Narrativa faNtastica gli editori che pubblicaNo - dbooks.it

Pagina creata da Tommaso Turco
 
CONTINUA A LEGGERE
Narrativa faNtastica gli editori che pubblicaNo - dbooks.it
Rivista digitale di Horror, Sci-Fi e Weird

             numero 1

Narrativa fantasticA                                      8 racconti
gli editori che pubblicano                           di fantascienza
                                                   horror e weird di
                                                      Francesca Angelinelli
                                                             Luca Ducceschi
Vincere il Premio Urania                                 Simona Gervasone
Altrisogni intervista
                                                          Alfredo Mogavero
Alberto Cola                                            Massimiliano Monti
                                                            Corrado Sobrero
                                                          Francesco Troccoli
                                                           Fabrizio Valenza

         ...e in aggiunta: notizie, recensioni, suggestioni!
Narrativa faNtastica gli editori che pubblicaNo - dbooks.it
Un libro su quello che può (o deve)
capitare a un uomo affinché sia libero
di diventare se stesso. Anche se forse
non gli converrebbe…

                                      Compra l’ebook su
                                       www.dbooks.it

                   versione normale
Narrativa faNtastica gli editori che pubblicaNo - dbooks.it
Editoriale

 Lunga  vita
 al racconto
U                          na volta esisteva Weird Tales,
                           una rivista che ha fatto la sto-
                           ria. Ha pubblicato racconti di
                           fantascienza, storie dell’orro-
re, vicende affascinanti e bizzarre. Ha lanciato e dato
dignità al racconto, alla storia breve, come metodo
                                                              letterari, premi, pubblicazioni e novità. Le Recensioni
                                                              non sono “sviolinate” di prodotti, ma analisi fatte da
                                                              “chi scrive”, per “chi scrive”: anche quando negative,
                                                              sono costruttive e analitiche. In ogni numero presen-
                                                              tiamo un’intervista a un autore di buon livello e fama,
                                                              qualcuno che ce l’ha fatta (almeno un pochino) e pro-
espressivo per narrare il fantastico. Un esperimento,         poniamo un articolo di approfondimento tematico.
un gesto coraggioso.                                          In chiusura, le Suggestioni: perché input e idee posso-
Altrisogni nasce con l’idea di (ri)lanciare il racconto       no arrivare da qualunque direzione, e possono essere
come forma narrativa e dare risalto a chi, in Italia,         un aiuto per chi vive sviluppando trame e personaggi.
scrive racconti fantastici e lo fa con metodo, talento        Weird Tales ha fatto storia. Noi vogliamo dare forma
                                                                                                                                                    3
e professionalità. La nostra rivista vuole essere una         ai sogni. E il giusto risalto ai sognatori. A questo punto
finestra per gli scrittori di genere italiani. Autori af-     non possiamo che augurarvi e augurarci…
fermati, esordienti assoluti, non facciamo differenza.
                                                                    Buona lettura!
Discriminiamo solo in base alla qualità della scrittura
e delle storie. Trattiamo di fantascienza, dalla space
opera al cyberpunk, con tutte le possibili declinazioni
                                                                                                                 V iss
parallele ed intermedie. Ci occupiamo di orrore, dalle
classiche storie di spettri alle visioni apocalittiche di     Altrisogni - Rivista digitale di horror, sci-fi e weird
mondi travolti dai morti viventi. Parleremo di narra-         Pubblicazione aperiodica - settembre 2010
tiva weird: quel genere costituito da una commistio-
                                                              Coordinamento editoriale: Christian Antonini e Vito Di Domenico
ne di stili e contaminazioni, bizzarro, sorprendente,
                                                              Progetto grafico, grafica e impaginazione: Sabrina Rossi
allusivo e inquietante. E a corredo di tutto ciò…
                                                              Redazione: Christian Antonini, Vito Di Domenico, Andrea Fattori, Luigi Lo Forti
i nostri articoli. Non ci sono mezzi termini: Altrisogni
è concepita come rivista per chi ama leggere... e noi         Illustrazione di copertina: Antonio Dessì

crediamo che uno scrittore debba essere prima di              Illustrazioni interne: Alexx Priano, Massimo Pietro Gioviale, Max Grigioni

tutto un avido lettore. Vogliamo rivolgerci a chi so-         Hanno collaborato: Francesca Angelinelli, Luca Ducceschi, Simona Gervasone, Alfredo
                                                              Mogavero, Filippo Schininà, Corrado Sobrero, Francesco Troccoli, Fabrizio Valenza
gna e mette su carta i propri incubi. E sulla fantastica      Redazione Altrisogni, dbooks.it
e coraggiosa figura dello scrittore italiano di genere è      presso Gruppo Orange, via Monfalcone 57/59
                                                              20099 Sesto San Giovanni, Milano
tarata la nostra parte redazionale. Le Notizie riporta-       www.dbooks.it

no informazioni interessanti per gli autori: concorsi         altrisogni@dbooks.it
Narrativa faNtastica gli editori che pubblicaNo - dbooks.it
Sommario

    Pag. 3        Editoriale

    Pag. 6        Notizie
                  Novità editoriali, eventi e concorsi letterari.

    Pag. 8        Racconti brevi
                  Cinque racconti entro i 10.000 caratteri.

    Pag. 34 Le interviste di Altrisogni: Alberto Cola
            Altrisogni incontra il vincitore del Premio Urania 2009.

    Pag. 40 Approfondimento: A volo radente sul fantastico italiano
            Le case editrici italiane medio-piccole che pubblicano horror, SF e weird.

    Pag. 48 Racconti lunghi
            Tre racconti entro i 35.000 caratteri.

4   Pag. 78 Recensioni
            Da scrittore a scrittore: i libri letti dalla redazione.

    Pag. 84 Suggestioni
            Fonti di ispirazione per chi scrive fantastico.

    Pag. 86 Ricercato
            Vuoi scrivere un racconto per Altrisogni?

    Cover: Antonio Dessì                                                                 Sul web: www.dessin75.deviantart.com

    Nato a Cagliari nel 1975, Antonio Dessì ha lavorato come grafico e 3D artist per l’Arkhè
    Graphics e come illustratore di libri per ragazzi. Attualmente è illustratore e grafico fre-
    elance. Il suo talento multiforme gli ha permesso di lavorare come concept artist, matte
    painter, game designer e graphic designer. In veste di creatore di giochi ha realizzato nel
    2005 il gioco di carte MinimonFa, pubblicato da Stratelibri, di cui è stato art director. In
    seguito ha illustrato numerosi giochi da tavolo, quali Family Business (Mayfair Games),
    Constantinopolis (Homo Ludens, Fantasy Flight Games), SmileyFace (Fantasy Flight Ga-
    mes) e Olympus (Stratelibri). Di recente ha realizzato la copertina del romanzo La collina
    di Malakie Dun, di Paolo Pari, edito da dbooks.it.
    I suoi lavori sono visibili anche all’indirizzo www.antoniodessi.com.
Narrativa faNtastica gli editori che pubblicaNo - dbooks.it
RACCONTI BREVI

Pag. 8 Primo risveglio, di Corrado Sobrero
Ogni volta che torniamo da un viaggio portiamo con noi qualcosa che ci cambia per sempre.
È ciò che scopre il protagonista di questo racconto di fantascienza asciutto e sorprendente.

Pag. 12 Uomo nuovo, di Simona Gervasone
Una donna dall’incredibile talento scientifico porta a termine l’esperimento a cui ha lavorato
tanto a lungo. Solo che… Un racconto fosco e spietato, moderno ma dai toni gotici.

Pag. 20 Doppio gioco, di Francesca Angelinelli
Imperi economici si affrontano nella Tokio del futuro come potenze in guerra del Giappone
feudale. Un racconto di fantascienza tra Ghost in the Shell e Kagemusha.

Pag. 24 Memoria di memorie, di Massimilliano Monti
Una storia squisitamente cyberpunk, con idee originali e una scrittura giovane e fresca: la
tecnologia può migliorare la vita umana? Sì, a patto che tutto proceda senza imprevisti.
                                                                                                    5
Pag. 30 Nude mani, di Francesco Troccoli
In questo racconto di fantascienza una sensazionale scoperta archeologica getta nuova luce
sulla vita e la “natura” di popoli scomparsi da millenni incalcolabili.

RACCONTI LUNGHI

Pag. 48 Il traditore, di Alfredo Mogavero
Un racconto weird grazie al quale scopriamo quanto può essere profondo l’amore di uno scrit-
tore per il proprio romanzo… e per i personaggi che in esso vivono.

Pag. 58 Il Pifferaio di Hameln, di Fabrizio Valenza
Quale è stato il destino del villaggio di Hameln, dopo che il Pifferaio Magico riuscì a liberarlo
dai topi che lo invadevano? Una storia horror gotica e oscura.

Pag. 68 A casa di Lucia, di Luca Ducceschi
Un racconto dell’orrore a tinte forti, decisamente non per tutti i palati. Una storia di sesso,
depravazione e morte. A letto i bambini!
racconti brevi

    Memoria di memorie
    di Massimiliano Monti

    L’
                appartamento in cui stava          “Il dottore la sta aspettando.” Eric
                entrando avrebbe potuto        aveva già lasciato le sue generalità al
                essere ovunque. La picco-      piano terra e non servivano troppe
                la targa di metallo satina-    cerimonie.
    to sulla porta recitava laconica Zante         Entrò nell’ufficio di Zante, minima-
    Jäger - Chirurgo. Per il resto sembrava    le e maniacalmente ordinato. Tutto,
    una delle aperture su altrettante di-      perfino la piccola pila di riviste su un
6   more fighette di quel palazzo.             basso tavolino e le piante d’apparta-
       Eric sapeva bene cosa avrebbe           mento, era permeato di un senso di
    trovato là dentro e, sebbene avesse        pulizia estrema. Eric sapeva che tutto
    passato l’ultima settimana a convin-       era costruito per rassicurare i pazien-
    cersi che stava facendo la cosa giusta,    ti, ma quella volta fu ben contento di
    quando suonò provò una specie di           abbandonarsi a quell’innocente in-
    vertigine. Forse era il senso di urgen-    ganno.
    za, forse più banalmente la paura.
       La serratura automatica emise un           “Ne sei proprio certo?” Eric non ve-
    ronzio. Eric sospirò ed entrò. Alla pic-   deva Zante così corrucciato da molto
    cola reception trovò un’assistente in      tempo.
    camice bianco, non particolarmente            Si sforzò di sembrare sicuro.
    attraente ma dall’aspetto gelidamen-          “Certamente. E poi, ho scelta?” La
    te professionale. Zante sceglieva solo     seconda parte del discorso era l’uni-
    i migliori tirocinanti. Del resto, come    ca in cui credeva. Per il resto, tra circa
    medico più quotato in città se lo po-      venti minuti Zante gli avrebbe infilato
    teva permettere. Probabilmente la          una collezione di strumenti chirurgi-
    ragazza aveva già ricevuto offerte         ci nel cranio e avrebbe collegato una
    di lavoro dai principali ospedali, o le    serie di circuiti microscopici alla sua
    avrebbe ricevute presto.                   corteccia prefrontale. Subito dopo,
       Non gli chiese nemmeno il nome.         salvo imprevisti, Eric avrebbe potuto
Memoria di memorie

iniziare a ricordare con una vividez-       paio d’ore operazioni che anni prima
za fuori dal comune. Sapeva che, con        avrebbero richiesto una squadra di
operazioni simili, nel 2% dei casi il pa-   medici e una giornata di intervento.
ziente non si sarebbe risvegliato e in          Zante lo fece accomodare, poi ar-
un rimanente 1% avrebbe perso qual-         meggiò con alcuni comandi. Le cin-
cuno dei cinque sensi o la capacità di      ghie di sicurezza imbrigliarono Eric,
muoversi. Sapeva tutto quello che gli       che reagì con una smorfia.
serviva e non voleva pensarci troppo.           “Servono per evitare i movimenti
   “Allora prepariamoci.” Zante si alzò     involontari.” Spiegò il medico. “Visto
dalla scrivania calmo e risoluto. Aprì      il tipo di operazione non possiamo
una porta sulla sinistra.                   usare dei neuroinibitori. Un errore di
   Se il resto di quello studio sembra-     un micron significa mandarti all’altro
va la quintessenza dell’igiene, la pic-     mondo.”
cola sala operatoria incuteva timore.           Eric sospirò rassegnato. Conosceva
Al centro della stanza si trovava una       i metodi di Zante e sapeva che se c’era
poltrona reclinabile, sopra di essa una     ancora una persona di cui fidarsi in
potente lampada alogena dalla quale         città era proprio lui, anche se a volte i
si dipanava un intreccio di strumenti       suoi metodi mettevano i brividi.
che faceva di tutto per sembrare ras-           Zante si accomodò a sua volta e,
sicurante. Accanto alla sedia alcune        dando la schiena a Eric, si applicò            7
apparecchiature di cui Eric conosceva       un paio di elettrodi alla base del col-
vagamente l’impiego. Dietro la pol-         lo. Non sembravano diversi da quelli
trona riconobbe un rack di server di        usati per un elettrocardiogramma.
ultima generazione. Zante era uno           Per qualche curioso motivo Eric era
dei pochi in città che potesse vantare      sempre stato convinto che avrebbe
una potenza di calcolo pari alla sua, se    visto Zante infilarsi qualche spillone
non addirittura superiore.                  nel cervello. Sorrise, ammettendo a se
   Eric si accomodò sulla poltrona, da      stesso che non aveva mai pensato alla
cui poteva vedere con la coda dell’oc-      possibilità di una banale conduzione
chio una serie di monitor e la piccola      per contatto.
postazione di interfaccia che avrebbe           “Ora inizieremo con l’anestesia, poi
utilizzato Zante. Operare con le micro-     passerò a iniettarle le nanomacchine.”
sonde richiedeva una precisione su-             Eric si ricordava la spiegazione
periore a quella di qualsiasi muscolo       per sommi capi: l’idea era che Zante
umano, anche se compensato dai ser-         avrebbe modellato le nanomacchine
vomotori dei robot da sala operatoria.      grezze direttamente all’interno del
Zante operava interfacciando diretta-       suo cervello, usando le sonde.
mente il suo cervello con i macchinari.         “Si rilassi, andrà tutto per il meglio.”
Ecco perché quella microscopica sala            Eric ebbe un leggero sussulto. La
operatoria permetteva di fare in un         voce di Zante e il suo modo di parlare
racconti brevi

    gli sembravano cambiati.                       “Cosa mi avete fatto?” riuscì a dire
       Quando il medico si voltò per ini-       con filo di voce strozzata fra la debo-
    ziare l’operazione, Eric sentì una vo-      lezza, la rabbia e il pulsare delle tem-
    ragine aprirsi sotto di lui. Al posto di    pie.
    Zante Jäger c’era un uomo dai tratti           “Quello che mi avevi chiesto.”
    mediorientali che lo guardava con di-          Prima che Eric avesse il tempo di
    stacco.                                     capire e rispondere, fece il suo in-
       Provò a divincolarsi con tutte le        gresso nella stanza l’uomo che l’ave-
    sue forze, ma non poteva muoversi in        va operato. Eric non vide e non sentì
    nessun modo. Le cinghie di sicurezza        più nulla. Si catapultò giù dal letto
    glielo impedivano. Cacciò un grido          con l’intenzione di oltrepassare Zante
    acuto, mentre con la coda dell’occhio       e mettere le mani al collo del medio-
    vedeva qualcosa avvicinarsi alla base       rientale... Ma le gambe gli cedettero
    del collo. Fu l’ultima cosa che vide.       non appena toccò terra.
                                                   I due medici lo raccolsero e lo ripo-
      Nero.                                     sero a letto.
                                                   “Se ti calmi ti spiego tutto.” Conti-
                                                nuò Zante come se nulla fosse acca-
        Fu come risvegliarsi da un lungo ri-    duto.
8   poso. Eric era steso in un comodo let-         “Non ho scelta, quindi fai come ti
    to profumato di pulito.                     pare.”
        Impiegò svariati minuti per render-        “Il dottor Sani è il miglior chirurgo
    si conto di quello che era successo.        al mondo per questo genere di ope-
    Ebbe l’impressione che tutto il san-        razioni. E per tua fortuna è anche un
    gue del suo corpo fluisse verso la te-      amico di vecchia data. Tu avevi fret-
    sta per poi svuotarla completamente.        ta e io non potevo rischiare di ridurti
    Con uno scatto si raddrizzò sul letto,      come una pianta d’appartamento.”
    ma le vertigini lo costrinsero a sdraiar-      “Per poco non mi veniva un colpo!
    si subito dopo. Esplorò il proprio cor-     Come diavolo ti è venuto in mente?”
    po per come poteva. Qualsiasi cosa             “L’unico errore del dottor Sani è
    gli avessero fatto non aveva lasciato       stato quello di controllarti dopo aver
    segni.                                      disattivato il simulatore di fattezze. Al-
        Zante arrivò qualche minuto dopo        trimenti non ti saresti accorto di nulla.
    con una cartellina.                         Sapevo che non ti saresti mai fidato
        “Come stai?” gli chiese con indiffe-    di qualcun altro, ma sapevo anche
    renza.                                      che se ti avesse operato Sani avrem-
        Se ne avesse avuto le forze Eric gli    mo ridotto di due terzi le possibilità di
    sarebbe saltato al collo. Sentiva la rab-   insuccesso. Io sono il migliore in città,
    bia come un boccone dal gusto me-           lui lo è al mondo.”
    tallico cacciato in gola con la forza.         I metodi di Zante mettevano deci-
Memoria di memorie

samente i brividi.                              “Non c’è male, anche se non mi sen-
   Per lui il bene del paziente era un       to più furbo. E sono ancora dell’idea di
valore assoluto, anche quando c’era          ucciderti appena riuscirò a muovermi
da andare contro la volontà dell’assi-       abbastanza in fretta.” Cercò di scher-
stito. Nel ventesimo secolo avrebbe          zare.
cauterizzato una ferita da arma da              “I circuiti stimolano la tua memoria
fuoco con un ferro da stiro pur di non       naturale, ma per farlo devono adat-
lasciar morire qualcuno.                     tarsi ai tuoi schemi cerebrali. Perché
   “Tornerò fra un paio d’ore. Il mal di     funzionino pienamente e si allineino
testa e la debolezza saranno passati.”       alla memoria a lungo termine ci vor-
                                             rà qualche giorno, con quella a breve
   Come promesso, dopo due ore               termine invece dovrebbero già aver
esatte, Zante tornò da Eric con la sua       iniziato a funzionare. Facciamo una
immancabile cartellina. Mentre solle-        prova: cosa c’era scritto sul primo fo-
vava i fogli con i dati clinici per legge-   glio della mia cartelletta?”
re o appuntare qualcosa, lanciò ripe-           Eric si mise a ridere di gusto.
tute occhiate al paziente. Terminato il         “Non l’ho nemmeno visto!”
suo lavoro da medico, gli chiese come           “Ti sbagli, te l’ho mostrato apposta
stava.                                       per un paio di secondi. Provaci.”
                                                                                        9
racconti brevi

        “Ma come si comanda un ricordo?”                               Se ci fosse stato un modo per de-
        “Dipende dal tuo schema di ap-                              scrivere quello che gli stava acca-
     prendimento. Per semplificare... alcu-                         dendo, Eric avrebbe usato le parole
     ni soggetti si devono sforzare come                            memoria accecata. Fu come un flash
     quando si studiava a scuola, altri ri-                         in piena notte, come vedere quindici
     cordano le cose in modo spontaneo,                             film insieme. Il ricordo lo colpì come
     un po’ come quando canticchi una                               un’onda tangibile.
     canzone. Altri ancora semplicemente                               Stramazzò al suolo, mentre le tem-
     vedono quello che vogliono ricorda-                            pie gli pulsavano dolorosamente.
     re. La cosa migliore che puoi fare è                              Si risveglio, nuovamente sdraiato
     cercare di ritornare mentalmente alla                          sul letto. Zante lo guardava.
     scena che ti interessa, concentrandoti                            “Come stai adesso? Hai perso i sen-
     un po’.”                                                       si per un po’. È una cosa normale, ci
        Eric, che nel frattempo Zante ave-                          vuole tempo per governare la memo-
     va aiutato ad alzarsi, fece una smorfia                        ria aumentata.”
     poco convinta.                                                    Eric rispose elencando le prime 33
        “Proviamo.”                                                 cifre del Pi greco, un verso in latino e il
        “Sarebbe meglio che tu ti sedessi.”                         titolo di una nota canzone pop.
        “Sto benissimo, e poi prima me ne                              Scoppiarono a ridere entrambi.
10   vado meglio è.”                                                   “Quando me ne potrò andare?”
        Detto questo Eric socchiuse gli oc-                            “Domani mattina, al massimo do-
     chi e provò a tornare con la mente alla                        podomani.”
     scena vissuta pochi istanti prima.                                Presto sarebbe iniziata la sua nuo-
                                                                    va vita.
        Bianco.

       Massimiliano Monti
       Massimiliano Monti scrive prevalentemente per lavoro. Appassionato
       di fantascienza, fantasy e giochi di ruolo (anche dal vivo), nel tempo
       libero legge, costruisce costumi e gioca di ruolo. Nutre un’inguaribile
       nostalgia per la scena cyberpunk dei primi anni Novanta e non
       vede l’ora che arrivi il 2020 per rileggere un certo manuale e riderci
       sopra. Esordiente assoluto in campo narrativo, Memoria di Memorie
       costituisce la sua primissima pubblicazione.
racconti lunghi

     Il traditore
     di Alfredo Mogavero

                           1

     L
               a notte in cui misi l’ultimo            persona normale entrerebbe al su-
               punto sulla pagina di Word              permercato. I personaggi del mio
               erano tutti intorno a me: Te-           romanzo fantasy erano vivi come me
               oban, Hald, l’Arciere Senza             e voi e abitavano a casa mia. Erano i
     Nome, Bragg Spaccaschiene e molti                 migliori amici che avessi mai avuto,
12   altri mi circondavano con gli occhi               compagni discreti e premurosi, con-
     incollati al monitor, potevo sentire la           fidenti di cui non avrei potuto fare a
     loro eccitazione gravarmi sulla testa             meno. Con ognuno di loro avevo un
     come un campo magnetico. Stravac-                 rapporto speciale, insostituibile, lo
     cati sul pavimento i folletti del Bosco           stesso legame che un padre dovreb-
     Tetro si giocavano monete d’argento               be sempre avere coi propri figli.
     con le mie carte da poker, più in là                 – Ehi, correte tutti! – urlò Bragg
     Ronan il negromante leggeva Il colo-              Spaccaschiene voltandosi. – Ha fini-
     re venuto dallo spazio comodamen-                 to!
     te seduto in poltrona. Il troll si dava              Una marea di pance, petti, braccia
     da fare con i miei pesi, sollevandoli             e mani quasi mi sommerse, applau-
     come fossero giocattoli da bambini.               si e urla echeggiarono tutt’intorno.
        Non chiedetemi come facessero a                Dopo due anni, ottantuno capitoli e
     starci tutti nel mio piccolo apparta-             innumerevoli sabati sera passati da-
     mento, draghi e mostri marini com-                vanti al monitor a devastarmi diottrie
     presi, perché non l’ho mai capito.                e polmoni avevo portato a termine la
     Hashish, birra e solitudine avevano               mia opera prima, il mondo era ai miei
     da tempo liquefatto il confine tra                piedi e mi sentivo nella testa una leg-
     immaginazione e realtà, e io non mi               gerezza che nessuna sbronza avreb-
     facevo domande mentre lo valica-                  be potuto regalarmi. Feci appena
     vo con la stessa facilità con cui una             in tempo ad alzarmi e sgranchire le

        “Gli scrittori di narrativa fantastica sono animali strani. Come tutti coloro che scri-
             vono sono innanzitutto degli osservatori.” - Terry Brooks, A Volta la Magia Funziona
Il traditore

ossa indolenzite che Iriwin, la fata del     trodomestici in stand-by.
mattino, già mi aveva cinto la schie-           – Complimenti – esordì. – È pub-
na con le sue piccole braccia bianche        blicabile.
come fiocchi di neve.                           – Da-da-davvero? – l’emozione az-
    – Sei stato bravissimo – mi sus-         zerò la salivazione e mi attorcigliò la
surrò in un orecchio; la sua voce era        lingua. Presi a sudare come un mulo
il pizzico di un’arpa d’argento. – Ho        da soma.
sempre saputo che ce l’avresti fatta.           – Certo – proseguì l’editore. – Na-
    Si può essere innamorati di un           turalmente ci sono delle modifiche
proprio personaggio? Io credo di sì.         da fare. Dovrà eliminare alcuni per-
Capelli castani, occhi di zaffiro e pel-     sonaggi che i nostri editor hanno ri-
le d’avorio, Iriwin rimarrà sempre nei       tenuto poco funzionali alla storia.
miei pensieri come un obelisco inca-            Precipitai in un burrone nero. Eli-
stonato nella palude fangosa della           minare? Che discorsi erano quelli?
memoria. A volte la sogno ancora, e          Tentai di dire qualcosa, ma avevo
al risveglio scopro le guance umide          un nodo in gola e riuscii a malapena
di lacrime e le labbra che tremano,          a emettere un gorgoglio strozzato.
un torpore mortifero mi avvolge le           L’uomo dietro la scrivania continuò:
membra come a voler confermare                  – Per prima cosa, dovranno scom-
che non vivrò mai più qualcosa di            parire questo nano, tale Bragg Spac-       13
simile a quello che c’è stato con lei.       caschiene, i folletti e il negromante. E
Il bacio che ci scambiammo quella            poi il troll: una creatura troppo infla-
notte, mentre i violini si lanciavano in     zionata nel fantasy, meglio rimpiaz-
una giga infinita e il grigio soffitto del   zarla con qualcosa di più originale.
mio appartamento trasfigurava in un             – Rimpiazzarla? – ripetei. – Ma io
cielo sconfinato, non lo dimentiche-         non credo di riuscire a...
rò fino a che questa inutile vita non           – Oh, non si preoccupi – sorrise
si sarà consumata come un tizzone in         come se stesse spiegando le tabelli-
una fornace.                                 ne a un bambino di dieci anni. – Non
                                             dovrà farlo lei, ci penseranno i nostri
                                             ghost writers.
                     2                          Mi irrigidii. Non avevo mai udito
                                             quella parola e ne avrei scoperto il
   Il giorno in cui l’editore mi chia-       significato solo dopo qualche tem-
mò nel suo ufficio avevo le ginocchia        po. Immaginate qualcuno che venga
che mi tremavano. Seduto all’altro           a casa vostra e si metta a riordinare
capo della scrivania mi accolse con          a suo piacere l’arredamento, poi si
un sorriso da carnivoro, i suoi occhi        ficchi nel vostro letto e si scopi alle-
scintillavano di una luce fredda che         gramente vostra moglie, lasciando
mi ricordò i puntini rossi degli elet-       ditate unte e impronte sudicie su
racconti lunghi

     ogni oggetto che vi appartiene sen-        ro l’uno con l’altro per essere i primi
     za il minimo riguardo. Ecco, questo è      ad apprendere la notizia.
     il ghost writer, mercenario invisibile        – Allora, com’è andata? – chiese
     al servizio dei mastodonti dell’edito-     Hald. Dietro di lui si agitavano ala-
     ria che fatturano ogni anno milioni di     barde, ali membranose e spettri di re
     euro. Un mostro, un’aberrazione. L’in-     caduti.
     cubo di qualsiasi scrittore.                  – Lo pubblicheranno – dissi sem-
        – Anche l’eroe principale, questo       plicemente, a occhi bassi. La mia
     Teoban, va sostituito – oramai lascia-     voce era un torrente di dolore che
     vo che il mio interlocutore parlasse       sgorgava da un pozzo buio.
     a ruota libera. – E anche la fata, che        Lasciai che l’entusiasmo si esauris-
     non serve proprio a nulla.                 se, non potevo fare altro. Li vidi ab-
        Avrei voluto morire, ma restai zitto.   bracciarsi, saltare, intonare canzoni
     Lui dovette accorgersi del mio pallo-      di gioia e ballare in cerchio, comple-
     re, perché si fece serio e mi chiese:      tamente all’oscuro della pugnalata
        – Giovanotto, qualcosa non va?          che stavo per infliggere ad alcuni
     Non avrà per caso cambiato idea?           di loro. In mezzo a quella bolgia di
     Sa che siamo la migliore casa editri-      berretti a punta, spadoni e scintille
     ce sulla piazza, e che disponiamo di       magiche solo Iriwin se ne restava im-
14   mezzi pubblicitari illimitati.             mobile come una statua, e mi fissava
        – Lo so – gracchiai. – Non... non ho    con occhi che non avevo il coraggio
     cambiato idea. È un onore pubblica-        di sostenere. Aveva capito che qual-
     re con voi.                                cosa non andava. Lei era diversa da-
        – Bene. Allora vada, e si prepari a     gli altri.
     diventare famoso. Le faremo sapere            – Ascoltate! – gridai a un tratto,
     quando il libro sarà pronto.               stanco di quella pantomima. Tutti si
        Uscii dall’ufficio trascinando i pie-   fermarono.
     di, consapevole di aver venduto la            – Cosa c’è? – chiese qualcuno. –
     mia anima al diavolo, e mi fiondai nel     Su, festeggia con noi.
     primo bar aperto. Bevvi fino a sera,          – Ascoltate – ripetei. – C’è qualco-
     poi raccolsi ciò che restava di me e       sa che non vi ho detto. L’editore ha
     mi avviai verso casa.                      dato l’okay, ma alcuni di voi dovran-
                                                no essere... eliminati. Teoban, Bragg,
                                                Ronan, il troll e i folletti non sono sta-
                         3                      ti giudicati adeguati. Anche... anche
                                                tu Iriwin. Mi dispiace. Vi sostituiranno
         Mi aspettavano tutti, come se fos-     con... Dio solo sa con che cosa.
     se il mio compleanno. Quando acce-            L’inverno glaciale s’impadronì
     si la luce mi assalirono vociando, mi      della stanza. Non dimenticherò mai
     tempestarono di domande, si spinse-        il modo in cui quei volti mutarono
Il traditore

espressione, il silenziò che mozzò le                                E se ne andò, imitato da Teoban e
risate, le centinaia d’occhi incollati so-                       dagli altri scartati, mentre il resto dei
pra di me come se mi fossi trasforma-                            personaggi scompariva risucchiato
to in un mostro. E non sto parlando                              dal computer lanciandomi sguardi di
solo di coloro che avevo menzionato,                             rimprovero. Restò solo Iriwin, occhi
ma di tutti, perché erano come una                               fissi sopra di me in un’accusa che non
famiglia e ciò che colpiva uno colpiva                           aveva bisogno di parole.
anche gli altri. Avevo tradito, li avevo                             – Resta qui – ebbi il coraggio di
venduti, ero un padre degenere e un                              chiederle. – Vivremo insieme, e un
miserabile vigliacco. Mi facevo schifo,                          giorno scriverò un altro libro dove
ma non abbastanza per ritornare sui                              sarai la protagonista. Non lasciarmi,
miei passi. Li avevo sacrificati.                                ti prego. Non lo sopporterei.
   – Complimenti, grand’uomo – a                                     Ma era già troppo tardi. Sollevò
parlare fu Bragg Spaccaschiene, gli                              una mano per accarezzarmi, poi chi-
occhi serrati in due cicatrici arrossa-                          nò il capo come scossa da uno spasi-
te dalla collera. – Sono felice per te.                          mo e troncò il gesto a metà, ritraen-
Non preoccuparti di noi, in qualche                              dosi. Piangeva senza emettere alcun
modo ce la caveremo. Hai fatto bene                              rumore, i singhiozzi le scuotevano
a scaricarci.                                                    forte le spalle facendola assomigliare
   – Cerca di capire, Bragg... – feci                            a un giunco nella tormenta. Andò via        15
per trattenerlo mentre mi voltava le                             così, infilando la porta, e per un po’
spalle, ma appena le mie dita lo sfio-                           il suo profumo aleggiò nell’aria im-
rarono si girò di scatto piantandomi                             pedendomi di pensare. Era l’ultima
in viso una faccia che non era più sua.                          delle sue magie, compresi, e quando
   – Non mi toccare, bastardo! – rin-                            svanì mi accasciai al suolo e maledissi
ghiò. – Hai fatto la tua scelta, ma non                          me stesso e la mia ambizione.
azzardarti mai più a toccarmi. Me ne
vado. Forse in questo mondo di mer-                                  Il racconto prosegue sul
da troverò il mio posto.                                                numero completo

  Alfredo Mogavero
  Nasce a Salerno, città dove tuttora vive e scrive. Autore emergente di
  weird, horror e occasionalmente fantascienza, ha visto i suoi lavori
  pubblicati in alcune antologie come N.A.S.F., Tributo a H.P. Lovecraft,
  L’orrore dietro l’angolo, Opera Narrativa Noir e Mistero. Ha anche vinto
  il concorso letterario Ferrara&Ghost. È autore della raccolta di racconti
  Six Shots, pubblicata nel 2010 da Edizioni XII e composta da sei storie
  weird western a base di piombo, umorismo, ubriaconi e mostri.
recensioni
     Alessandra Montrucchio
     E poi la sete
     Edito da Marsilio, E poi la sete evoca lo spettro di un futuro non troppo lonta-
     no e nemmeno improbabile: l’acqua è una risorsa rara e preziosa. La vicenda
     è ambientata in una nazione europea, dove la popolazione vive in piccoli inse-
     diamenti e in una grande capitale divisa in settori quasi indipendenti. Su tutto
     incombe inesorabile la scarsità di acqua. E poi scoppia il caos. Una rivolta, una
     lotta di potere, un conflitto epocale per la sopravvivenza. I protagonisti, Sara e
     Gael, sono l’antitesi degli eroi: sono affetti da manie, da paure, da debolezze
     invincibili. Sono in balia di un mondo violento, spietato e arido.
     Il mondo di Alessandra Montrucchio è cromaticamente e olfattivamente vivo e
     pulsante. Lo stile è vario: passa dalla dolcezza dei ricordi alla cruda e realisti-
     ca violenza degli stupri. Quasi sperimentale, a volte, con dialoghi privi di pun-
     teggiatura. Oppure veloce e tagliente, anche quando è chiuso in un formato più
     tradizionale. Un’opera interessante, con molte idee originali, valorizzate dalla
     scrittura di un’autrice brava e matura.
     Titolo: E poi la sete Autore: Alessandra Montrucchio Editore: Marsilio Pagine: 272 Prezzo: 18,00 euro

     Luca Tarenzi
     IL SENTIERO DI LEGNO E SANGUE
16   Un romanzo agile, veloce, denso di situazioni bizzarre e foriero di forti emozioni.
     Soprattutto, un romanzo che fa pensare. Senza forzature né pretese, bensì utiliz-
     zando gli strumenti del fantastico e della contaminazione... in altre parole, del
     weird. È Il sentiero di Legno e sangue, terzo romanzo di Luca Tarenzi.
     All’inizio pare di leggere una “semplice” riscrittura techno-dark del Pinocchio col-
     lodiano, eppure non è così. Il sense of wonder è una delle caratteristiche portanti
     del romanzo: l’autore costruisce un mondo fantastico stupefacente e allo stesso
     tempo coerente, che ci lascia a bocca aperta.
     L’atmosfera è profondamente inquietante eppure sempre godibile. Un’atmosfera
     che induce a pensare. Il lettore, infatti, non può fare a meno di procedere nel-
     la lettura alla ricerca di spiegazioni, di un passaggio a un livello più elevato di
     comprensione... Perché il mondo fantastico di Tarenzi ci è inizialmente alieno,
     nel senso più pieno del termine. Proprio come lo è per il protagonista: un essere
     di legno e meccanismi, dotato di coscienza, che si risveglia in un mondo scono-
     sciuto senza avere memoria del proprio passato. Da subito siamo con lui, e non
     possiamo fare a meno di seguirlo sul suo sentiero.
     Tarenzi è un ottimo narratore. La sua prosa scorre senza intoppi e risulta sempre               Titolo: Il sentiero
     naturale, anche quando descrive avvenimenti grotteschi e surreali. Sembra che                            di legno
     l’autore non faccia alcuna fatica a mettere in fila le parole, curate e dirette, ben                     sangue
     scelte e giustapposte, mai “buttate via”. Ciò vale anche per i dialoghi, mai banali.            Autore: Luca
     Dieci o venti pagine in più avrebbero forse giovato alla narrazione, permettendo                         Tarenzi
     di approfondire alcuni personaggi e la realtà in cui si svolge la storia. Alla fine             Editore: Asengard
     rimane la voglia di leggere altre avventure ambientate in questo mondo... e pro-                         collana Wyrd
     vare ancora emozioni così insolite per la moderna narrativa italiana di genere.                 Pagine: 142
                                                                                                     Prezzo: 8,90 euro

                           ALTRE RECENSIONI sul numero completo
Suggestioni

     NOX ARCANA
     Sul web: www.noxarcana.com
     Nox Arcana è una band musicale composta da Joseph Vargo e William Piotrowski, che
     dal 2003 a oggi ha realizzato e prodotto ben 12 album di musica “oscura”. A seconda
     dello specifico album la musica dei Nox Arcana riesce a evocare potenti atmosfere
     dark-fantasy, lovecraftiane o anche vampiresche... Le sonorità sono piuttosto elettro-
     niche, ma non in modo eccessivo, e spesso vengono unite a strumenti acustici e all’uso
     di cori e di voci narranti. L’effetto è generalmente molto buono e di grande impatto
     emotivo, tanto che la musica dei Nox Arcana è stata utilizzata come sottofondo mu-
     sicale da illusionisti che si esibiscono sul palco, da parchi di divertimento a tema tra
     cui gli Universal Studios e da reti televisive americane in programmi di vario genere.
     La particolarità della band è che, grazie all’inventiva di Joseph Vargo, ogni album è
     un concept-album: ovvero un progetto musicale costruito attorno a un’idea ben precisa, che viene sviluppata
     di brano in brano raccontando una storia ricca di suspense. Aiuta molto il fatto che Joseph Vargo sia un discreto
     illustratore professionista (di stampo classico) e si sia cimentato più volte anche nella narrativa, pubblicando
     due antologie di racconti “oscuri”. Tutto questo converge nella musica dei Nox Arcana, ottimo strumento di
     suggestione per qualunque scrittore dedito al fantastico. Vistando il sito web www.noxarcana.com è possibile
     ascoltare gratuitamente numerose tracce da ognuno dei CD pubblicati. Per chi scrive è una soluzione ideale:
     possiamo lasciarci ispirare senza dover spendere un soldo e senza spostarci dal PC. Se poi scopriamo che tale
     musica è particolarmente efficace e vogliamo prolungare l’esperienza, dal sito web possiamo acquistare gli al-
     bum via CD Baby, Amazon o Apple iTunes. Per meglio comprendere di cosa stiamo parlando, ecco qualche titolo
     di CD: Darklore Manor, Necronomicon, Transylvania, Grimm Tales, Blackthorn Asylum, Zombie Influx.
18

     THE WHISPERER IN DARKNESS
     Sul web: www.cthulhulives.org; www.youtube.com
     Qualche anno fa gli appassionati di H.P. Lovecraft sono rimasti a bocca aperta dinanzi
     a un mediometraggio amatoriale pensato, realizzato e prodotto dalla H.P Lovecraft
     Historical Society. La HPLHS è un fan club molto ben organizzato, dedito alla celebra-
     zione e promozione di Lovecraft e del mondo di orrore e mistero che egli ha creato
     attraverso i suoi scritti. Il mediometraggio si intitolava The Call of Cthulhu e la qualità
     dell’intera produzione – dall’ambientazione anni ‘20 perfettamente ricostruita, alla
     sceneggiatura curatissima e fedele al racconto omonimo – ha fatto capire ai tanti ap-
     passionati che è davvero possibile tradurre per lo schermo le opere lovecraftiane senza
     sacrificare troppo del loro fascino. Dopo anni di pellicole cinematografiche solo palli-
     damente ispirate all’opera dello scrittore di Providence, spesso mal realizzate (tranne
     rare eccezioni), The Call of Cthulhu ha rappresentato una ventata di freschezza e, soprattutto, di speranza.
     È anche per questo che in molti stanno (stiamo) seguendo con entusiasmo e impazienza la nascita del secondo
     film prodotto dalla HPLHS: The Whisperer in Darkness. In bianco e nero come il precedente, stilisticamente cura-
     tissimo, questo lungometraggio trasferisce su schermo il racconto Colui che sussurrava nelle tenebre. Il film non è
     ancora pronto, ma non ci vorrà molto per poterlo acquistare in edizione DVD o Blu-Ray. Tutte le produzioni video
     della HPLHS vengono infatti proiettate solo in alcuni cinema e festival cinematografici USA, e vivono essenzial-
     mente sulla Rete tramite l’acquisto online. Se cerchiamo suggestioni per una storia horror/weird proviamo ad
     “assaggiare” i due film suddetti, gustandone i trailer su YouTube e, ovviamente, su www.cthulhulives.org, sito
     ufficiale della HPLHS. Qui possiamo acquistare i DVD, le colonne sonore e una miriade di gadget lovecraftiani.
ESORDIENTI AL VARCO
Sul web: www.bohemiencaffe.it
                            A Lecco, da questa primavera, è aperto un locale unico e interessante: è il Café Bohe-
                            mien Il Varco. Gestito da Chiara e Marta, questo piccolo ma accogliente locale offre
                            servizio di tavola fredda con prodotti equosolidali e di birreria per palati raffinati.
                            Tuttavia non è (solo) l’aspetto godereccio ad averci colpiti, quanto l’atmosfera cultu-
                            rale che vi si respira. Scaffali ricolmi di libri alle pareti e volumi sul bancone e sui ta-
                            volini, sono parte della natura letteraria de Il Varco. Alcuni scrittori locali già lo usano
                            come “base operativa”: tavoli comodi, rete wireless gratuita e tranquillità… l’ideale
                            per scrivere, magari davanti a una cioccolata calda, mentre fuori nevica o piove. Da
                            qualche tempo i clienti che si siedono possono partecipare a un esercizio di narrazio-
                            ne interattiva: sui tavoli sono presenti degli incipit di racconti a cui i clienti possono
collaborare, sviluppando la storia e completandola a proprio piacimento. In aggiunta a questo possiamo dire
che Il Varco costituisce una risorsa interessante per gli scrittori, esordienti e non, alla ricerca di un luogo dove
fare promozione. Il locale, che ospita mostre personali di fotografi e pittori, si presta infatti come location per
presentazioni letterarie. Il Varco ha una dozzina di tavoli, per circa 50 posti, e una clientela che va ampliandosi,
costituita da appassionati e lettori onnivori. Le giovani proprietarie, entusiaste e ricche di passione, sono ben
disposte nei confronti di giovani autori e iniziative editoriali. Schermo televisivo e lettore DVD, impianto stereo
e casse sono a disposizione per eventuali booktrailer. Il Varco si appresta a ospitare una rassegna di narrativa
fantastica per questo inverno. Certo, Lecco e la sua provincia non sono zone famose per l’amore verso la narrati-
va di genere, ma la città lariana è a soli 40 minuti di treno da Milano e stiamo pur sempre parlando di un locale
che ospita presentazioni gratuitamente. Il Varco si trova in via Visconti Azzone 50, Lecco.

                                                                                                                            19
NARRATORI E AUTOPSIE
Sul web: N/D
                       Una delle regole più importanti per chi scrive è raccontare solo di cose che si conoscono.
                       Tuttavia ci sono campi del sapere o discipline che sono spesso preclusi ai più. Come l’antro-
                       pologia forense, la patologia criminale, le analisi e le procedure autoptiche sui cadaveri. Oh,
                       certo: CSI, NCIS e Criminal Minds sono seguitissimi, ma se volessimo ambientare le nostre
                       storie in Italia? In tal caso ci sentiamo di suggerire e seguire i libri e i seminari della dotto-
                       ressa Cristina Cattaneo. Ricercatrice, antropologa forense e medico legale, le conoscenze di
                       Cristina Cattaneo l’hanno portata a occuparsi di alcuni dei più famosi, importanti e discussi
                       casi di cronaca nera italiana, ma anche a essere consulente di... Patricia Cornwell!
                       Ebbene, se vogliamo informazioni su come funzionano le procedure di medicina legale in
                       Italia, se vogliamo parlare di indagini della scientifica, rilevamenti, autopsie e analisi senza
cadere nel banale o senza rimanere in superficie, sono i libri della Cattaneo che dobbiamo leggere.
Turno di notte e Morti senza nome sono opere scritte con uno stile scorrevole, coinvolgente e delicato. Trattano di
storie vere con una narrazione che non ha nulla da invidiare a bestseller di narrativa. Ci raccontano la verità su
alcuni casi italiani e sulla vita di persone reali, professionisti e tecnici, che sono lontani anni luce dai personaggi
di certe serie televisive. A giugno è stato presentato il lavoro più recente: Certezze provvisorie. Illuminante e
agghiacciante, questo libro mostra come la scienza più evoluta non sia meno imbattibile. Al contrario, è come
se, indagando con strumenti che gettano una luce maggiore sulla scena del crimine si generino ombre molto
più nette… e più scure. Chi vuole scrivere di crimini e indagini, di corpi martoriati e autopsie in Italia, non può
esimersi dal consultare le fonti migliori: questi tre volumi di Cristina Cattaneo sono caldamente consigliati.
RICERCATO
ATTENZIONE! ATTENZIONE! ATTENZIONE!
        La redazione di Altrisogni è alla ricerca di un individuo speciale.
           Il soggetto è maschio o femmina, maggiorenne, dotato di
          fantasia, originalità e talento. Capace di scrivere in italiano,
       predilige la fantascienza, l’orrore e il weird. Non ha paura di osare,
             non si lascia fermare da nulla, la scrittura è la sua vita.
               Il soggetto spedisce via email, in formato RTF, testi
                        non più lunghi di 35.000 caratteri.
          Chi avesse informazioni utili all’identificazione del ricercato è
           pregato di scrivere all’indirizzo email: altrisogni@dbooks.it
                            Grazie per la collaborazione

                          NOTA ImpOrTANTE
         Stiamo cercando di identificare anche individui NON MENO pericolosi: si tratta
di illustratori, disegnatori, artisti grafici, in possesso di opere inedite o disposti a realizzarle.
    Potete segnalarci l’identità di questi loschi figuri all’indirizzo: altrisogni@dbooks.it
Puoi anche leggere