Il sistema Uisp Come è organizzata l'Uisp? L'Uisp è "l'associazione - UISP Nazionale
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Il sistema Uisp C ome è organizzata l’Uisp? L’Uisp è “l’associazione di tutte le persone e soggetti collettivi, a parti- re dalle associazioni sportive, che vogliono essere protagoniste del fenomeno sportivo”: inizia così l’articolo 1 dello Statuto dell’Uisp. Significa che i protagonisti della vita associativa sono loro, soci e società sportive affiliate. Partecipazione e democrazia orientano l’organizzazione dell’Uisp, a livello territoriale, regionale e nazionale. Il Congresso nazionale, che si riunisce di norma ogni quattro anni, è il massimo organo di indirizzo politico e programmatico dell’associazione. L’Uisp è articolata in tre livelli associativi: territoriale, regionale, nazionale. Il Consiglio per ogni livello, eletto dal Congresso, è il massimo organo di programmazione e di coordinamento. Il presidente ha la rappresentanza legale e giudiziale dell’associazione. La Direzione è l’organo di amministrazione dell’Uisp. Le Strutture di attività sono preposte allo sviluppo e alla gestione tec- nica delle attività sportive. L’Uisp, a livello nazionale, è articolata in tre ambiti di lavoro, che corrispondono ad altrettante deleghe nazionali che racchiudono: Sostenibilità e risorse; Riforma e innovazione attivi- tà; Formazione e ricerca. Le Deleghe riflettono le priorità associative emerse dal Congresso di Montesilvano del marzo 2017: sostenibilità, attività, società sportive, progettazione, formazione. L e politiche nazionali Uisp sono sette: ambientali; educative; gene- re e diritti; internazionale, cooperazione, interculturalità; terzo set- tore; impiantistica e beni comuni; salute e inclusione. L’obiettivo delle Politiche Uisp è quello di operare in una logica non settoriale, che sia capace di promuovere contaminazioni culturali e fare massa critica nelle azioni promosse dall’associazione e nei rapporti istitu- zionali, ad ogni livello, dal territoriale al nazionale. In questo modo l’Uisp sviluppa interventi che valorizzano la sua capa- cità “multitasking”. La comunicazione e stampa Uisp com- pleta il quadro, occupandosi dell’identità visiva, dei canali e dei contenuti della comunicazione associativa, attraverso un sistema che ha al centro la piattaforma web www.uisp.it. In questa sezione del Vademecum troverete la governance nazionale Uisp, i recapiti e i presidenti di Comitati regionali e territoriali Uisp, insieme a quelli dei responsabili delle Strutture di attività. Con lo Statuto e i riconoscimenti istitu- zionali Uisp. In Europa si parla sempre più di sport in quanto sistema in grado di catalizzare energie, includere e favorire la coesione sociale. L’Uisp favorisce e orienta da anni questa tendenza, anche attraverso il ruolo attivo e propositivo che svolge nelle reti internazionali delle quali è parte. Il sistema Uisp - 55
Le deleghe nazionali Sostenibilità e risorse Genova, Festa dello sport L’ Uisp è una grande organiz- assoluta, che si allargano sempre di ca”, tenendo presente e in assoluta zazione di sport sociale for- più, l’Uisp ha bisogno di predispor- evidenza gli obblighi di rendiconta- temente radicata nel tessuto re misure che permettano una sua zione sociale e la valutazione dell’im- connettivo del territorio, che agisce azione coerente, per garantire a tutti patto sociale degli Enti del terzo set- quotidianamente nel rapporto con il diritto alla pratica, ripensando al tore, introdotta dalla Riforma, legge le istituzioni e le reti sociali, che si fa proprio modello e ottimizzando le 106/2016. Bilanci preventivi e con- responsabilmente carico di essere risorse che si riescono ad intercet- suntivi come dei quadri fedeli della un movimento “generattivo”, ossia tare, con la consapevolezza che si situazione economico-finanziaria capace di generare a sua volta risor- è di fronte ad un profondo cambio e patrimoniale, per tutti i portato- se, sotto forma di diritti, coesione di fase e ad una riorganizzazione ri d’interesse e perciò arricchiti di sociale, salute, educazione, parità di dell’intero sistema nazionale e non tutte le informazioni oggettive ed genere, civismo, intercultura. solo. obiettive che rendono l’informazio- L’Uisp ha un orizzonte chiaro all’in- ne neutrale e una rappresentazione B domani dell’avvio della riforma del ilancio e consulenze. Il di realtà storica. Centrale, quindi, modello associativo: un sistema bilancio di un’organizzazio- anche l’impegno sul versante del- coerente, tra finalità associative e ne complessa come l’Uisp, a le Consulenze fiscali e gestionali. protagonismo sociale, capace di sta- tutti i livelli, non è solo strumento Un servizio inteso come tutela e bilire relazioni credibili con pubblico di gestione e di controllo dell’an- assistenza all’intero corpo associa- e privato, sistema sportivo e istitu- damento economico-finanziario; tivo, sempre più caricato di adem- zionale, terzo settore e reti sociali. deve essere capace di esprimere pimenti obbligatori e in continuo Le risorse disponibili vanno quindi comunicazione e misurazione del mutamento, che vede il suo bari- quotidianamente seguite e studiate valore generato dalle attività vol- centro nel portale web associazioni. per comprendere se gli investimenti te a realizzare gli scopi statutari, sportive.uisp.it, con informazioni, si traducano in crescita associativa e attraverso una costante e prudente aggiornamenti ed approfondimenti sviluppo. Tutti si è chiamati ad ana- gestione dell’andamento economi- facilmente fruibili da parte di tutti i lizzare i risultati ottenuti, positivi e co finanziario e del bilancio, con soci collettivi e i comitati. Consulen- non, con una metrica quantitativa e una corresponsabilità nel rapporto ze che non vogliono rappresentare qualitativa condivisa e, soprattutto, con il territorio e con i Comitati. soltanto azioni di informazione e coerente. Cosa significa “gestione prudente”? aggiornamento ma anche e soprat- In questa fase organizzativa e valo- Innanzitutto significa applicare l’eti- tutto momenti ed opportunità di riale, l’Uisp guarda con estrema ca della responsabilità, con azioni formazione. attenzione ai 17 Obiettivi dello Svi- consapevoli e trasparenti, attraverso T luppo Sostenibile presentati dalle scelte collegiali di confronto e di esseramento e assicurazio- Nazioni Unite, da raggiungere entro valorizzazione. ne. Il Tesseramento Uisp rac- il 2030. Nel rapporto tra ricchezza Il bilancio Uisp da rappresentazione chiude molti significati. Per concentrata e povertà relativa ed numerica diventa “certificazione eti- prima cosa è identità e appartenen- 56 - www.uisp.it
za. Associandosi all’Uisp si acquisi- sempre più, baricentro del sistema affiancata da una sperimentazione sce il diritto a partecipare alla vita assicurativo. che prenda idea da buone pratiche, democratica interna, a partecipare basate su imprenditoria sociale e I alle attività, iniziative, campagne, nformatizzazione. L’impegno strumenti finanziari innovativi. promosse ed organizzate dall’Uisp, sul terreno dell’implementazione M nei suoi vari livelli, e dai soci collet- informatica ha sempre rappre- arketing e convenzio- tivi affiliati. Il tesseramento è una sentato una variabile strategica per ni – S.E. Sport Europa. Lo parte importante dello scheletro l’Uisp. Il sistema del tesseramento sport sociale ha potenzia- sul quale si regge l’intero sistema e della contabilità, insieme a nuovi lità “economiche” che il marketing Uisp, nel rapporto quotidiano con strumenti di gestione delle attività, sportivo deve saper valorizzare per il corpo associativo e i cittadini non saranno al centro di un’attenzione ridisegnare un progetto di sport ancora soci, cerniera fra attività, e di un’innovazione particolari, per come bene comune, creando reti politiche e servizi; snodo fonda- diventare strumenti disponibili per e partnership solidali con il merca- mentale fra i valori di promozione i comitati, le strutture di attività, le to esterno per acquisire le risorse sportiva e sociale. società sportive. necessarie a contribuire alla propria Anche per questo ruolo cerniera tra L’Uisp, nel corso del quadriennio, è sostenibilità. le varie articolazioni associative, quindi chiamata in primo luogo a L’Uisp, partendo da questa consa- si punterá sempre di piú ad utilizza- ripensare ed espandere alcuni degli pevolezza, si è dotata da tempo di re anche strumenti di videoconfe- strumenti di lavoro fondamentali, S.E. Sport Europa srl, società stru- renza e supporti informatici remoti quali i sistemi di tesseramento, di mentale le cui figure apicali coinci- (multipiattaforma di assistenza), contabilità, di posta elettronica. dono con quelle della governance che verranno impiegati anche Centrale per l’associazione è poi il nazionale Uisp (il Consiglio e la Dire- nell’operatività quotidiana dei ser- tema delle attività, per il quale si zione nazionale Uisp hanno avviato vizi nazionali di tesseramento. prevede la realizzazione di nuovi il percorso di acquiisizione totale Snodi organici tra tesseramento strumenti di gestione e organiz- delle quote) per elaborare ed appli- Uisp e politiche/attivitá/setto- zazione. Altro tema fondamentale care strategie efficaci ed efficienti ri nazionali, tra organizzazione e sarà l’adeguamento della piattafor- nel rapporto con il mercato esterno, formazione, vanno considerati gli ma web Uisp-Coni ai nuovi adempi- per promuovere le attività sul terri- impegni per il Registro 2.0, per i menti previsti dal Registro 2.0. torio, e soprattutto la propria speci- percorsi della formazione, per la ficità sociale nel complesso mondo C gestione informatica per le coper- rowdfunding. È necessario dello sport italiano. ture assicurative (fare sport e fare intercettare nuove tipologie L’Uisp, tra sostenibilità e risorse: sport in sicurezza). Questo è pos- di risorse. Il crowdfunding per far sì che programmi ed obiet- sibile grazie ad un rapporto sem- (dall’inglese crowd, folla e funding, tivi si trasformino in sostanza, è pre più consolidato e proficuo con finanziamento) o finanziamento col- necessario un “lavoro in squadra e il broker assicurativo di riferimento, lettivo è una di queste ed utilizzan- di squadra”, all’interno di un’associa- che ha portato, fra l’altro, alla cre- do anche i giusti canali informatici zione unica e nazionale, attenta alle azione della piattaforma internet potrebbe diventare importante fon- esigenze ed aperta ad intercettare marshaffinity.it/uisp interamente te di sostegno. Una pratica di micro- nuovi saperi e disponibilità e con- dedicata ai servizi assicurativi per finanziamento dal basso, che può sapevole che ognuno di noi debba gli associati Uisp, sia automatici mobilitare persone e risorse. Questa studiare ed imparare, tutti, nessuno che extra, e che dovrà diventare, tipologia di percorso potrà essere escluso. Padova, Vivicittà 2018 xxxx Il sistema Uisp - 57
Formazione e ricerca Montecatini, lo Special Team Prato al Memorial Oddone Giovanetti, ottobre 2017 L a formazione Uisp in questi e di esercizio fisico intelligente. bambini (sport, gioco, avventura), anni non si è mai fermata, Ogni giorno milioni di cittadini per gli anziani (anziani in movi- ha continuato a rinnovarsi, a fanno sport per i motivi più vari: la mento), per le scuole e i giovani coinvolgere esperti e studiosi del liberazione della donna, la difesa (indysciplinati e altro). movimento e ad agire nel socia dell’ambiente, l’orgoglio fisico di Noi siamo una grande associazio le. E nel frattempo l’offerta spor- una vecchiaia vitale. ne del fare e spesso il nostro agire tiva Uisp è diventata sempre più Il nostro progetto per la formazione supera ciò che abbiamo scritto nei complessa: abbiamo 180 discipline è articolato, complesso, il risultato nostri programmi. promosse dalle nostre Sda e dai è una proposta di sport per cia- A dicembre 2017 abbiamo rivisto e Comitati con 17.500 società e sono scuno; i corpi sono differenze da aggiornato il nostro Regolamento più di 100.000 gli operatori spor- conoscere, capire, valorizzare e della formazione, tenendo conto tivi, i tecnici, i dirigenti che ogni sviluppare. Si pone l’obiettivo di delle novità del nostro mondo, di anno frequentano i nostri corsi di educare al movimento, alla salute quelle prodotte dal nostro agire formazione e aggiornamento. Una e a uno stile di vita consapevole e quotidiano ma anche dal nostro formazione organizzata anche per attivo, di coltivare e accogliere la confronto e dal confronto con i tutte le nostre società sportive per passione per lo sport amatoriale, il nostri soci e con le società. crescere e qualificarsi, riconoscersi gioco, l’incontro, la socializzazione Abbiamo lavorato ad un piano e condividere un grande progetto con l’ambizione di arrivare a chi formativo nazionale che valorizzi di sport e associazionismo. non pratica nessuna attività. e arricchisca i contenuti di ogni Lo sport sociale e per tutti significa L’Uisp fornisce strumenti formativi, singolo percorso che stiamo rea- più sapere, più preparazione, più conoscenze, saperi che collocano la lizzando; con un’impalcatura rego- competenza, più curiosità e quindi formazione come priorità. lamentare finalizzata a scandire i più formazione. È ricerca di nuovi Nella formazione si legge la nostra tempi, le procedure, a definire le apprendimenti che arricchi scono identità associativa, capace di figure, a riordinare le competenze e e aggiornano i saperi acquisiti. Lo legare insieme saperi e politiche, le qualifiche tenendo conto di ogni sportpertutti dell’Uisp è anche la modalità organizzative e atti- settore, attività, disciplina, politica, ricerca di nuove modalità di attività vità. Quell’identità che affonda dei calendari, dei corsi obbligatori sportiva ad ogni età della vita e le sue ragioni proprio nelle scel- annuali, degli aggiornamenti, della il diritto a una pratica permanen- te metodologiche e tecniche. Un scelta e della formazione dei for- te modella ta sul soggetto. Nello segno distintivo attraverso il quale matori. sportpertutti dell’Uisp la centralità l’Uisp diventa riconoscibile e indi- Un progetto con regole certe, della persona è concepita come viduabile. rigorose e condivise da tutta un formidabile ambito di analisi, Il nostro sportpertutti si basa su l’associazione, con il comune sen- di lettura, d’inter pretazione della un programma scientifico e tecnico tire di per correre insieme nuovi domanda e della condizione socia- multidisciplinare che da oltre 70 terreni, un laboratorio in grado di le degli individui. Una domanda di anni coinvolge esperti, università, accogliere idee, competenze, pro- movimento, in una società dove il società sportive, tecnici, istruttori, poste, stimoli, per dare anche spa- movimento non è più “naturale”, dirigenti. zio ai giovani che vogliono cono- una domanda di benessere e salute, Non a caso nascono nell’Uisp le scerci e crescere. non attraverso farmaci o medicaliz- prime proposte di attività motoria Il nuovo regolamento introdu- zazioni esasperate, ma attraverso per fasce di età: per i piccolissimi ce il catalogo dei piani formati- una politica attiva di responsabilità (primi passi), per le bambine e i vi; abbia mo lavorato con le SdA 58 - www.uisp.it
condividen do ad ognuna i pro- con valori etici e di identità cultu- vuol fornire strumenti per la cresci- grammi, le materie e le ore di for- rale. Perché offrono occasioni di ta di società, comitati, SdA, anche mazione previste, per ogni discipli- conoscenza, solidarietà, di riqua- sugli aspetti gestionali, assicura- na. La ricchezza di programmazio- lificazione della convivenza della tivi, normativi, sulla sostenibilità ne e di contenuti di alcune è stata vita quotidia na. Non solo servi- economica, finanziaria e sul fun- utile per arricchi re programmi di zi, dunque, ma formazione, valori draising, sulla progettazione, sui altre discipline e per aggiungere etici e respon sabilità sociale per rapporti con le amministrazioni percorsi specifici per il lavoro con accompagnarle anche nel rappor- pubbliche, sulle politiche educati- le diverse fasce di età, prevedendo to con l’Uisp ma soprattutto con ve, la sostenibilità ambientale, le programmi di formazione e quali- le varie istituzioni e reti sociali, per politiche di genere, la cooperazio- fiche per tutti i tecnici impegnati renderle sempre più coscienti di ne, l’interculturalità, la comunica- nell’insegnamento, nell’allenamen- essere forza capace di importanti zione e la stampa. La formazione to, nel giudizio e nell’organizzazio- trasformazioni sociali nel rapporto come strumento per rimodulare ne di ogni attività motoria sportiva sussidiario con le istituzioni. Una anche le diverse velocità e le diffe- e delle metodologie ad esse colle- formazione che sia lo specchio del renze di una grande associazione gate. Abbiamo lavorato e lavorere- nostro fare, coerente con il nostro presente davvero in tutta Italia, mo con i Comitati regionali, ai quali ruolo nel sistema sportivo e nel che fa i conti con le povertà e spetta il compito di raccolta delle Coni, nel terzo settore e tra le reti le ricchezze, con i grandi numeri esigenze dei Comitati territoriali, sociali. La formazione dei dirigenti e i sacrifici, con le difficoltà e le portatori delle istanze e dei bisogni prevede anche una parte di for- opportunità. del territorio, delle società sportive mazione politica e sociale, sugli La formazione Uisp vuol essere e degli associati. aspetti che caratterizzano oggi la responsabile, qualificata, accessibi forte presenza dello sport nel le e verificata. È un nostro tratto I l nuovo regolamento prevede terzo settore, e le azioni e i pro- distintivo, programmato-regolato- anche un piano per la formazio- getti che ogni giorno realizziamo e coordinato–organizzato, valido in ne dei dirigenti e in particolare che danno una forte connotazione tutta Italia. per chi nei comitati si occupa di sociale al nostro sport. Vogliamo C interagire direttamente con le asso- prenderci cura dei giovani dirigen- entro di documentazione ciazioni e le società sportive. Si trat- ti, capaci di garantire il ricambio e e archivio storico. Racco- ta di valorizzare e offrire strumenti l’innovazione, attraverso proposte glie, conserva e valorizza i di crescita alle società affiliate, di formative ricche e articolate sulla materiali bibliografici, documentari fornire loro l’opportunità di acqui- ricerca di nuove opportunità, per ed archivistici relativi ai temi della sire le qualifiche necessarie per lo il reperimento di risorse, per la corporeità, del movimento, dell’e svolgimento delle attività attraver- costruzione di proget tualità, per voluzione del fenomeno sportivo e so momenti di formazione veri e la gestione dei comitati e dei col- della cultura sportiva, con partico sostenibili. laboratori, per la ricerca e la cura lare attenzione alla storia dell’Uisp Le società sportive, inoltre, richie di nuovi volontari. Una formazione e del movimento sportivo. dono da parte nostra un impegno che diventi anche occasione per È una struttura di organizzazione formativo importante, per il ruolo scambio di esperienze, per impara- della memoria e di servizio pubbli che svolgono e possono svolge- re l’uno dall’altro, ampliare le per- co aggiornato rivolto ad un’utenza re nel far incontrare la doman- sonali visioni. di studenti, docenti, ricercatori, diri da spontanea di pratica sportiva Un progetto di formazione che genti e operatori sportivi. Il sistema Uisp - 59
Matera, attività Uisp Riforma e innovazione attività L a scommessa della Delega arrivare a scelte condivise, azioni a tutti i cittadini (con particolare nazionale Riforma e inno- coerenti da realizzare sul territo- riferimento a coloro che non prati- vazione attività è quella di rio. L’innovazione e la trasforma- cano alcuna attività), attraverso una andare oltre i confini posti dalle zione passano anche attraverso le proposta associativa che si nutra di discipline stesse. L’impegno Uisp è parole che diventano contenuto, continue contaminazioni tra attività quello di aprire le proposte di attivi- metodo e didattica. Per coglierle, e politiche. tà motoria e sportiva, di benessere, molto spesso, non dobbiamo anda- Dobbiamo studiare ed agire con di sport sociale e di cittadinanza a re molto lontano, basta saper guar- pratiche efficaci: per sradicare il contaminazioni tra le stesse disci- dare tra le buone pratiche già in fenomeno del “precocismo”, per pline e tra le attività e le politiche. essere all’interno delle nostre realtà contrastare il dropout giovanile e per L’Uisp, movimento attivo. Ovvero, associative. Attività che cambia- riprogettare uno sport, uno stile di come deve essere l’Uisp? Risposta: no, che si adattano alle esigenze, vita attivo, capace di accompagna- semplice, efficace, con un cuore e ai nuovi spazi, alle richieste e alle re le persone nelle diverse stagioni un’anima. Il cuore sono le attività, necessità ma che non devono mai della propria vita. Dobbiamo studia- l’anima è la propria identità, attra- far mancare il divertimento e la re e comprendere i nuovi linguaggi verso un continuo interscambio gioia di praticarle. e renderci a nostra volta compren- tra attività e politiche, con riferi- sibili. Dobbiamo comprendere le N mento all’identità Uisp. Vorremmo el percorso di riforma che attività di nuova generazione, bat- una Uisp unica, aperta, coinvolgen- impatta principalmente sulle terci per la tutela sanitaria, dei gio- te, inclusiva, intersettoriale, etica, attività e attraverso esse, vani atleti in particolare, e perché la sostenibile, solidale, innovativa, l’Uisp si deve impegnare per forni- prevenzione e la difesa dei ritmi diffusa, colorata, ambientale, com- re risposte al territorio, alle socie- di crescita trovino nello sport un petitiva, socializzante, divertente, tà sportive, ai soci e ai cittadini. Ci ambiente non selettivo. Deve cre- multiculturale, multidisciplinare, aspetta un percorso nuovo nello scere una responsabilità personale coerente e provocatoria, che non sviluppo associativo, che definisce della propria salute. esclude nessuno. Molti di questi un profondo rinnovamento nei L’Uisp deve occuparsi con maggior valori, parole e azioni li abbiamo modelli organizzativi, ma che non impegno anche delle attività dei già metabolizzati e agìti, forse dob- deve intaccare il dna della nostra cittadini, di quelle attività nate dal biamo dare loro solo nuova dignità. associazione. L’Uisp non ha nulla da basso, praticate in “solitudine” senza Il coinvolgimento delle Strutture temere dalle riorganizzazioni, deve riconoscimento e sostegno istitu- di attività, lo diamo per assodato temere invece, l’immobilismo, l’inca- zionale. Sono spesso attività diffu- ma deve essere ben chiara anche la pacità a rinnovarsi o il farlo troppo se e in rapido mutamento. Bisogna responsabilità dei decisori a tutti i lentamente. La scommessa è quella comprendere che non sono solo livelli che passa attraverso il corag- di andare oltre i confini posti dalle un fatto sportivo, ma soprattutto gio di condividere e di confron- discipline stesse; l’impegno è quello culturale. Cambia la motivazione, tarci. C’è il tema di trasformare le di aprire le nostre proposte di attivi- talora cambiano gli scenari, spesso parole in contenuti, con omoge- tà motoria e sportiva, di benessere, cambiano le regole e le relazioni, neità di azioni e linguaggio per di sport sociale e di cittadinanza cambia lo scopo. È un problema di 60 - www.uisp.it
visione associativa, di struttura, di di qualità che può essere già for- dalla scuola primaria. Per realizza- strumenti, di strategie e di scelte di nito dal rapporto stretto con tutte re questa riforma occorre essere priorità. Nei nostri Comitati e nelle le politiche Uisp, a cominciare da pazienti e determinati, consapevo- nostre Strutture di attività, dobbia- quelle per la salute, i beni comu- li che bisogna agire con misure mo favorire capacità innovativa e ni, l’impiantistica sportiva. Con che favoriscano il cambiamento nel trasversalità. Il problema vero è che, esperienza e prospettive di nuovi medio e nel lungo periodo. I primi senza la condivisione e definizione modelli di impianti e di gestioni effetti devono partire dal territo- di una regia forte, non c’è la possi- efficienti e sostenibili. Differenziarci rio, attraverso una fattiva collabo- bilità di fare rete e sintesi e quindi il e distinguerci, sia nella dimensione razione guidata dal Comitato, tra tutto non diventa vero patrimonio sportiva che in quella della promo- Strutture di attività, politiche, pro- dell’associazione. zione sociale, rendendoci diversi e gettazione e formazione. Cercare riconoscibili proprio grazie alla in sintesi di avere come riferimento F orse non dobbiamo neppure nostra identità. cultura e attività per un movimento sperimentare nuove tenden- Attività che mutano, che si disegna- accessibile e sostenibile. Obiettivo ze, perché possiamo sempli- no sulle nuove esigenze e sui nuovi a medio termine: contrastare e cemente cogliere e scegliere buone spazi urbani, e che non devono far limitare le disuguaglianze nella pratiche già in essere all’interno mancare il divertimento e la gioia pratica sportiva. delle nostre realtà associative. di praticarle.Trasformare le nostre O Dobbiamo investire sulle persone, grandi manifestazioni nazionali a ccorre rilanciare un rappor- sui dirigenti e sui referenti, dare cominciare da Vivicittà, Bicincittà e to stretto con le Società spazi e passare conoscenze a nuovi Giocagin, e metterne in campo di sportive, consolidare con dirigenti. I dati Istat sulla pratica nuove da concepire come “manife- loro un rapporto più continuo, fina- sportiva in Italia sono emblematici sti attivi del movimento e di oppor- lizzato al raggiungimento comune e indicativi: più di 23 milioni di tunità” da collegare alle attività degli obiettivi dell’associazione. persone sedentarie (la metà degli internazionali e di cooperazione L’Uisp ha scelto di lavorare per over 65), devono essere la nuova internazionale. obiettivi e ritiene strategico, per frontiera per le nostre struttu- il suo futuro, sviluppare proget- L’ re di attività. Allo stesso tempo Uisp “sono” le attività. Le tualità per dare “gambe” e risorse l’Istat distingue tra popolazione attività sono l’Uisp. Rimettere alle proprie idee sullo sport per che pratica sport rispetto a quel- al centro le attività, significa tutti, attraverso campagne e pro- la che svolge attività fisica di tipo agire coerentemente e fare scelte getti nazionali ed internazionali, generico: è molto importante che di priorità nella politica associati- che abbiano lo scopo di realizza- si cominci a dare dignità anche ad va, negli investimenti economici, re attività sempre più aderenti ai attività quali escursioni, passeggia- nei processi formativi, nella politi- bisogni dei cittadini, valorizzando te a piedi, mobilità ciclopedonale ca dei quadri, nell’ambito del disa- e ottimizzando le esperienze e le e molto altro. È la conferma che lo gio e della disabilità, nella lotta alla risorse del sistema associativo e sportpertutti ha un’infinità di pos- disuguaglianza e alla sedentarietà, dei territori all’interno di strategie e sibilità espressive e motorie. Anche nell’impegno per una maggiore azioni politiche e sociali, nazionali per questo all’Uisp serve un salto e nuova cultura sportiva a partire ed internazionali. Milano, Calcio camminato - foto di Daniele Iannetta Il sistema Uisp - 61
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Le politiche nazionali Educative I l programma delle Politiche per intensificare l’azione didattica didattiche di base della formazio- educative Uisp parte da una ed educativa in classe e fuori. In ne. riflessione: Uisp è attività socia- questo quadro complesso, chi è Il pensiero e le azioni che hanno le, educazione e giovani, che non educato è anche educatore e tutti sostenuto l’elaborazione della sono il futuro di una società, ma si prendono cura del bene comune. Policy fanno parte della storia e una sua componente strutturale: del patrimonio culturale Uisp: sod- B sono il presente. Per questo occor- ambini e adolescenti pro- disfare una fruizione libera e par- re creare politiche e servizi volti a tagonisti: la policy Uisp. tecipata dello sport e dell’attività svilupparne le potenzialità e pro- L’Uisp condivide con Save motoria, insieme alla possibilità di teggere le fragilità. the Children una partnership che orientare ad un approccio “dolce” Le politiche educative non riguar- ha proprio nella protezione dell’in- e rispettoso delle differenze indi- dano solo le istituzioni dedicate fanzia e dell’adolescenza e nella viduali. all’educazione formale: lo sport è, promozione dei diritti di bambini L’Uisp fa suoi e contribuisce a con- in Italia, la terza agenzia educa- e ragazzi un elemento centrale. cretizzare i principi di Organismi tiva dopo la famiglia e la scuola, E si concretizza nella campagna nazionali e internazionali sulla strumento per educare a trasmet- “Illuminiamo il futuro”, nell’attiva- Tutela dei diritti dei fanciulli, non tere modelli e valori. C’è uno sport zione dei “Punti Luce” nei quartieri solo nello sport, partecipando a che si prende cura dei giovani, uno con elevato disagio socioecono- tavoli di elaborazione di progettua- sport non autoreferenziale, che non mico e nella campagna “Adulti a lità come il Gruppo CRC (Gruppo si pone l’obiettivo di “tirar fuori” il posto” che prevede l’adozione di di lavoro per il monitoraggio della campione ma di offrire ai giova- codici di condotta e di procedure Convenzione ONU sui diritti dell’in- ni contesti di crescita positiva e per la segnalazione di abusi o di fanzia e dell’adolescenza). Da que- spazi di libertà. È lo sportpertutti, comportamenti scorretti nei luo- ste collaborazioni possono attivar- che assume centralità nel processo ghi abitualmente frequentati dai si energie utili al miglioramento educativo di tutta la comunità (che, minori. Va in quest’ottica un’ulte- della condizione dei bambini e a sua volta, è comunità educante), riore sfida: la formulazione di una dei ragazzi, nello sport e non solo. oltre ad essere lo spazio di incrocio Policy Uisp redatta mettendo insie- L’Uisp è anche partner nazionale tra sociale/educativo/giovanile. me le competenze e l’esperienza di della grande rete Crescere al Sud C’è un grande lavoro da fare insie- Save the Children e dell’Uisp. Policy che conta 65 organizzazioni che me, istituzioni (la scuola e le P.A.) e entrata a far parte delle materie lavorano per la promozione e tute- il privato sociale (Comitati territo- formative del mondo associativo la dei diritti dell’infanzia e dell’ado- riali Uisp, asd e altre associazioni) Uisp, inserita di diritto nelle unità lescenza nel Mezzogiorno. Il sistema Uisp - 63
Salute e inclusione foto di Giancarlo Rocco P artiamo da ciò che intendia- diana e non come il fine della vita; mente, le organizzazioni di volon- mo per tutela e promozione è un concetto positivo che mette in tariato, le autorità regionali e locali, della salute. valore le risorse sociali e individuali, l’industria e i mezzi di comunicazio- Fin dal 1948 l’OMS definiva la salu- come le capacità fisiche. Così, la pro- ne di massa. te come “uno stato di completo mozione della salute non è legata È in questo quadro di riferimento benessere fisico, mentale e socia- solo al settore sanitario: guarda agli che l’Uisp proseguirà nella strate- le e non la semplice assenza dello stili di vita per mirare al benessere. gia per una riduzione delle disu- stato di malattia o di infermità”. In materia di salute, le condizioni e guaglianze e verso maggiori diritti Dopo alcuni passaggi fondamen- le risorse preliminari sono: la pace, individuali e collettivi, al fine di esse- tali, dalla “Carta di Ottawa” (1986) un tetto, il nutrimento e un reddito. re riconosciuta dagli interlocutori al “Libro Bianco sullo Sport” (2007), Ogni miglioramento del livello di istituzionali come soggetto politico siamo finalmente giunti ai giorni salute è necessariamente e solida- attivo nella programmazione delle nostri con la “Strategia per l’atti- mente legato a questi elementi di azioni dei piani regionali per la pre- vità fisica per la regione europea base. Una buona salute è una ric- venzione. dell’OMS 2016/2025” (documento chezza fondamentale per il progres- I tradotto e pubblicato in italiano so sociale, economico e individuale protocolli d’intesa stipula- dall’Uisp), che si fonda sull’attività e, nello stesso tempo, costituisce un ti dall’Uisp in sette regioni fisica quale fattore trainante per la aspetto importante della qualità (Umbria, Friuli Venezia Giulia, salute e il benessere, con particolare della vita. I fattori politici, econo- Marche, Sardegna, Toscana, Trenti- attenzione all’incidenza di malattie mici, sociali, culturali, ambientali, no A. Adige e Veneto) hanno certa- non trasmissibili associate a livel- comportamentali e biologici pos- mente rappresentato tappe fonda- li insufficienti di attività fisica e a sono intervenire tutti in favore o a mentali di questo percorso e hanno comportamenti sedentari. Nel 2018 danno della salute. In questo ambito tracciato una strada virtuosa, che è stato approvato dall’OMS il piano si inseriscono le strategie di rigene- occorre proseguire ed estendere d’azione globale sull’attività fisica razione e riqualificazione urbana per anche ad altre Regioni. Sapendo per gli anni 2018-2030 che definisce promuovere città in salute. valutarne appieno le potenzialità e 4 obiettivi strategici da realizzare le ricadute positive, coinvolgendo i L attraverso 20 azioni, per ridurre del a promozione della salute territori in questa valutazione per 15% l’inattività fisica negli adulti e esige un’azione concertata misurare quanto l’associazione e i negli adolescenti entro il 2030. fra le varie parti: i governi, il suoi dirigenti, sulla base di questi La salute è dunque da percepirsi settore sanitario, il campo econo- Protocolli, siano in grado di cresce- come una risorsa della vita quoti- mico e sociale, considerato unitaria- re, implementare le attività e svol- 64 - www.uisp.it
gere il ruolo di agenzia per la pro- mozione della salute. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle politiche per un invecchiamen- to attivo e all’incentivazione alla pratica motoria e sportiva giovani- le, aprendo un approfondito con- fronto con le Strutture di attività. Non vi è più alcun dubbio che la salute e l’inclusione siano politiche che stanno acquisendo sempre più considerazione e sempre più attenzione. Per questo la caratte- rizzazione dell’Uisp quale asso- ciazione di promozione sociale è elemento imprescindibile per affer- mare il nostro ruolo nel contesto delle politiche per il contrasto alla sedentarietà. La crisi economica e l’attuale modello economico stan- no aumentando le disuguaglianze sociali. In questo contesto l’Uisp si propone da tempo quale sogget- to politico capace di interpretare un ruolo importante nel contribu- ire a superare le attuali sperequa- zioni generando coesione sociale. Pensiamo alla gestione del fenome- Palermo, Vivicittà 2018 no migratorio e della conseguente necessità di integrazione, al disa- gio sociale in crescita soprattutto in alcune aree del paese, all’esigen- za di maggior tutela della salute e della persona. Tutela della persona riferita anche all’ambito della salu- te mentale, con attività già con- solidate nell’Uisp come il “Baskin” (basket integrato) o il proget- e capillare, con campagne informa- dosi alle associazioni di tutt’Italia to nazionale “Matti per il calcio”. tive e progetti che coinvolgano le per accrescere la cultura sporti- È opportuna anche una maggior scuole e le associazioni sportive. E va e concorrere con le istituzioni interazione con il CIP e, per quan- noi ne vogliamo essere protago- ad aumentare la tutela della salute to attiene la disabilità intellettiva nisti, coscienti che è una battaglia della persona. e relazionale, con la FISDIR, per che nessuno può vincere da solo. L sviluppare progettualità condivise. È quindi indispensabile un’ampia a qualità delle nostre città è Altro ambito fondamentale d’in- sinergia (come previsto dai PRP) tra un tema sempre più correlato tervento per l’Uisp è rappresentato le istituzioni, gli enti sociosanitari e a quello della salute e della dall’attività nelle carceri. L’espe- il mondo dello sport, con la consa- qualità della vita. L’Agenda 2030 rienza trentennale del “Proget- pevolezza dell’importanza sociale per lo Sviluppo Sostenibile delle to Porte Aperte”, con le sue varie di riuscire a contrastare il fenome- Nazioni Unite (in particolare l’o- declinazioni, consente all’Uisp di no e assumendosi, a partire dalle biettivo numero undici) si pone l’o- essere un riferimento per istituzio- responsabilità individuali, una biettivo di rendere le città più inclu- ni locali, nazionali ed europee. Lo vera corresponsabilità collettiva. sive, sicure, resilienti e sostenibili. stesso impegno che deve riguar- In sintesi, il programma di man- L dare anche la lotta al doping, a a strategia dell’informazione, dato proseguirà in sostanziale partire dalla valorizzazione e dal della sensibilizzazione, di far continuità con quello preceden- rispetto del nostro Codice Etico, conoscere ai giovani atleti il te, puntando su una maggio- manifesto dei principi di moralità, fenomeno e le sue implicazioni re intersettorialità con le altre di partecipazione, di eguaglianza, negative, i suoi effetti sulla salu- politiche e con il coinvolgimen- di tutela della persona, di traspa- te, è la base sulla quale lavorare to delle Strutture di attività. renza, di imparzialità e di eticità insieme, programmando iniziati- Proseguirà l’organizzazione di con- sportiva. ve diffuse e ambiziose che, oltre vegni e approfondimenti nazionali Ma siccome è ormai riconosciuto, ad entrare nel contesto scolastico, in materia di salute e inclusione, soprattutto nel mondo sportivo possano coinvolgere le associazio- puntando ad una stretta relazione dilettantistico e amatoriale, che le ni sportive dilettantistiche affiliate. tra il gruppo di lavoro nazionale e condanne e le squalifiche non sono E in questo contesto l’Uisp può i Comitati regionali, che sempre di un deterrente sufficiente, il primo dare un contributo importante. più svolgeranno un ruolo di fonda- strumento per contrastare l’utilizzo Perché può consentire di raggiun- mentale importanza per il radica- del doping, quantomeno per i gio- gere tantissimi giovani praticanti mento delle politiche associative vani, è un’opera culturale, continua le più svariate discipline, rivolgen- nei vari territori. Il sistema Uisp - 65
Terzo settore Catania, Bicincittà 2018 L e Politiche nazionali Uisp sul Può lo sportpertutti, di cittadi- dei Comitati regionali e territoria- terzo settore puntano sul nanza, sociale, rimanere confinato li. Protagonisti, questi ultimi, insie- valore sociale dello sport o relegato alla sola agevolazio- me all’Uisp nazionale e allo stesso come fattore di nuove politiche ne fiscale (398/1991)? Le attività Forum del terzo settore, nella bat- sociali e di welfare nell’ambito di sport sociale che promuove taglia affinché lo sport dilettantisti- della solidarietà, del dialogo inter- l’Uisp, da quelle con gli anzia- co sia considerato parte del terzo generazionale, dell’integrazione, ni a quelle di integrazione con settore italiano, così come merita. del contrasto alle povertà e all’e- i migranti (solo per fare alcuni L’Uisp è in prima fila, accanto a sclusione. Un’innovazione cultu- esempi), devono avere soltanto Forum terzo settore e Fondazione rale che vede l’Uisp impegnata il riconoscimento Coni o sono da con il Sud, per valorizzare il protago- su un doppio crinale: all’interno considerare meritevoli del ricono- nismo e l’impegno dei giovani attra- del contesto sociale e politico, nel scimento delle istituzioni nazio- verso il percorso “Rigenerazione non rapporto con istituzioni italiane nali e delle politiche pubbliche profit”. ed europee, e all’interno del terzo italiane, in quanto moltiplicatrici L’ settore italiano, per affermare una di relazioni, coesione sociale e Uisp è impegnata per raf- diversa considerazione del feno- benessere? forzare sempre di più il meno sportivo, strumento molto suo contributo nei Forum L’ efficace di mediazione socia- Uisp è impegnata sul terre- regionali del terzo settore e nei le, educazione, socialità, salute. no della trasparenza e della CSV; per aggiornare e riscrivere la Il terzo settore italiano da anni valutazione dei risultati effet- “Carta dei principi dello sport per regge il sistema di welfare ed è tivamente raggiunti, sia all’interno tutti”, ferma alla stesura del 2004; chiamato a compiere quel salto del sistema sportivo e nei confronti per contribuire al raggiungimen- di qualità che lo renda protago- del Coni, sia sul terreno del terzo to dei global goals SDGs Agenda nista di innovazione e motore di settore, in quanto il Registro unico 2030; per azioni nazionali e locali trasformazione sociale. In questo nazionale degli ETS impone una di advocacy nei confronti delle isti- contesto è riconosciuto il valore gestione limpida e una rendi- tuzioni, delle Fondazioni e di tutti e il ruolo degli enti del terzo set- contazione sociale che metta in gli altri soggetti sociali, pubblici tore: con la legge 106/2016, la evidenza il valore delle associazio- e privati e della pubblica ammini- fisionomia del terzo settore è ni. Dobbiamo costruire strategie strazione. L’Uisp è impegnata sul finalmente delineata. Peccato sia di advocacy, alleanze che ci veda- terreno delle alleanze con altre stata trascurata dalla riforma la no impegnati quotidianamente organizzazioni, reti sociali del componente sportiva che, nella su questo terreno. La riforma dei terzo settore e Forum nell’ambito suddivisione per attività svolte, Centri di Servizio del Volontariato dei diritti e delle pari opportunità rappresenta la parte maggiorita- apre una opportunità di presenza per tutti, come nel caso del Forum ria delle 336.275 istituzioni non in più anche per l’Uisp, da rendere Disuguaglianze Diversità del profit attive in Italia (fonte Istat). efficace soprattutto grazie all’azione quale l’Uisp è socio costituente. 66 - www.uisp.it
Ambiente I l programma delle Politiche impianti sportivi, dalle sedi dei impianti sportivi di proprietà o ambientali Uisp parte dall’Agen- comitati (nazionale, regionali, terri- gestiti dai comitati o dalle asso- da 2030 per lo Sviluppo sosteni- toriali), Certificazione di impegno ciazioni affiliate e comprende una bile dell’ONU. L’Uisp fa riferimento ambientale. Un progetto di forma- analisi conoscitiva degli impianti anche ad altre fonti utili a definire zione proattiva, “imparare facendo”, in termini ambientali: audit ener- un’azione ambientalista in ambi- per operatori, dirigenti, cittadini. Il getico e funzionale delle strutture to sportivo, come il Protocollo di progetto concorrendo alla riduzione (riscaldamento, climatizzazione, Kyoto, gli Accordi di Parigi e la con- dell’impronta ecologica dello sport illuminazione), audit strutturale ferenza ONU “Habitat 2014-2019”. potrebbe essere finanziato da fondi (cappotto termico, infissi, materiali Oggi, più che in passato, l’imple- europei. di costruzione, ecc.), audit tecno- mentazione della pratica sportiva 2 – Sviluppo attività ecosostenibi- amministrativo (certificati EMAS, sostenibile nelle sue forme struttu- le “outdoor” Certificazione di efficienza energe- rate e destrutturate, oltre ad esse- Le attività in armonia con la natura tica, ecc.); una analisi conoscitiva in re apprezzata in ambito europeo ed il contesto territoriale rappresen- termini sociali e una proposta per la ed internazionale, determina in tano una forma diversa di rappor- riconversione. termini di identità una maggiore to tra sport e territorio, integrando L’azione esterna potrebbe coinvol- riconoscibilità del soggetto propo- la salvaguardia ambientale con lo gere: Fondazione sviluppo sosteni- nente rafforzandone l’accredita- sviluppo socio-economico. Verso bile - Consorzi riciclo – Stati generali mento presso le amministrazioni una forma di turismo sostenibile. della Green Economy – Ministero locali, nazionali ed internazionali. Possibilità di inserire tra le manifesta- Ambiente – Amministrazioni regio- Queste, in sintesi, sono le proposte zioni nazionali una Giornata nazio- nali e locali, Associazioni culturali, Uisp che mirano ad un “processo nale Uisp dello sport in ambiente. movimenti locali. In questo conte- partecipato di metamorfosi eco- Attività già avviata da tempo in sto si intende inquadrare il rapporto logica”, da attivare sia all’interno Piemonte, Liguria, Lazio, Campania, con Ecopneus ed attivarne altri. dell’Uisp (conoscenza, formazione), Umbria e Sicilia: 4 – Rigenerazione urbana – mobi- sia al suo esterno e nel mondo spor- - Rapporto con gli Enti parco; lità sostenibile – riduzione consu- tivo (contaminare, sulla coscienza - Rapporto con Federparchi; mo di suolo ambientale attraverso lo sport, le - Sviluppo reti di protocollo con ammi- - Recupero aree degradate e spazi pubbliche amministrazioni con le nistrazioni locali; urbani (piazze e strade); quali si entra in contatto): - Sinergia con Università e Centri di - Mobilità sostenibile tramite lo sport: 1 – Progetto nazionale “ decarbo- ricerca. ciclabilità e camminabilità (Progetto nizziamo lo sport” 3 – Riqualificazione ambientale e “Bicicletta” e “Camminare”); Un maxi progetto articolato in sociale dell’impiantistica sporti- - Progettazione di una manifesta- varie azioni: riduzione degli impatti va-piano di riqualificazione nazio- zione nazionale in occasione della generati dalle manifestazioni nazio- nale Settimana europea della mobilità nali, dalle pratiche motorie, dagli Il piano prevede un audit degli sostenibile. Il sistema Uisp - 67
Genere e diritti L o sport è un diritto per tutti e Ecco alcune fonti da approfondi- ce etico per il diritto alla sicurezza e l’Uisp si propone di rimuovere re e trasformare in iniziativa con- il superamento del concetto di “corsi tutti gli ostacoli al suo pieno creta: la Carta europea dei diritti di autodifesa”. godimento. Ad esempio, stando alle delle donne nello sport per edu- Infine alcune proposte concrete su Politiche di Genere e Diritti promuo- care alla differenza e sperimentare ambiti specifici: 1. Valorizzare la pre- ve esperienze sportive che faccia- nuove attività. La Carta dei diritti ha senza delle donne nell’Uisp, nella no competere atleti transessuali e bisogno di un continuo confronto sua leadership e crearne le oppor- transgender. A proposito dei quali e azioni conseguenti per ampliare, tunità e le garanzie; 2. Continuare il è stato attivato il tesseramento ad esempio, le adesioni dei Comuni. lavoro con l’Osservatorio di Pavia e “Alias”. Queste sono le proposte per imple- con Associazioni di giornaliste come Vengono individuati alcuni obiettivi: mentare alcuni punti della Carta: Giulia per un rapporto più stretto 1. Strutture territoriali (Comitati, progetti di attività e sostegno alle tra donne e media, ad ogni livello, asd, polisportive) più accoglienti esperienze che incrementino la e per promuovere un linguaggio per giovani e donne, sperimen- pratica sportiva delle ragazze; dalla giornalistico rispettoso ed attento al tando azioni antidiscriminatorie presentazione della Carta a fumet- merito sportivo; 3. Più formazione per coinvolgere più donne nei ruoli ti avviare percorsi di promozione e più ricerca in ambito educativo e dirigenziali, dando maggiore visibi- delle attività nelle scuole; progetti di scolastico, per promuovere un per- lità all’esperienza delle donne nella attività specifiche che valorizzino la corso per la formazione delle diri- nostra associazione, creando occa- lentezza, la consapevolezza di sé genti, per contrastare la violenza di sioni che concilino la partecipazione e il rispetto degli altri; assumere i genere, nell’ambito della medicina alle attività, sia sportive che di vita concetti di cura e consapevolezza e della formazione di genere; pro- associativa, con la cura familiare; di sé come contrasto alla violenza di muovere percorsi per l’inclusione e 2. Educare alle differenze: forma- genere. Formazione specifica e codi- di educazione alle differenze. zione rivolta agli educatori Uisp e dirigenti sulle politiche di genere per avviare un percorso di acco- glienza e attenzione rivolto alle per- sone LGBTI ed incentivare la valoriz- zazione delle diverse attitudini tra pratica maschile e femminile; 3. Azioni, progetti concreti e repli- cabili, con esperienza di attività mista, percorsi mamme e figli, pisci- ne ed impianti accoglienti per le donne, che coinvolgono le società sportive. 68 - www.uisp.it
Impiantistica e beni comuni L e Politiche impiantistica e Uisp” per lo sforzo che viene fatto re locale, attivante e generativo, beni comuni Uisp partono di renderli luoghi ideali per la rea- con la possibilità di ripensare e rige- dall’analisi dei “luoghi dello lizzazione delle politiche associati- nerare spazi urbani, favorendone la sportpertutti”: spazi e elementi ve: sociali, ambientali, educative, di riappropriazione da parte dei citta- della città che, qualificati e gesti- genere, per l’inclusione e il benes- dini. Lo sport sociale e per tutti può ti come beni pubblici, diventano sere di tutti, ad ogni età. Luoghi essere uno dei possibili inneschi di beni comuni nel momento in cui, dove proporre uno sport che sia questi processi, che si costruiscono innescandosi un processo politico pratica inclusiva, parte integrante su saperi diffusi in una comunità e sociale, la comunità che si rela- della vita quotidiana, scelta libera di (i giovani, nel caso specifico del ziona con quel particolare bene ogni cittadino e, in ultimo, occasio- progetto) ma che diventano vere inizia a gestirlo in modo condivi- ne di partecipazione e protagoni- e proprie scuole per promuovere so e partecipato, con l’obiettivo di smo civile e sociale. Lo sportpertutti questi saperi e palestre di educa- tutelarlo, rigenerarlo e aprirlo alla diventa quindi uno dei diversi fatto- zione alla cittadinanza attiva. L’Uisp fruizione collettiva. ri da integrare negli obiettivi della ha le caratteristiche per interpre- Se questa è la definizione di bene pianificazione e della programma- tare un ruolo di primo piano in comune, qual è il rapporto con l’im- zione delle politiche pubbliche, e al questa nuova stagione di protago- piantistica sportiva nel suo senso contempo può essere uno strumen- nismo sociale, fondato sul princi- più tradizionale, di bene pubblico to per attivare processi partecipativi pio di collaborazione civica e sulla assoggettato a regole di caratte- che valorizzano le reti sociali e il responsabilità diffusa. Gli obiettivi re amministrativistico? Mettendo capitale sociale di una comunità e specifici sono: rafforzare le siner- in pratica valori e sostenibilità. Si di un territorio. gie con reti locali e nazionali, dal tratta allora di applicare una dimen- terzo settore alle pubbliche ammi- I sione sociale tipica dei beni comu- l progetto nazionale Open Space, nistrazioni; valorizzare il progetto ni anche alle attività sportive che finanziato dal ministero del Open Space come laboratorio di vi vengono praticate, con queste Lavoro e delle Politiche Sociali esperienze sperimentali; mappare caratteristiche: limitare ogni forma nell’ambito della legge 383/2000, le realtà territoriali dell’Uisp, cono- di esclusione e di discriminazione sul quale sono impegnati dieci scere e raccontare le migliori espe- nell’accesso; capacità di generare Comitati territoriali Uisp, per gli rienze, dare risposta alle proble- risorse comunitarie; superare la obiettivi che si è dato e per le matiche che emergono nelle fasi logica della competizione; speri- modalità operative che propone, di affidamento, gestione e rinnovo mentare forme di collaborazione si presta a diventare un significa- di concessione di impianti sportivi tra diversi soggetti; aprire reali tivo banco di prova per misurare pubblici; definire linee guida Uisp possibilità di esercizio del diritto la capacità dell’Uisp di integrare lo per la gestione dell’impiantistica allo sport e al gioco, al movimento, sport con nuovi modelli di coinvol- sportiva, coniugando obiettivi di alla salute. Sarà dunque strategico gimento e attivazione dei giovani. sostenibilità economica e ambien- rendere riconoscibili gli “impianti E dunque nuovi modelli di welfa- tale con quelli di inclusione sociale. Il sistema Uisp - 69
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