LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso

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LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
Anno LXVII - Maggio 2021 - N. 1 - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abb. Post. - 70% - NE/TV - Tassa Pagata - Taxe Perçue

                                                                                                                             ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - PERIODICO DELLA SEZIONE DI TREVISO
                                                                                                                                Bollettino informativo inviato gratuitamente ai soci - In caso di mancato recapito, inviare a Treviso Cpo per la restituzione al mittente previo pagamento resi

                                                                                                                                                                LETTERE
                                                                                                                                                               DAL FRONTE
                                                                                                                                                                 COVID
LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
EDITORIALE
                  Anno LXVII
             n.1 Agosto 2021
      COMITATO DI REDAZIONE
                   Presidente
                Marco Piovesan

                            Direttore
                          Sara Zanotto          Un saluto a tutti,
                                                non posso che iniziare questo editoriale con il mio più sincero
                            Redattori
                                            e profondo ringraziamento per la rinnovata fiducia dimostratami
      Piero Biral, Alessandra Metelka,
       Enrico Borsato, Paolo Carniel,       rieleggendomi come Vostro Presidente per il triennio 2021-
          Isidoro Perin, Ivano Stocco,      2023. Quest’anno con il rinnovo del consiglio si applica
         Renzo Toffoli, Franco Zorzan       ufficialmente il nuovo regolamento sezionale, portando da 24 a
                                            20 raggruppamenti, un rinnovamento che non deve spaventare
           Hanno collaborato alla
realizzazione di questo numero:
                                            o portare freddezza e rigidità, ma anzi, ci proietta ad una visione
     Piovesan Marco, Crosato Bruno,         ottimistica del futuro, consapevoli della mancanza di nuovi
       Nino Forner, Franco Giacomin,        “rincalzi” nelle nostre fila, ma sempre più pronti a fare più cordata
      Sergio Furlanetto, Cleto Barbon,      per tenerci uniti, solidi, robusti per dimostrare sempre più di la
   Associazione battaglia del Solstizio
                                            grande forza della nostra Associazione che ci lega insieme con
                    Autorizzazione          valori che superano i confini e i campanilismi.
  Trib. di TV n. 127 del 04/04/1955             Molti consiglieri finiscono il loro mandato ed altrettanti di
                                            nuovi sono entrati. Un ringraziamento particolare agli uscenti, un
                  Redazione A.N.A.          forte Grazie per il vostro lavoro e disponibilità. Un benvenuto ai
           Via S. Pelajo, 37 | Treviso
                   Tel. 0422 305948
                                            nuovi, certo che affronteranno questo incarico con spirito alpino
                    fax 0422 425463         e che sapranno mantenere saldi i nostri valori attraverso un sano
     E-mail: fameja.alpina@gmail.com        e costruttivo confronto interno e con i propri capigruppo.
                     www.anatreviso.it          Ormai siamo nel pieno del nostro Centenario... la presentazione
                                            ufficiale è stata fatta e prepariamoci a vivere l’avvicinamento a
                             Stampa
              Tipografia Marca Print        quelle che saranno le date più significative della nostra Sezione,
   www.marcaprint.it - info@marcaprint.it   della nostra storia; sul prossimo numero di fine estate avremo
            azienda certificata FSC         delle anticipazioni sui contenuti degli appuntamenti e qualche
  C.C.P. n. 11923315 intestato alla         anteprima sul libro centenario.
             Sezione ANA di Treviso                                                       Il Vostro Presidente
              Sped. in abb. postale
                                                                                             Marco Piovesan
             2° quadrimestre 2021

 2                                               Fameja            Maggio
                                                  Alpina           2021
LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
SOMMARIO
                                                                                     Editoriale                                                              2
                                                                                     Posta alpina                                                            4
   Cari Alpini miei,                                                                 Dalla Sezione                                                           6
   in questo numero sono raccolti la prima parte di articoli
che ora stanno iniziando ad arrivare complice l’apertura                                   C'è Posta per me.........................................6
post restrizioni e questa nuova normalità che ci trova tutti                               Addio all'ultimo reduce Galilea..................10
frenetici.
                                                                                           Guardiania sacrario Cima Grappa...............11
    Non preoccupatevi se non trovate in questo numero
riscontro ad alcuni dei vostri articoli, usciremo con due                            Protezione Civile                                                   12
numeri ravvicinati di Fameja Alpina. Ora e a ridosso della                                 Ospedale Noale...........................................12
fine dell’estate, quindi fine agosto/inizio settembre per
essere pronti per celebrare il Centenario con tutte le sue                                 Protezione Civile 2020................................13
manifestazioni.
                                                                                           La Protezione Civile agli albori...................14
    Ringrazio chi mi ha chiesto in qualsiasi modo come sto in                        Cultura                                                             17
questo periodo, chi comprende, chi si mette a disposizione..
allargo a tutti l’invito di essere protagonisti di Fameja Alpina,                          Monumento Fagarè....................................17
non solo per quanto riguarda la scrittura di articoli, ma anche
come parte viva della redazione… carta e penna ci sono per                                 100 anni un silenzio...................................20
tutti…                                                                                     Toni e Bepi..................................................21

  Grazie alla mia Redazione: comprensiva, efficiente..                                     Villa Berti Nervesa......................................22
Quercia dove ristorarsi all’ombra, quando il sole estivo
                                                                                           Grande Guerra in montagna......................24
sembra bruciare troppo.
                                                                                     Vita di gruppo                                                      27
   Perdersi è consentito, solo se si trova poi la rotta.
                                                                    Sara             Anagrafe                                                            36

                       Retro di copertina: alcune pagine del quaderno dove il soldato Massimiliano, una volta rientrato dalla guerra
                  (1915/18), scrive le sue memorie e le sue vicende dalla partenza da Bolzano alla fine della guerra, fino all'arrivo
                     a Feldkirchen in Carinzia, dove il nostro esercito aveva inviato le truppe per preservare la sovranità territoriale
                   all'Austria, presa di mira dalle fameliche truppe slave che volevano impossessarsi della bella regione austriaca.
                         Qui il soldato trascorre tutto il 1919 sino al suo congedo, descrivendo i rapporti con la popolazione locale.

                                            Fameja                 Maggio                                                                                3
                                             Alpina                2021
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Posta Alpina

             LO SPRITZ

   Il termine latino per indicare il ricciolo, cioè le nuvole che formano il cielo a pecorelle e son foriere di
maltempo è cirrus. Cumulus serve per descrivere quelle nuvole bianche e gonfie che assumono a volte la
forma di candide montagne in un cielo estivo. Nimbus indica invece una massa di nuvole portatrici di
pioggia.
   Ed infatti stasera piove. È una pioggia autunnale leggera ma persistente che, sferzata da un vento gelido,
rimbalza sul letto di foglie morte regalando un profumo di antico. Ogni volta che alla sera esco in giardino
e mi ritrovo in una tale situazione non rientro subito in casa. Mi appoggio al muro per proteggermi o
nascondermi, non so, e con il cuore e la mente ritorno al passato. Torno sempre agli anni settanta, periodo
nel quale ho fatto il corso di ufficiale alpino ad Aosta.
   Mi rivedo giovane sentinella alla porta carraia, alla polveriera o agli elicotteri... non fa differenza.
Quattro ore di guardia solo e al freddo, magari sotto la pioggia, alternate a quattro ore di sonno, con
gli scarponi sempre addosso ed il fucile e l’elmetto appoggiati alla brandina di tela rigida. Al mattino,
smontato dal servizio di guardia, mi aspettavano ore di lezione in aula oppure marcia o addestramento
al combattimento: per capirci sbalzare rasoterra zigzagando al passo del leopardo. Poi mi rivedo giovane
sottotenente pieno di paure, incapace di non sbagliare con i bravi e tolleranti coetanei, provenienti da
mezza Italia, che formavano il mio plotone della 155ma compagnia mortai da 120, Battaglione Gemona
della gloriosa Brigata Julia.
   Solo a scriverlo mi si gonfia il petto. Chissà perché. Ogni cosa di quell’anno obbligatorio di servizio alla
Patria ti resta impressa dentro e la porti con te per tutta la vita. Quanti errori che potevo evitare e quante
decisioni affrettate. Ma anche che grande esperienza di vita e quanti bei ricordi. Penso con affetto ai
ragazzi che hanno condiviso con me quel periodo. Ero spesso troppo duro con loro, magari sbagliando, ma
guai a toccarmeli. Alla fine tra mugugni ed imprecazioni tutti remavamo sempre verso la stessa direzione:
ricordo la loro preparazione, le loro capacità e il loro senso di cameratismo e solidarietà. Il più forte aiuta
chi non ce la fa. Il giovane rispetta l’anziano. Nessuna distrazione. Non era facile, durante un intervento
di compagnia, con il mortaio da 120 dover sparare a 4 km di distanza per centrare l’obiettivo senza
sbagliare nessun passaggio. Avevamo solo vent’anni, una vita fa, ma credo si trattasse di un’altra Italia …
E ritorno di colpo al presente.
   Continua a piovere sulle foglie e sul mondo. Appoggiato al muro resto ancora lì a pensare: oggi
prevalgono l’individualismo, la banalità e la volgarità ed è in corso una guerra subdola e devastante.
Siamo in piena pandemia dove un nuovo virus ci regala 700 morti al giorno. Allora mi chiedo: “nel 2020
a vent’anni è proprio così difficile rinunciare ad uno spritz?”
   La leggera nebbiolina che sto respirando mi penetra nelle ossa e il brivido corre lungo la schiena, rientro
in casa con sottile senso di disagio nel cuore.

                                                                                        Paolo Targhetta
                                                                    gruppo Alpini di Castelfranco Veneto

4                                             Fameja             Maggio
                                               Alpina            2021
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Posta Alpina

                                                     Libertà?

   Cara Direttoressa Sara, perdonami per il mezzo          la Polizia Locale. Purtroppo i negazionisti “no mask”
con cui ti scrivo: mi è ormai più facile buttar giù due    non aspettano altro, inscenano il loro teatrino e
righe, anche di getto, sulla tastiera, che destreggiarmi   l’argomento principe è che noi alpini limitiamo
con carta e penna senza pasticciare!                       la loro libertà giungendo, in un caso estremo, a
   Vorrei intitolare il mio contributo “Libertà?”,         paragonarci ai nazisti che deportarono gli Ebrei ed
ma prima ti racconto come ho trascorso questo lungo        ai collaborazionisti che li denunciarono!!
anno “ da alpino”: su questo punto, un po’ come tutti,        Ti dirò: non è facile mantenere la calma al
ho dovuto ricalibrare impegni e priorità, perché           cospetto di tanta arroganza, ma ci siamo sempre
una vita associativa prima scandita da cerimonie,          riusciti; tuttavia un unico individuo del genere
anniversari, raduni, intervallati da servizi, concerti     riesce a mortificarti più di quanto gli altri mille ti
e ritrovi conviviali, si è riconvertita ed ha intrapreso   gratifichino.
una direzione tutta indirizzata a far fronte alla             E poi … resta il tarlo: se ci fosse una punta di
MMM (minuscola mortale minaccia). Vestendo                 ragione anche nella sua affermazione? Davvero
i benemeriti panni della Protezione Civile ANA,            posso essere interpretato come un kapò di una
oppure la rossa giacca del Gruppo, ho sempre potuto        nuova strisciante forma di dittatura? Proviamo a
esprimere ed appagare la mia voglia di lavorare            ragionare: indosso la mascherina non certo perché
bene con i miei amici aiutando il prossimo. Il             mi piace - e appena sono al sicuro (casa, auto, luogo
servizio presso il mercato di Treviso, richiestoci per     isolato) la tolgo e respiro libero - ma perché il presidio
poter mantenere viva questa vivace realtà, ha visto        correttamente calzato ferma il droplet e ostacola il
rispondere “Sì” a molte penne nere del Gruppo che          mio essere potenziale minaccia verso il prossimo …
prima frequentavano poco la Sede, ed ora siamo una         fino a prova contraria. Per spiegarsi, non protegge
compagine davvero affiatata in cui ognuno gioisce nel      me, ma chi mi circonda da me. Tu negazionista
lavorare insieme! No, confesso che in questo momento       (?!) dici che richiedendoti di adeguarti alla legge
non mi manca poi così tanto la “vita di prima” (ma         limito la tua libertà, adducendo il motivo che non
sono certo che quando potrà riprendere la apprezzerò       hai mai contaminato nessuno: ma perché la TUA
con tutto il cuore), perché ho avuto la fortuna di         libertà dev’essere privilegiata a scapito di quella degli
vivere la mia alpinità senza sentirmi solo e frustrato.    altri? Se puoi tu adottare comportamenti pericolosi,
   Vengo ora a giustificare il titolo. Nello svolgimento   io dico che lo possono tutti, con le conseguenze
del servizio d’ordine agli accessi al mercato, vedo        che -forse- anche tu riesci ad immaginare. Essere
sfilare mille, duemila e più cittadini, tutti rispettosi   libero in un Paese libero significa assumersi quelle
delle normative per la prevenzione dei contagi:            poche responsabilità e sacrifici che sono richiesti al
molti ci salutano e ci ringraziano … purtroppo però        cittadino per salvaguardare l’incolumità di tutti; le
capita talvolta - una, al massimo due nell’arco            risorse di cui disponiamo sono limitate e non possono
della giornata - la persona che ostentatamente non         essere sprecate per porre rimedio alle scelleratezze di
porta la mascherina, oppure pretende di accostarsi         qualche imbecille egoista!
alle bancarelle pedalando sulla propria bicicletta            Parlarne con te mi ha fatto bene, ne sono ora
“slalomando” fra la gente: la nostra consegna non ci       fermamente convinto più che mai, e ti saluto cara
consente di imporre alcunché a chicchessia, ma solo di     Sara, sperando davvero di riabbracciarci presto.
fare opera di convincimento allertando nel contempo
                                                                                               Carlino Opale

                                           Fameja            Maggio                                                 5
                                            Alpina           2021
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Dalla Sezione

                      C’È POSTA PER ME...
               L’idea mi è venuta una sera        testo al pc da accompagnare           diretta… sento anche io
            davanti al caminetto, terminata       all’originale, consapevoli forse      il desiderio di un forte
            l’ennesima video chiamata di la-      che la loro scrittura assomiglia      abbraccio; sarebbe il segnale
            voro, terminata di scrivere l’ul-     a quella delle ricette dei dottori:   che il vigliacco l’abbiamo
            tima mail, risposto all’ennesimo      un po’ difficile da decifrare.
                                                                                        distrutto..”
            messaggio che ormai poco aveva           Ho aspettato con gioia il po-
            di affettuoso.. stanco anche lui      stino, che di solito porta bollette
                                                                                           Mi è stata raccontata la tra-
            di trasmettere sentimenti così        da pagare e mi sono sentita grata
                                                                                        gica vicenda della perdita di un
            grandi, via rete.                     di ricevere così tanto affetto.
                                                                                        compagno nei campi invernali:
               Non vi nego che, anche se la          Come sto io? Me lo avete
                                                                                        ricordo riaffiorato sistemando
            mia “tenera” età dovrebbe ap-         chiesto quasi tutti.
                                                                                        vecchie foto, vecchi libri.. Ne
            passionarmi alla tecnologia e            Se devo essere sincera è un
                                                                                        traspare tanto dolore ancora,
            per quanto io la trovi da un lato     sentimento nuovo,... sarà che
                                                                                        ricordi che riaffiorano facendo
            molto utile e per certi versi in-     sto diventando grande e che le
                                                                                        sicuramente sanguinare un po’
            dispensabile, non mi piace e mi       favole che mi raccontavo tem-
                                                                                        questa ferita mai rimarginata.
            fa pensare con molta amarezza         po fa non trovano riscontro
                                                                                        Sono grata di essere custode
            che forse, a forza di essere mol-     nella vita di tutti i giorni. Ci
                                                                                        di un ricordo che ancora pul-
            to connessi dentro... ci siamo in     raccontano che per ogni drago
                                                                                        sa, vive “..ti ho raccontato una
            verità chiusi fuori.                  feroce c’è qualcuno che ci pro-
                                                                                        cosa vissuta, ed ora mi sento più
               Senza chiavi. Senza campa-         tegge, ma nelle favole moderne
                                                                                        leggero”. Felice di portare legge-
            nello. Senza ormai più modo di        questo non succede. Ho impara-
                                                                                        rezza..
            entrare.                              to, in questo periodo di Covid,
               Così, dopo queste riflessio-       di distanziamento, a essere più
            ni, maturate in tempo Covid,          sincera con i miei sentimenti, a
            ho pensato di scrivervi, una          raccontarmi la favola così com’è,        “E’ triste non poter fare
            mail (ahimé) per fare più velo-       senza molta fantasia. Ho impa-        le riunioni del Gruppo,
            ce, ma per regalarvi quello che       rato che nonostante le tante          non poter metterci attorno
            per me è un momento magico:           burrasche, il sole brilla sempre.     ad un tavolo per parlare
            carta, penna e qualche pensiero       Ho imparato che sono una ra-          guardandoci negli occhi.
            di troppo da trasferire su car-       gazza fortunata, nonostante le        Sono fiero del mio Gruppo,
            ta per liberare un po’ di posto       burrasche, e che esservi amica è      come da tradizione alpina,
            nella mente. “Alpini miei, come       uno dei più bei regali di sempre.
                                                                                        ha cercato di essere utile alla
            state?”                                  Vi lascio alcuni frammenti
               Mi avete emozionato, molto.        di lettere, sperando di poterle
                                                                                        comunità in questo difficile
            Mi ha avete confermato quello         esporre in una mostra o racco-        periodo. Questa pandemia
            che sapevo, ma che avevo tanto        gliere in un libro. Continuate a      resterà nella storia e mi
            desiderio di leggere: che siete       scrivermi, mi rendereste felice:      ha insegnato che la felicità
            unici.                                Sara Zanotto, Via Monsignor           sta nelle piccole cose, nel
               Mi avete regalato pezzettini       Cuccarollo 35, Casoni di Mus-         condividere momenti con
            nascosti della vostra vita, in-       solente 36065.                        amici, e che la libertà non
            chiostro vitale e prezioso. Vi sie-                                         ha prezzo, mi ha insegnato
            te divertiti a scrivermi su qualsi-     “ ...scrivo perchè è un             che si può sorridere con gli
            asi pezzo di carta, con qualsiasi                                           occhi ma senza mascherina
                                                  modo per rilassare il nostro
            grafia; alcuni di voi hanno avuto
                                                  animo in un momento che ci            è meglio!”
            la premura di scrivere anche un
                                                  impedisce la comunicazione
6                                             Fameja             Maggio
                                               Alpina            2021
LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
Dalla Sezione

   “Così scrivendo mi sto          ‘Nonno oggi c’ è il sole e       persone, in modo particolare
rendendo conto che è da            f inalmente posso andare         gli anziani, quando andavo
tanto tempo che non scrivo         fuori a giocare’. Dovremmo       a consegnare la spesa oppure
più a nessuno su carta, è          imparare dai bambini che         i pacchi della Caritas”
bello poter rivivere questa        a volte basta così poco per
emozione, anche perché lo          essere sereni!                      “Ma è proprio nei giorni
scritto mi da l’impressione                                         più tristi che c’è la conferma
che rimanga più di una mail           “Sono fiducioso perchè        di un valore aggiunto che
sintetica e frettolosa”            ci sono gli alpini, che in       ci contraddistingue come
                                   questo periodo mi hanno          popolo: la solidarietà! Tutti
  “Come sto? Lei mi chiede!        dimostrato tantissime cose e     insieme, tutti uniti!
Come alpino e come uomo            sono onorato di farne parte.         Allora per una volta
ne sto sof f re nd o e mi          Mi trasmettono fiducia,          p ro v i a m o a ve d e re il
sento inquieto. Siamo in           Mi fanno sempre credere          bicchie re me zzo pie no
parcheggio, siamo sempre           che le cose possano andare       in questa catastrofe: nel
più lontani tra di noi,            meglio, che con il buon          bisogno, nella sofferenza,
soprattutto è molta la             senso e spesso la semplicità     ne i mome nti più dur i
mancanza dei rapporti              tutto si possa risolvere. Se     l’Italia del volontariato c’è.
umani e tutto quello che ne        qualcuno ha bisogno, loro ci     Sottolineando che anche negli
deriva”                            sono. Non perdono tempo e        anni della digitalizzazione
                                   non fanno mai per interesse      un computer non potrà mai
   “Dopo lo sfogo.. Sento che      personale. Ma ancora più         sostituire quel che l’uomo
in questo ultimo anno ho           importante è che in quello       da. Ripartiamo da qui e
cominciato ad apprezzare           che fanno ci mettono il          cerchiamo di tramandare
tante cose che prima non           cuore, e non promettono          il più possibile ai nostri
consideravo abbastanza.            cose inverosimili perché per     f igli e nipoti lo spirito
Nello stare a casa ho capito       un alpino la parola data è       inossidabile dell’Alpinità
che la famiglia è la cosa più      sacra. Questo gli alpini mi      e del volontariato perché
importante della mia vita,         hanno insegnato: ‘Se hai         il mondo ne ha e ne avrà
ma anche i miei compagni           cuore, donalo!’”                 sempre più bisogno”
alpini, quanto mi mancano!”
                                      “Grazie Sara per avermi
   “Ecco cosa ci ha insegnato      permesso di scrivere a mano          Ringrazio, non me ne voglia-
                                   in forma così diretta, senza     te, una persona in particolare: la
questo contesto storico:
                                   tanto meditare e correggere…     signora Giovanna. Non è alpina,
dopo che tutto questo sarà                                          ma il suo compagno di vita lo è
passato apprezzeremo di            era dai tempi della Naja che
                                                                    stato. Grazie Giovanna, anche
più il rivederci, il risentirci,   non scrivevo una lettera a
                                                                    io ho re-imparato a godere del
il riconoscersi, finalmente        mano e a quel tempo era per      sole, del verde, del blu del cielo..
ci stringeremo la mano, ci         la morosa!”                      “ a parlare con gli occhi quando
guarderemo negli occhi e                                            incontro qualcuno e lo saluto..”.
scopriremo che il sorriso è il        “Quanta tristezza nel         Ti abbraccio forte e sono certa
dono più bello che possiamo        vedere la f ila di camion        che il tuo alpino, è orgoglioso
ricevere e donare, negli occhi     militari a Bergamo che           di averti trasmesso così tanta
scorgeremo l’emozione di           portavano via i nostri vecchi:   alpinità.
                                                                        Il presente che scriviamo
una lacrima e la voglia di un      coloro che hanno ricostruito
                                                                    oggi, sarà la memoria che legge-
futuro migliore a cui nessuno      l’Italia dopo la guerra.         ranno domani. Siate autentici e
rinuncia di sperare”                  Il sentimento che più         generosi di parole e gesta buone.
                                   mi è rimasto impresso è                            Il Direttore
  “La mia nipotina di sette        il dispiacere che ho colto                                Sara
anni un giorno mi ha detto:        nei volti e negli occhi delle

                                           Fameja             Maggio                                              7
                                            Alpina            2021
LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
Dalla Sezione

8               Fameja    Maggio
                 Alpina   2021
LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
Dalla Sezione

Fameja    Maggio               9
 Alpina   2021
LETTERE DAL FRONTE COVID - Sezione Alpini Treviso
Dalla Sezione

                ADDIO ALL’ULTIMO ALPINO
                 NAUFRAGO DEL GALILEA
È andato                                                                                 100 anni e da circa un mese era
                                                                                         rimasto vedovo: la sua precaria
avanti Onorino                                                                           salute lo ha portato all’ospedale
Pietrobon,                                                                               da dove non è più uscito.
                                                                                            Sette Sezioni presenti al fu-
classe 1921                                                                              nerale, celebrato presso la chiesa
                                                                                         parrocchiale di San Quirino, in
    È andato avanti l’Alpino                                                             provincia di Pordenone, e sessan-
Onorino Pietrobon, l’ulti-                                                               totto gagliardetti, una rappresen-
mo alpino sopravvissuto al                                                               tanza di ufficiali e sottufficiali
naufragio del piroscafo Ga-                                                              della Brigata Julia, fra questi il
lilea. L’Alpino Pietrobon del                                                            capitano Gabriele Salomon di
battaglion Gemona era origi-                                                             Castelfranco Veneto. In chiesa il
nario di Castelfranco Veneto,                                                            Gen. Scarsini, penultimo coman-
era nato il 17 gennaio 1921.                                                             dante del battaglion Gemona, ha
A 14 anni con la famiglia                                                                letto la preghiera del naufrago
emigrò a Portogruaro per la-                                                             del Galilea, cui ha fatto seguito
vorare a mezzadria, dopo 3/4                                                             un saluto del sig. Sindaco Giovi-
anni trasferirono a San Qui-                                                             naz e del Presidente della Sezione
rino anche là mezzadri, poco                                                             di Pordenone Merlin. Fuori della
dopo Onorino fu chiamato                                                                 chiesa di fronte al monumento
alle armi e mandato sul fron-                                                            ai Caduti l’ultimo saluto con il
te Greco Albanese. Al rientro                                                            suono del silenzio.
in Patria a bordo del Piroscafo           Onorino Pietrobon; altri trevigiani al-
                                          pini erano a bordo, fra questi l’alpino      Assieme a me i consiglieri Spadotto
Galilea, alle ore 23.40 della notte del                                             e Buran ed il gagliardetto di Roncade.
28/29 marzo del 1942, nonostante la       di Venegazzù naufrago Luigi Spagnol,
nave fosse completamente oscurata         un marinaio del Galilea, mio vicino di        cons. sez. Forner Silvio Nino
per non essere avvistata, venne ugual-    casa, Giuseppe Bolletta, e poi Bersa-
mente centrata da un siluro inglese       glieri, Fanti, Carabinieri, prigionieri
che ne provocò l’affondamento: del        di guerra e l’equipaggio. In tutto per-
                                          sero la vita 1050 persone.                               Onorino Pietrobon il giorno
battaglion Gemona, circa un miglia-                                                                del suo 100° compleanno
io, si salvarono 279 Alpini fra cui          Onorino aveva da poco compiuto
                                                                                                   Due momenti del funerale

10                                               Fameja              Maggio
                                                  Alpina             2021
Dalla Sezione

                  GUARDIANIA SACRARIO CIMA GRAPPA

   Con la riapertura del servizio di guardiania al Sacrario di    Alpini ha consentito il regolare svolgimento del servizio
Cima Grappa, Sabato 14 Febbraio il 7° Raggruppamento ha           loro assegnato a cui hanno fatto eco i ringraziamenti del
effettuato il turno di sorveglianza assegnato in affiancamen-     Sig. Poli del distaccamento militare e, per suo tramite, an-
to ai due militari distaccati sul Grappa del 7° Reggimento        che quelli del Comandante il presidio Maggiore Arancio.
Alpini di stanza a Belluno.                                          Un ringraziamento anche da parte mia agli amici Fava-
   Nonostante la temperatura abbastanza rigida (- 9°C) ma         ro Flavio e Amedeo De Marchi del Gruppo di Badoere-
allietati da uno splendido sole, e da una grande quantità         Morgano, Massimiliano Favaro del Gruppo di Istrana e
di neve presente, i quattro Alpini dei Gruppi di Badoe-           Giancarlo Michelon del Gruppo di Paese.
re, Istrana e Paese hanno operato per tutta la giornata per          Nella foto che segue i partecipanti con i gagliardetti dei
informare le tante persone affluite sulla cima del Monte          Gruppi di Badoere-Morgano, Istrana, e Paese.
Sacro alla Patria delle restrizioni anti Covid-19 in vigore che
                                                                                                   Il Consigliere Sezionale
impedivano, nel fine settimana, il libero accesso al Sacrario
                                                                                                  del 7° Raggruppamento
(equiparato a zona Museale e Storica).
                                                                                                         Franco Giacomin
   Nonostante la perplessità di alcuni visitatori ai vincoli
imposti dalla pandemia, la pazienza e la fermezza dei nostri

                                                 Fameja             Maggio                                                    11
                                                  Alpina            2021
Protezione Civile

               ALTRO OSPEDALE PER LA PC

    I volontari della Protezione Civile         Dopo un iniziale timore di non         intensa e faticosa ma ricca di soddisfa-
dell’Associazione Nazionale Alpi-           riuscire a rispettare i tempi previsti     zione nel vedere che l’impegno veniva
ni del Terzo Raggruppamento sono            a causa dei grossi ammaloramenti e         ripagato dalla consapevolezza di aver
stati coinvolti nel mese di novembre        dell’intensa sporcizia accumulata in       fatto in tempi record qualcosa di uti-
2020 in una importante operazione           anni di abbandono, i volontari non         le in un periodo moto complesso per
nell’ambito dell’emergenza covid            si sono dati per vinti e sono riusciti     tutti, ma in particolare per il settore
presso la struttura ospedaliera di No-      a pulire pavimenti, arredi, controsof-     sanitario.
ale (VE).                                   fitti ed infissi. Hanno provveduto a           Lavorare fianco a fianco con vo-
    Per 12 giorni un totale di 485 vo-      rimuovere vecchi arredi, impianti e        lontari da ogni parte del Veneto è
lontari provenienti da tutto il Veneto      pannellature, a sistemare i serramen-      stato divertente e stimolante, poiché
si sono avvicendati lavorando 10 ore        ti, ripristinare ed impermeabilizzare      mi ha permesso di sentire ancora di
al giorno con l’obiettivo di ripristinare   le piastre delle coperture e ripulire le   più la vera essenza dell’essere volon-
nel più breve tempo possibile l’impo-       facciate.                                  tari: conoscere persone che hanno
nente struttura di cinque piani più il          In poco meno di due settimane di       come unico scopo quello di aiutare,
tetto del Padiglione Fassina dell’O-        lavoro intenso di tutti ha permesso di     aiutarsi e lavorare per il bene di tutti.
spedale Calvi di Noale ormai in disuso      riaprire la struttura e inserirla nella    Oggi purtroppo non è facile riuscire
da 12 anni.                                 rete dei servizi sanitari a fronte acuto   a trovare persone che sono dispose a
    Affiancati dai tecnici dell’ULSS3       dell’emergenza covid, permettendo          sacrificarsi per il bene comune, ma la
Serenissima, i volontari accorsi ogni       di ospitare circa 120 posti letto per      grande famiglia della Protezione Ci-
giorno erano circa una cinquantina          pazienti a bassa intensità che non ne-     vile ANA, nel bene e nel male, lo è, ed
dalle sezioni di Bassano, Belluno,          cessitavano di cure intensive.             è bello farne parte.
Conegliano, Feltre, Padova, Treviso,            L’esperienza che mi ha coinvolto
                                                                                                           Elena Camarda
Valdobbiadene, Venezia, Verona, Vi-         in prima persona per la gestione del-
cenza e Vittorio Veneto.                    la segreteria da campo è stata molto

12                                                 Fameja               Maggio
                                                    Alpina              2021
Protezione Civile

                      PROTEZIONE CIVILE 2020
   Non so come qualificare          alle tende per i ceck point      diversi volontari al taglio
il 2020 per la Protezione           per i tamponi, alla conse-       alberi caduti o pericolanti
Civile della nostra Sezione:        gna dei buoni di sostegno        sulle strade per il troppo
le parole che continuano a          alle famiglie, per le scuole     peso della neve, e le squadre
rimbombare nella mia men-           ecc.. Abbiamo comincia-          alpinistiche sono intervenu-
te sono: emergenza, pande-          to in febbraio dell’anno         te per lo sgombro neve dai
mia, mascherine, paura di           scorso con l’invio di nostri     tetti.
contagio, ospedali, tendo-          Volontari Soccorritori all’a-        Tutto questo, però, ha
poli, tamponi, covid 19, tur-       eroporto di Bergamo per i        richiesto un lavoro di sup-
nazioni di servizio, vaccini...     primi controlli Anti-Covid,      porto amministrativo e bu-
   Questa emergenza, nuova          quindi, si è continuato con      rocratico che mai si era visto
non tanto nel suo genere ma         il rispristino dell’ospedale     prima. Con il Lockdown,
per la sua estensione planeta-      di Valdobbiadene: a turno        anche la nostra sede sezio-
ria, è stata difficile da affron-   giornaliero tantissimi volon-    nale è stata ufficialmente
tare. Soprattutto nel dover         tari hanno dato il massimo       chiusa; tuttavia, in realtà
scegliere i volontari sapen-        per la sistemazione, pulizia e   nel momento di difficile dei
do del rischio e pericolo di        trasloco del materiale. Poi a    primi mesi di questa emer-
contagio e nel coordinare le        novembre lo stesso lavoro lo     genza, si è trasformata in una
varie attività ed interventi        abbiamo fatto per l’ospedale     sorte di “bunker” dove no-
a volte contemporanei; la           di Noale dove, lo devo dire,     stri i Volontari della Squadra
nostra forza sulla logistica        abbiamo fatto dei piccoli        Informatica hanno lavorato
nel gestire tutte le calamità       miracoli per rendere agibile     ininterrottamente – tutti
naturali è stata stravolta nel      la struttura, ormai abban-       i giorni – da fine febbraio
metodo di lavoro e durata           donata da dodici anni, a         al 30 giugno 2020, nella
nel tempo.                          supporto alla popolazione.       raccolta dei dati relativi alle
   La nostra preparazione,             Il grande lavoro delle        varie attività in corso per in-
costruita in tante esperienze       mascherine – migliaia!!! –       serirli poi nel sistema gestio-
ed esercitazioni varie, unita       ha comportato: il ritiro dal     nale della Protezione Civile
allo spirito e forza di volon-      centro logistico di Treviso,     della Regione Veneto e nel
tà, tipici di noi Alpini – gli      la suddivisione per i comu-      nostro VolA. Aggiungo, che
Alpini non mollano mai –            ni destinatari, il successivo    questo lavoro invisibile con-
sono stati l’arma vincente          confezionamento per nucleo       tinua ancora, ogni giorno.
nel portare a termine tutti i       famigliare, quindi la conse-         Di quanto sopra ne sono
compiti assegnati dai nostri        gna. Tutto questo è durato       più che orgoglioso. La no-
superiori e dagli organi isti-      per mesi portando via tem-       stra Sezione ha, nei Volonta-
tuzionali.                          po libero alle famiglie con      ri di Protezione Civile, una
   Dalla sistemazione e pu-         l’incombente pericolo di         forza lavorativa invidiabile,
lizia dei due ospedali prima        contagio. I nostri volontari     preparata e capace, forma-
quello di Valdobbiadene e           hanno seguito con massima        ta per qualunque tipo di
poi quello di Noale a tem-          attenzione tutte le direttive    emergenza. Gli Alpini, per
po di record, al montag-            nell’uso dei dispositivi di      quanto sempre brontoloni,
gio dei capannoni avuti in          protezione (DPI) per non         si adattano senza reclamare
dono dall’Emirato del Qa-           esser contagiati o contagiare    anche alle situazioni diffici-
tar, al ritiro di centinaia di      altre persone nel compiere i     li, e sono sempre pronti ad
migliaia di mascherine per          propri compiti assegnati.        intervenire.
poi portarle alle famiglie             Oltre a questa emergenza
                                                                               Il Coordinatore
dei comuni convenzionati,           nel mese di dicembre con
                                                                               Bruno Crosato
alla guardiania con turni           abbondanti nevicate nel Ca-
di sorveglianza ai mercati,         dore siamo intervenuti con

                                                 Fameja              Maggio                                           13
                                                  Alpina             2021
Protezione Civile

           LA PROTEZIONE CIVILE DELL’ANA DI TREVISO
              DALLA PREISTORIA AI TEMPI MODERNI
    Il 16 dicembre 2020 è andato avan-       e gli dicono: “abbiamo visto la vostra      Protezione Civile sezionale Giancarlo
ti nel Paradiso di Cantore il Gen.           partecipazione all’operazione Naonis        Finelli è stato il perno su cui girava
Giancarlo Finelli.                           a Pordenone, però a noi non risulta         tutto il sistema operativo, formativo
    Io, Sergio Furlanetto, sento pertan-     esistere la Protezione Civile dell’ANA      e relazionale, finchè dal 01 settembre
to la necessità di ripercorrere in sintesi   di Treviso”.                                2005 sostituisce Massimo Nadali di-
il percorso che abbiamo fatto assieme           L’ANA nazionale nel frattempo,           ventando egli coordinatore sezionale
nella Protezione Civile della Sezione        il 21 febbraio 1995, aveva firmato il       fino al 31 agosto 2008. In questi tre-
ANA di Treviso.                              protocollo di collaborazione con la         dici anni molti sono stati gli interventi
    Il 06 giugno 1993 la sezione di Tre-     Regione del Veneto. Al che Zanar-           in emergenza, le attività addestrative,
viso col Presidente Francesco Zanar-         do chiede a Paolo Vendramin se può          i corsi di formazione, provo a scrivere
do, Paolo Vendramin, Carlo Fassetta e        impegnarsi per fondare la Protezione        qualcosa per quello che la memoria
i gruppi alpini dei comuni di Giavera        Civile sezionale, ma Paolo conferma         mi aiuta.
del M.llo e Volpago del M.llo aderi-         che preferisce continuare la sua at-
scono alla giornata nazionale della          tività col C.I.O. a Bergamo. E’ cosi          Emergenze
protezione civile con una iniziativa a       che a seguito del consiglio sezionale       • Dal 1996 entriamo subito nella
SS. Angeli del Montello. Dal 03 no-          del 22 settembre 1995, il Presidente         rotazione delle squadre sezionali
vembre 1994 a seguito dell’alluvione         Francesco Zanardo, mi scrive la lettera      con la disponibilità H24.
in Piemonte alcuni alpini trevigiani         datata 27-09-1995 informandomi che
                                                                                         • Dal 28 settembre a fine ottobre
guidati da Paolo Vendramin inter-            ha ricevuto il mandato dal consiglio
                                                                                          1997 impiego a Belfiore per il
vengono ad Asti e ad Alessandria. Lo         sezionale per incaricarmi a fondare la
                                                                                          terremoto Umbria-Marche.
Sten. Alpino Paolo Vendramin, pre-           Protezione Civile Sezionale.
maturamente andato avanti, era iscrit-          Parte così un impegno senza ritor-       • Il giorno 08 ottobre 1998
to al gruppo di Biadene, e faceva parte      no, si unisce subito al gruppo Massi-        intervento a Noale per
del C.I.O. Centro Informativo Ope-           mo Nadali e a metà del 1996, in tutti        l’allagamento dell’ospedale.
rativo dell’ANA con sede a Bergamo.          i gruppi alpini della sezione interes-      • Dal 29 aprile al 31 maggio 1999
In quegli anni, con Paolo Vendramin          sati alla costituzione del gruppo di         con due turni quindicinali siamo a
e l’allora segretario del consiglio sezio-   protezione civile sono state fatte le        Valona in Albania con la missione
nale Luigi Callegari avevamo lavorato        riunioni ed è partita la raccolta delle      Arcobaleno in aiuto dei profughi
alla prima modifica del regolamento          adesioni dei volontari. Incomincio           Kossovari che lasciavano le loro
sezionale approvato nell’ottobre del         così a strutturare l’organizzazione a        case sotto l’avanzare dell’esercito
1992. A Febbraio 1995 l’allora pre-          livello sezionale, di raggruppamento         serbo.
sidente sezionale Francesco Zanardo          e di gruppo, qui si aggiunge il Gen.        • Nell’anno 2000 interveniamo
si rivolge a me e a Paolo Vendramin          Giancarlo Finelli che si rende dispo-        per le piene del Piave, del Muson e
dicendo: “la nostra sezione non ha la        nibile a farmi da spalla. Firmiamo le        del Livenza.
Protezione Civile, ma non sarebbe il         prime 15 convenzioni con i comuni,          • Dal 29 ottobre al 25 novembre
caso che voi organizzaste la partecipa-      con la provincia e con il Genio Civile.      2000 intervento in Valle D’Aosta a
zione all’operazione triveneta Naonis           Il 30 ottobre 1997, a seguito del-        seguito dell’alluvione,fermati dalla
a Pordenone che si terrà il 17-18-19         la mia domanda, riceviamo la lettera         neve ci ritorniamo dal 24 aprile al
marzo prossimo?”                             dalla Presidenza del Consiglio dei           02 maggio 2001 per completare il
    Fu così che acquistate in fretta 40      Ministri con l’iscrizione all’elenco         lavoro.
tute arancioni siamo partiti e al ritor-     nazionale delle organizzazioni di vo-
                                                                                         • Dal 25 al 30 ottobre 2002
no, il 26 marzo 1995, abbiamo dato           lontariato e il 28 dicembre 1998 con
                                                                                          emergenza Livenza a Motta dove
vita alla pulizia e sistemazione delle       decreto n. 369, l’iscrizione anche a
                                                                                          per emergenze o esercitazioni
mura di Treviso da Porta Santi Qua-          quello regionale col n. TV0371.
                                                                                          si ritornerà più volte negli anni
ranta a Porta San Tommaso in colla-             A gennaio 2002 lascio l’incarico
                                                                                          successivi.
borazione con l’amministrazione co-          e subentra al mio posto quale coor-
munale. Succede che in sede nazionale        dinatore Massimo Nadali con vice-           • Intervento nel terremoto in
leggono delle nostre attività, telefona-     coordinatore sempre il Gen. Gian-            Molise del 16 novembre 2002.
no al Presidente Francesco Zanardo           carlo Finelli. In tutte le attività della   • Il 21 gennaio 2007 Bomba Day a

14                                                  Fameja               Maggio
                                                     Alpina              2021
Protezione Civile

 Nervesa della Battaglia

  Esercitazioni Trivenete
• Il 26-27 aprile 1997 Piave “97
 a Limana con manutenzione
 del fiume da Ponte nelle Alpi a
 Lentiai Il 18-19-20 settembre
 1998 a Bassano del Grappa.
• Il 14-15-16 aprile 2000 “Feltria
 2000”.
• Il 05-06-07 aprile 2002 a
 Conegliano.
• Il 13-14-15 giugno 2003
 triveneta sul monte Pasubio.
• Il 24-25 settembre 2005                esercitazione sezionale a Gosaldo       degli Alpini”.
 Valturcana in Alpago.                   proposta dal gruppo alpini di          • Dal 04-09 maggio 2008
• Il 28-29-30 settembre 2007 Val         Vedelago.                               operazione Brenta a Bassano del
 Chiampo                                • Dal 01 al 03 aprile 2005               Grappa
                                         intervento al Bosco delle Penne
   Esercitazioni                         Mozze con base operativa a                 Esercitazioni dei gruppi
e attività sezionali                     Godega di S. Urbano e il giorno         • Il 23 aprile 2005 esercitazione
• Il 12-13 aprile 1997 esercitazione     dopo alcuni nostri volontari              “Nube tossica” a Bavaria di
  Montello con altre associazioni a      partono per Roma in servizio              Nervesa della Battaglia.
  Nervesa della Battaglia.               grandi eventi per le esequie di
                                                                                 • Il 22 giugno 2007 esercitazione
                                         Papa Giovanni Paolo I°.
• A luglio 1999, dopo i contatti                                                   in notturna sul Montello a
  presi inizia, come esercitazione      • Ad aprile 2006 meeting di                Volpago
  ad operare in quota su terreno         protezione civile con la creazione         In tutti questi anni molte sono state
  montuoso ad alta difficoltà,           del parco Francesco Baracca            le esercitazioni nei singoli gruppi, da
  l’avventura della Protezione           a Nervesa della Battaglia              Ponzano a Monastier, da Nervesa a
  Civile nel recupero delle opere        e successivo intervento di             Resana, Motta, Spresiano, Maserada,
  della Grande Guerra sul Piccolo        completamento lavori nei giorni        Breda di Piave, Treviso e molte altre
  Lagazuoi e successivamente sul         17 e 18 giugno.                        ancora.
  Sass di Stria, avventura a cui si     • Con il Gen. Giancarlo Finelli il
  sono poi unite altre centinaia di      2007 è l’anno della mostra sulla          Formazione
  alpini e soci simpatizzanti della      Protezione Civile al Portello Sile.     • Il 05 gennaio 2001 esercitazione
  sezione ANA di Treviso.               • Il 12-13 ottobre 2007 meeting           all’aeroporto di Istrana dell’unità
• Il 25 marzo 2000 prima                 di protezione civile a Ponte della       cinofila con l’ausilio degli
  esercitazione sezionale all’Abbazia    Priula                                   elicotteri dell’aviazione.
  di Nervesa della Battaglia.           • Il 09 febbraio e 04-05-06 aprile       • Nel 2004 prende il via la
• Il 07-08 luglio 2001 esercitazione     2008 attività della squadra              costituzione delle squadre
  intersezionale nel Piave a Ponte di    alpinistica guidata da Bruno             specialistiche, alpinistica, anfibia,
  Vidor.                                 Crosato a Paderno del Grappa e a         radio, informatica, geologica,
• Il 23 e 24 marzo 2002                  Feltre,                                  sanitaria in aggiunta alla cinofila e
  esercitazione sezionale in            • Il 03 ottobre 2008 lavori di            subacquea.
  Monfenera a Pederobba.                 sgombero materiali all’ex istituto      • Il 29 febbraio 2004 prima
• Il 19-20 ottobre 2002                  Turazza                                  esercitazione della squadra
  esercitazione provinciale con altre                                             alpinistica in Val Schievenin.
                                          Esercitazioni                            L’attività formativa, grazie all’impe-
  associazioni a Colle Umberto.
                                        per le Adunate Nazionali                gno di Giancarlo Finelli, ha avuto un
• Il 14 marzo 2004 inizia la                                                    grande sviluppo fino alla formazione in
  collaborazione con la Treviso         • Nel 1998 in occasione
                                         dell’Adunata Nazionale di Padova       collaborazione con i Vigili del Fuoco,
  Marathon.                                                                     con il 118 dell’attuale ULSS 2, le Forze
                                         da 100.000 metri quadri di
• Il 23-24-25 aprile 2004                discarica viene realizzato “Il Parco   Armate, la Provincia, il Genio Civile, vari

                                           Fameja              Maggio                                                   15
                                            Alpina             2021
Protezione Civile

Comuni; i volontari raggiungono quota
698.
    Nell’estate 2008 Giancarlo Finelli
matura l’idea di lasciare l’incarico an-
che se l’età, ma soprattutto il suo spiri-
to alpino, gli avrebbero consentito di
restare al timone ancora per un anno.
Chiede al sottoscritto Sergio Furla-
netto se volevo riprendere in mano la
mia creatura dopo sette anni, ma per
gravi problemi familiari sono costret-
to a ringraziare e a declinare l’invito.
    Dal 31 agosto 2008 assume quindi
l’incarico di coordinatore della Pro-
tezione Civile sezionale Bruno Cro-
sato, tutt’ora in carica. Ad aprile 2009
si trova ad affrontare il suo battesimo
del fuoco con il terremoto dell’Aquila.
Con questo cambio termina la prei-
storia della Protezione Civile sezio-
nale e inizia l’era moderna, Giancarlo
Finelli, oltre al grande impegno pro-
fuso, è stato senza dubbio l’anello di
congiunzione tra le due epoche.
               Furlanetto Sergio
  fondatore e primo coordinatore
  della Protezione Civile Sezione
                  ANA Treviso

                                             Ultimo saluto a Giancarlo Finelli
                                                Ciao Gian Carlo,
                                                ci siamo conosciuti poco prima dell’adunata di Treviso del 1994 e mi hai
                                             chiesto di darti una mano per la gestione della sfilata, e con uno spaurito gruppo
                                             di alpini, sotto la tua guida ci impegnammo per il buon funzionamento. Da
                                             quel giorno hai cominciato a creare in sezione delle squadre di volontari e col
                                             passare degli anni, sotto la tua guida e soprattutto con il tuo entusiasmo, siamo
                                             diventati Protezione Civile in seno dell’Associazione Nazionale Alpini. Sei stato
                                             Tu, dandoci insegnamenti di cosa sia il ruolo in protezione civile, sei stato un
                                             trascinatore di valori umani, di efficienza di come comandare, di gestione nelle
                                             emergenze sempre con il tuo sorriso volto a quelli che ne avevano bisogno. Nelle
                                             emergenze Ti chiamavamo “Generale”, anche se non lo volevi: perché per noi
                                             volontari eri una persona importante, di fiducia, tante volte ci hai fatto da padre,
                                             avevi sempre la soluzione ai nostri problemi. La morte è la continuazione della
                                             vita, parlando dei tuoi ricordi e spero che nel paradiso di Cantore ci sia riservato
                                             un posto d’Onore e che lassù ci guidi, ci guardi sorridendo nel vedere come
                                             sono cresciute quelle squadre “pala e pico” come le chiamavi Tu.
                                                Ciao Generale

16                                                   Fameja               Maggio
                                                      Alpina              2021
Cultura

                                                Fagarè della Battaglia
                 UN MONUMENTO AI CADUTI DISTRUTTO
    Sicuramente tutti noi alpini cono-       scultorei e decorativi armonicamente         marmo bianco di Carrara. Per il ba-
sciamo il Sacrario Militare di Fagarè.       fusi nell’insieme architettonico. Sul        samento venne impiegato un tipo di
Molti sono i nostri soci che in quel         ripiano di un ampio basamento di             marmo a fondo carnicino, con una
luogo hanno svolto servizio di guar-         marmo, perimetrato da sei gradini,           venatura giallastro-violacea, otte-
diania fino a prima della comparsa           sorgeva un grandioso altare con due          nendo così una gradevole varietà di
del Covid. Tuttavia, forse, non tutti        are votive nella parte centrale; fra que-    colori che producevano un migliore
sanno che quest’Ossario fu costrui-          ste si elevava un obelisco. Nei grandi       effetto di rilievo nelle sculture e nelle
to nel 1933, adiacente al più grande         riquadri fra i due pilastri d’ala dell’al-   decorazioni sovrastanti. Tutto il com-
monumento ai Caduti del basso Piave          tare e il corpo dell’obelisco, erano         plesso monumentale venne recintato
(e non solo), realizzato nel 1920 e di-      scolpiti quattro bassorilievi, due per       da grosse catene d’ancora provenienti
strutto durante la 2^ guerra mondiale.       ogni facciata dell’altare, rappresen-        dall’arsenale di Pola; le estremità dei
    Riordiniamo gli eventi. Nel marzo        tanti quattro date significative della       segmenti di queste catene erano fissate
1919, il Comando Supremo ordinò              guerra:                                      a degli “orecchioni” di sedici spezzoni
l’erezione, nella zona di Fagarè di              24 maggio 1915. - Entrata in guer-       di bocche da fuoco, dell’altezza di 1
Piave (successivamente denominata            ra dell’Italia - “Verso la Giustizia, la     mt e del calibro di 120 mm, posizio-
“della Battaglia”), di un obelisco in        Libertà e la Gloria” (Scultore A. Mar-       nate verticalmente.
memoria della lotta cruenta avvenu-          chetti)                                         Nel settembre del 1919, i blocchi
ta in quel luogo durante la Battaglia            24 ottobre 1917. - La disfatta di        grezzi di marmo (superando non
del Solstizio. La progettazione e la         Caporetto - “La Barbarie nemica sul          poche difficoltà burocratiche poste
realizzazione del monumento fu af-           Sacro Suolo della Patria” (Scultore A.       in atto dal comune di Carrara per
fidata al Comando Generale del Ge-           Valli)                                       l’ottenimento dell’autorizzazione al
nio Militare. L’arma del Genio, fin              15 giugno 1918. - La Battaglia del       transito dei pesanti traini attraverso
dalla fine della guerra, era impegnata       Solstizio - “Di qui non si passa” (Scul-     l’abitato) furono trasportati dalle cave
nell’assicurare alla popolazione, per        tore A. Valli)                               di quella città sino al laboratorio dove
quanto possibile, un minimo di ripri-            4 novembre 1918. - Vittoria dell’I-      gli scalpellini, che già avevano a dispo-
stino della vita “ex quo ante”. Infatti,     talia sull’Austria-Ungheria - “Il Trion-     sizione i bozzetti, iniziarono realizzare
era occupata nell’erezione di baracche       fo delle Armi Italiane” (Scultore A.         le parti artistiche. Terminate le opere
per sostituire le case distrutte; nella      Giorgi)                                      scultoree, nel mese di marzo dell’anno
rimozione dei bunker; nel ripristino             Su una faccia dell’obelisco, al di       successivo iniziarono i trasporti ferro-
dell’integrità del sistema difensivo         sopra dell’altare, era scolpita la statua    viari alla volta di Fagarè e la loro collo-
arginale del Piave, in più parti “tra-       della “Vittoria” (Scultore A. Giorgi)        cazione sul posto. A lavoro ultimato,
forato” da ricoveri e camminamenti;          – Sulla faccia opposta erano scolpiti        l’obelisco centrale del monumento
nel riempimento delle centinaia di           “l’Aquila dei Savoia” e “il leone di San     raggiungeva un’altezza di 12 mt, l’al-
chilometri di trincee e nella bonifica       Marco”. Facevano corona alle are vo-         tare presentava un fronte di 10,36 mt,
del terreno dai residuati bellici.           tive, alla Vittoria e all’Aquila sabauda,    uno spessore (o profondità) di 2,04
    Pertanto, il compito di erigere il       i simboli delle due Province redente:        mt e 4 mt di altezza dal basamento
grande monumento a Fagarè si ag-             Trento e Trieste, e delle cinque Pro-        sul quale era posto. Il basamento, de-
giungeva ai gravosi incarichi che l’ar-      vince liberate: Udine, Treviso, Vene-        limitato dalla catena, misurava 23 mt
ma del Genio stava già svolgendo nei         zia, Belluno e Vicenza. Come in altri        di lunghezza e10 di larghezza.
territori dilaniati dalla guerra. Il basso   monumenti similari, non potevano                Per la realizzazione del monumen-
Piave ricadeva sotto la giurisdizione        assolutamente mancare un paio di             to e del basamento furono impiegati
del “III Ufficio Lavori”, diviso, a sua      iscrizioni classiche, dettate dal Magg.      165 mc di marmo grezzo, mentre per
volta, in diverse “Direzioni di Zona”.       Gen. del Genio, Vincenzo Traniello,          le fondazioni (tuttora esistenti sotto
Fagarè ricadeva sotto la giurisdizio-        che risentono della magniloquenza            uno strato di ghiaino) furono gettati
ne della “28a Direzione di Zona”. Il         linguistica del tempo: “La fede il va-       750 mc di calcestruzzo e impiegati
progetto d’insieme e nella sua parte         lore ed il sacrificio dei soldati d’Italia   64 mc di mattoni. Per il trasporto da
artistica fu affidato al Tenente del Ge-     fecero sacro questo luogo nei secoli”.       Carrara a Fagarè vennero impiegati
nio arch. Ciro Marchetti. Mentre la          Mentre l’altra: “O prodi col vostro          24 carri ferroviari. Attorno al monu-
direzione dei lavori fu assunta dal suo      olocausto ammoniste che ove l’animo          mento furono piantumati 500 alberi e
Comandante, il Ten. Col. Ing. Castro-        sovrasti la fortuna le nazioni vittorio-     arbusti di altezza variabile dai 2,50 ai
giovanni. Il bozzetto presentava uno         samente risorgono”.                          5 mt e oltre 300 mt. di siepe in bosso.
stile classico, a linee sobrie, con motivi       Il monumento fu realizzato in            Per la realizzazione dell’opera furono

                                                 Fameja               Maggio                                                      17
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Cultura

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1: Progetto del monumento.                       di costruzione del monumento.                         8: Bozzetto del bassorilievo 24 ottobre
2: Planimetria e piano d’insieme dell’area       5: Pezzi artistici sul piano di scaricamento.         1917. - La disfatta di Caporetto - “La
destinata ad ospitare il monumento.              6: Fase della posa in opera di un bassorilievo.       Barbarie nemica sul Sacro Suolo
3: Bozzetto del monumento.                       7: Bozzetto del bassorilievo 24 maggio                della Patria” (Scultore A. Valli).
4: Fase di scarico dalla ferrovia dei            1915. - Entrata in guerra dell’Italia                 9: Bozzetto del bassorilievo 15 giugno
blocchi marmorei attraverso il piano             - “Verso la Giustizia, la Libertà e la                1918. - La Battaglia del Solstizio - “Di
inclinato di scorrimento sino al sito            Gloria” (Scultore A. Marchetti).                      qui non si passa” (Scultore A. Valli).

impiegati 45 operai che lavorarono               quale farli scorrere sino all’area di co-                Il Sacrario di Fagarè, così come lo
per 200 giorni. Il costo complessivo             struzione. Il monumento venne inau-                   conosciamo oggi, venne progettato
raggiunse le 550.000 £.                          gurato il 24 maggio 1920 alla presenza                dall’architetto trevigiano e ufficiale al-
    Il sito d’insediamento, oltre che per        del Duca Emanuele Filiberto D’Aosta,                  pino nelle due guerre mondiali, Pietro
il luogo dove si svolse la cruenta bat-          comandante della III Armata. Dal                      Del Fabro, che troviamo tra i fondato-
taglia del Solstizio, della venne scelto         1933 al 1935 fu costruito l’attuale Sa-               ri della nostra Sezione di Treviso. Del
per la sua vicinanza alla statale Postu-         crario Militare per accogliere le salme               Fabro concepì la struttura della nuova
mia, ma, soprattutto, all’adiacenza              dei Caduti della III Armata. Oggi ne                  opera a forma di esedra, con due cor-
con la ferrovia Treviso – Portogruaro,           ospita 10.548, provenienti da ben 80                  pi terminali allungati alle estremità in
così da poter realizzare uno scarico             cimiteri di guerra presenti nel settore               modo da “abbracciare” idealmente il
dei materiali di costruzione “in linea”          controllato dall’“Invitta”, il quale, dopo            preesistente monumento ai Caduti. I
e deporre facilmente i pesanti blocchi           il riposizionamento seguito alla ritira-              due manufatti convissero poco meno
di marmo su un piano scaricatore in              ta di Caporetto, andava da Palazzon                   di una decina d’anni, fino a quan-
pendenza, lungo 40 metri e largo 5, sul          (poco sotto Spresiano) fino al mare.                  do, nel 1944 , l’esercito tedesco che

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Cultura

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10: Bozzetto del bassorilievo 4                      Savoia con il leone di San Marco                17: Il Sacrario Militare di Fagarè al
novembre 1918. - Vittoria dell’Italia                inseriti tra l’obelisco e l’altare.             tempo in cui era presente anche
sull’Austria-Ungheria - “Il Trionfo delle            14: Edificio di servizio per il custode.        il Monumento ai Caduti.
Armi Italiane” (Scultore A. Giorgi).                 15: Come appariva il monumento                  18: Cartolina postale con il Sacrario
11: Bassorilievo della statua della Vittoria.        al termine della costruzione.                   Militare e il Monumento ai Caduti.
12: Bassorilievo dell’aquila dei Savoia.             16: Una celebrazione patriottica
13: Particolare dell’aquila dei                      il 24 maggio 1927.

“governava” il territorio durante la                 Il custode del Sacrario del tempo,              Cultura dell’Arma del Genio” a Roma.
Repubblica Sociale Italiana, ordinò                  Antonio Cita, con l’aiuto di alcune             Del monumento, invece, rimane solo
lo smantellamento dell’opera monu-                   persone del luogo, nascose i quattro            il ricordo dei più anziani che hanno
mentale. Le ragioni della distruzione                bassorilievi, sottraendoli così alla di-        avuto la fortuna di vederlo e le diver-
erano rappresentate dal bassorilievo                 struzione.                                      se foto a margine, a perenne memoria
che raffigurava - La disfatta di Capo-                  Ora i bassorilievi in questione,             della più importante opera monumen-
retto - “La Barbarie nemica sul Sacro                purtroppo disposti in un ordine cro-            tale in onore ai Caduti nel teatro d’o-
Suolo della Patria”; in quest’opera                  nologico completamente errato, sono             perazioni della III Armata, purtroppo
risaltavano le violenze compiute dai                 stati collocati sulla facciata del Sacrario     irrimediabilmente distrutta.
soldati austro-tedeschi sulla popola-                e sono ben visibili al visitatore. Sono
                                                                                                                             Renzo Toffoli
zione civile inerme e che gli occupanti              rimasti anche i bozzetti di questi quat-
trovavano offensive.                                 tro bassorilievi e il bozzetto integrale di
                                                                                                      Archivio fotografico Renzo Toffoli:
   Della demolizione fu incaricata la                tutto il monumento, oggi esposti nella
ditta Cavallin di Bassano del Grappa.                sede museale dell’“Istituto storico e di

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Cultura

                  100 ANNI, UN SILENZIO! ...
                    LA SERA DEL RICORDO
    “Sensibilità, conoscenza, sobrietà      minuti la cosa è combinata fissando           granate austroungariche. Nei primi
e ... professionalità penso siano sta-      anche la data, sabato 28 marzo 2020,          giorni di agosto riprendono le prove
ti i fili conduttori dello spettacolo/      festa del nostro gruppo.                      in chiesa con l’Ottetto ANA di Ar-
meditazione di ieri sera. Fra tante             Ovviamente l’iniziativa ottiene           cade, col lettore Marco Mattiuzzo e
manifestazioni alle quali ho assistito      l’approvazione del nostro Consiglio           la tromba del maestro Renzo Gallina.
nella oramai lunga vita raramente           Direttivo. Finite le feste natalizie, ar-         Intanto la macchina organizzati-
mi è capitato di trovarmi coinvolto         chiviata la 53^ edizione del Panevin e        va del gruppo di Arcade si prepara a
intellettualmente e spiritualmente          la 25^ Premiazione del Premio P.A.F.          pubblicizzare degnamente l’evento,
come ieri sera appunto nella chiesa         cominciano i primi incontri di lavoro         creando un’accattivante locandina
di Arcade”. Credo che queste parole,        per studiare il materiale che Cleto e         che verrà affissa nei locali pubblici del
scritte da Giovanni Lugaresi, siano i       Leonardo portano a Fiorella: il diario        paese. Non si tralasciano naturalmen-
complimenti più belli che un regista,       scritto nel luglio 1917 dal fante arca-       te i social. Arriva il 12 settembre e la
un attore, un orchestrale, un corista o     dese Luigi Pagotto classe 1885, appar-        risposta della gente è da ‘Prima’. Un
chiunque calchi un palcoscenico vor-        tenente al 149° Reggimento, Brigata           nostro servizio d’ordine controlla che
rebbe sentirsi dire al termine di uno       ‘Trapani’. Alcuni passi del diario sa-        tutti indossino la mascherina e venga-
spettacolo. E questi sono i sentimenti      ranno parte del testo del copione dello       no osservate le normative vigenti anti
che hanno provato, di certo, tutti i        spettacolo che Fiorella sta scrivendo.        Covid 19. I posti predisposti sono in
presenti nella chiesa di Arcade la sera         A metà febbraio del 2020 comin-           breve tempo tutti occupati. Puntua-
del 12 settembre u.s. al termine dello      ciano le prove in chiesa ma, come si          le alle 20,30 inizia lo spettacolo che
spettacolo “100 Anni, un Silenzio!...la     dice ‘l’uomo propone e Dio dispo-             viene trasmesso in diretta Facebook.
sera del ricordo” messo in scena per i      ne’ e alla fine dello stesso mese, a tre          Calano le luci, si comincia!
90 anni della consacrazione a san Lo-       settimane dallo spettacolo s’aggira lo            Lo spettacolo è un intreccio fra
renzo Martire della chiesa di Arcade        spettro di un nemico invisibile ma            classiche canzoni nate nelle trincee e
chiamata la ‘Sposina del Piave’ per la      terribile, il Covid 19. Da lì a qualche       narrazione di spezzoni di lettere dal
sua bellezza architettonica. L’idea di      giorno, in marzo, inizia il look down         fronte: pensieri e parole pregne delle
presentare questo spettacolo nasce il       e tutto si ferma! L’Italia intera è ferma     ansie e delle paure di uomini/ragaz-
29 ottobre del 2019, durante la tradi-      col fiato sospeso per le terribili conse-     zi consci di avere il fiato della morte,
zionale cena del Comitato di “Parole        guenze della pandemia in atto. Dopo           sempre presente, come fedele com-
attorno al Fuoco” (P.A.F.), Giuria ed       tre lunghi mesi di chiusura, pur con          pagno ma anche fiduciosamente ag-
il C.D.G. del gruppo Alpini arcadese,       le restrizioni sanitarie e logistiche im-     grappati alla misericordia salvifica di
quando vengono proclamati i vincito-        poste, la vita riprende piano piano e si      Dio. ‘Tutti avevano la faccia del Cristo
ri. L’ora era tarda e fra una chiacchiera   comincia a ripensare allo spettacolo.         nella livida aureola dell’elmetto, tutti
e l’altra don Mario chiese a Fiorella       Intanto si trovano altre testimonianze        portavano l’insegna del supplizio nel-
Colomberotto, nostra lettrice al Pre-       preziose ed emozionanti da aggiunge-          la croce della baionetta e nelle tasche
mio, se avesse qualcosa da proporre         re ai testi, infatti si è scoperto un altro   il pane dell’ultima cena e nella gola il
sulla Grande Guerra, qualcosa da            diario della Grande Guerra, apparte-          pianto dell’ultimo addio’. Come det-
mettere in scena in chiesa per la Qua-      nente all’arcadese don Cesare Baldas-         to alcuni brani narrati sono tratti dai
resima. «Certo che ho qualcosa sulla        so, ufficiale e ragazzo del ‘99, anche lui    diari degli arcadesi Luigi Pagotto e
Grande Guerra e le sofferenze patite        del 149° Reggimento Brigata Trapani.          don Cesare Baldasso, i nipoti e pro-
dai soldati!...» ribatte subito Fiorella    Fiorella riprende alacremente il lavoro       nipoti dei quali siedono visibilmente
«ma avrò bisogno del sostengo del           sospeso e con don Mario si fissa una          commossi fra gli spettatori. I minuti
gruppo alpini» e...dato uno sguardo         nuova data, il 12 settembre 2020. Una         scorrono in un continuo sublimar-
d’intesa a Cleto, segretario del grup-      data importante per la comunità arca-         si musicale e narrativo che inchioda
po, scambiate due parole con Leonar-        dese in quanto il 15 settembre 1930,          letteralmente lo spettatore rapito nel
do Presidente del Comitato P.A.F. e,        il vescovo Andrea Giacinto Longhin            corpo e nello spirito. Solo alla fine
telefonato in diretta a Devi fondatore      consacrava a san Lorenzo Martire              quando le ultime note del Silenzio,
e corista dell’Ottetto ANA di Treviso,      la nuova chiesa di Arcade, sorta sul-         scaturite da una portentosa tromba,
per averne la disponibilità, in cinque      le macerie di quella distrutta dalle          inondando le navate si affievoliscono,

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