Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL

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Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
IL MAGAZINE PER LA DISABILITÀ / GIUGNO 2018 / NUMERO 6
Redazione: Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma • Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - Milano

                                                                                                                                                                             APRIAMO QUELLE PORTE
                                                                                                                      Viaggio nelle strutture residenziali
                                                                                                                                     per disabili e anziani
                                                                                                                      Grégoire Ahongbonon
                                                                                                                      In Costa d’Avorio contro
                                                                                                                      lo stigma della malattia mentale

                                                                                                                      DRONE MANIA
                                                                                                                      Luisa, campionessa
                                                                                                                      a quindici anni
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
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EDITORIALE
di Luigi Sorrentini
Direttore Centrale Prestazioni Socio-Sanitarie, Inail

Arriva “Hannes”, la mano che
funziona come fosse vera

                    U
                         na mano poliarticolata a costi competitivi: lo scorso maggio
                         l’Inail ha tagliato un nuovo e importante traguardo nel cam-
                         po della protesica e della riabilitazione. Dopo quattro anni di
                   studio e sperimentazione è stata finalmente presentata “Hannes”,
                   una protesi miolettrica che rappresenta una grande promessa per
                   le persone con amputazione dell’arto superiore: recuperare circa
                   il 90% della funzionalità perduta grazie a un dispositivo indossa-
bile, leggero ed estremamente flessibile, che non richiede l’intervento chirurgico.

   “Hannes”, che prende il nome da Johannes Schmidl, il primo direttore tecnico del Cen-
tro protesi Inail di Vigorso di Budrio, da tutti conosciuto appunto come Hannes, è
il frutto della collaborazione tra l’Inail e i ricercatori dell’Istituto italiano di tec-
nologia (Iit) di Genova. Segno che la condivisione di obietti-
vi e competenze tra istituti da sempre impegnati nella ricerca La protesi poliarticolata è il frutto
applicata rappresenta davvero la chiave di volta di un succes- della collaborazione tra l’Inail
so che ci gratifica, soprattutto, per le ricadute pratiche sulla
vita degli infortunati. Grazie ad “Hannes”, che sarà disponibi- e l’Istituto italiano di tecnologia.
le a partire dal 2019, la vita di chi ha avuto la sfortuna di per- Permette di recuperare il 90%
dere una mano potrebbe davvero cambiare in meglio. Anche
perché “Hannes” non è un arto bionico collegato ai tessuti e ai della funzionalità perduta
nervi del braccio umano, ma una mano protesica poliarticola- e sarà disponibile dal 2019
ta funzionante attraverso un sistema di controllo di tipo mio-
elettrico. Sfrutta cioè gli impulsi elettrici provenienti dalla contrazione dei muscoli
della parte residua dell’arto ed è dotata di una batteria, che consente fino a un gior-
no e mezzo di utilizzo.

   A sorprendere maggiormente però sono il numero e le tipologie di azioni che “Hannes”
è in grado di compiere, dimostrandoci, se mai ce ne fosse bisogno, quanta strada è
stata percorsa dai tempi in cui le protesi avevano unicamente una funzione esteti-
ca. Le dita possono replicare i gesti dell’arto umano: piegarsi e, quando la mano è a
riposo, assumere una posizione naturale. In particolare la mano mioelettrica pro-
gettata dal Centro protesi Inail e da Iit è dotata di un pollice orientabile in tre diver-
se direzioni, che rendono possibili movimenti utili per la vita di tutti i giorni, come
spostare oggetti pesanti o afferrare e manipolare oggetti di piccole dimensioni. E
chi l’ha sperimentata assicura che ora riesce a fare davvero tante cose che prima era
impossibile anche solo immaginare.

                                                        SuperAbile INAIL   3 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
NUMERO sei Giugno 2018

EDITORIALE                                 visti da vicino                                     CULTURA                                    miscellanea
3 Arriva “Hannes”, la mano                 16 Soluzioni atipicamente utili                     30 I lavoratori ciechi oltre               40 Design
      che funziona come fosse vera               di Michela Trigari                                  gli stereotipi                             Anche i bagni mobili devono
      di Luigi Sorrentini                  sotto la lente
                                                                                                     di Benedetta Aledda                        fare i conti con l’accessibilità.
ACCADE CHE...                              18 Giro d’Italia in barca a vela                    31    Due fratelli inseparabili                  E l’estetica
5 “Vite straordinarie” e la biografia            di Elisabetta Proietti                              alla ricerca del loro posto                No limits
      di Antonio Maglio al Salone                                                                    in riva al mare                            Sahaquem Griffin alla National
                                           PORTFOLIO                                                 di Laura Badaracchi                        football league. Senza una mano
      internazionale del libro             20 Interferenze
7     Tikitaka, un anno d’impegno                                                              34    Una piccola grande famiglia                W il rap
      per scardinare i luoghi comuni       sport/1                                                   di M.T.                                    Il sogno (realizzato) di Isaiah:
                                           24 Luisa, sulle ali del drone                       35    Le ballerine cinesi che incantano          diventare cantautore senza
l’inchiesta                                                                                          il mondo                                   poter parlare
                                                 di Manfredi Liparoti
8 Lunghi corridoi e file di letti.                                                                   di Antonio Storto                    41    Cambiare orizzonte
      La vita segreta nelle residenze      sport/2                                                                                              L’aiuto esagerato.
      per disabili                         26 Deaflympics e il sogno                           RUBRICHE
                                                                                                                                                E quello giusto
      di Antonella Patete                        degli atleti sordi del Ghana                  36 Inail... per saperne di più                   di Andrea Canevaro
                                                 di Maria Gabriella Lanza                            “Note diverse”, un laboratorio
INSUPERABILI                                                                                         musicale per superare l’infortunio         Da mostrare
14 Con la fede ho sconfitto                tempo libero                                        37    Lavoro                                     Il bello delle protesi
      la malattia mentale                  28 Ciclisti off-road alla riscossa                        I permessi legge 104 in caso               personalizzabili? Assomigliare
      Intervista a Grégoire                      di Sara Mannocci                                    di separazione e divorzio                  a un supereroe con i superpoteri
      Ahongbonon                                                                               38    Ausili                             dulcis in fundo
      di Francesco Floris                                                                            L’estate bussa alle porte,         42 Bebe Pio e le “papere” di classe
                                                                                                     il condizionatore no
                                                                                               39    L’esperto risponde
                                                                                                     Senza barriere, Assistenza
                                                                                                     sanitaria
SEGUI                         SUI SOCIAL

SuperAbile Inail                           Hanno collaborato: Benedetta Aledda,                Editore: Istituto Nazionale                Un ringraziamento, per averci concesso
Anno VII - numero sei, giugno 2018         Francesco Floris, Maria Gabriella Lanza,            per l’Assicurazione contro gli Infortuni   l’uso delle foto, a Arte irregolare (pagg. 4,
                                           Manfredi Liparoti, Chiara Ludovisi, Sara            sul Lavoro                                 8-13); Wok Photography (pagg. 4, 28-29);
Direttore: Luigi Sorrentini                Mannocci, Elisabetta Proietti, Antonio Storto                                                  Fabrizio Arigossi (pag. 15); Sonia Fattori e
                                                                                               Redazione: SuperAbile Inail
                                           di Redattore Sociale; Andrea Canevaro;                                                         Pier Paolo Mazzon (pagg. 20-23).
In redazione: Antonella Patete,                                                                c/o agenzia di stampa Redattore Sociale
                                           Giorgia Di Cristofaro, Stefania Fusini, Antonello
Laura Badaracchi, Diego Marsicano e                                                            Via degli Etruschi 7 – 00185 Roma          In copertina: Il Bianconiglio, di Michele
                                           Giovarruscio, Rosanna Giovèdi e Cristina
Michela Trigari                                                                                E-mail: superabilemagazine@inail.it        Sbicca. Tecnica mista olio e acrilico, 2015,
                                           Lattanzi della Società coop. sociale integrata
                                                                                                                                          Galleria Arte irregolare (arteirregolare.
Direttore responsabile: Stefano Trasatti   Tandem; Paola Bonomo, Ilaria Cannella, Elena        Stampa: Tipografia Inail
                                                                                                                                          comitatonobeldisabili.it)
                                           Castellano, Cristina Cianotti, Francesca Iardino,   Via Boncompagni 41 - 20139 Milano
                                           Monica Marini e Mariella Pedroli dell’Inail
                                                                                               Autorizzazione del Tribunale di Roma
                                           Progetto grafico: Giulio Sansonetti                 numero 45 del 13/2/2012

                                                                     SuperAbile INAIL          4 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
ACCADE CHE...

 mondo inail
“Vite straordinarie”
e la biografia di Antonio
Maglio al Salone
internazionale del libro
L  udwig van Beethoven compose la Nona
   Sinfonia quando era completamente
sordo. Per creare l’alfabeto tattile che
                                                   Curato dalla giornalista Antonella Patete
                                                e illustrato dai ritratti di Corrado Virgili, il
                                                volume – che i lettori riceveranno allegato
                                                                                                loro stessi e anche per gli altri», ha detto
                                                                                                la responsabile della Direzione regionale
                                                                                                Piemonte Alessandra Lanza. E il dirigente
porta il suo nome Louis Braille si ispirò       a questo numero – raccoglie le storie di        Inail Mario Recupero ha rimarcato:
al sistema di scrittura notturna usato dai      persone con vari tipi di disabilità scritte     «Il filo conduttore dei due libri è la
soldati per trasmettere informazioni in         dai giornalisti dell’agenzia di stampa          straordinarietà».
assenza di luce. La zoologa statunitense        Redattore sociale.                                 Maglio «non è stato un personaggio,
Temple Grandin è autistica, ma possiede            Insieme a questo libro ne è stato            ma una persona dotata di grande pas­
un pensiero visivo talmente sviluppato da       presentato un altro, sempre edit0 da Inail      sione, coraggio e moralità ineccepibile
permetterle di progettare intere strutture      e scritto dal giornalista Luca Saitta, dal      – ha raccontato la moglie Maria Stella –.
per l’allevamento delle mucche. E, ancora,      titolo Senza barriere. Antonio Maglio e il      La svolta della sua vita è avvenuta a
gli sportivi italiani Beatrice Vio e Alex       sogno delle Paralimpiadi, sulla parabola        Palestrina, in provincia di Roma, dove fu
Zanardi, insieme allo scienziato britannico     umana e professionale del direttore             condotto a visitare alcuni giovanissimi
Stephen Hawking. Sono alcune delle 22           del Centro paraplegici “Villa Marina”           paraplegici. Quando li vide distesi sui letti
biografie (di undici donne e altrettanti        di Ostia, a cui si deve l’intuizione che        e senza alcuna prospettiva, comprese che
uomini) raccolte nell’albo illustrato Vite      portò all’organizzazione dei primi              bisognava fare assolutamente qualcosa
straordinarie. Storie di donne e uomini che     Giochi paralimpici di Roma. «Il comune          per loro. È stato davvero un rivoluzionario:
hanno fatto la differenza, pubblicato da        denominatore dei volumi? Le persone             si è speso con tutte le proprie forze per
SuperAbile Inail e presentato il 14 maggio al   che hanno dedicato la propria vita ad           riportare i giovani infortunati verso la vita,
Salone internazionale del libro di Torino.      abbattere le barriere della disabilità per      la rinascita e la normalità».
                                                             l’indagine                                              Ad Asti le persone con
                                                          Lavoratori disabili: per due manager disabilità intellettiva
                                                                                                                     sperimentano il
                                                          su tre sono un’opportunità                                 volontariato. Una sfida
                                                          A    vere colleghi di lavo­ l’indagine, l’82% de­
                                                               ro con disabilità ha   gli intervistati non ha
                                                                                                                     contro gli stereotipi:
                                                                                                                     è essenzialmente
                                                          ricadute positive su tut­ mai osservato fenomeni questo il senso del
                                                          ti i dipendenti. Ne sono di esclusione. I dirigen­         progetto “Allarghiamo
                                                          convinti i due terzi dei    ti coinvolti ritengono         il cerchio”, promosso
                                                          manager italiani (65%),     quindi che l’assunzio­         dall’assessorato
                                                          che tra le motivazioni      ne di persone disabili sia comunale ai Servizi
                                                          parlano di compiti distri­ parte del normale fun­          sociali. Grazie a una rete
 tempo libero                                             buiti in modo più equo,                                    di 22 associazioni, 16
A Gardaland percorsi per tutti                            postazioni migliorate e                                    persone con disabilità

U   n itinerario “su misura” e un servizio di             sviluppo di nuove forme                                    cognitiva sono state
    accompagnamento fra le attrazioni di Gardaland,       organizzative come te­                                     introdotte al mondo del
pensati per visitatori con disabilità motoria,            lelavoro e smartworking.                                   volontariato. Tra loro
sensoriale, intellettiva o relazionale e ragazzi con      È quanto emerge dallo                                      si segnalano le storie
sindrome di Down. Si tratta di “Easy rider”, ideato       studio I manager e la ge-                                  di Andrea e Simone: il
dal parco dei divertimenti di Castelnuovo del Garda       stione dei lavoratori con                                  primo ha la sindrome di
(Verona) insieme a ProgettoYeah! e cooperativa            disabilità, condotto da                                    Down e aiuta il Banco
sociale Quid. Per usufruire del servizio per gruppi da    AstraRicerche, Prioritalia zionamento aziendale, e alimentare, il secondo
quattro a dodici partecipanti, disponibile da aprile      e Osservatorio Socialis     per il 75% di loro servo­ ha un lieve ritardo
a luglio e nel mese di settembre al costo di cinque       su mille dirigenti ade­     no momenti informativi mentale ma dà una
euro a persona, occorre prenotarsi almeno tre giorni      renti alla federazione      e formativi di tutto il        mano agli scout.
prima chiamando il numero 045/6449777.                    Manageritalia. Secondo personale.

                                                      SuperAbile INAIL   5 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
ACCADE CHE...

Formule leggibili              rimini
anche dalle persone          L’aiuto bagnino? È autistico
                             S
cieche. La matematica            indacati e Confe­        ombrelloni e i lettini o
diventa accessibile ai           ser­centi hanno          spazzare la passerella.
non vedenti grazie a un      sposato il progetto          Quest’anno il progetto
team di ricercatori del      “Aiuto bagnino”, ideato      – inserito all’interno di
dipartimento “Peano”         dall’associazione Rimini     Autism friendly beach,
dell’Università di Torino,   autismo per inserire         rete sociale territoriale
che ha ideato un sistema     alcuni dei ragazzi nella     che offre alle famiglie
per realizzare in maniera
                             filiera del lavoro estivo.   la possibilità di vivere       hi-tech
automatizzata testi
                             Con una novità: l’appli­     serenamente le vacanze
scientifici in formato
                             cazione del contratto        in Riviera – è più strut­     Hannes, la mano robotica tuttofare
digitale accessibili a
chi ha una disabilità
visiva. Il sistema sarà
                             nazionale. Partita
                             cinque anni fa come
                                                          turato, vede coinvolti
                                                          una ventina di bagni          R   estituisce il 90% della funzionalità perduta:
                                                                                            “Hannes” è un prototipo di protesi poliarticolata
                                                                                        della mano disponibile dal 2019 e sviluppato dal
presentato a luglio in
                             esperienza pilota, l’anno    e altrettanti giovani
                             scorso l’iniziativa ha       autistici; inoltre ha inte­   Rehab Technologies Lab, il laboratorio congiunto
Austria. Inoltre entro                                                                  nato dalla collaborazione tra il Centro protesi Inail
quest’anno saranno           incontrato la disponibi­     ressato anche il carcere
                             lità di otto stabilimenti    riminese con il suo           di Vigorso di Budrio (Bologna) e l’Istituto italiano
disponibili i primi testi                                                               di tecnologia di Genova. Non è un arto bionico
di analisi matematica,       balneari di Marina cen­      laboratorio di ceramica.
                             tro, che hanno formato       L’obiettivo della onlus è     collegato ai tessuti e ai nervi del braccio, ma
algebra lineare e                                                                       un dispositivo a batteria, indossabile, leggero e
geometria analitica.         undici persone con           far acquisire più stima
                             disabilità relazionale in    e autonomia ai ragazzi        flessibile, funzionante con due sensori che rilevano
                             alcune mansioni tipi­        con disabilità relazio­       il movimento dei muscoli residui. Oltre alla migliore
                             che della spiaggia, per      nale attraverso il lavoro     capacità di presa, avrà un costo ridotto del 30%
                             esempio sistemare gli        retribuito.                   rispetto ai dispositivi attualmente in commercio.

Un nuovo programma                                                                        iN cifre
radiofonico per sordi.
“Po.Lis: sentire con gli
                                                                                        Sclerosi multipla, 114mila malati.
occhi” è una nuova                                                                      Spese per cinque miliardi di euro
trasmissione che va in
onda ogni 15 giorni, il                                                                 L  a sclerosi multipla
                                                                                           colpisce soprattutto
                                                                                        le donne (il doppio
                                                                                                                     lattia è pari a cinque
                                                                                                                     miliardi di euro, con una
                                                                                                                     media di 45mila euro
giovedì dalle ore 10 alle
11, su Poli.Radio, gestita                                                              rispetto agli uomini)        a persona (84mila se
dagli studenti del                                                                      entro i 40 anni ed è più     insorge una grave disa­
Politecnico di Milano, e                                                                diffusa al Nord. In Italia   bilità). L’85% dei malati
contemporaneamente                                                                      ne soffrono oltre 114mila    ha una forma a ricadute
in streaming video in                                                                   persone. Le sue cause        e remissioni: tra loro otto
Lingua dei segni. Un                                                                    sono sconosciute e non       su dieci subiscono un
programma di visual                                                                     esiste una cura risolu­      costante peggioramento
radio capace di parlare                                                                 tiva. È quanto emerge        della mobilità.
davvero a tutti: in                                                                     dalla Comunicazione
diretta su poliradio.                                                                   tecnico-scientifica
it, con l’app TuneIn e                                                                  per l’accertamento
all’indirizzo twitch.                                                                   degli stati invalidanti
tv/poliradioit. Tutte                                                                   correlati alla sclerosi
le puntate saranno                                                                      multipla, realizzata da
disponibili dopo                                                                        Aism (Associazione ita­
la trasmissione in                                                                      liana sclerosi multipla) e
podcast audio-video su                                                                  Istituto nazionale della
mixcloud.com/poliradio                                                                  previdenza sociale. Il
e sulla pagina Facebook.                                                                costo annuo della ma­

                                                     SuperAbile INAIL    6 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
roma
                                                             Il costo delle case famiglia
                                                             Q   uanto costa mettere in piedi una casa famiglia
                                                                 per disabili? Lo ha calcolato Casa al plurale,
                                                             il coordinamento delle strutture per minori e
                                                             persone con disabilità di Roma. Secondo un report
    qui europa                                               aggiornato di recente, nel caso di bambini con
Appello al Consiglio per servizi                             disabilità complessa i costi annuali con cinque
d’emergenza accessibili nella Ue                             minori arrivano a 534mila euro. Per le persone con

P   oter chiedere aiuto
    è un diritto di tutti
e anche le persone
                              in caso di emergenza,
                              i cosiddetti Public
                              safety answering points,
                                                             disabilità lieve, invece, la retta giornaliera è di 102
                                                             euro e le spese annuali sono di 455mila, mentre nelle
                                                             case famiglia per persone con disabilità grave e in
                                                                                                                         Nuovo record del
                                                                                                                         mondo per Oney
disabili devono               non sono stati inseriti        quelle per il “dopo di noi” (fino a otto ospiti) la retta   Tapia. Con 45,65 metri
avere la possibilità di       nella relazione del            è di 140 euro e la spesa annua è di oltre 576mila per       nel lancio del disco,
rivolgersi ai servizi che     Consiglio d’Europa             le prime e di 394mila per le seconde. Costi dimezzati       l’atleta non vedente
gestiscono le chiamate        sull’Accessibility act.        per chi vive in semiautonomia (fino a sei persone).         delle Fiamme Azzurre,
d’emergenza: pertanto         Di qui l’appello delle                                                                     di origine cubana, entra
non può essere                associazioni: «Non                                                                         nell’Olimpo dello sport
accolta la proposta del       ha senso chiedere                                                                          paralimpico. Il nuovo
Consiglio d’Europa,           ai produttori di                                                                           record mondiale l’ha
che esclude questo            smartphone e agli                                                                          ottenuto a fine aprile
tema dall’Accessibility       operatori di rete di                                                                       a Chiuro, in Valtellina,
act. La denuncia              supportare mezzi                                                                           in occasione dei
arriva da un gruppo di        di comunicazione                                                                           Campionati regionali
organizzazioni, tra cui       accessibili ai cittadini                                                                   individuali, prima
l’European disability                                                                                                    prova territoriale
                              sordi e ciechi se i
forum. Questo perché i                                                                                                   dei Campionati
                              requisiti di universalità
                                                                                                                         di società Fispes
requisiti di accessibilità    non vengono accolti
                                                                                                                         (Federazione italiana
ai servizi di risposta alle   dalle istituzioni della
                                                                                                                         sport paralimpici e
richieste di soccorso         Ue». [Chiara Ludovisi]
                                                                                                                         sperimentali). Già

                                                              inclusione
                                                             Tikitaka, un anno d’impegno
                                                             per scardinare i luoghi comuni
                                                             A   rte, sport e diver­
                                                                 timento per dire
                                                             che la disabilità non
                                                                                           il suo bilancio fatto di
                                                                                           calcio, basket, musica,
                                                                                           danza, seminari pub­
                                                             è una “barriera” e che        blici, attività in piazza,    medaglia d’argento ai
                                                             l’inclusione è possibile.     nelle scuole e in colla­      Giochi di Rio 2016, Tapia
                                                             È la scommessa lanciata       borazione con le realtà       gareggia per la Omero
    mondo inail                                              un anno fa a Desio e          commerciali.                  Runners Bergamo.
Film su sicurezza, lavoro e disabilità                       Monza dal progetto                Da questi “Lab” sono      «A Tokyo ancora non

I l grande schermo insegna. Si chiama “Lo                    “Tikitaka - Equiliberi        scaturiti alcuni “Fab”,       penso: al momento
  spettacolo della sicurezza” ed è un progetto della         di essere”, che traccia       espressione concreta          voglio concentrarmi
Direzione regionale Inail Lombardia, realizzato                                            ed evoluzione dei             solo sugli allenamenti,
insieme a Mic (Museo interattivo del cinema) e                                             primi, che hanno reso         che ogni giorno
Fondazione cineteca italiana, per la diffusione                                            protagonisti quasi 200        diventano sempre più
nelle scuole della cultura della sicurezza e delle                                         persone con disabilità,       difficili», ha detto il
tutele sul lavoro attraverso le pellicole. È nata così                                     68 operatori e oltre          campione.
una videoteca specializzata. «Tra gli argomenti                                            mille cittadini. Attivato
trattati costantemente, c’è anche la disabilità. Lo                                        anche un gruppo di
scopo, infatti, è quello di fare integrazione in tema                                      formazione con gli
di occupazione e contrastare le discriminazioni                                            assistenti sociali dei
professionali delle persone disabili», spiega Elvira                                       dieci Comuni aderenti
Goglia, direttore regionale dell’Istituto. Per saperne                                     alla rete. Info su
di più: spettacolodellasicurezza.it.                                                       progettotikitaka.com.

                                                          SuperAbile INAIL   7 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
l’inchiesta Segregazione bianca

               Lunghi corridoi
                e file di letti
          La vita segreta nelle residenze
                    per disabili
    Un tempo li chiamavano istituti, oggi quasi nessuno usa più questo
       termine. Ma sotto nuove etichette resistono vecchi stili di vita,
            che non tengono conto della volontà di chi li abita.
    Un libro della Fish ci racconta che quei luoghi non sono scomparsi.
                 Anzi, sono più presenti e popolati che mai

Antonella Patete                                                           Nunzia Coppedè oggi è presidente

N
       unzia aveva undici anni e due                                   della Fish (Federazione italiana supera-
       giorni quando mise per la pri-                                 mento dell’handicap) Calabria, ma la sua
       ma volta piede al Cottolengo di Ro-                        presa di coscienza sul diritto delle persone di-
ma, Casa della divina provvidenza, un istituto              sabili a un’esistenza quanto più autonoma e ricca è
che somigliava a un ospedale e accoglieva 600 per-          cominciata proprio tra le mura di quella struttura,
sone con disabilità, quasi tutte donne. Fu collocata        dove veniva sfamata e accudita, senza che nessuno
in un reparto di bambine e ragazze fino a 20 anni           si domandasse cosa quella bambina sventurata po-
di età, ma era una delle più piccole. In quell’istitu-      tesse desiderare per la sua vita. Nunzia ha scelto di
to ci rimase dal 1959 al 1974, 15 lunghi anni durante       raccontare la sua esperienza di “istituzionalizzazio-
i quali non proseguì gli studi, fermandosi alla quin-       ne” all’interno di un volume realizzato dalla Fish e
ta elementare.                                              appena pubblicato dall’editore Maggioli: La segre-

                                     SuperAbile INAIL    8 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
gazione delle persone con disabilità. I manicomi na-          scudo crociato che, a tempo debito, le ragazze vota-
scosti in Italia. Si tratta di una raccolta di interventi     vano in massa.
a cura di Giovanni Merlo e Ciro Tarantino che in-                «Ho deciso di raccontare la mia storia perché era
tende richiamare l’attenzione su un tema poco di-             l’unico modo di denunciare la segregazione che io
battuto anche all’interno dello stesso mondo della            stessa ho vissuto», spiega la presidente della Fish Ca-
disabilità: quello delle tante strutture residenziali         labria, che ha dedicato tutta la sua vita all’inclusione
dove migliaia di persone con vari tipi di deficit vivo-       delle persone disabili e delle loro famiglie. Nel 1992
no ancora separate ed escluse dal resto della società.        ha pubblicato per la casa editrice Sensibili alle foglie
Come Nunzia, che negli anni della rivoluzione gio-            l’autobiografia Al di là dei girasoli, premiata da quat-
vanile e dell’emancipazione delle donne sperimentò            tro edizioni e cinque ristampe, oggi scaricabile dal
sulla propria pelle l’esperienza della vita in un luo-        suo sito nunziacoppede.it.
go fatto di spazi anonimi, grandi camerate e regole
inderogabili.                                                     A distanza di quasi 45 anni dal giorno in cui ha lasciato
   «Il più grande problema era quello di trovare              l’istituto, Nunzia è convinta che la sua esperienza abbia
qualcosa da fare per passare il tempo, le giornate            ancora molto da insegnare. «Purtroppo le situazioni di
in quel luogo erano lunghe e insignificanti – scri-           segregazione non sono un ricordo del passato. Sot-
ve –. Gli orari davano già una dimensione reale di            to apparenze diverse, certe dinamiche continuano a
segregazione, al mattino ci svegliavano presto per-           ripetersi», precisa. Da allora il movimento delle per-
ché dovevamo sentire la messa dai microfoni, alle             sone con disabilità ha segnato alcuni importanti vit-
7.30 passava il prete e ci portava la comunione a let-        torie, come l’approvazione della riforma della scuola,
to, noi l’attendevamo sedute con un velo in testa, per        che nel 1977 ha eliminato le classi differenziali, e la
le 8.30 arrivava la colazione; il giorno del mio ono-         legge Basaglia, che l’anno dopo ha decretato la chiu-
mastico, il 25 marzo, mi arrivava la cioccolata con i         sura dei manicomi.
biscotti. Se volevo potevo alzarmi, qualcuno mi aiu-             Eppure non è stata ancora trovata una vera alter-
tava, ma non ero obbligata a farlo. Alle 11.30 arriva-        nativa a quelli che il volume, fin dal titolo, definisce
va il pranzo, alle 17.30 la cena, alle 19 si andava a letto   senza tanti giri di parole come i manicomi nascosti.
e alle 21 si spegneva la luce». Mattino, pomeriggio e         Sono, infatti, ancora decine di migliaia le struttu-
sera scorrevano sempre uguali, scanditi dalla rigida          re residenziali per persone disabili distribuite lun-
routine delle preghiere. Le ragazze recitavano l’inte-        go tutta la Penisola. Secondo gli ultimi dati Istat, al
ro rosario con le suore: una lunga serie di Padre no-         31 dicembre 2014 le persone disabili presenti negli
stro, Ave Maria e Gloria. «Man mano che passava il            oltre 13.200 presidi residenziali socioassistenziali e
tempo il rapporto con il mondo esterno si riduceva            sociosanitari sono 273.316, oltre il 70% del totale de-
agli sporadici ritorni in famiglia. La mia vita era lì,       gli ospiti. Di questi, 3.147 sono minori con disabili-
in quello spazio limitato si spegneva sempre più la
speranza di riprendere la scuola».                                               Il volume La segregazione delle persone con
   Le uniche occasioni di svago erano gli incontri                               disabilità. I manicomi nascosti in Italia (Maggioli
organizzati dal Centro volontari della sofferenza,                               editore) è frutto di una ricerca realizzata dalla
i viaggi a Lourdes con l’Unitalsi, le visite dal Papa                            Fish (Federazione italiana per il superamento
con le dame di San Vincenzo. Le buone signore chie-                              dell’handicap) sulle residenze per persone disabili
devano alle ragazze di pregare per loro, il Signore                              e anziani non autosufficienti. A cura di Giovanni
avrebbe accolto con benevolenza le loro preghiere.                               Merlo (direttore della Ledha, Lega per i diritti delle
Ogni tanto arrivavano anche i benefattori e le bene-                             persone con disabilità) e Ciro Tarantino (professore
                                                                                 di Sociologia dei codici culturali presso l’Università
fattrici, persone vestite di tutto punto che le ragaz-
                                                                                 della Calabria), il libro presenta storie, numeri, analisi
ze dell’Istituto accoglievano in fila lungo il corridoio.                        e approfondimenti normativi su un tema di cui nel
Nunzia si vergognava da morire, specie quando di-                                nostro Paese si parla davvero poco.
stribuivano dolci, indumenti e soldi. Alcuni faceva-
no parte di un partito politico identificato da uno

                                        SuperAbile INAIL   9 Giugno 2018
Viaggio nelle strutture residenziali per disabili e anziani - SuperAbile INAIL
l’inchiesta Segregazione bianca

                        tà e disturbi mentali dell’età evolutiva, 51.593 adulti     te. Il 28% dei 6.187 controlli effettuati nelle strutture
                        con disabilità e patologia psichiatrica e 218.576 an-       sanitarie socioassistenziali e nei centri di riabilita-
                        ziani non autosufficienti. Ma solo un’esigua percen-        zione neuropsicomotoria tra il 2014 e il 2016 ha por-
                        tuale vive in comunità di piccole dimensioni, che           tato alla luce irregolarità. In particolare, 68 persone
                        ricalcano uno stile di vita familiare: appena il 3%         sono state arrestate e 1.397 segnalate all’autorità giu-
                        degli anziani, il 6,5% degli ospiti con disabilità e il     diziaria, mentre 176 strutture sono state sottoposte
                        15,4% delle persone con sofferenza psichica. Tutti gli      a sequestro o a chiusura. Solo nel 2016 sono stati re-
                        altri trascorrono la propria vita in strutture con ol-      gistrati 114 casi di maltrattamento, 68 abbandoni di
                        tre sei-dieci posti letto, spesso più simili a cliniche     incapace, 16 lesioni personali e 16 sequestri di perso-
                        e ospedali che ad ambienti di vita domestici. E c’è         na. Ma non lascia indifferenti neppure la presenza
                        anche di peggio. Perché a volte, nelle residenze sa-        di reati meno gravi, come i 260 casi di inadeguatez-
                                                                                    za strutturale, assistenziale e autorizzativa e i 109 di
                                                                                    esercizio abusivo della professione sanitaria, solo per
                                                                                    fare qualche esempio.

                                                                                       Negli ultimi anni storie di ordinaria e straordinaria
                                                                                    violenza sono salite più volte agli onori delle cronache.
                                                                                    Illuminano episodi di maltrattamenti, umiliazioni
                                                                                    e soprusi che, dopo la chiusura dei manicomi, mol-
                                                                                    ti di noi consideravano archiviati per sempre. Co-
                                                                                    me il caso della Rsa di Vada Sabatia a Vado Ligure,
                                                                                    in provincia di Savona, i cui particolari, venuti a co-
                                                                                    noscenza dell’opinione pubblica nel 2014, sono det-
                                                                                    tagliatamente descritti nel libro. Le telecamere della
                                                                                    Guardia di finanza, collocate di nascosto all’interno
                                                                                    della struttura dopo le denunce di una famiglia che
                                                                                    aveva scoperto segni di percosse sul corpo della fi-
                                                                                    glia, hanno portato alla luce una realtà letteralmen-
In queste pagine
                                                                                    te agghiacciante. «Si vedono gli operatori mentre
alcune opere di                                                                     strattonano i ricoverati, li picchiano, li umiliano, li
Lorenzo Calabresi.                                                                  costringono a spogliarsi, li fanno cadere», scrive il
Sono esposte in Arte                                                                giornalista Lorenzo Bagnoli. Le immagini raccolte
irregolare, galleria
online realizzata       nitarie assistenziali (Rsa), nelle case di cura priva-      dalle telecamere raccontano di una violenza brutale,
dal Comitato Nobel      te e nelle comunità terapeutiche, come peraltro nei         ma soprattutto gratuita. C’è chi entra in una stanza
per i disabili onlus    servizi di neuropsichiatria infantile e nei reparti         solo per sferrare a un ospite uno schiaffo tanto forte
con i Dipartimenti
di salute mentale       geriatrici, vengono adottati metodi di contenzione          da stenderlo sul lettino e chi ne mette al tappeto un
delle Asl di            meccanica, farmacologica o ambientale, tutti attual-        altro con una mossa di karate. I carnefici sono dodi-
Bologna, Firenze,       mente permessi dalla legge: gli ospiti vengono im-          ci, italiani e stranieri, senza distinzione. E ai 50 casi
Piacenza e Perugia,
Osservatorio            mobilizzati al letto, sedati attraverso grandi quantità     di violenza registrati dalle telecamere, dopo il primo
Outsider Art,           di farmaci, chiusi in luoghi che ne limitino le possi-      terremoto giudiziario, si aggiungono in seguito due
associazioni,           bilità di movimento.                                        episodi di violenza sessuale ai danni di persone con
atelier, cooperative
sociali e artisti (in      In altri casi, sebbene sia un’eccezione e non la re-     disabilità psichica.
vendita su http://      gola, le strutture possono diventare teatro di veri e           Nei mesi scorsi la Fish ha inaugurato sul proprio
arteirregolare.         propri crimini. Sono i risultati delle indagini dei ca-     sito una rassegna stampa tematica online su segre-
comitatonobel
disabili.it).           rabinieri dei Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità) a    gazione e istituzionalizzazione (fishonlus.it/segre-
                        definire le dimensioni di un fenomeno sicuramente           gazione). I casi di cronaca riportano qualche buona
                        minoritario, ma non per questo meno preoccupan-             prassi, ma soprattutto episodi di isolamento e vio-

                                                              SuperAbile INAIL   10 Giugno 2018
lenze, avvenuti in luoghi e contesti diversi, come le
famiglie e le scuole. Ma ancora una volta a fare da
scena del crimine sono soprattutto le strutture resi-
denziali a porte chiuse. Le storie si susseguono, simi-
li nella diversità. Spinte, ceffoni e insulti a un gruppo
di persone disabili in vacanza a Cervia (Ravenna) da
parte degli operatori di una cooperativa piemonte-
se. A Ravenna anziani sequestrati e maltrattati nella
casa famiglia che avrebbe dovuto prendersi cura di
loro. Otto arresti e due interdizioni della professio-
ne medica in una struttura riabilitativa di Potenza
per ripetuti e violenti maltrattamenti su alcuni pa-
zienti disabili. L’elenco sembra non finire mai, eppu-
re per i promotori del progetto i crimini portati alla           L’impegno della Fish contro la segregazione
luce dalle forze dell’ordine rappresentano soltanto la           delle persone disabili. Ecco come funziona il progetto
punta dell’iceberg.
    Segregazione non fa necessariamente rima con                S    tabilire in quali casi i servizi
                                                                     residenziali per persone con
                                                                 disabilità possano essere defi­
                                                                                                        loro l’accesso a una serie di servizi
                                                                                                        a domicilio o residenziali e ad
                                                                                                        altri servizi sociali di sostegno,
abuso e violenza, fa notare il curatore del libro Gio-
vanni Merlo, che è anche direttore della Ledha, sto-             niti “segreganti” per chiederne        compresa l’assistenza personale
                                                                 la chiusura o, quanto meno, la         necessaria per impedire che siano
rica organizzazione lombarda comprendente 180                    sospensione dei finanziamenti          isolate o vittime di segregazione.
associazioni e coordinamenti di persone con disa-                pubblici. Questo è l’obiettivo del        Nello specifico, il progetto
bilità e loro familiari attivi nel territorio regionale.         progetto “Superare le resistenze:      della Fish è articolato in quattro
«Ma è chiaro che nelle strutture più chiuse e imper-             partecipazione alla società su         fasi: la ricerca della produzione
meabili alla relazione con l’esterno aumenta il ri-              base di uguaglianza con gli altri”,    scientifica sul tema della segrega­
schio di assistere a casi di maltrattamento di vario             realizzato dalla Fish (Federazione     zione, la raccolta dei dati statistici
genere e tipo», spiega. La realtà più diffusa resta pe-          italiana superamento dell’handi­       disponibili e dei casi di cronaca
rò quella di una segregazione bianca, che non fa no-             cap) e cofinanziato dal ministero      riportati dagli organi di informa­
tizia e non interroga l’opinione pubblica. «Esiste una           del Lavoro e delle politiche sociali   zione, 15 focus group regionali
spiccata tendenza alla sanitarizzazione all’interno              con i fondi previsti dalla legge       rivolti a esponenti dell’associa­
dei contesti di cura – precisa Merlo –. Può esservi              383 a sostegno delle associazioni      zionismo, operatori del settore
                                                                 di promozione sociale. Il pro­         e amministratori pubblici, infine
una grande attenzione nei confronti delle persone,               getto, che nasce dalla volontà di      una Conferenza di consenso,
ma se manca la possibilità di relazione con l’esterno            investigare le ragioni della resi­     svoltasi a giugno dello scorso
e l’attenzione verso un progetto di vita proprio, se le          stenza alla piena attuazione della     anno, che ha prodotto un docu­
porte rimangono chiuse, siamo comunque di fronte                 Convenzione Onu sui diritti delle      mento conclusivo nel quale viene
a un processo di segregazione».                                  persone con disabilità, si focalizza   ribadita la necessità di sostenere
    Eppure la segregazione all’interno delle struttu-            su un punto specifico del docu­        un’azione mirata e continuativa
re residenziali resta un tema dimenticato, scomodo,              mento approvato dall’Assemblea         in grado di garantire alle persone
ignorato perfino dalle persone disabili e dai loro fa-           delle Nazioni Unite nel 2006 e         con disabilità il diritto di scegliere
miliari. Come se la chiusura degli ospedali psichia-             ratificato da oltre 170 Paesi: l’ar­   dove e con chi vivere. Il volume
trici giudiziari e il dibattito sulla necessità di creare        ticolo 19 che riconosce il diritto     La segregazione delle persone con
condizioni abitative in stile familiare nato intor-              alla vita indipendente e alla          disabilità. I manicomi nascosti in
                                                                 piena inclusione nella comunità.       Italia, curato da Giovanni Merlo
no alla legge 112, più nota come legge sul dopo di
                                                                 In particolare, la Convenzione         e Ciro Tarantino e pubblicato di
noi, bastassero a esaurire il dibattito. Ricacciando             sancisce il diritto di tutte le per­   recente da Maggioli, rappresenta
nell’angolo più remoto dell’inconscio la situazione              sone con disabilità a vivere nella     una sintesi di questo percorso di
dei servizi residenziali che, sottolinea Merlo, «con-            comunità con la stessa libertà di      approfondimento. I dati e le due
tinuano comunque a esistere, sono riconosciuti dal-              scelta delle altre persone, sotto­     testimonianze riportate nell’in­
la Convenzione Onu sui diritti delle persone con                 lineando la necessità di garantire     chiesta sono tratti dal libro. [A.P.]

                                       SuperAbile INAIL   11 Giugno 2018
l’inchiesta Segregazione bianca

disabilità e costituiscono una del-                                            per disabili o anziani. «La privazio-
le modalità con cui la Repubblica                                            ne della libertà personale ha dei confi-
italiana assolve al suo obbligo co-                                      ni molto larghi – spiega il garante Mauro
stituzionale di provvedere al man-                              Palma –. Da quest’anno abbiamo esteso il nostro
tenimento dei cittadini inabili al                             impegno alle persone in regime di trattamento sa-
lavoro e sprovvisti dei mezzi necessari                        nitario obbligatorio e alle strutture residenziali. Il
per vivere, specie quando le famiglie non ci sono più          primo passo è stato un lavoro di ricognizione, cioè
o non sono in condizione di farlo». Tra l’altro, co-           un censimento realizzato attraverso un sistema di
me ricorda nella postfazione al volume, il presidente          geolocalizzazione».
della Fish, Vincenzo Falabella, l’istituzionalizzazio-             L’intento iniziale della campagna del garante
ne non è cosa da poco neppure in termini di bilancio:          non è tuttavia la denuncia, bensì la costruzione di
«Assorbe cifre esorbitanti di spesa pubblica – chia-           un rapporto di fiducia e collaborazione con i gestori
risce –: tra anziani, persone nel circuito della salute        dei servizi residenziali per migliorare le condizioni
mentale e persone con disabilità si raggiunge la spe-          di vita degli ospiti. «Siamo partiti con un approccio
sa di 18 miliardi di euro l’anno. Per mantenere a ca-          soft – prosegue Palma –. Le prime tre visite sono
sa propria quelle stesse persone la spesa si riduce a          state annunciate, ma le prossime saranno a sorpresa.
12 miliardi di euro».                                          Il nostro obiettivo non è tanto quello di individuare
                                                               i maltrattamenti e le situazioni eclatanti, quanto di
    Recentemente il tema della segregazione, reale o po-       far capire come queste strutture, anche quando han-
tenziale, all’interno delle strutture residenziali ha atti-    no a che fare con persone con disabilità molto gravi,
rato anche l’attenzione del Garante nazionale dei diritti      devono ispirarsi a due principi ineludibili: garanti-
delle persone detenute o private della libertà persona-        re il più alto grado possibile di autonomia e conser-
le. Quest’organo, nato nel nostro Paese appena due             vare la relazione con l’esterno, perché altrimenti si
anni fa, deriva le proprie prerogative da due preci-           creano ghetti».
si strumenti normativi: la stessa legge istitutiva, che            Che la segregazione non sia acqua passata risulta
gli attribuisce potere di controllo e vigilanza su tutti       chiaramente dalla testimonianza di Donata Vivanti,
i luoghi in cui le persone possano risultare concre-           persona da sempre impegnata con vari ruoli nell’as-
tamente private della libertà, e il protocollo opzio-          sociazionismo a favore delle persone disabili e at-
nale alla Conferenza delle Nazioni Unite contro la             tualmente presidente della Fish Toscana. Madre di
tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani            due figli con disabilità ed elevata necessità di soste-
o degradanti, che prevede l’istituzione, da parte di           gno, decide insieme al marito di aiutarli a trovare la
ogni Stato, di un’autorità che vigili sulla privazione         propria strada, come avevano già fatto i loro fratelli
della libertà in diversi contesti, incluse le residenze        maggiori. La prima scelta cade su una struttura re-

                                         SuperAbile INAIL   12 Giugno 2018
sidenziale di grandi dimensioni. Subito però appare           come palestra di apprendimento dell’autonomia e
chiaro che si tratta di una decisione sbagliata: «Co-         della vita quotidiana per i loro ospiti. All’inizio tutto
me temevamo, l’istituto si rivelò una pessima solu-           fila liscio: i ragazzi imparano cose nuove e la dome-
zione – scrive la presidente della Fish Toscana in uno        nica sera, dopo un weekend in famiglia, sono felici
tra i più bei capitoli del volume –. Nulla da dire su         di rientrare nelle loro rispettiva comunità. «Poi, gra-
pulizia perfetta, vitto ottimo e personale disponibi-         dualmente, tutto cambiò. Non venni più coinvolta
le ad accettare la formazione specifica sulle necessità       nella formazione degli operatori, quelli più esperti
dei nostri figli, che iniziammo da subito a proporre          venivano spostati in altri servizi come premio alla
e organizzare. Ma le dimensioni stesse dell’istituto          carriera, il turnover del personale divenne continuo,
e le sue regole si rivelarono da subito degne di una          senza alcuna preoccupazione per il dispiacere che
prigione. L’istituto ospitava 120 persone con disabi-         avrebbe potuto creare agli ospiti», racconta la ma-
lità di età disparate. I nostri figli erano sistemati al      dre. Poi le comunità, originariamente di sette perso-
terzo e ultimo piano, insieme ai “pazienti” con auti-         ne ciascuna, si allargano e infine vengono accorpate
smo, in una specie di corsia d’ospedale, con camere,          per mancanza di personale.
bagni e sala mensa, nient’altro».                                «Chi vorrebbe vivere in un mondo in cui le per-
   Ben presto nella camera dei due fratelli viene ag-         sone cui si affezionano spariscono dalla propria vita
giunto un terzo letto, dove trova posto un nuovo              da un giorno all’altro senza una ragione compren-
ospite. Come se non bastasse la finestra della stan-          sibile? Chi vorrebbe condividere la propria vita con
za affaccia su un muro e i ragazzi indossano abiti            persone che non vedono l’ora di andarsene?», si do-
marcati da un’etichetta con codice a barre. Anche i           manda Donata. Qualche tempo dopo uno dei figli
                      pupazzetti che hanno portato da         comincia a sbattere la testa contro il muro. Viene
                    casa vengono loro tolti: la ragione è     proposto un intervento farmacologico. Ma quando
                  che possono creare problemi con gli         sua madre gli domanda se prova dolore, indica la
               altri abitanti della struttura. Ma il peg-     mandibola. Il dentista conferma che si tratta di una
             gio sono i bagni: una fila di servizi igieni-                                   carie a un molare arriva-
          ci di fronte alle camere, senza porte                                            ta a intaccare l’osso. Nella
       per permettere agli operatori di                                                 struttura che li ospita la ma-
    controllare più agevolmente                                                      nifestazione del dolore fisico non
  chi li usa.                                                                    è contemplata: al posto di cercare la
   «Prevedibilmente i problemi                                                  cura, si cerca il modo di mettere a ta-
di comportamento iniziarono                                                      cere l’espressione del dolore.
presto. Il più mite di nostri fi-                                                   «I nostri figli vengono lasciati in-
gli aveva viso e torace segna-                                                    dietro» è la conclusione amara di
ti dalle ferite che si procurava                                                  Donata. Per loro non è contemplata
picchiandosi. Quell’esperien-                                                     nessuna possibilità di scelta, il loro
za fu dunque interrotta, ma ri-                                                  malessere non trova ascolto, come
mediare alle sue conseguenze                                                   d’altra parte neppure i loro desideri.
ci costò tempo, impegno e fati-                                            È questo il rischio peggiore della segrega-
ca». La soluzione questa vol-                                     zione: creare un esercito di persone, sfamate e ac-
ta sembra risiedere in due                                    cudite, ma separate dal resto del mondo e private
comunità alloggio affian-                                     anche delle più elementari possibilità di scelta
cate, che si presentano                                       sulla propria vita.

                                       SuperAbile INAIL   13 Giugno 2018
INSUPERABILI Intervista a Grégoire Ahongbonon

Con la fede ho sconfitto
la malattia mentale
Francesco Floris                              Non è né un medico                             tifica e dell’Organizzazione mondiale

G
      régoire parla con un timbro pro-                                                       della sanità. Quel ciglio di strada fuori
      fondo da predicatore ed estrae un       né un sacerdote, ma gira                       Bouaké è l’inizio di questa storia. L’ini-
      cellulare ricco di foto. Ci tiene a     per i villaggi del Continente                  zio della seconda vita di Ahongbonon e
mostrarne due, seduto ai tavoli di una                                                       l’aneddoto che apre il libro di Casadei.
pizzeria in piazza Castello, a Milano.        nero a liberare uomini                            Grégoire, perché ha deciso di dedicarsi ai
Nella prima una donna è stesa per terra       e donne imprigionati                              malati psichiatrici?
all’aperto, deperita, nuda, con gli occhi                                                   Perché ero uno di loro. C’è stato un
sbarrati. Nel secondo scatto la stessa
                                              da catene fisiche e psichiche.             momento della mia vita in cui la for-
sorride verso l’obiettivo, è più in carne     Salvato dalla depressione da               tuna come imprenditore e i soldi mi
e indossa abiti colorati. Oggi è una cuo-
ca di uno dei 49 centri dell’associazio-
                                              un missionario, è diventato                hanno portato a dimenticare Dio, nono-
                                                                                         stante fossi un cristiano battezzato. Ma
ne africana San Camillo de Lellis. In 25      il “Basaglia africano”                     la fortuna se ne va e ho perso tutto ciò
anni questi luoghi hanno offerto con-                                                    che avevo. Mi sono ritrovato senza Dio
forto e terapie a 60mila malati psichia-                                                 e senza i miei beni, quattro taxi. Con la
trici fra Costa d’Avorio, Togo, Benin e       dieci anni esatti dal viaggio che gli ha depressione ho pensato molte volte al
Burkina Faso. Malati di mente ricono-         restituito la fede, l’incontro decisivo: suicidio. In quell’uomo lungo la strada
scibili proprio dalla loro nudità: vengo-     lungo una di quelle strade che escono ho riconosciuto Gesù Cristo.
no privati dei vestiti dalle famiglie, così   da Bouaké, dove lo scaltro gommista           Si guarisce dalla malattia mentale?
che tutti possano individuarli per stra-      cosparge l’asfalto di chiodi a tre punte      La donna che le ho mostrato in foto
da e starne alla larga.                       per procacciarsi clienti, i suoi occhi in- l’abbiamo accolta nel mese di gennaio e
   L’uomo del cellulare lo hanno so-          contrano quelli angosciati e smarriti di ora lavora in cucina. Queste persone ri-
prannominato “il Basaglia d’Africa”: è        un vagabondo. L’uomo indossa panta- prendono a vivere, gli scatti raccontano
Grégoire Ahongbonon, classe 1953, na-         loni «di quel color bigio che è il segno
to in Benin e migrato in Costa d’Avorio,      distintivo dei veterani della strada»,                             La storia del 65enne
                                                                                                                 Ahongbonon, nato
l’Eldorado per i giovani del Continen-        scrive il giornalista Rodolfo Casadei in                           in Benin e migrato
te nero negli anni Settanta. Lì ha co-        Grégoire. Quando la fede spezza le cate-                           in Costa d’Avorio,
nosciuto ricchezza e malattia: prima          ne, il libro dedicato all’opera di Grégoi-                         viene raccontata dal
                                                                                                                 giornalista Rodolfo
meccanico e imprenditore nel settore          re, oggi 65enne. Non è né un medico                                Casadei in Grégoire.
taxi, poi la rovina, i debiti e la depres-    né un sacerdote, ma gira per i villag-                             Quando la fede spezza le
sione clinica. Viene salvato da padre         gi africani a liberare uomini e donne                              catene. Il libro è uscito
                                                                                                                 poche settimane fa per
Joseph Pasquier, missionario francese         imprigionati da catene fisiche e men-                              i tipi della Emi (Editrice
che gli offre la possibilità di un pelle-     tali. Lo fa insegnando ai malati l’im-                             missionaria italiana).
grinaggio in Terra Santa. Torna a ca-         portanza dei farmaci e della fede. Le
                                                                                                                 la foto nella pagina
sa e si unisce a un gruppo di fedeli che      sue terapie hanno attirato l’attenzio-                             a fianco è di Fabrizio
prega per malati e detenuti. Nel 1992, a      ne e la curiosità della comunità scien-                            Arigossi

                                                  SuperAbile INAIL   14 Giugno 2018
storie di guarigione. La malattia men-           Quanti sono i centri e qual è il vostro me-    Come avviene la liberazione di un uomo
tale è come il diabete o l’ipertensione.         todo di cura?                               incatenato a un albero? Si rischiano ritorsio-
C’è un minimo di medicinali che ogni             In Costa D’Avorio ci sono quattro ni da parte di comunità o famiglie?
paziente malato deve assumere per tut-         centri che ospitano non meno di 200             È fondamentale un passaggio: quan-
ta la vita. Se segue la cura con costanza,     malati ciascuno; nel Benin altri quat-        do vado in un villaggio, chiedo prima
nessuno si accorge che era affetto da de-      tro, in Togo due, in Burkina Faso uno.        che la comunità sia disponibile a riac-
pressione o disturbi psichiatrici.             E poi ci sono le comunità per il rein-        cogliere il malato una volta guarito. De-
  In Italia 40 anni fa venivano chiusi i ma-   serimento nella società: sei in Costa         vono guardare in faccia il cambiamento
  nicomi. Come vengono trattati i disturbi     D’Avorio, tre in Benin, una in Togo.          per capire che queste persone non sono
  mentali in Africa?                           Abbiamo aperto anche due ospedali.            possedute dal demonio. Slegare le cate-
   Con abbandono e segregazione. Ho            Ci aiutano medici, infermieri e suore,        ne è soltanto il primo passo, ma la cura
visto persone legate agli alberi con le        che hanno dei dispensari e sono pun-          senza la cultura non serve.
catene. Avviene nei villaggi e avveni-         ti di collegamento cruciali con i centri         L’hanno chiamata il “Basaglia africano”.
va negli ospedali. Dove non c’è più la         principali. Le nostre terapie si basa-           Conosceva la vicenda dello psichiatra ita-
costrizione fisica, le persone comun-          no sul principio che operatori e mala-           liano Franco Basaglia?
que hanno timore dei malati di mente.          ti debbano vivere insieme, senza muri.           Solo dal 1998, quando degli psichia-
Hanno paura che siano pericolosi, pos-         Molti degli operatori sono ex pazienti:       tri italiani sono venuti nei nostri centri
seduti. Hanno paura della loro miseria         ho imparato sulla mia pelle che i ma-         e mi hanno soprannominato così. Fi-
e sofferenza. Accade che i malati per-         lati si possono occupare dei loro simili.     no ad allora non ne avevo mai sentito
cepiscano questo terrore negli altri, fi-      Quando sta meglio, poi, ogni paziente         parlare. Ma lui era uno psichiatra, un
nendo per isolarsi e rinchiudersi ancora       può lavorare: il suo reinserimento nel-       medico. Io sono solo un cattolico e ho
di più in se stessi. Dove abbiamo creato       la società avviene anche attraverso un        cercato di vivere vedendo nel malato la
i nostri centri nessuno usa più le catene.     mestiere.                                     figura di Gesù Cristo.

                                                   SuperAbile INAIL   15 Giugno 2018
visti da vicino Neurodiversità e design

Soluzioni atipicamente utili      Michela Trigari                               gina Facebook “Asperger Tribe” dopo
Dal gioco da tavolo
                                  S
                                       ono come una specie di coper-            una diagnosi arrivata da adulta, insie-
per aiutare a comprendere              ta di Linus. Dodici prodotti diver-      me a Maria Hillan e Salvatore Bianca,
i comportamenti sociali                si – dall’orologio che emette luci e     genitori di un diciannovenne autistico
                                  suoni tranquillizzanti al gilet gonfiabile    che frequenta il liceo linguistico, attivi
all’orecchino che spegne          che simula un abbraccio, fino alle car-       nell’associazione romana Divento gran-
i suoni, fino al piercing         te e all’app per organizzare il tempo –,
                                  pensati per aiutare le persone autistiche
                                                                                de, «onlus nata nel 2010 su iniziativa di
                                                                                alcuni papà, che ora riunisce 200 fami-
(finto) che annulla gli odori.    a gestire le proprie emozioni, le relazio-    glie di ragazzi con disabilità relaziona-
Sviluppati dagli studenti         ni sociali, gli aspetti sensoriali o quelli
                                  di pianificazione quotidiana. Gli ogget-
                                                                                le e si occupa di sostenere le attività per
                                                                                l’accrescimento delle autonomie e delle
dell’Istituto europeo di design   ti fanno parte di “A come Atipico! - De-      abilità di questi giovani, come lo sport,
di Roma, dodici oggetti           sign per la neurodiversità”, un progetto      l’ippoterapia, l’aiuto nei compiti, i cam-
                                  di ricerca sviluppato dagli studenti di       pi estivi», dice Salvatore Bianca.
pensati per venire incontro       Product design dello Ied (Istituto euro-          «Se qualcosa li disturba, i ragaz-
alle esigenze delle persone       peo di design) di Roma sotto la guida         zi autistici si agitano, urlano, perdono
                                  di Marika Aakesson, coordinatrice del         il controllo. Bisogna quindi insegnare
nello spettro autistico           corso e docente di Design per l’impat-        loro a calmarsi, così come occorre che
                                  to sociale.                                   anche i genitori imparino a tranquilliz-
                                      Soluzioni che sono il frutto dei bi-      zarli», commenta la moglie. Più orien-
                                  sogni espressi da chi di autismo se ne        tato alle «difficoltà non disabilitanti»,
                                  intende davvero: infatti il progetto è        invece, il contributo di Chiara Man-
                                  stato realizzato con Chiara Mangione,         gione: «Con la giusta opera di infor-
                                  55 anni, ex architetto, ora traduttrice       mazione, sensibilizzazione e di lavoro
                                  di libri sull’autismo, curatrice della pa-    su se stessi, una persona con Asperger

                                      SuperAbile INAIL   16 Giugno 2018
Ecco i progetti
                                                                                                       per vivere meglio
                                                                                                           Questi sono gli oggetti realizzati dagli
                                                                                                       studenti dall’Istituto europeo di design
                                                                                                       di Roma per chi soffre di disturbi dello
                                                                                                       spettro autistico.
                                                                                                           IN|U, tappi per il naso. In silicone
                                                                                                       morbido, fatti a forma di piercing, bloccano
                                                                                                       completamente gli odori.
                                                                                                           My, auricolare che regola il rumore.
                                                                                                       Un semplice touch per decidere se eliminare
                                                                                                       il suono esterno, lasciarlo entrare, sentire
                                                                                                       una voce amica o la musica.
                                                                                                           123 Task Cards, carte con figure
                                                                                                       a ologramma per spiegare le sequenze
                                                                                                       temporali. Aiutano ad apprendere e
                                                                                                       memorizzare le azioni quotidiane. Tascabili,
                                                                                                       con raccoglitore ad anelli.
                                                                                                           Snoez, un snoezelen portatile. Grande
                                                                                                       quanto un orologio da polso, emette luci e
                                                                                                       suoni tranquillizzanti, permettendo di creare
                                                                                                       ovunque una “stanza” multisensoriale.
                                                                                                           Tiktok, l’avatar che aiuta nei giochi
                                                                                                       sociali. Per imparare comportamenti e
                                                                                                       relazioni, raccontando anche i propri stati
                                                                                                       d’animo.
                                                                                                           My Joy, gioielli calmanti. Ruvidi, lisci,
                                                                                                       rigati, bucati, morbidi o duri, si possono
                                                                                                       girare, premere e schiacciare. Sono ispirati
                                                                                                       alla natura e alle forme organiche.
                                                                                                           iCan, un’app per organizzare il tempo.
                                                                                                       Aiuta a ricordare le attività che si devono
                                                                                                       svolgere durante la giornata e la settimana.
                                                                                                       Si può personalizzare con foto di famiglia,
                                                                                                       amici o altre persone care.
o altra diagnosi di “funzionamento un                    autistici a imparare i comportamenti
                                                                                                           Hugget, gilet gonfiabile. Per ricevere
po’ inconsueto” può riuscire a fare tut-                 sociali. «L’idea è nata da una constata-      un abbraccio quando è necessario non
to». Le interviste e gli incontri «hanno                 zione personale: tra tutte le mie amiche      agitarsi e sentirsi al sicuro o protetti.
evidenziato alcune difficoltà legate al-                 sparse in giro per l’Europa, tre han-             Tdress, gioco di comprensione del
la sensibilità ai suoni, agli odori, al tat-             no figli a cui è stata diagnosticata una      clima. Un termometro e una tavolozza con
to, problemi a gestire gli stati d’ansia e i             qualche forma di autismo e una ha la          quattro ruote dentate, colorate e cambiabili,
                                                                                                       aiutano ad associare la temperatura esterna
rapporti con gli altri, a seguire le attivi-             sindrome di Asperger. Da qui la volontà       a un vestito o una stagione.
tà di tutti i giorni. Nella progettazione                di rendersi utili, anche perché il design         Penna termometro. Strumento
degli oggetti, inoltre, gli studenti hanno               per l’impatto sociale lavora proprio per      terapeutico per gestire lo stress. Divisa in
tenuto conto del fatto che molte persone                 la salute e il benessere delle persone o      fasce dentate, colorate e che ruotano, dà un
con disturbo dello spettro autistico so-                 per la sostenibilità ambientale. Siamo        feedback visivo a un sentimento per capire
                                                                                                       e gestire il proprio stato d’animo.
no visual thinker: cioè la loro memoria                  partiti dunque dall’analisi dei prodot-           Blush, set di bicchieri e caraffa.
è visiva», spiega la Aakesson.                           ti user friendly già esistenti sul marca-     Pensato per evitare rovesciamenti
   Ecco allora i tappi per il naso, l’au-                to per capire cosa c’era, cosa mancava e      accidentali, ha parti colorate con vernici
ricolare che regola il rumore esterno,                   cosa poteva essere migliorato».               sensibili al calore: il cambio di colore al tatto
                                                                                                       ricorda di non lasciare la presa.
il gioco da tavolo che aiuta i bambini                      Il risultato? Dodici soluzioni per la          T-shirt massaggiatrice. Ha un inserto
                                                         neurodiversità presentate in aprile a         in silicone con all’interno dei massaggiatori
                                                         Bologna in occasione di Exposanità.           che vengono azionati con l’appoggio della
                                                         «Per ora si tratta solo di prototipi ma,      schiena a una superficie per rilassarsi.
                                                         visto che abbiamo già ricevuto delle ri-
A lato, Tiktok. In alto, Snoez e IN|U; sotto, My.        chieste, la volontà è quella di cercare dei
Al progetto “A come Atipico!” hanno lavorato i futuri
designer Agnese Rovito, Giulia Verticchio, Stefano       finanziamenti, compreso il crowdfun-
Pellino, Valentino Chidiac, Marlene Aschettino,          ding, magari in partnership con qual-
Maria Angelica Ruiu, Gabriele Nappi, Francesco Della     che associazione, per arrivare alla loro
Monica, Carlo Maria Crespi Perellino, Didier Barontini
e Chiara Calvo.                                          industrializzazione», spera Aakesson.

                                                             SuperAbile INAIL   17 Giugno 2018
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