PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti

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PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
BIMESTRALE - POSTE ITALIANE SPA - SPED. A. P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/04 N. 46), ART. 1, COMMA 1 DCB-C1-FI - DISTRIBUZIONE MEPE-MILANO
                                                  ANNO XXXVII - N. 190 - LUGLIO/AGOSTO 2018 - P.I. 24.6.2018 - € 5,50 - ISSN 0392-9426 - CM X8190W

                                                                Ungheria nella terra dei Gepidi Puglia
                                                                neolitici sui colli del vento Aquileia dai
                                                                romani ai vescovi Firenze lo splendido
                                                                Vaso François Sumeri il porto ritrovato
                                                                L’Europa incontro con Marcello Verga

                                                                                                                      speciale
                                                                                         PAESTUM
                                    Ecco la cittˆ dei templi
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FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA
                                         DI ARCHEOLOGIA ARTE AMBIENTE

FIRENZE                                  Dopo lo straordinario successo di pubblico
13 - 17 marzo 2019                       e critica della prima edizione è in cantiere
Cinema La Compagnia                      il secondo appuntamento di
(via Cavour 50r)
Ingresso libero
                                         firenze archeofilm
                                         il grande Festival Internazionale
Info: 055.5062302 / 303                  del Cinema di Archeologia Arte Ambiente
info@firenzearcheofilm.it
www.firenzearcheofilm.it                 organizzato da Archeologia Viva - Giunti Editore
                                         e da “tourismA” in collaborazione
                                         con La Compagnia

                                         firenze archeofilm
                                         è un festival diffuso: una selezione
                                         delle opere presentate a Firenze viene
                                         proposta in varie rassegne nazionali.

In collaborazione con                    Registi e case di produzione possono
                                         iscrivere le loro opere all’edizione 2019
                                         e concorrere per il Premio “Firenze
                                         Archeofilm” il riconoscimento
                                         più prestigioso per la documentaristica
                                         archeologica attribuito dal pubblico.
Direzione artistica: Dario Di Blasi
Direzione editoriale: Giuditta Pruneti   Vedi: www.firenzearcheofilm.it

Foto Alessandro Ferrari
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FIRENZE PALAZZO DEI CONGRESSI 22 - 24 febbraio 2019

                                                                           QUINTA EDIZIONE
                                 Convegni                 Workshop
                                                Archeolaboratori
                           Mostre                                  Nuovi itinerari
                               Editoria   Arte              Tecnologie
                                      Cinema                             Stand
Foto Valerio Ricciardi

                         Organizzazione
                         ARCHEOLOGIA VIVA
                         Tel: +39 055 5062302
                         info@tourisma.it

                         www.tourisma.it
                         INGRESSO LIBERO
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ARCHEOLOGIA VIVA                                                                  tà degli articoli alcune riviste han-   lie: pare che molte delle attività
                      Vivere il passato
                     Capire il presente
                                                                                           no un prestigio e una attendibilità     svolte dal sottoscritto e da altri
                                                                                           maggiore di altre, il che viene mi-     colleghi a partire dagli anni Set-
          direttore PIERO PRUNETI                SPAZIO APERTO                             surato da parametri quali l’im-         tanta non siano esistite e che
          redazione Giuditta Pruneti                                                       pact factor, a sua volta legato alla    molto sia nuovo dal Duemila
            eventi e pr Giulia Pruneti
             tourismA Luigi Forciniti                                                      quantificazione dei riscontri su al-    in poi. Il catalogo è rivolto al
                                                                                           tre riviste (per esempio quanto un      grande pubblico, che dovrebbe
                         © 1988 - 2018                                                     articolo venga citato da altri come     avere un quadro completo, pur
                   Giunti Editore S.p.A.                                                   riferimento). Nel caso della pub-       sintetico, degli studi svolti, e
                       Firenze - Milano
                                                 PERCHÉ SOLO L’INGLESE                     blicazione su Melka Kunture, non        quindi indicazioni su almeno
                 direzione, redazione            PER MELKA KUNTURE?                        esistono riviste bilingui dell’im-      alcune delle molte nostre pub-
                     amministrazione                                                       portanza di quella di cui parlia-       blicazioni sull’area da Pesaro a
                       Giunti Editore S.p.A.
       Via Bolognese 165 - 50139 Firenze
                                                 Ho letto su AV n. 185 l’interes-          mo, né anglo-italiane, né anglo-        Trieste tra il 1973 e il 2007 (con
                tel. 055 50621 (centralino)      sante intervista a Margherita             francesi, né anglo-cinesi, né an-       aggiornamenti fino al 2015) per
                      055 5062303 (diretto)      Mussi, che verteva sul lavoro             glo-altre lingue. Cosa diversa è la     l’archeologia e la storia navale,
                          fax 055 5062287
                 archeologiaviva@giunti.it       svolto dalla professoressa a              divulgazione, che per definizione       l’esame delle raffigurazioni e le
                    www.archeologiaviva.it       Melka Kunture e dove si pone-             omette l’informazione tecnica e         tradizioni navali, o l’archeolo-
                               prezzi Italia     va l’attenzione sul sito web ge-          metodologica. Può quindi propor-        gia di terra collegata (di cui il ca-
                           Archeologia Viva      stito dalla Sapienza Università           re in modo piano e leggibile, a un      talogo offre pure alcune imma-
               (prezzo di copertina) € 5,50
                     Abbonamento annuo           di Roma. Incuriosito, sono an-            pubblico il più vasto possibile – e     gini). Gli studi successivi esami-
                        (6 numeri) € 26,40       dato a vederlo. Solo in inglese!          quindi in italiano o in qualsiasi       nano ritrovamenti nuovi e cer-
IBAN IT93D0760102800000019740505
                       CCP 19740505
                                                 Capisco la visibilità internazio-         altra lingua – quanto è garantito       tamente citano e aggiornano i
  intestato a Archeologia Viva Firenze           nale, ma… ricercatori italiani,           dalla comunità scientifica inter-       lavori precedenti, ampliando le
                      servizio abbonati          università italiana, impegno e            nazionale. Ma ovviamente, a que-        conoscenze, ma non possono
          da lunedì a venerdì, orario 9-18       fondi del Ministero degli Affari          sto punto, è responsabilità del di-     dare l’idea di aver “riscoperto”
    tel. 055 5062424 fax 055 5062397
                      periodici@giunti.it        esteri italiano: almeno un bi-            vulgatore scegliere tra notizie si-     argomenti già pubblicati, o ad-
            www.giuntiabbonamenti.it             linguismo me lo sarei aspetta-            cure e notizie poco attendibili. Le     dirittura dimenticarli.
   L’abbonamento può essere richiesto
 anche via SMS scrivendo “archeologia”           to! Non sarebbe bene pubbli-              riviste internazionali con referag-                           Marco Bonino
   al n. 348 0976204 (costo del servizio         cizzare le eccellenze italiane            gio permettono proprio di inter-         già docente di Architettura navale
                 pari a un normale SMS)                                                                                               antica all’Università di Bologna
                                                 anche con la propria lingua?              cettare, prima che arrivino a un
              servizio vendita diretta                                                     vasto pubblico, le fake news, ovve-
                                                                       Tosco Alderighi
                                                                                                                                   Caro professor Bonino, per ragio-
       tel. 055 5062424 fax 055 5062543
      ordini@giunti.it www.giuntialpunto.it                     Sesto Fiorentino (Fi)      ro le bufale che potrebbero intru-
                                 pubblicità                                                folarsi tra ricerche attendibili e      ni di spazio la bibliografia del ca-
              Redazione Archeologia Viva         Gentile dottor Alderighi, la rispo-       documentate.                            talogo da me curato è stata molto
                 archeologiaviva@giunti.it                                                                 Margherita Mussi
                         tel. 055 5062303
                                                 sta è semplice: l’inglese è ormai la                                              selettiva e ha tenuto conto dei la-
                                                 lingua della scienza, e per comu-             margherita.mussi@uniroma1.it        vori più recenti e dei contesti cita-
                      Antonella Rapaccini
                     a.rapaccini@giunti.it       nicare con la comunità scientifica                                                ti nel testo. Si tratta di una sintesi
                                marketing        di riferimento si usa necessaria-                                                 di amplissimo respiro, con un in-
           Cecilia Torrini c.torrini@giunti.it
                                                 mente questa lingua. Ci sono rivi-        MARE DELL’INTIMITÀ                      tento divulgativo più che da trat-
                                                 ste scientifiche interamente in ita-                                              tato scientifico, ed è stata apprez-
          Chiuso in tipografia il 21/V/2018
             Iva assolta dall’editore a norma    liano, ma vengono lette da un nu-         Ho sfogliato il catalogo della          zata dal pubblico proprio per que-
              art. 74/DPR 633 del 26/10/72.      mero limitato di persone. È proprio       mostra Nel mare dell’intimità.          sto. I lavori a cui si rinvia hanno
  Registrazione Tribunale di Firenze n. 2987
       del 14/12/1981. Poste Italiane spa -      la circolazione delle informazioni        L’archeologia subacquea racconta        poi bibliografie complete dove si
    Sped. A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.     tra gli scienziati a garantire che        l’Adriatico (di recente conclusa-       trovano sicuramente anche i con-
 27/02/04 n. 46), art. 1, comma 1 DCB-C1-FI
                                                 queste siano verificate/verificabi-       si a Trieste, vedi: AV n. 188).         tributi specifici del settore. Infine,
  Direttore responsabile: Piero Pruneti          li. Le riviste scientifiche di livello,   Bella la veste editoriale (Gan-         per quanto riguarda la presunta
                                                 ben prima di pubblicare, fanno            gemi Editore) e buoni i testi di-       confusione in bibliografia, l’ordi-
                                                 inoltre passare ogni articolo attra-      dattici. Ma bibliografia e dida-        ne seguito è quello alfabetico dei
                                                 verso le maglie strettissime del re-      scalie mostrano gravi limiti. La        cognomi degli autori; si sono usa-
                                                 feraggio da parte di specialisti          bibliografia è suddivisa in set-        ti i titoli per le opere monografiche
                                                 anonimi che possono chiedere tut-         tori, come è giusto che sia, ma i       scritte da più di tre autori, i cata-
                                                 te le spiegazioni e modifiche che         titoli sono un po’ mescolati ed         loghi di mostre e gli atti di conve-
                                                 ritengono opportune. I revisori           elencati in ordine alfabetico in-       gni, come dettato dalle norme re-
                                                 possono benissimo arrivare alla           sieme ai nomi degli autori di           dazionali di varie pubblicazioni,
                                                 conclusione che l’articolo scientifi-     altre opere e questo crea confu-        in particolare archeologiche.
                                                 co proposto arrivi a risultati poco       sione. Vi è poi uno sbilancia-                               Rita Auriemma
                                                 documentati e non vada pubblica-          mento nei titoli riportati, sia in           Ente regionale per il Patrimonio
             Stampato presso Lito Terrazzi srl   to. Per il loro controllo sulla quali-    bibliografia che nelle didasca-            culturale del Friuli Venezia Giulia

  2
PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
SOMMARIO
                              Anno XXXVII - N. 190 nuova serie - Luglio/Agosto 2018                                     CON I LETTORI

                              www.archeologiaviva.it
                              www.tourisma.it
                              www.firenzearcheofilm.it
                                                                                                                        L    a Puglia è terra battuta dai venti, co-
                                                                                                                             me le mesetas spagnole, con paesaggi
                                                                                                                        ugualmente invasi da postazioni a schiera
                                                                                                                        di pale eoliche, una fila dietro l’altra a
                                                                                                                        perdita d’occhio, soprattutto nelle zone
                                                                                                                        più esposte (quindi più visibili). Poi ab-
                                                                                                                        biamo bisogno di far passare il metano,
                                                                                                                        tagliando il territorio con trincee per le tu-
                                                                                                                        bature… Si tratta di interventi infrastrut-
                                                                                                                        turali che spesso interessano luoghi solita-
                                                                                                                        ri, rimasti inviolati per secoli o millenni,

 2                            4                            66       NUOVA VITA PER IL "RE DEI VASI"
                                                                                                                        capaci di sorprese archeologiche inimma-
                                                                    di Stefania Berutti                                 ginabili. È il caso delle ventose colline di
      SPAZIO APERTO                NOTIZIE                          FRA GRECI ED ETRUSCHI                               Biccari, in provincia di Foggia, dove l’im-

12                                                         75
                                                                                                                        pianto di aerogeneratori e pipelines ci ha
      POSEIDONIA: LA CITTÀ DEI TEMPLI                               SCAFI ANTICHI: CUCIRE O ASSEMBLARE?                 portati al contatto ravvicinato con una di-
      di Fausto Longo e Gabriel Zuchtriegel                         di Francesco Tiboni
      GRECI IN CAMPANIA                                             ARCHEOLOGIA NAVALE                                  mensione praticamente sconosciuta delle

30
                                                                                                                        genti neolitiche: quella di accampamenti
      NEOLITICI A BICCARI
      di Anna Maria Tunzi
      PREISTORIA D’ITALIA                                  76      INCONTRO CON MARCELLO VERGA
                                                                    intervista di Giulia e Piero Pruneti
                                                                    LA VOCE DELLA STORIA
                                                                                                                        stagionali d’altura (presentati in esclusiva
                                                                                                                        su questo numero da Anna Maria Tunzi).
                                                                                                                        Non è per niente facile individuare questo

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      AQUILEIA: DOMUS E PALAZZO EPISCOPALE
                                                                                                                        tipo di realtà tramite le testimonianze ar-
     di Cristiano Tiussi                                                                                                cheologiche, perché, oltre al fatto che a
     FRA ROMANITÀ E CRISTIANESIMO                                  DALLE RIVISTE                                        nessuno verrebbe in mente di condurre in-

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                                                                                                                        dagini nel… nulla, c’è da considerare che
      GEPIDI: ANTICHI MIGRANTI IN UNGHERIA                                                                              un insediamento temporaneo del periodo
      di Zoltán Farkas, a cura di Daniele Vitali
      ALLE ORIGINI DELL’EUROPA                                      IN LIBRERIA
                                                                                                                        neolitico era realizzato con strutture e ma-
                                                                                                                        teriali assolutamente “evanescenti”: fosse,
                                                                                                                        buche, pali, frasche, argilla… Occorrono
                                                                                                                        quindi sensibilità e metodo sottili per indi-
                                                                                                                        viduare questi lasciti del passato e, soprat-
                                                                                                                        tutto, dare loro un significato inserendoli
                                                                                                                        nella più ampia vicenda umana. Gli ar-
                                                                                                                        cheologi che hanno lavorato sulle colline
                                                                                                                        di Biccari, sotto le stesse raffiche di vento
                                                                                                                        che resero problematico lo stazionamento
                                                                                                                        dei pastori neolitici, ci hanno restituito
                                                                                                                        un quadro esaltante della capacità della
Comitato scientifico: Emmanuel Anati Centro Camuno Studi Preistorici, Enrico Atzeni Università di Cagliari, Piero       nostra specie di adattarsi ai condiziona-
Bartoloni Università di Sassari, Stefano Benini Corte di Cassazione, Maurizio Biordi Museo degli Sguardi - Rimini,      menti ambientali, oltretutto senza rinun-
Anthony Bonanno Università di Malta, Edoardo Borzatti v. Löwenstern Università di Firenze, Edda Bresciani               ciare ai propri valori anche nelle situazio-
Università di Pisa, Gian Pietro Brogiolo Università di Padova, Pierfrancesco Callieri Università di Bologna, Luciano
Canfora Università di Bari, Franco Cardini Università di Firenze, Raffaele de Marinis Università di Milano, Marco       ni più precarie. Insieme alle testimonian-
Dezzi Bardeschi Politecnico di Milano, Maria Ausilia Fadda Sopr. Arch. di Sassari e Nuoro, Gino Fornaciari Università   ze di organizzazione economica, su que-
di Pisa, Luigi Fozzati Soprintendente ai Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, Louis Godart Accademico dei       ste alture pugliesi sono state ritrovate an-
Lincei, Giovanni Gorini Università di Padova, Antonio Guerreschi Università di Ferrara, Christian Leblanc C.N.R.S.
- Parigi, Valerio Massimo Manfredi archeologo e scrittore, Giuseppe Orefici Centro Ricerche Precolombiane, Umberto
                                                                                                                        che delle sepolture, povere, ma molto ac-
Pappalardo Università di Napoli, Carlo Peretto Università di Ferrara, Gianfranco Purpura Università di Palermo,         curate: per incidente o malattia in “tran-
Lorenzo Quilici Università di Bologna, Alessandro Roccati Professore emerito di Egittologia, Dario Seglie Centro        sumanza” si poteva morire, senza che i di-
Studi e Museo d’Arte Preistorica di Pinerolo, Edoardo Tortorici Università di Catania, Sebastiano Tusa Soprintendenza   sagi del momento nulla togliessero ai riti
del Mare - Regione Siciliana, Guido Vannini Università di Firenze, Daniele Vitali Università della Borgona, Giuliano
Volpe Università di Foggia, Roger Wilson British Columbia University.                                                   identificativi della civiltà. Piero Pruneti

                                                                                                                                                                     3
PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
FIRENZE ARCHEOFILM                 francese del regista Pascal Gué-
                                                                rin, su quella che per storici e
                                                                                                      “Museo e Istituto Fiorentino di
                                                                                                      Preistoria” ex aequo a due film
                              UN GRANDE FESTIVAL
NOTIZIE                                                         geologi era “l’eruzione del mi-       per l’archeologia preistorica. Il
                                       Lo scorso marzo si è     stero”, avvenuta nel 1257 nelle       primo, Arte al tempo dei dino-
                            svolta la prima edizione di FI-     regioni tropicali e la cui nube       sauri?, francese, di Jean-Luc
                            RENZE ARCHEOFILM, il Festi-         di fumo e ceneri provocò anche        Bouvret e François-Xavier Vi-
                            val Internazionale del Cinema       in Europa un anno senza esta-         ves, «dal titolo ironico, con un
                            di Archeologia Arte Ambiente        te, con alluvioni e carestie. Una     rigore scientifico garantito dal-
nelle due pagine            organizzato da Archeologia Viva     giuria di docenti dell’Ateneo         la professionalità degli archeo-
FIRENZE ARCHEOFILM
Il regista Pascal Guérin,
                            in collaborazione con Fonda-        fiorentino (Fabio Martini, Sil-       logi che ci accompagnano alla
vincitore di “Firenze       zione Sistema Toscana. Per cin-     via Pezzoli, Federico Pierotti)       scoperta delle figurazioni sulle
Archeofilm 2018” con        que giorni, sul grande schermo      ha invece assegnato il presti-        pareti dei canyon del West
Il misterioso vulcano del
                            del cinema La Compagnia, se-        gioso Premio “Università di Fi-       americano»; l’altro si intitola
Medioevo; La Compagnia
durante la proiezione de    de tecnologica delle principali     renze” a La casa dei dirigibili.      Ercole Contu e la scoperta della
L’impero di marmo in        rassegne della documentaristi-      L’Hangar di Augusta tra passato e     Tomba dei Vasi Tetrapodi, italia-
omaggio a Folco Quilici;    ca, sono passate molte decine       presente, prodotto in Italia per      no, di Andrea Fenu, «originale
il direttore artistico
Dario Di Blasi con          di opere, sottoposte al giudizio    la regia di Lorenzo Daniele:          nell’impostazione, costante-
l’archeologo François       del pubblico e delle giurie di      opera «innovativa nel proporre        mente in bilico tra resoconto
                            esperti. Archeologia Viva ha così   l’archeologia industriale, il cui
                            mandato in porto l’ambizioso        impianto utilizza più fonti do-
                            progetto di realizzare la più im-   cumentarie armonizzate in una
                            portante manifestazione mon-        struttura coinvolgente». Il me-
                            diale del settore. Centinaia di     desimo film ha vinto anche il
                            spettatori hanno affollato il Fe-   Premio “WebAward” assegnato
                            stival in ogni momento, anche       da una giuria di blogger presie-
                            durante le proiezioni serali: un    duta da Stefania Berutti (fra
                            risultato straordinario, se pen-    l’altro curatrice delle traduzio-
                            siamo alla crisi dei cinema.        ni dei documentari in lingua).
                                                                Una menzione dell’Università
                            Le opere premiate. Il Premio        di Firenze è andata anche a
Bertemes e il regista
Gerhard Lampe;
                            “Firenze Archeofilm”, un vero e     Carri cinesi. All’origine del primo
il rettore Luigi Dei        proprio “oscar” attribuito dal      impero, produzione inglese, di
premia Lorenzo Daniele      pubblico e pertanto ambitissi-      Julia Clark. Un’altra giuria (Fa-
e Alessandra Cilio per
La casa dei dirigibili.
                            mo da produttori e registi, è an-   bio Martini, Domenico Lo Ve-
(Foto Alessandro Ferrari    dato a Il misterioso vulcano del    tro, Silvia Casciarri, Federico
e Giuditta Pruneti)         Medioevo, film di produzione        Micali) ha assegnato il Premio
PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
scientifico ed esperienza uma-       quella artistica ripresa dalla
na» che ha per protagonista il       madre che era una pittrice. Poi
famoso archeologo sardo venu-        veniva la sua grande immagi-
to a mancare nel gennaio scor-       nazione…». Quindi è stato ri-
so. Alla cerimonia di premiazio-     proposto L’impero di marmo,
ne, condotta da Giulia Pruneti,      uno dei suoi più apprezzati
hanno preso parte Stefania Ip-       mediometraggi a tema archeo-
politi, responsabile Area cine-      logico, presentato per l’occa-
ma di Fondazione Sistema To-         sione da Dario Del Bufalo che
scana, Eugenio Giani, presiden-      ne è stato il curatore scientifico.
te Consiglio regionale della To-
scana, e il rettore Luigi Dei.       Un festival diffuso. Le opere
                                     presentate nella grande ker-
Due protagonisti. La prima           messe fiorentina vengono ri-
edizione di FIRENZE ARCHEO-          proposte in altri festival da Ar-
FILM si è conclusa con il ricordo    cheologia Viva in collaborazio-
di Alfredo Castiglioni (1937-        ne con vari enti: per il 2018 ad
2016) e di Folco Quilici (1930-      Agrigento, Aquileia, Napoli,

2018). Il primo, esploratore e       Pesaro, Ravenna e Varese. Infi-
documentarista, è stato com-         ne, due parole sui curatori di
memorato dal fratello Angelo,        FIRENZE ARCHEOFILM: Dario
che per un’intera esistenza ha       Di Blasi, senza dubbio il massi-
condiviso con lui esperienze di      mo esperto in Europa per la ci-
ricerca in ogni angolo del mon-      nematografia archeologica, che
do, come ben sanno i lettori di      ha accettato con rinnovato en-
Archeologia Viva, che i Casti-       tusiamo l’incarico di direttore
glioni hanno sempre conside-         artistico, e Giuditta Pruneti che
rato sede privilegiata di pubbli-    ne ha la direzione editoriale
cazione. Per onorare la memo-        forte dei suoi quindici anni di
ria del gemello, Angelo ha pro-      esperienza nella redazione del-
posto la visione de I pozzi can-     la nostra rivista. Un ringrazia-
tanti d’Etiopia, su un’umanità in    mento anche alla Fine Art Pro-
lotta quotidiana per la soprav-      duzioni che ha curato i dop-
vivenza. Folco Quilici, anche        piaggi e realizzato il bellissimo
lui collaboratore della nostra       promo ancora visionabile nel
rivista, è stato ricordato dal fi-   sito del Festival. Prossimo ap-
glio Brando: «Aveva una dop-         puntamento dal 13 al 17 mar-
pia sensibilità, quella del gior-    zo 2019.              Piero Pruneti
nalista ereditata dal padre e        Info: www.firenzearcheofilm.it
PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
nelle due pagine
    ANTICA                          ACQUE DI SUMER                  cereali serviti da buoni sistemi     tare lo scavo di un porto sumeri-
    MESOPOTAMIA                    UN GRANDE PORTO                  d’irrigazione. Non a caso la pa-     co, aprendo alla possibilità di
    Ad Abu Tbeirah                                                  rola araba per porto, MARSA,         riconsiderare il sistema su cui si
    il bacino interno                       È il primo scavo di     riprende il termine sumerico         fondava la ricchezza della Me-
    del porto, depresso
    rispetto al territorio
                                un porto del III millennio a.C.     MAR.SA, che indicava la strut-       sopotamia. Da diversi anni i ri-
    circostante, si distingue   in Mesopotamia, frutto dell’at-     tura amministrativa di uno sca-      cercatori della Sapienza indaga-
    per essere l’unica zona     tività della Missione archeolo-     lo e delle attività connesse: le     no il sito di Abu Tbeirah, vicino
    ricca di vegetazione        gica della Sapienza Università      città sumeriche, tutte organiz-      all’antica linea di costa del gol-
    di tutto il tell.
    Vediamo anche               di Roma attiva da anni in Iraq      zate attorno a un nucleo tem-        fo arabico, una posizione pecu-
    lo scavo di una             ad Abu Tbeirah, nella provin-       plare e palaziale, avevano inve-     liare, all’interno di un ambiente
    sepoltura infantile         cia di Nasiriya (vedi: AV n.        ce una dimensione acquatica,         paludoso e a ridosso del mare,
    del III millennio a.C.,
    con corredo costituito      166). Ora si potrà scrivere un      essendo collegate tra loro da        che ha influenzato fortemente
    da una cavigliera in        nuovo capitolo della storia di      canali e dotate per questo di un     la vita dell’insediamento. Licia
    bronzo e una giaretta.      questa regione nata dalle acque     porto. Per quanto ne parlino le      Romano e Franco D’Agostino
                                del Tigri e dell’Eufrate, supe-     fonti cuneiformi, finora questo      sono i direttori della missione:
                                rando l’immaginario comune          tipo di infrastruttura era stato     «Il porto, situato nella parte
                                che vede le antiche città meso-     individuato solo da satellite: di    nord-occidentale del tell di Abu
                                potamiche in una dimensione         fatto gli archeologi della Sa-       Tbeirah, consiste in un bacino
                                terragna, attorniate da campi di    pienza sono i primi ad affron-       artificiale, una zona più depres-

                        CARLO MAGNO VA ALLA GUERRA (... E ANCHE A CACCIA)
     Mostra a Palazzo Madama. Torino ospita la mostra “Carlo             to a episodi narrativi specifici di questo poema cavalleresco.
     Magno va alla guerra” (fino al 16 luglio) per presentare il         Presentate in sequenza come in un film, le pitture ricostruisco-
     rarissimo ciclo di pitture medievali del castello di Cruet (Val     no idealmente la decorazione della sala aulica del castello di
     d’Isère, Francia), una testimonianza unica della pittura del Tre-   Cruet grazie a uno scenografico allestimento.
     cento in Savoia. L’edizione torinese della mostra, curata da        Info: www.palazzomadamatorino.it
     Simonetta Castronovo, rivolge particolare attenzione all’arre-
     do e alla vita di corte nei castelli di Piemonte e Valle d’Aosta
     nel 1300. Le pitture murali provengono dal castello di Cruet,
     proprietà dei signori de la Rive, vassalli di Amedeo V di Savo-
     ia (1285-1323); lunghe complessivamente oltre 40 metri,
     sono state staccate dalle pareti della dimora savoiarda nel
     1985 per ragioni conservative e, dopo un restauro concluso
     nel 1988, sono da allora esposte presso il Musée Savoisien di
     Chambery. Il ciclo rappresenta episodi tratti da una celebre
     chanson de geste, il Girart de Vienne di Bertrand de Bar-sur-
     Aube, composta nel 1180 e dedicata alle vicende di un cava-
     liere della corte di Carlo Magno. Raffigura pertanto scene di
     caccia nella foresta, battaglie, duelli, l’assedio a un castello,
     l’investitura feudale, la raffigurazione di un banchetto, accan-

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PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
sa, circondata da un massiccio
terrapieno con un nucleo di
mattoni d’argilla, con due ac-
cessi che lo mettevano in co-
municazione con la città e che
sono chiaramente visibili an-
che nelle immagini satellitari.
Finora le uniche strutture por-
tuali indagate archeologica-
mente appartengono a Ur, ma
sono di duemila anni più tar-
de. La connessione del sito di
Abu Tbeirah con le paludi su-
meriche era già stata rilevata
grazie alla cultura materiale
portata alla luce durante gli
scavi degli anni passati ed è ora
confermata nel porto, una ver-
sione in scala maggiore di alcu-

                                    che connettevano i siti meso-        sud della Mesopotamia, ma
                                    potamici, condotte da Jaafar         anche sulle ragioni del loro ab-
                                    Jotheri, dell’Università di Qa-      bandono: la forte connessione
                                    disiyah e membro della mis-          con le paludi del delta, quindi              p. a fronte in basso
                                                                                                              CHANSON DE GESTE
                                    sione, hanno evidenziato la          con un ambiente estremamen-           Carlo Magno a caccia
                                    particolarità del sito di Abu        te sensibile ai cambiamenti cli-    nella foresta con alcuni
                                    Tbeirah, che nelle foto satelli-     matici e al regime delle preci-     vassalli: pittura murale
                                                                                                                       (inizi XIV sec.)
                                    tari appare circondato da paleo-     pitazioni, potrebbe chiarire i
                                                                                                                dal castello di Cruet
                                    canali che si dipartono come         motivi della riduzione e poi                      in Francia.
                                    raggi dalla città e ricordano        scomparsa dell’insediamento
                                    molto i canali delle Marshland,      di Abu Tbeirah alla fine del III                        qui sotto
                                                                                                                    L’ASIA IN ITALIA
                                    le paludi attuali create dal del-    millennio a.C., un momento                      Testa funebre
                                    ta del Tigri e dell’Eufrate (vedi:   in cui in diverse parti del mon-   in alabastro dallo Yemen
                                    AV n. 181). La scoperta di que-      do si registra un cambiamento        (I sec. a.C. - I sec. d.C.),
                                                                                                                         simbolo della
                                    sto porto interno apre nuovi         climatico importante.                        mostra “Orienti”
                                    scenari sulla vita delle città del   Info: licia.romano@uniroma1.it             in corso a Torino.

ne peculiari strutture connesse
alle dighe dei villaggi delle        SETTEMILA ANNI DI ARTE ASIATICA
Marshland attuali». Anche sul-
la base di questo confronto, i       L  a collaborazione tra le due più importanti realtà mu-
                                        seali italiane che hanno come oggetto d’interesse
                                     l’Asia ha trovato un naturale punto d’incontro nella
ricercatori ipotizzano che il
porto individuato non servisse       mostra “Orienti. 7000 anni di arte asiatica dal Museo
solo per l’ormeggio delle bar-       delle Civiltà”, visitabile al MAO Museo d’Arte Orien-
che e alla gestione dei com-         tale di Torino fino al 26 agosto. Tra le centottanta ope-
merci, ma che fungesse anche         re esposte provenienti dal MuCiv Museo delle Civiltà a
da riserva d’acqua e da vasca di     Roma, ricordiamo il reperto simbolo della mostra, una
compensazione delle piene del        testa funebre in alabastro (I sec. a.C. - I sec. d.C.)
fiume, nonché da fulcro di va-       dallo Yemen, appartenente a una categoria di manu-
                                     fatti che fino alla metà del secolo scorso, sebbene già
rie attività dell’insediamento
                                     musealizzati, erano ancora avulsi dal loro contesto e
connesse all’utilizzo delle ri-
                                     la cui giusta collocazione è stata identificata a partire
sorse idriche. Il bacino doveva
                                     dalla missione del 1947 di Ahmed Fakhry. E tuttavia
avere una capienza superiore a                                                  ¯
                                     solo gli scavi della Missione tedesca a Marib,   alla fine
dodici piscine olimpioniche.         degli anni Novanta, hanno consentito di accertare che
   Le future ricerche si focaliz-    queste teste erano posizionate su stele e non collocate
zeranno anche sul territorio         nei templi, come si era sempre pensato.
che circondava il sito. Recenti      Info: 011.4436927
indagini sulle canalizzazioni
                                                                                                                                             7
PAESTUM Ecco la cittˆ dei templi - Giunti abbonamenti
INVITO A VERUCCHIO                   TATUAGGI NEL TEMPO                  del tatuaggio in Africa. Si tratta   morì che non aveva più di
                                        EGITTO 5000 ANNI FA                di mummie naturali, essiccate        vent’anni, ben costruito, mu-
Domenica 7 ottobre Archeolo-
                                                                           da calore, salinità, aridità, che    scoloso e tuttavia… assassina-
gia Viva e Museo archeologico
di Verucchio (Rn) organizza-                      Quando non si scava      non sono nuove alle luci della       to da una coltellata alla schie-
no una giornata di visite gui-        in terra, si “scava” nei musei. Il   ribalta: quella maschile, so-        na. Quello che non era stato
date per i lettori della rivista al   British Museum ha continuato         prannominata “Ginger” per            preso in considerazione erano
sito di Pian del Monte e al Mu-       a tenere sotto osservazione          l’insolito colore dei capelli, è     dei confusi segni scuri sull’a-
seo. Necessaria prenotazione:
                                      una coppia di mummie da un           sempre stata fra i beniamini dei     vambraccio destro, che messi a
0541.670222
Info: www.archeologiaviva.it          gruppo di sei arrivate nel 1900      reperti egiziani del museo lon-      fuoco si sono rivelati essere ta-
                                      da Gebelein, nell’Alto Egitto,       dinese, la prima mummia in as-       tuaggi con le immagini di un
                                      ma solo adesso i suoi archeo-        soluto presentata al pubblico        toro e una pecora, probabil-
                                      logi rivelano di aver scoperto i     nel 1901; quella femminile an-       mente simboli di potere o di
      nelle tre foto                  più antichi tattoo figurativi al     dò pure in rappresentanza dei        forza o magari dell’attività o
      MUMMIA NATURALE                 mondo. I ricercatori li hanno        suoi simili a Roma, esposta a        del patrimonio del defunto.
      Il corpo maschile               identificati appunto su una          Palazzo Ruspoli nel 1997.            Prima della scoperta, gli arche-
      mummificato,
      databile agli ultimi            mummia maschile e una fem-               L’uomo e la donna vennero        ologi pensavano che i tatuaggi
      secoli del IV millennio         minile provenienti da tombe          sepolti nella sabbia nudi e in       fossero riservati solo alle don-
      a.C., rinvenuto oltre           scavate nella sabbia del deserto     posizione fetale. Passate e ri-      ne: la donna di Gebelein per
      un secolo fa nel sito
      di Gebelein, 29 km              egiziano a Gebelein (Naga el-        passate sotto la lente di esperti,   esempio ne ha quattro a forma
      a sud di Tebe sulla riva        Gherira) e datate fra il 3.351 e     le loro mummie hanno fornito         di S in posizione verticale sulla
      occidentale del Nilo.           il 3.017 a.C., nel Periodo Predi-    nel tempo parecchie informa-         spalla destra, più difficili da in-
      Ora si sono scoperti
      dei tatuaggi sul braccio        nastico, che quindi spostano         zioni, anche personali: per          terpretare; sotto, sul braccio
      destro.                         indietro di un millennio l’arte      esempio l’uomo di Gebelein           destro, si vede anche un moti-

                                                 A BOLOGNA RITRATTI DI FAMIGLIA
        Mostra al Museo Civico Archeologico. Fino al 19 agosto è visi-          che proietta la città in un panorama italiano ed europeo già a
        tabile “Ritratti di famiglia. Personaggi, oggetti, storie del Mu-       partire dal XVI secolo.
        seo Civico fra Bologna, l’Italia e l’Europa”, a cura di Paola           Oltre i confini del museo. Alla biografia di ciascuno dei prota-
        Giovetti e Anna Dore, un’esposizione che è un racconto corale           gonisti si affianca la presentazione di un oggetto simbolo, ca-
        della natura complessa del patrimonio storico conservato, lun-          ratterizzato da un forte legame con il personaggio, che ne fu
        go un’ideale linea cronologica che va dal 1522, anno di na-             il collezionista, il donatore, lo scopritore o lo studioso. Poi lo
        scita del naturalista e filosofo Ulisse Aldrovandi, uno dei mas-        sguardo si allarga e dal singolo oggetto si passa a una più
        simi rappresentanti del collezionismo di indirizzo naturalistico        ampia quantità di reperti che restituisce il racconto di un’epo-
        enciclopedico, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, un             ca (raccontami la storia). Le microstorie intrecciate a un deter-
        direttore che compì fondamentali ricerche sulla civiltà etrusca.        minato personaggio e particolari oggetti si inseriscono così in
        Diciotto sono i personaggi “convocati” in questa galleria del           una storia più grande, che spesso travalica i confini cittadini e
        tempo, a cui si affiancano le vicende degli oggetti archeologi-         nazionali e contestualizza i reperti nell’evoluzione del pensie-
        ci, della costituzione e ordinamento delle raccolte, della storia       ro archeologico e della sua applicazione museologica (la con-
        di Bologna e dei suoi istituti culturali. Un racconto a più voci        quista del passato). Da ultimo, una sezione appositamente

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vo lineare simile agli oggetti te-    geometrici della mummia alpi-          one e Leopardi. Le splendide                                in basso
                                                                                                                        EGITTO A BOLOGNA
nuti da figure cerimoniali di-        na nota come “Ötzi”, più o me-         sale che ospitano l’Archivio               La sala dedicata a Luigi
pinte su ceramiche dell’epoca,        no contemporanea delle egizia-         erano destinate alle riunioni                  Ferdinando Marsili
tipo bastoni o batacchi usati in      ne, ma preservata nel ghiaccio.        del Capitolo, il consiglio d’am-                      (1658-1730)
danze rituali. Ambedue i set di                     Margherita Calderoni     ministrazione ospedaliera che               nella mostra in corso:
                                                                                                                          la vetrina che espone
tatuaggi dovevano essere mol-                                                si riunì in questi luoghi fino al             le antichità egiziane
to vividi e visibili, interpretabi-       APERTO A MILANO                    1796. Il salone maggiore, o Ca-                    dello scienziato
                                                                                                                                     bolognese.
li secondo lo stato, il coraggio,        L’ARCHIVIO STORICO                  pitolo d’Estate, era fra i più va-
il culto, la sapienza, la prote-                                             sti ambienti a uso profano del
zione e anche la magia che i ta-                  Sono ora accessibili       XVII secolo. Il Sepolcreto si tro-
tuati volevano far intendere.         nel capoluogo lombardo l’Ar-           va al di sotto della cripta della
«La cosa importante per noi –         chivio storico e il Sepolcreto         chiesa della B.V. Annunciata,
dice il curatore Daniel Antoine       della Ca’ Granda, uno dei più          adiacente all’Archivio, anch’es-
– è che questi tatuaggi hanno         antichi ospedali d’Italia, oggi        sa di epoca secentesca: si stima
trasformato la nostra cono-           Policlinico. L’apertura giunge         che custodisca i resti di circa
scenza delle mummie di Gebe-          al termine di una serie di ini-        150 mila pazienti deceduti fra
lein: ora abbiamo nuovi ele-          ziative intraprese dalla Presi-        il 1637 e il 1695. Lo stesso luo-
menti per capire le vite di que-      denza dello stesso Policlinico         go ha ospitato le spoglie dei ca-
                                                                                                                                 CA’ GRANDA
sti individui così eccezional-        per condividere le bellezze sto-       duti delle Cinque Giornate di             Il monumentale salone
mente conservati». E abbiamo          riche e culturali della Ca’ Gran-      Milano, prima che venissero                      dov’è conservato
anche nuovi indizi sulla pratica      da, un vero e proprio tesoro           traslate nel 1895 sotto il monu-                 l’Archivio storico
                                                                                                                          di uno dei più antichi
dei tatuaggi in tempi preistori-      nascosto al centro della città.        mento dell’omonima piazza.                  ospedali italiani, oggi
ci, che si aggiungono a quelli        L’Archivio storico, la cui co-         Info: www.arsemilano.it                     Policlinico di Milano.
                                      struzione risale al 1637 a opera
                                      dell’architetto Francesco Maria
                                      Richini nell’ambito dell’am-
                                      pliamento della Ca’ Granda, è
                                      un vero gioiello nascosto, non
                                      solo per i documenti che con-
                                      serva, ma anche per il luogo
                                      stesso, ricco di fascino e storia.
                                      Al suo interno custodisce mi-
                                      gliaia di documenti relativi
                                      all’amministrazione ospeda-
                                      liera, dall’anno Mille sino ai
                                      giorni nostri, tra cui spiccano
                                      l’Atto di fondazione, firmato
                                      dal primo duca di Milano
                                      Francesco Sforza (1401-1466),
                                      centinaia di pergamene e lette-
                                      re di personaggi quali Napole-

                                       A BOLOGNA RITRATTI DI FAMIGLIA
                                                                           dedicata (link alla città) coglie gli stretti legami del museo
                                                                           con gli altri istituti culturali cittadini, in primis i musei civici
                                                                           e universitari e le biblioteche, per comporre un ideale circu-
                                                                           ito culturale che continua oltre i confini della mostra e del
                                                                           museo. In questa diversa lettura del passato, trovano nuova
                                                                           vita alcuni capolavori del museo come la situla della Certo-
                                                                           sa (V sec. a.C.), la Athena Lemnia di fidiaca memoria (V
                                                                           sec. a.C.), lo specchio etrusco in bronzo noto come “pate-
                                                                           ra cospiana” (IV sec. a.C.), protagonista di avventurose
                                                                           vicende in età napoleonica. Acquisiscono voce solista, tolti
                                                                           dalla composizione corale delle sale del museo, vasi attici,
                                                                           lucerne romane, compresa quella che lo scienziato bolo-
                                                                           gnese Ferdinando Marsili (1658-1730) usò per le prove di
                                                                           accensione e durata della luce.                 Info: 051.2757211

                                                                                                                                                    9
A CAVALLO DEL TEMPO: UNA MOSTRA A FIRENZE
      Storia di un rapporto millenario. Solo sul finire del IV millennio    due crani equini rinvenuti in Sicilia a Himera, dove nel 480
      a.C., nelle steppe dell’Asia centrale, il cavallo cessò di essere     a.C. i Siracusani sconfissero sanguinosamente i Cartaginesi.
      una preda per intrecciare il suo destino con quello dell’uomo.        Fosse comuni e tombe con i corpi dei caduti sono emerse ac-
      Ora una mostra, “A cavallo del tempo. L’arte di cavalcare             canto a sepolture equine. Gli esemplari esposti presentano mor-
      dall’Antichità al Medioevo”, curata da Lorenza Camin e Fabri-         si ad anello, un tipo di imboccatura nota prevalentemente in
      zio Paolucci nella Limonaia del Giardino di Boboli (dal 26 giu-       area iberica, che confermerebbe la presenza di mercenari ispa-
      gno al 14 ottobre), racconta le mille sfaccettature di questa re-     nici nell’esercito cartaginese: per il V sec. a.C. sono rare le atte-
      lazione. Strumenti per il controllo dell’animale (morsi, filetti,     stazioni di sepolture equine nel mondo greco, ma la risonanza
      speroni, staffe...) sono esposti accanto a opere che ne illustrano    della vittoria di Himera fece sì
      il ruolo fra la prima età del Ferro e il tardo Medioevo. Fa bella     che soldati e cavalli fossero og-
      mostra di sé il carro etrusco di Populonia (inizi V sec. a.C.)        getto di particolari onorificenze.
      appena restaurato: in legno, ferro e bronzo, costituiva un veico-     Fedelmente a fianco dell’uomo.
      lo ad andatura lenta per personaggi di rango.                         Vera sintesi del rapporto fra
      Onori per i cavalli di Himera. Di particolare suggestione sono        uomo e cavallo è una kylix attica
                                                                            a figure rosse del Pittore di Sa-
                                                                            bouroff (attivo nel V sec. a.C.):
                                                                            una dea in trono accarezza un
                                                                            enorme cavallo ornato di tainiai
                                                                            niketeriai, le bende in lana rossa
                                                                            simbolo di vittoria, dove è possi-
                                                                            bile identificare Atena insieme
                                                                            al Cavallo di Troia, emblema dello stratagemma da lei stessa
                                                                            architettato. Nel lavoro quotidiano (esemplificato in mostra da
                                                                            un giogo ligneo dai relitti delle navi di Pisa) come nel gioco,
                                                                            nella guerra come nelle celebrazioni religiose, i destrieri sono
                                                                            sempre presenti. Ultimo fra gli animali addomesticati, il caval-
                                                                            lo ha strappato un ruolo di primo piano nella società e nell’ar-
                                                                            te, grazie alla bellezza e nobiltà innate, che finivano con l’ir-
                                                                            radiarsi anche al cavaliere.                  Info: 055.294883

     nelle due foto sopra
     PROTAGONISTI                                               FRA SARDEGNA E NORDEST
     Due reperti esposti
     nella mostra “A cavallo                                                                       dei Trent’anni dei Viaggi di Archeologia
     del tempo”: cranio                                                                            Viva sempre organizzati dalla rivista
     di cavallo con anello
                                                                                                   insieme ad Agenzia Viaggi Rallo. Ar-
     del morso in bronzo
     all’estremità della                                                                           cheologia Viva era egregiamente rap-
     mandibola (480 a.C.)                                                                          presentata da Giuliano Volpe, presiden-
     dal Parco archeologico                                                                        te del Consiglio superiore dei Beni
     di Himera; kylix attica
     attribuita al Pittore
                                                                                                   culturali e membro del nostro Comitato
     di Sabouroff con Atena                                                                        scientifico. Ha accompagnato il tour l’ar-
     e il Cavallo di Troia                                                                         cheologa Francesca Benvegnù.
     (460 a.C. circa)
     dal Museo archeologico                                                                        Info: 041.980860
     nazionale di Firenze.                                                                         www.archeologiaviva.it

     p. a fronte
     ULTIMO PEZZO
                                 P   ubblichiamo due cartoline dei
                                     viaggiatori di Archeologia Viva.
                                  La prima ci è arrivata dalla Sarde-
     Il grande rilievo            gna, dove il tour ha spaziato in tutta
     di Mitra tauroctonos
     (II-III sec. d.C.)
                                  la parte centro-settentrionale dell’i-
     del Museo Nazionale          sola fra domus de Janas, menhir,
     Romano: è l’esito            tombe di giganti e siti nuragici insie-
     di una ricomposizione        me all’archeologo Nicola Dessì.
     di 59 frammenti,

                                 L
     di cui l’ultimo,               a seconda cartolina ci arriva dal
     con il muso del toro
                                    battistero di Aquileia, una delle
     e la mano del dio,
     recuperato di recente        principali tappe del tour organizza-
     dai Carabinieri TPC.         to fra Veneto e Friuli in occasione
     (Foto MNR - L. Mandato)

10
RILIEVO DI MITRA                  di Mitra, hanno richiamato           bellici, furono portati alla luce
                                                                                                                   APPUNTAMENTO MOSTRE
 L’ULTIMO FRAMMENTO                    l’attenzione degli inquirenti        cinquantasette frammenti di
                                       sul grande rilievo esposto alle      marmo lunense dai quali, una           ■ “Carlo Magno va alla guer-
           I Carabinieri per la        Terme di Diocleziano, in cui         volta ricomposti, riapparve ap-        ra”. Torino - Palazzo Madama.
Tutela del Patrimonio Cultura-         appariva evidente l’assenza          punto la scena di Mitra che uc-        Chiude 16 luglio.
                                                                                                                   Info: 011.4433501
le (TPC) hanno restituito al           della parte con la testa del toro    cide il toro. Mancavano le spal-
                                                                                                                   ■ “Sicilia, il Grand Tour”. Ro-
Museo Nazionale Romano il              e la mano del dio. Presso i La-      le e la testa del dio e altre parti,   ma - Museo del Corso.
cinquantanovesimo tassello             boratori di restauro del Museo       fra cui il muso dell’animale. Il       Chiude 22 luglio.
del grande rilievo in marmo lu-        Nazionale Romano, si è potuta        grande rilievo fu acquisito dal        Info: 06.97625591
nense di Mitra tauroctonos, raf-       effettuare la cosiddetta “prova      Museo Nazionale Romano e               ■ “Ritratti di famiglia. Perso-
figurante il particolare della te-     provata”, ovverosia verificare       collocato nelle Grandi Aule            naggi, oggetti, storie del Mu-
                                                                                                                   seo”. Bologna - Museo Archeo-
sta del toro e della mano sini-        l’effettiva pertinenza del fram-     delle Terme di Diocleziano. In         logico. Chiude 19 agosto.
stra del dio. Il recupero, che ha      mento, che quindi è stato rein-      seguito, grazie ad accordi cul-        Info: 051.2757211
consentito la ricomposizione           serito al suo posto in via defi-     turali fra Direzione generale          ■ “Orienti. 7000 anni di arte
                                                                                                                   asiatica”. Torino - Museo Arte
                                                                                                                   Orientale. Chiude 26 agosto.
                                                                                                                   Info: 011.4436927
                                                                                                                   ■ “Egitto. Dei, faraoni, uomi-
                                                                                                                   ni”. Jesolo (Ve) - Spazio Aqui-
                                                                                                                   leia 123. Chiude 15 settembre.
                                                                                                                   Info: 346.0818030
                                                                                                                   ■ “Ebrei. una storia italiana”.
                                                                                                                   Ferrara - Museo dell’Ebraismo
                                                                                                                   Italiano e della Shoa.
                                                                                                                   Chiude 16 settembre.
                                                                                                                   Info: 0532.769137
                                                                                                                   ■ “Traiano. Costruire l’Impe-
                                                                                                                   ro. Creare l’Europa”. Roma -
                                                                                                                   Mercati di Traiano.
                                                                                                                   Chiude 16 settembre.
                                                                                                                   Info: 06.0608
                                                                                                                   ■ “I Signori de L’Ortino. All’al-
                                                                                                                   ba della città di Velathri”. Vol-
                                                                                                                   terra (Pi) - Palazzo dei Priori.
                                                                                                                   Chiude 30 settembre.
definitiva dell’opera (databile        nitiva: una integrazione im-         per le Antichità, Soprintenden-        Info: 0588.86099
al II-III sec. d.C.), è stato effet-   portante perché vi si focalizza      za speciale per i Beni archeolo-       ■ “A cavallo del tempo. L’arte
                                                                                                                   di cavalcare dall’Antichità al
tuato dal Nucleo TPC di Ca-            l’azione saliente della narra-       gici di Roma e Badisches Lan-
                                                                                                                   Medioevo”. Firenze - Limona-
gliari, sotto il coordinamento         zione mitologica.                    desmuseum di Karlsruhe (Ger-           ia del Giardino di Boboli.
della Procura della Repubblica                                              mania), è stata comprovata l’i-        Chiude 14 ottobre.
del capoluogo sardo. Tutto                                                  potesi – avanzata da uno stu-          Info: 055.294883
è scaturito dal controllo                                                   dioso già a fine anni Ottanta –        ■ “Il Palatino e il suo giardino
amministrativo a un an-                                                       secondo cui un frammento             segreto. Nel fascino degli Hor-
                                                                                                                   ti Farnesiani”. Roma - Foro Ro-
tiquario del Cagliarita-                                                       lapideo (il cinquantottesi-         mano e Palatino.
no, durante il quale i ca-                                                      mo) con il volto di Mitra,         Chiude 28 ottobre.
rabinieri hanno notato                                                          acquisito per donazione            Info: 06.39967700
esposti due frammenti                                                            dal Museo di Karlsruhe,           ■ “L’Arte di donare (Ars donan-
in marmo di verosimile                                                          appartenesse proprio al ri-        di)”. Firenze - Museo Archeo-
interesse archeologico. I re-                                                 lievo ritrovato a Tor Cervara.       logico. Chiude fine ottobre.
                                                                                                                   Info: 055.23575
perti, privi di giustificativi ri-                                          In occasione di una mostra sui
                                                                                                                   ■ “La necropoli alto-arcaica di
guardo alla provenienza, sono                                               culti orientali nell’impero ro-        San Pietro Avellana”. San Pie-
stati sequestrati. La Soprinten-                                            mano – allestita nel 2013 a            tro Avellana (Is) - Museo Civi-
denza ABAP di Cagliari li ha           Ma prima di questo cinquanta-        Karlsruhe – è stato possibile ri-      co. Chiude 4 novembre.
giudicati autentici e riconduci-       novesimo frammento, com’era-         congiungere le varie parti poi-        Info: 087.443131
bili a maestranze altamente            no giunti al Museo Nazionale         ché tutte presenti nella cittadi-      ■ “Archimede a Siracusa”. Si-
                                                                                                                   racusa - Galleria Civica Mon-
qualificate di età romana im-          Romano i precedenti pezzi del        na tedesca. Successivamente il         tevergini. Chiude 31 dicembre.
periale. Mirate verifiche sul          Mitra tauroctonos? La storia è in-   grande rilievo, munito di testa        Info: 0931.24902
web e nella Banca dati dei beni        teressante. Nel 1964, a Roma,        di Mitra, fece ritorno nella sede      Per un aggiornamento in tem-
culturali illecitamente sottratti      località Tor Cervara (sulla via      delle Terme di Diocleziano.            po reale delle mostre in corso
                                                                                                                   in Italia consultare:
gestita dal TPC, relative a opere      Tiburtina), durante un’opera-        Mancava solo il cinquantano-               www.archeologiaviva.it
con rappresentazione del culto         zione di bonifica da residuati       vesimo frammento…
                                                                                                                                                  11
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invito al Festival
Firenze
Archeofilrn

                     (j G I l!J Nlil
i viaggi di
                                              in collaborazione con
                                                                         “ in viaggio con... l’archeologo”                                                programmi e quote complete su
                                                                                                                                              www.archeologiaviva.it www.agenziarallo.it

                                                                                                                                      ALGERIA
                                                                                                                                      I siti UNESCO
                                                                                                                                      Dal 22 al 29 settembre 2018
                                                                                                                                      1° giorno: Roma - Algeri - Constantine
                                                                                                                                      2° giorno: Constantine - Tiddis
                                                                                                                                      3° giorno: Escursione a Lambese - Timgad
                                                                                                                                      4° giorno: Constantine - Djamila - Kalaat Beni Hammad - Bou Saada
                                                                                                                                      5° giorno: Bou Saada - Algeri
                                                                                                                                      6° giorno: Algeri
Foto da AV n. 168

                                                                                                                                      7° giorno: Tipaza - Cherchell
                                                                                                                                      8° giorno: Algeri - Roma
                                                                                                                                      Quota base individuale in camera doppia: € 2.500
                                                                                                                                      Partecipanti: minimo 15 persone
                    DOLOMITI
                    L'archeologia nei Monti Pallidi
                    Dal 1 al 5 agosto 2018
                    Accompagna il viaggio: Francesca Benvegnù
                    1° giorno: Mestre - Agordo - San Simon di Vallada - Alleghe
                    2° giorno: Alleghe - Selva di Cadore - Cibiana
                               - Lagole - Pieve di Cadore
                                                                                                    Foto Wikimedia Commons

                    3° giorno: Pieve di Cadore - Belluno
                    4° giorno: Belluno - Feltre
                    5° giorno: Feltre - Mestre - Rientro libero
                    Quota base individuale in camera doppia: € 840
                    Partecipanti: minimo 15 persone

                                                                                                                                      PORTOGALLO
                                                                                                                                      Lusitania romana
                                                                                                                                      Dall'11 al 19 ottobre 2018
                                                                                                                                      1° giorno: Arrivo a Lisbona
                                                                                                                                      2° giorno: Lisbona - Beja
                                                                                                                                      3° giorno: Beja - Mértola - Evora
                                                                                                                                      4° giorno: Beja - Cromlech di Almendres - Evora
                                                                                                                                      5° giorno: Evora - Conimbriga - Coimbra
                                                                                                                                      6° giorno: Coimbra - Caldas da Rainha
Foto da AV n. 186

                                                                                                                                      7° giorno: Caldas da Rainha - Obidos - Lisbona
                                                                                                                                      8° giorno: Lisbona
                                                                                                                                      9° giorno: Lisbona - Rientro libero in Italia
                                                                                                                                      Quota base individuale in camera doppia: € 1.890
                    LONGOBARDI                                                                                                        Partecipanti: minimo 15 persone
                    Langobardia Maior
                    Dal 13 al 16 settembre 2018
                    Accompagna il viaggio: Francesca Benvegnù
                                                                                             Foto João Carvalho / Wikimedia Commons

                    1° giorno: Arrivo a Verona - Sirmione - Brescia
                    2° giorno: Brescia - Monza
                    3° giorno: Monza - Pavia
                    4° giorno: Pavia - Milano - Rientro libero
                    Quota base individuale in camera doppia: € 730
                    Partecipanti: minimo 15 persone

                    Informazioni e prenotazioni: Agenzia Viaggi Rallo Piazza Ferretto 4, Mestre (Ve) - Tel. 041.980860 agenziaralloweb@agenziarallo.it
                                                     Scheda tecnica e condizioni assicurative riportate sul sito www.agenziarallo.it
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