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Fanzine ufficiale di Radio digitale - anno 2 - numero 4 (23) - 24 gennaio 2020 - Distribuzione gratuita - info@radiodigitale.net

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IL PUNTO SUL
                        CAMPIONATO
Giornata molto importante che potrebbe aver dato una svolta alla corsa per lo scudetto.
L’Inter, bloccata sul pari a Lecce (città natale di Conte), ha visto aumentare conside-
revolmente il vantaggio della Juve e vive ormai l’incubo Lazio che ha solo due punti di
distacco ma deve recuperare una partita e tra breve potrebbe addirittura sorpassare i
nerazzurri.
La Juve pur faticando parecchio ha avuto ragione di un Parma grintoso e mai domo che
ha costretto Ronaldo agli straordinari. L’asso portoghese infatti aveva rotto l’equilibrio
segnando la prima rete e centrando anche un palo. Sembrava che la partita non avesse
più tanto da raccontare quando il Parma pareggiava con merito riaprendo il discorso.
Ma Ronaldo ci metteva subito lo zampino e concedeva il bis dalla doppia valenza, regala
infatti spinta vitale per la classifica e per la graduatoria dei marcatori.
Grande delusione ovviamente in casa Inter per il pari di Lecce dove molte formazioni di
valore nettamente inferiore hanno fatto man bassa. Nonostante una prova incolore e
con ritmo molto basso gli uomini di Conte erano andati addirittura in vantaggio e sem-
brava che potessero tornare a Milano coi tre punti. Il Lecce invece ha saputo restare
coi nervi saldi ed ha conquistato un punto che vale quasi una vittoria, sia per la qualità
degli avversari, sia perché finalmente ha rotto la serie negativa delle partite casalinghe
che hanno visto spesso i salentini uscire battuti senza averlo meritato.
La Lazio è da record. Ha ottenuto l’undicesima vittoria consecutiva e si prepara con la
massima determinazione ad affrontare il derby della Capitale che potrebbe assicurarle
ulteriore carica per avvicinarsi sempre più alla vetta. Inzaghi ha creato un buon gruppo
che incassa pochissimo (per ora ha la miglior difesa del campionato) e segna a raffica.
Non va dimenticato poi che la Lazio deve sempre recuperare la partita col Verona che
sarà giocata all’Olimpico e quindi in teoria è favorevole ai padroni di casa.
Il colpo a sorpresa della giornata si è verificato a Bergamo con la vittoria della Spal
sull’Atalanta. I bergamaschi hanno sicuramente sottovalutato l’impegno che sulla carta
appariva fin troppo facile ma hanno mostrato anche una condizione approssimativa che
è stata magistralmente sfruttata dalla Spal. Il colpo micidiale l’ha dato la rete iniziale
dell’ex Petagna che sicuramente sognava da sempre una soddisfazione di queste di-
mensioni.
Il ko appesantisce la posizione in classifica dell’Atalanta che da squadra miracolo è ora
alle spalle di formazioni che miracolo non lo sono mai state. Non è la prima volta che i
bergamaschi si lasciano andare a figuracce del genere, nel girone di andata in casa si
erano già arresi al Torino e al Cagliari.
La Spal vivrà ora una settimana al settimo cielo ma non deve perdere la concentrazione
e la grinta mostrata a Bergamo perché già sabato arriva un cliente scomodo come il
Bologna poi andrà a Roma in casa della Lazio.
I tre punti sono d’oro ed hanno consentito di lasciare il fondo classifica ma devono avere
subito un seguito altrimenti sarà tutto inutile.
Prosegue la crisi del Napoli che nonostante la nuova conduzione tecnica di Gattuso non
riesce ad imporre la qualità di squadra di cui dispone. Dopo le prime quattro giornate
in cui si erano arresi solo alla Juve i partenopei hanno inanellato ben 16 turni con pre-
stazioni molto poco convincenti e proseguendo di questo passo rischiano addirittura di
finire invischiati nella posizioni di bassa classifica. E’ evidente che tutte le colpe non
erano di Ancelotti ed è altrettanto evidente che senza immediati innesti di qualità la vita
sarà molto dura.
A giovarsi delle difficoltà del Napoli è stata la Fiorentina che ha sbancato il San Paolo
come in precedenza avevano fatto Bologna, Parma ed Inter. Con questi tre punti i viola
sembrano aver ritrovato la vitalità che mancava e soprattutto i gol di Chiesa che Iachini

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sta rilanciando al meglio.
In decisa ripresa anche il Milan che dopo l’in-

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nesto di Ibrahimovic ha ottenuto tre risultati
positivi. La punta svedese per ora non ha fat-
to sfracelli ma ha consentito a Pioli di dare un
assetto più razionale e convincente alla sua
formazione e i punti hanno iniziato ad arrivare
tanto che i rossoneri ora possono puntare ad
un posto in Europa.
La Sampdoria si era illusa dopo il 5-1 rifilato
nel turno precedente al Brescia ed ha pagato
cara l’euforia finendo ko a Roma in casa della
Lazio con lo stesso pesante carico di reti. Che
i biancazzurri siano al momento la squadra
più in forma non ci sono dubbi, è una sor-
presa invece il crollo verticale dei doriani che
con Ranieri in panchina sembravano aver ri-
trovato la strada della salvezza senza troppe
apprensioni.
Passo falso per l’Udinese che dopo la sconfitta
con la Juve aveva ottenuto tre vittorie conse-
cutive e si presentava a San Siro con giustifi-
cate velleità di successo. I friulani erano an-
dati addirittura in vantaggio poi le sostituzioni
fatte dal Milan hanno rovesciato il risultato.
Il terzo anticipo ha riportato alla luce l’annata
difficile del Torino che sembrava aver recu-
perato definitivamente un trend positivo da
alta classifica e invece a Sassuolo è finito nuovamente ko dopo essere stato anche in
vantaggio. E’ un brutto segnale per Mazzarri che in 20 turni non può contare ancora su
un rendimento costante e rischia scivoloni che sulla carta non dovrebbero verificarsi. I
prossimi tre turni inoltre sono molto pericolosi perché il Torino ospiterà subito l’Atalanta
poi andrà a Lecce e a Genova con la Samp.
Il Bologna non riesce a cancellare la sfortunata prova di Torino e si deve accontentare
di un deludente pareggio col Verona che ultimamente ha dimostrato di essere un clien-
te difficile per tutti. Grande occasione persa dai rossoblù che hanno dominato il primo
tempo andando anche in vantaggio con una rete di Bani ma nella ripresa si sono fatti
raggiungere ed hanno rischiato di finire battuti. Nel secondo tempo ancora protagonista
Bani ma in negativo per l’espulsione rimediata al 66’ che ha costretto il Bologna, in in-
feriorità numerica, a soffrire ed a ingoiare l’amaro pareggio. Si è ripetuta nella sostanza
l’opaca prova dell’andata quando al Bentegodi il Bologna buttò alle ortiche un successo
che era a portata di mano. Una vittoria avrebbe lanciato i rossoblù in una zona molto
interessante e invece il pari li relega a 24 punti in una posizione che non rispecchia cer-
tamente il loro potenziale.
Continua a soffrire anche il Cagliari che a Brescia si è salvato su rigore nei minuti finali
sfruttando anche il fatto che i bresciani sono rimasti in dieci per l’espulsione di Balotelli.
Un punto che non rilancia i sardi e che affossa ancora di più il Brescia che si illudeva di
fare bottino pieno e si ritrova ancora sul fondo e con una partita in meno per tentare il
rilancio.
In posizione sempre più scomoda anche il Genoa che dopo la vittoria col Sassuolo si era
illuso ma le due sconfitte consecutive a Verona e in casa con la Roma hanno tolto ogni
dubbio. I giallorossi non hanno corso troppi pericoli e con i tre punti si ripropongono per
un posto in Europa che qualche scivolone imprevisto aveva messo in discussione.

                                      Giuliano Musi

                                                                                             3
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Bologna-Verona 1-1
                     Bologna solo un pareggio

Il Bologna, dopo un grande primo tempo, rimane in 10 e pareggia al Dall’Ara
1-1 con il Verona

Con una gara fitta di tante emozioni, giusto la trama di un thriller poteva farle da corni-
ce, il Bologna si presenta, in un Dall’Ara che ha fatto un buon pieno di anime, nonostan-
te il freddo, considerando anche che la tifoseria scaligera non ha tradito le attese e si è
presentata con 1.800 ultras al seguito, mentre la curva Andrea Costa, al gran completo
oggi, ha aperto il solito duello canoro, con una meravigliosa sciarpata, seguita poi dal
solito caldo tifo incessante che ha accompagnato e scandito tutti i minuti di una partita
che già sapevamo, avendo visto il campionato del Verona in questa stagione, potesse
essere assai difficile da portare a casa con un risultato pieno.
Al comando della flotta rossoblu il nostro condottiero Sinisa Mihajlovic, che dopo aver
fatto commuovere parlando a cuore aperto del calvario della sua malattia, sabato 18
gennaio, nel programma televisivo Verissimo di Canale 5, ha scelto di fare rifiatare Pa-
lacio e non solo, schierando il buon Santander fino dal primo minuto di gioco, puntando
anche sulla freschezza e sull’atletismo dei tanti giovani, quali ad esempio Dominguez e
riproponendo in mediana Schouten, con l’olandese a dirigere le operazioni della truppa
rossoblu, mentre per la sorpresa di tutti la fascia di capitano era al braccio di Mbaye.
Il primo tempo ha visto così un Bologna all’arrembaggio che sgroppa su ogni palla, per
cercare con successo di aggredire la rocciosa e spigolosa formazione veronese, ten-
tando di sorprenderla proprio con una tipologia di gioco diversa, non tanto fatta di un
possesso prolungato, come siamo abituati, e di un buon giro palla, ma con tocchi tutti
di prima per cercare di arrivare più velocemente in area avversaria.
Così dopo un primo tentativo di Sansone, al 20’ su calcio d’angolo arriva Bani a siglare
il terzo goal personale in campionato, ribadendo la pericolosità di tutta la squadra su
palle inattive e dimostrando anche qui che il lavoro dell’allenatore, da giocatore uno
specialista in queste situazioni, si vede e non poco.
Ma la gara del Bologna potrebbe avere un destino ben diverso quando al 39’ Sansone,
che fa una azione in area scaligera da manuale di calcio, stampa la palla di pochi mil-
limetri sul palo e non in porta, così il punteggio rimane fermo sul’1-0, così come al 47’
quando l’arbitro Ayroldi prima assegna un rigore ed un’espulsione per il Bologna per
rimangiarsi tutto dopo essersi consultato con il Var.
Nella ripresa la musica purtroppo cambia, e sono i veronesi ad entrare subito con un
altro piglio in campo, e a mettere in difficoltà i nostri ragazzi.
La gara si fa ancora più aspra e zeppa di contatti, i fischi arbitrali sono tutti a vantaggio
dei veneti, ma la chiave della partita arriva al 66’ quando Bani viene espulso per doppia
ammonizione.
Da questo momento il Bologna è in 10, e il tutto prende subito un’altra piega.
Mihajlovic cerca come può di ridisegnare con i due cambi che gli sono rimasti a disposi-
zione la squadra, ma a salvarci è il nostro estremo difensore Skorupski, che oggi gioca
da grande, nonostante i maldestri rinvii, sottolineati dal disappunto di tutto lo stadio;
ma il polacco è davvero in giornata, e dopo il pareggio, purtroppo arrivato al 82’ ad
opera di Borini, ex del settore giovanile del Bologna che esulta dopo il goal come se non
ci fosse un domani, salva ancora la porta da un possibile tracollo bolognese almeno in
altre due occasioni.
Anche perché il finale è tutto di marca scaligera, e il Bologna non può far altro che
difendersi come può, persino l’esordio del tanto atteso neo acquisto Barrow in maglia
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Sansone in azione. Foto Bologna F.C. - FB
felsinea, avvenuto poco prima dell’espulsione di Bani, lo costringe assieme al suo com-
pagno di reparto, ovvero il mitico Santander che assieme a Skrupski è sicuramene uno
dei migliori in campo per il Bologna, a giocare non tanto in attacco ma a cercare di dare
una mano ai propri compagni in difesa.
Finisce così con un pari la prima giornata di ritorno che sembra proprio la fotocopia di
quella di andata, quando i ragazzi di Sinisa andarono in vantaggio e poi furono raggiunti
dal Verona che era in 10 uomini.
Ma se all’andata quel pareggio ci andò un po’ stretto, visto che eravamo anche in su-
periorità numerica, oggi sapendo anche il grande valore espresso fin qui dalla squadra
dello spigoloso Juric, possiamo procastinare i nostri sogni di gloria a momenti migliori.

Bologna-Verona 1-1:
Reti: 20′Bani (B); 82′Borini (V)
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Tomiyasu, Bani, Danilo, Mbaye; Dominguez (69′ Paz),
Schouten (69′ Poli), Soriano; Orsolini, Santander, Sansone (63′ Barrow). All. Mihajlo-
vic.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla (26′ Dawidowicz), Gunter; Faraoni,
Amrabat, Veloso (62′ Borini), Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine (90’+1′Pazzi-
ni). All.Juric.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Ammoniti: Amrabat, Lazovic (V); Sansone, Bani, Schouten, Mbaye, Poli (B); Juric (V)
per proteste.
Espulsi: Bani (B) per doppia ammonizione.

                                      Danilo Billi
                                                                                        5
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DOMENICA ACCADDE....
                         L’ULTIMA VITTORIA
                             A FERRARA
Per ricordare il derby tra spallini e bolognesi prendo in considerazione la gara disputata
il 10 marzo 1968, quella che, purtroppo, sarà l’ultima gara nella massima serie tra le
due formazioni. Occorrerà infatti attendere ben cinquant’anni per poter rivedere le due
formazioni darsi battaglia in Serie A, stagione 2017-18.
Questi 32° derby emiliano si preannunciava, da parte degli estensi, un’ottima occasione
per poter lasciare la zona retrocessione, memori della sonante vittoria conseguita, nel
girone di andata, a Bologna, che ebbe il potere di aumentare le energie ai ragazzi di
coach Petagna, nella lotta per la sopravvivenza.
Alle ore 15, al momento del fischio di inizio della gara, erano sei i punti che dividevano
i due team e, una possibile vittoria della Spal poteva portare il Bologna ad essere coin-
volto nella lotta per la retrocessione.
Il Bologna partiva in maniera autoritaria imponendo il suo gioco, solido, organizzato ed
equilibrato e, dopo soli ventisei minuti, si portava in vantaggio.
Azione di Bulgarelli a centrocampo con perfetto lancio a Perani che correva sulla fascia
e lasciava partite un cross teso verso il centro dell’area dove, Pascutti, come un bolide
si avventava sul pallone e, di testa, lo deponeva alle spalle dell’incolpevole Cipollini.
Passavano solo dieci minuti ed era la volta di Roversi entrare sul taccuino dei marcatori.
Era ancora Marino Perani, su calcio d’angolo, a prodursi in un cross teso verso l’area
bianco-azzurra, Roversi sceglieva bene il tempo dello stacco ed indisturbato, con una
girata di testa, poneva alle spalle dell’estremo ferrarese il pallone del 2-0.
Cinque minuti dopo era Brenna, che incuneatosi in area rossoblu, batteva imparabil-
mente Vavassori rimettendo in discussione il risultato. A questo punto i padroni di casa
si riversavano nella metà campo ospite, dando l’impressione di riuscire a pareggiare da

Una formazione del Bologna 1967-68. In piedi: Janich, Guarneri, Furlanis, Turra,
Ardizzon, Vavassori. - Accosciati: Pace, Fogli, Clerici, Haller, Pascutti.
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un momento all’altro. Un mi-
nuto dopo la rete di Brenna,
Oscar Massei interveniva di
testa, su cross effettuato da
Pasetti, colpendo clamorosa-
mente la traversa. Il Bologna
andava in barca, il gioco era
tutto svolto nell’area di rigo-
re rossoblu, Viani lasciava il
solo Perani a centrocampo a
far da punto di riferimento
per eventuali difficili disim-
pegni della propria difesa. La
formazione rossoblu sembra-
va un pugile “suonato” e solo
grazie al sopraggiunto inter-
vallo veniva salvato da ulte-
                                                    Marino Perani al tiro
riori reti.
Al ritorno dagli spogliatoi le due formazioni mettevano in mostra un gioco molto ragio-
nato ma, al momento stesso, sterile; non avvenivano interventi di rilievo da parte dei
due portieri, Vavassori e Cipollini.
Il primo vero sussulto si aveva al 61’ quanto, su centro di Perani dalla bandierina, il
centravanti bolognese Pace mandava il pallone a stamparsi contro il sette della porta
di Cipollini. Passavano appena sette minuti e il Bologna si aggiudicava definitivamente
il derby sfruttando ancora una volta, con Pace, un colossale errore del blocco difensivo
spallino.
Un errore di Bozzao che, ricevuto un pallone da Tomasin, non riusciva a controllarlo e
nel rimpallo veniva favorito Pace che, velocissimo aveva intuito l’errore. Bruno si svin-
colava dai difensori, entrava in area e batteva da una quindicina di metri Cipollini in
disperata uscita.
Il risultato non veniva più messo in discussione e il Bologna portava in porto una vittoria
che lo lanciava verso il centro della classifica, nono posto, mentre per la Spal si faceva
più vicino lo spettro della retrocessione, quattordicesimo posto.
Alcune considerazioni sulla gara che aveva permesso di esaltare tre rossoblu. Bruno
Pace riusciva a realizzare una rete dopo tempi immemorabili, ben trenta partite; Tazio
Roversi, che non avevano mai segnato, realizzava la sua prima rete in Serie A, Ezio
Pascutti realizzava la sua rete numero centotrenta arrotondando, quindi, il suo già ab-
bondante record personale.

SPAL–BOLOGNA 1-3
Reti: Pascutti 26’, Roversi 36’, Brenna 41, Pace 68’.
SPAL: Cipollini, Tomasin, Bozzao, Pasetti, Bertuccioli, Boldrini, Palazzese, Massei, Roz-
zoni, Reja, Brenna. - All. Petagna.
BOLOGNA: Vavassori, Roversi, Ardizzon, Guarneri, Janich, Turra, Perani, Bulgarelli,
Pace, Haller, Pascutti. - All. Viani
Arbitro: Pieroni di Roma

                                           Lamberto Bertozzi

                                   RADIO DIGITALE è pubblicato da RADIO DIGITALE BOLOGNA S.R.L.S.
                                                Sede e redazione: Via Andrea Costa 169a - Bologna
                Articoli di: Lamberto Bertozzi, Giuliano Musi, Danilo Billi, Orfeo Orlando, Carlo Felice Chiesa, Angela Bernardi,
                Ellebiv, Ghost, Stab, Ezio Liporesi, Redazione Tutto Calcio Giovanile, Diego Costa, Rosalba Angiuli.
                Desktop publishing: Lamberto Bertozzi.

                Photocredits: se non espressamente scritto sotto ad esse provengono dalla Collezione "Lamberto e Luca Bertozzi".
                                                                                                                                    7
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Polvere di stelle
                   BUGATTI - FONTANESI
Questa settimana, per la rubrica “Polvere di Stelle” vengono presi in conside-
razione due atleti: Bugatti e Fontanesi i quali hanno avuto l’onore di essere i
primi giocatori della Spal ad indossare la maglia della Nazionale Italiana.
In occasione delle Olimpiadi di Helsinki del 1952 ambedue i calciatori scesero
in campo nella gara Italia-Stati Uniti 8-0.

                             BUGATTI OTTAVIO
                           Nato a Lentate sul Seveso (MI) il 25-9-1928. È stato uno dei
                           più spettacolari e acrobatici portieri italiani. Ottavio Bugatti
                           comincia nella Vis Nova di Giussano, nel 1948 passa al Sere-
                           gno che due anni dopo trascina con le sue parate alla promo-
                           zione in B. Mazza lo porta alla Spal, dove il ragazzo esordisce
                           in a Torino contro la Juve e due mesi dopo a Novara para un
                           rigore a Piola. A fine stagione debutta in nazionale, guardiano
                           azzurro alle Olimpiadi di Helsinki, dopodiché torna dietro le
                           quinte, ma non nella sua squadra di club. La seconda sta-
                           gione in A è ugualmente strepitosa. Scrive Bruno Roghi: «La
                           valentia di Bugatti consiste massimamente nella sua capacità
                           di rendere possibili le cose impossibili. Vi sono tiri che esclu-
                           dono le parate comuni e, per la loro direzione e veemenza,
                           assolvono a priori il portiere che non riesce ad abbrancare o a
                           ributtare la palla. Ebbene: sono queste le parate che Bugatti
predilige. Il “sempre più difficile” dell’acrobata della rete è l’esercizio che s’addice alle
sue molle e al suo estro. È spesso capace di fare d’una sua parata l’episodio più me-
morabile di un’intera partita». Nell’estate del 1953 passa al Napoli per la cifra monstre

Tampere 16 luglio 1952. Torneo Olimpico: Italia-Stati Uniti 8-0.
Da sinistra: Bugatti, Fontanesi, Rota, Cadè, Corradi, La Rosa, Venturi, Neri, Gimona,
Mariani, Pandolfini.
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di 55 milioni, nel 1956-57 è il miglior guardiano della Serie A (vince il premio Combi) e
finalmente, a Lisbona contro il Portogallo, dopo quasi cinque anni torna in azzurro. La
fortuna non lo assiste, gli tocca gestire il periodo più buio, i mesi in cui Foni si gioca la
qualificazione ai Mondiali 1958. Così, sull’ultima partita del ct, la nuova sconfitta in Au-
stria, Bugatti chiude inopinatamente la parabola azzurra, travolto per demeriti non cer-
to solo propri. dopo la retrocessione in B del Napoli, nel 1961 passa all’Internazionale,
dove vive da secondo portiere la nascita della grande squadra di Herrera, conquistando
due scudetti e chiudendo alla grande la lunga carriera.

                           FONTANESI ALBERTO
                                   Nato a Castel d’Ario (MN)il 10-3-1929. Fu una lucci-
                                   cante meteora, Alberto Fontanesi, ala dai grandi mezzi
                                   tecnici che al primo apparire fece gridare al campione.
                                   nativo della provincia di Mantova, si era trasferito quasi
                                   subito con la famiglia nel ferrarese e nella Bondenese,
                                   in C, si era fatto notare da paolo Mazza, il cui fiuto di
                                   impareggiabile talent scout lo portò alla Spal nel 1950.
                                   Il ragazzo si rivelò un demonio della cadetteria, trasci-
                                   nando con sedici gol la squadra ferrarese alla promozio-
                                   ne in A. Spesso irrefrenabile nelle sue incursioni, venne
                                   chiamato da Beretta nel gruppo che partecipò al Torneo
                                   Olimpico di Helsinki nel 1952, esordendo in occasione
                                   della goleada contro gli Stati Uniti. dopo la sconfitta
                                   al cospetto della grande Ungheria, venne conferma-
                                   to anche nella successiva partita, a Stoccolma contro
                                   la Svezia, poi Beretta gli preferì l’altro astro nascente
                                   Frignani. Scrisse Bruno Roghi: «Fontanesi appartiene
                                   alla categoria delle ali schiette e lineari. La velocità, la
                                   sbrigatività, la potenza sono i numeri perspicui del suo
                                   gioco. Non i virtuosismi e le cineserie delle ali che sugli
                                   spalti dello stadio cercano meno un pubblico che un
loggione. Fontanesi gioca essenzialmente per il tiro, il risultato, la vittoria. Egli appare
ai più come un giocatore ordinario. Per primeggiare, ha bisogno di disporre della mas-
sima intensità e della massima tensione del suo lavoro atletico. Quando ciò si verifica,
Fontanesi è il tipico castigamatti che della palla fa un proietto, del tiro un gol impa-
rabile, della partita novanta minuti di gioia per la folla e di dolori per terzini e portieri
avversari». Nel 1953, per 40 milioni, Mazza lo cedeva alla Lazio, con cui Fontanesi giocò
due stagioni, per poi passare all’Udinese, riportandola subito in Serie A. nella massima
categoria si sarebbe confermato un buon attaccante esterno, poco prolifico tuttavia per
poter ambire alle grandi ribalte. Nel 1960 scendeva in B, per due campionati da riserva
nel Verona e uno nella Sambenedettese. Nel 1963 passava al Città di Castello, in Serie
D, e dopo due campionati da titolare avrebbe continuato a divertirsi fino al giocando tra
i dilettanti, prima nella Tagliolese, poi nel Tresigallo.

                                    Carlo Felice Chiesa

                                                                                              9
T RADIO DIGITALE - ascolta Radio Digitale su: www.radiodigitale.net
PRIMO PREMIO RADIO DIGITALE

                “MAURIZIO CEVENINI”
Per ricordare l'amico e grande tifo-
so del Bologna Maurizio Cevenini, e
onorarne la memoria, Radio Digitale
Bologna ha deciso di istituire il I° pre-
mio "Maurizio Cevenini" con il quale
intende premiare il giocatore del Bo-
logna Football Club che, al termine
della stagione calcistica 2019/20, ri-
sulti il migliore in assoluto della rosa
della squadra rossoblu.
I punteggi vengono ricavati dai voti,
partita per partita, assegnati dal sito
web: WWW.CALCIOMERCATOBO-
LOGNAFC.IT
                                                 Dzemaili Blerin
"Sei sempre stato e sempre sarai uno di noi.... ci mancherai mitico Cev.... da
oggi siamo tutti un po' più soli"
GIOCATORE		              VOTI		   PRES/VAL    MEDIA VOTI
SKORUPSKI LUKASZ		        119			       20			       5,95
ORSOLINI RICCARDO		       118,5		      20			       5,92
SANSONE NICOLA 			        118,5		      20			       5,92
PALACIO RODRIGO			        108			       18			       6,00
POLI ANDREA				           106			       18			       5,88
BANI MATTIA				           99,5			      17			       5,85
TOMIYASU TAKEHIRO		       87,5			      15			       5,83
SORIANO ROBERTO 		        83,5			      14			       5,96
DANILO LARANGEIRA		       79			        13			       6,07
MEDEL GARY				            74			        13			       5,69
DENSWIL STEFANO			        73			        13			       5,61
SANTANDER FEDERICO		      73,5			      12			       6,12
KREJČÍ LADISLAV			        59,5			      10			       5,95
SKOV OLSEN ANDREAS		      58			        10			       5,80
MBAYE IBRAHIMA			         49			        9			        5,44
DZEMAILI BLERIN			        52,5			      9			        5,83
SVANBERG MATTIAS		        46,5			      8			        5,81
SCHOUTEN JERDY			         40,5			      7			        5,78
DIJKS MITCHELL			         24,5			      4			        6,12
DESTRO MATTIA			          16			        3			        5,33
DOMINGUEZ NICOLAS		       12			        2			        6,00
PAZ NEHUEN				            12			        2			        6,00
KINGSLEY MICHAEL			       6			         1			        6,00
BARROW MUSA			            5,5			       1			        5,50
   PRES/VAL = ovvero le presenze che hanno generato un voto.
10
RISULTATI E CLASSIFICHE

Bologna-Verona       1-1        21’ Bani, 81’ Borini.
Atalanta-Spal		      1-2        16’ Ilicic, 54’ Petagna, 60’ Valoti.
Brescia-Cagliari		   2-2        21’ Joao Pedro, 27’ Torregrossa, 49’ Torregrossa,
					                           68’ (rig.) Joao Pedro.
Genoa-Roma		         1-3        6’ Under, 44’ (aut.) Biraschi, 45’ Pandev, 74’ Dzeko.
Juventus-Parma		     2-1        43’ Ronaldo, 55’ Cornelius, 58’ Ronaldo.
Lazio-Sampdoria		    5-1        7’ Caicedo, 17’ (rig.) Immobile, 20’ Immobile, 54’ Bastos,
					                           65’ (rig.) Immobile, 70’ Linetty.
Lecce-Internazionale 1-1        72’ Bastoni, 77’ Mancosu.
Milan-Udinese		      0-0        6’ Stryger Larsen, 48’ Rebic, 72’ Hernandez, 85’ Lasagna,
					                           90’+3’ Rebic.
Napoli-Fiorentina		  0-2        26’ Chiesa,74’ Vlahovic.
Sassuolo-Torino		    2-1        20’ (aut.) Locatelli, 61’ Boga, 73’ Berardi.
              CLASSIFICA:                                      MARCATORI:
51   punti:   Juventus.                        23 reti: Immobile.
47   punti:   Internazionale.                  16 reti: Ronaldo.
45   punti:   Lazio*.                          14 reti: Lukaku, Ronaldo.
38   punti:   Roma.                            13 reti: Joao Pedro.
35   punti:   Atalanta, Roma.                  10 reti: Martinez, Muriel.
30   punti:   Cagliari.                         9 reti: Belotti, Berardi, Ilicic.
28   punti:   Milan, Parma.                     8 reti: Caputo, Dseko.
27   punti:   Torino.                           7 reti: Cornelius, Milik, Petagna.
26   punti:   Verona*.                          6 reti: Correa, Gomez, Gosens, Mancosu,
24   punti:   Bologna, Fiorentina, Napoli,               Zapata.
              Udinese.                          5 reti: Balotelli, Berenguer, Boga, Caice-
22   punti:   Sassuolo.                                  do, Dybala, Hernandez, Higuain,
19   punti:   Sampdoria.                                 Kolarov, Kouame, Orsolini, Palacio,
16   punti:   Lecce.                                     Simeone.
15   punti:   Brescia, Spal.                   ...... per il Bologna marcatori
14   punti:   Genoa.                           5 reti: Orsolini, Palacio.
                                               4 reti: Sansone.
* Lazio e Verona, una partita in meno.         3 reti: Bani, Soriano.
                                               1 rete: Danilo, Dzemail, Krejci, Poli, San-
                                                        tander, Skov Olsen.
                                               1 autorete: Faragò, T. Hernandez.

                                    www.museobolognacalcio.it

                                                                                           11
Spal-Bologna

              DOLCI A CONFRONTO
                             PINZA BOLOGNESE
La pinza bolognese è un dolce che ha origini molto antiche, se ne trovano traccia a metà
del 1600 in un libro scritto da Vincenzo Tanara.
Nato nelle campagne bolognesi è composto da un rotolo di pasta dura (ciambella) far-
cito di mostarda bolognese.
La mostarda è una confettura scurissima, quasi nera composta da prugne, mele coto-
gne e scorze d’arancia, che si utilizza come farcitura in molti dolci tipici emiliani come
tortelli fritti, raviole e crostate.
L’impasto è simile ad una frolla anche se tra gli ingredienti troviamo il lievito ed il burro
è utilizzato in minore quantità.
Dolce molto semplice da realizzare è leggero e friabile; ottimo per la colazione o la me-
renda, si accompagna stupendamente con il tè.
La pinza è ottima “tocciata” nel vino dolce.

Ingredienti:
500 grammi di farina 0.
150 grammi di zucchero semolato.
100 grammi di burro sciolto.
1 bustina di lievito per dolci.
la scorza grattugiata di un limone naturale.
2 uova intere.
50 ml di latte.
1 vasetto di mostarda bolognese.

Procedimento:
Versate la farina, lo zucchero, il lievito, la scorza di limone sul tagliere e fate la classica
fontana, all’interno della quale andrete ad inserire le uova sbattute, il burro sciolto e il
latte a temperatura ambiente.
Impastate bene il tutto fino a quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati.
Stendete l’impasto dandole la forma di un rettangolo di circa mezzo centimetro di spes-
sore, spalmate di mostarda tutte la superficie e arrotolatelo su se stesso. Piegate le due
estremità del rotolo verso il basso e rincalzateli, in maniera che non esca la mostrada.
A questo punto posizionate il dolce su una teglia rivestita di carta da forno, spennella-
tela con il latte e cospargere di granella di zucchero.
Cuocete in forno caldo a 180° per 30 minuti o fino a quando la pinza sarà dorata.

                                 Via Emilia 26 - San Lazzaro di Savena

12
Spal-Bologna

              DOLCI A CONFRONTO
                              TORTA TENERINA
La torta Tenerina è una torta al cioccolato tipica di Ferrara. Una crosticina croccante e
un cuore umido e cremoso ne fanno la torta al cioccolato più amata da grandi e bam-
bini.
Una torta con quasi niente farina, che rimane bassa e cremosa all’interno.
Le sue origini sono antiche, infatti fin dal 1900 era conosciuta anche come Torta Mon-
tenegrina o Torta Regina del Montenegro, in onore alla moglie di Vittorio Emanuele III
(Elena Petrovich.
A Ferrara la sentirete chiamare anche con il nome di “torta tacolenta” a seguito del suo
cuore morbido che si scioglie in bocca.

Ingredienti:
Per una torta del diametro di 22-24 centimetri
200 grammi di cioccolato fondente.
125 grammi di burro.
100 grammi di zucchero.
2 cucchiai scarsi di farina 00.
2 uova intere.
1 pizzico di sale.

Procedimento:
Per primo sciogliete il cioccolato fon-
dente a bagnomaria, una volta sciolto
unitevi il burro a pezzettini e mesco-
late dolcemente facendo intiepidire il
tutto.
Prepariamo il composto della torta.
Separiamo i tuorli dagli albumi. Mon-
tiamo gli albumi a neve con un pizzi-
co di sale. A parte, montiamo i tuorli
con lo zucchero, aggiungendo la farina
continuando a montare.
Incorporiamo il cioccolato tiepido nel
composto di tuorli e mescoliamo in modo da amalgamare il tutto. Se necessario, ag-
giungiamo un po’ di latte: il composto deve risultare abbastanza fluido, non deve essere
denso.
Infine uniamo gli albumi montati al composto di tuorli e cioccolato e mescoliamo deli-
catamente dal basso verso l’alto per non smontare il composto.
Versare il tutto in una teglia imburrata ed infarinata oppure rivestita di carta forno.
Inforniamo in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti.
Spegnete il forno e fate raffreddare la torta nel forno spento con lo sportello dello stesso
semi aperto.
Ponete la torta su un piatto da portata e servite spolverando con zucchero a velo.

                                    Angela Bernardi
                                                                                          13
Tifosi V.I.P.
                I V.I.P. dei Ferraresi
                                 Nonostante la squadra ferrarese sia molto seguita aldi-
                                 là del fiume Reno nostrano, che demarca un confine di
                                 passione sportiva e anche di prelibate tradizioni culinarie
                                 tra due province, Vittorio Sgarbi (alla anagrafe Vittorio
                                 Umberto Antonio Maria Sgarbi), uomo eclettico nonché
                                 spesso vulcanico e straripante verbalmente, ma altre-
                                 sì stimato critico d’arte, non che saggista, personaggio
                                 ed opinionista televisivo ed infine uomo politico, è uno
                                 dei pochi tifosi Vip della citta degli Estensi che abbiamo
                                 scovato online, in occasione di questo sempre sentito
derby tra due città divise da appena 50 km di strada. Vittorio professa da anni la sua
fede sportiva per la squadra bianco-azzurra, compagine negli anni 50/60 che godeva
di una certa notorietà per via della presidenza di Paolo Mazza (a cui è intitolato tuttora
lo stadio) la presenza di giocatori di classe e temperamento quali ad esempio: Massei,
Dell’Omodarme, Capello, Pasetti e Reja per citarne solo alcuni tra i più celebri. Vittorio
Sgarbi personaggio conosciutissimo, frequentatore assiduo di salotti televisivi e non, è
stato più volte membro del Parlamento e presente in varie amministrazioni comunali, la
più importante quella di Milano. E’ stato anche per un anno (dal 1992 al 1993) sindaco
di San Severino Marche, poi dal giugno 2008 al febbraio 2012 di Salemi (Tp). Infine
nel 2018 è stato eletto sindaco di Sutri (Vt). Politicamente si è sempre professato un
liberale, non risparmiando spesso critiche anche feroci a membri del suo stesso gruppo
politico, in pieno stile vulcano Sgarbi, stile che si può condividere o meno, ma che di
certo non difetta per franchezza, scevro di inutili e spesso opportunistiche diplomazie.

Altro tifoso vip abbiamo scoperto essere Andrea Poltronie-
ri, nativo di Ferrara, che oltre ad una simpatia per il diavolo
milanista, professa la sua fede per la squadra della città del
Castello. Andrea inizia come musicista nel 1986 suonando il
sassofono nel gruppo musicale dei Libagions, poi cambia ne-
gli anni genere musicale creando il Comic Music Show, ovvero
un misto di cabaret e musica. Le canzoni interpretate da An-
drea sono parodie di sigle di cartoni animati o cover, in cui i
testi vengono da lui rielaborati per renderli ironici. Il suo vero
punto di svolta coincide quando esce il suo primo singolo che
viene distribuito a livello nazionale, viene notato da Pino Da-
niele, che lo aiuta con i suoi consigli risultati poi determinanti
per la sua carriera artistica. Nel 2003 arriva la infatti la grande occasione: l’inizio della
collaborazione con Sergio Sgrilli, per il suo spettacolo teatrale Sgrillaus. Altro incontro
determinante per Andrea è quello del 2011 quando in aeroporto a Bologna incontra Ga-
etano Curreri che rimane colpito da un adesivo dei Beatles sulla custodia del suo sax.
Dietro il magico logo dei ragazzi di Liverpool c’è tutto un universo di passioni e di cultura
musicale che accomuna i due e cosi Andrea diventa il saxofonista ufficiale degli Stadio
nel loro tour “Diamanti e caramelle” . Attualmente prosegue la sua attività concertistica
con vari tour a supporto di Cristina D’Avena e del gruppo dei GemBoy, con questi ultimi
li unisce la sintonia di genere musicale.

                                      Orfeo Orlando

14
Il Bologna F.C. 1909
                visto da STAB

          ANDREAS SKOV OLSEN

Sono in distribuzione i calendari dedicati al
      Bologna F. C. per l'anno 2020.

Gli interessati possono contattare il numero
         di cellulare 329.44.82.152.

                                                15
Parliamo di
                         Giovanili Rossoblu
                                       PRIMAVERA-1
SASSUOLO-BOLOGNA 2-0
E’ un Bologna che non sa più vincere quello visto al “Ricci” contro la Primavera nero-verde
di mister Turrini. Per i felsinei sono ora cinque i turni senza successi (4 sconfitte e 1 pareg-
gio in casa contro la Lazio).
La prima mezz’ora è di marca rossoblù ma le conclusioni di Stanzani non trovano fortuna e
un tiro di Cangiano colpisce il legno. Al 33′ però il Sassuolo, probabilmente un po’ a sorpre-
sa, passa in vantaggio con Oddei che in area supera il portiere felsineo Molla.
Nella ripresa Juwara spreca al 50′ il gol del pareggio, poi col passar del tempo i padroni di
casa del tecnico Turrini trovano le giuste misure ai bolognesi e vanno addirittura sul 2-0
grazie ad Aurelio che sfrutta un buon cross da calcio d’angolo.
Il Bologna di mister Troise non sa reagire e al triplice fischio esultano i nero-verdi che sal-
gono in classifica a 17 punti lasciando a 16 il Bologna (solo +1 sulla zona play out).
Prossimo turno, sabato 25 Gennaio, Bologna-Fiorentina.

                                        UNDER 17 A-B
MILAN-BOLOGNA 2-2
Primi minuti di gioco veementi da parte di entrambe le formazioni, poco spazio per le gioca-
te individuali. 9’- Bologna vicino al vantaggio! Paananen non riesce a superare Desplanches
dopo la ribattuta del portierone rossonero su tiro da fuori area.
Generale predominio del Bologna in questa fase, Il Milan non riesce a ripartire con i suoi
attaccanti.
40’- vantaggio del Milan con El Hilali che trafigge Petre con un destro in girata dentro l’area.
42’- Reagisce il Bologna con Cossalter che fallisce una ottima occasione dal limite dell’area
con un tiro impreciso di sinistro.
46’ – Espulso El Hilali dopo aver mandato l’arbitro a quel paese in seguito a un fallo non
fischiato a suo favore. Milan-Bologna 1-0
Il Bologna nonostante l’uomo in più sta avendo difficoltà nello sviluppare azioni pericolose,
il Milan controlla bene in difesa con un Polenghi in giornata bravo ad alzare un muro davanti
ai suoi compagni della difesa.
18’- Pareggio del Bologna con Pietrelli, il rossoblu prende l’ascensore ed impatta di testa in
maniera perfetta un cross dalla sinistra del neo entrato Ercolani trafiggendo un incolpevole
Desplanches. Il Bologna riporta il match in parità!
22’- Milan di nuovo avanti, su angolo di Polenghi arriva a staccare piu in alto di tutti il co-
losso Bright che indirizza il pallone dove Petre non può arrivare.
30’- Palo clamoroso di Paananen. Bolide di sinistro del centrocampista rossoblu dal limite
dell’area, il pallone si infrange contro il palo alla sinistra di Desplanches che non avrebbe
potuto fare nulla. 44’- Arriva il pareggio rossoblu. Paananen, il migliore dei suoi, spara un
siluro di sinistro dentro l’area che non lascia scampo a Desplanches dopo una perfetta in-
cursione tra i difensori rossoneri. E ora il Bologna prova a vincerla.
Dopo ben sei minuti di recupero l’arbitro conclude il match.

                                       UNDER 16 A-B
BOLOGNA-BRESCIA 4-1
Il Bologna Under 16 di mister Biavati ha superato al “BiavatI” il Brescia Under 16 col pun-
teggio di 4-1 “vendicando” così i “fratellini” più piccoli di un anno.
Il primo tempo termina 0-0 tra le due compagini capaci di creare almeno due occasioni da
rete importanti per parte senza riuscire tuttavia a gonfiare la rete. Rete che si gonfia nella
ripresa per ben cinque volte.
16
Parliamo di
                          Giovanili Rossoblu
Il Bologna va in vantaggio ad inizio ripresa con Casadei il cui tiro dal limite è chirurgico e
non lascia scampo al portiere Sonzogni delle Rondinelle. Passano i minuti e continuano le
azioni da rete, ma sia Albieri tra i pali del Bologna che Sonzogni del Brescia parano le con-
clusioni avverasrie.
Al 60′ però arriva il raddoppio del Bologna: Anatriello vede sulla sinistra Corazza che in area
col sinistro fulmina Sonzogni. Ci prova su punizione un paio di volte il Brescia ma si resta sul
2-0. Al 73′ Mazia con un bel sinistro da fuori area batte Sonzogni e i felsinei si portano sul
3-0. Dopo due minuti arriva il poker: Anatriello entra in area da sinistra e converge al cen-
tro, prova la conclusione, Sonzogni respinge ma nulla può sulla ribattuta a rete di Corazza
che gonfia la rete e si regala la sua doppietta personale. Nel finale il Brescia con Marinacci,
a seguito di una ripartenza, accorcia le distanze.
Non c’e’ più tempo, l’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi decretando il successo
meritato del Bologna per 4-1. In classifica gli emiliani salgono a 30 punti, al quinto posto a
-4 dalla Spal seconda. Prossimo turno, domenica 26 gennaio, Atalanta-Bologna.

                                        UNDER 15 A-B
BOLOGNA-BRESCIA 2-4
Dopo la bella vittoria ottenuta per 4-0 sul campo del Cittadella sette giorni fa, arriva un stop
casalingo da parte del Bologna U15 di mister Morara. Avversario di turno il Brescia di mister
Massolini capace di espugnare il Cavina con grande personalità.
Dopo un inizio equilibrato, il Bologna tenta un gran tiro al volo con Serfilippi dal limite a
mezz’altezza ma il portiere del Brescia Recaldini in tuffo manda in angolo. Al 13’ Omeregie
viene servito sulla destra va sul fondo, entra in area e mette in mezzo per Serfilippi che
calcia a rete superando il portiere ma il difensore Muca libera sulla linea. Al 15’ il Brescia va
in vantaggio: Rizza viene servito in area all’altezza del dischetto, si libera del suo avversario
e in girata batte il portiere del Bologna Franzini sull’angolino sinistro.
Al 18’ Dossi dalla trequarti di destra si incunea in area, si libera di alcuni avversari e batte
Franzini sul primo palo. Bologna-Brescia 0-2 - Emiliani shock!
Al 25’ ci riprova Serfilippi del Bologna dal limite, para in tuffo il portiere sulla sua destra.
Dopo 3 minuti Ferrante del Bologna calcia dai 25 metri, il tiro a mezz’altezza è parato in
tuffo dal portiere del Brescia che manda in angolo. Sul corner corto palla a Torino, cross
per Crociati che sul secondo palo va di testa ma la conclusione termina di poco alta sopra
la traversa. Fine primo tempo 0-2.
Nella ripresa al 36’ gol annullato al Bologna per fuorigioco: Torino da destra si accentra e
serve a sinistra Dragà che mette in mezzo per Ferrante il cui tiro va in gol ma il gioco era
già fermo per posizione di fuorigioco.
Al 39’ gol del Brescia: angolo da sinistra, palla sul secondo palo arriva Bodini di testa che
con una palombella supera il portiere e insacca il gol del 3-0 per le Rondinelle.
Al 48’ Omeregie è atterrato da Bodini in area, l’arbitro assegna un rigore al Bologna, va
Torino dal dischetto e accorcia 1-3.
Al 52’ ancora in gol il Bologna: sulla trequarti di sinistra De Marco serve Aronni che si inseri-
sce in area e da posizione defilata insacca sul primo palo a mezz’altezza: 2-3 per il Brescia!
Al 60’ pero’ il Brescia segna il 4-2: ripartenza con Grossi sulla destra che serve Nuamah in
mezzo che a tu per tu con il portiere calcia, respinge Franzini ma sulla ribattuta segna, a
porta sguarnita, Belotti.
Al 68’ Amey per il Bologna dai 30 metri tenta la botta che termina di poco alto sopra la tra-
versa. Non succede più nulla fino alla fine, il Brescia batte 4 2 gli emiliani e sale in classifica.

                             Redazione Tutto Calcio Giovanile

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Alla scoperta dei tifosi del
                     BOLOGNA fuori sede
Nuova puntata per “I Fuori Sede”, questa volta protagonista dalla nostra ru-
brica è Giorgio che vive a Perugia dove fa l’università

- Ciao Giorgio, come mai hai scelto di studiare a Perugia e non a Bologna?
“Prima di tutto un saluto a tutti voi di Radio Digitale Bologna. Io sono un grande ap-
passionato del Bologna calcio ma sono nato e vivo da queste parti, dunque la scelta è
stata quasi obbligata”.

- A questo punto di chiedo allora come mai nasce l’amore per il Bologna?
“Per via di mio nonno che, quando arrivò qui nativo di Bologna, mi ha trasmesso in
modo viscerale quel suo fare tipico bolognese e quella mania di tifare il Bologna calcio,
fin da piccolino, infatti, a differenza di mio babbo, che ha sempre seguito la squadra
locale, io andavo al Dall’Ara con mio nonno e tutt’ora ci vado molto volentieri”.

- Sei abbonato?
“Certamente si nei distinti laterali”.

- Quanti anni sono che fai la tratta Perugia-Bologna?
“Per me e per mio nonno, che ancora a 70 anni suonati è in super forma, sono 9 anni di
fila che veniamo sempre a Bologna, facciamo solitamente solo le partite in casa, oltre a
quelle vicino a Bologna come è stato per Reggio Emilia, Modena e Parma”.

- Cosa ti dicono i tuoi coetanei di questa tua passione per una squadra di un’al-
tra città?
“Ovviamente mi sfottono e spesso mi prendono in giro, ma solitamente lo fanno in
modo bonario, solo una volta ho avuto da discutere seriamente con dei ragazzi di qua
che frequentano anche lo stadio, visto che mi imputavano il fatto che ero un traditore
e che avrei dovuto tifare e onorare i colori della mia città anziché tifare per il Bologna”.

- Come viene visto il Bologna a Perugia?
“C’è stata tanta attenzione sul caso Sinisa, e sul probabile arrivo di Ibra, che poi, però,
è svanito nel nulla, però la maggior parte dell’attenzione qui è focalizzata sul Perugia
Calcio e poi, come al solito, ci sono i classici club della Juve, Milan, Inter e della Roma”.

- Ci sono altri tifosi come te che seguono il Bologna o simpatizzano per i nostri
colori?
“No, anzi faccio un appello tramite la vostra radio e questa rubrica che seguo sempre,
al fine di trovare altri ragazzi o ragazze che, se come me amano il Bologna, si facciano
vivi tramite la redazione per avere il mio contatto, al momento che io sappia siamo solo
io e mio nonno Giorgio, ma sono sicuro che in zona ci siano altri tifosi che magari io non
conosco”.

- Quando non sei allo stadio per le partite in casa come segui le gare in tra-
sferta?
“Purtroppo con i soliti mezzi, mi sono abbonato sia a Sky che a Dazn e cerco da lì di se-
guire le gare a casa di mio nonno, però mi manca molto l’atmosfera dello stadio, il bello
di quando vado a vedere il Bologna al Dall’Ara, perchè ormai ci conosciamo tutti lì dove
abbiamo l’abbonamento, e dunque un coro, un’imprecazione, un boato non è solo tuo,
ma è condiviso con i tuoi vicini di posto, ti fa sentire parte del tifo e più attaccato alla

18
tua squadra. Ora come ora, visto che fra qualche anno, sicuramente anche mio nonno
non andrà più allo stadio, sto cercando di capire se riesco, e dunque rinnovo l’appello
tramite la vostra emittente, a formare un gruppetto qui di Perugia, anche solo per ini-
ziare a seguire e organizzare dapprima la visione delle partite in trasferta, poi magari
iniziare a pensare anche di aggregarsi per seguire fisicamente la squadra sia in casa che
fuori, ecco la mia speranza che non si spenga tutto con me e mio nonno”.

 -Quanto è importante per te il Bologna nella tua vita?
“Tantissimo, diciamo che in questi anni mi è entrato davvero dentro come del resto tut-
ta la città. Spesso la domenica o i giorni che giochiamo in casa, anche se fosse un sa-
bato sera, partiamo con largo anticipo, in modo che prima e dopo riusciamo a prendere
un autobus e a farci un giro in centro, spesso per fare prima arriviamo direttamente in
treno, in modo da essere più liberi negli spostamenti”.

- Cosa ne pensi di questo periodo particolare della nostra squadra?
“Ad inizio campionato non lo avrei mai detto che anche quest’anno ci saremmo trovati a
doverci guardare la spalle. In queste ultime gare poi la squadra mi sembra molto sotto
tono, e dietro comunque giocano un buon calcio e dunque sono sempre tutte lì a pochi
punti, noi abbiamo sbagliato tanto e regalato troppo, manca, ma questo ormai lo sanno
tutti, una punta di ruolo, e un difensore e un altro centrocampista, ma nonostante non
arriverà più Ibra, come invece fino all’ultimo ho pregato che sbarcasse all’ombra della
due torri, sono sicuro di Sabatini, so che non ci deluderà fin da Gennaio. Poi da quello
che ho seguito costantemente tutti i giorni sul web sarà direttamente lui che seguirà il
prossimo anno l’acquisto dei nuovi giocatori e questo mi rende molto più fiducioso, visto
che è un uomo che sa il fatto suo e in cui ripongo tutta la mia stima”.

- La cittadinanza di Bologna a Sinisa?
“Un grande gesto, che regala un valore aggiunto ad una
grande città fatta di sport ma anche di umanità, penso
che una situazione del genere, poteva verificarsi solo a
Bologna, e intendo non licenziare e giocare senza un alle-
natore in campo perché malato”.

- Un giocatore che fino ad oggi ti ha sempre strap-
pato un sorriso?
“Palacio, una spanna sopra tutti anche quando gioca peg-
gio del solito”.

- Un giocatore che ti ha deluso?
“Destro, perché pensavo che con Sinisa avrebbe cambia-
to un po’ il suo atteggiamento e gran parte del reparto
difensivo, in particolare il Giapponese”.

- Per finire quanto è difficile e quali sono i sacrifici che fai per essere sempre
presente in casa?
“Diversi, più che altro privazioni, perché praticamente nei week and, in particolare quel-
li in cui giochiamo in casa, non ci sono mai per uscire con la mia morosa. Più che altro
diciamo che è lei che fa i sacrifici a questo punto, e poi non nascondo che, durante la
settimana che precede la gara in casa, rimango a corto con le spese, dunque niente ci-
nema o pizza fuori, perché poi so che spenderò tutto quando vengo a Bologna, del resto
mio nonno vive di pensione e io sono uno studente universitario, dunque mi arrangio
come posso facendo la stagione in estate come cameriere e poi metto via i risparmi
come una formica per poterli spendere durante il campionato”.

                                      Danilo Billi

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- Football Americano: Nello stesso giorno in cui le Underdogs, vengono premiate, gli
storici Warriors (con il guerriero vichingo sul casco) festeggiano ben 39 anni di vita.
Quella dei Warriors è la società di Football americano più vecchia di Bologna. I festeg-
giamenti per il compleanno avverranno a ridosso dell’inizio del campionato, che si pre-
annuncia carico di prospettiva in vista del rilancio, dopo la promozione avvenuta nel
massimo campionato nel 2018 subito seguita dalla retrocessione in seconda divisione
nella scorsa stagione. I guerrieri di Bologna grazie all’esperienza di coach Giorgio Lon-
ghi, aspirano come minimo a conquistare un pass per i play off.

- Basket femminile serie B: Il Progresso Matteiplast, cambia i suoi vertici, tenendo
sempre saldi i valori di Gianfranco Civolani. La società, che milita in serie B, sarà gui-
data da Valeria Vacchetti, storica giocatrice ed ex vice presidente. Vice presidente Rita
Petazzoni. Contemporaneamente sono arrivate le dimissioni del tecnico Massimo Bor-
ghi, di Federica Rossetti e Aime Kadji, mentre la panchina è stata affidata a Giovanni
Simeone, che ha accettato ben volentieri questo suo esordio nel campo femminile.

- In vista degli europei 2020: La
Figc ha scelto Bologna e lo stadio Re-
nato Dall’Ara per l’amichevole tra Ita-
lia e Repubblica Ceca, che si svolgerà
il 4 giugno 2020, nell’ultimo test vali-
do per gli azzurri del commissario tec-
nico Roberto Mancini, prima di Euro
2020. Proprio il ct dell’Italia esordì in
campionato come giocatore in serie A,
quando il Dall’Ara si chiamava ancora Comunale, nella partita Bologna vs Cagliari del 13
Settembre 1981. In seguito, sempre Mancini ha esordito come allenatore della nostra
nazionale nella partita Italia-Polonia, finita 1-1, di Nations League, disputata il 7 set-
tembre 2018 sempre a Bologna, città in cui lui abita ed legato. Sarà anche interessante
vedere se il nostro Orsolini riuscirà a vincere il ballottaggio con Chiesa e Bernareschi,
che attualmente lo vedono sfavorito per un posto in panchina, sarebbe un ulteriore fiore
all’occhiello per il Bologna Football Club.

- Nascita del centro d’eccellenza per il rugby giovanile nel quartiere Navile: Per
ovviare al fatto che da una recente ricerca si evince il disinteresse di molto giovanissi-
mi bolognesi nei confronti della pratica dello sport, nascerà nel centro sportivo Bonori,
nel quartiere Navile, un centro d’eccellenza per il rugby giovanile, che vedrà coinvolti
ragazzi compresi fra i 6 e i 12 anni. Il Navile è stato scelto perché, nonostante esista-
no molte strutture sportive è, appunto, quella con meno densità di giovani praticanti.
L’idea innovativa vedrà un campo-scuola accessibile a tutti, che potrà contribuire alla
crescita dei ragazzi. Il rugby infatti, è in grado di plasmarne il carattere, la personalità,
l’applicazione e il senso di responsabilità. Inoltre Bologna vanta una lunga tradizione in
questo nobile sport, già i più blasonati team stranieri hanno in passato affrontato l’Italia
al Dall’Ara. Inoltre la giunta comunale si è recentemente resa disponibile a riqualificare
le strutture già in uso.

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- Baseball: Comunicata la composizione dei due gironi della European Champions Cup
2020, che si terrà a Ostrava (Repubblica Ceca) nella prima settimana di giugno. A di-
fendere il titolo la nostra Fortitudo Baseball Bologna, campione d’Italia e d’Europa in
carica. Le 8 squadre partecipanti sono divise in due gruppi e si affronteranno in round
robin di 3 giornate per determinate le 4 semifinaliste, 2 per girone, e le 4 squadre che
si fronteggeranno per evitare la retrocessione. Sono 2 i team presentati da: Italia, Paesi
Bassi e Germania, 1 per:  Francia e Repubblica Ceca.
I due girone saranno cosi composti:
Gruppo A: Fortitudo Bologna, Curaçao Neptunus Rotterdam (vice campione dei Paesi
Bassi), HeidenheimHeidekoepfe (campione di Germania) e Rouen Huskies (campione
di Francia)
Gruppo B: Arrows Ostrava (campione della Repubblica Ceca), Bonn Capitals (Ger-
mania), Nettuno Baseball City (Italia) e L&D Amsterdam Pirates (finalista in Europa e
campione dei Paesi Bassi).

- Lutto nel mondo del calcio: Il grande Pietro Anastasi è deceduto venerdì 17 gen-
naio 2020, all’età di 71 anni. Era ammalato gravemente da tempo e aveva annunciato
lui stesso nel 2018 di avere un tumore. Anastasi ha lottato nell’ultimo periodo contro la
Sla e lo ha fatto sgomitando com’era solito fare nelle aree di rigore, ma quella patologia
s’è rivelata l’avversario peggiore da sconfiggere.
Con la morte dell’ex punta bianconera e della Nazionale se ne va un pezzo della storia
calcistica italiana. Con lui gli Azzurri vinsero il titolo Europeo nel 1968 (delle 8 reti com-
plessive su 25 presenze la più emozionate fu quella nella finalissima per il trofeo, 2-0
alla Jugoslavia).

- Lutto nel mondo del calcio: Dopo la perdita di Pietro Anastasi si è spento anche
Mario Bergamaschi, l’ex calciatore nato a Crema e cresciuto nelle giovanili della squadra
della sua città, che aveva compiuto 91 anni undici giorni fa, lo scorso 7 gennaio 2020.
Bergamaschi, dopo avere iniziato nelle giovanili del Crema, esordì in prima squadra nel
1947, per passare poi al Como. Qui rimase per ben tre stagioni per approdare al Milan,
nel quale giocherà cinque stagioni. In seguito Bergamaschi sarà alla Sampdoria per sei
stagioni. Il Milan sui suoi canali social ha espresso tutto il suo cordoglio per la scompar-
sa di un giocatore che rimarrà di diritto nella storia del club rossonero.

- Un grande e meritato traguardo per Bologna: E’ famosissima per i suoi mera-
vigliosi portici sotto i quali si può comodamente passeggiare, ripararsi dalla pioggia
nelle giornate più buie o soffermarsi a guardare le vetrine degli esercizi commerciali.
Parliamo di Bologna, la bellissima città che offre, appunto, una peculiarità unica nel suo
genere.
Per questa caratteristica il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per
l’Unesco, riunito il 21 gennaio 2020 presso il ministro dei Beni Culturali, ha deliberato la
presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale
per il 2020, il cui esito sarà reso noto nel 2021.
Con questa decisione i Portici vengono riconosciuti come “un elemento identificativo
della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimen-
to per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni
di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”.

                                            Ghost
                                                                                              21
L’ ESULTANZA
                       DI FABIO BORINI
Esultare dopo un gol è la
cosa più naturale del mondo.
Comporta rischi a cui nessu-
no deve sottrarsi. I miei ami-
ci, presenti, al momento del
gol del ragazzo di Padulle,
sanno bene delle contumelie
che mi sono uscite dalla boc-
ca vedendolo raggiante. In
realtà, male parole frutto di
due distinte situazioni.
La prima: la storia di questo
ragazzo che mi sembra “fug-
gì” dal settore giovanile del
Bologna, senza aspettare la
firma del contratto imminen-
te, preferendo il Chelsea. La
seconda: Borini da avversa-
rio (non nemico, avversario)
ci ha spesso fatto male. Dun-                  Fabio Borini in maglia Chelsea.
que la tensione del momen-
to faceva i conti col timore di subirne l’effetto abituale. Come una sentenza scritta.
Ho aperto i boccaporti... e non lo nego. Poi ho sentito le sue parole, assolutamente
condivisibili e la sua bellissima dedica alla figlia. E ho capito. Ho capito il tormento di
un calciatore sempre lì, sulla soglia del salto di qualità, da bravo calciatore ad asso,
in Nazionale, nella Roma, nel Milan... un calciatore intelligente, in grado di accettare i
compromessi che un cambio di identità tecnica comporta, accettare di passare da punta
centrale a punta d’appoggio, poi da punta d’appoggio a laterale di centrocampo, fino
addirittura a dire sì a fare il terzino, per sentirsi poi messo in discussione.
E poi addirittura escluso, fuori rosa, allenarsi da solo, domandarsi ancora precocemente
se si era preso il viale del tramonto.
E poi la proposta del Verona: meno soldi ma tornare a giocare nel proprio ruolo, o co-
munque tornare a giocare di punta. Il ragazzo di Padulle non ci ha pensato un solo atti-
mo, il ragazzo di Padulle aveva lavorato, da solo, per orgoglio, per farsi trovare pronto
a questo appuntamento.
La palla a questo punto non è da buttare dentro al Bologna, guarda caso la squadra del-
la sua città. E’ da scaraventare dentro per tornare a sentiorsi vivo. Per dire al mondo:
io sono Borini, non sono mai morto!
Così è saltato come un grillo, altro che colpa di Mbaye, andatevi a vedere certi gol che
subimmo, per esempio, da Carletto Muraro o da Pierino Prati, senza accusare per que-
sto il grande Tazio Roversi!
E’ saltato più in alto che ha potuto, Fabio Borini da Padulle, e ha esultato così per dire
al calcio, non al Bologna, non sono mai andato via!
Avete provato a celebrare il mio funerale e io invece sento sulla testa l’acqua di un nuo-
vo battesimo.
Sono Fabio Borini, finalmente libero, finalmente messo nella condizione di fare il calcio
che so fare. Niente di personale, Bologna. Tanto, anzi tutto, con la mia storia.

                                      Diego Costa

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