Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE

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Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
Percorso 03

Progetto Oltrepò (bio)diverso
PROGRAMMA ATTIVAREE – FONDAZIONE CARIPLO

VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
 a cura di FONDAZIONE PER LO SVILUPPO DELL’OLTREPÒ PAVESE
Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
© Ibis, Como-Pavia 2020
www.ibisedizioni.it
Prima edizione: dicembre 2020
ISBN 978-88-7164-644-2
Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
INDICE

P. V    GUIDA ALLA LETTURA

P. IX   PREFAZIONE

P. 01   INTRODUZIONE
        Se la lentezza governa il territorio, allora parliamo di turismo lento
               di P. Pileri
        Trasmettere biodiversità, seminare cultura di S. Assini

P. 11   1.MAPPA DELLE AZIONI
        Schede sintetichea delle azioni
        Percorso Valorizzazione territoriale in cifre

P. 21   2. STRUMENTI IN AZIONE
        Il bibliobus che trasporta biodiversità
        La didattica ambientale che attiva
        I beni culturali che creano spazi di futuro
        La proposta turistica per un nuovo cammino

P. 39   3. TRANSIZIONI
        Territori futuri. Un ciclo di incontri per immaginare i futuri dell’Oltrepò
        IL POST – L’Oltrepò e il futuro che verrà di G. Boatti

P. 45   ALLEGATI
        Il profilo del team – Valorizzazione territoriale
        Dicono di noi
Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
La pubblicazione dei PERCORSI è stata promossa da Fondazione per lo Sviluppo
dell’Oltrepò Pavese nell’ambito del Progetto Oltrepò (bio)diverso – Programma
AttivAree Intersettoriale di Fondazione Cariplo.

L’idea progettuale è stata elaborata da Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò
Pavese.

La progettazione dei PERCORSI è stata condivisa dal Comitato redazionale, che si è
occupato anche della revisione.

Comitato redazionale:
Filippo Barbera (Università degli Studi di di Torino e Collegio Carlo Alberto)
Giorgio Boatti (Referente Comunicazione Progetto Oltrepò (bio)diverso)
Elena Buscaglia (Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese)
Roberto Di Monaco (Università degli Studi di Torino)
Paola Fugagnoli (Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese)
Raffaella Piazzardi (Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese)
Silvia Pilutti (Prospettive ricerca socio-economica)
Elena Sinibaldi (Collegio Carlo Alberto)

Il presente Percorso è a cura di Elena Sinibaldi
Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
GUIDA ALLA LETTURA

Percorso Valorizzazione territoriale
   Questo lavoro ricostruisce il Percorso Valorizzazione territoriale, nell’ambito
del Progetto Oltrepò (bio)diverso – Programma AttivAree di Fondazione Cariplo,
che si è dispiegato negli anni 2017-2020 nell’area appenninica dell’Oltrepò Pavese.

   Un Progetto di sviluppo locale complesso e molto articolato:
 - 19 soggetti coinvolti nel partenariato1;
 - 19 Comuni nell’area di intervento2;
 - 5 linee strategiche: gestione del patrimonio forestale e fondiario; R&S e di-
   dattica ambientale; difesa della biodiversità; servizi socio-assistenziali di tipo
   generativo; marketing territoriale;
 - 25 azioni totali.

   A partire dalla combinazione del carattere prevalente e dell’obiettivo speci-
fico, le azioni di Oltrepò (bio)diverso sono state raggruppate in 3 cluster prin-
cipali e dato vita ai seguenti Percorsi: (01) Innovazione aperta; (02) Welfare
generativo; (03) Valorizzazione territoriale (Fig. 1).

   1
      Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese – Capofila di Progetto, Associazione Adara, Auser
Comprensoriale di Pavia, Comune di Golferenzo, Cooperativa Sociale Onlus La Sveglia, FinisTerrae
Cooperativa Sociale Onlus, Fondazione Adolescere, Fondazione Lombardia Ambiente-FLA, Istituto
Comprensivo “P. Ferrari” Varzi, Istituto Comprensivo Santa Maria della Versa, PaviaSviluppo, Sistema
Bibliotecario Integrato dell’Oltrepò Pavese, Teti Società Cooperativa Sociale, Unione dei Comuni
Lombarda Colline d’Oltrepò, Unione di Comuni Lombarda Terre Dei Malaspina, Università Cattolica
del Sacro Cuore, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Milano, Università degli
Studi di Pavia.
    2
      Comune di Brallo di Pregola, Comune di Cecima, Comune di Golferenzo, Comune di Lirio,
Comune di Menconico, Comune di Montalto Pavese, Comune di Montecalvo Versiggia, Comune di
Montù Beccaria, Comune di Pietra de’ Giorgi, Comune di Rocca de’ Giorgi, Comune di Romagnese,
Comune di San Damiano al Colle, Comune di Santa Maria della Versa, Comune di Santa Margherita
di Staffora, Comune di Volpara, Comune di Zavattarello, Comune di Colli Verdi (nato dalla fusione
nel dei Comuni contigui di Canevino, Ruino e Valverde).

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Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
Il Percorso Valorizzazione territoriale (03) si apre con una doppia introduzio-
ne a cura di Paolo Pileri (DAStU - Politecnico di Milano) e di Silvia Assini (Dipar-
timento di Scienze della Terra e dell’Ambiente - Università di Pavia). Nel primo
commento, si declina la lentezza alla pratica del vivere quotidiano e del viag-
giare: la lentezza è qui intesa come ricerca di esperienza, di riappropriazione di
ritmi naturali, di scoperta di territori e comunità. Il secondo commento affronta
il tema della conservazione e gestione del patrimonio culturale, nella sua acce-
zione allargata che include le attività umane e la biodiversità.

   A seguire, la PRIMA PARTE presenta una descrizione sintetica delle azioni nei
tre seguenti ambiti: programmi educativi e didattica ambientale; patrimonio cul-
turale locale; narrazione e marketing territoriale.

   La SECONDA PARTE illustra le caratteristiche degli strumenti adottati per rag-
giungere gli obiettivi prefissati, attraverso il racconto dei protagonisti delle azio-
ni. A margine, si abbozza una prima riflessione sugli spazi di trasformazione del
progetto, coinvolgendo alcuni testimoni privilegiati dell’area. L’idea è di provare
a identificare gli ambiti potenziali all’interno dei quali le attività realizzate si
configureranno, in futuro, come inneschi di nuove opportunità.

   La TERZA PARTE propone una lettura degli interventi progettuali alla luce del-
le sfide socio-economiche e di tipo climatico-ambientali.

   Nel suo insieme, il Percorso Valorizzazione territoriale restituisce le attività
del cammino fin qui compiuto nell’ambito del Progetto Oltrepò (bio)diverso, in
una forma narrativa e sintetica.

   Nella figura 1 si illustra l’articolazione complessiva dei 3 Percorsi (e delle 3
relative pubblicazioni), con l’elenco delle azioni del Progetto che li compongono.

VI
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Fig. 1. L’articolazione dei 3 Percorsi.

                                          VII
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PREFAZIONE

   Nel 2016 Fondazione Cariplo ha lanciato il programma AttivAree mirato a riatti-
vare e aumentare l’attrattività delle aree interne nel territorio della Fondazione
promuovendo uno sviluppo locale sostenibile, valorizzando le risorse ambientali,
economiche, sociali e culturali locali, nonché i legami di collaborazione, solida-
rietà e appartenenza. Due sono stati i progetti realizzati grazie al programma:
“Oltrepò (bio)diverso” e “Valli Resilienti”, svoltosi nelle Valli bresciane Trompia e
Sabbia. AttivAree sta ormai giungendo alla sua conclusione e, dopo quattro anni,
possiamo affermare di aver raggiunto degli importanti risultati, facendo leva
sulle risorse della comunità e mettendo a sistema le esperienze e le competenze
del territorio per una nuova prospettiva di rilancio sostenibile.

   La Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese, in partenariato con altri
enti del Terso settore del territorio, Comuni, Università, PaviaSviluppo, Istituti
scolastici, ha saputo condurre e realizzare il progetto “Oltrepò (bio)diverso”,
agendo su più fronti e su diversi aspetti, sia di forza, che di criticità che caratte-
rizzano questo lembo di Appennino.

   “Oltrepò (bio)diverso” propone una visione di cambiamento molto interessan-
te, basata sulla biodiversità come fattore di competitività, connessione e svilup-
po. Infatti, la biodiversità è intesa anche in senso sociale, culturale e intercultu-
rale, attribuendo un rinnovato ruolo all’agricoltura e al paesaggio e collegandoli
ad altri ambiti quali quello scientifico, sociale, culturale e di sviluppo locale. Il
capitale naturale, di cui l’Oltrepò è ricco, viene considerato come un elemen-
to attrattivo per un’agricoltura e una viticoltura più sostenibili e più sane, che
parlano a nuovi consumatori, e come una forte leva per il turismo lento e di
prossimità. Collegata a questa visione di valorizzazione della ricchezza naturale,
vi è l’idea di aprire la comunità locale a giovani e migranti e di sviluppare nuovi
servizi che favoriscano il ripopolamento rurale e la conciliazione lavoro-famiglia,
nonché la riattivazione di luoghi che favorisca il processo di identità culturale
collettiva.

                                                                                    IX
Progetto Oltrepò (bio)diverso - PROGRAMMA ATTIVAREE - FONDAZIONE CARIPLO VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
La collana di Quaderni dedicati al progetto ben restituisce il percorso che
ha portato alla nascita e al rafforzamento delle reti sociali e dell’imprenditoria
locale, alla valorizzazione di luoghi naturali e alla riqualificazione di spazi per
l’aggregazione e lo studio, a un forte coinvolgimento del mondo della ricerca
scientifica e del nonprofit. Ci auguriamo che la diffusione delle buone pratiche
qui raccolte possa fungere da ispirazione e da manuale per stimolare in altri con-
testi periferici la realizzazione di azioni di rinascita basate sulla ricchezza e sulle
diversità del proprio territorio.

                                                      Elena Jachia
                                        Direttore Area Ambiente e Coordinatore
                                                 programma AttivAree

X
INTRODUZIONE
Foto: Vista sull’Oltrepò Pavese (ph L. Merisio)

                SE LA LENTEZZA GOVERNA                   sia effettivamente e se è o può es-
                IL TERRITORIO,                           sere lei la protagonista della coppia
                ALLORA PARLIAMO DI                       o se invece rischia la sopraffazione
                TURISMO LENTO                            del suo compagno, il turismo. Par-
                Paolo Pileri (DAStU Politecnico di       tiamo dall’intendere la lentezza
                Milano)                                  come un modo di stare al mondo,
                                                         di abitare la terra, di gettare lo
                Tra le molteplici interpretazioni del    sguardo fuori da noi. In un presente
                concetto di turismo, quello lento        in cui siamo sommersi di velocità,
                sta riscuotendo sempre più atten-        in cui dicono che chi è veloce vince
                zione.                                   e guadagna e chi è lento rimane in-
                Lo chiamano lento perché si fa a         dietro e perde, proviamo a spiegare
                piedi o in bici, pagaiando o reman-      che la lentezza è una risorsa pre-
                do. Il fatto di legarlo a una mobilità   ziosa, inclusiva, rigenerativa, con la
                a basso o nullo impatto fa sì che in     quale arriva lavoro per i giovani, fe-
                molti lo considerino sostenibile per     licità per tutti ed economie sane e
                diritto. Non è ovviamente così per-      locali. Sentieri, ciclovie, cammini,
                ché sappiamo bene che il turismo a       ippovie, vie d’acqua sono fili anti-
                impatto zero non esiste (Christin,       chi ma oggi dimenticati, interrotti,
                2019; D’Eramo, 2017), anche quan-        spezzati. Non consideriamo quan-
                do gli aggettivi sono promettenti.       do dovremmo (e potremmo) che
                Ma di questo diremo poi, mentre          quelle linee lente sono una grande
                ora ci preme soffermarci sul con-        opera pubblica a basso costo e ad
                cetto di lentezza per capire cosa        alto rendimento. di camminanti e

        2
pedalanti ridando linfa a territori sec-   paesaggi “saltati” che diceva Eugenio
cati dall’indifferenza di tanti anni di    Turri, paesaggista dalla sensibilità po-
governo del territorio a quasi esclusiva   etica (Turri, 1998). Ma non può essere
trazione metropolitana. Una linfa vita-    l’effetto post-COVID a ridare ossigeno
le e ad impatto zero. Infrastrutture a     duraturo alle terre di mezzo, sempli-
basso costo e alta resa, sia di indotto    cemente perché sono mancati gli argo-
che sociale che culturale. Linee pron-     menti che convincono al cambiamento
te a ricucire la bellezza sparsa e di-     duraturo. Occorre intervenire presto
menticata nelle pieghe di valli, piane,    e bene, altrimenti quei paesaggi sal-
colline, promontori e rocche. Linee        tati rischiano di tornare tali appena
leggere pronte a rigenerare l’Italia       ci si toglierà la mascherina perché è
dell’Appennino, delle campagne, dei        ancora forte il desiderio di tornare a
borghi, delle montagne e delle piccole     quella ‘normalità’, quando si correva
e medie città proponendo un progetto       dietro alla velocità perdendo di vista
politico pubblico e cooperativo, visio-    – è proprio il caso di dirlo – quel che
nario e concreto. Ma questo protago-       stava in mezzo. Ma non tutto è perso.
nismo della coppia linee-lentezza non      Paradossalmente quella noncuranza ha
può arrivare per tentativi e improv-       risparmiato alcuni di quei paesaggi dal
visazioni: va desiderato, pianificato      cemento, dalla bruttezza, dal degrado
seguendo regole, argomenti e paradig-      lasciandoli ancora molto belli e carichi
mi culturali diversi e solidi, spiegati    di segni e storie. E qui entra in gioco
e condivisi. Non è automatico che un       la possibilità della lentezza ovvero
Paese molto convinto della velocità        di un modo di progettare la ri-cono-
sia di botto pronto ad accettare che si    scenza di quelle terre, di abitarle pur
può crescere proprio rallentando. Va       se di passaggio, di intuirne le tracce
spiegato che la lentezza che proponia-     che possono divenire linee di lentezza
mo non vuole frenare lo sviluppo, ma       sulle quali viaggiare a piedi o in bici
aprire una nuova strada che fino ad        o a cavallo o, chissà, a dorso di mulo.
oggi è stata di fatto preclusa.            Paesaggi e terre che cercano lettori
                                           per raccontarsi, degustatori per far-
La celebrazione della mobilità veloce      si assaggiare, pensatori per regalare
con le relative scelte urbanistiche e      idee, osservatori che si incantano per
culturali hanno perfino azzerato l’idea    un muretto a secco, un campo, una
che tra un’origine e una destinazio-       vigna, un mattone.
ne vi sia qualcosa che conta vedere,
di cui sapere. Quindi la sensibilità è     Tutte cose che accadono a bassa velo-
acerba sebbene il post-COVID abbia,        cità: sotto i 25 km/h. Esperienze che
per forza di cose, ridato protagoni-       fanno bene al senso di cittadinanza,
smo al turismo di prossimità nell’e-       che fanno da argine all’idea che la
state 2020, facendo tornare tante          velocità sia norma sociale prevalente
persone là dove non mettevano più          (Rosa, 2015), che mitigano il senso di
piede da anni, catturati dal turismo       continua dissociazione tra noi e quel
esotico lontano. L’Oltrepò pavese o        che abbiamo intorno, che danno di-
quello mantovano, la val Tidone o la       rezione alle nostre corse che corrono
val Grue, Pobietto o Polesella hanno       senza sapere dove vanno. È fatalmen-
ritrovato fiato e nella parentesi di       te curioso che nella lingua del bel
un’estate hanno smesso di essere i         Paese, dove la bellezza è di casa da

                                                                                 3
sempre, la parola lentezza custodisca       ‘giusto’ e, soprattutto, quali limiti
dentro di sé la parola lente (Pileri,       definire. Anche per questo preferiamo
2020) Mano a mano che disveliamo i          pensare il turismo lento entro quello
benefici della lentezza, capiamo che        che chiamiamo progetto di territorio
non si tratta di allestire un pacchetto     spostando così il baricentro dalla sfera
turistico nella maniera nota al mer-        mercantile, privata, a quella cultura-
cato, ma di immaginare una società e        le, che impegna le politiche pubbliche
un progetto di territorio entro il quale    a prendere posizione e dare indiriz-
scrivere cosa è il turismo lento e cosa     zi, a maggior ragione oggi dove, con
ci aspettiamo generi ed eviti. Accet-       l’avvento dei portali come Booking o
tato il carattere complesso della len-      Airbnb, dalla sera alla mattina molti
tezza, possiamo affiancargli con meno       sono diventati operatori turistici, ma
ansia la pericolosa parola ‘turismo’.       senza sapere nulla di turismo se non
Viceversa il turismo, come un tarlo,        che è qualcosa che produce guadagno
farà il suo buco indebolendo questi         se si ha una stanza da affittare. In
territori ‘saltati’ dell’Italia interna,    questo autodidattismo pericoloso, la
vulnerabili e fragili per natura e per      lentezza è ancor più vulnerabile di pri-
destino. È vero che la pratica del cam-     ma e rischia di essere sopraffatta dalla
mino o quella del cicloturismo sono         rendita turistica.
molto promettenti per tanti territori       Ci vuole allora pensiero, visione, pro-
(Russo, 2019), ma senza una visione e       getto. Più che dare incentivi per far
una regia pubbliche e ambiziose che         aprire B&B o distribuire fondi per ‘pro-
ne arginino gli effetti indesiderati i      mozionare’ i territori, il nostro sugge-
rischi di degrado sono in agguato: l’o-     rimento iniziale è di investire proprio
mologazione delle tradizioni, la com-       nella formalizzazione del concetto di
mercializzazione della bellezza, l’ero-     lentezza e di viaggio lento più che di
sione dei valori di una vita, l’eventifi-   turismo. Viaggiare implica un sogno,
cazione di ogni cosa, la banalizzazione     un’aspettativa e, soprattutto, una
delle storie locali in storytelling in      relazione non fugace ma avida di ap-
nome dell’attrattività, l’espulsione dei    prendimento. Nel viaggio l’esperienza
ceti deboli dalle aree rigenerate (… )      è fare conoscenza dell’altro e non pro-
, e così via, (Stehlin, 2019). Purtroppo    vare i brividi dell’adrenalina per una
non possiamo dimenticare, anche di-         discesa spericolata in bicicletta lungo
scutendo di turismo lento, che ad oc-       un sentiero o per gareggiare pedalan-
cuparsi di turismo sono quasi esclusi-      do velocemente. Cose che si possono
vamente le discipline economiche del        fare ovunque, senza una relazione
marketing (Maeran, 2004), alle quali        con i luoghi. Il viaggio lento attinge
interessa vendere e fabbricare bisogni      dal flaneur ovvero da colui che arriva
che si traducono in acquisti.               addirittura a perdersi tanto è rapito
L’urbanistica ha poco riflettuto di         da quel che vive e trova sul cammi-
turismo. Le scienze della natura del-       no. È una esperienza spirituale ma
la agricoltura pure. Soprattutto non        non religiosa. È una grande occasione
hanno riflettuto a dovere sugli effetti     pedagogica per un Paese che vuol far
negativi. Quindi se il turismo lento        crescere i propri cittadini e i suoi ospi-
può essere una leva strategica per le       ti. Ma, ripeto, tutto questo non capita
terre di mezzo, non possiamo rinun-         per caso, ma per volontà. Anche gli
ciare a domandarci quale turismo è          indotti economici miliardari (nove)

4
che la Germania genera ogni anno            Pavese, ha bisogno di un progetto di
con il solo cicloturismo (ADFC, 2019)       territorio che non può inciampare nei
arrivano da anni densi di una precisa       capricci della frammentazione delle
volontà a disegnare e realizzare una        politiche di governo del territorio o
rete di 50.000 km di assi ciclabili volu-   delle pro-loco, che non può spezzare
tamente di lunga distanza (100-150 km       narrazioni che hanno bisogno di essere
continui) al fine di indurre i cittadini    riunite. Le lunghe dorsali cicloturisti-
a stare fuori casa la notte così da go-     che come VENTO (www.cicloviavento.
dere appieno i benefici della lentezza      it), i cammini come la via Francigena,
e, allo stesso tempo, depositare eco-       di cui fa parte anche la Via degli Abati
nomie sui tanti territori attraversati.     che attraversa l’Oltrepò Pavese (Carta
Un esito figlio di una volontà pubblica,    dei Cammini dell’Appenino di Lom-
di investimenti, di regolazioni, di tec-    bardia –Touring Club Italiano), devono
niche di progettazione e realizzazione      intendersi come il filo di una collana le
delle ciclabili, di formazione tecnica e    cui perle sono i comuni, i castelli, le
culturale e, infine, solo infine di pro-    cascine, i vigneti, gli alberi secolari, le
mozione. Oggi nei paesi d’oltralpe più      piazze, le aziende agricole, le locande
avanzati, la ciclabilità turistica arriva   e i musei che si trovano a essere, così,
a sostenere cinque occupati per km          un grande gioiello. E per fare questo vi
ed è una seria risposta alla domanda        è necessità di alzare lo sguardo sopra i
di sviluppo sostenibile delle aree in-      territori e i confini.
terne (Pileri et al, 2015). Visioni por-
tate avanti da politiche pubbliche, da      Con queste premesse, crediamo, il
investimenti pubblici e anche da un         turismo lento potrà essere una risorsa
inedito coraggio a proporre che que-        fondamentale, felice, non invasiva e
ste linee lente e lunghe superino le        capace di produrre rigenerazione sen-
resistenze e i blocchi della frammen-       za svilire i territori, con la delicatezza
tazione amministrativa. Un cammino          di una mano che entra in un guanto.
e una ciclabile turistica non possono       Lo spazio per generare tutto ciò c’è.
fermarsi ad ogni confine comunale, né       Le tracce delle linee antiche ci sono. Il
si può sperare in un coordinamento          tempo è maturo. I giovani sono pronti.
spontaneo tra comuni. La rigenerazio-       Le terre interne aspettano progetti su
ne di un antico cammino, come può           misura per loro e tutti noi abbiamo da
essere la via degli Abati nell’Oltrepò      imparare da loro.

                                                                                     5
Foto: Polyommatus thersites (ph Associazione IOLAS)

               TRASMETTERE BIODIVERSITÀ,                 azioni scorrette sono state intrapre-
               SEMINARE CULTURA                          se in suo nome o questo vocabolo è
               Silvia Assini (Dipartimento di Scienze    stato usato in modo inappropriato.
               della Terra e dell’Ambiente - Universi-   Che cos’è allora la biodiversità e
               tà di Pavia)                              quali benefici può apportare?
                                                         La biodiversità è la ricchezza della
               Mai come ora abbiamo bisogno di           vita sulla Terra e si esprime a tre
               valorizzare la biodiversità all’inter-    livelli: diversità di risorse genetiche
               no del più ampio e articolato con-        degli organismi viventi, diversità
               cetto di cultura, trasmettendo una        di specie, diversità di ecosistemi e
               vera e propria “cultura della biodi-      paesaggi.
               versità”. In una società che ha fatto     La storia evolutiva della Terra ha
               perdere a molti il contatto con la        fatto sì che nei diversi continenti si
               Natura, stravolgendone componenti         sviluppasse una biodiversità carat-
               fondamentali per l’equilibrio del         teristica per ciascuno di essi, sepa-
               pianeta, con conseguenze cata-            rata da quella degli altri da barrie-
               strofiche in molte parti della Terra,     re geografiche invalicabili.
               il concetto di biodiversità diventa       Conservare e valorizzare la biodi-
               cruciale per ritrovare l’identità cul-    versità di un territorio significa per-
               turale di un territorio e il benessere    tanto conservarne e valorizzarne la
               di chi vi abita.                          varietà di patrimoni genetici nelle
               Ma per trasmettere biodiversità,          specie originarie, la varietà di spe-
               seminando cultura, bisogna capirne        cie native, la varietà di habitat ed
               il linguaggio perché troppo spesso        ecosistemi tipici.

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La mia formazione professionale, in         nose per la biodiversità locale perché
qualità di botanica, mi porta inevita-      concorrono a una sua banalizzazione e
bilmente a focalizzare la biodiversità      impoverimento.
sui suoi aspetti vegetali, ma a questi      Sviluppare allora una cultura della
sono legati anche quelli animali. Le        biodiversità significa non utilizzare più
piante infatti sono fondamentali per la     queste piante negli spazi verdi privati
vita animale poiché le uniche in grado      e pubblici, ma piuttosto utilizzare le
di sintetizzare zuccheri, tramite la fo-    piante native del territorio in cui si
tosintesi clorofilliana. Parlando di bio-   vive. Nel caso dell’Oltrepò pavese ne
diversità vegetale, due concetti sono       costituiscono un esempio la farnia, la
importanti: la flora e la vegetazione.      roverella, il cerro, il frassino minore,
La flora è l’insieme delle specie vege-     l’acero campestre (tra gli alberi) op-
tali spontanee che possiamo ritrovare       pure il viburno, il nocciolo, la ginestra
in un territorio, mentre la vegetazione     odorosa, il citiso a foglie sessili, la
è l’insieme delle comunità vegetali         rosa canina, l’evonimo (tra gli arbu-
(quali boschi, arbusteti, praterie) for-    sti).
mate da tali specie.                        Le piante non comprendono solo alberi
Il concetto di flora riguarda quindi le     e arbusti. Molto più numerose sono
specie selvatiche e non quelle colti-       le erbe. In quest’ottica, una cultura
vate dall’uomo (provenienti spesso          della biodiversità dovrebbe mirare a
da altri continenti e pertanto definite     conservare e a non raccogliere quelle
alloctone), a meno che queste ultime        più rare e minacciate, quali orchidee,
non si naturalizzino sfuggendo dagli        gigli, garofani, gladioli, tulipani, che
ambienti coltivati e crescendo sponta-      in Oltrepò pavese sono ancora ben
neamente al di fuori di essi, talvolta in   presenti, costituendo un vanto e un
modo veramente invasivo. Quando ciò         pregio del territorio e concorrendo a
accade, possono generarsi problemi          valorizzare anche altri prodotti che lo
per le specie native che, trovandosi a      stesso fornisce. L’Oltrepò pavese ospi-
competere con specie alloctone natu-        ta una flora ricchissima che include
ralizzate e invasive, vengono da esse       più di 1800 taxa, tra cui sono presenti
soppiantate e possono anche scompa-         diverse entità endemiche, ossia entità
rire. Deve allora essere chiaro che la      a distribuzione molto limitata, che
biodiversità può essere minacciata da       rappresentano una specificità di tale
alcune specie coltivate e che è neces-      territorio, quali ad esempio Anemo-
sario contrastarle quando si comporta-      noides trifolia subspecie brevidentata
no da invasive. Spesso le persone sono      (che vive nelle faggete), Astragalus
ormai così abituate a vedere queste         sirinicus (che si ritrova sul Monte Le-
specie alloctone invasive ampiamente        sima), Cherleria laricifolia subspecie
diffuse nel proprio territorio da pen-      ophiolitica e Odontarrhena argentea
sare che esse contribuiscano positiva-      (che vivono sugli affioramenti ofioliti-
mente alla biodiversità e magari ne         ci). Sono poi presenti diversi taxa pro-
determinano una ulteriore diffusione.       tetti inclusi nella Lista Rossa della Flo-
È il caso della robinia, del ciliegio       ra Italiana, quali ad esempio Epipactis
tardivo, della quercia rossa america-       palustris, Fritillaria tenella, Arnica
na, dell’albero delle farfalle, piante      montana, Galanthus nivalis. È infine
esteticamente accattivanti e spesso         presente Himantoglossum adriaticum,
utili all’uomo, ma estremamente dan-        un’orchidea protetta a livello euro-

                                                                                    7
peo che è inclusa nell’Allegato II della    nell’Allegato I che elenca gli Habitat
Direttiva 92/43/CEE, la cosiddetta          di interesse conservazionistico per
Direttiva Habitat che tutela gli habitat    l’Europa. La loro presenza ha consen-
e le specie di importanza conservazio-      tito di riconoscere aree speciali per
nistica per l’Europa.                       la conservazione, che insieme a tutte
Oltre che le specie (flora), la biodiver-   quelle istituite in Italia e negli altri
sità vegetale include anche le comuni-      stati europei, hanno determinato la
tà vegetali (vegetazione), la cui com-      realizzazione della Rete Natura 2000,
posizione può variare da un territorio      la più importante rete di aree protette
all’altro concorrendo a costituirne la      in Europa. In Oltrepò sono presenti
sua identità e originalità.                 ben 3 di queste aree: la ZSC Monte
In Oltrepò pavese, sono presenti co-        Alpe, il SIC Sassi Neri-Pietra Corva e il
munità vegetali caratterizzate da una       SIC Le Torraie – Monte Lesima, ognuno
composizione floristica caratteristica      con specificità floristiche e vegetazio-
che include specie a diversa distribu-      nali diverse.
zione geografica. L’area, infatti, oc-      Tutelare le comunità vegetali non si-
cupa la porzione più meridionale della      gnifica tutelare solo la biodiversità,
Regione Biogeografica Continentale, a       ma anche tutti quei servizi ecosistemi-
contatto con la Regione Biogeografica       ci (benefit) che esse forniscono, diret-
Mediterranea, consentendo la convi-         tamente o indirettamente, all’uomo.
venza di specie ad impronta più mar-        Un approfondimento sui servizi ecosi-
catamente centro-europea con quelle         stemici richiederebbe uno spazio am-
a impronta submediterranea in cui si        pio che andrebbe aldilà delle finalità
ritrovano, alle quote più elevate, an-      di questa Introduzione. Tuttavia, è
che specie ad impronta alpina e specie      utile evidenziarne alcuni per sensibi-
ad impronta appenninica. L’Oltrepò          lizzare i lettori di questo quaderno,
pavese, inoltre, durante le glaciazio-      facendo loro comprendere l’importan-
ni della nostra penisola, è stato un        za di tutelare le comunità vegetali e
crocevia di specie che si muovevano         gli habitat del proprio territorio.
da Nord verso Sud, e viceversa, per         Fra questi servizi, si sottolinea la for-
rifugiarsi nelle aree più favorevoli alla   nitura di animali e piante edibili, di
loro sopravvivenza. Tutto ciò ha con-       risorse naturali come legname, mine-
ferito alle comunità vegetali dell’Ol-      rali, metalli, fibre, resine, ma anche
trepò pavese una ricchezza floristica e     la fornitura appunto di biodiversità
una peculiarità uniche.                     che permette, tra l’altro, di disporre
Tra le comunità vegetali più tipiche        di sostanze naturali e principi attivi e
e diffuse sul territorio vanno sicura-      consente la riproduzione di piante e
mente citate le faggete, le cerrete, i      l’allevamento di animali.
boschi a roverella, gli ostrieti (boschi    Non meno importanti sono poi la rego-
dominati dal carpino nero), le praterie     lazione del bilancio ossigeno/anidri-
collinari e montane, talvolta ricche di     de carbonica, il mantenimento dello
orchidee, e le formazioni erbacee che       strato di ozono (che protegge dai raggi
si sviluppano in corrispondenza degli       ultravioletti dannosi), consentendo di
affioramenti ofiolitici.                    avere aria pulita e respirabile, la rego-
Molte di queste comunità sono tute-         lazione del tempo e del clima (sia lo-
late a livello europeo dalla già cita-      calmente, sia globalmente, attraverso
ta Direttiva Habitat e sono incluse         la complessa interazione tra le carat-

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teristiche della circolazione regionale/    delle specie e delle sottospecie ospi-
globale e le caratteristiche fisiche        tate le informazioni degli adattamenti
degli habitat), la regolazione dei flussi   ambientali acquisisti in oltre 3.5 mi-
idrogeologici.                              liardi di anni di evoluzione.
La copertura vegetale e il sistema del-     Infine, non vanno dimenticati i be-
le radici giocano un ruolo importante       nefici culturali non materiali che la
nel controllo dell’erosione, contri-        popolazione ottiene dalle comunità e
buendo a contenere il dissesto idroge-      dagli habitat naturali attraverso arric-
ologico dovuta alle piogge e al vento       chimento spirituale, sviluppo cogniti-
e, tra l’altro, a mantenere la produt-      vo, riflessione, esperienze ricreative
tività agricola riducendo la perdita di     ed estetiche (traendo ispirazione per
terreno fertile.                            arte, folklore, simboli, architettura,
Le comunità vegetali e gli habitat          pubblicità). È noto che molte persone
forniscono il servizio di impollina-        traggano benessere psicologico dallo
zione: senza le specie impollinatrici       scenario di paesaggi e dalle aree na-
selvatiche molte specie di piante si        turali in cui ricercano la bellezza o il
estinguerebbero e gli attuali livelli di    valore estetico, e opportunità per at-
produttività potrebbero essere mante-       tività ricreative, turistiche, di tempo
nuti solamente a costi veramente alti       libero e sportive (passeggiate, escur-
attraverso l’impollinazione artificiale.    sioni, campeggio, pesca, nuoto, studio
Nel fornire spazi vitali, zone di rifugio   della natura).
e protezione a piante e animali selva-      Conservare il patrimonio culturale
tici (soprattutto nella fase riprodutti-    dell’Oltrepò pavese significa anche
va), le comunità vegetali e gli habitat     conservarne la sua biodiversità. Fac-
naturali possono essere visti come un       ciamone tesoro e questo territorio ce
una “libreria genetica” in cui sono         ne sarà grato!
immagazzinate nel materiale genetico

                                                                                   9
1. mappa delle azioni
di “Osservazione del sole” con Rota-
                                                                                 ry Club Valle Staffora; conferenze,
                                                                                 stage e summer camp;
                                                                                 - Inaugurazione Scuola di Astronomia
                                                                                 “F. Barbaglia” di Serra del Monte.

B3 / Biblioteca della biodiversità      (ph M. Tavoliere)

SOGGETTO ATTUATORE:                     B4 / Tutti a scuola di astronomia
Sistema Bibliotecario dell’Oltrepò-
SBO                                     SOGGETTO ATTUATORE:
                                        Coop. Teti e Ass. culturale ADARA
PARTNER PROGETTO: Fondazione
per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pave-      PARTNER PROGETTO: Fondazione
se, Biblioteca civica di Santa Maria    per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese,     Credits E. Poggi Bettapoggi fotolia
della Versa e Biblioteca civica di      Comune di Cecima, Unione di Co-
Varzi                                   muni Lombarda Terre Dei Malaspina,
                                                                                 B5 / Naturalmente musei
                                        Fondazione per lo Sviluppo dell’Ol-
COLLABORAZIONI                          trepò Pavese                             SOGGETTO ATTUATORE:
Istituto comprensivo di Santa Maria
                                                                                 Sistema Bibliotecario dell’Oltrepò-
della Versa e Istituto Comprensivo      COLLABORAZIONI
                                                                                 SBO
“P. Ferrari” di Varzi, Civica Biblio-   Istituto comprensivo di Santa Maria
teca Ricottiana di Voghera              della Versa e Istituto Comprensivo       PARTNER PROGETTO: Fondazione
                                        “P. Ferrari” di Varzi, Rotary Club       per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pave-
ATTIVITÀ SVOLTE                         Minerva, Rotary Club Valle Staffora,     se, Comuni di Montecalvo Versiggia,
- Miglioramento dei servizi biblio-     Ass. IOLAS, Albo Ingegneri di Pavia,     Montalto Pavese, Romagnese, Za-
tecari;                                 Touring Club Italiano, Istituto Nazio-   vattarello
- Selezione e acquisizione di volumi    nale di Astrofisica di Torino, Dipar-
sul tema della biodiversità;            timento di Fisica Nucleare dell’Uni-     COLLABORAZIONI
- Creazione di una sezione di pub-      versità di Pavia                         Associazione naturalistica La Pietra
blicazioni dedicata alla biodiversità                                            Verde, Comune di Codevilla, Co-
in dotazione al servizio di prestito    ATTIVITÀ SVOLTE                          mune di Ruino, Comune di Brallo di
itinerante BiblioBus;                   - Ri-funzionalizzazione ex Scuola di     Pregola, Coop. Finis Terrae e Cen-
- Creazione di 2 sezioni di pubbli-     Serra del Monte (Cecima);                tro di accoglienza migranti di Casa
cazioni dedicate alla biodiversità      - Sviluppo di percorsi per una mi-       Matti
presso le biblioteche della Valle       gliore fruizione pubblica;
Staffora e Versa, sede di plesso        - Realizzazione di percorsi, pac-        ATTIVITÀ SVOLTE
scolastico.                             chetti didattici e laboratori per le     - Interventi di rinnovamento strut-
                                        scuole;                                  turale e degli allestimenti dei Mu-
IN PRATICA:                             - Organizzazione di eventi di ani-       sei: MaPLo di Romagnese; Museo
- Acquisto di 381 nuove pubbli-         mazione territoriale e divulgazione      delle Api di Montalto Pavese; Museo
cazioni e letture per bambini sul       scientifica.                             del Cavatappi di Montecalvo Versig-
tema della biodiversità;                                                         gia;
- Realizzazione del Servizio perio-     IN PRATICA:                              - Elaborazione di nuovi contenuti
dico di BiblioBus presso le scuole e    Acquisto di attrezzature: robotiz-       multimediali interattivi;
i Comuni del territorio dell’area-      zazione telescopio maggiore, vide-       - Realizzazione di riprese-video e di
progetto;                               oproiettore per il planetario, e cu-     installazioni-video.
- Attività di animazione e comu-        pola planetario
nicazione in collaborazione con le      - Realizzazione nuove postazioni fis-    IN PRATICA:
scuole e gli enti attivi nell’ambito    se (casette);                            - Rinnovo esposizioni e ri-cataloga-
culturale dell’area.                    - Partecipazione a eventi in rete,       zione dei reperti;
                                        per es. Astroparty;                      - Nuovi allestimenti dei Musei di Ro-
                                        - Attività di divulgazione e forma-      magnese e Montalto Pavese: teche,
                                        zione scientifica per università e       video, testimonianze e documenti;
                                        scuole: Maratona Messier; 2 gite         - Inaugurazione (16 aprile 2019) del
                                        al Parco astronomico Astrobrallo         MaPLo 4 P – Museo dell’Appennino
                                        con gli studenti di Fisica Nucleare      Lombardo delle 4 Province, ex-Mu-
                                        dell’Università di Pavia; 1 Giornata     seo Civico di Arte contadina.

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IN CORSO:
- Sviluppo sito web e profili social dl
sistema museale;
- Rinnovo degli allestimenti nei tre
musei oggetto di intervento;
- Allestimento delle vetrine e atti-
vazione QR code del Museo del Ca-
vatappi di Montecalvo Versiggia.

                                          B7 / Oltre L.A.R.A.                        (ph Associazione IOLAS)

                                          SOGGETTO ATTUATORE:                        B8 / Laboratorio ambientale
                                          Fondazione Adolescere
                                                                                     SOGGETTO ATTUATORE:
                                          PARTNER PROGETTO: Fondazione               Comune di Colli Verdi (nuovo Co-
                                          per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pave-         mune nato il 1 gennaio 2019 dalla
                                          se, Istituto Comprensivo Santa Ma-         fusione dei comuni di Valverde, Ca-
                                          ria della Versa e Istituto Compren-        nevino e Ruino)
                                          sivo “P. Ferrari” di Varzi, 19 Comuni
                                          area-progetto                              PARTNER PROGETTO: Fondazione
                                                                                     per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese,
B6 / Atelier innovativi                   COLLABORAZIONI                             Unione dei Comuni Lombardi del Ti-
                                          Scuole del territorio provinciale ed       done Pavese
SOGGETTO ATTUATORE:
                                          extra provinciale (Milano, Piacenza,
Istituto Comprensivo Santa Maria
                                          Alessandria), Comuni di Romagnese,         COLLABORAZIONI
della Versa e Istituto Comprensivo
                                          Zavattarello, Colli Verdi (nato dalla      ERSAF (Ente Regionale Servizi Agri-
“P. Ferrari” di Varzi
                                          fusione di Valverde, Canevino e Rui-       coltura e Foreste), Fondazione Ado-
PARTNER PROGETTO: Fondazione              no), Ass. IOLAS, Ass. Volo di Rondine,     lescere, Fondazione Lombardia per
per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese       Ass. Apicoltori Oltrepò Montano, Mu-       l’Ambiente, I.C. Comprensivo “P.
                                          sicisti tradizionali delle 4 Province,     Ferrari” di Varzi e di Santa Maria
COLLABORAZIONI                            M.AP.LO 4P di Romagnese, Magazzino         della Versa, Coop. Eliante, Ass. IO-
Associazione Amici dei Boschi, As-        dei Ricordi di Zavattarello, Giardino      LAS, Università di Pavia, Università
sociazione Amici Orto botanico di         Alpino Pietra Corva, Eremo Sant’Al-        Cattolica del Sacro Cuore, Consola-
Pavia, Associazione Artemista, Eco-       berto di Butrio, Guardie ecologiche        to italiano ad Hannover e Università
museo di Canneto Pavese, Parco            volontarie PV, Salumificio Valverde,       di Hannover.
del Ticino- Progetto Life-Ticino Bio-     Az. ag. Casa di Paglia, Coop. agrico-
source, Associazione Autieri, Museo                                                  ATTIVITÀ SVOLTE
                                          la Canedo, Az. ag. Calatroni Calice
di Scienze naturali di Voghera.                                                      - Ri-funzionalizzazione del Centro
                                          dei Cherubini, Az. ag. Terre Villane,
                                                                                     Comunale Polifunzionale;
ATTIVITÀ SVOLTE                           Az. ag. Boscasso, Az. ag. Bonizzoni,
                                                                                     - Adeguamento della strumentazio-
- Formazione del personale docente        Panificio Provendola.
                                                                                     ne tecnologica ed informatica PLIS
sull’uso delle nuove tecnologie;          ATTIVITÀ SVOLTE                            Castello Verde;
- Trasferimento di competenze per         - Informazione degli istituti scolasti-    - Miglioramento dotazione di stru-
la realizzazione di progetti di digital   ci di pianura;                             menti per la divulgazione culturale
storytelling attraverso corsi;            - Stage residenziali per classi di scuo-   e la didattica laboratoriale nell’a-
- Creazione di supporti didattici per     le di pianura (secondarie di primo e       rea;
le lezioni.                               secondo grado) su temi ambientali;         - Creazione di un programma di la-
IN PRATICA:                               - Laboratori di facilitazione di per-      boratori didattici collegati al PLIS
- Implementazione di sito web per         corsi per l’alternanza scuola lavoro.      Castello Verde.
la catalogazione e la diffusione del      IN PRATICA:                                IN PRATICA:
materiale: www.oltrepo-oltre.it;          - Realizzazione di percorsi forma-         - Predisposizione di nuove postazio-
- Organizzazione percorsi formativi       tivi di didattica ambientale Oltre         ni informatiche per i laboratori di
e laboratoriali in classe svolti da       L.A.R.A.;                                  biodiversità;
esperti sui temi della biodiversità       - Ideazione di percorsi didattici          - Creazione pacchetti didattici su
colturale, vegetale, animale;             esperienziali;                             temi ambientali;
- Realizzazione di progetti digitali      - Adozione di Protocolli d’Intesa con      - Accoglienza studenti partecipanti
da parte degli studenti, disponibili      gli istituti scolastici coinvolti;         a laboratori e workshop;
al sito web.                              - Stage residenziali presso Settebor-      - Promozione e comunicazione delle
                                          ghi e Penicina di Romagnese, Centro        attività del centro e del butterfly
                                          Montano di Pietragavina.                   watching.

                                                                                                                     13
- 6 percorsi mappati di butterfly      - Cicli di incontri di discussione e
                                         watching e relativa cartellonistica;   disseminazione del progetto;
                                         - 7 Brochure - Collana biodiversità.   - Collaborazione e partecipazione
                                                                                a eventi nel territorio nazionale e
                                                                                internazionale;
                                                                                - Partecipazioni a fiere e festival;
                                                                                - Supporto agli eventi realizzati dai
                                                                                partner-progetto.
                                                                                IN PRATICA:
                                                                                - 4 corti, 2 docu-film, 2 spot;
E1 / Promozione e marketing ter-                                                - 1 cortometraggio “Oltrepò, pron-
ritoriale                                                                       ti per il futuro Deborah, Charles,
SOGGETTO ATTUATORE:                                                             Samba”;
Fondazione per lo Sviluppo dell’Ol-                                             - Blog di Narrazione Territoriale;
trepò Pavese                                                                    - Eventi di lancio e divulgazione
                                         (ph M. Garavana)                       Guida Touring Oltrepò Pavese;
PARTNER PROGETTO:                                                               - Ciclo di incontri e conferenze.
Comuni dell’area-progetto, Fonda-
                                         E2 / Programmazione di eventi cul-
zione Lombardia Ambiente (FLA),
                                         turali
Coop. FinisTerrae
                                         SOGGETTO ATTUATORE:
COLLABORAZIONI
                                         Fondazione per lo Sviluppo dell’Ol-
Ass. IOLAS, Comuni di Brallo di Pre-
                                         trepò Pavese
gola, Menconico, Montalto P. e San-
ta Margherita S., NEOS Giornalisti       PARTNER PROGETTO:
di viaggio associati, Strada del Vino    Comuni area-progetto, IC “P. Fer-
e dei Sapori Oltrepò Pavese, Tou-        rari” Varzi e IC Santa Maria della
ring Club Italiano, Avanzi-Progetto      Versa, Fondazione Adolescere
Sustainability is Human.
                                         COLLABORAZIONI
ATTIVITÀ SVOLTE                          Ministero dei Beni e delle Attività
- Attività di promozione locale at-      Culturali, Soprintendenza Belle Arti   F1 / Coordinamento e consulenza
traverso campagne di comunicazio-        di MI PV e LO, Consolato Italiano      strategica
ne e attivazione di reti con soggetti    Hannover, Giffoni Innovation Hub,      SOGGETTO REFERENTE:
che si occupano di turismo;              IIS L.G. Faravelli di Stradella, IIS   Fondazione per lo Sviluppo dell’Ol-
- Azioni di marketing dell’area-         Baratta di Voghera, ITAS Gallini di    trepò Pavese
progetto attraverso la produzione        Voghera, Liceo Galilei di Voghera,
di contenuti per la stampa, post di      Liceo Golgi di Broni, Comune di Vo-    SOGGETTO ATTUATORE:
narrazione territoriale, elaborazio-     ghera, Comune di Stradella, Ordine     Collegio Carlo Alberto; Prospettive
ne di materiali cartacei, brochure,      Agronomi e Forestali Prov. Milano,     Ricerca Socio-Economica.
cartellonistica, prodotti editoriali e   Ordine Architetti, Ordine Ingegneri
audiovisivi;                             e Collegio Geometri di Pavia, Con-     ATTIVITÀ SVOLTE
- Sviluppo del Piano di comuni-          sorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese,     - Attività trasversali alle azioni del
cazione attraverso il sito web del       Ass. Gite in Lombardia, ASD Ap-        Programma Oltrepò (bio)diverso
progetto, un ufficio stampa, blog        pennino Bike Tour, Ass. Terre della    per il raccordo e coordinamento
di narrazione territoriale e profili     Montagnina, Ass. Apicoltori Oltre-     delle iniziative.
dedicati al progetto sui principali      pò Montano, Ass. Calyx, Ass. Amici     IN PRATICA:
social media.                            San Colombano, Gruppo Micologico       - Percorso di capacity building con i
                                         Vogherese, ASD Walking OP, CAI Vo-     referenti-progetto;
IN PRATICA:
                                         ghera, La Pernice Rossa.               - Organizzazione di incontri con
- Moduli didattici e workshop all’in-
terno della Scuola di Narrazione         ATTIVITÀ SVOLTE                        attori territoriali per la gestione
Territoriale;                            - Formazione rivolta a studenti del    futura delle azioni;
- Blog Narrazione Territoriale;          territorio per la realizzazione di     - Organizzazione di giornate per lo
- Guida Touring Club Italiano “Ol-       prodotti audio-visivi;                 scambio di buone pratiche;
trepò Pavese. L’Appennino di Lom-        - Organizzazione di eventi itineran-   - Progettazione e organizzazione di
bardia”;                                 ti di promozione culturale ed eno-     eventi territoriali;
- 12 pannelli “Oltrepò (bio)diverso:     gastronomica;                          - Elaborazione di testi e materiali
una meravigliosa scoperta”;              - Organizzazione di escursioni di      divulgativi.
                                         eco-turismo e di educational tour;

14
PERCORSO valorizzazione territoriale
 IN CIFRE

                                        19 COMUNI PARTNER DEL PROGETTO
                                        2 UNIONI DI COMUNI
                                        COMUNE DI CODEVILLA
                                        COMUNE DI STRADELLA
                                        COMUNE DI VOGHERA
                                        FONDAZIONE PER LO SVILUPPO DELL’OLTREPO
                                        FONDAZIONE ADOLESCERE
         Collaborazioni locali          FONDAZIONE LOMBARDIA PER L’AMBIENTE
            e partenariali              ISTITUTO COMPRENSIVO P. FERRARI
36                                      IC SANTA MARIA DELLA VERSA
                                        UNIVERSITÀ DI PAVIA
                                        UNIVERSITÀ SACRO CUORE DI MILANO
                                        SISTEMA BIBLIOTECARIO OLTREPO’ PAVESE –SBO
                                        SISTEMA MUSEALE DELL’OLTREPO’ PAVESE
                                        EREMO SAN’ALBERTO DI BUTRIO
                                        ECOMUSEO DI CANNETO PAVESE
                                        COOP. FINIS TERRAE
                                        COOP. TETI
                                        GIARDINO BOTANICO ALPINO DI PIETRA CORVA

ERSAF-REGIONE LOMBARDIA SETTORE AGRICOLTURA E FORESTE
CONSOLATO ITALIANO – HANNOVER                                Istituzioni sovra-locali
MINISTERO DEI BENI CULTURALI- SOPRINTENDENZA DELLE                                      4
BELLE ARTI DI MILANO, PAVIA, LODI
PARCO DEL TICINO

           Istituto Faravelli di Stradella           Istituti scolastici
           IIS Baratta di Voghera                        provinciali
           ITAS Gallini di Voghera                                            5
           Liceo Galilei di Voghera
           Liceo Scientifico Golgi Broni

           Istituto Nazionale di Astrofisica di
           Torino                                    Centri di ricerca
           Dipartimento di Fisica Nucleare                                    3
           dell’Università di Pavia
           Università di Hannover

 16
ASSOCIAZIONE ADARA
                                  ASSOCIAZIONE TERRE DELLA MONTAGNINA
                                  ASSOCIAZIONE IOLAS
                                  ASSOCIAZIONE LA PIETRA VERDE
                                  ASSOCIAZIONE CALYX
                                  ASSOCIAZIONE AMICI DEI BOSCHI
                                  ASSOCIAZIONE AMICI ORTO BOTANICO - PV
                                  ASSOCIAZIONE ARTEMISTA
                                  ASSOCIAZIONE AUTIERI D’ITALIA
                                  ASSOCIAZIONE VOLO DI RONDINE
                                  ASSOCIAZIONE APICOLTORI OLTREPO
      Associazioni &              ASSOCIAZIONE GITE IN LOMBARDIA
     Organizzazioni di            ASSOCIAZIONE AMICI DI SAN COLOMBAN
     Rappresentanza               MAGAZZINO DEI RICORDI DI ZAVATTARELLO
29                                ASD APPENNINO BIKE TOUR
                                  ASD WALKING OLTREPO PAVESE
                                  MUSICISTI DELLE 4 PROVINCE
                                  GRUPPO MICOLOGICO DI VOGHERA
                                  GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE (GEV)
                                  CAI DI VOGHERA
                                  TOURING CLUB ITALIANO
                                  NEOS GIORNALISTI DI VIAGGIO ASSOCIATI
                                  ALBO INGEGNERI DI PAVIA
                                  ORDINE AGRONOMI E FORESTALI – MILANO
                                  ORDINE DEGLI ARCHTETTI – PAVIA
                                  ORDINE DEI GEOMETRI – PAVIA
                                  ORDINE DEGLI INGEGNERI - PAVIA
                                  ROTARY CLUB MINERVA
                                  ROTARY CLUB VALLE STAFFORA

     Az. agricola Val di Nizza, Az. agrico-
     la Casa di Paglia, Az. agricola Terre
     Villane, Az. agricola Boscasso, Az.
     agricola Bonizzoni, Az. agri-turistica    Aziende agro-
     La Pernice Rossa, Az. agrituristica
     Calatroni Calice dei Cherubini, Az.
                                                alimentari
     agri-turistica Cascina Serzegno, Az.       & Consorzi           16
     agri-turistica Cascina Mirani, Coop.
     agricola Canedo, Salumificio Valver-
     de, Panificio Provendola, Ristorante
     Osteria del Castello, Ristorante La
     Quercia, Strada del Vino e dei Sapori
     dell’Oltrepò Pavese, Consorzio Tute-
     la Vini Oltrepò Pavese

     Sustainability is Human – AVANZI         Progetti in rete
     Giffoni Opportunity – Giffoni Innova-                            3
     tion Hub - Oltrenatura

                                                                          17
NETWORKING

Oltre alle reti tra i partner
del progetto si sono instaurati
rapporti di collaborazione con
soggetti pubblici e privati, a
livello locale, nazionale ed
europeo, di ambiti differenti

PATRIMONIO CULTURALE, PROGETTI EDUCATIVI, NARRAZIONE DELL’INDENTITÀ

Il Percorso Valorizzazione territoriale promuove lo sviluppo dell’area appenninica
dell’Oltrepo Pavese facendo leva sul suo patrimonio culturale e naturalistico. In
quest’ottica le varie attività hanno realizzato interventi a favore dell’accesso e della
fruizione dei beni museali e culturali; il rafforzamento di competenze che facilitano
la comprensione del contesto ambientale; l’elaborazione di una offerta di un turismo
lento rispettoso dei luoghi e degli usi localiStudi di Milano

18
PERCORSI DIDATTICI INNOVATIVI E
MULTIDISCIPLINARI

Gli studenti di primo e secondo grado
coinvolti in “Oltre LARA” (Fondazione
Adolescere) e “Atelier innovativi”
(Istituti comprensivi partner del
progetto) hanno sperimentato varie
modalità di didattica ambientale:
lezioni frontali con esperti alternate
a laboratori in aula e outdoor;
laboratori residenziali quali spazi di
esperienza di gruppo

LEARNING BY DOING

Gli allievi delle scuole secondarie
di I e II grado hanno sperimentato
i Project Work, strumenti
formativi basati sull’imparare
facendo.
I 100 studenti degli istituti
coinvolti nel progetto Giffoni
Experience Oltrepò hanno
seguito e corsi, in presenza e
online, prima di realizzare i
materiali audio-visivi come prova
pratica. Un lavoro in più fasi:
scrittura della sceneggiatura, riprese, regia, recitazione. Dal conto loro, i 348 studenti
degli istituti comprensivi partner del progetto hanno realizzato progetti digitali di
storytelling, che hanno richiesto l’ascolto e il dialogo con il territorio, la raccolta di
storie, l’elaborazione dei contenuti per la comunicazione

FORMAZIONE ESPERIENZIALE TRA
CIELO E TERRA

Anche la formazione per adulti e
studenti universitari ha combinato
una dimensione teorica con
una dimensione applicativa,
promuovendo competenze abilitanti
che facilitano l’interpretazione
del territorio e, più in generale,
dell’ambiente naturale

                                                                                        19
2. strumenti in azionE
IL BIBLIOBUS                               L’INTERVENTO

CHE TRASPORTA                              L’attività dei Bibliobus della Civica
                                           Biblioteca Ricottiana di Voghera è
                                           iniziata nel 2003, divenendo uno
BIODIVERSITÀ                               dei servizi di maggior successo del
                                           Sistema Bibliotecario dell’Oltrepò con
                                           una media di 3.000 prestiti all’anno.
                                           Disponibile 3 giorni alla settimana,
                                           il servizio coinvolge 17 comuni e 15
 Fu la scoperta più importante             istituzioni scolastiche, raggiungendo
                                           i luoghi più remoti del territorio
    di tutta la sua vita. Sapeva           montano della Valle Staffora e della
                         leggere.          Val di Nizza.
   Possedeva l’antidoto contro
        il terribile veleno della          L’intervento progettuale, coordinato
                                           con le Biblioteche civiche di Santa
 vecchiaia. Sapeva leggere. Ma             Maria della Versa e di Varzi, ha
   non aveva niente da leggere             ampliato la dotazione del sistema
                (Luis Sepulveda)           bibliotecario con nuove sezioni
                                           di testi tecnici, divulgativi e di
                                           narrativa, sui temi della biodiversità.
IL CONTESTO                                La realizzazione dell’azione ha
                                           portato alla creazione di 2 sezioni
Nell’ambito del Percorso                   specializzate presso le biblioteche
Valorizzazione territoriale,               di Santa Maria della Versa e di Varzi
l’ampliamento della sezione dedicata       e di una terza sezione itinerante
alla biodiversità rappresenta uno degli    in dotazione al Bibliobus. In totale
strumenti di qualificazione dell’offerta   l’offerta bibliografica è stata
formativa e culturale in chiave            arricchita di 381 volumi.
ecologica.
Il bibliobus è una biblioteca itinerante
che porta libri nei luoghi dove le         ESITI
biblioteche non ci sono. Il servizio
ambulante venne sperimentato in            L’iniziativa ha destato un forte
Inghilterra alla metà dell’Ottocento.      interesse, nel territorio, specie tra gli
In Italia, la prima esperienza di          studenti.
bibliobus è quella dell’intellettuale
Luciano Bianciardi che, nelle vesti di     “Le biblioteche di Santa
direttore provvisorio della Biblioteca
Chelliana di Grosseto, a bordo di un
                                           Maria della Versa e di Varzi
furgone iniziò a diffondere la lettura     hanno registrato un sensibile
tra i contadini e i minatori della         aumento di utenti, anche
provincia maremmana. Dagli anni ‘50        in relazione alle attività
ad oggi il modello ha conosciuto una
ampia diffusione territoriale, in aree
                                           promosse dalle scuole. Il
urbane e rurali.                           servizio bibliobus ha visto un

                                                                                  23
particolare interesse per la                Il Catalogo dei libri è disponibile
nuova sezione soprattutto la                nei documenti scaricabili sul sito
narrativa per ragazzi”                      del Progetto Oltrepo (bio)diverso:
Paolo Paoletti, Referente progetto di SBO
                                            www.attivaree-oltrepo(bio)diverso.
                                              it/sfide/ricerca-e-didattica/
                                             biblioteca-della-biodiversita-2/

24
LA DIDATTICA                              L’INTERVENTO

AMBIENTALE                                L’intervento si è articolato in 3
                                          iniziative principali:
                                          -Atelier innovativi, azione coordinata
CHE ATTIVA                                dagli Istituti Comprensivi di Santa
                                          Maria della Versa e Varzi;
                                          -Oltre LARA, azione coordinata dalla
                                          Fondazione Adolescere;
                                          -Giffoni Experience in Oltrepò,
  Uno degli svantaggi dell’istru-         coordinato dalla Fondazione per
                                          lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese in
zione ecologica è che ti fa vive-         collaborazione con le scuole del
 re da solo in un mondo di feri-          territorio provinciale.
te. I danni che abbiamo inflitto
alla terra restano in gran parte
 invisibili al profano (Aldo Leo-         Atelier innovativi
                            pold)         L’iniziativa progettuale ha arricchito
  Ai bambini va insegnato come            la proposta didattica scolastica con
    pensare, non a cosa pensare           percorsi formativi relativi alla cultura
                                          locale e alla biodiversità, attraverso
                 (Margaret Mead)          l’uso delle tecnologie digitali. La
                                          formazione ha avuto un carattere
                                          laboratoriale e di tipo esperienziale,
IL CONTESTO                               con uscite all’aperto.
                                          Nel corso dei 2 anni scolastici del
La creazione di sezioni bibliotecarie     Progetto Oltrepò (bio)diverso (2017-
sulla biodiversità si è accompagnata      18 e 2018-19), gli studenti di tutte
allo sviluppo di percorsi didattici       le classi della scuola primaria sono
rivolti a studenti di ogni ordine e       stati coinvolti in laboratori che hanno
grado. L’offerta formativa elaborata si   previsto l’intervento di esperti. In
qualifica innanzitutto per i contenuti,   particolare, sono stati organizzati
focalizzati sui temi ambientali.          workshop sulla storia e sulle tradizioni
L’educazione ecologica permette           dell’area e momenti laboratoriali sui
di comprendere i processi che             temi della biodiversità faunistica e
regolano gli ecosistemi, a partire        vegetale. Queste attività pratiche
dall’esplorazione e conoscenza            hanno consentito una riqualificazione
del proprio territorio. Un’altra          di vari spazi scolastici (per esempio,
caratteristica della proposta educativa   la creazione di orti e di giardini per le
riguarda i metodi, basati sulla           farfalle nei cortili) ed extra-scolastici
sperimentazione attiva dei contenuti.     (per esempio, la piantumazione del
Si tratta di strumenti improntati         Parco degli Autieri a S. Maria della
alla metodologia del learning by          Versa). Le uscite outdoor si sono
doing che, a seguito della fase di        rivelate un allenamento sensoriale
apprendimento, prevede lo sviluppo di     sul campo. Le escursioni sono
un progetto.                              state accompagnate da attività di

                                                                                 25
osservazione e ascolto, da un percorso           La piattaforma didattica è
olfattivo e tattile che hanno stimolato         disponibile al seguente link:
l’utilizzo dei sensi e l’immersione
nella natura.                                       www.oltrepo-oltre.it
Il lavoro degli studenti ha richiesto
una raccolta di informazioni, che
è avvenuta attraverso interviste           Oltre LARA – Un patto di reciprocità
ai nonni e a testimoni privilegiati        nella scuola tra montagna e città
del territorio. A ciò è seguita una
elaborazione narrativa della storia        Oltre LARA è un programma che
orale che si è realizzata per lo più       prevede stage residenziali per classi
in forma collettiva e condivisa.           di scuole della pianura (secondarie di
La restituzione ha dato avvio alla         primo e secondo grado) con l’obiettivo
realizzazione di progetti di digital       di insegnare l’ambiente inteso come
storytelling, che sono disponibili nella   spazio naturale (OLTRE) e relazionale
piattaforma appositamente creata per       (LARA: Laboratorio sulle Aggregazioni
promuovere la didattica ambientale e       e sulle Relazioni degli Adolescenti).
la conoscenza del territorio.              Alla didattica il programma affianca
                                           esperienze di alternanza scuola-
“Nel corso del progetto                    lavoro. La metodologia LARA, ideata
                                           e perfezionata nel corso degli
si è prodotta una mole di                  ultimi 20 anni dalla Fondazione
materiale, caricato nel sito.              Adolescere, mira a trasformare la
La piattaforma si configura                classe e/o un insieme di persone in
come una vera repository.                  un gruppo. Gli stage attivati si sono
                                           svolti presso strutture attrezzate per
L’interesse sviluppato negli               accogliere gruppi: il Centro Montano
alunni, nelle famiglie e nei               di Pietragavina (Varzi), i Setteborghi
soggetti esterni coinvolti                 di Casa Casarini (Romagnese) e la
costituiscono un patrimonio                Penicina (Romagnese).
che l’istituto farà fruttare,              Uno degli aspetti innovativi del
assumendolo nel Piano                      programma – rivolto alle scuole
Triennale dell’Offerta                     superiori di primo e secondo grado - è
Formativa come parte                       il suo carattere “metro-montano”: gli
                                           stage e i percorsi di alternanza scuola-
integrante della propria                   lavoro hanno coinvolto studenti di
identità”                                  pianura creando reti tra gli istituti di
Elena Bassi, IC Santa Maria della Versa    vari contesti urbani e le aziende del
                                           territorio oltrepadano.
L’intervento ha riguardato anche la        Per l’implementazione del programma
formazione del corpo docenti sull’uso      è stata svolta un’attività preliminare
delle attrezzature acquisite nel           di informazione dei dirigenti degli
corso del progetto e, più in generale,     istituti scolastici dell’area pavese,
sull’introduzione delle tecnologie         milanese e dell’alessandrino. È
multimediali nell’ambito delle attività    seguita la firma di un protocollo di
didattiche.                                intesa con i singoli istituti coinvolti

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