Recensioni Book Reviews - supplemento - Società Italiana di Storia Militare - NAM Nuova Antologia Militare
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NUOVA Rivista interdisciplinare della Società Italiana di Storia Militare supplemento Recensioni Book Reviews Società Italiana di Storia Militare
Direttore scientifico Virgilio Ilari Vicedirettore scientifico Giovanni Brizzi Direttore responsabile Gregory Claude Alegi Redazione Viviana Castelli Consiglio Scientifico. Presidente: Massimo De Leonardis. Membri stranieri: Christopher Bassford, Floribert Baudet, Stathis Birthacas, Jeremy Martin Black, Loretana de Libero, Magdalena de Pazzis Pi Corrales, Gregory Hanlon, John Hattendorf, Yann Le Bohec, Aleksei Nikolaevič Lobin, Prof. Armando Marques Guedes, Prof. Dennis Showalter (†). Membri italiani: Livio Antonielli, Antonello Folco Biagini, Aldino Bondesan, Franco Cardini, Piero Cimbolli Spagnesi, Piero del Negro, Giuseppe De Vergottini, Carlo Galli, Roberta Ivaldi, Nicola Labanca, Luigi Loreto, Gian Enrico Rusconi, Carla Sodini, Donato Tamblé, Comitato consultivo sulle scienze militari e gli studi di strategia, intelligence e geopolitica: Lucio Caracciolo, Flavio Carbone, Basilio Di Martino, Antulio Joseph Echevarria II, Carlo Jean, Gianfranco Linzi, Edward N. Luttwak, Matteo Paesano, Ferdinando Sanfelice di Monteforte. Consulenti di aree scientifiche interdisciplinari: Donato Tamblé (Archival Sciences), Piero Cimbolli Spagnesi (Architecture and Engineering), Immacolata Eramo (Philology of Military Treatises), Simonetta Conti (Historical Geo-Cartography), Lucio Caracciolo (Geopolitics), Jeremy Martin Black (Global Military History), Elisabetta Fiocchi Malaspina (History of International Law of War), Gianfranco Linzi (Intelligence), Elena Franchi (Memory Studies and Anthropology of Conflicts), Virgilio Ilari (Military Bibliography), Luigi Loreto (Military Historiography), Basilio Di Martino (Military Technology and Air Studies), John Brewster Hattendorf (Naval History and Maritime Studies), Elina Gugliuzzo (Public History), Vincenzo Lavenia (War and Religion), Angela Teja (War and Sport), Stefano Pisu (War Cinema), Giuseppe Della Torre (War Economics). Nuova Antologia Militare Rivista interdisciplinare della Società Italiana di Storia Militare Periodico telematico open-access annuale (www.nam-sism.org) Registrazione del Tribunale Ordinario di Roma n. 06 del 30 Gennaio 2020 Direzione, Via Bosco degli Arvali 24, 00148 Roma Contatti: direzione@nam-sigm.org ; virgilio.ilari@gmail.com © 2020 Società Italiana di Storia Militare (www.societaitalianastoriamilitare@org) Grafica: Nadir Media Srl - Via Giuseppe Veronese, 22 - 00146 Roma info@nadirmedia.it Gruppo Editoriale Tab Srl - Lungotevere degli Anguillara, 11 - 00153 Roma www.tabedizioni.it ISSN: 2704-9795 ISBN Supplemento 2020: 978-88-9295-024-5
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Books Reading Read Free Photo https://www.needpix.com/photo/1102451/books-reading-read-writer-antiques
4 Francis W. Halsey, The Literary digest of the world war, 1919 Il ritorno della Guardia Nazionale a New York (flickr – Wikipedia)
5 Sinclair McKay, Dresden (2020) ed.it.: Il fuoco e l’oscurità: Dresda 1945, Milano, Mondadori, 2020 Edizione ebook, ISBN 9788852099892, Mondadori Libri, 2020. G li avvenimenti storici più eclatanti, compresi quelli tragici come in questo caso, si trovano sempre al crocevia di fattori che agiscono più in profondità; per questo spesso non è facile trovarsi d’accordo sull’interpretazione da dare agli avvenimenti stessi. Ciò non tanto nel senso di commettere errori di valutazione, quanto nell’essere approssimativi e lacu- nosi. La lunga campagna di bombardamenti strategici sui paesi dell’Asse, ad opera degli anglo-americani durante il secondo conflitto mondiale, ha scate- nato un dibattito che, iniziato già durante la guerra, è ancora in corso, e si rin- focola ad ogni nuova apertura di archivi o uscita di monografia accademica. Come è noto, i punti nodali del dibattito riguardano l’efficacia dei raids, ai fini del raggiungimento della vittoria finale e la loro liceità, considerato il costo NAM, Anno 1 – Supplemento DOI 10.36158/978889295024535 Ottobre 2020
6 Supplemento 2020 - Recensioni - Book Reviews umano, sociale e culturale, sofferto soprattutto da Germania e Giappone. Quello che interessa qui far rilevare però, è che al fondo della questione ci sono radici assai più profonde che hanno avuto pesanti ripercussioni sul modus operandi degli Alleati. Ricordiamo solamente: la scelta strategica, risalente a molti anni prima dell’inizio del conflitto, di affidarsi molto al potere aereo (anche sull’onda del ricordo delle stragi di fanti sul fronte occidentale); l’avanzata urbanizzazione/industrializzazione, specialmente della Germania, per cui le città finirono per essere il bersaglio più ovvio; il carattere marcatamente ideologico del conflitto, talmente incrudelitosi, specialmente dopo l’attacco all’Unione Sovietica, da configurare un vero e proprio scontro di civiltà. Altri fattori di base, se pure più vicini agli avvenimenti, furono la comprovata e sperimentata inefficacia dei bombardamenti di precisione, per carenza dei sistemi di puntamento, contro gli assets industriali e logistici e l’ansia di finire il conflitto, a causa della capacità tutta tedesca di riprendersi dai colpi subiti. Tutti questi elementi compaiono anche tra le righe del libro in esame dedicato a Dresda che, a partire dalla notte sul 14 febbraio 1945, fece le spese di tutte queste concomitanze. L’autore è critico letterario presso i giornali inglesi Telegraph e Spectator, e quindi siamo in presenza di un resoconto improntato ad una sensibilità diversa, né per questo migliore o peggiore, di quella di uno storico militare di provenienza accademica. L’autore ci ricorda incessantemente che le città, proprio come le persone che vi abitano, sono organismi viventi in cui, con le sue parole: “[…] il passato è nel presente”. Tanto più vero per la capitale della Sassonia, gioiello architettonico e urbanistico e da secoli crocevia di fermenti intellettuali. Per questo, Dresda, in quanto città, diventa personaggio alla pari di alcuni suoi abitanti, le cui biografie sono seguite prima e dopo l’apocalisse del 1945: l’esponente della comunità ebraica, il promettente scienziato e molti bambini sopravvissuti ai bombardamenti. Occorre però evidenziare che McKay, che ha evidentemente molto ben preparato il libro, contribuisce a ribadire alcune opinioni, note magari agli accademici ma forse non al pubblico indifferenziato. Per sua disgrazia, Dresda non era solo un museo a cielo aperto ma anche un importante snodo ferroviario e la sede di industrie di primaria importanza (per tutte solo un nome, Carl Zeiss); McKay aderisce poi alla stima di 25.000 vittime su cui, come è IV • Storia Militare Contemporanea • Contemporary Military History
S. McKay • Dresden 1945 [P. Ceola] 7 noto, non tutti sono d’accordo1. Importante è il fatto che l’autore non parla del bombardamento come di uno dei primi atti evidenziatori dell’incipiente Guerra Fredda, cioè di una dimostrazione, a spesa dei tedeschi, ai sovietici del potere aereo anglo-americano. Né si colgono accenni ad una definizione dei raids come crimine di guerra sic et sempliciter; piuttosto si parla della decisione di bombardare Dresda come portato della logica bellica e della fretta di porre termine al conflitto. Superfluo dire che l’autore sa tenere molto bene la penna in mano: le pagine dedicate all’agonia notturna della città sotto i Lancasters del Bomber Command sono bellissime e struggenti: “Via via che l’esplosione si irradiava, l’atmosfera, allo stesso modo di un elastico, si espandeva e contraeva repentinamente come se il cielo stesso faticasse a respirare”. Quasi con un senso di sollievo, il lettore è accompagnato a conoscere gli anni della ricostruzione, fino ad oggi quando, visitandola, si può percepire di nuovo l’anima di Dresda. Paolo Ceola 1 Molti, tra cui Jörg Friedrich (cui si deve il bellissimo La Germania bombardata: La po- polazione tedesca sotto gli attacchi alleati 1940-1945, Milano, Mondadori, 2004) parla di 40.000 morti. In effetti, considerato lo stato in cui moltissimi erano ridotti, (carbonizzati, liquefatti, inceneriti) è difficile pensare che questi poveri resti siano potuti essere conteg- giati in qualche modo.
8 Agosto 1944: Internati Militari Italiani liberati dai campi per aver accettato lo status di lavoratori civili. Foto della propaganda tedesca (Bundesarchiv Bild 183-J30385, Italienische Kriegsinternierte werden Zivilarbeite. Deutsche Propagandaaufnahme. wikimedia commons).
Supplemento 2020 Recensioni • Book Reviews I. Storiografia militare Virgilio Ilari e Giancarlo Boeri, Velletri 1744. La man- Military Historiography cata riconquista austriaca delle Due Sicilie, [di Roberto Sconfienza] Jeremy Black, Military Strategy. A global History, [di Virgilio Ilari] Roberto Sconfienza (cur.), La campagna gallispana del 1744. Storia e archeologia militare di un anno di guerra fra David L. Lupher, Romans in A New World: Classical Models Piemonte e Delfinato, [di Piero Crociani] in Sixteenth-Century Spanish America, [di Luca Domizio] Carlos Pérez Fernández-Turégano, El Real Cuerpo de Virgilio Ilari, Clausewitz in Italia e altri scritti militari, Artillería de Marina en el siglo XVIII (1717-1800). Corpus [by Andrea Polegato] legislativo y documental, [por Manuela Fernández Rodríguez] Jim Storr, The Hall of Mirror: War and Warfare in the William Dalrymple, The Anarchy; the Relentless Rise of the Twentieth Century, [by Martin Samuels] East Indian Company, [by Jeremy Black] J. Black, Tank Warfare, [by M. Mazziotti di Celso] Larrie D. Ferreiro, Hermanos de Armas. La intervención de España y Francia que salvó la independencia de los Estados John Lewis Gaddis, Lezioni di strategia (On Strategy), Unidos, [por Leandro Martínez Peñas] [di Matteo Mazziotti di Celso] Alexander Mikaberidze, The Napoleonic Wars. A Global Gianna Christine Fenaroli, Financial Warfare. Money as an History, [di Daniele Cal] instrument of conflict and tension in international arena, Carmine Pinto, La guerra per il Mezzogiorno, [di Emiliano [di Dario Ridolfo] Beri] Fabio de Ninno, Piero Pieri. Il pensiero e lo storico militare, Daniel Whittingham, Charles E Callwell and the British [di Giovanni Cecini] Way in Warfare, [di Luca Domizio] Song-Chuan Chen, Merchants of War and Peace. British II. Storia Militare Antica e Medievale Knowledge of China in the Making of the Opium War, [di Alessia Orlandi] Ancient and Medieval Military History Lee L. Brice (Ed.), New Approaches to Greek and Roman Warfare, [di Vincenzo Micaletti] IV. Storia Militare Contemporanea John Haldon, L’impero che non voleva morire. Contemporary Military History Il paradosso di Bisanzio, [di Carlo Alberto Rebottini] Christian Th. Müller, Jenseits der Materialschlacht. Der Erste Weltkrieg als Bewegungskrieg, [di Paolo Pozzato] Domenico Carro, Orbis maritimus. La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma, [di Tommaso Pistoni] Christopher Phillips, Civilian Specialist at War Britain s Transport Expert and First World War, [di Marco Leofrigio] François Cadiou, L’Armée imaginaire. Les soldats pro- létaires dans les légions romaines au dernier siècle de la Jamie H. Cockfield, Russia’s Iron General. The Life of République, [di Claudio Vacanti] Aleksei A. Brusilov, 1953-1926, [di Paolo Pozzato] Lévon Nordiguian & Jean-Claude Voisin, La Grande Antonio Musarra, Il Grifo e il Leone. Genova e Venezia in Guerre au Moyen-Orient. Antoine Poidebard sur les routes lotta per il Mediterraneo, [di Vito Castagna] de Perse, [par Jean-Baptiste Manchon] Paolo Grillo e Aldo A. Settia (cur.), Guerre ed Eserciti nel Filippo Cappellano e Basilio Di Martino, La catena di Medioevo, [di Andrea Tomasini] Comando nella Grande Guerra. Procedure e strumenti per il comandi e controllo nell’esperienza del Regio Esercito (1915- 18), [di Paolo Formiconi] III. Storia Militare Moderna Ferdinando Scala, Il Generale Armando Tallarigo. Dalla Modern Military History leggenda della Brigata Sassari al Dopoguerra, [di Flavio Gregory Hanlon, European Military Rivalry, 1500–1750: Carbone] Fierce Pageant, ì[by Emanuele Farruggia] Paolo Gaspari, Paolo Pozzato, Ferdinando Scala, Gerassimos D. Pagratis (Ed.), War, State and Society in I Generali italiani della Grande Guerra, Volume 2 (C-Z) the Ionian Sea (late 14th – early 19th century), [by Stathis [di Flavio Carbone] Birthachas] Sinclair McKay, Il fuoco e l’oscurità: Dresda 1945, Guido Candiani, Dalla galea alla nave di linea. Le trasfor- [di Paolo Ceola] mazioni della marina veneziana (1572-1699), Pier Paolo Battistelli, Storia Militare della Repubblica [di Emiliano Beri] Sociale Italiana. [di Virgilio Ilari] Paola Bianchi e Piero del Negro (cur.), Guerre ed eserciti Benny Morris, Medio Oriente dentro la guerra. Le guerre nell’età moderna, [di Guido Candiani] di confine di Israele 1949-1956, [di Alessandro Trabucco]
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