Rapporto della giuria - sia
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Rapporto della giuria Umsicht – Regards – Sguardi 2 011 Die Auszeichnung des SIA für die zukunftsfähige Gestaltung des Lebensraums La distinction de la SIA pour des réalisations durables et porteuses d’avenir Il riconoscimento della SIA per l’organizzazione lungimirante dello spazio di vita Zurigo, dicembre 2010
2 SOMMARIO 3 PREMESSE 7 PROTOCOLLO DELLA VALUTAZIONE 23 APPREZZAMENTO DEI PROGETTI FINALISTI 36 APPENDICE 1, LAVORI PRESENTATI 37 APPENDICE 2, PARTECIPANT 51 APPENDICE 3, CONCETTI CHIAVE 54 COLOFONE 7 mars 2011
3 PREMESSE Pubblicazione del concorso SIA Umsicht – Regards – Sguardi 2011, quale primo e più importante riconosci- mento nazionale incentrato sullo sviluppo sostenibile, fissa per la seconda volta i criteri di qualità per i progetti che influenzano l’organizzazione e l’utilizzo dello spazio di vita in Svizzera. Il concorso premia lavori di differenti ordini di grandezza, realizzati in modo accurato, che propongono un confronto esemplare, inaspettato e creativo con l’ambiente. Sono stati selezionati progetti che, quali pionieri di futuri sviluppi e per la loro portata, contribuiscono in modo particolare all’orga- nizzazione lungimirante dello spazio di vita svizzero. Presentazione al vasto pubblico dei progetti premiati Il riconoscimento non comporta un’assegnazione di premi in denaro. La SIA presenta i lavori premiati all’opinione pubblica, agli addetti ai lavori e agli organi d’informazione nazionali, ovvero televisione, radio e stampa. La cerimonia di premiazione si tiene il 3 marzo 2011, in presenza della Consigliera federale Doris Leuthard e in occasione dell’inaugurazione di una mostra itinerante in cui sono esposti i lavori premiati. L’esposizione itinerante può essere ammirata dal 2011 al 2013 e fa tappa in ogni regione della Svizzera e anche all’estero. L’esposizione sottolinea il contributo decisivo che i membri SIA forniscono, in qualità di autori indi- pendenti o committenti, nell’economia privata, in politica, nell’amministra- zione o nella società civile, in vista dell’organizzazione dello spazio di vita. Convegni ed eventi collaterali all’esposizione itinerante offrono agli autori e ai committenti una piattaforma in cui spiegare il proprio lavoro agli interessati e discutere del contributo apportato allo sviluppo sostenibile. I lavori premiati sono commentati in un dossier pubblicato nella rivista specializzata «TEC21» e presentati nell’ambito di un documentario trasmesso dalla Televisione svizzera. Compito della giuria In base a quanto stabilito dal concorso, il compito della giuria è quello di selezionare un massimo di otto lavori che si confrontano in modo esempla- re ed eccelso con le questioni inerenti allo sviluppo sostenibile del patri- monio costruito svizzero. La giuria ha inoltre la facoltà di premiare con uno speciale riconoscimento i processi mirabili e i contributi avveniristici la cui portata va al di là dei singoli progetti realizzati. I premi e i riconoscimenti riflettono adeguatamente l‘ampio spettro Ottima qualità delle costruzioni e specialistico rappresentato dagli esperti della SIA, e nel contempo mirano delle progettazioni svizzere a illustrare al vasto pubblico il concetto non sempre facile dello sviluppo sostenibile, rafforzare la domanda interna di soluzioni durature per la trasformazione del patrimonio costruito svizzero, nonché far conoscere oltre i confini nazionali l’elevata qualità delle costruzioni e delle progetta- zioni svizzere.
4 La giuria ha inoltre elaborato per la SIA specifiche raccomandazioni per Raccomandazioni della giuria la presentazione e la comunicazione dei risultati del concorso, inerenti al tema dello sviluppo sostenibile. Ciò contempla anche una valutazione critica e una raccolta di suggerimenti per raggiungere al meglio gli obiettivi prefissati da Umsicht – Regards – Sguardi 2011. Procedura decisionale Per la valutazione, la giuria ha scelto di procedere in due fasi. In una prima Procedura di valutazione in due fasi sessione, tenutasi il 20 e il 21 ottobre 2010, la giuria ha fatto una selezione iniziale dei lavori potenzialmente meritevoli di essere insigniti di un premio. Dopo la prima sessione, sono state raccolte maggiori informazioni su ogni progetto selezionato e, con i responsabili dei progetti, si è organizzata una visita in loco a cui hanno partecipato due o tre membri della giuria. Al termine della prima sessione, si è constatato che per formulare una valutazione conclusiva per ciascun progetto nella rosa dei finalisti erano necessarie informazioni complementari. Tenendo conto di tutte le informazioni complementari raccolte, quattro settimane dopo la prima sessione, la giuria si è riunita nuovamente il 19 novembre 2010 per nominare i vincitori. Ubicazione dei progetti Risonanza del concorso All’inizio di agosto del 2010, da ogni parte della Svizzera sono stati inol- trati 48 lavori all’ufficio «neubighubacher» di Berna, incaricato di seguire la procedura. La giuria è rimasta impressionata di fronte alla varietà dei lavori inoltrati e Impressione generale alla loro incidenza sullo sviluppo sostenibile a livelli assai diversi. È stato possibile rendere palese il carattere esemplare di molti lavori inoltrati, sottolineando il contributo specifico che, secondo il parere dei responsabili dei progetti, essi apportano all’organizzazione lungimirante dello spazio di vita. I progetti presentati rispecchiano l’alto livello di consapevolezza, elevato anche nel raffronto internazionale, e la forza creativa di cui hanno dato prova gli esperti SIA che hanno partecipato ai lavori. La giuria coglie l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti, anche a nome della SIA, per Ringraziamento ai partecipanti il buon risultato raggiunto.
5 Vista l’ampia partecipazione da parte di committenti pubblici e privati, la giuria si è detta convinta del fatto che in futuro vi sarà sempre più l‘esigenza di orientare verso obiettivi di sviluppo sostenibile le prestazioni che hanno una ripercussione sull’organizzazione dello spazio di vita. Criteri di valutazione Secondo l’opinione della giuria, i sei criteri definiti nell’ambito del concor- Conferma dei criteri di valutazione so ed elencati qui di seguito si prestano perfettamente per valutare in che misura i lavori siano lungimiranti per il patrimonio costruito svizzero e consentono di mettere in relazione tra loro i lavori a differenti livelli. Carattere di progetto pilota La giuria ha constatato che il particolare contributo apportato da un lavoro all’organizzazione lungimirante dello spazio di vita spesso è strettamente legato al suo carattere di progetto pilota. Essa ha dedicato particolare attenzione al carattere esemplare di un progetto per quanto concerne lo sviluppo lungimirante e la realizzazione di soluzioni creative ed esemplari in risposta a domande importanti per il futuro. Nella sua valutazione, la giuria ha tenuto conto anche dei parallelismi, evidenziati dagli autori dei lavori, con uno o diversi degli altri cinque criteri di valutazione. Transdisciplinarità Per valutare l’aspetto della transdisciplinarità, la giuria si è chiesta in che misura i lavori presentati fossero il risultato di una soluzione trovata all’interno di un gruppo interdisciplinare. Le soluzioni dovrebbero contem- plare il problema nel suo insieme, considerandolo sotto diverse angola- ture. Un’attenzione particolare è stata rivolta al collegamento tra know how e tecnologia disponibili. Rilevanza e tolleranza sociale Nella valutazione della rilevanza e della tolleranza sociale dei lavori, si sono considerati diversi aspetti specifici, tra i quali le sfide sociali attuali e future, così come il contributo alla sicurezza e alla promozione delle possibilità di partecipazione civica. In tale contesto, la giuria ha apprezza- to la grande importanza e la portata della partecipazione e del coinvolgi- mento di interessati e utenti nel processo di sviluppo. Non da ultimo, si sono valutate le ripercussioni sociali dirette e indirette, la tolleranza sociale sul breve e lungo periodo, nonché il contributo al bene comune. La valu- tazione ha tenuto altresì conto dei parallelismi stabiliti con i criteri di capacità economica. Responsabilità ecologica La valutazione della responsabilità ecologica si è focalizzata sulle ripercus- sioni dirette e indirette dei lavori sull’ambiente circostante. In tale ambito si sono considerati anche i requisiti ecologici. Particolare importanza è stata attribuita al contributo fornito dai lavori per quanto concerne la tutela e l’ulteriore sviluppo di uno spazio di vita di alto valore ecologico. Nella sua valutazione, la giuria ha considerato sempre la vita dell’opera nella sua globalità. Si è verificata la credibilità delle affermazioni dei partecipanti per quanto concerne cifre e quantità. Tale aspetto è stato controllato nel dettaglio per i lavori selezionati nella rosa dei finalisti. Capacità economica Per valutare la capacità economica dei lavori inoltrati, si è considerata l’idoneità dei mezzi scelti al fine di soddisfare i requisiti posti dal progetto. Le esigenze sono state soddisfatte, tutelando le risorse disponibili? Gli investimenti effettuati hanno un valore elevato sul lungo periodo? Si
6 rivelano economicamente sostenibili e interessanti, dal punto di vista dell’offerta e della domanda, e durante l’intero ciclo vitale? La valutazione ha tenuto conto anche dell’idoneità dei lavori nel promuovere o garantire la partecipazione socioeconomica. Prestazione culturale e qualità estetica La giuria ha confermato la particolare responsabilità e capacità di inge- gneri e architetti di rendere visibile in modo brillante la complessa tematica dello sviluppo sostenibile tanto nella città e nel paesaggio quanto nella quotidianità. Ai giurati è parso particolarmente importante considerare l’attrattiva dei lavori presentati per quanto riguarda la lungimiranza dello spazio di vita e del patrimonio costruito. Tale caratteristica si cristallizza non solo in tutto ciò che è visibile, bensì anche nel modo in cui il cittadino e la società civile si appropriano di una novità, le attribuiscono un senso e ne vanno orgogliosi. Si è osservato attentamente anche il modo in cui i partecipanti sono riusciti a materializzare soluzioni interdisciplinari ed esemplari, anche in considerazione di altri criteri, e come siano stati in grado di soddisfare gli elevati requisiti architettonici, nonché di coinvolgere e meravigliare il pubblico. Applicazione dei criteri I lavori inoltrati riflettono l‘apertura del concorso. Oltre ai membri SIA Apertura del concorso indipendenti, hanno partecipato autorità, imprese e committenti privati. Il ventaglio dei lavori inoltrati comprende interventi edili, strumenti di pianificazione e di sviluppo, installazioni di infrastrutture, modelli per la gestione di costruzioni e un modulo di formazione. L’ampio spettro di progetti contempla lavori per una sola famiglia così come processi di pianificazione che riguardano direttamente il futuro di centinaia di migliaia di persone o di intere regioni. Le differenze tra i singoli lavori risultano ancora più evidenti nel raffronto delle somme d‘investimento di ciascun progetto (da meno di 100 000 a oltre 4 miliardi di franchi). Considerata la varietà ed eterogeneità dei lavori presentati, la giuria ha Individuare i parallelismi dovuto concretizzare i sei criteri di valutazione in modo tale da essere applicati in modo equo a tutti i lavori e nel contempo consentire di indivi- duare i molteplici parallelismi tra i vari progetti. Al riguardo sono stati utili i dati forniti dai partecipanti stessi sulla portata delle ripercussioni dirette e indirette correlate. Di conseguenza, la giuria non solo ha illustrato il percorso che ha portato Considerazione dei quesiti all’origine a una certa soluzione e la qualità del progetto, ma ha anche analizzato del progetto la problematica all’origine del lavoro e a monte dell’esigenza di pianifica- zione. Particolare attenzione è stata riservata alla creatività legata alle modalità di collaborazione adottate tra committenti e pianificatori.
7 PROTOCOLLO DELLA VALUTAZIONE Luogo di valutazione Le riunioni per l‘assegnazione del riconoscimento SIA Umsicht – Regards – Sguardi 2011 si sono tenute alle ore 8:30 del 21 e del 22 ottobre 2010, nonché del 19 novembre 2010, nel padiglione HXE dell’ETH di Zurigo, sulla collina di Hönggerberg. Benvenuto Il 21 ottobre 2010, a partire dalle 8:30, la giuria ha esaminato i lavori inoltrati per trarne una panoramica generale. Alle 9:30, il Presidente della giuria Daniel Kündig ha dato il benvenuto a tutti i membri partecipanti. Nel suo discorso, il Presidente ha sottolineato l’importanza del concorso Umsicht – Regards – Sguardi 2011, ricordando l’intento da parte della SIA di suscitare un’eco di portata nazionale e internazionale con la consegna dei riconoscimenti. Presenza Daniel Kündig ha appurato che, a eccezione di Hans-Georg Bächtold, tutti i membri della giuria con diritto di voto erano presenti. Hans-Georg Bächtold, la cui assenza è stata giustificata, è stato rappresentato da Pius Flury, convocato all’unanimità quale membro della giuria con diritto di voto. Membri della giuria — Prof. Daniel Kündig, architetto ETH SIA FAS, Presidente SIA, Zurigo (presidenza) — Prof. Manfred Hegger, architetto BDA, dipl. ing. M. Sc. Econ., Kassel — Prof. Valentin Bearth, architetto ETH SIA, Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio (USI), Coira e Mendrisio — Dott. Regula Bochsler, caporedattrice Kultur Aktuell, Schweizer Fernsehen SF, Zurigo — Pia Durisch, architetto ETH SIA OTIA, Durisch + Nolli Architetti Sagl, Lugano — Prof. Christophe Girot, architetto e architetto paesaggista, Institut für Landschaftsarchitektur (ILA), DARCH, ETHZ, Zurigo — Dott. Thomas Held, Thomas Held Analysen und Strategien, Zurich — Fritz Kobi, ingegnere civile ETH SIA SVI, ex ingegnere capo di distretto nel Cantone di Berna, Münsingen — Prof. Dott. Susanne Kytzia, economista, responsabile Koordinations- stelle Infrastruktur und Lebensraum HSR, Rapperswil — Dott. Maria Lezzi, direttrice dell‘Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE, Berna — Daniel Meyer, ingegnere civile ETH SIA SWB, Dr. Lüchinger + Meyer Bauingenieure AG, membro della direzione SIA, Zurigo — Dott. Rudolf Rechsteiner, économiste, membro del Consiglio n azionale fino a maggio 2010, Basilea — Prof. Dott. Jean-Louis Scartezzini, direttore del Laboratoire d’énergie solaire et physique du bâtiment (LESO-PB), Losanna — Nelly Wenger, ingegnere civile EPFL, responsabile strategica di progetti complessi, Nelly Wenger Associates, Zurigo/Losanna — Pius Flury, architetto ETH SIA, Soletta, membro della direzione SIA
8 In parte presenti quali ospiti — Michael Mathis, dipl. SUP comunicazione, viceresp. PR/ Comunicazione SIA — Thomas Müller, architetto ETH SIA, Zurigo, resp. PR/ Comunicazione SIA — Ivo Vasella, architetto ETH SIA, Zurigo, PR/Comunicazione SIA Controllo della procedura — Simon Hubacher, architetto ETH SIA WCRE, neubighubacher, Colonia/Berna — Jörg Neubig, dipl. ing. architetto BDA e urbanista DASL WCRE, neubighubacher, Colonia/Berna — Katja Opelka, dipl. ing. architetto, neubighubacher, Colonia La stesura del protocollo viene affidata a Simon Hubacher dell’ufficio neubighubacher di Berna/Colonia. Obiettivi Daniel Kündig spiega che l’obiettivo delle riunioni della giuria, suddivise in due sessioni, tenutesi nell’arco di tre giornate, è quello di assegnare fino a otto riconoscimenti. La giuria può inoltre premiare con l’assegnazione di uno speciale riconoscimento i processi esemplari e i contributi alla lungi- miranza che vanno oltre i singoli lavori. L’obiettivo della prima sessione di due giornate è di familiarizzare con i lavori presentati e poi di designare, in seguito a due turni di valutazione, fino a dodici lavori da esaminare successivamente in modo ancor più approfondito. Tutti i lavori finalisti sono oggetto di un sopralluogo da parte dei membri della giuria, in vista della consegna dei riconoscimenti e della premiazione finale. Tabella di marcia e procedura Daniel Kündig spiega come si svolge la riunione della giuria. Giuria I, 20 ottobre 2010 — Consegna alla giuria del rapporto preliminare — Scambio d’informazioni — Votazione delle opere ammesse all’esame preliminare — Delucidazione dei criteri di valutazione e dei risultati scaturiti dallo scambio d’informazioni — Studio approfondito dei lavori in quattro gruppi — Primo turno di qualifica Giuria II, 21 ottobre 2010 — Secondo turno di qualifica — Controllo — Valutazione approssimativa dei lavori nella rosa dei finalisti — Formulazione e voto delle questioni da verificare per i lavori nella rosa dei finalisti — Organizzazione delle visite di sopralluogo dei lavori finalisti Il Presidente prega i partecipanti alla riunione di trattare in maniera stretta- mente confidenziale le discussioni avute in questo contesto.
9 Daniel Kündig appura che tutti i partecipanti alla riunione siano concordi sul fatto che la riunione della giuria sia documentata a mezzo di foto- grafie e che le immagini riprese possano essere utilizzate nell’ambito della comunicazione della procedura. Nel caso in cui tra i membri della giuria vi siano persone che hanno parte- cipato direttamente o indirettamente ai lavori inoltrati, occorre comunicarlo apertamente, se ciò non fosse già stato menzionato nel controllo della procedura. In tal caso i membri della giuria si astengono dalla discussione dei lavori in questione. In seguito, Daniel Kündig prega Jörg Neubig di commentare il rapporto preliminare consegnato alla giuria. Osservanza delle disposizioni generali e dei requisiti fissati In totale 48 lavori sono stati inoltrati all’ufficio neubighubacher di Berna. La Rapporto preliminare all’attenzione giuria prende nota dei lavori presentati. L’elenco dei lavori pervenuti e della giuria dei dati forniti dai partecipanti al concorso è riportato negli allegati 2 e 3. I lavori inoltrati sono analizzati con cura per verificarne la conformità ai criteri e ai requisiti fissati dal concorso. Il risultato scaturito da tale valuta- zione è definito nel rapporto preliminare consegnato alla giuria. Completezza dei documenti Tutti i lavori sono sostanzialmente completi. Si sono tuttavia constatate alcune piccole lacune qui di seguito riportate. Nel progetto 1001 il «Risultato del lavoro» è descritto solo nel rapporto esplicativo. Nei progetti 103 5 e 103 8 la sinossi che figura sul piano è in parte abbreviata rispetto al rapporto esplicativo. Per il progetto 1040 i dati relativi alla portata del lavoro non sono completi. La presentazione del progetto 1020 si discosta dal layout predefinito per il piano. Per il progetto 1043 i piani non sono stati inoltrati nel layout e nel formato richiesti (grande formato). Le spiegazioni riportate sui piani e nel rapporto esplicativo si differenziano. Per il lavoro 1044 mancano il rapporto esplicativo, i dati statistici e la dichiarazione di consenso. La dichiarazione è stata inoltrata per lettera. I dati indicati nei piani sono stati trasferiti nel modello per il rapporto esplicativo in sede d’esame preliminare. Periodo di realizzazione Con una sola eccezione, tutti i lavori presentati sono stati conclusi dopo il 2005. Alcuni aspetti specifici del progetto 1043 sono stati terminati prima del 2005. In base alle dichiarazioni rilasciate dai partecipanti stessi, il 1° giugno 2010 tutti i lavori inoltrati erano stati in buona parte realizzati per quanto concerne gli elementi essenziali.
10 In riferimento al progetto 1020, concernente un programma di formazio- ne continua proposto da una scuola universitaria professionale, la fase si sviluppo si è conclusa nel giugno 2010 e quella pilota è stata avviata. Il progetto è attuato a partire da marzo 2011 per la durata di cinque anni. Partecipazione di specialisti SIA La determinante partecipazione di specialisti membri della SIA è stata verificata sulla base della lista dei membri della società. Gli specialisti SIA hanno collaborato in modo determinante in tutti i lavori. Conflitti d’interesse della giuria Per i progetti 1015 e 1026 si mette in dubbio l’imparzialità di alcuni membri della giuria. Non vi è tuttavia una violazione delle condizioni di partecipazione. Per il progetto 1035 si è invece constatata una violazione delle condizioni di partecipazione. Non hanno diritto di inoltrare lavori le persone fisiche e giuridiche «[...] che intrattengono rapporti d’affari che causano un con- flitto d’interesse». In questo caso, siamo di fronte a un conflitto d’interessi tra un membro della giuria, la persona giuridica che ha inoltrato il lavoro e gli specialisti e gli autori che hanno partecipato al progetto. Scambio d’informazioni Jörg Neubig e Simon Hubacher presentano brevemente tutti e 48 i lavori in un incontro informativo. La giuria ha modo di porre le necessarie domande di chiarimento al proposito. Tutte le divergenze constatate rispetto alle disposizioni e ai requisiti del concorso sono considerate e ponderate nell’ambito dello scambio d’infor- mazioni. Ammissione dei lavori alla valutazione La giuria decide di non ammettere alla valutazione il progetto 1020, dato che buona parte del lavoro non è ancora stato realizzato e il contributo del progetto all’organizzazione lungimirante dello spazio di vita non è suffi- cientemente palese. La giuria decide altresì di scartare il progetto 1035 poiché non soddisfa le condizioni di partecipazione al concorso. Per il progetto 1015 non si constata alcuna violazione delle condizioni. La giuria decide dunque all’unanimità, con la sola astensione della giurata Maria Lezzi, di ammettere il progetto alla valutazione. La giuria prende nota del fatto che la signora Lezzi, ex responsabile della pianificazione del territorio del Cantone di Basilea Città, si astiene al momento di valutare e giudicare il progetto 1015. Per il progetto 1026 non si constata alcuna violazione delle condizioni di partecipazione. La giuria decide all’unanimità di ammettere il progetto alla valutazione. La giuria decide all’unanimità di ammettere il progetto 1043. La docu- mentazione consegnata dagli autori viene valutata sufficiente alla valuta- zione. La giuria decide inoltre, per consentire un confronto con altri lavori,
11 cominciati prima del 2005 e portati avanti per un intervallo temporale più lungo, di ammettere alla valutazione anche la parte del progetto 1043 realizzata prima del 2004. Per il progetto 1048 la giuria mette in dubbio la dichiarazione rilasciata secondo cui il lavoro sarebbe stato in buona parte concluso il 1° giugno 2010. In seguito a una verifica da parte dell’ufficio incaricato della pro- cedura presso il committente si constata che la costruzione è sì partita nel 2009, ma la parte sostanziale non era ancora stata ultimata il 1° giugno 2010. La giuria decide dunque all’unanimità di escludere il progetto 1048 dalla valutazione. La giuria decide all’unanimità di ammettere alla valutazione i progetti 1001, 1038, 1040 e 1044, benché si siano constatate alcune piccole lacune. Sono stati ammessi alla valutazione 45 progetti. 1001 1002 1003 1004 1005 Ammissione dei lavori 1006 1007 1008 1009 1010 1011 1012 1013 1014 1015 1016 1017 1018 1019 1021 1022 1023 1024 1025 1026 1027 1028 1029 1030 1031 1032 1033 1034 1036 1037 1038 1039 1040 1041 1042 1043 1044 1045 1046 1047 Criteri di valutazione La giuria valuta i risultati scaturiti dallo scambio d’informazioni, discute Risultati scaturiti dallo scambio l’applicazione dei sei criteri di valutazione e li conferma. d’informazioni Innanzitutto, la giuria constata che i lavori inoltrati ricoprono parametri spaziali molto diversi tra loro. Oltre a ciò, i lavori presentano una forte disparità nella ponderazione dei singoli criteri di valutazione. La giuria osserva che sono meritevoli anche i lavori che apportano un con- tributo esemplare all’organizzazione lungimirante dello spazio di vita solo per quanto concerne alcuni aspetti specifici, a condizione tuttavia che non abbiano ripercussioni negative in altri ambiti. Per quanto concerne il consumo energetico degli stabili, di regola sono disponibili solo valori di studio, la cui verifica è problematica e spesso impossibile poiché gli edifici sono stati ultimati da poco. Se tali progetti restano nella rosa dei finalisti, occorre verificare, nel limite del possibile, la credibilità dei dati attribuiti, e ciò direttamente in loco durante i sopral- luoghi. Primo turno di qualifica Al primo turno di qualifica sono stati ammessi 45 lavori. La giuria si suddivide in quattro gruppi di lavoro composti di tre o quattro membri. Ogni gruppo discute e valuta dodici lavori ciascuno sulla base dei sei criteri di valutazione. In seguito ogni lavoro è presentato in plenum.
12 1001–1012 1013 –1024 1025 –1036 1037–1048 Regula Bochsler Pius Flury Valentin Bearth Pia Durisch Thomas Held Christophe Girot Manfred Hegger Fritz Kobi Daniel Meyer Susanne Kytzia Maria Lezzi Rudolf Rechsteiner Daniel Kündig Jean-Louis Scartezzini Nelly Wenger Durante un primo esame, la giuria considera soprattutto in che misura i progetti abbiano carattere pilota. Ogni membro esprime la propria valuta- zione. La giuria decide all’unanimità che solo i lavori che hanno riscontrato il maggior favore da parte della giuria possono passare il turno e raggiun- gere la rosa dei finalisti. Dopo aver preso in considerazione tutti i criteri di valutazione e a seguito di discussioni in parte controverse, la giuria decide, con la maggioranza dei voti, di eliminare dal concorso i 25 progetti qui di seguito elencati. 1001 1002 1003 1004 1005 1011 1013 1014 1015 * 1017 1018 1022 1023 1024 1025 1026 1028 1031 1032 1034 1037 1039 1042 1046 1047 * astensione della giurata Maria Lezzi Nel secondo turno di qualifica restano i seguenti 20 progetti. 1006 1007 1008 1009 1010 1012 1016 1019 1021 1027 1029 1030 1033 1036 1038 1040 1041 1043 1044 1045 In seguito la giuria sorteggia i progetti da assegnare ai quattro gruppi di Preparazione del secondo turno di qualifica lavoro. La mattina seguente ogni gruppo presenta il progetto attribuitogli. Interruzione e ripresa dell’attività della giuria La prima giornata di riunione termina alle ore 20:15. Il 22 ottobre 2010, seconda giornata di riunione, la giuria riprende il lavoro alle 8 con la preparazione del secondo turno di qualifica. Ogni gruppo esamina in modo approfondito cinque lavori, tenendo in considerazione i criteri di valutazione. Particolare attenzione è dedicata alla valutazione delle ripercussioni dirette e indirette di ciascun progetto. 1006 1007 1010 1012 1008 1009 1029 1021 1016 1019 1033 1036 1027 1030 1038 1043 1041 1044 1040 1045 Regula Bochsler Pius Flury Valentin Bearth Pia Durisch Thomas Held Christophe Girot Manfred Hegger Fritz Kobi Daniel Meyer Susanne Kytzia Maria Lezzi Rudolf Rechsteiner Daniel Kündig Jean-Louis Scartezzini Nelly Wenger
13 Benvenuto e preparazione – secondo turno di qualifica Benvenuto e definizione degli obiettivi della giornata Alle ore 10, Daniel Kündig dà il benvenuto ai membri della giuria. Per prima cosa, la giuria prende atto del protocollo dei risultati scaturiti dalla prima giornata e lo conferma. In seguito, Daniel Kündig illustra gli obiettivi della seconda giornata. Occorre selezionare un massimo di 12 lavori che saranno accolti nella rosa dei finalisti. Per i progetti finalisti bisognerà formulare una serie di do- mande di verifica da chiarire in loco prima della successiva riunione della giuria. Al termine della giornata si fissano gli appuntamenti per i diversi sopralluoghi. Secondo turno di qualifica Nel secondo turno, tutti i progetti rimasti sono nuovamente presentati da un membro della giuria ed esaminati e discussi in modo approfondito, in considerazione dei criteri di valutazione. La giuria illustra e completa anche le domande di verifica formulate dai gruppi di lavoro per il sopral- luogo dei singoli progetti rimasti nella rosa dei finalisti. In seguito, ogni membro vota individualmente per ogni lavoro. I progetti che ottengono la maggioranza dei voti da parte dei giurati restano in gioco. Alle ore 15 il Prof. Manfred Hegger lascia la riunione. Alle ore 16 Nelly Wenger lascia la riunione. Nel secondo turno di qualifica, la giuria decide, in considerazione dei criteri di valutazione e avendo ponderato le ripercussioni dirette e indirette sullo spazio di vita vicino e lontano, di escludere i seguenti progetti: 1012 1019 1021 1030 1036 1041 1044 1045 Prima del turno di controllo, restano nella rosa dei finalisti 12 lavori: 1006 1007 1008 1009 1010 1016 1027 1029 1033 1038 1040 1043 Turno di controllo In un successivo turno di controllo, tutti i progetti sono esaminati ancora una volta in modo critico per il loro valore concreto e per quanto concerne la parità di trattamento, in base al quadro generale tracciato dalla giuria. Per i seguenti progetti si decide di presentare una domanda di riesame. 1005 1012 1015 1029 1031 1039 1040 Di seguito sono motivate in modo approfondito le domande presentate dai singoli membri della giuria e in parte sottoposte a controversa discus- sione. La giuria vota in merito alle domande di riesame e si decide quanto di seguito riportato. I progetti 1005, 1015*, 1031, 1039 sono promossi dal primo al secondo turno (*astensione della giurata Maria Lezzi).
14 I progetti 1029, 1040 sono declassati dalla rosa dei finalisti al secondo turno. Il progetto 1012 è declassato dal secondo al primo turno. In seguito, la giuria illustra ancora una volta in modo approfondito i lavori promossi al secondo turno. Tutti e quattro i lavori sono presentati dai membri della giuria e discussi in modo approfondito in considerazione dei criteri di valutazione. Dopodichè la giuria vota singolarmente in merito alla domanda di acco- gliere anche i progetti 1015, 1031, 1039 dans la sélection restreinte; le jury décide de maintenir les dossiersnella rosa dei finalisti. La giuria decide di lasciare nel secondo turno i progetti 1031 ( * astensione della giurata Maria Lezzi). I giurati decidono di promuovere il progetto 1039 e inserirlo nella rosa dei finalisti. Progetti nella rosa dei finalisti Nella rosa dei finalisti restano i seguenti 11 progetti: 1006 1007 1008 1009 1010 1016 1027 1033 1038 1039 1043 Preparazione della terza giornata di riunione della giuria, 19. novembre 2010 Per scegliere i lavori da premiare in occasione della riunione conclusiva, Calendario degli appuntamenti per diversi membri si recano direttamente in loco per un sopralluogo delle il sopralluogo delle opere finaliste opere finaliste. 1 novembre 2010 1010 Pius Flury, Daniel Kündig, 1027 Rudolf Rechsteiner 1016 3 novembre 2010 1009 Susanne Kytzia, Fritz Kobi 4 novembre 2010 1007 Daniel Meyer, Christophe Girot, 1008 Jean-Louis Scartezzini 1039 6 novembre 2010 1043 Valentin Bearth, Pia Durisch, Maria Lezzi 8 novembre 2010 1006 Susanne Kytzia, Fritz Kobi, 1033 Daniel Kündig 1038 Gli appuntamenti sono coordinati dal segretario generale della SIA. Le domande di verifica, preparate dai gruppi di lavoro per ciascun pro- getto e poi completate in plenum, sono consegnate a tutti i membri della giuria. I risultati dei sopralluoghi confluiscono nella valutazione appros- simativa dei lavori. La sessione della giuria termina alle ore 18.
15 Conferma protocollo riunione del 21 e 22 ottobre 2010 Confermo il protocollo della riunione della giuria avuta luogo il 21 e 22 ottobre 2010 Zurigo, 22 ottobre 2010
16 Continuazione riunione della giuria, 19 novembre 2010 La terza giornata di riunione, in cui la giuria decide a quali progetti asse- gnare il riconoscimento SIA Umsicht – Regards – Sguardi 2011, si tiene il 19 novembre 2010, a partire dalle ore 8:30, nel padiglione HXE dell’ETH di Zurigo, sulla collina di Hönggerberg. Benvenuto Il Presidente della giuria Daniel Kündig dà il benvenuto agli altri membri. Egli sottolinea l’importanza del concorso Umsicht – Regards – Sguardi 2011, ricordando l’intento da parte della SIA di suscitare un’eco di portata nazionale e internazionale con la consegna dei riconoscimenti. Presenza Daniel Kündig constata che sono presenti tutti i membri della giuria con diritto di voto. Pius Flury, membro sostituto della giuria, non è presente e ha giustificato la sua assenza; il Prof. Christophe Girot e il Prof. Valentin Bearth si aggregano alla riunione con un leggero ritardo. Membri della giuria — Prof. Daniel Kündig, architetto ETH SIA FAS, Presidente SIA, Zurigo (presidenza) — Prof. Manfred Hegger, architetto BDA, dipl. ing. M. Sc. Econ., Kassel — Prof. Valentin Bearth, architetto ETH SIA, Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio (USI), Coira e Mendrisio — Dott. Regula Bochsler, caporedattrice Kultur Aktuell, Schweizer Fernsehen SF, Zurigo — Pia Durisch, architetto ETH SIA OTIA, Durisch + Nolli Architetti Sagl, Lugano — Prof. Christophe Girot, architetto e architetto paesaggista, Institut für Landschaftsarchitektur (ILA), DARCH, ETHZ, Zurigo — Dott. Thomas Held, Thomas Held Analysen und Strategien, Zurich — Fritz Kobi, ingegnere civile ETH SIA SVI, ex ingegnere capo di distretto nel Cantone di Berna, Münsingen — Prof. Dott. Susanne Kytzia, economista, responsabile Koordinations- stelle Infrastruktur und Lebensraum HSR, Rapperswil — Dott. Maria Lezzi, direttrice dell‘Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE, Berna — Daniel Meyer, ingegnere civile ETH SIA SWB, Dr. Lüchinger + Meyer Bauingenieure AG, membro della direzione SIA, Zurigo — Dott. Rudolf Rechsteiner, économiste, membro del Consiglio n azionale fino a maggio 2010, Basilea — Prof. Dott. Jean-Louis Scartezzini, direttore del Laboratoire d’énergie solaire et physique du bâtiment (LESO-PB), Losanna — Nelly Wenger, ingegnere civile EPFL, responsabile strategica di progetti complessi, Nelly Wenger Associates, Zurigo/Losanna In parte presenti quali ospiti — Michael Mathis, dipl. SUP comunicazione, viceresp. PR/ Comunicazione SIA — Thomas Müller, architetto ETH SIA, Zurigo, resp. PR/ Comunicazione SIA — Ivo Vasella, architetto ETH SIA, Zurigo, PR/Comunicazione SIA — Daniel Bretscher, responsabile Marketing Somfy Svizzera, Sponsor SIA – Umsicht – Regards – Sguardi — Charles von Büren, Comunicazione SIA
17 Controllo della procedura — Simon Hubacher, architetto ETH SIA WCRE, neubighubacher, Colonia/Berna — Jörg Neubig, dipl. ing. architetto BDA e urbanista DASL WCRE, neubighubacher, Colonia/Berna — Katja Opelka, dipl. ing. architetto, neubighubacher, Colonia Protocollo La giuria approva all’unanimità il protocollo delle prime due giornate di riunione, avute luogo il 21 e il 22 ottobre 2010. Obiettivi Daniel Kündig illustra gli obiettivi e la procedura della terza giornata. In una prima fase, la giuria prende atto dei risultati dei sopralluoghi e delle risposte date alle domande aggiuntive di verifica per ognuno dei progetti facenti parte della rosa dei finalisti, e chiarisce entrambi gli aspetti in considerazione dei criteri di premiazione. Le valutazioni scritte e preceden- temente strutturate di tutti i progetti sono completate e confermate da tutti i membri della giuria. Il compito della giuria è di assegnare fino a otto premi, alla luce di un’ana- lisi approfondita. Con l’assegnazione di uno speciale riconoscimento la giuria può premiare processi esemplari e contributi alla lungimiranza che vanno oltre i singoli lavori. Affinché sia giustificata la consegna di un premio o di un riconoscimento è necessaria la maggioranza di due terzi dei membri giurati. L’obiettivo è di prendere decisioni all’unanimità. Conclusa la seduta, occorre formulare un elenco di suggerimenti da consegnare alla SIA, sulla base dei risultati scaturiti dalle tre giornate di riunione. La giuria approva all’unanimità le indicazioni e la procedura. Daniel Kündig prega i partecipanti alla riunione di trattare in maniera strettamente confidenziale le discussioni avute in questo contesto. Egli invita in seguito Jörg Neubig a presentare brevemente i documenti di lavoro all’attenzione della giuria per quanto riguarda la terza giornata di riunione. Essi contemplano: — la raccolta degli apprezzamenti approssimativi elaborati dai membri della giuria per la stesura delle valutazioni scritte; — le risposte alle singole domande di verifica poste dalla giuria; — tutti i risultati scaturiti dall’analisi preliminare dei progetti nella rosa dei finalisti. Panoramica orientativa – risultati delle visite in loco All’inizio della panoramica orientativa la giuria valuta in modo critico i requisiti che un’opera deve soddisfare per essere premiata e discute ani- matamente il ruolo che gioca il giudizio dell’opinione pubblica e l’impatto che potrebbe avere una data decisione. La giuria concorda di pronun- ciare il proprio verdetto, basandosi esclusivamente sui criteri stabiliti. Durante la panoramica orientativa, i membri della giuria che hanno parteci- pato alle visite in loco presentano le risposte date dagli autori e da altre parti coinvolte nel progetto alle domande di verifica poste.
18 Gli apprezzamenti approssimativi di ogni lavoro sono discussi in modo approfondito, completati e confermati, in considerazione delle informazioni complementari e dei sei criteri di valutazione. La versione finale degli apprezzamenti scritti e approvati dalla giuria sono documentati nel rappor- to allegato al presente protocollo. Daniel Kündig interroga la giuria sulla necessità di effettuare un altro turno di controllo che coinvolgerebbe nuovamente tutti i lavori. La giuria impone che vi sia di nuovo un consenso con una maggioranza di due terzi. Il turno di controllo non è tuttavia approvato dai due terzi dei giurati. Al termine, Daniel Kündig controlla quali progetti nella rosa dei finalisti siano suscettibili di essere insigniti di un riconoscimento e quali invece non passeranno il turno. Alle 12:30 la riunione s’interrompe per una breve pausa pranzo. Valutazione finale Alle 13 :15 la giuria riprende il lavoro. Essa discute animatamente e con accuratezza i risultati della panoramica orientativa, in considerazione dei criteri di valutazione e dei requisiti del concorso. Di comune accordo, la giuria si riserva il diritto di assegnare un riconoscimento ad alcuni progetti non premiati. Tutti i progetti premiati o insigniti di un riconoscimento costituiscono parte integrante dell’esposizione itinerante. I progetti premiati sono altresì illustrati in un documentario trasmesso dalla Televisione svizzera. I lavori per i quali la giuria esprime un riconoscimento sono esaminati attentamen- te per quanto concerne gli aspetti particolarmente degni di nota. Per l’attribuzione di un riconoscimento è necessario il consenso di almeno due terzi dei giurati. La giuria chiarisce innanzitutto le motivazioni che spingono a escludere alcuni lavori ed esprime il suo voto in merito. Sono ammessi tra i finalisti i seguenti 11 progetti: 1027 11 : 3 voti 1033 13 : 1 voti Tra i finalisti restano dunque i progetti: 1006 1007 1008 1009 1010 1016 1038 1039 1043 In seguito si motivano e discutono animatamente e in modo approfondito le proposte della giuria di assegnare un riconoscimento ad alcuni lavori, tenendo conto dei criteri del concorso. La giuria vota quindi le singole proposte.
19 Umsicht – Regards – Sguardi 2011, il riconoscimento nazionale della Distinctions SIA per l’organizzazione lungimirante dello spazio di vita, è conferito ai seguenti sei progetti: 1006 all’unanimità 1007 13 : 1 voti 1010 all’unanimità 1016 13 : 1 voti 1039 13 : 1 voti 1043 13 : 1 voti I seguenti progetti non ottengono la maggioranza necessaria: 1008, 1009, 1038. Riconoscimenti della giuria Da ultimo, Daniel Kündig chiede alla giuria se, oltre ai lavori premiati, siano meritevoli di un riconoscimento anche altri processi e contributi esem- plari degni di nota per la loro lungimiranza. Per assegnare lo speciale Riconoscimenti della giuria «Riconoscimento della giuria» è necessario il consenso di almeno due terzi dei giurati. Con 13:1 voti si decide di insignire di un riconoscimento il lavoro 1009. Conferendo il riconoscimento, la giuria rende onore all’approccio e all’impegno del committente. Il riconoscimento vuole essere un incorag- giamento a portare avanti il concetto anche in altra sede. Con 12:2 voti si decide di insignire di un riconoscimento il lavoro 1038. Conferendo il riconoscimento, la giuria premia l’eccellente contributo urbanistico del progetto. Per il progetto 1008 non si raggiungono i due terzi dei consensi, il lavoro non viene dunque insignito di alcun riconoscimento e resta nella rosa dei finalisti. La giuria conferma all’unanimità il risultato complessivo delle tre giornate di riunione. I diversi aspetti scaturiti dalle discussioni della giuria e inerenti il concorso sono documentati nei commenti e negli apprezzamenti espres- si per iscritto sui progetti finalisti, riportati al capitolo 3 del presente rapporto. Raccomandazioni della giuria Al termine della sessione la giuria ha presentato i commenti dei parteci- panti alle tre giornate e i suggerimenti da inoltrare alla SIA. La giuria si complimenta con la SIA per la realizzazione del concorso Umsicht – Regards – Sguardi 2011. La qualità dei progetti premiati è giudi- cata di alto livello, così come lo studio dei singoli lavori. Lacune nell’inoltro dei lavori La giuria constata che i lavori inoltrati rappresentano in modo esemplare, per quanto concerne precisione e chiarezza, l’elevata qualità riscontrata nelle opere delle giovani generazioni di architetti e ingegneri svizzeri. D’altro canto però, la giuria si dice sorpresa e delusa del fatto che nessun lavoro presentato abbia cercato di stupire, oltre che con la propria serietà, anche con quel tocco di creatività e freschezza in più così caratteristico delle splendide realizzazioni che hanno visto la luce in questi ultimi anni.
20 La giuria constata che molti lavori eccellenti e degni di nota, che avreb- bero saputo arricchire la discussione dei giurati, non sono stati inoltrati. La giuria consiglia di riflettere con senso critico sulle cause di tale risultato. La prossima volta che si terrà il concorso sarà necessario coinvolgere più attivamente gli autori dei progetti e invogliarli a iscriversi. La giuria osserva altresì che non si è raggiunto l’obiettivo di far partecipare al concorso anche un numero significativo di opere di alto livello, incen- trate su aspetti tecnico-ingegneristici o concernenti soprattutto i processi di pianificazione, in grado di soddisfare l’attuale complessità dello spazio di vita. I lavori inoltrati non hanno permesso di trattare alcuni ambiti d’intervento o, se del caso, lo hanno fatto in modo non conforme alle esigenze. La giuria consiglia vivamente di riflettere a fondo su tale aspetto per i concorsi a venire. La giuria ha inoltre notato che la scelta del tedesco quale lingua della giuria e della documentazione inerente il concorso, nonché la richiesta di accompagnare spiegazioni in tedesco al lavoro da inoltrare, è stata percepita come un grosso ostacolo e un segnale sbagliato da parte dei colleghi architetti e ingegneri della Svizzera italiana e romanda. Si suppone che questa possa essere la causa della scarsa partecipazione delle regioni menzionate. Per le prossime edizioni la giuria si raccomanda dunque di fare in modo che anche gli attori delle regioni di lingua italiana e francese si sentano coinvolti e partecipino attivamente. Ubicazione dei partecipanti al concorso Lavori inoltrati e documentazione La giuria ha messo in discussione la forma in cui inoltrare i lavori. Chi ha inoltrato il lavoro spesso si è trovato in difficoltà a rappresentare in modo appropriato i processi di pianificazione realizzati. La giuria ha inoltre disapprovato le presentazioni unilaterali e poco curate da parte degli autori. I sopralluoghi hanno reso palese che la documentazione inviata spesso non contemplava aspetti sostanziali del progetto. Nel complesso, i lavori inoltrati lasciano tuttavi trapelare informazioni sufficienti tanto sugli autori che sul lavoro stesso.
21 Spesso la giuria ha dovuto elaborare passo per passo il contesto dei lavori e le relative interazioni. Al fine di garantire una migliore comprensione, nei prossimi concorsi occorre inserire indicazioni più precise. Per esempio, nel caso di edifici e nuovi interventi di pianificazione, è bene inoltrare un piano esaustivo della situazione e una descrizione dell’ubicazione e dell’ambiente o la spiegazione del concetto energetico. Dopo una lunga discussione, la giuria è giunta alla conclusione che i moduli di perfezionamento, i corsi o le pubblicazioni non soddisfano le condizioni di ammissione al concorso, poiché non contribuiscono in misura sufficiente all’organizzazione lungimirante dello spazio di vita e, se del caso, solo indirettamente. La giuria sottolinea la necessità di tali progetti di alto livello, ma consiglia di escluderne la partecipazione nei concorsi a venire, precisandolo nelle condizioni di partecipazione. Criteri e procedura del concorso La giuria conferma che i criteri del concorso si sono ormai consolidati e affermati. Nella spiegazione di ciascun progetto si è chiarito che i lavori non convincenti dal punto di vista architettonico non apportano un contributo completo alla sostenibilità del paesaggio costruito svizzero. Il plusvalore culturale e la qualità estetica di un lavoro costituiscono parte integrante di un progetto sostenibile. La giuria suggerisce di completare la sua composizione interdisciplinare aggiungendo un altro esperto in scienze naturali. La giuria apprezza la suddivisione della valutazione in due fasi. Essa va a beneficio della qualità della valutazione. La giuria è fermamente convinta della necessità di verificare la qualità dei lavori finalisti mediante un sopralluogo in presenza delle parti interessate e, in vista della valutazione finale, reputa indispensabile effettuare in plenum un’ulteriore analisi critica delle valutazioni intermedie . La giuria consiglia di sottoporre i lavori premiati a una nuova valutazione, nel quadro della prossima edizione di Umsicht – Regards – Sguardi, così come parallelamente al concorso di quest’anno è avvenuto per i lavori premiati nel 2006/07. Conclusione La sessione si conclude con il congedo all’unanimità dai responsabili del Congedo dai responsabili del controllo controllo della procedura. della procedura Il Presidente della giuria Daniel Kündig ringrazia tutti i partecipanti alle tre giornate di riunione per il prezioso impegno dimostrato nell’analisi dei lavori e per le animate discussioni di alto livello condotte. Il Presidente è lieto che la giuria abbia valutato di alto livello qualitativo il riconoscimento nazionale Umsicht – Regards – Sguardi 2011, soddisfando così i requisiti attesi. Per concludere Daniel Kündig invita tutti i partecipanti a mantenere il riserbo più assoluto riguardo la valutazione finale. Il risultato sarà infatti comunicato pubblicamente solo in occasione della cerimonia di premi- azione e dell’inaugurazione dell’esposizione itinerante che si terrà all’inizio di marzo 2011. I membri della giuria riceveranno per tempo tutti i dettagli in merito alla cerimonia di premiazione che avrà luogo il 3 marzo 2011.
22 La sessione si conclude alle ore 18. Conferma protocollo riunione del 19 novembre 2010 Confermo il protocollo della riunione della giuria avuta luogo il 19 novembre 2010. Zurigo, 19 novembre 2010
23 APPREZZAMENTO DEI PROGETTI FINALISTI
24 1006 PREMIO SIA UMSICHT – REGARDS – SGUARDI 2011 La rete urbana della Glattal, ZH La Glattalbahn s’inserisce in un’area economica dinamica e con un cre- scente flusso di traffico, andando a colmare la lacuna di trasporti pubblici esistente tra la rete celere regionale (S-Bahn) e la rete locale dei bus e dei tram. Il lavoro verte sulla pianificazione e la costruzione di una nuova tranvia attraverso la Glattal e la conseguente riorganizzazione dell’infra- struttura viaria nella sua globalità, attraverso i confini di diversi Comuni. La nuova tranvia, intesa altresì quale generatrice di impulsi innovativi e promotrice dello sviluppo urbano, è divenuta la colonna portante di un agglomerato in via di formazione e costituisce la premessa e il motore necessari a una densificazione verso l’interno e a un’organizzazione dello spazio urbano di facciata in facciata. Va tuttavia ribadito che, in alcuni luoghi, pensiamo ad esempio alla Thurgauerstrasse a Oerlikon oppure alla Ringstrasse a Dübendorf, l’effetto divisorio della tranvia tende a ostaco- lare lo sviluppo di uno spazio urbano vivace e compatto. Esemplari sono per contro gli sforzi compiuti all’insegna del motto «l’espe- rienza insegna», basati su obiettivi qualitativi definiti attraverso un flusso d’informazioni capillare e moderato tra progettisti, investitori e gruppi d’interesse. A detta della giuria, i progetti che concernono l’infrastruttura viaria spesso trascurano ancora troppo l’aspetto comunicativo e creativo. Da questo punto di vista, la nuova rete celere della Glattal rappresenta invece sicuramente un modello esemplare. La realizzazione colpisce per il contributo dinamico allo sviluppo di un’identità indipendente e futuristica di una «città vicina alla città». Il trac- ciato apre una nuova visione prospettica dello spazio urbano. Gli angoli più reconditi possono evolversi e addensarsi, senza compromettere le superfici non ancora edificate. Il progetto è dunque del tutto riuscito, considerati i numerosi e cospicui investimenti, successivamente effettuati lungo il tracciato di questo «filo rosso» che attraversa la rete urbana. La Glattalbahn fissa, oltre i confini nazionali, i parametri per uno sviluppo sostenibile e lungimirante dell’agglomerato e del traffico urbano. La progettazione e la realizzazione dell’opera, la cui esempla- re pianificazione concernente diversi Comuni era già stata insignita del riconoscimento SIA nel 2006/2007, nella cornice di Sguardi, ten- gono fede alle elevate aspettative riposte a suo tempo nel progetto.
25 10 07 PREMIO SIA UMSICHT – REGARDS – SGUARDI 2011 Padiglione di produzione trasformato in auditorio, sedime vonRoll a Berna, BE Nella città di Berna si stanno creando le premesse indispensabili per concentrare l’università in un quartiere del centro urbano. L’area prescelta è il sedime von Roll, in cui altri ex stabili industriali sono oggetto di rinnovamenti. La trasformazione in auditorio dell’ex padiglione destinato alla produzione di scambi ferroviari rappresenta un ottimo esempio di come gestire le costruzioni dichiarate patrimonio storico. L’opera colpisce innanzitutto per l’approccio ben riflettuto e attento all’originaria sostanza storica e industriale, unito all’impegno di formulare un concetto edilizio rispettoso delle risorse. Grazie al principio della «casa nella casa», resta riconoscibile sia dall’esterno sia dall’interno il carattere industriale dell’ex padiglione di produzione. Le strutture annesse, che si articolano attorno all’auditorio, creano spazi comuni capaci di trasfor- mare l’edificio in un luogo vivace e animato. Anche da un punto di vista urbanistico tale permeabilità si rivela un’importante qualità. L’intervento permette naturalmente di collegare gli edifici universitari su entrambi i lati del complesso contemplante gli auditori. L’edificio è uno dei primi stabili in Svizzera che ha ottenuto la certifica- zione Minergie-ECO. Il fatto che le strutture annesse costituiscano elemen- ti a sé stanti permette di soddisfare senza difficoltà e in modo mirabile i requisiti posti dallo standard. Le zone non riscaldate costituiscono parte integrante del concetto energetico. Si è scelto di impiegare l’elemento legno per tutte le strutture annesse. La somma dei materiali utilizzati, anche per le installazioni, è stata contenuta il più possibile, pensando al fattore riciclabilità. Le installazioni tecniche e le reti di distribuzione per l’energia elettrica e gli impianti di aerazione e approvvigionamento idrico sono accessibili ovunque e sostituibili grazie a una coerente separazione dei sistemi. I lucernari e le aperture laterali permettono di utilizzare l’edi- ficio sfruttando per lo più la luce naturale. Grazie a un’attuazione coerente delle metodologie suggerite dal «design to cost» nella gestione dei costi di costruzione e grazie all’impiego del concetto impiantistico scelto, vi sono tutti i presupposti per presagire il massimo contenimento dei costi globali del ciclo di vita. Con questo progetto, il Cantone e l’Università di Berna, in veste di committenti pubblici, illustrano come soddisfare i requisiti posti al costruire sostenibile e realizzare con consapevolezza dei costi un’opera altamente qualitativa sia dal punto di vista edile sia architettonico. Foto Walter Mair
26 1010 PREMIO SIA UMSICHT – REGARDS – SGUARDI 2011 Ampliamento e risanamento dell’edificio multipiano in Weberstrasse, Winterthur, ZH La Svizzera vive una spinta d’urbanizzazione, con la progressiva fusione degli agglomerati del Mittelland. La densificazione interna costituisce parte integrante di un approccio volto a evitare lo sfruttamento, sempre più frequente, di superfici ancora edificabili. Questo progetto s’ispira a tale principio, realizzando un addensamento all’interno di Winterthur, da sempre considerata città giardino. L’idea iniziale di costruire un nuovo stabile di tre piani è accantonata, e si preferisce ampliare la torre di tredici piani, dotandola di una costruzione annessa. L’intervento permette di preservare gli alberi risalenti all’epoca in cui si decise di trasformare Winterthur in «tappeto verde». Secondo il parere della giuria, la ristrutturazione dell’edificio, uno dei tanti stabili di reddito acquistati da UBS, è sicuramente riuscita. L’opera, che funge da modello per numerose situazioni simili in Svizzera e fissa nuovi parametri di risanamento, realizza in modo esemplare i principali obiettivi fissati, tra cui aumentare la qualità abitativa delle famiglie, senza pregiudicare le abitazioni vicine, e mantenere le superfici verdi della città giardino. Il potenziale di sostenibilità racchiuso nella sostanza edile originaria è estrapolato in modo coerente, sfruttando al massimo l’utilizzo concesso dalla legislazione edilizia. Il complesso e integrato concetto di pianifica- zione conferisce una protezione antincendio e antisismica alla torre in muratura, risalente agli anni Sessanta e sprovvista di un nucleo in calce- struzzo. Nell’edificio originario, l’infrastruttura esistente è mantenuta integralmente e sfruttata con più accortezza. Con la creazione di maggiori spazi abitativi, collocati in una sorta di «zaino» annesso alla facciata nord, migliorano in modo significativo anche l’insieme dei parametri energetici e le generali caratteristiche dello stabile. I piccoli appartamenti esistenti sono uniti a formare ampi e moderni appartamenti familiari, contribuendo a un cambio generazionale all’interno del vecchio quartiere e concorrendo a ripopolare gli asili e le scuole nelle immediate vicinanze. Il provvedimento genera un’identità socioeconomica completamente nuova per la casa e il quartiere. Photo Heinrich Helfenstein Heinz Unger
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