IL VERDE URBANO E GLI ALBERI IN CITTÀ - INDIRIZZI E LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE ECOLOGICA - Lipu
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IL VERDE URBANO E GLI ALBERI IN CITTÀ INDIRIZZI E LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE ECOLOGICA Documenti per la c o ns e rva z ion e della natura
Documenti per la conservazione della natura n° 2 Il verde urbano e gli alberi in città. Indirizzi e linee guida per la progettazione e la gestione ecologica. curato da Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana della Lipu con la collaborazione di Paola Ascani, redazione Ecologia Urbana Lorenzo Borghi, Lipu Ferrara Daniela Burrini, Lipu Firenze Alessia Colle, Lipu Civitavecchia Francesco Costa, Lipu Vicenza Ivano De Marco, Lipu Cuneo Carlotta Fassina, Lipu Padova Paola Lodeserto, Lipu Taranto Federica Luoni, Area Conservazione della natura della Lipu Giuseppe Mazzeo, Lipu Litorale Jonico-Leccese Elia Mele, Lipu Milano Matteo Palmisani, Lipu Campania Francesco Pasculli, Lipu Taranto Giuseppe Ranghino, Lipu Biella Giuseppe Rannisi, Lipu Catania Patrizia Rossi, Responsabile Agricoltura della Lipu Roberto Santopaolo, Lipu Rende Daniele Selmi, redazione Ecologia Urbana Marco Gustin, Responsabile Specie e ricerca della Lipu Andrea Mazza, Ufficio stampa della lipu Claudio Celada, direttore Area Conservazione della natura della Lipu Supervisione di: Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu Aprile, 2017 Si raccomanda la seguente citazione del volume: Dinetti M. 2017. Il verde e gli alberi in città. Documenti Lipu per la Conservazione della Natura n. 2. pp. 52.
INDICE 1. INTRODUZIONE: APPROCCIO E FILOSOFIA DEL VERDE URBANO 4 1.1. Consistenza del verde urbano in Italia 9 1.2. Tipologie di verde urbano 9 2. SERVIZI ECOSISTEMICI DEGLI ALBERI 11 E DELLE AREE VERDI URBANE 2.1. Servizi ambientali 11 2.1.1. Riduzione dell’inquinamento atmosferico 11 2.1.2. Miglioramento del clima e riduzione dei gas climalteranti 12 2.1.3. Attenuazione dei rumori 13 2.1.4. Protezione idrogeologica 13 2.1.5. Miglioramento del paesaggio 14 2.1.6. Tutela della biodiversità locale 14 2.1.7. Gestione faunistica 14 2.2. Servizi socio-culturali 15 2.2.1. Indicatori ambientali della qualità urbana 15 2.2.2. Benefici per la salute dei cittadini 16 2.2.3. Benefici sociali 16 2.3. Servizi economici 18 2.3.1. Incremento del valore immobiliare 18 2.3.2. Valutazioni economiche 18 3. EMERGENZE E PERICOLI PER LA BIODIVERSITÀ URBANA 21 4. CRITERI E LINEE GUIDA PER UNA PROGETTAZIONE ECOLOGICA 23 4.1. Parchi pubblici 24 4.2. Giardini privati 25 4.3. Forestazione urbana 25 4.4. Zone umide 25 5. BIRDGARDEN 26 6. PRATI E BORDI STRADALI 28 7. MANUTENZIONE 31 8. RETE ECOLOGICA E STRATEGIE PER LA CONSERVAZIONE 35 DELLA BIODIVERSITÀ LOCALE 9. PIANI E REGOLAMENTI DEL VERDE 38 APPENDICE I. ALBERI E ARBUSTI CONSIGLIATI 39 APPENDICE II. BIODIVERSITÀ URBANA E UCCELLI IN CITTÀ 40 APPENDICE III. OASI URBANE E SENTIERI-NATURA IN ITALIA 41 III.1. Cosa sono le oasi urbane 41 III.2. Oasi urbane in Italia 41 III.3. Casi-studio 42 III.3.1. Giardino naturale di Cuneo 42 III.3.2. Giardino delle Capinere di Ferrara 42 III.3.3. Oasi urbana degli orti di Via Goito a Livorno: una proposta 42 BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA 44
1 INTRODUZIONE con il benessere personale (Luck et al., 2011). Le città si stanno quindi affermando sempre di più come ambiente di vita per gran parte delle persone che abitano il pianeta, sebbene l’urba- nizzazione spesso non pianificata adeguata- Approccio e filosofia mente (il cosiddetto urban sprawl) porti con sé del verde urbano una serie di effetti ecologici, economici e sociali non positivi, tra cui l’aumento delle emissioni in atmosfera, l’incremento dei costi per i trasporti e l’approvvigionamento idrico ed energetico, la perdita dei terreni agricoli e il consumo di suolo naturale, con le conseguenze di una riduzione Prima di tutto, un albero è un essere vivente e della disponibilità di habitat naturali, della fram- senziente che nasce, si riproduce e muore, intes- mentazione degli ecosistemi e persino della dif- sendo una fitta rete di relazioni con gli altri orga- fusione di specie aliene e invasive. Fenomeno nismi vegetali e animali dell’ambiente in cui vive. sempre più grave, quello del consumo del suolo, Ha bisogno di nutrirsi e, alla pari degli altri orga- che sta tendenzialmente aumentando in tutta nismi che vivono sul pianeta Terra, può godere Europa (European environment agency, 2016a). di buona salute oppure ammalarsi. Le più recenti Per tentare di contrastare queste dinamiche ne- acquisizioni scientifiche dimostrano che anche le gative, esistono provvedimenti sia a livello inter- piante sono in grado di mettere in atto meccani- nazionale che nazionale, tra cui la Risoluzione smi complessi: alberi e arbusti hanno la capacità delle città e dei governi locali per la biodiversità di assumere decisioni che includono una memo- di Gangwon/Pyeongchang adottata nel 2014 in ria strutturale e comportamenti condizionati, con Corea presso il Biodiversity Summit delle città e anticipazione di rischi futuri (Tugnoli, 2010; Man- dei governi locali, tenuto parallelamente al 12° cuso e Viola, 2013; Wohlleben, 2016). meeting della Conferenza delle parti della Con- Per questi motivi, il Federal ethics committee on venzione sulla diversità biologica (Cbd Cop 12). non-human biotechnology (Ecnh) (2008) nella bro- La risoluzione, allo scopo di contribuire al Piano chure The dignity of living beings with regard to strategico per la biodiversità ed ai suoi Aichi bio- plants sostiene che un danno arbitrario causato a diversity targets, riconosce che le aree urbane una pianta è da considerarsi moralmente condan- hanno un impatto enorme sulla biodiversità, e nabile. Questo può ad esempio riguardare il taglio stimola quindi a portare avanti una serie di di fiori spontanei senza un motivo razionale. azioni. Tra queste, strategie locali per la biodi- Come dire: le piante non devono essere danneg- versità ed azioni gestionali integrate a sostegno giate inutilmente e devono entrare a far parte in degli ecosistemi, in modo che il tema della bio- modo più armonico delle nostre esistenze. diversità e dei servizi ecosistemici entri in tutte Nel 2050 si attende che il 70% della popolazione le politiche che riguardano il benessere umano, umana mondiale vivrà in aree urbane. E’ noto i lavori pubblici, le infrastrutture ed i trasporti, che l’urbanizzazione ad elevata densità tende a l’urbanistica e le altre strategie tese allo sviluppo ridurre la ricchezza e l’abbondanza di specie na- economico e sociale. Più recentemente, le Na- tive di piante ed animali. Per la gente, vivere in zioni unite con la Conferenza sullo sviluppo ur- un ambiente altamente modificato e con poche bano sostenibile (Habitat III) svolta a Quito dal opportunità di interagire direttamente con la na- 17 al 20 ottobre 2016, riconoscono l’esigenza di tura può condizionare negativamente il benes- una cultura che promuova consumi sostenibili, sere e la connessione emotiva con il mondo contribuendo ad un uso idoneo delle risorse, naturale (Turner et al., 2004), generando un cir- anche allo scopo di contrastare i cambiamenti colo vizioso, che va spezzato. Una indagine climatici. La visione della città è quella di uno svolta in Australia ha rivelato che la copertura di spazio inclusivo per tutti i cittadini, che garanti- vegetazione ha una relazione positiva molto forte sca un’elevata qualità della vita per tutti ed in- 4
sieme protegga, ripristini e promuova gli ecosi- il 20 ottobre 2000 e ratificata dall’Italia con stemi, l’acqua, gli habitat naturali e la biodiver- Legge 9 gennaio 2006, n. 14. Essa si applica al- sità, minimizzando gli impatti ambientali e l’intero territorio delle parti e interessa le aree adottando stili di vita in armonia con la natura. naturali, rurali, urbane e periurbane. In questo Di particolare interesse sono i punti 37, 53, 65 e contesto, il verde urbano assume un ruolo de- 67 della nuova agenda urbana, dove si richiede cisivo. Il concetto di verde pubblico è nato con un coinvolgimento per promuovere aree verdi l’Illuminismo e, dalla Rivoluzione francese in poi, pubbliche accessibili e inclusive, compresi par- è diventato simbolo di apparente eguaglianza chi e giardini multifunzionali, nonché la prote- sociale, nel senso che nel verde urbano il “pro- zione ed il miglioramento degli ecosistemi letario” può liberamente passeggiare accanto al urbani e dei servizi ambientali, attraverso la ricco possidente e costituire la rappresentazione creazione ed il mantenimento di una rete di aree visiva della necessità del superamento delle verdi ben distribuite e connesse. classi sociali, ovvero della riduzione degli squi- Anche in Europa le sfide “sociali” per la salute libri tra loro. Cambiati i tempi, la società e le cul- umana possono essere risolte anche grazie ad ture, il verde urbano continua a rappresentare un approccio innovativo basato sulla natura, che un bene pubblico e una risorsa comune, che tenga conto dell’importanza di misure tra cui la può generare grandi benefici per l’intera collet- presenza di spazi verdi, viali alberati e tetti verdi, tività (Chiesura, 2010). già utilizzate con successo (Commissione euro- Oggi il verde urbano è in grado di attenuare gli pea, 2016). La necessità di un’urbanistica so- squilibri tipici delle aree urbane e altri fattori di stenibile viene sottolineata anche dall’agenda degrado e rischio ambientale, fornendo contri- della Commissione europea attraverso il pro- buti essenziali per la qualità urbana ed il miglio- getto Horizon 2020, in cui si suggerisce il miglio- ramento della vita dei cittadini, in particolare ramento della resilienza degli ecosistemi e lo contribuendo alla salute fisica ed al benessere sviluppo di misure di adattamento e mitigazione psicologico (Tzoulas e James, 2004; Cox et al., per i cambiamenti climatici, anche attraverso lo 2017). Queste numerose funzioni a favore del stoccaggio del carbonio. Le soluzioni nature- miglioramento della qualità ambientale e della based apportano vantaggi per la salute, l’eco- salute pubblica, sono oggi definite “servizi eco- nomia, la società e l’ambiente e possono essere sistemici” (Elmqvist et al., 2013; Douglas e più efficienti ed economiche delle soluzioni tra- James, 2015) e nel concreto sono rappresentate dizionali. Nella lista degli interventi consigliati vi dalla produzione di ossigeno, dalla funzione di è la protezione delle aree verdi urbane per as- filtro contro l’inquinamento atmosferico (incluse sorbire gli inquinanti atmosferici, intercettare le le polveri sottili Pm), l’immagazzinamento dei acque piovane e incoraggiare la biodiversità gas serra (Co2) responsabili dei devastanti cam- (European commission, 2015). biamenti climatici, la riduzione del rumore, la re- Sempre la Commissione europea sottolinea che gimazione delle acque meteoriche che sono l’azione 5 della Strategia Eu sulla biodiversità causa di alluvioni e frane. In questo ambito ri- fino al 2020 richiede agli Stati membri di map- cordiamo le tipologie individuate dagli Obiettivi pare e valutare lo stato degli ecosistemi e dei di sviluppo del millennio delle Nazioni unite (Mil- loro servizi. In tale contesto è stato pubblicato lennium development goals). Il verde urbano si un manuale per mappare e valutare gli ecosi- inserisce in un contesto più ampio di valori pae- stemi urbani, dove si evidenzia l’obiettivo di ana- saggistici da tutelare, è essenziale per il mante- lizzare le green infrastructure urbane, anche nimento della biodiversità nelle città in un attraverso l’individuazione di un set di indicatori contesto di rete ecologica locale e svolge anche a supporto delle politiche di pianificazione ur- importanti funzioni urbanistiche, determinando bana anche a scala metropolitana (European un aumento di valore immobiliare per gli appar- commission, 2016). Un altro importante punto tamenti della zona. Le aree verdi come spazi per di riferimento a livello internazionale è la Con- l’incontro e le interazioni da parte dei cittadini, i venzione europea del paesaggio, fatta a Firenze giochi dei bambini, le attività di svago e relax per 5
le persone di ogni età rappresentano un fattore bano che hanno come obiettivo il miglioramento di netto miglioramento della qualità della vita, della qualità ambientale delle città diventano più svolgendo al tempo stesso un prezioso ruolo efficaci se vengono considerati gli aspetti psi- sociale e di educazione (Givoni, 1991). cologici, sociali e culturali dei residenti (Dwyer L’importanza dei benefici sanitari che le foreste et al., 1991; Williams, 2016). urbane forniscono alla gente sono stati più volte Il tentativo di sviluppare una cultura sul verde ur- sottolineati: il verde ha grandi potenzialità per mi- bano in Italia, insieme alla diffusione di pratiche gliorare le condizioni della salute umana, dal mo- gestionali corrette, ha una storia ormai lunga. In mento che la sua presenza promuove la salute questo senso ci piace ricordare il programma sia fisica che mentale anche attraverso la ridu- curato dalla Rai e culminato nella pubblicazione zione dello stress. Utilizzando opportunamente del libro Gli alberi e la città (Paolinelli, 1984), i cui le “foreste” in tutti i contesti ai fini della medicina contenuti, pur lontani nel tempo, restano di preventiva, è possibile ridurre il costo sanitario e grande attualità. Questo percorso negli anni ha al tempo stesso creare nuove opportunità occu- visto affermarsi importanti ricerche scientifiche, pazionali (Karjalainen et al., 2010). progetti quali il Risvem (Sanesi, 2008), convegni Ciò nonostante, tali funzioni e benefici risultano tra cui Ghersi e Sessarego (1996) e Unasa scarsamente integrati nelle politiche di pianifi- (2003) e il più recente Stati generali - Verso il cazione urbanistica locale, laddove sarebbe ne- piano nazionale del verde urbano svolto nel no- cessario un approccio trasversale rispetto alle vembre 2015 a Roma e organizzato dal Comi- complesse tematiche ambientali, sociali ed eco- tato per lo sviluppo del verde pubblico, iniziative nomiche che riguardano l’obiettivo culturale e di sensibilizzazione quali l’Appello per la salva- politico della sostenibilità urbana (Chiesura, guardia del verde urbano (Maraini, 2000), non- 2010). Una delle minacce più gravi per la biodi- ché corsi universitari di notevole spessore, in cui versità che oggi si sta delineando riguarda il particolarmente attive sono le Università di comportamento umano e in particolare il declino Roma, Firenze e Pisa. generalizzato delle attività ricreative svolte al- Dal punto di vista normativo, dopo il Decreto l’esterno, in natura. Da ciò derivano le scelte 1444/68 del Ministero dei Lavori pubblici che ha ambientali a tutti i livelli, che a loro volta sono introdotto nell’urbanistica il concetto degli stan- determinate dal grado di connessione tra esseri dard di spazio minimo da destinare ai servizi - umani e natura e dell’apprezzamento che ab- verde incluso, fissato in una dotazione minima biamo per quest’ultima. Oggi i bambini cono- di 9 metri quadrati per abitante - di grande ri- scono decisamente meglio i giochi tecnologici lievo è stata la promulgazione della legge n. 10 che le specie anche più comuni di animali e ciò del 14 gennaio 2013, “Norme per lo sviluppo influirà sulle scelte future, considerato come degli spazi verdi urbani”, che è ad oggi la prima molte indagini mostrino la correlazione tra le e unica legge in materia di verde urbano. Essa esperienze infantili con la natura (vissute entro istituzionalizza la Giornata nazionale degli alberi gli 11 anni) e le attitudini ambientali degli adulti. per il 21 novembre al fine di attuare il Protocollo Se le persone non sviluppano esperienze con la di Kyoto, riconoscendo al patrimonio arboreo e natura e non hanno cognizione dei servizi eco- arbustivo un ruolo essenziale nel miglioramento sistemici è difficile che agiranno in maniera so- della qualità dell’aria e andando a modificare la stenibile (Kareiva, 2008). legge n. 113 del 29 gennaio 1992 sull’obbligo Per fortuna, molti cittadini in tutto il mondo man- per i Comuni di porre a dimora un albero per tengono legami forti con il verde e in particolare ogni neonato. Inoltre la legge 10/2013 istituisce con gli alberi, con un attaccamento che può as- presso il Ministero dell’Ambiente (Mattm) il Co- sumere risvolti profondi e spirituali e che in ogni mitato per lo sviluppo del verde pubblico, che caso si fonda soprattutto sulla forte esigenza di tra le varie funzioni ha quella di redigere un migliorare l’ambiente in cui si vive, a vantaggio piano nazionale sulle aree verdi urbane, che fissi di se stessi, delle generazioni presenti e di quelle criteri e linee guida per realizzare aree verdi nelle future. In tal senso, i programmi sul verde ur- zone urbane, filari alberati lungo le strade, la ri- 6
qualificazione degli edifici pubblici e scolastici ecologiche e ambientali di ciascun contesto. Gli che consideri il rinverdimento delle pareti e la esseri umani devono nutrirsi e usare i prodotti creazione di giardini e orti. della terra, anche attraverso l’agricoltura, ma non In questo contesto, l’Istituto superiore per la devono mai mancare di farlo in maniera rispet- protezione e la ricerca ambientale (Ispra, che ha tosa, sobria e priva di sprechi, evitando ogni incluso Anpa e Apat) ha sviluppato alcuni con- volta sia possibile di arrecare danno alla natura. cetti preliminari, analizzando anche alcuni piani Questo approccio, filosofico e pratico, ci porta a redatti localmente (Bianco et al., 2016). Inoltre, inquadrare meglio il rapporto che si dovrebbe te- il Comitato produce un rapporto annuale sul- nere con il verde urbano. l’applicazione nei Comuni italiani delle disposi- A ciò si aggiunga che, anche dal punto di vista uti- zioni urbanistiche in materia di verde pubblico e litaristico, è indispensabile provvedere a un cam- promuove iniziative locali per lo sviluppo degli bio di visione a medio-lungo termine, essendo le spazi verdi urbani, non ultimo attivando percorsi risorse naturali globali un patrimonio “finito” ed es- formativi per il personale addetto alla manuten- sendo il mantenimento della biodiversità un ele- zione e azioni per la sensibilizzazione dei citta- mento imprescindibile per contrastare i dini sulla cultura del verde. Infine, introduce le cambiamenti climatici che provocano catastrofi disposizioni per la salvaguardia degli alberi mo- ambientali e minacciano la sicurezza alimentare. numentali, dei filari e delle alberate di particolare Al tema del verde la Lipu dedica da sempre pregio paesaggistico, naturalistico, monumen- grande attenzione. Nelle Strategie 2015-2020 tale, storico e culturale. dell’associazione, dal titolo La Natura salverà Nonostante questi progressi, non possiamo non l’Italia, il tema del verde urbano è contenuto in notare lo scollamento esistente in Italia tra ciò particolare nel capitolo 3.3. Costruire la città che viene insegnato negli atenei e le prassi di ecologica, dare valore ai luoghi, pur essendovi cattiva gestione del verde urbano, troppo numerosi collegamenti con altri ambiti, tra cui il spesso attuate dalle amministrazioni comunali punto 1.4. Fermare il consumo di suolo, il 1.6. così come da soggetti privati. È dunque fuori Le reti ecologiche per riconnettere la biodiversità dubbio che sul tema occorra una profonda ri- ed il punto 2.1. La ricerca, il monitoraggio, i pro- flessione da parte di tutti gli ambiti coinvolti. In getti di conservazione delle specie. questa sede desideriamo anche rivolgere un ca- Sul tema del verde urbano, la Lipu ha già pro- loroso invito agli atenei delle scienze agrarie e dotto, tra le altre cose, il pieghevole Alberi amici forestali, affinché completino il percorso di evo- da proteggere (2007), il Dossier Gli alberi nelle luzione culturale, affrancandosi definitivamente aree urbane (2010) e l’articolo Aria pulita (Dinetti, da una visione esclusivamente economicistica 2016a) sulla rivista Ali, autunno 2016. Una serie della natura, aprendosi ad una visione final- di articoli sui servizi ecosistemici del verde ur- mente integrata e non trascurando il tema del bano e le oasi urbane, con materiali di lavoro e valore intrinseco della natura. Ciò, partendo spunti per la tutela degli alberi è stata pubblicata dall’assunto che alberi e boschi (così come le come numero monografico della rivista Ecologia altre componenti della biodiversità), presenti urbana (2/2016 - www.ecologia-urbana.com) di- sulla Terra già molto prima della comparsa degli sponibile anche tramite l’Emporio della Lipu - esseri umani, rappresentano anche valori in www.lipu.it. quanto tali. Una pianta e un bosco non hanno Numerose le azioni della Lipu di carattere edu- necessariamente bisogno dell’intervento cativo, anche tramite il settore Educazione am- umano, “sapendo da sé” come evolversi, ma- bientale. Tra queste, l’iniziativa #tuttiinnatura, gari in forme diverse da quelle che semplice- che si svolge ogni anno nel mese di settembre mente soddisfano i nostri bisogni. ed è finalizzata ad incoraggiare le persone di Tenendo presente questo principio di fondo, è ogni età a trascorrere più tempo in aree verdi e possibile concepire modi di utilizzo della natura spazi naturali, svolgendovi attività culturali, a favore degli interessi umani che abbiano inten- sportive, ricreative. sità differenziate a seconda delle caratteristiche Da menzionare, inoltre, l’iniziativa Scuole verdi, 7
con cui la Lipu ha promosso (il 17 febbraio 2015) regolamenti comunali sul verde urbano. la presentazione, al Senato della Repubblica, di Auspichiamo che questo documento possa uno specifico disegno di legge (S. 1764) per la contribuire ad un cambio di filosofia nei con- riqualificazione naturalistica dell’edilizia scola- fronti di questa meraviglia del mondo che sono stica. Nel disegno di legge si prevede che lo gli alberi e il verde in generale. Auspichiamo che Stato italiano riconosca gli spazi verdi negli edi- diventi un piccolo stimolo e un riferimento per fici scolastici come “elementi fondamentali del una maggiore attenzione al tema da parte delle percorso educativo e formativo nella scuola pri- amministrazioni locali e di quanti si occupano di maria”, introducendo tale principio nei progetti verde pubblico, nonché per la cittadinanza in di nuova edificazione di regioni e Comuni ma generale. Auspichiamo inoltre che possa anche anche in tutte le occasioni di ristrutturazione e trovare inserimento nell’ambito degi strumenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici ospi- pianificazione e progettazione, tra cui ad esem- tanti scuole primarie. pio un nuovo codice degli appalti pubblici (D.lgs. Da ricordare, infine, i numerosi contributi della n. 50/2016). Ce ne sarebbe bisogno. Lipu a livello locale, anche tramite le delegazioni, Prima di tutto un albero è un essere vivente e di tipo informativo, educativo e di supporto tec- senziente. Non dimentichiamolo. nico, tra cui i suggerimenti per l’integrazione dei I MESSAGGI CHIAVE DELLA LIPU SUL TEMA DEL VERDE URBANO • Favorire la presenza di verde nelle città, nelle scuole e ovunque possibile, nonché la relazione costante delle persone con il verde urbano, quale elemento di ricchezza ambientale e naturalistica e di qualità della vita psicofisica delle persone. • Diffondere una cultura che rispetti gli alberi e le piante quali esseri viventi e senzienti anche por- tatori di valore intrinseco. • Adottare un approccio ecologico e naturalistico. • Tutelare, conservare, gestire e valorizzare la biodiversità urbana (piante e animali selvatici in città). • Applicare il ruolo della rete ecologica locale nella pianificazione urbanistica. • Individuare nuove tipologie di verde urbano, che garantiscano funzioni ecologiche e protettive tra cui il contrasto ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici intensi. • Evitare modelli di gestione monotona e uniforme del verde urbano. • Considerare puntualmente gli aspetti sociali e educativi relativi al verde urbano. • Invitare le amministrazioni locali ad utilizzare professionalità esperte e competenti nella complessa tematica del verde urbano. 8
1.1. Consistenza del verde urbano in Italia solo scientifici (quali ad esempio l’attribuzione di una specie faunistica al proprio habitat) ma Secondo i dati Istat (statistiche focus del 24 anche gestionali. maggio 2016) nel 2014 il verde urbano rappre- La definizione di verde urbano secondo Istat è sentava il 2,7% del territorio dei capoluoghi di quella di “patrimonio di aree verdi che insiste sul provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati). Il territorio dei Comuni gestito, direttamente o in- 16,1% della superficie comunale è inclusa in direttamente, da enti pubblici quali i Comuni, le aree naturali protette, mentre la superficie agri- Province, le Regioni, lo Stato. In questo ambito cola utilizzata (Sau 2010) è pari in media al sono compresi diversi tipi di aree verdi: verde 44,3% della superficie (in questo ambito si ram- attrezzato, parchi urbani, verde storico, aree di menta che alcuni territori comunali includono arredo urbano e aree speciali, che compren- ampie zone di terreno agricolo). Ogni abitante dono giardini scolastici, orti botanici, vivai, giar- ha a disposizione in media 31,1 metri quadrati dini zoologici e altre categorie residuali”. di verde urbano, con dotazioni più elevate nelle Proposte per una classificazione delle tipologie città del Nord-est (50,1 m2) che risultano essere di aree verdi urbane sono riportate anche dalla più che doppie rispetto a quelle del Centro, del Commissione europea (European commission, Nord-ovest e delle isole. La media del Sud (42,5 2016) e da Ispra (Aa.Vv., 2011) con particolare metri quadrati) è condizionata dalla buona di- riferimento alla classificazione adottata nei Rap- sponibilità delle città della Basilicata. porti qualità dell’ambiente urbano (Aa.Vv., 2015; Nel 17,2% delle città la dotazione pro capite è 2016a): pari o superiore a 50 metri quadrati per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia dei • verde storico 9 metri quadrati pro capite previsti dalla norma • grandi parchi urbani (D.M. 1444/68). • verde attrezzato Le città che nel triennio 2011-2014 hanno am- • aree di arredo urbano pliato maggiormente il verde urbano sono Roma • forestazione urbana (1,9 milioni di metri quadrati in più), Milano (1,1 • giardini scolastici milioni) e Rimini (poco meno di un milione), se- • orti urbani guite da Verona, Padova, Ferrara, Ravenna e • aree sportive all’aperto Palermo, tutte con incrementi tra 500 e 700mila • aree boschive metri quadrati. • verde incolto Il verde storico e dei parchi e giardini di non co- • altro mune bellezza rappresenta in media circa un quarto del verde urbano, mentre i grandi parchi A questo si potrebbe aggiungere la categoria dei urbani e le aree di arredo entrambe circa il 10%. tetti verdi e del verde verticale: in particolare i Gli orti urbani sono in decisa crescita, essendo tetti verdi rappresentano un metodo importante stati attivati da 64 amministrazioni (+4,9% ri- di compensazione ecologica nelle aree urbane, spetto al precedente anno 2013), mentre gli alberi purché questo non costituisca un “alibi” per un monumentali sono presenti in 67 città capoluogo. ulteriore consumo di suolo. Tetti verdi per la bio- diversità sono stati promossi in Svizzera a par- 1.2. Tipologie di verde urbano tire dal 2000, grazie anche a incentivi per il Una delle principali caratteristiche dell’ecosi- risparmio energetico e la protezione della na- stema urbano è l’eterogeneità spaziale, tanto tura. I tetti verdi di tipo estensivo, cioè le coper- che sarebbe più corretto definire la città quale ture inverdite di edifici generalmente non fruibili un insieme di sotto-ecosistemi (mosaico di ha- e a bassa manutenzione, sono ambienti ideali bitat urbani). per essere colonizzati da piante ed animali, e Il verde urbano si compone di numerose tipolo- possono svolgere una funzione di pietre di gie, che hanno proprie caratteristiche ed il cui guado (stepping stones) nella rete ecologica lo- riconoscimento è importante per aspetti non cale (Catalano et al., 2016). 9
Occorre ricordare anche la proposta metodolo- Aree verdi non alberate gica per la classificazione del verde urbano di • coltivi aperti o a seminativo (cereali, ortaggi, Marinosci (2009) che utilizza immagini satellitari ecc.) ad alta risoluzione ed ha trovato una prima ap- • prati, aeroporti plicazione a Roma. • verde incolto (inclusi i cespugli delle scarpate) • macchia mediterranea Dal punto di vista ornitologico, il gruppo di la- voro Avifauna urbana ha stilato una classifica- Zone umide zione delle tipologie ambientali urbane, che può • corsi d’acqua con rive antropiche essere adottata in particolare per gli studi di tipo • corsi d’acqua con rive naturali biologico (Dinetti, 2009). Qui la categoria dei viali • specchi d’acqua con rive antropiche e delle piazze alberate è stata inserita nelle aree • specchi d’acqua con rive naturali verdi alberate: Coste marine Edificato • coste marine antropizzate (porti, banchine, • centro storico lungomare) • abitato del dopoguerra • coste marine naturali (falesie, spiagge) • zone ruderali, archeologiche • zone industriali, commerciali, stazioni ferroviarie Discariche Aree verdi alberate • parchi di vecchio impianto (incluso cimiteri, orti botanici, ville storiche) • parchi di recente impianto • giardini alberati • boschi periferici • coltivi alberati (oliveti, frutteti, vigneti, pioppeti, ecc.) 10
2 SERVIZI chiome di alberi e siepi, quanti più vantaggi ri- ceviamo dalle piante. D’estate tutti vorrebbero parcheggiare l’auto sotto agli alberi, mentre le panchine all’ombra saranno le più ricercate per frescheggiare. ECOSISTEMICI Di seguito, riportiamo una breve rassegna delle DEGLI ALBERI caratteristiche dei servizi ecosistemici del verde urbano, tenendo presente che tali aspetti sono E DELLE AREE fortemente interrelati tra loro, pur potendoli sud- dividere tra funzioni ambientali, socio-culturali VERDI URBANE ed economiche. 2.1. Servizi ambientali Gli alberi, le aree verdi e gli ecosistemi più in ge- nerale svolgono innumerevoli funzioni vantag- 2.1.1. Riduzione dell’inquinamento atmosferico giose per la salute pubblica e la qualità urbana, L’inquinamento dell’aria pone serie minacce alla attraverso i relativi servizi ecosistemici (Bolund salute umana, in tutto il mondo. Secondo i dati e Hunhammar, 1999; Chiesura, 2010; Comitato dell’Organizzazione mondiale della sanità (Who), per lo sviluppo del verde pubblico, 2013; Silli e ogni anno oltre 2 milioni di morti premature ven- Manes, 2014; Williams, 2016). Questi ultimi sono gono attribuite all’inquinamento dell’aria nelle città. rappresentati dai numerosi benefici che spa- In Europa la Commissione europea ha stimato che ziano dagli aspetti funzionali relativi al ciclo dei nel 2010 sono morte prematuramente 420mila nutrienti ed a quello dell’acqua, al miglioramento persone a causa della scarsa qualità dell’aria della qualità dell’aria, alla caratterizzazione del (Commissione europea, 2016), mentre in Italia, nel paesaggio, fino agli aspetti ricreativi e sociali. 2010, l’esposizione all’inquinamento generato dal traffico ha causato la morte di 34.143 persone. Tra gli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle L’impatto sanitario dell’inquinamento atmosferico Nazioni Unite vi è la gestione sostenibile dell’ac- nelle città italiane è notevole, se si pensa che in qua, il miglioramento della qualità dell’aria nelle media ogni anno 8.220 morti sono attribuibili a città, il potenziamento della progettazione ur- concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 µg/m3, valore bana, il contrasto ai cambiamenti climatici; men- che equivale al 9% della mortalità per tutte le tre secondo la Commissione europea (2016) i cause (escludendo gli incidenti) nella popolazione benefici sociali e per la salute apportati dalla oltre i 30 anni di età (Martuzzi et al., 2007). biodiversità e della natura sono i seguenti: Il particolato (Pm) è il principale componente non-gassoso dell’inquinamento atmosferico e benefici per la salute: comprende una mistura di elementi quali metalli - migliore qualità dell’aria, pesanti, carbone, policiclici aromatici, ecc. Un - migliori condizioni climatiche, gran numero di studi ha valutato la capacità di - riduzione del rumore, cattura degli inquinanti atmosferici da parte delle - contesto più piacevole, piante: esse abbattono il particolato sospeso in - stili di vita più salutari e attività fisica; atmosfera modificando i flussi d’aria, aumen- tando la turbolenza ma anche abbattendolo di- benefici sociali: rettamente sulle proprie superfici, in particolare - riduzione della tensione sociale, sulle foglie. Questo avviene a seconda delle ca- - impegno sociale. ratteristiche climatiche e ambientali e di quelle della vegetazione presente (altezza e diametro Un ruolo determinante ai fini dei servizi ecosi- delle chiome), compresi i tetti e le pareti verdi stemici effettuati dal verde urbano viene svolto (Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, dalle foglie, poiché tanto più sono sviluppate le 2013; Silli e Manes, 2014). La capacità di filtro 11
della vegetazione aumenta con l’incremento di 2.1.2. Miglioramento del clima e riduzione dei copertura del fogliame per unità di superficie ed gas climalteranti i grandi alberi con chioma sviluppata intercet- Le aree urbane fanno registrare temperature su- tano un maggiore volume di aria, causando la periori rispetto agli ambienti circostanti (in media caduta a terra delle polveri e del particolato. Le tra 0,5 e 3 gradi centigradi), il che assume un ri- fasce verdi possono pertanto essere efficaci nel lievo particolare se si considerano anche i deva- ridurre le polveri e le particelle generate dagli au- stanti effetti dei cambiamenti climatici. A loro toveicoli sulle strade, in particolare se sono volta, essi sono innescati dallo stile di vita delle poste vicino alle sorgenti dell’inquinamento e società moderne che, anche a causa del costante sono composte da vegetazione bassa e densa, aumento della popolazione globale, consumano così da offrire un’ampia superficie di deposizione grandi quantità di energia, che porta al rilascio in per il particolato (Givoni, 1991; Janhäll, 2015). atmosfera di anidride carbonica. L’aumento della A Chicago (Stati Uniti), per fare un esempio, è superficie occupata da edifici e pavimentazioni stato calcolato che gli alberi rimuovono annual- porta quindi alla formazione di uno specifico mente 5.575 tonnellate di inquinanti atmosferici, “clima urbano”, di cui le alte temperature diurne sequestrando 315.800 tonnellate di carbonio e notturne sono uno degli effetti principali. (McPherson et al., 1997). La deposizione del Le aree verdi urbane e le piante sono in grado Pm10 sulle chiome degli alberi urbani di Londra di esercitare un’influenza positiva sia sul clima è stata invece valutata usando il modello Ufore che sulla qualità dell’aria nei dintorni, atte- (Urban forest effects model), stimando che la fo- nuando l’effetto “isola di calore” e aumentando resta urbana rimuova da 852 a 2.121 tonnellate l’umidità e mitigando gli eccessi microclimatici. di Pm10 per anno, rappresentando lo 0,7-1,4% Anche aree verdi di piccole dimensioni possono del Pm10 dell’area urbana (Tallis et al., 2011). portare benefici ai residenti locali (von Stülpna- Studi del genere sono ormai frequenti anche in gel et al., 1990) in quanto da una parte le piante Italia, confermando che le piante sempreverdi, utilizzano l’energia solare per i processi vitali (fo- arbusti compresi, sono molto efficaci nel cattu- tosintesi) e forniscono ombra riducendo le su- rare il Pm e che la superficie totale delle foglie e perfici artificiali (quali gli edifici in materiale il diametro delle chiome sono i fattori più impor- lapideo e laterizio e le strade asfaltate) che si ri- tanti per la deposizione degli elementi inquinanti, scaldano maggiormente, dall’altra raffreddano come dimostrano gli studi sul ruolo dei sempre- l’ambiente tramite l’evapotraspirazione. verdi nel ridurre l’inquinamento dell’aria effettuati Per quanto riguarda gli impatti climatici della ve- a Livorno e a Pescia (provincia di Pistoia) lungo getazione urbana, studi sperimentali sugli effetti una strada a quattro corsie (Lorenzini et al., termici delle piante dimostrano che le tipologie 2006; Mori et al., 2015). Invece, gli alberi del e i dettagli delle piante attorno ad un edificio pri- Parco delle Cascine a Firenze rimuovono ogni vato, modificando la sua esposizione al sole ed anno inquinanti atmosferici per 69,0-72,4 kg/ha al vento, favoriscono il comfort indoor e diminui- per un totale di 2,69 t/anno (Paoletti et al., 2011). scono il fabbisogno energetico per il riscalda- A Forlì è stato stimato che il verde pubblico e pri- mento e soprattutto per la refrigerazione. Ad vato intercetti il 6,6% del Pm10 emesso, mentre esempio, in giornate calde e assolate di tarda gli alberi e gli arbusti dei Giardini pubblici di Mi- estate, la temperatura media su pareti ombreg- lano sottraggono circa il 25% di Pm10 emesso da giate da alberi si riduce di 13-15 gradi centigradi una pari superficie con caratteristiche emissive ed i rampicanti riducono la temperatura della su- medie (Buffoni, 2008). La quantità di Pm10 ri- perficie di 10-12 gradi centigradi. Il consumo mossa dagli alberi urbani e periurbani nell’area energetico giornaliero per il condizionamento metropolitana di Roma (latifoglie sempreverdi, la- dell’aria, in giornate estive calde, si può ridurre tifoglie decidue, conifere) è stata stimata pren- da 5,56 kW a 2,28 kW (Givoni, 1991). dendo in considerazione i valori minimi e Le piante, tramite la fotosintesi, contribuiscono massimi della concentrazione di Pm10 registrati innegabilmente ad assorbire l’anidride carbonica dal Comune di Roma (Manes et al., 2014). (Co2). Il calcolo del sequestro di carbonio da 12
parte degli ecosistemi urbani, in base alla percen- pera i limiti delle raccomandazioni internazionali: tuale di copertura arborea procurata dalle foto uno studio europeo (progetto Hosanna 2013) ha aeree, può essere ottenuto in base alla formula messo in evidenza come sia possibile, con una di Rowntree e Nowak: tonnellate di carbonio se- combinazione di metodi che includono le bar- questrato/acro/anno = 0,00335 (% copertura ar- riere vegetali, abbassare notevolmente l’esposi- borea) (Nowak, 1993; Tratalos et al., 2007). zione al rumore. In particolare per la vegetazione A Firenze è stato calcolato il bilancio della Co2 va- i risultati indicano che una cintura di alberi di 15 lutando le capacità del verde urbano di compen- metri riduce i livelli del rumore di 3 dBA (decibel); sare le emissioni di origine antropica. Il riduzioni simili erano state ottenute anche con coefficiente medio di 0,026 tonnellate di Co2 per coperture in erba, e grazie alla modellizzazione anno per albero ha portato a stimare che tutte le è stato previsto che inverdire un tetto porte- aree verdi urbane comunali assorbono annual- rebbe a una riduzione del rumore verso un cor- mente circa 72,5 kt Co2 che corrisponde ad una tile interno compresa tra 3 e 8 dBA. compensazione del 6,2% (Vaccari et al., 2013; Vaccari, 2016). Tali calcoli vanno eseguiti tenendo 2.1.4. Protezione idrogeologica presenti le caratteristiche e l’età delle diverse Le piante, con le loro radici, trattengono il ter- specie arboree: ad esempio un leccio Quercus reno e contribuiscono alla stabilità dei versanti. ilex di grosse dimensioni sequestra dall’atmo- Nelle aree urbane, dove il costante consumo di sfera 151 chilogrammi di Co2 l’anno, mentre una suolo provoca la progressiva impermeabilizza- roverella Quercus pubescens 185 chilogrammi di zione dei terreni, le acque meteoriche che non Co2 l’anno (Gratani e Varone, 2006). vengono assorbite scorrono rapidamente in su- L’adattamento delle città ai cambiamenti clima- perficie, inducendo frequentemente gravi pro- tici è una delle principali sfide del nostro tempo, blemi idraulici, con allagamenti e inondazioni. considerando che i mutamenti del clima colpi- La presenza delle piante rende i suoli in grado scono i servizi ecosistemici. Tra le misure bene- di assorbire una parte delle piogge, che poi ven- fiche da adottare vi è proprio l’aumento delle gono rilasciate gradualmente sia nelle falde idri- aree verdi, inclusi i parchi, i viali alberati, il verde che sotterranee che nei corpi idrici superficiali. verticale ed i tetti verdi, e questo è importante Ciò va a ridurre l’erosione idrica superficiale e il anche per mitigare i rischi per la salute soprat- rischio idrogeologico, funzioni che vengono ri- tutto in occasione delle ondate di calore (Comi- conosciute anche dalla legge 10/2013 (Comitato tato per lo sviluppo del verde pubblico, 2013; per lo sviluppo del verde pubblico, 2013). Al European environment agency, 2016b). contempo il mantenimento dell’acqua nel terri- torio, con il ravvenamento delle falde ed il co- 2.1.3. Attenuazione dei rumori stante flusso d’acqua nei torrenti e fiumi, La vegetazione in città - e in modo particolare le consente di avere una risorsa rinnovabile indi- siepi - è in grado di ridurre il livello e la perce- spensabile per l’agricoltura e l’approvvigiona- zione dei rumori generati dal traffico, dalle indu- mento idrico delle popolazione. strie e dalle altre attività umane. Questa funzione Per la prevenzione delle alluvioni dei medi- è di particolare importanza presso strade e fer- grandi fiumi sono previste le casse di espan- rovie altamente trafficate situate a ridosso delle sione, ma potrebbe essere buona pratica zone residenziali. l’allestimento di una serie di piccole zone umide La combinazione tra siepi ed altra vegetazione, attigue ai corsi d’acqua minori nelle aree periur- con i tetti e le facciate verdi può portare ad una bane, allo stesso scopo di prevenire le esonda- riduzione importante del rumore, in funzione zioni. La vegetazione delle zone umide svolge della specie vegetale, delle dimensioni e forma un ruolo di filtro rispetto ai carichi inquinanti di delle foglie, della densità delle chiome e degli natura organica, tanto che sono da favorire gli aspetti dimensionali delle piante (Comitato per impianti di fitodepurazione per i Comuni con po- lo sviluppo del verde pubblico, 2013). polazione inferiore ai 2mila abitanti e ove possi- L’inquinamento acustico all’aperto in Europa su- bile anche a livello di singoli palazzi 13
condominiali. Tutto ciò avvantaggia la gestione elevato, tanto che sono disponibili -anche in Ita- sostenibile delle risorse idriche, migliorando le lia- numerosi studi che dimostrano la ricchezza caratteristiche qualitative delle acque superficiali di specie autoctone sia di piante che di animali e non ultimo offre un habitat a varie forme di ani- che si sono inurbate. Come esempio, ricor- mali, quali invertebrati e anfibi. diamo le 1.285 entità floristiche, le 26 specie di Sul fronte della sicurezza idrogeologica si assi- anfibi e rettili e le 5.151 specie di insetti di Roma, ste in questi tempi a una controversa interpre- le 90 specie di uccelli nidificanti di Torino, le 52 tazione del ruolo della vegetazione lungo gli per Brescia, le 51 per Genova, le 86 di Firenze e argini dei fiumi, poiché almeno in Toscana i Con- le 64 di Napoli (Celesti Grapow, 1995; Zapparoli, sorzi di Bonifica ai quali è demandata la ge- 1997; Bologna et al., 2003; Dinetti, 2009). stione, in nome della sicurezza idraulica fanno Nei paesaggi impoveriti con matrice rurale colti- una manutenzione straordinaria e ordinaria im- vata intensamente, le aree urbane possono ad- prontata al taglio totale della vegetazione ripa- dirittura rappresentare delle isole di biodiversità. riale, in spregio a quelle che sono le stesse linee I vantaggi della vita urbana per gli animali sono guida su basi scientifiche che la Regione To- portati dalla presenza di una struttura della vege- scana si è data con la pubblicazione del docu- tazione e degli edifici che realizza ambienti sur- mento nella collana Fiumi e Territorio dal titolo rogati di quelli naturali, dal clima mite soprattutto Vegetazione Ripariale. Conoscenze e tecniche in inverno, dall’assenza dell’attività venatoria, per corsi d’acqua e canali di bonifica. l’uso ridotto di pesticidi, e la relativa sicurezza e tranquillità che si realizza in alcuni contesti (tetti, 2.1.5. Miglioramento del paesaggio zone marginali all’interno di aree industriali, ter- La vegetazione lungo le infrastrutture di tra- reni incolti non ancora edificati, eccetera) nonché sporto (autostrade, strade, ferrovie) ne migliora dall’elevata disponibilità di cibo di origine antro- l’inserimento paesaggistico, contribuendo al- pica (Reichholf, 2015). Un approfondimento sin- l’immagine del territorio, spendibile anche per la tetico sul tema della biodiversità urbana e degli promozione delle attività legate al turismo. uccelli in città è riportato in Appendice II. La presenza di aree verdi migliora le caratteristi- che estetiche della città, rendendola più appeti- 2.1.7. Gestione faunistica bile come luogo per vivere e lavorare, e il valore Alcune delle specie faunistiche vengono consi- paesaggistico di un territorio è strettamente le- derate “problematiche” a causa delle loro inter- gato alle caratteristiche della vegetazione, sia ferenze con la vita delle persone e l’ambiente che si tratti sia del parco di una villa storica o di che frequentano. Tra queste, le più ricorrenti un’area archeologica, sia dei filari di alberi e sono il Piccione di città Columba livia forma do- delle siepi di un paesaggio rurale periurbano. mestica (al quale la Lipu ha dedicato il primo nu- mero della nuova serie dei Documenti per la 2.1.6. Tutela della biodiversità locale conservazione della natura), lo Storno Sturnus Le aree verdi urbane sono fondamentali per il vulgaris ed il Gabbiano reale Larus michahellis, mantenimento della biodiversità locale, formata quest’ultimo prevalentemente nelle città co- da una gamma di habitat popolati da numerose stiere, anche se sono sempre più frequenti gli specie di piante e animali selvatici (Dinetti, 2009). insediamenti in aree urbane interne. Gli ambienti urbani svolgono un ruolo nella con- Vi sono poi alcune specie di corvidi, ed in parti- servazione della biodiversità globale, essendo colare la Gazza Pica pica e la Cornacchia grigia di fatto dei mosaici di nicchie ecologiche che Corvus cornix che vengono spesso accusate di ospitano una diversità di specie; quindi il pae- ridurre le popolazioni dei piccoli passeriformi, saggio e la natura non finiscono dove inizia la attraverso la predazione che effettuano sui nidi città, ma la permeano (Heywood, 1996). ed i giovani. Al di là del fatto che questa perce- Sebbene soltanto una parte delle specie sia in zione nella gente va oltre le evidenze scientifiche grado di adattarsi a vivere in città o presso gli (non essendo dimostrato l’assunto che l’au- ambiti fortemente urbanizzati, il loro numero è mento dei corvidi porti al declino i passeriformi), 14
è comunque utile ricreare gli habitat naturali e nuto conto anche del tempo effettivo per rag- semi-naturali che recano un contributo fonda- giungere le aree verdi, introducendo come indi- mentale per limitare le specie “problematiche”, catore la “percentuale di popolazione a 15 minuti garantendo un maggiore equilibrio ecologico e di cammino da aree verdi” (Chiesura, 2010). permettendo alle specie minacciate una mag- Di sicuro interesse nello scenario internazionale, giore possibilità di rifugio e nidificazione. ed alla luce della Convenzione sulla diversità bio- Un discorso parallelo ma per molti aspetti più logica (Cbd) nell’ambito della Cop-9 Decision complesso è quello delle specie aliene e inva- IX/28 “Promuovere il coinvolgimento delle città e sive, che deve essere contrastato sia con stru- delle autorità locali”, è il lavoro dei membri della menti legislativi anche di livello internazionale, Global Partnership on Cities and Biodiversity che sia attraverso la sensibilizzazione della gente, nel 2008 hanno messo a punto il City biodiversity per evitare il rilascio di piante e animali in am- index (Cbi) per misurare il ruolo della biodiversità bienti diversi da quello di origine. e dei servizi ecosistemici nelle aree urbane (aree naturali, connettività, specie native, servizi ricrea- 2.2. Servizi socio-culturali tivi e educativi, eccetera) in accordo con gli obiet- tivi per il 2020 fissati con gli Aichi biodiversity 2.2.1. Indicatori ambientali della qualità urbana targets (Cbd Decision X/2) (Kohsaka et al., 2013). Gli indicatori quantificano e comunicano feno- In Italia, come detto, dal 1996 l’Istat raccoglie meni complessi in maniera semplice, essendo dati ambientali sulle città, comprendendo il verde surrogati di misurazioni, e sono usati frequente- urbano, e nelle statistiche focus del 24 maggio mente nel campo dell’ambiente e della salute. 2016 riporta una lista di indicatori sul verde ur- In particolare, gli indicatori urbani servono a mi- bano classificati secondo lo schema Dpsir. gliorare la gestione delle città. L’approccio di L’Ispra ha attivato a partire dal 2003 il progetto base parte dalla proposta di Oecd del 1993 di Qualità ambientale delle aree metropolitane ita- classificare gli indicatori secondo un’intelaiatura liane che produce annualmente il Rapporto sulla Psr (Pressione-stato-risposta) che più tardi è qualità dell’ambiente urbano, dove vengono pro- stato evoluto nel Dpsir (Determinante-pres- posti indicatori sul verde urbano e la biodiversità sione-stato-impatto-risposta) (Button, 2002; urbana (AA.VV., 2005; AA.VV., 2015). Inoltre con Gregory et al., 2005; Repetti e Desthieux, 2006; il Rapporto Ispra 118/2010 si delinea una vasta Kohsaka et al., 2013). panoramica sulla gestione ecosistemica delle La biodiversità urbana e le aree verdi possono aree verdi urbane e periurbane, considerando la assumere anche un ruolo di indicatori ambien- multifunzionalità dei servizi offerti, e proponendo tali, tanto che la prima generazione di indicatori anche dei nuovi indicatori per misurare tali be- comuni europei contempla anche la disponibilità nefici (Chiesura, 2010). di aree verdi e servizi locali per i cittadini (Com- missione europea, 2000). Tra i limiti e gli obiettivi futuri per una migliore L’uso di indicatori è necessario affinché possa messa a punto degli indicatori sul verde urbano essere valutato il livello di sostenibilità di una e la biodiversità urbana, ci sono: città, redigendo un quadro delle condizioni pre- senti ma anche monitorando il raggiungimento • l’individuazione del confine delle aree urbane degli obiettivi prefissati. In questo ambito, il pro- da un punto di vista ecologico, che in pochi getto Indicatori comuni europei promosso nel casi coincide con il limite amministrativo del 1999 dalla Commissione europea e dal Gruppo Comune; di esperti sull’ambiente urbano propose un set • la misurazione di qualità e struttura delle aree di indicatori tra cui l’”accessibilità delle aree verdi verdi, che sono cose ben diverse dalla sola pubbliche e dei servizi locali” misurato come estensione, essendo evidente che un prato as- percentuale di popolazione che vive entro 300 solve a funzioni sociali ed ecologiche ben diverse metri da aree verdi di almeno 5mila m2. Succes- da un boschetto con vegetazione sviluppata; sivamente l’Agenzia ambientale europea ha te- • la messa a punto di metodologie utili per indi- 15
viduare tutte le tipologie di verde urbano, e ria, per verificare gli effetti dei giardini dominati quindi non solo quelle formalmente ricono- da vegetazione sulle capacità cognitive di una sciute e di proprietà pubblica, ma anche i ter- scolaresca, rispetto ad una classe priva di ele- reni privati e gli spazi ancora liberi e “incolti” menti naturali. Pertanto, ottanta ragazzi di 8 e 10 che sopravvivono nel tessuto urbano. anni con preparazione e facoltà intellettive simili sono stati scelti per risolvere un test. I risultati 2.2.2. Benefici per la salute dei cittadini mostrano che la frequentazione del giardino mi- I benefici diretti apportati dal verde urbano alla gliora significativamente l’attenzione dei ragazzi, salute dei cittadini sono messi in luce da una e questo induce a considerare le implicazioni moltitudine di studi (Aa.Vv., 2016b; World health nell’ambito delle politiche dell’istruzione e del de- organization, 2016) tra cui citiamo il lavoro sign degli edifici scolastici (Mancuso et al., 2006). svolto a Melbourne in Australia dove è stato cal- Lo svolgimento di attività fisica all’aria aperta colato che un incremento nella copertura della aumenta la vitalità e migliora la salute fisica e vegetazione dal 15% al 33% ridurrebbe la mor- mentale, riducendo i rischi connessi all’obesità talità dovuta alle ondate di calore tra il 5 ed il ed altre malattie legate allo stile di vita, quali il 28% (Chen et al., 2014) e quello realizzato a diabete. Le persone che vivono distanti oltre un New York che dimostra come la presenza degli chilometro dalle aree verdi riportano maggiori alberi diminuisce l’insorgenza dell’asma nei problemi di salute di quelle che vivono più vicino bambini (Lovasi et al., 2008). (Commissione europea, 2016). Oltre agli aspetti legati al miglioramento della Al tempo stesso devono essere considerati gli qualità dell’aria, del clima e all’attenuazione dei aspetti legati alle allergie causate dai pollini, che rumori, che apportano indubbi vantaggi alla sa- a sua volta sono influenzati dall’aumento della lute pubblica, va considerato che lo stress acuto Co2 in atmosfera (Comitato per lo sviluppo del e cronico assume un importante rilievo nella sa- verde pubblico, 2013). lute pubblica. Uno stress prolungato si associa ad altri disturbi quali infezioni e malattie cardio- 2.2.3. Benefici sociali vascolari, immunologiche e dell’apparato dige- Gli alberi e la natura sono da sempre fonte di rente, oltre a diabete, aggressività e ispirazione e di riferimento per le culture e le ci- depressione. viltà di tutto il mondo, e numerosi sono i riferi- Il contatto con la natura rigenera l’organismo e menti sia nelle tradizioni laiche che religiose riduce lo stress, tanto che anche una breve (Batini, 1998; Brosse, 1998). pausa dal lavoro trascorsa in un’area verde Insieme ai benefici sanitari, le aree verdi urbane porta benefici al benessere fisico e mentale: apportano vantaggi di natura sociale che si riper- passeggiare tra gli alberi diminuisce l’ormone cuotono positivamente anche come risparmio dello stress del 16% con effetti fisiologici misu- per le amministrazioni pubbliche e per i singoli rabili già dopo 15 minuti di passeggiata (Com- cittadini. Tali cifre possono essere individuate nei missione europea, 2016; Williams, 2016). Le costi evitati per il disinquinamento dell’aria e ricerche classiche di Ulrich (1984) hanno dimo- dell’acqua, nel risparmio dei costi sanitari, nella strato che nel caso di pazienti ricoverati che po- produzione di cibo e materie prime, nella promo- tevano vedere aree verdi dalle finestre zione turistica dei territori ed attività indotte, quali dell’ospedale, il tempo di degenza si riduce con la produzione florovivaistica e le attività ricrea- un decorso della malattia più rapido, con riper- tive, sportive, culturali e editoriali. Pertanto, gli cussioni positive sia sul piano sociale che sulla investimenti nelle infrastrutture verdi sono carat- spesa sanitaria pubblica. terizzati da un elevato rendimento nel tempo, Vivere a contatto con la natura migliora la nostra fornendo nuove opportunità di lavoro, tanto che creatività fino al 50% (Williams, 2016) e altri studi si possono ritenere ottime alternative rispetto dimostrano che le aree verdi influenzano l’umore all’uso intensivo dei terreni ed alla conseguente e la capacità di concentrazione: ad esempio a Fi- trasformazione in infrastrutture grigie (Comitato renze una ricerca ha coinvolto una scuola prima- per lo sviluppo del verde pubblico, 2013). 16
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