Tirando le fila - Studio ESSECI

Pagina creata da Ludovica Forte
 
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Tirando le fila …
                           a Dal Prà

       L

                   

                       
              Nella storia della conversione religiosa di Francesco
           d’Assisi, figlio di un ricco mercante di stoffe, Pietro di
           Bernardone, il momento culminante della sua pubblica
           rinuncia all’eredità paterna e a un destino agiato, nel 1206,
           fu la decisione di privarsi pubblicamente delle ricercate vesti
           che indossava. Al suo gesto eclatante, che fece adirare il
           padre, corrispose quello prontamente compiuto dal vescovo
           Guido, che usò il proprio piviale per coprire la nudità del
           giovane, esprimendo simbolicamente la protezione della
           Chiesa accordata al nuovo convertito. Mirabilmente tradotto
           in figura da Benozzo Gozzoli nella chiesa di San Francesco
           di Montefalco, la pregnante gestualità dell’episodio fa leva
           di fatto sull’importanza narrativa e simbolica attribuita
           all’abbigliamento profano di Francesco, assurto a simbolo di
           una vita da lasciare alle proprie spalle, e su quello, altrettanto
           ricco ma espressione di contesto ben diverso, del piviale,
           indumento riservato alla dignità episcopale e manifestazione
           figurata del caritatevole intervento ecclesiastico. L’episodio,
           quasi traduzione agiografica di ciò che le successive leggi
           suntuarie avrebbero provveduto a colpire1, si situa in un
           radicato universo simbolico che include oggetti e gestualità
           e non è poi così insolito se lo si avvicina al rito della conver-
           sione monastica: essa prevede infatti la solenne vestizione
           del professo con i capi che connotano il nuovo status, atto
           tanto forte nella coscienza collettiva da originare il detto
           secolare dell’“abito non fa il monaco”, che si contrappone
           peraltro a quello altrettanto antico, raccolto da Erasmo,
           che recita “l’abito fa l’uomo” 2. Di grande significato è
           egualmente il mantello della Madonna della Misericordia
           (sch. 9), spesso foderato di vaio o di preziose stoffe e aperto
           sui fedeli genuflessi ai suoi piedi, lontana reminiscenza
           figurativa della cerimonia romana di adozione con il gesto
           del nuovo genitore di accogliere il fanciullo sotto un lembo
           del proprio abito3.
              Significati, dunque, attribuiti a vesti profane e a vesti sacre
           con accezioni diverse, ma pur sempre connessi a una im-
           portante scala di valori riferiti al tessuto, la cui importanza
           nei tempi nostri si è, viceversa, gravemente affievolita nella
           percezione comune. Ma anche indizi di una grande storia
           di stoffe e di abiti di cui si è persa consapevolezza, complice
           l’evoluzione dei modi di creazione, produzione, commercio
           e consumo, che progressivamente ci ha estraniato dai suoi
           principi originari.

12 |           aestro di Hoogstraeten, Vergine in trono con il Bambino e le sante       | 13

       I

           

               
           Caterina e Barbara, particolare, 1500-1510 circa, olio su tavola, Firenze,
           Gallerie degli Uffizi
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ornamentali, come dimostra la ricca sequenza di velluti
         N

             

                 

                     

                         

                             

                                 

                                     

                                         

                                             

                                                 

                                                     

                                                         

                                                             

                                                                 

                                                                     

                                                                         

                                                                             

                                                                                 

                                                                                     

                                                                                         

                                                                                             

                                                                                                 

                                                                                                     

                                                                                                         

                                                                                                             

                                                                                                                 

                                                                                                                     

                                                                                                                         

                                                                                                                             

                                                                                                                                 

                                                                                                                                     

                                                                                                                                         

                                                                                                                                             

                                                                                                                                                 
       storico, economico e sociologico sul tema, ma ancora si                                                                                       esposti in questa occasione.
       fatica a restituire il giusto peso a un prodotto che è cer-                                                                                      Tutto ciò è sorretto validamente da un positivo connubio
       tamente di consumo e di sicura deperibilità nel tempo,                                                                                        tra oculato governo, iniziativa imprenditoriale e capacità
       che è certamente ancora oggetto di indiscussa reputazione                                                                                     tecnologica che si concretizzò per varie circostanze nei
       quando è eseguito per le più esigenti sartorie di alta moda,                                                                                  cruciali decenni del pieno Quattrocento, tra norme pro-
       ma che altrettanto certamente nei secoli scorsi ha riscosso                                                                                   tezionistiche – benché più efficaci a ostacolare la crescita
       un’attenzione costante da parte dei più facoltosi e raffinati                                                                                 di nuove realtà che a regolare la concorrenza tra centri già
       esponenti della nobiltà, dell’alta borghesia e del clero, pronti                                                                              affermati –, e capillare penetrazione mercantile in vaste
       a sborsare enormi risorse per assicurarsi drappi preziosi                                                                                     aree con la creazione di stabile residenza di colonie italiane,
       per l’abbigliamento, l’arredamento, i più svariati oggetti,                                                                                   sorretta dall’attività dei banchi nelle più importanti piazze
       e a farne strumento di esibizione del proprio potere e delle                                                                                  fieristiche dell’intera Europa5.
       proprie disponibilità economiche4.                                                                                                               Questo, oltre all’attenzione per i colori delle livree, l’esi-
          Tema principale della mostra, quello del tessuto quattro-                                                                                  bizione dei tessuti, l’amore per gli accostamenti variopinti,
       centesco, dei suoi ornati, e delle applicazioni a ricamo o in                                                                                 ci fa capire il racconto di un attento testimone oculare,
       materiali preziosi che lo possono arricchire secondo il gusto                                                                                 Olivier de la Marche, maestro di casa di Carlo il Temerario,
       della committenza si qualifica come un elemento al centro                                                                                     quando, il 3 luglio 1468, un solenne corteo apre le festose
       di molteplici aspetti di grande rilevanza sociale, riconducibili                                                                              celebrazioni del matrimonio del duca con Margherita di
       a un fenomeno collettivo nelle sue caratteristiche fondanti,                                                                                  York a Bruges. Nella calura estiva, al cospetto della sposa
       oggetto di desideri e di imitazioni, di utilizzi diversificati, di                                                                            sfilano i rappresentanti delle nazioni straniere: per primi i
       voglia di innovazione continua e di superamento dei limiti                                                                                    veneziani, tutti a cavallo, in abiti di velluto cremisi, seguiti
       tecnici. Tutto agevolato, nella costante ricerca di aggiorna-                                                                                 dai servitori in “drap vermeil”, e cinquanta uomini a piedi
       menti ‘modaioli’ in linea con le novità più chiacchierate, da                                                                                 vestiti egualmente “de vermeil”; quindi i fiorentini, precedu-
       una crescente interazione tra le corti, città, fiere, che stimola                                                                             ti da settanta pedoni in vesti di colore blu e da quattro paggi
       l’interesse verso quanto è elaborato altrove fino a ricercarlo                                                                                a cavallo con giubbe e vesti dai fili d’argento e mantelline di
       come un prodotto ambito ed esotico, riconoscendovi l’esito                                                                                    velluto cremisi, cui seguono i mercanti abbigliati “de satin
       di una specializzazione manifatturiera, come i bordi tessuti                                                                                  noir figuré” con giubba cremisi, ad eccezione di Tommaso
       di Firenze o quelli di Colonia o, ancora, i rilucenti ricami                                                                                  Portinari, colui che sarà il munifico committente del trittico
       milanesi.                                                                                                                                     di Hugo van der Goes ora agli Uffizi, e che li guida nel cor-
          Ma un elemento ulteriormente caratterizzante per il                                                                                        teo in abbigliamento nero, come prescritto per i consiglieri
       periodo preso in esame tra la metà del Quattrocento e i                                                                                       del duca. È poi la volta dei loro valletti a cavallo vestiti di
       primi decenni del Cinquecento, che giova sottolineare                                                                                         blu, dei castigliani in damasco viola e relativi servitori in
       anche in confronto con altri periodi storici, è costituito                                                                                    livrea bicolore, viola e verde, quindi dei mercanti genovesi,
       dalla grande pervasività nello spazio e nel tempo dei motivi                                                                                  tutti con abiti di “drap violet”, e infine degli anseatici,
       decorativi che contraddistinguono la produzione tessile di                                                                                    aragonesi, catalani, siciliani, lucchesi, portoghesi 6. È un
       qualità più elevata, da quello ‘a cammino’ a quello ‘a griccia’.                                                                              evento politico di grande rilievo, volutamente accompagnato
       Abbandonati i velluti coloratissimi dei primi decenni (sch. 6,                                                                                da un’esibizione di sfarzo, dove la sequenza della sfilata è ac-
       41), si fanno strada i tessuti con rapporti di disegno sempre                                                                                 curatamente preparata con la ‘pesatura’ dell’importanza dei
       più grandi via via che ci si inoltra nel pieno Quattrocento,                                                                                  partecipanti, veneziani e fiorentini in primis, in un’apoteosi
       che mostrano pur nelle innumerevoli varianti decorative di                                                                                    di colori e di preziosi tessuti che sono manifesto pubblico
       dettaglio un modello di base, evidentemente apprezzato a                                                                                      di capacità economica e produttiva delle rispettive nazioni
       livello generale ma anche esito di una forma di ‘monopolio’                                                                                   e, nel contempo, pubblica consacrazione dell’importanza
       indiscusso delle manifatture fiorentine e veneziane nella                                                                                     delle comunità di banchieri e mercanti delle città italiane a
       produzione di manufatti di lusso senza entrare in compe-                                                                                      Bruges, a Ginevra, Anversa, Norimberga, Lione per citare
       tizione con prodotti di minore qualità che coinvolgeva più                                                                                    solo alcuni.
       centri della penisola. Se si voleva ostentare il proprio status
       sociale, occorreva dotarsi con abbondanza di drappi con
       le caratteristiche che contraddistinguevano la produzione                                                                                     Le occasioni del lusso
       d’eccellenza, e queste stesse caratteristiche, soprattutto i
       pattern decorativi, avevano un binario consolidato e solo                                                                                        La diffusione merceologica dei prodotti tessili italiani, con
       relativamente elastico rispetto alle potenziali evoluzioni                                                                                    l’apice rappresentato dai drappi auroserici, è un dato eviden-

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                                                                                                                                                        I

                                                                                                                                                            I

                                                                                                                                                                

                                                                                                                                                                    

                                                                                                                                                                                                              secolo, Firenze, Museo Stibbert
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anche da alcune opere illustrate nella mostra, come le        ricchezza, l’esemplare affidato per la vendita da Giovanni          dimore più agiate solo le fonti documentarie ci soccorrono         le casse cittadine grazie alle tasse praticate per la concessione
       z

           

               

       splendide dalmatiche della collezione tessile del Castello del       Pietro Porri e Costantino de Ello ad Ambrogio de Predis,            o i racconti contemporanei, come una Novella del Bandello          temporanea di farne sfoggio. Mentre i testi reperiti e studiati
       Buonconsiglio, confezionate con tessuti di importazione              pittore ben voluto alla corte di Massimiliano I d’Asburgo,          che descrive la camera da letto di Eleonora da Correggio           forniscono descrizioni di abiti sontuosi, altrimenti docu-
       fiorentini e ricamate da una manifattura dei Paesi Bassi (sch.       e descritto come “copertam seu muratam unam rechami,                Rusca di Milano, la quale “in luogo di razzi, era di velluto       mentati solo grazie ai pittori dell’epoca, rimane la domanda
       78), ma anche dalle due opere attribuite al Maestro di Ho-           laboratam auri et argenti fini et sirice facti a foliamis in        carmesino maestrevolmente ricamato tutta vestita, nel              di quanto effettivamente tali interventi regolamentari fossero
       ogstraeten (sch. 75-76), che ostentano un drappo d’onore             zetonino raxi nigri cum frixo uno circum circha facto a             mezzo de la quale v’era una condecente tavola coperta d’un         efficaci, se non, forse, nel novero degli elementi incentivanti
       sul trono della Vergine, contraddistinto dal vistoso motivo          gruppis et fructibus et aliis diversis laboreriis”, ornata con      tapeto di seta, ed era alessandrino” 17. Ancora, a Firenze         del cambiamento lento ma avvertibile del secolo successivo,
       ‘a griccia’. Il risultato di questa vigorosa fase produttiva di      lo stemma Asburgo “laboratis auri et argenti fini et sirice et      un inventario registra per la camera da letto di Lorenzo il        con l’avvento di nuovi modelli d’ornato, che alla lunga
       segno italiano fu anche quello di non lasciare spazio – dato         aliis argentarissi minutis seu laboribus ab aurifice”12.            Magnifico in Palazzo Medici Riccardi, accanto a una spal-          abbandonano le appariscenti inflorescenze di melagrana, pur
       l’altissimo contenuto tecnico e materico necessario che a sua           Manufatti confezionati con simili stoffe assicurano il           liera dipinta con falconi e stemmi dorati su fondo blu, un         con la fase del decoro ‘a maglia’, per abbracciare motivi più
       volta richiedeva un investimento imprenditoriale di grande           giusto agio nelle dimore ma in più sono percepiti – come            drappo di velluto di circa sette metri18, per continuare con la    sobri e con accostamenti coloristici meno audaci.
       rilevanza – ad iniziative emulative che divenissero di parti-        si avverte nelle descrizioni delle fonti documentarie –,            favolosa gualdrappa del cavallo di Jacopo Bracciolini, figlio         Come già detto, di fronte alla penuria di testimonianze
       colare pericolosità e potessero, riflettendo sulle conseguenze       quale esito di una complessità formale e tecnica che ha il          del cancelliere Poggio, in velluto nero con idre ricamate in       conservate, la documentazione assicurata dalle fonti
       in campo artistico, alla lunga provocare sviluppi ornamentali        compito di manifestare l’eccellenza di un prodotto entrato          perle, esibita nella giostra del 1469, dove esordì Lorenzo         figurative è di grande e imprescindibile importanza anche
       di segno diverso.                                                    a buon diritto nel novero dei beni di lusso imprescindibili         de Medici19: un contrasto forte tra il nero del tessuto, e il      per conoscere diffusione, modalità di utilizzo, evoluzioni
          Alla domanda più esigente corrisponde un’offerta quan-            nei consumi delle classi elevate, con il risultato di suscitare     biancore baluginante delle perle.                                  sartoriali inerenti ai tessuti23, e fornire cronologie di mo-
       titativamente sempre maggiore, con progressivo aumento               l’ammirazione nei confronti della ricchezza del proprietario           Ma ciò che valeva per i sempre più sontuosi ambienti            tivi decorativi, senza le quali, tra l’altro, sarebbe ben più
       dei profili professionali interessati, dai tintori, ai tessitori,    ma soprattutto della sua capacità di farne virtuoso uso con         delle residenze signorili, indubbiamente faticava a conciliarsi    arduo individuare luoghi di produzione e datazioni di
       ai battiloro7, ma anche degli imprenditori e dei mercanti            liberalitas, ad esempio nel dono di stoffe pregiate ai propri       con gli aspri rimbrotti dei predicatori alla san Bernardino        innumerevoli frammenti e paramenti di collezioni museali
       del settore, e qualitativamente indiscussa per la politica di        ospiti, con magnificentia, quale modo di dimostrare la              da Siena contro la vanagloria degli uomini e delle donne           e non. Ogni cautela è d’obbligo nel proporre confronti e
       controllo delle merci estesa dalla cimosa del singolo drappo         propria grandezza, con splendor, nella scelta di oggetti di         in primis – secondo una linea di pensiero che comunque             giungere a conclusioni, considerando che talvolta dettagli
       ai privilegi concessi per introdurre nuove manifatture,              indiscussa qualità per la propria residenza, tutte doti consi-      annoverava precedenti più antichi –, colpevoli non solo di         descrittivi accurati sono ad evidenza creazioni immaginarie
       ai brevetti8. Progressivamente la cultura visiva dell’uomo           derate cruciali per il principe nella riflessione umanistica13 e    rincorrere le eccessive comodità delle loro case, ma anche         dell’artista, solo vagamente aderenti ai modelli coevi, mentre
       quattrocentesco mostra di non poter prescindere dai tessuti          prova tangibile di prosperità e buon governo.                       e soprattutto di abbigliarsi lussuosamente. D’altronde la          altri, invece, riproducono con fedeltà esemplari osservati de
       di velluto di colori costosi come il cremisi, l’alessandrino,           In una ‘pervasività’ di modelli decorativi che non ha molti      deperibilità delle vesti e dei loro velluti, anche i più pre-      visu, come mostra l’analogia tra il piviale del Sant’Agostino
       il verde, magari arricchiti di fili rivestiti di lamina dorata       confronti possibili anche in altre epoche, ancora non è diffe-      ziosi, li rendevano ottimi esempi della transitorietà umana,       di Giambono del Museo di Padova (sch. 22) e i ricami
       o argentata, e non solo per l’abbigliamento femminile e              renziato nel disegno il tessuto per l’abbigliamento da quello       nonostante che fossero trasmessi come beni patrimoniali di         della pianeta di San Pantalon (sch. 21), oppure drappi
       maschile. L’ampia disponibilità di prodotti di alta qualità          per l’arredamento, come dimostra ad evidenza la decorazio-          riguardo a generazioni più giovani per via ereditaria, ‘rimessi’   custoditi tra gli oggetti utili dell’armamentario di bottega,
       induce alla progressiva moltiplicazione di suppellettili nelle       ne affrescata da Mantegna nella Camera degli Sposi, a Palazzo       in base ai cambiamenti della moda20, fino alla fase finale         da tramandare anche per molto tempo e inserire nel dipinto
       case della borghesia più facoltosa e nelle dimore di nobili          Ducale di Mantova, dove le ricche cortine alle pareti fanno         del dono alla chiesa locale e del taglio di porzioni grandi e      in esecuzione come dettaglio di abbigliamento di qualche
       e membri del clero. Dagli interni sobri, che i pittori del           eco alle vesti ampie di nobildonne e signori, con prevalenza        piccole ma in buono stato per confezionare nuovi paramenti         facoltoso personaggio: è il caso dei Magi nelle tante Adora-
       secolo precedente illustravano, indugiando piuttosto sull’e-         della tipologia ‘a griccia’ sui tendaggi e ‘a cammino’ sugli        ecclesiastici (sch. 61). Molto chiacchierata al tempo fu la        zioni del periodo (sch. 74, 76), ma anche di qualche Erode,
       strema raffinatezza dei tessuti dell’abbigliamento maschile          abiti, ben misurabili nei loro rapporti di disegno grazie alla      discesa in campo di Nicolosa Castellani, giovane seconda           Nicodemo o di qualche Maddalena nelle Crocifissioni per
       e femminile – ne è traccia residua quel pregiato lembo di            fedeltà di riproduzione osservata dal pittore14. Altrettanto,       moglie di Nicolò Sanuti, la quale, da raffinata fruitrice di       non parlare del diffusissimo drappo d’onore sul trono alle
       tessuto con i suoi fiabeschi animali che spunta sotto la             grandi inflorescenze di melograno si distendono sul finto           beni di lusso nella propria casa bolognese21, ebbe l’ardire di     spalle della Vergine, diretto ‘parente’ di quelli in voga per
       pianeta del santo dipinto dal Maestro di San Pier Damiani            paramento tessile della Sala del Giudizio di Castelpietra (fig.     contestare nel 1453 con l’Orazione per la restituzione de’ vani    imperatori e re (fig. I; sch. 75). Come è ormai assodato che il
       (sch. 45), così vicino alle fantasiose stoffe dei guardaroba         75) o in quello proposto da Marcello Fogolino per la sala           ornamenti, probabilmente redatta in latino da un erudito           celebre Jan van Eyck, avendo accesso ai tessuti preziosissimi
       fiorentini registrati tra il 1343 e il 13459 –, si passa al grande   del Banchetto di re Cristiano I di Danimarca affrescata nel         locale, l’intervento ‘suntuario’ del cardinale Bessarione, che     di proprietà del duca di Borgogna Filippo il Buono nel suo
       assortimento di arredi delle residenze quattrocentesche.             Castello di Malpaga15, o ancora nel vistoso rivestimento ‘a         intendeva frenare la “soverchia ambizione” muliebre in fatto       ruolo di pittore di corte e di “Varlet de chamber” dal 142524,
       Fastosi tendaggi, rivestimenti tessili alle pareti, drappi sopra     griccia’ della cappella di Schloss Bruck a Lienz, eseguito da       di abbigliamento, con il bando dei drappi intessuti di oro o       poteva agevolmente dipingere un superbo piviale in velluto
       i tavoli, cuscini per le sedute, baldacchini e cortine per i         Simon von Taisten con le figure degli illustri committenti,         d’argento22. Solo l’anno dopo, il signore di Bologna, Sante        azzurro intenso, come quello indossato da san Donaziano
       giacigli, portiere, decorazioni da esporre sui davanzali delle       Leonardo di Gorizia e Paola Gonzaga.                                Bentivoglio, cui la Castellani era da anni legata, sposò la gio-   nella Madonna del canonico Joris van der Paele del 1436
       finestre, a loro volta conoscibili attraverso le testimonianze          Le riproduzioni fedeli di rivestimenti tessili utilizzati        vanissima Ginevra Sforza ma il fastoso corteo nuziale, forte       (Bruges, Groeningemuseum) (fig. 1), altrettanto risulta
       pittoriche e quelle archivistiche 10, per non parlare del            soprattutto nelle stagioni più fredde e poi riposti in attesa di    di innumerevoli coppie di nobili sfarzosamente abbigliati,         evidente, nei dipinti attribuiti a Rocco Marconi (sch. 77),
       manufatto che connota la dimora di personaggi d’eccezione,           nuove occasioni, avevano il compito di arredare l’ambiente          non poté entrare nella cattedrale di San Petronio, interdetta      che viene colta costantemente l’opportunità di includere
       ossia il drappo d’onore steso sopra il trono, come quello che        in quelle estive con una soluzione economica, alla stessa           per tale motivo, vedendosi costretto a dirigersi alla chiesa       lo stesso velluto ‘a griccia’ di alta qualità nelle narrazioni
       riproduce le armi di Mattia Corvino, fatto eseguire a Firenze        stregua dei paliotti dipinti su tavole di legno ad imitazione       agostiniana di San Giacomo.                                        dipinte, conservandolo con la debita cura. Se sicuri indizi
       impiegando un velluto broccato d’oro con ricami su disegno           dei decori tessili per le chiese (sch. 11)16, e quindi tuttora ci      Se le leggi suntuarie avevano messo nel mirino gli abiti più    di una rappresentazione fedele di un tessuto effettivamente
       del Pollaiolo (1476-1490 circa; Budapest, Magyar Nemzeti             tramandano forme e modalità di utilizzo rispetto a quanto           preziosi ed appariscenti, in una sorta di regolamentazione         imitato sono le pieghe pesanti e larghe, anche il velluto ad
       Múzeum)11, mentre era per una sala di ricevimento, vista la          invece è andato perduto. Tuttavia, per comprendere appieno          sociale contro eccessi esagerati e dannosi alle finanze delle      inferriata color cremisi del piviale indossato dal principe ve-
       presenza delle insegne araldiche riprodotte con particolare          l’abbondanza reale dei drappi di velluto impiegati nelle            famiglie, queste stesse, di converso, risultavano proficue per     scovo Johannes Hinderbach nel dipinto su tavola, risalente al

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Tirando le fila - Studio ESSECI
ans Pleydenwurff, Ritratto

                                                                                                                                                                                                                
                                                                                                                                                                                                I

                                                                                                                                                                                                    I

                                                                                                                                                                                                        I

                                                                                                                                                                                                            
                                                                                                                                                                                                    del conte Georg von Löwenstein,
                                                                                                                                                                                                    1456 circa, tavola, Norimberga,
                                                                                                                                                                                                    Germanisches Nationalmuseum

                                                                                                                                                               ritratti di signore e nobiluomini che esibiscono il loro abito
       1

           

               

                   

                       

                           1

                               

                                   

                                       

                                           

                                                   

                                                                       
                                               

                                                       

                                                           

                                                               

                                                                   

                                                                           

                                                                               

                                                                                   

                                                                                       

                                                                                           

                                                                                               

                                                                                                   

                                                                                                       

                                                                                                           

                                                                                                               

                                                                                                                   

                                                                                                                       

                                                                                                                           

                                                                                                                               

                                                                                                                                   

                                                                                                                                       

                                                                                                                                           

                                                                                                                                               

                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                           

       mariano (Trento, Museo Diocesano Tridentino) riproduce                                                                                                  sontuoso accuratamente tagliato affinché gli ornati siano
       forse un paramento al tempo effettivamente esistente nella                                                                                              valorizzati al meglio, ad esempio sulle maniche, come nei
       sagrestia della Cattedrale trentina.                                                                                                                    casi esemplari delle dame del Pollaiolo, dove l’abito a buon
         Stando alla ritrattistica coeva, il motivo ‘a cammino’                                                                                                diritto conquista un ruolo di primo piano con il suo velluto
       e quello ‘a griccia’ godono di totale apprezzamento nel                                                                                                 colorato25, così affine al frammento del Museo del tessuto di
       Quattrocento maturo e nei primi decenni del Cinquecento,                                                                                                Prato (sch. 54). Di densa monocromia cremisi ma con una
       potendone individuare gli schemi di base in infinite                                                                                                    ben riconoscibile inflorescenza di melagrana sul petto appare
       varianti. Tipici disegni ‘a cammino’ si individuano in tanti                                                                                            quello indossato dal conte Georg von Löwenstein, ritratto da             IV. Marx Reichlich, Barbara Mitterhofer con le sante Barbara e Brigitta, portella dell’altare di Florian Waldauf, 1504/1505 circa, tavola, Hall in Tirol, Stadtmuseum

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Tirando le fila - Studio ESSECI
effetti diversi di dettaglio e di luminosità, impreziosite da     per naturale osmosi: sono opere di arte applicata sia per
                                                                                                                                                                                                                                                                       tecniche conosciute da manufatti o ricamatori provenienti         la fruizione laica che ecclesiastica, che, a ben guardare,
                                                                                                                                                                                                                                                                       d’Oltralpe, come l’or nué28, le applicazioni a ricamo sono        si affiancano al crescente mercato di dipinti fiamminghi.
                                                                                                                                                                                                                                                                       coinvolte a pieno titolo in questa temperie artistica, avendo     Se alcune testimonianze portate in mostra confermano
                                                                                                                                                                                                                                                                       già acquisito un loro spazio riconosciuto, e, significativa-      tale ricezione (sch. 70, 71, 82, 83), accanto a episodi già
                                                                                                                                                                                                                                                                       mente, ben distinto dai raffinati committenti, desiderosi         ben conosciuti dalla critica34, vale la pena rilevare anche
                                                                                                                                                                                                                                                                       di avere opere in opus florentinum, così come già prima si        l’importante ma indiretta prova fornita dalla splendida pala
                                                                                                                                                                                                                                                                       erano dotati di esemplari di opus anglicanum, apprezzati          dell’Incredulità di san Tommaso e san Magno vescovo, dipinta
                                                                                                                                                                                                                                                                       anche alla corte pontificia29. Certo che, senza escludere le      da Cima da Conegliano tra il 1503 e il 1505 per la Scuola
                                                                                                                                                                                                                                                                       attività ricamatorie quale nobile passatempo delle dame del       dei Mureri a San Samuele (fig. VI): in questo caso, infatti,
                                                                                                                                                                                                                                                                       tempo eccezionalmente testimoniato in mostra dal paliotto         il ricco piviale indossato da san Magno non esibisce i ricami
                                                                                                                                                                                                                                                                       di Pizzighettone (sch. 84), nel XV secolo si attua compiuta-      more veneto, ampiamente documentati nelle pianete esposte
                                                                                                                                                                                                                                                                       mente l’affinamento dei processi esecutivi dei lunghi lavori      nella mostra e ripresi con dovizia di particolari in tanti altri
                                                                                                                                                                                                                                                                       dei ricamatori, che proseguono sì a lavorare per commissioni      dipinti di Cima, bensì un lavoro ad ago con forti affinità nel
                                                                                                                                                                                                                                                                       specifiche, con l’imprescindibile intervento degli artisti        rilievo dei pinnacoli con le edicole dei lavori delle Fiandre.
                                                                                                                                                                                                                                                                       che tracciano il disegno preparatorio dei soggetti figurati
                                                                                                                                                                                                                                                                       richiesti, ma mostrano anche di applicare con sempre
                                                                                                                                                                                                                                                                       maggiore frequenza le tecniche di lavorazione seriale, che        “I tuoi germogli sono un giardino di melagrani”
                                                                                                                                                                                                                                                                       consentono di ottimizzare i tempi ed implicano più figure         (Ct 7, 13)
                                                                                                                                                                                                                                                                       di maggiore e minore esperienza impegnate sulle parti di
                                                                                                                                                                                                                                                                       diversa complessità (fig. V), con relativa diversificazione e        In un ‘tempo della Chiesa’ nel quale i materiali più pregia-
                                                                                                                                                                                                                                                                       specializzazione dei processi operativi30. Anche nelle opere      ti e la più squisita produzione dell’homo artifex erano visti
                                                                                                                                                                                                                                                                       in mostra si rilevano molteplici i casi di produzione seriale     come espressione tangibile del culto e della devozione che
                                                                                                                                                                                                                                                                       di ricami a riserva (sch. 32, 73), più adatta ad economie di      andavano tributati al Padreterno nelle celebrazioni liturgiche
                                                                                                                                                                                                                                                                       scala e all’aumento della produttività rispetto a una crescente   e nel decorum degli edifici religiosi, i drappi auroserici o
                                                                                                                                                                                                                                                                       richiesta, ma con conseguente processo di standardizzazione       i velluti di varie altezze erano destinati ad essere ricercati
                                                                                                                                                                                                                                                                       delle opzioni iconografiche disponibili alla scelta della         non solo dai ranghi più elevati dell’aristocrazia, ma anche
                                                                                                                                                                                                                                                                       committenza.                                                      dall’alto clero per la confezione dei paramenti sacri da uti-
                                        Opera nuoua che insegna alle donne a cusire,
                                                                                                                                                                                                                                                                          Nel comune apprezzamento verso i capi di vestiario             lizzare nelle festività più solenni. Come emerge anche dalla
       V

               

                   (

                       )

                           *

                                   +

                                       ,

                                               -

                                                       -

                                                               )

                                                                       .

                                                                               -

                                                                                       /

                                                                                           *

                                                                                               -

                                                                                                   )

                                                                                                       *

                                                                                                           0

                                                                                                                   ,

                                                                                                                       2

                                                                                                                           3

                                                                                                                               )

                                                                                                                                       4

                                                                                                                                           -

                                                                                                                                                   /

                                                                                                                                                           4

                                                                                                                                                               5

       a racammare & a disegnar a ciascuno […], Venetia, per Giouan Antonio et
       fratelli da Sabbio, 1527, frontespizio                                                                                                                                                                                                                          arricchiti profusamente di ricami, ha grande peso l’in-           sequenza delle opere esposte in mostra, si predilige il colore
                                                                                                                                                                                                                                                                       fluenza esercitata dai personaggi in vista, le cui scelte         rosso, quello più importante anche tra i laici perché tra i
                                                                                                                                                                                                                                                                       sono commentate e imitate nell’ambito della corte e, di lì,       più costosi e quello più ambito per il suo antico simbolismo
                                                                                                                                                                                                                                                                       echeggiate nell’area circostante che ne diviene a sua volta       connesso al potere, ma nell’alveo sacrale collegato anche e
           H

                                           

                                                                   

                                                                                                               !

                                                                                                                           "

                                                                                                                                   #

                                                                                                                                                       $

                                                                                                                                                                   %

                                                                                                                                                                       %

                                                                                                                                                                           %

                                                                                                                                                                               &

                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                   '
                               

                                                   

                                                           

                                                                           

                                                                                   

                                                                                                           

                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                                                                                                   

           delle larghe falde di velluto di Barbara Mitterhofer, ritratta                                                                                                                                                                                              cassa di risonanza. Meccanismi riconosciuti a proposito delle     soprattutto alla Passione di Cristo e quindi alle celebrazioni
           da Marx Reichlich con la santa eponima abbigliata con un                                                                                                                                                                                                    ricadute dirette e indirette originate da importanti unioni       più importanti dell’anno liturgico35. Non è raro l’utilizzo del
           vistoso velluto ‘a griccia’ per l’altare della chiesa di Hall in                                                                                                                                                                                            matrimoniali tra casate europee, come il matrimonio, nel          velluto cremisi con il motivo della melagrana nella tipologia
           Tirolo (fig. IV).                                                                                                                                                                                                                                           1477, tra Maria di Borgogna, ultima erede di una raffinata        ‘a cammino’, frutto connesso fin dall’antichità al simbolismo
              Ma alla moda laica non bastano le stoffe lussuose, magari                                                                                                                                                                                                casata, e Massimiliano I d’Asburgo, figlio di quel Federico       di immortalità, fecondità, amore, per poi essere collegato
           auroseriche: accanto ad accessori altrettanto ricercati, grande                                                                                                                                                                                             III, che apprezzava abbigliamenti fastosi, quali appaiono         più strettamente, nell’arte cristiana, alle figure di Cristo,
           sviluppo hanno le applicazioni a ricamo, che aggiungono                                                                                                                                                                                                     nell’affresco di Pinturicchio nella Libreria Piccolomini di       di Maria e della Chiesa, anche grazie all’interpretazione in
           preziosità e bagliori con i loro fili di seta, con l’oro filato,                                                                                                                                                                                            Siena, che lo ritrae nel momento dell’incontro con la futura      chiave ecclesiologica del dialogo, nel Cantico dei Cantici, tra
           le perle e perline, le magette di più forme, fino agli smalti e                                                                                                                                                                                             sposa, Eleonora del Portogallo, dopo aver soggiornato a           l’amata – “Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo
           alle gemme, raggiungendo esiti ben esemplati dal Ritratto di                                                                                                                                                                                                Firenze, acquistando gioielli e drappi di seta31. In analogo      […] se fioriscono i melograni” (Ct 7,13) – e lo sposo – “I
           Bianca Maria Sforza, cresciuta nella raffinata corte milanese                                                                                                                                                                                               modo, mentre i prodotti italiani si fanno largo nelle corti       tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti
           e divenuta seconda moglie dell’imperatore Massimiliano                                                                                                                                                                                                      europee32, da nord delle Alpi provengono ricamatori la cui        più squisiti” (Ct 4,13)36.
           I d’Asburgo (fig. 59)26. Le perle, appunto, come le 1777                                                                                                                                                                                                    presenza è testimoniata dalle fonti e dalle caratteristiche          Viene qui alla memoria la già citata Madonna della
           impiegate per le maniche di un abito di Galeazzo Maria                                                                                                                                                                                                      formali ed esecutive di taluni manufatti tuttora conservati,      misericordia di Camerino (sch. 9), con la sua bella veste
           Sforza, padre di Bianca Maria, le 1548 per Filippo Maria                                                                                                                                                                                                    o, più semplicemente, prodotti finiti che giungono nella pe-      ornata, scelta consapevole forse, se si pone mente al sobrio
           Sforza e le 1279 per Sforza Maria Sforza27, applicate a capi                                                                                                                                                                                                nisola grazie a una rete sempre più consolidata di trasporto      abbigliamento che inizia a farsi strada per la figura mariana
           di abbigliamento di estremo lusso.                                                                                                                                                                                                                          di beni di lusso33, dimostrando l’apprezzamento per l’arte        in quel periodo, al più giocato sulle tinte del rosso e del blu,   VI. Cima da Conegliano, L’incredulità di san Tommaso, particolare,
              Eseguite con punti a ricamo diversi tra loro per conseguire                                                                                                                                                                                              d’Oltralpe ben oltre le aree frontaliere che le conoscono         magari arricchite del bianco del velo e di qualche tocco d’oro     1503-1505, tavola, Venezia, Gallerie dell’Accademia

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Tirando le fila - Studio ESSECI
del fastoso parato voluto dalle città di Siena e de L’Aquila in

                                                                                               
           

                   

                           

                               

                                       n

                                                   

                                                           

                                                               

                                                                               

                                                                                       

                                                                                                           

                                                                                                                       

                                                                                                                           

                                                                                                                               

                                                                                                                                   

                                                                                                                                       

                                                                                                                                           

                                                                                                                                               

                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                               
       evangelici. Ed altrettanto si può richiamare la                                                                                                                                                                                                                             previsione della canonizzazione solenne di san Bernardino
       grande inflorescenza che orna la veste di sante                                                                                                                                                                                                                             da Siena (sch. 1), nel quale ricorre la scena dell’Incredulità
       martiri come la Sant’Apollonia magistralmente                                                                                                                                                                                                                               di san Tommaso in questo caso tessuta espressamente per
       dipinta da Vincenzo Foppa tra il 1490 e il 1495                                                                                                                                                                                                                             tale occasione e completata da particolari a ricamo. Le alte
       (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo).                                                                                                                                                                                                                                     gerarchie ecclesiastiche mostrano di apprezzare molto anche
          Come per l’abbigliamento laico, nel desiderio                                                                                                                                                                                                                            i lavori ad ago prodotti da maestranze d’Oltralpe, come nel
       di esibire paramenti degni del servizio divino                                                                                                                                                                                                                              caso della cosiddetta Pianeta di Pio II Piccolomini (Pienza,
       più solenne, al sontuoso velluto talvolta impre-                                                                                                                                                                                                                            Museo della Cattedrale)42 o negli esempi esposti nella mo-
       ziosito dall’‘allucciolatura’, venivano aggiunti                                                                                                                                                                                                                            stra, come i ricami del parato di Savona (sch. 72) e la pianeta
       altri ornamenti preziosi col compito di renderlo                                                                                                                                                                                                                            de Prez della cattedrale di Aosta (sch. 71), a cui si potrebbero
       ancor più luminoso: ricami, ovviamente, di                                                                                                                                                                                                                                  accostare ulteriori testimonianze ma con la cautela dovuta al
       cui i committenti più esigenti non potevano                                                                                                                                                                                                                                 fatto che si tratta di opere acquisite sul mercato antiquario
       rimanere privi.                                                                                                                                                                                                                                                             senza certezze sul loro luogo di provenienza originario.
          Il grande apprezzamento che i lavori ad ago                                                                                                                                                                                                                                 Meno ricercate appaiono invece le peculiari esecuzioni
       riscuotono nell’ambito delle più alte gerarchie                                                                                                                                                                                                                             ad ‘alto rilievo’ dei ricamatori austriaci, esemplati magni-
       ecclesiastiche e nella committenza variegata                                                                                                                                                                                                                                ficamente dalla casula di Mariazell, al pari della pianeta di
       che si preoccupava di arricchire i tesori delle                                                                                                                                                                                                                             sant’Agostino, dipinta da Michael Pacher (Monaco di Bavie-
       sagrestie ad honorem Dei è dimostrato da casi                                                                                                                                                                                                                               ra, Alte Pinakothek) (fig. VII): con l’eccezione, significativa,
       noti come il parato voluto dall’Arte di Calimala                                                                                                                                                                                                                            delle figure in rilievo che compaiono sulla pianeta e sulla
       per il Battistero di Firenze e confezionato in                                                                                                                                                                                                                              mitra del principe vescovo Johannes Hinderbach, scolpite
       un lungo arco di tempo (1466-1487) con                                                                                                                                                                                                                                      nella pietra rossa per il suo sepolcro nella cattedrale di Trento
       ventisette ricami eseguiti su disegni di Antonio                                                                                                                                                                                                                            (fig. VIII), forse addirittura ispirate ai paramenti eseguiti
       Pollaiolo37 o il parato del vescovo Pallavicino                                                                                                                                                                                                                             per lui dal ricamatore salisburghese Johannes Goldfuss43,
       donato alla cattedrale di Lodi38, così come                                                                                                                                                                                                                                 a riprova delle influenze provenienti da nord sulla cultura
       nell’inventario del 1445 del Duomo di Milano                                                                                                                                                                                                                                artistica del territorio trentino nel XV secolo e non solo
       sono registrati 133 paramenti, tra piviali,                                                                                                                                                                                                                                 (sch. 73, 87, 88).
       pianete e dalmatiche, di cui molti ricamati39.                                                                                                                                                                                                                                 Ma la realizzazione di paramenti sacri con velluti e ricami
       È facile da immaginare una serie di indumenti                                                                                                                                                                                                                               – di scuola italiana e non – non esaurisce quanto l’arte per
       liturgici ornati da formelle con intere scene di                                                                                                                                                                                                                            la Chiesa ha perfezionato ispirandosi a quel vastissimo re-
       tema evangelico – con una certa preferenza                                                                                                                                                                                                                                  pertorio ornamentale offerto dalla produzione di tessuti dei
       verso quelle cristologiche per le pianete e verso                                                                                                                                                                                                                           più importanti centri della penisola, in completa osmosi di
       quelle mariologiche per le dalmatiche –, o, più                                                                                                                                                                                                                             gusto e preferenze con il mondo dei laici. Forse in relazione
       frequentemente, da ‘tabernacoli’ – così sono                                                                                                                                                                                                                                ai drappi d’onore che decoravano i seggi regali, come quello
       chiamati nelle fonti in virtù della loro pros-                                                                                                                                                                                                                              citato di Mattia Corvino, costituendo un focus ottico di
       simità formale con gli scomparti dei polittici                                                                                                                                                                                                                              grande rilevanza nell’esibizione pubblica del potere, e, in
       lignei 40 –, che racchiudono sequenze variegate                                                                                                                                                                                                                             parallelo, alle sacre raffigurazioni, in primis quelle della
       di singoli santi, seduti in cattedra o più spesso                                                                                                                                                                                                                           Madonna in trono, si sviluppa molto significativamente
       in piedi, e scelti secondo le richieste devozio-                                                                                                                                                                                                                            anche la particolare tecnica del pressbrokat, ossia il rilievo
       nali della committenza a simboleggiare la vera                                                                                                                                                                                                                              applicato su fondi di tavole dipinte per conseguire l’effetto
       Chiesa militante in terra. Certamente il ricamo                                                                                                                                                                                                                             del tessuto broccato d’oro44, probabilmente visto idoneo a
       eseguito appositamente per la confezione di un                                                                                                                                              VIII. Scultore di ambito veneto, Lastra tombale del principe vescovo Johannes   sostituirsi con la sua opulenza visiva al fondo d’oro delle
                                                                                                                                                                                                   Hinderbach, 1486 circa, pietra rosata ammonitica, Trento, Museo Diocesano
       paramento poteva agevolmente esaudire specifi-                                                                                                                                              Tridentino
                                                                                                                                                                                                                                                                                   tavole, rispettando comunque il consolidato parallelismo
       che richieste dei committenti dal punto di vista                                                                                                                                                                                                                            simbolico tra oro e luce divina. La prima introduzione del
       del suo programma iconografico: lo dimostra il                                                                                                                                                                                                                              pressbrokat è testimoniata dalle opere di van Eyck, van der
       piviale in velluto donato da papa Niccolò V Pa-                                                                                                                                             colorum, et in fine utriusque lateris arma episcopi Nicolai                     Weyden, Robert Campin, con la progressiva diffusione
       rentucelli, alla basilica romana di Santa Maria                                                                                                                                             papae, … et in scapulari habet assumptionem beatae                              dai Paesi Bassi alla Renania, alla Baviera, e infine in Tirolo
       Maggiore “cum figuris Jesu Christi, S. Thomae,                                                                                                                                              Virginis cum sancto Thoma recipiente cingula eiusdem”41.                        con Stefan Lochner, Nikolaus Gerhaert, nella regione
       cum frisio aureo, quod a latere destro habet                                                                                                                                                L’apprezzamento verso la figura di san Tommaso da parte di                      atesina, compreso il Trentino, con Hans Klocker, Simone
       figuram Trinitatis, tenentem filium figuratum,                                                                                                                                              un personaggio illustre battezzato col nome dell’apostolo fa                    da Tesido, Ruprecht Potsch, André Haller, Michael Pacher,
       sancti Petri, et aliorum sanctorum diversorum                                                                                                                                               immaginare quanto fosse stato gradito dal pontefice il dono                     Michael Parth, Hans Multscher, fino al Bellunese e alle aree

22 |                        Sant’Agostino, particolare dell’Altare                                                                                                                                                                                                                                                                                     | 23
       V

           I

               I

                       

                                   

                                           )

                                               6

                                                       7

                                                           ,

                                                                   4

                                                                       3

                                                                           8

                                                                                   ,

                                                                                           6

                                                                                                   7

                                                                                                       4

                                                                                                               9

                                                                                                                   5

       dei Padri della Chiesa (lato festivo), anni settanta del
       Quattrocento, Monaco di Baviera, Alte Pinakothek
Tirando le fila - Studio ESSECI


                                                                                   

                                                                                                                           
       f

           

               

                           

                               

                                       

                                           

                                               :

                                                   

                                                       

                                                           

                                                               ;

                                                                   

                                                                       

                                                                           

                                                                               

                                                                                       <

                                                                                           

                                                                                               

                                                                                                   =

                                                                                                       

                                                                                                           >

                                                                                                               

                                                                                                                   

                                                                                                                       

                                                                                                                               ?

                                                                                                                                   

                                                                                                                                       

                                                                                                                                           

                                                                                                                                               

                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                       
           Dall’Occhio. La trasmissione stessa dei pattern tra artisti
           della medesima bottega o addirittura ad altre botteghe,
           tocca un interessante tema sulle influenze reciproche tra
           diverse personalità ma individua anche un filone non del
           tutto conosciuto di apprezzamento collettivo di tipologie
           decorative che originano dai telai fiorentini e veneziani.
              Se dunque gli ornati ‘a cammino’, soprattutto, adottati da-
           gli artefici del pressbrokat, forniscono un’ulteriore conferma
           dello straordinario apprezzamento di tali motivi decorativi,
           una prova dell’eccezionalità della situazione prodottasi nel
           pieno Quattrocento è anche la lunga durata di tale tipologia
           di tessuti nei dipinti di arte sacra per la Chiesa cattolica,
           ossia il fatto di ritrovarli largamente riprodotti nelle opere di
           epoche successive, là dove la moda aveva già imposto decori
           di diversa concezione anche per la realizzazione di nuovi
           paramenti sacri.
              Velluti prevalgono nei piviali e nelle pianete dei santi
           dipinti nel Cinquecento inoltrato e nel Seicento – peculiare
           quello di Peter Paul Rubens e Anton van Dyck, raffigurante
           sant’Ambrogio che rifiuta l’ingresso all’imperatore Teodosio
           e risalente al 1617-1618 (Vienna, Kunsthistorisches Mu-
           seum) (fig. IX), per l’utilizzo di un velluto ‘a griccia’ tipico
           del tardo Quattrocento corrispondendo a ben guardare
           ai paramenti più preziosi che erano confezionati più di
           un secolo prima per la liturgia delle feste più importanti.
           Parti fondamentali del complesso rituale della celebrazione
           eucaristica e pertanto oggetto di particolare custodia nelle
           sagrestie e di cure sotto la vigilanza dei partecipanti delle pe-
           riodiche visite pastorali, piviali, pianete e dalmatiche fanno
           evidentemente tale presa anche sull’immaginario collettivo
           che giungono a rappresentare l’indiscussa – ed indiscutibile
           in età di Riforma e Controriforma – autorevolezza della
           Chiesa. Riproducendo paramenti liturgici confezionati
           con tessuti preziosi sì ma superati rispetto a quelli in uso
           al clero – a loro volta collegati alle novità della produzione
           tessile –, nonché ornati con preziosi ricami che puntual-                                                                                       X. Pittore veronese, Crocifisso con la Madonna e san Lorenzo, particolare,
           mente echeggiano le elaborate edicole dell’età precedente,                                                                                      prima metà del XVII secolo, tela, Pinzolo, chiesa di San Lorenzo
           si suggerisce visivamente un ponte tra la Chiesa cattolica
           contemporanea, sottoposta alle dure critiche protestanti,
           con una prisca Ecclesia, fatta di uomini eminenti. Prima                                                                                        honorem Dei45. Le immagini di martiri dei primi secoli e di
           ancora dell’interesse ‘archeologico’ verso riti e abbigliamento                                                                                 santi confessori, paludati con tali paramenti, esprimono i
           dei primi Padri della Chiesa progressivamente sviluppatosi                                                                                      sacrifici della Chiesa militante ma anche i fasti della Chiesa
           dopo il Concilio di Trento, la santità di tali personaggi viene                                                                                 trionfante contro i suoi nemici, e ne esaltano il ruolo anche
           dunque sottolineata dalla sontuosità dei loro paramenti,                                                                                        in contrapposizione con gli assunti evangelici della riforma
           orgogliosamente esibiti nell’ambito di un’arte sacra che,                                                                                       luterana, come significativamente esprimono i coloratissimi
           a dispetto di critiche nei confronti dell’eccessivo sfarzo                                                                                      dipinti di Abraham Bloemart, pittore olandese di fede
           dell’abbigliamento ecclesiastico del tempo, non arretra                                                                                         cattolica in una terra in prevalenza protestante.
           di fronte all’esecuzione di suppellettile non solo preziosa                                                                                        Ciò spiega perché tipologie tessili ormai ampiamente
           ma anche della migliore qualità artistica che costituisca                                                                                       cadute in disuso nel tardo Cinquecento e nel Seicento per
           una silenziosa lode alla creazione divina e un tributo ad                                                                                       quanto riguarda la moda contemporanea godano di una

24 |             eter Paul Rubens, L’imperatore Teodosio e sant’Ambrogio, 1615-1616                                                                                                                                                     | 25
       I

           @

                   

                       8

           circa, olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum
Tirando le fila - Studio ESSECI
XI. Alessandro Turchi,                                                                                                                                                          Se imprescindibile è subito apparsa la tematica dei velluti

                                                                   '

                                                                                   '

                                                                                                               #

                                                                                                                               

                                                                                                                                                                               #
                                   `

                                       

                                           

                                               

                                                   

                                                       

                                                           =

                                                               

                                                                       

                                                                           

                                                                               

                                                                                       

                                                                                           

                                                                                               

                                                                                                   

                                                                                                       

                                                                                                           

                                                                                                                   

                                                                                                                       

                                                                                                                           

                                                                                                                                   

                                                                                                                                       

                                                                                                                                           

                                                                                                                                               n

                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                       

                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                   
       Allegoria della Speranza,   la pala della chiesa di San Lorenzo di Pinzolo, dipinta nella                                                                                       fiorentini e dei velluti veneziani, per i quali è stato fonda-
       1625 circa, olio su
       tela, Verona, Museo di
                                   prima metà del XVII secolo (fig. X), mentre il ‘modello’ di                                                                                         mentale la disponibilità delle maggiori istituzioni museali
       Castelvecchio               una santa martire splendidamente abbigliata sia utilizzato                                                                                          italiane che conservano raccolte tessili, successivamente,
                                   per la personificazione della virtù della Speranza, forse non                                                                                       con il confronto tra gli studiosi coinvolti, il progetto si è
                                   dimentica dell’antico simbolismo della melagrana (fig. XI).                                                                                         allargato a tematiche altrettanto cruciali e complesse, come,
                                      A questa considerazione sul significato da attribuire                                                                                            in primis, il fondamentale apporto artistico del ricamo, con
                                   alle ricercate stoffe dei dipinti barocchi si affianca un                                                                                           le sue regole e le sue particolarità, per la cui conoscenza
                                   ulteriore aspetto da cogliere a riguardo della decorazione                                                                                          occorre avvalersi soprattutto di paramenti liturgici, essendo
                                   a ricamo del paramento liturgico, esposto allo sguardo                                                                                              andate distrutte quasi completamente le testimonianze
                                   dei fedeli con i suoi ornati, raffiguranti storie evangeliche,                                                                                      materiali di ambito profano. A quel punto, il fatto di
                                   scene agiografiche, o addirittura schiere di santi organizzati                                                                                      rintracciare e ‘collazionare’ tra loro più manufatti, pur con
                                   in edicole, e, soprattutto, con l’importante motivo della                                                                                           il filtro della loro presenza nelle aree dell’Italia settentrionale
                                   Crocifissione apposta sul retro della pianeta del sacerdote,                                                                                        e della loro datazione nel ‘ristretto’ arco cronologico tra
                                   che ha un’origine antica e si diffonde in particolare nell’area                                                                                     la metà del XV e l’inizio del XVI, individuato per la sua
                                   tedesca ma anche nelle limitrofe zone alpine. È una efficace                                                                                        ‘compattezza’ di forme e di tecnica e, quindi, maggiormente
                                   tipologia iconografica, che sfrutta la collocazione sul retro                                                                                       suscettibile degli approfondimenti progettati, è stato visto
                                   dell’indumento affinché la scena del sacrificio di Cristo sia                                                                                       quale passo indispensabile, quasi obbligato, per compiere
                                   sotto gli occhi di tutti nel momento liturgico della consa-                                                                                         progressi utili alla conoscenza di questo particolare e
                                   crazione – quando cioè il sacerdote si volge all’altare posto                                                                                       felice periodo produttivo. Un’indagine a tappeto, condotta
                                   ad oriente –, espressione gestuale della transustanziazione,                                                                                        soprattutto da Alessandra Geromel Pauletti e da Viviana
                                   allorché il pane e il vino del celebrante divengono il corpo                                                                                        Troncatti 47 ed agevolata in talune aree anche dal data-
                                   e il sangue di Gesù46. In tal modo una dottrina di fonda-                                                                                           base della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) relativo al
                                   mentale significato per la fede cristiana viene tradotta in                                                                                         patrimonio artistico di proprietà ecclesiastica, è stata quindi
                                   figura, andando incontro a quell’esigenza di ‘vedere’ il ruolo                                                                                      impostata per individuare le opere di maggiore rilevanza
                                   salvifico di Cristo da parte dei fedeli. Come nella splendida                                                                                       e approntare una schedatura scientifica che le ponesse in
                                   sintesi dottrinale compiuta da Rogier van der Weyden, nel                                                                                           relazione con manufatti analoghi. Malgrado la perdita di
                                   pannello centrale del Trittico dei sette Sacramenti, 1440-1441                                                                                      tanti esemplari, le conseguenze della riforma stimolata dal
                                   (Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunste), dove                                                                                               Concilio Vaticano II, e la dispersione dovuta al collezioni-
                                   sullo sfondo della Crocifissione un sacerdote rivestito di                                                                                          smo soprattutto di epoca ottocentesca, che hanno eliminato
                                   pianeta, eleva la particola sopra la mensa dell’altare nel gesto                                                                                    irreversibilmente la possibilità di conoscere provenienze e
                                   della solenne consacrazione, così lo stesso rapporto, ma                                                                                            committenze, la raccolta attuata in questa occasione ha
                                   invertito, si rinviene nello scomparto del Polittico di sant’Ivo                                                                                    fornito la base documentaria di grande importanza per i
                                   di Defendente Ferrari (fig. 95), nel quale il sacerdote, con                                                                                        conseguenti studi e, ci piace pensare, anche per eventuali
                                   pianeta ricamata da un Crocefisso sovrastato dal pellicano,                                                                                         ricerche che seguiranno.
                                   eleva il calice verso la figura di Cristo morto tra gli strumenti                                                                                      Ancor più che in altri settori, la ricerca sul campo
                                   della Passione per riempirlo del sangue che zampilla dalle                                                                                          costituisce una fase fondamentale nell’approfondimento dei
                                   ferite del costato.                                                                                                                                 manufatti tessili, la cui conoscenza specifica passa inevitabil-
                                                                                                                                                                                       mente attraverso l’indagine ravvicinata di ogni particolarità
                                                                                                                                                                                       tecnica ed esecutiva, rilevando dati e riscontrando interventi
                                                                                                                                                                                       posteriori. Grazie a tale attività sono altresì emerse situazioni
                                   In conclusione                                                                                                                                      felici dal punto di vista conservativo ed altre meno positive
                                                                                                                                                                                       per tanti motivi, non ultimo l’ormai scarsa consuetudine
                                                                                                                                                                                       a trattare in maniera idonea manufatti tessili di grande
                                      Al momento dell’ideazione della mostra un obiettivo subi-                                                                                        delicatezza e deperibilità, oppure l’abitudine a interventi
                                   to emerso era quello di valorizzare due importanti manufatti                                                                                        di ricostruzione non appropriati. Questo ha portato ad
                                   acquisiti recentemente alle collezioni museali (sch. 78) non                                                                                        attivare una serie di interventi di restauro che costituiscono
                                   solo nella loro grande qualità artistica ma anche nella loro                                                                                        un ulteriore pregio della presente iniziativa, determinando
                                   significatività quale testimonianza materiale di flussi migra-                                                                                      provvedimenti conservativi concordati con Diocesi e So-
                                   tori di tessuti prodotti in Italia in zone lontane dell’Europa                                                                                      printendenze, che vanno ben al di là del periodo di apertura
                                   e, di converso, di analoghi flussi artistici verso la penisola.                                                                                     di una mostra. L’auspicio è quello di aver portato nuova

26 |                                                                                                                                                                                                                                                         | 27
Tirando le fila - Studio ESSECI
servarli da parte del guardarobiere: “…presupponendo che                              (1539), citato dall’edizione Le bellezze 1622, pp. 241-242. A margine di                37
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Conti, Ciatti 2014 e Antonio e Piero del Pollaiolo 2014, pp. 184-191, sch.

                                                                                        
       

           

               f

                    

                        

                            

                                

                                    

                                        

                                            

                                                

                                                    z

                                                        

                                                            

                                                                

                                                                    

                                                                        

                                                                            

                                                                                

                                                                                    

                                                                                            

                                                                                                

                                                                                                    

                                                                                                        

                                                                                                            

                                                                                                                f

                                                                                                                    

                                                                                                                        

                                                                                                                            

                                                                                                                                

                                                                                                                                    

                                                                                                                                        l
                                                                                                                                                                                                                                  tale argomento è il caso di ricordare anche il tema del commercio degli abiti           11 (F. Siddi).
       costitutiva delle sue testimonianze materiali, contribuendo                                                                          nella Guardaroba sieno diversi paramenti, et adobbi, di lana,                         usati assieme a quello di drappi di varia natura, evidentemente recuperati
       con ciò anche ad attivare per il futuro un’attenzione non                                                                            di drappo, di fondi d’oro, e cose simili di molto valore, et
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          38
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Dall’atto di donazione sappiamo che era composto da una pianeta di
                                                                                                                                                                                                                                  dall’invenduto di tessitori, come traspare dall’Inventarium bonorum repertorum          broccato d’oro “rizo cremesino fodrata de cendale cremesino ornata de
       episodica su tante affascinanti opere che meritano di essere                                                                         essendo queste robe sotto la cura d’uno, che sia poco pratico                         in appotecha strazarie societatis alias facte inter Antonium de Ludovisiis, risalente   capituli Xj de la historia de la vita de Christo facti de recamo d’oro”, con
       custodite con ogni attenzione. A chiusura di questo testo                                                                            di tal mistiero, […] non le riguardando dalle Tignole, dai                            al 7 maggio 1509, in Frati 1928, pp. 242-247.                                           due dalmatiche, quattro tonicelle, un piviale per il vescovo con formelle con
       introduttivo alla mostra giova qui riportare il significativo                                                                        ratti, dalla polvere, dalle macchie, dall’acqua, dal fuoco e da                       21
                                                                                                                                                                                                                                       Ivi, pp. 21-23.                                                                    storie di Cristo a ricamo, e due per gli assistenti, un palio grande broccato in
                                                                                                                                                                                                                                       Cfr. La legislazione suntuaria 2002, pp. 148-152.                                  oro “cum el frixe de perle cum tondi sette de argento fino smaltati e indorati
       brano di un libro riguardante la conduzione della dimora di                                                                          altri simili accidenti a gli quali possono esser soggette; onde                       22

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          cum figure sette de relevo de la historia de la ascensione de Cristo”, un palio
       un cardinale, nel quale sono elencati i principali nemici dei                                                                        in questa guisa verranno a minuire talmente di valore, e di                           23
                                                                                                                                                                                                                                       Su questo particolare ma significativo aspetto scrive Tosi Brandi (2017).
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          piccolo decorato allo stesso modo ma “cum uno agnus dei in mezo de perle,
       paramenti sacri al fine di stimolare la giusta cura nel con-                                                                         vaghezza, che sarà di danno notabile al Padrone”48.                                   24
                                                                                                                                                                                                                                       Duijn 2017.                                                                        cum lo suo festono intorno cun li quattro evangelisti” e altro ancora; inoltre
                                                                                                                                                                                                                                  25
                                                                                                                                                                                                                                       Tosi Brandi 2014.                                                                  un secondo parato bianco con pianeta di broccato “d’oro rizo biancho fodrata
                                                                                                                                                                                                                                  26
                                                                                                                                                                                                                                      Sulla qualità dei manufatti milanesi del periodo si vedano i contributi             de cendale biancho, ornata de undexe capituli de la hystoria de nostra dona”,
                                                                                                                                                                                                                                  raccolti nel catalogo Seta Oro Cremisi 2009.                                            dalmatiche, tonicelle e altro: cfr. Marubbi 1998a, pp. 23-24.
                                                                                                                                                                                                                                  27
                                                                                                                                                                                                                                       Venturelli 1998, p. 87.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          39
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Bergemann 2010a.
                                                                                                                                                                                                                                  28
                                                                                                                                                                                                                                     In proposito si veda il contributo di Marina Carmignani in questo volume.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          40
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Nell’inventario del duca di Berry del 1403-1405 si fa cenno a edicole che
                                                                                                                                                                                                                                  In specifico per testimonianze di ricamatori fiamminghi in Italia cfr. Bonito           racchiudono figure di santi o scene sacre come “tabernacle fait en manière de
                                                                                                                                                                                                                                  Fanelli 1994, p. 55 e Peri 2008.                                                        maconnerie”: cfr. Grünwoldt 1961, pp. 44 e 56-57.
                                                                                                                                                                                                                                  29
                                                                                                                                                                                                                                     Per ricami in Opus anglicanum nei tesori papali del XIII e del XIV secolo,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          41
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             De Angelis 1621, p. 143, citato da Borgioli 2016, p. 182, nota 4. Per altri
                                                                                                                                                                                                                                  documentati negli inventari, cfr. Ertl 2007, pp. 139-185 e Gardner 2016.                paramenti del pontefice con l’immagine di san Tommaso cfr. Monnas 2008,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          pp. 9 e 308.
                                                                                                                                                                                                                                  30
                                                                                                                                                                                                                                     Oltre al contributo della scrivente e di Paolo Peri riguardante le dalmatiche
                                                                                                                                                                                                                                  del museo, si veda anche Bergemann 2010b e le utili suggestioni di Tomasi
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          42
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              I ricami sono attribuiti a manifattura tedesca o fiamminga in Drappi,
                                                                                                                                                                                                                                  2011.                                                                                   velluti 1994, p. 117, sch. 21 (F. Bari). Cfr. anche Stauffer 2010, in particolare
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          alle pp. 53-58.
                                                                                                                                                                                                                                  31
                                                                                                                                                                                                                                       Edler De Roover 1999, p. 115.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          43
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              È il nome che compare nel libro dei conti della Hofkapelle di Innsbruck
                                                                                                                                                                                                                                  32
                                                                                                                                                                                                                                      Risulta fondamentale sotto questo punto di vista il lavoro documentario
       1
               Come introduce Maria Giuseppina Muzzarelli in questo volume.                                                                 15
                                                                                                                                               Cfr. Markowsky 1976, pp. 93-96 e, in particolare, per il cenno al Castello                                                                                                 e, per gli anni 1478 e 1479 nei registri delle offerte della chiesa di San Pietro
                                                                                                                                                                                                                                  di Veratelli 2013. Nel marzo 1493, ad esempio, è menzionato l’invio a
                                                                                                                                            di Malpaga, p. 93, nota 377 e M. Carmignani 2005, p. 24.                                                                                                                      di Trento, dai quali si evince che gli erano stati commissionati dal principe
       2
               Erasmo da Rotterdam ed. 2017, p. 1655, n. 2060.                                                                                                                                                                    Massimiliano I, già sposato in seconde nozze con Bianca Maria Sforza, di
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          vescovo i ricami per una pianeta (dal riferimento al vitto fornito al Goldfuss
                                                                                                                                            16
                                                                                                                                                 Markowsky 1973 e Filippini 2001.                                                 tessuti preziosi da parte di Pierantonio Bandini Baroncelli: un “drap d’or
       3
               Si veda in ultimo Zuccari 2016, p. 27.                                                                                                                                                                                                                                                                     si desume che fosse temporaneamente presente a Trento), per una casula e una
                                                                                                                                                                                                                                  tanné, fait a la maniere de culte”, un drappo di “satin cramoisi, brochiè d’or,
                                                                                                                                            17
                                                                                                                                                 Bandello ed. 1952, I, p. 53, citato da Cairati, Rossetti 2012, p. 115.                                                                                                   mitra con la figura di san Vigilio; l’anno successivo viene invece compensata
       4
         Fondamentale per l’approfondimento di tali tematiche il recente studio di                                                                                                                                                fait a maniere de nappes”, un drappo di “velour noir”: Ibidem, doc. 49, p. 250.
       Monnas 2008.
                                                                                                                                            18
                                                                                                                                                 Wackernagel 1994, p. 186. Cfr. anche Spallanzani, Gaeta Bertelà 1992.                                                                                                    la vedova di un ricamatore fiammingo, morto presso la locanda dove allog-
                                                                                                                                                                                                                                  Si vedano anche le interessanti suggestioni di Elsig 2014.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          giavano, per un paramento da messa: cfr. Ghetta 1992, p. 202; Wetter 2012,
       5
           Sulla “stretta correlazione fra la crescita della presenza fiorentina alle fiere e
                                                                                                                                            19
                                                                                                                                                Wackernagel 1994, p. 241. A quell’anno risale anche la confezione                 33
                                                                                                                                                                                                                                     Stauffer 2010, in particolare alle pp. 53-58 per il piviale del vescovo di           p. 31, mentre per la presenza di paramenti commissionati da Hinderbach con
       la crescita dell’industria serica della città”, cfr. Dini 2006, p. 439. Ma si veda                                                   dell’abito della giovane Adimari Strozzi, caso esemplare per l’analisi dei costi      Losanna Giorgio di Saluzzo e quello di Giacomo di Savoia, conte di Romont.              “recamo relevato […] cum perlis et tremolantijs” nel tesoro della Cattedrale
       il contributo di Francesco Guidi Bruscoli in questo volume.                                                                          dei materiali e dell’opera, studiato da Spallanzani 2012; sul tema anche Duits        34
                                                                                                                                                                                                                                       Si rinvia alla nota 27.                                                            è utile l’inventario del 1593 pubblicato in Koeppe, Lupo 1991, p. 260.
                                                                                                                                            2000.
       6
               Cfr. Les Mémoires 1616, p. 524, citato in Galoppini 2014, pp. 326-328.                                                                                                                                             35
                                                                                                                                                                                                                                      Secondo l’attuale indicazione del Messale romano, il colore rosso, connesso         44
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Si veda da ultimo Geelen 2011, in particolare alle pp. 49-57.
                                                                                                                                            20
                                                                                                                                                Non a caso gli inventari del tempo elencano puntualmente le vesti custo-
       7
               Dini 2006, pp. 443-444.                                                                                                                                                                                            al mantello di porpora indossato da Cristo (Giovanni 19,12), al suo sangue              45
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Raccoglie una serie di testimonianze sul vestire ecclesiastico dei secoli
                                                                                                                                            dite in vari luoghi dell’abitazione, in primis la stanza da letto: si vedano i casi
                                                                                                                                                                                                                                  sparso per la redenzione dell’umanità e a quello dei martiri, è utilizzato nella        medievali e relative critiche Fasoli 1993, pp. 130-132.
       8
               Molà 2016b, p. 32 e Franceschi 2000, p. 405.                                                                                 raccolti in Squarci d’interni 2012, in particolare quello del palazzo di Tristano
                                                                                                                                                                                                                                  Domenica delle palme, il Venerdì Santo, Pentecoste – a richiamo delle lingue
       9
           Si fa riferimento alla ricchissima documentazione quasi ‘dal vivo’ derivata                                                      Sforza Visconti del 1478 a pp. 59-60, e quello di Gaspare Ambrogio Visconti                                                                                                   46
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Cfr. Verdon 2010, pp. 60 e 68 e Longhi 2010, pp. 104-115. Si rinvia in
                                                                                                                                                                                                                                  di fuoco –, nella festa dell’Esaltazione della Croce, nelle feste degli apostoli e
       dalla Prammatica delle vesti delle donne fiorentine, emanata nel 1343 dal                                                            del 1499, a pp. 79-82, nel quale sono anche citati “zupa una de veluto                                                                                                        particolare al contributo di Stefanie Paulmichl in questo volume.
                                                                                                                                                                                                                                  degli evangelisti, nelle ricorrenze dei santi martiri: cfr. Marchetti 1994, p. 265
       Comune di Firenze per dare una regola contro gli eccessi del lusso, e seguita                                                        cremexi con le magiete”, “vestito uno de veluto cilestro piano con le magiete”
                                                                                                                                                                                                                                  e Panteghini 1998, p. 187.                                                              47
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Si rimanda ai rispettivi saggi e alle schede di catalogo in questo volume.
       dalla redazione di inventari di oltre 2.400 abiti descritti puntualmente dagli                                                       e “chamora una de raxo cilestro con le magiete adorate”. Giova riportare lo
                                                                                                                                            scherzoso ma efficace brano citato da Bonito Fanelli (1994) dallo scritto di
                                                                                                                                                                                                                                  36
                                                                                                                                                                                                                                       Lexikon 1970, coll. 198-199 (C. Dutilh).                                           48
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Sigismondi 1604, p. 90.
       incaricati per la bollatura: cfr. Draghi rossi e querce azzurre 2013. Per i tessuti
       evocati dall’artista si veda Von Fircks 2017. Per il periodo di poco successivo,                                                     Alessandro Piccolomini risalente al 1539 e intitolato La Raffaella: dialogo della
       è altrettanto preziosa la fonte documentaria riguardante la città di Bologna,                                                        bella creanza: «Et sappiasi che sopra tutto si conosce la ricchezza del vestire, in
       su cui Muzzarelli 2003a.                                                                                                             haver sempre vesti fresche, e non portar mai una medesima, no vò dir molte
                                                                                                                                            settimane, ma almanco molti mesi; perché è molto brutta cosa il portar una
       10
          Per tale aspetto tuttora fondamentale il lavoro di Thornton 1992, in                                                              istessa veste molto tempo, ma bruttissima quando altri si può accorgere che
       particolare alle pp. 68-84 e 111-191, nonché quello di Schiaparelli 1983, in                                                         di una veste ne habbi fatta un’altra, o tingendola, o rivoltandola, o altrimenti
       particolare alle pp. 195-230. In generale si veda anche il fondamentale lavoro                                                       come fece la moglie d’un Signor principale che essendosi fatta, quando era
       di Goldthwaite (1995).                                                                                                               sposa una veste di damaschin bianco, dopo che l’hebe portata parecchi anni
       11
          Cfr. Bigazzi 2013 e Mattia Corvino e Firenze 2013, pp. 64-65, sch. 14 (C.                                                         essendo già molto lorda la rivoltò, ponendo il dentro di fuora; e così se la
       Kollar).                                                                                                                             portò cinque anni poi di Domenica in Domenica; ma essendo già fruttissima
       12
           Venturelli 1998, p. 87: ancora per Massimiliano I, il 19 giugno 1498, il                                                         la fece tinger di giugiolino, o leonato, che noi vogliam dire, per parer di mutar
       pittore con il fratello Bernardino si impegna a fare i disegni per “6 peze da                                                        veste, e si perché in quel colore manco si conosce il frutto, che nel bianco
       recamo”.                                                                                                                             horamai non si conveniva; hor cominciandosi poi doppo qualche anno più
                                                                                                                                            a rompersi gagliardamente, si risolvé pur di guastarla, e fecesene di una parte
       13
           In riferimento al De splendore di Giovanni Pontano, pubblicato a Napoli                                                          frange per non so che camorra paonazza, e di un’altra parte certe manichette,
       nel 1498, che “in ornamentis domesticis, in cultu corporis, in supelectile, in                                                       le quali in pochi dì convertendosi in fila le ricoperse poi con panno di lino
       apparatu rerum diversarum praelucet”, cfr. Guerzoni 2016, in particolare a                                                           tagliato, e così si stanno hoggi; quel che ne seguiterà vederemo: penso ben
       p. 19. Per un caso approfondito in tal senso si veda Butazzi 1991.                                                                   che innanzi che il pover damaschino si riponga in sepoltura andarà ancor
       14
               Frattaroli 2006.                                                                                                             scontando i suoi peccati in altre forme qualche anno più»”. Da Piccolomini

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Tirando le fila - Studio ESSECI
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