiare l’impressione con uno
      sguardo ...................................................................................33
2.6   Mettiamo in pratica la postura “Stress Zero” ...........34
      Milano Walk ...........................................................................35

3.    LIBERARSI DELLO STRESS ATTRAVERSO
      LE IMMAGINI

3.1   Esigenza di autodifesa ......................................................39
3.2   Immagini da stress e immagini “Stress Zero”............40
      Esempio pratico 12. Perchè si usano i coloranti? .............40
      Fase 1 : Esaminare le tue immagini nei momenti
      di stress ..................................................................................41
      Fase 2 : Esaminare le tue immagini nei momenti
      di relax ....................................................................................43
      Fase 3 : Due modi di cambiare la qualità delle immagini ...43
               1) Sostituire le caratteristiche di immagini da
                      stress e immagini “Stress Zero” .................. 43
               2) Ripristinare le immagini allo stato
                      naturale ........................................................... 44
      Shock da tsunami ..................................................................45
3.3   L’uso concreto dell’immagine “Stress Zero” ..............48

4.    LIBERARSI DELLO STRESS ATTRAVERSO
      LE PAROLE
4.1   Comprendere il meccanismo di scelta delle parole ..........51
4.2   Cinque trappole delle parole .........................................51
Esempio pratico 13. Shopping come anti-stress ...............59
4.3       Toni da stress e toni “Stress Zero” ...............................61
          Esempio pratico 14. Vincere la claustrofobia ....................61
          Fase 1 : Esaminare parole e tono nei momenti di stress .62
          Fase 2 : Esaminare parole e tono nei momenti di relax ...64
          Fase 3 : tre modi di cambiare le parole e toni ...................64
                   1) Sostituire le caratteristiche .......................... 64
                   2) Usare le voci di altre persone ....................... 65
                   3) Usare la musica di sottofondo ..................... 65

5.        TRASFORMARE LA TECNICA STRESS ZERO
          IN ABITUDINE QUOTIDIANA

5.1       Integrare le tecniche di corpo, immagine e parole...69
          Esempio pratico 15. Superare la paura
          di volare in aereo ..................................................................70
5.2       Ottenere la sensazione più appropriata per ogni
          occasione ...............................................................................72
          Esempio pratico 16. Condizionamento per performance
          migliore ..................................................................................74
5.3       Mind skills. Cinque tendenze dei pensieri per facili-
          tare la tecnica Stress Zero ...............................................75
          Mind skill 1: approccio "verso" e approccio "via da" ...........75
          Mind skill 2: termine di tempo ..............................................76
          Mind skill 3: modalità globale o dettagliata .........................77
          Mind skill 4: referenza interna ed esterna ............................79
          Mind skill 5: opzione o procedura? .......................................80

Postfazione dell’autrice ...........................................................83
Premessa

A Kyoto, la vecchia capitale del Giappone, c’è un tempio vicino alla
casa dove sono cresciuta. Mia madre mi ci portava spesso per fare
una passeggiata.
    In primavera tutta la montagna diventa rosa con i fiori di ciliegi,
in autunno rossa con le foglie di aceri giapponesi. Ma c’è anche un
giardino che è sempre uguale, senza nessun cambiamento con le
stagioni; un giardino zen.

   Molti di voi forse sanno come sono fatti i giardini zen. Con un po’
di sassi e sabbia con cui forma onde e linee sottili. Ci sono alcuni
alberi bassi o piccoli con le foglie sempre verdi tutto l’anno.

    Quando ero più giovane, mi attiravano molto di più i fiori di cilie-
gi e gli aceri, che sono incantevoli con i loro colori intensi, ma con il
passare degli anni ho iniziato ad apprezzare anche questo semplice
giardino zen.

   Lo zen è la semplicità, la raffinatezza e l’essenziale che rimane
dopo aver eliminato tutti i dettagli e contesti. Ed è per questo che è
universale, come diceva anche Steve Jobs.
   Con piccoli sassi, sabbia ed alberi il giardino zen esprime un uni-
verso e se ti siedi davanti a questo giardino, sul pavimento di legno
che scricchiola, come faccio io ogni volta che vado in Giappone,
anche solo per 10 minuti, si ritrovano tranquillità e armonia.
   Lì il tempo si ferma.
X     Premessa

   In questo libro, ho cercato di usare lo stesso metodo dello zen.
Cinque punti fondamentali nello zen applicati con la tecnica “stress zero”:

1) Estrema semplicità; lo zen cerca sempre l’estrema semplicità.
   Non complica con i concetti troppo elaborati o accademici. Per
   questa tecnica si usano solo tre elementi per cambiare il meccani-
   smo con cui spesso senza neanche accorgercene creiamo lo stress.

2) Praticità; lo zen va vissuto nella vita quotidiana. Non deve ri-
   manere solo un concetto nella testa (astratto). La tecnica viene
   disegnata proprio per essere usata quando e dove vuoi (non devi
   aspettare la vacanza!) e ti fa sentire il suo effetto immediato.
   Fino ad ora circa 8000 persone l’hanno provata; c’è la conferma
   che anche le persone che erano all’inizio molto resistenti hanno
   sentito gli effetti dopo al massimo un paio di minuti. Ed è un
   effetto duraturo.

3) Essenzialità; si tratta della scienza del nostro corpo e del no-
   stro cervello, quindi non occorrono né soldi, né strumenti, né
   tanto tempo di allenamento. Basta avere se stessi e non dipen-
   dere da nessuno e da nessuna circostanza.

4) Raffinatezza; quando si fa una cosa complicata e faticosa, è
   facile farlo lamentandosi oppure facendo vedere gli sforzi e il
   sudore che ci si mette. Invece se si fa con disinvoltura anche se
   dietro ci sono ore e ore di allenamento e sforzo, questo agire in
   Giappone viene considerato un’azione molto raffinata. È un po’
   zen. La stessa cosa si scopre con questa tecnica. Applicandola,
   potresti imparare molto sul tuo corpo e sul tuo cervello che in
   se’ non sono per niente facili. Potresti anche aiutare gli altri sen-
   za neanche spiegare i dettagli o i concetti.

5) Universalità; lo zen è un concetto universale. Si tratta di vita, di
   universo, e armonia che condividiamo tutti, nessuno escluso. La
   tecnica funziona per tutti gli essere umani, senza distinzione di na-
   zionalità, di età, di sesso o di attività lavorativa prestata. Una vol-
   ta capito il proprio maccanismo personale con il quale si crea lo
   stress, il metodo per combatterlo si può poi usare per tutta la vita.
Premessa      XI

   È bello...conoscere i segreti per liberarti dello stress dove e
quando vuoi...lasciarti alle spalle in un attimo quello stress così
odioso che ti porti dietro da chissà quanti giorni, mesi, anni...e non
essere più vittima delle emozioni negative!

   La vita è breve. Ogni momento è prezioso. Puoi trasformare il
tempo, che finora perdevi coi tormenti dello stress, in un tempo di
meraviglia, serenità e gioia.
   Perchè te lo meriti.

   Se utilizzerai la tecnica “Stress Zero” qui illustrata, potrai vivere
una quotidianità molto più ricca e piacevole, e non dovrai più avere
paura delle tue emozioni. Ho scritto questo libro per augurarti, dal
profondo del cuore, una vita sempre più serena e piena di bellezza
ed emozioni.

   Una vita un po’ zen!

   Una volta anch'io ero piena di stress

    Ricordo i giorni terribili con il mal di stomaco da stress. C’è sta-
to un periodo in cui anch’io ero enormemente stressata. Vivo in
Italia da quasi 20 anni, lavorando a Milano; un po’ di più se consi-
deriamo anche il periodo di studio. Quando lo dico alle persone in
Giappone, mi sento rispondere «Forte!» o «Lo stress non sai nem-
meno cosa sia, vero?». Invece per chi non è abituato alla mentalità
italiana, la vita di tutti i giorni in Italia è piena di stress.

    Per una persona venuta dal paese «dove funziona tutto», andare
in stazione per comprare un biglietto e trovare il distributore au-
tomatico guasto, correre allo sportello e vedere il bigliettaio che
chiacchiera beatamente con un collega o addirittura si alza e se ne
va, arrivare finalmente al binario per poi sentirsi annunciare che il
treno è in ritardo di mezz’ora... in poche parole, trovarsi nella quoti-
dianità del paese «dove non funziona», era terribilmente stressante.
    Rispetto a venti anni fa quando sono arrivata, la situazione è mi-
gliorata tanto, comunque fa ancora questo effetto; potresti imma-
ginare che i treni superveloci “Shinkansen” che io prendo spesso
XII   Premessa

per spostarmi in 2 ore e 15 minuti, tra Kyoto e Tokyo che dista 500
km, arrivano ogni 10 minuti senza neanche 1 minuto di ritardo e le
porte dei treni si fermano esattamente dove sono segnate le linee
che indicano i numeri delle carrozze.

    Quel periodo ripetevo sempre dentro di me, «Com’è possibile?
Perché non funzionano?». Quindi il mondo era pieno di elementi
che causavano stress che, alla fine, mi avevano portato a soffrire
di mal di stomaco. Quando invece è sbocciata la mia «identità ita-
liana» dentro di me, ho iniziato ad accettare che cose del genere
possono capitare, anzi qualche volta è anche possibile approfittar-
ne. Il problema è che in cambio ho iniziato a provare anche un altro
tipo di stress; “lo stress da italiana”. Cose che in Giappone sono
naturali, per esempio sorbirsi migliaia di volte lo stesso annuncio di
scuse se il tuo treno è rimasto fermo due, tre minuti per un qualche
guasto, ha iniziato a irritarmi. In altri termini, ciò che non funziona
provoca stress, ma lo fa anche ciò che funziona troppo. Inoltre, di
solito un italiano vuole essere originale, diverso dagli altri, mentre
per un giapponese generalmente avviene il contrario: vuole essere
come tutti gli altri. Col crescere della mia identità italiana dentro
di me, ho avuto due tendenze opposte che erano continuamente in
conflitto. È stato per me un periodo faticoso con un doppio stress,
da giapponese e da italiana.

   È in quel periodo che sono andata negli Stati Uniti a studiare i
programmi per corpo e mente. La tecnica Stress Zero qui presen-
tata è nata per caso quando lavoravo con un amico che preparava
mentalmente i soldati della Nato prima di essere mandati in missio-
ne. Dopo numerosi tentativi, sono riuscita a semplificare la tecnica
per portarla nella vita quotidiana di tutti.

    Ora non provo quasi più alcuno stress per i treni in ritardo, per
gli annunci ossessivi o per qualsiasi altro problema, o almeno, se lo
sento un po’, so esattamente come liberarmene.

   Posso esprimere quello che devo dire con serenità,e posso dire
“No” allo stress, e dormire bene la notte. In questo libro svelo que-
ste ricette grazie alle quali non solo non provo più stress, ma addi-
Premessa XIII

rittura trovo il lato positivo in tutti gli innumerevoli eventi che mi
capitano nella vita di ogni giorno.

    È scomparso anche il mio conflitto interiore. Non c'è più conflit-
to tra la mia identità italiana e quella giapponese, e sono semplice-
mente la Chihiro Tanaka persona.
    A volte sono più giapponese, altre volte sono più italiana, ma
non devo più giustificarmi con nessuno. È così che lo stress è
scomparso, con grande beneficio del mio stato d’animo. Se sono
riuscita a farlo io, potrai riuscirci anche tu!
    Da ormai più dieci anni, svolgo attività di consulenza, formazio-
ne e seminari in diversi paesi in tre lingue diverse. Non si tratta solo
di gestione dello stress ma riguarda anche le communicazioni e il
management interculturali, comprese le fusioni, le incorporazioni
e le riorganizzazioni aziendali. A ripensarci ora, la mia esperienza
personale di superamento dei problemi nell’ambito multiculturale
si è rivelata uno strumento molto efficace per trasformare le diver-
sità in ricchezza.

    Vorrei dare un mio piccolo contributo per creare una vita e una
società più ricche e più belle. Il punto di partenza è armonizzare
le tre culture che sono alla base della mia persona: la creatività e
l’arte per godersi la vita (che mi ha insegnato l’Italia), la passione e
le azioni per realizzare i propri sogni (gli Stati Uniti), l’armonia e il
rispetto per il mondo che ci circonda (il Giappone).

Cosa si intende per tecnica Stress Zero?

Gli elementi essenziali sono tre: corpo, immagine, parole.
   È possibile eliminare lo stress attraverso il controllo di:
– corpo: tutto ciò che attiene ai movimenti del corpo (postura,
   respirazione, gestualità, movimenti oculari, ecc.);
– immagine: caratteristiche e qualità delle immagini che costrui-
   sci nella tua mente;
– parole: parole che usi abitualmente, tono, timbro e velocità con
   cui parli nel pensiero;
XIV   Premessa

   È attraverso le innumerevoli combinazioni di questi tre elementi
che si definiscono tutte le tue sensazioni. E sei stato tu stesso che
hai creato, anche se inconsciamente, il «programma» che determi-
na quale sensazione devi provare con una determinata combinazio-
ne.... Quindi sta solamente a te cambiare questo programma e, di
conseguenza le tue sensazioni. Tutto qui!

Le 3 fasi della tecnica Stress Zero

Liberarsi dello stress può avvenire in tre fasi.

Fase 1: analizza le situazioni di stress.
Per prima cosa ricostruisci fisicamente e mentalmente le situazioni
in cui provi stress, quindi verifica come usi il corpo, che immagine
vedi e quali parole utilizzi in quei momenti.

Fase 2: analizza le situazioni di relax.
Successivamente esegui lo stesso procedimento con le situazioni in
cui ti senti rilassato e a tuo agio.

Fase 3: sostituisci le caratteristiche.
Basta sostituire le caratteristiche di corpo, immagine e parole delle
situazioni di stress con quelli di relax e lo stress che hai provato
sino a oggi scompare magicamente.

   Con l’utilizzo della tecnica Stress Zero e dei suoi programmi
per corpo, immagine e parole, potrai creare le condizioni in cui
non potrai provare stress nemmeno se vorrai!

Vivere bene con la propria bellezza

   Una volta padroneggiata la tecnica Stress Zero, anche tu smet-
terai di essere in balìa dello stress. Anzi, avrai la serenità per medi-
tare qualche significato preso anche dallo stress, perchè lo stress
è sotto il tuo controllo, conosci il modo con cui puoi liberartene
quando e dove vuoi.
Premessa    XV

    Vorrei essere più chiara possibile per evitare fraintendimenti. Ci
sono persone che nel sentire l’espressione «è possibile controllare
le proprie emozioni» controbattono così: «È umano sentire le emo-
zioni. Controllare le proprie emozioni non mi piace, non sono mica
un robot!». Essere persone equivale a provare emozioni, su questo
non ci piove.
    Prima di tutto, la tecnica Stress Zero non va ad intaccare le emo-
zioni positive, quelle che ci piacciono, come i sentimenti verso la
persona amata o una gratitudine così intensa ci fa piangere di gioia.
Anzi, con la tecnica è possibile renderle ancora più intense.
    D’altra parte, anche sensazioni sgradevoli come la rabbia e la
tristezza caratterizzano una parte importante della nostra umani-
tà. Nell’arco della vita accadono moltissimi avvenimenti, alcuni
dei quali provocano dolore, stress o rabbia. Sono apparentemente
sensazioni negative, ma spesso nascondono in sé alcuni messaggi
importanti.
    Per quanto uno ci rifletta, senza provare le sensazioni negative
di stress, rabbia o dolore le persone non possono crescere e mi-
gliorare.

    È dalla rabbia che scaturisce l’energia. È pensando ai momen-
ti dolorosi che si comprende appieno il sentimento di gratitudi-
ne. È dalla tristezza che emergono la tenerezza e la generosità.

   Ma qui vorrei fare una domanda.
   Dopo aver imparato i messaggi profondi, per quanto tempo an-
cora vuoi continuare a sentirle, le emozioni e le sensazioni nega-
tive, per esempio la rabbia, per settimane, per mesi o per anni? È
un male se lasci andare una volta che hai colto il messaggio? A che
serve sentire lo stress ogni volta che vedi il tuo capo perché una
volta ti ha sgridato?

    Attraverso la tecnica “Stress Zero” potrai liberarti delle sensa-
zioni che non vuoi più tenere. I sacrifici dovuti a quelle spiacevoli
sensazioni diverranno un ricordo e faranno spazio a un meraviglio-
so stato d’animo del quale non potrai più fare a meno, e questo
cambierà la tua vita. Da ora in avanti potrai viverla non più sot-
to il tormento dello stress, ma come un’esperienza di splendore e
XVI   Premessa

bellezza. Perché, in primo luogo, negli esseri umani esiste uno
splendore infinito, e con la tecnica “Stress Zero” è possibile esal-
tarlo nella vita di tutti i giorni, senza timore delle proprie emozioni
e sensazioni. Adottala nella tua quotidianità e potrai far emergere
positività, felicità e allegria ogni volta che ne avrai bisogno.
   Spero che questa tecnica possa esserti d’aiuto per rendere la tua
vita più bella, più serena, più profonda.

                                                     Chihiro Tanaka
Introduzione

Il giorno in cui il terribile terremoto e lo tsunami hanno colpito il
nord del Giappone, ero in viaggio.
La mattina stavo andando all’aeroporto di Linate a Milano per pren-
dere il volo per Parigi e poi per Osaka. In macchina ho acceso la
radio e per caso ho sentito il notiziario del mattino.
“Il terremoto in Giappone”, “Tutti i trasporti bloccati”.
Vi confesso che la prima frase non mi ha fatto nessun effetto. Con
tutti i terremoti che succedono in Giappone e con la tecnologia
anti-sismica ormai diffusa in tutto il Giappone, era difficile immagi-
nare che un terremoto potesse causare grossi danni.
Invece la seconda frase, i trasporti bloccati, mi ha lasciata perplessa.
Se non a causa di grossi danni, forse hanno bloccato i trasporti solo per
cautela, solo per controllare...Questa è la spiegazione che mi sono data.
Al banco del check-in, non potevano darmi nessuna informazione
al riguardo, quindi ho telefonato a mia sorella che abita ad Osaka.
La sua risposta è stata «Sì, c’è stato un terremoto enorme nel nord
del Giappone ma non credo che ci siano danni. A Osaka non si è
sentita neanche una scossa, l’aeroporto di Kansai (Osaka, quello
famoso che è stato disegnato da Renzo Piano) funziona normal-
mente, quindi non ti preoccupare, vieni».
Non era ancora arrivato lo tsunami.
E così avevo completamente dimenticato la notizia ed ero salita
tranquillamente sull’ aereo.
Pensandoci adesso, è stato molto strano che io avessi cambiato la
destinazione Tokyo a Osaka all’ultimo momento, senza un motivo
XVIII Introduzione

particolare. Se la mia destinazione fosse rimasta Tokyo, come fac-
cio di solito, sarei rimasta bloccata a Parigi chissà quanto tempo,
perchè l’aeroporto di Narita (Tokyo) era stato chiuso per un paio
di giorni e avrei avuto i problemi seri anche dopo per il problema
della radioattività. Non era per niente facile viaggiare verso quella
destinazione. Quindi sono arrivata il giorno dopo tutta tranquilla.
Non avevo più pensato minimamente a quello che avrebbe potuto
succedere quel giorno.

Quando sono arrivata a casa di mia sorella, ho visto le immagini
che sicuramente avrai visto anche tu. Davanti alle scene dell’ac-
qua che trascinava via tutto, le onde che ingoiavano ogni cosa,
tutti restavano sgomenti, anche i giornalisti non sapevano come
chiamare quel fenomeno. Disastro epocale, calamità naturale...
Le immagini andavano avanti per ore senza avere nessun nome
preciso oppure a volte, ricevevano spiegazione scentifiche prive
di emozioni.
Guardare le immagini mi ha ricordato un avvenimento storico me-
dioevale che ho imparato a scuola. Si parla del 13mo secolo, più
precisamente di due eventi accaduti nel 1274 e nel 1281.
In quegli anni gli eserciti mandati da Fubirai Kahn (Impero Mon-
golo) tentarono di conquistare il vecchio Giappone. Senza dubbio
erano molto più forti, feroci e progrediti, e così iniziarono a con-
quistare diverse città nel sud del Giappone. Ma un giorno si alza-
rono un grande vento e onde enormi. Probabilmente un tifone ma,
comunque, il vento e le onde distrussero tutte le loro navi, loro ac-
campamenti, e tutte le truppe. Così il Giappone, senza fare niente,
vinse la battaglia due volte.
Non ci fu lo tsunami, ma credo che l’effetto sia stato ugualmente
devastante.
La gente credette che quello scatenarsi della natura, con quel-
le terribili onde che ingoiarono migliaia di mongoli fossero una
grazia di Dio. Effettivamente la gente lo chiamò il vento di Dio
(kamikaze, Kami= Dio, Kaze = Vento; ecco l’origine di questa
parola che purtroppo adesso ha assunto un significato comple-
tamente diverso).

Le onde che distruggono tutto, tutto quello che è stato costruito e
Introduzione   XIX

la stessa vita di tante persone....può essere interpretato un disastro
epocale, ma anche il vento di Dio. Il terremoto può essere conside-
rato lo spostamento della crosta terrestre oppure l’ira di Dio.
La crisi economica che ci ha colpito nell'ultimo periodo, in giappo-
nese si scrive .
“” significa il pericolo e “” significa l’opportunità.
Questa saggia parola ci insegna in sé ci sono due modi di interpre-
tare la situazione e spesso la conseguenza dipende da quale modo
scegli tu.

Sono stata due volte nella zona colpita dallo tsunami per trasmet-
tere proprio la tecnica spiegata in questo libro. Non c’era nessuno
che non avesse perso persone care, la situazione era drammati-
ca, ma la maggior parte delle persone che hanno participato sono
venute per imparare la tecnica non per loro, ma soprattutto per
aiutare gli altri. Eppure, alla fine dei seminari, sono stata io ad
aver imparato il vero coraggio, la forza e la voglia di vivere. Io li
consideravo in qualche modo “vittime”, ma loro no.
La questione è ancora della nostra percezione.

Faccio un altro esempio, più banale.
Un giorno, avevo una rosa in un vaso su una tavola di casa mia. Era
quasi alla fine della sua fioritura ed effettivamente aveva già perso
la maggior parte dei suoi petali e io li lasciavo intorno al vaso senza
toccarli.
Un amico (italiano) arriva a casa mia e mi chiede: «perchè non butti
questa rosa, che ormai è sfiorita?».
Invece per me non era ancora sfiorita. Godevo della bellezza dei
pochi petali che erano rimasti ma anche di quelli caduti. «Dai, è
brutta!», continuva il mio amico.
Forse avrai letto che ogni primavera noi giapponesi facciamo festa
sotto i fiori di ciliegio. È la nostra usanza per festeggiare l’arrivo
della primavera. Sui giornali pubblicano una mappa del fronte della
fioritura, come quella meteo, e tutto il Giappone aspetta con ansia
e gioia il suo arrivo.
Ma forse non sapevi che scegliamo i momenti per la festa non
all’inizio della fioritura, ma verso la fine, quando i petali iniziano a
cadere con il vento?
XX    Introduzione

Si avverte e si apprezza la massima bellezza proprio in quel momento.
Naturalmente i ciliegi nella massima fioritura sono bellissimi, ma le
cose diventano ancora più belle perchè sappiamo che non durano
in eterno e sono destinate a scomparire. È la legge della natura.
Invece in occidente spesso la bellezza è considerata qualcosa che
si deve possedere “adesso” e si fa di tutto per non lasciarla andare.
Non a caso, in occidente, è nata una fiaba come quella di Bianca-
neve, con la matrigna che tenta di ucciderla perché vuole essere
l’unica a possedere la bellezza assoluta del mondo.

Torniamo alla nostra rosa. Quello che volevo intendere, è che la
stessa rosa poteva essere brutta per l’amico italiano e bella per me.
Ma la rosa stessa era neutra, non era né brutta né bella.
È la nostra percezione che la rende brutta ma anche bellissima.

Perché lo stesso capo è antipatico per te e simpatico per un tuo
collega? Perché una persona che credi disgustosa e non degna di
rispetto è sposata (e sarà amata almeno da qualcuno)?
Noi esseri umani abbiamo tanti limiti che vengono dalla nostra
struttura fisica o mentale; per esempio non possiamo raccogliere
tutte le informazioni che esistono nel mondo.
Poi il modo di raccoglierle e di selezionare le informazioni informa-
zione, diventa abitudine. C’è chi focalizza sempre le informazioni
positive, invece c’è chi viene attratto da novità, da scoperte scienti-
fiche, o logiche, ma c’è chi va a cercare, senza neanche accorgerse-
ne, sempre le criticità oppure le cose che non funzionano.

Un esempio. Se ci si rompe una gamba e si porta un gesso, ecco che
improvvisamente il mondo diventa pieno di persone che portano il
gesso. Se si compra un’auto rossa, le strade diventano piene di auto
rosse; non ti è mai capitato?
Eppure le persone con il gesso e le macchine rosse ci sono sempre state.
Quindi attenzione: se la tua vita quotidiana non è piacevole, molto
probabilmente significa che in questo periodo hai la tendenza a
focalizzare la tua attenzione sulle cose negative (basta ricordare
un giorno positivo; ad esempio, il giorno del tuo matrimonio. An-
che quel giorno c’erano i colleghi antipatici e il mondo era pieno
di notizie negative; eppure eri felice).
Introduzione   XXI

Lo stress nasce dalla tua percezione e interpretazione. Ricordiamo
che le cose sono in sé sono neutrali.
Spesso noi crediamo che il nostro stress diminuirebbe se le per-
sone e le circostanze cambiassero. Si spende tantissimo tempo ed
energia per cercare di cambiare gli altri. Ma la verità è che le perso-
ne non cambiano finché loro stesse non lo vogliono.
Abbandona quindi l’idea di cambiare gli altri. Nel migliore dei casi
è solo uno spreco di tempo.
Sei forse disposto ad aspettare giorni, settimane, e anni sperando
che succeda, senza avere nessuna garanzia?
Quello che invece puoi cambiare è la tua percezione, il tuo mecca-
nismo con cui, senza volerlo, crei lo stress. E non sei obbligato ad
aspettare, puoi farlo anche subito.
Con la tecnica ‘stress zero”, ti garantisco che puoi farlo in un modo
molto semplice.
1. Liberarsi dallo stress quotidiano

1.1 Perchè la vacanza è anti-stress?

“Ho bisogno di una vacanza!”
Questa frase tipica italiana credo sia il sinonimo di “sono stressato!”.
Per gli italiani, la vacanza è sacra e durante la vacanza, nonostante
possano capitare diversi inconvenienti, si sta comunque bene.
Come mai?
Certo, alzarsi presto la mattina per andare in ufficio, è stressante, ma
farlo per andare al mare, non lo è. Andare al lavoro in auto, trovare
un ingorgo e rimanere tanto tempo in fila, è stressante; invece se
l’auto presa a noleggio d’estate finisce in un traffico infernale senza
nessun ordine su una strada in India o in Asia, ci si diverte anche.
Ci hai mai pensato? I disagi in sé sono uguali, il traffico anche, ma
lo si affrontano in maniera diversa.

Cosa vuole dire affrontare lo stress in maniera diversa? Che cosa
esattamente cambia nel tuo corpo e nella tua mente? Queste sono le
chiavi per capire come si crea lo stress e come lo si può eliminare.

Fondamentalmente, come premesso, cambiano tre elementi. Il cor-
po, le immagini e le parole.

Quando sei in vacanza, di solito usi il tuo corpo in un modo; il
corpo tende ad aprirsi con le spalle aperte e il viso e gli sguardi
verso l’alto. Basta pensare a come prendi il sole sulla spiaggia.
4     Vincere lo stress con lo Zen

È difficile trovare qualcuno che prende il sole sulla sdraio guar-
dando sempre in giù, inclinando sul davanti il corpo e chiudendo
le spalle.
Anche nel traffico infernale in India, si guarderebbe davanti, dietro,
a destra e a sinistra perché si sarebbe attratti da un risciò, da una
moto carica di sei persone, da un cammello o da un camion so-
vraccarico, ecc. Quindi gli occhi sono sempre rivolti all’esterno e in
alto, mai fissi su un punto verso il basso.
Quando punti la sveglia alle cinque di mattina, le immagini che ti
vengono in mente per il giorno che sta iniziando sono piene di co-
lore e di luce; il mare blu e luminoso oppure nuovi posti, pieni di
colore e vivacità che scoprirai in breve.
Difficilmente sono immagini piccole e in bianco e nero, vero?

1.2 Sguardi da stress zero

Esempio pratico 1. Una dieta a testa alta.
Quando ho incontrato Megumi, 25 anni, era depressa per una
delusione d’amore. Si trovava in una condizione di bulimia (ali-
mentazione incontrollata) che la portava a mangiare in conti-
nuazione. In pochi mesi era aumentata di dieci chili e non riu-
sciva più a concentrarsi su nulla. Aveva iniziato decine di diete
ma non ne aveva portata a termine nessuna, e anzi, continuava
a tamponare col cibo le crepe del suo cuore infranto. La prima
cosa che faceva quando tornava a casa era aprire il frigo e inizia-
re a rimpinzarsi.
Allora le ho dato questo consiglio: «Quando torni a casa e apri il
frigo, siediti sul pavimento e guarda il cibo dal basso verso l’alto
per circa tre minuti».
Tra i 5 sensi che noi usiamo quotidianamente: vista, udito, tatto, ol-
fatto e gusto, l’appetito appartiene al gusto, ed è stimolato quando
portiamo il nostro sguardo verso in basso.
Secondo quale direzione (alto, basso, di lato, destra e sinistra) va
il nostro sguardo, cambiano i sensi che vengono maggiormente sti-
molati.
Per questo le ho detto di guardare verso l’alto, direzione che non è
collegata con il senso del gusto. È anche in questo modo che i mec-
Liberarsi dallo stress quotidiano   5

canismi cerebrali impediscono l’insorgere dell’appetito.
Ecco cosa mi ha detto un mese dopo: «Da quando guardo il cibo
dal basso non mi sembra più così invitante, pian piano mi è scap-
pata la voglia di mangiarlo».
So cosa stai pensando, «È così facile fare la dieta? Impossibi-
le...». Allora facciamo un esperimento: immagina di masticare un
limone. Il succo aspro ti riempie la bocca, il tuo viso si contorce
in una smorfia. Scommetto che la tua salivazione è aumentata.
Cerca di concentrare i tuoi sensi soprattutto sul gusto aspro del
succo. La salivazione è aumentata ancora di più, vero?
Ora ti faccio una domanda: in che direzione guardi? Quasi sicu-
ramente verso il basso, con una leggera inclinazione a destra (a
sinistra per i mancini).
Solitamente non prestiamo attenzione ai nostri movimenti ocu-
lari. È noto che essi sono essenzialmente controllati a livello
inconscio. In altre parole vi è un collegamento diretto tra occhi e
cervello: attraverso i movimenti oculari stimoliamo determinate
zone cerebrali.
Tali movimenti sono estremamente rapidi, a volte del tutto im-
percettibili. Di solito quando lo sguardo è rivolto verso il basso
(inclinato a destra), viene stimolato l’appetito e la salivazione
è maggiore.
Facciamo un altro esperimento: torniamo al limone. Assapo-
ra ancora una volta il succo di limone e quando aumenta la
salivazione, alza gli occhi verso il soffitto per circa trenta se-
condi. Che cosa succede? Per caso la salivazione è diminuita?
Avverti la stessa sensazione di acidità che provavi poco fa?
Forse no.
Nella struttura fisica umana l’appetito è stimolato se lo sguardo
è rivolto verso il basso, mentre lo stimolo cessa se è rivolto ver-
so l’alto. Perciò è naturale che venga fame quando ci si trova da-
vanti al frigorifero e si abbassa lo sguardo per guardare il cibo.
La dieta di Megumi ha funzionato perché lo sguardo verso l’alto
non è collegato all’appetito. Così come giustamente notava lei, il
cibo è diventato meno invitante.
Basata sulle scienze umane, la tecnica Stress Zero fa largo uso
delle applicazioni dei movimenti oculari che, oltre ad essere mol-
to semplici, dimostrano di possedere un’incredibile efficacia.
6       Vincere lo stress con lo Zen

                          Collegamento occhi-cervello.

    immagini immaginate o del futuro        immagini ricordate o del passato

            alto alla tua destra                   alto alla tua sinistra

    suoni e voci immaginati o del futuro   suoni e voci ricordati o del passato

              alla tua destra                        alla tua sinistra

         sensazioni (odori e gusti)                  dialoghi interni

           basso alla tua destra                 basso alla tua sinistra
“Desideri conoscere i segreti per liberarti dallo stress dove e quan-
do vuoi? Vorresti lasciarti alle spalle in un attimo quello stress così
odioso che ti porti dietro da chissà quanti giorni, mesi, anni? Ti pia-
cerebbe non essere più vittima delle emozioni negative? Proverai
una sensazione meravigliosa e ineguagliabile. Puoi trasformare il
tempo che finora hai perso nei tormenti dello stress in un tempo
di meraviglia, di serenità e pieno di gioia. Se utilizzerai la tecnica
Stress Zero qui illustrata, potrai vivere una quotidianità molto più
ricca e piacevole, e non dovrai più avere la paura delle tue emozio-
ni”.
Dalla prefazione dell’autrice, la consulente Chihiro Tanaka, ecco la
dichiarazione di intenti di questo libro.
Vincere lo stress, annullare le emozioni negative, capitalizzare i
propri tesori emotivi attraverso i metodi di una delle più antiche
saggezze umane: lo zen. Raccontato in prima persona da una giap-
ponese, vera autentica voce di serenità e pienezza, anche nelle dif-
ficoltà e nella crisi che stiamo vivendo.

               Chihiro Tanaka, nata a Kyoto, Giappone, vive da 20 anni a Mi-
               lano. Da 10 anni offre consulenza e formazione in 3 lingue
               diverse in tutto il mondo. È esperta nella gestione di emo-
               zioni (lo stress) e nel training-management multi-culturale,
               totalizzando più di 10.000 presenze con destinatari di 25 na-
               zionalità diverse.
               È stata insegnante di yoga e ha collaborato a diverse tra-
               smissioni radio e TV. È autrice di libri e DVD. Fondatrice di
Human Skills Academy (Giappone), è socio Rotary International Milano. Per
contatti, www.humanskills.jp e infotop@humanskills.jp/it/
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