Superbasket Daily il quotidiano del basket

Pagina creata da Giorgio Masi
 
CONTINUA A LEGGERE
Superbasket Daily il quotidiano del basket
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Superbasket Daily, il nuovo portavoce del basket
     di Giampiero Hruby (editore rivista Superbasket)

     SB Daily fa oggi lunedì 23 settembre il suo ingresso nel basket intendendo
     assolvere fedelmente ai compiti di una informazione moderna, tempestiva,
     e obiettiva. Assumendo, nello stesso tempo, la funzione di portavoce e di
     interprete dei molteplici problemi della nostra pallacanestro. Sarà gratuito
     per l'intera stagione sportiva 2019-20 dopo una breve registrazione sul sito
     web ufficiale superbasket.it.
     SB Daily sarà disponibile 6 giorni su 7, dal lunedì al sabato alle ore 10:30.
     E non vivrà di luce riflessa della rivista, del nostro sito o della pagina
     https://www.facebook.com/SuperbasketOfficialPage/
     avrà un proprio respiro, una diversa logica giornalistica. Sarà il punto
     giornaliero di una attività a 360 gradi, dal basket italiano a quello NBA
     passando per il basket giovanile.
     SB Daily cercherà di formare una nuova community di pallacanestro al
     servizio dei suoi lettori ma anche degli agenti, dirigenti, allenatori e
     ovviamente dei giocatori. E accetterà e vaglierà tutti i vostri consigli e
     suggerimenti.
     SB Daily sarà curato da Giuseppe Sciascia, vecchia conoscenza dei lettori
     di lungo corso di Superbasket, avendo già scritto sulla rivista cartacea dal
     1992 al 1994 e poi ancora dal 2009 al 2012; uno che ha trascorso due terzi
     della sua vita scrivendo di basket. Sciascia, molto conosciuto e stimato
     nell’ambiente, è una specie di enciclopedia umana della pallacanestro, sia
     FIBA che FIP, passando per EuroLega, Serie A-1, A-2, femminile e
     giovanile. Lui non è solo un giornalista è un pozzo di conoscenza, ma
     anche un grande ricercatore, che arriva a scavare nelle ‘tombe’
     dell’antichità se è necessario. Grazie a tutto questo, avrete non solo
     rumors ma anche fatti, novità e anticipazioni.

     Da Superbasket a SB Daily
     di Dan Peterson (direttore rivista Superbasket)

     Nel 1978 il mitico Aldo Giordani, Fondatore, Editore e Direttore di
     'Superbasket', oggi nella Hall of Fame del Basket Italiano, senz’altro il

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   1
Superbasket Daily il quotidiano del basket
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     giornalista di basket più importante di tutti i tempi (basta sapere che aveva
     una rubrica di 8-10 minuti su 'La Domenica Sportiva' ogni settimana, con
     filmati, risultati, classifiche e interviste) ha scritto, nel suo primo editoriale,
     che il Basket Italiano aveva bisogno di una settimanale per conoscere il
     suo ‘Secondo Boom,’ dopo quello derivato dal grande pubblico, i palazzetti
     pieni e i risultati ottenuti dai club italiani in Europa e la Nazionale Italiana
     nel mondo. Bene, essendo ora nel Terzo Millennio, stiamo andando
     incontro al ‘Terzo Boom,’ grazie alla tecnologia, e SB Daily vuole essere la
     prua di questa nave in viaggio verso il futuro!
     Una grande dote di 'Superbasket' è sempre stata quella di essere al passo
     con i tempi. Torno al grande Aldo Giordani. Lui sapeva che 'Giganti del
     Basket' era un magazine importante, ma si trattava di un mensile. Sapeva
     che anche il 'Guerin Sportivo' (dove teneva una rubrica) era importante ma
     che rimaneva, sostanzialmente, una rivista di calcio. Perciò il suo obiettivo
     era di ottenere due risultati in uno: un settimanale che fosse una rivista
     solamente di basket. Giordani sapeva che i quotidiani lo potevano battere
     attraverso la pubblicazione dei risultati il lunedì mattina. Per questo,
     pubblicava 'Superbasket' nel pomeriggio di lunedì, avendo a disposizione
     più informazione dei quotidiani: box score, statistiche, cronistoria, foto,
     altro. Così facendo, ha vinto la guerra contro il tempo.
     Oggi, nell’era del cyberspazio, Internet batte tutti: mensili, settimanali,
     quotidiani. Non ho dubbi: fosse ancora con noi, Giordani avrebbe detto:
     “Cari, bisogna adeguarci a questa nuova realtà.” Così, in questo mondo
     diverso, vogliamo strappare una pagina dal libro di ‘istruzioni per l’uso’ di
     Giordani e dare ai nostri tifosi e lettori tutto ciò che vogliono in tempo reale.
     Abbiamo quindi iniziato a spostarci dalla carta alla rete, anche se
     'Superbasket' uscirà sempre con i propri numeri speciali sulla carta
     stampata (nei prossimi giorni la rivista sarà di nuovo nelle edicole con la
     Guida Ufficiale della Serie A). Detto ciò, il nostro obiettivo è darvi tutto
     subito: risultati, cronaca, approfondimenti, opinioni, curiosità, rumors,
     informazioni. Bombardamento a tappeto!
     Da qualche mese, SB.IT ha già tracciato questa nuova strada. Ora, un
     nuovo step: SB Daily, una sorta di newsletter. Io stesso porterò il mio
     contributo a questa nuova iniziativa. Partirò con una rubrica intitolata
     ‘Basket Europeo: Geni & Maghi." realizzata in collaborazione con Alessio

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   2
Superbasket Daily il quotidiano del basket
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Cattaneo. Sarà una rubrica di 168 profili con altri 13 articoli di introduzione
     (oggi potrete leggere i primi due), in cui sarà nominata (scelta mia, sia
     chiaro) la squadra All-Europa (12 giocatori: 'i Geni' e 2 coach: 'I Maghi') per
     ogni decennio (1950-59; 1960-69; 1970-79; 1980-89; 1990-99; 2000-09;
     2010-19) oltre ad alcune squadre speciali: i giocatori USA naturalizzati; gli
     specialisti, gli Europei-NBA; gli italiani del passato; gli italiani recenti. Mi
     sono divertito molto nel farlo. Non volevo che i giganti del basket del
     passato venissero dimenticati. Si tratta di un mio saluto di stima e affetto
     per chi ha reso il Basket Europeo ciò che è oggi. Onorato di fare tutto
     questo per il lancio di SB Daily.

     SB Daily, per riscoprire la passione?
     di Giuseppe Sciascia (curatore Superbasket Daily)

     Novembre 1984: un ragazzino tredicenne che ha scoperto il basket grazie
     alle telecronache televisive di Aldo Giordani acquista per la prima volta
     Superbasket.      E    attraverso     quelle    pagine    tracimanti      notizie,
     approfondimenti, curiosità, storie e racconti – anche sotto forma dei mitici
     pallini – assorbe progressivamente una inesauribile passione per un
     mondo che avrà la fortuna di trasformare dal suo sport preferito alla sua
     professione. SB Daily nascerà oggi anche attraverso quel ragazzino
     diventato uomo con la penna – ora col computer – in mano sui campi di
     basket di tutta Italia, con l'intento di replicare quello stile giornalistico, e
     provare a trasmettere questa passione ad una nuova generazione di tifosi.
     Nell'era dell'immagine sceglieremo uno stile diverso puntando soltanto sul
     valore dei testi.
     Il quotidiano sul web cercherà di attirare lettori attraverso la tempestività
     delle notizie e l'accuratezza delle analisi, unendo attualità ed
     approfondimento nell'auspicio di diventare un appuntamento fisso per tutti
     coloro che amano le novità in anteprima, ma anche per chi cerca spunti di
     riflessione sui temi importanti del basket italiano di ogni livello. L'obiettivo è
     quello di proporre un prodotto che resti accattivante a prescindere dal
     numero degli scoop che proveremo a fornire agli utenti di SB Daily,
     arricchendolo anche di contenuti d'autore con l'aiuto di Alessio Cattaneo
     per creare un giornale che risulti il più completo e stuzzicante possibile. In

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   3
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     un basket italiano sempre in cerca di visibilità e spazi per promuoverne il
     prodotto, l'auspicio è che SB Daily possa diventare un punto di riferimento
     per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori. Come era rapidamente
     divenuto a suo tempo il settimanale lanciato dall'inimitabile Aldo Giordani.

     LBA Serie A

     Zurich Connect Supercoppa, il successo di Bari

     La Supercoppa 2019 si è chiusa con un totale di 8.370 spettatori paganti
     nelle due giornate del PalaFlorio: i 4150 di sabato più i 4220 della finale di
     domenica hanno fatto registrare un incremento del 14% delle presenze
     rispetto all'edizione 2018 disputata a Brescia. Grande soddisfazione da
     parte della Lega Basket che ha azzeccato la scelta di portare uno dei suoi
     due eventi stagionali al Sud in un impianto che non ospitava basket di
     vertice dal 2010, quando l'Italia di Simone Pianigiani vi disputò le gare
     casalinghe di qualificazione per Eurobasket 2011. L'aspetto meno
     convincente della due giorni di Bari è stato il rendimento delle terne arbitrali
     con qualche episodio discutibile sia nelle due semifinali che nella
     finalissima.

     Sassari, il numero 2 è ricorrente

     Sassari è la seconda squadra nella storia della Supercoppa in versione
     Final Four - quinta edizione totale a partire dal 2015 - a conquistare il trofeo
     senza aver vinto una competizione nella stagione precedente. La prima fu
     Reggio Emilia, vincitrice dell'edizione 2015 alla quale si era qualificata da
     finalista tricolore come accaduto quest'anno con la Dinamo. Il club sardo è
     al secondo titolo dopo quello vinto nel 2014 al PalaSerradimigni battendo
     Milano: fu la prima tappa del Triplete di Meo Sacchetti. Seconda
     Supercoppa vinta anche da Gianmarco Pozzecco; la prima fu da giocatore
     nell'edizione 1999 quando con i Roosters Varese battè la Virtus Bologna.
     Seconda Supercoppa consecutiva invece per Curtis Jerrells che aveva
     vinto l'edizione 2018 con la maglia dell'Olimpia Milano.

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   4
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Depositati i tesseramenti, manca Stephens

     Chiusi venerdì scorso i tesseramenti per la prima giornata di serie A. Le 17
     società professionistiche hanno depositato i contratti per rispettare le
     disposizioni delle DOA professionistiche: almeno 10 di cui almeno 5
     elementi di formazione italiana per chi ha scelto il 5+5; almeno 12 di cui
     almeno 6 di formazione italiana per chi ha optato per il 6+6. Degli ultimi
     arrivati a gettone fuori tempo massimo solo Deshawn Stephens, sbarcato
     in Italia col visto solo sabato mattina: il lungo americano della Fortitudo non
     potrà scendere in campo nell'anticipo di martedì a Pesaro ma sarà
     tesserato entro le 11 di venerdì per poter debuttare in occasione della
     seconda giornata.

     Brescia e Koenig ai saluti

     Brescia ha rimandato il deposito della documentazione per il tesseramento
     di Bronson Koenig ed è prossima a formalizzare il divorzio dall'atleta ex
     Mornar Bar. L'infortunio muscolare - il terzo in meno di un mese - che
     rischia di tenerlo ai box per 45 giorni ha indotto la Leonessa a cercare
     dapprima un sostituto comunitario a gettone, ma il mercato non ha
     proposto soluzioni a pronto uso per 3 mesi. Se gli ultimi esami
     confermeranno uno stop fino ai primi di novembre si materializzerà il
     divorzio; scartata l'ipotesi dell'ex milanese Ricky Hickman, il g.m. Santoro
     cerca un sostituto che possa arrivare in tempo per il debutto in Eurocup del
     3 ottobre contro Kazan.

     Già 5 gli stranieri cambiati prima del via

     Il divorzio imminente fra Brescia e Bronson Koenig porterà a cinque i cambi
     di straniero durante la preseason. Pesaro ha dovuto sostituire per
     necessità Dejuan Blair per l'affaire della squalifica non scontata (al
     momento c'è Tau Lydeka a gettone ma ancora si cerca). Treviso ha
     liberato Elston Turner per non aver rispettato la clausola sul peso forma e
     ingaggiato Charles Cooke; Roma ha chiuso con Skylar Flatten (problemi di
     ernia discale) rimpiazzandolo con William Buford, mentre Cremona ha

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   5
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     sostituito Darrell Williams – col quale però non ha ancora trovato l'accordo
     per la risoluzione consensuale. In tutti questi casi la società che ha
     cambiato ha annullato e quindi recuperato il visto.

     Già 6 i contratti a termine

     Pioggia di contratti a gettone durante il precampionato della serie A.
     Infortuni e problemi di organico hanno indotto ben 6 club sui 17 della serie
     A alle porte a ricorrere a contratti a termine per presentarsi a ranghi
     completi alla prima di campionato. E con la riduzione dei visti rispetto alla
     stagione passata (6 per chi ha scelto il 5+5 e 7 per chi utilizza il 6+6; erano
     rispettivamente 7 e 8 la stagione passata) chi ha dovuto rimpiazzare uno
     straniero – tranne in un solo caso – ha pescato principalmente tra gli
     europei con status Bosman A.
     In ordine cronologico la prima a ricorrere al gettone è stata già in estate la
     Reyer Venezia: per sopperire all'infortunio al polso sinistro di Valerio
     Mazzola i tricolori hanno messo sotto contratto Francesco Pellegrino –
     giocatore più interno rispetto all'atleta del 1988 – che ha un accordo
     garantito per i primi 3 mesi in attesa del rientro dell'ex Montegranaro.
     Pesaro inizierà la stagione con Tau Lydeka sotto i tabelloni in attesa di
     pescare dai tagli NBA il sostituto di Dejuan Blair: la terza incarnazione in
     maglia Vuelle del 36enne lungo lituano durerà almeno fino al 4 novembre.
     Varese ha scelto Ingus Jakovics per sopperire all'infortunio muscolare di
     Jason Clark: il club lombardo avrà tempo fino al 30 ottobre per decidere se
     far valere l'opzione di conferma dell'esterno lettone. La Fortitudo Bologna è
     stata l'unica a spendere il visto per un gettonaro: l'americano Deshawn
     Stephens sopperirà per le prime 7 giornate all'infortunio di Henry Sims (la
     scadenza del gettone è fissata al 5 novembre). Anche Cremona ha scelto
     la via del contratto a termine per sostituire Darrell Williams: il 30enne
     croato Josip Sobin è un giocatore rodato (due volte campione di Polonia
     all'Anwil nel 17/18 e 18/19), ma l'accordo prevede escape dopo due mesi.
     Gettone puro invece per Bogdan Radosavljevic a Brindisi: visto lo stop di
     25 giorni per Tyler Stone, il club del presidente Marino ha ingaggiato il
     centro di passaporto tedesco per un mese più una opzione per quello
     successivo.

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   6
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Free agent italiani, Gentile e Cervi i big

     Sono otto gli atleti italiani o con formazione tricolore militanti lo scorso anno
     in serie A con almeno 100 minuti giocati che partono da free agent nella
     stagione 2019/20. In cima alla lista, anche se nel 2018/19 ha giocato
     all'estero, c'è ovviamente Alessandro Gentile: l'atleta campano reduce dai
     Mondiali con l'Italbasket non ha superato il veto societario per il ritorno alla
     Virtus Bologna nonostante il gradimento di Sasha Djordjevic. Al momento
     l'esterno del 1992 si allena per conto proprio in attesa di chiamate estere
     (in cima alla lista dei desideri ci sarebbe il ritorno in Spagna dopo i 15,1
     punti di media fatturati lo scorso anno all'Estudiantes Madrid), se non
     arrivassero entro 7-10 giorni cercherà ospitalità per allenarsi. Ai box anche
     Riccardo Cervi: l'ex giocatore di Reggio Emilia (9.6 punti e 5.1 rimbalzi lo
     scorso anno) ha avuto abboccamenti estivi in Italia (Brindisi) e all'estero
     (Obradoiro), e nei giorni scorsi la ricerca di lunghi in Italia lo ha soltanto
     sfiorato (Cremona ha preso informazioni ma poi ha virato su altre piste).

     Free agent italiani, Delfino e gli altri

     In attesa di chiamata c'è anche Carlos Delfino: la 37enne ala italo-
     argentina che nel 2018/19 ha vinto la A2 alla Fortitudo Bologna dopo aver
     iniziato a Torino (7,7 punti e 3,2 assist di media), sogna di disputare la
     quinta Olimpiade con i sudamericani, in estate lo aveva cercato Tortona
     dopo il ritiro di Brett Blizzard. Partono dai box anche Riccardo Bolpin e
     Marco Portannese: il 22enne esterno di scuola Venezia (dove ha contratto
     fino al 2021), lo scorso anno a Pistoia (4,8 punti più 1,8 rimbalzi e 1,3
     assist), è stato ospite di Trento che aveva valutato di metterlo sotto
     contratto a gettone ma poi ha rinunciato visto che l'infortunio di Fabio Mian
     era meno grave del previsto. La guardia-ala del 1990 che nella stagione
     passata si è diviso tra Cremona e Torino (4,0 punti e 1,3 rimbalzi), ha
     rinunciato a giocare la Supercoppa di A2 con Agrigento e aspetta chiamate
     da A o alta A2. Il lungo polacco di formazione italiana Jakub Wociechowski
     dovrà restare ai box fino ai primi di novembre a causa di un intervento alla
     schiena – infortunio riportato nel finale del 2018/19 a Brindisi, dove ha
     totalizzato 5,3 punti e 3,1 rimbalzi - che ne ha bloccato l'approdo in A2 a

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   7
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Caserta. Al palo infine Maurizio Tassone: la guardia ex Cantù (2,5 punti e
     0,9 rimbalzi nella stagione passata) si tiene in forma con una squadra
     minore di Torino in attesa di chiamata.

     Pancotto, il ritorno del decano

     Cesare Pancotto guida la classifica delle presenze in serie A tra i 17
     allenatori che inizieranno la stagione 2019/20. Il tecnico di Cantù, assente
     dal dicembre 2016 (esonerato da Cremona) da una panchina
     professionistica, ha all'attivo 607 partite in 20 stagioni (la prima nel
     1992/93). Pancotto è uno dei due allenatori ingaggiati dalla serie A2 – lo
     scorso anno aveva guidato Montegranaro - che non hanno vinto il
     campionato con la loro squadra: l'altro è Michele Carrea prelevato da
     Pistoia liberandolo da Biella, all'esordio assoluto nel massimo campionato.

     LNP Serie A2

     Latina, Piazza o un lungo?

     Latina deciderà entro le prossime 24 ore la strategia da adottare negli
     ultimi giorni dei tesseramenti ordinari. La società pontina dovrà stabilire se
     affondare il colpo con Alessandro Piazza, il 32enne playmaker nelle ultime
     due stagioni all'Eurobasket Roma che potrebbe integrare l'attuale parco
     esterni, o spostare l'attenzione verso elementi di caratteristiche diverse (al
     vaglio anche l'opzione di rinforzare il reparto lunghi).

     Orzinuovi, si avvicina Guerra

     Orzinuovi valuta ad ampio raggio il mercato delle guardie straniere per
     rimpiazzare l'infortunato C.J. Burks. Il g.m. Alessandro Muzio sta vagliando
     diversi profili ma non ha ancora focalizzato l'attenzione su un candidato
     definito. Intanto per completare il roster crescono le chances del
     tesseramento di Francesco Guerra, 19enne play di scuola Latina che lo
     scorso anno ha giocato in C Gold a Sustinente (6,7 punti di media) in

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   8
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     doppio tesseramento con Mantova, aggregato sin dal raduno al gruppo di
     coach Salieri.

     Casale Monferrato, chi per Valentini?

     La Novipiù valuta diverse opzioni per rimpiazzare Fabio Valentini, out per
     almeno 8 settimane a causa di un infortunio ad un ginocchio. Le possibilità
     sul piatto sono molteplici: dall'innesto di un senior sul perimetro senza
     vincoli di ruolo (valutati Alessandro Piazza e Massimo Chessa) che però
     penalizzerebbe le chances della Junior di puntare nuovamente al premio
     per l'utilizzo degli Under 22 (nel 2018/19 il club piemontese ha conquistato
     il primo premio), all'aggiunta di un Under (si valuta Alessandro Banchi visti i
     problemi di Lucca). La decisione finale spetterà al patron Giancarlo Cerutti.

     Supercoppa, due debuttanti a Milano

     Scafati e Tortona si riaffacciano alle Final Four della Supercoppa LNP
     dopo le apparizioni rispettivamente datate 2016 e 2018 (la Givova aveva
     perso la finalissima della versione inaugurale dell'evento). Per Udine e
     Torino si tratterà invece della prima uscita assoluta alle Final Four.

     LNP Serie B

     Lucca, stagione in salita?

     Il nuovo Basket Lucca, che a giugno aveva rilevato il titolo sportivo della
     Tiber Roma, avrebbe manifestato nel weekend problemi relativi alle
     coperture degli impegni presi durante la campagna acquisti a partire dai
     circa 85mila euro necessari entro il 10 ottobre per rispettare le scadenze
     federali. La situazione è fluida, tra le possibilità al vaglio – escludendo al
     momento il ritiro dal campionato - c'è quella di liberare alcuni degli elementi
     più onerosi per rendere maggiormente sostenibile la gestione del club.

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   9
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Lecco valuta Rovatti

     Lecco (girone B) aggiunge in prova Andrea Rovatti. La 23enne guardia-ala
     che nel 2018/19 ha giocato in A2 a Cagliari (3,2 punti e 1,3 rimbalzi)
     potrebbe essere l'ultimo rinforzo per la formazione di Riccardo Eliantonio,
     che dovrà decidere entro le 11 di venerdì 27 – termine ultimo per i
     tesseramenti ordinari della B – se tesserare l'atleta del 1996.

     Faenza cerca un rinforzo esterno

     Faenza (girone C) cerca rinforzi sul perimetro scandagliando il mercato
     degli esterni. Il club romagnolo vorrebbe aggiungere una guardia-ala senior
     (per il momento ne ha soltanto 4 tesserati) e sta verificando le disponibilità
     del mercato per chiudere entro il termine dei tesseramenti suppletivi.

     Avellino, continua lo stallo

     Nessun segnale da Avellino circa il pagamento del lodo esecutivo da
     26.000 euro con l'agenzia DoubleB che blocca i tesseramenti necessari per
     lo staff tecnico della Scandone. I giocatori della squadra che affronterà la
     serie B saranno gli Under 20 ed Under 18 già sul tabulato FIP del club
     irpino e dunque oggetto di rinnovo automatico del vincolo; il mercato
     bloccato riguarda solo la posizione di coach De Gennaro e dello staff; a
     norma di regolamento la Scandone potrebbe andare in campo senza
     allenatore e con il capitano a referto anche se il club non dovesse saldare il
     debito entro l'inizio del campionato. Il nuovo a.d. Dario Scalella starebbe
     lavorando alla formazione di un consorzio che si prenda carico della
     gestione ordinaria dell'annata corrente; nel portafoglio contratti di Avellino
     resta sempre in forza Nicola Alberani, vincolato fino al 2021 ma non
     coinvolto nelle operazioni attuali, con il quale al momento non è stato
     affrontato alcun discorso relativo ad una eventuale transazione.

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   10
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Next Gen Cup, prima fase a Bologna

     La fase eliminatoria della Next Gen Cup 2019/20 riservata ai 17 club
     professionistici di serie A si svolgerà interamente a Bologna nell'impianto
     allestito nell'area della Fiera che ospiterà il derby natalizio fra Virtus e
     Fortitudo. Tutti e 4 i concentramenti (tre da 4 squadre e uno da 5)
     scenderanno in campo nella stessa location nella settimana fra Natale e
     Capodanno: le Final Eight si disputeranno invece dal 13 al 16 febbraio a
     Pesaro a corredo delle finali di Coppa Italia.

     Nazionali giovanili

     Tre conferme e due novità ancora da definire nei quadri tecnici delle
     nazionali giovanili maschili per la stagione 2019/20 che prevedrà cinque
     gruppi: oltre ad Under 20, 18 e 16 che parteciperanno agli abituali Europei
     ci saranno l'Under 17 che parteciperà ai Mondiali e l'Under 15 che
     disputerà il Trofeo dell'Amicizia, mentre stato eliminato il gruppo Under 14.
     Il Consiglio Federale di Bari ha rinnovato ad Andrea Capobianco l'incarico
     di coordinatore tecnico delle Nazionali maschili: il tecnico di Napoli si
     sdoppierà tra la guida dell'Italdonne e probabilmente l'Under 17, dato che
     nell'estate 2020 non prevista attività per la femminile.
     Confermato anche Antonio Bocchino, che però dopo 18 anni di attività con
     il Settore Squadre Nazionali maschili non avrà più l'esclusiva con la FIP
     con facoltà di trovare eventualmente trovare un incarico con una squadra
     senior.
     Nei quadri tecnici resterà anche Alessandro Nocera: il tecnico romano
     attualmente al Monaco, che dovrebbe proseguire l'attività con il gruppo
     2005 allenato in estate.
     Le due squadre vacanti - Under 18 e Under 20 - saranno assegnate a
     tecnici attivi nel mondo senior con incarichi part time: l'ultima riunione fra
     Capobianco e Alberto Mattioli, consigliere del presidente Petrucci per le
     Nazionali giovanili, dovrebbe definire il quadro completo. Con ogni
     probabilità un gruppo verrà affidato a Marco Ramondino: il tecnico di

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   11
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Tortona ha lavorato sin dalla fase iniziale della carriera con Andrea
     Capobianco, del quale stato vice in azzurro agli ultimi Europei Under 20.

     Rodman, passano gli anni ma "The Worm" è sempre al centro
     dell'attenzione di Andrea del Vanga

     Nonostante siano trascorsi 19 anni dal suo ritiro e nonostante la sua media
     punti in carriera sia stata solo di 7,3 a partita in 14 stagioni in NBA, Dennis
     Rodman rimani uno degli atleti più popolari e amati dagli appassionati di
     NBA, per il suo stile di gioco assolutamente unico e per un comportamento
     extra-campo fatto di eccentricità, eccessi e trovate geniali.
     Non a caso la ESPN ha deciso di realizzare su di lui un episodio della serie
     “30 for 30”, una serie di film brevi dedicati ai grandi dello sport del passato,
     a rivalità come quella tra Celtics o Lakers o a grandi squadre degli sport
     americani e non.
     “Rodman: for better or worse” è il titolo del documentario. In questa bella
     intervista di Jackie MacMullan (al solito bravissima nell’intervistare e nel far
     parlare l’intervistato) ci presentano brevemente alcuni aneddoti su Rodman
     usciti dal documentario.
     Si parla dell’infanzia difficile, senza il padre, con un pessimo rapporto con
     la madre che si barcamenava per mantenere lui e le 2 sorelle, cresciuto in
     una realtà complessa come quella dell’America povera degli anni ’60 e ’70,
     che lo ha chiuso verso il mondo esterno, circondato solo da figure femminili
     che hanno caratterizzato la sua vita sino all’adolescenza.
     Nell’intervista MacMullan chiede a Rodman soprattutto i particolari poco
     conosciuti della sua vita. La figura del padre, scomparso quando Dennis

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   12
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     era un bambino e riapparso solo in due circostanze, nel 1997 a Chicago e
     nel 2012, ha sicuramente turbato la vita dell'atleta. Il padre ha avuto,
     almeno da quello che risulta a Rodman, 16 mogli e 49 figli e pare che
     Dennis sia stato il primo. Lo considera uno sconosciuto riapparso solo per
     sfruttare la notorietà del figlio con libri e interviste.
     Commozione quando ha raccontato delle difficoltà emotive nel corso della
     sua vita, del fatto che volesse essere solo amato e che giocasse per
     questo e non per i soldi, di come stia provando a continuare a crescere
     come persona, soprattutto cercando di essere un buon padre per i suoi tre
     figli e di come abbia cercato di mettersi alle spalle i molti problemi, primo
     fra tutti quello dell’alcool.
     Il ricordo di come a 18 anni la madre lo abbia cacciato di casa per
     responsabilizzarlo e fargli cercare un lavoro e lui si sia arrangiato
     dormendo qua e là a casa di amici, di come quell’anno sia stato decisivo, di
     come fosse solo un atleta modesto sino a quel momento, alto solo 1,68 al
     primo anno di liceo e tagliato dalla squadra di basket e da quella di football,
     per poi arrivare a 2 metri in pochi mesi. Alla fine ha superato il disagio del
     rifiuto della madre stando sempre in palestra, aumentando allo spasimo la
     sua competitività, giocando nelle varie leghe estive della zona di Dallas
     sino a farsi notare prima dagli osservatori di North Central Texas e poi da
     quelli di Southeastern Oklahoma State. Decisivo il contributo delle sorelle,
     All American a Louisiana Tech e Stephen F. Austin, che lo spinsero a
     provare l'esperienza dei canestri e ad impegnarsi fino a diventare lui stesso
     All American NAIA per tre stagioni consecutive.
     Poi l’arrivo in NBA dove si definiva un uomo completamente immaturo ma
     giocatore pronto per il basket grazie alla voglia di primeggiare e ai mezzi
     atletici che possedeva. Rodman ricorda come decisiva per la sua carriera
     fu una brusca romanzina di Isiah Thomas in una partita dei Pistons contro i
     Lakers nella quale, dopo una violenta pacca sulle spalle, invitava il
     giocatore a prendere sul serio la sfida perchè lo scopo era quello di
     vincere.
     L’intervista si è chiusa con MacMullan a prendere in giro il campione per
     aver dichiarato di essere stato per un breve periodo più famoso di Michael
     Jordan a Chicago, ma Dennis ha ripetuto la frase, limitandola però al
     momento dell'arrivo ai Bulls, quando le sue gesta in campo e la sua

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   13
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     eccentricità fuori dal rettangolo di gioco lo avevano messo su tutti i giornali
     e su tutte le televisioni nazionali.

     Red Auerbach: 102 anni di Basket di Fabio Anderle

     I tifosi più giovani, quando vedono il trofeo riservato al miglior allenatore
     della stagione NBA, si sono sicuramente chiesti chi rappresentasse l’omino
     effigiato mentre siede sulla panchina con un sigaro nella mano destra ed il
     programma della partita nella mano sinistra. Il sigaro celebrava la vittoria:
     lui idealmente lo ha acceso per 938 volte. Arnold Jacob Auerbach ci ha
     lasciato alla fine dell’ottobre 2006 alla bella età di 89 anni, e oggi, 20
     settembre, ricorre il centoduesimo anniversario della nascita. Per la sua
     biografia vi rimandiamo al link

     https://www.superbasket.it/2017/10/11/arnold-red-auerbach-di-fabio-
     anderle-1-segue/

     che propone tutta la sua storia in tre puntate, ma la cosa più importante
     oggi è ricordare il suo ruolo di “padre fondatore” della figura di allenatore e
     del general manager moderno. Il suo credo è riassunto nel libro “Basketball
     for the Player, the Fan & the Coach” che propone consigli tecnici, tattici e di
     relazione interpersonale, una vera e propria chicca per gli amanti del
     Basket con la B maiuscola. Ciò che il libro non sottolinea è la grandezza di
     chi l’ha scritto, un uomo che ha guidato la propria squadra a 9 titoli NBA,
     che da general manager ha costruito 16 squadre vincenti e che allo stesso
     tempo, senza grida o piazzate ha combattuto una battaglia silenziosa per
     l’uguaglianza. “Red” Auerbach ha scelto il primo giocatore nero al draft
     (Charles “Chuck” Cooper nel 1950), ha messo in campo il primo quintetto
     di partenza completamente afroamericano (1964), ha nominato il primo
     allenatore nero nella storia dello sport professionistico statunitense (Bill
     Russell nel 1966). Lo ha fatto senza proclami, come era costume all’epoca,
     e oggi – a fronte dei “rigurgiti” che infiammano gli Stati Uniti (e non solo) –
     la sua figura rimane di grande attualità: un esempio per quanti non sono in
     grado di accettare che la nobiltà di un uomo sia legata alla ricchezza del
     suo animo e non al colore della pelle. Anche e soprattutto per questo non
     dobbiamo dimenticare Arnold Auerbach: buon compleanno, “Red”.

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   14
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Basket Europeo: geni e maghi (prefazione) di Dan Peterson (# 1)

     * In collaborazione con Alessio Cattaneo

     Questa rubrica tenterà di dare il dovuto riconoscimento ai più grandi
     giocatori europei di sempre. E lo farà selezionando una squadra di 12
     giocatori per ognuna delle sette decadi passate: dal 1950 al 2020. Alcuni di
     questi giocatori posso aver conosciuto i loro migliori anni nella decade
     successiva a quella in cui sono classificati, ma tutto ciò è stato fatto per
     non escludere nessun grande giocatore, a causa dell'alta concentrazione di
     talento nella decade di cui faceva parte. Sono stati presi in considerazione
     due aspetti: il risultato di squadra rispetto alle statistiche individuali; e l'alto
     livello di gioco sia nelle squadre di club che con le Nazionali. In aggiunta ai
     roster da 12 giocatori, ogni decade sarà rappresentata da due uomini dello
     staff degli allenatori, i più grandi della loro epoca.

     Perché roster da 12 giocatori? Perché è il numero consentito per formare
     una squadra nazionale in ogni competizione FIBA: Olimpiadi, Mondiali,
     Europei, Giochi Panamericani, Giochi Sudamericani e così via. Non
     sempre è stato così per i club. Fino a poco fa, alle squadre in Europa era
     consentito un numero massimo di 10 giocatori. Oggi, nel terzo millennio,
     tutti i club europei hanno 12 giocatori a roster, sia nel campionato
     nazionale che nelle coppe europee. In più, questo ci consente di inserire
     più giocatori per ogni decade, il numero più giusto. Non ci sarà una lista
     per le menzioni d'onore. Solo una top 12. Nessun altro numero è stato
     preso in considerazione.

     Il processo di selezione è stato il più obiettivo possibile. Con questo, ci sarà
     sempre qualcuno meritevole che invece rimarrà fuori. E, giustamente,

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   15
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     qualcuno si chiederà perché un giocatore è stato inserito in lista e un altro
     no. Lì è dove viene fuori la soggettività. Per evitare di dimenticarsi di
     qualcuno, abbiamo utilizzato la lista stilata dalla FIBA nel 1991 dei migliori
     50 giocatori europei fino a quell'anno. Ognuno di quei 50 è presente in
     questa classifica. Ci siamo poi serviti di altre fonti come le liste dei roster
     delle nazionali, i migliori realizzatori dell'Olimpiade ecc. ecc. Alcune scelte
     sono state ovvie. Le ultime due, l'undicesimo e il dodicesimo uomo, invece
     non sono mai state semplici, ma si spera di non aver commesso nessun
     errore nel giudizio.

     Certo, le cose sono cambiate da quando i giocatori europei hanno iniziato
     a far parte dei roster NBA. Ecco perché abbiamo scelto le decadi. Oggi è
     facile dire che un giocatore NBA è migliore di un giocatore degli anni '50.
     Sarebbe però un'ingiustizia nei confronti dei grandi pionieri del gioco. Ma
     così come le stelle del passato hanno reso il basket europeo quello che è
     oggi, va detto che i migliori europei contemporanei, che stanno avendo
     grande successo oltreoceano, hanno messo la pallacanestro continentale
     sulla mappa degli Stati Uniti. C'è quindi il tentativo di dare pieno merito e
     piena visibilità a ogni generazione. Ognuna ha fatto la sua parte. E c'è di
     più, l'Europa ha fatto tutto ciò uscendo dalle macerie della Seconda Guerra
     Mondiale: un'impresa da capogiro.

     La rubrica avrà una pagina di presentazione per ogni decade, che sarà
     rappresentata dai 12 giocatori e i due coach. Ogni giocatore verrà poi
     analizzato grazie alla sua biografia, una pagina di statistiche e una foto. Le
     informazioni e le immagini sono facilmente a disposizione grazie al grande
     quantitativo di news di cui godiamo oggi. Nel 1950 cercare qualsiasi
     statistica era un dramma. In alcuni casi era addirittura difficile trovare le
     classifiche finali di ogni stagione. Per non parlare delle fotografie.
     Nonostante ciò, con un ringraziamento alle persone che hanno colmato
     questi vuoti, ecco il tributo ai migliori giocatori di basket d'Europa, di
     generazione in generazione, ognuna delle quali meritevole di
     considerazione.

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   16
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     Basket Europeo: geni e maghi (naturalizzati) di Dan Peterson (# 2)

     * In collaborazione con Alessio Cattaneo

     Nessuna discussione sul basket europeo può cominciare senza analizzare
     il contributo dei grandi giocatori americani naturalizzati a loro volta europei,
     giocando per le nazionali dei rispettivi paesi e trascinandole, insieme alle
     squadre di club, a vette mai conosciute prima. Questo fu particolarmente
     vero nell'Europa dell'Ovest dove gli americani naturalizzati furono
     fondamentali nell'elevare il livello della prestazione di compagni e squadre
     di club e nazionali. Tutto ciò fu evidenziato anche dal fatto che l'Europa
     dell'Est non permetteva l'ingaggio di giocatori stranieri dopo la Seconda
     Guerra Mondiale; la situazione quindi non si verificò né nei club né nelle
     nazionali.

     Qual è stato il parametro utilizzato nello scegliere i 12 giocatori? Uno,
     volevamo i migliori 12 americani che avessero mai giocato in Europa. Due,
     volevamo giocatori che avevano dato un grande contributo alle proprie
     squadre, a livello di club e nazionale. Uomini capaci di avere un impatto
     nella pallacanestro dei rispettivi paesi adottivi: essere diventati esempi da
     seguire per i giocatori più giovani; aver ottenuto risultati nella Coppa dei
     Campioni, nell'Europeo, nel Mondiale o all'Olimpiade con la nazionale. E
     un terzo motivo: volevamo più giocatori possibili provenienti dall'epoca dei
     Pionieri.

     Ecco la lista dei 12:

     ESP - F - Johnny Rogers, 6’10”, UC-Irvine, NBA

     ITA - F - Mike Sylvester, 6’5”, U. Dayton

     ISR - F - Lou Silver, 6’7”, Harvard

     GRE - F - George Kastrinakis, 6’8”, American International

     GRE - F - Nick Calathes, 6’6”, Florida, NBA

     ESP - C - Cliff Luyk, 6’8", U. Florida

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   17
Superbasket Daily
                                                         il quotidiano del basket
                                                   dal lunedì al sabato alle ore 10:30
                                                  www.superbasket.it • hruby@igiganti.it
                                                       a cura di Giuseppe Sciascia
                                                    # 1 • Lunedì 23 Settembre 2019

     LTU - C - Frank Lubin, 6’8, UCLA

     ESP - G - Wayne Brabender, 6’4", Gustavus- Adolphus College

     GRE - G - Nick Galis, 6’1", Seton Hall

     ISR - G - Tal Brody, 6’2", Illinois

     RUS - G - J. H. Holden, Bucknell

     ISR - G - Barry Liebowitz, 6’2”, LIU, ABA

     ITA - C - Mike D’Antoni, Marshall, NBA

     ISR - C - David Blatt, Princeton

     Abbiamo Mike D'Antoni in lista come allenatore sebbene fu anche uno dei
     più grandi playmaker del basket europeo. Ma è ancor più famoso come
     l'allenatore di maggior successo che sia cresciuto in Europa avendo vinto
     due volte il titolo di Coach dell'Anno in NBA. Nella lista degli allenatori è in
     buona compagnia con David Blatt, vincitore dell'Eurolega nel 2014 con il
     Maccabi Tel Aviv. E abbiamo anche Cliff Luyk, vincitore della Coppa delle
     Coppe con il Real Madrid nel 1992 e Wayne Brabender, secondo col Real
     Madrid in Spagna nello stesso anno e Frank Lubin, campione d'Europa con
     la Lituania nel 1939. Siamo in buone mani.

                   Il # 2 sarà disponibile domani martedì 24 Settembre 2019 alle 10:30
                                       https://www.superbasket.it/
                           https://www.facebook.com/SuperbasketOfficialPage/

Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è
vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it.   18
Puoi anche leggere