MA-KE - LA RINASCITA DEL RETAIL - Retail - Cean SPA
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EDITORIALE CON LO SGUARDO FISSO INDICE Direttore responsabile Paola Armenia Hanno collaborato Barbara Trigari, Mariano Bella, Luciano Mauro SULLA STRADA... Coordinamento editoriale Stefania Panetta Progetto grafico Cean Contatti marketing@cean.it Foto Cean, AdobeStock, Unsplash INNOVAZIONE Innovazione fa rima con conoscenza 4 Il paradosso dello scaffale 6 CONSUMI La IV gamma conquista i consumatori Il ruolo del reparto ortofrutta (Di Barbara Trigari) 8 Occuparsi di retail è un po’ come guidare: per la maggior parte del ortografico, ma di un termine che racchiude in sé un significato tempo il tuo sguardo è fisso sulla strada, ma c’è una frazione di profondo, forse radicale. Come sarà il 2019 per i redditi e i consumi degli italiani? (Di Mariano Bella) 10 secondo in cui i tuoi occhi si spostano sullo specchietto retrovisore #Light: Gli alimenti che alleggeriscono solo il nostro portafoglio 12 per guardare ciò che ti sei lasciato alle spalle. Per quanto riguarda la tecnologia è importante legarla al business aziendale, senz’altro sotto la voce “costi”, ma anche nella colonna Vogliamo dirigerci con determinazione verso il nuovo anno “opportunità”. Ci avete mai pensato che l’aiuto della digitalizzazione guardando avanti, ma vogliamo anche continuare a guardare nello e il conseguente incremento della produttività aziendale andrà MARKETING Starbucks La sirena a due code che ci ha insegnato a sognare 13 specchietto retrovisore ogni tanto, perché è la strada passata a darci ad impattare sensibilmente anche sui prezzi? E che la nuova la rotta per quella che stiamo percorrendo e per quella futura che si concorrenza non si batterà più sul prezzo, ma solo e unicamente Da zero a SEO: la cassetta degli attrezzi per la tracciabilità 14 nasconde dietro l’angolo. sulla qualità? E che l’abbattimento dei confini territoriali e logistici A che punto si trova il neuromarketing in Italia? 16 comporterà un aumento esponenziale dei competitor? Di fatto i La composizione del retail 4.0 è una delle tematiche di cui più si è canali distributivi sono sempre più trasversali, ecco perché non ci discusso nell’ultimo anno. A questo termine sono state abbinate stupisce più, ad esempio, che la Mercedes apra un concept store in più parole che hanno seguito trend che sono andati via via a cui la vendita del merchandising di marca è abbinato al consumo di ADDETTI AI LAVORI Le tre R dell’economia circolare 18 consolidarsi. Uno di questi è proprio l’omnicanalità che ha già cibo e bevande. ispirato molti dei nostri articoli. Rendering 3D: non c’è spazio per l’immaginazione 20 Emergeranno nuove realtà distributive. Questa è la rateilizzazione. Si è parlato molto di tecnologia, così come di big data o personalizzazione, ma di come questi elementi abbiano modificato o Noi continuiamo il nostro viaggio con un occhio fisso sulla strada, stiano influenzando i classici processi distributivi se ne è parlato in perché l’innovazione è un viaggio che non ha mai fine. PREVIEW Annual Report 2018 & Sblocknotes 2019 22 maniera superficiale, forse perché si tratta di un processo ancora in corso. Scendendo più nello specifico, abbiamo individuato due trend ben specifici che secondo noi stanno portando a cambiamenti importanti e si tratta della proporzione tra business e tecnologia e della rateilizzazione. Si, avete letto bene non si tratta di un errore 2 MA-KE Retail MA-KE Retail 3
INNOVAZIONE Quasi sempre per trovare informazioni at- Irritabile — il consumer ha un’arma potente tendibili andiamo a ricercarle nel nostro set- nelle sue mani. Se l’azienda sbaglia qualcosa, tore quando in realtà molti spunti ci sono of- ha la capacità di dare sfogo alla sua frustrazio- ferti anche da settori merceologici differenti. ne sul palco più grande del mondo: il web. Ne abbiamo avuto un esempio pratico alla con- ferenza dedicata all’osservatorio sul neuro- Infedele — non c’è più una fedeltà di marca marketing a Milano. In quell’occasione è stata fornita una testimonianza da Davide Zandini, Imprevedibile — è molto difficile anticipare i responsabile marketing & comunicazione in suoi comportamenti futuri. Innovazione Piaggio. Quello che ci ha incuriosito è come la fascia di clienti che più dovrebbe essere inte- ressata all’acquisto di un motorino, i giovanissi- Come deve rispondere allora un’azienda per af- frontare questo approccio? fa rima con mi, è anche quella che invece si fatica maggior- mente a conquistare. Perché, ci siamo chiesti e la risposta ci ha lasciato a bocca aperta: i 1. IMPULSIVITÀ Essere coinvolgenti conoscenza ragazzi non vogliono disconnettersi. Piuttosto che perdere l’occasione di rispondere subito, di reperire subito informazioni, insomma di usare 2. INFLUENZABILITÀ Essere credibili ...del proprio lo smartphone, decidono di utilizzare i mezzi pubblici anziché stressare i genitori per avere il motorino. 3. IMPAZIENZA Essere veloci cliente, Parole forti che però ci danno una chiara idea di come la realtà fisica e virtuale stiano diven- tando davvero indistinguibili preparando un ter- 4. INFORMAZIONE Essere trasparenti ovviamente reno di azione per le aziende che risulta essere sconfinato. Il nuovo tipo di consumatore è stato definito come un “bambino informato”. 5. INFEDELTÀ Essere coerenti Questo perché la caratteristiche principali del Di: Cean consumer sono: 6. IRRITABILITÀ Essere onesti — Essere impulsivo — Essere influenzabile — Essere impaziente 7. IMPREVEDIBILITÀ Essere, a propria volta, informati — Essere informato Se di questi elementi escludiamo tempora- Se ci focalizziamo su tre aggettivi, (coinvolgen- neamente l’essere informato, possiamo notare ti, veloci e informati), vediamo come abbiamo come le altre tre siano caratteristiche tipiche di appena fornito la definizione di “digital”; tutto il un bambino che, se vogliamo ancora approfon- resto fa parte di valori aziendali. dire, ha ulteriori peculiarità essendo: 4 MA-KE Retail MA-KE Retail 5
INNOVAZIONE Una signora si trova di fronte al banco dei Management alla Business School della Colum- Ci sono però degli elementi che in automatico sul mercato. surgelati. Apre la porta e prende una confezione bia University) e di Mark Lepper (docente di psi- restringono il nostro campo visivo: Se il brand è conosciuto e il prodotto è in offer- di filetti di merluzzo. Chiude la porta, ma non si cologia alla Standford University). Il test consi- ta, nella nostra testa scatta immediatamente la muove, continua a fissare il murale refrigerato. steva nel presentare un tavolo con 24 barattoli IL PACKAGING: conclusione: è un affare da prendere al volo. Riapre la porta, posa la confezione appena pre- di marmellate diverse, alternato ad un secondo se non ci piace la confezione, quel prodotto sa e ne prende una di filetti di nasello. Richiu- tavolo con solo 6 confezioni. Il 60% dei clienti si viene escluso immediatamente. È vero, si trat- Ecco quindi il piano d’attacco per il retailers: de la porta, ma non sembra convinta della sua è fermato di fronte al tavolo con più scelta, ma ta di uno shampoo, ma se il pack risulta troppo scelta. Sbuffa, riapre la porta e posa la confe- solo il 3% ha effettivamente acquistato la mar- spoglio o poco gradevole alla vista, automatica- 1. Semplificare la scelta zione di Nasello. Richiude la porta, si gira verso mellata. Al contrario, il tavolo con solo 6 barat- mente lo considereremo un prodotto di scarsa 2. Categorizzare i prodotti (soprattutto nel caso PIÙ CRESCONO LE Il paradosso lo scaffale alle sua spalle e afferra frustrata una confezione di tonno in scatola di una nota marca. toli, sfiorò il 30% delle vendite dei consumatori. Il paradosso della troppa scelta non è solo qualità. di ecommerce dove orientarsi tra le varie offerte risulta a volte difficile) ALTERNATIVE PIÙ LA SCELTA, Non sempre la libertà di scelta porta ad es- una bella teoria, ma riveste una grande impor- LA FUNZIONE: 3. Guidare la scelta del cliente (con strategie di INVECE DI LIBERARE, dello scaffale sere liberi. Secondo lo psicologo americano Barry Schwartz l’estensione delle opportunità, non può che condurre ad una vera e propria pa- tanza per marketer, e-commerce manager e venditori. Vi sono infatti degli elementi che pos- sono spingerci a scegliere un prodotto piuttosto i nostri capelli sono ricci. Ne consegue che tutti quelli pensati per i capelli lisci saranno esclusi. Idem quelli per i capelli colorati nel caso in cui i comunicazione ad hoc) Ci sono molti libri che insegnano agli imprendi- DEBILITA. SI INNESCA ralisi. che un altro, nonostante sia difficile capire se nostri non lo fossero. tori come differenziarsi. E pur desiderando tutti INFATTI UN MECCANISMO PER È questo il paradosso della scelta. In pratica più effettivamente sarà il prodotto che fa per noi. di diventare mucche viola (vedi “Purple Cow” di opzioni abbiamo di fronte, più cresce la nostra Facciamo un altro esempio: ci troviamo nel IL PREZZO: Seth Godin, il manuale per eccellenza del mar- CUI LA PAURA DI SCEGLIERE propensione a non scegliere nulla per la paura di sbagliare. reparto shampoo di un supermercato. Di fron- te abbiamo una quantità piuttosto consistente questo è un fattore davvero importante. In uno scaffale pieno di prodotti il nostro sguardo si fo- keting pubblicitario) ci rendiamo sempre più conto di come in realtà non sia così semplice UN PRODOTTO, LASCIANDONE Di: Cean Il luogo in cui più spesso si mette in scena di possibilità, vi sono shampoo mirati per la ti- calizza prima sul prodotto evidenziato dal clas- essere “diversi”. UNO CHE POTEVA ESSERE questo paradosso è proprio il supermercato. pologia di capello, per la struttura, per il colore sico cartellino promozionale. Solo dopo aver A dirla tutta ce la fanno solo in pochissimi e Quando entriamo in un punto vendita, la pri- o per la piega con cui desideriamo asciugare i valutato quello, e nel caso in cui non ci abbia in quei rari casi il risultato si ottiene osservando MIGLIORE, CI PORTA A NON ma cosa che notiamo è la varietà di colori. Una quantità sconfinata di prodotti ci sfila davanti capelli. soddisfatto, allora passiamo agli altri. Il prezzo poi è relativo. Non significa che il prez- il cliente e i suoi comportamenti e non seguen- do la concorrenza. SCEGLIERE AFFATTO. e noi non possiamo fare altro che muovere gli zo più basso diventi la nostra scelta, perché occhi all’impazzata spostando il nostro sguardo anche un prezzo troppo basso potrebbe indur- da un’etichetta all’altra. ci a pensare che si tratti di un prodotto sca- Proprio in un supermercato si è tenuta la ri- dente. Il giusto mix è portato dal prezzo unito cerca effettuata da Sheena Iyengar (docente di ad un brand che abbia una posizione rilevante 6 MA-KE Retail MA-KE Retail 7
CONSUMI La IV gamma L’ORTOFRUTTA NEI DISCOUNT I numeri lo confermano: secondo il Macfrut Anche qui l’italianità è importante, chiaramente Consumer’s trend, nel 2016 l’ortofrutta acqui- sottolineata e pubblicizzata, Lidl in testa, pro- Il discount all’italiana funziona, nuovi store stata nel canale discount è cresciuta del 13%. prio perché non è italiano. Anche Aldi si è messo conquista i conumatori made in Italy aprono in continuazione e gli stra- Non è solo una questione di quantità, ma anche al sicuro grazie alla collaborazione con insegne nieri approcciano il mercato con formule stu- di qualità: tutte le insegne vendono anche lo italiane della GDO. diate ad hoc, magari in collaborazione con re- sfuso, che soprattutto in questo canale rassi- MD, Todis e Penny Market ancora di più, essen- Il ruolo del reparto tailer nostrani. cura il cliente rispetto alla possibilità di trovare do italiani. Analogo discorso si può fare per la In tutti i casi l’ortofrutta è un reparto chiave, “fregature” in una confezione poco trasparente, stagionalità, acquistando la merce da produtto- occupa molto spazio e viene posizionato all’in- e dunque spinge all’acquisto. ri vicini per ottimizzare freschezza e logistica. ortofrutta gresso del negozio. Di: Barbara Trigari hanno raggiunto le 5,87 milioni di tonnellate, secondo i dati Cso Italy aggiornati ad agosto, +3% rispetto a gennaio-agosto 2017: — La frutta cresce dell’1%, pari a un totale ac- quistato di 3,2 milioni di tonnellate; — Gli ortaggi trainano in attivo del 4%, in tutto 2,6 milioni di tonnellate acquistate. In questo scenario la IV gamma conquista i consumatori, soprattutto quelli della gdo Lo dice la ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza “Il posizionamento dei prodotti vegetali freschi e pronti all’uso nella di- stribuzione moderna” dello scorso marzo. Secondo l’indagine che ha coinvolto 600 fami- glie la IV gamma piace perché dà varietà, qualità e servizio. Il packaging pratico guadagna così il 30% dei consensi delle famiglie, probabilmen- te anche in funzione del consumo fuori casa di questo tipo di prodotti. La qualità, secondo la ricerca, è legata in ma- niera diversa a una serie di aspetti: — L’italianità della materia prima (53%) — I controlli nel processo produttivo (33%) — La tracciabilità di filiera (31%) Nel campo dell’innovazione, molte insegne han- no arricchito l’offerta con succhi, estratti, pro- dotti per vegani in murali refrigerati o anche preparati al momento. Un altro aspetto: non sempre i consumatori sono completamente onesti quando rispondono alle domande di chi fa ricerche di mercato. Il feedback dei retailer infatti, dice che il prezzo invece conta, eccome, Il ruolo del reparto ortofrutta è cambiato biglietto da visita dell’insegna. anche se va letto nella prospettiva di un rap- molto negli ultimi anni. I consumatori, in generale, optano per la mul- porto qualità/prezzo. Non dunque cifre basse, Il primo cambio di rotta è avvenuto nel 2015 ticanalità e tendono a legarsi all’insegna che of- quanto la ricerca del massimo del servizio al quando SG Marketing rilevò la tendenza a ridur- fre loro un reparto ortofrutta che considerano minor prezzo tenendo come riferimento il costo re i consumi di carne in favore delle proteine di valido. di un pasto: che valore do al mio pranzo o alla origine vegetale e in particolare di legumi, frutta Il Fruit Logistica Trend Report 2018 guarda mia cena? Barbara Trigari Giornalista freelance, le startup e l’innovazione legate a ha collaborato con le riviste InSound, e verdura. Il supermercato rimane il luogo pre- invece al 2030 e rileva dati incoraggianti: L’ortofrutta insomma sembra di gran moda e fi- si occupa di retail dal 2000, quando retail e largo consumo, la sostenibilità, Strumenti Musicali, Backstage, BigBox, ferito in cui acquistare frutta e verdura perciò nalmente si comincia a progettare anche come ha cominciato la collaborazione con la l’andamento dei mercati/reparti nei Connessioni in ambito tecnico musicale e gli operatori del settore si sono accorti veloce- — I consumi cresceranno passando dal 3% del comunicarla. rivista Gdoweek, e successivamente con pdv, le strategie dei retailer. Collabora dell’integrazione di sistemi, collabora per mente del cambiamento e hanno reagito tra- 2015 al 6% del 2018 il mensile edicola Mark Up. Segue gli su carta, digitale e in video anche con le la cucina di redazione degli Scenari de Il sformando il reparto da una funzione di servizio — Cresceranno i consumi outdoor di questi ali- sviluppi di nuovi format, le applicazioni riviste Sicurezza, Crc-Come Ristrutturare Sole 24 Ore. a una di rappresentanza: l’ortofrutta diviene il menti. Intanto, nel 2018, i consumi “verdi” tecnologiche per il punto di vendita, la Casa, Apparecchi Elettrodomestici, 8 MA-KE Retail MA-KE Retail 9
CONSUMI Come sarà il 2019 per Spesa alimentare vs consumazioni fuori casa: con reddito basso prevale il food; con presenze turistiche e convivialità elevate, crescono le consumazioni fuori casa - 2017 ELABORAZIONI UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO SU DATI EUROSTAT i redditi e i consumi degli italiani? Di: Mariano Bella È una domanda che certamente si pongono incremento della quota per consumazioni fuori al di sopra del 20%, una percentuale in alcune gli operatori del settore retail, perché cogliere casa dal 6,1% al 7,8%. ripartizioni, soprattutto al Sud, più che doppia correttamente i segnali delle tendenze future Questa tendenza è attesa protrarsi negli anni rispetto al 2007. può marcare la differenza in un mercato sem- a venire. A meno che mutamenti radicali nella Ridurre la qualità significa certamente ac- pre più price-taker per le imprese, caratterizza- politica interna e internazionale non margina- quistare prodotti in fascia di prezzo inferiore, to dalla comparsa di nuovi canali di vendita che lizzino il nostro Paese rispetto ai flussi di tu- che equivale a minori ricavi unitari per i retai- competono con gli spazi fisici tradizionali. rismo incoming attesi crescere per almeno i lers. Questo diviene dunque un dato di fatto Fare previsioni e farle correttamente è di- prossimi 20 anni. oggettivo che deve essere considerato dalle venuto un esercizio eroico per gli economisti, Provando a stringere ulteriormente l’inqua- imprese per riposizionarsi sul mercato e rimo- poiché il contesto fortemente globalizzato, la dratura sull’Italia, c’è un altro interessante ele- dulare la propria gamma di offerta: l’obiettivo mobilità elevata dei fattori produttivi e l’accre- mento che scaturisce da un’analisi di lungo pe- per l’imprenditore non cambia, resta sempre sciuto peso delle variabili finanziarie sull’eco- riodo dei comportamenti di spesa delle famiglie quello di massimizzare il profitto, purché lo si nomia reale rendono quasi impossibile effet- italiane relativi ai consumi alimentari, rappre- faccia intercettando in modo corretto i segmen- tuare una previsione certa. sentati nella figura 2. ti di domanda, in modo da riuscire nel contempo Se, ad esempio, guardiamo al ventennio Se valutiamo il decennio intercorso tra il 2007 a rimanere competitivi e in grado di fronteggiare 1997-2017, che raccoglie gli elementi del pas- e il 2017, notiamo che la prolungata fase di sta- le sfide di un mercato sempre più aperto e con- saggio all’euro e poi della crisi e della succes- gnazione-recessione ha modificato i comporta- correnziale. siva inversione del ciclo, guardando a come si menti di spesa per il food secondo un processo Questo esempio chiude il cerchio tra analisi Quando la crisi modifica strutturalmente le preferenze del mix quantità/qualità per la spesa del food sono modificati i comportamenti di consumo che gli economisti chiamano di isteresi, cioè di micro e macro. È di tutta evidenza che la dop- relativamente al comparto del food e a quello una modificazione che si consolida e diviene pia grande crisi ha comportato una riduzione ELABORAZIONI UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO SU DATI ISTAT dei pasti e delle consumazioni fuori casa - vale (probabilmente) irreversibile. della qualità media del food per l’alimentazione a dire la ristorazione – emerge una relazione In pratica, nel 2017, pur dopo un triennio di ri- domestica (come testimoniato dal boom del- per cui a più elevate quote di spesa dei prodotti presa dell’economia, la percentuale di famiglie le vendite presso i discount). E il fatto che l’I- alimentari si contrappongono quote più ridotte che non modifica le proprie abitudini di acqui- talia non abbia recuperato i livelli di consumo per consumazioni fuori casa e viceversa, secon- sto né in quantità né in qualità, non è tornata pre-crisi si riflette anche sugli orientamenti di do una correlazione negativa. sui livelli del 2007, nemmeno nelle ripartizioni spesa e di consumo delle famiglie, con un incre- La figura 1, basata su dati Eurostat del 2017 più ricche del Nord. mento preoccupante di soggetti che dichiara- per i paesi europei, mostra in modo piuttosto Per converso è cresciuta in modo allarmante la no ancora nel 2017 di diminuire la qualità degli netto questa relazione inversa che lega le due quota di famiglie che dichiarano di aver ridot- acquisti rispetto al 2007. Un altro modo per dire funzioni di consumo, anche se in parte tale rap- to la qualità dei propri acquisti, collocandosi che dalla crisi non siamo ancora usciti. presentazione riflette ragioni metaeconomiche, cioè legate anche ad aspetti culturali ed abitu- dini, come il caso della Spagna o della Grecia, paesi dove probabilmente il valore della con- INTERCETTARE IN vivialità spinge le preferenze di consumo ver- so quella specifica funzione a scapito di altre, MODO CORRETTO I posizionate più in basso nella graduatoria dei bisogni. SEGMENTI DI DOMANDA Inoltre, è evidente l’effetto della spesa dei E RIUSCIRE A turisti sulla quota per le consumazioni fuori casa: il saldo turistico consumer in rapporto al RIMANERE COMPETITIVI Mariano Bella Responsabile del Centro Studi PIL supera il 7% e il 10% per Grecia e Malta, ri- spettivamente. Per la Spagna è del 3%, rispetto IN UN MERCATO Confcommercio. Economista ed esperto di consumi, ha alle spalle un notevole numero di pubblicazioni ed è a poco oltre l’1% dell’Italia. Per il nostro Paese, nel ventennio considera- SEMPRE PIÙ APERTO E autore di diversi articoli sulla congiuntura dei consumi to la quota di spesa alimentare si è ridotta dal CONCORRENZIALE 14,9% del 1997 al 13,1% del 2017, a fronte di un 10 MA-KE Retail MA-KE Retail 11
CONSUMI MARKETING #Light Starbucks Gli alimenti che La sirena a due code alleggeriscono solo il che ci ha insegnato a nostro portafoglio Di: Cean sognare Di: Cean L’associazione è presto fatta: se è light non importante: il grasso da sapore al prodotto. Se Starbucks di fatto, volendo romanzare, ap- ingrasso. Ergo? Riempio il mio carrello e nel tra- SECONDO LA RICERCA togliamo il grasso dobbiamo andare a sostitu- parteneva già alla città di Milano. È stato duran- gitto fino a casa mi mangio anche un bel crois- irlo con qualcosa che dia sapore all’alimento. te un viaggio nella città meneghina che Howard sant integrale, perché sulla confezione c’è scrit- DEL JOURNAL OF Il più delle volte le case produttrici optano per Schultz, che nel 1983 era direttore marketing to senza zuccheri aggiunti e persino che è senza olio di palma. MARKETING RESEARCH, soluzioni come lo zucchero e il sale che si di- mostrano, se possibile, ancora più dannose del dell’azienda americana, si rese conto del valo- re dell’espresso. Da quel viaggio tornò con mol- Se le scritte o i colori tendenti al verde ci dan- TENDIAMO A CONSUMARE grasso stesso. te ispirazioni, rimase incantato dal modo in cui no sempre l’idea di biologico e di conseguenza, Questi prodotti poi non sono così nutrienti, i baristi preparavano il caffè e dal modo in cui di salutare, c’è una cosa che dovremmo senz’al- IL 30% IN PIÙ DI ne consegue che a distanza di poco tempo, con trattavano i clienti, sembravano sempre sape- tro imparare a fare: leggere le etichette! ogni probabilità avremo di nuovo fame. È im- re chi avevano davanti. Tornò a Seattle e dopo Ripercorriamo i termini più di moda per chi se- PRODOTTO, SE LEGGIAMO portante quindi leggere sempre l’etichetta del una serie di porte sbattute in faccia, riuscì a gue una dieta o vorrebbe cominciare e si reca al supermercato per fare la sua prima spesa “light”: SULL’ETICHETTA CHE È prodotto e verificarne comunque la quantità di grassi presenti. Un esempio lampante sono le realizzare il suo sogno aprendo quella che oggi è a tutti gli effetti, un’icona mondiale del caffè. A BASSO CONTENUTO barrette energetiche, di cui c’è stato un vero e In Italia sono arrivati solo oggi perché come ha a) BASSO CONTENUTO DI CALORIE proprio boom negli ultimi anni. Le referenze di dichiarato Scultz in un’intervista “Non eravamo Un alimento è a basso contenuto di calorie, CALORICO. questo prodotto sono aumentate a tal punto che pronti, non lo siamo stati per tanto tempo. Ho quando non contiene più di 40kcal (170kJ) per ormai nei grandi supermercati, occupano quasi sempre saputo che in Italia saremmo dovuti ar- 100 g di prodotto solido e più di 20 kcal (80kJ) mento. Nonostante tutto non significa che una parete intera di spazio. In verità le barrette, rivare con grande umiltà e rispetto per la cultura. per 100 ml nel caso di un prodotto liquido. il prodotto non contenga zuccheri, che pos- saranno migliori, a livello nutrizionale, di un pa- Piazza Cordusio, Milano, 7 settembre. Una ispirazione. Volevo essere sicuro che Starbucks approdasse sono essere contenuti naturalmente negli nino con la Nutella, ma sono composte da frutta folla di gente in coda davanti a Palazzo Brog- Mentre un ragazzo ci illustra la struttura del in Italia nel modo migliore. Ho capito che l’unico b) SENZA CALORIE ingredienti utilizzati per la produzione. In secca e cereali pressati e uniti poi con sostan- gi, conosciuto anche come Palazzo delle Poste. locale, ci guardiamo intorno, stupefatti. Si trat- modo possibile sarebbe stato proprio con una Si può affermare che un alimento è senza ca- questo ultimo caso l’etichetta deve riportare ze composte prevalentemente di zuccheri che Si tratta dell’uscita di un nuovo Iphone? Di un ta di uno spazio conviviale che, al centro, vede Reserve Roastery: sarà come si usava una volta lorie quando il prodotto non contiene più di 4 la seguente dicitura: “contiene zuccheri na- quindi poco aiutano la nostra dieta quotidiana. nuovo Apple store? L’odore di caffè ci porta drit- troneggiare una grande macchina tostatrice in anche da voi in Italia. Un ritorno al futuro.” kcal (17 kJ) /100 ml. turalmente presenti”. Senza tenere conto poi che, come ha ben il- ti alla soluzione: una torrefazione. Ma non una funzione 24 ore su 24. La macchina, per mezzo La tecnologia è parte integrante della strate- lustrato una ricerca effettuata da Federconsu- torrefazione qualunque. Si tratta della Reserve di tubi di rame sul soffitto, inietta il caffè nei si- gia di business. In alcuni negozi ci sono appa- c) LIGHT g) FONTE DI PROTEINE matori, i prodotti light costano in media il 45% Roastery di Starbucks, il primo punto vendita los dei vari bar, mentre attorno si collocano ta- recchi automatici che consentono ai clienti di Si può affermare che un alimento è “light”, Un alimento può essere dichiarato fonte di in più rispetto ai loro sosia non light. Una cre- Starbucks in Italia e, in particolare, il più grande volini e sedute, per gustare comodamente tutte scegliere tra quasi 300 combinazioni di prodot- quando la riduzione del tenore calorico di proteine solo quando almeno il 12% del valore scita di prezzo di fronte ad una diminuzione di d’Europa grazie ai suoi 2300mq. le specialità. Il caffè non sarà l’unica attrattiva: ti. È evidente che il brand sia in continuo cam- uno o più nutrienti che compongono il pro- energetico del prodotto è fornito da proteine. calorie quasi nulla poiché, come dimostrato da Noi ci siamo tornati in un freddo pomeriggio il negozio è composto da un angolo pasticce- biamento e miglioramento. dotto, sia almeno del 30% in meno in relazio- numerosi medici e nutrizionisti, la differenza è di Novembre, per verificare la “unicorn magic” ria gestito dal maestro artigiano italiano Princi, Ecco qualche curiosità: ne ad un prodotto simile. h) ALTO TENORE PROTEICO solo di un 30% che nel nostro organismo non va che ci aveva suscitato aspettative altissime. un’area adibita agli aperitivi e a una selezione — Nome: leggenda narra che l’ispirazione pro- Significa che almeno il 20% del valore ener- a influire così tanto. La prima cosa che ci salta all’occhio, oltre alla di vini di piccoli produttori locali, ma anche uno venga da Moby Dick, più precisamente dal d) SENZA GRASSI getico dell’alimento è fornito da proteine. La verità è che un cibo veramente sano, non maestosità dell’edificio, è stata la quantità di scooping bar - per la rivendita di chicchi di caf- nome del primo ufficiale di coperta, Star- Quando c’è scritto in etichetta “senza grassi” dovrebbe aver bisogno di etichette. Avete mai dipendenti assunti nello store. fè appena tostato - e molteplici espositori per buck. significa che l’alimento in questione non con- Ma siamo sicuri che siano effettivamente più visto un sacchetto di mele “light”? Si parte da fuori con due bodyguard posti ri- il merchandising dove sarà possibile acquista- — Logo: il logo di Starbucks è una sirena a due tiene più di 0,5 g di grassi per 100 g di prodot- magri dei prodotti normali? spettivamente all’ingresso e all’uscita del nego- re tazze griffate, miscele speciali e molto altro code. La scelta è assolutamente casuale. to o 100 ml. Partiamo dall’assunto, dimostrato dal Jour- zio. Ad aprirci la porta è una ragazza che oltre ancora. I tre fondatori infatti, decisero di adottare nal of Marketing Reasearch, per cui se sappia- ad accoglierci e a darci il benvenuto, ci scalda I prezzi di certo non sono economici, ma giu- come proprio un simbolo trovato su un libro e) SENZA ZUCCHERO mo che un alimento ha meno grassi, tendiamo a con il suo sorriso coinvolgente. Tutti i dipen- stificano l’esperienza che offre questo posto. di storia marina del sedicesimo secolo. Quando viene affermato che l’alimento è consumarne di più della quantità che ne avrem- denti sono ragazzi giovani, difficile stabilire una Già, non si tratta di vendere, ma di vivere. Qui il — Combinazioni infinite: se si considerano tutte senza zucchero, significa che il prodotto non mo consumato se avessimo acquistato il pro- fascia d’età, ma l’aria che si respira è decisa- cliente è totalmente il fulcro. Viene seguito, ac- le bevande principali e le si moltiplica per le contiene più dello 0,5 g di zuccheri per 100 g dotto classico. mente fresca e giovane. Tutti hanno una divisa compagnato, ma anche stimolato ad annusare possibili customizzazioni di ciascun prodot- di prodotto o 100 ml. È un processo inconscio per cui siamo por- composta da un grembiulone color terra brucia- il caffè, a toccare con mano i chicchi freschi e to, di ottengono oltre 87 mila combinazioni. tati a pensare che avendo meno calorie, po- ta, una camicia, pantaloni e bretelle. D’altronde vedere il processo di tostatura. Si tratta di un f) SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI tremmo permetterci di non badare alla quantità Starbucks è divenuto famoso per essere luogo viaggio che coinvolge completamente tutti e Una cosa è sicura: Starbucks ci insegna a so- Significa che non sono stati aggiunti zucche- (secondo la ricerca ne consumiamo addirittura di incontro per scrittori emergenti, hipster o ar- cinque i sensi. gnare in grande. ri durante il processo di produzione dell’ali- il 30% in più). Vi è poi da considerare un fattore tisti che tra un frappucino e l’altro, cercavano Ma ripercorriamone un po’ la storia. 12 MA-KE Retail MA-KE Retail 13
MARKETING Da zero a SEO: la cassetta degli attrezzi ECCO QUINDI CINQUE CONSIGLI UTILI PER INIZIARE AD per la tracciabilità OTTIMIZZARE IL TUO SITO WEB: Di: Cean Sentiamo tutti i giorni parlare di SEO, SEM e chi più ne ha più ne metta. Ormai chi si occupa di marketing deve essere anche un esperto di SEO, altrimenti sei “OUT” per usare ancora una volta un’abbreviazione. Anche se molte persone In pratica, cercando di fornire la definizione più semplice, la SEO è l’insieme di quei processi volti a far accrescere la visibilità del tuo sito o, meglio ancora, a farlo uscire nella prima pagina dei risultati di Google quando si effettua una ri- — Ho un sito di cucina vegana — Scrivo ovunque “cucina vegana” — Benvenuto nella prima pagina di Google Non funziona propriamente così, in effetti. 1/ Scrivi per gli umani, ottimizza per i robot 4/ Scrivi contenuti di qualità sentendo la parola “SERP” annuiscono come a cerca. D’altronde sappiamo tutti che solo pochi Gli algoritmi di Google tengono conto di più di 2/ 5/ dire “so benissimo di cosa stai parlando” la ve- coraggiosi si spingono a pagina due. 200 fattori per definire attendibile un sito web. rità è che non ne hanno la minima idea. Quindi Ma come sceglie Google chi mettere in prima Alcuni di questi non sono nemmeno conosciuti Usa parole correlate alla Fai si che circolino il più partiamo dalle basi. pagina? Non sceglie né i più belli né i più sim- (i migliori chef non dichiarano mai l’ingredien- Cos’è la SEO? Innanzitutto il termine SEO de- patici, bensì i più coerenti. Il famoso motore di te segreto no? Altrimenti tutti potrebbero cre- keyword principale possibile sul web per riva dall’inglese – Search Engine Optimization. ricerca infatti, seleziona i contenuti attraverso are un piatto altrettanto buono!) altri invece Bene, appurato che non si tratta di un nome di degli algoritmi che considerano la rilevanza e sono abbastanza consolidati: velocità del sito, aumentare i backlink fantasia cerchiamo di capire di cosa si tratta. pertinenza di un sito web in relazione alla query keyword, backlink (ovvero i link inviati dai siti Usa applicazioni che ti 3/ La SEO è una partita in cui si vince la visibili- (ovvero termine di ricerca) richiesta dall’utente web al sito web che viene analizzato); i backlin- tà e l’incremento del proprio business. In campo finale. Più il sito è autorevole (qualità e quantità ks sono come referenze che un webmaster ci sono diverse personalità, le principali sono: di link ricevuti) e la pagina è pertinente (parole manda ai “motori di ricerca” dicendo che quella permettano di verificare il livello È un lavoro oneroso, che richiede tempo, il chiave) alla ricerca dell’utente, più in alto verrà risorsa è secondo lui/lei utile e quindi, in que- consiglio principale è quindi quello di appog- — Il tuo sito web mostrato tra i risultati di ricerca. sto modo, permette di calcolare l’autorevolezza di leggibilità della tua pagina giarsi sempre ad un esperto invece di inzuppare — Le parole chiave Ed è qui che entra in gioco la SEO che ci per- di un sito web in base alla qualità e quantità di la pagina di una parola ripetuta mille volte. — I motori di ricerca (che da adesso in poi chia- mette di ottimizzare il nostro sito affinchè rag- link ricevuti. Ultimo, ma non in ordine di importanza: ri- meremo semplicemente Google visto che è giunga la copertina! Detta così infatti pare un gio- spondi sempre ai tuoi utenti! Il vero motore per ormai utilizzato dal 99,9% degli utenti online) co da ragazzi e il processo mentale è semplice: azionare la tua visibilità sono proprio loro! 14 MA-KE Retail MA-KE Retail 15
MARKETING A che punto si trova il neuromarketing in Italia? Di: Cean Quante volte vi è capitato di voler leggere i pensieri di una persona? Con il neuromarketing questo è diventato pos- sibile. Non solo misurare le reazioni di una per- sona, ma anche rilevarne le emozioni inconsce. Abbiamo parlato di questo durante l’ultimo con- vegno organizzato da AINEM (Associazione Ita- liana Neuromarketing) in cui Caterina Garofalo e Francesco Gallucci (Presidente e Vicepresi- dente dell’Associazione), hanno presentato i risultati dell’Osservatorio “Il neuromarketing in Italia” che ha dimostrato come questa discipli- na abbia finalmente raggiunto un’età adulta e stia iniziando a consolidarsi anche nel nostro territorio. Il questionario è stato effettuato su un cam- pione di 1042 manager italiani, nei mesi che vanno da maggio a luglio 2018. Il dato più rile- vante che scaturisce dalla ricerca è che il 16,9% dei manager e imprenditori italiani, conosce GLI STRUMENTI NEUROSCIENTIFICI NON FANNO ALTRO CHE bene il neuromarketing, mentre l’11% dichiara di non sapere nulla sull’argomento. C’è quindi MISURARE LE DETERMINANTI DEI PROCESSI COMPORTAMENTALI una fetta intermedia, anche molto consistente, che invece ritiene di avere una buona infarina- COME LE EMOZIONI, IL LIVELLO DI ATTENZIONE E IL GRADO DI tura generale, ma non saprebbe mai applicarla MEMORIZZAZIONE DEI MESSAGGI. al proprio business. Le fonti più utilizzate per reperire le nozioni di neuromarketing sono: — Libri strategia di marketing aziendale e non come diante l’hyperscanning che metteva a confronto to che il colloquio fosse stato utile, i risultati — Corsi e seminari universitari una cosa occasionale le reazioni di un responsabile e un dipendente emessi dimostrarono esattamente il contrario — Internet e social media — 29.4% convincere i responsabili azienda- durante un colloquio relativo alla valutazione — Convegni e workshop li dell’effettivo vantaggio offerto da questi delle prestazioni. Questo ad indicare che inconsciamente il di- strumenti di ricerca Ed ecco gli output che ne sono venuti fuori: pendente si poneva comunque in una posizione Altro dato rilevante: il 12.7% del campione — 16.6% ancora pochi casi di successo da uti- di difesa. dichiara di aver realizzato, nel corso del 2017, lizzare per attivare una strategia di persua- — lo stile partecipativo è più coinvolgente di Un esempio utile per dimostrare come il neu- almeno una ricerca di neuromarketing con un sione interna quello formale romarketing possa sì essere utilizzato a fini costo medio per ogni ricerca di 12.640€. — 14.5% difficoltà a misurare l’efficienza dei — il dipendente si pone in una situazione di pubblicitari, per spingere i clienti a porre la loro Ma quali sono i principali ostacoli che il neu- fornitori apertura e di ascolto attenzione verso un determinato prodotto (il romarketing incontra nelle aziende? — 10,3% difficoltà ad integrare i dati del neuro- — quando il dirigente trasmetteva un tipo di che non significa manipolare l’acquisto, ma fare I dati sono molteplici: marketing al campo di attività aziendale messaggio istituzionale, utilizzando un lin- in modo che per lo meno quel prodotto attiri la guaggio più formale, la reazione del dipen- sua attenzione), ma anche per formare i profes- — 45.9% considera come causa una manca- A proposito dell’ultimo punto, ci è stato offer- dente era nulla, di completo distacco sionisti al fine di migliorare a cascata i processi ta conoscenza condivisa dell’argomento in to un interessante caso studio da Maria Ema- — utilizzare la parola “noi” o parlare di progetti aziendali e i rapporti con il personale. azienda nuela Salati, Responsabile Formazione, Sele- futuri con il dipendente, attivava la collabo- D’altronde siamo animali che prima si emo- — 35,8% difficoltà a far accettare questa disci- zione e Comunicazione Interna, ATM. All’interno razione zionano e poi pensano e non viceversa. plina come una componente abituale della della sua azienda è stato effettuato un test me- — nonostante i collaboratori avessero dichiara- 16 MA-KE Retail MA-KE Retail 17
Le tre R dell’economia ADDETTI AI LAVORI circolare Di: Cean DI TUTTA LA PLASTICA PRODOTTA È UTILIZZATA COME PACKAGING 1/2 UTILIZZATA PER IL FOOD 6,3 BILIONI DI TONNELLATE DI PLASTICA PRODOTTA DAL 1950 GRASS PAPER Prodotta con l’erba tagliata, la Grass Paper ha la potenzialità di crescere nel settore del packaging considerando i pro che presenta: MATER-BI È una famiglia innovativa di materiali biodegradabili e com- postabili sviluppati 25 anni fa in Italia. MATER-BI contiene: — risparmio energetico significativo (80% per tonnellata), — amido di mais non geneticamente modificato, coltivato in SOLO 9% RICICLATA — bassa produzione di CO2 , Europa tramite metodi agricoli classici — il materiale vergine ha un tempo di crescita di 60 giorni, — olii vegetali non transgenici. Il sistema economico lineare del produrre senza riguardo per rendere possibili produzioni più sostenibili e circolari. — nessun impiego di prodotti chimici. per le materie prime, del loro utilizzo non condiviso e dello Per ripensare i nostri modi di produzione e consumo, svi- La 4a generazione di MATER-BI contiene la migliore pro- smaltimento selvaggio degli scarti è sempre più inefficiente luppare nuovi modelli di business e trasformare i rifiuti in ri- Stampabile e personalizzabile, la Grass Paper è disponi- porzione fra materiali primi rinnovabili che contengono soli- e costoso per il pianeta, i cittadini e le imprese. Va sostituito sorse ad alto valore aggiunto, abbiamo bisogno di tecnologie, bile sotto forma di contenitori, fogli, scatole assemblabili ed tamente più del 40% di fBilImisgrpaadretso. quanto prima con il più lungimirante modello dell’economia processi, servizi e modelli imprenditoriali creativi. è certificata per essere posta a contatto con i cibi. Anche per la performance meccanica, sono stati raggiunti circolare, basato sulle tre “R”: ridurre (gli imballi dei prodotti, Mentre Nature Scientific Reports ci informa che l’isola Per i fogli troviamo la Greenliner (80, 90, 105, 130 to 200 alti livelli di sviluppo. I prodotti in MATER-BI possono essere gli sprechi di materie prime, eccetera), riusare (allungando galleggiante di spazzatura del Pacifico risulta 16 volte più gsm), per le applicazioni grafiche abbiamo la Scheufelen prodotti in formati rigidi o flessibili in modo da essere adatti il ciclo di vita dei beni) riciclare (gli scarti non riutilizzabili). grande di quanto si era ritenuto fino ad ora — 80 mila ton- Graspapier (95 and 130 gsm), per un aspetto più bianco esi- a cibi freschi o secchi. Il range si estende da film trasparen- La premier inglese Theresa May ha auspicato l’eliminazio- nellate di plastica galleggiante — i brand si impegnano a ste la Phoenogras (360 gsm) e per soluzioni più luxury trovia- ti, fogli, rivestimenti, retine, vassoi e sacchetti. I packaging in ne della plastica presso alcune insegne della gdo, e diversi evitare ulteriori danni alla Terra e al mare. mo la Phoenolux. MATER-BIsono completamente biodegradabili e compostabili Paesi sono intervenuti sul tema. L’Unione Europea ha emes- Tutti stiamo diventando sempre più sensibili rispetto al e sono prodotti per essere gettati insieme agli scarti organici. so un piano per rendere riciclabili completamente le plasti- costo ambientale del packaging usa e getta e spesso orien- che entro il 2030, e poiché questo tipo di rifiuto viene spesso tiamo i nostri consumi in base alla sostenibilità dei prodotti. “esportato”, la Cina per esempio ha attivato da gennaio un Nel frattempo la bottiglia del futuro è arrivata: si chiama blocco all’importazione di spazzatura in plastica provenien- Ooho ed è una bolla edibile fatta da una doppia membrana te da altri Paesi. di gelatina ricavata dalle alghe che può contenere qualsiasi La transizione verso un’economia circolare richiede un liquido, inclusi soft drink e cosmetici. cambiamento strutturale e l’innovazione è il cardine di que- E le etichette? Possono essere posizionate tra i due strati sto cambiamento. La trasformazione digitale del sistema di gelatina, senza compromettere la qualità dei drink. produttivo e le tecnologie abilitanti offrono già oggi soluzioni Progettazione Materie prime Produzione Rifabbricazione Riciclaggio NATURALLY CLIQUOT PLASTIC FREE Veuve Clicquot ha sviluppato “Naturally Clicquot 2”, un ma- La catena di supermercati biologici Ekoplaza ha appena teriale prodotto dall’amido della patata, che ha il grande va- raggiunto un primato mondiale: ad Amsterdam nasce il pri- Rifiuti residui lore di avere delle ottime proprietà isotermiche ed essere mo negozio in cui è possibile acquistare 700 prodotti pla- 100% riciclabile. Questo imballaggio è in grado di mantenere stic-free, ossia con imballaggi realizzati con materiali biode- Distribuzione la bottiglia di champagne fresca per 2 ore, è richiudibile e gradabili, vetro o metallo. riutilizzabile e riciclabile con la carta. L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente l’utilizzo di plastica, che, nel caso degli imballaggi alimentari ha una du- Racolta rata effimera di utilizzo ma un impatto ambientale di gran Consumo, uso, riutilizzo lunga superiore. 18 MA-KE Retail MA-KE Retail 19
CEAN COLOR E CEAN LAB: Rendering 3D: ADDETTI AI LAVORI DOVE LE IDEE PRENDONO FORMA non c’è spazio per Cean Color è il dipartimento creativo di Cean l’immaginazione Di: Cean composto da figure professionali specializzate nella parte di Interior Design, Graphic Design, Digital and Media Design, Marketing e Com- municazione. Insieme a tutto il team lavorano Fogli, linee, numeri. che, in fase di progettazione potrà andar bene per dare volume ad ogni progetto grazie al 3D. Fino a poco tempo fa i disegni tecnici di pro- per il cliente, potrebbe diventare oggetto di mo- All’interno del Cean Lab la progettazione diven- gettazione di uno spazio erano solo questo. difiche in fase di realizzazione, con maggiori ta tangibile, le soluzioni vengono testate sia fi- Erano tracciati che delineavano alcune infor- tempi e costi. sicamente che attraverso la realtà virtuale. mazioni chiave come: altezze, quote, distanze Inoltre questo metodo risulta essere fortemen- dalle strade, volumi, spessori dei muri, superfici te attrattivo per i clienti che si sentono coinvolti vani, etc. a 360 gradi in ogni fase di creazione della loro Si trattava di disegni quindi il cliente, seguen- attività sentendosi parte del processo. do le linee guida definite, poteva permettersi di Se questa tecnica, fino a poco tempo fa, ri- IL RENDERING dare spazio alla sua immaginazione e sognare sultava essere molto costosa e veniva quindi come sarebbe stato il risultato finale. utilizzata solo per progetti più ampi, ad oggi con 3D PERMETTE Grazie alla tecnologia e all’informatica però, questi processi si sono evoluti notevolmente l’avanzamento delle nuove tecnologie e l’ag- giornamento dei software addetti a questi tipi UN’IMMERSIONE A portando a soluzioni che lasciano poco spazio di lavoro, è possibile usufruirne anche a prezzi 360° ALL’INTERNO all’immaginazione e rendono il progetto reale decisamente più accessibili. e valutabile sin da subito. Una tecnica che si è I settori in cui, ad oggi, viene utilizzata di più DEL PUNTO andata a consolidare sempre di più è quella del questa tecnica, sono sicuramente il design di rendering. interni, il retail e l’ambito riguardante l’architet- VENDITA DA PARTE Il rendering è un processo che permette di ot- tenere, partendo da un modello tridimensionale tura di tipo ambientale. Gli usi emergenti sono i più svariati, infatti non sono pochi i set fotogra- DEL CLIENTE elaborato al computer, un’immagine artificiale fici allestiti tramite render, che permettono ai davvero realistica. professionisti di risparmiare sull’affitto delle lo- Ma vediamo i passaggi attraverso cui si svi- cation eseguendo un lavoro in maniera più rapida. luppa questo processo: — Si parte dai dati di progetto — Si realizza un modello geometrico — Il modello viene rivestito con colori del tutto uguali a quelli dei materiali realmente utiliz- zati — Si aggiungono fonti luminose che vadano a riprodurre quelle naturali o artificiali all’oc- correnza Nel caso in cui i parametri vengano impostati ad imitazione di quelli presenti in natura (luce solare effettiva, texture fotografiche, inquadra- ture prospettiche reali, etc.) allora il rendering può definirsi fotorealistico. Dopo aver crea- to un’immagine statica, i fotogrammi possono anche essere visti in sequenza generando una vera e propria animazione: ad esempio è possi- bile “passeggiare” virtualmente tra le corsie di un punto vendita. In pratica il rendering ha lo scopo di illustrare un’idea, un modello che ancora non esiste, rap- presentandolo come se esistesse davvero. Quali sono i vantaggi di questo tipo di ap- proccio? Sicuramente il primo vantaggio è l’ottimiz- zazione dei tempi. Questo perché chi non è ad- detto ai lavori, difficilmente riuscirà a rendersi conto dei volumi di uno spazio utilizzando solo un modello geometrico. Ne consegue che quello 20 MA-KE Retail MA-KE Retail 21
PREVIEW Annual Report 2018 & Sblocknotes 2019 Un tuffo L’universo del food retail tra favole e realtà. Questo il tema dello Sblocknotes 2019 di Cean. Perché l’innovazione è una storia che non ha L’Annual Report racconta i lavori compiuti du- rante l’anno appena concluso. Abbiamo scelto le pozioni, come tema grafico, perché un punto tra favole mai fine. Storie di cambiamento, di servizi, di tecnologia, sostenibilità e omnicanalità. Ogni storia ha una morale, un insegnamento di cui vendita perfetto è frutto dell’unione di tanti in- gredienti e di professionalità. Cean è composta da figure differenti, che lavorano fianco a fianco, e magie! fare tesoro. La più importante però è la tua, per questo abbiamo lasciato le ultime righe vuote, per permettere ai nostri clienti di raccontarci la il cui obiettivo è quello di offrire al cliente una visione completa del business, in ogni ambito: commerciale, economico, progettuale e operativo. Scarica qui l’Annual Report 2018 loro, di storia, e poterne fare tesoro. 22 MA-KE Retail MA-KE Retail 23
PREVIEW Annual Report 2018 Ecco alcune anticipazioni dei contenuti RISTRUTTURAZIONI dell’Annual Report 2018 targato Cean. CRAI Via Vassalli Eandi CONCEPT Torino Caseificio Moris 24 MA-KE Retail MA-KE Retail 25
Simply Via Brovardi Asti (AT) MESSA A MODELLO Borello Supermercati Via Roma Villanova d’Asti (AT) 26 MA-KE Retail MA-KE Retail 27
RISTRUTTURAZIONE MACELLERIE Macelleria Costa Strada San Mauro Settimo Torinese (TO) COMPLETATA LA MESSA A MODELLO DEI 52 PUNTI VENDITA DI BORELLO SUPERMERCATI 28 MA-KE Retail MA-KE Retail 29
EVENTI Milano Food Week 2018 Largo Beltrami Milano 30 MA-KE Retail MA-KE Retail 31
CEAN S.p.A. T 011 680 42 80 Seguici su Via Terracini 1 F 011 680 41 06 10028 Trofarello (TO) E cean@cean.it www.cean.it
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