Caslano Magliaso Ponte Tresa Pura - N. 2 2018
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Pentecoste, il dono dello Spirito Santo al quotidiano La Pentecoste è il cinquantesimo giorno, “la festa delle settimane” come la chiamano i nostri fratelli maggiori nella fede, gli ebrei. Sette settimane dopo Pasqua è la Pentecoste; il tempo di Pasqua che si conclude con la Pentecoste è il tempo dello Spirito, la celebrazione festiva che ringrazia il Signore per averci dato il suo Spirito che è Santo perché di Dio. È la sua stessa vita, è la sua intelligenza, è il suo Amore. È Dio Amore in persona effuso nella nostra vita. È il narratore del libro degli Atti degli apostoli, san Luca evangelista che colloca il dono dello Spirito nel conte- sto della festa giudaica di pentecoste (At 2,1-11). Per- ciò ogni anno a Pentecoste, leggiamo come prima let- tura l’inizio del capitolo due degli Atti degli apostoli, il testo che narra un episodio in cui, si è manifestato lo Spirito di Dio. Luca, autore del libro degli Atti degli apostoli e discepolo di Paolo, ha imparato che lo Spirito rende possibile la legge; il dono dello Spirito Santo è il grande regalo del Cristo Risorto che trasforma il cuore dell’uomo e rende l’umanità capace di fare quello che la legge di Dio ordinava. È la nuova legge nel senso che rende possibile di compiere quello che è stato detto. A Pentecoste, la tradizione ebraica ricorda l’alleanza con Dio, il dono della legge sul Sinai. La celebrazione festiva è molto raccolta, perché dicono gli anti- chi saggi giudaici “il modo migliore per onorare la legge è studiare la legge” in modo da viverla bene. Narra san Luca che gli apostoli erano insieme nel cenacolo, quando avvennero delle manifestazioni teofaniche (che manifestano Dio), un evento simile a ciò che era accaduto al monte della manifestazione divina dopo l’uscita dalla schiavitù d’Egitto, col richiamo del forte vento che scuote il luogo dove erano, le fiamme che entrano in casa con loro per richiamare la teofania del Sinai dove Dio si era manifestato per dare la Legge; adesso lo Spirito Santo che riempie i discepoli compie la legge che era stata data, realizza la nuova ed eterna alle- anza che è la stessa alleanza con un dono in più, che rende capace di viverla nella realtà. L’episodio meraviglioso che segue è che gli apostoli diventano coraggiosi, capaci di testimoniare quello che è successo a Gesù, sono capiti in tutte le lin- gue. Qui è l’inizio di una apertura universale anche se i destinatari erano di ori- gine giudaica, provenivano da tanti luoghi diversi e ognuno aveva una lingua differente. Il miracolo avviene nell’orecchio degli ascoltatori, i quali sentono e capiscono quello che Pietro intende dire. Ed è lo Spirito, l’Amore di Dio che rende possibile la comunicazione; ha aperto le porte e il piccolo gruppo inve- stito di forza nuova, la forza e la potenza dello Spirito Santo è uscito e ha ini- ziato l’evangelizzazione. Mentre siamo chiamati alla nuova evangelizzazione, penso sia urgente riscoprire la bellezza della presenza della potenza rigenera- 2 trice di Dio che è Amore Puro, sempre in atto in tutti i sacramenti che viviamo
dalla nostra nascita nel mistero dal grembo da una donna dolcemente chiama- ta mamma, fino alla nostra nascita alla vita di Dio mediante la sorella morte, al dire di San Francesco d’Assisi. Lo Spirito Santo agisce nella nostra vita; e non solo negli ambiti spirituali per- ché ci dà la grazia per la vita nel suo manifestarsi nella sapienza, l’intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio producendo: “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Ga 5,22). Se sapessimo sotto che autorità fossimo, con l’unzione dello Spirito Santo, parecchie cose in vita nostra cambieranno. Con la potenza di Dio presente nei sacramenti infatti sposteremo i problemi della nostra vita con facilità incredibile, perché con l’Amore si può fare tutto. Possa l’unzione di Dio essere con noi ogni giorno in modo da aiutarci a contri- buire al cambiamento del nostro mondo con una radicale rivoluzione in Amore di Dio l’unica forza che unisce il Padre e il Figlio, famiglia trinitaria della quale siamo entrati a far parte col nostro battesimo. Coscienti dell’urgenza del suo bisogno nella nostra esistenza possiamo fare nostra, ogni giorno questa invo- cazione: - Santo Spirito di fede, perdona il mio dubbio - Santo Spirito di Amore, perdona il mio odio - Santo Spirito di umiltà, perdona il mio orgoglio - Santo Spirito di Dio, iscrivi la tua legge di Amore nel mio cuore - Santo Spirito di Dio, riempimi dei tesori della tua Grazia - Santo Spirito di Dio, illuminami con la tua inspirazione divina - Santo Spirito di Dio, attiva in me la pratica delle virtù - Santo Spirito di Dio, accordami la grazia di tutte le virtù Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la faccia della terra. Amen CALENDARIO INTERPARROCCHIALE Caslano - Magliaso - Ponte Tresa - Pura LUGLIO 2017 CASLANO FESTA PATRONALE DI S. CRISTOFORO Triduo di preparazione (Chiesa parrocchiale) 19 giovedì ore 09.00 S. Messa 20 venerdì ore 09.00 S. Messa 21 sabato ore 20.00 lode vespertina e benedizione eucaristica Festa patronale 22 domenica ore 08.30 S. Messa (Chiesa della Magliasina) ore 10.30 S. Messa in Piazza Lago e Benedizione dei mezzi di trasporto ore 17.30 S. Messa (Chiesa parrocchiale) AGOSTO 2017 Caslano domenica 5, 12, 19 e 26 agosto non c’è la S. Messa delle ore 17.30 in Parrocchia 3
01 mercoledì Pura ore 10.00 S. Messa alla Cappella Mistorni PURA FESTA DELL’ASSUNZIONE DI MARIA 14 martedì ore 18.00 inizio festa, intrattenimenti e apertura cantina 15 mercoledì ore 10.30 S. Messa ore 12.00 Pranzo e pomeriggio ricreativo 14 martedì Magliaso ore 18.00 S. Messa vespertina, vigilia dell’Assunzione di Maria 15 mercoledì ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA (giorno festivo) Caslano S. Messe secondo orario festivo non c’è la messa delle ore 17.30 in Parrocchia Magliaso NON c’è la S. Messa (ore 10.30 S. Messa a Pura alla Cappella Mistorni) Ponte Tresa ore 10.30 S. Messa a Pura (i parrocchiani di Ponte Tresa partecipano alla concelebrazione Eucaristica) 16 giovedì SAN ROCCO Caslano ore 09.00 S. Messa in Contrada San Rocco Ponte Tresa ore 19.45 partenza in processione dalla Chiesa parrocchiale ore 20.00 S. Messa presso l’Oratorio di Barico 18 sabato MAGLIASO ore 18.00 S. Messa in Piazzetta S. Rocco seguirà maccheronata e tombola SETTEMBRE 2018 02 domenica Magliaso ore 10.45 S. Messa alla Cappella di Castellaccio CASLANO FESTA PARROCCHIALE 08 sabato ore 18.30 Inizio della festa sul piazzale della chiesa: cena, grigliate e musica 09 domenica 23a Domenica T.O. ore 08.30 S. Messa (Chiesa della Magliasina) ore 10.30 S. Messa (Chiesa parrocchiale), animata dal Coro Regina Pacis ore 12.30 pranzo sul piazzale della chiesa ore 13.30 tombola ore 17.30 S. Messa (Chiesa parr.) per l’inizio dell’anno scolastico, animata dal Coro San Cristoforo Inizio attività scout a Caslano sabato 09 settembre 2017 per gli attivi sabato 16 settembre 2017 per i nuovi iscritti 15 sabato Magliaso ore 18.00 S. Messa e Adorazione Eucaristica di zona 16 domenica Festa Federale di Ringraziamento 4 S. Messe secondo orario festivo
17 lunedì Caslano ore 20.15 Incontro Gruppo Lettori 23 domenica Caslano Domenica della Parola di Dio 25 martedì Magliaso ore 20.15 Catechesi per adulti, sala Multiuso del Municipio OTTOBRE 2018 Caslano cambiamenti per il mese di ottobre - messe: - lunedì e venerdì, ore 09.00, nella Chiesuola di Mezzo - mercoledì, ore 18.00, nella Chiesa della Magliasina - rosario: da lunedì a venerdì, ore 17.30, nella Chiesa della Magliasina CASLANO FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO Triduo di preparazione (Chiesa della Magliasina) 04 giovedì ore 20.00 Incontro per le famiglie 05 venerdì ore 20.00 S. Messa per le famiglie, animata dal Coro san Cristoforo 06 sabato ore 20.00 Chiesuola di Mezzo: S. Rosario, processione verso la chiesa della Magliasina e benedizione eucaristica Festa liturgica 07 domenica ore 08.30 S. Messa nella Chiesa della Magliasina ore 10.30 S. Messa in Chiesa parrocchiale, presente la statua della Madonna ore 17.00 ricordo del 20.mo di sacerdozio Parroco don Franck S. Messa in Chiesa parrocchiale, animata dal Coro Regina Pacis, segue processione con la statua della Madonna verso la Chiesa della Magliasina (al termine: agape all’esterno della chiesa) 08 lunedì Pura ore 20.15 Consiglio pastorale interparrocchiale 13 sabato Magliaso ore 18.00 NON c’è la S. Messa vespertina Pura ore 18.00 S. Messa e Adorazione Eucaristica di zona 14 domenica pomeriggio le quattro Parrocchie di Caslano, Magliaso, Pura e Ponte Tresa visita della Cattedrale di San Lorenzo a Lugano 15 lunedì Caslano ore 20.15 Incontro Gruppo Lettori 5
20 sabato Caslano ritiro spirituale dei collaboratori parrocchiali a Dumenza 21 domenica GIORNATA MISSIONARIA S. Messe secondo orario festivo Caslano ore 10.30 S. Messa e attribuzione mandato ai catechisti 23 martedì Magliaso ore 20.15 Catechesi per adulti, sala Multiuso del Municipio 28 domenica 30.a Domenica T.O. - S. Messe secondo orario festivo Caslano ore 08.30 non c’è la messa ore 10.30 S. Messa di ringraziamento per anniversari di matrimonio nella Chiesa parrocchiale ore 17.30 S. Messa nella Chiesa della Magliasina NOVEMBRE 2017 01 mercoledì TUTTI I SANTI Caslano ore 08.30 S. Messa (Chiesa della Magliasina) ore 10.30 S. Messa (Chiesa parrocchiale) ore 14.30 Vespri (Chiesa parr.), poi processione al Cimitero non c’è la messa delle ore 17.30 Magliaso ore 10.45 S. Messa in S. Biagio ore 15.00 processione al cimitero Ponte Tresa ore 10.30 S. Messa ore 15.00 Vespri, processione al cimitero Pura ore 09.30 S. Messa ore 14.00 processione al cimitero 02 giovedì COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI Caslano ore 10.00 S. Messa al Cimitero Magliaso ore 15.00 S. Messa al cimitero Ponte Tresa ore 09.00 S. Messa al cimitero Pura ore 10.30 S. Messa al cimitero in caso di cattivo tempo le celebrazioni si terranno in chiesa Statua raffigurante la Madonna Immacolata La Madonna in copertina si trova nella cappella della chiesa parrocchiale di Ponte Tresa. “È una statua lignea (cm. 50 x h. 125, più il dragone che è sotto i piedi h. cm. 36), di ignoto autore del 1700. La statua proviene dall’Oratorio dell’Immacolata della villa de Stoppani (non c’è alcun documento che lo attesti)” (Cfr. Palmissa- no, don Dario. “La Chiesa di Ponte Tresa”. Archivio storico di Ponte Tresa. Vol. 5. Ed. A.S.P.T. Ponte Tresa. 2005. pag. 181) L’immagine della Madonna Immacolata a Ponte Tresa è di una bellezza subli- me. La devozione a questa Madonna, insieme alla Madonna del Santo Rosario, sono le più sentite nella pietà popolare verso la Madre di Dio nel nostro paese. 6 È stata restaurata due anni fa dalla Signora Francesca D’agostino Rei.
“Gaudete et exultate” È la terza esortazione apostolica di Papa Francesco, del 19 marzo 2018, resa pubblica il 9 aprile successivo, il cui tema è la chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Ecco qui di seguito alcuni passaggi: “Rallegratevi ed esultate” (Mt 5,12), dice Gesù a coloro che sono perseguitati o umiliati per causa sua. Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accon- tentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente. In realtà, fin dalle prime pagine della Bibbia è presente, in diversi modi, la chiamata alla santità. Così il Signore la proponeva ad Abramo: “Cammina davanti a me e sii integro” (Gen 17,1). Questa santità a cui il Signore ti chiama andrà crescendo mediante piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la spesa, incontra una vicina e inizia a parla- re, e vengono le critiche. Ma questa donna dice dentro di sé: “No, non parlerò male di nessuno”. Questo è un passo verso la santità. Poi, a casa, suo figlio le chiede di parla- re delle sue fantasie e, anche se è stanca, si siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto. Ecco un’altra offerta che santifica. Quindi sperimenta un momento di ango- scia, ma ricorda l’amore della Vergine Maria, prende il rosario e prega con fede. Questa è un’altra via di santità. Poi esce per strada, incontra un povero e si ferma a conversa- re con lui con affetto. Anche questo è un passo avanti. Per riconoscere quale sia quella parola che il Signore vuole dire mediante un santo, non conviene soffermarsi sui particolari, perché lì possono esserci anche errori e cadute. Non tutto quello che dice un santo è pienamente fedele al Vangelo, non tutto quello che fa è autentico e perfetto. Ciò che bisogna contemplare è l’insieme della sua vita, il suo intero cammino di santificazione, quella figura che riflette qualcosa di Gesù Cristo e che emerge quando si riesce a comporre il senso della totalità della sua persona. Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Molte volte abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occu- pazioni di ogni giorno, lì dove si trova. Sei una consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con one- stà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali. Mi piace vedere la santità nel Popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costan- za per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità della porta accanto, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio o per usare un’altra espressione “la santità della classe media”. Possa il Signore Gesù, il Santo dei santi, santificarci nel vivere la nostra esi- stenza quotidiana con lo Spirito delle beatitudini in cui ci ha lasciato l’impronta da seguire. “Voi sarete santi, come Io, il Signore vostro Dio sono Santo”. Lv 19,2 7
Iscrizione alla celebrazione degli anniversari di matrimonio domenica 28 ottobre 2018 Cognome e Nomi degli Sposi ………………………………………………………………………………………………. Indirizzo ……………………………………………………………………………………………………................................................... Data (giorno, mese, anno) celebrazione matrimonio …………………………………………………….. Telefono …....................................................................... e-mail …....................................................................................... Data ….................................................................................. Firma …......................................................................................... Per ragioni organizzative inviare il tagliando al Parroco di Caslano entro il 30 settembre 2018 don Franck Koffi ESSIH, via Chiesa 2, 6987 Caslano Consiglio Pastorale Interparrocchiale - CPI Lo scorso 5 marzo i membri del CPI si sono riuniti a Magliaso per la seduta prima- verile. Nell’introduzione, Don Pietro ha spiegato il significato della Quaresima. Il rito dello Yom Kippur (menzionato quattro volte nella Torah – Es 30,10, Lev 23,27-31 e 25,9, Nu 29,7-11) è il giorno dell’espiazione dei peccati e della riconciliazione con Yahweh al termine di un periodo di penitenza. Gli ebrei offrivano in sacrificio il capro espiatorio per tutti i loro peccati prima di recarsi al tempio di Gerusalemme. Gesù ha espiato una volta per tutte i nostri peccati (Eb 10). Gesù ha cacciato dal tempio i mercanti e con essi abolito i riti di purificazione, sacrifici e olocausti elen- cati nella Torah. Per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù siamo stati santificati una volta per sempre in questa nuova alleanza, e tramite i sacramenti possiamo godere anche noi della vicinanza con il Signore. Si è poi passati alle varie trattande in programma: - calendario adorazione Eucaristica di zona (vedi sotto) - Domenica 14.10.2018 – visita guidata della rinnovata Cattedrale San Lorenzo di Lugano: Don Franck conferma di aver contattato la persona preposta alle visi- te guidate della Cattedrale e ha riservato con lei la data. Si prevede di recarsi a Lugano con il tram FLP. Il programma dettagliato sarà comunicato in autunno. Prossimo incontro: lunedì 8 ottobre 2018, alle ore 20.15 a Pura Adorazione Eucaristica di zona 2017-2018 Sabato 15 settembre 2018 ore 18.00 – 24.00 Magliaso Sabato 13 ottobre 2018 ore 18.00 – 24.00 Pura Sabato 10 novembre 2018 ore 20.00 – 24.00 Ponte Tresa Sabato 12 gennaio 2019 ore 20.00 – 24.00 Caslano Sabato 16 febbraio 2019 ore 18.00 – 24.00 Magliaso Sabato 16 marzo 2019 ore 18.00 – 24.00 Pura Sabato 11 maggio 2019 ore 20.00 – 24.00 Caslano Sabato 08 giugno 2019 ore 20.00 – 24.00 Ponte Tresa L’orario indicato è quello della S. Messa vespertina, che precede l’inizio dell’adorazione 8
PARROCCHIA 17 maggio 1918-17 maggio 2018 SAN CRISTOFORO 100 anni 6987 Caslano Parroco: don Franck Essih Tel. 091 606 13 61 Mobile 079 628 04 93 E-mail 3otto98@bluewin.ch ORARIO DELLE SANTE MESSE Festivo ore 8.30: chiesa Magliasina ore 10.30: chiesa parrocchiale ore 17.30: chiesa parrocchiale (sospesa in agosto) Feriale Lunedì e venerdì, ore 9.00 chiesa parr. Mercoledì ore 17.30* chiesa Magliasina Auguri, alla nonna Carmen Maspoli *ore 17.30 recita rosario, segue messa Righetti per i suoi 100 anni; il segreto per arrivarci dice lei scherzosamente, CONFESSIONI “occorre lavorare tanto, mangiare poco Tutti i sabati dalle ore 14.00 alle e pregare sempre!” Prima di una fami- 15.00 e anche oltre se necessario glia di 7 figli, figlia di mamma Luigina e di papà Elvezio Righetti, amorevolmente Battesimi in parrocchia custodita dalla figlia Carla, Carmen ha Si possono celebrare durante la mes- un secolo di vita. Grazie a Dio e Auguri a sa domenicale delle ore 10.30 l’ultima nome di tutta la comunità parrocchiale domenica di ogni mese oppure nel di Caslano. pomeriggio della prima domenica del mese alle ore 15.30. Benedizione in famiglia Concordare tempo con il parroco Ccp 69-6984-8 Lugano Parrocchia San Cristoforo 6987 Caslano Ccp 69-4482-8 Lugano Amministrazione chiesa Magliasina 6987 Caslano Col battesimo, le giovani famiglie ringra- ziano per il dono della paternità e della maternità. Il vescovo Célestin Marie in chiesa san Cristoforo il 13 maggio 2018. 9
La terza lettera pastorale del Vescovo Valerio, “un vero grande giacimento per l’anima” La misericordia è essenzialmente l’iniziativa che Dio prende nei nostri confronti e non in primo luogo una nostra opera. Il 23 marzo u.s. alle ore 20,00 S.E. Monsignor Valerio Lazzeri, Vescovo di Luga- no e nostro Pastore, ha presentato la lettera Pastorale inviata ai cristiani fratelli della Diocesi. Sono convenuti nella Sala Parrocchiale di Caslano i Parroci e i fedeli delle Par- rochie di Caslano, Magliaso, Pura e Ponte Tresa, per accogliere, vivere e mette- re in pratica, con i propri limiti, le indicazioni, le sollecitazioni e le raccomanda- zioni del nostro Pastore, interessato al contributo dei presenti. La lettera è l’invito a proseguire il cammino intrapreso quattro anni fa. È l’invito a percorrere il cammino della fede della conoscenza del fluire della vita e ad ope- rare, col conforto del vissuto degli anni trascorsi e con l’aiuto di Dio e di tutti i “fratelli” nella fede, una effettiva rigenerazione e conversione al Vangelo. Siamo invitati a porci in cammino, come Gesù disse agli apostoli posui vos ut eatis, ad attendere il Signore, a cogliere la Sua presenza nel fratello, nel vicino, nell’altro, nell’ultimo. Nel cammino ci è accanto il Vescovo che ci precede, mostra la via gli obiettivi gli ostacoli della realtà nella quale operiamo, le difficol- tà di un cammino veramente cristiano al servizio della Verità e dei fratelli, la fati- ca per affrontare le tentazioni esterne e quelle interne a noi, lo sconforto che può assalirci; indica anche gli strumenti per continuare il cammino con Lui e con la Comunità. Il cammino non è mai quello del singolo: sarebbe un cammino infelice e smarrito. Il Vescovo è fiducioso che il cammino intrapreso continuerà e si pone come pastore che precede il gregge affidatoGli per guidare e confortare tutti con amore e sollecitudine paterna. Esistono limiti strutturali, sociali, economici, culturali che non devono costituire vincoli “alla tensione spirituale buona, da coltivare ad ogni livello della nostra vita diocesana”. Vanno conosciute le diverse realtà parrocchiali e vanno cercate 10
e trovate sinergie per affrontarle concretamente, per un cammino sereno, quieto senza corse, senza affanno, senza tentativi di fuga dalle nostre responsabilità per paura di perdere ciò che abbiamo, i nostri privilegi, le nostre sicurezze. È auspicabile sapere entrare in noi per conoscere le nostre fragilità, i nostri desi- deri, le nostre vocazioni e sapere rinunciare ai nostri egoismi, rimetterci in discussione e dare la nostra piena disponibilità. Riconosciamo il nostro ruolo di “servi umili”: non possiamo portare frutto se non moriamo alle nostre illusioni. La nostra reazione difronte alla difficoltà, ci fa chiudere in noi stessi, ci fa perde- re il gusto della vita, silenzia la nostra intelligenza, la nostra volontà di conosce- re e viviamo nella ignoranza. La non conoscenza comporta la paura. La paura ci toglie il respiro, ci porta a vivere in continua tensione/competizione “non sono migliore dei nostri padri” e non sono migliore del fratello. Viviamo il dramma di Elia che chiede al Signore di prendergli la vita: “improvvi- samente gli appare la vanità di tutto il suo tentativo di primeggiare, di prevalere, di essere migliore dei suoi predecessori”. Isaia quando, nella grotta, si addor- menta cova nel proprio cuore la fiducia nel domani rassicurato dalla fedeltà di Dio e al risveglio l’angelo lo nutre e incontra Dio come “voce di sottile silenzio”. Dopo questa esperienza Elia ritorna a combattere. Diventa, come dice il poeta inglese Nicholson, l’insegna della lotta per la giustizia, il rivoluzionario. La “grotta” rappresenta il luogo da noi scelto per potere dire di non vedere e non sentire nulla, a giustificazione della nostra indolenza, della nostra paura che ci impedisce di camminare se non affannando annaspando incapaci di vedere la via e di trovare percorsi idonei alla maturazione della nostra fede. Ebbene entriamo nella nostra “grotta”. Passiamo la notte nella grotta per trovare riposo, per rientrare in noi stessi. Nel silenzio dell’anima accogliamo il Signore, e, dopo il cibo che è l’ascolto della Parola e l’assunzione dell’Eucarestia, asso- piamoci e gustiamo il calore della Sua presenza per dormire, per sognare e fare riposare i nostri neuroni. Apriamoci alla speranza dell’amore di Dio e, al risve- glio, usciamo da noi. Rinfrancati, dopo avere saziato la nostra fame con l’Euca- restia, prendiamo coscienza del nostro stato e del nostro ruolo di cristiani e operiamo, abbandonando i nostri egoismi, i nostri compiacimenti, le nostre ipo- crisie e, quindi, le nostre sufficienze i nostri rifugi le nostre paure. Ascoltiamo la voce del silenzio, ascoltiamo Dio. Mostriamo a tutti che è bello essere cristiani. Non rifuggiamo le nostre responsabilità, non prendiamo la corsa per lasciare dietro i problemi “perché così è, noi possiamo fare poco o nulla”. Viviamo, allo- ra, quanto ci chiede il Signore in funzione del vaso che ha fatto di noi, di quello che siamo. Apriamoci alle visite del quotidiano che ognuno di noi riceve e che siamo invitati ad accogliere, a capire e a fare nostre senza pensare che non è per noi ma riguarda un altro: è la nostra incapacità all’ascolto all’accoglienza di Dio. La debolezza della nostra fede. L’arroganza che noi possiamo tutto, che l’uomo può tutto da solo. Quando Gesù incontra il malato alla piscina di Betzatà, il malato lamenta la sua infermità e il mancato aiuto da parte degli altri, atteggiamento proprio di chi si affida a sé e agli altri e non a Dio. Gesù lo salva quando lui ha il dono della fede: crede e vuole la guarigione. Dobbiamo credere ma anche volere e chiedere con umiltà, non sperare nell’aiuto degli altri: il vero e unico aiuto ci viene da Dio “se veramente lo vogliamo”, è sciocco porre la propria fiducia nell’uomo. La preghiera ci raccorda a Dio. I monaci del deserto, ci racconta il Vescovo, lavoravano e pregavano durante il giorno, e mangiavano il pomeriggio alle ore 11
15.00, il che consentiva loro di avere le energie per affrontare la notte molto fred- da del deserto. Mangiamo l’Eucarestia cibiamoci della Parola per poter affronta- re le nostre notti fredde, le difficoltà di una società che sembra abbia smarrito il senso della vita, della gioia, dell’amore e mettere nelle mani del Signore le nostre paure e incapacità. Assistiamo alla scomparsa della dimensione religiosa della esistenza. Riprendiamo il ruolo attivo di cristiani evitando che la nostra attesta- zione di non essere “all’altezza”, che la situazione è difficile, inutile qualsiasi nostro intervento, diventi l’alibi per rifuggire le nostre responsabilità. “Cosa possiamo fare per riconoscere e obbedire all’angelo del Signore che ci invita qui ed ora ad alzarci e a mangiare quello che abbiamo a disposizione? Chiede il Vescovo. E risponde: “Occorre tornare a dare qualità umana e spirituale alla vita nel quotidiano, ai nostri contatti ordinari, alla catechesi per i sacramenti, alle celebrazioni domenicali, al ritmo del nostro volgerci regolarmente al Signore con tutta la nostra fatica di vivere e lottare per il bene”. Usciamo da noi stessi, dai nostri egoismi, dai nostri compiacimenti, dalle nostre ipocrisie e quindi dalle nostre sufficienze, dai nostri rifugi e dalle nostre paure. La lettera è un vero grande giacimento per l’anima e per il pensiero e risulta arduo se non impossibile tentare di presentarla in una breve riflessione. Invito tutti a leggere, meditare e vivere il prezioso dono che ci è stato dato dal nostro Pastore. La misericordia, dono di Dio, guidi la nostra vita: siamo capaci di avere miseri- cordia Lino Ferrara Assemblea parrocchiale 2018 Martedì 24 aprile 2018 si è tenuta l’Assemblea ordinaria della parrocchia di Caslano, presieduta da Claude Annen, alla quale hanno partecipato 19 perso- ne. Dopo una breve relazione del presidente del CP Renato Redaelli, che ha illustrato le principali attività svolte durante l’anno 2017, si è proceduto alla pre- sentazione e approvazione dei conti consuntivi con lettura del rapporto della Commissione di gestione (Adriana Jardini e Stefania Buila). La Parrocchia ha chiuso l’anno contabile con una perdita d’esercizio della gestione ordinaria di fr. 6’644.32. Mentre il Beneficio parrocchiale registra un disavanzo di fr. 6’745.55 che va a diminuire il capitale proprio. L’utile della gestione immobili ammonta invece a fr. 154’489.52. Per la chiesa della Magliasina l’utile d’eserci- zio è stato di fr. 2’609.18. I preventivi 2018, approvati all’unanimità, prevedono per la gestione ordinaria un disavanzo per Parrocchia e Beneficio. Conclusi i punti all’ordine del giorno, lo spazio dedicato agli eventuali ha visto un vivace e proficuo scambio di suggestioni, che il Consiglio parrocchiale affronterà nelle sedute dei prossimi mesi. In particolare si segnalano: l’interesse per la salvaguardia delle cappelle votive in territorio di Caslano, il problema della scarsa illuminazione davanti alla chiesa parrocchiale in occasione di eventi particolari, la sostituzione dell’impianto audio della chiesa, una preoccu- pazione per il lampione posato davanti alla chiesuola di mezzo e nuovi progetti edilizi per lo stabile del salone parrocchiale. Il Consiglio parrocchiale tiene a ringraziare le persone presenti che hanno dimostrato il loro coinvolgimento attivo nella vita della parrocchia, fino nelle sue 12 necessità amministrative.
GRAZIE a ARITA … Con la presentazione dei conti consuntivi 2017 la signora Arita Indemini ha ter- minato la sua attività di contabile della Parrocchia di Caslano. In occasione dell’Assemblea ordinaria del 24 aprile 2018, il Consiglio parroc- chiale ha espresso un GRAZIE particolare a Arita Indemini per il suo apprezzato servizio, iniziato nel maggio 2005, svolto con passione e compe- tenza a titolo volontario e a piena soddisfazione dei Consigli parrocchiali che si sono succeduti nei 13 anni di attività. … e buon lavoro a Ida Il Consiglio parrocchiale è lieto di annunciare che la signora Ida Valsangiacomo ha accettato di assumere la carica di contabile della Parrocchia di Caslano. Tutti insieme le auguriamo buon lavoro nella vigna del Signore. La Forza (dei ragazzi) del destino Sul palcoscenico della sala parrocchiale di Caslano ha avuto luogo venerdì 20 apri- le la prima di due rappresentazioni dell’opera di Giuseppe Verdi, La Forza del Desti- no, presentata dai ragazzi del coro San Cristoforo della parrocchia di Caslano. Le bambine e i bambini delle scuole primarie, elementari e medie, una ventina in tutto, hanno mimato i protagonisti e le comparse dell’opera, mentre le voci venivano fornite da persone adulte ai lati del palcoscenico. L’anima della rappresentazione è la Signora Carla Bettosini Bernasconi, direttri- ce del coro, che ha avuto l’idea di far “imparare” ai ragazzi un’opera così impe- gnativa, ne ha curato la regia e la sceneggiatura e soprattutto ha saputo fare un’intelligente sintesi del libretto originale, estraendone i fatti e le scene salienti, senza snaturare la storia e riuscendo a ridurre l’opera, che normalmente dura oltre tre ore, ad una rappresentazione perfettamente comprensibile, nel libretto e nella musica originale fornita da un CD, della durata di meno di due ore. 13
Gli “attori” sono stati tutti attenti e consapevoli dei rispettivi ruoli e han saputo immedesimarsi in essi, riuscendo così a sincronizzarsi egregiamente nei gesti e nella mimica con la voce dei lettori. Frutto di una lunga serie di prove, sopportate con passione e gioia per l’evento che li attendeva. Tutti molto bravi quindi, ma una menzione particolare la merita comunque Martina, che ha impersonificato con grande bravura e sensibilità il ruolo della protagonista femminile dell’opera, Leonora di Vargas, figlia del Mar- chese di Calatrava, in special modo durante l’ascolto della celeberrima “La ver- gine degli angeli”. LT La celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana in parrocchia Ogni anno, aumentano i partecipanti alla santa mensa del Signore; così anche in questo 6 maggio 2018, hanno ricevuto Gesù nel loro cuore e nella loro vita nel sacramento dell’Eucaristia per la prima volta 19 dei nostri fanciulli: Delbosco Serena, Disisto Davide, Dotta Mia, Febbraro Marialuce, Giufrè Manuel, Garrido Montagnoli Giorgia, Imelli Anna, Mantegani Sofia, Mallacrida Ella, Matarise Asia, Mueller Matteo, Pellegrini Gabriel, Roscia Paolo, Salemi Gabriel, Serfilippi Alan, Turco Tobia, Zanini Alessandro, Zotti Sara, Zonccu Gabriele. Visto che si vive di ciò di cui ci si ciba, auguriamo a questi nostri bambini, con l’aiuto dei loro genitori, di vivere veramente di Gesù Amore del Padre che si è rivelato nel nostro mondo per la nostra salvezza. 14
I bambini della prima comunione Visitando il monastero di Cademario, l’accoglienza della comunità con Suor Maria Maddalena Un ricordo bellissimo che rimarrà sempre dentro di noi, l’uscita finale con don Frank e i ragazzi della prima comunione, al monastero delle clarisse di Cadema- rio. Arrivati al monastero siamo stati accolti da una monaca di clausura simpati- cissima e dolcissima, ci ha raccontato dell’incontro con Gesù nei vari momenti della sua vita, prima di prendere la decisione di essere suora di clausura, ci ha spiegato con un sorriso sulle labbra che le sbarre di separazione dalle persone sono un abbraccio infinito verso il mondo. Il suo volto emanava pace e felicità, era come vedere il volto di Gesù, ha risposto a tutte le nostre curiosità sulla loro vita e sul monastero. Abbiamo chiesto e ascoltato fino al momento della preghiera, che abbiamo condiviso con loro, per una decina di minuti, in silenzio (noi non tanto). Qui mi sono resa conto quanto per noi sia difficile stare fermi e in silenzio, calmandoci e liberando la mente da pensieri e problemi di ogni giorno, momenti importanti che servono per ritrovare sé stessi. Ci hanno spiegato che con le loro preghiere, nei vari momenti della giornata, aiutano e ricordano tutti noi, infatti abbiamo scritto i nostri nomi su un foglietto affinché nella preghiera degli anni a venire siano pre- senti sempre i nostri nomi. Alla fine, ci siamo conge- dati con un dolce pensiero. Ester Salemi 15
Cresimandi, genitori e parrocchiani al Santuario di Maccio (Como) Il 12 maggio, con tutti i Cresimandi, Don Franck e i Cate- chisti, ci troviamo alle 9.30 nel piccolo paese di Maccio in provincia di Como, per l’ultimo ritiro spirituale in prepara- zione della Cresima prevista il 20 maggio. Ad accoglierci Don Gigi, un giovane e dinamico Parroco che ci mette subito al lavoro provocandoci con questa domanda: “che cosa è la Misericordia?”. Ognuno dei presenti, ragazzi e adulti, scrivono su un bigliettino la propria definizione: carità, amore, perdono, pazienza, dono, generosità, corda che dall’alto ti innalza dalle tue miserie, ecc. Don Gigi ci conferma che è tutto vero ma che allo stesso tempo è molto di più e cioè Misericordia è il nome di Dio. Dio non si stancherà mai di perdonare le nostre miserie, ci darà sempre una seconda possibilità ma al contempo non ci fa sconti. Per questo motivo il Santuario si chiama “Santuario della Santissima Trinità, Misericordia Infinita” dove non è un errore che la Misericordia sia un sostantivo anziché un aggettivo. Dio, Misericordia lo è sempre all’infinito, senza stancarsi mai e questo per noi uomini è la certezza di venire sempre amati senza ecce- zione. Dopo questa riflessione Don Gigi ci racconta la straordinaria storia di Gioacchino grazie al quale il Santuario di Maccio è diventato famoso. Gioacchino, padre di famiglia e insegnante di musica nel Paese di Maccio, circa 10 anni fa ha vissuto questa straordinaria esperienza: “Gioacchino inizia a sentire delle voci di cui dubita e che lo spingono a rivolgersi a medici specialisti sospettando una malattia nervosa. Viene escluso tutto, Gioac- chino è sanissimo, allora si rivolge al Parroco e decidono insieme di dar seguito a queste voci che gli chiedevano di andare a pregare in Chiesa soprattutto di notte, il parroco gli consegna le chiavi della chiesa. Poco dopo Gioacchino invita chi lo desidera ad andare a pregare con lui e così la preghiera diventa preghiera comu- nitaria alla quale Gioacchino chiede sempre che sia presente un Prete e durante la quale si manifestano eventi miracolosi: dall’altare sorge acqua, simbolo di vita, toccandola con la mano, la mano non si bagna. Diversi eventi miracolosi spingono la Chiesa di Roma a chiedere a Gioacchi- no di scrivere ciò che sente durante le preghiere. Gioacchino pensa di non esserne capace invece, sempre alla pre- senza del Parroco, come un fiume in piena, le parole in poche ore scendono sui fogli riempiendone a decine. Oggi queste pagine sono conservate a Roma e oggetto di approfondite analisi. Il Santuario di Maccio ha mantenuto 16 questa forte vocazione alla preghiera nel
quale ognuno può depositare per iscritto una propria intenzione e settimanal- mente la Comunità di Maccio si ritrova per pregare insieme e invocare queste intenzioni. Al temine di questo affascinante racconto ci spostiamo nel Santua- rio e celebriamo la Messa allietati dalla bellissima voce di... concludendo poi l’esperienza con un pranzo comunitario nel parco giochi di Maccio (foto). Ringraziamo di cuore Raffaella che ha suggerito a Don Franck di effettuare questo ritiro a Maccio che ha colpito profondamente ognuno di noi, in partico- lare i ragazzi, non possiamo che consigliare a tutti questa esperienza vista anche la vicinanza. I genitori dei Cresimandi Seminario di vita nuova per i cresimandi con il Rinnovamento nello Spirito Continua la nostra collaborazione con la parrocchia di Caslano per la prepara- zione alla cresima dei ragazzi. Il cammino si svolge la domenica mattina, prima della messa festiva delle 10.30. Il nostro accompagnamento è unito e rafforza- to dai catechisti della parrocchia, con i quali ogni anno sperimentiamo una bella collaborazione. Impegnati insieme nel progetto comune di portare ai ragazzi un’esperienza bella e forte dello Spirito, quest’anno insieme a Bernardi- no, Felice e Anja, abbiamo proposto il seminario di vita nuova che il Rinnova- mento nello Spirito ha adottato come cammino di conversione e che si conclu- de con una rinnovata preghiera di effusione nello Spirito Santo. Le tappe di questa esperienza sono così proposte: DIO AMORE; IL PECCATO; GESU’ SALVA; LA FEDE; LA CONVERSIONE; GESU’ È IL SIGNORE, LO SPIRITO SANTO E I CARISMI Il cammino termina immediatamente prima della Cresima con la preghiera di effusione nello Spirito, dove il Signore parla ad ogni ragazzo individualmente. La formazione è accompagnata da momenti esperienziali durante i quali si fa esperienza dell’azione dello Spirito. Questo, per aiutare i cuori ad aprirsi a Gesù, alla sua proposta di vita, alla sua fedele amicizia. Ogni anno ci rendiamo conto di come i ragazzi apprezzino questi momenti molto concreti e rimangano impressi nel loro vissuto. 17
Sono stati cresimati quest’anno in parrocchia Beschi Giada, Bettelini Paolo, Bravo Olazo Fernanda, Caldara Stéphanie, Car- ceo Veronica, Catena Loris, Giuffrès Serena, Moretti Lorenzo, Perri Samuele, Pires Roque Lidia, Puttini Ruiz De La Hermosa Paula, Sciacca Moira, Stopper Eleonora, Trotta Virginia Chiediamo insieme al Signore che i semi seminati nei solchi della vita di questi ragazzi possano presto germogliare e diventare alberi frondosi per la gioia di tutti noi e della Chiesa intera. Gruppo Rinnovamento nello Spirito – Bioggio P.S. La nostra preghiera settimanale si svolge presso il Centro San Mauri- zio di Bioggio (vis-à-vis della Chiesa parrocchiale) ogni mercoledì alle 20.45. Siete tutti cordialmente invitati. Per maggiori informazioni: Cesar Martorelli (cmartorelli@hotmail.it) MAGGIO con Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa che raduna tutti in famiglia Qualcosa di nuovo è avvenuto nella nostra comunità parrocchiale nel mese di maggio di quest’anno: si è realizzata la proposta del nostro parroco: portiamo a casa, nelle nostre famiglie, Maria, Madre di Gesù e Madre nostra! Così ogni fine settimana, la piccola statua di legno della Vergine col Bimbo Gesù in braccio, è passata di famiglia in famiglia radunando persone che, con tanta gioia e a turno, si sono rese disponibili ad accoglierla preparando degna ospitalità a Lei e a quanti vi si sarebbero radunati attorno per la recita del Rosario. Meditando gli avvenimenti della vita di Gesù, ogni Ave Maria ci faceva percor- rere la Via della Madre Sua con gli occhi della fede. Pregando gli uni per gli altri 18 e per tutti ci portava a sperimentare una comunione ed un’amicizia reciproche,
favorite anche dall’agape fraterna che seguiva con un semplice rinfresco offer- to dalla famiglia che accoglieva. È stata senz’altro un’esperienza molto positiva che ha generato concordia, conoscenza ed accoglienza e da riproporre negli anni a venire. Una parrocchiana Corpus Domini in piazza lago (31-05-2018) Al piano superiore con Dio Cosa sono il pane e il vino che Gesù ha scelto per rappresentare la sua storia? Sono frutti della terra; nel pane e nel vino, si concentrano le energie del suolo, i minerali, e le energie del Cielo: la pioggia, il vento, la luce, il calore, i raggi del sole, nel campo però non cresce il pane ma il frumento, non cresce il vino ma l’uva; in queste materie, entra il lavoro dell’uomo. Gesù ha scelto come segno della sua storia, dove entra il lavoro dell’uomo. Si concentrano nel pane, le fatiche degli uomini; l’impegno del prendere il creato e renderlo fruibile per la vita dell’uomo. A tavola tutti i commensali pensano alle loro fatiche: i ragazzi adulti ricordano la fati- ca del lavoro nel campo, arato, mietuto, raccolto, sgranato… la mamma ha trasfor- mato i grani in farina, il bambino ha portato acqua dal pozzo… Gesù ha spezzato: 19
prima presa di coscienza ad ogni celebrazione eucaristica: siamo ospiti di Dio. Prendete e mangiate, questo è il mio corpo: questo sono io; io mi sono fatto pane, alimento di vita e di gioia prendete e mangiate. Prendere è il gesto cosciente di chi accetta questa proposta che Lui ti fa di Lui; mangiare vuol dire assimilare; accettare la storia della vita di Cristo donata. Pren- dere e mangiare il corpo di cristo che si è fatto pane, vuol dire dare una risposta a questa domanda che Lui ti fa: vuoi unire la tua vita alla mia Vita donata? Prendi e mangia; compi questo segno e che sia un segno autentico e non un rito di cui forse abbiamo perso in significato. Papa Paolo VI aveva detto: quando presentate quel pane, dite: BEATI GLI INVITATI ALLE NOZZE DELL’AGNELLO. Mangiare quel pane è una proposta d’Amore. Prendete e bevete: il sangue è la Vita e tutti ne bevero. Perché non basta celebrare l’eucaristia una sola volta nella vita e lo facciamo tutte le settimane, non è troppo perdita di tempo? - Si va alla celebrazione eucaristica, per prendere coscienza che siamo amati gra- tuitamente, entrare in questa logica di amore incondizionato e gratuito di Dio; sentirsi amati così come siamo, anche se siamo fragili, peccatori, sapere che siamo amati e che siamo stati colmati di doni gratuiti da essere consegnati gra- tuitamente e con gioia ai fratelli. Se è una perdita di tempo prendere coscienza di questo Amore, allora è una perdita di tempo anche tutti i momenti che gli sposi passano insieme per sintonizzare le loro scelte di vita per gioire del loro reciproco amore. È il momento in cui gioiamo di sentirci amati da Dio. - Quando si va al mare, si perde del tempo a sdraiarsi al sole tutto il tempo a fare niente; chi lo fa pero è convinto che non è una perdita di tempo perché ci si abbronza, si diventa più belli, più forti, rilassati e si prendono meno malattie d’in- verno. Non è stato una perdita di tempo, perché ci si è lasciati illuminati dal sole; andare alla celebrazione eucaristica è fare una cura di bellezza, mettersi davanti al sole che è il Cristo, e se non prendiamo questo solo almeno una volta alla set- timana, diventiamo brutti, pallidi, vuoti di energie vitale… facciamo presto a per- dere il calore dell’Amore gratuito che è il suo. Ci mettiamo ogni domenica di fron- te alla sua Parola, e alla sua Persona che ha donato la vita; ci confrontiamo al suo amore incondizionato e rimaniamo per un po’ di tempo sotto questi raggi della sua testimonianza di Amore; e questa cura fa scomparire molte brutte ferite provocate dal nostro egoismo, dalla nostra avidità, dal nostro orgoglio e ci rende più pronti, più preparati, più capaci di amare. - Malachia 3,20 dice che Dio è quel Sole i cui raggi contengono la potenza di gua- rigione. Gesù vuol dire Dio che salva; ci salve da tutto e nelle nostre case, abbia- mo purtroppo troppi cuori a pezzi e Gesù con la sua visita quest’oggi farà ancora i suoi miracoli di guarigioni; è con questa fede che la celebrazione del Corpus 20 Domini negli angoli dei nostri quartieri hanno un senso di fede e di speranza.
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Nicodème Anani Barrigah-Bénissan Evêque d’Atakpamé N°112/18/VI-D5 Atakpamé, 23 maggio 2018 A Don Franck ESSIH e Comunità Parrocchia San Cristoforo CASLANO Don Franck e comunità, A nome della nostra Chiesa-Famiglia di Dio ad Atakpame, vorrei esprimere a te e alla tua comunità parrocchiale i miei ringraziamenti per la somma di 500 FCH che mi hai consegnato, per i nostri seminaristi. Hai rimesso anche una somma de 500 FCH a SE Mons. Philippe KPODZRO, Vescovo Emerito di Atakpame. Vi prego di gradire l’espressione dei suoi ringraziamenti e l’assicurazione della sua fraterna preghiera. Il Signare vi ricompensi per la votra generosità e per questo aiuto fraterno verso di noi. Mi permetto di affidare alle vostre preghiere la nostra Diocesi e i suoi piani pastorali. Con l’espressione della mia rinnovata gratitudine, mi confermo, + Mons. Nicodème A. Barrigah-Bénissan Vescovo di Atakpamé Evêché, BP 11 Atakpamé (TOGO) Tél. (+228) 24 40 10 71 – Fax (+228) 24 40 11 13 Cpte UTB N°42 0 9259 8500 4000 (Diocèse Atakpamé Economat) evecheatakpame@gmail.com 22
Battesimi – da gennaio ad aprile 2018 • Ray Bianchi, di Serena e Samuel Bianchi • Jasson Lior Gossnitzer, di Cindy e di Franz • Kristel Sauro, di Tina Fattizzo e di Sauro Andrea • Sofia Anna Bortone, di Chiara e Luca Bortone • Azevedo Pereira di Anna Chiara e Claudio Azevedodo Hanno concluso il loro cammino terreno Con le nostre condoglianze a familiari e parenti, invochiamo il Signore della Vita per questi loro cari: “Nella pace, nella luce, Signore fa riposare le loro anime” • Weithaler Cristina 19 febbraio 2018 • Turel Elise 07 marzo 2018 • Steffen-Kurzynski Maria 15 marzo 2018 • Gerber Bruno 22 marzo 2018 • Prattini Adriana 24 marzo 2018 • Steffen Wolfgang 26 marzo 2018 • Gadarian-Gassinger Sieglinde 03 aprile 2018 • Ronconi Rita 03 aprile 2018 • Salvagno Giulia 19 aprile 2018 • Baldauf-Bächtiger Ursula 30 aprile 2018 • Bettelini-Frigeri Maria 04 maggio 2018 • Lischetti-Aimar Elsa 19 maggio 2018 ELENCO OFFERTE - PERIODO 01.01.2018-30.04.18 Pro Opere parrocchiali Maria Pani 100; Cristina Baraschi-Gaia 100; Renato Leoni 50; Verena Chiesa 50; Rosita Ferretti 50; Mirko Barozzi 100; Rudy Aimar 10; Anna Frigeri 20; Beniamino Bordoli 50; Tarcisio e Sandra Gottardi 50; Semira Tarchini 20; Hedwig Boesch-Manser 50; Ida Valsangiacomo 50; Angelo e Anna Montema- rano 30; Eugenia Magginetti 20; Luciana Signorini 100; Wanda Torrente 20; Müller-Kistler 30; Melitta Kestenholz 20; E. Masnari - Berini 30; Babette Harra- dine Schletti 50; Gertrud Pedrini 100; F. e G. Bizioli 30; Lindo Pippi 30; Susanna Deidda Boller 100; Domenico e Rose Marie Surace 25; Verena e Eolo Monico 50; W. Macchi 100; A.Dr.E.L. 5; Sonja Selva 50; Luigino Conza 50; G.P.F. Bal- melli e B. Balmelli 100; Margherita Teocoli 30; Raffaella Lavagnino 50; Marion Dworak rif.: in ricordo della mamma 100; E. Casanova e I.R. Casanova 50; D. e F. Laghi 300; Offerte per celebrazione battesimi 150. Pro Bollettino parrocchiale Maria Pani 20; Antonio Terraneo 30; Verena Chiesa 50; Alberto e Nadia Jardini 100; Rosita Ferretti 50; Roger Annen 20; M.P.Caslano 30; Renata Bacchini 20; Laghi 70; Giacomini Gianpietro 50; Hedwig Boesch-Manser 50; Fam. Gindro 23
30; Valeria Maina 30; Antonio Bettosini 50; Angelo e Anna Montemarano 40; Andrea Sciolli 50; Marie-Louise Vuffray 50; Vittoria Spinella 20; Fritz e Margrit Berger 30; F. Ostini 20; Elisabeth Ryser 20; F. e L. Maina 30; Cecilia Engeler 100; Sonja Selva 40; Pietro Feola 20; Luana Barbareschi 20; Delia Romano 15; Carla Valentinuzzi 20; Carmen Maspoli e Carla, Ivo e Carlo Fusi 50; E. Adami 20; Claudia Riva 30; Zapafe SA Osteria Battello 50. Pro Salone Parrocchiale Angelo e Anna Montemarano 30; F. e L. Maina 30; Gian Filippo e Annick Schmid 50; Carmen Maspoli e Carla, Ivo e Carlo Fusi 50; Marco e Fulvia Mariatti 100. Pro Chiesa della Magliasina Olivella Bettosini 50; Ombretta Passera 10; Peter e Milva Laghi 25; Anna Frigeri 20; Guy e Jannine Burruat 20; C. Bettelini 50; N.N. 200; E. Hungerbühler 20; N.N. 200; Salvatore Disisto 100. 24
PARROCCHIA SIAMO ONLINE SAN BIAGIO TROVATE UNA COPIA DEL Via alla Chiesa BOLLETTINO ALL’INDIRIZZO magliaso.ch Il Comune Bollettino 6983 MAGLIASO parrocchiale Parroco Assemblea don Pietro Pozzi della Confraternita Tel. 091 606 68 23 L’annuale Assemblea ordinaria della Mobile 079 331 42 31 Confraternita dell’Addolorata si è te- E-mail p.pozzi@ticino.com nuta il 3 febbraio 2018 in Chiesa Par- rocchiale. Secondo l’ordine del giorno esposto a tempo debito all’Albo par- ORARIO DELLE SANTE MESSE rocchiale sono stati trattati e approvati: - il verbale dell’ultima Assemblea Festivo - i conti dell’esercizio 2017 S. Messa della vigilia: ore 18.00 - revisori per l’esercizio 2018 riconfer- Domenica e festivi: ore 10.45 mate le signore Franca Matti e Bruna Tomasini. Feriale Chiesa di Caravaggio Fino alla chiusura dell’Assemblea nes- Lunedì, mercoledì, venerdì ore 8.30 suno si è annunciato per l’incarico di Priore per il 2018. Per il 2019 si pro- CONFESSIONI pongono invece Donata e Renato Co- Per chi lo desidera, è data la possibi- sta in occasione del loro 30. anniver- lità di accostarsi al Sacramento prima sario di matrimonio. dell’inizio delle S.Messe Come deciso dall’Assemblea del 25 febbraio 2017 la celebrazione della Festa si svolgerà interamente al mat- Banca Raiffeisen tino con le lodi, la S. Messa e la pro- cessione. Si propone di iniziare alle della Magliasina 10.00 invece che alle 10.30 per non 6987 Caslano terminare troppo tardi, Don Pietro è CH47 8031 7000 0019 6177 1 invece dell’avviso che se ci si attiene Consiglio Parrocchiale Magliaso all’essenziale i tempi non si dilatano via Chiesa eccessivamente. 6983 Magliaso Per dare nuova vita alla Confraternita si cercano nuove e vecchie idee, vie- ne per esempio proposto di convoca- re personalmente per l’Assemblea le Consorelle e i Confratelli che danno il loro contributo annuale (quest’anno sono circa settanta) in modo da coin- volgere più persone. Come ormai bella e simpatica consue- tudine la Confraternita di Pura ci ha esteso l’invito alla gita annuale da loro organizzata per il 1. maggio. 25
Alle 19.20 il presidente del giorno, signor Giorgio Zanetti, dichiara terminata l’As- semblea. Dopo l’Assemblea il nostro Coro, diretto dalla maestra Renata, ha deciso di rico- prire per quest’anno il ruolo di Priore. Una bella iniziativa che coinvolge giovani coriste affiancate dalle più esperte. Questa è una bella speranza per il futuro. Festa dell’Addolorata 2018 Domenica 18 marzo il Coro di Maglia- so ha avuto l’occasione di partecipa- re alla S. Messa della Madonna Addolorata in veste di Priore. Con gioia abbiamo accettato di ricoprire questo ruolo che ha riportato alla nostra mente la grande devozione che la nostra gente, fino a pochi decenni fa, aveva verso questa cele- brazione. Ci siamo ricordati come il giorno dell’Addolorata fosse importante e significativo per la comunità, solenni- tà alla quale nessuno mancava, e pure di come il ruolo di Priore fosse allora ambito. Oggi tutto è cambiato e forse per molte persone questa ricor- renza non suscita più particolare par- tecipazione, ma a noi ha permesso di riscoprire il vero significato della celebra- zione: riflettere, in tempo di Quaresima, sull’importanza di Maria Addolorata ai piedi della croce. Il tempo non è stato clemente per cui la processione non ha potuto aver luogo, così come il previsto aperitivo sul sagrato della chiesa. Questo non ci ha demoralizzato e, dopo la S. Messa, che ha visto una buona partecipazione di fedeli, ci siamo recati al pranzo in un clima festoso. Con noi molti parenti e amici; è stato un bel momento conviviale. Ringraziamo chi ha partecipato e in particolare don Pietro per averci accompa- gnato durante tutta la giornata. Renata “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce” L’arte e la cultura nelle sue diverse forme possono arrivare a noi (Magliaso) senza lo sfarzo delle grandi sale della città. Così è stato per l’evento di Quare- sima presentato nella Chiesa di San Biagio. Musica, prosa, scultura si sono intersecati diventando preghiera. Il dramma di Cristo sulla croce è stato commentato da Padre Marco Finco, un francescano 26 che ha accompagnato la musica di Haydn eseguita dall’Ensemble Rosetum –
La Nuova Cameristica. Sette piccole sculture, eseguite dall’artista Marcello Chiarezza, ognuna legata ad una parola sono state poste sull’altare: una scala che sale verso il cielo, la mano insanguinata che porge una rosa, la croce davanti al Tabernacolo a ricordarci l’agnello sacrificale, morto in croce per noi… La musica calma e riflessiva dell’inizio del concerto ha lasciato il posto all’ultima e unica parte concitata, dove il compositore evoca il terremoto che seguì alla morte di Cristo e sull’altare è stata posata l’ultima scultura: il tempio squarciato. Narra Matteo: “Ed ecco, il velo del tempio si scisse in due parti dall’alto al basso, la terra fu scossa e le rocce si spaccarono, i sepolcri si aprirono… coloro che facevano la guardia a Gesù dissero: “Veramente costui era Figlio di Dio”. Il canto all’Addolorata accompagnato dall’orchestra ha chiuso la serata. Grazie a coloro che hanno offerto alla nostra Comunità questo momento di riflessione prima della Santa Pasqua. La Madonna della Buonanotte Confraternita del 1512 Bernardino Luini SS. Sacramento di Pura e dell’Addolorata di Magliaso - 1. maggio 2018 Difficile ricordare tutte le sensazioni provate in una giornata così densa di cultura e spiritualità. Il Duomo di Milano, maestoso con le sue statue, le guglie, i pinnacoli che l’adornano all’esterno, la Madonnina tutta d’oro là in alto che spazia sulla città. La porta in bronzo con rilievi, il cui tema è: “Storia della vita di Maria”. L’interno che custodisce, secondo la tradi- zione, un chiodo della croce di Cristo, le vetrate colorate, la croce innalzata al centro. 27
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