TRANSIZIONE, MERCATO, ILLEGALITÀ: UN NUOVO RUOLO PER I RETISTI - STAFFETTA QUOTIDIANA
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9 giugno 2017 Transizione, mercato, illegalità: EDITORIALE un nuovo ruolo per i retisti L’assemblea di Assopetroli del prossimo 5 luglio ospiterà due senta a questi passaggi in ordine sparso e in stato un po’ confu- tavole rotonde, una sulla transizione energetica e una sul con- sionale. E sembra in cerca di un nuovo ruolo di fronte alla fuga trasto all’illegalità nella distribuzione carburanti. Due questioni delle compagnie dall’ultimo anello della filiera. In questa ricerca, centrali ormai da qualche tempo nel settore e che spingono i il settore deve fare i conti con un mondo storicamente polveriz- retisti a interrogarsi su nuovi assetti e nuove prospettive. zato, caratterizzato in larga parte da aziende familiari, con spinte È stata sicuramente di grande impatto l’immagine di Papa centrifughe che tendono continuamente a prevalere, sia sugli as- Francesco accanto alla Opel Ampera elettrica, la scorsa setti- setti proprietari che all’interno delle singole associazioni. E con un mana in Vaticano, al termine dell’udienza privata con il mana- clima generale molto deteriorato per via dell’illegalità sempre più gement Enel. Il giorno precedente l’a.d. di Enel Francesco Starace, diffusa – e delle conseguenti distorsioni della concorrenza. a Bruxelles per “presidiare” il lancio del pacchetto Ue sulla mobilità, Una mancanza di coordinamento tra operatori che si riflette ha detto: “la mobilità elettrica è ormai un fatto e non può essere proprio sulle iniziative in atto per contrastare l’illegalità, in cui messa da parte con un giochetto”. Di fronte a questi scenari e a ciascuno sembra seguire la propria traccia (solidarietà dell’acqui- queste sfide, il mondo petrolifero si trova in modo sempre più pres- rente nel pagamento dell’Iva o reverse charge?) mentre il senti- sante di fronte alla domanda: che fare? Una domanda che riguarda mento prevalente tra gli operatori sembra essere la sfiducia nella in particolare l’anello della distribuzione dei carburanti, visto che i possibilità di trovare soluzioni efficaci. produttori sono riusciti in qualche modo a far passare il messaggio Se all’orizzonte si affacciano nuovi operatori come la società irlande- della necessità di mantenere una base industriale della raffinazione. se Dcc, è certo che toccherà agli stessi retisti giocare un ruolo sem- E se dal punto di vista degli investimenti nel breve termine la diret- pre più importante. In questa situazione, in cui i gestori manifestano tiva Dafi sembra dare indicazioni abbastanza precise ai retisti, sul a gran voce la propria sofferenza (da ultimo con la lettera del presi- ruolo e sull’assetto più generale del settore le certezze sembrano dente della Fegica Roberto Di Vincenzo), in cui l’Unione Petrolifera essere molto minori. pur allontanandosi dalla distribuzione produce un importante sfor- La risposta delle compagnie (nella maggior parte dei casi) sembra zo di elaborazione di analisi e proposte, quello che spicca è il silenzio ormai piuttosto chiara: andare via al più presto – sempre che qual- di Assopetroli, che di questo composito mondo dei retisti dovrebbe cuno compri – con le sole Eni e Kupit che rimarrebbero a presidiare essere il principale referente. E da cui ci si aspetterebbe il recupero il mercato finale. E con l’UP che va conseguentemente incontro a di una visione di medio e lungo periodo, di una consapevolezza del un cambio di pelle, spostando il proprio baricentro verso i depositi, ruolo centrale di retisti ed extraretisti nel garantire la sicurezza degli la logistica e la raffinazione. approvvigionamenti e nell’accompagnare la transizione energetica Più complessa è la situazione per il mondo dei retisti, che si pre- nei trasporti. (G.M.) Le ansie di auto Sommario elettrica e metano Metano auto, consumi sempre più giù pag. 2 La mobilità alternativa continua a tenere banco. In particolare continua il flusso di studi e previsioni sulle possibilità reali e i tempi I gestori e la cessione degli impianti di affermazione dell’auto elettrica. In questo numero presentia- “a pacchetti” pag. 3 mo (a pagina 18) l’aggiornamento 2017 del rapporto annuale Staffetta prezzi rete pag. 5 dell’Agenzia internazionale per l’energia sulla mobilità elettrica. Di auto elettrica si occupa anche la Carta metropolitana presentata Le politiche possibili per l’auto elettrica pag. 6 a Milano come “erede” della Carta di Arese, la “roadmap” del Tavolo Tiscar, e il pacchetto Ue sulla mobilità. Il Pacchetto mobilità Restando in tema di fonti alternative, a pagina 2 presentiamo i Ue e la sferzata di Starace pag. 7 dati sui consumi di metano auto nel primo trimestre. Dati che, Staffetta prezzi pag. 9 come quelli sulle immatricolazioni e proprio a causa di quelli, mo- strano un calo preoccupante. Le notizie dell’ultimo mese pag.10 Completano il numero il consueto notiziario delle notizie apparse sulla Staffetta e le rubriche Staffetta prezzi e Staffetta prezzi rete. Auto elettrica, nel 2017 la crescita rallenta pag.18 1
Metano auto, consumi sempre più giù Mobilità alternativa DAY 2 Dopo il lieve calo registrato nel 2016 (il primo dal dio Econometrica Promotor sul risparmio in termini di spesa per il 2004), si accentua all’inizio del 2017 la crisi di consumi carburante e di emissioni evitate ottenuto nel 2016 grazie al gas del metano auto. Nel primo trimestre dell’anno, come naturale. si evince dai dati del Fondo bombole metano, i consu- Che il metano auto non goda di ottima salute lo dimostra anche mi in Italia sono scesi sotto i 260 milioni di metri cubi, l’offerta di modelli da parte delle case automobilistiche: in Italia DAY 3 poco sopra il livello del 2014. l’offerta di auto ibride (alimentate con benzina o diesel e aiutate La crisi delle immatricolazioni di auto a metano, che con un motore elettrico) conta 58 modelli, 54 quelli a Gpl, 24 a prosegue anche nei primi mesi del 2017, ha ridotto i metano, 18 elettrici. volumi venduti di oltre dieci milioni di metri cubi, pari Il Gnl potrà essere di aiuto nell’invertire la tendenza: ai dieci punti a poco meno del 4%. Cali a due cifre per Lombardia, vendita già in esercizio in Italia se ne aggiungono infatti una tren- Lazio, Puglia e Toscana. tina in fase di progettazione, e presto si avranno i primi impianti Di fronte a questo scenario i soggetti interessati a una ripresa del anche nel Mezzogiorno. Gli obblighi di distribuzione di metano mercato stanno mettendo in campo un gran dispiegamento di introdotti dalla direttiva Dafi daranno un’ulteriore spinta in questo forze. Dagli accordi di Snam con le società petrolifere per ampliare senso. Difficile dire se sarà sufficiente. Certo è che la disponibili- la rete di distribuzione (prima Api poi Eni) agli approfondimenti tà di una rete capillare di rifornimento è centrale nell’orientare la sulle qualità ambientali ed economiche del metano, come lo stu- scelta dell’alimentazione. Consumi di metano auto nel primo trimestre (2012-17, metri cubi) 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2017 vs 2016 % Abruzzo 3.863.511 4.912.797 5.402.544 6.064.967 6.267.667 5.781.577 -7,8 Basilicata 1.132.183 1.455.960 1.757.243 2.108.523 2.334.710 2.127.198 -8,9 Calabria 846.436 1.299.714 1.254.317 1.525.986 1.743.206 1.458.328 -16,3 Campania 13.262.956 14.340.018 15.232.210 17.360.504 17.248.556 18.408.391 6,7 Emilia Romagna 50.260.232 54.056.173 57.903.245 62.587.022 61.123.105 58.718.445 -3,9 Friuli 1.113.873 1.122.743 883.090 1.139.302 1.135.230 1.214.324 7,0 Lazio 10.230.953 13.542.263 11.822.889 10.686.258 11.594.473 9.766.622 -15,8 Liguria 1.870.322 2.065.309 2.186.090 2.381.702 1.370.186 1.281.966 -6,4 Lombardia 20.655.597 22.856.709 24.798.732 24.659.213 25.338.094 22.116.216 -12,7 Marche 26.996.791 29.830.824 33.492.809 36.892.835 36.715.138 36.366.208 -1,0 Molise 676.453 895.895 628.461 614.276 640.437 743.602 16,1 Piemonte 10.656.065 11.230.245 11.496.980 11.270.219 10.484.447 9.887.461 -5,7 Puglia 12.693.418 14.224.320 15.340.973 17.223.770 20.386.197 17.629.574 -13,5 Sicilia 3.435.352 4.148.001 4.424.430 5.197.227 5.322.571 5.071.006 -4,7 Toscana 20.238.940 22.948.492 26.048.790 26.846.528 26.619.295 23.031.921 -13,5 Trentino 2.326.309 2.468.685 2.882.931 2.539.907 2.170.467 2.306.095 6,2 Umbria 9.478.696 11.439.631 14.219.423 12.271.240 13.779.818 13.248.518 -3,9 Valle d'Aosta 276.508 295.312 278.407 281.974 283.917 276.428 -2,6 Veneto 24.566.983 25.683.174 24.805.093 28.146.032 29.780.819 29.463.657 -1,1 Totale 214.581.578 238.816.265 254.858.656 269.797.485 269.140.402 258.897.536 -3,8 2
Carburanti, il nodo dei gestori nella cessione degli impianti “a pacchetti” DAY 2 Focus Le riflessioni di Bonaventura Sorrentino È ritenuto da più parti che i trasferimenti “a pac- di azienda, si presumono almeno due condizioni: che ogni chetto” degli impianti da parte delle compagnie singolo impianto ceduto realizzi una azienda e dunque DAY una3 petrolifere ad aziende locali potrebbero, col tem- soggettività “autonoma” nella piena capacità operativa, po, dar vita ad un radicale cambiamento nella che si compone come parte essenziale di beni strumentali e geografia commerciale del più ampio mercato personale; che la compagnia petrolifera cedente trasferisca dei carburanti, realizzando uno scenario diverso i propri rami di azienda (impianti) ricevendone un corrispet- dall’attuale panorama della rete; se ciò accadrà, tivo, essendo garantiti diritti ed obblighi per i contraenti. se e quanto proficuo sarà e per chi potrà esserlo, non è Se dovesse trattasi di una cessione di azienda “pura”, ci dato saperlo nell’immediatezza. Andranno infatti verificate sono condizioni necessarie affinché possa configurarsi la l’influenza dei criteri di economicità della nuova gestione, piena validità ed efficacia delle operazioni di cessione. le politiche di pricing verso il consumatore, così come le Il principio di diritto enunciato da una recente sentenza politiche commerciali del cessionario e così via. della Corte di Cassazione (n. 17366/2016) sul controverso La questione che invece lascia spazio a brevi considerazioni tema della individuazione degli elementi necessari affin- di diritto riguarda l’incidenza, sulla operazione di trasferi- ché possa configurarsi una valida operazione di cessione di mento, della tipologia contrattuale utilizzata a monte, che ramo d’azienda e dunque ogni diritto ed onere connesso, lega originariamente la compagnia petrolifera con il gestore ben si attaglia alle cessioni in questione ed è il seguente: ceduto, condizionando, a valle, la tipologia di accordo po- “Costituisce elemento costitutivo della cessione di ramo sto in essere con gli acquirenti; tutto ciò considerando che d’azienda prevista dall’art. 2112 c.c., anche nel testo mo- i trasferimenti degli impianti con i relativi gestori vengono dificato dal D.Lgs. n. 276 del 2003, art. 32, l’autonomia definiti cessioni di aziende, fermi restando gli obblighi più funzionale del ramo ceduto, ovvero la capacità di questo, o meno temporali, in capo al cessionario, di rifornirsi dalla già al momento dello scorporo dal complesso cedente, di compagnia e di usare i loghi della stessa. provvedere ad uno scopo produttivo con i propri mezzi, Tali considerazioni di premessa, se sostenute da condizio- funzionali ed organizzativi e quindi di svolgere - autonoma- ni di tipicità previste dal codice civile, possono focalizzare mente dal cedente e senza integrazioni di rilievo da parte con sufficiente chiarezza i rispettivi diritti ed obblighi con- del cessionario - il servizio o la funzione cui risultava fina- trattuali connessi al passaggio degli impianti, così come la lizzato nell’ambito dell’impresa cedente al momento della piena linearità delle cessioni. cessione, indipendentemente dal coevo contratto di forni- In sostanza è del tutto evidente che le tutele che ne deri- tura di servizi che venga contestualmente stipulato tra le vano nonché i relativi diritti per entrambe le parti non pos- parti. Incombe su chi intende avvalersi degli effetti previsti sono non tener conto della corretta individuazione della dall’art. 2112 c.c. che costituiscono eccezione al principio tipologia e delle caratteristiche del rapporto originariamen- del necessario consenso del contraente ceduto stabilito te stipulato con il gestore e soprattutto da una corretta dall’art. 1406 c.c., fornire la prova dell’esistenza di tutti i regolamentazione contrattuale della cessione. requisiti che ne condizionano l’operatività”. Così come non sembra possano esserci dubbi sulla legitti- Nel caso riportato nella sentenza, con la suddetta opera- mità della operazione societaria, che realizza palesemente zione venivano ceduti i dipendenti pertinenti al ramo d’a- una legittima riorganizzazione con un nuovo assetto ope- zienda, i contratti ad esso inerenti, tutti i beni mobili non rativo per il cedente ed una nuova pianificazione commer- registrati di alcune sedi, inclusi arredi e sistemi operativi. ciale per il cessionario. Rimaneva però escluso il trasferimento dei programmi e dei In sintesi e con specifico riferimento alla posizione dei ge- sistemi informatici della società cedente. Contestualmente stori ceduti in quanto parte integrante della azienda, la le parti stipulavano un contratto per la fornitura, dal cessio- questione di fondo inerisce dunque la regolamentazione nario al cedente, dei servizi ceduti. contrattuale originaria tra questi ultimi e la compagnia, La Suprema Corte, confermando la pronuncia impugnata, regolamentazione che, notoriamente, lascia zone grigie ha ritenuto non valida l’operazione posta in essere tra le interpretative sulla tipologia e sui criteri di interpretazio- parti, in quanto priva di taluno degli elementi necessari ne dell’accordo, qualsiasi sia il tipo di contratto nominale caratterizzanti una valida operazione di cessione di ramo applicato nei rapporti. d’azienda, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2112 c.c. Sostanzialmente una indubbia importanza ricade sulla tipo- Per giungere a tale conclusione, la Suprema Corte ha te- logia di contratto reale col gestore consentito, a prescinde- nuto conto delle fonti comunitarie in materia (Direttiva Eu- re dalla denominazione più o meno tipica. ropea 12 marzo 2001, 2001/23/CE) e di alcune pronunce D’altro canto se, come sembra, la cessione dei pacchetti di della Corte di Giustizia, rilevando come il criterio decisi- 3 impianti si pone come cessione di singole aziende o di rami vo – per stabilire se sussista o meno un trasferimento nel
senso indicato dalla richiamata Direttiva – è la conserva- La Cassazione richiamata, nel rimettere al cedente e al ces- zione dell’identità dell’entità produttiva, che si desume dal sionario di identificare il ramo d’azienda “al momento del proseguimento effettivo della gestione o dalla sua ripresa DAY 2 trasferimento”, non può interpretarsi nel senso di deman- e dunque dalle potenzialità di una autonoma operatività dare ai contraenti la qualificazione della porzione dell’a- delle componenti essenziali dell’azienda, tra cui rientrano zienda ceduta così come le tipologie di contratto coinvolte, sicuramente i dipendenti. così affidando all’autonomia privata l’applicazione della Tale verifica, secondo i criteri comunitari, deve effettuarsi speciale disciplina dettata dall’art. 2112 c.c. sul “complesso delle circostanze fattuali che caratterizzano Secondo la Suprema Corte, il ramo ceduto deve avere DAY la 3 l’operazione”. capacità di svolgere autonomamente la funzione cui esso La Cassazione conclude che, anche sulla scorta del nuovo risultava finalizzato già prima della cessione, senza integra- testo dell’art. 2112 c.c. come novellato dal D.Lgs. n. 276 del zioni di rilievo da parte del cessionario ed ovviamente senza 2003, art. 32 (che ha mantenuto immutata la definizione di forzature di alcun genere. “trasferimento di parte dell’azienda” nella parte in cui essa L’analisi circa la validità dell’operazione, quindi, non deve è “intesa come articolazione funzionalmente autonoma di basarsi sull’organizzazione assunta dal cessionario succes- un’attività economica organizzata”, con la soppressione sivamente alla cessione, eventualmente grazie alle integra- dell’inciso “preesistente come tale al trasferimento e che zioni determinate da coevi o successivi accordi, ma all’or- conserva nel trasferimento la propria identità” e l’aggiun- ganizzazione consentita già dalla frazione del preesistente ta testuale “identificata come tale dal cedente e dal ces- complesso produttivo costituita dal ramo ceduto. sionario al momento del suo trasferimento”), l’autonomia La natura del rapporto originario tra la compagnia petro- funzionale del ramo d’azienda ceduto costituisce elemento lifera ed il gestore ed in particolare se quest’ultimo possa costitutivo della fattispecie della cessione d’azienda, intesa realmente configurarsi comunque un mero “asset”, quale come capacità di questo, già al momento dello scorporo potrebbe essere quello dei dipendenti, oggetto della ces- dal complesso cedente, di provvedere ad uno scopo pro- sione oppure, avendo una propria autonomia di operativi- duttivo con i propri mezzi, funzionali ed organizzativi. tà, debba esserne invece escluso oppure farvi parte su base La questione, riportata nella fattispecie in trattazione, ri- negoziale propedeutica con lo stesso, è il punto da chiarire; guarda dunque i componenti degli impianti ceduti e più potendo forse, contrariamente, causare una carenza di ri- specificamente se il gestore, componente necessario per la lievo per la cessione di azienda, ancor più se associato alla composizione delle aziende cedute, possa farvi parte come permanenza del logo la cui titolarità resta della compagnia dipendente e dunque “asset” integrante e di disponibilità ed all’obbligo di fornitura. esclusiva delle compagnie cedenti, oppure se tale inclusio- Tutto ciò ovviamente alla luce di considerazioni di principio ne, per una diversa tipologia di rapporto con la compagnia che prescindono da norme e specifiche regolamentazioni, cedente, possa ravvisare una forzatura negoziale. che comunque difficilmente possono derogarvi. Un elemento di analisi che potrebbe richiedere un appro- Una diversa chiave di lettura, con divergenti conclusioni, fondimento riguarda la sussistenza della necessità del con- dovrebbe tener conto di una “unitarietà oggettiva” dei senso al trasferimento del gestore, nel caso in cui si dovesse componenti i singoli rami di azienda ceduti, laddove la par- ravvisare un rapporto diverso da quello di dipendente ed te gestionale, legata imprescindibilmente a quella strumen- in ogni caso, in carenza di una regolamentazione espressa tale, hanno entrambe un identico indissolubile riferimento, nel contratto originario con il gestore, si potrebbero forse facendo capo alla compagnia petrolifera cedente. Una que- rendere necessari accordi propedeutici alla cessione. stione sicuramente ancora aperta. 4
WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA QUOTIDIANA – QUOTIDIANO DELLE FONTI DI ENERGIA Staffetta prezzi rete DAY 2 Tabella 1 - Prezzi praticati – medie nazionali (€/lt) Tabella 4 - I prezzi praticati in autostrada (€/lt) Media Compagnie Pompe Bianche Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito Self Servito Self Servito Self Servito (€/Kg) Benzina 1,519 1,634 1,524 1,665 1,497 1,540 Media 1,636 1,810 1,488 1,673 0,693 DAY 3 1,050 -0,005 -0,002 -0,005 -0,003 -0,003 -0,001 Nota: medie settimanali nel periodo 31 maggio - 6 giugno. Gasolio 1,364 1,485 1,371 1,518 1,339 1,384 -0,005 -0,003 -0,006 -0,003 -0,003 -0,002 Gpl 0,600 0,608 0,586 Tabella 5 - Lo “sconto” pompe bianche (€/lt) © RIP Srl – Tutti i diritti riservati Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio. -0,001 -0,001 -0,001 Benzina Gasolio Gpl Metano Metano 0,968 0,979 0,957 Self Servito Self Servito (€/Kg) -0,000 +0,000 -0,001 Nota: medie settimanali nel periodo 31 maggio - 6 giugno. Media 0,028 0,125 0,031 0,134 0,022 0,022 E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Nota: al 6 giugno, rispetto alle medie nazionali delle compagnie. Tabella 2 - Prezzi praticati per compagnia (€/lt) Tabella 6 - Le variazioni dei prezzi Eni (€/lt)* Benzina Gasolio Gpl Metano Dal Benzina Gasolio Gpl Self Servito Self Servito (€/Kg) 6/5 – 0,010 1,717 – 0,010 1,551 — 0,656 Agip Eni 1,511 1,662 1,359 1,514 0,613 0,979 12/5 + 0,010 1,727 + 0,010 1,561 — 0,656 -0,006 -0,007 -0,007 -0,007 -0,001 +0,002 1/6 – 0,010 1,717 – 0,010 1,551 — 0,656 Api-Ip 1,539 1,705 1,380 1,559 0,614 0,972 7/6 — 1,717 – 0,010 1,541 — 0,656 -0,007 -0,009 -0,007 -0,011 -0,002 -0,005 Esso 1,511 1,624 1,364 1,478 0,603 0,970 (*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta. -0,001 -0,001 -0,002 -0,001 -0,003 -0,001 Ies 1,558 1,583 1,429 1,430 0,676 0,970 Sei mesi di variazioni Eni (€/lt) -0,002 +0,002 +0,000 -0,002 +0,021 -0,018 1,800 Lukoil 1,478 1,645 1,332 1,507 0,613 1,054 1,750 -0,007 -0,015 -0,004 -0,014 -0,002 +0,000 1,700 1,650 Q8 1,520 1,729 1,364 1,578 0,607 0,978 1,600 -0,012 -0,002 -0,013 -0,003 -0,001 -0,001 1,550 Repsol 1,508 1,564 1,343 1,403 0,577 0,980 1,500 1,450 -0,008 -0,003 -0,011 -0,005 -0,007 +0,007 1,400 Benzina Gasolio Shell 1,606 1,759 1,438 1,592 0,652 1,090 1,350 07/12/16 14/12/16 21/12/16 28/12/16 04/01/17 11/01/17 18/01/17 25/01/17 01/02/17 08/02/17 15/02/17 22/02/17 01/03/17 08/03/17 15/03/17 22/03/17 29/03/17 05/04/17 12/04/17 19/04/17 26/04/17 03/05/17 10/05/17 17/05/17 24/05/17 31/05/17 07/06/17 +0,046 +0,027 +0,017 +0,015 +0,021 +0,000 Tamoil 1,525 1,594 1,374 1,448 0,591 0,992 TotalErg -0,006 1,533 -0,007 1,669 -0,006 1,376 -0,006 1,521 +0,008 0,602 -0,004 0,970 Margini lordi benzina (€/lt) -0,008 -0,009 -0,011 -0,012 -0,005 -0,002 0,190 Nota: medie nazionali al 6 giugno, variazioni rispetto al 30 maggio. 0,170 Media 12 mesi 0,150 Tabella 3 - Prezzi praticati nelle Regioni (€/lt)• 0,130 0,110 Benzina Gasolio Gpl Metano (€/Kg) 0,090 5/6 5/7 5/8 5/9 5/10 5/11 5/12 5/1 5/2 5/3 5/4 Abruzzo 1,494 1,349 0,623 0,946 5/5 Basilicata 1,540 1,389 0,622 0,986 Bolzano 1,565 1,435 0,644 1,005 Margini lordi gasolio (€/lt) Calabria* 1,550 1,377 0,646 1,046 0,190 Campania* 1,531 1,350 0,575 0,965 Media 12 mesi 0,170 Emilia-R. 1,498 1,355 0,580 0,953 0,150 Friuli-V.G. 1,509 1,374 0,573 0,956 0,130 Lazio* 1,539 1,356 0,597 1,026 0,110 Liguria*** 1,570 1,374 0,651 0,986 0,090 Lombardia 1,508 1,369 0,588 0,965 5/6 5/7 5/8 5/9 5/10 5/11 5/12 5/1 5/2 5/3 5/4 5/5 5/6 Marche** 1,519 1,350 0,635 0,927 Molise* 1,549 1,379 0,622 0,929 Piemonte* 1,536 1,356 0,585 0,966 Tabella 7 - Riferimenti (€/’000 lt) Puglia 1,514 1,361 0,611 0,973 Dal Benzina Gasolio Gpl Sardegna 1,514 1,383 0,669 - Sicilia 1,505 1,368 0,652 1,040 “Prezzo Italia” del 5/6 Toscana 1,506 1,367 0,603 1,002 - con imposte 1.519,38 1.370,70 615,18 Trento 1,541 1,407 0,610 1,013 - al netto di accisa e IVA 516,99 506,12 356,98 - accisa 728,40 617,40 147,27 Umbria 1,516 1,362 0,648 0,950 - Iva 273,99 247,18 110,93 Valle d’A. 1,536 1,383 0,624 0,999 Quotazione Cif Med del 6/6 342,86 327,63 — Veneto 1,486 1,343 0,581 0,952 Indicazioni per il 8/6 — -2 — Nota: prezzi al 6 giugno. (•) Gpl e metano solo servito. (*) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); (**) addizionale di 2,4 Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello Sviluppo cent (Iva inclusa); (***) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa). economico, “prezzi Italia” e dati di mercato. 5 Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è: Rivista Italiana Petrolio Srl – Via Aventina, 19 – 00153 Roma (RM) nella persona del legale rappresentante. Stampa RIP Srl Chiusa in redazione alle ore 13 - Spedita il 7 giugno
Le politiche possibili per l’auto elettrica Mobilità alternativa DAY 2 Il resoconto della tavola rotonda centrale della Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica svoltasi la scorsa settimana a Milano. Le politiche di agevolazione attuali e possibili al livello locale, mentre costi e tecnologie rendono la mobilità elettrica non ancora accessibile alle masse. Nel corso dell’evento è stata presentata la Carta DAY 3 Metropolitana per l’elettromobilità. Il vero problema dell’auto elettrica è che al mo- stica, con copertura tramite risorse al 50% locali ed al mento non c’è, almeno come mezzo di traspor- 50% governative, in coordinamento con l’Anci Lombar- to adatto alla mobilità di massa. Tutto il resto dia. Sevino ha aggiunto un cenno agli incentivi indiret- è un girare attorno al “convitato di pietra”. Questa è ti, economici e non: sosta agevolata, accesso all’area C, l’impressione ottenuta dalla tavola rotonda “Politiche a maggiori finestre temporali per il trasporto merci con sostegno della mobilità sostenibile elettrica” svoltasi il veicoli elettrici. 18 maggio a Milano nell’ambito di “E_mob - La Confe- Sia Granelli che Sevino si sono soffermati sul car sharing, renza Nazionale della Mobilità Elettrica”. “esploso” a Milano con circa 5000 veicoli (che compiono In tre ore e mezza di dibattito, gli interventi si sono sno- 11000 viaggi al giorno) di cui il 28% full-electric ed un dati sulle direttrici “decarbonizzazione”, “Smart Cities” operatore che ricorre a questi ultimi per la totalità della e “consapevolezza degli utenti”. Più densi di contenu- sua flotta, anche se - va ricordato - si tratta di quadricili to sono stati gli interventi dell’Assessore ai Trasporti del pesanti non di automobili. Le auto in car sharing pagano Comune di Milano, Marco Granelli, di Valentino Sevino, una tassa annuale di Eur 1200 per operare sul territorio d.g. Mobilità dell’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio di Milano (come spese per la sosta e l’accesso all’area C) del Comune di Milano (Amat), e di Silvana Di Matteo, e già oggi quelle elettriche sono esenti. Amat propone dirigente delle Infrastrutture per lo Sviluppo Territoriale e uno sconto del 50% di tale tassa per un veicolo azionato la Mobilità Sostenibile della Regione Lombardia, ed han- da un motore a combustione interna (Mci), appartenente no riguardato l’impegno della P.A. per le infrastrutture di ad un operatore di car sharing, per ogni veicolo elettrico ricarica e nell’incentivazione e sperimentazione negli im- che esso introdurrà nella propria flotta. pieghi in cui la mobilità elettrica può risultare vincente: Amat, inoltre, sta seguendo due progetti Ue. Il primo, in il car sharing, le flotte aziendali, i mini-bus e la logistica. via di conclusione, riguarda la logistica urbana tramite Sulle infrastrutture di ricarica, il moderatore Camillo veicoli elettrici, in cui ognuna delle città aderenti (fra cui, Piazza ha ricordato che già la Legge Finanziaria 2013 oltre a Milano, Londra, Lisbona, Madrid) svolge un pro- (D.Lgs 83/2012, art. 17 bis e segg., convertito dalla L. gramma dimostrativo differente; a Milano è stato affida- 134/2012), che riprende il Ddl Ghiglia del 2010 (v. Staf- to quello della logistica del farmaco. Il secondo progetto, fetta 26/10/10), prevede che i nuovi edifici ad uso non partito nel 2016, ha l’obiettivo di testare l’effetto di mi- residenziale di superficie maggiore di 500 mq siano do- sure di carattere energetico in varie zone della città. Più tati di colonnine. Inoltre, come evidenziato anche nella in generale, a Milano sono previste “low emission zone” “Carta Metropolitana dell’Elettromobilità”, presentata complessivamente sul 75% del territorio comunale. nella sessione precedente, il D.Lgs. 257/2016 prevede Silvana Di Matteo ha basato il suo contributo sulla colla- che i Comuni modifichino i Regolamenti Edilizi in merito borazione con tutte le direzioni regionali tramite il Grup- (con estensione agli edifici residenziali) entro il 2017. Ep- po di Lavoro Mobilità Elettrica, essendo il tema trasver- pure, come ha fatto notare Giovanni Valotti, presidente sale. Due esempi: nel comparto agricolo sono disponibili di Utilitalia, solo 200 lo hanno fatto finora, e tutti in sul mercato trattori elettrici e si può istituire un meccani- modi diversi tra loro. A Milano - hanno riferito Marco smo di premi nel Piano di Sviluppo Rurale; nella Sanità, si Granelli e Valentino Sevino - sono presenti 380 punti di può passare alla trazione elettrica per buona parte della ricarica con l’obiettivo di arrivare a 740 entro tre anni, sua flotta. finanziati da fondi e stanziamenti da parte del Governo Giovanni Valotti, constatato che i punti di ricarica stanno e della Regione e da eventuali partnership con privati; gli crescendo più dei veicoli elettrici, suggerisce che il pro- stalli sono differenziati fra quelli dedicati ai quadricicli, blema non sia tanto infrastrutturale, quanto di disponibi- a loro volta distinti fra quelli per il car sharing e quelli lità di modelli sul mercato a prezzi accessibili, anche se le aperti a tutti gli utenti, e quelli dedicati alle autovetture, Tesla sono scese a 35.000 Usd. Pietro Menga, presidente a loro volta distinti fra ricarica normale e veloce. Milano, del Cei-Cives, ha mostrato i dati sulla penetrazione delle inoltre, ha già adempiuto alla sopraccitata modifica al auto elettriche, in cui, se l’Italia è “fanalino di coda” con Regolamento Edilizio. lo 0,1% di immatricolazioni negli ultimi 5 anni, solo Sve- Granelli ha sottolineato l’importanza di un incentivo alla zia e Paesi Bassi superano l’1% e solo la Norvegia è (di 6 mobilità elettrica anche nel traffico merci e nella logi- poco) in doppia cifra. Mauro Vergari, di Adiconsum, ha
osservato che perfino negli stand a complemento della giosamente, ma occorre esibire un’analisi in tal senso; a manifestazione i veicoli esposti non presentano dati tec- maggior ragione, se si respinge in blocco l’auto ibrida. Al nici tipici delle auto elettriche quali autonomia o poten- contrario, Vergari ha omesso di precisare due fattiDAY 2 noti za. Per il settore pubblico, tuttavia, Piazza ha riferito che in contrasto con la sua posizione: la trazione elettrica la Consip ha messo a gara la fornitura di veicoli elettrici e ottimizza, ma non elimina il consumo di fonti fossili e le Sevino che nel Tpl si sta definendo la centrale di acquisto emissioni conseguenti, a parità di utilizzo rispetto ad un a livello nazionale. Mci; inoltre, in tabelle di marcia che rendano impraticabi- Vergari si è sbilanciato sulla necessità di imporre la mo- DAYper li le soste prolungate, necessarie per la ricarica (p.es. 3 bilità elettrica “full” immediatamente ed universalmen- uso intensivo dei mezzi e percorrenze medio-lunghe), e te, in quanto dettata dal diritto alla salute, prioritario, nel trasporto pesante la trazione elettrica non è, purtrop- dichiarandosi contrario ai cambiamenti graduali e stig- po, ad oggi fattibile. Non ha senso, e non solo da parte matizzando perfino l’auto ibrida. Un intervento così di- di Vergari, pretendere la consapevolezza degli utenti se rompente, tuttavia, andrebbe corredato dalla citazione si ignora che buona parte di loro, per la combinazione di di studi a supporto di quanto sostenuto: non è escluso prezzi di acquisto elevati e di limiti di impiego, non può che qualche utente dell’auto ibrida, per il proprio per- ricorrervi per il lavoro ed ogni altra esigenza personale. corso-tipo, possa migrare ad una full-electric vantag- Le novità del Pacchetto mobilità Ue Mobilità alternativa (e la sferzata di Starace) Eco-sconto su pedaggio fino al 75% per veicoli a zero emissioni e consorzio europeo modello Airbus per batterie made in Ue. Starace alla Staffetta “Mobilità elettrica è ormai un fatto: basta con i giochetti, l’Italia decida cosa fare”. (Bruxelles) - Ben otto propo- efficienti nei consumi e con poche move” si pone come obiettivi al 2025 ste legislative più una serie emissioni. È prevista infatti una secon- lo sviluppo di basi infrastrutturali non di misure di supporto che da ondata di proposte entro la fine solo per la mobilità elettrica, cercando spaziano dagli aspetti sociali agli inve- dell’anno, tra cui ci sarà sia la nuova di garantire copertura di ricarica lun- stimenti delle imprese, passando per il normativa post-2020 sulle emissioni go il corridoio TEN-T (Trans-european contenimento delle emissioni. Così la di CO2 per le automobili, sia l’intro- network Transport), ma addirittura Commissione europea vuole favorire duzione per la prima volta di standard per le automobili a guida autonoma. la rivoluzione nel settore dei traspor- emissivi per mezzi pesanti come ca- All’interno della comunicazione è ti per rendere la mobilità più pulita, mion e autotreni. contenuta anche una data, quella di competitiva e connessa. Il risultato è Ci si poteva aspettare di più per un’i- novembre 2017, entro cui è attesa la un pacchetto normativo pot-pourri, niziativa legislativa che ha richiesto ol- valutazione da parte della Commissio- estremamente variegato e ancora tre un anno di lavoro e che ha coinvol- ne dei vari quadri nazionali di applica- poco definito nei suoi contorni, so- to più direzioni della Commissione. A zione della Dafi. A quel punto l’esecu- prattutto per quanto riguarda l’auto- maggior ragione se è stata presentata tivo Ue potrà identificare temi chiave motive. dal vice presidente Sefcovic come un da affrontare meglio e proporre piani Se il capitolo su sicurezza e condizio- pezzo mancante della nuova agenda di azione agli Stati. ni lavorative degli autotrasportatori per l’Energy Union iniziata con il pac- resta quello più dettagliato, la parte chetto di novembre “Energia pulita Batterie e sconto su pedaggio sullo sviluppo di infrastrutture con- per tutti”. “L’Unione energetica non Da un punto di vista industriale, l’o- nesse e integrate è per ora limitata è solo energia, ma riguarda anche i biettivo della Commissione è quello di alla sola introduzione di un sistema trasporti”, è stato il messaggio che ha preservare l’eccellenza manifatturiera europeo di pedaggio elettronico e al voluto trasmettere Sefcovic in confe- europea nel settore automobilistico, miglioramento della pianificazione di renza stampa. continuando a produrre logistica, in- viaggio del trasporto urbano anche Anche se non particolarmente ambi- frastrutture e macchine di alto livello oltre frontiera. Rimandato invece il ziosa sulle proposte a breve termine, anche se dovranno rispondere a nuo- tentativo di influenzare le scelte delle la Commissione mostra di guardare ve sfide come la guida autonoma e la case costruttrici, indirizzando la loro già al futuro. Nella sua comunicazione mobilità elettrica. 7 produzione verso veicoli sempre più di accompagnamento “Europe on the In quest’ottica rientra la strategia del-
la Commissione sulle batterie, che è usata su tutto il territorio europeo. La trica, ma che saranno pagate dagli uti- stata delineata dal commissario Sefco- digitalizzazione del sistema permette- lizzatori delle colonnine.” “La mobilità vic durante la conferenza stampa di rà di raccogliere un maggior numero elettrica è ormai un fatto e non DAY 2 può presentazione del pacchetto. L’orga- di dati sia sui veicoli che sull’effettiva essere messa da parte con un giochet- no tecnocratico europeo ha sempre percorrenza. In sostanza, costituireb- to”, ha poi concluso Starace. sostenuto le batterie, considerate fon- be un buon metodo per monitorare Era presente all’evento anche Ermete damentali per lo sviluppo della mobi- l’inquinamento e metterne in conto i Realacci, presidente di Symbola e del- lità a zero emissioni. Mettendosi in costi. Da qui l’idea di un eco-sconto la commissione Ambiente alla Camera.DAY 3 contatto diretto con gli stakeholders fino al 75% della tariffa per i veicoli Realacci ha sostenuto che la mobilità che operano nel campo, l’intenzione a emissioni zero, come le auto elet- elettrica sarà il settore del futuro, visto di Bruxelles è quella di far partire un’i- triche, applicando dunque il principio che i motori tradizionali non hanno un niziativa guidata dalle stesse imprese. del “chi inquina paga”. grosso margine di miglioramento. Nel Questo consorzio europeo avrebbe quadro italiano, ha detto Realacci, Enel come obiettivo quello di fare ricerca L’evento Enel a Bruxelles è un punto di forza perché può crea- e sviluppo per una nuova generazio- Proprio alla vigilia della pubblicazione re le condizioni per lo sviluppo di un ne di batterie completamente made del pacchetto Ue sulla mobilità pulita, mercato, con la spinta della sua rete di in Ue, da mettere poi a disposizione Enel era a Bruxelles per presentare an- distribuzione. dell’e-mobility e dello storage. Il mo- che nel centro della burocrazia europea Hanno parlato all’Autoworld, il museo dello di riferimento è espressamente il suo rapporto “100 Italian e-mobility dell’auto di Bruxelles, anche il funzio- l’esperienza tutta europea dell’Airbus. stories” (v. Staffetta 15/02), curato nario della Commissione Nikolaus Il programma potrebbe essere anche assieme alla fondazione Symbola di Er- Von Peter, che ha avuto un ruolo atti- inserito nei progetti di economia cir- mete Realacci. vo della stesura del testo del pacchetto colare, poiché favorisce nuovi modelli Rispondendo alle domande di Staffetta mobilità, Claude Turmes, eurodepu- di business, ad esempio sul riciclo del- a margine dell’evento, l’amministrato- tato lussemburghese dei Verdi e Simo- le batterie. re delegato di Enel Francesco Starace na Bonafé, europarlamentare PD. La misura più incisiva proposta passa si è detto “contento che la Commis- Durante il suo intervento, Starace ave- però per il sistema di tariffazione stra- sione abbia messo la mobilità elettrica va precisato che Enel non ha interesse dale unico – anche se va comunque al centro delle proprie attività”. L’a- a diventare produttrice di automobili, ricordato che la tariffazione stradale spettativa di Enel, ha continuato, è che ma che si sarebbe concentrata invece resta materia di competenza stata- l’esecutivo europeo possa imboccare sulle sole infrastrutture. A riguardo, le, nel senso che spetta sempre allo chiaramente la strada del cambiamen- ha avanzato una riflessione: nell’auto Stato membro decidere se introdurre to in termini di mobilità, e che l’Italia elettrica non si sa ancora quale delle dei pedaggi o meno. La Commissione dovrà pertanto trarne le conseguenze due parole potrà prevalere alla fine, propone di procedere alla creazione di e decidere cosa fare. se la componente dell’auto o quella standard comuni tariffari da rispettare Aggiungendo che non pensa a un pia- dell’elettricità. C’è pertanto una ten- nel caso fossero previsti dallo Stato dei no specifico, ma solo “a mettere giù sione tra i due termini. pedaggi, con una sola unità on board circa 10-12mila colonnine, che non è (modello telepass) che possa essere giusto siano pagate dalla bolletta elet- 8
STAFFETTA PREZZI DAY 2 MERCATO PETROLIFERO ITALIANO Rilevazione n. 43 dell’8 giugno 2017 DAY 3 Quotazioni SIVA all’acquisto per pagamento a 30 giorni E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. © RIP Srl – Tutti i diritti riservati (differenze rispetto alla rilevazione del 6 giugno) Euro Italia Settentrionale Italia Centrale Italia Merid.le e Isole Benzina super (‘000 lt) -7,36 1093,82 - 1098,03 -6,39 -6,82 1102,41 - 1104,02 -6,20 -6,45 1105,83 - 1110,30 -6,73 Punte min. - max. 1085,00 - 1103,00 1096,00 - 1117,00 1095,00 - 1126,00 Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio. Gasolio Auto (‘000 lt) -8,64 972,44 - 974,16 -8,62 -8,27 977,06 - 980,71 -8,87 -9,73 981,74 - 985,78 -9,40 Punte min. - max. 967,00 - 981,00 971,00 - 992,00 977,00 - 999,00 Gasolio agricolo (‘000 lt) -8,43 495,10 - 496,51 -9,17 -7,24 500,50 - 503,47 -8,26 -10,28 500,95 - 504,58 -9,71 Punte min. - max. 489,00 - 502,00 493,00 - 511,00 496,50 - 519,00 Gasolio risc.to (‘000 lt) -8,57 742,82 - 743,99 -8,61 -8,60 752,71 - 755,08 -9,93 -10,62 759,44 - 765,30 -7,85 Punte min. - max. 733,00 - 750,00 744,80 - 776,00 746,00 - 775,00 O.c. fluido 3/5 (‘000 Kg) n.d. - n.d. n.d. - n.d. -5,40 527,10 - 532,60 -5,00 Punte min. - max. 518,50 - 544,00 O.c. denso Btz (‘000 Kg) -2,19 297,41 - 298,87 -2,11 -1,83 317,17 - 318,78 -1,79 -1,98 335,05 - 344,33 -2,42 Punte min. - max. 284,00 - 315,00 311,44 - 324,90 323,42 - 354,00 La rilevazione è effettuata su un campione di operatori selezionato su base geografica in funzione dei volumi dei consumi. Per ogni prodotto è indicata una forchetta di quotazioni medie, praticate dalle compagnie petrolifere ai rivenditori al netto di Iva per pagamenti a 30 giorni, con l’indicazione delle relative variazioni rispetto alla rilevazione precedente e delle punte minime e massime. Andamento del mercato Il trend ribassista in Mediterraneo, che ha portato le quo- hanno lasciato sul terreno tra 6 e 7 euro, mentre il denso Btz tazioni Cif a livelli che non si registravano da inizio novembre 2. Sul Cif Med del 7 giugno, convertito in euro al cambio di in un periodo solitamente di prezzi in salita, sta spiazzando i 1,1217 dollari, la benzina si è attestata a 337,05 euro per mille rivenditori nelle strategie d’acquisto. Questa mattina il gaso- litri, il diesel 10ppm a 324,30, il gasolio 0,1 a 314,70 e il denso lio autotrazione (agricolo e motopesca) ha ceduto altri 2 euro Btz a 267,01 euro per mille chili. Domani quindi la benzina ri- per mille litri e il risca tra 2 e 3 euro. La benzina e il denso Btz prenderà a scendere con altri 6 euro in meno sul listino, i gasoli invece sono rimasti pressoché invariati. Dalle forchette medie nazionale e agricolo di 3, il risca e il denso Btz di 4 scarsi. Sul rilevate questa mattina nelle tre macroaree di riferimento si può fronte approvvigionamenti viene segnalata non disponibilità di ricavare, in base alle variazioni indicate, il prezzo medio Siva risca su Livorno fino a lunedì. (C.B.) della benzina, che si aggira intorno ai 1096 euro per mille litri al Nord, ai 1103 al Centro e ai 1108 al Sud più Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 7 euro e tra Centro e Sud più Isole di 5. Il prezzo medio Siva del gasolio autotrazione è di 973 euro al Nord, di 979 al Centro e di 984 al Sud e Isole. Gasolio motopesca (‘000 lt) Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 6 euro e tra Centro e Sud più Isole di 5. Il prezzo medio Siva del gasolio agricolo è di 496 euro al Nord, di 502 al Centro e di 503 al Sud -9,69 367,76 – 370,17 -10,50 e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 6 euro Punte min-max 350,00 – 385,50 e tra Centro e Sud più Isole di 1. Il prezzo medio Siva del risca è di 743 euro al Nord, di 754 al Centro e di 762 al Sud e Isole. Dato nazionale. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 11 euro e tra 9 Centro e Sud più Isole di 8. Ieri mattina la benzina e i gasoli
Le notizie dell’ultimo mese* DAY 2 Notiziario Società e associazioni Impianti Esso, gestori Petrolifera Adriatica Impianti Esso, Petrolifera Adriatica: confermano sciopero sciopero irresponsabile Nonostante l’invito al tavolo del confronto da parte di Pe- Lo sciopero proclamato dai gestori carburanti trolifera Adriatica, le associazioni dei gestori confermano lo DAY 3 degli impianti Petrolifera Adriatica è “un grave sciopero del 24 maggio. “Le Organizzazioni di categoria dei gesto di irresponsabilità”, anche perché arriva gestori Faib, Fegica e Figisc confermano lo sciopero già pro- “nonostante la piena disponibilità più volte clamato che coinvolge, dalle ore 19.00 del giorno 23, alle rappresentata e finanche comunicata per iscrit- ore 7.00 del giorno 25 maggio, i punti vendita della Petro- to e l’invito a un confronto negoziale” da parte lifera Adriatica a marchio Esso posti in Toscana, Marche e della società. È quanto sottolinea Petrolifera Adriatica in Abruzzo”. La decisione è stata assunta in una riunione svol- una nota. La società chiede di assumere “posizioni in tasi questa mattina. linea con quanto verrà concordato nell’incontro fra le tre I gestori parlano di “reazione scomposta di Petrolifera Adria- sigle e Retitalia” nell’incontro in programma il prossimo tica alla proclamazione dello sciopero” che “conferma l’at- 25 maggio. teggiamento prevaricante e aggressivo con il quale si pone Secondo il retista si tratta di un comportamento “non incen- nei confronti dei singoli gestori, perché cedano alle pressioni trato sui principi della correttezza e della buona fede” e “un esercitate e volte ad imporre loro, senza resistenze, le con- grave gesto di irresponsabilità nell’interesse dei gestori e dei dizioni unilateralmente ed arbitrariamente decise dal mede- lavoratori che si dichiara di rappresentare, un mero tentativo simo retista”. di prevaricazione in spregio alle stesse normative di settore Nella nota congiunta, le tre sigle sottolineano che “per lun- più volte richiamate”. ghi mesi Petrolifera Adriatica si è sottratta ad ogni tipo di Petrolifera Adriatica denuncia inoltre la “campagna mediati- sollecitazione” e che “sono pronte a verificare nei fatti la ca diffamatoria” e la “pressante attività propagandistica da reale portata della disponibilità al confronto ora manifestata parte di delegati delle tre sigle, spesso volta a creare aspet- pubblicamente (ma negata nel corso della riunione del 10 tative irrealizzabili e a fomentare atteggiamenti di contrap- febbraio 2017)”. posizione che possono produrre unicamente pregiudizievoli D’altronde, concludono i gestori, “il rispetto delle leggi non rotture verso coloro i quali tendono a non aderire a tali for- è negoziabile” e le associazioni “invitano perciò nuovamen- me di protesta”. te Petrolifera Adriatica ad uniformare da subito i propri com- Secondo la società, “l’imposizione di schemi precostituiti, portamenti, indipendentemente dal giudizio che il medesi- di modelli passati che si sono già dimostrati inefficaci, rite- mo retista ha sulle iniziative sindacali adottate, agli obblighi niamo sia un modus operandi che penalizzi in primis pro- che il quadro normativo le impone. E visto che il mondo (o prio le persone che si ritiene di voler difendere. Nell’intento il mercato) non finisce con lo sciopero del 24, la categoria infatti di riconoscere il gestore come vero protagonista ed verificherà la concreta disponibilità di Petrolifera Adriatica a imprenditore, vediamo costruttivo un dialogo in cui ciascu- partire sin dal 25 maggio”. (22/5) na delle parti metta a disposizione realmente il proprio va- lore: quanto al titolare della stazione di servizio, in qualità UP, protocollo con Cciss per sicurezza trasporto di investitore, le proprie capacità di cogliere le opportunità Il Centro coordinamento delle informazioni sulla sicurezza del mercato, di realizzare strutture moderne e competitive; stradale (Cciss) del ministero delle lnfrastrutture e dei Tra- quanto alle Federazioni rappresentative dei gestori soluzio- sporti (Mit) e Unione Petrolifera hanno firmato il 19 maggio ni di efficentamento del business degli stessi, quali migliori un protocollo d’intesa per promuovere la sicurezza stradale convenzioni bancarie e assicurative, linee di fido aggiunti- nell’ambito del trasporto prodotti petroliferi sul territorio na- ve, formule contrattuali alternative, garanzie per l’aumento zionale. delle condizioni di pagamento, assistenza fiscale e ammini- Il protocollo, si legge in una nota, rimanda alla stipula di strativa volta a superare le difficoltà in cui spesso i colleghi specifiche convenzioni tra il Cciss e i singoli operatori (azien- incappano nella burocrazia degli enti perdendo importanti de committenti e trasportatori), per la trasmissione delle opportunità commerciale”. informazioni relative al trasporto dei carburanti, al fine di “Petrolifera Adriatica – conclude la nota – rinnova la ottimizzare la pianificazione logistica e gestire con maggio- propria disponibilità a riprendere le attività negozia- re efficacia eventuali eventi critici nella circolazione stradale. li avviate il 10 febbraio 2017 sottolineando, anche in Ciò rappresenta un cambio di passo nella distribuzione delle questa sede, che l’eventuale conferma della giornata di notizie utili alla fluidità ed alla sicurezza della circolazione, chiusura non produrrebbe altro risultato che alimentare consentendo al Cciss di passare da mero collettore di infor- ingiustificatamente dei contrasti oltre che danneggiare mazioni a componente attiva del processo di rilevazione. tutte le parti interessate senza tuttavia trarne giova- Con la sottoscrizione del protocollo, Unione Petrolifera riba- mento alcuno”. (22/5) disce l’attenzione del settore petrolifero sul tema non solo 10
della sicurezza nel trasporto, ma della tracciabilità dei flussi sottoscritti, con l’avviso che diversamente la protesta in atto di prodotto che transitano sul territorio nazionale. si allargherà a tutta la rete Esso”. (25/5) La finalità del protocollo è quella di definire le modalità DAY 2 di interscambio con il Cciss dei dati di traffico, dei cantie- Exxon e Total, chi svende prima? ri stradali e delle informazioni sul monitoraggio dei mez- Siamo ormai alla svendita di importanti fette della rete carbu- zi adibiti al trasporto di carburanti, creando le precondi- ranti italiana, con la Exxon che la prossima settimana dovreb- zioni per la stipula, da parte delle associate interessate be finalizzare il collocamento dell’ultimo e più sostanzioso e dei relativi trasportatori, di singole convenzioni. UP si DAY 3 pacchetto del “modello grossista”, forte di circa 1.200/1.400 impegna a promuovere l’adesione volontaria delle pro- punti vendita dopo i circa 600 collocati a partire dal 2012, prie associate attraverso singole convenzioni con Cciss, mentre si è in attesa di sapere a chi andranno i circa 1.700 adesione di tipo volontaristico che coinvolgerà mezzi punti vendita di proprietà di TotalErg, la cui ultima deadline dotati di telecontrollo. L’attivazione delle convenzioni era fissata per il 28 aprile. E in entrambi i casi l’acquirente consentirà al Cciss di tracciare la movimentazione di pro- più gettonato è l’irlandese DCC. L’alternativa, soprattutto se dotti petroliferi e quindi fornire, in caso di incidente che dovesse prevalere come ultima soluzione il modello spezza- coinvolga il mezzo, informazioni preventive ai mezzi di tino, sarebbero grossi retisti del Nord Italia già detentori di intervento per una più efficacie gestione dell’emergen- importanti pacchetti. Parliamo di svendita perché i numeri za. Le informazioni sui mezzi che verranno monitorati sono grossi, le trattative si stanno trascinando ormai da trop- dal Cciss, assicurandone la dovuta riservatezza, riguar- po tempo e i potenziali acquirenti non sembrano disposti a deranno la targa del mezzo; la tipologia di prodotto impegnare grandi cifre. Mentre dal lato venditori il bandolo Adr ed altre informazioni disponibili (quali ad esempio: della matassa è in mano ormai alle case madri, poco dispo- quantità presenti nella cisterna, latitudine/longitudine, ste a tergiversare. Ne uscirà comunque un riassetto radicale velocità/direzione del mezzo. (23/5) della rete con cui tutti dovranno fare i conti. (30/5) Petrolifera Adriatica, i gestori: Esso non può Francia, benzinai a secco per lo sciopero dei chiamarsi fuori trasportatori “I gestori dei punti vendita della Petrolifera Adriatica a mar- Diverse centinaia di punti vendita carburanti in Francia sono chio Esso hanno aderito sostanzialmente nella loro totalità a corto di prodotto per via dello sciopero dei trasportatori di nelle tre Regioni (Toscana, Marche e Abruzzo) nella quali merci pericolose in corso da sei giorni. Il disagio riguarda in era stato proclamato lo sciopero della giornata di ieri”. È particolare la regione parigina dell’ Ile-de-France. quanto si legge in una nota congiunta di Faib, Fegica e Secondo l’agenzia France Presse sono 840 le stazioni in Figisc, che chiamano in causa in modo pressante la Esso, difficoltà di cui 400 completamente a secco, sulle 11.000 prefigurando la possibilità di uno sciopero sull’intera rete circa presenti sul territorio nazionale e 1.000 nel territo- del marchio. rio parigino. Secondo fonti sindacali 400 punti vendita Secondo i gestori “si tratta di un segnale inequivocabile sono a secco e quasi 500 quelle a corto di prodotto. che le gestioni, che compongono la parte essenziale della Secondo l’associazione petrolifera francese Ufip sono un forza vendite di Petrolifera Adriatica, hanno inteso conse- centinaio su 600 i punti vendita delle compagnie dell’Ile- gnare alla riflessione del retista. Arroccarsi dietro posizioni de-France a corto di rifornimenti. paternalistiche pare, a questo punto, non essere sufficien- Non rileva invece difficoltà dai propri associati la Fédération temente adeguato a rispondere alle sollecitazioni ricevute française des combustibles, carburants et chauffage (FF3C), e che trovano riscontro tangibile nell’adesione compatta la sigla che raccoglie i retisti con le loro 1.700 stazioni circza della categoria”. (per lo più al di fuori dell’area parigina). (31/5) Le federazioni “reiterano perciò il loro invito a Petrolifera Adriatica ad applicare per intanto l’Accordo economico Rete carburanti, il rilancio di Aldigas normativo trasferito dalla cedente Esso e ad aprirsi real- Fondata nel 1978 da Hans Bott come associazione laziale mente ad un confronto che deve ricomporre la vertenza distributori stradali Gpl autotrazione, Aldigas due anni fa in tempi brevissimi, restituendo al necessario rapporto di si è trasformata in Libera Associazione Italiana Distributo- collaborazione la relazione tra Petrolifera Adriatica ed i ri Gas e Affini ed è presieduta da Stefano Timpani, uno gestori dei suoi impianti. Si ascolti il segnale della catego- dei due amministratori delegati di Sead 1980 Spa, società ria – sottolinea la nota – per dare risposte concrete, in as- attiva nella distribuzione carburanti a Roma e nel Lazio. senza del quale i gestori a marchio sono pronti a replicare A seguito di questa trasformazione il 1° marzo scorso nuove tornate di chiusura e proteste oltre a ricorrere nelle l’Associazione è stata riconosciuta e accreditata a tutti gli sedi opportune per il rispetto dei diritti garantiti dalle leg- effetti dal Mise nell’apposito registro trasparenza. Attual- gi dello Stato”. mente ai suoi associati fanno capo oltre 300 impianti tra Infine, il richiamo alla Esso: “le federazioni ribadiscono che la Lazio e resto d’Italia. Nata per tutelare i rivenditori di Gpl, Esso italiana non può chiamarsi fuori dalla vertenza aperta e oggi l’associazione cura gli interessi sia di titolari di im- 11 deve pretendere dall’acquirente il pieno rispetto dei contratti pianti dotati di carburanti tradizionali, Gpl e metano, sia
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