MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO

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MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
MURAKAMI HARUKI
L’ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI
TRASFORMANO
Nella casa in mezzo al bosco che fu l'abitazione e l'atelier di Amada Tomohiko, il
grande artista autore del misterioso quadro «L'assassinio del Commendatore»,
vive ormai da qualche mese il giovane pittore protagonista di questa storia. La
dimora è sperduta, ma non del tutto isolata: nel primo volume, «Idee che
affiorano», avevamo conosciuto Menshiki, un vicino ricchissimo e sfuggente
mosso da motivazioni solo a lui note. O la piccola Akikawa Marie, studentessa
del corso di disegno tenuto dal protagonista, che per una volta sembra
abbassare le difese e stringere un legame profondo col suo professore. Per non
parlare del Commendatore stesso... Con «Metafore che si trasformano» si
conclude l'«Assassinio del Commendatore». Come un mago al culmine del suo
potere incantatorio, Murakami Haruki dà vita a un intero universo (a più di uno, a
dire il vero...) popolato di personaggi, storie e enigmi che hanno la potenza
indimenticabile dei sogni più vividi. Ma non è solo il gusto per il racconto a
muoverlo: una volta giunto al termine di questo viaggio visionario, il lettore si
scopre trasformato come i personaggi di cui ha letto le avventure, esposto, quasi
senza averne avuto consapevolezza, al cuore pulsante della grande letteratura.
«L'assassinio del Commendatore», a quel punto, inizia a svelare i suoi mille volti:
una riflessione, molto realistica (e attuale), sulle ferite della storia, sulla colpa e la
responsabilità. Una terapia per sopravvivere ai traumi. Una guida pratica per
orientarsi nel mondo delle metafore. Ma anche un racconto fantastico sui mostri
che ci divorano dall'interno, sulle paure che ci sbranano nella notte dell'anima; e
su come, quei mostri, possiamo vincerli: prendendoci cura di chi arriverà dopo di
noi.

STEFANO MANCUSO
LA NAZIONE DELLE PIANTE
«In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho
immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi,
dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra
incapacità a garantirci la sopravvivenza. Come? Suggerendoci una vera e
propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della
Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della costituzione della
Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la
vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.»
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
MARCO MISSIROLI
FEDELTA’
«Il malinteso», cosí Carlo e Margherita chiamano il dubbio che ha incrinato la
superficie del loro matrimonio. Carlo è stato visto nel bagno dell'università
insieme a una studentessa: «si è sentita male, l'ho soccorsa», racconta al
rettore, ai colleghi, alla moglie, e Sofia conferma la sua versione. Margherita e
Carlo non sono una coppia in crisi, la loro intesa è tenace, la confidenza il
gioco pericoloso tra le lenzuola. Le parole fra loro ardono ancora, cosí come i
gesti. Si definirebbero felici. Ma quel presunto tradimento per lui si trasforma
in un'ossessione, e diventa un alibi potente per le fantasie di sua moglie. La
verità è che Sofia ha la giovinezza, la libertà, e forse anche il talento che Carlo
insegue per sé. Lui vorrebbe scrivere, non ci è mai riuscito, e il posto da
professore l'ha ottenuto grazie all'influenza del padre. La porta dell'ambizione,
invece, Margherita l'ha chiusa scambiando la carriera di architetto con la
stabilità di un'agenzia immobiliare. Per lei tutto si complica una mattina
qualunque, durante una seduta di fisioterapia. Andrea è la leggerezza che la
distoglie dai suoi progetti familiari e che innesca l'interrogativo di questa storia:
se siamo fedeli a noi stessi quanto siamo infedeli agli altri? La risposta si
insinua nella forza quieta dei legami, tenuti insieme in queste pagine da Anna,
la madre di Margherita, il faro illuminante del romanzo, uno di quei personaggi
capaci di trasmettere il senso dell'esistenza. In una Milano vivissima, tra le
vecchie vie raccontate da Buzzati e i nuovi grattacieli che tagliano l'orizzonte,
e una Rimini in cui sopravvive il sentimento poetico dei nostri tempi, il
racconto si fa talmente intimo da non lasciare scampo.

GIANRICO CAROFIGLIO
LA VERSIONE DI FENOGLIO
Pietro Fenoglio, un vecchio carabiniere che ha visto di tutto, e Giulio, un
ventenne intelligentissimo, sensibile, disorientato, diventano amici nella piú
inattesa delle situazioni. I loro incontri si dipanano fra confidenze personali e il
racconto di una formidabile esperienza investigativa, che a poco a poco si
trasforma in riflessione sul metodo della conoscenza, sui concetti sfuggenti di
verità e menzogna, sull'idea stessa del potere. La versione di Fenoglio è un
manuale sull'arte dell'indagine nascosto in un romanzo avvincente, popolato
da personaggi di straordinaria autenticità: voci da una penombra in cui si
mescolano buoni e cattivi, miserabili e giusti.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
BENEDETTA CIBRARIO
IL RUMORE DEL MONDO
L'ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra,
sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando, dopo essere
stata vittima del vaiolo, arriva a Torino, Anne è molto diversa. La vita
coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero
Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone, il cui futuro
soltanto a lui – conservatore di ferro – sembra stare a cuore. Tra i due si
stabilisce un'imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la
vita appartata e operosa che vi conduce. La storia della famiglia Vignon si
intreccia ai fili dello spirito del tempo, e non di meno a quelli della seta. Anne
Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora
nato, di un orizzonte ideale che infiamma il mondo. Progressisti e
conservatori, al di là degli schieramenti politici, si trovano davanti alla
necessità di rispondere al cambiamento e lo fanno agendo – nell'economia,
nel costume, nella morale, nella cultura. E l'Italia appare, vista da lontano
(complici anime migranti come Anne, e il suo entourage femminile), vista
come utopia e come sfida.

CLAUDIA DURASTANTI
LA STRANIERA
Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici,
ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Figlia di due genitori sordi
che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso,
emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno
periodicamente, la protagonista della Straniera vive un’infanzia febbrile, fragile
eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La
bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte
migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per
intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti
e le oscurità. Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla
definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da
contenere la geografia e il tempo, l’autrice indaga il sentirsi sempre stranieri e
ubiqui. La straniera è il racconto di un’educazione sentimentale
contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla
cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra
che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di
tutto una storia del corpo e delle parole. In cui, a un certo punto, misurare la
distanza da casa diventa impossibile.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
ELEONORA MARANGONI
LUX
La sua vita non ha proprio niente che non va: Tom è un giovane italoinglese
di buona famiglia, che abita a Londra e viaggia spesso per lavoro.
Architetto, gestisce con successo uno studio di light design, e da quasi un
anno fa coppia fissa con Ottie Davis, una chef in carriera con un figlio di
sette anni, Martin. Ma Thomas abita il mondo solo in superficie: schivo e in
parte irrisolto, lascia che la vita scorra senza pensarci troppo; il suo ricordo
di un amore finito, quello per Sophie Selwood, è una presenza costante e
tangibile, che illumina gli eventi e le cose che lo circondano, e ci racconta di
come l'amore, o il ricordo dell'amore, possano trasformarsi in una composta
e implacabile ossessione. Una strana eredità da parte di un eccentrico zio
costringe Thomas a uscire dalla quotidianità. Un viaggio verso un'isola del
sud Italia, un albergo affascinante e malandato e un fine settimana
imprevisto – in compagnia della gente del posto e degli altri forestieri giunti a
loro volta sull'isola – saranno l'occasione perfetta per sparigliare le carte,
guardare le cose da un altro punto di vista e fare finalmente i conti con il
passato, questo animale saggio e al contempo grottesco che sembra
sempre volerci indicare la strada.

MARINA MANDER
L’ETA’ STRANIERA
Leo non studia molto, ma è bravo a scuola. Non fuma tanto, ma un po'
d'erba sì. Ha una madre, Margherita, che lavora come assistente sociale e
un padre che è stato matematico, è stato intelligente, è stato vivo l'ultima
volta nel mare e poi è scomparso tra le onde con il pigiama e le ciabatte.
Leo odia i pigiami, le ciabatte e non si fida più del mare, forse di nessuno.
Odia tutte le cose fino a quando nella sua vita non arriva Florin, un
ragazzino rumeno che non studia, non ha una casa, non ha madre né
padre - o magari sì ma non ci sono - e si prostituisce. Florin si prostituisce
e la madre di Leo decide di ospitarlo, sistemandolo nella camera del figlio,
perché l'appartamento è piccolo e perché «forse potete farvi bene l'un
l'altro». Leo che non ha mai fatto l'amore con nessuno e Florin che fa
l'amore con tutti condividono la stessa stanza. Leo pensa di odiare Florin,
che comunque è meglio di una cosa, è vivo. Leo è tutto cervello e Florin è
tutto corpo: questo pensa Leo, che racconta la storia. La "scimmia" lo
chiama, come una delle tre scimmiette: Iwazaru, quella che non parla. In
realtà entrambi i ragazzi sono ancora forti di una fragile interezza, perché
sono adolescenti e hanno ferite profonde ma corpi e sentimenti giovani.
Comincia così, tutta storta, l'avventura del loro viaggio a occidente, fra
estraneità e appartenenza: mistico per Leo - in continuo contatto con un
tribunale immaginario che cerca di convincerlo di avere ucciso il padre - e
fisico per Florin - in balia di uomini violenti in un mondo più violento ancora.
"L'età straniera" racconta un mondo vocale: è nelle voci che questa storia e
tutte le storie si sviluppano - le parole di Florin che mancano, quelle in cui
Leo si rifugia.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
MAURIZIO DE GIOVANNI
LE PAROLE DI SARA
Il tempo del silenzio è finito. La donna invisibile è tornata.
Due donne si parlano con gli occhi. Conoscono il linguaggio del corpo e per
loro la verità è scritta sulle facce degli altri. Entrambe hanno imparato a non
sottovalutare le conseguenze dell'amore. Sara Morozzi l'ha capito molto
presto, Teresa Pandolfi troppo tardi.Diverse come il giorno e la notte, sono
cresciute insieme: colleghe, amiche, avversarie leali presso una delle più
segrete unità dei Servizi. Per amore, Sara ha rinunciato a tutto,
abbandonando un marito e un figlio che ha rivisto soltanto sul tavolo di un
obitorio. Per non privarsi di nulla, Teresa ha rinunciato all'amore. Trent'anni
dopo, Sara prova a uscire dalla solitudine in cui è sprofondata dalla
scomparsa del suo compagno, mentre Teresa ha conquistato i vertici
dell'unità. Ma questa volta ha commesso un errore: si è fatta ammaliare dagli
occhi di Sergio, un giovane e fascinoso ricercatore. Così, quando il ragazzo
sparisce senza lasciare traccia, non le resta che chiedere aiuto all'amica di un
tempo. E Sara, la donna invisibile, torna sul campo. Insieme a lei ci sono il
goffo ispettore Davide Pardo e Viola, ultima compagna del figlio, che da poco
l'ha resa nonna, regalandole una nuova speranza. Maurizio de Giovanni
esplora le profondità del silenzio e celebra il coraggio della rinascita, perché
niente è davvero perduto finché si riescono a pronunciare parole d'amore.

VITO MANCUSO
IL BISOGNO DI PENSARE
«Perché vivete? Quale scopo date al vostro essere qui? Cosa volete da voi
stessi?» In questo nuovo libro Vito Mancuso ingaggia un dialogo serrato con i
suoi lettori per risalire alle sorgenti di un bisogno primordiale dell’uomo, di una
speciale capacità che ci caratterizza in modo peculiare distinguendoci da tutti
gli altri esseri viventi: il nostro bisogno di pensare. È a partire da questa
urgenza interiore, strettamente legata al desiderio e al sogno di una vita diversa
e migliore, che Vito Mancuso ci sprona a tornare a «pensare con il cuore»,
senza barriere, preconcetti o tabù, e senza altro dogma che la ricerca costante
del Bene. Così, nel movimento ora logico ora caotico delle nostre esistenze,
questo libro diventa una guida capace di orientarci in quei momenti in cui siamo
chiamati a scegliere se resistere strenuamente oppure arrenderci al flusso della
vita. E, nei tempi sempre più indecifrabili che ci troviamo ad affrontare, ci invita
a prestare attenzione al valore infinito di ogni istante, per raggiungere quella
desiderata pace interiore, quell’equilibrio tanto atteso di chi ha finalmente
trovato un senso al suo essere al mondo.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
MASSIMO RECALCATI
MANTIENI IL BACIO. LEZIONI BREVI SULL’AMORE
Chi ha detto che l'empatia sia necessaria per fondare una buona relazione?
Che l'amore sia anzitutto dialogo? E se quelle del "dialogo" e dell'"empatia"
fossero delle parole d'ordine finalizzate proprio a scongiurare l'alterità
dell'Altro, la sua radicale e irriducibile differenza, il suo essere straniero? Se
la condizione di ogni amore non fosse dialogo ma l'incontro con un segreto
indecifrabile, con un mistero che resiste a ogni sforzo empatico? Lacan
affermava che il rapporto sessuale è impossibile, è sempre fallito. Non
posso mai sentire quello che l'altro sente, confondermi, coincidere, essere
lui. Ma è proprio dall'esperienza di questo fallimento che diviene possibile
l'amore come amore per l'eteros. Si tratta di provare a condividere proprio
l'impossibilità di condividere il rapporto. Se ti amo non è perché dialogo con
te ma perché in te c'è qualcosa di te e di me che mi sfugge, impossibile da
raggiungere. Scopro, cioè, in te un segreto che mi supera e si distanzia da
ogni empatia possibile. Per questo Lacan identificava l'amore con la donna,
se la donna è - come è - il nome più radicale del segreto impossibile da
decifrare. In una ricerca intima e profonda, Massimo Recalcati indaga il
miracolo dell'amore, il sentimento più misterioso di tutti. «La fedeltà non è
una prigione, né una gabbia,» spiega, «se si trasforma in un sacrificio
bisogna liberarsi. La fedeltà diventa una postura dell'amore perché
trasforma lo stesso in nuovo, non c'è bisogno di andare altrove per trovarlo.
Come quando guardiamo un'alba sorgere: l'abbiamo vista mille volte ma
non ci stancheremmo mai di ammirarla, ogni volta ci appare diversa,
nuova».

SOREN SVEISTRUP
L’UOMO DELLE CASTAGNE
Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma
davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen.
Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna.
Apre la porta d'ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere
una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato,
altri corpi da scavalcare. Cammina fino all'ultima stanza, dove centinaia di
omini fatti di castagne e fiammiferi – infantili, incompleti, deformi – lo
guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che
l'assassino lo sta fissando. Così si annuncia, spaventosa, la storia dell'Uomo
delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren
Sveistrup, autore della serie tv The Killing – il cult mondiale che ha
appassionato milioni di spettatori – e sceneggiatore dell'Uomo di neve, il film
tratto dal romanzo di Jo Nesbø. Un'invenzione narrativa complessa, un
assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza
senza eguali, un'indagine condotta con angosciata bravura da due detective
– uomo e donna, lui e lei – costretti a scendere mille gradini per
comprendere come un'ossessione perfetta può deviare la mente di un
individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto
da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira
inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi
lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di
cambiare strada. Perché l'Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda
ogni cosa. Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
HE CHEN
A MODO NOSTRO
Attorno all'enigma di una donna e della sua vita, il primo romanzo che
racconta le traversie dei cinesi in Europa, il loro impegnarsi in ogni
sorta di affari, l'intreccio dei contatti politici e sociali che li
sostengono.

«Non capitava da anni di leggere in Italia una narrazione che in maniera
così radicale spostasse la direzione dello sguardo sul mondo
contemporaneo.» - Christian Raimo, Tuttolibri - La Stampa

PAOLO RUMIZ
IL FILO INFINITO
«Che uomini erano quelli. Riuscirono a salvare l'Europa con la sola forza
della fede. Con l'efficacia di una formula semplicissima, "ora et labora". Lo
fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che
seguirono la caduta dell'Impero romano, quando le invasioni erano una cosa
seria, non una migrazione di diseredati. Ondate violente, spietate, pagane.
Unni, Vandali, Visigoti, Longobardi, Slavi e i ferocissimi Ungari. Li
cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell'esempio. Salvarono
una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda
all'abbandono. Costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di
resistenza alla dissoluzione. Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il
santo protettore d'Europa. Li ho cercati nelle loro abbazie, dall'Atlantico fino
alle sponde del Danubio. Luoghi più forti delle invasioni e delle guerre. Gli
uomini che le abitano vivono secondo una 'regola' più che mai valida oggi, in
un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l'utopia dei
loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l'Europa è, prima di
tutto, uno spazio millenario di migrazioni. Una terra 'lavorata', dove - a
differenza dell'Asia o dell'Africa - è quasi impossibile distinguere fra l'opera
della natura e quella dell'uomo. Un paradiso che è insensato blindare con
reticolati. Da dove se non dall'Appennino, un mondo duro, abituato da
millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa formidabile
spinta alla ricostruzione dell'Europa? Quanto è conscia l'Italia di questa sua
centralità se, per la prima volta dopo secoli, lascia in macerie le terre
pastorali da dove venne il segno della rinascita di un intero continente?
Quanto c'è ancora di autenticamente cristiano in un Occidente travolto dal
materialismo? Sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e
catastrofi?». All'urgenza di questi interrogativi Paolo Rumiz cerca una
risposta nei fortini dove resistono i valori perduti, in un viaggio che è prima di
tutto una navigazione interiore. I guardiani dell'arca costituisce, insieme al
canto epico «Evropa», un dittico dedicato all'Europa, alle sue origini, al suo
futuro.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
COLETTE MCBETH
LA MADRE BUGIARDA
Moglie. Madre. Bugiarda. I fatti non mentono, le persone sì, e Linda Moscow lo
sa molto bene. Nella sua carriera di parlamentare ormai sempre più in vista,
una carriera che le ha portato soldi e successo, più di una volta ha dovuto
scendere a compromessi con la verità. Non è forse di questo che si tratta, in
politica? E nella vita privata? Linda Moscow ama suo figlio Gabriel. Il suo istinto
naturale è quello di proteggerlo. A qualunque costo. Ma che succede se
Gabriel viene accusato di aver commesso un atto terribile - e nemmeno sua
madre è sicura della sua innocenza? D'altra parte, i fatti sono chiari: Gabriel ha
conosciuto una ragazza. Si chiamava Mariela. Sono andati a casa sua e hanno
passato la notte insieme. Il mattino dopo, Mariela è stata trovata in un terreno
dietro la casa di Gabriel. Morta. Mentire per suo figlio? Non sarebbe la prima
volta, e il senso di colpa l'ha quasi uccisa. Eppure questa volta c'è qualcosa di
diverso. Perché il passato di madre e figlio è ancor più torbido di quello che si
possa immaginare, e Linda si trova di fronte a una scelta impossibile. Stavolta
la vita in pericolo è proprio la sua, e un castello di bugie costruito negli anni
rischia di crollarle, di nuovo, addosso.

STEPHEN KING
ELEVATION
Scott Carey sta percorrendo senza fretta il tratto di strada che lo separa dal
suo appuntamento. Si è lasciato alle spalle la casa di Castle Rock, troppo
grande e solitaria da quando la moglie se n'è andata, se non fosse per Bill, il
gattone pigro che gli tiene compagnia. Non ha fretta, Scott, perché quello che
deve raccontare al dottor Bob, amico di una vita, è davvero molto strano e ha
paura che il vecchio medico lo prenda per matto. Infatti Scott sta perdendo
peso, lo dice la bilancia, ma il suo aspetto non è cambiato di una virgola.
Come se la forza di gravità stesse progressivamente dissolvendosi nel suo
corpo. Eppure, nonostante la preoccupazione, Scott si sente felice, come non
era da molto tempo, tanto euforico da provare a rimettere le cose a posto, a
Castle Rock. Tanto, da provare a riaffermare il potere della parola sull'ottusità
del pregiudizio. Tanto, da voler dimostrare che l'amicizia è sempre a portata di
mano.
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
VALERIA PARRELLA
ALMARINA
Può una prigione rendere libero chi vi entra? Elisabetta insegna matematica
nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce
in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri e inizia un tempo
sospeso, un'isola nell'isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e
sparire. Almarina è un'allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le
tornano: in quell'aula, se alzi gli occhi vedi l'orizzonte ma dalla porta non ti
lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda,
intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore. Esiste un'isola nel
Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un
vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lí che Elisabetta Maiorano
insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant'anni, vive
sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle
spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro. Ma
in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo
orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti
insonni, rivelano l'altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella
speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro
pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche «come il bucato steso alle
terrazze».

ANDREA CAMILLERI
KM 123
Tutto inizia con un cellulare spento. A telefonare è Ester, a non rispondere è
Giulio, finito in ospedale a causa di un brutto tamponamento sulla via Aurelia.
A riaccendere il telefonino, invece, è Giuditta, la moglie di Giulio, che
ovviamente di Ester non sa nulla. Potrebbe essere l'inizio di una commedia
rosa, ma il colore di questa storia è decisamente un altro: un testimone,
infatti, sostiene che quello di Giulio non sia stato un incidente, ma un tentato
omicidio, e la pratica passa dagli uffici dell'assicurazione a quelli del
commissariato…

LIDIA RAVERA
L’AMORE CHE DURA
Teso come un thriller, forte di un montaggio cinematografico che tiene
incollati alla pagina, L'amore che dura è la storia di un amore nato al tempo
della rivoluzione femminista. Lidia Ravera coglie con esasperata sensibilità
gli slittamenti della vita di coppia, interrogandosi sulle ragioni del sentimento
amoroso: dura quando l'altro è il fantasma che insegui e che ti insegue, il tuo
pezzo mancante?
MURAKAMI HARUKI L'ASSASSINIO DEL COMMENDATORE. LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
SARA RATTARO
SENTIRAI PARLARE DI ME

Bianca ha un sogno: da grande vuole fare la giornalista. Insieme al suo
migliore amico Martino si occupa del giornale della scuola e vorrebbe
invitare alle riunioni anche Matteo, un compagno della classe accanto
al quale non trova il coraggio di rivolgere la parola. Durante la
“Settimana dei mestieri”, i ragazzi incontrano Vittoria, giornalista
invitata a tenere una lezione appassionante, che però sarà costretta a
interrompere sul più bello per seguire una misteriosa indagine. Bianca,
incuriosita, vuole a tutti i costi rintracciarla per chiederle un aiuto: è
alla ricerca di un anonimo artista che sta colorando la città con alcuni
strani murales… Quando rincontrerà Vittoria, però, Bianca riceverà in
più una sorpresa esclusiva: il racconto della vita e delle avventure di
Nellie Bly, la prima donna nella Storia ad aver osato il mestiere di
reporter e ad aver combattuto per i diritti delle donne. E sarà proprio
attraverso il coraggio e la ribellione di un’americana di fine Ottocento
che Bianca troverà l’entusiasmo decisivo per affrontare gli eventi e la
chiave per conoscere meglio se stessa.

KATHERINE RUNDELL
CAPRIOLE SOTTO IL TEMPORALE

Finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. Categoria 11+
Il primo romanzo di Katherine Rundell, con una protagonista forte e
fuori dagli schemi.
Wilhelmina ha una vita libera e felice in Zimbabwe. Con il suo cavallo
Shumba e il migliore amico Simon percorre spesso l’immensa distesa del
bush. Non va a scuola, mangia con le mani e in tasca ha sempre una
fionda. La sua vita cambia all’improvviso quando è costretta a trasferirsi
nella fredda Inghilterra: un mondo ostile, dove Will è soltanto una
selvaggia da addomesticare. Ma è possibile cambiare se questo significa
tradire sé stessi e le proprie radici?
INGUNN THON
OLLA SCAPPA DI CASA

Finalista Premio Andersen 2019 - Categoria miglior libro 9/12
anni
Finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. Categoria 6+
Olla ha dieci anni ed è sempre vissuta insieme alla mamma. Ma l'idillio
ora è finito: Einar, il nuovo compagno della madre, si è trasferito in
casa ed è arrivato un nuovo fratellino di pochi mesi, che si chiama Ian.
Olla è una bambina un po' insicura ma con un talento per le invenzioni e
ha una migliore amica con la quale non si annoia mai. Durante una delle
loro scorribande, le due bambine scoprono una cassetta della posta
gialla e arrugginita nel folto del bosco. Incredibilmente, questa
contiene una cartolina indirizzata a Olla, con su scritto «Ciao! Sono io.
Ti voglio bene». Il mittente viene presto identificato come il padre
biologico di Olla, che lei non ha mai conosciuto. Nel frattempo la
situazione a casa degenera: Olla si sente ignorata, litiga con Einar e
con la mamma, che non hanno attenzioni se non l'uno per l'altra e per
Ian; la goccia che fa traboccare il vaso è l'annuncio che i due presto si
sposeranno. Per giunta, a causa di una bugia, anche la sua migliore
amica le volta le spalle. Sola e abbandonata da tutti, Olla decide di
andare a cercare il padre, l'unico che le dice esplicitamente di volerle
bene. Comincia così, di notte nel bosco, un viaggio in cui la bambina si
confronterà con le proprie paure, proverà una dolorosa delusione e
scoprirà alla fine l'affetto tanto cercato dove meno se l'aspettava.
Età di lettura: da 7 anni.

PIERDOMENICO BACCALARIO
LE VOLPI DEL DESERTO

Finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. Categoria 11+
Due volpi e un segreto. Morice è il ragazzo destinato a svelarlo.

Morice a undici anni si è appena trasferito a Dautremere, un paesino
sperduto della Corsica: mentre i suoi genitori gestiranno il decadente
Hotel Napoléon, lui andrà in giro a registrare i suoni del mare. Almeno,
questa è l'intenzione, finché un pomeriggio incontra Audrey, sua
coetanea: è lei a rivelargli l'inquietante scomparsa di un marinaio
tedesco che viveva lì. E questo non è l'unico mistero. Ben presto
Morice e Audrey scoprono che su tutto il paesino aleggia un oscuro
segreto che risale alla Seconda guerra mondiale. La stessa guerra in
cui Rommel, il generale nazista detto "la Volpe del deserto", e Saint-
Exupéry, il celebre autore del Piccolo principe, potrebbero essersi
alleati per stravolgere le sorti del conflitto, scatenando una caccia al
tesoro che dura da quarant'anni e che porta proprio a quelle
scogliere... Età di lettura: da 11 anni.
GUIDO SGARDOLI
THE STONE. LA SETTIMA PIETRA

Vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. Categoria
11+
A Levermoir, una piccola isola al largo della costa irlandese, tutti si
conoscono e la vita sembra scorrere uguale a se stessa da sempre.
Liam abita con un padre assente, ha perso da poco la madre e sta
cercando di rimettere insieme i pezzi della propria vita. Ma il
misterioso suicidio del vecchio farista dà l'avvio a una serie di macabri
episodi che trasformeranno profondamente l'isola. Sotto il faro a cui
si è impiccato il signor Corry, Liam trova una pietra con delle strane
incisioni, simile a quella che la madre aveva nascosto nella serra.
Quando scopre che le due pietre, se accostate, diventano una cosa
sola, condivide lo stupore con i suoi amici di sempre, Midrius e Dotty.
Nel frattempo fatti tragici si susseguono senza tregua: morti
sospette, incendi, sparizioni, incidenti stradali, e in ogni occasione fa
la sua comparsa un frammento di quella pietra che sembra esercitare
un oscuro potere sulla mente delle persone. E Liam si chiede quale sia
il suo ruolo in questo disegno del destino. Età di lettura: da 12 anni.

GIUSEPPE FESTA
INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TOPO

Ciao! Mi chiamo Terr, e vivo tra le radici del Vecchio Melo. Sono il
topolino più basso e piccolo della comunità, ma anche il più curioso, e
da grande voglio fare l’esploratore. Gli altri topi mi prendono in giro
perché sono diverso, ma quando abbiamo trovato un’enorme stele
aliena col simbolo di una mela, ho dimostrato tutto il mio coraggio.
Sono riuscito a stabilire un contatto con degli strani alieni bipedi e
senza peli, e sono stato il primo topo al mondo a comunicare con loro
grazie a un "linguaggio universale" fatto di tante piccole immagini (tra
cui addirittura una cacca con gli occhi!). Alla fine avrò una storia
grandiosa da raccontare ai miei amici – sempre che gli alieni non mi
rapiscano, ovviamente...
Giuseppe Festa, il grande cantore degli animali, torna a colpire con un
libro divertentissimo pieno di equivoci, risate e avventura, che è anche
un inedito spunto di riflessione sulla diversità e sull’integrazione. Età
di lettura: da 10 anni.
BRUNO TOGNOLINI
RIME RIMEDIO. CINQUANTA FILASTROCCHE CHIESTE DAI GRANDI
PER I BAMBINI CHE HANNO ACCANTO, O DENTRO

Le formule magiche, gli scongiuri, i proverbi hanno sempre funzionato.
Chi non ci crede li dice e li fa lo stesso, sorridendo di sé: «Non si sa
mai». La sospensione dell'incredulità apre le porte al gioco, alla
leggerezza, e infine al conforto. Le «Rime Rimedio» partono da questo
gioco di scaramanzia per azzardare la poesia. E la poesia rimedia
davvero, sempre, ma a qualcos'altro rispetto a ciò che dice, appena
fuori dallo sguardo, un po' più in là; e noi ci muoviamo nel cuore verso
questo barbaglio, e così ci lasciamo alle spalle ciò per cui avevamo
detto quella rima. Che così ha funzionato. «Rime Rimedio» perché sono
un buon rimedio. E fossero pure un Placebo, che in latino significa
"piacerò", per un libro non sarebbe un motto improprio. E infine «Rime
Rimedio» – dopo «Rima Rimani», «Rime di Rabbia» e «Rime Raminghe» –
per evidenti motivi di tiritera, di oracolare cantilena: perché son solo
sante canzonette, scongiuri e rosari, litanie e imprecazioni, le stesse
che da millenni ci aiutano a vivere.

 MICHAEL MORPURGO
 LO SBARCO DI TIPS

 Finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. Categoria 6+
 Una lezione di storia e di vita da un grande maestro della
 letteratura per ragazzi.

 Lily Tregenza è una ragazzina di quasi dodici anni la cui principale
 occupazione è recuperare quella vagabonda della sua gatta, Tips.
 Finché la sua fattoria, come quella di molti altri abitanti delle coste
 del Devon, viene requisita per consentire le prove generali dello
 sbarco in Normandia. Da quel giorno, Lily annota nel suo diario tutto
 quello che vede: gli sfollati da Londra, gli orfani, i profughi, i soldati
 alleati e la simulazione della più celebrata operazione militare della
 storia contemporanea: il D-Day.
MARIA PARR
LENA, TRILLE E IL MARE

Finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. Categoria 11+
Il racconto di un anno tumultuoso, nel corso del quale Lena, Trille e il
nonno dovranno combattere contro le forze della natura e contro se
stessi.
Certe volte Lena sa rendersi proprio antipatica! Perché fa sempre la
difficile? È quello che si domanda Trille, il suo migliore amico, che
quest'anno ha il cuore in subbuglio per l'arrivo di Birgitte, dolce
ragazzina venuta dall'Olanda. Eppure Lena ha tanti motivi per essere
arrabbiata: il nuovo allenatore di calcio la tiene sempre in panchina, il
fratellino che tanto desidera non arriva mai e la spedizione all'Isola delle
Foche con la nuova zattera si rivela un fiasco. E il nonno? Che brutta
disavventura lo aspetta in mare! Età di lettura: da 9 anni.

ALICE KELLER
NELLA PANCIA DELLA BALENA

Finalista al Premio Andersen 2018, miglior libro oltre i 12 anni

Una storia che fa crescere, delicata come un segreto, a tratti
drammatica, ma anche e soprattutto commovente. Un protagonista
non coraggioso che impara a farsi forza e a trovare le risorse per
affrontare anche ciò che sembra impossibile e inspiegabile, come
l'abbandono

Non è facile quando devi andare a scuola con pantaloni della tuta
strappati e scarpe fuori moda, i tuoi genitori sono separati, tua madre ha
sempre l'aria triste. Ma se un giorno, tornando a casa, scoprissi che lei è
sparita senza lasciare tracce? Scandito dalla comparsa della balena che,
pezzo dopo pezzo, prende corpo sotto forma di murales su un palazzone
di periferia, il racconto di un ragazzo che deve fare i conti con
l'abbandono e con la fragilità degli adulti. Una voce limpida e autentica,
una scrittura asciutta e commovente. Età di lettura: da 12 anni.
DERK VISSER
ZUCCHERO FILATO

Zucchero filato è un romanzo per ragazzi vivace, spiritoso e lieve, a
dispetto dei temi difficili affrontati: la sindrome da stress post
traumatico, la convivenza con un familiare che soffre di disagio psichico.
La voce narrante è quella di Ezra, dodicenne determinata e senza peli
sulla lingua, con un solo desiderio, che la sua famiglia torni quella che era
prima della partenza del papà come soldato.

CILLA JACKERT
CI SI VEDE ALL’OBSE

Finalista Premio ORBIL 2019 sezione Narrativa 11/14

Stoccolma, estate 1981. Per Annika non saranno delle vacanze come le
altre, con un fratellino nato prematuro e la mamma in ospedale.
Girovagando per le strade della capitale, incontra un gruppo di ragazzi al
parco dell’Osservatorio astronomico. Il patto che li unisce è uno solo: non
raccontarsi mai niente della loro vita e dei loro problemi. Trascorrono le
giornate giocando a "obbligo o verità", ma possono scegliere solo
"obbligo", perché tanto "a nessuno importa niente della verità".
Ingaggiano così sfide via via sempre più pericolose. Quando l’estate è
quasi finita e i ragazzi probabilmente non si vedranno più, giocheranno
un’ultima volta a "obbligo o verità" e questa volta ognuno di loro svelerà il
segreto che ha tenuto nascosto. Età di lettura: da 12 anni.
CHIARA GAMBERALE
L’ISOLA DELL’ABBANDONO
Pare che l’espressione “piantare in asso” si debba a Teseo che, una volta
uscito dal labirinto grazie all’aiuto di Arianna, anziché riportarla con sé da
Creta ad Atene, la lascia sull’isola di Naxos. In Naxos: in asso, appunto.
Proprio sull’isola di Naxos, l’inquieta e misteriosa protagonista di questo
romanzo sente all’improvviso l’urgenza di tornare. È lì che, dieci anni prima,
in quella che doveva essere una vacanza, è stata brutalmente abbandonata
da Stefano, il suo primo, disperato amore e sempre lì ha conosciuto Di, un
uomo capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con
la sfida più estrema per una persona come lei, quella di rinunciare alla fuga.
E restare. Ma come fa una straordinaria possibilità a rivelarsi un pericolo? E
come fa un trauma a trasformarsi in un alibi? Che cosa è davvero finito, che
cosa è cominciato su quell’isola? Solo adesso lei riesce a chiederselo,
perché è appena diventata madre, tutto dentro di sé si è allo stesso tempo
saldato e infragilito, e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro
difficoltà a considerarsi una famiglia. Anche se non lo vorrebbe, così, è
finalmente pronta per incontrare di nuovo tutto quello che si era abituata a
dimenticare, a cominciare dal suo nome, dalla sua identità più profonda…
Dialogando in modo esplicito e implicito con il mito sull’abbandono più
famoso della storia dell’umanità e con i fumetti per bambini con cui la
protagonista interpreta la realtà, Chiara Gamberale ci mette a tu per tu con il
miracolo e con la violenza della vita, quando ci strappa dalle mani l’illusione
di poterla controllare, perché qualcosa finisce, qualcuno muore o perché
qualcosa comincia, qualcuno nasce. E ci consegna così un romanzo
appassionato sulla responsabilità delle nostre scelte e sull’inesorabilità del
destino, sui figli che avremmo potuto avere, su quelli che abbiamo avuto, che
non avremo mai. Sulle occasioni perse e quelle che, magari senza
accorgercene, abbiamo colto.

REBECCA WEST
NEL CUORE DELLA NOTTE. LA FAMIGLIA AUBREY. VOL. 2

                                                                             . Oggi
le Aubrey s

separ
esclusivamente femminile: gli uomini e l’amore rimangono un grande mistero,
un terreno inesplorato da attraversare, pagine ancora tutte da scrivere che,
forse, troveranno spazio nel prossimo volume di questa appassionante saga
familiare.
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